Giorni

di cenerella
(/viewuser.php?uid=102953)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto ***
Capitolo 5: *** Capitolo quinto ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo ***




 
Note dell'Autore:
I luoghi citati, la Biblioteca di Callam County, il Whale on the Beach, l'Ocean Park Resort e, naturalmente la Biblioteca del Congresso e il Dartmouth College, sono tutti realmente esistenti. 
I personaggi, tranne quelli principali che sono di proprietà di S. Meyer, sono di mia invenzione. 
Marcus Brody deve il suo nome al collega di Indiana Jones (Steven Spielberg, 1981), quello che "Si è perduto nella sua stessa biblioteca". 
Grazie a Vannagiò per il betaggio e, soprattutto, per il provvidenziale calcinculo assestatomi un giorno prima della scadenza.
 
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov 
 
Chiarissimo Professore, 
Ho ricevuto stamattina le scansioni e le ho esaminate in tutte le loro parti. 
Non le nascondo che la sua richiesta mi ha piacevolmente stupita e riempita di orgoglio. Non capita tutti i giorni che la Biblioteca del Congresso si interessi alle pubblicazioni riguardanti la nostra piccola comunità.
Da un esame superficiale mi sono fatta una prima idea della tipologia dei reperti. Ritengo si tratti di appunti e minute che, tuttavia, possono costituire interesse storico archivistico per meglio comprendere la vita quotidiana dei nostri predecessori nelle terre che furono dei nostri avi. La qualità della copia è infatti molto bassa e le numerose lacune non consentono una datazione più accurata. 
Se lei potesse chiarirmi meglio qual è il campo dei suoi studi, penso potrei esserle di maggiore aiuto. Come può evincere dal curricola che allego, mi sono laureata alla Washington State University con una tesi sui linguaggi pre - telematici dei nativi americani e mi sono successivamente specializzata in Chimica e Tecnologia dei Supporti Cartacei con il Professor Henry Jones della UCLA . Mi ritengo quindi qualificata per esserle d'aiuto nella sua ricerca.
Mi permetto quindi di segnalarle che sarebbe utile, ai fini del risultato dei suoi studi, se potessi esaminare personalmente le fonti che mi ha fornito su supporto digitale per giungere in tempi brevi ad una datazione più precisa.
In attesa di un suo cenno di risposta la saluto cordialmente, 
Judith R. Black
 
From:  marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov 
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Gentilissima Dottoressa Black
le confesso che non mi aspettavo una sua risposta tanto sollecita ed entusiasta e sono rimasto piacevolmente colpito nel constatare che una piccola biblioteca di provincia sia diretta da personale accademicamente tanto qualificato.
Come lei potrà ben comprendere, si tratta di materiale particolarmente fragile ed è quindi escluso che io possa inviarle gli originali. Tuttavia ho contattato il collega Jones a Los Angeles, il quale mi ha confermato la qualità degli studi da lei condotti e mi ha invitato ad avvalermi senza ulteriori indugi della sua esperienza.
Sarebbe davvero opportuno che lei esaminasse di persona il materiale, questo potrà avvenire solo se acconsentisse a raggiungermi a Washington. Naturalmente i suoi spostamenti e il soggiorno sarebbero interamente a carico della Biblioteca del Congresso e, qualora il risultato delle mie ricerche venisse pubblicato, non mancherò di citarla tra i collaboratori.
Le allego i contatti ai quali potrà rivolgersi per organizzare il suo viaggio e, confidando in una sua risposta positiva, la saluto cordialmente.
Marcus Brody
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Cara Sarah, 
non vedo l'ora di tornare a casa.
Washington fa schifo, la Biblioteca del Congresso è un ricettacolo di cartacce polverose e il dottor Brody un insopportabile fighetto figlio di papà.
Solo stamattina ho potuto esaminare le carte, si tratta di materiale in gran parte di scarsissimo interesse. Si trovano all'interno di un volume monografico sulle consuetudini tribali degli indiani Quieleute che, evidentemente, non è più stato aperto dall'epoca dell'avvento dei file multimediali.
Il Dottor Brody sostiene si tratti di testimonianze di straordinaria importanza, pare infatti che siano tra gli ultimi esempi di scrittura a mano, prima che le leggi sulla deforestazione dessero il colpo di grazia all'utilizzo della carta.
Ho cominciato a catalogare i reperti, una noia mortale. Sinceramente credevo di imbattermi in qualcosa di avvincente ma a quanto pare non sarà così.
Nulla che io non abbia già visto, sono perlopiù appunti di nessun interesse e liste della spesa, tutto ammuffito, unto, deteriorato.
Mi trattengo a Washington ancora quattro giorni, speriamo che alla fine da questo mio viaggio venga qualcosa di buono, o perlomeno qalcosa di pubblicabile.
Bacio
Tua Jude
PS
Il Dottor Brody mi ha invitata a cena domani sera. Mah!
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Judith, tesoro
il dottor Brody un insopportabile fighetto figlio di papà? Devo ricordarti quando è stata l'ultima volta che sei uscita con un ragazzo? Sono tutti troppo scemi, troppo alti, troppo bassi, troppo incolti, troppo yankees, troppo troppo. Cogli l'attimo e non ci pensare, non puoi sapere che non funzionerà fino a che non avrai provato, dovrai baciare molti rospi prima di trovare il principe eccetera eccetera...Perché ti sto asfissiando con questo compendio di consigli alle zitelle degno di zia Rachel? Forse perché abbiamo parlato di te, stamattina, quando l'ho accompagnata alla posta a prendere la pensione, e dei tuoi studi. Ha detto che se il volume di cui parli è A guide to the Indian Tribes of the Pacific Northwest ne possiede una copia pure lei, da qualche parte in casa. Non sono sicura di aver afferrato, sai la vecchia va a corrente alternata ormai, ma a quanto pare l'autore di cotanto mattone è un suo e nostro parente.
Sono impaziente di leggere la mail in cui mi racconti per filo e per segno la serata con l'insopportabile fighetto. 
Sarah
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Cara Sarah
quanti reati si commettono in nome della cultura?
Stamattina mi trovavo nel caveau ad atmosfera modificata ad esaminare le scartoffie che sai, quando la mia attenzione è stata solleticata da qualcosa di davvero emozionante.
Non ci crederai, ma dalle pagine ingiallite è sbucata fuori una lettera, probabilmente una minuta.
Sarah, ti rendi conto? Una lettera scritta su fogli di raffinata carta italiana e vergata da un'elegante grafia femminile.
Una lettera che inizia con "Amore mio" e che si interrompe a metà di una frase. 
Mi sono accertata che gli addetti alla sicurezza non mi stessero osservando e l'ho fatta scivolare dentro la mia cartella.
Non vedo l'ora di mostrartela.
Il mio aereo arriva a Seattle domani sera alle undici meno un quarto... posso sperare che tu mi venga a prendere o mi tocca il pullman anche questa volta?
Judith
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Jude.
Ma ti sei bevuta il cervello?
Non lo sai che sottrarre corrispondenza è un reato federale?
In nome della cultura un cazzo!
Ti vengo a prendere, ma ti ricordo anche che, oltre che tua sorella, sono il tuo avvocato. Restituisci subito la lettera o, quantomeno, cerca di non fartela trovare addosso ai controlli aeroportuali.
Sarah
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Perdonatemi, Vostro Onore
ero talmente eccitata quando ti ho parlato della lettera che mi sono scordata di dirti la cosa più importante: quella missiva mi appartiene. O, per meglio dire, ci appartiene. La posta    
è proprietà del destinatario (ho controllato, testa d'uovo, tu sarai anche procuratore distrettuale ma i codici li so leggere pure io!) e il destinatario in questo caso altri non è che il Signor J. Black, 330 Ocean Drive La Push WA 98350. Ti dice nulla questo indirizzo? E' casa mia. E il destinatario è nonno Jake!
Bacio
Judith
 
Amore mio
...avevi detto che forse doveva essere un'amicizia a distanza, beh non credo che ci riuscirò. Sono proprio una stupida, dopo tutto quello che c'è stato tra noi, dopo tutto il male che ti ho fatto, non posso fare  meno di chiamarti così. So che  mi perdonerai, lo fai sempre e io so benissimo di non meritarlo.
Da quando sono andata via, non faccio altro che pensare a quello che mi sono lasciata dietro nel tentativo di dimenticare quello che è successo sulla montagna. Le mie giornate scorrono tutte uguali, al mattino vado a lezione, torno a casa e cerco di studiare fino al tramonto, poi vado al lavoro. Già, ho trovato un posto come cameriera nella caffetteria del college. Non che sia necessario, la borsa di studio copre tutte le spese, ma è un modo per passare un po' di tempo insieme a lui che, per ovvie ragioni, frequenta i corsi serali.
Per il momento siamo in pausa di riflessione, si dice così? Vuole essere sicuro che quello che io realmente voglio non sia un semplice "per sempre" ma un per sempre insieme a lui. Non ti arrabbiare, adesso. Nemmeno io so quello che voglio davvero. Ero così sicura e dopo non sono stata più sicura di nulla. Non ti sei comportato bene, ma sono contenta che tu lo abbia fatto. Voglio avere ben chiaro a cosa rinuncio, prima di decidere senza avere la possibilità di 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo secondo ***


From: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov

To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org


Judith,
mi scuso con te per non essermi comportato da galantuomo ieri sera ma mi era parso che il tuo interesse nei miei confronti fosse sincero.
A dirla tutta la tua reazione mi è sembrata un tantino esagerata, voglio dire, interrompere il tuo soggiorno a Washington e saltare su un aereo senza salutare solo perché... beh, lo sai di che cosa sto parlando.
Spero che questo non turbi il nostro rapporto professionale e aspetto con ansia i risultati della tua ricerca.
Marcus


From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: elijawolf@msn.com

Elija,

la settimana scorsa tua nonna mi accennava ad un libro che dovrebbe avere in casa, un roba di più di cinquant'anni fa. Il titolo è A guide to the Indian Tribes of the Pacific Northwest e serve a mia sorella per una ricerca. Guarda un attimo se lo trovi e se glielo puoi fare avere. L'autore dovrebbe essere un nostro parente o comunque uno della Tribù.
Sarah


From: elijawolf@msn.com

To: sblack.districtattorney@WA.gov

Ho trovato il volume che cercavi. Fa schifo, è tutto mangiato dai topi e mancano un sacco di pezzi.
In compenso è pieno di ricevute di carte di credito, fogli pieni di scarabocchi e vecchi biglietti aerei. Magari sono robe che interessano a Jude per i suoi studi.
Ma torniamo al libro...
Siccome sono un bravo detective, ho scoperto che non lo ha scritto un nostro parente, ma uno zio di Quil che ha insegnato alla Washington State.
E siccome mi stai tanto a cuore, gli ho chiesto di girarmi il PDF.
Se lo passo a tua sorella, ci vieni con me a dormire sulla spiaggia il prossimo week end?
Elija


From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: elijabwolf@msn.com

Elija, non siamo più ragazzini.
Prenota una stanza all'Ocean Park Resort e porta il libro di carta a mia sorella. E' quello che le interessa, non il file.
Ti amo
Sarah


From: elijawolf@msn.com

To: sblack.districtattorney@WA.gov

Da quando baratti favori sessuali in cambio di brillanti risultati accademici per i tuoi familiari?
Missione compiuta. Ma la nonna ha detto di tenere la bocca chiusa col capo che, se viene a sapere che il libro è uscito di casa, si mette a dare i numeri.
Ti amo anch'io.


From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

To: sblack.districtattorney@WA.gov

Sarah,
Elija mi ha portato il libro stamattina e a momenti mi piglia un colpo.
Lo sai quei foglietti ingialliti in mezzo alle ricevute e alle carte dentro il libro cos'erano?
Lettere d'amore e biglietti di San Valentino.
Tutti vergati dalla stessa mano.
La stessa della lettera della Biblioteca del Congresso.
Noi sappiamo chi è il proprietario del libro che era a casa di zia Rebecca, ma a chi è appartenuto quello che era a Washington?
Le ricevute delle carte di credito sono tutte riconducibili a soggiorni presso lo stesso albergo nei pressi di Portland, tutti più o meno nello stesso periodo, intorno alla metà di Settembre, a distanza di un anno l'uno dall'altro.
I biglietti aerei anche.
I week end a Portland sono tutti intestati a Signor J. Black e Signora.
Scusa, ma non era la nonna che si vantava di non aver mai messo il naso fuori dalla riserva?
E se il nonno andava a Portland con una donna tutti gli anni, il 13 settembre, chi era questa signora? Sicuramente la tipa delle lettere.
Santo cielo che casino, Sarah! Ho idea che sto sbirciando nella vita privatissima di persone che conosco molto bene, ma che mi hanno sempre nascosto delle cose.
Il nonno con un'altra donna.
Sono emozionata e sconvolta da tutto questo.
Ma anche, nella mia veste di studiosa, irrimediabilmente solleticata.
Dimmi che non sto facendo una cosa brutta.
Jude


Ti amo e non posso credere che dovrò aspettare Settembre per dirtelo di persona.

Ma tu non hai bisogno che te lo dica, vero?

Tu ci hai creduto da subito, hai dato il nome giusto a questa cosa fin dal primo giorno. Io ho dovuto sbatterci il naso.

Altro che promesse di schiavitù eterna e cose così...

Buon San Valentino, amore mio.


From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: elijabwolf@msn.com

E' tua nonna quella che da i numeri, Elija!
Non avevi ancora portato il libro a Jude che lei aveva già provveduto a informare suo fratello.
"Per onestà, s'intende." E lui, in nome del'onestà, non ha battuto ciglio.
Quelli che tu pensavi fossero foglietti scarabocchiati sono in realtà lettere molto private di una donna che non è mia nonna a mio nonno.
Chissà chi sarà questa signora?


From: elijatwolf@msn.com

To: sblack.districtattorney@WA.gov


...scusa ma tua sorella glielo ha chiesto a Capo Jake chi è la tipa?


From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: elijabwolf@msn.com

Sì...e lui le ha risposto di levarsi dalle palle.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo terzo ***


From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

To: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov

 

Caro Marcus,

sono io che mi devo scusare con te per la mia fuga precipitosa dell'altra sera.

Credimi, non hai fatto nulla che potesse offendermi. Non è il caso di parlarne in questa sede ma, quando ci rivedremo, spero di poter chiarire tutto. Nel frattempo gradirei che i nostri rapporti rimanessero su un piano esclusivamente professionale.

A questo proposito, sto procedendo nelle ricerche comparandole con materiale che ho reperito qui a La Push. Sarebbe utile conoscere la provenienza del volume che ho esaminato martedì scorso.

A presto, spero.

Judith

 

From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

To: sblack.districtattorney@WA.gov

 

Le ricerche proseguono alla grande.

Sto confrontando i dati in mio possesso con i pettegolezzi raccolti al circolo, anche se su questi ultimi non nutro grandi speranze.

Pare ci sia una sorta di omertà, la sensazione è che tutti sappiano tutto ma non vogliano dire, forse per considerazione nei confronti del nonno, chissà...

Aspetto una risposta dal gestore dell'hotel, quello delle ricevute.

Una coppia che trascorre sempre lo stesso week end nello stesso posto, per cinquant'anni di fila, non deve certo essere passata inosservata. E' una struttura a conduzione familiare e magari i loro vecchi ricordano qualcosa.

Tu prova a dire a Elija di cercare di far parlare di nuovo zia Rachel...non si sa mai

Bacio Jude

 

From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

 

Judith,

certe volte penso che il tuo non sia altro che puro culo, altro che anni di studio e applicazione!

Zia Rachel, ovvio, non ricorda nulla. Di Elija non mi fido, non prende niente sul serio, quindi sono andata io stessa a chiederle di raccontarmi le storie della riserva di quando era giovane e lei si è messa a blaterare di Taha Aki e della Terza Moglie. Elija, quel coglione, non la smetteva di ridere. Fortuna ha voluto che a casa di zia, ieri pomeriggio, ci fosse Leah Clearwater. Che mi ha spiattellato per filo e per segno della lacrimevole storia d'amore del nonno ai tempi del liceo con una certa Isabella. Un amore platonico e a senso unico, si direbbe. Pare infatti che la tizia gli abbia spezzato il cuore e dopo se ne sia andata con il solito fighetto figlio di papà, prima a studiare a Dartmouth, e successivamente a vivere in Italia. Sembra che il nonno in quell'occasione sia addirittura scappato di casa, per un periodo. Il mio cervello deduttivo ha cominciato a macinare: raffinata carta italiana più perduto amore del nonno. Potrebbe essere la tizia della lettera? Come facciamo a saperlo con certezza?

 

From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

 

Jude, confermo: hai più culo che anima.

Stamattina in ufficio parlavo con Betsy, sai la nipote di Seth? Quello che sua zia si è scordata di dirmi, o forse il suo cervello non ha collegato, è che la famosa Isabella altri non è che Bella Swan, la figlia del primo matrimonio di Charlie Swan. Betsy è una brava segretaria e un'eccezionale topo d'archivio: mi ha promesso di frugare tra le carte dei suoi nonni e di vedere se trova qualcosa al riguardo.

Sarah

 

Amore mio,

Non vedo l'ora che sia dopodomani.

Arrivo alle 15,00 con il volo da Boston.

A volte penso a come possiamo sopportarlo.

Sopportare di stare assieme, per un tempo così breve, un fine settimana all'anno.

Penso di essere matta ad accontentarmi di avere così poco tempo insieme a te.

Preferirei non averne affatto?

No.

Voglio stringerti, voglio baciarti, voglio brindare insieme a te "Al senso di responsabilità trecentosessantadue giorni l'anno. E all'incoscienza negli altri tre!"

 

From: whalewatcerinn@msn.com

To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

 

Gentile Dottoressa Black,

sono sicuro che lei comprenderà che, per una piccola struttura ricettiva come il Whale Watcher Inn, la privacy dei clienti è una risorsa da gestire con la massima cura.

Sono pertanto spiacente di non poterla aiutare per quanto riguarda la sua richiesta.

Le inoltro il nostro materiale informativo nell'eventualità che lei sia interessata, in un futuro prossimo, all'offerta turistica di Rockaway Beach.

La saluto cordialmente.

E.M. Wells

 

From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

To: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov

 

Cara Judith,

Il materiale che hai esaminato presso la Biblioteca proviene da una cospicua donazione generosamente concessa, lo scorso anno, da una facoltosa famiglia di Boston.

Ho contattato l'assistente personale di Miss Alice Cullen e gli ho esposto il tuo desiderio di incontrarla per motivi di studio. Ti fisserà al più presto un appuntamento.

Ho prenotato, come hai suggerito, al Whale Watcher Inn di Rockaway Beach per il prossimo fine settimana. Ti confesso che questa località balneare dell'Oregon non l'avevo mai sentita nominare e non sono sicurissimo di aver capito quale attinenza possa avere con le nostre ricerche. Tuttavia ogni cosa passa in secondo piano pur di rivederti. Il fatto che tu mi abbia chiesto di prenotare una doppia a nome Signor e Signora Brody mi colma il cuore di speranza riguardo i futuri sviluppi della nostra relazione.

Sono impaziente di poterti baciare.

Marcus

 

From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

To: sblack.districtattorney@WA.gov

 

Sarah, sto facendo una cazzata.

Mai mischiare il lavoro con il sesso dovrebbe essere stampato a caratteri di fuoco sulla parete davanti al mio letto, in modo che io possa leggerlo ogni mattina, al risveglio.

Ma, dopo che ho ricevuto il diniego del proprietario della locanda dove il nonno si incontrava con la tizia, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata andare a controllare di persona, sul posto. E mi occorreva una copertura.

La settimana prossima vado a Boston ad incontrare la precedente proprietaria del volume che conteneva la prima lettera, spero che mi possa confermare quello che io sospetto sull'identità della signora.

In ogni caso, ti assicuro che il signor "Cuore colmo di speranza" sabato notte dovrà dormire sul divano.

Jude

 

From: sblack.districtattorney@WA.gov

To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org

 

A volte mi domando se papà e mamma non avrebbero fatto meglio, anziché mandarti all'università, metterti dietro ad un telaio a tessere stuoie per i turisti.

Cosa sospetti sull'identità della signora?

Quello che io ti ho già detto la settimana scorsa con perentoria certezza, immagino. Che la donna della lettera e la figlia dello sceriffo Swan sono la stessa persona, che è anche la stessa che si incontrava ogni anno con il nonno in un'amena località nei pressi di Portland dove, con assoluta impunità, mettevano le corna a nonna Judith.

E dagli una possibilità al povero Marcus! Scommetto un giro di birre al pub di First Beach, che sabato notte non la passerà sul divano.

Sarah

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo quarto ***


Ti scrivo dall'aeroporto La Guardia di NY, inganno il tempo mentre aspetto la coincidenza per Roma.
Ripenso alle ora passate insieme a Portland e non posso credere che dovrà trascorrere un anno prima di poterti rivedere.
Sono stati tre giorni perfetti, che porterò nel cuore per i prossimi dodici mesi.
L'oceano grigio, la pioggia, la tempesta, Rockaway Beach è davvero la seconda spiaggia più piovosa d'America. Ogni volta mi pare di essere tornata indietro a tanti anni fa, quando  a Forks bastava mezza giornata di tempo sereno per fare finta che fosse estate.
Ma che me ne faccio dell'estate?
Quando ci sei tu, non ci sono nuvole. Sei come il sole, Jake, il mio sole...
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Sarah, 
Il tuo cervello deduttivo non perde un colpo, soprattutto adesso che Betsy Clearwater ti ha consegnato la scatola con le lettere di Bella a suo padre, dopo che si era trasferita nel New Hampshire per frequentare la Dartmouth Business School. I pettegolezzi corrono in rete e il contatto di Betsy ce l'ho anch'io, quindi non fare tanto la figa.
A proposito di pettegolezzi. A Rockaway Beach ho trovato quello che cercavo: una cameriera anzianotta e chiacchierona, che ricordava benissimo i signori Black che scendevano ogni anno a festeggiare non ho capito bene cosa. A dire la verità ricordava benissimo il signor Black, anche troppo. Si dimenava tutta mentre me ne parlava.
Comunque, Miss Marylee ha detto di averli serviti fino allo scorso anno, una coppia molto divertente, dice che si vedeva che erano innamorati e che ridevano spesso insieme. Stavano a lungo seduti sugli scalini della veranda, la signora Black con la schiena contro il petto del Signor Black, lui con le braccia intorno a lei. A lui sembrava piacere come il vento le scompigliava i capelli ed entrambi sembravano non curarsi della pioggia. Romantici, non trovi?
Dopodomani vado a Boston, poi torno a casa.
Devo mettere in ordine tutti i dati.
Bacio Jude
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Sempre a proposito di pettegolezzi... ti sei dimenticata di dirmi dove ha dormito sabato notte il Dottor Brody.
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Cara Sarah, 
Ho comparato la lettera di Boston con i biglietti contenuti nel libro di zia Rachel e con la grafia della figlia dello sceriffo Swan.
Anche se, secondo me, non ci sono dubbi che siano della stessa mano, devo procedere secondo il metodo scientifico e non lasciarmi sviare dal fatto che conosco personalmente persone nominate nei documenti oggetto dello studio. 
Miss Cullen mi ha ricevuta in un'elegante ufficio del centro di Boston. E' molto giovane, probabilmente rappresenta la famiglia nelle attività di beenficienza. Personaggio bizzarro, comunque. Era molto interessata ai risultati della nostra ricerca e si è detta disponibile, dal momento che tutto è nato da una loro donazione, a finanziare ulteriormente le attività della comunità scientifica locale, ma si è mostrata piuttosto reticente riguardo ai legami familiari di Isabella Swan con la sua famiglia.
Mi ha detto di aver vissuto per un periodo a Forks, dove ha frequentato il liceo. Ho contattato la Segreteria della Forks Hight School, dove conosco Clarice, che è una dei nostri e ha controllato.
Non c'è nessuna Mary Alice Cullen negli archivi degli ultimi cinquant'anni.
Strana questa cosa, no?
Hai accesso al sistema dell'anagrafe di Stato?
Puoi darci uno sguardo?
Jude
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Certo che ho accesso all'archivio anagrafico dello Stato di Washington!
E non ho trovato nessuna nascita o morte o cambio di residenza a nome Cullen dai primi anni del secolo ad oggi.
Per fortuna mi sono fatta aiutare da Betsy. 
Lo sapevi che è un membro del Consiglio e che, nel tempo libero, fa la guida turistica nella riserva? Conosce un sacco di leggende relative alla tribù. E' una persona molto riservata ma quando ho nominato questa famiglia si è inspiegabilmente agitata. Ha tergiversato un po' ma alla fine mi ha confessato di aver saputo da suo nonno che questi Cullen sono gli ultimi discendenti di una famiglia che, intorno agli anni trenta del novecento, aveva stipulato un patto, una specie di trattato, con i rappresentanti tribali di allora. Credo si trattasse di una specie di divisione di territori di caccia. Hai detto che sono ricchi sfondati, di quali attività si occupano? Magari i loro avi hanno fatto i soldi con il commercio di pelli. Oppure, e non mi stupirebbe dal momento che dal confine con L'Alaska passavano i traffici illegali ai tempi del proibizionismo, la loro ricchezza ha origini poco pulite. Boh? ...sei tu la storica, dammi una risposta.
 Ad essere sincera mi sfugge il collegamento e non capisco nemmeno come possano essere passati inosservati per tanto tempo e non essere registrati nei registri civili e nemmeno all'anagrafe scolastica. Mistero.
 
From: jjjenkins@ hotmail.com
To:  judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Gentile Dottoressa Black, 
la mia cliente è rimasta favorevolmente impressionata dall'incontro con lei e dalla qualità dei suoi studi, pertanto, in qualità di legale di Miss Alice Cullen sono lieto di comunicarle che a nome della Fondazione da lei presieduta, è stata istituita presso la Quileute Nation Hight Scool una borsa di studio in favore dei giovani meritevoli e di disagiate condizioni economiche.
Purtroppo Miss Cullen è dovuta partire per l'Italia dove la attendono improrogabili impegni familiari e quindi non le sarà possibile incontrarla nuovamente come da lei richiesto. Tuttavia mi ha pregato di salutarla cordialmente e di porgerle i migliori auguri per il proseguimento delle sue ricerche.
J.J. Jenkins

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo quinto ***


 
 
From:  judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov 
 
Finalmente  ho messo insieme i pezzi di questa storia pazzesca.
Ho seguito il metodo scientifico per giungere alla conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile.
Purtroppo sono stata coinvolta in una trama romanzesca, una trama banale, se vuoi, ma allo stesso tempo raffinata e romantica.
Le lettere e i biglietti di cui sono venuta in possesso sono stati scritti, nel corso di almeno cinquant'anni, da una donna ad un uomo.
L'uomo è facilmente identificabile attraverso l'indirizzo sulla busta. Si tratta di Jacob Black, mio nonno, nato a La Push WA il 14 Gennaio 1990, tuttora vivente.
Ho potuto verificare l'identità della donna attraverso la comparazione della grafia con alcune lettere ai familiari.
Ma lì mi sono dovuta fermare.
Non è stato possibile contattare direttamente la persona che le ha scritte, inoltre mancano completamente le lettere di risposta.
Da ricerche approfondite presso gli archivi anagrafici risulta infatti che Isabella Marie Swan, nata a Forks nel 1987, si sia trasferita ad Hanover, NH nel 2006. Nello stesso anno risulta all'ufficio del Sindaco una richiesta, regolarmente evasa, di documentazione allo scopo di contrarre matrimonio.
Dagli atti del Dartmouth College non risulta si sia mai laureata e dalle frammentarie informazioni reperite presso Miss Alice Cullen risulta che si sia trasferita in Italia.
Comparando le date delle lettere con quello dei biglietti aerei e delle ricevute delle carte di credito ho stabilito che i due si incontravano una volta l'anno, per un intero week end, in una località balneare nei pressi di Portland.
A questo punto ho deciso di non poter andare avanti con le ricerche, perché mi sento troppo coinvolta a livello personale e non riuscirei a dare un giudizio obiettivo e scientificamente attendibile a questa vicenda. Oltretutto non è pensabile che io possa chiedere ulteriori informazioni al nonno. Ho provato ma ho capito che si tratta di un argomento di cui non vuole parlare. Quindi, per quanto mi riguarda, questa ricerca finisce qui. 
Ti allego i risultati cromatografici e chimici dell'analisi del supporto cartaceo della lettera che ho rinvenuto a Boston e ti anticipo che ti ho spedito tramite corriere espresso tutto il materiale reperito qui a La Push.
Spero ti sarà utile per le tue ricerche.
Ti ringrazio per i bei momenti trascorsi insieme a Rockaway Beach e ti faccio i miei migliori auguri per il proseguimento dei tuoi studi.
Jude
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Sarah, 
è finita, lascio perdere la ricerca. 
Non posso continuare a curiosare nelle vite degli altri, potrei farlo se si trattasse di qualcuno a me sconosciuto ma a questo punto penso di essere troppo emotivamente coinvolta per continuare.
Ho ricostruito tutta la vicenda, ho mandato i risultati della parte scientifica a Marcus e gli ho detto addio per sempre. Già, è finita anche con lui. Se non fossimo inciampati in questa storia, se non ci fossero state di mezzo tutte quelle frasi stucchevoli scritte a mano su elegante carta da lettere, chissà se la cosa avrebbe preso una piega diversa. Probabilmente se i reperti fossero stati i soliti anonimi volumi polverosi che siamo abituati ad esaminare, il nostro rapporto si sarebbe limitato ad un cortese scambio di mail tra studiosi. 
Invece è come se la storia di Jacob e Isabella avesse esercitato su di noi una strana, perversa magia. E anche Rockaway Beach ci ha messo del suo.
Bella e Jake si incontravano lì ogni anno, in occasione del compleanno di lei.
Si erano conosciuti da bambini e si frequentavano durante le vacanze che lei trascorreva a Forks dal padre. 
Gli ultimi due anni di liceo Bella li trascorse quasi interamente a Forks, dove conobbe Edward Cullen.
Non ho trovato testimonianze del rapporto tra i due ma, una volta diplomati, partitirono insieme per il Dartmount College nel New Hampshire. Scelta bizzarra da parte di Isabella, in quanto non pare che lo sceriffo Swan avesse i mezzi per mantenerla all'università e del resto lei non era certo studentessa brillante al punto di ottenere una borsa di studio.
Nel New Hampshire si perdono le sue tracce, sicuramente si trasferisce in Italia, dai timbri postali sulle buste delle lettere sono potuta risalire ad una città toscana.
In tutti questi anni Isabella non ha mai interrotto la corrispondenza con il nonno e, con certezza lo incontrava ogni volta che rientrava negli Stati Uniti.
Trascorrevano insieme un unico fine settimana, di nascosto da tutti. 
Non è mai tornata a Forks.
Io però ho voglia di tornare a casa, Sarah.  Voglio starmene un po' tranquilla e pensare. Magari vado a trovare il nonno e mi faccio raccontare un po' di storie della tribù, come quando eravamo piccole.
Bacio Judith
 
From: marcusbrody.libraryofcongress@USA.gov 
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Cara Judith, 
Ho ricevuto stamattina il plico contenente le lettere di Isabella. 
Hai ragione tu, la ricerca è finita. Trovo quelle lettere ripetitive e noiose, di scarsissimo interesse per la comunità scientifica. A chi vuoi che interessi un amore clandestino durato più di cinquant'anni? Pubblicherò la parte scientifica citando le fonti, ma omettendo i nomi dei protagonisti appellandomi alla Legge sulla privacy e sul trattamento dei dati personali.
Le lettere devono però tornare al legittimo proprietario e mi farebbe piacere rivederti un'ultima volta per restituirtele, affinché tu le possa riportare a tuo nonno.
Decidi tu dove e quando.
Marcus
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Cara Judith
il nonno è morto stamattina.
L'ho accompagnato alla spiaggia e si è avvolto nella coperta. Poi se ne è andato serenamente, con gli occhi aperti davanti all'oceano.
Il Consiglio Tribale ha intenzione di tributargli gli onori dovuti ad un capo leggendario.
In fondo non era vecchissimo, ci saremmo tuttti aspettati di vederlo arrivare a cent'anni dritto e forte come una quercia. In realtà, dopo la morte della nonna, sembrava non avesse più motivo per stare al mondo. Negli ultimi giorni parlava spesso di lei ma penso che a volte la confondesse con te. Mi ha chiesto di dire a Judith di smetterla di rompergli le palle con la storia delle lettere. Quando gliene hai parlato?
Sarah
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Sarah, 
Non ho mai parlato al nonno delle lettere. A  questo punto credo che nonna Judith fosse a conoscenza di tutta la storia.
 
From: betsyc@hotmail .com
To:  judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Cara Judith, 
sono molto rattristata per la morte di tuo nonno. Con lui se ne è andato un pezzo importante della nostra storia. Adesso il nostro compito su questa terra sarà onorarne la memoria tramandando ai giovani le storie della nostra gente, come aveva fatto lui con noi e come avevano fatto tutti gli anziani che lo hanno preceduto.
Sono a conoscenza della tua ricerca perché ho dato una mano a Sarah, come sai. Non penso che rimarrai stupita, quindi, da quello che sto per dirti. Chi scrive più telegrammi al giorno d'oggi? I vecchi, appunto. E stamattina mia zia Leah mi ha pregata di inoltrarne uno con la notizia della morte di Capo Jake ad Isabella Swan, presso una casella di fermo posta in Italia. 
Le ho detto che avremmo fatto molto prima con una e-mail ma lei si è messa a ridere e mi ha risposto che quell'indirizzo è l'unico contatto che ha.
Spero ti sia utile.
Ti abbraccio.
Betsy
 
From: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
To: sblack.districtattorney@WA.gov
 
Sarah, 
La scorsa settimana ho dato le dimissioni dalla Biblioteca di Callam County, Marcus ed io ci siamo sposati a Las Vegas, questa mattina.
Trascorreremo la luna di miele a Rockaway Beach e, prima di tornare a Washington, passeremo da La Push. Voglio andare a visitare la tomba del nonno e restituirgi le lettere. Glielo dobbiamo, se non fosse stato per quelle lettere, Marcus ed io non ci saremmo mai incontrati.
E mi sa tanto che dobbiamo a te e a Elija un giro di birre al pub di First Beach.
Jude
 
From: sblack.districtattorney@WA.gov
To: judithb.publiclibrary@quileutenation.org
 
Judith, 
con te ho sempre vinto facile, ma non era necessario che te lo sposassi, se volevi toglierti lo sfizio di portarti a letto un culo pallido. 
...scherzo, scema. Del resto, a quanto pare, non sei nemmeno la prima della famiglia e papà e mamma dovranno farsene una ragione.
Ti aspettiamo!
 
Note ulteriori & ringraziamenti:
 
Con questo capitolo si conclude Giorni. O almeno si conclude lo scambio di mail tra le sorelle Black, il Dr Brody e tutti gli altri personaggi che hanno detto la loro in questa storia.
Sono consapevole che molti interrogativi sollevati dal ritrovamento del carteggio non hanno avuto risposta. Judith ha deciso che tutto quello che c'era da sapere è talmente chiaro da non avere bisogno di ulteriori ricerche, analisi e spiegazioni. E io sono d'accordo con lei.
L'Epilogo, che sarà pubblicato Venerdì 4 Maggio, è perfettamente coerente con questa linea di pensiero.
 
Un doveroso ringraziamento a jakefan per aver indetto il contest e per aver "contribuito ad invadere il fandom di Jacob/Bella". Ma soprattutto per aver costretto questa scrittrice di drabble e di one shot a produrre una multicapitolo, per quanto breve.
Come correttamente mi si ricordava in una recensione, l'idea di scrivere una raccolta di mail, che inizialmente mi sembrava particolarmente balorda, è stata approvata durante un confronto con i raffinatissimi cervelli di Ottonovetre, Dragana, Vannagio e non mi ricordo ci altro ci fosse quella sera in chat. In particolare grazie a Vannagio per essersi accollata il betaggio e per aver salvato questa storia dal cestino, dando l'imprimatur definitivo. 
Infine grazie a tutti quelli che hanno letto e commentato, e soprattutto hanno apprezzato i personaggi inventati da me. 
cenerella

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Epilogo ***


La mattina del tredici Settembre, Judith si recò nel piccolo cimitero della riserva. La pioggia che scendeva leggera sulle sue spalle non era più il violento temporale di fine agosto, e nemmeno le gelide gocce che bagnano i lunghi inverni della Penisola Olimpica.

Stringeva in mano una scatola di materiale plastico, contenente un nutrito plico di lettere ingiallite avvolte in diversi strati di tela impermeabile.

Entrando nel cimitero incontrò altri due visitatori, una donna anziana ed un ragazzo.

La donna, vestita elegantemente, teneva per mano il giovane che era di una bellezza sorprendente, quasi soprannaturale.

Accennò un saluto e proseguì sulla ghiaia del vialetto. Non era raro che i turisti visitassero il cimitero, soprattutto per fotografare le sculture di legno zoomorfe. Forse quei due erano viaggiatori interessati all'arte della tribù, magari nonna e nipote.

Quello che Judith sicuramente non poteva sapere, era che quell'anziana signora aveva girato il mondo, era stata figlia, donna, moglie e amante, i suoi occhi avevano visto passare quasi un secolo di vita, eppure era tornata lì, nel minuscolo cimitero ai confini con la foresta, proprio quella domenica mattina, il giorno del suo compleanno.

E la osservava da lontano.

Quando Judith arrivò alla tomba del nonno con l'intenzione di deporre nella terra da poco smossa la scatola con le lettere, il suo sguardo si posò subito sul voluminoso rotolo di carta ingiallita, ormai inzuppata dalla pioggia, legato da un nastro rosso sbiadito e sfilacciato.

Alzò gli occhi e incontrò lo sguardo di lei.

- Vi conoscevate? - domandò, ma si rese conto di sapere la risposta prima ancora di aver terminato di formulare la domanda.

La donna scosse la testa e i suoi ottant'anni svanirono dietro quel sorriso da bambina.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=979440