L’INCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA!

di 19eleonora91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo incontro... ***
Capitolo 2: *** non posso! ***
Capitolo 3: *** chi sono? ***
Capitolo 4: *** finalmente ciò di cui avevo bisogno! ***
Capitolo 5: *** Una proposta ***
Capitolo 6: *** complicazioni ***



Capitolo 1
*** Il primo incontro... ***


Luci eoliche…un bicchiere di vodka…una pasticca…tra un ballo e l’altro giù la pasticca e il bicchiere di vodka. Poi ricomincio a ballare,mi struscio su tutto e tutti senza problemi. Tutte star della tv, colleghi che hanno voglia di divertirsi…uno dei tanti festini che organizziamo. Un ragazzo comincia a ballarmi intorno, forse lo conosco forse no… Balliamo per altri cinque minuti; poi mi bacia. Mi porta fuori dalla discoteca, entriamo in una macchina… ma non è la mia, le luci della strada mi accecano, mi appoggio sul sedile e chiudo gli occhi iniziando a sentire una mano che mi accarezza all’altezza del ginocchio e piano piano sale infilandosi abilmente sotto il mio abitino…ci fermiamo, mi aiuta a scendere dalla macchina…poi il buio.

Un raggio di luce attraversa una serranda semichiusa, illumina il volto di due ragazzi reduci di un notte folle. La ragazza ha dei capelli lunghi tra il castano e il rosso; il ragazzo invece capelli neri corti e un fisico scolpito che si può scorgere attverso le lenzuola. La ragazza aprì gli occhi mostrando le sue iridi nocciola; davanti a lei immagini ancora sfocate…non riusciva a capire dove si trovava poi voltandosi a destra vide il ragazzo ancora dormiente sul letto…uno squillo…lei sussultò…era il suo cellulare…velocemente si alzò e si rivestì rispondendo al telefono. Dall’altro lato della cornetta sentì una voce a lei familiare …
”Ciao amore, dove sei?”
”Ciao Naozumi sono da una mia amica…ieri sera abbiamo fatto tardi e ho deciso di non disturbarti”
”Grazie non ti dovevi preoccupare!comunque dove sei?Così ti passo a prendere e andiamo insieme agli studi”
”Non preoccuparti ci vediamo direttamente lì…la mia amica abita a dieci minuti dagli studi!”
”Ok a dopo…ti amo!”Ma la ragazza aveva già riattaccato.

“Buongiorno!”la rossa si girò di scatto. Il ragazzo si era svegliato.
”Scusa ma fino all’ultima volta in cui ho controllato ero ancora un maschio!!! Non penso di essermi perso qualcosa?!??!”
”Perdonami ma era il mio ragazzo e non potevo certamente dirgli: … non penso sarebbe stata la cosa migliore!!”
”In effetti! Comunque, tu devi essere Rossana Smith e quello al telefono era Naozumi giusto?”
”Si…tu invece sei?!?”
“Io mi chiamo tom, piacere”
“Non mi risulta ci fosse qualcuno che si chiamasse tom nel nostro “giro”!”
“Infatti mi ero imbucato!!”
“Bah!Comunque ascoltami…mi spiace per quello che è successo sta notte,ma io sono fidanzata e non ero molto in me!avevo preso un exstasy o qualcos’altro…non ero così capace di intendere e di volere. Se vogliamo essere precisi non ricordo neanche cosa sia successo in realta!xD”
“Non preoccuparti anche io sono fidanzato...è stata l’avventura di una notte…ci siamo divertiti ma è stata una notte!!entrambi d’accordo?!?”
Sana annuì entrò in bagno e cominciò a darsi una rinfrescata. Infine, uscita dal bagno dopo aver cercato di recuperare il recuperabile, chiese a Tom se poteva darle uno strappo agli studi in quanto non sapeva assolutamente dove si trovava!
In quel momento la porta della camera si spalancò ed entrò un ragazzo alto, biondo, con due occhi così profondi da perdercisi dentro!!! Vedendo la scena che gli si presentò avanti il ragazzo disse:”scusa Tom non credevo fossi in compagnia!!”
Sana si voltò per guardarlo e entrambi rimasero inerti fissandosi per qualche secondo!!!Tom per spezzare questo silenzio imbarazzante esordì:”Non preoccuparti Akito…non fa niente!Sana puoi lasciarci soli un momento?”
“Ok aspetto qui fuori!!!” La rossa uscì chiudendosi la porta alle spalle. (“chi era quel ragazzo,cosa aveva di così “magico” da farla rimanere senza parole?!?”)

Akito, come senti la serratura chiudersi, si voltò verso l’amico esclamando, in maniera quasi agitata:”E questa, ora, dove l’hai trovata?”
L’amico uscendo dal letto e stiracchiandosi rispose calmo e tranquillo:“Ieri alla festa dove non sei voluto venire … lei era fatta e  poi lo sai:una cosa tira l’altra e siamo finiti come ci hai trovato tu! Comunque non so se hai notato come ti guardava!credo che tu non le sia così indifferente!!! E siccome io ora devo andare da Fuka l’accompagnerai tu agli studi caro amico!!”
“Dove la devo portare? Perché agli studi?”
“Come scusa non l’hai riconosciuta?”
“Perché avrei dovuto riconoscerla … Chi è?”
“Rossana Smith! L’attrice più famosa del momento!!! Ma dove vivi?!?”
“Ah si??…lo sai che non guardo la tv e odio andare al cinema!!!!!!!!!!Comunque muoviti, Fuka ha chiamato un quarto d’ora fa, ed era alquanto irritata per essere carini … ero venuto solo per dirti questo!!!”
“Immagino, credo che prima di andare passerò dal notaio per firmare il testamento… E siccome tu sei l’amico migliore che mi potesse capitare lascerò tutti i miei avere a te!!! =)”
“Si i debiti vorrai dire…smettila di fare lo scemo e vestiti, l’attrice la riporto io così forse non dovrò chiama CSI per cercare il tuoi cadavere!!”
“Grazie molto simpatico e confortevole come sempre…tu muoviti che Sana altrimenti farà tardi… e non ti far scappare anche lei!!”
“Si…si non preoccuparti la porterò sana e salva alla meta!!!”
Dopo aver detto questo uscì!!!

“Ciao piacere Akito…Tom mi ha dato il compito di accompagnarti perché è in ritardo per il suo funerale!!!hihi”
La ragazza ancora stordita non badò molto al sarcasmo del giovane. “Grazie” era ancora senza parole, persa in quegli occhi scuri dai quali non riusciva ad uscire!!!
“Ehi ci sei?!?tieni prendi”le disse Akito passandole un casco!Sana lo prese e se lo sistemò cercando di non peggiorare la situazione capelli!
Nel frattempo Akito accese la moto!!!Era stupenda, o meglio era stupendo il propietario!!!
Sana salì e si strinse forte al ragazzo che portava un t-shirt nera aderente dalla quale si potevano sentire perfettamente gli addominali scolpiti. Arrivati davanti agli studi Sana rimase appoggiata sulla schiena del ragazzo,non si era accorta di essere arrivata,rimaneva abbracciata a lui con gli occhi chiusi sognando che quel momento non finisse mai!
“Bè che facciamo,se vuoi ti portò a spasso però accendo il tassametro!!”
Sana aprì gli occhi e realizzando di essere arrivata scese velocemente dalla moto rischiando di cadere e si mise di fronte al ragazzo il quale spense la moto e rimase lì a fissarla!!! Si guardarono per qualche istante…nessuno dei due voleva che quell’ istante finisse!!!Poi Akito:” Ok, allora ci si vede in giro?”
“Certo…”Akito fece per andarsene ma la giovane era di fronte alla sua moto immobile:”Vorrei evitare di investirti per andare via anche perché penso che poi non potrei più uscire di casa.”
“Si scusa, hai ragione…Akito giusto?!?”il ragazzo annuì.”Sta sera ci sarebbe una festa a casa di un mio amico…ti và di venire?”
“Vedrò di passare, se riesco!!!”
“Ok…allora ti lascio il mio numero di cellulare così ci sentiamo per il luogo e l’ora …ci…”prima che potesse finire la frase Akito, riprendendo il telefono che le aveva dato per farle scrivere il numero, le stampò un bacio sulle labbra e accendendo la moto:”A presto!”
Sana rimase impierita… una sensazione strana le invase tutto il corpo, un insieme di gioia, dolore, calore, senso di colpa … Cosa le aveva fatto quel ragazzo… Non era la prima volta che le capitava di baciare uno sconosciuto, basta ripensare a poche ore prima, cosa le stava capitando?!?!? Chi era questo Akito?? Cosa aveva di diverso dagli altri?!?

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Capitolo 2
*** non posso! ***


Cap 2
Sana rimase impalata davanti agli studi … non riusciva a capire come quel ragazzo, appena conosciuto, le avesse dato un bacio … eppure lei stessa non si era mai fatta problemi a baciare un ragazzo anche se non lo conosceva!(basta ricordare la notte passata)
Quel ragazzo le aveva lasciato una sensazione strana … non avrebbe voluto dargli un bacio così, per niente …. Non capiva il perché ma voleva di più, perché proprio con lui non lo sapeva lo sentiva solamente … non sapeva cosa fare!!!
Improvvisamente fu distolta dai suoi pensieri, Naozumi era uscito per chiamarla poiché come al suo solito era in ritardo!
“Ciao amore…come al solito in ritardo!!” si avvicinò per baciarla come di consueto, ma la ragazza si scostò in modo da ricevere il bacio sulla guancia … Naozumi stupito la prese per mano e la trascinò dentro, erano in ritardo ci sarebbe stato tempo per parlare!!!
Durante tutto il periodo delle riprese Sana non face altro che pensare a quel bacio, nella sua testa lo definì “bacio rubato”, e nessuno poteva rubare in casa del ladro(come dice il detto). Il regista decise di fermarsi perché non era possibile lavorare con l’attrice principale completamente fuori di testa!!!
Naozumi chiese scusa per Sana e la giustificò dicendo che aveva fatto tardi a causa di una festa e quindi molto probabilmente la sua disattenzione era dovuta alla stanchezza!! Infine uscirono e Sana si fece riaccompagnare a casa perché non aveva neanche fame … rientrata a casa si distese sul letto, la luce spenta, e iniziò a cercare di ricordare tutto ciò che era accaduto la sera precedente, cominciando dalla discoteca!!!

***Allora…sono andata a quella festa…avevo davanti a me un bicchiere di vodka e quella pillola…l’ho presa e ho iniziato a ballare…poi quel ragazzo si è messo a ballarmi intorno…dopo buio…
perché non ricordo  nulla?!?niente…mi ricordo solo quegli occhi…così scuri e profondi … come gli è venuto in mente di baciarmi … neanche mi conosce non sa neanche chi sono e mi bacia… per di più mi ha trovato in camera con un suo amico fidanzato … come gli è venuto in mente?!?!?
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH…non è possibile uffà … ma poi perché ci penso … in fondo è stato solo un bacio … ho baciato tanti ragazzi … perché questo,com’è che si chiama … a si ”AKITO”, mi ha stupito così tanto?? Basta devo dimenticare, è stata solo una notte come un’altra … un bacio come un altro!!!!***.
Sana aprì un pacchetto di sigarette, prese l’accendino e iniziò a fumarne una!!!Fumò circa dieci sigarette pensando di dimenticare tutto e andare avanti … ma alla fine un solo pensiero le ronzava per la testa: *cosa starà facendo?!?mi starà pensando?!?*
Si addormentò guardando il cellulare, sperando in una chiamata.
 
Intanto Akito dopo aver lasciato Sana davanti agli studi fece un giro in moto…ora si trovava su una scogliera… e fissava il cellulare o meglio fissava quel numero che era stato salvato poco prima!!!

***perché l’ho baciata? Come mi è venuto in mente…non ho mai agito così, chi è quella ragazza che ha fatto uscire questo lato di me?che cosa mi ha fatto?ora cosa devo fare?la chiamo?vado alla festa?!?***
poi si distese su uno scoglio, e guardando il cielo prese la sua decisione…
Sana saltò nel letto … il telefono aveva iniziato a vibrare … La ragazza ancora assonnata strisciò il dito sul cellulare e rispose senza neanche vedere chi era il mittente!
“pronto”
“ciao piccola…senti allora sta sera andiamo a mangiare da mia sorella ok?”
“ciao Nao…scusami ma non me la sento … avevo anche promesso a un mio amico che sarei andata alla sua festa, ma penso che resterò a casa … mi dispiace …”
“non preoccuparti, cerca di riprenderti! Oggi non avevi una bella cera, vuoi che venga a tenerti compagnia?!?”
“no no non fa niente … non preoccuparti penso sia solo stanchezza. Ci sentiamo domani e prometto che sarò puntuale e iperattiva!!!”
“ok…a domani, ti amo”.

Sana non aveva assolutamente voglia di andare dalla sorella di Naozumi e neanche alla festa del sua amico … proprio non le andava … voleva solo svagarsi un po’ e decise di andare in discoteca, così forse sarebbe riuscita a togliersi dalla testa quel pensiero che ancora la opprimeva!!! Quindi iniziò a prepararsi … indossò un top nero, una mini nera brillantinata e un tacco 15 da far girare la testa!! Aveva intenzione di dimenticare per davvero!!

Fuori la discoteca si estendeva una fila chilometrica … ma Sana scesa dal taxi proprio davanti all’entrata si accese una sigaretta e fregandosene della fila fece per entrare … ma si bloccò … un biondino stava discutendo con il buttafuori…
*no...non può essere proprio lui…non è possibile*
Sana non essendo sicura di ciò che vedeva si avvicinò all’entrata … i due sguardi si incontrarono per qualche secondo … poi Akito iniziò:
”ciao…e tu che ci fai qui non avevi la festa del tuo amico?!?”
“si ma ho deciso di non andare…non me la sentivo…tu invece cosa hai combinato?”
Il buttafuori stupito della confidenza che il ragazzo aveva con l’attrice chiese:”signorina Smith tutto bene … la sta importunando?”
“no no non si preoccupi, è un mio amico … ma cosa è successo … perché non lo fa entrare?”
“perché non ha il biglietto”
“ma io che né sapevo è la prima volta che vengo qui.” Intervenne Akito.
“non si preoccupi lui è con me … gli ho detto io di venire senza niente … chiedo scusa ma la colpa è mia!”
“ok…mi perdoni signorina Smith”
“Jhon ci possiamo dare del tu … ormai ci conosciamo … chiamami Sana!ok?”
“ok, mi scusi ancora!!!”

I due ragazzi entrarono in discoteca e vennero accompagnati fino al tavolino riservato a Sana…rimasero in silenzio per circa mezz’ora….poi Akito si fece coraggio e le chiese se voleva ballare…Sana che era già al terzo cocktail annuì e si gettarono in pista!!!Un ragazzo si avvicinò a Sana come se la conoscesse e le mise in mano due pillole … Sana ne offrì una ad Akito, il quale sconvolto disse di no e le chiese:
”ma tu vieni spesso qui?”
“si perché?”
“perché ho notato che ti conoscono tutti…e quel ragazzo non ha esitato a darti quelle due pillole…le usi spesso?”
“purtroppo si…ormai sono entrata nel giro…non riesco a smettere…tu non hai mai provato?”
“no e non né ho intenzione”
“guarda che quando sei in crisi e non vuoi pensare sono il rimedio perfetto…”
“bah se lo dici tu … comunque preferisco evitare”
“ok … “Sana ingoiò le pillole senza problemi, però questa volta le fecero un effetto insolito … infatti non riusciva a controllarsi … mise le braccia intorno al collo di Akito e lo baciò … quest’ultimo l’allontanò … ma Sana era svenuta … Akito la prese in braccio e la portò fuori, la mise in macchina e la riportò a casa … adagiandola sul letto non poteva non notare le forme stupende della ragazza e iniziò a spogliarla … nel frattempo Sana aveva ripreso conoscenza e iniziò a fissare Akito, il quale continuava a spogliarla così da metterle la camicia da notte … Sana chiese ad Akito di rimanere con lei e lui dopo qualche istante di indecisione le disse di no … Si piegò per darle un bacio sulla fronte e fu colto di sorpresa da un bacio di Sana. Entrambi speravano che quell’istante non finisse mai ma infine Akito si staccò e le disse:”Ora vado…non sei in te non posso approfittarne…”
Sana ormai dormiva … Akito prima di uscire lasciò un messaggio vicino al cellulare:”scusami, ma è meglio se per un po’ non ci sentiamo … devo riflettere!!!ancora scusa per il bacio …. ti saluto Akito”.
Mentre usciva però qualcosa gli cadde dalla tasca…era un piccolo cartoncino bianco con su scritto un numero e un’agenzia…

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Capitolo 3
*** chi sono? ***


*Dove sono??Come ci sono arrivata??Chi mi ha cambiato??* Sana aveva appena aperto gli occhi, ci vollero circa 3 minuti prima che riuscisse a realizzare dove si trovava. Era a casa sua, in camicia da notte sotto le coperte. “Ma che ore sono?!?! Oh cavolo sono in ritardo, come al solito oggi non me la perdoneranno” il tempo di finire la frase e cercare di alzarsi dal letto ecco che il telefono comincia a squillare.
“Ciao Naozumi, scusa so di essere in ritardo ma sto arrivando. Al massimo 10 minuti!!”
“Tranquilla amore, le prove sono state annullate, probabilmente per tutta la settimana, il regista è al letto con 39 di febbre e non riesce a muoversi. Comunque, volevo approfittare dell’occasione per andare a trovare mio padre a New York che dici??”
“Scusami ma proprio non me la sento di viaggiare, ma tu vai non preoccuparti per me. Userò questi due giorni per stare un po’ con mia madre e roby se mi vorranno rivedere!! È tanto che non passo del tempo con loro.”
“Uffi ma io volevo stare un po’ solo con te … anche noi e un po’ che non stiamo da soli!! Vabbè comunque cercherò di stare solo un paio di giorni così riusciremo a passare il weekend insieme. Perdonami se non vengo a salutarti ma ho appena preso un last minute su internet e ho il volo tra un’ora corro.”
“Non ti preoccupare vai, ci vediamo per il weekend. Credo che staccherò il telefono e il cerca persone quindi per qualsiasi cosa chiama a casa direttamente. Un bacio!”
“Ok capo, sarà fatto. E soprattutto penso che lo farò anche io quindi per qualsiasi cosa chiama da mio padre. Ti amo. Un bacio”.
Sana mise giù la cornetta e si accorse che ultimamente la voglia di stare con il suo fidanzato tendeva a scarseggiare e soprattutto non gli diceva più TI AMO da molto di più.
Dopo questa riflessione iniziò a pensare a ciò che aveva fatto la sera prima e come un lampo le immagini le si presentarono tutte avanti fino a fermarsi su quell’ultima frase: ”scusami, ma è meglio se per un po’ non ci sentiamo … devo riflettere!!!ancora scusa per il bacio …. ti saluto Akito”. Cosa voleva dire?? In fondo non penso che tutti i giorni un’attrice gli si butti tra le braccia! Perché sono stata rifiutata?? Come è possibile che mi abbia scartato così senza neanche conoscermi??
Mentre nella testa le frullavano tutte queste domande Sana si alzo dal letto e andò verso la cucina per prepararsi la colazione, passando davanti all’entrata vide un foglietto per terra lo raccolse e pensando fosse qualche volantino arrivato con la posta lo butto nel secchio dell’immondizia. Fatto colazione e fumato un paio di sigarette decise di vestirsi e andare dalla madre così da farle una sorpresa; ma arrivata alla villa vide che era tutto chiuso. Entro in casa pensando che la madre fosse uscita e trovò un biglietto
“Cara Sana se passerai proprio in questa settimana non mi troverai, sono fuori città per una convention, rientrerò domenica. Però se vuoi puoi stare “fai come se fossi a casa tua” e rilasati … ahahahah.
Baci mama
Ps cerca di conoscere i nuovi vicini!! Sono padre e figlio e hanno la bifamigliare qui accanto. Sembrano simpatici e soprattutto volevano conoscerti. Buon divertimento!!”
 
Sana letto il biglietto rimase un po’ delusa ma alla fine decise di fare ciò che le aveva consigliato la madre sistemò le sue borse e indossando un semplice jeans e una maglietta e soprattutto un cappellino che le coprisse il volto, decise di uscire per fare una passeggiata. Quelle strade le ricordavano il passato, quando era un ragazza normale (almeno per quel poco che lo è stato), nessuno la conosceva, giocava in mezzo alla strada senza dare fastidio a nessuno. Ora invece era adorata e venerati si, ma solo perché  nessuno conosceva la vera Sana, la donna che era diventata, ogni sera in una discoteca diversa, con una persona diversa e provando cose diverse. Tutti la vedevano come una dea, la fanciulla ingenua e indifesa che interpretava nei film, colei che anche se spaventata aveva il coraggio di affrontare i problemi e non si sarebbe mai arresa. Lei invece sapeva la verità; oramai erano anni che si era arresa, aveva deciso di farsi trasportare dalla vita delle Star; niente più amici, niente più famiglia solo festini droga e alcool, almeno si illudeva di stare meglio. La realtà le faceva troppo male.
Riflettendo su tutte queste cose si fermò di fronte alla villetta dei nuovi vicini e decise di provare a suonare così da presentarsi, almeno avrebbe provato ad evitare di passare la serata da sola.
Un signore sulla 50ina le aprì la porta e spalancò un sorriso sgargiante; l’aveva riconosciuta. Un invito a cena non tardò ad arrivare così Sana entrò in casa e cominciò ad aiutare in cucina. Arrivata l’ora di cena sentì aprire la porta di casa, il signore le aveva chiesto di rimanere in cucina in silenzio così da fare una sorpresa al figlio che sarebbe tornato a momenti, Sana ubbidì! Aspetto l’ok del padre e si presento in sala da pranzo  con la teglia di lasagne in mano!! Arrivò precisa al tavolo quando realizzò chi aveva di fronte; un ragazzo biondo alto con quegli occhi castani che non l’avevano abbandonata un secondo. I due rimasero impalati a guardarsi così che il padre rimproverò il figlio “figliolo non essere maleducato e saluta. So che sei senza parole ma almeno ciao potresti dirlo.”
Dopo qualche altro secondo di silenzio imbarazzante Sana prese posizione:” ciao piacere Sana!”
Il ragazzo perplesso”ciao…….. piacere Akito.”
La cena andò avanti tranquillamente anche perché il padre di Akito era troppo preso a far domande e non si era interessato minimamente del comportamento del figlio. Verso mezzanotte Akito fece per uscire e raggiungere la sua casa che era l’altra parte della villa, non che  il padre di Akito esordì ” visto che stai uscendo riporta Sana a casa; so che abita qui accanto ma non voglio che torni da sola potrebbero esserci ammiratori fanatici al punto di aggredirla!!”
Akito alzò lo sguardo e fece un cenno alla ragazza che si alzò dal divano e dopo aver salutato il padre del ragazzo lo seguì in silenzio.
Arrivati davanti al cancello dell’attrice Akito:”bè eccoci qui, grazie per aver fatto così contento mio padre ma non ti dovevi scomodare, e soprattutto come facevi a sapere che voleva conoscerti così tanto?!?”
“oh si me l’ha detto mamma, o meglio me l’ha lasciato scritto su un biglietto e poiché rischiavo di essere sola tutto il tempo ho approfittato. Comunque grazie ma penso che andrò a farmi una passeggiata, devo smaltire tutta la cena che ha preparato tuo padre; ha veramente esagerato!!“
“Si immagino, quando si fa prendere dall’entusiasmo nessuno lo può fermare!! Comunque non ti lascerò andare in giro da sola, mio padre sarà pure esagerato ma non ha tutti i torti, verrò con te.” Detto questo porse il braccio alla ragazza che dopo qualche secondo di tentennamento lo afferrò e iniziò a camminare.

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Capitolo 4
*** finalmente ciò di cui avevo bisogno! ***


Era una notte stupenda, il viale era illuminato solo dalla luce emanata dalla luna e dalle stelle. Akito e Sana passeggiavano in silenzio, nessuno aveva il coraggio di interrompere quel silenzio che ormai li accompagnava. Infine Sana decise di rompere il ghiaccio:”Senti, riguardo il bacio dell’altra sera…”
“è stato un errore perdonami, mi sono lasciato prendere dalla foga del momento; ho reagito d’istinto. Scusa ancora.”
Sana rimase stupita, perché continuava a chiederle scusa…era stato così brutto baciarla?? Eppure nessuno si era mai lamentato anzi.
“Non devi scusarti. Anzi penso di dovermi scusare io, a quanto pare devo essere veramente stata indecente se ti è dispiaciuto così tanto.”
“Scusa come!??! Non ho mai detto che mia sia dispiaciuto, però non ci conosciamo e io ho approfittato di te in quelle condizioni. Sono stato un vigliacco.”
Magari avessi approfittato! Pensò Sana, ma poi riprese: “Per questo ti ringrazio, non ho mai incontrato un ragazzo che si facesse di questi problemi, anzi di solito è il contrario.”
“Immagino ma io nn avrei mai potuto, non è da me!”
Nel frattempo erano ritornati di fronte  a casa dell’attrice. “Molto bene! Grazie per la passeggiata sono stata davvero bene, in più sono cambiate molte cose qui da quando sono andata via e probabilmente mi sarei persa!!ahah”
“ahaha si ultimamente ci sono stati molti cambiamenti; comunque se vuoi io sono in ferie per tutta la settimana, se ti và domani possiamo uscire e girare un po’ così non rischi di perderti!”
Sana contentissima dell’invito accettò senza complimenti “Grazie mi faresti un grandissimo piacere, anche io mi tratterrò per una settimana abbiamo lo stop delle riprese causa malattia del regista”
“Ok perfetto allora!”
I due si salutarono con un bacio sulla guancia e si diedero appuntamento per le 10. Andarono ognuno nelle rispettive case sapendo che probabilmente non avrebbero chiuso occhio pensando l’uno all’altro tutta la notte!!!
 
Uno strano rumore insistente risuonava nelle orecchie di Sana, tanto che alla fine aprì gli occhi e si rese conto che era la sua sveglia. Erano le 9.30 e lei era ancora in pigiama. Come al solito non aveva sentito subito la sveglia, di corsa entrò nella doccia, una volta uscita mentre sceglieva cosa indossare si strecciava i capelli e tentava di sistemarli in una maniera decente. Provò più o meno tutte le valige e l’armadio, non c’era niente che le piaceva, finchè in fondo a quest’ultimo non vide un vestitino semplice, né troppo lungo né troppo corto, sbracciato, sotto un paio di ballerine bianche con un fiocchetto azzurro sopra e abbinato un basco bianco. Trucco leggero occhiali dal sole e tracolla pratica per qualsiasi fosse il programma!! In tutto questo si erano fatte le 10.15, in fondo poteva andare peggio! Sana uscì di corsa e vide il ragazzo appoggiato al muro indossava un jeans chiaro con una camicia bianca a manica corta con gli ultimi due bottoni slacciati; occhiali neri e capelli tirati con un po’ di gel; sembrava un divo di Hollywood, se non lo avesse riconosciuto poteva essere tranquillamente scambiato per un personaggio famoso in vacanza!
Come il ragazzo vide l’attrice sorrise e esclamò: “Solo un quarto d’ora di ritardo! Devo ritenermi fortunato da quel poco che ho capito di te!!”. Sana fece per tiragli uno schiaffetto ma Akito le bloccò la mano e se la mise sotto braccio “Su su non siamo violenti già di prima mattina, era una battuta!! Altrimenti ti lascio dispersa nella città!!”
“Diciamo che per questa volta passi, ma hai già usufruito del tuo bonus!! Te ne restano 2!!”
“Ok capo starò ben attento a come usarli!! Bè dove vuoi andare?!??!”
“Mmmm…veramente non né ho idea. Volevo fare un po’ di shopping visto queste belle giornate avevo pensato anche di andare al mare uno di questi giorni.”
“Ok allora andiamo in centro!”
Akito lasciò il braccio della ragazza e cacciò dalla tasca un mazzo di chiavi avvicinandosi ad una moto, che Sana infine ricordo come sua. Porse un casco alla ragazza e accese il motore. L’attrice rimpiangendo di aver messo la gonna salì un po’ impacciata e strinse il pilota. Il ragazzo come sentì le braccia della ragazza cingergli il bacino mise la prima e  entrò in strada. Dopo una decina di minuti i due ragazzi erano in centro, scesi dalla moto si fermarono in un bar per fare colazione e iniziarono il giro di shopping. Sana entrò in tutti i negozi del centro senza lasciarne uno, Akito era distrutto non pensava potesse essere così deleterio lo shopping con una ragazza. In più mentre giravano alcune persone, riconosciuta l’attrice, la fermavano per autografi e foto e in quei momenti l’imbarazzo del ragazzo era evidentissimo. Dopo lo shopping selvaggio decisero di fermarsi a pranzo in un fast-food e mentre pranzavano Sana vide la locandina di un parco giochi poco distante da lì e pregò Akito di andare. Dopo una mezz’oretta di implorazione il ragazzo si arrese e decise di accompagnarla, almeno era meglio dello shopping.
Arrivati al parco Sana venne riconosciuta alla biglietteria, lo stesso direttore si presentò ad accoglierla, ovviamente senza farla pagare, e scortò i due ragazzi alla ruota panoramica. Akito seguiva la ragazza, interessata ai discorsi del direttore che le raccontava la storia del parco e le raccomandava un giro sulla ruota panoramica, e nel frattempo di irrigidiva, il ragazzo soffriva di vertigini e non aveva molta voglia di salire lì sopra. Sana dopo aver salutato il direttore si girò verso Akito e con un sorriso splendente disse:”Sentito Akito, ci fa evitare la fila e ci lascerà la ruota 15 minuti ferma così mi farai vedere tutto dall’alto!”.
Il ragazzo stava per sentirsi male, ma quel sorriso non gli permetteva di dirle di no così fece un respiro profondo e salì sulla giostra. Man mano che si saliva, mentre Sana si muoveva a destra e sinistra guardando il panorama Akito era immobile, non riusciva neanche a parlare. La ragazza accorta del comportamento strano del giovane chiese:”Ehi tutto bene?!? Non hai detto una parola da quando siamo saliti.”
“In effetti soffro di vertigini quindi quest’altezza mi da un po’ fastidio, anzi se potresti evitare di muoverti troppo mi faresti un favore.”
Sana inizialmente rise, come vide che il ragazzo era rimasto impalato ed era sempre più bianco si avvicinò; prese il viso del Akito tra le mani e guardandolo negli occhi:”Allora calma. Respira con me, siamo solo io e te in macchina. Siamo a terra. Inspira espira. Piano…ecco così!”
Il ragazzo piano piano si calmò, ormai era perso negli occhi della ragazza per pensare di trovarsi a troppi metri da terra.
I loro sguardi rimasero fissi ancora per qualche secondo, i loro visi non si iniziarono ad avvicinare finchè le loro labbra non si unirono e Sana si ritrovò in braccio al ragazzo con le sue mani tra i capelli di lui. Nel frattempo Akito la stringeva a se cingendole la schiena, nessuno dei due voleva dividersi ma il corpo umano ha statisticamente bisogno di ossigeno, così le loro bocche si allontanarono per riprendere fiato. I due ragazzi si fissarono per qualche secondo e Akito esordì:”Ecco!! Questo doveva essere il primo bacio!”
Un attimo di silenzio e entrambi scoppiarono a ridere e Sana rispose:”Vuoi chiedere scusa anche ora?!?!”
“Mmmm…penso proprio di no. Ora sei capace di intendere e volere e se non l’avessi voluto ti saresti spostata, o sbaglio?!?”
La ragazza neanche rispose afferrò il viso di lui e affondo le labbra nelle sue, voleva che quel momento non finisse mai! Ma ecco che la giostra riprese a muoversi e cominciò a scendere. Di mala voglia la ragazza di allontanò da lui e si risedette di fronte. Scesi da lì continuarono a girare per il parco senza dare nell’occhio. Andavano in giro come due amici di vecchia data, prendendosi in giro a vicenda e come riuscivano a trovare un posto più appartato si scambiavano un bacio.
Cenarono in un ristorantino in centro, poi ripresero la moto e tornarono verso casa. Arrivati davanti a casa dell’attrice Akito spense la moto e appoggiandosi a questa afferrò Sana per un braccio e la tirò verso di sé. Rimasero per un quarto d’ora a baciarsi e scambiarsi coccole finchè Sana non disse:”Vuoi entrare?? Beviamo qualcosa e poi vai via?!?”. Il ragazzo dopo un attimo di esitazione accettò.
Entrati in casa Akito non sapeva dove guardare prima. Era enorme. Sprofondò nel divano mentre la padrona di casa andava a prendere due bicchieri e cercava nella vetrina della madre qualcosa da bere. Prese un po’ di rum e si sedette accanto al ragazzo porgendogli un bicchiere. I due iniziarono a sorseggiare il drink e chiacchierarono a per un paio d’ore raccontandosi ognuno della propria vita. Ormai erano le 3 passate. Sana era allungata con la testa sulle gambe di Akito, il quale le accarezzava i capelli, e controllato l’orario decise di alzarsi per andar via.
Sana scattò in piedi con lui e gli si mise davanti:”No no, oramai è troppo tardi. Tu non vai da nessuna parte. La casa è grande puoi fermarti qui!”
Akito dopo un attimo di perplessità le afferrò i fianchi e l’avvicinò a sé e le sussurrò in un orecchio:”Sei sicura, non garantisco di trattenermi questa volta. Ho bevicchiato anche io!!”
“Nessuno vuole che tu ti trattenga!”fu la risposta dell’attrice e detto questo allungò le braccia dietro il collo del ragazzo e fece un piccolo salto così da circondarlo anche con le gambe. Akito iniziò a baciarla e tenendola stretta fra le braccia si diresse verso il corridoio che probabilmente portava nelle camere da letto. Arrivati nella camera da letto della ragazza, raggiunta sotto indicazioni, Akito adagiò Sana sul letto e iniziò a baciarla sul collo, nel frattempo gli indumenti dei due ragazzi erano dispersi sul pavimento della camera. Tolti anche gli ultimi Akito si fermò e guardò la ragazza negli occhi:”Sei sicura di volerlo?!?” Sana stupita di questa domanda rispose semplicemente baciandolo, ma non era uno di quei baci superficiali che dava di solito durante rapporti occasionali, era un bacio voluto, sentito da dentro. Non aspettava altro che essere sua, era come se fosse la sua prima volta: da un lato aveva paura, ma dall’altro non aspettava altro. Aveva bisogno di avere quel ragazzo, non sapeva il perché ma lo voleva a tutti i costi. Akito non esitò dopo il bacio e la fece sua. La desiderava dal primo giorno in cui l’aveva incontrata. Aveva aspettato quel momento perché voleva che anche lei provasse lo stesso. Non voleva essere l’unico ad essere così preso dalla passione.
Infine i ragazzi si addormentarono accoccolati nel letto, abbracciati come se fossero una persona sola nessuno dei due aveva intenzione di allontanarsi dall’altro. Non ora che si erano finalmente trovati.

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Capitolo 5
*** Una proposta ***


Alle “prime” luci di mezzogiorno Sana aprì gli occhi infastidita da quei raggi che le colpivano il viso. Tempo di mettere a fuoco la realtà che la circondava, si rese conto che non era stato un sogno. Si trovava nella sua stanza, di quando era bambina, solo che era un po’ più grande. Il riflesso nello specchio sulla parete accanto al letto era cambiato, ma soprattutto non era sola. Da quella posizione si riusciva a vedere solo un braccio avvolto al suo corpo e qualche ciuffo biondo che le accarezzava il viso. Lui era lì! Akito era lì vicino a lei, abbracciato a lei, stretto come se nessuno sarebbe mai riuscito a dividerlo da ciò che racchiudeva tra le braccia; oramai era una sua proprietà nessuno gliel’avrebbe portata via, nessuno!
Sana rimase stretta in quell’abbraccio, stranamente neanche lei voleva liberarsene. Di solito dopo le sue solite avventure cercava di scappare il prima possibile, non voleva il minimo contatto con le sue “vittime”, si erano divertiti si ma poi basta una volta era più che sufficiente. Con Akito però non ci riusciva, sarà che erano comunque a casa sua quindi non avrebbe potuto lasciarlo lì, ma proprio non voleva. Si sentiva sicura in quell’abbraccio, protetta; come se nessuno potesse mai toccarla così da farla soffrire. Pian piano si girò così da trovarsi faccia a faccia con il ragazzo e poter osservare i suoi dolci lineamenti mentre dormiva. Peccato che dopo poco anche il ragazzo aprì gli occhi e i due si trovarono a fissarsi senza dire una parola. Nessuno voleva rovinare quell’atmosfera magica che si era creata; stavano così bene in quel silenzio, perché parlare, tanto oramai era come se i loro pensieri fossero in contatto, si capivano con un solo sguardo non c’era bisogno di parole. Infatti senza alcuna parola i due volti si avvicinarono e si scambiarono un bacio tenero e forte allo stesso tempo.
Una volta terminato questo piccolo istante di dolcezza Akito decise di parlare per primo:”Bè se il buongiorno si vede dal mattino devo dire che questa sarà una giornata spettacolare!!!”
Sana fece uno dei suoi sorrisi scintillanti e come risposta non disse niente, lo baciò nuovamente così da acconsentire a ciò che era appena stato detto.
Al termine di questo bacio Sana fece per alzarsi, ma Akito le bloccò il braccio e la tirò a se:”Dove hai intenzione di andare???tu oramai sei mia, non ti perderò per nulla al mondo. Qualsiasi cosa succeda costi quel che costi ti ritroverò!” Sana a quelle parole si sentì una regina, nessuno le aveva mai detto cose del genere, le aveva sentite solo in alcuni film o qualche libro non ricordava. A questo punto dopo l’ennesimo bacio: “Volevo solo andare a preparare la colazione! Sia il mio che il tuo stomaco iniziano a brontolare, penso sia il caso!! E comunque sei stato dolcissimo, nessuno mi ha mai detto una cosa del genere!! Grazie di essere qui con me!”
Akito sentite queste parole si sentì morire dalla felicità, amava quella ragazza, si proprio così l’amava!
“In effetti non hai tutti i torti penso sia il caso, però vengo con te e ti do una mano!”
“Non preoccuparti và a farti una doccia ci vediamo in cucina! Ti amo!”
Lo aveva detto sul serio??? Sana non credeva alle sue orecchie, lo aveva gridato mentre usciva dalla stanza. Lei Sana Kurata che aveva detto ti amo ad un ragazzo; era tanto che non sentiva uscire dalla sua bocca quelle due semplicissime parole. Mentre rifletteva sulle sue parole iniziò a preparare. Mentre finiva di riempire di cioccolata gli ultimi pane-cake, sentì qualcuno da dietro cingerle i fianchi e iniziare a baciarle il collo; riconosciuto quel tocco soave, si girò e si ritrovò di fronte Akito con solo l’asciugamano in vita, i capelli bagnati e goccioline che scendevano lungo il suo fisico perfetto. “Bè però così non vale! Non ci si presenta così di fronte a una ragazza!!! =)”
“Preferisci elimini anche l’asciugamano?!?!? Non è un problema basta chiedere!!”
“Nono… altrimenti finirà che rimarremo chiusi in casa tutto il giorno e io ho ancora tanti posti da visitare quindi su su… colazione veloce e si parte!!” detto questo gli stampò un bacio sulle labbra e si andò a preparare!!
Dopo all’incirca quarantacinque minuti l’attrice era pronta: indossava molto probabilmente un bichini nascosto dal suo copricostume fuxia legato dietro il collo e scollato fino alla zona lombare, un paio di infradito bianche con un leggero tacco, un cappello enorme di paglia, sempre bianco, con un fiocco sopra fuxia coordinato al vestito e infine una borsa enorme tutta ricamata a mano che sembrava esplodere. Akito la guardò esterrefatto; non riusciva a dire una parola, era troppo bella; la prese per mano e insieme uscirono e dopo essere passati da casa sua per cambiarsi partirono alla volta della spiaggia!!
Akito decise di affittare una barca e portarla in un isoletta nelle vicinanze, ond’evitare occhi indiscreti. Arrivati in spiaggia, Sana sistemato il telo in una posizione consona così da poter prendere una buona abbronazatura iniziò a spogliarsi. Come si poteva già notare portava un bichini bianco e azzurro abbastanza ridotto; sopra aveva il triangolo classico e sotto un incrocio tra una brasiliana e un perizoma. Akito non credeva ai suoi occhi, momento dopo momento riusciva a colpirlo sempre di più.
I due si distesero al sole, ma il ragazzo resistette molto poco, dopo soli 5 minuti si  butto in acqua e iniziò a schizzare alla ragazza così da farsi raggiungere. Sana inizialmente fece finta di niente quegli spruzzi gli davano sollievo in fondo, era una giornata davvero troppo calda, quando però si sentì rovesciare un secchiata d’acqua sulla schiena reagì d’istinto lanciandosi su Akito, il quale afferratala al volo la trascinò in acqua con lui. Dopo alcuni primi momenti di lotta Sana si arrese, non aveva speranza! Allora strinse le sue braccia intorno al collo di lui e le sue gambe intorno alla sua vita e i due ragazzi cominciarono a baciarsi e a coccolarsi, ma non si fermarono solo alle coccole. Si desideravano troppo, volevano diventare una cosa sola e rimanerlo il più tempo possibile.
Al tramonto i due risalirono sulla barca ma non tornarono a riva, decisero di passare la notte li sopra, stavano così bene li soli fuori dal mondo!!!
Giorno dopo giorno passò una settimana, anche se i due ragazzi erano quasi del tutto inseparabili ogni tanto dovevano lasciarsi per qualche ora, in quanto Akito doveva stare anche un po’ con la famiglia. Solitamente partecipava anche lei ma oggi aveva deciso di rimanere a casa a sistemare un po’ di cose. Mentre metteva in ordine il soggiorno vide lì, sul tavolino vicino il televisore, il suo telefono; già era una settimana che non lo usava, eravamo arrivati a domenica e non sapeva nulla del suo mondo reale, il lavoro, le riprese, gli ingaggi… ma soprattutto non sapeva più nulla di lui Naozumi. Con le mani tremanti prese in mano il cellulare e premette il tasto di accensione e una volta presa la linea ecco partire un milione di squilli tutti identici, tutti sms di chiamate perse e messaggi in segreteria, tutti che le chiedevano che cosa le fosse successo, dove fosse finita, perché non rispondeva più; l’ultimo messaggio era questo:”Sana ti prego, dai almeno un segno, anche solo uno squillo ma da un segno, non so più cosa pensare; ho chiamato anche tua madre e mi ha detto che non sa nulla perché non è lì. Che fine hai fatto?? Chiamami al più presto, ho una sorpresa per te per lunedì sera; ti aspetto alle 21.00 nel solito locale. Ti amo!”
Sana riconobbe facilmente la voce del ragazzo, era lui, ma cos’era questa sorpresa?!? La ragazza non rispose continuò a riordinare la casa e si distese sul divano dove ben presto si addormentò. Erano le 18.30 Sana aprì gli occhi ed era ancora distesa sul divano, ma non era più da sola. “E tu come sei entrato se non ti ho aperto io?!?”
“Bè forse è il caso di imparare a chiudere le finestre che dici?? Sono tutte spalancate mi è bastato scavalcare il cancello che ovviamente hai lasciato senza allarme e poi sono entrato senza problemi!!!”
“Mmmm… in effetti sono proprio crollata non era previsto di dormire così tanto!” e detto questo si alzò e si richiuse nelle braccio di Akito cominciando a piangere.
“Ehi piccola io scherzavo, può succedere di dimenticare l’allarme sta tranquilla non è successo niente!”
“Si lo so, non piango per quello ma piango per questo!” Sana porse il telefono ad Akito, il quale non capendo ancora bene cosa stesse succedendo lo prese e lo portò all’orecchio. Già, anche lui per una settimana aveva dimenticato la vera realtà, Sana era fidanzata, aveva un ragazzo che la attendeva; bello, famoso e ricco. Come poteva fare a competere??
Sana non riuscendo ad interpretare l’espressione del ragazzo, cominciò:”Domani mattina parto, devo andare a quella cena…” Akito era rimasto senza fiato. “Andrò lì e parlerò con Naozumi, vedrai che capirà. Mi vuole molto bene e farebbe di tutto pur di rendermi felice. Capirà che per me è meglio così, mi deve lasciar andare.” Dopo quest’ultima frase Akito sgranò gli occhi. “Io amo te e non posso farci niente, non sono stata io a decidere, qualcun altro ha voluto così e io non sono in grado di contrastare questo sentimento che sento dentro. Voglio ma soprattutto sono tua, non ho scelta.”
 Non ricevendo alcuna risposta Sana si sentì come se qualcuno la stesse trafiggendo nel petto; possibile che solo lei fosse così presa?? Probabilmente si, che stupida che era stata. Aveva appena dato tutto a un ragazzo che non voleva niente. Sana istintivamente si allontanò da Akito e dandogli le spalle:”Scusami. Probabilmente ho corso troppo. Tornerò a casa e scomparirò dalla tua vita, non voglio assolutamente farti soffrire.” A quel punto il ragazzo reagì:”Sarò io a farti soffrire non tu!” Sana si voltò di scatto:”Io non sono alla tua altezza! Non sono bello, non sono famoso e non sono ricco; come potrei vincere uno scontro con il tuo ragazzo?!?! Non ti posso garantire una bella vita senza problemi anzi, perché dovresti preferire me?!?!”. A quel punto Sana non aveva più dubbi, era lui l’uomo della sua vita, non avrebbe potuto passarla con nessun altro se non lui! Gli saltò addosso e cominciò a baciarlo, tra un bacio e un altro:”Tu sei perfetto! Non potrei desiderare di meglio!!”.
Dopo queste parole si coccolarono ancora un po’ e dopo aver cenato passarono la notte insieme a casa di Akito; stretti in un abbraccio che valeva più di qualsiasi altra cosa; lo notte più bella che potessero vivere.
L’indomani mattina Sana si alzò presto, e senza svegliare il suo nuovo amore, dopo avergli dato un bacio uscì senza fare rumore. Tornò a casa e preparò le valige, infine prima di andare lasciò un biglietto nella posta del ragazzo: “Non ti ho voluto svegliare! Sono partita per tu sai cosa!! Tornerò il più presto possibile, ci sentiamo telefonicamente! Ti amo!”.
Dopo un estenuante viaggio passato a riflettere su cosa avrebbe dovuto dire Sana arrivò a casa. Non c’era nessuno, era come l’aveva lasciata. Passo il tempo restante per decidere cosa dire, impiegò meno di un quarto d’ora a vestirsi, era troppo concentrata su cosa doveva dire non poteva perder tempo sui vestiti; ma nonostante tutto  era sempre bellissima e impeccabile! Un tubino nero semplice e delle scarpe aperte tacco 12, una collana coordinata all’abito e i capelli legati con dei ciuffi che le circondavano il viso. Era pronta, era il momento della verità!!
Arrivata al ristorante notò che c’era meno gente del solito. I fotografi all’entrata non mancavano di certo, ma c’era un ambiente strano. Avvicinatasi al capo sala, che ormai conosceva chiese dove fosse il suo tavolo, l’uomo gli indicò quello al centro della sala e la scortò fino al tavolo. Impossibile; erano le 21.30 e Naozumi non era lì. Era lei quella sempre in ritardo non lui. Lui era sempre stato puntualissimo, che cosa era successo?
Passarono più o meno 5 minuti il ristorante si fece buio e partì una canzone; la loro canzone, o meglio quella che il ragazzo definiva la loro canzone. Un occhio di bue si fisso su Sana e uno poco dopo a poca distanza da lei su un tavolino dove c’era una scatolina piccola.
“Sana Kurata! Vuoi tu sposarmi?!?!?” dopo questa domanda si accesero le luci; migliaia di fotografi e telecamere erano nel ristorante. Sana non sapeva cosa fare. Si sentì sotto inquisizione; cosa rispondere, o meglio lei sapeva con certezza cosa voleva rispondere ma se la sentiva di umiliare a tal punto il suo ex-ragazzo, comunque era stato il suo migliore amico prima, non poteva farlo soffrire tanto.
Mentre Sana rifletteva sul da farsi qualcun altro in una casa solo sul divano stava seguendo il tutto in diretta tv.
“No Sana, ti prego non farlo!”.

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Capitolo 6
*** complicazioni ***


Sana si guardava intorno. Luci e flash le confondevano gli occhi. Non sapeva dove guardare. Dopo cinque minuti senza dire una parola sentì un silenzio tombale; fotografi e giornalisti avevano tutti smesso di parlare. Perché tardava così tanto a rispondere?!? Tutti attendevano con ansia la sua risposta. Ad un certo punto dalle spalle di Sana si sentì una voce:”Certo che accetta!!” era Rei; Sana non lo aveva assolutamente visto e a quelle parole scattò in piedi guardandolo in cagnesco. Dopo averlo fissato per qualche secondo si rigirò verso Naozumi che non sapeva cosa fare, aveva paura della risposta letta negli occhi di Sana.
La ragazza senza dire nulla scappò fuori dal ristorante entrando nel primo taxi disponibile e tornò a casa. Nel frattempo Akito che aveva visto tutto in diretta spense la tv e uscì salendo sulla sua moto in fretta e furia, doveva correre da lei. Doveva sapere cosa avrebbe risposto. Il suo silenzio e la sua fuga da un lato lo facevano sentire più tranquillo, ma comunque Naozumi era un attore, le poteva garantire una vita migliore di quella che le sarebbe spettata stando con lui. Meno agi, più problemi, e soprattutto più nemici. Mentre tutti questi pensieri gli affollavano la mente sfrecciava sulla strada che lo avrebbe condotto al paradiso o all’inferno.
Sana era rinchiusa in camera abbracciata al cuscino; cosa stava facendo?!? Perché era scappata senza dire niente … ora tutti avrebbero fantasticato sulla risposta. Chissà cosa avrebbero pensato tutti?!? L’attrice Kurata scappa in preda al panico dalla dichiarazione del fidanzato! Probabilmente non è la ragazza che vuole apparire! Vuole farsi solo pubblicità! Immaginava tutte queste frasi come possibili titoli di giornali scandalistici. Poi perché Rei avrebbe risposto al posto suo?!? Come si è permesso. Chissà cosa si sarà inventato con i giornali. Mentre tutti questi pensieri le tartassavano la testa sentì suonare il campanello. Chi sarà?!? Naozumi che verrà a chiedere spiegazioni??? Rei che verrà ad insultarmi per come sono scappata?? O fotografi e giornalisti che vogliono sapere cosa mi è successo?!?
Mentre pensava a chi potesse essere andò ad aprire e vide dalla videocamera che non era nessuno degli elencati. Era sua madre.
“Mamma sali!”
La madre di Sana entrò in casa e abbracciò forte la figlia.”Tesoro come stai?!?”
“Male mamma! Non so cosa fare.”
“Perché piccola raccontami cosa è successo??? Cosa ti turba?!?!”
“Mamma non voglio far soffrire Naozumi; gli voglio bene, ma non posso sposarlo. Se dovessi dire di si andrei contro i miei sentimenti. Non posso continuare a mentirgli e a tradirlo, non posso andare avanti così. Ma soprattutto mi sono innamorata mamma. So che sembra strano, ma questa volta è vero.”
“Avevo intuito ci fosse qualcun altro! Ma chi è questo giovane che ti ha fatto cambiare così repentinamente?!?! So che tradivi Naozumi i giornali parlano e soprattutto sei mia figlia e ti conosco. Sei  sicura che non sarà così anche con questo ragazzo?!?!?”
“Come sapevi tutto?!?!? E non mi hai mai fermato??”
“No cara perché la vita è tua! Ormai sei grande e devi fare delle scelte dove io non posso intervenire; non sarebbe giusto.”
“Oh mamma!! Comunque si sono sicura, non riuscirei mai a tradire Akito. Io lo amo. Non è il classico ragazzo, che essendo famosa, acconsente a tutto ciò che faccio. Quando sto con lui non sono Sana l’attrice, sono semplicemente Sana; non devo fingere di essere sempre perfetta, allegra e sorridente.”
“Akito … è familiare come nome, però non ricordo dove lo sentito!!”
“E’ il figlio del tuo vicino di casa. Quello che mi hai lasciato scritto di conoscere. L’avevo già incontrato dopo una serata in quanto sono stata con un suo amico. Lo invitai a venire in discoteca con me e mi riportò a casa completamente fatta e sbronza, ma nonostante tutto non si è approfittato come altri. Mi ha lasciato a casa e dopo avermi messo al letto se ne andato chiedendomi di non chiamarlo più. Una settimana fa ti sono venuta a trovare e ho trovato il tuo biglietto; andando a casa del vicino ho scoperto che era il figlio e ci siamo frequentati. È stata la settimana più bella della mia vita!!! A proposito devo chiamarlo; avrà visto tutto. Devo spiegarli cosa è successo, devo dirgli che non accetterò la proposta a costo di smettere con la mia carriera da attrice.”
“Piccola sei veramente innamorata se sei disposta a così tanto! Ma non preoccuparti capiranno tutti, con un po’ di tempo anche Naozumi lo accetterà, stai tranquilla e goditi questa storia. Ora torno in albergo e vado a parlare con Rei che già ha rilasciato interviste inventandosi storie sulla tua rezione!”
“Ah proposito. Come si è permesso a rispondere per me; la vita è mia perché ha accettato?!?”
“Non lo so cara. Sai che è un tipo possessivo, e soprattutto vuole tenere sempre tutto sotto controllo. Avrà avuto paura di rovinare la tua immagine. Comunque ti ripeto sta tranquilla ci parlerò io!”
Detto questo abbracciò la figlia e se né andò.
Che bello la madre l’aveva capita! Sana si sentiva più leggera, ora era il momento di chiamare Akito; doveva parlargli!
Il tempo di arrivare in camera a prendere il telefono e sentì suonare nuovamente il citofono… chi poteva essere?!? Era mezzanotte inoltrata. Sana aprì nuovamente il citofono e guardò l’immagine. Non ci poteva credere; era lui! Come aveva fatto ad arrivare così presto?!? E soprattutto cosa ci faceva li! Aprì il portone e corse incontro al ragazzo. Gli si buttò al collo e iniziò a baciarlo ovunque! Akito la prese in braccio e rientrarono dentro casa. Una volta separati disse: “Amore sapevo che non avresti mai accettato! Ma chi è quel pagliaccio che ha parlato al tuo posto. Come si è permesso?!?!”
“Quello è il mio menager; probabilmente ha pensato alla mia immagine. Non sapeva nulla di noi visto che non lo vedo da più di una settimana. Ha voluto solo proteggermi, ma ora la mamma ci parlerà e gli spiegherà tutto.” I due parlavano abbracciati sul divano. Nessuno sarebbe riuscito a separarli!
“Ma ora che farai? Prima o poi dovrai parlare con i giornalisti e spiegargli il tutto.”
“Si lo so. Ma ora non ci voglio pensare. Voglio stare qui con te. Voglio fare l’amore con te! Voglio che tu mi prometta che non mi abbandonerai mai; qualsiasi cosa succeda!”
“Ti amo; non potrei mai abbandonarti!”
Detto questo le labbra dei due ragazzi si unirono in un bacio appassionato e il ragazzo esaudì il desiderio della ragazza! Fecero l’amore e infine si addormentarono abbracciati.
La mattina seguente la coppia di innamorati venne svegliata da alcuni rumori. Qualcuno era entrato in casa e si dirigeva verso la camera da letto. Akito strinse a se Sana e attese l’apertura della porta. Entrambi sapevano chi fosse, ma nessuno dei due aveva paura. L’importante era stare insieme.
La porta si aprì di botto e Naozumi entrò in camera, ma non era solo. Infatti Rei lo seguiva a ruota.
“E tu chi sei?!? E’ colpa tua se Sana non ha voluto dire di si.”
Akito sedendosi sul letto, ma stringendo comunque Sana:”Si; c’è qualche problema?!?”
“Come osi??? Che vita puoi garantirle tu. Puoi causarle solo problemi. E comunque non c’è nessun problema. Sana diventerà mia moglie non ha scelta.”
L’attrice sgranò gli occhi. Come non aveva scelta?? Era la sua vita. “Ma cosa diavolo dici Naozumi. È la mia vita. Scelgo io con chi passarla.”
“Mi dispiace mia cara, ma il nostro matrimonio è già accordato. Non puoi tirarti indietro.”
“Scusa??? Accordato?!?!” ripeté la ragazza.
“Eh già! Il tuo caro Rei ha sperperato tutti i tuoi risparmi. E per ricoprire i debiti ha chiesto una mano a me firmando un contratto nel quale c’è scritto che tutti i debiti saranno saldati il giorno delle nostre nozze.”
Sana guardò Rei impietrita, come aveva potuto??? Decidere della sua vita. Poi con quale potere.. chi era lui per decidere per lei???
“Rei ma cosa sta dicendo?!!? Come hai potuto?!? E soprattutto con quale qualifica hai deciso per la mia vita?!?”
“Sana scusami, mi vergogno di me. Ma ho passato un brutto periodo tempo fa e ho sperperato tutto. Per evitarti la pena ho parlato con Naozumi e mi sono fatto  aiutare. In fondo stavate insieme da così tanto tempo non avrei mai pensato che cambiassi idea quindi ho deciso di firmare l’accordo. Ti ricordo che sono un tuo tutore come tua madre quindi ho potuto farlo.”
Sana ancora stretta nell’abbraccio di Akito iniziò a piangere. Nel frattempo il ragazzo si alzò e messi i pantaloni si diresse verso Naozumi. Una volta trovati faccia a faccia:”Esci immediatamente da questa casa; non ho la minima intenzione di ripeterlo. Me ne sbatto di questo contratto, me ne sbatto della tua prepotenza, Sana è mia e di nessun altro. Decide lei per la sua vita, non sarai tu a cambiare le cose.”
Naozumi era intimorito ma comunque era un attore:”Ahahah …  non ho paura di te. E nemmeno delle tue minacce. Sana sarà mia moglie che tu lo voglia o no. Ciao tesoro ci vediamo l’otto del prossimo mese in chiesa. Hai tempo per decidere cosa mettere non fare tardi.” Detto questo se ne andò. Rei era rimasto in un angolo della stanza; Akito lo fissò per qualche secondo e infine cacciò anche lui. A quel punto tornò vicino a Sana e stringendola disse:” Non preoccuparti amore! Troveremo una soluzione. Ora che ti ho trovata non ti lascerò andare”. Sana si strinse in quell’abbraccio e dopo un’oretta di pianti crollò esausta.
Cosa poteva fare. In fondo legalmente Naozumi aveva ragione. Nessuno poteva sciogliere il contratto. No impossibile; esisterà sicuramente un escamotage per cavarsela. Più tardi chiamerò il mio amico e chiederò a lui. Mentre pensava a qualche soluzione anche Akito si riaddormentò. Nessuno gli avrebbe mai portato via Sana costi quel che costi.

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