Angela (Roberto)

Non te ne sei mai andata.
Sei qui, sei nelle foto che ti raffigurano e sei dentro a Mauretta.
Anche se adesso nel mio cuore vi è l'amore per Francesca io non smetto di mantenere la promessa di amore eterno che ti ho fatto sposandoti.
La nostra bambina sta crescendo senza di te, ma nel suo sguardo spesso ritrovo i tuoi sorrisi.
Sei vicina a noi, lo sappiamo. Tu, come tutti gli altri.

A volte è più complesso, è vero, ma se sono vivo devo vivere, è questa l'unica cosa che ancora mi tiene su in quelle giornate più tristi.
Ti mando un bacio, uno di quelli che tu conosci.
 

Roberto.

Paolo. (Giulia)


Se l'unica storia che ho avuto dopo che te ne sei andato è finita male un motivo ci sarà, no?
Sarà che sei l'unico che potessi davvero amare, l'unico con cui potevo avere un futuro.
Invece mi hai lasciata sola davanti al futuro, come se potessi affrontarlo senza la tua guida.
Sento gli anni passarmi addosso senza poterli vivere.
O meglio, potrei anche viverli, dovrei viverli, ma non ne sono capace.
Prometto di provarci, ma non posso prometterti di riuscirci.
Tu promettimi di starmi vicino, è l'unica cosa che ormai puoi fare, amore mio.
Ti amo.
Giulia.

Mauro. (Germana)


Ettore ha ormai quasi sei anni, e per un caso strano della vita ti assomiglia anche se non sei biologicamente suo padre.
Ma d'altronde glielo avevi scritto tu, no? Non ci va un legame di sangue per volersi bene.
Non sto con nessuno, cresco nostro figlio con tuo padre.
Lui ancora non ci crede, non crede di esser sopravvissuto al suo unico figlio.
Ma in fondo sei morto da eroe, Mauro. Come tutti i tuoi colleghi che si sono spenti giovani per il nostro bene.
Sei morto da eroe, e gli eroi non si scordano mai.
Ti amo, anche se non ho il tuo sangue.
Germana.  

Irene. (Alessandro)


Ho onorato la promessa fatta sulla tua tomba, il mio unico amore sei tu.
Ma a te devo chiedere scusa, perché in questi quattro anni non sono stato l'uomo che tu avresti voluto.
Sono tornato in Italia ma non sono tornato al distretto, non ho rivisto nessuno.
Sì, so che ho fatto una cazzata che non mi perdonerai mai, ma non ce la facevo.
Rivedere il luogo dove ho conosciuto il mio amore, il mio amore che mi ha lasciato solo troppo presto, sarebbe stato terribile.
Perdonami se puoi, se ancora mi ricordi e mi ami.
Sempre il tuo amore.
Alessandro.

- Marco. (Elena)

Non so se ti ricordi quell'ultima cena fuori che abbiamo fatto assieme, prima della tua dipartita.
Avevamo incontrato un mio ex collega di nome Roberto, e aveva parlato di un Davide.
Mi avevi chiesto chi fosse ma ho cambiato argomento... che stupida sono stata.
Quel Davide è ora il mio uomo, la persona che rischiara le mie giornate da quando te ne sei andato
Sei morto con sulle spalle un peso enorme, aggravato da quello che potevo pensare di te.
Non è giusto, non era quella la pena da scontare giusta per te.
Mi manchi troppo.
Ti voglio bene.
Elena.

- Sara. (Barbara)

Papà è tornato. È tornato e quasi siamo tornati ad essere una famiglia, noi due.
Ma tu, come la mamma, non ci sei più.
È inutile chiedersi il perché, o chiedersi se tu sia vittima o colpevole. Siamo tutti vittime e colpevoli quando succedono cose del genere.
Avrei preferito una storia diversa, una vita diversa ma non una sorella diversa.
Sono le scelte che facciamo a determinare le persone che siamo, e tu hai fatto scelte sbagliate.
Ma hai anche compreso i tuoi errori, e questo è quello che davvero conta.
Mi manchi, non posso negarlo.
Proteggete, tu e mamma, noi che siamo qua.
Con affetto.
Barbara.

- Luca. (Anna)


Ti amo, basta?
Non te l'ho mai detto veramente, ma sono sicura che lo sapevi anche quando eri qui.
Ti amo, e non posso più dirtelo.
Avrei mandato all'aria la mia vita per stare con te, ma c'erano troppi “se” e “chissà” a dividere quello che poteva essere il nostro amore.
Un amore che il Cielo non ha voluto sbocciasse, perché ti ha preso quando era ancora presto.
Se tornassi indietro tornerei da te, ma so che non posso.
Quindi vado avanti, sapendo che ci rincontreremo quando la morte chiamerà anche me.
Ti amo, basta questo.
La tua Annina.