Aspettando un tuo bacio

di SheilaPhoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il primo giorno che ti ho visto ***
Capitolo 2: *** il tuo sorriso ***
Capitolo 3: *** l'appundamento ***
Capitolo 4: *** litigi ***
Capitolo 5: *** La proposta ***
Capitolo 6: *** E' questa la verità ? ***
Capitolo 7: *** chiarimenti ***
Capitolo 8: *** Primo bacio ***
Capitolo 9: *** Il sogno di Ike ***
Capitolo 10: *** Guai in vista ***
Capitolo 11: *** Fragilità ***
Capitolo 12: *** Destinazione Paradiso ***
Capitolo 13: *** Incidenti ***
Capitolo 14: *** Aspettando un tuo bacio ***



Capitolo 1
*** il primo giorno che ti ho visto ***


Ed eccomi qui , seduta sul nostro letto a pensare a noi due , chi lo avrebbe mai detto , io e te dopo undici anni insieme oggi sposi , sorrido toccandomi il ventre , dentro di me ora riposa la nostra creatura , il nostro terzo bambino , ancora non so se è maschio o femmina , so solo che lo amerò come amo te e i nostri bambini , vengo distratta dal rumore proveniente in salotto , la nostra bambina , Stefania è seduta a terra sta giocando con le bambole , la piccola ha già quattro anni , è vivace , sveglia allegra , occhi color grigio chiaro come i tuoi , la piccola lascia cadere una ciocca ribelle sul sul suo viso , mi alzo da dove sono seduta e mi accoccolo all’altezza di nostra figlia per sistemarle quella ciocca color d’oro dietro i capelli , mi sorride e continua a giocare , torno in camera nostra che si affaccia al salotto così posso controllare la bambina e sorrido , nella culla c’è Sandro di appena due anni , mi fissa tende le mani verso di me , vuole le coccole , e io lo accontento .Ritorno seduta sul letto , e mi viene in mente una cosa che non ho mai fatto prima , prendo il mio computer e lo appoggio sulle gambe , apro una nuova pag di world e inizio a scrivere – Testimonianza della nostra vita insieme – rido , forse faccio questo perché mi manchi , o sto solo annoiata e non so che fare , aspettarti che torni da lavoro per cenare insieme , per questo decido di scrivere un po’ di noi. ‘’ Avevo diciannove anni la prima volta che ti ho visto era stata a scuola , e tu eri stato sospeso con degli amici per aver sfracassato i vetri della macchina del vicepreside . Quella mattina , la prima volta che ci parlammo la ricordo come se fosse ieri , inizio dal principio , stavo andando a scuola , finalmente mi sarei presa questa maledetta maturità e sarei uscita una volta per tutte da scuola , una volta finita la scuola mi domandavo spesso , cosa farò ? cercherò un lavoro qui a Roma o me ne andrò in giro a non far niente ? magari cambio città e mi vado a divertire a Miami o magari a New York ? << Camilla ? >> sento una voce dietro di me che mi chiama , mi giro lasciando che i miei capelli d’orati mi cadano sugli occhi , sorrido , mostrando i miei denti perfetti e bianchi << Alessia >> dico , la mia migliore amica viene verso di me correndo << Andiamo a scuola insieme >> dice dopo avermi abbracciata , annuisco con il capo e ci incamminiamo verso quello che per noi era un carcere << E Mirko ? non lo vedi più ? >> chiedo io curiosa << No , ieri l’ho mollato , ho scoperto che mi tradiva >> dice triste , già quel bastardo aveva osato tradire la mia migliore amica , io ed Alessia ci conosciamo da ancora prima di nascere si può dire , le nostre mamme erano amiche di scuola , i miei pensieri vengono interrotti dal rumore di un motorino , ci giriamo , e vedo una moto da corsa passare veloce di fianco a noi , il ragazzo che ci oltrepassa ha il casco , ma lo so chi è sapevo riconoscere anche da lontano quella moto , quella targa , era Fabrizio , ebbene si sapevo a memoria la targa della tua moto << Camy Camy ? >> vidi Alessia sventolare la mano avanti i miei occhi << Eh ? cosa ?? >> chiedo io come una malata << Ma stai bene ? sono tre volte che ti chiamo e chiedo se hai studiato storia >> sgrano gli occhi << Cazzo >> è l’unica cosa che riesco a dire . In classe la tensione era alle stelle , storia oggi metteva i voti e io non avevo studiato , e come previsto la prof doveva chiamare a me << Signorina , lei non sa che io di questo passo la boccio ? >> annuisco , mi viene da piangere e urlare , si urlare che non mi interessava nulla di Napoleone o come si chiama quello che ha fatto la prima e la seconda guerra mondiale , non aveva capito che avevo problemi ben più grandi per la testa ? << Ma prof io , vengo domani lo prometto >> << No , domani è troppo tardi , vada apposto , le ho messo due >> con la testa china torno seduta vicina ad Alessia << Fottiti >> dice Serena , lei è più grande di noi era stata bocciata l’anno prima , come conseguenza è venuta a scocciare in classe mia << Che vuoi ? fatti i cazzi tuoi >> mi difende la mia amica << Lascia stare , è inutile sprecare tempo con chi non ha ragioni per cui vivere >> dico acida , in realtà io a Serena la conoscevo già da prima che lei venisse bocciata , eravamo amiche da bambine , solo che con il passar del tempo lei era cambiata in negativo era diventata anche la mia rivale in amore , lei correva dietro a Fabrizio da molto prima di me . A fine lezione uscì dalla classe con la mia amica , ci andammo a sedere fuori al cortile << Che palle , dopo abbiamo ed. fisica >> dico io annoiata << e già , per di più con la classe di Fabry >> mi sfotte Alessia stuzzicandomi il braccio << Smettila ! >> dico io spingendola << Che c’è ? >> chiede lei << Lo sai , discorso Fabrizio è Tabù in particolare qui a scuola >> dico seria , ma lei ride , come fa ? sono seria sul serio << Aaah e va bene >> dice perdendo le speranze di scherzare con me << Senti che ne dici se gli faccio avere tra le mani casualmente il tuo num di cell ? >> eccola è tornata a scherzare , la spingo , insieme scoppiamo a ridere << sei bella quando ridi >> sentì quella voce inconfondibile , eri tu o sognavo ? alzai di scatto la testa , sgranai gli occhi << F-Fabrizio ? >> dissi , che stupida , tu neanche mi conosci , infatti rimani sorpreso << Come fai a sapere il mio nome ? >> chiedi << I-io beh , l’ho … sentito , mentre uno dei tuoi amici ti chiamava >> dico , anche Alessia annuisce << Oh bene , allora non c’è bisogno di presentazioni , comunque , sono venuto qui da voi perché un mio amico ti volerebbe conoscere >> rimango delusa , era logico che non volevi conoscermi tu << Ah >> dico solo , tu mi fissi con quei due occhi color grigio << Senti , come ti chiami ? magari ti può aggiungere su face book >> non dico nulla , ma sento Alessia dare le mie generalità , n’altro po’ e gli diceva pure che misura porto di reggiseno << Bene , allora ci vediamo Camilla >> ti saluto senza dire più nulla << Ma sei matta ?? >> << No pensaci bene , l’amico , ci parli ? due più due fa quattro >> scuoto la testa << Sei perfida , ma non funzionerà >> affermo << E invece si >> insisti tu . A casa dopo pranzo corsi in camera mia , vivevo con la nonna e la mamma , mio padre non l’ho mai conosciuto , è morto quando avevo diciotto mesi , acceso il pc mi afrettai a vedere se su face book avevo nuove amicizie , forse l’idea di Ale non era tanto male << Gennaro >> lessi il nome del mio corteggiatore << mazza come è brutto >> dico , aveva due occhiali enormi , i capelli ricci e neri , sembrava un abbonato che pensava solo a studiare , a malincuore accetto , chissà forse mi sarei avvicinata a te … ‘’ . << Mamma , mamma ?? >> smetto di scrivere , e vedo Stefania che mi tira per la mano << Cosa ? >> sono un po’ confusa il distacco con la realtà era stato brusco << Ho fame >> << Tesoro , papà tra poco arriva e mangiamo >> dico prendendo in braccio la mia piccola , le faccio il solletico , era bellissima quando rideva , era come il suo papà.

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Capitolo 2
*** il tuo sorriso ***


Ho appena messo Stefania sul nostro lettone , si è addormentata finalmente , è una piccola peste per tutto il pomeriggio non ha fatto altro che correre di qua e di la e giocare , meno male che Sandro era calmo , mi risiedo avanti al computer e leggo la cavolata che avevo scritto , sorrido e chiudo gli occhi , eccomi immersa di nuovo nei ricordi. ‘’ << Alessia non sai com’è brutto quello >> dico io agitando le mani in segno di disapprovazione << ho fatto un errore ad accettare la sua richiesta >> continuo sedendomi sul mio letto , la mia camera era tutta di rosa , molte foto del mio papà sparse nella camera e una con la famiglia , due foto con alessia erano poggiate sulla scrivania << Tesoro dai , resisti , alla fine pensa che ti avvicinerai a Fabrizio >> << Perché solo tu sei entusiasta ? >> chiedo io con un tono della voce che sembrava stanco delle cavolate dette e fatte fin ad ora << Credo perché , quella che si deve appioppare il polipo sei tu , mica io >> la vedo ridere , ah allora è così ? ti diverti sulle disgrazie altrui ? prendo il cuscino e lo getto sulla faccia di Alessia << Stronza >> urlo divertita , la mia stronzetta si butta su di me , iniziamo a giocare con i cuscini , ci fermiamo quando sento aprire la porta << Ragazze ?? >> è mio fratello maggiore , ventidue anni occhi neri e capelli neri , èp magro , quasi non si vede quando è di profilo << Si ? >> diciamo all’unisono << Emm , ho disturbato ? >> chiede facendosi rosso , ci guardiamo tutti e tre in faccia , che cavolo è vero che Alessia era sopra di me e io avevo una parte della maglia quasi tolta e lei i capelli tutti spettinati , ma pensare che eravamo due lesbiche no ! e che cavolo ! << Noo ma che pensi porco ?? >> << La realtà dei fatti >> insiste lui , entrambe sgraniamo gli occhi , sento Alessia che mi tira un pizzicotto e sorride << E anche se che fosse ? cosa ci sarebbe di male >> capisco cosa vuole , sto al gioco << EH ? niente , i gusti e le scelte sulle vostre sessualità non sono affar mio >> Alessia si alza e si avvicina a mio fratello , lo fo appoggiare al muro e gli mette una mano fra i capelli << Beh e se mi piacessero entrambi i sessi ? >> dice con voce provocante , io mi limito a guardare divertita , Adriano non si scompone << Buon per te >> dice semplicemente , cavolo un altro di certo l’avrebbe violentata o messa al muro per farci qualcosa << Comunque ero entrato per chiede se rimani per cena , la mamma vorrebbe sapere >> dice << Ah , si si >> rispondo io per lei << Ovvio >> afferma Alessia tornando a sedersi accanto a me << Okay >> vedo mio fratello uscire dalla camere << Sicuro che non è gay ? >> chiede Ale , scuoto la testa divertita << Ma che >> non lo vedo proprio con un maschio , non saprei come prenderla poi << Peccato , è così bello >> dice Alessia << Non sapevo che ti piacesse mio fratello >> mi sorridi e non dici più nulla , sarebbe bello vedervi insieme. Dopo cena torniamo in camera e accendiamo come al solito face book << Il tuo spasimante è in linea >> dice Alessia divertita << Mandagli un messaggio >> << No , manco se mi paghi >> ci guardiamo , poi vedo che apre il portafoglio << Ma che fai ? >> << Vedo quanti soldi posso darti >> la spingo << Smettila di scherzare >> dico sorridendo << Dai che il tuo ragazzo si può offendere >> continua lei << La finisci ? >> dico io che inizio a spazientirmi << E va bene >> finalmente ti sei arresa , ma per poco ti conosco , tra poco riparti alla carica , ma non hai il tempo di farlo che sentiamo il rumore della Chat – Ciao – era Gennaro << Oh merda >> faccio io << Che vuole ? >> Alessia si alza di scatto dal mio letto e si mette affianco a me , sorride e scrive al posto mio << No ferma >> replico io - Ciaoo – per fortuna non ha scritto bello o questa era la volta buona che la uccidevo – Come va – intraprendiamo un discorso con il polipo – benone , a te ? – aspettiamo una decina di minuti , forse era lento a scrivere o aveva deciso di prendere la pensione avanti al p.c – Anche , sono felice che hai accettato la mia amicizia - - okay – rispondiamo – senti ti va di uscire ? - << Cavolo come corre >> diciamo io e Alessia – No – passano solo due minuti stavolta – perché ? - - Non ti conosco bene - - Ah ma mica soli , va bene anche in gruppo , posso portarti il mio migliore amico e tu la tua amica , allora ti va ? – stavo per scrivere no ma Alessia mi precede . Si domani alle 5:00 - - Ok stupendo – chiude la conversazione << Alessiaaa >> urlo io << Cosa c’è ? vedi che ti ho fatto un favore >> << Sei convinta ? >> << Si , dai fa che si porta uno carino per me ? >> << Uffa e va bene >> dico << Rimani a dormire ? >> << Si >> Alessia chiama la madre per dirle che rimaneva da me , io le avrei prestato le mie cose , e avremmo9 dormito nel letto insieme come sempre . E’ l’alba di un nuovo giorno , io ed Alessia ci dirigiamo nel luogo del nostro appuntamento << Forse si è perso >> dici tu , mi fai ridere , scuoto la testa << Meglio >> dico io , siamo pronte per andare via , quando una voce ci raggiunge alle spalle << Scusateci il ritardo , ma avevamo bucato la ruota della mia macchina >> era Gennaro , insieme io ed Alessia ci giriamo , sgrano gli occhi , sono senza parole , con Gennaro c’era anche Fabrizio , il cuore aveva iniziato a battere sembrava volesse uscire dal petto , o forse non lo avevo già più , mi era bastato vedere il tuo sorriso , eri così bello , io sentivo quasi che tra poco sarei svenuta , se era un sogno non volevo più svegliarmi…. ‘’

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Capitolo 3
*** l'appundamento ***


Da un paio di minuti ero tornata alla realtà , qualcuno aveva bussato alla porta di casa svegliando anche Stefania dal sonno , insieme a lei mi dirigo ad aprire la porta , era Alessia con suo figlio Amir , il piccolo di sei anni aveva la pelle color caffè latte e gli occhi azzurrissimi come la sua mamma , il padre era un afro americano , la mia carissima amica si era sposata con un uomo di colore , la relazione dei due solo io l’avevo accettata ed ero l’unica ad esserne a conoscenza , la madre non accettava e persino la mia non vedeva di buon occhio Ike il marito di Alessia , era simpatico e poi viveva a Roma da cinque anni quando lo avevamo conosciuto , era buono ed educato , perché esisteva questo pregiudizio e razzismo contro di lui non lo sapevamo , ma abbiamo fatto di tutto per farlo accettare , risultato ? un bellissimo bambino << Ciao >> dice lei abbracciandomi ed entrando a casa << Come mai qui ? >> chiedo chiudendo la porta << Non sapevo che fare , e visto che abiti a pochi isolati da casa , sono venuta a darti fastidio >> sorrido << Non cambi mai >> dico divertita << Già , che facevi ? >> chiede poi andando a prendere in braccio Sandro che era ancora nella sua culla , ti vedo baciarlo delicatamente sulla fronte , poi vedo i nostri figli giocare a nascondino in casa , penso ‘’ Chissà se un giorno si fidanzeranno ? ‘’ << Ah nulla pensavo a quando eravamo uscite per la prima volta con Gennaro e Fabrizio >> la vedo ridere << Ahahaha come mai ? >> alzo le spalle , insieme ci mettiamo a ricordare quel giorno mentre Alessia fa il solletico al mio bambino … ‘’ << Ci-ciao >> dico io balbettando , cavolo è bastato così poco a farmi diventare le gambe molle ? così poco per farmi girare la testa e poi battere il cuore , sento il calore invadere le mie guance << Ehy , che bello che siete qui >> dice Gennaro , ma io non lo ascolto << Allora andiamo ? >> dice poi Fabrizio camminando avanti al gruppo , sia io che Alessia rimaniamo indietro << Quando smetterai una buona volta di lamentarti e inizierai a darmi sempre retta ?? >> dice Alessia entusiasta di aver combinato quel appuntamento << Non lo so , ma ti farò una statua d’oro >> dico io prendendole la mano << Allora che si fa ? >> dice Gennaro girandosi verso di noi , rimane in silenzio quando ci vede per mano << Cosa c’è ? >> dico io , Fabrizio è indifferente , guarda l’amico poi noi << Eh nulla >> dice poi il polipo << Sicuro ? >> chiede Alessia << Forse ho capito , sei geloso >> dice Fabrizio ridendo ‘’ Quando sei bello ‘’ mi ritrovo a pensare ‘’ Anzi bono ‘’ mi correggo << Beh si >> confessa lui << Geloso di che ?? >> << Alessia vedi , io non sopporto le ragazze che si prendono per mano , e sono anche geloso di ciò che ritengo mio >> << Tuo ? ma sei uscito fuori di senno ? uno non appartengo a te e due io e Alessia camminiamo sempre così e se un giorno mi fidanzerò ( puoi stare certo non con te - penso in mente - ) non mi faccio comandare su cosa fare e non fare >> puntualizzo io , i due amici mi guardano senza dire nulla , Fabrizio sorride , quel sorriso mi riscalda il cuore << Bene andiamo , e visto che siamo particolarmente caldi , andiamo a prenderci un bel gelato >> facciamo ciò che ci viene proposto da Alessia , forse voleva sbloccare la situazione , arriviamo così in gelateria , Gennaro si siede accanto a me al tavolino mentre Fabrizio e Alessia da un'altra parte , vedo la mia amica farmi l’occhiolino , o cavolo cosa aveva in mente ? è pericolosa se lasciata sola , mentre mangiamo il nostro gelato Gennaro mi sorride << Ascolta , volevo chiederti scusa per prima >> << Ok >> dico << Ti va di parlare di noi ? >> chiede poi lui , inizia a parlare per la sua passione sui giornalini , gli piacciono in particolare topolino , beh la faccia da topo la tiene già , mi sto già annoiando ….‘’ Io ed Alessia ridiamo a quei ricordi << Che palle però sentire parlare per quasi due ore di topolino e pippo >> mi sfotte la mia cara amica << E già , ma te non mi hai mai detto cosa ti sei detta con Fabrizio >> Alessia sorride e inizia a parlare : inizio Flash back – Alessia e Fabrizio erano seduti senza dirsi una parola mangiavano tranquillamente , finalmente la ragazza aveva rotto il ghiaccio << Fabrizio , lo sai che Camilla gioca a palla volo ? dovresti venire ad una delle sue partite , sai è il capitano della squadra >> il ragazzo si interessò dell’argomento ed appoggiò i gomiti sul tavolino << Ah davvero ? beh si , si sarebbe interessante >> dice lui << A Camilla piace molto leggere , e poi i film Horror non so come fa , è l’unica ragazza a cui piacciano certi film , in oltre … >> << Ma tu non sai parlare altro che della tua amica ?? >> chiede lui , Alessia sorride << Si , tutti devono sapere che persona speciale è >> Fabrizio sorride << Si . sembra una ragazza interessante >> Fine Flash Back : Rimango a bocca aperta << C’è hai parlato con lui di me per tutto il tempo ? >> << Certo >> sorride << Sei una pazza >> << Oh andiamo è grazie a me oggi se è tuo marito >> ridiamo entrambe , fin a quando sento mio figlio piangere tra le braccia di Alessia , inizio a coccolarlo fin a quando si calma , è bello avere un’amica così e so che niente ci dividerà mai.

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Capitolo 4
*** litigi ***


‘’ A fine appuntamento andammo a casa di Alessia , subito ci venne ad accogliere alla porta la nonna Adriana , era una signora minuta , occhi neri e i capelli grigi della vecchiaia , l’adoravo , per me era la mia nonna , per essere quasi ottantenne era molto arzilla << Ciao ragazze >> dice nonna con un sorriso a trentadue denti << Nonnina >> Alessia va ad abbracciare la nonna mentre io entro salutando la casa in maniera educata << Dai andiamo di sopra >> Alessia corre su per le scale che portavano in camera sua , la casa era sempre in ordine , il colore della cameretta era azzurro sulle pareti vi erano dei quadri e dei poster che ritraevano il suo gruppo rok preferito : i 30 seconds to mars , MARS , mi faceva ridere , pensavo spesso a quel buonissimo cioccolato con dentro il caramello , mi sedetti sul letto mentre Alessia metteva la canzone Hurrican << Beh come è andato con il tuo ragazzo >> sorride lei , sinceramente con questa canzone in sottofondo mi viene l’ansia , sorrido << Smettila , non voglio neanche pensarci , piuttosto cosa ti sei detta con Fabrizio ? >> << Oh nulla di che >> dice lei sorridendo , inizia a cantare la sua canzone , so molto bene l’inglese e so cosa dice , una frase rispecchia quello che sento e provo in presenza di Fabrizio ( C’è UN FUOCO IN QUESTO CUORE è UN FRASTUONO CHE STA PER ESPLODERE IN FIAMME ) sembra che lo faccia apposta Jared a dire quelle frasi , avvolte le sue canzoni per quel poco che sento , rispecchiano la mia anima , mi distraggo quando sento ridere Alessia << Cosa c’è ? >> le chiedo curiosa << Pensavo a Gennaro , secondo me fate una bella coppia >> inizia a sfottermi << Alessia smettila >> cerco di non far apparire la mia rabbia , stavo per innervosirmi << No , non la smetto , dai che se ti metti assieme vi vedo gia con una bella casa e dei figli >> era l’ultima goccia , mi alzo innervosita e non so cosa mi fa parlare se la musica in sottofondo o i miei nervi , so solo che la nostra amicizia dura da diciotto anni , per diciotto anni ho sempre assecondato tutte le sue pazzie , ora non c’è la facevo piu << Hai rotto >> le dico rinfacciandole molte cose che avevo visto storto del suo comportamento , anni a dietro ci siamo promesse di non dividerci mai , ma come in quel momento diceva Jared ( LE PROMESSE CHE ABBIAMO FATTO NON ERANO ABBASTANZA ) forse era il momento di andare via , uscì di casa sua piangendo , mentre correvo per strada pensavo a quando ero stata stupida , in fondo non aveva fatto niente di male , lei voleva solo farmi avvicinare a Fabrizio , ma ora mi vergognavo a tornare da lei per chiederle scusa , sbattei contro qualcuno e caddi a terra << Scusami , ti sei fatta male ? >> quella voce , era lui , lo guardai con le lacrime agli occhi , era colpa sua in fondo << Fanculo >> urlai , mi alzai correndo verso casa , aprì la porta facendola sbattere al muro << Che fai ? >> urlò mio padre , probabilmente avrò ammaccato il muro , non lo rispondo e vado in camera , mi spoglio con rabbia e corro nel mio bagno , apro l’acqua della doccia e mi metto sotto il getto freddo , una doccia forse mi farebbe bene , faccio scorrere l’acqua sul mio corpo , era calda quindi girai la manovella per regolarla a temperatura perfetta , dopo questa operazione mi siedo sul marmo gelido della doccia era freddo come il mio cuore in quel momento , non riuscivo più a capire se quelle gocce d’acqua che cadevano dal viso erano realmente acqua o lacrime , forse era un misto << Sono una fallita ma che ho nella testa ? >> dico da sola , avevo fatto lite con Alessia e per di più avevo mandato a quel paese Fabrizio , lo sapevo sono solo una combina guai . Tornata in camera mia con ancora i capelli bagnati , rimasi sorpresa , Alessia era seduta sul mio letto << Ch- che fai qui ? >> chiesi attaccando la spina del fono alla presa vicino al letto , mi sedetti affianco a lei , ci fissammo per pochi minuti , ma parevano un eternità << volevo chiederti scusa per il mio comportamento >> scossi la testa << Io ti devo chiedere scusa >> non ci fu neanche il tempo di dire altro , ci abbracciammo piangendo come due stupide , in quel momento entrò mio fratello << Ah , scusate >> disse << ma perché non impari a bussare ? >> chiedo io infastidita << Io , volevo solo sapere se Alessia si ferma per la cena >> annuiamo e vediamo mio fratello uscire dalla stanza senza dire più nulla , lo sento solo urlare << Mamma , la prossima volta entra tu a chiedere se si ferma a mangiare >> ridiamo di gusto << Ah devo accendere face book >> dico alzandomi con ancora il fono in mano , sento Alessia posizionarsi dietro me e prendere il fono in mano , inizia ad asciugarmi lei i capelli << Hai una richiesta d’amicizia >> urla lei per superare il rumore del fono << E’ Fabrizio >> urliamo entrambe , accetto ? CERTO , sorridiamo , forse il nostro piano stava andando bene , forse sarebbe diventato mio o forse no ? … ‘’ << Camilla ? dormi ? >> Alessia mi scuote delicatamente << Cosa ? >> ero caduta in coma da dieci minuti buoni , vidi Stefania che giocava ancora con Amir , questa volta sono seduti a terra e giocano con i dinosauri e gli animali , sorrido << Stavo solo pensando >> << Beh , io devo andare , prima che mio marito torna a casa e non preparo ancora nulla per la cena >> sorrido bracciando la mia amica << va bene , ci sentiamo >> le dico io , lei annuisce dandomi un bacio sulla guancia , la vedo salutare i miei figli e poi correre in macchina , e in fine dritta a casa sua .

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Capitolo 5
*** La proposta ***


Mentre faccio qualcosa di solito ascolto la musica , la mia preferita è quella Rock , un po’ come Alessia , vado ad accendere la radio e parte con la canzone – I puffi sanno che un tesoro c’è , madre natura è sempre accanto a noi … - rimango senza parole , mi ero completamente dimenticata che dentro la radio c’era il cd con le canzoni dei bambini , sorrido e tolgo la cassetta << Mamma lascia i puffi >> dice Stefania , a malincuore dieci minuti dopo mi ritrovo a cucinare con la canzone dei puffi , mentre ero a pelare le patate ripenso a quel giorno che per la prima volta mi ritrovai a parlare con te .
Inizio Flash Back : << Alessia non ci posso credere ancora che Fabrizio mi abbia fatto la richiesta dell’amicizia >> dico io quasi urlando , ero felice e anche sorpresa , insomma il ragazzo per il quale muoio mi aveva mandato la richiesta , un momento , e se volesse mandarmi anche lui a quel paese ? scuoto energicamente la testa << NO non può essere >> urlo << Cosa ? >> Alessia mi fissava come se fossi un aliena , rido nervosamente , non mi ero accorta che stavo urlando << Ah vedi è in linea >> sento dirmi da lei , mi giro di scatto per vedere << Ah che faccio ? >> << Beh potresti… >> Alessia si avvicina alla tastiera gli vorrà scrivere qualcosa , la blocco << No statti ferma , tu combini solo casini >> ride , si siede sul mio letto , entrambe aspettiamo per un paio d’ore , stavamo senza far nulla << Senti lo spengo >> dico io nel momento esatto che sento il rumore della chat , non ho il coraggio di vedere chi è , ma mi faccio coraggio e mi giro a vedere << F-Fabrizio >> urla Alessia , sembra più eccitata di  me al sapere che ci stavo parlando – Ciao Camy - << Oh cazzo , e ora ? >> dico io << Ora ? parlaci , che aspetti un invito a nozze ? >> << E va bene >>    dico io nervosa , meno male che Fabrizio  non poteva vedere come mi sentivo , o avrei fatto una figura di cacca – Ciao Fabrizio - - Come stai ? ho notato che eri strana oggi - - Bene , anzi scusami , avevo litigato con Alessia – mi tremano le mani , per fortuna scrivere con il computer vuol dire anche nascondere le proprie emozioni – Ah capisco , vu volete molto ben ? - - SI - - J senti , posso chiederti un favore ? - - Si tutto quello che vuoi tesoro - << ALESSIA >> urlo io << Insomma la smetti d’impicciarti ? >> vedo la mia carissima amica , che manca poco e la strozzo ridere a crepa pelle - ? – rimango basita avanti al pc , ora che gli dicevo ? – eh , ahahha scusa era Alessia - - Ah , capito , ascolta , vuoi metterti con me ? - .
 Non ci potevo credere , avevo un appuntamento con Fabrizio , il giorno prima dopo la proposta che mi aveva fatto lui , con Alessia eravamo rimaste in silenzio senza fiatare , non avevo neanche risposto alla proposta , fin a quando Fabrizio mi ha mandato un ultimo messaggio con scritto ‘’ Vieni al parco oggi domani pomeriggio alle 5:00 ti offro un gelato ‘’ e così ora mi ritrovo ad aspettarlo , non sapevo se ero io in anticipo o lui faceva ritardo , non faccio in tempo a prendere il cell dalla borsa che sento il rombo di una moto arrivarmi di fianco << Ciao Camilla >> il ragazzo con la moto rossa che si era fermato mi saluta togliendosi il casco , il colore biondo dei capelli di Fabrizio sotto al sole sembra quasi luccicare << Ehy >> dico solo << Mi fa piacere che sei qui , scusa il ritardi , ma sono dovuto andare da mia nonna a portarle i panini >> sorrido , il cuore batteva troppo forte e quasi mi scappava fuori dal petto , non sapevo che dirgli , l’osservo mettere la catena alla moto e poi incamminarsi verso di me << Allora ? andiamo a prendere il gelato ? >> annuisco , arriviamo alla gelateria e ordiniamo , e mente aspettiamo il cameriere lui incomincia a parlare << Ora ti spiego  la proposta di ieri .. >> << Co – cosa c’è da spiegare ? >> non capivo , almeno fin a quando non aveva parlato << Simona , mi viene dietro , e così per liberarmi di lei avrei deciso di farle credere di essere fidanzato , ho pensato a te , non so perché , ma sei perfetta … Allora ? che ne dici ? >>  che sei uno stronzo , urla la mia mente << Che per me va bene >> urla invece il mio cuore , ecco mente e cuore non vanno per niente d’accordo , questo stupido cuore pur di stare con te è disposto anche a soffrire , li odiavo questo sentimenti del cazzo , perché io dovevo andare ad innamorarmi proprio di uno che sapevo , non mi avrebbe mai guardata << Perfetto >> sorride , eppure non potevo e non riuscivo ad odiarlo per quello che mi aveva chiesto << Spero che non ti sei offesa >> << No , ma Gennaro ? >> lui sorride << Non se ne accorgerà , in fondo dobbiamo solo farci vedere insieme domani a scuola , e lui non viene , ha detto che deve fare un lavoro con lo zio , quindi è tutto ok >> sorrido cercando di nascondere la delusione , dopo il gelato facciamo una passeggiata , arriviamo vicino a quel ponte con tutti i lucchetti << Bello qui >> dice lui inclinandosi con il busto in modo da vedere sotto il ponte cosa ci fosse  << Tutti gli innamorati mettono qui un lucchetto e poi gettano la chiave , si dice che il loro amore non avrà fine e sarà per sempre dopo questo rito ,  io non ci credo molto a queste cose , se l’amore finisce , finisce e basta , se è destinato a non finire non vuol dire solo perché si è chiuso il lucchetto su un pezzo di ferro attaccato alla roccia , vuol dire solo che era vero amore >> non mi ero neanche accorta che stavo parlando , il silenzio ora era rotto solo dai nostri respiri , ci sorridiamo << Ti va di fare un giro in moto ? >> annuisco , anche se ho paura , era la prima volta che ci salivo su una , mentre ci dirigiamo alla moto  sentiamo il rumore del cellulare << Scusami >> dice Fabrizio << Pronto ? dimmi mamma , ah ma devo proprio ? e va bene >> spegne il cellulare << Devo andare , mia nonna è uscita di casa e siccome ha la memoria svampita si potrebbe perdere , la devo cercare >> annuisco delusa  << Non fa niente >> sorride e si mette il casco , ma non parte << Ti va di venire con me ? >> rimango sorpresa , sorrido salendo finalmente sulla moto , Fabrizio mi passa il casco , poso le mani sulle sue spalle << No , tieniti più stretta >> dice lui prendendo le mie mani e facendole passare intorno alla sua vita , arrossisco come una vampa , lo stavo abbracciando , sento la moto che si muove e poi veloci verso la casa della nonna , sento il suo profumo invadermi le narici , l’odore di Hugo Boss , era buonissimo , apro gli occhi per un istante , giusto quando siamo fermi al semaforo , e noto Simona dall’altra parte della strada che mi guarda , lo stringo più forte << Cosa c’è ? >> mi chiede Fabrizio << Niente , ho solo un po’ paura >> dico io , lo so sto mentendo , ma so che se dico la verità , domani non potrò più fare finta di essere la sua ragazza , lo vedo sorridere << Allora andrò più piano , ma non ti faccio cadere , fidati di me >> dice sorridendo , rimango delusa quando vedo il suo sguardo cadere sulla strada , spero che non abbia visto Simona , riparte con il rosso , ma perché ? e se i pedoni passavano ? non era male , avrebbe messo sotto quell’arpia .
Arriviamo sotto casa della nonna , si notano le crepe del palazzo , era vecchio come palazzo << Nonna , sono io >> sento Fabrizio chiamare la nonna , mi afferra per la mano , non so perché , forse era come segno di protezione , giriamo per le strade , li attorno vi erano ubriachi pronti a far del male , ecco perché mi aveva presa per mano << La nonna in genere non si muove molto , quindi staraà di sicuro da queste parti >> << Scusa ma i tuoi non sono usciti a cercarla ? >> chiedo io , lo vedo scuotere la testa << No , sono rimasti in casa , nel caso fosse tornata da sola >> annuisco , sorrido quando vedo una donna di mezza età bassa e un pò robusta , i capelli bianchi come le sopraciglia , mi dava l’area di una persona simpatica <<  E’ lei ,  Nonna Adele >> dice Fabrizio sorridendo   << Fabrizio ? cosa fai da queste parti ? anche tu vai a trovare il nonno ? >> Fabrizio si avvicina a lei e le mette una mano sulle spalle << No , nonna il cimitero non è da queste parti >> << Ma che dici , il nonno è vivo >> lo rimprovera lei dandogli un pizzicotto , Fabrizio si rattrististe e sbuffa << Si nonna , hai ragione >> << Oh , finalmente , ora andiamo da lui , di sicuro è a lavoro , voglio portarli il pranzo >> mi viene quasi da ridere , ma non lo faccio , Adele mi guarda e sorride , poi si fa seria e  butta il bastone in mezzo alle gambe  di Fabrizio << Disgraziato non hai detto che ti sei sposato ? >> entrambi ridiamo << Nonna non sono sposato , vieni andiamo a casa >> dice lui prendendola sotto braccio , arriviamo nell’appartamento della signora , dove vi erano anche i genitori di Fabrizio  << Meno male che l’hai trovata >> dice la madre di Fabrizio , è una signora molto bella , anche il padre è affascinante , ecco perché Fabrizio è così penso sorridendo tra  me , noto che la madre mi fissa << Tu chi sei ? >> chiede lei curiosa , arrossisco sentendo Adele che mi precede dicendo chi sono << E’ la moglie di Fabrizio >> entrambi arrossiamo questa volta << Sono Camilla >> dico io << Un’amica >> aggiungo << Bene , noi andiamo >> dice Fabrizio tirandomi via , i genitori di lui mi salutano con un sorriso .

Dopo avermi accompagnata a casa Fabrizio mi chiede scusa  << Scusa di cosa ? >> << Per la giornata , per mia nonna >> sorrido , << Sono stata bene >> mi saluta con un bacio leggero sulla guancia e va via , mentre il mio cuore scoppia.

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Capitolo 6
*** E' questa la verità ? ***


<< Mamma perché non rispondi ? ti senti male ? >> Stefania era da parecchio che mi tirava per la mano , io ero troppo assorta nei miei pensieri e non la degnavo neanche di uno sguardo , sorrido abbassandomi alla sua altezza << Scusa piccola , stavo pensando >> dico sorridendo , la vedo sorridere e poi abbracciarmi << Vieni a giocare con me ? >> << Certo , metto nel forno e arrivo >> dico afrettandomi a fare ciò che avevo detto << Mamma ma a cosa pensavi ? >> chiede Stefania incuriosita << Oh , alle solite cose , a papà >> dico sorridendo << Ma come vi siete conosciuti ? >> sorrido avvicinandomi a lei << Grazie alla zia Alessia e a Facebook >> la vedo non capire , mi sorride mentre vado a sedermi accanto a lei , i ricordi prendevano balia di me : Inizio Flash Back : << Che stronzo , e tu non hai accettato vero ? >> Alessia sembrava più arrabbiata di me << Ecco io >> non so come dirglielo , chissà come l’avrebbe presa << Qui ci vuole una bella lezione >> dice agitando il pugno << Non si fa soffrire la mia migliore amica >> << Alessia , iohoaccettato >> dico a brucia pelo << Come scusa ? >> lei sgrana gli occhi e piano ripeto cosa le avevo detto << Ma dico sei matta ? poi dici a me >> << E dai , è l’unico modo per stargli vicino >> dico io con quasi le lacrime agli occhi , Alessia mi mette la mano fra i capelli << Ti piace proprio >> sussurra << Ma non sono un cane >> le dico , mi stava accarezzando la testa come un cagnolino . Arrivate avanti scuola vidi Fabrizio che veniva verso di me << Stai zitta e fai come ti dico >> mi sussurra quasi dolcemente << Co - ? >> non finisco la frase che sento le labbra di lui sulle mie , sento la sua lingua calda toccare la mia , il bacio dura poco , si allontana da me e mi sfiora la guancia con un bacio << Simona ci sta guardando >> dice sorridendo << Già.. almeno così ti lascia in pace >> sussurro io , era troppo bello per essere vero , mi sorride e mi bacia di nuovo << Fabrizio >> sento la voce di Simona che lo chiama , sembrava disperata << Perché non hai detto che stavi insieme a questa ? >> dice lei venendo sparata verso di noi << Ehy questa ha un nome >> mi difende Alessia << Zitta tu >> dice lei spingendola via << Senti , io sto con Camilla e stiamo bene , non devo dare conto a nessuno poi >> Fabrizio era calmo , mi prende la mano e mi trascina via , Alessia le fa una linguaccia facendomi ridere , ci fermiamo a metà strada , sento la mano di Fabrizio tremare << Cosa c’è ? >> chiedo guardando oltre la sua spalla << Gennaro ? non eri con tuo zio >> dice Fabrizio indietreggiando << Stronzo è questa la verità ? perché non lo avete detto ? sei una puttana >> e ora cosa centravo io ? ah lo sapevo che sarei finita nei guai << Lasciala fuori >> dice Fabrizio << Ah certo , io ero a lavoro con lo zio mentre tu ti divertivi alle mie spalle , dicevi che non ti piaceva Camilla , che era una bambina , superficiale , che una come lei non se la fila nessuno >> io mi stacco da lui con le lacrime agli occhi << Cosa ? >> << Camilla , non lo stare a sentire , è solo arrabbiato >> lo vedo che cerca di avvicinarsi a me << ti prego credimi >> dice < < No , vattene a fanculo >> dico correndo via da lui e sbattento contro la prof di storia , mi guarda con le lacrime agli occhi e sembra preoccupata per me , l’unica cosa che vedo e Fabrizio e Gennaro che iniziano a fare a pugni e la prof che cerca aiuto per dividerli . Non so da quante ore sono chiusa nel bagno della scuola a piangere , so solo che Fabrizio questa mattina non è più entrato a scuola dopo aver strattonato il prof di sostegno di un nostro compagno di scuola e dopo aver mandato a quel paese tutti se ne è andato con la moto , Alessia era con me e cercava di consolarmi << E’ un bastardo >> dice arrabbiata , io annuisco in capace di dire o fare qualcosa << Se lo acchiappo lo ammazzo >> dice lei sbattendo con il piede sul muro , mi sciacquo la faccia e le sorrido , era l’unica che riusciva a consolarmi , il Bip del cellulare mi richiama alla realtà , prendo il cell e leggo – Dobbiamo parlare , all’uscita da scuola fatti trovare al cancello secondario , Fabrizio - << Non andrai spero >> dice Alessia , la guardo incapace di prendere una decisione. A fine lezioni mi faccio trovare dove mi era stato chiesto , Alessia era con me << Lo ammazzo >> ripete per la centesima volta , sorrido roteando gli occhi << Ciao >> la voce di un ragazzo ci fa girare entrambe , era un afro americano << Sono Ike >> << Ciao >> diciamo entrambe , non sappiamo se fidarci di lui << Posso sapere i vostri nomi ? >> << Sei un maniaco ? >> chiede Alessia facendolo ridere , ecco questo era il bello della mia amica , diceva tutto in faccia e subito , ma si preoccupava poco delle conseguenze << No ,no , sono nuovo , e mi piacerebbe avere degli amici nuovi >> lo guardiamo storto << Certo e hai pensato a due ragazze >> lui annuisce imbarazzato << Scusate il disturbo >> se ne va con la testa bassa , appena è fuori dalla nostra trattoria Alessia si lascia scappare un commento << Però che culo >> << Alessia , sei la solita ! >> dico divertita , smetto di ridere appena sento la moto di Fabrizio che si accostava al cancello , lo vedo scendere dalla sua moto e venire verso di me << Voglio solo chiarire le cose >> dice senza darmi il tempo di parlare << Ti da ancora fastidio Simona ? >> << No , non saprei , fin e ora non ha fatto nessuna chiamata , è un bel record , ma cosa centra ? >> << Perfetto , è già chiarito , non abbiamo nulla da dirci >> faccio per indietreggiare , ma mi ferma per il braccio << Camilla >> dice << Lasciala >> Alessia forse è partita troppo istintiva , la vedo dargli un calcio forte dove non batte il sole << AH str.. >> non continua la frase che si tiene le mani sullo stomaco , forse il dolore forte gli è salito fino alla pancia << Ma sei matta ? >> dico io poggiando una mano sulla spalle di lui << No , così ci pensa due volte prima di farti del male >> sorrido , beh alla fine se lo meritava << Andiamo ? >> chiede lei tirandomi per il braccio , la seguo senza dir nulla , era meglio così dovevo dimenticarmi di lui , per sempre .

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Capitolo 7
*** chiarimenti ***


Era passata una settimana dall’ultima volta che ho parlato con Fabrizio , lui ha sempre cercato di parlarmi all’uscita da scuola , o mandandomi messaggi , ma ho sempre evitato il suo sguardo , i miei pensieri vengono interrotti dal bib del cell , è lui – Dobbiamo parlare per favore – non riesco a staccare gli occhi dallo schermo ,, perché insiste così ? mi fa solo illudere , decido di rispondere , gli dico che va bene , ci vediamo all’uscita da scuola , a fine lezione il cuore già mi batteva a mille , tra poco avrei rivisto Fabrizio , << Camilla >> o cazzo era già qui , e ora che dovevo fare ? non potevo scappare << Ciao >> lo saluto cercando di essere il più fredda possibile << Vieni ? >> lo vedo tendermi la mano << Andiamo , ti accompagno a casa , così parliamo >> << No , Alessia mi sta aspettando , le avevo detto che facevo subito >> mi allontano da lui , noto che ci rimane male << Dai , per favore >> mi sta supplicando , ma perché cavolo fai così ? non capisci che mi illudi solo << E va bene >> lo so , sono una stupida , ma quando lo vedo sorridere , penso che la mia decione sia stata la più giusta , vedo Alessia insieme ad Ike , quel ragazzo era davvero simpatico , si era avvicinato a noi con la scusa di non conoscere nessuno , ma si era rivelato davvero simpatico e dolce , Alessia mi fa la linguaccia , capisce che non torneremo a casa assieme , la vedo fare facce buffe verso di me e poi salire in macchina con Ike , partono verso casa di lei . Io e Fabrizio camminiamo affianco senza ne parlarci ne niente , la tensione si poteva spezzare con un dito , lo vedo aprire e chiudere la bocca , forse voleva dirmi qualcosa , si ferma << Io.. mi dispiace , ma quelle cose non le pensavo davvero , io ci tengo a te davvero , io , penso … >> non capivo , cosa voleva dirmi ? perché era così nervoso ? << Camilla >> si gira verso di me e mi prende le mani << Tu mi piaci >> adesso credo di aver fatto una faccia da ebete , mamma non ci potevo credere , era un sogno , un sogno dal quale non mi volevo svegliare 

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Capitolo 8
*** Primo bacio ***


Quando aprì gli occhi ero nella mia cameretta , cavolo allora era solo un sogno ? era troppo bello per essere vero , sento il cell squillare , chi poteva essere ora ? << Pronto ? >> << Camillaaaaa , allora com’è andata con Fabrizio ieri ?? >> la voce di Alessia mi risveglia come un getto d’acqua gelida , ora inizio a collocare i ricordi al posto giusto , come se fossero i tasselli di un puzzle << Alessia , ma ieri ho parlato con Fabrizio per caso ? all’uscita da scuola ? >>  << Si >> << Oh , non mi ricordo nulla , e poi ? cos’è successo ? >> la sento ridere << Come non ricordi ? sei svenuta e ti ha portato a casa >> sgrano gli occhi << Cazz.. che figura >> urlo , la risata di Alessia si allarga , perché ride così << Ma Camy , non ricordi proprio ? Aaah comunque , dopo che avete parlato , sei rimasta in silenzio , sembravi uno stoccafisso , ti dovevi vedere , e alla fine sei salita sulla sua moto e ti ha accompagnata a casa , poi mi hai chiamata , dicendo che non vi siete baciati , ma che forse da oggi siete fidanzati , Ah vuoi sapere un’altra cosa ?? oggi visto che è domenica avevi un appuramento con lui , al parco , dieci minuti fa >> non faccio finire di parlare che mi getto giù dal letto , corro nel bagno a farmi una doccia ‘’ Cavolo , com’ho fatto a dimenticarmelo ?? ‘’  mi vesto con le prime cose che trovo a portata di mano , e poi mi fiondo ad aprire la porta e correre fuori , ma sbatto contro qualcuno << Alessia ? >> lei mi sorride << Ti sei decisa a scendere ? dai Sali >> mi indica la sua vespa rosa , sorrido << Se non ci fossi tu , t’inventerei >> mi sorride e mi passa il casco , facciamo solo cinque minuti di strada , la vespa si ferma << Cavolo , ho dimenticato di mettere la benzina >> Alessia si da uno schiaffo sulla fronte << Dai non fare cos’ , per il parco ci vuole solo una ventina di minuti , credo che Fabrizio se ne già andato >> dico depolarizzata , Alessia sorride , prende il cell e chiama qualcuno << ehy , dove sei ?? … perfetto vieni … >> non  l’ascolto molto , sono presa solo dal darmi della stupida , non passano neanche due minuti che si sente il rumore  del motore di una macchina << Ike , ciao >> alzo gli occhi da terra e vedo Ike sorridere , la sua macchina era una Volvo c30 sorrido << Salite , in un attimo vi porto a destinazione >> entrambe saliamo in macchina , penso che farò una statua ad entrambi , come previsto arriviamo a destinazione , ha iniziato a piovere , prima di scendere abraccio Alessia per ringraziarla di tutto , lei mi conosce , sa che sono un impedita e ha previsto persino questo , Saluto Ike ringraziandolo di cuore , se ne vanno mentre corro sotto la pioggia , lui non c’è << Beh , l’ho fatto aspettare un’ora >> dico con il morale a pezzi << Camilla , credevo non venissi più >> la voce di Fabrizio mi sorprende , mi giro verso di lui lentamente , lo vedo sotto un ombrello di quelli piccoli , che stento ci va una sola persona << Vieni sotto , ti bagni tutta , nel frattempo che ti aspettavo sono andato dal cinese in fondo alla strada a comprare un ombrello , è un po’ piccolo >> dice sorridendo , decido di andare sotto con lui << Ti volevo portare da una parte , andiamo lo stesso ? >> io annuisco << Scusa , per il ritardo >> lui mi sorride << Non fa niente , sai quella tua amica , Alessia , ti vuole bene davvero >>  sorrido , poi lo guardo negli occhi << Perché ? >> che domanda stupida , per il calcio ovvio << Beh , questa mattina l’ho vista correre con il motorino e urlare ‘’ Quella stupida dorme ancora ‘’ dopo che mi ha visto è corsa da me , sinceramente avevo paura che volesse uccidermi o investirmi , ma sai che mi ha detto ? ‘’ Aspetta ancora , Camilla non si sente bene , ora te la porto io   , non te ne andare eh ?? poi è scappata >> lo vedo ridere , io a quella ragazza l’amo << Dai andiamo >> dice , non prendiamo lo scuter ormai era bagnato , arriviamo in un posto che non avevo mai visto di Roma , c’è un muretto dove ci sediamo , era tutto asciutto perché gli alberi coprivano dalla pioggia , di fronte a noi vi era una chiesa bellissima , sorrido << Non sono mai stata qui >> dico << Io ci vengo qua ogni volta che voglio stare solo , a pensare , avvolte mi faccio ragionamenti stupidi , del tipo , ehy ma quel sasso è proprio fortunato , lui non deve decidere della sua vita , cosa farne e cosa no , un giorno può diventare un muro , una qualsiasi cosa , mentre io , il mio futuro è disegnato già , devo diventare un architetto >> sento che nella sua voce c’è una nota di malinconia << E tu non vuoi ? >> gli chiedo , mi sorride << No >> << Allora perché dici che devi diventare architetto ? >> << Perché mio padre vuole così , mi sarebbe piaciuto diventare un pilota di moto , è la mia passione >> gli sorrido << Fallo , tuo padre non può prendere in mano la tua vita e farne quello che vuole , non è giusto >> lo vedo sorridere , si avvicina a me e posa le labbra sulle mie , questo è il nostro primo e vero bacio << Ti accompagno a casa >> dice piano , io mi alzo da dove sono seduta << A però prima andiamo la di fronte , fanno i migliori panini con la porchetta >> sorrido << E’ per questo che mi hai portata qui ? >> << Beccato >> rido con lui ,  è spiritoso oltre che bello .

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Capitolo 9
*** Il sogno di Ike ***


Sapevo che Alessia era imprevedibile , lei avvolte amava fare scherzi , a me per esempio ! ecco perché quando mi aveva confessata di essersi fidanzata con Ike non le credevo , anche perché lei sapeva che la sua famiglia non avrebbe mai accettato una relazione con un afro americano , io in quando amica del cuore l’avrei protetta e difesa comunque . Ike e Alessia in una mattina avevano deciso di fare salasso , ( con noi ) << Alessia , la scuola sta per finire , io devo fare le ultime interrogazioni , o non sono ammessa agli esami >> mi lamento io in continuazione , Fabrizio mi stringe la mano in modo affettuoso e mi sorride << dai , tesoro ci divertiamo un po’ >> dice contento , scuoto la testa e lo seguo , entriamo in macchina del ragazzo di Alessia , io e la mia amica ci sediamo dietro mentre i due maschi se la ridono avanti << Dove si va ? >> chiede Fabrizio << Io ho un idea >> fa Alessia << Vicino al mare Sabaudia c’è una città antica , è abbandonata >> << Ma dai non è vero >> dico io << Invece si , se andiamo vedrai , l’ho scoperta con mio nonno tantissimo tempo fa , te ne parlai e non mi credesti , però è vero oggi vedrai >> sembra convincente , decidiamo di fidarci di Alessia e ci avviamo per il posto segreto , il viaggio durò molto ma ne profittammo per saper qualcosa di più su Ike << Dove sei nato ? >> chiesi io , il ragazzo non staccò gli occhi dalla strada , sorrise << Dall’Africa >> << Ma come mai sei qui a Roma ?? e come hai fatto ?? >> chiediamo io e Fabrizio , allora Alessia sorride e lo strattona un po’ << Né Ike raccontaci della tua vita da quando sei nato fino ad oggi >> io la strattono un po’ , aveva fatto intendere che se non lo faceva sia io che Fabrizio non lo avremmo lasciato in pace per un po’ , cosa che era vera , ero curiosa , ci sorride e inizia il suo racconto << La mia famiglia era povera un tempo , sapete , in Africa non si viveva bene , per mangiare un pezzo di pane io e mia sorella eravamo costretti a rubare , al mercato , il quale era ancora più povero di noi , li la roba da mangiare arriva il lunedì e il venerdì , buttano i viveri dall’alto , ecco perché mi piacciono gli aereo plani sarebbe bello prendere lezioni di volo , comunque sia , buttavano il mangiare dall’alto e chi arraffava mangiava , o vendeva la roba al mercato , pur sapendo che soldi non c’erano , invece i più sfortunati e poveri erano costretti a rubare , avvolte ci davano i fucili in mano , i militari che venivano a fare dei giri da quelle parti , volevano che sparavamo in vista delle guerre , anche i nostri parenti erano i nostri bersagli , io ho dovuto sparare un cugino … Non l’ho fatto e al posto mio ci ha dovuto pensare mio zio , il padre di mio cugino , ora lui mi odia perché è stato costretto a fare una cosa che mai nessuno farebbe , una notte mio padre mi afferrò per il braccio e mi gettò su un gommone insieme a noi c’erano la mamma e mia sorella , in più altri che come noi avevano preso il viaggio verso la libertà se così si poteva definire , le difficoltà erano molte , anche troppe , mio padre aveva promesso che dopo che avrebbe trovato lavoro , o avremmo avuto soldi a sufficienza saremmo tornati in Africa , per dar a chi non ha nulla quello di cui ha bisogno , ma non è stato così miop padre di quel posto non ne vuole più saper nulla , dice , ora noi abbiamo la ricchezza che volevamo , per me siamo diventati più poveri di prima , perché abbiamo voltato le spalle alla nostra famiglia , il mio sogno ? è quello di tornare in Africa o dare a chi voglio bene qualcosa che se tolto a me nulla , ma se dato a loro può donare quel briciolo di felicità >> rimaniamo tutti in silenzio , Ike aveva finito di parlare lasciandoci senza parole , i respiri erano l’unico rumore che rompeva quel silenzio imbarazzante , dopo quasi due ore di viaggio arrivammo nella città deserta , allora Alessia teneva ragione << Beh ? che vi dicevo io ? >> dice lei soddisfatta abbracciando Ike << Andiamo ? >> chiede lei camminando avanti a noi , io vedo Ike e Fabrizio prendere delle buste in macchina << Non la chiudo la macchina , tanto siamo soli >> dice , si avvicina a noi e sorride << Ma ora che facciamo ? >> Alessia ride << Quello che vorresti fare tu in una città fantasma >> sorrido , penso proprio che questa giornata sarà indimenticabile . Non so come ma ci siamo divisi , io e Fabrizio entriamo in una casa , per rompere la porta non ci era voluto molto , visto che il legno era tutto consumato e male andato , nella casa c’era odore di muffa , ci andammo a sedere su un letto baciandoci << Sono contenta di aver fatto salasso >> dico io sotto voce afferrandolo per il collo della maglia , lui per tutta risposta mi bacia , mi escono le lacrime dagli occhi , perché lo so che faremo l’amore , lo voglio anche io , ma ho paura , e se poi me ne pento ? e se poi è tutto sbagliato , io lo amo , ma se ci lasciamo ? avrei voluto farlo dopo il matrimonio , erano i miei ideali , sento le sue mani esperte insinuarsi sotto il reggiseno , i baci si fanno più audaci , fin a quando lo sento allontanarsi da me << Se non vuoi dillo ora , prima che non riesco più a controllarmi >> sgrano gli occhi , un altro si sarebbe già preso quello che voleva << I-io >> non so che dirgli , da un lato ho paura , e mi lascia per la decisione che avrei preso ?? << Non ti preoccupare , non è tutto farlo , sai con le altre era diverso >> inizia a dire sedendosi accanto a me , arrossisco non mi accorgo di essere senza reggiseno , non faccio nulla per coprirmi anche se mi sento una vampa di calore in faccia << Tu sei diversa , sei una principessa , la mia principessa , e sai anche se non vuoi , io ti amo >> il cuore batte talmente forte che quasi esplode nel mio petto , sorrido e lo bacio con passione , ci stacchiamo solo dopo che sento Alessia e Ike entrare in casa << Eccovi dov’eravate finiti , dai andiamo in macchina a mangiare qualcosa ? >> mi chiede la mia amica facendomi l’occhiolino e mentre Ike esce fuori , si erano accorti che ero senza maglia , solo Alessia non si scompone e rimane avanti la porta sorridendo , Fabrizio mi aiuta ad alzarmi << Andiamo , ho una fame >> dice , lo seguo felice << Andiamo in Africa ? >> propone Alessia , tutti la guardiamo << MA sei matta ? >> chiedo << No >> dice lei mentre io metto la maglia ed esco dalla casa , anche Ike la fissa come se fosse una pazza da manicomio , scuoto la testa , certo che idee strane solo a lei possono saltare in testa , ecco perché è mia amica , dopo aver mangiato qualcosa ci mettiamo in viaggio per tornare a casa , dove mi attendeva la furia di mia madre e quella di Alessia che ci aspettava a casa mia , quella stronza della prof di storia aveva chiamato a casa.

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Capitolo 10
*** Guai in vista ***


Appena tornammo a casa mia madre mi chiamò al cell << Dove sei ? >> la sua voce era pungende come una lama tagliente , forse era nervosa per qualcosa mi chiedevo più volte << Scusa mamma abbiamo fatto tardi , ora stiamo tornando a casa >> dico io calma , sento il respiro della mamma farsi un po’ pesante poi sento la voce di mio padre , le dice di calmarsi e non fare sceneggiate Napoletane al telefono << Vieni a casa , se sei con Alessia fai venire anche lei >> mi chiude il cell in faccia , credo che è arrabbiata e so forse il motivo , la prof o qualcuno avrà riferito del salasso.
Aprìì la porta piano , avevo paura di farmi sentire che ero rientrata a casa , Alessia mi stringe per un braccio , sembriamo due ladre , appena metto piede in casa sento il rumore di uno schiaffo , non era destinato a me ma ad Alessia , lei si preme la guancia con la mano e fissa sua madre con occhi lucidi << Ma che ti prende ?? >> << Cosa ti prende a te ?? la vostra insegnante ha chiamato per avvertirci che vi ha viste allontanarvi in macchina con due ragazzi , con un afro americano  e un altro chi sono questi ?? >> io allora guardo il volto di mia madre , è delusa da me , questa è la cosa che fa più male << Mamma … >> provo a dire , lei alza la mano per farmi segno di stare zitta << A me non da fastidio che hai fatto salasso con Alessia o con un ragazzo , è IL ragazzo che mi preoccupa >> dice lei sottolineando le ultime parole , ma cosa voleva dire ? parlava dell’afro americano o di Fabrizio << Che vuoi dire ? >> sono le uniche parole che escono dalla mia bocca << Ho preso informazioni sul tuo ragazzo , Camilla non hai fatto una cosa sbagliata , insomma anche io alla tua età mi ero fidanzata con papà , solo che .. un’ afroamericano ? noi non siamo razzisti per carità solo che … è strano , non so come spiegartelo >> Mi trattengo dal ridere non ero io fidanzata con Ike , ma non volevo dire niente << Camilla non centra nulla , io l’ho convinta a fare salasso , e lei non sta con quel ragazzo >> dice Alessia per proteggermi , ora vedo mia madre sedersi e mettersi una mano avanti la bocca << Allora tu stai con l’altro ?? >> annuisco << Peggio >> si lascia sfuggire << Cosa ?? >> dico innervosendomi sul serio << Perché ?? >> dico avvicinandomi ma mi fermo ho paura del confronto << Perché ?? non sai che quello è un teppista ?? non sai che è stato bocciato ? e che non studia ? risponde male ai professori ed è uno scippatore di borse ?? >> << Ma che storia è questa ? che dici ?? >> urlo io , ora la situazione si stava scaldando , mio padre si avvicina a me e mi prende per le spalle << Lo devi dimenticare , abbiamo preso notizie anche su questo ragazzo… >> non lo faccio finire di parlare che lo allontano da me << Tu evita di lavorare su di me , sei un poliziotto ma nessuno ti dà l’ordine di andare a spiare sulla vita degli altri per sapere cosa faccio io , non sai niente di me , non sei mai stato presente e ora che fai ? vuoi pretendere di venire qua da me bello e buono e dire ‘’ scordati di quel ragazzo ‘’ non puoi fare il padre per la prima volta dopo diciannove  anni >>  vedo il volto di mio padre farsi di dolore , io scappo in camera mia con le lacrime agli occhi , forse è per quelle che sbaglio camera entrando in quella di mio fratello << Camilla >> dice lui agitato , io apro gli occhi e lo vedo abracciato con un altro ragazzo che si stacca da lui fissandomi con timore << Ma che ?? >> dice  , io indietreggio ‘’ E’ gay ? ‘’ sono le uniche cose che riesco a pensare , non riesco a crederci << I-io , non lo dire a mamma e papà >> dice sotto voce , non lo rispondo e vado in camera mia .
Non so per quanto tempo rimango chiusa in camera a piangere , so solo che quando decido di aprire gli occhi sono le 22:00 di sera , faccio due messaggi ed esco di casa senza farmi sentire.

Arrivo a casa di Alessia ma non oso bussare , così decido di arrampicarmi sull’albero che porta alla finestra della camera di Ale , molte volte da piccola facevo così quando volevamo scappare di casa e andare fuori a giocare di nascosto dalle nostre mamme che volevano che studiavamo , la vedo sorridere e aprire la finestra << Entra >> dice , io scuoto la testa << No dobbiamo scappare via ora >>  lei mi fissa con occhi sgranati , forse non credeva che avrei mai fatto un colpo di testa così.

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Capitolo 11
*** Fragilità ***


<< Tu sei uscita pazza ? >> Alessia non crede ancora alla proposta che le ho fatto , io scuoto la testa << No sono serissima , non posso sopportare che mia madre m’impedisca di vedere Fabrizio >>
Gli occhi di Alessia si fanno lucidi << E io che ti dovrei dire allora ?? mi ha  persino picchiata >> ci rimango di sasso , mai avevano alzato un dito contro Alessia , perché questa volta si ? << Mia madre odia Ike , perché p di colore , non siamo razzisti , ma lo vede poco indicativo a stare con me >> scuoto la testa << Per questo dobbiamo partire >> dico io quasi urlando , mi tappo la bocca per paura di essere stata sentita << No Camilla , questa volta non ho la forza di fare un colpo di testa , scusami >> << Mi deludi >> dico andando via , era la prima volta che la vedevo così triste , così fragile , in genere lei è la prima a prendere decisioni tipo questa , lei era quella che non si faceva intimorire neanche d’avanti alla fine del mondo , invece questa sera ho scoperto che anche lei ha delle fragilità non è la super donna che credevo fosse , in fondo ha ragione , era una grandissima cavolata.

Al mattino del giorno dopo mi alzai presto , scesi a fare colazione e non degnai di un saluto nessuno , corsi a scuola senza dir nulla << Camillaaaaa >> la voce di Alessia mi risveglia dalla realtà , mi giro e la vedo agitare la mano fuori dal finestrino della macchina di Ike << Su Sali >> dice quest’ultimo << Co.me ? >> mica vorranno di nuovo fare salasso ?? << Ehy ieri volevi partire e andare via da tutti e da tutto e ora rimani li impalata come un pesce che sta per essere mangiato ? >> rimango senza parole , guardo nella macchina , ci sono tantissime buste della spesa , ma quando l’hanno fatta ? di notte ?? poi sorrido c’è anche Fabrizio , salgo in macchina baciandolo con trasporto << Ehy per caso dobbiamo mettervi una tenda ?? >> dice Alessia , arrossisco << Scemaa >> urlo ridendo , allora era vero che Alessia era l’unica persona capace di affrontare anche la fine del mondo , sono davvero orgogliosa ad avere un’amica così << dai mandiamo a fanculo questa città >> dice Ike , sorrido << Fanculo a tutti >> dico io sorridendo << fanculo ai pregiudizi >> fa eco Alessia , sorrido e guardo Fabrizio , mi mette una mano fra i capelli << Fanculo mio padre e la scuola di architetto >> gli sorrido , finalmente anche lui si è ribellato al voler del padre , ora ci aspettava una nuova vita insieme.

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Capitolo 12
*** Destinazione Paradiso ***


Erano già due ore che eravamo seduti in macchina , nessuno ci aveva rintracciato , ovviamente erano tutti convinti che ci trovavamo a scuola
<< Allora ? dove si va ?? >>
Alessia si gira verso di me e sorride , sembra contenta di questa nuova avventura
<< Non saprei , Parigi ? >>
Ridiamo infime <<  Si certo , allora facciamo volare la macchina fin e la >>
Dice Fabrizio seriamente << Perché no ?? è una buona idea >>
Dice Ike  , o cavolo stavamo impazzendo
<< Perché non andiamo a New York ?? >>
<< Si Alessia >> approvo alla sua proposta
<< Andiamo , in Africa >>
Dice infine Ike , sorridiamo
<< Però dovremo prima andare in un albergo , la benzina non durerà a vita , devo far rifornimento >> La voce di Ike è come una secchiata d’acqua gelida , con tanto di ghiaccio , ci doveva essere sempre qualcosa che andava storto .
Arrivammo in un albergo , si chiamava Paradiso
<< Ma è una casa appuntamenti ? >>  
Chiede Fabrizio , gli do una gomitata , ma non nascondo la risata
<< Beh , chi l’avrebbe mai detto ?? destinazione Paradiso >>
L’ humour di Alessia ci fa ridere tutti , entriamo nell’albergo poco distante fuori Roma , e chiediamo una stanza per noi quattro
<< La camera che ci è rimasta è la N 20 >>
<< Si si va bene quella >>
Fabrizio afferra le chiavi e incomincia ad avviarsi in stanza , lo seguiamo dietro di lui senza parlare , mi sentivo un po’ osservata , ma non importava , alla fine facevo la cosa giusta .
La stanza era carina , piccola e accogliente , le pareti erano di color  azzurro e bianco , sorrisi , le stanze erano con  un letto matrimoniale e due lettini divisi , sicuramente quella notte avremmo fatto un grande letto per noi
<< Bene , noi andiamo a comprare la benzina , voi fate i bravi >>
Alessia scappa ridendo , io le faccio la linguaccia , ma sorrido , cavolo ero sola in camera con Fabrizio , e ora non sapevo che dire e che fare , mi sedetti sul letto matrimoniale ‘’ Il lettino no ? ‘’ Ero in imbarazzo , mi sentivo morire dalla vergogna , anche Fabry si è seduto accanto a me , inizia a punzecchiarmi , alla fine cedo e inizia una battaglia con i cuscini
<< Posso farti una domanda ? >>
<< Certo , anche due >>
<< E’ vero che fai gli scippi ? >>
La reazione del mio ragazzo mi spaventa , sembra quasi dispiaciuto , forse ho sbagliato a chiederglielo
<< Una volta , li facevo >>
<< Ah , perche’ ? >> prima delusione
<< Mi servivano i soldi , avevo un vizio >>
<< Fumavi ? >>
Scuote la testa , si mette a sedere fissandosi i piedi , lo affianco
<< Mi drogavo >>
Seconda delusione , mia madre aveva ragione su di lui , ma perché ? mi mantengo la testa , mi fa male , piango senza accorge mene
<< Scusa se ti ho delusa , ma ora non lo faccio più , prima era diverso , avevo solo una famiglia che mi comandava su tutto , anche su come mi dovevo vestire , ti prego , credimi , io ti amo , e grazie a  te se ora sono cambiato >>
Lo guardo , non so come , ma mi è partita la mano , il rumore dello schiaffo avrà rimbombato per tutto l’albergo
<< Me lo merito >>
Dici cos’ perché non capisci , non sai come posso sentirmi io ora , alla fine hi voltato le spalle alla mia mamma per stare con te , e tu eri davvero una persona sbagliata , mi guardi
<< Se vuoi lasciarmi , fallo pure >>
<< No che non voglio stupido , io ti amo da sempre , e tu non lo capisci , sei il ragazzo piu cretino che io abbia mai incontrato >>
Questa volta urlo tra le lacrime , ti bacio , con passione , senza sapere come , finiamo sotto le lenzuola nudi , a fare l’amore .

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Capitolo 13
*** Incidenti ***


Era passata una settimana da quando eravamo partiti , ci eravamo pentiti , mi mancava la mia mamma , mio fratello e mio padre anche , volevo tornare a casa e non solo io , per questo quella mattina ci mettemmo in cammino per tornare a casa , presto la nostra scappatella sarebbe stato un vago ricordo , io e Alessia avremmo affrontato persino gli esami di stato , ma la mattina non era facile , fuori pioveva e dovevamo stare attenti
<< Facciamo un gioco ? >>
Chiese Alessia
<< No >>
Disse Fabrizio mettendo le mani conserte , non ne avevo voglia neanche io , ma decisi di acconsentire a quella richiesta , sapevo che era un modo per ingannare il tempo
<< Allora vediamo chi indovina questa canzone … >>
Iniziò a canticchiare delle note io sorrise , urlai il nome della canzone con tutta la cantante
<< Benvenuto di Laura Pausini >>
<< Siii , brava >>
Eravamo contente , ridevamo come due ebeti , Ike scosse la testa mantenendo lo sguardo sulla strada , il gioco andò avanti per una decina di minuti buoni , non sapevamo come , ma eravamo state capaci di far giocare anche i nostri maschi , in breve la pioggia era cessata di esistere per noi , ma non per l’asfalto bagnato , che ci aveva giocato un brutto scherzo , le ruote avevano iniziato a sbandare sole
<>
<< Ci sto provando >>
La macchina aveva perso il controllo di se , l’unica cosa che vidi fu il camion che ci venne addosso , e poi il buio . 

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Capitolo 14
*** Aspettando un tuo bacio ***


Non sentivo più niente , il silenzio attorno a me era ghiacciante , aprì gli occhi molto lentamente , mi guardai attorno , tutto era bianco , il lettino bianco le mura bianche
<< Camilla , sei sveglia , sei sveglia >>
La voce di Alessia mi fece paura , era assordante , stava urlandomi nelle orecchie , lei era seduta al lettino accanto a me , il braccio fasciato , due cerotti al viso
<< Ale ? >>
Mi sorrise abbracciandomi , non curandosi delle sue ferite
<< MI hai fatto prendere uno spavento >>
Disse lei
<< Hai dormito per due mesi , ma devo correre dal dottore a dire che stai bene >>
Usc’ dalla mia stanza , la sua determinazione era forte , anche conciata in quel modo , sorrisi , in breve mi ritrovai i medici addosso a me , mi fecero visite di vario tipo , sulla vista , all’udito , come se fossi appena nata , dissero che stavo bene , ma che probabilmente con il passare degli anni avrei potuto perdere l’udito o la vista .
I giorni passarono e tutti mi fecero visita anche i miei genitori , mia avevano perdonata , ma Fabrizio , lui non c’era mai venuto a trovarmi , solo una lettera , non so se era di addio
‘’ Amore mio , so che sei sveglia , non ho il coraggio di venire a trovarti , più volte sono passato mentre tu eri in coma , ho pianto molto , non ho il coraggio perché l’ho rifatto , mi sono drogato , avevo paura di perderti , ma sei forte amore , so che mi perdonerai , e io sarò pronto per tornare da te , ho deciso di chiudermi in una comunità , così mi sarà dato l’aiuto di cui ho bisogno , i dottori hanno detto che c’è la farò , fino ad allora mi aspetti ? ‘’
La sapevo a memoria quella lettera , la nostra storia era diventato un punto interrogativo , in seguito scoprìì che durante l’incidente una vita stava prendendo forma dentro di me , ma quella non c’era più , era morta mentre io ero in coma , piangere non serve a niente , più volte la sera mi scappava di piangere come una disperata tra le braccia di Alessia , quella stupida invece di dire o fare qualcosa piangeva con me , Ike stava bene , la macchina si era ridotta a  macerie .
I mesi passavano , e con loro anche le stagioni , i giorni , gli esami di stato li passai con Alessia , mature ? si , felici ? io un po’ meno , Alessia era al settimo cielo , aspettava un bambino da Ike.
Mentre camminavo per le strade di Roma ripensando a tutto quello che avevo passato una voce mi fece tremare il cuore
<< Camilla >>
Mi girai lentamente con le lacrime agli occhi
<< Fabrizio ? >>
Mi sorrise , uno di quei sorrisi che mi avevano fatto innamorare di lui
<< Ci sono riuscito , sono uscito amore >>
Non dissi una parola , ti baciai . ’’
Ora  sono qui , a distanza di anni , seduta sul nostro letto mentre i bambini stanno giocando a terra , sorrido , mi hai chiesto di sposarti il giorno che ci siamo ritrovati , io ho accettato , mentre tu dicevi che forse il tuo sogno era una cavolata , ti piacciono le moto , e ne collezioni modellini , ma stare tanto tempo solo in un istituto per drogati ti ha fatto capire qual’era la tua strada , diventare dottore , aiutare chi ne aveva bisogno , ci sei riuscito
<< Sono a casa >>
Sento la tua voce , sei tornato finalmente , mi scappa un sorriso mentre Stefania corre ad abbracciarti , mi tocco il ventre leggermente rigonfio , maschio o femmina ? chissà cosa ci attende il futuro , ma ora rimango seduta in camera nostra ad aspettarti che vieni a salutarmi , aspettando un tuo bacio .

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