Try Something New

di MusicAddicted
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I. ***
Capitolo 3: *** II. ***
Capitolo 4: *** III. ***
Capitolo 5: *** IV. ***
Capitolo 6: *** V. ***
Capitolo 7: *** VI. ***
Capitolo 8: *** VII. ***
Capitolo 9: *** VIII. ***
Capitolo 10: *** IX. ***
Capitolo 11: *** X. ***
Capitolo 12: *** XI. ***
Capitolo 13: *** XII. ***
Capitolo 14: *** XIII. ***
Capitolo 15: *** XIV. ***
Capitolo 16: *** XV. (I) ***
Capitolo 17: *** XV. (II) ***
Capitolo 18: *** XVI. ***
Capitolo 19: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao a tutte/i!

Sono la vecchia Happy, ho dovuto cambiare il nick-name perché con quello vecchio non mi riconosce. Anche con questo ha un po’ di problemi, ma alla fine ci riesco.

Ad ogni modo, in questa sezione, tempo fa avevo cominciato a postare una FF sui blink-182 e di me (o meglio, la versione di me che mi piacerebbe essere!) che li incontravo, e tutto ciò che seguiva.
Erroraccio madornale! Ho smesso e l’ho cancellata perché mi sentivo troppo coinvolta e la cosa mi metteva parecchio a disagio.

Infatti, stavolta, mi lancio con una FF che non ha assolutamente nulla a che vedere con me, ma è su due gruppi che adoro alla follia: Muse e Placebo. Ok, la mia triade del cuore , a pari merito è blink-182, Greenday e Good Charlotte, ma loro occupano senza dubbio secondo e terzo posto!

Comunque, avviso già che non sarà una vera FF slash (infatti non l'ho proprio messo come warning, non è proprio il mio genere , non saprei come agire, infatti se mai ci fossero scene del genere non le descriverò minimamente, lascerò tutto all’immaginazione altrui) .. per lo più penso ad una specie ‘corteggiamento ‘ in chiave comica. Non c’è nulla di drammatico , e soprattutto, non c’è nulla di vero.

E qui parte il mio Disclaimer che potrebbe essere anche più lungo della storia in sé:

DISCLAIMER: Tutti i personaggi presenti nella storia non sono assolutamente di mia proprietà.. anche perché se Matthew e Brian lo fossero.. di certo non sarei qui a scrivere.. ehmm.. Lu, datti un contegno!

Ancora più importante, non so proprio nulla delle loro preferenze sessuali, delle loro vite private , tanto meno di come sia il loro carattere in realtà, ma proverò a dipingere un Brian un po’ spregiudicato e molto, molto sicuro di sé, e un Matthew decisamente più tranquillo, ma che è un finto timido che sa farsi valere quando vuole. E qualche volta farò avere ad entrambi uscite parecchio infantili.. insomma ripeto, il loro carattere me lo posso solo immaginare e molto probabilmente non ci azzeccherò, ma ci provo cmq.


In più le date del tour non rispecchiano la realtà, così come tante altre cose, tipo le mansioni di un manager, i ritmi di vita delle due band, le dinamiche di produzione ecc. ecc. ecc.

In più ci saranno vari riferimenti e citazioni di loro canzoni.

Credo che non mi metterò mai a tradurla pure in inglese, come faccio di solito con le altre cose che scrivo.. perché se per qualche fatale casualità la leggessero Matthew e Brian.. credo proprio che mi ucciderebbero! Certo che .. mio Dio, che dolce morte….. ehmm.. ok, la smetto!



Cosa ancora più importante, questa storia è a puro scopo di intrattenimento, non vuole offendere nessuno dei protagonisti e nessuno in generale.. del resto lo dice la parola stessa , fan FICTION, finzione, cose puramente inventate, sullo schizzo del momento.


Credo di aver detto tutto, quindi, se avete resistito fin qui senza addormentarvi, comincio la FF vera e propria:

TRY SOMETHING NEW

Ambientamento: proprio adesso, vale a dire estate 2006 .
Protagonisti Principali: Brian Molko e Matthew Bellamy. Ma ci sarà qualcosina pure sugli altri componenti in generale e non solo..


Modalità di narrazione: userò il tempo presente, perché ho idea che sia più scorrevole..

Riassunto: Matthew Bellamy è convinto di essere etero.

Brian Molko è convinto di poter avere chiunque desideri. E lui desidera Matt.

Perciò, quale migliore occasione può esserci di un progetto di collaborazione fra le due band per verificare le loro convinzioni?

PROLOGO

Alex Weston si sta godendo quei suoi pochi minuti di pausa, fumandosi una sigaretta all’aria aperta, prima di rinchiudersi nuovamente fra quelle quattro mura e adempiere alle sue molteplici attività.

Ma quella fugace tranquillità viene interrotta dall’improvviso squillo di un cellulare, il suo, per la precisione.
Del resto, col lavoro che fa, non può certo permettersi di spegnerlo, nemmeno per un minuto.
Lei è una manager. E’ la manager di una band, una band di tutto rispetto, che è famosa in tutto il mondo e che sta sulla cresta dell’onda da ormai dieci anni.
Lei è la manager dei Placebo.

Alex non ha altra scelta che estrarre dalla tasca dei suoi pantaloni l’oggetto da lei tanto odiato e accingersi a rispondere.
Non si è affatto stupita di veder comparire sul display un numero a lei sconosciuto.
Lei sa già di chi si tratta, perché la casa discografica, la EMI, la ha già avvisata che avrebbe ricevuto quella telefonata molto presto.
Per questo non si fa alcun problema e preme il pulsante della risposta.

“Pronto?”
“Parlo con Alex Weston, vero? Mi presento, sono Tom Kirk, il.. “
“Sì, credo di aver già capito chi sei. E così anche tu hai ricevuto la notizia, eh?” domanda Alex. “Ah, ti do del tu perché mi è più comodo, il ‘Lei ‘ e così macchinoso. Sempre che la cosa non ti crei problemi.. “ si affretta ad aggiungere.
“No, non mi da nessunissimo problema, tranquilla. Del resto, siamo colleghi in un certo senso e molto probabilmente anche coetanei, credo, perché dubito fortemente che tu sia un' ultra-sessantenne, non quando si ha a che fare con due band energiche, con l’argento vivo addosso, come le nostre!” risponde Tom Kirk, il manager dei Muse, band che quanto a fama, bravura e successo non ha nulla da invidiare ai Placebo.

“No, direi proprio di no. Anche se quei ragazzi a volte mi fanno accumulare così tanto stress che credo mi porteranno ad un invecchiamento precoce!” commenta Alex, con una risatina.
“A chi lo dici! Ad ogni modo, riguardo alla tua domanda, sì, la Warner mi ha appena informato, e sono stati loro a fornirmi i tuoi dati, per conto della EMI. Ti ho contattato perché volevo sapere che ne pensi tu.. “ spiega Tom.
“Io trovo che sia un’idea fantastica!” risponde con un acceso entusiasmo la prima.

“Molto bene. Vedo che la pensiamo allo stesso modo. Le due etichette hanno avuto proprio un colpo di genio. Tutto sommato, entrambi i loro ultimi album sono usciti quest’anno, a distanza di pochi mesi, non più di tre, credo, quindi ciò è perfetto, anzi, più che perfetto. Si può fare un’edizione speciale dei due album con la nuova bonus track inserita. Magari in un’edizione limitata, così da far accorrere i fan il più in fretta possibile.. “ propone il secondo.

“Non che ci si possa lamentare di quanto abbiano già venduto, e sto parlando di entrambi i gruppi. Ad ogni modo, che cosa perfida far l’edizione limitata!” commenta Alex.
“Beh, non lo conosci lo spietato mondo del Marketing?” chiede retorico Tom.
“Certo che lo conosco. Infatti, ho solo detto che è una cosa perfida, ma non che non sia una gran bella pensata. Mi trovi d’accordo al 200%. Del resto, bisogna battere il ferro finché è caldo, e questo ferro è ancora incandescente!” spiega l’altra.

“Già. E poi, non so tu, ma io trovo che i loro sound si possano amalgamare in perfetta armonia, per non parlare delle voci dei due cantanti principali, coi loro timbri così diversi e particolari.. “ osserva Tom.
“Ecco, Un’altra cosa su cui ci troviamo più che d’accordo. Sì, anch’io sono certa che ne verrà fuori una cosa fatta davvero bene e che sarà un successone!” concorda Alex.


“Direi perfetto. Per ora le due case discografiche sono entusiaste di questo progetto e noi due pure, forse persino più di loro! Ora bisogna ‘solo ‘ farlo sapere ai diretti interessati.. “ le fa notare Tom.
“Sì, ma non subito. Voglio dire, stasera i miei ragazzi devono esibirsi e sono già dentro a fare il sound-check fin dal primo pomeriggio. Ora come ora devono rimanere del tutto concentrati. Credo che glielo dirò stasera sul tardi , a fine concerto. “ lo informa Alex.

“Dillo a me, che anche se volessi, ora come ora non potrei avvisare i miei ragazzi. Per il semplice motivo che non ho la più pallida idea di dove si siano cacciati. Sai com’è, oggi non hanno nessuna serata e appena ho detto loro che avevano l’intera giornata libera, si sono dileguati alla velocità della luce. Probabilmente ora saranno sparpagliati per tutta Madrid, in giro a fare i turisti e a spassarsela. Ma del resto se lo sono guadagnati di diritto un break, nelle scorse serate hanno dato davvero il massimo, è giusto che ricarichino un po’ le batterie!” commenta Tom. “Beati voi che fate vacanza. E così vi trovate a Madrid?”
“Sì, voi dove siete?”
“A Monaco. Se non altro, domani è il nostro turno di riposarci e staccare la spina.. “
“Invece noi domani dobbiamo metterci sotto e la pausa la vedremo col binocolo! Quindi, vedi? Siamo pari. Allora, restiamo d’accordo così: ciascuno ne parla al suo gruppo stasera e noi ci risentiamo domani, anche per definire meglio tutti i vari dettagli, che ne dici?”
“Va benissimo. Ti chiamo io in mattinata, ok? Tanto ormai ho il tuo numero in memoria.. “
“D’accordo, ci sentiamo, allora. Buon concerto per stasera, Alex!”
“E a te buon dolce far niente per tutto il giorno, Tom!” riattacca Alex, finendo di fumar la sua sigaretta, prima di rientrare e rimettersi al lavoro.

Per lei è meglio non pensare a quell’altro manager che probabilmente se ne sta sdraiato al sole, su qualche bella spiaggia della costa, a sorseggiare un cocktail e a oziare alla faccia sua!

Tanto le carte si ribalteranno il giorno seguente.. per quel momento non le resta che concentrarsi sulla performance della sua band.

TBC

Lo so, magari vi aspettavate di veder subito i protagonisti.. e invece no, spero non ne siate rimasti troppo delusi.
Intanto vi assicuro che ci saranno nel prossimo capitolo, quando riceveranno la news, ma per vederli insieme dovrete attendere un ulteriore capitolo…

Per quanto riguarda i due manager, dovevo pur dar loro un nome, faceva brutto scriver sempre ‘ il manager dei Placebo, il manager dei Muse ‘ . Ad ogni modo, quello dei Muse so per certo che si chiama così perché l’ho letto nei credits di un loro DVD, quanto a quello dei Placebo, non so come si chiama quello vero, ho semplicemente preso il nome che mi piaceva di più dalla lista dei ringraziamenti sul loro ultimo CD, eh, eh!
Se qualcuno lo sa, ditemelo, please, così cambio il nome..
Vi avviso già che non posterò con grandissima frequenza, anche perché questo è tutto quello che ho scritto su carta finora e in più ho anche altre FF a cui pensare,ma ci tenevo a cominciar questa subito.
E poi una volta che inizio qualcosa la concludo sempre ( ok, tranne la ff che ho cancellato, ma pure quella su carta è conclusa ;P ) , quindi tranquilli, non scappo!

Logico, spero che fin qui vi piaccia, anche se non è molto. Se avete critiche vi ascolto.. dite quello che vi pare, ci mancherebbe!

Alla prossima e grazie a chiunque si è preso la briga di leggere ;)

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Capitolo 2
*** I. ***


Buonasera, rieccomi!

Buffo no? Avevo appena detto che non sapevo nulla sulle loro preferenze sessuali.. e mica scopro il giorno seguente che Matthew è fidanzato con una ragazza ( sono felicissima per lui!!) ? Eh eh, beh, del resto è etero pure nella mia ff, solo che è single! In più pare che nella realtà ora come ora lui viva a Como, ma nella mia FF se ne sta in Inghilterra..



Niamh15, sono felicissima che ti piacciano entrambi i gruppi e trovi la ff interessante fin qui, e spero continuerà ad essere così. Woow.. davvero c’ho preso col nome? Non me lo sarei mai aspettato.

Lisachan, sono felicissima che la trovi un’idea simpatica, ma per quanto riguarda lo slash non credo proprio ci sarà nulla di lontanamente pesante… spero che ti possa interessare lo stesso.
Quanto al resto, hai detto ne più né meno che la verità, è stata una cosa voluta, era per tergiversare e prendermi il mio tempo, lo ammetto .
Ma ho un po’ di cose da dire a mia difesa : solitamente non scendo mai sotto la soglia di almeno 1000 parole per capitolo (perché col tempo ho capito quanto un micro-post risulti odioso e ingiusto nei confronti del lettore!) , ma almeno il prologo può permettersi il lusso di essere corto, perché ha la semplice funzione di dare un semplice assaggio della storia.

Inoltre mi ero dilungata già fin troppo sull’introduzione, quindi preferivo che il prologo non fosse troppo lungo, ok diciamolo pure, era striminzito.
Quanto a quello che hai suggerito, no.. mettere assieme quel capitolo con questo , oltre a risultare chilometrico, credo che in qualche modo avrebbe tolto qualcosa… insomma, un po’ di attesa non guasta mai.. e poi ci tenevo a separare i momenti. Ma qui sono buona, vi metto sia un gruppo, che l’altro, anziché interrompere a metà..


Elyrock, sei gentilissima, mi fa piacere che fin qui ti piaccia, e ora entrano in scena tutti i ragazzi, eh, eh! ;)

Ora mi farò perdonare ( o almeno spero) con un capitolo decisamente più lungo e ricco.. di un po’ di tutto (l’ho già detto che almeno al 95% è tutta pura e semplice finzione, vero che l’ho detto?)

Io mi sono divertita parecchio a scriverlo, spero vi divertiate anche voi a leggerlo, si parte:


Capitolo I.

Monaco, ore 23:33


“Grazie di essere venuti stasera. Ci vediamo al prossimo show. Buonanotte!” saluta la platea Brian, alzando la sua chitarra al cielo perché tutti la possano vedere. Attende che anche Stefan e Steve facciano un cenno di congedo con i loro ringraziamenti e che Steve, come è solito fare il più delle volte, lanci le sue bacchette al pubblico.

Osservano per un po’ la zona dove sono atterrate le bacchette e la conseguente rissa della folla per accaparrarsele, dopodichè spariscono dietro il palco. Al loro passaggio, gli addetti lanciano loro degli asciugamani che i tre usano per tamponarsi via il sudore.
“Hey, Brian, undici parole all’interno di un’unica frase. Come mai sei così in vena di chiacchiere stasera?” commenta sarcastico Stefan.
“E’ vero, di solito ti limiti a un ‘Grazie ‘ e basta, pensi che sia più che sufficiente. Non è da te essere così.. logorroico!” dice la sua Steve.

“Ah-ah. Davvero divertente, cari miei. La volete finire con questa storia che io sono un po’ freddino col pubblico? Avete mai sentito parlare di quella cosa che si chiama concentrazione? A me per quella serve il silenzio, meno parlo, meglio suono. Del resto, i nostri fan vengono a vedere un concerto, non certo un cabaret!” si difende Brian.
“Ok, ma sono sicuro che a loro non dispiacerebbe affatto un po’ di quella cosa che si chiama * interazione col pubblico *, caro il mio Mr. A – confronto –con –me –il –Polo -Nord- è- bollente!” ribatte Stefan.
“Scusa, ma non hai notato che stasera ha sorriso al pubblico qualcosa come cinque volte? Direi che c’è stata fin troppa interazione!” aggiunge Steve, reprimendo a stento una risatina.


“Ok, basta, è ufficiale. Domani faccio indire una conferenza stampa e annuncio che mi troverò un nuovo bassista e un nuovo batterista, dato che con me avete chiuso!” sbotta Brian, facendo l’offeso.
“E dai, tanto lo sappiamo che dici così, ma non lo pensi sul serio!” risponde Steve.
“Perché ci ami e non puoi fare a meno di noi, come noi non possiamo fare a meno di te!” gli fa due occhioni da cucciolo abbandonato Stefan, sapendo che è una tattica vincente.
Infatti il broncio di Brian cede presto il posto ad un sorriso.


Alex viene incontro ai tre, sul corridoio che porta ai camerini.
“Ottimo show, ragazzi, il pubblico era in delirio!” si complimenta lei.
“Oh, finalmente qualcuno che non ha nulla da ridire sul mio atteggiamento!” esulta Brian, con un sorrisetto sfacciato di vittoria rivolto agli altri due.

“Ho una notizia per voi.. “ tenta di informarli lei, ma Brian si porta un indice sulle labbra, imponendole il silenzio.
“Shh, Alex, ce lo dirai dopo. Anche perché se ora non vado a farmi una doccia non rispondo di me. Sono bagnato fradicio e conciato da fare schifo. E io raramente mi faccio schifo!” lo interrompe lui.
“E va bene. Vi concedo un quarto d’ora, non di più. Vi aspetto sul pullman.. “ si arrende Alex, alzando gli occhi in segno di esasperazione, guardandoli sparire ciascuno nel proprio camerino, non senza prima aver dedicato una manciata di secondi del loro preziosissimo tempo a qualche fan che di straforo è riuscito ad intrufolarsi nel backstage.

“Ho idea che sarà più di un quarto d’ora.. “ pensa ad alta voce, guardando sconsolata l’orologio.
Del resto sa che non è la prima volta che fanno così.. e che di sicuro non sarà nemmeno l’ultima.

Un’ abbondante mezz’ora dopo, i tre la raggiungono a bordo del tour bus, rinvigoriti e freschi come rose.
Stefan sorseggia una bottiglietta d’acqua, Steve, che non è stato rapido come gli altri due, è ancora alla prese coi suoi capelli bagnati che friziona dentro a una salvietta. Quanto a Brian, lui se ne sta semi sdraiato sul suo sedile, con una chitarra in grembo, proprio quella che ha usato nell’ultima esibizione.
Non è collegata, perché, considerando l’ora, si potrebbe parlare di disturbo alla quiete pubblica, ma ciò nonostante il suono fievole che ne scaturisce sembra bastargli, forse perché lo rilassa.

“Bene, se non ci sono altri intoppi, io avrei una certa cosa da comunicarvi.. “ comincia Alex.
“E noi siamo tutt’orecchi.. “ risponde Brian, facendo scorrere le dita sui tasti con una velocità magistrale. La cosa infastidisce non poco la manager.

“Cazzo, Brian, non sei capace di mollarla per due secondi quella dannatissima chitarra?” sbotta Alex, in procinto di strappargliela via, ma lui si ritrae in tempo.
“No, non sono capace. Senti Alex, sei una cara amica, ti voglio un bene dell’anima e tutto.. ma se ti azzardi a toccarla sei una donna morta!” la minaccia, quasi ringhiando, gettandole uno sguardo a dir poco glaciale, per poi riprendere a suonare tranquillamente.

“Cos’è? Soffri di manie suicida tutto ad un tratto? Dovresti saperlo bene che le chitarre di Brian sono off-limits, sono le sue amanti!” l' avvisa Steve.
“Comunque hai la mia parola che ti ascolto allo stesso, dicci tutto!” le assicura Brian.

“Bene. La EMI ha avuto un’altra delle sue idee .. in combutta con un’altra casa discografica.. “
“Aspetta. Forse ho capito tutto. Si tratta di un altro lavoro in coppia, vero?” chiede Steve.
“Perspicace.. “ esclama Alex, stupita.
“Magari, ancora con la bella Alison Mosshart? Dio, quanto mi piace la sua voce, è così sensuale.. non mi dispiacerebbe lavorare di nuovo con lei.. “ ammette Brian.
“No, non è lei. E poi la Mossahrt è della Domino, mentre la casa discografica in questione è la Warner..” rivela Alex.

“Allora è Michael Stipe. Anzi, no, meglio ancora, i REM al completo! Piacerebbe molto a me lavorare con loro.. “ ammette Stefan, con l’aria sognante.


“ Nemmeno loro, ma ci sei andato vicino, perché si tratta di un gruppo al completo.. “ risponde Alex, mentre Brian passa in veloce rassegna nella sua mente tutte le band che sa che appartengono a quell’etichetta.

“Ok, ve lo dico io, così facciamo prima : si tratta dei Muse.. “ svela Alex.
“Uh? Hai detto i Muse?” chiede conferma Brian, e il suo interesse è tanto che ha perfino smesso di suonare. “Esatto, i Muse. Hai presente il loro cantante, Matthew Bellamy?” lo indirizza Alex.

“Uhmm.. Matthew Bellamy.. ah, sì. Alto, moretto, occhi di cielo, un visino da cerbiatto.. e un culetto da urlo?” domanda Brian.
“Ok, ce l’hai presente, ma io intendevo inquadrarlo nel panorama musicale.. “ sbuffa Alex.
“Sì, sì, tranquilla, l’ho inquadrato anche lì..” la rassicura Brian, muovendo velocemente la mano con fare infastidito. “ “e credo proprio che ci sarà da divertirsi!” aggiunge con un ghigno.


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Madrid, ore O:42


Essendosi incontrati sulla via del ritorno, tutti i Muse ritornano al loro Hotel alla stessa ora.
Com’è facile immaginare, ciascuno dei tre ha indossato un cappellino e, almeno durante le ore diurne, occhiali da sole scuri, per cercare di camuffarsi il minimo indispensabile.
Ma non sono sfuggiti all’occhio di qualche loro fan un po’ più attento.
Tutto sommato, nessuno dei tre ha corso rischi e ora sono liberi di raccontarsi a vicenda la loro giornata.


“Credo di aver girato tutti i negozi della città e ce n’erano alcuni dai quali non volevo più uscire. E ho fatto una marea di acquisti!” esulta Matthew soddisfatto, agitando con orgoglio tre borsoni colmi.

“E fammi un po’ indovinare, conoscendoti, scommetto che è tutta roba per te.. “ incalza Chris.
“No. Ma per che razza di egoista mi hai preso? Tanto per cominciare ho pensato pure a voi due.. “ li informa lui, consegnando loro due pacchetti regalo, il che li coglie decisamente di sorpresa. “Poi ho preso una cosa per Tom, una per la mia sorellastra, una per il mio fratellino.. “ continua l’elenco lui.
“Quello spiega metà della prima borsa. E il resto?” lo interroga Dominic, conoscendo già la risposta.
“Beh, è ovvio, per me!” ammette Matthew, sentendosi colto in flagrante. “Inoltre, sapete, volevo trovare qualcosa di speciale per una certa ragazza, ma non ho trovato nulla di adatto.. “ continua lui.
“Cos’è, cos’è, questa storia?” si interessa Chris, ma anche Dominic e tutt’orecchi.

“E’ accaduto qualche mese fa, prima che iniziasse il tour.. “ comincia a raccontare lui. “Un giorno, e mi sto ancora chiedendo come diavolo abbiano fatto, ma mi sono trovato davanti al cancello di casa mia due ragazze. Una era tutta agitata e non la finiva più di parlarmi, mentre l’altra, davvero molto carina, era lì che alzava gli occhi e sbuffava, quasi come se stesse solo facendo un favore alla sua amica. E infatti era proprio così. Me l’ha detto esplicitamente che non gliene fregava nulla di me.. “


“Non ci credo, una ragazza che non cede al tuo fascino?” si sorprende Chris.
“Hey, non è che con tutte si inneschi il meccanismo ‘Cantante famoso. Lo voglio. Dev’essere mio. ‘ Con questa non funziona. E non esclusivamente verso di me, a lei non piacciono tutti gli artisti in generale, pensa che siamo solo un branco di montati tutto immagine e niente sostanza!” spiega lui.
“Bella stronza!” esclama Dominic.

“Invece per me è una sfida. Infatti, ho circuito per bene la sua amica, quella fanatica. Non sarà stata una mossa molto corretta, lo ammetto, ma alla fine lei mi ha dato il numero della sua amica. Da lì ho cominciato a farle la corte, ma lei non dava nessun segno di cedimento. Vi sembro il tipo che si arrende facilmente? No. E una sera, ok.. diciamo pure notte, mi sono messo sotto la sua finestra e le ho dedicato ‘Bliss ‘, una versione unplugged, solo con la chitarra .. “
“E lei?” chiedono all’unisono Chris e Dominic.
“Niente, non si è nemmeno affacciata. E ho fatto appena in tempo a scansarmi prima che mi arrivasse il secchio d’acqua gelida tirato dai suoi vicini.. insomma, un fiasco totale.. “

“Certo che anche tu… vai là nel cuore della notte a cantarle una canzone dove urli come un esagitato per la metà del tempo!” gli fa notare Chris.
“Uh, è vero. Forse facevo meglio a scegliere qualcosa di più tranquillo, come ‘Endlessly ‘. Ma ho idea che non sarebbe cambiato granché comunque…” sostiene Matthew, accarezzandosi il mento con fare pensoso.

“Sai che ti dico io? Che una cosa è una ragazza che ti sembra una sfida e un’altra è una che se la tira in modo esagerato perché crede di averla d’oro!” dice la sua Dominic, nonostante non siano le donne il suo argomento preferito.


“Mi sa che hai ragione. Quella non si merita niente, non so nemmeno perché mi sono dato tutto quel disturbo per lei finora. L’unica canzone che dovrei dedicarle è qualcosa come ‘Hyper Music ‘ “ decide lui. “E dite un po’. Voi che avete fatto oggi?”

“Al contrario di te e del tuo spropositato amore per i beni materiali, io mi sono fatto una bella passeggiata per la costa, in un posto un po’ fuori mano, molto a contatto con la natura. E’ stato davvero rilassante!” spiega Chris. “E davvero vuoi farci credere che sei rimasto là per tutto il giorno?” lo interroga Dominic, molto dubbioso a riguardo.

“Certo che no. Giusto un paio d’ore.. poi mi sono rotto ed è emerso anche il mio amore per i beni materiali e la vita di città!” ammette lui. “ Se non altro, almeno io non ho comprato mezza Madrid!” aggiunge, rivolto a Matthew, che si nasconde il viso dietro a un borsone.
“Sono drogato di souvenir, non ci posso fare niente!” si giustifica.


“E tu che hai fatto?” chiede Chris a Dominic.
“Beh, sapete, ero partito con un progetto a metà fra i vostri, shopping ed escursioni, ma poi ho incontrato un ragazzo spagnolo.. e ho passato tutto il giorno con lui. Dio se sapeva muovere il suo bacino, e non solo quello… “ commenta malizioso Dominic.

“Dom, sei incorreggibile! Possibile che ovunque andiamo tu devi lasciar il tuo segno?” lo ammonisce Chris.
“Ma io sono fatto così. E poi come facevo a dire di no a uno così caliente?” si giustifica lui.

“Dom, sei peggio di una cagna in calore!” lo prende in giro Matthew.

“E fiero di esserlo!” ribatte lui e tutti e tre scoppiano a ridere.

Sentendo le loro voci, Tom esce dalla sua stanza e li raggiunge nella Hall.
“Guarda, guarda chi si è degnato di tornare!” esclama. “Una giornata libera va vissuta fino in fondo!” si giustifica Dominic.
“Tieni, chissà che questo ti faccia cambiare l’umore nero che ti ritrovi!” aggiunge Matthew, porgendogli il suo regalo.
“Grazie. Ad ogni modo, non sono arrabbiato, è solo che vi devo assolutamente parlare. Ci sono grosse novità all’orizzonte.. “ annuncia Tom.



“Abbiamo perso il gruppo supporter? E’ un peccato, a me piacevano, erano bravi.. “ si allarma Matthew.
“No. Non riguarda loro.. “
“Allora è saltata qualche data, vero? Questo è pure peggio, detesto deludere i nostri fan.. “ si allarma ulteriormente.
“Non è nemmeno quello. Non ha niente a che vedere con il tour, è più una cosa.. “ tenta di spiegare Tom, cominciando a perdere la pazienza, ma Matthew lo interrompe di nuovo, facendosi cupo in volto.
“Ho capito tutto, non aggiungere altro. Mi restano solo pochi mesi di vita e nessuno di voi voleva dirmelo fino a questo momento.. “
“Cazzo, Matt, non potresti cercare di essere un po’ meno catastrofico?” sbotta Tom, portandosi una mano alla testa.

“Dico, ma li hai letti o no la maggior parte dei testi che scrive?” gli fa notare Dominic.
“Già. Catastrofe è il suo secondo nome!” ridacchia Chris.


“Sapete, considerando che me la cavo benissimo a suonare sia la chitarra che le tastiere nel corso della stessa esibizione, basta che mi metta solo un altro po’ più di impegno e sarò in grado di aggiungere senza problemi anche basso e batteria, così potrò fare a meno di voi, se non apprezzate il mio stile!” protesta Matthew, incrociando le braccia.
Chris e Dominic lo guardano molto, molto poco convinti.
“Che c’è?”
“Non te la prendere, Bells, ma non la dai a bere a nessuno quando fai il minaccioso.. ammesso e concesso che quella fosse una minaccia!” commenta Chris.
“E’ vero, scommetto che pure una farfalla saprebbe incutere più timore di te!” lo punzecchia Dominic.
Matthew semplicemente li ignora e si rivolge nuovamente a Tom.

“Ci stavi dicendo? E giuro che stavolta non ti interrompo più!” gli promette col più innocente degli sguardi.
“Stavo dicendo che state per provare qualcosa di nuovo, che ancora non avete fatto: collaborerete con un’altra band.. “ annuncia Tom.
“E di chi si tratta?” domanda Chris.
“ I Placebo.”
“Sono quelli di ? ‘Pure Morning ‘ , vero? Adoro quella canzone, specie quando parla dell’amico vestito in pelle, wow, che bella immagine… “ commenta Dominic.

“Sì, quella è una delle tante.. “ risponde il manager, ignorando il resto.
“”Bello. Mi piace come idea. Adoro il loro sound e misto col nostro dovrebbe nascere qualcosa di davvero niente male.. “ sentenzia Matthew, sorridendo all’idea.


“Benone. Sono felice che vi piaccia l’idea, anche perché è una cosa che avreste dovuto fare in ogni caso. E’ partito tutto dalla Warner, e così non potete certo rifiutarvi.. “
“Hey, non mi piace essere comandato a bacchetta. Uno stupido giorno avrò la mia personale stupidissima etichetta e allora ci produrremo per conto nostro!” spergiura Matthew.

“Forse, ma visto che ancora non ce l’hai, chiudi il becco e attieniti ai loro stupidi ordini!” gli risponde per le righe Tom.


“Sia chiaro che lo faccio solo perché interessa a me e non perché me l’hanno imposto!” precisa Matthew e gli altri due annuiscono in pieno concordo.
“Come volete, a me basta che lo facciate!” alza gli occhi Tom.

TBC


Non so come sia Dominic in realtà , ma mi serviva che fosse gay ai fini della storia… spero non vi dispiaccia.


Bene, stavolta sono stata più rapida del previsto, ma per il prossimo capitolo non so quanto impiegherò.. dipende tutto dall’ispirazione.. vedremo..



Beh, per ora è tutto, spero che vi piaccia fin qui.. ma anche in caso contrario ditemelo pure ! ;)

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Capitolo 3
*** II. ***


Rieccomi, puff, puff, ce l’ho fatta!

Elyrock, grazie, sono felice che ti diverta e che ti piaccia ‘questo ‘ Dom ’ ;)


Leia, (prima cosa danza della felicità per aver una nuova lettrice!), grazie mille per tutte le info, soprattutto quella che in realtà i Placebo e i Muse non vanno granché d’accordo ( il che forse mi ha dato un’idea.. ) e hanno già avuto modo di incontrarsi .. ma in questa storia fingerò che non si siano mai incontrati finora e si conoscano poco o nulla.. e non finisce certo qui la lista dei cambiamenti!

In più, cosa molto buffa sui due manager, quello si cui ero incerta è risultato il nome esatto, mentre su quello che ero sicura.. ho cannato alla grande! Ma su suggerimento di Leia, (che mi ha detto che non è tim Collins, ma Tom Kirk ) provvedo subito :)


Ecco un altro capitoletto che spero vi diverta.. :

Capitolo II.

La mattina dopo, così come si sono messi d’accordo, Alex rintraccia il numero che le è rimasto in memoria, lo aggiunge alla rubrica e chiama.
Attende qualche squillo, ma poi giunge la risposta.

“Pronto?” borbotta una voce affaticata dall’altra parte.

“Hey, Tom, sono Alex. Ti ho preso in un momentaccio?”

“Non me ne parlare, è un casino. Sono qui al Palacio Deportes , dove si devono esibire stasera. Sono solo le nove di mattina ed è già assediato da una folla infinita, tanto che pare che la strada dove volevamo farli passare ora è inaccessibile. Dobbiamo sgombrare la zona, oppure trovare una via secondaria entro il primo pomeriggio, sto facendo fare i salti mortali alla security.. “ spiega Tom.

“Capisco. Ma vedrai che si risolve tutto.. “




“Lo spero. E tu che mi dici? Non te lo chiedo nemmeno dove sono i Placebo.. “
“E fai bene. Le conosci meglio di me le conseguenze di una giornata libera. Posso solo immaginare dove si siano cacciati.. e preferisco non farlo. E i Muse che fanno?”
“Dovrebbero stare in Hotel a ripassare parole e musiche.. ma conoscendoli non lo darei così per scontato. Ad ogni modo, ho dato loro la news e ne sono entusiasti, più di tutti Matt.. “ la informa lui.


“Bene. Anch’io ho informato gli altri, e Brian è su di giri.. “


< .. Ok.. non è esattamente l’ambito musicale che lo galvanizza così tanto.. ma sorvoliamo.. > pensa.

“Perfetto. Allora non ci resta che organizzare il primo incontro. Ho controllato su qualche vostro sito le date del tour e pensa un po’, il periodo in Inghilterra più o meno combacia col nostro, devo solo aggiustare giusto un paio di cose, ma non credo che ci saranno problemi.. “ assicura Tom.

“Noi finiamo qui fra tre giorni e poi voliamo dritti a Manchester.. “ spiega Alex.
“Direi che non potrebbe essere meglio di così. Noi vi raggiungiamo il giorno dopo e soggiorneremo al ‘ Divine ‘, voi?”
“ Noi al ‘Fabulous’. Sono abbastanza vicini, buon per noi. Possiamo già metterci d’accordo così: verrete voi al nostro Hotel, la prima sera che siete lì. Noi abbiamo una serata, ma per mezzanotte o giù di lì dovremmo riuscire a rientrare. Lì non ci saranno problemi di privacy e potremo discutere tranquillamente.. “ lo istruisce Alex.

“Ok, mi sta bene. Allora ci vediamo fra quattro giorni, a presto!” la saluta Tom, riattaccando.


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“No, Bells, non ci credo, non puoi aver vinto di nuovo tu, allora non stavi bluffando!” sbuffa Chris, guardando storto Matthew che si accaparra l’ennesimo bottino.


“Io ho lasciato subito perdere. Il nostro Bells non è semplicemente baciato dalla Fortuna .. io credo che ci vada proprio a letto!” commenta Dominic, raccogliendo la carte nel mazzo.


I tre stanno seduti sul letto, nella stanza di Matt.
In un primo momento si erano messi di buona lena a ripassare, ma poi i fogli si erano accatastati al bordo del letto, perché i tre avevano trovato molto più stimolante una partita a poker.
A soldi, ovviamente, se no che gusto c’è?

“Dovreste saperlo che contro di me è una partita persa in partenza. E’ risaputo che sbanco sempre i casinò quando ci vado!” sorride pieno di sé Matthew, intascando il gruzzoletto.


Sono in procinto di cominciare una nuova partita, ma dei rumori di passi sul corridoio, che si fan sempre più vicini, li insospettiscono.
“Oh- oh, arriva qualcuno!” osserva Chris.
“Cazzo, di sicuro è Tom, bisogna fare presto!” dice Dominic.
Matthew va ad aprir la porta, mentre gli altri due mettono via le carte e spargono i fogli sul letto disordinatamente, per dar l’idea di averli consultati.
Dopodichè, ciascuno prende in mano uno spartito e si rimette sul letto.


Pochi secondi dopo, Tom bussa alla porta.
“E’ aperto, entra pure.. “ lo avvisa Matthew, per poi assumere un’aria assorta sul suo foglio, come gli altri due.
“Tutto risolto, ragazzi, la via di accesso è di nuovo libera.. “ li informa.
“Buono a sapersi, ci stavamo preoccupando.. “ commenta Chris, senza staccare i suoi occhi dal foglio.



“Oh, vedo che vi state dando da fare, bravi i miei ragazzi che studiano così diligentemente.. “ commenta Tom, ma a nessuno dei tre sfugge la sottile ironia nelle sue parole. “Soprattutto tu, Matthew, dato che non dev’essere affatto facile leggere quelle tabs.. * al contrario *!” gli fa notare Tom, guardandolo di sbieco.
“Dannazione!” impreca Matt, rigirando subito il foglio. “Ehm.. stavo sperimentando un nuovo modo per suonar la chitarra… “ tenta di giustificarsi.
“Ci hai provato!” ribatte Tom, incrociando le braccia.


“ Ad ogni modo, volevo anche avvisarvi che ho sentito il manager dei Placebo e ci incontreremo con loro quando saremo a Manchester, ok?” li informa e i tre annuiscono.


“Ok, ora vi lascio e spero che stavolta ve la ripassiate sul serio la scaletta, dato che avete cazzeggiato per due ore!” aggiunge, lanciando un’occhiataccia a ognuno di loro.


“Esagerato, non sono due ore.. “ protesta Dominic. “.. per almeno mezz’ora quei fogli li abbiamo guardati sul serio!” precisa.


“E poi sono anni e anni che le suoniamo, almeno per quanto riguarda le vecchie hits.. .. ormai ci sono entrate nel DNA, il ripasso è inutile!” puntualizza Chris.


“Ma per quelle del nuovo album non vi guasterebbe di certo. Comunque vi aspetto alle 14:00 per il sound-check, quindi datevi da fare. E, Matt, se sbagli anche solo un accordo.. povero te!” aggiunge Tom, uscendo dalla stanza.


“Dicevate della mia fortuna?” alza gli occhi Matt, lasciandosi cadere sul letto.
“Hai preso nota, Matt? * Quella * era una minaccia!” lo prende in giro Chris.
“Ma poi non ho capito.. perché se l’è presa più con me? Anche voi due non avete ripassato!” osserva lui.
“Già, ma almeno noi lo abbiamo camuffato meglio. Tu non sai nemmeno tenere un foglio dalla parte giusta!” gli rinfaccia Dominic.


“Inoltre, tu sei quello che ha più cose da ripassare, tra chitarra, tastiere e anche le lyrics. Io devo dire soltanto due parole in croce quando ti aiuto nei cori!” aggiunge Chris.
“Ha ragione Chris, tu dovresti darci il buon esempio.. e invece che fai? Ci trascini nel tunnel del gioco d’azzardo.. Tsk, tsk, Matt, sei un pessimo elemento!” finge di rimproverarlo Dominic, con fare indignato.


“There’s no justice in the world and there never was.. (Non c’è giustizia al mondo e non c’è mai stata)” canterella Matthew.
“Quella puoi anche lasciarla perdere, non è in scaletta..” lo avvisa Chris.
“Lo so, ma si adattava al momento!” si giustifica lui.


“Dai, piantala di fare la vittima e mettiti sotto!” lo sprona Dominic, lanciandogli scherzosamente i fogli addosso.

-------------- 4 GIORNI DOPO

Manchester, ore 23:48

“Siamo pronti, possiamo anche andare!” annuncia Brian con tono squillante, salendo sul tour bus, seguito a ruota da Steve e Stefan.
“No, non credo ai miei occhi, stavolta siete pure in anticipo!” esclama esterrefatta Alex.
“Beh sai com’è, il nostro Brian è qui che scalpita tutto.. “ spiega Stefan, mentre gli scompiglia affettuosamente i capelli.
“Già, anzi ho idea che abbia pure cercato di finire prima il concerto!” aggiunge Steve.
“Hey, no, non esageriamo. Ho fatto tutte le canzoni che avevamo in scaletta.. e ho concesso perfino una cover a richiesta, che nemmeno era prevista!” precisa Brian, aggiustandosi i capelli. “Ad ogni modo, non potevamo farli aspettare.. non sarebbe professionale.. “ si giustifica.


“Sì, sì, certo, perché saltare addosso al loro cantante è senz’altro l’emblema della professionalità!” commenta sarcastico Stefan.
“Non è vero che gli voglio saltare addosso.. non subito la prima sera almeno!” ridacchia Brian.
“Ma tu guarda che cosa mi tocca sentire!” alza gli occhi Alex, scuotendo la testa.


Nel giro di un quarto d’ora arrivano al Fabulous, depistano i pochi fan che ancora si aggirano nei dintorni ed entrano nella Hall.
Dal divanetto sul fondo si alzano Tom e i Muse per andar loro incontro.
“Eccoci qui, è molto che aspettate?” domanda Alex, stringendo la mano a Tom, il che da il via a un giro di strette fra tutti.
“Macchè , siamo appena arrivati anche noi.. “ risponde l’altro, mentre tutti si siedono.

Brian non fa molti complimenti e si mette subito vicino a Matthew e la cosa lo lascia alquanto perplesso, ma non dice nulla comunque.
I due si studiano a vicenda.
Matt indossa un paio di blue jeans e una camicia rossa, lasciata un po’ sbottonata.
E’ un colore che decisamente gli dona.
Invece, Brian è tutto in nero, cominciando dalle scarpe, proseguendo con i jeans, la T-shirt e pure le unghie smaltate.
Ed è un colore che decisamente dona a lui.

Anche Stefan e Dominic si scambiano occhiate furtive con mezzi sorrisi.
Quanto a Steve e Chris, loro nemmeno riescono a tenerli aperti gli occhi perché entrambi cascano in piedi dal sonno e quel divanetto non è d’aiuto.
Uno è provato dalle fatiche del concerto, l’altro da quelle del viaggio.

“Bene, io direi che potremmo cominciare da domani mattina. La EMI ci ha già messo a disposizione una sala di registrazione che dista solo poco più di dieci minuti di macchina da qui.. “ li informa Alex.
“Ma domani mattina noi abbiamo il solito ripasso della scaletta, non possiamo .. “ fa notare Dominic.
“Beh, tenendo conto di quanto fate tesoro di quel momento, direi che potete anche farne a meno!” commenta Tom, con una punta di rimprovero nel suo tono.
“Cos’è questa storia del ripasso?” domanda Stefan.

“Ogni mattina che abbiamo un concerto, dobbiamo ripassarci le musiche..” spiega Chris, sbadigliando.
“Già, sembra quasi di essere tornati a scuola!” alza gli occhi Dominic.
“Noi non l’abbiamo mai fatto, e la memoria finora non ci ha mai giocato brutti scherzi.. “ racconta Brian.
“Anche a noi piacerebbe evitarlo, ma Tom è uno preciso, fin troppo!” commenta Matthew.


“Faccio solo il mio lavoro. A proposito, ancora prima di cominciare alla collaborazione vera e propria, io proporrei una specie di test.. “ suggerisce Tom.
“Che test?” chiede Alex incuriosita.
“Niente di troppo complicato. E’ solo che penso che se non sono capaci di scambiarsi ruoli e adattarsi gli uni allo stile degli altri, personalizzandolo un po’ magari, allora non so nemmeno se vale la pena di cominciare il progetto. L’ideale sarebbe sentir i due gruppi interpretare ciascuno un pezzo a scelta tra la scaletta dell’altro e vedere che salta fuori.. “ spiega lui.
“Intendi una cover reciproca? Mi piace come idea!” approva Alex.

“Da quando è diventato così complesso collaborare? Prima prendevamo chi ci interessava, buttavamo giù il pezzo a tavolino, lo provavamo, lo registravamo e finiva lì. Abbiamo sempre fatto così .. “ protesta Brian.
“Beh, sono stato precipitosa. Mi piace come ragiona Tom, quindi lo terrò a mente per collaborazioni future. Farete così, ormai è deciso!” sentenzia Alex, mentre Brian alza gli occhi rassegnato.


“Visto? Te l’ho detto che il nostro manager è un precisino. Però, dai, a me piace come trovata, vedila come una boccata d’aria fresca dalle solite canzoni. Io non mi sono mai cimentato con le vostre, sarà divertente!” osserva Matthew.
“Oh, non metto in dubbio che lo sarà.. “ ammicca Brian e la perplessità di Matthew aumenta.

“Beh, direi che allora restiamo d’accordo così. Domattina vi faremo avere le reciproche scalette e potrete scegliere la canzone che volete eseguire e lavorarci su. Credo che metà mattinata sarà sufficiente.. “ commenta Tom, chiudendo quella specie di mini riunione.
Chris segue Tom alla navetta per l’Hotel, accompagnati da Alex, mentre Steve sale in camera sua.


Matthew si guarda attorno in cerca di Dominic, ma, così come Stefan, sembra già essersi dileguato.
Infatti incontra solo lo sguardo di Brian.

“Beh, pare che siamo rimasti solo noi due.. “ osserva Matt, in cerca di una qualunque frase per rompere quel silenzio.
“Già. Io non sono per niente stanco, e nemmeno tu sembri esserlo. Quindi, che dici? Ti va se ci fermiamo a bere qualcosa?” lo invita Brian, indicandogli l’angolo bar.

Matthew scruta il suo interlocutore con un po’ di diffidenza, indeciso sul da farsi.


TBC

Sì lo so, è un bel po’ surreale ma mi è uscita così e così me la tengo.
Se volete continuare ad essere partecipi della mia follia, appuntamento al prossimo capitolo… quando la mia ispirazione fumerà abbastanza da aiutarmi a scriverlo, si intende!

Scherzi a parte, spero vi piaccia fin qui…
Ma qualunque cosa volete dirmi siete liberi di dirmela :)

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Capitolo 4
*** III. ***


Rieccomi, un po’ in ritardo ma ci sono!

Lisachan, Leia, Niamh15 (bentornata!), ShortMaggot (danza della felicità, ho una nuova lettrice!), GRAZIE INFINITEEEEEEEE !!!

LISACHAN: oops.. davvero è ‘pullman ‘ ??? argh, quindi ho continuato imperterrita per quasi 18 anni a scriverlo sbagliato?? Vabbè se ricapita, risolvo con ‘tour bus ‘ e non se ne parla più.
Quanto all’altalenare del carattere di Matt… era una cosa voluta, è quello che intendevo per ‘finto timido ‘ , probabilmente devo aver esagerato un po’. Cmq, non intendevo affatto dargli una veste aggressiva, il fatto è che ‘fucking ‘ (e tutte le parole imparentate) sono all’ordine del giorno per gli stranieri e le usano senza problemi per enfatizzare anche ciò che non serve, ma forse reso in italiano sortisce un effetto più brusco, provvederò a cambiarlo con qualcosa di più leggero, chiedo scusa.

Cercherò di direzionarlo meglio, ma del resto se lo provocano devo pur farlo reagire in qualche modo.. Quanto allo slash di per sé, ti assicuro che è l’ultima cosa attorno alla quale ruota questa storia, è per questo che non lo metto nemmeno come avviso, spero ti vada bene lo stesso. Ad ogni modo, liberissima di scrivere tutti gli spin-off che vuoi , e a me non dispiacerà affatto leggerli! ;)



LEIA: quanto al carattere di Matt, ti rimando a quel che ho detto a lisachan.
Per Dom, sono io la prima a dirlo, è in assoluto il più OOC dei personaggi, credo che del vero Dom abbia solo l’aspetto fisico ( e mi prostro in ginocchio, chiedendo scusa a lui, la sua fidanzata, famiglia, parenti, amici e tutte le sue fan!!) , ma mi serve che in questa storia sia gay dichiarato e felice di esserlo. E a volte avrà uscite tanto irriverenti da ricordare vagamente l’Anya di ‘Buffy ‘.. chiedo ancora scusa.

Felicissima che ti piaccia come sto caratterizzando Chris, e felice di averci azzeccato con la storia del poker, il fatto è che ho letto da qualche parte che Matt non disdegna i casinò.. e ho preso spunto da lì.

Ci avrei scommesso che Tom era uno scatenato.. ma mi divertiva l’idea del manager precisino.. allora chiedo scusa anche a lui!

Quanto alla recensione che ti ho fatto, è più che meritata, è quello che penso sul serio e dovevo dirtelo! :)


NIAMH: prima cosa, grazie delle info sui Placebotti! Nuuuuu, Brian papà , che cosa teneeeeeraaaaaaaa !! Iper felice anche per il suo fidanzamento con la fotografa, ma nella storia sia lui che Stef ( a proposito, felice che non ti dispiaccia l’intrallazzo che ci sarà tra lui e Dom) sono single..

Cmq, anche a me piace pensare a Stef e Bri insieme!
Di Steve sapevo già, tanto tenero anche lui!
Quanto alla tua richiesta, non solo ti accontenterò, ma ti ringrazio pure! Io ne avrei scelta un’altra, ma la tua mi ha dato un’idea, e poi comunque riesco a inserirlo lo stesso quello che volevo..




SHORTMAGGOT: sono contentissima che fin qui ti piaccia e ti sembra interessante (spero di non deluderti in seguito.. ) Ho visto che hai postato una FF sui Muse, poi me la andrò a leggere, contaci.



Altrove mi sono arrivate altre notizie interessanti, e non nascondo che un po’ mi viene da ridere quando scopro di aver toppato clamorosamente su qualcosa.
Il nome del Manager dei Placebo è esatto.. ma chi avrebbe mai pensato che Alex è una donna e non un uomo????? Provvederò a cambiare pure quello..


ora si prosegue e ..c’è anche un momentino tutto tra Brian e Matthew (ma no, non fate pensieri slashosi.. )



Capitolo III.



< Uhmm.. noi due soli, a bere qualcosa, nel cuore della notte.. Perché questa cosa mi suona tanto come un appuntamento? No, Matt, che fai? Solo perché si sa che lui è di preferenze un po’ ambigue ti permetti di saltare a queste conclusioni? Che fine ha fatto la tua mente aperta ? E’ solo una normalissima conversazione tra colleghi, quindi smettila di fare il paranoico! > si impone Matthew.



“Hey, sei ancora su questo Pianeta?” gli chiede Brian, mentre gli agita spiritosamente una mano davanti agli occhi, vedendolo così pensieroso.
“Quando ti ho offerto un drink intendevo entro stanotte!” aggiunge sarcastico.


“Spiritoso. E’ solo che stavo decidendo che cosa prendere.. “ mente l’altro.

“Questo significa che accetti?”
“Pare di sì.. “ risponde Matthew, seguendolo all’angolo privet del bar.


Pochi minuti dopo, i due chiacchierano del più e del meno, seduti davanti a un bloody Mary e a un Gin Tonic.


“Avete suonato al MEN Arena stasera, vero?” domanda Matt e Brian annuisce.

“Anche noi ci dobbiamo esibire là domani, solo che non ci siamo mai stati finora.. “

“Anche per noi era la prima volta.. “
“Com’è?”

“Sul palco c’è spazio a sufficienza per muoverti liberamente, anche perché non so te ma io detesto starmene impalato in un punto fisso.. “ commenta Brian e stavolta è l’altro ad annuire.



“Per quanto riguarda il pubblico, di gente lì ce ne sta a palate, anche sotto il palco. E sui tecnici che posso dire? Non che siano questi grandi geni, ma tutto sommato quegli stupidi incompetenti il loro dovere l’hanno fatto, poteva essere peggio.. “ sentenzia Brian.
“E parli così dei tecnici che ti soddisfano?” si stupisce il suo interlocutore.
“Dovresti sentire come parlo di quelli che sono un completo disastro!” replica l’altro.


“Io spero solo che ci facciano usare i nostri strumenti. Odio quando ti forniscono già i loro.. “ cambia argomento Matthew.

“Vale lo stesso per me. Fortunatamente è una cosa che non fanno in molti posti. Mi ricordo che qualche anno fa eravamo in Italia, ospiti a un Festival loro, San qualcosa, non ricordo.. Comunque, mi avevano imposto di suonar una chitarra che non era la mia. Vuoi sapere com’è finita? A fine esibizione l’ho sbattuta a terra e ridotta a pezzi. Forse non era il genere di Festival dove puoi fare quelle cose, infatti non ci hanno più invitato lì, ma in tutta onestà non me ne può fregare di meno!” fa le spallucce Brian, sorseggiando il suo Bloody Mary.


“Ti capisco. Però, no.. rompere le chitarre non mi piace granché, nemmeno se non si tratta delle mie, è una cosa che faccio di rado. Però devo ammettere che quando lo faccio mi diverto davvero parecchio. Per lo più, Chris e io a fine concerto preferiamo accanirci contro la batteria di Dom.. con o senza il suo consenso!” ridacchia Matthew, bevendo il suo Gin Tonic.
“Mi ricordo che una volta suonavamo a San Diego e mi hanno dato una chitarra talmente orribile che sono riuscito ad arrivare giusto a fine concerto, e poi non le ho fatto nemmeno un graffio, ma sono uscito e l’ho gettata direttamente nel cassonetto dei rifiuti. Probabilmente avrò fatto la felicità di chi l’ha trovata!” continua lui, facendo sorridere l’altro.


< Dannato il mio stupido sesto senso! Mi sono fatto delle paranoie inutili prima. Ora sto davvero a mio agio e sto trascorrendo una piacevole serata, sarà anche che gli argomenti non ci mancano. Insomma, non ho alcun motivo di aver timore di Brian, nemmeno ora che si è avvicinato. Un momento. Si è avvicinato? > nota Matthew, cominciando ad inquietarsi nuovamente e a scusarsi col suo sesto senso.


In effetti, Brian gli si è avvicinato sul serio e ora sembra proprio guardarlo in tutt’altro modo.
“Sai, mi piace molto il modo in cui moduli la voce quando canti. Tutti quei gorgheggi, il falsetto così melodioso .. non dev’essere facile.. “ osserva Brian.

“Ti ringrazio. Beh, è solo questione di esercizio e costanza e.. sì, ok, un po’ ci devi anche essere portato.. “ spiega l’altro, continuando a bere, forse anche per festeggiare l’ennesimo falso allarme.


“Sarebbe davvero intrigante farti fare quei versetti a letto!” confessa Brian, con la nonchalance più assoluta, come se quella fosse la cosa più normale da dire, per poi posargli una mano sopra la sua coscia sinistra.


Il ragazzo sposta la testa giusto in tempo per evitare che Matthew gli lavi la faccia col Gin Tonic che ha appena sputato, strozzandosi, mentre gli sembra che l’acqua tonica che c’è lì dentro abbia un sapore ancora più amaro di quello che ha già per natura.


“Co... " l'improvviso tossire gli impedisce di concludere la frase " Cosa hai detto?” esclama, quasi spaventato, riprendendo a respirare e togliendo la mano di Brian dalla sua gamba, nemmeno troppo gentilmente, per poi abbottonarsi di più la camicia, per sicurezza.
“Hai capito bene, carino!” gli assicura l’altro, più calmo che mai.
“Mettiamo subito in chiaro le cose. Sono a dir poco scioccato, lusingato quanto vuoi, ma .. “ ribatte Matthew, ma si blocca da solo.

< Lusingato?! Ma da dove mi è uscito? > si domanda sconvolto, incolpando l’alcool.


< Lusingato? Senti, senti, buono a sapersi.. > esulta Brian.

“Ad ogni modo, il punto è che ti è sfuggito un piccolo particolare di una certa importanza: io NON sono gay!” continua Matt, soffermandosi molto sulla negazione.

“E allora? Io lo sono per metà, e non è certo una cosa che mi sono imposto di diventare quand’ero piccolo. L’ho scoperto col tempo, mi è piaciuto e quindi non lo disdegno. Certo, non mi succede con tutti, dipende dai ragazzi in questione.. e tu , bello mio, sei nella lista dei fortunati.. “ lo informa Brian, con fare civettuolo.


“Beh, allora mi puoi pure depennare da quella lista, visto che non accadrà mai nulla, levatelo dalla testa!” lo informa Matthew, alzandosi dalla sedia e lasciando il suo drink a metà.

“Io ti dico solo che se ogni tanto non ti butti e provi qualcosa di nuovo, allora forse la vita non vale nemmeno la pena di essere vissuta.. “ insiste Brian.
“Io invece ti dico che si è fatto tardi ed entrambi abbiamo bevuto un po’, e ora faremmo meglio ad andare ognuno per la sua strada.. “ cambia argomento Matthew.


“Ok, allora chiamo la navetta e ti accompagno.. “
“NO! E non sto nemmeno a disturbare quella del mio Hotel, ci vado da solo, a piedi, tanto dista solo di un paio di isolati… “ protesta l’altro.

“Stai dicendo che ti fidi di più a rischiare di fare brutti incontri là fuori che a star cinque minuti da solo con me?” domanda Brian.
“Esattamente!”


“Beh, ora sono io ad esserne lusingato.. “ sorride Brian.


“Non esserlo! Questa faccenda s chiude qui dov’è iniziata. Ci vediamo domani, ma solo ed esclusivamente per lavoro!” esclama Matthew, uscendo dall’Hotel a passo accelerato.



< Oh no, povero piccolo, questa faccenda è appena iniziata.. > pensa Brian con un sorrisetto, finendo il suo drink mentre lo guarda allontanarsi.



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La mattina seguente, manca poco più di un quarto d’ora alle nove, ma entrambe le band sono già chiuse ciascuna in una stanza dello studio di registrazione, a guardare la scaletta altrui.

Matthew si è messo davanti all’impianto stereo, facendo scorrere le tracce una dopo l’altra, ma concentrando la sua attenzione solo sull’intro, finché finalmente trova quello che lo colpisce di più.


“Ragazzi, ci siamo. Vi va di far questa? Chris, non trovi che le chitarre qui siano fantastiche?” esclama.
“Sì, davvero niente male. Ok, per me si può fare.. “ afferma Chris.
“Anche a me la batteria non dispiace, poi al limite cambio un po’ e faccio di testa mia. Ok, vada per questa allora!” approva Dominic.
“Perfetto, mettiamoci al lavoro!” incita tutti Matt, infilandosi la tracolla della sua chitarra e accertandosi che sia perfettamente accordata.



Nell’altra stanza, anche Brian sta esaminando le varie canzoni ma ancora prima di sentir la musica sono le lyrics a interessarlo maggiormente.
“Ecco, l’ho trovata, questa è perfetta. Vediamo un po’ come fa.. “ esclama per poi ascoltar la traccia, chiudendo gli occhi per concentrasi meglio.



< Allora, prima parte molto bassa, poi si alza parecchio di tono, poi quello non lo faccio, quest’altra parte la evito. Poi di nuovo bassa, poi alta, poi cambio. Sì, la posso fare, verrà bene.. > pensa, per poi stoppare il CD.

“Voi che dite? Proviamo con questa?” si rivolge a Steve e Stefan.
“Sì, mi piace perché è varia, sembra interessante.. “ commenta Stefan.
“Sì, anche a me non dispiace provarla .. “ ammette Steve.

“Allora si fa questa, è deciso. Sono contento che piaccia anche a voi, anche perché lo sapete già che ve l’avrei fatta suonare comunque.. “ fa notare loro Brian, facendo alzare gli occhi a entrambi.

--
TBC

Le due esibizioni ( e non solo) le troverete al prossimo capitolo.. veniva troppo lungo a metterlo assieme qui, senza contare che devo ancora finir di copiarlo e metterlo al PC, puff , puff.

Nel frattempo spero che vi piaccia fin qui.. ma ditemi tranquillamente qualsiasi cosa pensiate, bella o brutta che sia ;)

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Capitolo 5
*** IV. ***


ShortMaggot, non ho parole per ringraziarti, sei gentilissima, e sono felice che finora ti piaccia !
Addirittura nelle preferite? Wow, me onoratissima!

Ihihi, girovagando per siti, ho scoperto di non essere l’unica mente malata che si immagina Brian e Matt, assieme, il che mi consola. Peccato che sia in una specie di linguaggio criptato e non si riesca a leggere nulla, all’infuori del titolo e del pairing, ma a giudicare dal titolo ‘Taste in Men ‘ mi sa tanto di Slash con la S maiuscola, quindi non mi dispiace più di tanto non riuscire a leggerla…


Ok, bando alle ciance, ecco un capitolone piuttosto lunghino ( ok, un po’ è anche perché ci sono le due canzoni, ma è anche lungo di suo.. )


Capitolo IV.

All’incirca un paio di ore dopo, entrambe le band, si presentano nella sala principale, pronte ad esibirsi sotto gli occhi e soprattutto le orecchie attenti dei due manager.
“Se la cosa non vi crea problemi, cominciamo noi per primi.. “ comunica Brian, prendendo posto con Steve e Stefan.
“Fate pure, per noi è indifferente.. “ risponde Matthew, mentre Chris e Dominic concordano con un cenno del capo.

Queste sono le prime parole che lui e Brian si sono scambiati dalla sera precedente, dato che non si sono nemmeno incrociati all’ingresso.

Sembra esserci un certo distacco fra i due, ed è quello a cui Matthew ambisce, e molto.

< Lo sapevo. E’ solo che ieri ha alzato un po’ il gomito e magari nemmeno si ricorda quello che mi ha detto. Ma adesso è tutto tornato alla normalità. E’ solo e soltanto una collaborazione sul piano professionale.. > pensa soddisfatto, mentre i Placebo si apprestano ad iniziare.


Dall’atmosfera un poco cupa e molto epica che si crea, Matt riconosce immediatamente la canzone e apprezza la scelta.
Quello che apprezza un po’ meno è lo sguardo che Brian gli sta rivolgendo.

CHANGE EVERYTHING YOU ARE
(CAMBIA TUTTO QUELLO CHE SEI)
AND EVERYTHING YOU WERE
(E TUTTO QUELLO CHE ERI)
YOUR NUMBER HAS BEEN CALLED
(IL TUO NUMERO E’ STATO CHIAMATO)

Brian canta, con voce tanto profonda quanto il suo sguardo.

Ma lui non sta semplicemente cantando, gli sta trasmettendo un chiaro messaggio, che Matt sembra aver colto in pieno.


< Altro che normalità, questo qui non si è dimenticato affatto, anzi, ci sta provando di nuovo. E’ inutile che mi guardi così, io non cambio un bel niente, sto bene dove sto, non hanno chiamato nessun numero e.. Dannazione! Quella canzone aveva tutto un altro senso quando l’ho scritta! > pensa, mentre Brian prosegue.

FIGHTS AND BATTLES HAVE BEGUN
(LOTTE E BATTAGLIE SONO INIZIATE)
REVENGE WILL SURELY COME
(LA VENDETTA ARRIVERA’ DI SICURO)
YOUR HARD TIMES ARE AHEAD
(TI SI PROSPETTANO TEMPI DURI)

< Cos’è? La devo prendere come una minaccia? > si domanda Matthew.

BEST, YOU ‘VE GOT TO BE THE BEST
(MIGLIORE, DEVI ESSERE IL MIGLIORE)
YOU GOTTA CHANGE THE WORLD AND USE THIS CHANCE TO BE HEARD
(DEVI CAMBIARE IL MONDO E USARE QUESTA CHANCE PER FARTI SENTIRE)
YOUR TIME IS NOW
(IL TUO MOMENTO E’ ADESSO)

Matt sta bene attento, curioso di vedere come se la caverà Brian con il cambio di tonalità, ma tra chitarra e voce deve ammettere a se stesso che gli è riuscito veramente bene, ma, cantato con una tonalità più alta, quel messaggio sembra farsi sentire ancora di più.


Brian ripete il ritornello per la seconda volta, evitando prudentemente il falsetto, optando per una soluzione alternativa che non è affatto spiacevole da sentire.

Non è l’unica opzione che attua, perché, benché anch’egli sappia suonare il pianoforte, decide di non farlo e parte con un energico assolo di chitarra non previsto, inventato sul momento, tanto che perfino Stefan e Steve si guardano l’un l’altro disorientati, per poi cercare di andargli dietro e ricreare quell’armonia perfetta che regna sempre fra tutti gli strumenti.

Dopodichè cala un temporaneo silenzio che da adito alla strofa finale.

DON’T LET YOURSELF DOWN
(NON TI DELUDERE)
AND DON’T LET YOURSELF GO
(E NON LASCIARTI ANDARE)
YOUR LAST CHANCE HAS ARRIVED
(LA TUA ULTIMA OCCASIONE E’ ARRIVATA)

E ancora una volta, Matt ha la netta sensazione che si tratti di un messaggio rivolto a lui, mentre lo ascolta fino alla fine.
Ed è solo al termine dell’esecuzione che, mentre applaude insieme agli altri, che comincia ad essere colto da un dubbio atroce.


< Oh mio Dio, per la canzone che ho scelto io non ho pensato minimamente al testo, ma ora che ci penso… cazzo, mi sono messo nei guai da solo! > si allarma.


“Tocca a noi, andiamo!” lo esorta Chris.
“Aspettate. E se cambiassimo canzone?” propone lui.
“Ah, ah, hai sempre voglia di scherzare tu. Come se ne avessimo provate altre, sappiamo solo questa e questa si fa!” afferma Dominic.
“Lo so io che ti prende. Da perfezionista che sei, pensi che non l’abbiamo provata abbastanza, ma fidati, sono certo che verrà più che bene.. “ lo rassicura Chris, con una pacca sulla spalla.


Peccato che il problema che angoscia Matthew sia un altro. Brian è lì che attende, seduto con gli altri.


< Ora è il tuo turno, carino, chissà se anche tu vuoi dirmi qualcosa.. > pensa, incuriosito e impaziente di scoprirlo.

Ma Matthew non ha più tempo per i pensieri, deve solo concentrarsi al massimo.
Quella è una canzone come un’altra, perciò lui deve eseguirla come fa sempre con tutte le altre: col cuore e con l’anima.

E infatti, dopo essersi scambiato un ultimo sguardo di intesa con gli altri due, esegue un attacco di chitarra impeccabile, e dalle prime distortissime note Brian la riconosce subito.


STRANGE INFATUATION SEEMS TO GRACE THE EVENING TIDE
(UNA STRANA INFATUAZIONE SEMBRA ABBELLIRE LA MAREA DELLA SERA)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
SUCH IMAGINATION SEEMS TO HELP THE FEELING SLIDE
(UNA TALE IMMAGINAZIONE SEMBRA AIUTARE LA SENSAZIONE A SCIVOLARE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
INSTANT CORRELATION SUCKS AND BREEDS A PACK OF LIES
(UN’ISTANTANEA CORRELAZIONE FA SCHIFO E GENERA UN PACCO DI BUGIE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
OVER SATURATION CURLS THE SKIN AND TANS THE HIDE
(L’IPER-SATURAZIONE ARRICCIA LA PELLE E CONCIA PER LE FESTE)
I’LL TAKE IT BY YOUR SIDE
(LA PORTERO’ DALLA TUA PARTE)
TICK TOCK (X3)
TICK. TICK, TICK..


< A sentirti dire queste cose, sembra quasi che tu mi stia facendo una dichiarazione, ma lo so che, al contrario di quello che ho fatto io, tu stai solo cantando una canzone, è evidente.. e ti sta pure venendo davvero bene.. > pensa Brian, mentre Matthew rende gli ultimi ‘TICK’ in un armonico falsetto, per poi accingersi a cantare il bridge, prendendo lunghi respiri tra una frase e l’altra.



I’M UNCLEAN, A LIBERTINE
(SONO IMPURO, UN LIBERTINO)
AND EVERY TIME YOU VENT YOUR SPLEEN
(ED OGNI VOLTA CHE TU SFOGHI IL TUO MALUMORE)
I SEEM TO LOSE THE POWER OF SPEECH
(A ME SEMBRA DI PERDERE LA FACOLTA’ DEL DISCORSO)
YOU’RE SLIPPING SLOWLY FROM MY REACH
(TU STAI SCIVOLANDO LENTAMENTE DALLA MIA PORTATA)
YOU GROW ME LIKE AN EVERGREEN
(MI COLTIVI COME UN SEMPREVERDE)
YOU’VE NEVER SEEN THE LONELY ME AT ALL
(TU NON HAI MAI VISTO DEL TUTTO IL ME SOLITARIO)
I
(IO)

E ancora una volta, Matt ‘trasforma ‘ la canzone, salendo di qualche tonalità ed emettendo gorgheggi magistrali.

TAKE THE PLAN, SPIN IT SIDEWAYS
(PRENDO IL PIANO, LO FACCIO RUOTARE DI TRAVERSO)
I .. FALL
(IO ..CADO)
WITHOUT YOU I’M NOTHING
(SENZA DI TE IO NON SONO NIENTE)

Matt riprende la tonalità normale e prosegue così fino alla fine.

Dopo un applauso generale e un po’ di confabulazione fra i due manager , questi ultimi si rivolgono alle band con un sorriso radioso.
“Direi che il test è più che superato, i miei complimenti, ragazzi, davvero due performance eccellenti!” esclama Tom.
“Sul serio, dovreste prendere in considerazione l’eventualità di portare queste cover anche ai vostri concerti, credo che il pubblico apprezzerebbe.. “ suggerisce Alex.


“Si può anche fare, l’unica condizione è che se presentate la nostra canzone fareste meglio a modificare il suo titolo.. “consiglia Matt.
“Che intendi dire?” si acciglia Brian.
“Beh, hai levato sia le tastiere che il falsetto. Quindi direi che di ‘Butterflies&Hurricanes ’ è rimasto solo ‘Hurricanes ’!” ironizza il suo interlocutore.

“E tanto per la cronaca, spero che tu ci sia arrivato da solo alla conclusione che la mia è stata solo una scelta basata sulla musicalità della canzone, nessun messaggio nascosto!” puntualizza subito dopo.

“Allora il mio messaggio ti è arrivato.. “ osserva Brian.
“Ricevuto e cancellato. Se avessi dovuto risponderti con una canzone anch’io, probabilmente avrei scelto ‘The Bitter End ‘, perché, qualunque cosa tu abbia in mente, sappi che avrà davvero un amaro, amarissimo finale!” lo mette in guardia Matthew.


Nel frattempo, gli altri componenti delle rispettive band guardano il loro scontro verbale quasi come se si trattasse di una partita di tennis.

“Qualcuno ci sta capendo qualcosa?” chiede confuso Chris. “Meno di niente. Non capisco che abbiano da scaldarsi così tanto.. “ risponde Steve, ancora più confuso di lui, se possibile.
Stefan e Dominic non dicono nulla e continuano ad osservare intenti la scena.

“Questo lo dici tu. E comunque sono felice che tu non abbia scelto quella, perché con tutti i tuoi urlettini e via dicendo l’avresti addolcita così tanto che non si sarebbe più potuta chiamare ‘The * Bitter * End ’!” ribatte Brian.
“Ma tu mi hai detto che ti piaceva il mio modo di cantare!” esclama Matthew, con l’aria ferita, e non è facile capire se stia solo scherzando o se ci sia rimasto male sul serio.
“Beh, mentivo. Anzi, sarete pure bravi e tutto, ma a dirla tutta a me le vostre canzoni sembrano un po’ tutte uguali.. “ commenta acido il primo.

“Se non fosse che sono molto affezionato alla mia chitarra, te l’avrei già rotta in testa!” sbotta il secondo, con gli occhi ridotti a due fessure glaciali.

“Però, il nostro Matt è migliorato parecchio con le minacce!” sorride Chris, rivolto a Dominic.
“Si vede che la tensione sessuale che si è creata tra quei due gli fa bene!” commenta Dom.

“Tensione che?! Ma.. ma che dici? Tu sei un visionario!” borbotta Chris, più scettico che mai.
“No, no, guarda che Dommy ha ragione, se continuano così, quei due finiranno per saltarsi addosso!” sentenzia Stefan, sorridendo a Dominic.
“Sì. Per darsele di santa ragione!” aggiunge Chris, ma poi sussulta.

< *Dommy * ?! > si ripete sconcertato, per poi notare di sfuggita che quei due si stanno tenendo per mano.


Chris li guarda ancora una volta, poi sposta lo sguardo verso Matt e Brian, che forse, a pensarci bene, stanno davvero litigando con un po’ troppo trasporto.


< Oddio, ma cos’è? Un’epidemia? E se questo orrendo cerchio si deve chiudere.. > ragiona lui, incontrando lo sguardo di Steve, che pare proprio avere il suo stesso timore.

<
Quest’atmosfera non mi piace per niente. Ora mi prendo una pausa e chiamo la mia adorata Kelly per dirle quanto mi manca, quanto la amo e quanto continuerò ad amarla1> decide risoluto, prendendo il suo cellulare e uscendo dalla stanza.

Chissà perché, dopo pochi secondi anche Steve si allontana con in mano il suo cellulare, con la stessa intenzione.



Nel frattempo, Brian si è avvicinato a Matthew, sussurrandogli qualcosa all’orecchio, in modo che solo lui lo possa sentire.
“Lo sai che diventi ancora più bello quando ti incazzi ?”
Matthew spalanca gli occhi, mentre il suo viso assume ogni gradazione di rosso, dopodichè arretra prudentemente di qualche passo.
“Io ti detesto e tu mi devi stare alla larga!” sbotta lui.

“Sentite, mi spiace per voi, ma dovrete tenere da parte il vostro odio reciproco, visto che vi tocca lavorare assieme!” ricorda loro Tom.
“Ma io non lo odio affatto!” protesta Brian, irritando ulteriormente Matthew.

“Odio io per entrambi!” gli assicura lui.


“Per quello che mi riguarda, una volta finito il progetto, siete liberi di staccarvi la testa a vicenda!” li avvisa Alex.

“Cazzo, Alex, certo che il tuo attaccamento per me è commovente!” commenta sarcastico Brian.
“Vedila così, tesoro mio, se quella collaborazione salta saranno quelli della EMI a staccarmi la testa!” si difende la manager.

“Ho idea che saranno i giorni più lunghi della mia vita.. “ pensa ad alta voce Matthew, reggendosi sconsolato la testa fra le mani e alzando gli occhi.

TBC

Nonostante credo sia palese, un credit è pur sempre un credit. Generalmente avviso all’inizio.. ma avrei svelato subito di che canzone si trattava (almeno per quella di Muse, visto che quella dei Placebo l’avevo già anticipata). Ad ogni modo, in questo capitolo ho usato rispettivamente ‘Butterflies&Hurricanes’ dei Muse e ‘Without You I’m Nothing ‘ dei Placebo.


La cosa buffa ( o forse dovrei dire preoccupante )è che nella mia mente me le sono immaginata sul serio quelle cover, con le loro voci e i vari cambiamenti. Uhmm.. ok, aspettami, Manicomio, sto arrivando!



Beh, se pensavate che in questa FF quei due andassero d’amore e d’accordo.. fregati! E di questo devo ringraziare le ispiranti info di Leia :)

Spero che vi stia divertendo leggere questa follia assurda almeno la metà di quanto sta divertendo me scriverla!


Se non vi stanno bene i personaggi, lo capisco, ma essendo questa prima di tutto una parodia , l’idea è fare una specie di caricatura dei personaggi stessi, ‘esagerandoli ‘ un po’, per quello li faccio suonare più buffi di quanto dovrebbe essere in realtà.
Il fatto è che dopo aver visto qualche loro live e ascoltato a non finire i loro (STUPENDIIIIII ) CD, a me piace immaginarmeli così , giusto o sbagliato che sia.


L’eccezione la fa Dom, lui non me lo immagino gay, sia chiaro ;), anzi.. forse per farmi perdonare un giorno dovrò scrivere una FF dove lui è un playboy incallito , lol!
spero che vi piaccia fin qui.. ma ditemi tranquillamente qualsiasi cosa pensiate, bella o brutta che sia ;)
e grazie anche solo a chi legge, per me significa già tanto!

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Capitolo 6
*** V. ***


Heilà, buonasera, rieccomi qui a proseguire il mio delirio!

ShortMaggot, Elyrock (bentornata), Lisachan (bentornata!), Arlieen Greenleaf (che bello, un’altra nuova lettrice!!) grazie mille, siete carinissime!

SHORTMAGGOT: sei sempre più gentile, sono felicissima che ti intrighi sempre più e che ti diverta , spero continui ad essere così. Per la recensione, non mi devi ringraziare, tesorina, ho solo detto quello che pensavo. Ancora complimentoni.



ELYROCK, felice che ti piaccia come ho scelto di far andar le cose e che ti diverta fin qui. Felice anche che ti piacciano le canzoni. Ihihih, fammi indovinare, vai alla data di Jesolo, vero? Io invece al concerto dei Placebo vado il 9 ottobre ( che bello, data che si avvicina sempre più ) a Milano, e poi il 4 Dicembre (data più lontana, ma che pian piano si avvicina anche lei ) assisterò a quello dei Muse! Non vedo l’ora per entrambiiii !!

Se qualcun'altra ci va, sarebbe bello incontrarsi :)


LISACHAN: non sai quanto mi faccia piacere sapere che ora i personaggi ti sembrano un po’ più credibili, quando poi dici addirittura IC, mi vien quasi da stappare una bottiglia di spumante dalla gioia! Uh? Conoscere Bri di persona??? Sbaaaav ci metterei la firma , wow, wow.. ok, mi ripiglio..

Felice che ti sia piaciuto anche il ‘momento di terrore ‘ eh eh , pensavo di aver esagerato..

Sììì, lo spin-off, che bello, quasi non vedo l’ora di finir la mia FF per leggerlo allora , ma per il momento credo di essere pressappoco a metà strada, credo, considerando che continua ad allungarsi più del previsto man mano che proseguo.. pensare che credevo di non superare i cinque capitoli scarsi all’inizo.. beh, meglio così direi, eh, eh!

Cmq, volevo dirti, io ho già in mente un finale preciso, quando arriverà. Se ti sta bene, sei liberissima di continuare da lì, se in qualche modo ti rovina i piani, sei altrettanto libera di ignorarlo e partire da dove vuoi, ci mancherebbe.
L’unica cosa sicura è che una lettrice prenotata ce l’hai già ;)


ARLIEEN GREENLEAF : innanzitutto, grazie per averla letta. Felice che la trovi gradevole fin qui, non ho capito bene che intendi per stile ‘secco ‘ , ma ti posso dire che in genere io prediligo molto i dialoghi.. e credo si sia capito. Vacillo parecchio sulle descrizioni, lo ammetto , anche se cerco sempre di migliorare.. ma tra il cercare e il riuscirci ce ne passa, eh eh! Sono contenta che trovi che la grammatica vada bene fin qui, è una cosa a cui tengo parecchio ..

Ok, bando alle ciance, ecco il capitoletto.

Premetto che sono certa che nella vita vera Matt e Bri siano molto, ma moooolto, più maturi, ma è stato più forte di me, qui li faccio litigare come marmocchi anche per i motivi più futili..


Leggere per credere ;)

Capitolo V.

“Se ho capito bene, più in fretta finiamo il progetto e meno tempo dovremo passare assieme, è così?” riassume Matt.
“Esatto, ma si sa, questo genere di cose richiede un po’ di tempo. Infatti, credo che non ci basterà solo la tappa inglese.. “ commenta Alex.


Le parole della donna hanno un effetto devastante su Matt.


< Che cosa? Mi tocca farmi tartassare da Brian anche altrove? No, no, no. Non se ne parla proprio! >

“Io credo che se lavoriamo sodo ci potremmo far bastare anche solo la tappa inglese. Anzi, forse sarà sufficiente anche una sola settimana.. “ annuncia Matthew, benché molto probabilmente stia esagerando un po’ con le pretese.


“Accidenti, una sola settimana dici? E’ una bella sfida!” esclama Tom.
“Già, ma noi sappiamo bene quanto il nostro caro Matt ami le sfide. Anche se a me questa suona più come una missione impossibile!” commenta Dominic.



“Ci possiamo anche provare, perché no? Solo, toglimi una curiosità.. come mai tutta questa fretta?” gli domanda Brian, con fare palesemente retorico.
“Beh, sai com’è, non vedo l’ora che questo progetto diventi realtà!” mente spudoratamente Matt, ma ovviamente , così come il resto dei presenti, Brian non se la beve.



< Sì, certo, raccontatela pure. Lo so io a che gioco stai giocando. Ma non importa. A me basta una sola settimana per farti capitolare, anzi.. forse anche meno! >


Ora è lui quello che sta esagerando con le pretese.

Chris e Steve rientrano dalla loro pausa.
“Arrivate giusto in tempo per sentire le ultime news.. “ si rivolge a loro Stefan. “Grazie a questi due genialoidi, soprattutto lui.. “ continua, puntando un indice accusatorio contro Matthew. “Dovremo mettere il turbo e preparare il pezzo in una settimana, almeno questo è il piano!” conclude.

“Che cosa? Una sola settimana?! Per di più, con di mezzo i vari concerti e i relativi spostamenti ?” si stupisce Steve.
“Accidenti a te, Bells, mettiamo subito in chiaro le cose. Io non ho nessuna intenzione di fare le ore piccole per quel progetto!” protesta Chris.
“Io nemmeno!” lo appoggiano Dom, Steve e Stefan all’unisono.


< Oh, invece io le ore piccole le farei volentieri, ma senza il resto delle nostre due band, e.. ad essere precisi.. senza necessariamente suonare.. > fantastica ad occhi aperti Brian.


“Ora non prendetelo come l’undicesimo comandamento! Se ci riesce, buon per noi, altrimenti prepareremo le cose con più calma, non voglio che nessuno si ammazzi di lavoro. Solo che sarebbe una gran cosa riuscire a realizzare il tutto almeno entro questa tappa in Inghilterra!” precisa Matthew, temendo un ammutinamento generale.
“Così va meglio. Vedremo di fare il possibile.. “ borbotta Chris.

“Sì. In effetti, credo anch’io che vi convenga procedere con un po’ più di calma. Del resto, si tratta di far suonare assieme due band, dovrete distribuirvi ruoli con più attenzione. Tanto per capirci, non si tratta semplicemente di ‘Placebo featuring Matthew Bellamy ‘ ma di ‘ Placebo featuring Muse ‘.. “ spiega Alex.


“Hey, un momento. Cos’è questa storia? Perché siamo noi i ‘featured ‘?” protesta Matthew.
“Oh, andiamo, non fare il bambino, era solo un esempio!” alza gli occhi Tom.

“Già. Non pensavo che per te fosse di così fondamentale importanza la cosa.. “ commenta Brian.
“Infatti non lo è.. “ risponde Matthew. “Perché davo già per scontato che per primo apparisse il nostro gruppo e poi il vostro!” aggiunge.


“ Niente affatto. Per quale assurda ragione dovrebbe essere così?” contesta Brian.
“Mi sembra ovvio, è una questione di ordine alfabetico. Non so che razza di scuole abbia frequentato tu, ma ti informo che la lettera ‘M’ precede sempre la lettera ‘P’!” argomenta Matthew, avanzando di un passo verso di lui.

“Questo non giustifica un accidenti! E’ più importante la lunghezza del nome. ‘Muse ‘ è corto come un accento.. e gli accenti vanno alla fine!” argomenta Brian, avanzando anch’egli di un passo.
“Questa è la scusa più stupida che abbia mai sentito!” ribatte Matt.

“E va bene. Allora mettiamola così. Noi siamo sulla scena da più tempo, per cui.. “
“Eh, no, non ti azzardare nemmeno a tirare in ballo la storia del ‘da più tempo ‘. Noi suoniamo da quando avevamo dodici anni o poco più.. “ lo interrompe Matthew.
“Ma se avete sfondato tardi un motivo ci sarà.. “ lo punzecchia Brian, mentre entrambi non esitano a scambiarsi una serie di occhiatacce.


“E vai! Ci risiamo con la tensione sessuale irrisolta!” esulta sottovoce Dominic, rivolto a Chris.
“Oh, ti prego, Dom, non ti ci mettere anche tu, sono già abbastanza patetici loro due!” borbotta Chris, desiderando quasi di uscire nuovamente.

Intanto, il battibecco fra i due procede, finché..

“Scusate, quanti anni avete?”
“Dovresti saperlo. Io ne ho vent’otto , li ho fatti da poco, eri pure alla mia festa.. “ risponde Matthew, non capendo il perché di quella domanda.
“Io vado per i trentaquattro.. “ risponde Brian, altrettanto confuso.
“Beh, a sentirvi non si direbbe proprio!” sentenzia Tom.

“Davvero, credo che i miei due bimbi, quanto a maturità vi battano alla stra-grande!” commenta Chris.
“E io posso dire lo stesso per la mia bambina!” aggiunge Steve.

“Uff, e io che credevo che fosse un criterio per stabilire chi doveva apparire primo, in base all’età..“ sbuffa Brian.


“Oh, andiamo, io non vedo dove stia il problema. Ciascuno mette per primo il suo nome sul rispettivo album e l’altra band come ‘featured ‘ .. “ suggerisce Alex, credendo di aver risolto quell’insormontabile dilemma.


Brian e Matthew la guardano, dopodichè si soffermano a pensare per qualche secondo.


“E come si fa quando uscirà il singolo?” domanda Matthew.
“E come si fa quando passerà il video su MTV?” domanda Brian nello stesso momento.

“Vi faccio presente che non avete scritto neanche mezza nota ancora, quindi non vi sembra un po’ presto per pensare già a queste cose? E poi, Brian, chi diavolo ti ha detto che girerete pure un video? E comunque, ora vedete di darci un taglio, perché mi state facendo venire mal di testa!” sbotta Alex, esasperata.



“C’è un’altra cosuccia da sistemare. Sarò costretto a modificare alcune delle vostre date qui, se volete dedicarvi alla collaborazione, altrimenti vi troverete in due posti troppo distanti fra loro.. “ avvisa Tom.
“Lo stesso vale per voi.. “ informa i Placebo Alex, e i tre annuiscono senza la benché minima obiezione.
“Aspetta. Che cosa significa che dovrai fare alcune modifiche?” si inquieta Matt.
“Si tratta solo di posticipare qualcosa, non c’è nessun annullamento in programma, quindi sta’ tranquillo. Dei sei concerti che avete in programma qui ne farete solo quattro. Gli altri due li sposteremo a quando tornerete in autunno. Se mi date l’ok, provvedo ad informar i media.. “


Matthew fa un’espressione molto incerta.
“Oh, andiamo, sono sicuro che i vostri fan non ci rimarranno male, non più di tanto, almeno, Lo sposterete solo di qualche mese. Cambierà un po’ i loro piani, ma vedrai che ci saranno tutti, o almeno nove su dieci.. “ tenta di persuaderlo il manager.
“Questo lo dici tu.. “ borbotta l’altro.
“Cazzo, Matt, che cosa devo fare per convincerti? Telefonare a tutte le biglietterie per accertarmi che non c’è stato nessun rimborso?” domanda sarcastico Tom.

“Davvero lo faresti?” domanda speranzoso Matt.
“Guarda che stavo scherzando!” mette in chiaro Tom, alzando gli occhi.
“Uh.. sì, lo sapevo. Anch’io stavo scherzando.. “ fa le spallucce Matthew.


“Sì, come no? Non capisco questo tuo attaccamento esagerato per i fan. Per quello che mi riguarda, se vengono ai nostri show, bene, se non ci riescono allora vuol dire che non ci amano abbastanza!” commenta Brian.

“Ma come puoi parlar così? Essere una rock-star non significa essere Dio. E poi i fan sono tutto, senza loro non saremmo qui oggi, e sto parlando per entrambi.. “ commenta Matthew. “Anche se l’unico lato positivo del non essere qui oggi sarebbe quello di non dover più realizzare questo dannatissimo progetto!” aggiunge.

“Ti ricordo che ne eri entusiasta all’inizio.. “ gli fa notare Tom.
“Appunto. * Ero *. Passato. Ora le cose sono estremamente diverse.. “ precisa lui.
“E possono diventare ancora più diverse .. “ lo avvisa Brian, con fare allusivo.
“Chiudi il becco, tu! Beh, direi che qui per oggi abbiamo finito.. “ cambia argomento Matthew, con la velocità di una saetta.

“Già, e voi fareste meglio a prepararvi, c’è un sound-check che vi aspetta tra un paio di ore.. “ ricorda Tom ai Muse.

“Va benissimo. Almeno così non mi dovrò più sorbire la tua fastidiosa presenza per tutto il giorno!” esulta Matt, rivolto a Brian, per poi girarsi verso Stefan, Steve e Alex con un’espressione molto più serena e cordiale.



“Niente di personale con voi, si intende. Ci vediamo domani, gente!” li saluta con un sorriso, allontanandosi con Chris, Dominic e Tom.

< E così credi che non mi vedrai più per tutto il giorno, eh? Quanto ti sbagli, povero ingenuo.. > medita Brian, osservandolo andare via.

TBC

E per sapere che combinerà Brian (ma credo si possa già immaginare ) dovrete attendere il prossimo capitolo..

Assurda o no che sia, spero vi piaccia fin qui, ma come sempre, siete liberi di dirmi qualunque cosa..

p.s. Non c’entra con la storia, ma.. chi l’ha visto ieri il Festivalbar? Eh, eh, Matthew era tenerissimo con quel.. ‘ pigiamino ‘ rosso, eh ehe he… ihihi, come sono cattiva!


che lui è bello da paura non serve dirlo, ma io sono innamorata di quella sua chitarra argentata che sembra uno specchio, è troppo bellllaaaaaa, guai a lui se si azzarda a sfasciarla!!!!

Ok, finito con lo sproloquio, alla prossima..

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Capitolo 7
*** VI. ***


Heylà, gente!


Miwako chan (Faccio festaaaa, ho un’altra nuova lettrice, che bello!!), lisachan, ShortMaggot, grazie infinite a tutte.


MIWAKO CHAN: ciao, sei gentilissima, sono proprio contenta che finora ti piaccia e apprezzi la caratterizzazione dei personaggi ( è la cosa + bella che tu potessi dirmi!) , spero continui ad essere così. E concordo in pieno, Matthew è un figo sempre e comunque!


LISACHAN: felicissima che continui a piacerti. Eh eh, ma lo sai che ogni tanto pure io me li vedo deformati con le faccine, tipo cartoon (il che mi fa venire in mente una copertina di un CD di un live dei blink-182 coi tre versione caricatura a cartone animato.., non so se hai presente..) ?


Quanto al tuo slash, tranqui, lo voglio leggere cmq, magari quelle non saranno le scene a cui dedicherò la maggior attenzione, ma.. ci sarà pure una trama e un qualche dialogo attorno al tutto, no? ;)


SHORTMAGGOT: non so più come ringraziarti, sei iper gentile, tesorina. Sia, non so lì a Roma, ma a Milano i biglietti per i posti in piedi sono già esauriti, sono rimaste solo le gradinate, e sigh.. la mia amica è rimasta fregata. Fortuna che io ho giocato d’anticipo e me lo sono accaparrata già dal 26 luglio (non è mai troppo presto quando si tratta di un concerto!) , stesso giorno in cui ho preso quello per i Placebo.. con l’ansia che non ce ne fossero più ! Eh, eh, ora vedrai che combina Bri..


Ok, cianciare ho cianciato fin troppo, ecco il nuovo capitolo ;)



Capitolo VI.

MEN Arena, ore 23:44

“E questa era l’ultima canzone. Grazie per essere venuti, è stato un grandissimo piacere avervi qui stasera!” esclama Matthew.

In genere, lui non parla mai molto tra un’esibizione e l’altra, indipendentemente dal fatto che il pubblico parli o meno un’altra lingua, ma almeno al termine qualche frase la dice.

“Vi aspettiamo tutti al prossimo show, buonanotte!” saluta Chris.
Dominic per salutare sceglie di eseguire un breve ma energico assolo di batteria, per poi alzarsi e avvicinarsi all’estremità del palco, sventolando una mano mentre l’altra gioca con una delle bacchette.


Chris e Matt se ne approfittano per accanirsi senza pietà sulla sua batteria, lasciandola semi-distrutta.
Fatto ciò, i tre si apprestano a lasciare il palco con l’aria soddisfatta. E’ stata un’altra serata in cui hanno dato davvero il meglio.

“Certo che vi divertite sempre tanto a smantellare la mia povera batteria, ma ci fosse mezza volta in cui mi aiutate a montarla, considerando che non è poi una cosa tanto semplice!” borbotta Dom.

“Infatti, è per questo che non ti aiutiamo!” ribatte Matthew, guardando Chris con aria di complicità.
“Su con la vita, Dom, promettiamo che prima o poi ci faremo perdonare.. “ annuncia Chris.
“E come?”
“Di sicuro, non aiutandoti a montarla, però una sera potremmo anche usare una chitarra e un basso a cui non siamo granché affezionati, così al termine te li cediamo e sarai libero di sfasciarli entrambi quanto ti pare, mentre, per una volta, noi lasceremo la tua batteria intatta, che te ne pare?” gli propone Matthew.



“Suona bene, o meglio, trattandosi di due strumenti musicali, dopo che avrò riservato loro quel trattamento non suoneranno affatto!” ridacchia Dominic, strappando un sorriso anche agli altri due.


Il loro cammino prosegue, ma passando vicino alle transenne, tra urla e chiacchiericci vari, in quella confusione Matthew riesce comunque ad intercettare indistintamente il discorso di due ragazze in prima fila.

“Hai sentito? Gira voce che ci sia anche un altro cantante nel backstage. Ho sentito prima tre ragazze che si gasavano con altre di esser riuscite ad avere il suo autografo e a scattare una foto con lui.. “ esclama la prima.

“E sai anche che cantante è?” si interessa l’altra.

“Aspetta, fammi pensare un attimo, l’avevano detto.. Mi sembra Ryan Moloko.. Mollok.. qualcosa del genere. Comunque, pare che lui abbia suonato qui ieri, con la sua band, ma non li conosco.. “ le spiega l’amica, mentre l’altra fa le spallucce, poco interessata.


Matthew ha già sentito pure troppo.
Si gira verso di loro, in procinto di avvicinarsi e chieder loro di spiegargli meglio di che cosa stanno parlando, ma non appena le due ragazze si accorgono di lui che le sta guardando, perdono il controllo, cominciano a saltare per poi mettersi a gridare, cercando di spingersi oltre le transenne, cosa che l’addetto alla security provvede ad impedire che accada.


“Oh mio Dio! E’ Matt, E’ MATT!! MAAAAAAAAATTTHEEEEEEW, TI AMIAMOOOOOO!! “ urlano a squarciagola, cercando di sovrastare l’omaccione della security, ma è un’impresa pressoché impossibile.



Matthew fa loro un cenno col capo e sorride, tenendo le sue distanze e pentendosi subito delle sue intenzioni precedenti, mentre quelle aumentano il volume delle grida isteriche.


< Oh dio, che strazio. Quelle sono peggio dell’antifurto della mia macchina! Ma le fan normali, quelle più tranquille, si può sapere che fine hanno fatto? Dovrei avere un desiderio di morte per avvicinarmi a quelle indemoniate! > alza gli occhi lui, allontanandosi, in direzione del backstage.



< Esaurite come sono, chissà che cos’hanno capito. Per me si sono inventate tutto, quindi non .. >

Ma Matthew non fa nemmeno in tempo a concludere quel pensiero, perché si ritrova faccia a faccia con Brian.


“Non c’è che dire, l’acustica era nettamente migliore di ieri sera. Si vede che ai tecnici piaci di più tu.. “ esclama lui “E non c’è da chiedersi perché.. “ aggiunge sottovoce.

“Smettila. E poi si può sapere che diavolo ci fai tu qui?” sbotta Matt.
“Beh, sai, come è facile immaginare, la security mi ha fatto passare senza problemi, considerando anche il fatto che ieri hanno lavorato per noi. Perciò, a eccezione di qualche fan che si è intrufolata e mi si è avvicinata, mi sono goduto tutto il vostro show indisturbato. Ma chi prendo in giro? Sono arrivato solo durante le due ultime canzoni, non mi sorbirei mai quella noia mortale per intero!” precisa lui, facendo innervosire Matthew, che già non vanta il più spiccato dei buoni umori.


“A proposito, delle fan che si interessano più a me, nonostante siano qui al vostro concerto.. la cosa dovrebbe darti da pensare, no?” aggiunge Brian, divertendosi a punzecchiarlo.

Ma Matthew non ci rimane affatto male.
“E’ una cosa più che normale, non pretendo di essere la band preferita in assoluto di ogni mio fan, anche restare nella loro top ten è già un buon risultato… “ fa spallucce lui, per poi prepararsi a punzecchiarlo a sua volta, sapendo di avere l’argomento giusto. “ E poi, se è per questo, erano presenti anche delle nostre fan che nemmeno sanno come ti chiami. Come vedi, è tutto bilanciato!” lo informa, godendosi con evidente soddisfazione l’espressione risentita di Brian a quella notizia.

Ma l’effetto dura poco e lui torna di nuovo sereno in volto.


“Ad ogni modo, è un paese libero, quindi sono libero di far visita al mio artista preferito.. “ continua lui.
“Cosa? Ma se nemmeno ti piacciono le nostre canzoni? E hai ribadito il concetto qualcosa come due minuti fa.. “ gli fa notare Matt, indignato.
“Non ho mai detto che sia per le canzoni.. “ ammicca lui.

“Ti ho già detto di smetterla. Non è più divertente!” gli intima Matthew.
“Ah-ah. Allora significa che c’è stato un momento in cui questo ti divertiva!” osserva compiaciuto Brian.
“No. Non era questo che intendevo!” mette subito in chiaro l’altro.


Chris e Dominic hanno assistito alla loro intera ennesima schermaglia, senza proferire parola, finché Dominic rompe quel loro silenzio.
“Senti, Brian, non è che per caso c’è qui pure Stef?” gli chiede con due occhi che sono la quinta essenza della speranza.
“No, spiacente, ci sono solo io, gli altri sono rimasti all’Hotel.. “ risponde Brian, notando subito che il suo interlocutore ci è rimasto un po’ male. Fortunatamente sa come risollevargli il morale.

“Ma mi ha detto che ti aspetta più tardi nella sua camera.. “ aggiunge, alimentando nuovamente le sue speranze.
Infatti, basta questo per far tornare il sorriso a Dominic.

< Bene. Se non altro, finché sono qui anche loro, posso star tranquillo.. > pensa Matthew, sollevato.


“Hey, Chris, che ne dici di andar a firmare qualche autografo e a stare un po’ coi fan? E’ tanto che non lo facciamo, dai, andiamo!” propone Dominic, trascinando via con sé Chris, senza nemmeno dargli il tempo di rispondere, lasciando quindi Matthew e Brian da soli.
Matthew ha l’assoluta certezza che il suo amico l’abbia fatto di proposito, magari addirittura convinto di fargli un favore.

< Nota a me stesso: uccidere Dom! > si appunta mentalmente , per poi rivolgersi a Brian.

“Guarda che qui perdi solo il tuo tempo. In che lingua devo dirtelo che ti detesto e basta?” lo informa lui, esasperato.
“L’odio è pur sempre un sentimento. E i sentimenti possono cambiare in fretta.. “ risponde Brian, facendosi più vicino.

< Perché non se ne fa una ragione? Perché non mi lascia in pace? Perché deve essere così insopportabilmente cocciuto? Che cos’ho fatto di male per meritarmi questo? Ma soprattutto.. perché è già da più di quindici secondi che continuo a fissargli la bocca? > si domanda Matt, sconcertandosi da solo.


Brian sembra accorgersi di quel particolare interesse da parte sua e decide di approfittarsene.


< E così ti piace la mia bocca, eh? E dire che potresti fare molto più che guardarla e basta… > pensa, accorciando pericolosamente le distanze fra i due, tanto che i loro visi possono quasi sfiorarsi.



< Oddio, no, e ora che combina? Mi vuole baciare? Non se ne parla. Ora arretro e.. Beh? Perché non sto arretrando? C’è qualcosa che non va… > constata Matthew, parecchio preoccupato.


< Bene, bene. Pare che tu abbia un modo alquanto bizzarro di detestarmi, carino. E pensare che basterebbe che mi sporgessi solo un altro po’ , ma per ora mi basta la tua espressione confusa .. > sorride tra se e se Brian, scostandosi da lui.

Matthew cerca di riprendersi da quel frastornante e strano miscuglio di sensazioni che ha provato, benché non fosse assolutamente sua intenzione provarle.


“Bene. Anzi, male. Comunque, direi che è ora che vada a farmi una doccia, e prima che tu ti faccia strane idee, intendo DA SOLO!” precisa il ragazzo.
“E prima del mio ritorno, perché non fai un favore anche a te stesso e ti dilegui?” lo mette in guardia, entrando nel suo camerino e chiudendo la porta alle sue spalle.

Brian decide di seguire quel consiglio.
Del resto, per quella sera ha già avuto molto più di quanto si aspettasse.

TBC

E nei prossimi capitoli (dato che pensavo me ne uscisse uno solo, ma poi sono diventati due, come continua ad accadere di frequente, non che mi lamenti, ovvio! ) li vedrete lavorare al famoso progetto.. datemi giusto il tempo di trascriverli su pc ;)

Spero continui a piacervi, ma come sempre, siete liberi di dirmi qualunque cosa..

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Capitolo 8
*** VII. ***


Rieccomi!
ShortMaggot, fiore insano (sììììììììììì, che bello, una nuova lettrice, me troppo felice.. oops ho fatto pure la rima, eh eh!) , miwako chan, lisachan , non so più come ringraziarvi, tesorine!!!



SHORTMAGGOT: beh, dai non è detta l’ultima parola per i biglietti. Prima cosa, magari a Roma non c’è ancora il tutto esaurito parterre, ma anche se ci fosse, mi hanno detto che è possibile che torni la disponibilità a volte.. insomma, io te lo auguro, doppiamente visto che hai pure lavorato! Uff.. lavorerei anch’io.. se qualcuno si degnasse di assumermi.. vabbè lasciamo perdere se no cado in depressione..
Felicissima che ti piaccia ‘questo’ Dom, eh eh! Eh sì.. Matt non la dà mica a bere a Brian ;P


Cosaaaa? Hai visto il sosia di Bri??? Vabbè pace per gli occhi, ma urlo un ‘ FIGOOOOOOOOOOOO ‘ sulla fiducia . Io al metrò una volta ho visto un darkettone che gli somigliava un pò. Ma coi capelli + lunghi ai tempi di Pure Morning.. ok, figo cmq!
Uhh tu sei troppo buona, me tutta rossa!!


FIORE INSANO: prima cosa, bel nick! Felicissima che ti piaccia ‘questo ‘ Brian, e non preoccuparti, mica si arrende con ‘ questo ‘ Matt! ;) me tutta rossa per i complimenti .. grazieeeee!!!



MIWAKO CHAN: Felicissima che continui a piacerti e divertirti . Uh, ti sembra addirittura di vederli? Che bella cosa che hai detto, me gongola felice!! Per quanto riguarda il concerto, sicuro, anche in gradinata te li puoi godere benissimo, ti auguro di trovarti un’ottima postazione!



LISACHAN: uh? Dici che ‘sta storiella si sta imbarcando sulla rotta dello slash? Premetto che con ‘slash ‘ io intendo scene esplicite ( e di quelle manco l’ombra, ho già avvisato .. ) , magari ci può essere un piccolo, piccolissimo yaoi accennato.. scherzi a parte.. è il caso che lo metta nelle note ??


Tornando alla storia… woowww, io non ho parole, ti è arrivato tutto ciò che volevo arrivasse, dal contrasto tra reazioni consce e inconsce che frustra il povero Matt ( ed è verissimo che è insicuro da morire e col tempo ciò non può che aumentare!) alla cocciutaggine di Bri , che fa bene a non demordere..


E per aver notato la tensione sessuale tra i due, direi che sia tu che ShortMaggot potete iscrivervi al fan club che la supporta .. di cui, se non lo avete ancora notato , ‘questo ‘ Dom ne è sia Presidente che fondatore, lol!


Deliri a parte, ora proseguo sul serio:

questo ( e il prossimo ) sono un po’ capitoli più ‘statici ‘ che si incentrano principalmente sul loro progetto , quindi saranno molto a tema musicale (se così posso dire ). Spero solo che non li troviate noiosi , ma se è così me ne scuso.. ma resistete, nel IX lavoreranno ai testi e.. non vi dico altro! ;P


Capitolo VII.

E’ mattina inoltrata a Manchester e il sole splende alto sulla città.
E’ l’ultimo giorno lì, e sia i Placebo che i Muse non hanno nessun concerto in programma, anche perché entrambi devono prendere l’aereo per Birmingham, prossima tappa del loro tour.
Sfortunatamente per Brian, e altrettanto fortunatamente per Matthew, le due band sono su due voli differenti.

Una giornata così in genere significherebbe riposo, più libero e spensierato vagabondaggio per la città, ma non stavolta, dato che tutti sono rinchiusi fra le quattro mura dello studio di registrazione, per lavorare a quello che Matthew chiamerebbe il ‘dannatissimo progetto ‘, con la supervisione dei due manager.

“Da oggi inizia la fase di realizzazione vera e propria e nessuno uscirà di qui finché non avrete creato qualcosa di sostanziale, fossero anche trenta secondi di canzone!” esordisce Alex.
“Nell’altra stanza è già tutto allestito, mancano solo i vostri strumenti. In più vi abbiamo messo sia un pianoforte che due chitarre acustiche. Vedete voi quale volete utilizzare, anche se secondo me dovreste approfittare del fatto di essere in sei per introdurre più strumenti.. “ consiglia loro Tom.

“Allora si parte dalle musiche!” osserva Matthew, con evidente sollievo.
“Sì, almeno questa era l’idea. Perché, tu preferivi partire dalle lyrics? Se vuoi, possiamo anche fare così.. “ domanda Tom.
“NO!” risponde Matthew, alzando la voce, spaventato alla sola idea.

Perché, considerando che Chris e Dom solitamente non gli danno un grande aiuto nella stesura dei testi, così come è fermamente convinto che non facciano Steve e Stefan, Matthew sa bene che concentrarsi sul testo significherebbe una cosa soltanto: lavorare con Brian.. loro due da soli.

E Matthew preferirebbe rimandare la cosa al più tardi possibile, se non evitarla del tutto, e questo per due semplicissime ragioni: la prima è che non si fida di Brian, ma la seconda, più importante e preoccupante, è che non si fida più nemmeno di se stesso ormai, non dopo quanto è accaduto o quasi accaduto la sera prima.

E la cosa non gli piace per niente.

“Voglio dire, va benissimo cominciar dalla musica, si sa che è sempre quella la base di tutto.. “ spiega lui con più calma.
Brian lo guarda a braccia conserte, con un’espressione a metà tra l’incredulo e il divertito.

“Bene, allora direi che potreste cominciare fin da subito, è inutile star qui a perdere altro tempo.. “ li incita Tom, mentre si appresta ad uscire, seguito da Alex.
“Hey, si può sapere dov’è che state andando voi due?” li chiama Brian.
“Noi ce ne andiamo e basta. Mi sembra logico.. “ spiega Alex.
“Ma non avevate detto ‘Nessuno uscirà di qui finché... blah, blah blah. ‘ ? “ fa notare loro Stefan.
“Con ‘nessuno ‘ intendevamo voi. La musica è affare vostro, noi il nostro lavoro l’abbiamo fatto. Vi lasciamo carta bianca, non deludeteci!” specifica la donna.

“Già. Quanto a voi due .. “ aggiunge Tom, squadrando prima Matt e poi Brian. “Vi ricordo che questa è una sala di registrazione e non un ring di lotta libera! Quindi in sei siete e in sei dovete rimanere..” si assicura , con fare scherzoso.

“Ci si vede all’aeroporto per le 16:00, e almeno lì, vedete di esser puntuali, l’aereo non vi può aspettare in eterno!” si rivolge ai Placebo Alex e i tre annuiscono con una certa aria di sufficienza.


“Anche noi ci troviamo lì per il volo successivo, alle 17: 30.. “ ricorda Tom alla sua band, dopodichè i due manager abbandonano l’edificio e prendono due direzioni differenti.

“Avete capito quei due furboni? Ci hanno piantati qui, con i ‘compiti ‘ da fare!” borbotta Dominic.
“Dannato mondo ingiusto! Nella mia prossima vita voglio fare il manager anche io!” borbotta Matthew.
“D’accordo, ma ora pensiamo alla vita presente. Abbiamo un brano da comporre e gli altri sono già nell’altra stanza, che aspettiamo a raggiungerli?” li sprona Chris, che si ritrova quasi sempre a fare l’adulto della situazione.
Perché ci sono dei momenti in cui avere a che fare con i suoi due adorati bimbi o avere a che fare con Matt e Dom.. non gli sembra fare una grande differenza!


I tre ragazzi raggiungono gli altri tre nella sala, cominciando a collegare i loro strumenti.
“Che ne dite di una bella jam session improvvisata, così, tanto per scaldarci un po’?” propone Steve, mentre Dominic prende posto all’altra batteria.
“Io ci sto!” afferma lui, battendo le due bacchette fra loro.
In risposta, Brian, Stefan e Chris infilano le tracolle dei loro strumenti.
Matthew inizialmente getta un’occhiata al pianoforte, ma poi opta anche lui per la sua fidata chitarra elettrica.

“Certo che con due batterie, due bassi e due chitarre verrà fuori qualcosa di potente!” commenta Chris, controllando rapidamente le corde del suo basso.
“C’è solo un modo per scoprirlo.. “ esclama Stefan, cominciando un riff di basso.

Dopo la terza volta che lo ripete, Chris prova ad andargli appresso, con un riff leggermente alterato che non stona affatto mischiato al suo.

Ma quando di colpo si aggiungono anche le due batterie e le chitarre e ciascuno fa quel che vuole, senza avere la più pallida idea di che cosa stiano facendo gli altri, il risultato, oltretutto amplificato dall’ottimo impianto, è a dir poco disastroso, anche se si tratta di sei professionisti del loro calibro.

Infatti, resistono per un minuto o poco più, e poi smettono tutti più o meno contemporaneamente.

“Che cazzo era questo schifo?” esclama Matthew, scoppiando a ridere.
“Beh, quanto a potenza niente da ridire. E’ tutto il resto che faceva a dir poco vomitare!” commenta Chris, altrettanto divertito.
“Avremmo dovuto inciderlo e consegnarlo ad Alex e Tom, dicendo che quello era il progetto finito. Sai che colpo facevamo prendere a quei due?” ridacchia Steve.
“Beh, a questo punto, perché non suonarla direttamente ai concerti? Se posso chiamare quel cazzo di frastuono.. suonare. Ad ogni modo, chissà perché ho idea che se lo facessimo non troveremmo più un fan nel raggio di 20 km!” ironizza Brian.
“Solo 20 km?! Molks, sei un ottimista!” ridacchia Stefan. “Beh, che ne dite di cancellare questo orrore dalla mente e cercare di combinare qualcosa che abbia un minimo di senso?” aggiunge subito dopo.

“Ok, però, tesoro, non puoi negare che è stato divertente!” ammicca Dom.
“Oh, sì, piccolo. Lo è stato di sicuro!” gli lancia uno sguardo seducente lui.


E basta questo svenevole siparietto fra i due per far tornare agli altri quattro la voglia di mettersi al lavoro seriamente.
Quasi come se attratto da una forza magnetica, Matthew prende posto al pianoforte.

“Per prima cosa, come la vogliamo fare? Una tutta lenta? Una tutta veloce? Una prima lenta e poi veloce? Una prima veloce e poi lenta? Una che si alterna di continuo? Qualcosa di molto elettrico, alternativo, sperimentale? O un.. boh.. esistono altri generi?” domanda lui.
“Non lo so. Come viene, viene , tanto si fa sempre in tempo a cambiarla. Tu hai già qualche idea?” gli domanda Brian.

“Forse. Non so.. ho in testa una specie di intro, che volendo si può usare anche come outro. Pensavo a qualcosa di tranquillo, leggero, dolce. Qualcosa così.. “ e dicendolo comincia a premere i tasti, dando vita ad una melodia soave e tintinnante che aumenta di velocità e intensità, per poi sfociare in una sapiente scivolata sui tasti e un susseguirsi di singole note in ordine progressivo, che si conclude con la più alta.

Brian lo osserva suonare rapito, forse perché l’ha sempre e solo sentito suonare la chitarra, oppure non ci ha mai fatto caso più di tanto.
Ma ora sì, e deve riconoscere la differenza: lui sa suonare il pianoforte, ma Matthew sa incantare con esso, sa creare una sorta di magia che sembra in grado di acquietare ogni animo.
Pare quasi che lui non abbia fatto altro nel corso della sua vita.
E considerando che ha iniziato a suonarlo alla tenera età di sei anni.. quell’affermazione non è nemmeno del tutto errata.


Non appena finisce di premere anche l’ultimo tasto, Matthew rivolge la sua attenzione a Brian, impaziente di sapere che ne pensa.


< Ma perché sono così ansioso poi? Non è che abbia suonato per far colpo su di lui.. > pensa, ma sembra più un mero tentativo di auto-convincimento.

TBC


cosa che ci tengo a precisare, avendo un ‘gruppo ‘ (ihh parolone esagerato!) che è formato solo dalla mia amica che è la cantante e da me che sono seconda voce e ‘chitarrista ‘(ihhh altro parolone indegno di quel che faccio!) , compongo ( wow, si direbbe che oggi ho fatto l’abbonamento ai paroloni!) solo per conto mio.. quindi non ho la più pallida idea di come nasca un pezzo in gruppo e chi ha per così dire la precedenza.. quindi figuriamoci tra due gruppi! Posso solo immaginarmelo ( ma per lo più questo lo dico per il capitolo successivo .. )

scusate anche per il loro linguaggio a volte.. è solo che non me li ci vedo esattamente come boccucce di rose..

altra cosa , non so un’acca di pianoforte, e probabilmente quella cosa che ho chiamato scivolata avrà il suo termine tecnico che ignoro ( con la chitarra è lo slide .. che gira e rigira vuol dire scivolata!) . .. quindi chiedo scusa per la mia ignoranza. Ciò non toglie che adoro ogni volta in cui Matt lo suona, non che Brian non sia eccezionale ( ad esempio, ogni volta che sento ‘Centrefolds ‘ è un misto di brividi e lacrime!!) , ma Matthew… woooooooow, e con woooooooow ho detto tutto!

spero continui a piacervi, appuntamento al prossimo capitolo ..

come al solito, liberi di dirmi qualunque cosa . E grazie anche a chi legge e basta..

buona gg/buon weekend a tutte!

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Capitolo 9
*** VIII. ***


Rieccomi!
Lisachan, ShortMaggot, miwako chan, fiore insano, non so più come ringraziarvi, siete splendide!!


LISACHAN : Felicissima che ti divertano le crisi di Matt! Per quanto riguarda ‘Molks ‘, quello è un suo soprannome ufficiale, l’ho trovato in + siti , cmq anche a me è venuto in mente il parallelismo col soprannome di Matt. Perché vogliamo parlare delle iniziali? B.M. e M. B. ??? oddioo, questi sono segni del destinooo , w il Bratt (Brian + Matt) world !!





SHORTMAGGOT: woow.. sei già stata a un loro concerto e per poco .. Matt ti faceva l’autografo??!! Doppio wowww!!! Sono iper felice che ti piaccia come ho dipinto Dom qui, e ti posso dire che più in là ci sarà un capitolo ( ok, per ora l’ho solo in testa, ma poi arriverà pure su carta.. ) dove lui avrà parecchio spazio... ;) Per la parte sui testi dovrei aspettare il prossimo capitolo, qui si resta ancora sulle musiche..
E come sempre, sei troppo buona!


MIWACO CHAN: Ultra felice che ti piaccia il carattere che ho dato a Matt ! Anche per me è la prima volta che li vedo.. non vedo l’ora , stesso discorso pure per i Placebo!


Cmq, per quanto mi riguarda, non solo col pianoforte, Matthew è un mito pure con la chitarra , settimana scorsa han passato su mtv un loro live (che tra l’altro dovrebbero ripassar domani alle 0 :30 ) e per un’ora il mio pensiero costante mentre lo guardavo è stato ‘ma come accidenti fa ? ‘. Non che quando passi un live dei Placebo non mi faccia la stessa domanda, solo che Bri ogni tanto fa suonare qualcun altro e pensa solo a cantare ;)


FIORE INSANO: felice che continui a piacerti, eh sì, il potere di Mister Molko non si discute, eh, eh!


Piccolo avviso: ho messo ‘Slash ‘ nelle note perché, anche se non è grafico, la storiella affronta cmq il tema coppie ‘M/M’ .. quindi, meglio metterlo, giusto per sicurezza ;)



Ok, ora proseguo:

Capitolo VIII.

“Beh, che ne dici?” gli domanda Matthew, con finta indifferenza.
“Devo ammetterlo. Niente male davvero, come intro ci potrebbe anche stare.. “ confessa Brian, e gli costa parecchio farlo. “Ma tanto che te lo dico a fare? Te lo sarai già dimenticato, quindi non vedo perché.. “ aggiunge subito dopo, molto più scontroso.
Ma non fa in tempo a finir la frase, perché Matthew gli ripropone nuovamente l’esatta sequenza, senza nemmeno una sfumatura di variazione.
“Dicevi?” domanda lui, con un chiaro atteggiamento di sfida e il petto gonfio d’orgoglio, mentre si appresta ad appuntarsi le note su un pentagramma, nel blocco posto sopra al leggio.


Brian è quasi semi-paralizzato dallo stupore, ma poi si riprende.
“Vedo che hai una buona memoria, buon per te!” fa spallucce lui. “ Ma il piano lo suoni solo all’inizio, e poi alla fine. Nel resto della canzone ti dedichi alla chitarra pure tu!” gli impone.
“Altrimenti.. che c’è? Hai paura che ti rubi la scena?” lo punzecchia Matthew.
“Hey. Tu non rubi un accidenti di niente a nessuno. E’ solo che tutta la canzone col piano non ce la vedo. Fine della discussione!” precisa l’altro, mentre il suo interlocutore non riesce a nascondere un sorrisetto divertito.. che Brian preferisce ignorare.


“Perfetto. Per il momento abbiamo un intro che dura all’incirca quaranta secondi , è già qualcosa!” commenta Chris soddisfatto.
“Già, perciò possiamo prenderci un dannato break!” propone Dominic.
“Vuoi fare un break? Ma Dom, tu non hai fatto niente!” gli fa notare Chris.
“Hey, guarda che le jam session stancano da matti!” si giustifica lui.
“Già, soprattutto se prima non ci si mette bene d’accordo. La prossima volta ci conviene suonare qualcosa che conosciamo tutti.. “ suggerisce Stefan.
“Sarebbe bastato aggiungersi uno alla volta. Tornando ad adesso, ha ragione Dom, prendiamoci un break. Del resto, è già mezzogiorno passato e io sto dannatamente morendo di fame!” commenta Brian.
“Io pure. Ok, andiamo e torniamo qui per le 13:30 o giù di lì. Così poi possiamo lavorare alla canzone fino a verso le 15:30, prima di prendere l’aereo. Io credo che in due ore combineremo pur qualcosa, che dite?” commenta Steve.


“Sicuro. Tutto sommato, se solo in dieci minuti scarsi io ho già trovato l’intro.. “
“Accidenti a te, Matt, ti vuoi pavoneggiare ancora per molto per questa dannata cosa? Vuoi una parata in tuo onore? Vuoi che battezziamo ufficialmente questa data come ‘Intro Day’ così possiamo festeggiarti per questo puntualmente una volta l’anno?” lo interrompe Brian, innervosito.
“Andiamo a mangiare. E’ meglio!” sibila Matt, risentito, accelerando il passo e lasciando l’edificio prima di tutti gli altri.


“Non ci far caso. Sai, Matt è tanto un caro ragazzo, ma a volte è di un irascibile… Voglio dire, è chiaro a tutti che stavi solo scherzando. “ commenta Chris.
“Uh! Certo, sicuro che stavo scherzando. Già.. “ ripete Brian, con fare innocente, mentre i due si apprestano ad uscire con gli altri.


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Tutti si ripresentano alla sala di registrazione più o meno in orario.
Del resto, a stomaco pieno si lavora meglio.
“Bene. Allora ora che si fa?” domanda Stefan.
“Beh, come ha detto Tom, dobbiamo prendere tutti i vantaggi dell’essere in sei. Dobbiamo usare più ingredienti possibili, amalgamarli fra loro per bene e.. “

“E mettere tutto in forno a 200 gradi per due ore. Andiamo, Bells, stai parlando di una canzone o di una ricetta di cucina?” lo prende in giro Chris.
“Scemo, hai capito benissimo che intendevo dire. Comunque, per aprire dopo il piano io ci vedrei bene le due batterie, che dici, Dom?” si rivolge Matt all’amico.
“Sì, magari io potrei usare i piatti e il charleston, mentre Steve fa una serie di rullate.. “ prosegue Dom.

“Poi, secondo me dovrebbe toccare ai bassi.. “ prosegue Steve, rivolto a Stefan.
“Sì, mi piace. Magari possiamo fare quella cosa dei due riff diversi, sulla scia di quella che abbiamo provato nella jam session… prima che diventasse un autentico disastro. Non era male.. “ commenta Stefan, rivolto a Chris.

“Sì, suona bene. E poi tocca alle due chitarre. Hey, Matt, se ti piace tanto il fatto di metter dentro più strumenti, magari potete suonare uno l’elettrica e l’altro l’acustica, che dici?” gli propone Chris.


“Ok, per me non c’è alcun problema. Mi occupo io dell’acustica, sarà un po’ come tornare ai tempi di ‘Unintended ‘ .. “ sorride Matthew, agguantando una delle due chitarre acustiche.
“Perfetto, così io mi diverto con l’elettrica. Beh, ragazzi, lasciamo che resti solo una teoria o proviamo a mettere in pratica quel che abbiamo detto?” incita tutti Brian.


Così, Matt si riposiziona al pianoforte ed esegue l’intro, Dom e Steve fanno il loro dovere, senza intralciarsi a vicenda , così come fanno Stefan e Chris.
E nel mentre, Matt ha tutto il tempo di abbandonare il pianoforte e prendere la chitarra, ma non riesce a pizzicare nemmeno una corda, perché è troppo impegnato a guardare Brian suonare.


Se ne sta lì, in piedi, quasi immobile, a guardare un punto fisso, mentre le sue dita scorrono sui tasti, alternando velocissimi passaggi di accordi, riff e note da tenere più a lungo.
In quel momento lui è lì col corpo, ma non con la mente, dato che sembra assorto in mille e più pensieri, sovrano incontrastato di un mondo tutto suo.


E, seppur inconsciamente, anche Matthew desidera far parte di quel mondo.


< Accidenti a me! Ma che diavolo sto pensando? > si rimprovera, destandosi da quella specie di trance in cui è caduto, che sembra essere anche più profonda di quella di Brian.

Infatti, quest’ultimo smette di suonar di colpo.


“No, no, non ci siamo per niente. Ci sono ancora dei passaggi troppo bruschi tra uno strumento e l’altro.. ci dovremo lavorar su parecchio. E gli ultimi accordi che ho fatto non vanno bene col resto.. “ ammette lui, insoddisfatto, per poi guardare Matthew.


“E tu? Si può sapere perché non hai suonato?” domanda.
“Uh? Sì, lo so.. è solo che non trovavo il giusto modo di venirti appresso, perciò ho pensato di vedere come te la cavavi, senza intervenire.. “ si giustifica prontamente l’interpellato.
“Ok. Allora non ci resta che ripeterla. Ma stavolta faremo così, comincia tu a suonare e sarò io a cercare di venirti dietro .. “ propone Brian.


< Basta che lo intendi solo sul piano musicale! > pensa il povero Matthew, piuttosto inquieto, mentre annuisce.


Del resto, gli basta guardare Brian negli occhi per capire che quel doppio senso era puramente intenzionale.

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All’incirca un’ora e mezza dopo, i sei si ritengono abbastanza soddisfatti di almeno un decimo dell’intera canzone.. che per altro non si può ancora nemmeno definire ‘intera ‘.
Brian sta ultimando un riff, quando l’occhio gli cade di sfuggita su Matthew, che, mentre si cimenta anche lui in un riff, passeggiando si è avvicinato sempre più a uno degli amplificatori, cercando di spingere contro la chitarra.


“Coraggio, Matt, ancora un passo ed entrerai nell’amplificatore!” lo prende in giro Brian, per poi rivolgersi a Chris e Dominic con aria interrogativa.
“Ma che gli prende?” domanda loro, sconcertato, mentre Matthew non sembra nemmeno averlo sentito e prosegue imperterrito.

“Oh, no, lo fa pure con l’acustica, credevo che lo facesse solo con l’elettrica. Credo che non lo faccia col pianoforte e le tastiere per il semplice motivo che non ce la fa a trascinarli fin là.. lo vedi anche tu che non è esattamente Mr. Muscolo.. “ commenta Dominic, scuotendo la testa.

“Vabbè, tu ignoralo, sono anni che ci chiediamo perché faccia così, e ancora non abbiamo trovato una risposta . E’ uno di quei grandi misteri che non verranno mai svelati!” aggiunge Chris, mentre Matthew si è finalmente deciso a staccarsi da lì, tornando in mezzo agli altri, per poi smettere di suonare.
“No, non mi piace nemmeno questo. Ma sento che ci sono vicino, è solo questione di tempo.. “ osserva lui.


“Ma di tempo al momento non ne abbiamo più molto. Almeno per quel che ci riguarda. Sono quasi le 15:15, quindi credo che ci convenga smettere qui per oggi, o addio aereo!” fa notare Steve.
“Sì, hai ragione. E poi come primo giorno può bastare. Birmingham, stiamo arrivando!” esclama Stefan, mentre sia lui che Brian ripongono i loro strumenti nelle custodie.
“Bene. Ci si rivede non appena ci danno la nuova sala prove anche di là.. “ saluta Brian e le due band si augurano un reciproco buon viaggio.


“Beh, visto che ormai siamo rimasti solo noi tre, direi che ce ne possiamo pure anda.. “ afferma Dominic, alzandosi dalla batteria, ma viene interrotto dalla chitarra di Matthew.
Sia lui che Chris si girano in direzione del suono e vedono Matt di nuovo appiccicato all’amplificatore, intento a lavorare su quel riff, e sembra determinato a non smettere finché non ne verrà a capo.
“Ok, come non detto!” alza gli occhi Dominic.
“E’ il solito perfezionista!” alza gli occhi Chris, mentre entrambi sono pronti a scommettere che il loro amico andrà avanti a torturarli con quella chitarra anche sull’aereo!

TBC

La ‘ fissa ‘ di Matthew per gli amplificatori è vera , cioè… gliel’ho vista fare in diversi live e diverse canzoni, ma, come sto facendo praticamente con tutto, l’ho esagerata parecchio ( un po’ come il fatto che Brian tende a ‘imbambolarsi ‘ a volte quando suona) , ci tenevo a precisarlo .>

Spero continui a piacervi, ma come sempre, liberi di dirmi qualunque cosa..

Al prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** IX. ***


Rieccomi!

Grazie infinite a tutte, siete sempre carinissime!!!!!!

ShortMaggot, miwako chan, felicissima di avervi risollevato il morale con questo mio delirio ;P

lisachan, grazie della segnalazione, problemino col congiuntivo ( arrghh e dire che solitamente io e loro andiamo d’accordo.. ah, fretta maledetta! ) risolto . E non sai quanto sono felice se le parti pucciose ti danno spunti per il tuo io-so-cosa , eh eh, che bello!!


Ok, ora si prosegue, capitolo abbastanza lunghetto.
Piccolo avviso : ho fatto un mini saltino temporale con le varie tappe perché altrimenti credo che l’avrei tirata davvero troppo per le lunghe. Ad ogni modo spero non sia un problema…


Capitolo IX.


I giorni si susseguono con un ritmo forsennato e tra i vari viaggi, concerti e impegni extra, i Placebo e i Muse riescono ad ultimare la base strumentale del loro pezzo solo l’ultimo giorno a Nottingham, penultima delle loro tappe.

E’ stato più impegnativo del previsto e ciascuno dei musicisti ha perso il conto delle volte che si è ritrovato a dover azzerare tutto e ripartire da zero, per adeguarsi agli altri, finché dopo estenuanti tentativi tutti insieme hanno raggiunto un risultato molto più che soddisfacente, che se non è la perfezione stessa di sicuro ci va estremamente vicino.


Inutile dire che, con incommensurabile gioia di Matthew, nessuno si è azzardato a fargli cambiare anche solo una nota del suo preziosissimo intro che ormai lui ama come un figlio.


“Perfetto. Direi che il capitolo ‘Musiche ‘ è definitivamente chiuso. e credo che anche sulla durata non ci sia nulla da ridire, dato che sei minuti abbondanti mi sembrano più che sufficienti!” commenta Brian, mentre ripone la sua chitarra nella custodia, così come fanno tutti gli altri coi loro strumenti.


“Certo che ce ne ha preso di tempo, ma ne valeva davvero la pena.. “ osserva Dominic, mentre tutti abbandonano quello che è già il terzo studio di registrazione che è stato messo a loro disposizione.


All’uscita vengono loro incontro i due manager, che entrambe le band hanno avvisato con un colpo di telefono.
“E così, finalmente avete concluso la traccia. Considerando quanto ci avete lavorato su, dev’essere un capolavoro!” commenta Alex.
“E, modestie a parte, lo è. Fidati, quel pezzo sarà una bomba!” dichiara Stefan.
“Solo che prima di farlo ascoltare anche a voi, aspettiamo che sia completo delle parole.. “ aggiunge Steve, guardando Brian e Matthew.


“A questo proposito, io mi stavo domandando.. a me sembra già perfetta così com’è, forse le parole la rovinerebbero. Quindi, perché non la lasciamo così e basta?” propone Matthew con nonchalance.


“Stai dicendo che vorresti che rimanesse solo una strumentale? Perché secondo te dovremmo far uscire le due edizioni limitate dei vostri album, un singolo e.. “ fa una pausa Tom, voltandosi verso Brian con fare scettico. “ E addirittura un video.. solo per una semplice versione strumentale?” domanda retoricamente, un po’ scocciato.

“Dici di no, vero?” si rende conto da solo Matthew di quanto ha appena consigliato.
“Certo che è no! Quindi, caro il mio sfaticato, vedi di darti da fare con Brian e tirate fuori un gran bel testo!” lo sprona Tom.
“Eh sì, ci daremo da fare, di questo puoi starne certo… “ assicura Brian, facendo un occhiolino a Matthew.


“Anzi, sai che ti dico? Visto che si tratta solo di trovar le parole, non serve nemmeno la sala di registrazione, possiamo starcene tranquillamente in una stanza dell’Hotel. Dunque, oggi pomeriggio abbiamo entrambi l’aereo per Cardiff, no? Per stasera di sicuro no, visto che arriveremo sul tardi ed è meglio che ci riposiamo. Ma domani mattina, non certo presto, va bene dopo le 10:30, puoi venire al Palace, così stiamo nella mia stanza e lavoriamo alla canzone. Tanto è questione di una giornata, ne sono certo.. “ suggerisce Brian.


< Da soli, e per di più nella sua stanza d’hotel? Qui va di male in peggio. Pensa, Matthew, pensa a una scappatoia.. > si impone il ragazzo, per nulla tranquillo.


“Direi che va benissimo. Così ci basta prenotar una sala di registrazione solo per quando vi servirà per incidere il pezzo completo.. “ concorda Alex.
“Non sono d’accordo!” protesta Matthew, attirando l’attenzione di tutti su di lui. “Io credo che sia meglio usar la sala di registrazione e star lì tutti e sei.. “ continua lui.

“E perché mai? I testi non sono la nostra specialità, quello è compito vostro, sono certo che ve la caverete benissimo!” risponde Dominic, con fare tranquillo, ma lo sguardo che getta a Matthew sembra trasmettere il chiaro messaggio ‘ Non ti azzardare a portarmi via la giornata libera!’



“Non è per i testi che lo chiedo. E’ solo che è meglio se la ripetiamo insieme tutti quanti, per ricordarci bene la musica.. “ si giustifica l’altro.


“Stai scherzando? Ti conosco bene, di solito ti basta sentir una melodia anche solo un paio di volte per memorizzarla quasi del tutto. E stamattina avremo provato la versione finale almeno dieci volte, quindi.. a che ti serve risentirla?” gli fa presente Chris. “Ma se proprio non puoi farne a meno, ho una bella notizia. Forse non te ne sei accorto, ma l’ultima volta che l’abbiamo provata l’ho incisa, per sicurezza.. “ continua, estraendo dalla tasca della custodia del suo basso un CD.

“Sta qui dentro, tieni, così potete ascoltarvela quante volte volete e non avrete bisogno di noi!” conclude, consegnandoli il CD, incurante del fatto che Matthew gli stia rivolgendo uno sguardo che incenerirebbe un iceberg!
Purtroppo per lui, anche Chris vuol difendere la sua giornata libera, ad ogni costo.



“Ti ringrazio, Chris, sei sempre così previdente. Che farei senza di te?” si sforza di sorridergli Matthew, mentre nella sua mente alberga un pensiero di indole tutt’altro che gentile.

< Nota a me stesso: oltre a Dom, uccidere anche Chris e poi intraprendere una carriera da solista! > aggiorna la sua personale lista nera lui, mentre ripone quel ‘ provvidenziale ‘ CD nella custodia della sua chitarra.


“Bene, pare che il problema sia risolto. Ci vediamo domani da me. Ciao Matthew, ciao ragazzi, fate buon viaggio!” li saluta Brian, allontanandosi con gli altri.

< So già che il viaggio andrà bene. E’ dall’atterraggio in poi che cominceranno i miei guai.. > pensa Matthew, parecchio preoccupato.


-----------------------------------------

Cardiff, ore 10:39

“Hey, non è valido! Al Prince noi non ce l’abbiamo la vista mare, vi siete beccati l’Hotel migliore!” commenta Matthew, rientrando dal vasto balcone della camera di Brian.

“Allora, adesso che hai finito di esplorare ogni singolo angolo della mia stanza, possiamo cominciare o cosa?” sbuffa Brian, seduto sul suo letto, scocciato dall’invadenza del ragazzo.
“Uh. Sì, scusa, è solo che mi piace comparare le stanze degli altri Hotel con quelle dove sto io, ma ora possiamo iniziare.. “ risponde l’altro, estraendo un block-notes e una biro.


“Di solito è l’ultima cosa a cui penso, ad ogni modo, come vogliamo chiamare questa canzone?” domanda lui, tamburellando con la penna contro al blocchetto e appoggiandosi alla porta finestra.
Brian lo guarda a fondo, con sorriso sornione. “You Will Be Mine (Tu Sarai Mio)’ !” esclama.


Matthew sobbalza e la biro gli sfugge di mano, finendo sul letto.

“Io spero per te che questo sia solo un suggerimento per il titolo!” commenta.
“Beh, sta a te deciderlo!” ribatte l’altro, restituendogli la biro.
“Cazzo, Brian, se non dai un taglio a questo schifo, ti informo che ‘Black-eyed’ non sarà più solo una tua canzone, ma anche una dolorosa realtà!” lo informa, mostrandogli una mano a mo’ di pugno.

Per tutta risposta, Brian ride.
“Potrebbe essere divertente! Te l’ho mai detto che sono anche un po’ masochista e quindi il dolore mi eccita di più?” lo informa lui.

Matthew alza gli occhi, mettendosi le mani nei capelli.
“Dannazione! Io non so più come diavolo prenderti!” borbotta.
“Invece, io di sicuro so come mi piacerebbe prendere te .. “ ribatte l’altro maliziosamente.

“Chiudi quella cazzo di bocca a torniamo alla dannata canzone. A proposito, ma chi l’ha detto che dobbiamo stare nella stessa stanza? Questo è il tipo di lavoro che si può fare benissimo anche solo per telefono, con te qui.. e io dall’altra parte del mondo!” afferma Matthew, ma Brian lo guarda poco convinto.

“Che c’è? Ah, sì, il concerto.. non posso stare dall’altra parte del mondo. Beh, ma posso stare al mio Hotel. Sì, sì, faremo così.. “ propone lui, avvicinandosi alla porta.


“Bel tentativo, carino. Ma noi siamo bloccati qui finché non abbiamo finito, e tu lo sai meglio di me. Quindi fa’ il bravo e torna qui a lavorare.. “ lo sprona Brian, picchiettando l’altra parte del letto.



“Ok, per tornare a lavorare. Ma, nemmeno per sogno! Non mi siederò mai così vicino a te!” precisa Matthew, spostando una sedia e mettendosi all’angolo opposto. “Fa’ un po’ come ti pare!” alza gli occhi Brian, sdraiandosi sul letto.

“Uh, Brian, ci sarebbe un’altra cosa.. “ aggiunge Matthew, con tono calmo.
“E sarebbe?”
“SMETTILA UNA MALEDETTA VOLTA PER TUTTE DI CHIAMARMI ‘CARINO ‘!” sbotta il ragazzo.
“Come vuoi, My Sweet Prince!” gli fa l’occhiolino Brian.
“Argh, no! Così è pure peggio!” replica Matthew, disgustato.
“Ok, Nancy Boy!” ridacchia Brian.
“Nemmeno per sogno, questo è il peggiore in assoluto!”
“Ma è quello che sei!” fa le spallucce l’altro.


“Che cosa? * Tu * chiami effeminato * me * ?! Hey, non sei tu lo stesso ragazzo che qualche anno fa, quando portavi i capelli più lunghi, veniva scambiato spesso per una ragazza e abbordato da altri ragazzi? L’hai detto tu stesso, in un’intervista!” gli fa notare Matthew.
“Touché!” ammette Brian, ma poi lo guarda, accigliandosi.
“Ad ogni modo, tu come fai a sapere queste cose? Allora ammettilo che in fondo ti importa di me!” sorride lui.

“Non farti illusioni. E’ solo che una sera che ero a casa mia e stranamente non avevo nulla da fare, ho acceso il PC e ho navigato un po’ per il web, così, per divertimento. Ho visitato un sacco di siti e scoperto un sacco di cose. E in uno di questi siti c’era un link a ‘Le più pazzesche interviste alle rockstar ‘ . Ho cliccato e ho cominciato a leggere qua e là, ce n’era pure una su me e Dom.. che abbiamo detto di quelle cose da farmi venire il dubbio che fossimo un po’ sull’alticcio andante.. . E poi ho letto anche la tua, dove dicevi quella cosa. E c’era pure una foto tua, a quei tempi. Non c’è da chiedersi perché ti scambiassero per una ragazza, lo sembravi davvero!” spiega l’altro.

“E sentiamo, è il genere di ragazza che avrebbe avuto una chance con te?” si interessa Brian.
“Non è questo il punto, quindi non provarci neanche!” lo mette in guardia Matthew.


“E va bene, torniamo alla canzone!” si arrende Brian.
“Saggia decisone, anche perché sono quasi le 11:00 e ancora non abbiamo combinato nulla. Riguardo al titolo, tu come li scegli di solito?” si interessa Matthew.

“Beh, di solito chiamo le canzoni a seconda della parola o della frase che uso di più nel testo. Però ce ne sono anche alcune che non c’entrano nulla col testo, a volte.. “ spiega l’altro.

“Io di solito preferisco i titoli che non c’entrano con le lyrics, ma non sempre. Comunque, se dovessi scegliere un titolo che non c’entra col testo, qualunque esso sarà, ma che si adatta alla realtà, di sicuro sarebbe ‘Forced To Do Something We Thought We Liked (Costretti A Fare Qualcosa Che Credevamo Ci Piacesse) ‘ !” sentenzia Matthew.

“Sai che ti dico? A me piace!” lo informa Brian.
“Sul serio?”
“Sul serio. Non importa di che parlerà la nostra canzone , il titolo sarà quello.. “ assicura Brian, mentre Matthew se lo scrive sul blocchetto.

“Ok, passo numero due. Troviamo le dannate lyrics!” propone lui e, chissà perché, ha il presentimento che non sarà una cosa tanto immediata come il titolo.


TBC

E nel prossimo capitolo.. accadrà qualcosina.. ma non aggiungo nulla…
Come al solito, spero se vi piaccia fin qui, ma siete liberi di dirmi qualsiasi cosa ;)

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Capitolo 11
*** X. ***


Heilà di nuovo!
Grazie infinite a tutte, tesorine belle!!

SHORTMAGGOT: felice che ti piaccia il fatto che se ne stiano chiusi in camera . Addirittura astinenza? Uh, me lusingata!


LISACHAN: nuuuu, me tutta rossa per quello che mi dici, sono felicissima che ti diano quest’impressione!


MIWAKO CHAN: sempre gentilissima anche tu. Eh, eh.. a CHI non piacerebbe esser chiusi nella loro stessa stanza?


LEIA : wooow! Non ci credo, ben tornata, cara, mi fa piacerissimo risentirti !!
oh, cavolo! Non sapevo nulla di quella chitarra , è solo che vedendo il video ho pensato ‘Certo che gli deve fare proprio schifo! ‘ .. ma vabbè ho stravolto tutto ciò che c’era da stravolgere in questa storia.. quindi cosa più cosa meno, che differenza fa? :-P
Felice che ‘questo ‘ Matt totalmente AU (come chiunque altro in questo delirio!) ti diverta, era quello che volevo! :)
Per quanto riguarda la domanda sull’intro.. no… m’è venuta così .. (a dirla tutta ho pensato più a come si apre ‘Space Dementia ‘ (cosa non è quella canzone, awwww, sospirone.. ) .. anche se poi non si chiude uguale.. quello l’ho deciso io. In più, tra un po’ li faccio ‘pasticciare ‘ un altro po’ su quell’intro/outro.. ;-P
Cmq, guarda nemmeno sapevo com’era ‘Glorius ‘, ma l’ho sentita un 4, 5 gg fa su ‘you tube ‘, ed è molto carina…il che non mi stupisce, quando mai non me ne piace una loro? Per la e-mail, tranquilla, io non scappo, prenditi il tuo tempo.. :)


Oh, caspiterina… ora non so se sarò all’altezza delle vostre aspettative.. cmq, andiamo avanti.. :

Capitolo X.

“Prima le cose più importanti. Di che cosa vogliamo parlare? E prima che tu mi risponda, ti dico già che non sarà d’amore, sia che sia quello romantico, corrisposto o non corrisposto, leggerino, sdolcinato, triste.. in qualunque modo sia, direi che non è proprio il caso!” mette in chiaro Matthew.
“Ok, niente cose d’amore, sono d’accordo. Vediamo che ci resta.. politica?” gli domanda Brian.
“Meglio di no, ho già scritto troppe canzoni su quel tema nell’ultimo album. Religione?” domanda a sua volta l’altro.
“Naah, troppo noioso!”
“Già, non so nemmeno perché l’ho proposto!”
“E ti prego, nemmeno niente del genere ‘Amiamo la musica perché è la cosa più bella che ci sia al mondo ‘, perché, per quanto possa essere vero, farebbe troppo boy band .. “ commenta Brian, inorridito.
“Sì, hai ragione. E io eviterei anche di affrontare tematiche troppo grosse, tipo la pace nel mondo. Anche perché sarebbe parecchio ipocrita, dato che tra me e te è in corso una guerra! “ gli fa notare Matt.


“Allora, niente amore, e di contro, aggiungerei pure niente odio, rabbia o vendetta. Poi abbiamo detto niente politica, religione, messaggi troppo esagerati.. “ riepiloga Brian.

Lui e Matthew si guardano assorti, per poi venir folgorati dalla stessa idea.
“Qualcosa di astratto, con qualche bel parolone ricercato buttato qua e là!” esclama Brian.
“Mi hai letto nel pensiero! Facciamo qualcosa che voglia dire tutto.. e allo stesso tempo niente di specifico, qualcosa che chiunque possa interpretare a proprio piacimento!” concorda Matthew.



“Sì, sì, un paio di frasi le ho già in mente .. “ afferma Brian, imitando le azioni dell’altro e munendosi anch’egli di blocchetto e biro.

“E poi , a proposito dell’intro, avrei un’idea. Tu canti all’inizio, col tuo solito modo cinguettante , e io poi potrei ripetere le stesse parole sulla tua stessa musica alla fine, ma in versione parlata. Mi piace fare delle parti parlate, l’ho fatto in alcune canzoni ed è sempre venuto bene, che dici?” propone Brian.

“Beh, perché no? Per me si può fare. Mi piace questa cosa del parlato.. “ approva Matthew. “E comunque, io non cinguetto!” aggiunge subito dopo, offeso.
“Credimi, lo fai!” sostiene l’altro, innervosendolo di più.
“Sai, ti devo ringraziare. Mi hai appena ricordato perché ti detesto tanto!” ribatte il primo.
“E’ sempre un piacere!” ammicca il secondo.


“Ok, però ora concentriamoci sulla canzone. Credo proprio che partirò dall’intro.. “ richiama al dovere entrambi Matthew.
“E io ti darò una mano.. “ lo informa Brian.
“Basta che tieni le debite distanze!” si assicura l’altro.
“Sì, ma non sai che ti perdi.. “
“E non voglio saperlo!”
“Sì, che lo vuoi..”
“Basta, Brian! Prima pensiamo a questa dannatissima canzone.”
“ Così dopo possiamo pensare al resto?” insiste Brian.
“No! Perché non c’è nessun resto a cui pensare. Solo e soltanto questa stra-maledetta insulsa canzone!” alza gli occhi l’altro.


E tra un bisticcio e l’altro, quando riescono a completare l’intro è già ora di pranzo. E ora di pranzo per loro significa pausa, che non è nemmeno del tutto una pausa, in quanto, di comune accordo, i due manager li aspettano nella sala da pranzo di quell’hotel, per veder a che punto sono e discutere sull’operato.


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“Ok, d’accordo. Ora però fatemi vedere il vero foglio!” esclama Alex, più scettica che mai.
“Per l’ultima volta, non è uno scherzo. E’ quello il vero foglio, solo e soltanto quello!” precisa il leader dei Placebo.
“Volete farci credere che in mezza mattinata avete solo scritto uno stupidissimo intro?” osserva Tom, guardando sospettoso Matthew.
“Primo, non è stupidissimo. Secondo, visto che l’intro fa anche da finale, è come se avessimo già pronte due parti della canzone. Terzo, il resto del tempo l’abbiamo passato a litigare, cosa inevitabile che per di più richiede un colossale quantitativo di energie!” si giustifica il leader dei Muse.
“E quarta cosa. come vedi, abbiamo pensato anche al titolo!” aggiunge.
“Capirai che sforzo!” borbotta Tom. “Però mi piace, devo ammetterlo. E’ insolito, un po’ provocatorio, ma proprio per questo può funzionare!” aggiunge.
“Sì, anch’io lo trovo simpatico. E’ ironico e crea un buon contrasto con il testo.. o quel che è presente finora, perché queste cinque frasi mi danno l’idea di qualcosa di profondo.. “ osserva Alex.
“Sì, anche se nemmeno noi abbiamo la più pallida idea di che diavolo stiamo parlando, di sicuro è profondo e continuerà ad esserlo!” assicura Brian.


“E ditemi un po’, immagino che non abbiate idea nemmeno di come sia venuto fuori un titolo simile!” aggiunge sarcastico Tom.
“Hai proprio ragione, chissà come ci è venuto in mente.. pura ispirazione improvvisa direi!” risponde Matthew, altrettanto sarcasticamente.


“E comunque, sappiate che vogliamo i confetti!” aggiunge subito dopo, guardando con aria sorniona i due manager.
“Ok, cosa e soprattutto quanto hai fumato?” lo interroga Tom, tanto perplesso quanto preoccupato.
“Intendo per quando vi sposerete!” spiega Matthew.
“Già. Pensateci bene. E’ dal primo giorno che ci siamo incontrati che voi due non avete avuto pareri contrastanti su un punto che fosse uno. Perciò, se andate così d’amore e d’accordo, è inevitabile che convoliate a giuste nozze!” aggiunge Brian, facendo il gioco di Matt, mentre si scambia con lui un compiaciuto sguardo di complicità.


Per un istante, Alex e Tom si guardano imbarazzati.
“Che scemi che siete! Invece di far tanto gli spiritosi, perché non prendete esempio da noi e cercate di andar un po’ più d’accordo?” li punzecchia Tom.
“Dubito fortemente che questo sia possibile. Ci sono molte più probabilità che entrambi finiamo in nomination per la categoria ‘Best Pop ‘ di quante ce ne sono che si verifichi quello che hai detto!” ribatte Matthew e Brian annuisce, divertito da quella risposta.

“Ok, avete reso il concetto. Ora, dato che la vostra pausa è finita, tornate in camera e datevi da fare, perché per stasera dovete aver finito. Abbiamo promesso di consegnar alle due etichette discografiche il vostro pezzo completo e ultimato per domani, quindi vedete di non far scherzi!” li ammonisce Alex.


“Tranquilli, fosse l’ultima cosa che facciamo, per stasera avrete quelle dannatissime lyrics!” borbotta Matthew, allontanandosi.

“E per domani mattina avrete il dannato CD con la dannata canzone completa!” borbotta Brian, seguendolo.
“Però. E’ commovente vedere quanto stia loro a cuore quel progetto, non credi?” commenta ironico Tom.
“Già, commovente. Nel senso che mi viene proprio da piangere!” aggiunge Alex.
Tom la fissa pensieroso.
“Beh, che ti prende?” domanda lei, sentendosi un po’ a disagio.

“Quei due hanno ragione: tu ed io andiamo spaventosamente d’accordo!” osserva lui.
“Può anche darsi, ma è solo una questione professionale.. “ precisa lei.
“Oh, sì, certo. Senza alcun dubbio! “ annuisce lui, prima che cali un improvviso silenzio fra loro.

E, ironia della sorte, ancora una volta si sono trovati d’accordo!


***************************** (Contemporaneamente)

Brian e Matt hanno già ripreso in mano i loro blocchetti, pronti a ricominciare, e per aiutarsi meglio decidono di ascoltar la versione strumentale.
In fondo, in fondo, pare che quel CD che Chris ha consegnato a loro serva sul serio.
“Quando credi che dovrebbe partire la strofa? Subito dopo la rullata della prima batteria o subito dopo il secondo basso?” domanda Matt, prima che parta la musica e mentre l’ascoltano trovano la risposta contemporaneamente.
“Dopo il secondo basso!” decidono, cominciando a scrivere, facendosi guidare dalla musica e dalle sensazioni che associano ad essa.


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E a poco, a poco, confrontando ciò che hanno scritto, scartando le frasi che li convincono di meno e tenendo quelle che considerano più efficaci, i due riescono a completare l’intero testo.
Non c’è bisogno di dire che quella non è stata di certo la più pacifica delle negoziazioni.
Dopodichè passano alla fase successiva, ossia dividersi le parti, decidere chi canta cosa, quando e come e se è il caso di farsi aiutare da Stefan e Chris nei ritornelli.
I due ricontrollano il tutto un’ultima volta, provando anche a cantarla sulla base registrata ed entrambi ne sembrano parecchio soddisfatti.
Ma poi lo sguardo di Matt cade di sfuggita sul suo orologio che segna le 18:00 passate.
“Uh! Guarda com’è tardi. Sarà meglio che vada ora, così faccio vedere a Tom il testo e sento che ne pensa, considerando che non intendo cambiar più nemmeno una sola virgola in ogni caso!” commenta Matthew, prendendo le sue cose e avviandosi alla porta, mentre Brian lo accompagna.


“Ora non ci resta che registrarla domani e poi finalmente questa faccenda sarà finita!” aggiunge, con evidente sollievo.

“E chi ha detto che debba finire per forza?” esclama Brian.
“Che intendi dire?”
“Sai benissimo che intendo dire. Ascolta, domani sera noi suoniamo all’International Arena , e dato che so che ci dovete suonar anche voi il giorno dopo, tu sai dove si trova. Beh, incontrami lì dopo il concerto, nel backstage, e stavolta farò molto di più che offrirti un drink.. “ lo avvisa Brian, allusivo.

“Cosa? Ci stai provando con me? Tu sei pazzo. Aspettami pure quanto ti pare, non ci sarò di certo!” gli assicura Matthew, serio e risoluto.

“Sai che ti dico? Tu hai solo paura e la paura è la peggior nemica del desiderio.. “ ribatte l’altro.

“Io non ho nessuna paura. Io non ho nessun desiderio, e io non.. “ protesta l’altro, ma non può più parlare, perché Brian l’ha attirato a sé, chiudendogli la bocca con un bacio che è tanto casto quanto fugace, esattamente come si bacerebbero due bimbi.

E’ un innocentismo e rapido contatto di labbra e niente più, ma è più che sufficiente per sconvolgere Matthew.

“Io. Tu .. tu mi… tu mi hai.. “ balbetta, aprendo la porta e varcando la soglia, indietreggiando sul corridoio, passo dopo passo.
“Lo puoi anche dire, non ti ucciderà di certo. Sì, io ti ho baciato. Beh, se quello si può chiamare un bacio!” ammette Brian. “Ma se vuoi il resto, ti ho già detto che devi fare.. “ aggiunge.


“Sporco pervertito! Non avevi nessun diritto di farlo. Ma chi cazzo ti credi di essere? Se pensi che mi importi qualcosa di te ti sbagli. Per me non sei niente più di un arrogante collega col quale sono costretto a lavorare assieme. Ma non per molto ancora ormai, perché non appena questa maledetta canzone sarà finita, finalmente sparirai dalla mia vista e di te non mi rimarrà che un pallido ricordo che seppellirò nella mia memoria. Solo un orrendo, disgustoso ricordo!” sbotta Matthew, parlando a raffica e sommergendolo con quelle fredde parole come un fiume in piena, per poi recarsi al primo ascensore disponibile.


Brian deve ancora riprendersi da quella sua reazione inaspettata, ma si affretta a chiudere la porta, nel caso l’altro si volti, perché non vuole che veda la sua espressione ferita e demoralizzata.


Ma Matthew nemmeno ci pensa a voltarsi, mentre si passa una mano sulla bocca con fare tremolante.
In tutta la sua vita non si è mai sentito così confuso quanto lo è adesso.
Nella sua mente si affollano dozzine di domande, ma lui preferisce non trovare le risposte.
Prima ha mentito a Brian. Lui ha paura, eccome. Ne ha tantissima.

TBC

Sì, lo so.. stavolta non è affatto divertente, ma voi vi fidate.. non è vero?
Insomma, non potevo mica far saltare Matt al collo di Bri, tutto gioioso mentre urla ‘sì, che bello , amore mio, fuggiamo insieme! ‘.. vi pare??
Spero solo di non avergli fatto avere una reazione troppo o troppo poco brusca..


Cmq, risolverò il disastro che ho creato, non sarà di certo al prossimo capitolo (che ancora una volta sono diventati due, olè!) ma lo risolverò, mano sul cuore!


Ad ogni modo, non dimenticatevi di quella camera, non è detto che sia l’ultima volta che la vedete.. ;-P

Spero vi piaccia fin qui, ma come sempre, liberissimi di dirmi qualunque cosa.

Alla prossima!

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Capitolo 12
*** XI. ***


Prima di cominciare..

Regina, per prima cosa, sappi che l’avevo già letta la prima volta la tua ‘simpaticissima ‘ recensione, quindi ti potevi anche evitare il disturbo di ripeterla . Il fatto è che se non rispondo subito, se non l’hai ancora notato, è perché ho la buona abitudine di farlo ogni volta che aggiungo un nuovo capitolo, anche perché trovo un po’ esagerato auto recensirmi solo per darti una risposta.
Ma ora che aggiungo il capitolo ti rispondo.. anche se mi chiedo perché mai dovresti tornare a leggerla visto che mi hai già detto chiaramente quel che pensi. Ma forse vuoi solo vedere se ti rispondo o meno ed eccoti accontentata. Anche perché io dico sempre ‘ ditemi quello che pensate ‘, tu l’hai fatto, e io sarei un’ipocrita se ti ignorassi (nonostante la moderatrice abbia cancellato i tuoi commenti :) )ti pare?
Il fatto è che io avrei capito di più se te la fossi presa per come rappresento Matthew qui ( pur avendolo specificato in ogni lingua che è una storia alternativa che più alternativa non si può.. ) .. ma Brian… andiamo! E’ cafone chi lo trova effeminato?! Ma scusa, è lui il primo a dirlo, a giocare molto su questa cosa (ok, forse oggi non più tanto, ma negli anni passati ho visto foto dove suona con vestiti da donna, o posa in minigonna… e altre cose ancora , e lui si divertiva a farlo, perché gli piace provocare ) .. e indipendentemente da questo io lo considero un grande, grandissimo artista, mi spiaci se hai trovato ‘sta cosa così offensiva.
Ad ogni modo una parodia non è MAI una cosa da prendere sul serio .. sono io la prima a non farlo! Volevo solo scrivere qualcosa di bizzarro che li prendesse solo un po’ in giro e facesse leva su alcuni loro aspetti, esasperandoli di proposito, ma da qui a insultarli c’è un abisso, non mi permetterei mai, ADORO e VENERO entrambe le band, ma non ci vedo nulla di male a riderci un po’ sopra.
Sai, le critiche sono utili quando sono costruttive, la tua non lo è stata di certo. E quella cosa sui ‘blue ‘ te la potevi benissimo risparmiare.
Grazie cmq per aver letto, comunque sappi che nessuno ti obbliga a proseguire se non ti piace..







Syd, lisachan, miwako chan, GRAZIE INFINITE!!!!

SYD: yaaayy, doppio grido di gioia, non solo perché ho un nuovo lettore, ma è pure un ragazzo. Sono felicissima che questo mio delirio riesca ad interessare anche qualche maschietto ;). E grido un SEI GRANDE sulla fiducia perché sei fan di entrambi!


LISACHAN: non hai idea di quanto ringrazi sia la tua coscienza che te, per lo splendido commento che mi hai lasciato, me coi lacrimoni. Sei troppo buona davvero. Eh, eh , per quanto riguarda il backstage , vedremo se la tua coscienza ha ragione…

MIWAKO CHAN: eccone un’altra che a bontà non scherza . sei sempre un tesoro!

E per quanto riguarda entrambe, sono felice che la reazione di Matt vada bene :)


Ora si prosegue:

Capitolo XI.


Il giorno dopo, entrambe le band si presentano puntuali all’ennesima sala di registrazione che i due manager hanno diligentemente prenotato.
I due hanno pensato di tenerla occupata fino a tarda mattinata, ma i sei artisti sono certi che se la sbrigheranno anche in meno di metà di quel tempo.


Ciascuno prepara il suo strumento, ma mentre fra gli altri quattro c’è un clima allegro, scherzoso, gioviale e sereno, tra Brian e Matthew regna il gelo più totale.
Tutti si erano aspettati la solita ondata di battibecchi e punzecchiature varie che ormai sono diventata normale routine in quelle due settimane, quindi vederli così taciturni e concentrati solo e soltanto sul lavoro li lascia parecchio perplessi.


Beh, non proprio tutti, dato che Stefan è l’unico che sa esattamente cos’è successo fra quei due. Del resto, col rapporto speciale che c’è tra lui e Brian, nessuno dei due può avere segreti per l’altro.


Invece, nonostante la profondissima amicizia che lo lega sia a Dominic che a Chris, Matthew non ha parlato ad anima viva di quel che è accaduto.
Non solo vuole che nessuno ne venga mai a conoscenza, ma è lui stesso il primo che desidera dimenticare e andare avanti.

Ma è più facile a dirsi che a farsi.
Se non altro, concentrarsi sulla canzone è un modo per non pensare al resto.

“Allora, ricapitolando, verso la fine facciamo fare a Stef e Chris il ritornello normale e nel frattempo tu ed io cantiamo una cosa diversa, un po’ come quello che faccio io alla fine di ‘The Bitter End ’, hai presente?” chiede conferma Brian.

“Sì, esatto. Così sia a livello di strumenti sia a livello di voci si crea una bella confusione che sale e poi si placa, sfociando nell’outro al pianoforte, con te che ci parli sopra.. “ risponde Matthew.


Sì, si sono appena parlati, ma non significa niente. Il fatto è che sono entrambi professionisti molto seri e quindi sanno scindere benissimo il lavoro dalle questioni private.
Quindi, se Matthew Bellamy e Brian Molko vogliono stare l’uno il più possibile lontano dall’altro, il cantante dei Muse e il cantante dei Placebo devono sorvolare su quello e proseguire la collaborazione, anche se cercano di evitare in tutti i modi un contatto visivo diretto.
Però entrambi trovano consolazione nel fatto che sia l’ultima volta.

E dopo quella che può passare alla storia come la più impersonale delle interazioni, i due si consultano ciascuno con il proprio corista, spiegando loro bene cosa devono fare.
Il tempo di far un paio di prove veloci coi ritornelli, soprattutto quello finale, e tutti sono pronti per cominciare.
Per quei sei minuti o poco più, gli eventi della giornata precedente sembrano venir cancellati dalla memoria di entrambi i protagonisti, perché in quel momento la loro intesa è più che perfetta, almeno per quanto riguarda l’ambito musicale.
L’alchimia che si crea fra le loro chitarre e le loro voci è strabiliante, tanto da far pensare che quella non sia la prima volta che quei due cantano assieme.
Lo stesso discorso si può fare per il resto dei componenti, che suonano in assoluta armonia, rispettando sia i tempi che il ritmo.
E la loro prima registrazione è talmente priva di difetti che non c’è nemmeno bisogno di effettuarne altre.
I tecnici addetti provvedono a trasferirla su un paio di CD, da consegnare ai rispettivi manager che poi provvederanno a loro volta a farlo pervenire alle due case discografiche in questione.


< E’ fatta. E’ finita. D’ora in poi non avremo più nulla a che fare l’uno con l’altro, ognuno per la sua strada. E non potrei esserne più felice. Sì, certo, ok, a causa del concerto che abbiamo domani sono bloccato qui nella stessa città dov’è bloccato pure lui. Ma si tratta solo di due giorni, due giorni e mezzo. Tanto è difficile che ci incontriamo, no? Quando lui ha i concerti io sono libero, e viceversa, quindi è altamente improbabile incontrarci di nuovo. A meno che non sia una cosa voluta, tipo che stasera, quando lui finisce il concerto, io vada al backstage .. ma è una cosa che non accadrà mai. Anzi, nemmeno ci avrei dovuto pensare, accidenti a me.. > si rimprovera Matthew, per poi guardarsi attorno spaesato.

“Che fine hanno fatto gli altri?” domanda a Dominic, dato che è l’unica persona rimasta lì con lui.
“Hey, sveglia? Se ne sono già andati. Ci hanno pure salutato e gli abbiamo augurato buon concerto. Beh, Chris e io l’abbiamo fatto, visto che tu eri perso nella madre di tutte le trance. Si può sapere a che cosa stavi pensando?” lo interroga Dom.
Matthew si irrigidisce, ma poi fa spallucce.
“Non era niente di importante.. “ risponde.
“Bene. Allora, a meno che tu non abbia deciso di trasferirti qui a vita, ce ne andiamo anche noi o cosa?” lo esorta l’amico, un po’ spazientito.
“Sì, certo. Solo che.. dov’è Chris?”
“Accidenti, Matt, per essere ‘niente di importante ‘ ti ha lasciato ben stordito! Chris ha detto che tornava in Hotel a consegnare il CD a Tom e ha detto che poi forse ci raggiunge nel pomeriggio.. “ lo informa Dom, ora più preoccupato che spazientito.
“Ah.. “ è tutto quello che riesce a dire Matt.
“Certo che considerando che lì ci sono sia la moglie che i figli, dubito che abbia tutta questa voglia di raggiungerci.. “ aggiunge Dom.
“Già. Certo che Kelly gli ha fatto davvero una bella sorpresa. Mi ricordo ancora che faccia ha fatto Chris quando l’ha vista all’aeroporto. Lei è stata molto carina.. “ sorride Matthew, che ora sembra aver riallacciato i contatti con il Pianeta Terra.
“Sì. Allora, tu che hai intenzione di fare oggi?” domanda Dom, mentre i due lasciano lo studio.
“Non lo so di preciso. Me ne andrò un po’ a zonzo e molto probabilmente farò shopping, quello aiuta sempre. E tu che farai?”
“Beh, visto che Steffy è impegnato tutto il giorno, credo proprio che mi aggregherò a te!” lo informa l’altro.
”Cioè, fammi capire.. ti faccio un po’ da tappabuchi insomma!” alza gli occhi il moro.
“Proprio così. Ma sappi che sei il mio tappabuchi preferito!” ribatte il biondo, con un sorriso a cui si può perdonare qualunque cosa.

************************************ (Contemporaneamente)

“Non riesco a crederci!” borbotta Brian, mentre si dirige all’Hotel con gli altri due.
“A cosa? Al fatto che abbiamo finito quella canzone? Beh, dopo quasi due settimane direi che era anche ora!” commenta Steve.
“Chi se ne frega della canzone, io parlavo di Matthew!” precisa il primo.
“Già. E di che altro potevi parlare? Stupido io a chiedere!” alza gli occhi il secondo.
“Pensavo che dormici sopra bastasse a fargliela passare. E invece è ancora incazzato nero con me. E per così poco, poi, una sciocchezza da niente!” confessa Brian.
“Beh, forse per te è una sciocchezza, ma per lui no. L’hai colto troppo alla sprovvista, lui non se lo aspettava e ha reagito come ha reagito. Non ha tutti i torti. Voglio dire.. prova a metterti nei suoi panni.. “ sentenzia Stefan.

“Ma io i suoi panni glieli voglio togliere e basta!” si lamenta Brian, con un atteggiamento che ricorda vagamente quello di un bambino capriccioso che vuole un giocattolo a tutti i costi.

Ci manca solo che si metta a pestare i piedi per terra.

“Sentite, io non so tutti i dettagli e nemmeno li voglio sapere!” borbotta Steve.
“Lo so che è difficile da credere, ma stavolta ti assicuro che i dettagli sono molto, molto meno scabrosi di quel che credi tu!” ridacchia Stefan.
“Già. Ma se cerchi qualcosa di scabroso, chiedigli un po’ cosa combina lui con Dom, non è vero, Stef?” ribatte Brian, ammiccando verso l’amico che abbassa lo sguardo, un po’ imbarazzato.
“No, non ci tengo, grazie! Sentite, anche se non sono gay.. o mezzo gay, questo non significa che non vi voglia vedere felici. Entrambi. Quindi, su con la vita, Bri, andrà meglio la prossima volta. E Matt non sa che si perde.. “ lo consola Steve, con una pacca affettuosa. Brian si stringe nelle spalle, con un’espressione tutt’altro che felice.


“Ti ringrazio, Steve, sei un vero amico. Però anche tu non sai cosa ti perdi, mio caro. Quante volte ti ho detto che se mai un giorno dovessi cambiare idea, hai già un posto prenotato nel mio letto?” cambia sia argomento che umore Brian, giocando a fare il seduttore.
“Ti ringrazio del pensiero, ma no, non credo che cambierò mai idea!” assicura Steve.
“Certo che Matt, Steve.. ma quanti ne vuoi, Molks?” gli fa notare Stefan, divertito.
“Tesoro mio, aggiungo anche te all’elenco, sarebbe un gradito ritorno. Che volete che vi dica? Dentro al mio cuore c’è posto per tutti!” si giustifica Brian.
“Più che dentro al tuo cuore, mi sembra più che ce ne sia dentro i tuoi pantaloni!” lo prende in giro Stef e tutti e tre scoppiano a ridere.
Ma l’ilarità ha una durata effimera, almeno per Brian.


“Ah, ragazzi, dobbiamo fare qualche modifica alla scaletta, perché stasera non mi va proprio di suonare ‘Without You I’m Nothing’ . Me lo ricorderebbe troppo.. e poi da lì è partito tutto.. “ confessa lui, tornando buio in voto.

“Uh, sì, d’accordo. Ma con cosa la sostituiamo? Un’altra dal nuovo album?” chiede Steve.
“No. Pensavo di più ai vecchi. Qualcosa che faccia dire ai fan ‘Hey, questa non la suonavano da secoli!’, se non addirittura ‘Hey, questa non l’hanno mai suonata dal vivo!’ . Magari potremmo fare ‘Brick Shithouse’ o ’Haemoglobin’ o ‘Second Sight’.. scegliete un po’ voi e poi la ripassiamo come si deve. Io credo che a loro farà piacere. Se non altro così almeno qualcuno di felice c’è.. “ risponde lui, un po’ malinconico.
Gli altri due preferiscono non dire niente e si limitano ad annuire, anche se temono già che sarà un concerto più ‘spento ‘ del solito, a giudicare dall’umore del loro amico.

TBC

Spero continui a piacervi.. forse questo capitolo era un pò 'spentino ' ma il prossimo avrà qualche evento che mi auguro vi intrighi :), quindi alla prossima ! Anche se.. ora che lavoro (non mi sembra vero dirlo!!) ho meno tempo libero quindi ci potrei metter più tempo.. ma vedrò di fare il possibile ..

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Capitolo 13
*** XII. ***


Rieccomi,
argh.. questo è l’unico capitolo che mi rimane, anche su carta.. devo mettermi sotto o vi farò aspettare secoli per il prossimo.


Intanto, se vi consola, questo è così lunghetto che poteva anche diventare due scarsi.. e invece l’ho lasciato intero.. ogni tanto, in fondo in fondo, IN FONDO… sono ‘buona ’ :P




Grazie a tutte/i!

Andiamo con ordine..




FIORE INSANO: bentornata, cara! Felice che ti piaccia ancora . Eh, eh che posso dirti? Non perdere le speranze.. ;)

LISACHAN : tesorina, che dire? Non ho parole per la tua recensione, lusingata è dire poco.. il che mi porta ad avere una paura tremenda di deluderti.. spero non succeda. E woow, hai colto in pieno il significato della prima registrazione.. lo so bene che nella realtà è molto difficile che accada.. ma questa FF e ‘realtà ‘ non possono davvero stare nella stessa frase, eh, eh :D
Quanto al povero Bri.. eh, eh, non è l’unico esaurito.. ;P


KUJI13: sììììì, nuova lettrice, grazie infinite!! Guarda, pure io ero scetticissima quando l’ho iniziata.. della serie ‘ mo’ me linciano.. virtualmente parlando ‘ .. , cmq felicissima di non averti deluso, spero continui ad essere così :)


MIWAKO CHAN: grazie infinite, cara, sono felicissima che ti piaccia come li rappresento :)




SYD: Heylà, felicissima di risentirti. Quanto a Matt.. non può resistere in eterno a Bri, ti pare? ;)
Ad ogni modo, nessun problema, anzi , mi piace esser ‘distratta ‘ dalle recensioni, mi piace eccome :D



DAVIDE: Yaaayyy, che gioia, un altro nuovo lettore !! Buon per me che delle due alternative hai scelto la seconda eh, eh (e forse la neuro andrebbe chiamata sì.. ma per la sottoscritta !) ti ringrazio per l’ intelligente ‘ , sono felicissima che ti piaccia, spero continui ad essere così ;)


Bene, visto che lunedì AL CONCERTO DEI PLACEBOTTI (waaaaaaahhhhhh, che giorno memorabile!!!!! E loro sono stati spettacolosi = spettacolari + favolosi!) , pressata nelle prime file finché non mi sono arresa e mi son spostata più indietro ( in cerca di aria, preziosissima aria e almeno un centimetro cubico di spazio) mi son rotta sì le ossicine ohii ohi…. ma non abbastanza per non poter scrivere, quindi.. si prosegue:


Capitolo XII.


International Arena, ore 20:53

I Placebo attendono nel backstage, mentre il gruppo supporter è già sul palco a scaldare il pubblico.
Brian è seduto su uno dei divanetti, mentre ripassa velocemente ‘Haemoglobin’, la canzone che alla fine hanno scelto come sostituta.
“Beh, pensavo di esser ridotto peggio. Invece pare che me la ricordi ancora bene!” commenta soddisfatto,riponendo a terra la chitarra.



Alex entra di corsa nel loro camerino, con un’aria trafelata.
“Che succede Alex?” domanda Steve.
“Ho grandiose notizie e non resistevo a dirvelo dopo il concerto, dovevo mettervi al corrente subito!” spiega lei, trepidante.
“Su dai, spara!” la esorta Stefan, incuriosito.
“Come sapete, ho inviato il file del vostro pezzo a quelli della EMI. Beh, non solo l’hanno già sentita e ne sono più che compiaciuti, ma indovinate un po’? Hanno già preso contatti con la Warner e assieme hanno deciso di posticipare il tutto a fine Dicembre, quando entrambi avrete finito il tour, perché sostengono che far uscir le due edizioni limitate e basta sia riduttivo e che ci voglia un’intensa e disparata attività di promozione correlata. Pare che vogliano pure organizzare un paio di date alla Wembley Arena dove suonerete assieme ai Muse, ma è ancora da decidere.. “ commenta trepidante la manager.


< Accidenti! Fino a due giorni fa questa notizia mi avrebbe riempito di gioia. Ma adesso, al solo pensiero che non è finita e ci tocca rivederci.. se è come stamattina mi sento male! Perché il destino ha deciso di farsi beffe di me? > si domanda silenziosamente Brian, sospirando infelice.


“E la sai una cosa, Brian? Avevi ragione tu, girerete pure un video. Domani partirà la selezione dei registi.. “ conferma Alex, rivolgendosi a lui.
“Ah.. “ è tutto quello che riesce a dire il ragazzo, ancora semi-assorto nei suoi pensieri.
“Beh, è tutto qui il tuo entusiasmo? Si può sapere che ti prende?” lo interroga la manager, sconcertata.
Steve e Stefan si scambiano uno sguardo.
Loro sanno benissimo cos’è che gli prende.
“Oh, non badare a lui. Probabilmente dev’essere in ‘quei giorni del mese ‘.. “ l’avvisa Steve.
“Ma quante volte ve lo devo ripetere? Io NON sono una donna!” sbotta Brian.
“Questo lo dici tu!” ribatte Steve.
“Dolcezza, perché non glielo dici tu? Tu sei in grado di confermarlo, no?” ammicca Brian, rivolto a Stefan.
“Non lo so, Molks. Forse il mondo non è ancora pronto a una verità così sconvolgente!” si finge preoccupato Stefan.
“Che deficienti!” scuote la testa Brian, ma non può fare a meno di sorridere.
Se non altro, pare che gli sia tornato il buonumore.

**************************** (Contemporaneamente)


Matthew ha passato un bel pomeriggio in compagnia di Dominic, che l’ha fatto ridere come solo lui sa fare.
Anche lo shopping è stato notevole e ora fa le prove davanti allo specchio, nella sua camera, soddisfatto dalle varie magliette e camicie che si è comprato, talmente bizzarre che a confronto i jeans giallo canarino, che Dom ama indossare spesso, si possono definire sobri e raffinati.


Ad ogni modo, niente di tutto questo gli ha impedito per un solo istante di pensare a Brian, alle sue parole, ai dubbi che gli ha insinuato nella mente.. e soprattutto al suo invito.

Ma si è già ripetutamente imposto che il posto che più dista da camera sua in cui si recherà in serata è l’angolo bar del Prince, dove lo aspettano gli altri due.
Il tempo di far le ultime prove e li raggiungerà.


**************************** (Contemporaneamente)

“Ma quanto ci mette Matt?” brontola Chris, seduto al bancone.
“Di sicuro starà rimirando tutte le assurdità che s’è comprato, ma è questione di minuti, poi arriverà.. “ risponde Dominic, dopodichè l’attenzione di entrambi si sposta su Tom, che è appena entrato dalla Hall.

“E tu che ci fai qui?” domanda Dominic.
“Dov’è Matt?” chiede a sua volta il manager.
“E’ ancora in camera sua, ma tra poco ci raggiunge.. “ spiega Chris.


“Perfetto. Speravo che non ci fosse, così posso dirlo solo a voi. Mi hanno chiamato quelli della Warner.. “ li informa lui.
“Ho capito. Non gli è piaciuta la canzone e quindi non se ne fa più niente!” lo anticipa Dominic, un po’ imbronciato.
“Non hai capito proprio niente. E’ l’esatto opposto. Quella canzone è piaciuta così tanto che si sono consultati con la EMI e ci vogliono costruire sopra un’attività promozionale che nemmeno vi potete immaginare. Comincerà tutto a fine Dicembre, ma solo qui in Inghilterra, non è il caso di farvi girare il mondo un’altra volta. Comunque, hanno già fatto partire i primi comunicati stampa e al momento vi vogliono già ospiti con i Placebo a tre programmi televisivi, dove eseguirete quella song dal vivo, poi all’uscita del singolo e delle edizioni dell’album limitate dovrete andare , sia voi che loro, nei negozi di dischi più prestigiosi a firmar gli autografi. Poi ci saranno anche alcuni servizi fotografici, sempre insieme, e altre cose in ballo che ora non ricordo.. insomma, la vostra agenda sarà piena per almeno due mesi!” comunica loro Tom.
“Wow, non mi aspettavo tutto questo!” commenta Dom, sorpreso, ma anche contento.

Mentre Tom sembra piuttosto preoccupato.
“Ragazzi, e ora chi glielo dice a Matt?”
“Eh, no, non provare nemmeno a coinvolgerci. Il manager sei tu e quindi spetta a te dar questo genere di notizie!” obietta Chris.
“Ha ragione lui. Però concedigli almeno un giorno o due in cui può avere l’illusione che sia tutto finito.. “ gli consiglia Dom.
“Sì, credo che farò così. Ma voi nel frattempo non ditegli nulla.. “
“Tranquillo, Tom, saremo due tombe!” gli assicura Chris.
“Ok. Allora adesso vado. Domattina non dimenticatevi che c’è.. “
“Il ripasso, lo sappiamo già!” lo anticipano Dom e Chris all’unisono, con uno che alza gli occhi e l’altro che sbuffa.
“Eh sì, che vi piaccia o no si torna ai vecchi tempi, cari miei. Vi saluto!” si allontana il manager.

Matthew lo vede camminare per strada dalla vetrata dell’Hotel, mentre scende le scale.
“Hey, sbaglio o è passato di qui Tom? “ domanda ai suoi amici, dopo averli raggiunti al bancone del bar.
“Uh? Sì, era qui fino a un minuto fa, giusto per dirci che a quelli della Warner la canzone è piaciuta parecchio!” risponde Chris.
“Uh, meno male, è un vero sollievo. Il solo pensiero di incontrarci di nuovo con gli altri per andar in sala di registrazione e apportare alcune modifiche mi fa rabbrividire.. “ confessa lui.

< Aspetta solo di saper come stanno effettivamente le cose e.. altro che brividi! > pensa Chris, ma così come Dom non dice nulla, anche se entrambi devono fare uno sforzo immane per non scoppiare a ridere.

Dopodichè i tre passano il tempo a chiacchierare del più e del meno, finché Dom non adocchia il suo orologio.
“Uh! Sarà bene che vada adesso. Così arrivo all’International Arena verso fine concerto e faccio una sorpresa a Stef. Hey, Matt, vuoi venire anche tu?” gli propone lui.
“No, Dom, non credo proprio che sia il caso..”
“E perché no? Così ti fai la tua bella litigata salutare con Brian e starete meglio tutti e due. Stamattina non avete neanche.. “
“Dannazione, Dom, non insistere! Ti ho già detto di no!” lo interrompe bruscamente Matt, alzando la voce.
“Ok, Mr. Nervosino, non te lo chiedo più, ma vedi di darti una calmata!” borbotta il biondo, facendo il permaloso.
“Scusami, Dom, tu non c’entri. E’ solo che non mi va, tutto qui.. “ si giustifica Matt, con tono più calmo. “Anzi, credo proprio che ora me ne andrò a letto.. “ aggiunge.
“Cosa? Ma, Bells, sono solo le 22:00!” gli fa notare Chris, incredulo.

“Sì, ma è stata una giornata intensa e domani lo sarà altrettanto, se non di più, quindi vi saluto!” ribatte l’altro, con un finto sbadiglio, per poi allontanarsi.
“E dire che ne ha 28 di anni.. non 82!” commenta Dom, altrettanto incredulo. “Vabbè, faccia un po’ come gli pare, io ho un appuntamento che mi aspetta!” esulta subito dopo.
“E io credo che risalirò in camera da Kelly e i bimbi. E’ così bello averli qui che voglio passar con loro più tempo possibile.. “ sorride Chris.
“E fai bene. Ciao, amico, ci vediamo domani. Cercherò di non far le ore troppo piccole.. “ promette Dom, prima di uscire.
“Ne dubito!” pensa ad alta voce Chris, a metà tra l’esasperato e il divertito, prima di tornare nella sua camera.


-------------------------------------------------------------

Matthew è nella sua camera e si è pure cambiato per andar a letto, rimanendo con una T-shirt nera e un paio di boxer grigio scuro.
L’unico problema è che non è per niente stanco. Al contrario, ha l’adrenalina a mille.
Ma ha deciso che è meglio non varcare la soglia di quella porta, e per passare il tempo ha fatto un po’ di zapping con la TV, ma siccome non l’ha aiutato ha fatto ricorso al suo lettore CD, ascoltandosi con le cuffie una raccolta di colonne sonore di Ennio Morricone, artista che il ragazzo apprezza molto.
E la sua musica sembra avergli donato la tranquillità necessaria, perché verso mezzanotte e mezza passata si addormenta, congratulandosi con se stesso per aver resistito, per non aver fatto in modo che la curiosità avesse la meglio su di lui.



- Un rumore improvviso fa svegliare Matthew di soprassalto. Capisce che il rumore proviene dalla maniglia, come se qualcuno dall’esterno stesse cercando di aprir la porta, e siccome riesce facilmente nell’impresa, a Matthew viene il dubbio di averla lasciata inavvertitamente aperta, mentre apprende dal quadrante digitale illuminato della radiosveglia che c’è sul comodino che sono le 2:40.
Quindi non può trattarsi né di un servizio in camera e nemmeno degli addetti alle pulizie.



< Certo che per aver cinque stelle, questo Hotel è sorvegliato da cani! > constata, mentre la porta si apre lentamente e lui cerca di decidere quale oggetto possa usare come arma di difesa.


Non gli serve accendere la luce, perché quella della luna che filtra dalla finestra semi-aperta gli dona sufficiente visuale.
Infatti, Matt riconosce subito di chi si tratta, non appena lo vede.
“Brian?” esclama un po’ spaventato.
“Ti ho aspettato per quasi due ore nel backstage, ti rendi conto?” incalza Brian, chiudendo la porta alle sue spalle.
“Te lo avevo detto che non sarei venuto!” risponde l’altro, ancora parecchio confuso.
“Ma a me non piacciono i ‘No’ come risposta.. “ ribatte l’altro, avanzando lentamente verso il letto, passo dopo passo.
“Come diavolo sei riuscito ad entrare?” domanda sconcertato Matt.
“Questo non ha nessuna importanza.. “ fa spallucce l’altro.

“Che.. che cosa vuoi?” lo interroga il primo, con un lieve sobbalzo nella voce, mentre indietreggia sul materasso finché la sua schiena non cozza contro la sponda del letto.
“Niente che non voglia anche tu.. “ mormora il secondo, salendo sul letto e ponendosi a cavalcioni su di lui, per poi sfilargli la T-shirt da sopra la testa.

Matthew è troppo sconvolto per opporre la benché minima resistenza, mentre allo stesso tempo una parte di lui, la più recondita, è impaziente di scoprire fin dove si spingerà Brian.


Alla luce della luna i suoi capelli corvini sembrano più lucenti, i suoi occhi verdi sembrano brillare con maggiore intensità e le sue labbra carnose, accentuate dal lip-stick, sembrano ancora più perfette.
Matt non può fare a meno di guardarlo e Brian se ne compiace.
“Coraggio, carino, ora rilassati.. “ sussurra Brian, mentre le sue mani dalle unghie laccate di nero vagano sul suo petto liscio e debolmente abbronzato dal sole estivo.
Il suo tocco è talmente gentile e piacevole che Matthew non riesce a reprimere un gemito, domandandosi quale sarà la fase successiva.


Brian sorride, chinandosi verso di lui. Inizialmente sembra puntare alla sua bocca, ma poi si sposta verso il suo orecchio, per bisbigliargli una frase.
“Stai per provare qualcosa di nuovo!” –



Matthew si sveglia di soprassalto, stringendo la t-shirt nera che ancora indossa, con il respiro affannato per lo spavento.. ma forse non solo per quello.
Si guarda attorno, per costatare che è completamente da solo e che l’unica coincidenza è che la sveglia segna davvero le 2:40.

“Era solo un sogno.. “ mormora, accorgendosi di averlo detto con un tono un po’ troppo abbacchiato. “Voglio dire, meno male che era solo un sogno. Uh, no, non un sogno, un incubo. Era un incubo terrificante!” si corregge.
Peccato che non ne sia molto convinto.

< Oh, no. C’è davvero qualcosa che dannatamente non va. Forse è ora che ne parli con qualcuno. Lo farò domani, dopo il concerto.. > decide il ragazzo, avendo già in mente chi possa essere il suo interlocutore più idoneo, l’unico in grado di capirlo.


Si alza per ispezionare un’ultima volta la stanza e accertarsi che la porta sia chiusa con una doppia mandata.
Dopodichè torna a letto, più rilassato… per quanto possa essere rilassato qualcuno che ha l’assoluta certezza che passerà totalmente sveglio l’intera nottata.


TBC

Lo so che Brian adesso è pelatino ( e sta un amore anche così !!) , ma qui mi piace immaginarlo ancora coi capelli ;)
Uh, sia ben chiaro, quella sciocchezza sull’essere donna.. E’ SOLO PER SCHERZO, più avanti ci sarà anche qualcos’altro che non va assolutamente preso sul serio… prima di prendere altre ‘batoste ‘ ci tengo a precisare tutto e continuerò a farlo quando serve.. ;)



Ehmm lo so, forse tutta quell’attività promozionale è un po’ esagerata (ma cosa non lo è in questa storia?) , ma dipendesse da me lo tratterei alla stregua di un evento mondiale.. cosa che in effetti ho fatto ;P


Quanto allo ‘slash ‘ questo era il massimo a cui posso arrivare (a livello descrittivo ) … e l’ho fatto solo perché si trattava di un sogno , ok?



Spero continui a piacervi..


Al prossimo capitolo!

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Capitolo 14
*** XIII. ***


Buonasera!
Un po’ in ritardo, ma finalmente ce l’ho fatta puff, puff..

Alt! Non sia mai che prima non vi ringrazi uno a uno:

KUJI13: felice che ti abbia divertito quella battuta su Bri, eh, eh! Quanto al mio stile delirante, spero che non ti deluda ;) ;


LISACHAN: wow, eh eh, mi piace questo genere di ripetitività eh eh! Felice che ti sia piaciuta l’ansia di Matt ( se pensi che lì fosse esaurito.. ora qui allora cos’è ? ihhh porello, gliene sto combinando di ogni.. )


Uhhh ai livelli di Judas ( * mega sospirone con gli occhi lacrimosi * ) va benissimo, non è esagerato.. che dire? Non vedo l’ora, woooww, me già pregusta…
Ehmm sì.. nel giro di un anno praticamente me li becco entrambi.. me fortunella!
Cmq è da quest’estate praticamente che li aspetto in parallelo (ora mi resta da attenderne solo uno.. eh eh) , ascoltando a ripetizione le loro intere discografie.. sarà anche per questo che il mio inconscio me li ha fatti cross-overare insieme (che bel verbo ah, ah!)

ma dopo questi 2 incanti, prevedo già un lungo periodo di assoluta assenza di concerti.. giusto, giusto per far dormire sonni tranquilli ai miei, lol!


SYD E DAVIDE: woow, che bello, due in un colpo solo! Che dirvi , ragassuoli? Me rossa, rossa, gongolante e commossa per le vostre bellissime parole, felice che vi piaccia tanto :D! e sollevata dal fatto che non servono altre scene slashose descritte.. ma vi accontentate della tensione ( a questo punto ci vorrebbe il faccino che si passa la mano sulla fronte, col sospiro di sollievo)

Ihh, addirittura una sit-com?! Uhmm sì, tra tutti e tre è bene tenerlo sempre a portata di mano il numero della neuro… lol :D!


Uh, che bello, anche voi due eravate a vedere i placebotti? Ah, prima fila, beati voi!!! Nuu, non c’è possibilità che mi abbiate colpito, io ero impegnata a battagliare tra terza quarta e quinta fila.. prima di arrendermi in cerca di aria, preziosissima aria! ;)
Domandina.. magari andate anche a vedere quello dei Muse? ;)


MIWAKO: tesorina, anche a te, stesso ringraziamento per questo tipo di ‘ripetitività ‘ che non guasta mai, tutt’altro! ;D
felice che ti sia piaciuto il sogno, quanto al fatto che possa diventare realtà.. eh, eh si vedrà.. ;)
L’interlocutore di Matt, uh.. credevo fosse già chiaro, uhmm.. ma qui un indizio in più c’è ;)



XIII.

Il giorno dopo, verso le nove di mattina, Chris e Dominic sono nella sala da pranzo dell’Hotel, a godersi tutto ciò che il buffet della colazione ha di meglio da offrire, quando vedono sopraggiungere anche Matt.
E’ pallido, molto più del suo solito, spettinato, e più che camminare sembra trascinarsi a fatica verso il tavolo dei suoi due amici, che non possono fare a meno di notare i due piccoli lievi solchi grigiastri che gli contornano gli occhi.


“Hey, che brutta cera, amico!” esclama Chris, versandosi del succo d’arancia nel suo bicchiere.
“Ti ringrazio, questo è proprio il genere di cose che ho bisogno di sentirmi dire ogni volta in cui dobbiamo esibirci!” alza gli occhi Matt.
“Beh, piacevole o no che sia sentirselo dire, sappi che è la verità!” fa spallucce Chris.
“Ha ragione lui, Bells, devi darti una sistemata prima di stasera. Uh, ho trovato. Perché non chiami Brian e gli chiedi se ti fa un bel make up? Lui sì che se ne intende!” propone Dominic.

“Dannazione! Non c’è assolutissimamente nulla che io voglia farmi fare da lui, e vedi di non ripetere più il suo nome!” sbotta Matt, dopo un iniziale sussulto.
“Ok, promesso, non lo nomino più.. “ assicura Dom, mentre riflette sulla reazione del suo amico.


< Uhmm.. è già la seconda volta che nomino Brian e Matt si innervosisce. Mi sa che c’è qualcosa che va oltre la canzone che abbiamo fatto.. >


“Beh, ora pensa solo a fare una colazione come si deve, ci aspetta una giornata bella tosta.. “ commenta Chris, prima di ‘avventarsi ‘ su una brioche farcita.
“A dire il vero, non è che abbia molta fame.. “ borbotta Matthew.
“Scherzi? Oggi hanno messo pure la torta della casa.. non puoi perdertela , è.. yumm.. deli… ziosa!” bofonchia Dom, dato che ha la bocca piena proprio della torta di cui sta tessendo le lodi.
“ Non lo so.. più che altro ho bisogno di un caffé. Doppio. Anche se so già che sarà praticamente inutile, dovrei berne a litri.. e ancora non sarebbe abbastanza. In caso non l’aveste ancora notato.. io sto morendo di sonno!” ammette Matthew, sfregandosi il viso con le mani per tenersi sveglio.
“Non ci credo! Ieri sei andato a letto.. praticamente al tramonto e hai ancora sonno? Altro che andare in giro per tour, Bells, io ti faccio rinchiudere in un ospizio!” commenta Chris, sbigottito.

“Spiritoso! Non è così semplice.. è vero, sono andato via presto, ma non ho dormito un accidenti, non sono riuscito a chiuder occhio per tutta la notte.. e oltre.. “
“Uh! E come mai questo attacco di insonnia?” s’interessa Chris.
“Beh, mi sembra logico.. è l’adrenalina per l’ultimo concerto qui nella nostra amata Inghilterra.. “ tenta di giustificarsi Matt, pur avendo già il presentimento che i suo amici non gli crederanno.
“Mi sembra un po’ esagerato. Non è che ci stiano deportando. Anzi, la nostra amata Inghilterra la rivediamo ad autunno, quindi tempo due mesi neanche e siamo di ritorno.. “ commenta Dom.
“Sì, ma.. a me ha messo comunque in agitazione! Del resto la madre patria è pur sempre la madre patria!” insiste Matt, per poi allontanarsi e prendere il suo caffé.



Dopo qualche minuto è di ritorno, tenendo con una mano la tazza e con l’altra un piattino con una piccola, minuscola fetta della torta che gli ha consigliato Dom, giusto per mangiare qualcosa.

Prende posto al tavolo di Chris e Dom, sedendosi di fronte a loro.

Mentre versa lo zucchero nel caffé e si accinge a mescolarlo col cucchiaino, nota che Dom continua a guardare dietro le sue spalle, per poi avere un leggero sussulto e aggrottare le sopracciglia in un’espressione tanto sorpresa quanto frastornata.

“Ciao Brian, ma.. come mai sei qui?” esclama confuso.
Matthew per poco non si rovescia il caffé addosso, ma riesce ad evitare quello spiacevole e bollente inconveniente e di scatto si volta indietro, ma le uniche persone che vede sono i camerieri che stanno sistemando i tavoli adiacenti.
Si volta nuovamente verso i suoi amici, nonostante la sua espressione sia tutt’altro che amichevole.

“Hey, non prendertela con me. E’ stata un’idea del tutto sua, io gliel’avevo detto di non farlo, ma quando mai questo testone mi da retta?” mette in chiaro Chris, lanciando a sua volta un’occhiataccia a Dom.
“Uff, certo che voi due avete il senso dello humor sotto le scarpe. E dai, era solo uno scherzetto innocente.. “ si difende il biondo.
“Dominic, non è affatto divertente!” tuona Matt.
“Forse non lo è per te, ma per me lo è stato di sicuro. E comunque, tu non me la racconti giusta, prima o poi scoprirò che cosa sta succedendo!” lo avvisa Dominic, alzandosi da tavola.


< Credimi, lo scoprirai molto prima di quanto tu creda.. > pensa Matthew, fingendo di non averlo sentito.


“Io qui ho finito, torno su. Ci vediamo da te per il ripasso, Matt, e vedete di non metterci troppo!” aggiunge Dominic, allontanandosi.




Matt e Chris non fanno aspettare troppo Dom, proprio come si è raccomandato quest’ultimo, e una decina di minuti dopo sono tutti nella stanza di Matt a ripassare i fogli in un silenzio concentrato.
Peccato che la concentrazione di Matthew vacilli, dato che è la quarta volta che rilegge il primo rigo del pentagramma e non solo non c’è verso che gli entri in testa, ma nemmeno è più in grado di dire a quale canzone appartenga.
E’ troppo impegnato a tenere aperti gli occhi, mentre le sue palpebre sembrano farsi sempre più pesanti.
Insomma, quel doppio caffé non ha sortito alcun effetto, anzi, forse ora ha addirittura più sonno di prima.
Infatti, prende il malloppo di fogli e li butta a terra, incurante che si spargano disordinatamente sul pavimento.

“Che ti prende?” domanda Dom, seduto all’altro lato del letto, distratto da quel rumore.
“Mi prende che devo assolutamente dormire o non rispondo più di me.. “ avvisa Matt, stendendosi lungo il materasso.
“Ma non puoi saltare il ripasso, Tom non ne sarà contento.. “ gli ricorda Chris, guardandolo dalla comoda poltrona accanto al letto.
“Mettiamola così. Se ora sto sveglio a fare il tanto dannato quanto inutile ripasso, stasera sarò rincoglionito come non mai! Credo che Tom sia più felice di vedermi sbagliare un accordo o due, piuttosto di vedermi sullo sgabello con la chitarra distesa sul grembo e io che ci passo sopra le dita, continuando a dire ‘Accidenti, ma che diavolo non va in questo maledetto pianoforte?’ !” ribatte lui, appoggiando le testa al cuscino.


Chris e Dom si guardano preoccupati.
“Uh, sì, Matt, credo proprio che tu abbia bisogno di una bella dormita.. “ commenta Dom, alzandosi dal letto per lasciargli più spazio, e prendendo posto sull’altra poltrona disponibile.

“Noi stiamo qui, zitti , zitti e andiamo avanti, poi ti svegliamo solo quando dobbiamo andare a far il sound check, ok?” assicura Chris, quasi sottovoce.

“Sì, sì.. bravi.. restate qui.. così sono al sicuro.. lui non entrerà più… “ si lascia sfuggire Matt, già con gli occhi chiusi, insospettendo gli altri due, tanto che entrambi si chiedono silenziosamente se più che l’ospizio non sia il caso di far rinchiudere il loro amico in una casa di cura psichiatrica!


“Tanto mi basta poco per ricaricarmi.. un’oretta, due, tre.. l’intero pomeriggio.. “ continua a blaterare lui, prima di addormentarsi del tutto.


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Brian ha perso il conto delle ore che sta passando lì, in quel posto che sembra perfetto per starsene solo coi suoi pensieri, rimuginare su ciò che ha fatto, chiedersi quali potranno essere le conseguenze e soprattutto se sarà in grado di affrontarle.



Ha lasciato la sua stanza d’Hotel prima che gli altri due potessero accorgersene, approfittando del fatto che sono dei grandi dormiglioni, non appena ne hanno l’occasione.
Dopodichè, indossando solo un paio di occhiali scuri, incurante del fatto di poter esser riconosciuto o meno, ha cominciato a camminare, a passo spedito, senza aver una meta precisa, per lo più vedendolo come un ottimo modo per scaricar la tensione, distendere i nervi e aiutarsi a stare meglio.

E dopo quasi un paio di chilometri, finalmente si ferma perché la spiaggia selvatica che si presenta davanti ai suoi occhi, con erba e sassi al posto della sabbia, sembra essere proprio ciò che stava cercando: un luogo isolato, lontano da tutto e da tutti, soprattutto se si considera il fatto che ha lasciato di proposito in Hotel sia il cellulare, che il cercapersone, che qualunque diavoleria tecnologica che permetta a qualcuno di rintracciarlo.


Si domanda che faranno Steve e Stefan quando, probabilmente, lo verranno a cercare e troveranno la stanza chiusa, ma sa già che non si preoccuperanno più di tanto, ormai lo conoscono, lui è fatto così, ci sono momenti in cui vuole restare solo e l’unica cosa da fare è assecondare la sua richiesta.

E sa che lì non verrà disturbato, non solo perché quel litorale si raggiunge solo attraverso un sentiero tutt’altro che rilassante, ma anche perché il mare non sembra proprio dell’umore più adatto per accogliere i bagnanti.
Basta osservare quelle alte onde che si scagliano furiosamente a riva e contro qualche scoglio, ed è uno scenario che sembra quasi raffigurare l’inquietudine che alberga nella mente del ragazzo.
Forse è anche per questo che lui non può fare a meno di fissare quelle onde.
Gli manca solo una chitarra e avrebbe davvero tutto ciò che gli serve, ma sa che portarsela dietro, ma soprattutto suonarla, avrebbe attirato troppo l’attenzione su di lui. Deve accontentarsi di quel panorama, scagliando qualche sasso in acqua e lasciandosi accarezzare il viso da una leggera e fresca brezza.


E poi, che lo desideri o meno, il suo pensiero va a Matthew.

< Chissà che starà facendo adesso.. Gli sarà passata l’incazzatura? E se stasera andassi… No, Brian, basta, tu hai già fatto pure troppo. Se proprio deve succedere qualcosa, che parta tutto da lui… anche se ormai io ci credo sempre meno.. >



Si alza, dandosi pacche sui pantaloni grigi per pulirseli. E’ primo pomeriggio, ma ormai sembra pronto per lasciare quel posto e tornare sulla sua strada, pronto ad affrontare tutto.


TBC


E nel prossimo capitolo ci sarà una specie di ‘angolo delle confidenze ‘ , provate un po’ a indovinare chi con chi? ;)

Spero vi piaccia fin qui ( ma come sempre, liberissimi di dirmi qualunque cosa pensiate) , alla prossima!

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Capitolo 15
*** XIV. ***


Rieccomi, sempre più in ritardo, ma l’importante è che arrivo ;)

Ma prima, come di consueto, listona dei ringraziamenti, premettendo che siete tutte/i adorabili!!!:



LISACHAN: eh, eh, felice che ti abbia divertito tanto il capitolo scorso! Diciamo che faccio il possibile per mantener la parola data, ma non sempre ci riesco ..

Quanto alla domanda, poi ti ho risposto, no? E comunque, quando arriverà quel capitolo non sarà più un segreto di che canzone si tratta, eh, eh :P

MIWAKO CHAN: felicissima che lo scorso capitolo abbia divertito anche te e che ti piaccia il Matt esaurito ( oddio.. non che Bri stia meglio.. ;P ) ! Uh, ricambio il bacione ma sei troppo buona, me tutta rossa!

KUJI13: Wow, certo che l’idea della brioche non era affatto male! Cmq, felice che ti abbia divertito quel capitolo, quanto alle acque fra i due… Fidati, che qualcosa si smuoverà..


SYD E DAVIDE: felicissima di risentirvi. Syd, non dire più che le tue recensioni non sono costruttive. Prima cosa, le adoro, ( da parte di entrambi ), sono sempre molto simpatiche, e poi… mi dai pure consigli ( certo che puoi permetterti di darmene, ci mancherebbe, e questo vale per tutti/e!) . E’ vero.. su Steve non ci lavoro troppo… è mitico e tutto, ovvio.. ma non so bene come prenderlo .. cmq, in questo capitolo un po’ c’è anche lui.. spero vi vada bene come lo dipingo… credo che dei 6 per me sia il personaggio + difficile di cui parlare..

Quanto alla domanda su Dom e Stef.. risponderei con un NI.. cmq, se ne parla un po’ sia in questo cap che nel prossimo.. Davide, felicissima che ti sia piaciuto tanto il pezzo su Bri.. cmq (mini- micro spoiler) .. c’è un motivo ben preciso se gli ho fatto guardare il mare ( e prima che pensiate male, NO, NON STA PENSANDO AL SUICIDIO, TRANQUILLI! ;p )



Uh che bello, ci sarete anche voi! allora ‘ ci si vede ‘ il 4 dicembre ( meno di un meeeseeeeeeeeeee!!!) .. detto un po’ in senso figurato.. visto che saremo migliaia e migliaia di persone, eh eh ;)



NAINAI: waaawwwwwww, danza della gioia, nuova lettrice !!! sei gentilissima, felice che la trovi divertente . uh, mi fai quasi sentir in colpa per l’effetto che ti fanno ora i Muse, ah, ah ;)

Scherzi a parte, hai visto che performance fenomenale hanno fatto agli EMA??? E han pure vinto il best alternative, bravi tesoriiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!
Tranquilla, anche se ci metto i miei tempi, ho tutte le intenzioni di proseguirla .. quanto al finale.. guarda, in altri forum come nick ho ‘happyend’.. un motivo ci sarà, ti pare ? ;)


E ora si prosegue.
Tanto per cambiare, pensavo che il capitolo delle ‘confidenze ‘ fosse solo uno, ma mi è uscito più lungo del previsto (considerando che l’altra metà devo ancora scriverla! ) .. quindi sono diventati due. Si parte dai Placebotti belli.. ;)



XIV.

“Uff, perché siamo ancora qui? Usciamo o cosa?” sbuffa Steve, irrequieto, lasciandosi sprofondare nel morbido divano della Hall.
“E dai, Steve, sono solo le undici e un quarto, non puoi aspettare un altro po’?” commenta Stefan, seduto accanto all’amico.
“Ma non capisci? Non lo dico certo per me. Il mio è un pensiero altruista. Là fuori ci sono persone che hanno bisogno di me: baristi che attendono che io faccia il pieno nei loro locali e tante belle lady che aspettano solo che il sottoscritto le castighi a dovere. Lo vedi? Devo rendere un servizio alla comunità!” si giustifica Steve, con fare melodrammatico.
“Questa non l’avevo ancora sentita!” scuote la testa Stefan, sorridendo.

“Caro mio, sono i vantaggi dell’essere single, ma a quanto pare questa è una gioia che ormai tu non conosci più.. “ continua l’altro, per poi guardargli il collo con finto fare apprensivo.
“Ti sei messo a fare il vampiro tutto ad un tratto o c’è una ragione specifica se stai fissando il mio collo?” chiede Stef, ma la sua apprensione è vera.
“Stavo solo controllando se ti è rimasto qualche segno.. “ spiega il primo.
“Di cosa?” domanda il secondo, sempre più sconcertato.
“Logico, del guinzaglio che Dom ti ha messo nelle ultime due settimane! Ma sorprendentemente pare che stasera ti abbia lasciato sciolto, libero di scorazzare per conto tuo.. “ lo prende in giro Steve.
“Hey! Sappi che io non sono il cagnolino di un accidenti di nessuno! E può anche darsi che sia stato io a dare la serata libera a lui!” si difende Stefan.
“Sì, certo, come no?” commenta il suo interlocutore, col più lampante degli scetticismi, cosa che irrita ulteriormente Stefan.

“Invece di prendermi in giro, faresti meglio a preoccuparti già adesso del fatto che un giorno, tra una manciata di anni, ci sarà qualche ragazzo che vorrà castigare tua figlia!” lo mette in guardia Stef.
“Ti garantisco che questo non accadrà mai. Ho già un piano ben preciso: Emily non uscirà di casa finché non avrà.. almeno trent’anni, e anche allora ogni ragazzo potrà toccare la mia bambina, solo e soltanto dopo che io avrò provveduto personalmente a farlo castrare!” ringhia Steve, infastidito al solo pensiero.
“Hey, amico, lo stile Grande Papà Geloso e Iper- protettivo ti si addice davvero!” ridacchia Stef.


“Ad ogni modo, tornando a Dom e me, non te l’ho ancora detto, ma abbiamo intenzione di.. “ aggiunge subito dopo, ma l’altro lo interrompe.
“Possiamo andare adesso?”
Per tutta risposta, Stef getta un occhio ai piani di sopra.
“Fammi fare un tentativo prima.. “
“Credi che sia finalmente ritornato?” domanda Steve.
“Io suppongo di sì.. “
“Io non ne sarei tanto convinto. Sai che c’è? Che a furia di scrivere così tante canzoni sui suoi adorati fantasmi ora si comporta come uno di loro, con tutto questo sparire per il giorno intero, senza lasciar traccia, ne un avvertimento.. detesto quando fa così!” brontola Steve.
“Beh, lo sai, è solo uno dei suoi giorni con la luna di traverso.. “
“Uno?! Dannazione, nel giro di un anno, Brian avrà almeno 255 dannatissimi giorni con la luna di traverso!” replica Steve.

“Forse, ma nei restanti 110 è davvero adorabile, non puoi negarlo!” ribatte l’altro.


E’ ovvio che stanno solo scherzando. Se non andassero d’accordo con Brian sul serio, non ci suonerebbero certo assieme da così tanto tempo. E poi quale gruppo di amici, fosse anche il più compatto, non ha mai i suoi alti e bassi?


“Ad ogni modo, sai che ti dico? Sono così sicuro della sensazione che ho che ora vado su e non solo lo troverò, ma sarà anche di luna giusta. E se non è così, hai la mia parola che ti pagherò da bere.. ben consapevole del rischio di rimaner col portafogli prosciugato.. conoscendoti!” afferma Stefan.
“Mi piace questa cosa. E magari pensi pure di riuscir a convincerlo a venir con noi?” lo sfida Steve, pregustandosi già tutti quei potenziali drink a scrocco.


“Ora pretendi un po’ troppo, vedrò che posso fare.. ma non ti assicuro niente. Torno fra un minuto. Ok. Forse non proprio un minuto.. “ ammette l’altro, salendo le scale.


Prima ha mentito.
Non è poi così sicuro che Brian sia già rientrato.
Infatti bussa alla sua porta poco convinto, tanto che si stupisce non poco quando la porta si apre, con Brian che lo scruta con aria inquisitoria.
“Il mio portafogli è salvo!” pensa ad alta voce Stefan, sollevato.
“Uh?” si acciglia l’altro.
“Lascia stare. Volevo solo accertarmi che fosse tutto ok.. “ spiega Stef.
“Sì, non ti preoccupare. So di non esser stato esattamente Mr. Vi-Faccio-Compagnia oggi, ma adesso va molto meglio.. “ afferma Brian, con un debole accenno di sorriso.
“Così meglio che vuoi andar per pub con Steve e me?” domanda speranzoso Stefan.
“Uh, no, quello no. Sono, come dire.. esausto a causa di ciò che ho fatto oggi.. non credo di aver mai camminato così tanto. Insomma, preferisco restare qui. Ma voi andate, divertitevi e.. cercate di non combinare troppi danni!” li prende in giro Brian. “Ci vediamo domani.. “ conclude.
“Allora, io vado.. Ma.. sei sicuro che sia tutto ok?” si accerta Stef.
“Certo… “ risponde Brian, augurandosi che il suo amico non insista oltre, o sa già che finirà per avere l’ennesimo crollo emotivo.


Con suo evidente sollievo, lo vede voltarsi e andar via e resta sul corridoio per osservar meglio la scena.
Peccato che, a un passo dalle scale, Stef faccia dietro front e torni in camera sua, trascinandolo all’interno con lui e chiudendo la porta alle loro spalle.
“Ma.. c’è Steve che ti aspetta giù.. “ gli fa notare Brian.
“Beh, credo che continuerà ad aspettarmi ancora per un po’. Andiamo, Bri, lo sappiamo entrambi che quel ‘Certo ‘ in realtà significa ‘No, non c’è un accidente di niente che sia ok ‘!” ribatte Stefan.
“A dire il vero era qualcosa di un po’ più colorito di ‘accidenti ‘, ad ogni modo.. dannati te e la tua capacità di leggermi come un libro aperto!” borbotta Brian.
“Già, e visto che sei tornato da ‘Non-mi-troverete-mai-Landia ‘ vuol dire che sei pronto per parlarne.. “ commenta Stef, sedendosi sul letto e facendogli segno di raggiungerlo. “Da bravo, vieni qui e racconta tutto al caro vecchio Steffy!” lo sprona lui.
Sapendo di non aver altra scelta, Brian non solo obbedisce, ma si sdraia pure, appoggiando la testa sul grembo del suo amico, nonché confidente più intimo.


“Sai, è da ieri sera che sono dell’idea che ci sia qualcosa che non va .. “ incalza Stefan, ma poi un suono di cellulare, il suo, distoglie la sua attenzione, deviandola sul messaggio ricevuto.
Brian lo osserva mentre l’altro sorride intenerito, digita in fretta qualcosa e spedisce la risposta.
“Scusa,. Dicevo,ieri sera.. “
“Che c’era che non andava ieri? Mi sembra che il concerto sia andato benone, poi con ‘Haemoglobin ‘ li abbiamo mandati tutti in delirio. Ero certo che sarebbe piaciuta.. “ lo interrompe Brian.

“Non è per il concerto in sé, quello è andato meglio di quanto credessi. Il punto è che eri sul palco col corpo, ma la mente era altrove.. “
“Che intendi dire?”
“Beh, è risaputo che ti incazzi di brutto se sorprendi qualcuno a farti anche solo una foto mentre ti esibisci, no?” riprende il discorso Stef, mentre gli sposta dalla fronte qualche piccola ciocca che ormai non risente più dell’effetto del gel, con un affetto che ha quasi un che di materno.

“Sì, puoi dirlo forte. Del resto, se ci sono cartelli con scritto ‘Niente riprese audio e video ‘ un maledetto motivo ci sarà!” sbuffa Brian.

“Sì, lo so. Ma il fatto è che ieri in prima fila c’era una ragazza con la videocamera e praticamente credo che si sia ripresa quasi tutto il concerto!” lo informa lui.
“Uh! Dici sul serio?” si stupisce Brian.

“Ecco! Vedi che intendo per ‘ mente altrove ‘ ? Io ero lì che pensavo ‘Ecco, ora come minimo la fa sbattere fuori ‘ , e invece tu non solo non te ne sei accorto, ma eri totalmente assorto che ti ho visto salutar con la mano nella sua direzione.. e più di una volta. Questo è un atteggiamento che puoi avere solo se sei incredibilmente felice.. o spaventosamente depresso. E, correggimi se sbaglio, ma sono più propenso alla seconda ipotesi.. “ spiega Stef.

“Ed è quella giusta. Ora comincio a preoccuparmi sul serio.. “
“E io mi preoccupo con te.. “ ribatte Stef.

“Sai qual è la cosa che proprio non mi va giù? Il fatto che il mio sesto senso possa avermi ingannato. Eppure ero sicuro che ci fosse un certo interesse da parte di Matthew… possibile che mi sia sbagliato? Che abbia visto cose che non c’erano?” si domanda Brian.
“Tu ti penti di quel bacio?” gli risponde con un’altra domanda Stefan.
“Per prima cosa, non è stato nemmeno un vero bacio. E seconda cosa, no che non mi pento, quella è una cosa che andava fatta e la ripeterei mille e mille volte. Anche se probabilmente devo aver scelto posto e momento sbagliati, ma quando lascio fare al mio istinto va sempre a finir così.. “
“Non esistono un posto e un momento sbagliati per esser baciati da te.. “ gli fa l’occhiolino Stefan, in ricordo dei tempi passati.

“Adulatore!” sorride dolcemente Brian, prima che un altro avviso di messaggio sul cellulare di Stefan li interrompa nuovamente.


Stavolta Stef si limita solo a leggerlo con un mezzo sorriso, riponendo il telefonino in tasca.
“Dimmi un po’, ieri a fine concerto fino a che ora sei rimasto nel backstage, considerando che Steve e io siamo andati via che era mezzanotte passata?” lo interroga lui.
“Uh, non saprei, all’incirca qualche minuto dopo che siete andati via voi, sarà stata mezz’oretta al massimo.. “
“Molks, guarda che mi accorgo quando menti!” finge di rimproverarlo Stef.
“E va bene. Sono rimasto lì un po’ di più.. “
“Quanto di più?”
“Le .. le due .. “ ammette Brian, quasi in un sussurro.
“Accidenti, ci speravi davvero eh?”
“Già. Ma almeno questo mi ha insegnato a non illudermi più, non ci ricascherò. Ormai mi devo metter il cuore in pace. E’ solo che non sopporto questa sensazione di freddo rifiuto, è terribile. Mi rimanda ai tempi della scuola, quando tutto era uno schifo. E quel dannato ragazzo che mi sta ossessionando ha fatto riaffiorare tutti quegli odiosi ricordi.. “ confessa Brian, alzandosi per veder meglio Stef.



< Fammi capire bene: è * lui * che sta ossessionando * te * ? > si ripete stupito il suo interlocutore, ma non si azzarda ad interromperlo.


“Eppure le cose sono cambiate. Io sono cambiato, ormai sono il Brian Molko a cui nessun essere vivente può resistere, donna, uomo o animale che sia!” continua lui.
Stavolta Stefan non può fare a meno di interromperlo.
“Animale?!” ripete sconvolto.
“E dai, non fare quella faccia. A quanto pare sai capire quando mento, ma non quando scherzo. Lo sai che mi piace esagerare.. “ lo rassicura Brian, con un sorrisetto.
Stefan gli sorride di rimando, annuendo poco convinto, mentre una priorità si fa strada nella sua mente.


< Nota a me stesso. Fare uno di quei test tipo ‘ Quanto bene credi di conoscere il tuo migliore amico?’ ! >


“Beh, Bri, lo sai, dal passato non si può scappare.. “ commenta lui.

“Sì che lo so. ‘The past will catch you up as you run faster ‘ (‘Il passato ti raggiungerà mentre tu corri più veloce ‘ ). L’ho anche scritto in una delle nostre prime canzoni. Wow, certo che a volte la mia saggezza mi spaventa!” sorride compiaciuto Brian.
“A me invece a volte spaventa la tua modestia!” alza gli occhi Stef.
“Ad ogni modo, non ti torturare più con questi pensieri. Per me , la fase di freddo rifiuto di Matt è solo temporanea. Ad ogni modo, tu non ti devi rimproverare nulla. Non voglio darti false speranze, ma se è destino qualcosa accadrà . E se è questo ciò che davvero vuoi, io te lo auguro con tutto il cuore, piccolo!” sorride Stef.
Brian sta per sorridergli, ma poi si imbroncia.
“Uff, certo che con tutti i modi in cui puoi chiamarmi, ‘piccolo ‘ potresti anche evitarlo, soprattutto quando a dirlo è uno spilungone come te!” sbuffa lui, facendolo ridere.


“Ecco, questo è già segno che stai meglio. Quindi ora ti va di uscire con me e Steve?”
“Che mi sento meglio è vero, mi ha fatto bene parlare con te, come sempre. Ma quella di prima non era una scusa. Sono esausto sul serio e mi sembra già un’impresa ardua arrivare fino alla Hall, quindi puoi immaginare! Ma voi andate pure, anzi.. muoviti, prima che Steve perda la pazienza e si metta a sfasciare mezzo Hotel!” ridacchia Brian, mentre il cellulare di Stef avvisa dell’arrivo dell’ennesimo messaggio.



“Non può essere. Non può essere, non può essere..” ripete Stef, a mo’ di mantra, estraendo il cellulare e scoprendo chi è il mittente.

“E invece può essere eccome!” sbuffa, scocciato.


“Fammi indovinare… è Dom?” azzarda Brian.
“Già, tre messaggi in nemmeno un quarto d’ora. Dannazione, credo che nemmeno le ragazze possano essere tanto assillanti!” sbotta lui.

“Fidati, possono esserlo anche loro e molto di più, parlo per esperienza.. “ osserva Brian, ricordando una sua ex particolarmente soffocante.

“Guarda, l’unico motivo per cui non lo pianto ora è che domani è l’ultimo giorno che ci vediamo, almeno fino a Dicembre!” spiega Stef.

“Oh. Allora non è una cosa seria.. “ commenta Brian.
“No. Né io né lui siamo pronti per quello. Diciamo che ci divertiamo finché dura.. “ precisa lui.

“Ti dirò. Un po’ mi spiace, dato che non siete affatto male come coppia. Ma egoisticamente un po’ ne sono anche contento. Sai, cominciavo ad essere geloso.. “ scherza Brian, dandogli un affettuoso buffetto sulla guancia.


“Beh, ora è meglio che vada. Coraggio, Bri, devi solo resistere un altro giorno. Poi vedrai che ora di Dicembre magari nemmeno ci penserai più.. “ lo saluta Stefan, per poi uscire dalla stanza.


< Ancora un giorno soltanto… non capisco se questo mi solleva.. oppure mi angoscia.. > si domanda confuso il ragazzo.

TBC

Ehmm.. lo so.. forse ho un po’ esagerato col ‘pucciosismo ‘ tra Bri e Stef .. ma non ho resistito, li adoro troppo insieme!
Stesso discorso per Matt e Dom.. ma ve ne accorgerete nel prossimo capitolo ;P


È buffo il fatto che solitamente lo slash mi lascia indifferente, ma quando riguarda ‘sti quattro tipini, il discorso cambia, eccome se cambia!!! ;P


Credo che sia palese, ma preciso comunque.. quella sciocchezza sull’animale.. e il test… è solo per scherzo, non ci credo nemmeno minimamente… vero che l’avete capito????



Spero continui a piacervi, ma siete sempre liberi di dirmi qualunque cosa vi passi per la testa, ovvio!
alla prossima e grazie anche a chi legge e basta! ;)

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Capitolo 16
*** XV. (I) ***


Puff.. puff.. e anche per questa settimana ce l’ho fatta!!
Oooohhh ma quante recensioncine stavolta… me commossa, siete tutti troppo meravigliosi, GRAAAAAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!!

Andiamo per ordine:


LISACHAN: felice che ti piacciano le assurdità che metto ogni tanto ;P ! uhh me felicissima di combaciare tutto per il progettino.. che io attendo sempre più smaniosa !



NAINAI: ( poi rispondo all'e mail, promesso ;) ) sono contenta che ti sia piaciuto Stef . Fidati , Bri poi lo facciam tirare su di morale.. serve dire da chi ? ;P

Ihih, bella l’espressione ‘ a canaglia ‘ :D




MIWAKO CHAN: nuu, ma dai, davvero ti fa venire in mente quella canzone? Curioso! Anche se, a giudicar da quel che scrivo.. qui l’unica che si è scordata di prendere le sue MEDS sono io, ah , ah!

Cmq, tra te che mi citi questa e lisachan che mi dice ‘Hyper Music ‘ è simpatica sta cosa di dirmi che canzone ( o dei Pla o dei Mu ) vi fa venir in mente ;)


p.s. anch’io agli EMA avrei voluto che facessero incetta di tutti i premi! E impazzirei pure io per una performance del genere a Milano, ma a pensarci .. non servono effetti scenici, quei tre sono già un effetto speciale per conto loro, no? ;)


KUJI13: sì lo so, che sono capitoli piuttosto stazionari questi, di chiacchiere c’è n’è uno spavento.. ma di azione pochina.. ma pazienta, arriverà ! sorry, per l’attesa (tu invece sei rapidissima, che brava!) ma cerco di far prima che posso…


CHRYSTAL/TRE’ COOL : Woooooow, che bello! Un’altra nuova lettrice! Sei gentilissima, felice che ti piacciano ‘questi ‘ Bri e Matt ! ;)
Dal nick deduco che ti piacciono i Greenday.. anch’io li adooorrrooooooo.. Trè è una forza della naturaaaaaa !!!


SYD: Uhh, che bello, felice di aver reso bene Steve! ;) nuu dai.. addirittura Matt quasi antipatico? ma povero cuccioletto, è tutto confuso, scombussolato e.. spero che dopo questo cap ( ok, per ora solo metà.. ) ricominci a starti simpatico. ;)
Uh.. altro che 40 capitoli.. non manca molto alla fine, anzi.. non credo nemmeno di arrivare a 20 mi sa ..


DAVIDE: eh eh stavolta vi ribecco in versione separata! ;) Felicissima che ti sia piaciuto Steve e le fasi di Bri ;) è vero, Dicembre è sempre più vicino, che emosssssssioneeeeeee !!! :D

E ora si prosegue, spero vi diverta:

XV.


**********************************(Contemporaneamente)


Nonostante siano state davvero poche, poco più di un paio, quelle ore di sonno sono state un vero toccasana per Matthew.
Un buon pasto ha fatto il resto e ora di sera si è sentito come nuovo.. o quasi.


Perché, benché come di consueto il concerto sia stato un successone, qualche piccola difficoltà l’ha incontrata, soprattutto con quelle più nuove.

Infatti, ha ‘pasticciato ‘ un po’ con l’ultimo riff di ‘Invincible ‘ e si è inventato di sana pianta tutta la seconda strofa di ‘Map Of The Problematique ‘, basandosi il più possibile sull’assonanza delle parole con quelle originali, sulle quali in quel momento ha avuto il buio più completo.

Ad ogni modo, dato che il pubblico intero era troppo impegnato a cantar con lui a squarcia gola, ad urlare e a dimenarsi, praticamente nessuno si è accorto di quelle due precedenti imprecisioni.
Nessuno.. all’infuori di Tom, che già medita vendetta!


Ma non ha il tempo di dirgli nemmeno mezza parola, perché viene preso in disparte da Chris e Kelly, venuta ad assistere all’ultimo concerto del marito in quella tappa, con i figlioletti al seguito.

I due, sentendo l’esigenza impellente di passar un po’ di tempo per conto loro, trasformano Tom nel babysitter perfetto a tempo record e si dileguano, lasciandogli in custodia due ragazzini talmente vispi e arzilli che pare proprio che dormire sia l’ultima cosa a cui pensano.
Del resto, quell’ambiente affollato, caotico e adrenalinico non aiuta di certo, quindi al povero Tom non resta che provvedere a rientrare subito in Hotel con le due adorabili piccole pesti, prima che decidano di mettersi a giocare a nascondino nell’arena!


Invece, per Dominic la fine del concerto significa principalmente che può finalmente riaccendere il suo telefonino.. e non c’è bisogno di dire chi è la prima persona con la quale smania di ristabilire un contatto! Mentre è intento a fare ciò, Matthew lo raggiunge nel backstage, dopo aver liquidato un paio di fan, in modo piuttosto frettoloso, ma pur sempre gentile.
“Hey, Dom, stavo pensando.. perché non ci facciamo due birrette, ma soprattutto, molte, molte chiacchiere?”
esordisce lui, sedendosi accanto all’amico, sul divanetto. “Ovvio, sempre che tu ti possa fermare. Se devi andare da Stef lo capisco.. “ aggiunge subito dopo.


“No, niente Stef. Negli ultimi giorni qui siamo stati così appiccicati, neanche ci avessero incollati l’uno all’altro col super-attack, che abbiamo deciso di prenderci una serata libera, prima di salutarci domani. Del resto, lo capisco se vuol uscire con i suoi amici, non sono certo uno di quei tipi ultra gelosi e assillanti che non fanno che monitorare la vita del proprio partner!” specifica Dom, senza smettere di premere i tasti sul suo cellulare, uno dopo l’altro, cosa che non sfugge a Matt.

“Si può sapere che stai facendo?” domanda.
“Mi sembra ovvio. Gli mando un sms tipo ‘Dove sei? Che fai? Mi manchi, non vedo l’ora di rivederti… ‘ .. e altre cose.. “ risponde l’amico, con uno sguardo che la dice lunga.

“Ti prego, risparmiami le ‘altre cose ‘!” lo supplica Matt.
“E credo che andrò avanti così ogni cinque minuti.. “ continua l’altro.
“Hai ragione. Questo non è affatto essere assillanti!” commenta sarcastico Matt.

“Tu sei solo invidioso perché non hai nessuno con cui messaggiare!” alza gli occhi Dom. “O meglio, lo avresti, se solo lo volessi. “ aggiunge.
“In effetti.. è il motivo per cui ti ho cercato.. “ ammette l’altro.
“Bene. Ma prima te la faccio io una domanda: perché hai scelto di parlar proprio con me e non con Chris?” lo interroga il biondo.


“Beh, per varie ragioni. Prima di tutto, Chris è già andato via .. “
“Sai che non è per quello. Vai avanti.. “
“Poi.. come posso dire.. fra voi due tu sei quello che mi somiglia di più, e quindi mi sento più a mio agio a parlar con te .. “
“Perchè mai qualcuno che ti somiglia un po’ dovrebbe farti sentire più a tuo agio?” chiede Dom, confuso.
“Non te lo so spiegare, ma ti giuro che funziona!” assicura il moro.
“Tu sei strano forte!” sentenzia l’altro.
“Dannazione, Dom, saranno ormai quindici anni che continui a ripetermelo!” sbuffa Matt.
“E sta’ pur certo che fra altri quindici anni sarò ancora lì a ripeterlo. Tu sei strano forte!” ribadisce l’altro.


“Perché non me lo dici apertamente che preferisci parlar con me perché vuoi un po’ più di bene a me che a Chris?” lo sprona lui.

“Lo sai che vi voglio bene uguale.. “ replica l’altro.
“Tanto lo so che è come dico io.. “ canterella Dom, con fare infantile, il che lo rende adorabile agli occhi di Matt.
“Però c’è anche un altro motivo.. “ spiega il moro.
Dom esulta silenziosamente, perché con quella risposta lui ha confermato la sua ipotesi.
“Tu sei quello più predisposto a capirmi.. “
“Perché?”
“’You could be the one who listens/ To my deepest inquisitions (Tu potresti essere quello che ascolta/ Le mie più profonde inquisizioni )’ “ canta Matthew.
“E’ carino, ma non è sufficiente. Te lo richiedo: perché? E poi, abbiamo appena finito un concerto, non sei stufo marcio di cantare?”

“Mai!” è la chiara, immediata e concisa risposta dell’interpellato.


Ma c’è ancora una domanda alla quale non ha risposto.
“E va bene. Ho scelto di parlar proprio con te, perché.. perché tu.. tu sei.. “ tentenna lui.
“Maledizione, Matt! Non è una malattia, non è un insulto, non è niente di impressionante. Dillo!” lo sprona Dom, alzando gli occhi.
“Perché tu sei gay!” ammette finalmente Matt.
“Bravo. Visto che non era poi così difficile?” sorride l’altro. “E perché questo ti dovrebbe aiutare?” chiede subito dopo.

“Perché io ho davvero tante domande e probabilmente tu hai tutte le risposte.. “ spiega l’altro.


“Per prima cosa, com’è cominciato?”
“Cosa?”
“Lo sai benissimo cosa. Voglio dire .. ci conosciamo da quando eravamo adolescenti. Quante volte abbiamo litigato per la stessa ragazza? E di solito eri tu ad aver la meglio.. “ gli ricorda Matt.
“Ragazze intenditrici!” sorride Dom, al ricordo.
“Però, vedi, quello era il passato. Poi, poco a poco, giorno per giorno, mi sono reso conto che non era quello che volevo, che così non ero felice, che non stavo bene con me stesso, che avevo bisogno di qualcosa di differente.. “ spiega Dom.
“E da quando l’hai trovato sei felice, giusto?” conclude la frase per lui Matt, mentre sul cellulare di Dom arriva la risposta di Stef.
“Eccome se sono felice!” dichiara Dom, innalzando il telefonino con un sorrisone, prima di leggere il messaggio.

“Ora però mi devi dire perché stiamo parlando di questo!” gli impone, una volta finito di leggere.
“Sì, hai ragione. Però.. uff, da dove comincio?” temporeggia Matt, giocherellando nervosamente con le bretelline nere che lo aiutano a sorreggersi meglio i calzoni neri che ha scelto di indossare, abbinati a una maglia a maniche lunghe a strisce orizzontali nere e verdi.

Invece, in occasione dell’ultima tappa inglese, almeno per quanto riguarda il periodo estivo, Dom ha optato proprio per i suoi famosi jeans giallo canarino, con una semplice T-shirt nera.


“Magari potresti cominciare dall’inizio, che dici? E guarda che con inizio non intendo la mattinata delle cover reciproche. Ho la netta sensazione che sia successo qualcosa prima. Qualcosa che tu ora mi spiattellerai.. “ risponde lui, alzandosi e prendendo dal frigobar due lattine di birra, lanciandone una a Matt. “E questa aiuterà!” aggiunge, tornando a sedersi.



I due sollevano la linguetta e bevono un paio di sorsi con una sincronia perfetta, dopodichè Matt si prepara al racconto.
“Hai indovinato. E’ successo qualcosa la prima sera, al loro Hotel..”
“Ah, la mia prima serata con Stef!” sospira Dom, mentre digita la risposta al messaggio, pur prestando grande attenzione a Matt.
“Beh, non ci tengo a sentir i dettagli! Stavo dicendo, per un motivo o per l’altro, a un certo punto siamo rimasti soltanto io e Brian, e lui mi ha proposto di bere qualcosa insieme. Dopo qualche paranoia, ho deciso che non ci vedevo nulla di male..”
“Solo * qualche * paranoia? Conoscendoti, come minimo sarai caduto in trance, analizzando ogni singolo aspetto della situazione!” lo prende in giro Dom.
Matthew per un attimo si domanda se quella sera Dom non fosse nascosto da qualche parte ad osservarli, ma non lo da certo a vedere.


“Mi fai continuare o cosa?” sbuffa lui, con fare scocciato, e Dom alza le mani, in segno di resa.
“All’inizio, tutto bene. Chiacchieravamo tranquilli, ma poi lui si è avvicinato e.. ha cominciato a guardarmi in modo diverso. Poi mi ha toccato una gamba e.. “
“E??” domanda Dom, impaziente di sentir il resto, stringendo con vigore la lattina, col poco contenuto che ne rimane.
“E.. diciamo che mi ha fatto un’avance davvero esplicita .. “ prosegue Matt, svuotando la sua.
“Cosa? Cosa? Cosa?” va alla disperata ricerca di dettagli il suo interlocutore.
“Questo non te lo dico nemmeno se bevo venti birre di seguito! Era molto esplicita. Fine del discorso!” puntualizza Matt, innervosito.
“Uff, va bene, vorrà dire che mi affiderò alla mia fervida immaginazione!” si rassegna Dom.

“E tu come hai reagito?” gli domanda.
“Come vuoi che abbia reagito? Me ne sono andato e gli ho detto di togliersi certe idee dalla testa. Poi s’è visto quanto ha seguito il mio consiglio.. “ alza gli occhi il moro.
“Sì, lo so.. la mattina dopo c’eravamo tutti e abbiamo visto che è successo .. certo che ora si spiegano molte cose.. Ok, salta alla sera, quando t’ho lasciato solo con Brian, nel backstage.. “
“Allora ammetti di averlo fatto di proposito!” sbotta Matt, lanciandogli un’occhiataccia.
“Chi? Io?! Mai!” replica il biondo, con l’espressione più innocente che riesce ad assumere.


“Fatto sta che ho provato a liquidarlo, ma lui è andato avanti a intortarmi coi suoi discorsi, e poi si è avvicinato così tanto che.. per poco non ci baciavamo. Non so perché poi si è tirato indietro.. “ commenta Matt.
“Sbaglio o avverto una nota di disappunto?” gli fa notare Dominic.
“Sbagli! Me lo chiedevo e basta.. “ precisa il moro.

“Ce l’ho io una domanda. Quando lui si è avvicinato.. tu che hai fatto?” lo interroga il biondo.
“Ehm.. niente. Volevo indietreggiare.. ma al tempo stesso non lo volevo affatto..”

“E allora cos’è che volevi?”

“Questa è una domanda da un milione di dollari! Non lo so. Sai, tra quello che sta succedendo in queste ultime settimane e certe cose che scrivono su di me .. tra un po’ nemmeno io saprò più chi sono e che cosa voglio!” ammette Matt, esasperato.

“Aspetta un attimo. Che cosa intendi per ‘cose che scrivono su di me ‘? Qualche intervista falsa su un giornale di gossip forse?” domanda Dom, incuriosito.

“No, non c’entrano le interviste, mi mancano solo quelle! Mi riferivo a.. non lo sai? Vabbè, del resto anch’io l’ho scoperto da poco. Comunque, sul web girano delle cose che si chiamano.. boh.. fiction qualcosa.. e lì la gente rende i personaggi famosi, sia di fantasia che reali, protagonisti di storie che scrivono loro, dove può succedere di tutto, a loro piacimento. Per qualche strano motivo, pare che ciò li diverta molto. Quel che è ancora più bizzarro è che ce ne sono tantissime su me e te.. come coppia! Non che le abbia lette, ovvio, ho giusto dato un’occhiata al riassuntino iniziale.. Ad ogni modo, non lo trovi assurdo? Da morire dalla risate!” spiega Matt, ridacchiando divertito.
Peccato che Dom non rida affatto con lui, perché è troppo assorto nei suoi pensieri dopo quella notizia.


(Fine Prima Parte)

Per sapere come reagirà Dom .. e scoprire il resto delle confidenze, appuntamento alla seconda parte.. perché ‘sti due parlottano talmente tanto che ho dovuto dividere il capitolo, eh eh! ;-P

Ad ogni modo, capito ora perchè mi serviva a tutti costi un Dom gay?;) Anche se mi sento in colpissima nei confronti di quello vero... :(



Per quanto riguarda Chris .. non so bene quanti figli abbia ( qui mi ci vorrebbe la cara Leia, il gazzettino ufficiale della band, eh eh ;) . Perché mi sembra che lei mi abbia detto che ne aveva due.. e anch’io sapevo che era così.. ma c’è un sito dove si dice che ne abbia addirittura quattro ( eh, eh a quanto pare il caro Chris si da da fare con la mogliettina !) .. quindi boh.. ho optato per due.. o al limite, solo due abbastanza grandicelli da poter stare lì .. ;)

Spero continui a piacervi, ma come sempre liberi di dirmi qualunque cosa!

alla prossima, e visto che l’ho già su carta non dovrei metterci secoli.. almeno spero..

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Capitolo 17
*** XV. (II) ***


Heilà!

Curioso ‘sto fatto di vedere come sto mezzo capitolo vi ha un po’ ‘diviso’, eh, eh.
Vabbè, come di consueto, rispondo a tutti/e, uno per uno:

SYD: felice che ti piaccia il Matt meno ‘cyborg ‘.. cmq, ora si ‘sghiaccia ‘ ulteriormente, fidati.. ;)
Quanto a Dom… uh.. non dico ‘sì ‘.. ma non posso nemmeno dire ‘no ‘… insomma.. vedrai , spero di non deluderti . tanto per cambiare, ho cercato di buttarla sul ridere.


Quanto al fatto di scriverne altre .. un altro cross over su entrambi non credo che ci sarà (almeno, non per mano mia ;) .. ) .. però da qualche tempo me ne sta frullando in testa una sui Muse (con Dom che sarà l’opposto di quello che è qui!) .. ma la vorrei fare Matt/Gaia (sono tanto bellini insieme!!) .. quindi non so se ti potrebbe piacere. Cmq , tra l’averla in mente e il mettermi a scriverla sul serio.. ihh se ce ne passa di tempo! ;P

Cmq, lisachan, se ti era arrivata quell’e mail tempo fa, tu sai già tutto .. ;)


LISACHAN: eh sì, mi hai scoperta, io prendo tempo, eccome se ne prendo, ihih! Uhmm sì, A dirla tutta, anch’io sono più soddisfatta della seconda parte rispetto alla prima.. poi è logico, va a gusti !
Alla questione del vestiario rispondo più avanti.
Quanto al discorso delle fanfiction.. nuu io non lo vedo poi tanto improvviso come argomento.. Matt è lì che parla delle cose che gli fanno avere dubbi … e poi tutto rientra in quella famosa sera di cui ha parlato a Brian, dove ha fatto un bel giretto per il web e ha scoperto varie cose.. quindi.. , almeno secondo me ci stava.. e poi mi serve troppo come spunto! Uh già.. hai ragione, la battuta è davvero lunga.. ma considerando a che velocità è in grado di parlare Matt quando vuole , lui riesce a condensare il tutto in pochi secondi, lol! E poi ,per par condicio, qui anche Dom ne ha un paio piuttosto lunghine..

Lo so che è tronco.. e se noti non è un capitolo, infatti, solo metà. E mi risultava così ‘tagliato ‘ ovunque decidessi di interromperlo . Fatto sta che lasciarlo tutto intero risultava davvero troppo, troppo lungo .. e quindi pure pesantino da leggere tutto di un fiato..
Quanto alle confidenze con la C maiuscola.. fidati! ;)



La cosa del vestiario (e rispondo sia a Lisachan che a Davide ) è una stupidata, potevo anche evitarlo, avete ragione, ma è presto detto : i Placebotti ( e soprattutto Bri) sono sempre di un’eleganza impeccabile, quindi non c’è gusto a ‘vestirli ‘ , ma coi Museucci (almeno con Dom.. e soprattutto Matt, ovvio!) ci si può sbizzarrire, conoscendo il loro gusto in fatto di moda eh, eh .

Cmq, riguardo a Matt , l’ho messo per il fatto che aveva fatto shopping, quindi ci tenevo a mostrare almeno uno degli ‘acquisti’ ( e per farlo mi sono solo ispirata alla sua mise alla finale del ‘Festivalbar’, cambiando i colori da rosso e bianco a nero e verde, tutto qui) . Poi le bretelline ce le ho aggiunte per un motivo fluffy, leggerino e abbastanza futile , cmq, in alcune interviste, se le indossa, lui ha spesso il vizio di strattonarsele .. e quindi la vedevo una cosa carina da fargli fare mentre parla con Dom, tutto qui..



Quanto a Dom, questo è un motivo davvero stupido.. cmq sono ‘innamorata ‘ di quei suoi jeans, dovevo farglieli mettere!
E ho pure scoperto da poco una foto in cui ne ha un paio rosa shocking!!! Dom è un mito! magari mi conservo l’immagine per la prossima storia.. se ci sarà eh eh ;)



DAVIDE: mi spiace che non ti sia piaciuta questa parte, cmq, sia chiaro, non mi sono mica offesa, ci vuole ben altro :P… hai fatto benissimo a dirmi che pensi. Davvero ti è sembrato così frettoloso? E dire che è uno dei capitoli che più ho in mente da quando ho iniziato ‘sto delirio .., spero di rifarmi in questa seconda parte . Cmq .. tra la prima e la seconda.. ci ho impiegato più di una settimana a metterlo giù , tra viaggi in treno con la gente che mi guardava perplessa alla ‘ ma questa che sta a fa? ‘ (cosa a cui ormai ci ho fatto l’abitudine eh eh ) .. direi.. alla faccia della fretta ihihih..

Quanto al discorso sul paragone tra i capitoli sui placebo e i muse… wow, davvero ti do quest’impressione?? Da un lato mi fa piacere se trovi quelli dei Placebo più intensi , ma alla domanda se mi ispirano di più loro.. naaah, è l’esatto opposto, faccio molta più fatica a scriver le loro parti ( basta veder con che frequenza appaiono i muse e con quale i placebo.. è visibile che l’ago pende un po’ di + nella prima direzione.. non che lo faccia di proposito.. ) , almeno per quanto riguarda i due gruppi isolati , quindi son davvero felice se la pensi così.


Ma allo stesso tempo mi spiace che quelli sui Muse ti sembrino più freddini.. io per lo più lì la butto molto sullo spirito.. o almeno ci provo..
Cmq, mi raccomando, sentiti sempre libero di dirmi quello che pensi ;)




MIWAKO CHAN: Felicissima che ti sia piaciuta la scorsa parte, quanto alla quiete prima della tempesta.. ci son più risvolti in questa parte.. eh eh, anche per quanto riguarda la reazione di Dom ( va detto però che sono una fan accanita del Belldom (Bells+Dom, e non è un termine inventato da me… ) world, eh eh, sono assolutamente pucciosissimi insieme, ne ho lette parecchie su di loro, di cui una inglese che è la parodia/ demenziale /assurdamente esagerata più divertente del mondo, almeno per come la penso io!! Ma non ne scriverei mai.. però un micro accenno ci stava.. così come ci sarà un altro tipo di micro micro micro accenno..

Felice che ti sia piaciuta quella trovata , quanto ad altre fan fiction, ti rimando a quel che ho detto a Syd .. ma ripeto, è tutto molto, molto , mooooolto in forse..
Sììì, beccata, sono proprio io NarcolepticBlackout là… che bello ci sei anche tu, lì il tuo nick qual è?


NAINAI: nuu, non è veroooo, me è ‘buooona ‘ , infatti ho aggiornato prima del solito, puff, pant!
Quanto alle tue impressioni su Dom.. firulì, firulà… me fischietta…
Felicissima che Matt ti ispiri tenerezza e ti piaccia come lo dipingo. Uh.. curiosa questa cosa della giacca rossa, poi me la dovrai spiegare come si deve… la prima cosa a cui ho pensato è quella stupenda che ha nel video di ‘SuperMassive.. ‘ ooodddiooo cosa non è in quel video , waaaw!
Sìììììììì il concerto è alle porte.. visto l’ora ormai..posso già gridare – 10 AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH !!!!!!



e dopo chilometri di blaterare.. eccovi la seconda parte:


XV. (II)

“Ripeto. Non lo trovi assurdo?” insiste Matt.
Ancora nessuna risposta.
“Dom?” cerca di riportarlo alla realtà lui, e pare che ci riesca.
“Non è che ti ricordi il nome di quel sito?” gli chiede il biondo.


In una sola espressione Matt riesce a racchiudere incredulità, stupore, shock e.. terrore.

“E dai, guarda che scherzavo! Sono d’accordo con te, davvero assurdo, già, già.. “ aggiunge, ma ha uno sguardo che conferma l’esatto opposto.



< Nota a me stesso: passare più tempo sul web, a cominciare dal PC che c’è in Hotel .. > decide lui.


“Uhmm.. perché non ti credo?” borbotta Matt, irrequieto.
“Che vuoi che ti dica, Bells? Con tutte queste rivelazioni.. non lo so, sto cominciando a guardarti con altri occhi.. “ ammicca Dom.
“Non farlo! Quelli con cui mi guardavi prima vanno benissimo!” replica Matt.

“E poi certe cose non dovresti nemmeno pensarle. Tu e Stef.. “ aggiunge.
“Sì, tra me e Stef c’è un’intesa perfetta e stiamo bene insieme.. “ incalza il biondo. “Ma solo quando entrambi siamo nella stessa città, o almeno nelle vicinanze. A distanza.. non credo che potrebbe funzionare. Andiamo, come faccio a stare con una rock-star? So che tipo di vita fa.. è la stessa che faccio io! E come posso fidarmi di lui.. se non riesco nemmeno a fidarmi di me stesso?” prosegue lui, per poi fissare Matt.


“Certo che le cose sarebbero diverse con qualcuno che sta nella mia stessa band.. “ ammette con nonchalance.
“Dom.. “ lo riprende Matt.
“Che presuntuoso sei! Chi ha detto che parlavo di te? Magari mi riferivo a Chris.. o a Tom.. “ ribatte l’altro.
“Sì, sì, certo. E comunque con te non ci riuscirei mai. Andiamo, ci conosciamo da una vita, per me sei come un fratello.. “ spiega Matt, sconcertandosi da solo per quel che sta dicendo.


< Ma che diavolo sto combinando? Ora mi giustifico pure? E poi che vuol dire ‘ con te non ci riuscirei mai ‘ ? Che esiste qualcuno con cui.. ci riuscirei?No, no, no, mente mia, ti prego smetti di farmi domande!> si cruccia lui.


“Beh, sarebbe un incesto davvero niente male!” sorride l’altro.
“Dom!”
“Allora, fammi capire bene.. se non ci fossimo mai incontrati prima, se fossimo due perfetti estranei.. forse tu… “ azzarda il biondo.
“Cazzo, Dom, vedi di darci un dannato taglio! Mi sono rivolto a te per cercare di risolvere il mio problema.. non per averne un altro!” sbotta il moro.


“Ok, mi arrendo. E poi non è detto che con Stef non riesca a funzionare, forse col tempo.. Beh, se ne riparlerà a Dic.. “ commenta Dom, ma si arresta in tempo, vedendo in che modo stranito lo sta osservando il suo interlocutore.


< Dannazione! E’ vero che lui non sa ancora niente! E non sarò di certo io a dirglielo.. > ricorda a se stesso, arrovellandosi per trovar un modo per continuar quella frase, senza tradirsi.



“Diciamo a quando ,e soprattutto se, avrò occasione di rivederlo!” si salva in corner il biondo e Matt non sembra aver alcun sospetto.

“Te lo auguro!” gli sorride l’amico.
“Grazie. Ma ora torniamo al tuo problema principale.. “ riprende il discorso Dom.
“Sì, è meglio. Il culmine della faccenda è avvenuto da quando siamo arrivati qui, più precisamente dal giorno della stesura delle lyrics. Tutta colpa tua e di Chris, che mi lasciate sempre da solo!” si lamenta lui.
“Sentiamo. Che mai può essere successo di tanto grave?” chiede Dom, piuttosto scettico.
“Che mi ha baciato! Ecco cos’è successo!”
“Oddio! Davvero?” esclama l’altro, pienamente colto di sorpresa, non si aspettava una risposta del genere.
“E.. com’è stato?” domanda incuriosito.
“Inaspettato. Imprevedibile. Ingiusto. E comunque.. non si è trattato di un vero è proprio bacio.. solo una cosa rapidissima, un semplice labbra contro labbra. Una cosa così, praticamente.. “ precisa Matt, chinandosi verso Dom, che attende già con gli occhi chiusi e la bocca lievemente protesa, ma proprio quando sono a soli pochi millimetri di distanza, Matt indietreggia prudentemente.

“Beh? Non mi stavi forse mostrando qualcosa?” riapre gli occhi Dom, con aria delusa e un accenno di broncio.
“Uhmm.. forse è meglio di no. Sai, dopo tutto quello che mi hai detto.. non credo sia il caso. Non mi fido molto.. “ ammette Matthew, un po’ imbarazzato.
“Sai che ti dico? Fai bene!” riconosce l’altro.

“Quindi è per questo che il giorno dopo, in sala registrazione, eravate due pezzi di ghiaccio.. “ osserva Dom.
“Già. E non voglio più avere niente a che fare con lui!” dichiara Matt.
“Ma se ne stai parlando da oltre venti minuti.. qualcosa vorrà pur dire.. “ gli fa notare Dom, buttando un occhio al suo cellulare.

Ancora nessuna risposta da parte di Stef, il che per lui significa solo una cosa. sollecitarlo con un ulteriore messaggio.


“Se è per questo, me lo sono sognato pure, ma non vuol dire niente comunque!” si lascia sfuggire il moro.
“Tu cosa? Te lo sei sognato?!” ripete Dom, bloccandosi a metà dell’SMS che sta digitando.
“Lascia perdere, è una storia troppo lunga. Fa’ finta che non te l’abbia mai detto!” ritratta l’altro.
“Ma l’hai fatto, e non è certo il genere di cose che posso scordarmi, come se niente fosse. Non è da te sognare un ragazzo, non è da te farsi baciare da lui. Non è da te.. “
“Lo so che non è da me! Ad ogni modo, non è che mi sia fatto baciare, ha fatto tutto lui, senza darmi nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse succedendo. E poi, ripeto, NON è stato un vero bacio!” ribadisce Matt, innervosendosi.


Ma Dominic riesce a spiazzarlo con una sola semplice domanda.
“Ma vorresti che lo fosse stato?” gli chiede, fornendogli la seconda birra.
“Mmphff.. ggghnn.. “ bofonchia l’interpellato.
“Ecco, bravo. Ora però, me lo puoi ripetere in una lingua comprensibile?”
“Non lo so. Vorrei affermare con risolutezza ‘No!’.. “ risponde lui.
“Ma.. “ incalza l’altro.
“Ma, a dirla tutta, non la posso proprio classificare come una cosa assolutamente spiacevole. Sarà stata la novità, sarà stato il fatto che mi ha colto alla sprovvista.. “
“Sarà il fatto che ti piace Brian!” deduce Dom.

“No, ma che dici? Sei uscito di senno? A me non piace affatto Brian! Lui.. mi disorienta. Ha sempre quello sguardo che dice molto più di quanto facciano le sue parole.. e poi i suoi occhi sono troppo, davvero troppo impossibilmente verdi… e.. qualcuno dovrebbe istituire una legge che vieti di mettersi tutto quel rossetto… “ risponde a raffica Matthew, stoppandosi da solo quando si accorge di quel che sta dicendo.
“Oops. Oh, cazzo!” esclama.


“Proprio così, caro il mio Bells, ti sei preso una bella sbandata!” ridacchia il biondo. “E non per un ragazzo qualunque. Te lo sei scelto proprio bene. Brian è bello da togliere il fiato. Se non mi fossi messo con Stef.. forse un pensierino ce l’avrei fatto anch’io.. “ confessa Dominic.
“Hey! Vedi di farti bastare un solo Placebo! E poi con Brian non avresti nessuna chance, è me che vuole!” mette in chiaro Matt, guardandolo torvo.


“Lo vedi? Gelosia. E ora dimmi se non sei cotto perso, amico!” ridacchia Dom.
“Aspetta un attimo. L’hai fatto apposta?”
“Indovinato. E tu sei caduto in pieno nella mia trappola!” ghigna l’altro.
“Dominic James Howard, sei un essere infido e meschino!” sibila Matt.
“Ma ho ragione!” ribatte il biondo.


“Sì. Cioè no. Cioè.. voglio dire.. andiamo, tu mi conosci meglio di chiunque altro. A me piacciono le ragazze, mi sono sempre piaciute. E aspetto solo di trovare quella giusta, con la quale costruire qualcosa di importante. Ne voglio una seria, tranquilla, magari che studia. Sì, già me lo vedo, io che le sto accanto mentre è intenta a prepararsi a un esame, e magari prendo pure ispirazione da quello per scrivere una canzone. Poi, se me ne innamoro per davvero, credo proprio che sarei disposto pure a trasferirmi con lei, se fossimo distanti, se fosse straniera. Magari un’italiana.. sai che amo quel Paese.. “ commenta Matt, con l’aria trasognata.


“Quindi devo solo resistere e non pensarci più. Col tempo se ne andranno via questi pensieri malsani.. “ aggiunge.
“Perché malsani?” si acciglia Dom.
“Perché, se li assecondo, quando arriverà quel giorno, brucerò all’inferno!” spiega il moro.
“Cazzo, Matt, ma tu sei proprio fissato di brutto con l’apocalissi!” alza gli occhi Dom. “Quindi, seguendo la tua logica, sono condannato a bruciar all’inferno anch’io!” osserva lui.

“No, questo che c’entra? Tu sei tu. Io sono io..”
“Ti rendi conto che non ha un minimo di senso quello che dici?”
“Io non mi rendo più conto di nulla! Dom, secondo te che dovrei fare?” si mette la testa fra le mani Matt, sull’orlo di un esaurimento nervoso.


“Io sono dell’idea che tu sia in una fase di blocco, e se non affronti il tuo ostacolo .. rischi di non riuscire più ad andare avanti. Nonostante tu ti sia già prefissato un sentiero, per quanto splendido possa essere, per raggiungerlo devi prima attraversare un ponte.. ma una volta attraversato.. forse potresti anche decidere che non è più là che vuoi andare… “ commenta Dom.
“Uh? Spiegati meglio..”
“E’ un po’ come prendere la patente. Se prima non vai alle lezioni.. no, aspetta, questo esempio non va bene, non so nemmeno io cosa voglio dire..”
“Già. E poi io so guidare benissimo.. a parte qualche multa, ok.. ma so guidare!”
“Allora proviamo col ballo. Ne conosci un po’.. ma non hai mai provato.. che so.. il tip tap. Quindi cominci a prender lezioni e.. “
“Non farei mai una cosa così stupida!”
“Dannazione, Bells, hai mai sentito parlare di quella cosa che si chiama * metafora *?” comincia a perder la pazienza il biondo.
“Sì, ma tu vedi di sceglierne di meno stupide!” ribatte l’altro.


Dom ci pensa per qualche secondo, poi sembra illuminarsi.
“Trovato! Tu hai sempre frequentato solo un certo tipo di ristoranti. Però ora senti il bisogno di cambiarlo, per provare.. un nuovo piatto. E se lo assaggi scoprirai da solo se ti piace così tanto che disdegnerai tutti i vecchi ristoranti , o se sei un cliente insoddisfatto che non ritornerà mai più lì.. o ancora.. se ti piace sia una cucina che l’altra! E’ chiaro ora?”

“No, ma mi hai fatto venire una fame dell’accidenti!” brontola Matt.
“Io ci rinuncio. Sei senza speranza!” alza gli occhi Dom, esasperato.


“E dai, scherzavo! A dire il vero, ti avevo già capito dal discorso sul ‘ ponte ‘.. “ ammette il moro.
“Cosa?! Hai idea di quanto sia difficile trovare degli esempi?” si lamenta il biondo.
“Sì, ma mi diverte troppo vederti scervellare!” ribatte l’altro, con un sorrisetto.
“Chi era l’essere infido e meschino?” gli fa notare Dom, fulminandolo con lo sguardo.


“Beh, direi che è ora che vada.. a cambiare ristorante!” annuncia Matt, alzandosi.
“Sì, grandioso! Così si fa! Poi mi devi raccontare tutto.. “ lo incita l’amico.
“Vedremo. Ma non ti azzardare a dire una sola parola a Chris su quest’intera faccenda!” gli intima.
“Vuoi dire che non posso dire nulla a lui.. ma sono libero di spifferare ogni cosa a .. tutta la stampa, dal Times.. all’ultimo dei Teen Magazine?” domanda scherzosamente l’altro.
“Davvero divertente.. “ scuote la testa il moro.


“Comunque, un corno che non glielo dico a Chris, deve sapere, eccome! Sai, è dalla sera in cui Brian stava nel nostro backstage che io e lui abbiamo scommesso se Brian ti avrebbe fatto capitolare o meno. E Chris era così sicuro del fatto suo che non esitava nemmeno a lasciarvi da soli.. ecco il perché di quel CD.. “ confessa Dom.
“Cosa? Io attraverso la regina di tutte le crisi esistenziali… e voi ci scommettete pure sopra? Ma che razza di amici ho?” borbotta Matt, tra il deluso e l’indispettito.
“Due amici che non esiti a spennare a poker. Dovremo pur rifarci in qualche modo!” fa spallucce Dom.
“Sì, sì.. e intanto io ho un motivo in più per continuare a tenervi entrambi sulla mia lista nera!” lo avvisa l’altro, quasi minaccioso, andandosene, lasciando Dom a chiedersi confuso di che cosa stesse parlando.


Matt percorre cautamente il corridoio che lo conduce all’uscita, approfittando del fatto che la via è momentaneamente sgombra.
Solo che sa già che per fare quello che ha in mente due birre non gli bastano affatto come incentivo..

TBC


Spero non vi sia dispiaciuta la mini parentesi su Gaia, perché, porella, dato che in questa storia lei proprio non esiste.. almeno una pseudo-comparsina come ‘ipotetica ragazza dei sogni di Matt ‘ gliela dovevo, eh , eh!


Beh, siamo quasi al traguardo, ma non so se riuscirò ad aggiornarla puntualmente perché.. anche se ormai mi pesa un po’ farlo.. devo mandar avanti anche le altre FF ( di tutt’altro genere) che sono ferme da un po’ troppo tempo ( e non sia mai che lascio qualcosa incompleto!)

Spero vi sia piaciuto , ma qualunque cosa pensiate, ditemela! ;)

Alla prossima! ;)

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Capitolo 18
*** XVI. ***


eh sì.. quasi non ci credo nemmeno io, ma … sono tornata, anche se ci ho messo un’eternità.. ma tra pre e post concerto.. wooowwww non connettevo + !

per intenderci, stavo pressappoco conciata uguale anche dopo i Pla.. ma la differenza è che i capitoli allora li avevo già pronti.. qui invece stavo a secco ..


GRAZIE INFINITISSIME A TUTTI/E!!!!!! E quanti… che bello!!!


LIZ: felicissima di non averti deluso ( ma ancora + felice di averti conosciuta !) !!
Quanto al torturarvi per mesi.. ho cercato di far il + in fretta possibile, puff, puff..

NAINAI (ahhh, ho visto che hai messo il nuovo capitolo, poi correrò a leggerlo e gustarmelo come si deve!!!!) : nuuu mi dispiace che non sei andata al concerto.. mi raccomando per la prox volta, non puoi perderteli sono s t r e p i t o s i!!!!!!
Ihih ci ho azzeccato sulla giacchetta!


Anche se io adoro ancora di + il giubbino rosso coi bordi bianchi e neri , tanto per intenderci .. quello che Dom ha identico bianco.. poi me li immagino ad andar in giro assieme conciati così, a fare i gemellini e.. oh cavolo, se continuo degenero nella Belldommania, aaahhh !!


Felice che ti sia piaciuta quella battuta su Bri ;)

SYD: prima cosa, nun mi dite che tu e Davide eravate in prima fila pure stavolta… o vi odierò! Cordialmente, si intende! ;)
Felice che ti piaccia Dom e ti sia ritornato simpatico Matt. Per l’altra ficcy si vedrà, ora come ora sono solo un po’ di idee sparse.. cmq, sei sempre gentilissimo, me tutta rossa e gongolante !!

DAVIDE: (stessa premessa che ho fatto a Syd, eh eh!) Macchè scuse e scuse, hai fatto benissimo a dirmi ciò che pensavi, non avete idea di quanto mi aiutino i vostri commenti ;) e anche per tutte le splendide cose che mi hai detto tu… il mio gongolamento rosseggiante continua

MIWAKO CHAN (o dovrei dire Bliss ? eh eh) : felicissima che ti sia piaciuta anche la scorsa parte . poi a Bologna com’è andata ? uh, sbaglio o Matthew bello aveva proprio il giubbetto che idolatravo qualche riga sopra? ;)

IAMTRèCOOL: Crystal, bentornata, sei sempre gentilissima, son contenta che continui a piacerti!

SUMMER’S GONE . danza della gioia, un’altra nuova lettrice, che bello!!! Grazie mille per i complimenti, me felice. Tra l’altro, wooow fantastico nick name ( adoro quella song.. il parlato di Bri poi.. waaaaaw!!)


E dopo il mio chilometrico blaterare, eccovi il chilometrico capitolo.. perché è parecchio lungo , non solo per le canzoni con cui è farcito (ma ve le rivelo dopo, certo che.. ihh, se Matt e Bri (quelli veri!) scoprono come gliele ho fatte interpretare… oddio.. mi conciano per le feste!!) .. e poi, con tutto il tempo che vi ho fatto aspettare, non ci provo nemmeno a tagliarlo a metà!


Sinceramente, sarà che ci ho messo secoli per renderlo come volevo, ma nel mio piccolo mi ritengo abbastanza soddisfatta , spero piaccia anche a voi..

E poi, forse sarà perché è l’ultimo, ma di sicuro questo è il capitolo più ‘romanzato ‘ dell’intera storia/delirio… mi sa che mi sono fatta prendere un po’ troppo la mano..

XVI.

Matthew osserva il bicchierino che sta facendo roteare vorticosamente sul bancone del bar del suo Hotel.
Perché, dopo una doccia ristoratrice e un rapido cambio d’abiti, qualcosa di molto meno stravagante, ha deciso di far tappa all’angolo bar, convinto che il mini frigo bar della sua stanza non fosse in grado di fornirgli alcool a sufficienza.
Intanto, il bicchierino continua a girare imperterrito, mentre Matt manda giù tutto d’un fiato un altro bicchierino di vodka.
Forse è il quarto, o il quinto.. nemmeno lui è più in grado di dirlo.

E’ sollevato dal fatto che, come molti dei clienti o anche solo semplici addetti di quell’Hotel, il barista non lo conosca affatto.
Sa solo di avere a che fare con un personaggio famoso, come capita spesso lì, ma ignora quale ne sia il motivo.
E Matt non potrebbe chiedere di meglio, perché, dopo il tempo trascorso con Dom, non è affatto in vena di altre chiacchiere.

O meglio, c’è solo una persona con la quale vuol parlare.. e non solo parlare.


“Non ne stai bevendo un po’ troppi, ragazzino?” esclama il barista, fermando il bicchierino roteante prima che cada dal bancone, dato che si è spinto troppo oltre il bordo.


Matt alza lo sguardo nella sua direzione, con fare scocciato, sia perché il barista ha spezzato quel silenzio a lui così caro, sia perché ha interrotto quel suo gioco rilassante, ma soprattutto perché l’ha chiamato ‘ragazzino ‘.

Non importa che sia un uomo sulla cinquantina, ciò non gli da comunque il diritto di chiamarlo così.
Ci manca solo che gli chieda un documento per verificare se è abbastanza grande per bere.
E dire che solitamente è Dominic quello che viene scambiato per un ventenne o poco più.

“Non per quello che devo fare!” risponde Matt, stringendosi nelle spalle e alzandosi dallo sgabello, augurandosi che la testa non gli giri troppo, ma non sembra aver grossi problemi.


“E cos’è che dovresti fare?” si incuriosisce il barista.
Poco importa se quello ha voglia di far conversazione, Matthew non gliela darà certo vinta.
“Devo attraversare un ponte che mi porta a un ristorante dove prenderò lezioni di tip tap!” risponde secco e vago lui, avviandosi all’uscita.

“Questa gente di spettacolo è davvero stramba.. chissà che si fumano! E poi l’avevo detto io che quello ha bevuto troppo!” scuote la testa il barista, mentre passa uno straccio sul bancone.



Matt ha sì bevuto, ma nella giusta misura, cioè quanto gli basta per annullare ogni ombra di ripensamento e inibizione, ma non abbastanza perché non ne sia consapevole e padrone delle sue azioni.
Tuttavia, sa di aver bevuto abbastanza da stordire temporaneamente il suo senso dell’orientamento, perciò, anziché optare per i soliti quattro passi, si affida ad una navetta dell’Hotel.
Non è difficile immaginare quale sia la sua destinazione.
Ancora una volta ringrazia la sua buona stella che l’autista non sia né un suo fan, né tanto meno uno che ha voglia di far conversazione.
Così, durante il breve tragitto, Matt è libero di vagare col pensiero, finché nella sua mente riaffiora una canzone.
Forse perché le è affezionato, dato che fa parte degli esordi della band, forse perché è da tempo che non la suonano agli show, o forse perché sembra quasi ritrarre alla perfezione la situazione che sta vivendo al momento.. poco importa se è un altro il motivo per cui l’ha composta.


Ha una voglia improvvisa di mettersi a cantarla, se solo fosse su un palco, con una chitarra, ma soprattutto.. se non fosse quasi l’una di notte.
Per tutti questi motivi deve accontentarsi di suonarla solo nella sua mente, soffermandosi su ogni frase che ha scritto.

IT’S HAPPENING SOON, IT’S HAPPENING SOON
(PRESTO ACCADRA’, PRESTO ACCADRA’,)
IT’S SCENT HAS BEEN BLOWING IN MY DIRECTION
(E’ PROFUMO CHE STA SOFFIANDO NELLA MIA DIREZIONE)
TO ME IT IS NEW , TO ME IT IS NEW
(PER ME E’ NUOVO , PER ME E’ NUOVO)
AND IT’S NOT GONNA CHANGE FOR ANYBODY
(E NON CAMBIERA’ PER NESSUNO)


< Sì, giusto, faremo succedere questa dannata cosa, una volta per tutte, e sono certo che non cambierà niente, così poi tutto tornerà come prima, basta con questa stupida curiosità.. >

AND IT’S GONNA BE OUR LAST MEMORY
(E SARA’ IL NOSTRO ULTIMO RICORDO)
AND IT’S LED ME ON AND ON TO YOU
(E MI STA CONDUCENDO SEMPRE PIU’ VERSO DI TE)


< Questa sarà l’ultima volta che lo vedo, sarà il nostro ultimo ricordo, poi ognuno per la sua strada…. Il più possibile distanti l’uno dall’altro!>


IT’S GOTTA BE HERE, IT’S GOTTA BE THERE
(DEV’ESSERE QUI, DEV’ESSERE LA’)
IT’S GOTTA BE NOW OR I’LL LOSE FOREVER
(DEV’ESSERE ORA O PERDERO’ PER SEMPRE )

< Ho solo stanotte per scoprire quello che devo scoprire, e se non faccio accadere nulla, passerò metà della mia vita, se non tutta, a chiedermi come sarebbe stato.. tanto vale togliersi questo dannato dubbio!>

TO ME IT’S STRANGE, THIS FEELING IS STRANGE
(PER ME E’ STRANA, QUESTA SENSAZIONE E’ STRANA)
BUT IT’S NOT GONNA CHANGE FOR ANYBODY
(MA NON CAMBIERA’ PER NESSUNO)

< Chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei sentito così strano? Di sicuro è solo una sensazione passeggera , deve essere così. E finalmente sto per porre fine a tutto!> si incoraggia Matt.


AND IT’S GONNA BE OUR LAST MEMORY
(E SARA’ IL NOSTRO ULTIMO RICORDO)
AND IT’S LED ME ON AND ON TO YOU
(E MI STA CONDUCENDO SEMPRE PIU’ VERSO DI TE)
ACCUSE ME, TRUST ME
(ACCUSAMI, FIDATI DI ME )
I NEVER KNEW
(NON AVREI MAI IMMAGINATO)
THAT YOU WERE THE ONE, YOU WERE THE ONE
(CHE TU FOSSI L’UNICO, TU FOSSI L’UNICO)

< Oh, no, è meglio se la smetto di pensare a questa dannata canzone!> decide il ragazzo, mentre la navetta prosegue il suo viaggio.


****************************** (Contemporaneamente)

Brian è annoiato.
Da quando se n’è andato Stefan, ha provato a mettersi a letto e chiudere gli occhi, ma dopo un continuo e nervoso rigirarsi, ha stabilito che per quella notte quella pare un’impresa impossibile.


Per un’ora abbondante i suoi unici compagni sono stati fumo e alcol, ma nemmeno questo sembra averlo aiutato.
Con una sigaretta in mano e un bicchiere di brandy nell’altra ha ripercorso con la mente le vicissitudini di quelle ultime settimane, dal primo incontro con Matthew, alle prime chiacchierate, alle prime avance che Brian ha mosso verso di lui, alle prime reazioni inaspettate, ai primi litigi, per poi giungere al momento in cui Brian crede di aver rovinato tutto.. o forse di avergli spianato la strada verso la scoperta di una sfaccettatura di se stesso di cui ignorava l’esistenza?



Perché c’è stato un momento in cui, forse in preda all’ultimo spasmo di speranza, si è messo a fissar la porta della sua stanza, in attesa di.. nemmeno lui sa di preciso cosa, ma di sicuro sa di chi: Matthew.
Matthew che lo viene a cercare, Matthew che si scusa, Matthew che confessa chi aveva ragione e chi torto, Matthew che compie ogni genere di azione.

Ma, come del resto si aspettava quasi con assoluta certezza, quella porta è sempre rimasta chiusa.


Dopo la quarta sigaretta, decide che una boccata di aria fresca è quello che gli serve, così fa scorrere la vetrata dell’ampia porta finestra e si affaccia sul balcone, sicuro che a quell’ora non può certo scatenare le urla di qualche fan accanito, anche perché il buio lo nasconde alla vista altrui.

Perciò, il ragazzo è libero di godersi indisturbato la refrigerante brezza di fine agosto e lo splendido panorama, con il mare in primo piano, quello stesso mare che ha contemplato nel pomeriggio.
Quasi senza accorgersene, si gira verso la chitarra acustica che tiene appoggiata al muro, accanto al letto.

Quel mare che sembra leggergli dentro.
Quella chitarra che sa emettere solo note troppo dolci per costituire una minaccia alla quiete pubblica.
E infine, quel senso di inquietudine che lo attanaglia.
L’associazione per Brian è immediata.


Rientra, chiudendo la finestra alle sue spalle, e si siede comodamente sul letto, imbracciando la chitarra e verificando che sia accordata correttamente.
Dopo qualche lieve pizzicata è pronto ad iniziare.
Nonostante non la esegua da tempo, se la ricorda senza alcuno sforzo.
E mentre suona, il suo sguardo è sempre rivolto al mare, che riesce a intravedere dalla vetrata chiusa.

TIME TO PASS YOU TO THE TEST
(E’ TEMPO DI SOTTOPORTI AL TEST)
HANGING ON MY LOVER’S BREATH
(APPESO AL RESPIRO DEL MIO AMANTE)
ALWAYS COMING SECOND BEST
(ESSENDO SEMPRE LA SECONDA MIGLIOR SCELTA)
PICTURES OF MY LOVER’S CHEST
(IMMAGINI DEL PETTO DEL MIO AMANTE)


E, forse aiutato da quella musica vagamente onirica, Brian sogna di un Matt pronto ad affrontar la prova.


< Sarebbe bellissimo svegliarmi e trovarmelo accanto. E ascoltare il suo respiro, accarezzare il suo torace.. oddio.. ho idea che, anche se un po’ mingherlino, lui abbia un fisico davvero niente male…> fantastica Brian.


Tuttavia, in cuor suo desidera che lui lo venga a cercare non come semplice ripiego in una notte che non promette niente di meglio. No, deve essere perché in fondo anche Matt lo desidera.


GET THROUGH THIS NIGHT
(SUPERA QUESTA NOTTE)
THERE ARE NO SECOND CHANCES
(NON CI SONO SECONDE POSSIBILITA’)
THIS TIME I MIGHT
(QUESTA VOLTA POTREI)
TO ASK THE SEA FOR ANSWERS
(CHIEDERE LE RISPOSTE AL MARE)



< Ha solo stanotte per liberarsi dalle sue stupide paure, dai suoi stupidi preconcetti, da tutta quell’inibizione esagerata. Dicembre sarebbe già troppo tardi. Se deve succedere qualcosa, che sia stanotte!> pensa Brian, dandosi dell’illuso allo stesso tempo, mentre si prepara a cominciare la nuova strofa.

ALWAYS FALLING ON THE FLOOR
(CADENDO SEMPRE SUL PAVIMENTO)
SOFTER THAN IT WAS BEFORE
(PIU’ SOFFICE DI COM’ERA PRIMA)
DOG BOY, MEDIA WHORE
(UN CAGNOLINO, UNA PROSTITUTA DEI MEDIA)
IS WHO THE HELL YOU TAKE ME FOR
(E’ PER CHI DIAVOLO MI HAI PRESO TU)



< Non è vero che più cadi e meno ti fai male, è l’esatto opposto e ogni volta è sempre peggio… E’ tutta colpa sua. Insolente ragazzino del Devon, chi si crede di essere per trattarmi così? Si è fatto l’idea sbagliata di me, io ho la mia dignità, e con lui credo di aver già perso fin troppo tempo.. >


GIVE UP THIS FIGHT
(SMETTILA CON QUESTA LOTTA)
THERE ARE NO SECOND CHANCES
(NON CI SONO SECONDE POSSIBILITA’)
THIS TIME I MIGHT
(QUESTA VOLTA POTREI)
TO ASK THE SEA FOR ANSWERS
(CHIEDERE LE RISPOSTE AL MARE)

< Ma finché non apre gli occhi, finché non la smettiamo con questa lotta.. anche se devo ammettere che mi mancano le nostre litigate. Chi prendo in giro? A me manca tutto di lui.. >

THIS BOND IS SHACKLES FREE
(QUESTO LEGAME E’ PRIVO DI MANETTE)
WRAPPED IN LUST AND LUNACY
(AVVOLTO NEL DESIDERIO E NELLA FOLLIA)
TINY TOUCH OF JEALOUSY
(UN PICCOLO TOCCO DI GELOSIA)
THIS BOND IS SHACKLES FREE
(QUESTO LEGAME E’ PRIVO DI MANETTE)


< Non mi sembra di chiedere la luna, non voglio certo un legame duraturo. Mi basterebbe una sola notte con lui. O almeno una notte. Il solo pensiero che quelli della sua band, specie Dom, possono stare con lui ogni volta che vogliono mi fa star male, sono geloso marcio! Ma lui lo sarà un po’ di me? O proprio non gliene frega niente? > si chiede, saltando direttamente all’ultima parte.

GET THROUGH THIS
(SUPERA QUESTO)
THERE ARE NO SECOND CHANCES AND
(NON CI SONO SECONDE POSSIBILITA’ E)

Si blocca di colpo. O meglio, a bloccarlo è un rumore, un bussare alla sua porta che si fa sempre più insistente.


< Cazzo, lo sapevo! Questi sono di sicuro gli altri clienti che vengono a protestare. Ok.. forse non dovevo gridare l’ultima parte così.. ma è più forte di me, mi lascio trasportare ogni volta.. > si rimprovera lui, riponendo la chitarra e alzandosi dal letto.

< Però, diavolo, è camera mia, sarò pur libero di far ciò che voglio, no? E poi le pareti sono insonorizzate.. credo. Sia quel che sia, che avranno mai da lamentarsi? Del resto è solo l’una di notte! > si scoccia lui, aprendo distrattamente la porta.


“Sappiate che non ho affatto intenzione di chiedere scusa!” sbotta lui, ma non appena mette a fuoco chi gli sta davanti, cambia decisamente umore.
“Ma ho intenzione di farlo io.. “ annuncia Matthew, varcando la soglia senza nemmeno aspettare il suo consenso.
Brian lo osserva attentamente. Ha l’aria affannata, quasi come se fosse arrivato di corsa.


“Tu?! Si può sapere che diavolo ci fai qui? Siamo solo * colleghi * , l’hai detto tu. E questo non mi sembra proprio orario di lavoro… “ fa il sostenuto Brian, con tono sprezzante, incrociando le braccia e voltandosi di spalle.

Stavolta è Matthew ad osservarlo con attenzione. È al naturale, senza un filo di trucco, così com’è raro vederlo. E deve ammettere che il rossetto ha davvero poco a che fare col fascino di quelle labbra piene.
In più è vestito completamente di bianco, ed è un colore che gli conferisce quasi un aspetto angelico.
Peccato che gli angeli non facciano cadere in tentazione, soprattutto con quella camicia interamente aperta che denuda una parte del suo petto ad ogni movimento.

Invece, pare che stavolta sia Matthew a voler giocare il ruolo del seduttore, perché indossa quella camicia rossa che sa che tanto piace a Brian, quella della prima sera, in un modo che sa che gli piace ancor di più: ampiamente sbottonata, quasi come ad invitarlo a concludere l’opera.

Nonostante Brian sia girato di spalle, non può fare a meno di guardarlo riflesso in uno degli specchi, ma Matthew se n’è accorto e Brian ha capito che lui l’ha notato.
Perciò tanto vale girarsi nuovamente verso di lui.

“Andiamo, Bri, lo sai che sono cose che si dicono a caldo, nell’impeto del momento.. “ si giustifica Matthew, mentre Brian sgrana gli occhi.
Non è certo la prima volta che lo chiamano così, ma è la prima volta che è Matthew a farlo, per questo gli suona così speciale.. e piacevole.
“Beh, sai essere davvero tagliente quando sei nell’impeto del momento!” gli rinfaccia Brian, mantenendo l’aria sostenuta.
“Ma come ti ho già annunciato, ti chiedo scusa, anche se.. dannazione, no, tu hai il 50% della colpa. Tu mi hai colto di sorpresa.. non dovevi!” gli rimprovera il più giovane.
“Quello non è il genere di cose per cui si da un preavviso!” ribatte l’altro. “Senti, se non ti è piaciuto è affar tuo, io non me ne pento affatto.. “ aggiunge.
“Non ho detto che non mi sia piaciuto, ho solo detto che non dovevi, perché ora ci sono delle conseguenze.. “ puntualizza Matthew, con un sorriso enigmatico, ed entrambe le cose confondono Brian.


“Che cosa stai cercando di dirmi?”
“Forse proprio quello che vorresti sentirti dire.. “ risponde l’altro, sempre più enigmatico.
“Smettila! Non ti credo. Se quello che dici è vero, saresti dovuto venire al backstage, ieri ti ho aspettato per più di due ore. E tu non c’eri.. “ gli fa notare Brian.
“Ma c’eri tu.. “ confessa Matthew.


Brian è un punto interrogativo vivente.


“Hai capito bene. C’eri tu, nei miei sogni. E mi hai aspettato per più di due ore anche là.. “ sorride Matthew, avanzando di qualche passo verso di lui.
“Tu.. tu mi hai sognato?”si acciglia l’altro.
“Sì. E non solo. Divento più teso di una corda di violino se anche solo sento il tuo nome, a volte ho l’impressione che tu sia ovunque. E poi.. mi fai dimenticare le lyrics ai concerti, e, soprattutto.. i tuoi discorsi continuano a risuonarmi nella testa. Vorrà pur dire qualcosa!” ammette Matthew, divertito dallo stupore crescente sul viso di Brian, sul quale comincia a farsi strada un largo sorriso.

“E per te cosa significa?” gli domanda, avanzando anch’egli di qualche passo.
“Significa.. che hai vinto tu, Bri.. “ mormora Matt.


Di nuovo quel modo di chiamarlo. Di nuovo quell’effetto, che aumenta quando Matt porta tremolante una mano verso il suo volto, per sfiorargli una guancia, mentre l’altra mano passa fra i suoi capelli, con un po’ di incertezza.
Brian afferra la sua mano e dal viso se la porta al cuore, per fargli sentire quanto batte, dopodichè porta l’altra al cuor di Matthew, che forse batte ancora più del suo.


“Non è esatto. Io non credo che ci siano perdenti a questo gioco.. “ mormora Brian.
“Lo.. lo credo anch’io.. “ ammette l’altro, fissandogli insistentemente quella bocca che muore dalla voglia di baciare, forse già dalla prima sera, anche se ancora non ne era consapevole.

Brian sembra leggergli quel desiderio nei suoi occhi, e non vede l’ora di esaudirlo.

“Allora, dimmi, cosa vuoi che faccia, carino?” domanda retorico lui.
Matthew si lascia sfuggire un sorriso compiaciuto.
Non credeva che fosse possibile sentir così tanto la mancanza di una parola.
E la sua risposta è tanto semplice quanto esplicita, mentre si china lentamente su di lui.
“Fammi provare qualcosa di nuovo!”



TBC

Eh, sì anche se ho detto che era l’ultimo capitolo.. posso davvero terminarla così?? Va bene essere perfidi, ma a tutto c’è un limite.. quindi, che vi piaccia o no, ci sarà pure l’epilogo, ma vi avviso già.. non aspettatevi nessuna descrizione di ciò che accade ora… diciamo che spengo le luci e lascio loro la giusta privacy, che dite?

DISCLAIMER : Per quanto riguarda le canzoni usate, erano rispettivamente ‘Fillip ‘ dei Muse e ‘Ask For Answers ‘ dei Placebo (l’unica delle 4 canzoni che ho usato in questa storia che so suonare. E pure abbastanza decentemente ;) .. )

Alla prox, e come al solito, liberi, liberissimi di dirmi qualunque cosa pensiate !

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Capitolo 19
*** Epilogo ***


Puff, puff.. rieccomi.. è l’ultima volta che lo dico, sigh.. almeno in questo topic :(

Cmq, evviva, hanno aggiunto anche la voce ‘Placebo ‘ nei personaggi, anche perché non ne potevo + di quel ‘Muse ‘ che si ripeteva 2 volte .. nonostante tutti i miei tentativi di modificarlo per farlo comparire una sola volta..

sproloqui a parte.. GRAZIE INFINITISSSIME A TUTTI/E!!!

LIZ: adoro quando entra in gioco la tua coscienza, dice sempre delle cose così meravigliose, me commossa! Ahi, sì lo so, quei ‘+ ‘ sono il mio punto debole, me pigra oltre i limiti dell’impossibile.. quindi ogni tanto ehmm mi sfugge, sorry!

Uhmm spero di non deluderti con l’epilogo..

FTELI: Nuuuuuuu, che bello, non sapevo che la stessi leggendo!! Felicissima che ti piaccia, mi spiace per gli errorini grammaticali.. e dire che ci tengo parecchio a non farne… vabbè.

Ehy, io aspetto sempre fiduciosa e fremente ‘ quando la vita.. ‘ mi raccomando ;)

NAINAI: eh eh ti giuro che quella cosa del bianco non era prevista, anche perché l’ho letta dopo.. Cmq, sono stra felice che ti piacciano e che li trovi tenerosi . E mi raccomando, organizzati bene la prox volta che matt e soci tornano in tour

SYD E DAVIDE: prima cosa, più che odiarvi cordialmente mi viene da chiedervi.. ma come accidenti ci riuscite?? Avete un segreto o solo un’enorme sconsiderata esagerata fortuna stratosferica????? :-P

Vabbè io non mi posso lamentare di certo, da dov’ero me li godevo benissimo.. nostalgiaaaaaaaaaa !!

Cmq, grazie per tutto quello che mi dite, siete ultra gentili, come sempre!

Syd, addirittura il batticuore ? Davide.. ci vedevi addirittura della .. poesia?? Woow, me sempre più emossionata..

BLISS: felicissima che ti sia piaciuta anche questa parte. Ma sai, per le canzoni è presto detto: correva l’anno 1998, presi il telefono, chiamai Brian e gli dissi ‘ Guarda che fra qualche anno scriverò una storia dove succederà questo, questo e quest’altro.. quindi, please, vedi di scriverci su una canzone che si adatti.. ‘ .. e l’anno dopo feci la stessa cosa con Matt… sì, come no? ;)

Scherzi deliranti a parte , grazie infinite, sei sempre carinissima!! Ahhh il giubbetto.. anche se arrgh è una dura sfida con la t shirt bianca con gli strass grigi ( almeno credo fossero strass) .. comunque non si discute, il rosso gli dona un casino!! Così come il bianco, il nero, il verde acido, l’arancione, il giallo accesso, il celeste, il blu.. qualcuno mi fermi!!!

FEDEREGI: Gioiaaaaaaaa, un’altra nuova lettrice, che bello!! Sei gentilissima, sono felice che ti piaccia fin qui ( me tutta rossa per i complimenti ) . Mi spiace tanto per il concerto… spero che ti rifarai con gli interessi la prossima volta :)

Cmq, si.. mi piacerebbe cimentarmi di nuovo con una fic sui Muse..

Ed ora.. sigh… mi mette un po’ tristezza, ma ecco l’ultima, davvero l’ultimissima parte. Spero vi piaccia, ma vi avviso già.. il romanticismo era solo di passaggio nello scorso capitolo.. credo che ve ne accorgerete .. Che dire? A me Matt e Bri piacciono di più litigarelli , eh eh:

Disclaimer : Ci sono piccole frasi estratte rispettivamente da ‘Host ‘ dei Muse, ‘ Days before you came ‘ dei Placebo, ‘Protect me from what I want ‘ dei Placebo e ‘Agitated ‘ dei Muse. Le riconoscete perché sono in inglese, per una volta ho deciso di non tradurle .. credo che , in qualche modo, rovinerebbero un po’ il tutto..

Ok, ora si parte sul serio

EPILOGO

Dopo il ripetitivo, costante e più che naturale susseguirsi di secondi che diventano minuti e poi ore, la notte si congeda, cedendo il posto al mattino, che da il suo consueto buongiorno a Cardiff.

In netta contrapposizione al progressivo risveglio della città, in una stanza di un certo Hotel, due ragazzi dormono placidamente, ignorando tutto ciò.

La cosa strana è che, nonostante il letto sia davvero ampio e spazioso, i due si siano ritrovati a condividere un solo lato, con uno che appoggia comodamente la testa sul petto denudato dell'altro.

E su entrambi i loro volti distesi si può chiaramente leggere una serenità compiaciuta.

Tuttavia, una manciata di ore dopo, quella serenità appagata svanisce per uno dei due, il primo che si sveglia.

Più precisamente, è la sua mente a svegliarsi, ma il corpo è ancora troppo intorpidito perchè possa eseguire il comando di aprire gli occhi che il cervello gli invia.

< Ancora questi sogni. No, io devo darci un taglio, seriamente. Stavolta poi era così esplicito, così vivido, così.. reale.. > riflette silenziosamente Matthew, lasciandosi cullare dal rumore delle onde del mare che sente in lontananza.

< Un momento. Il mare? il Prince non è vicino al mare! Brutto segno.. > osserva lui, decidendo d'impulso che è giunto il momento di aprire gli occhi, dopodichè si gira verso il comodino.

Nella penombra che creano le finestre chiuse e le tapparelle semi abbassate, Matt è comunque in grado di intravvedere la lampeggiante radiosveglia che lo informa che sono le 9:30 passate.

Il problema è che non è la radiosveglia che c'è nella sua stanza.

< Un altro gran brutto segno.. > si inquieta lui, finché i suoi sensi si attivano quel tanto che basta per registrare la presenza di qualcosa appoggiato al suo torace.

Tuttavia, dato che emette anche dei respiri, lievi e regolari, quel 'qualcosa ' passa subito alla condizione di 'qualcuno '.

E il ragazzo ha quasi paura di voltarsi da quella parte.

< Si tratta solo di una serie di coincidenze. Ti prego, ti prego, fa' che sia Dom che mi fa uno dei suoi soliti scherzi idioti! > si raccomanda lui alla sua buona stella, prima di richiamare alla memoria le rivelazioni della sera precedente.

< Uh! No, pessima idea, niente Dom, sarebbe addirittura peggio. Allora.. ecco sì, fa che sia una groupie assatanata che mi ha tramortito, sequestrato e mi tiene prigioniero nella sua stanza, per disporre di me come meglio crede.. almeno questo mi spaventerebbe di meno... > si augura, girandosi lentamente dal lato opposto, ma non appena inquadra di chi si tratta, tutte le sue 'ottimistiche speranze ' svaniscono.

"Oh, cazzo, no, stavolta non era un sogno. DANNAZIONE!" urla Matthew, spingendo Brian via da lui, ma lo fa con una tale forza che non solo riesce ad allontanarlo, ma lo butta addirittura giù dal letto.

E sia la sua voce, sia l'atterraggio, tutt'altro che delicato, destano bruscamente l'altro ragazzo, che si rialza, un po’ frastornato.

"Uff, non era certo il genere di risveglio che avevo programmato. io sono più tipo da bacio, 'buongiorno, raggio di sole ' e colazione a letto... ma vedrò di farmelo bastare.. " bofonchia, massaggiandosi il fianco urtato.

Matthew nota con sollievo che Brian indossa i pantaloni, così come li indossa lui, ma il sollievo si annulla non appena i ricordi della notte trascorsa cominciano a riaffiorare.

"Tu.. ed io. Io.. e te. Tu.. ed io.. Io.. e te.." balbetta incoerentemente lui.

"Bene. Pare che invece tu sia tipo da risveglio all'insegna della dislessia. Ad ogni modo, hai ragione. Tu ed io. Io e te. Era tutto ciò di cui era fatta questa notte.. " sorride Brian.

"Cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo.." borbotta come un mantra Matt, a velocità sbalorditiva, balzando giù dal letto come una furia e gironzolando avanti e indietro intorno al letto.

"Cos'è?Stai lavorando al testo di una nuova canzone? Se posso darti il mio parere sincero, lo trovo un filino ripetitivo, ma sicuramente di grande effetto!" lo prende in giro Brian, divertito da quel suo atteggiamento un po’ folle.

Matt si arresta di colpo, voltandosi verso di lui e riprendendo a parlare ad un velocità diminuita e abbastanza comprensibile.

"Ascolta, quello che è successo stanotte.. "

"E' stato speciale.. " lo interrompe l'altro, con aria sognante.

"Non era quello che volevo dire. Senti, è stata la vodka, lo stress, la vodka, il tuo mettermi sotto pressione ad un livello inammissibile, la vodka, il lavaggio del cervello che m'ha fatto Dom, la vodka, ma soprattutto la vodka!" mette in chiaro Matt.

"Beh, Dio benedica la vodka se è quello l'effetto che ti fa!" ribatte Brian.

"Non è questo il punto. Io dovevo sperimentare, è vero. Ma ora che l'ho fatto posso affermare con certezza che preferisco le donne, senza dubbio!" prosegue Matt, andando in cerca della sua camicia, e a tale scopo apre una finestra, per far entrare più luce.

< Uh. sbaglio o hai detto 'preferisco ' e non ' mi piacciono esclusivamente le donne'? Allora la cosa non ti dispiace tanto come vuoi farmi credere... > deduce Brian, passandogli l'agognato indumento dopo aver visto una manica far capolino da sotto il letto.

"Grazie. il fatto è che.. è stato troppo strano e.. fa un male infernale!" conclude Matt, un po’ imbarazzato.

Invece, il sorriso strafottente di Brian manifesta tutto fuorché imbarazzo.

"Sì, lo so. Dicono tutti così la prima volta... " commenta, con fare sornione.

"Che vuoi dire con 'prima volta ' ? Sta pur tranquillo che non ci sarà una seconda volta!" lo avvisa Matthew, abbottonandosi accuratamente la camicia, senza dimenticarsi nemmeno un bottone.

A dire il vero, il ragazzo è assalito dai flash-back.

Ricorda il suo aroma, le sue carezze, i suoi baci, i suoi sguardi, i suoi sussurri.

Ognuno dei suoi cinque sensi ha avuto un assaggio di Brian e, inconsciamente o meno, ne custodirà gelosamente il ricordo.

Brian sembra leggerglielo negli occhi.

"Quindi, mi dispiace, Brian, ma è stato solo l'eccesso di una notte.. " continua a perorare la sua causa l'altro.

Per tutta risposta, Brian scoppia a ridere.

"Fammi capire bene. Ti stai scusando? Pensi forse di avermi ferito? Guarda che non è niente di serio nemmeno per me. Non so che idea ti fossi fatto, ma non ti considero di certo la mia anima gemella. Tanto per cominciare, devo ancora decidere se la voglio maschio o femmina. sarei più propenso per le donne, con loro ci sono più cose da fare. Le orientali poi.. oddio, mi fanno impazzire.. " confessa Brian, mentre Matt non sa se sentirsi sollevato da quello che lui sta dicendo.. oppure deluso.

My trust in you has been abused.

"E comunque, di certo non direi di no ad una seconda volta con te. e ad una terza. E a molte altre ancora, caro il mio fringuello!" aggiunge Brian.

"Fringuello?" si acciglia Matt, perplesso.

"E' proprio come pensavo io: tu cinguetti anche a letto!" lo informa Brian, con fare canzonatorio.

"Fottiti!" è la secca, concisa e adirata risposta di un ancora più adirato Matthew.

Ciò non fa che far ridere nuovamente Brian

"Per prima cosa, accidenti, un damerino come te non dovrebbe parlare così. E, secondo, hai già provveduto tu a quello.. no, aspetta. Non l'hai fatto. Ti va di provarci adesso? Ti assicuro che l'inversione dei ruoli sarà addirittura più divertente per te.. " ammicca Brian, con voce suadente, gettando uno sguardo rapido al letto disfatto e uno di più lunga durata a Matthew, ed è un invito fin troppo chiaro.

Want to join me now? Baby's looking to get laid.

Matthew si appella a tutto il suo auto-controllo per non cedere, perchè, per quanto lui si ostini a negarlo perfino a se stesso, quella prospettiva non lo fa affatto inorridire.

Protect me from what I want.

"Non provarci nemmeno! Stanotte è stata l'inizio e assieme la fine di tutto. Punto." ribadisce lui, forse più che altro per convincere se stesso.

"Ora farei meglio ad andare. Tu hai un concerto da preparare e io ho un aereo da prendere.. " cambia subito argomento.

"Perciò, finalmente siamo arrivati alla fine di questo tragitto. D'ora in poi proseguiremo per strade davvero separate. Non credo che ci incontreremo di nuovo.. forse a qualche cerimonia di awards, ma se succede terrò le mie debite distanze, poco ma sicuro!" gli annuncia Matthew, andando verso la porta.

Brian lo ascolta sempre più confuso.

< Fine del tragitto? Strade separate? Non ci incontreremo più? Ci sono! Lui ancora non sa di tutto il repertorio della promozione. Beh, di certo non sarò io a dirglielo! > decide, agendo con nonchalance.

Matthew spinge la maniglia, ma prima di varcare la soglia si gira un'ultima volta verso Brian, con un'espressione raddolcita, accentuata anche dal modo in cui gli si rivolge.

"Ad ogni modo, Bri, io quel giorno ho mentito.. " incalza lui, incuriosendo il suo interlocutore, che però si limita ad interrogarlo solo con gli occhi.

"Di sicuro sarai un ricordo irritante, fastidioso e snervante. Ma non disgustoso. Mai disgustoso.. " mormora, prima di andarsene.

Brian sorride tra se e se soddisfatto. Se prima la sua era solo una sensazione, ora è una certezza.

< Non rimarrà soltanto un ricordo! >

Matt è già in strada, dritto al suo Hotel, mentre cerca di far chiarezza nel subbuglio che alberga nella sua mente.

Da una parte, muore dalla voglia di riprendere al più presto la ricerca della ragazza perfetta per lui, con spirito rinnovato, ma dall’altra .. non riesce a dimenticare come lo fa sentire Brian.

You try to make me crazy. You make me agitated. And then I’m suffocated.

A distoglierlo dai suoi pensieri provvede lo squillare insistente del suo cellulare, che lui mette a tacere, senza nemmeno accertarsi di chi si tratti, prima di rispondere.

“Pronto?”

“Ciao, Matt, sono Tom. Spero che non sia troppo presto per te.. “

“No, figurati, sono più che sveglio.. “

“Bene. Perché dobbiamo parlare.. “

“Oh, se è per quei piccoli insignificanti errorini di poco conto con le canzoni l’ultima volta… “ lo interrompe Matthew, temendo il peggio.

“No, ma non preoccuparti, per quello poi faremo i conti.. “ lo mette in guardia il manager, con un tono che cela una minaccia.. nemmeno troppo velata.

“Ora, più che altro volevo parlarti del progetto. Vedi, può darsi che io non ti abbia detto proprio tutto.. “ lo informa lui, un po’ titubante.

“Perché? Che altro c’è da sapere?” si incuriosisce l’altro.

*********************************** (Contemporaneamente)

Brian gironzola avanti e indietro per la stanza, con un atteggiamento che fino a qualche minuto prima era proprio di Matthew.

< Ricapitoliamo. Noi ci vediamo dopo Dicembre, con un’agenda fitta degli stessi impegni, ma lui ancora non lo sa. Certo che.. quando ne verrà a conoscenza sarà un duro colpo per lui, ne sarà devastato, andrà su tutte le furie, gli farà sfiorare l’esaurimento nervoso… ma che diavolo sto aspettando? Io corro a dirglielo. Non posso perdermi che faccia farà a quella notizia!> cambia repentinamente idea lui, agguantando la prima T-shirt che trova nell’armadio ed uscendo di corsa dalla stanza.

Arriva giusto in tempo per scorgere Matt dall’altro lato della strada, che sta parlando al telefono. O meglio, è intento ad ascoltare chiunque sia dall’altro lato.

Si rallegra del fatto di averlo raggiunto in tempo, ma poi lo vede cominciare ad inquietarsi, per poi esplodere in una clamorosa sfuriata.

“NOOOOOOOOOOOOO! QUESTO NON E’ DANNATAMENTE POSSIBILE!” sbraita, prima di fracassare al suolo senza pietà quel povero cellulare che non ha nessuna colpa, con una violenza che riservava solo a certe sue chitarre alla fine di qualche show del passato.

Brian capisce al volo di che si tratta e attraversa la strada, avvicinandosi quatto, quatto per poi sorprenderlo alle spalle.

“Guarda che così non hai risolto nulla!” esclama, facendolo sussultare, dopodichè pare che Matt si tranquillizzi.. o si rassegni, una delle due cose.

“Tanto lo dovevo cambiare comunque!” fa spallucce lui.

“E così, ora sai le ultime news anche tu, Mr. Le-nostre-strade-si-dividono!” lo punzecchia Brian.

“Chiudi il becco!” brontola Matt.

“E, dimmi, cos’è che ti infastidisce di più ? Le interviste, i servizi fotografici, gli autografi da firmare ai negozi di dischi, il concerto al Wembley.. “

“Cosa? Un concerto? Tu ed io? Voglio dire, la tua band e la mia? Assieme?!” domanda Matt, pietrificato.

“Oh, allora questo ancora non lo sapevi!” esulta Brian.

“No, ho dato in escandescenze dopo l’elenco dei programmi televisivi dove saremo ospiti.. e probabilmente non ho lasciato finir di parlare il povero Tom.. “ spiega l’altro.

“Sai, io già riesco a vederlo. Tu ed io che suoniamo ‘Forced to do ‘ davanti ad una folla immensa che va in delirio. Poi, mentre tu sei alle prese con un riff, quando meno te lo aspetti, io potrei avvicinarmi e.. “ descrive Brian, facendosi ancora più vicino per bisbigliargli il resto nell’orecchio.

Matt non sa se è a causa della sua voce, di quello che gli propone o del modo in cui glielo propone, ma, al solo pensiero dell’attuazione di quel piano, è percorso da un brivido lungo tutto il suo corpo, e non è certo paura o repulsione!

“Tu.. tu non.. non oseresti… “ ribatte debolmente lui, prendendo le sue distanze.

“Non mi provocare, carino!” lo mette in guardia Brian, con aria maliziosa.

Matthew osserva il cielo, con aria sconsolata.

< Perché non c’è mai un alieno che venga a rapirmi, quando ne ho bisogno?> si domanda retoricamente, ma non si da per vinto, perché ha altri rimedi.

Infatti, sotto lo sguardo sconcertato di Brian e di qualche passante occasionale, si inginocchia a terra, di punto in bianco, continuando a guardare alto nel cielo, con le mani raccolte sotto il mento, in un tentativo scimmiottato di preghiera.

“Dio, lo sai che il più delle volte io ho seri dubbi che tu esista, ma se poni fine al mio tormento ti giuro che morirò da completo credente! Hai all’incirca tre mesi di tempo e due alternative: o annienti me.. o annienti lui!” si interrompe, guardando Brian, per poi riprendere la sua bizzarra richiesta.

“Ovvio che sarei più felice se tu optassi per la seconda possibilità.. ma non importa, scegli tu chi e come, l’importante è che tu lo faccia, io ci conto!” conclude, ma subito dopo, per precauzione multipla, decide di appellarsi anche a tutti gli altri culti religiosi, che conosce, pur non praticandoli affatto.

Brian lo osserva alquanto divertito, scuotendo la testa.

“Il solito esagerato!”

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THE END

Sigh, non ci credo.. l’ho davvero finita..

Waaahhh mi mancherà questa storia, mi sono divertita troppo a scriverla, spero anche voi a leggerla ..

Grazie , grazie di vero cuore a tutti, indistintamente, a chi c’è sempre stato, chi c’era, chi s’è aggiunto in seguito.. siete stati uno/a più carino/a dell’altro/a .. e il vostro sostegno è stato…. Wwwooooowwww non ci sono altre parole per esprimerlo!

Come avrete notato.. e un finale parecchio aperto, ma io non ho alcuna intenzione di farne un seguito e non penso che in futuro cambierò idea.

Se a qualcuno però andasse di lavorarci su e proseguirla ( so già che c’è chi farà uno spin off , eh eh , vero Liz?) , si senta liberissimo di farlo , io ho solo due richieste: lieto fine e nessuno, nessunissimo character death .. il mio cuoricino non li regge!

Ad ogni modo, se vi piace questo inusuale pairing (ma tanto, taaaaanto ben assortito) , lisachan sarà per voi una ricca fonte dalla quale attingere , intanto, se non l’avete già fatto, volate a leggere il suo ‘ This is not going to destroy your world ‘ che trovate in questa sessione, perché merita assolutissimamente, lei è grandiosa, non ho altro da aggiungere, se non … teniamo alta la bandiera del Bratt Mollami Belko ( termini coniati sia da me che da lei , non fateci caso .. ) !!

Quanto a nuove storie, come ho già detto ho qualche idea per una solo sui Muse.. nel frattempo aggiungo idee alle idee e se ne esce qualcosa di concreto.. se ne riparlerà il prossimo anno, eh eh

A proposito, BUON ANNO NUOVO A TUTTI/E!!

Smaaack, alla prossima

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Lu

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