Spirits of the Dead.

di PwoperSher
(/viewuser.php?uid=186467)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lanciamo i nostri cuori come bombe all'orizzonte. ***
Capitolo 2: *** L'universo nei tuoi occhi. ***



Capitolo 1
*** Lanciamo i nostri cuori come bombe all'orizzonte. ***


"Addio amore mio, mio amico"
Le ultime parole che riuscì a dire prima di morire, prima di cadere in quel vuoto. Sì, questa è la storia di come sono morto, la mia traiettoria discendente verso la fine di tutto.
Questa è anche la storia di come io e Chris Hamsworth ci siamo amati.

"Stupido cretino cornuto, dove diavolo hai messo la mia maglia? Sto facendo ritardo all'appuntamento" - mi disse Chris con un tono alquanto nervoso fissandomi negli occhi. "E' dietro di me, ma non so se riuscirai a prenderla facilmente, sai la tengo ben salda alle mie mani" - Tenevo la maglia tra le mani dietro sulla schiena, come se dovevo aspettare un pullman per andare in chissà quale posto. Chris si avvicinò a me con passo svelto quasi divertito dalla situazione, "Sei proprio uno stronzetto".
Era a pochi centimetri da me, allungò le sue muscolose braccia fino ad abbracciarmi, coprendomi tutto, come se lui stesso fosse una coperta. " Mmh... Ma tra queste minute mani c'è una cosa di mia proprietà, la mamma non ti ha insegnato che non si toccano le cose altrui?", mi disse Chris con fare teatrale, ancora saldo a me senza muoversi di un centimetro a parte le possenti mani per prendersi la legittima maglia. "Potresti rimanere ancora un po' con il tuo cervo preferito, abbandonare ogni cosa e vivere ogni tuo attimo con il sottoscritto", gli dissi in modo sarcastico, ma i miei occhi non mentivano, dentro di me questa frase era verissima, dolorosa. Chris aveva capito che ero un po' malinconico per questa strana situazione così mi abbracciò come per proteggermi da qualcosa.
"Sai che non potrà mai essere così, ma di una cosa puoi fidarti, il mio amore per te non cambierà mai e ti rimarrò sempre accanto anche quando non sono fisicamente vicino, puoi star certo che io ci sarò", dette queste parole mi diede un tenero e romantico bacio sulla bocca, prese la maglia che era tra le mie mani la indossò in fretta e si allontanò da me andando verso la porta di uscita .
"Ci vediamo piccolo cervo"
"Ciao, e grazie, davvero", risposi con un sorriso spento per la tristezza che prese il sopravvento in me in quei pochi istanti.
Chris uscì chiudendo delicatamente la porta e io rimasi lì, in piedi nel vuoto più totale aspettando qualcosa che mai forse potevo avere.

Un vuoto totale assordò i miei pensieri e senza neanche farci conto rimasi in piedi a contemplare la porta di uscita della stanza sperando che per qualche assurda motivazione Chris tornasse da me.
Rientrato nel mondo reale dopo quel breve distacco da tutto decisi di farmi un tè. Quell'essenza mi aveva sempre aiutato nei momenti più bui, quel calore che scende nella gola, l'odore della bevanda appena pronta, era proprio un nettare divino per i miei sensi.
Erano le 17.30 del pomeriggio quando decisi di fare un giro per le strade di Londra, Chris era uscito qualche ora prima e non vedevo il motivo di rimanere ancora nella stanza dell'albergo.
Uscì con molta calma e appena misi piede sul marciapiede feci un respiro profondo, il cielo aveva appena finito di piangere, l'odore della pioggia era essenza pura di felicità per me. Iniziai a camminare senza una meta come se tutto fosse infinito, come se la storia tra me e Chris fosse infinita. Mi mettevo in testa sempre strane idee su come la vita tra me e lui potesse essere cosi' facile se non ci fosse di mezzo Elsa e tutto quello che ne consegue, di sicuro non sarei costretto a nascondere i miei sentimenti riguardo a Chris.
Camminando per una via traversa di Londra iniziai a pensare su come la mia vita fosse diventata strana, di quanto dolore e felicità mi trasmise quell'uomo, pensavo che da quando incontrai Chris tutto era migliorato e peggiorato allo stesso tempo.
Il mio amore verso lui aveva iniziato a bruciarmi, lentamente, dolorosamente dentro, il mio cuore chiedeva pietà per tutto il dolore che gli stavo provocando. Allo stesso tempo non riuscivo a far a meno di quella droga, di quel ragazzo così perfetto che anche nei momenti più bui riusciva a tirarmi su di morale con il suo bellissimo sorriso.
Non riuscivo a far a meno di lui, più lo guardavo in viso più lo desideravo.
Una droga, una bellissima e stupefacente sostanza.
Il tempo passo' e allora decisi di tornare in camera d'albergo. In quei periodi ero sempre stanchissimo per causa delle Premiere del film "The Avengers", e una buona dormita era quello che ci voleva.



Ecco fatto!
Questo era il primo capitolo, la storia si svolgerà penso su un quattro capitoli ma non ne sono ancora totalmente sicura. Non avrei mai pensato di scrivere una fanfiction, ne tanto meno di scrivere una storia triste, lol. Spero vi sia piaciuto come inizio, recensite, leggete, odiatemi. Insomma, fate quel che volete :D Baci e al prossimo capitolo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'universo nei tuoi occhi. ***


Entrai nella stanza d'albergo e notai che qualcosa era cambiato.
Avvicinandomi al letto con passo lento e sospettoso arrivai all'estremità di esso. Un'odore fresco e deciso rubò la mia anima, quella fragranza proveniva dalle rose che erano appoggiate sul materasso.
Erano bellissime, così rosse, timide e sensuali allo stesso tempo. Erano i miei fiori preferiti e soltanto una persona sapeva di questo particolare.
Chris.
Tutto ad un tratto sentì una presenza dietro di me e delle grosse mani possenti si posarono delicatamente sui miei fianchi. Sentivo il respiro di quella persona ancora celata dietro il mio collo, tanto che a tratti mi venivano dei brividi su tutto il corpo.
Era un così bel momento che volevo non finisse più e che il tempo si fermasse in quell'istante. Decisi di voltarmi, lo feci il più delicatamente possibile in modo da godermi a pieno quel momento di pura gioia, e poi lo vidi, lì difronte a me bellissimo come sempre che mi fissava con quell'aria innocente, Chris Hemsworth.
Ci guardammo senza dire una parola per diversi istanti, i suoi occhi erano così limpidi e profondi, riuscivo a vedere l'intero universo guardandolo.
«Ti piacciono? Stavo tornando qui quando per strada ho visto un fioraio che le vendeva, mi hanno fatto pensare subito a te quelle rose. Non potevo non regalartele», dicendo così mi diede un bacio sulla fronte, un bacio così tenero che mi sciolse il cuore.
«Grazie Chris, sono bellissime, davvero. Non mi aspettavo che venissi all'Hotel stasera»
«Avevo del tempo libero e così ho deciso di fare un salto, poi domani c'è la premiere e rivedrò Elsa», detto questo si allontanò da me e si diresse verso il letto, si sdraiò e aspettò con ansia la mia risposta.
«Ah, già, la premiere. Scommetto che sarai felice di rivedere la tua cara», dissi tutto questo con un tono ironico per fargli capire che la cosa non mi andava molto a genio. Alcune volte ero un perfetto egoista, lo volevo solo per me e l'idea che c'era una donna di mezzo mi rendeva alquanto triste.
«Beh, non posso di certo lasciarla, sai che casino scoppierebbe?» «Ma sai che cazzo me ne importa a me? Io voglio stare con te e basta...Io ti amo» dopo quella dichiarazione il respiro mi mancò all'improvviso, sentivo la testa schiacciarmi. Ero come caduto in un vortice e non riuscivo a reggermi in piedi.
Chris notò la mia sofferenza dopo quello che gli avevo appena detto, si alzò di scatto e mi aiutò a sdraiarmi nel letto, lui si mise di fianco a me e mi fissò negli occhi come solo lui sapeva fare.
«La realtà è un'altra...», prese un respiro profondo e continuò la frase «Per quanto ci possiamo amare la nostra relazione sarà sempre così, con questi problemi e questi ostacoli», ne parlò con una dolcezza inumana tanto che non riuscì a trattenere il sorriso sulle labbra.
All'improvviso ci iniziammo a baciare e i nostri fianchi si avvicinarono da soli.
Quello era il nostro momento.
Ci spogliammo in fretta e iniziammo a baciarci con più passione, eravamo felici anche se non potevamo vivere a pieno la nostra strana relazione.
Così facemmo l'amore. Una parola bellissima per descrivere una cosa bellissima.
Chris alla fine di tutto si addormentò vicino al mio collo, come i bambini piccoli, quando dormiva era dolcissimo, così limpido e delicato che avevo paura a sfiorargli la faccia.
Era notte fonda e il mio corpo non voleva cedere per una bella dormita, neanche la mia mente ne voleva sapere. Avevo mille pensieri in testa, cose su cose, vecchi e nuovi ricordi.
Decisi di cedere e rimaner sveglio. Rimasi nel letto a contemplare la luce della luna che entrava nella stanza pensando ad un immaginario mondo parallelo, dove il mio amore verso l'uomo che mi dormiva accanto veniva ricambiato senza paura ne timore.


Ecco il secondo capitolo, spero che vi piaccia e grazie per aver recensito il primo, siete stati carinissimi :3 Non so di preciso quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero comunque presto :D Alla prossima e baci e tutti <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1111500