Love of Byakugan di Dastrea (/viewuser.php?uid=16796)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. guerra e sangue ***
Capitolo 2: *** 2. Ritrovo nel sangue ***
Capitolo 3: *** 3.(flashback)Lei e il Byakugan ***
Capitolo 4: *** 4. Il giuramento ***
Capitolo 5: *** 5. é finita al pacchia! ***
Capitolo 6: *** 6. Due segni di Orochimaru ***
Capitolo 7: *** 7.(flashback) la mika della maledizione ***
Capitolo 1 *** 1. guerra e sangue ***
Erano tutti in lotta a Kanhoa la guerra tra villaggio del Suono e
villaggio della Foglia era ormai iniziata tutti erano in lotta che per
le strade, chi nell’arena in cui qualche ora prima si era
tenuto lo scontro tra Gaara del Deserto e Sasuke Uchiha.
L’ultimo superstite del medesimo clan.
Strano a dirsi, ma chi sarebbe passato per quelle strade avrebbe
rivisto i chunin diventati ormai grandi o i loro genitori richiamati
alla lotta per salvare il villaggio ormai alle prede del nemico e del
sangue.
Nella foresta invece un altro scontro avveniva. Gaara e Naruto avevano
richiamato i loro spiriti demoniaci, quello del Tasso e quello della
Volpe a Nove code. Entrambi i due chunin erano stremati dalla fatica e
avevano ormai consumato parecchio chakra e ora se ne stavano stesi sul
selciato del bosco entrambi con una ferita alla fronte,
l’ultimo attacco scagliato da Naruto, quell’unico
attacco che li aveva sfiniti.
Ma nel villaggio oltre a tutti i maestri Jonin e Ambu, anche coloro che
erano scappati, ma tornati ad aiutare. Nessuno se lo sarebbe mai
aspettato, ma ora combattevano spalla contro spalla: padre e figlia,
separati da tanti anni. Lui capo clan di una delle famiglie
più famose del villaggio, lei una giovane Jonin del medesimo
villaggio, ma lei era scappata via abbandonando la sua famiglia e la
gente che amava provocando l’ira del clan e l’odio
da parte del suo unico amore.
Un'unica cosa era riuscita a far riappacificare i due: il Byakugan.
L’occhio degli Hyuuga molto più potente dello
Sharingan: abilità del clan Uchiha.
Nello stesso momento attuarono la stessa tecnica la rotazione
paradisiaca mettendo fuori gioco quasi tutti gli avversari, ma molti
altri ne arrivarono e furono costretti a utilizzare tutte le tecniche
del clan Hyuuga eppure sembrava che i vari ninja non finissero mai.
Come la terra che crea gli alberi che danno vita, così loro
sembravano venir fuori da essa, creati dalla polvere che si annidava
sul terreno.
Nell’arena però la situazione non era migliore,
finalmente anche Gai e Kakashi si contendevano la loro sfida e questo
per il primo era una questione di vita o di morte poiché
entrambi i maestri erano in lotta da anni,
c’è chi dice per gioco altri per onore.
Altri nemici a terra succubi alla tecnica delle sessantaquattro punte,
ma assieme alla caduta nemica anche gocce di sangue toccarono il
terreno polveroso.
Hyashi Hyuuga eliminò l’ultimo ninja e corse verso
la ragazza, ma non appena le si avvicinò la vide cadere per
terra, sanguinante e morente.
Si gettò a terra anche lui e la prese in braccio, il collo.
Sanguinava da un profondo taglio che sembrava averle squarciato la gola.
-P…e…r..do..na…m…i-
sussurrò la ragazzo tossendo il sangue vermiglio.
-Zitta figliola non parlare.- rispose l’uomo iniziando a
correre con la ragazza in braccio.
-Di…a..Ka...ka….shi che.. lo…amo.-
furono le sue ultime parole prima di rimanere incosciente tra le
braccia di suo padre.
Le acque si erano calmate, ma oltre a Hika ferita, c’era il 4
Hokage che aveva perso molto di più: la vita e Orochimaru il
suo allievo prediletto era scappato ritirando dal villaggio tutti i
suoi ninja lasciando che si celebrasse il funerale.
I maestri erano tutti nella piazza in attesa che il corpo
dell’Hokage venisse ripreso dal tetto su cui si era tenuta la
sfida. Hyashi Hyuuga si ritrovò tra le strade deserte del
villaggio, ma riuscì a raggiungere lo spalto
dell’incontro, ma guardava sua figlia, che voleva vivere, il
suo sangue scorreva bagnando la strada. Lei voleva salutare il suo
Kakashi, voleva rivederlo un’ultima volta voleva carezzare il
suo viso per l’ultima volta. Riuscì a scorgere il
viso degli altri ninja di Kanhoa e si avvicinò a loro, il
primo a voltarsi fu Asamu e vide la ragazza in braccio
all’uomo, la riconobbe.
Era una delle chunin più forti di Kanhoa, si
avvicinò a Kakashi e gli diede una gomitata facendolo
risvegliare dai suoi pensieri.
-Che cosa c’è?- chiese il jonin voltandosi verso
l’amico. Il figlio dell’Hokage non
proferì parola, rimase zitto e gli fece segno di voltarsi.
Quando Kakashi lo fece vide Hyashi con in braccio una ragazza che
conosceva: Hika, la sua amata Hika.
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Capitolo 2 *** 2. Ritrovo nel sangue ***
Hika respirava appena, era malridotta e il sangue continuava a scendere
dal suo collo. Kakashi si avvicinò e guardò la
ragazza.
-Che cosa è successo?- chiese il ninja prendendola dalle
braccia del padre.
-Mentre stavamo combattendo è stata ferita.- rispose triste
il capo clan, ma riuscì a vedere il volto rabbioso di
Kakashi, colui che le aveva fatto questo
ormai era morto, ma ora aveva un motivo in più per
combattere questa inutile guerra.
-Ka…ka…shi.- sussurrò Hika aprendo gli
occhi e sorridendo all’uomo.
-Fin…alm…ente ti ho
tro…va…to.- continuò, ma il sangue le
mozzò il fiato e dovette tossirle.
-Zitta, non sforzarti. Sei troppo debole.- disse premendole un dito
sulle labbra diventate bianche e prive di vita.
-No…tu devi ..sap…ere., io
ti…a…mo.- rispose la ragazza allungando una
pallida mano verso il volto coperto di Kakashi. Il jonin era rimasto
stupito dalla sua dichiarazione, quella stessa dichiarazione giurata
anni prima.
-Lo so questo, ma ora andiamo.- scomparve con la ragazza esanime.
La portò immediatamente in ospedale, non avrebbe retto a
lungo, i medici dovettero operarla poiché era grave e aveva
perso molto sangue, fortunatamente però le vene del cuore
non erano state toccate, ma il sangue non cessava di scorrere corposo
sul collo della Hyuuga.
Kakashi rimase ad aspettare, aveva paura per lei, non voleva perderla,
non di nuovo, dopo tutto quello che era successo tra loro, dopo la sua
fuga.
Era arrabbiato con lei, ma era pur sempre sua moglie, la donna che
aveva sposate. Uscì dalla sala operatoria seguita da un
infinità di Ambu medici con cartelle in mano, la spostarono
in una stanza abbastanza grande e con una finestra che faceva penetrare
tantissima luce. Kakashi le si sedette al fianco e osservò
il suo viso addormentato illuminato dai raggi del sole, quel viso che
aveva baciato tantissime volte, quel viso che aveva visto coperto di
lacrime da ragazzina, ma anche lacrime di disperazione e preoccupazione.
L’aveva sempre amata e lei era scappata via a causa della sua
famiglia, a causa del suo passata. Tutti sapevano che la
madre di Hika era morta dando alla luce la sua bambina e proprio in
onore di quella donna il nome della bambina fu Hikashita Hyuuga. Sin
dalla tenera età era stata un ottima ninja che rispecchiava
le caratteristiche del capo clan, ma Hyashi era tormentato dai ricordi
della moglie eppure quella bambina era la sua fotocopia. Ma nonostante
ciò non riusciva ad amarla, non poteva amare colei che aveva
strappato dalle sue braccia la moglie.
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Capitolo 3 *** 3.(flashback)Lei e il Byakugan ***
Tutti i giovani chunin erano seduti nei propri banchi e attendevano
l’arrivo del loro maestro era una classe abbastanza numerosa
ciò nonostante il maestro riusciva a tenerla a bada
soprattutto perché quello era un gran giorno, il giorno in
cui si sarebbero formate le squadre dei chunin.
Il maestro entrò, ma tutta la classe non fu attratta dalla
sua camminata buffa, ma da una ragazzina dagli occhi bianchi che gli
andava dietro.
Il maestro si fermò e portò avanti la bambina che
per la timidezza guardava per terra.
-Bene ragazzi lei sarà una vostra nuova compagna. Si chiama
Hikashita.- disse e le indicò il posto tra un ragazzo dai
capelli argentati e uno coi capelli scurissimi. Lei non conosceva quei
due eppure sapeva esattamente chi fossero, il ragazzo dai capelli neri
era Obito Uchiha e quello dai capelli argentati Kakashi Hatake. Si
sedette tra i due e iniziò a seguire la lezione.
-Bene ragazzi questa lezione sarà breve poiché
passerà nello spiegarvi le squadre per le prossime selezioni
dei chunin.- iniziò il maestro con il sorriso sulle labbra.
Dopodiché passò a nominare le varie squadre
finché non arrivò alla numero quattro.
-Allora questa squadra sarà tenuta dal Quarto Hokage e vi
faranno parte:
Obito Uchiha, Kakashi Hatake e Hikashita Hyuuga.- a quelle parole il
giovane Kakashi rimase allibito, una Hyuuga, ma dove si trovava?
Alzò la mano nel tentativo di farsi vedere dal maestro.
-Sì Kakashi che cosa c’è?- chiese un
po’ scocciato il maestro.
-Chi sarebbe Hikashita Hyuuga.- tutta la classe lo guardò
male, non si era accorto che la giovane Hyuuga era accanto a lui.
-S…ono io.- aggiunse Hika dal suo fianco.
-Quindi tu sei la figlia degli Hyuuga?- lei annuì con le
guance ormai infiammate. Tutti quanti scoppiarono a ridere e lo stesso
Kakashi non riuscì a trattenersi.
Il giorno seguente il quarto Hokage li andò a trovare nella
classe e fu immediatamente attratto dalla giovane che si nascondeva
dietro ai due compagni.
-Tu come ti chiami piccola?- chiese il maestro.
-Hi…Hikashita.- rispose la ragazzina timorosa.
-Posso chiamarti Hika?- chiese il giovane Hokage.
-Sì, come desiderate.- l’uomo sorrise e le
scompigliò i capelli neri.
Kakashi la guardò era molto più carina quando era
calma, ora che ci faceva caso non l’aveva mai guardata. Era
alta, un po’ più bassa di lui, gli occhi bianchi
tipici degli Hyuuga e i lunghi capelli neri legati in due lunghe trecce
sul capo, una ragazza molto carina.
Prima di iniziare il vero allenamento però dovettero
superare una prova che consisteva nel rintracciare l’Hokage
utilizzando tutte le loro conoscenze, naturalmente occorreva un ottimo
lavoro di squadra poiché il maestro poteva utilizzare la
tecnica della moltiplicazione del corpo.
-Da dove iniziamo?- chiese subito Kakashi guardandosi intorno nel bosco.
-Può essere ovunque.- rispose Obito senza accorgersi delle
mosse della ragazza. Kakashi si voltò verso di lei e vide le
mosse.
-Ma che sta facendo…- Obito si fece in tempo a togliere che
Hika aprì gli occhi circondati da venature, ma tutti udirono
la sua voce.
-Byakugan!!-
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Capitolo 4 *** 4. Il giuramento ***
Era stato a pensare alla loro infanzia, a quando l’aveva
conosciuta e ora le accarezzava i capelli scuri e guardava il suo volto
addormentato su quel letto. Presto sarebbero giunti i rappresentanti
del clan Hyuuga per decidere che cosa farne di lei che ormai era
ritornata da loro. Le prese la mano e la strinse nella sua. La porta si
aprì e i membri entrarono, c’erano Hyashi e il
saggio seguiti da Hinata, Hanabi, Neji e Tsunade il 5 Hokage.
-Bene bisogna svegliarla per il giuramento.- iniziò il
saggio.
-No, non se ne parla nemmeno, ha bisogno di riposare così
peggiorerete la situazione.- ribatté Kakashi alzandosi e
urlandogli contro.
-Non abbiamo tempo Kakashi se morirà almeno
morirà da ninja della Foglia.- rispose il saggio cercando di
rimanere calmo, ma la testardaggine di Kakashi era unica, soprattutto
perché non voleva che la sua amata perisse.
-Come non le importa se muore e a me non ci pensa? È pur
sempre mia moglie e la figlia di Hyashi il capo clan della famiglia.-
continuò il jonin.
Mentre cominciavano a discutere ad alta voce Hika iniziò
piano piano ad aprire gli occhi e a capire che cosa stava accadendo
nella stanza, c’erano proprio tutti.
-Si sta svegliando.- disse la piccola Hanabi avvicinandosi al letto in
cui riposava la sorellastra.
-Hika!!- urlò Kakashi sedendosi al fianco e iniziandole ad
accarezzare la testa scoperta.
-Ka…ka…shi.- sussurrò la ragazza
sorridendo. Kakashi le rispose prendendo la mano di Hika da sotto le
coperte, erano anni che non la sentiva viva tra le sue braccia e ora
rischiava tutto.
-Siamo pronti per iniziare. Bene Hika allora…- la porta si
aprì e un ragazzo dai capelli biondi fece irruzione nella
stanza e iniziò a guardarsi intorno.
-Vecchia Tsunade, la stavo cercando mi serva…-
-Naruto come ti permetti, comunque non posso aiutarti ora, dobbiamo
iniziare una cerimonia.- rispose lei guardando gli occhi del ragazzo
che fissavano le mani di Kakashi e Hikashita unite.
-Naruto ti conviene uscire se non vuoi avere guai.- disse Neji
iniziando a spingere fuori il ragazzo.
-Va bene, ma una cosa chi è lei?-
-Mia moglie.- rispose Kakashi seccato aspettando che il giovane chunin
se ne andasse.
-Che?- disse il ragazzo ormai fuori dalla porta.
Intanto nella stanza era ritornata la calma, Hikashita voleva
riposarsi, non aveva neanche un briciolo di chakra e nonostante il
lungo riposo, esso non era tornato neanche un po’.
-Bene giovane Hyuuga sai perfettamente che hai tradito il villaggio e
la famiglia e perciò devi rifare il tuo giuramento di
jonin.- iniziò l’Hokage.
-Lo so questo, ma io… non sono in f…orze.- disse
lei.
-Non importa dobbiamo farlo, non c’è molto tempo.-
continuò il saggio.
Kakashi le abbassò le coperte e mise le braccia in segno di
giuramento.
-Bene Hikashita Hyuuga, figlia di Hyashi e Hikashita Hyuuga, accetti di
appartenere di nuovo all’ordine dei jonin della foglia?-
chiese l’Hokage.
-Lo giuro…- sussurrò lei, il cuore batteva
veloce, era già stanca.
-Giuri di proteggere il villaggio di Kanhoa, l’Hokage, la tua
famiglia, tuo marito e tutti i cittadini?- continuò
-Sì…lo… giu…ro.-
continuò ormai allo stremo delle forze.
-Come 5 Hokage del villaggio della foglia io ti rinomino jonin di
Kanhoa e sposa di Kakashi Hatake.- concluse Tsunade uscendo dalla
stanza.
Hika chiuse gli occhi prendendo e stringendo la mano del suo amato
Kakashi.
-È di nuovo tua Kakashi, puoi riportarla nella vostra casa.-
disse Hyashi uscendo assieme al saggio e alle figlie.
Kakashi tolse le coperte dal corpo della ragazza e la prese in braccio,
la coprì e sparì insieme a lei.
Finalmente sarebbero ritornati ad essere ciò che non erano
stati per molto tempo, una vera famiglia.
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Capitolo 5 *** 5. é finita al pacchia! ***
Erano passati alcuni giorni da quando finalmente Hika era uscita
dall'ospedale e da qunado aveva riaperto i suoi pallidi occhi bianchi.
Kakashi l'assisteva giorno e notte, ma nessuno dei due aveva il
coraggio di parlare all'altro.
Hika era stava via per anni e ora non poteva fare altro che rimanere in
silenzio, si sentiva imbarazzata quando guardava Kakashi negli occhi,
come se quello fosse qualcuno appartenente alle cotte delle ragazzine,
ma non era così, lui era suo marito, l'uomo che aveva deciso
di sposare e ora perchè non parlavano?
Quella sera Hika ruppe la barriera davanti a loro.
-Kakashi...- sussurrò poggiando la tazza di thè
fumante sul tavolino del salotto.
-Finalmente ti è ritornata la parola.- disse ironicamente il
jonin.
-Ti prego di non scherzare tu sai il motivo per cui non ti ho volu....-
non vece in tempo a finire la frase che Kakashi batte un pugno sul
tavolo. La ragazza sobbalzò spaventata e intimorita.
-Non sono un bambino Hika quello che voglio sapere da te è
il perchè te ne sei andata.- disse serio alzandosi dalla
sedia.
-Ecco io non potevo rimanere, sapevi benissimo cosa pensava la mia
famiglia e allora...-
-Ciò non toglie che ti sei alleata con il nemico.- disse
alzando la voce.
-Sì, ma ora sono di nuovo io sono ritornata da te, ho
rischiato la morte per difendere Kanhoa e ora sono con
te.-continuò la ragazza alzandosi dal divano e avvicinandosi
a Kakashi. Lui la guardò, era sempre bellissima, i capelli
neri cadevano sulle magre spalle e sul seno vigoroso.
-Io ti amo Kakashi e questo è stato il motivo per cui sono
tornata qui.- disse con tono deciso. Kakashi sorrise sotto la
mascherina, ma la abbassò.
-Non mi lasci altra scelta.- la baciò e la strinse a
sè in un caldo abbraccio. Era da tanto tempo che non sentiva
il suo corpo stretto nella morsa delle sue forti braccia, ma
ciò era una cosa meravigliosa.
Si staccarono per riprendere fiato, ma le loro labbra erano desiderose
di riassaporare quel contatto che finì nella loro camera da
letto, tra le lenzuola di seta.
Una casta notte d'amore che aspettavano da tanto tempo e che non poteva
attendere oltre. Si amavano e questo era l'unico legame che teneva
Hikashita inchiodata in quel villaggio. Un legame così forte
e saldo che neanche la morte sarebbe riuscita a staccare.
-Ti amo...- sussurrò Hika tra le braccia di Kakashi ormai
approdato nell'isola dei sogni.
Quella meravigliosa notte però passò velocemente
e quando il sole cercò di svegliare i due innamorati essi
desideravano rimanere ancora tra le braccia dell'uno e dell'altra.
Tutto ciò non fu possibile a causa di una voce forte che si
sentiva da sotto la finestra. Altro non poteva essere che quel
rompiscatole di Naruto seguito a ruota libera da Sakura e Sasuke che
cercavano di richiamare l'attenzione del loro maestro.
Hika fu costretta ad aprire gli occhi a differenza di Kakashi che
continuava a dormire come un bambino piccolo.
-Svegliati.- disse calma la ragazza baciandolo e rimanendo in attesa
che gli occhi di Kakashi si aprissero.
-Che succede.- chiese il jonin ancora insonnolito.
-Un biondino sta urlando il tuo nome da un sacco di tempo.-
-Cheee!!!??- urlò KAkashi balzando giù dal letto
e vestendosi alla velocità di un fulmine. Hikashita fece
altrettanto e i due furono pronti per ritornare agli allenamenti. La
prima parte dell'allenamento però fu sprecata nel consumare
un'abbondante ciotola di ramen, visto che Naruto stava dinuovo morendo
di fame. Hika iniziò a divertirsi con quel gruppetto di
ragazzini soprattutto perchè Sakura la tempestava di domande
su come riuscire a conquistare il cuore impavido di Sasuke.
E lei rideva come quando era ragazzina e ricordò come grazie
a Obito riuscì a diventare la moglie di Kakashi.
I suoi bianchi occhi si soffermarono però su Sasuke, non
c'era che dire era identico al suo amico Obito, si vedeva che era un
Uchiha soprattutto perchè percepiva la presenza dello
Sharingan.
-Tu sei Sasuke Uchiha verò?- chiese Hika anche se ormai
sicura della risposta.
-Sì perchè?- rispose con arroganza l'Uchiha.
-Vorrei battermi con te.- Naruto quasi si strozzò
così come Kakashi e Sakura dopo aver sentito la richiesta
della Hyuuga.
-Non se ne parla, sei ancora debole.- tentò di fermarla
Kakashi anche se sapeva di avere pochè se non nulle speranze.
-Na, io sto benissimo e voglio esercitarmi perciò spero che
Sasuke accetti la mia sfida.- disse Hika lanciando una delle sue
occhiate glaciali al giovane.
-Va bene anche subito per me.-
-Bene allora al campo degli allenamenti.- tutti si alzarono lasciando
Naruto solo a pagare e a finire la sua seconda ciotola di ramen.
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Capitolo 6 *** 6. Due segni di Orochimaru ***
Erano l'uno di fronte all'altra in attesa dello scontro, Kakashi era al
centro dei due e diede il via.
-Sharingan!- iniziò Sasuke correndo in contro alla ragazza
con due kunai nelle mani, uno per ciascuna. Hika rimaneva ferma sul suo
posto, ma appena il ragazzo fu a qualche centimetro dal suo corpo,
Kakashi sorrise. Hika aprì gli occhi, ma essi non avevano
creato il Byakugan, ciò stupì Sasuke, che non
esitò ad attaccarla, ma lei con un solo dito
colpì il cuore del ragazzo che cadde a terra tossendo sangue.
-Sasuke!!!- urlò Sakura cercando di avvicinarsi al ragazzo.
Però sul collo del giovane Uchiha iniziò a
estendersi il segno maeldetto di Orochimaru.
-Lo sapevo...- sussurrò Hika. Sasuke si rialzò e
il suo corpo era interamente ricoperto dal segno di quel terribile
essere (povero Orochimaru, sorry, ma lo adoro e solo perchè
mi serve da cattivo ceh lo utilizzo. ndDastrea)
Sasuke aprì la palma della sua mano destra e vi
concentrò il chakra.
-La tecnica dei mille falchi.- disse Hika, ma in quel momento anche lei
iniziò a riempirsi di segni, anche lei era stata marchiata
da Orochimaru. Effettuò il Byakugan per contrastarlo e ci
riuscì, Sasuke fu mandato per terra, mentre intorno a Hika
si disegnava l'affondamento (nn mi viene il termine ndDastrea) della
rotazione paradisiaca.
Il marchio di Sasuke si ritirò. Ma quello di Hika no, lei
era ancora sotto il suo effetto ed era ferma immobile davanti a Sasuke.
Piegò le gambe e si preparò per la tecnica delle
sessantaquattro punte. Riaprì gli occhi e corse verso Sasuke
per finirlo, ma Kakashi le arrivò davanti.
-Basta Hika...- si accorse solo dopo che anche lei aveva il segno
maledetto.
Hikashita guardò negli occhi Kakashi, e vide preoccupazione
e desiderio del benessere, iniziò a piangere, mentre il
Byakugan scompariva, ma un lancinante dolore alle tempie la fece cadere
per terra in ginocchio. Iniziò a urlare, mentre Sakura e
Naruto andavano da Sasuke.
Kakashi la strinse a sè e il segno iniziò a
ritirarsi, ma lei era ormai svenuta.
-Maestro Kakashi, il segno di Sasuke è sparito.- disse
Sakura sorpresa. Sasuke si guardò il collo e vide che la
ragazza aveva ragione.
-Hika ha assorbito il suo segno.- disse il jonin guardando la moglie
addormentata tra le sue braccia.
-Che ne dite di andare a mangiare, mentre io la porto a casa?- propose
Kakashi.
-Perchè non ci invita lei a pranzo?- chiesero i tre
all'uniscono.
Kakashi fece spallucce e li scortò nella loro casa.
Era molto grande e non appena mise Hika a letto andò a
preparare il pranzo ai suoi allievi.
Sasuke però rimaneva perplesso, come aveva fatto quella
ragazza a toglierli il segno di Orochimaru?
Era un questito che persino un ragazzo sveglio come lui, non riusciva a
risolvere. Kakashi invece sapeva perfettamente il perchè, ma
la situazione che si era creata non gli piaceva affatto, era proprio
per quel segno che Hika era scappata, ripudiata dalla famiglia e dal
villaggio. Poichè tutti la credevano pericolosa per quello.
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Capitolo 7 *** 7.(flashback) la mika della maledizione ***
Free HTML Editor Erano passati parecchi anni da quando si erano conosciuti, entrambi
aveva 16 anni e il Quarto Hokage li aveva visti diventare ottimi ninja
jonin e AMBU. Come ogni Uchiha, Obito faceva parte della squadra di
polizia, mentre Kakashi e Hika eseguivane le missioni per il villaggio.
Quel giorno tutti e tre avrebbero compiuto una delle missioni di
spionaggio nel nascente villaggio del suono, sapevano che lì
si nascondava un uomo chiamato Orochimaru e volevano sapere che cosa
stesse complottando con i suoi seguaci. Durante l'andata tutto
andò bene, saltavano sui rami guardando in avanti, grazie al
Byakugan di Hika sarebbero riusciti a scovare il suo nascondiglio
più in fretta.
E infatti ci riuscirono, in un'antro della foresta vi era una
costruzione di pietra.
-Siamo arrivati ragazzi, è qui che si nasconde. Hika riesci
a vedere dall'interno?- la ragazza annuì riattivò
il Byakugan.
-Orochimaru è all'interno del suo laboratorio come avevamo
previsto.-
-Che cosa sta facendo?- chiese Kakashi.
-Non riesco a capirlo, sebra un che stia mescolando alcune sostanze,
non capisco mi dispiace.- disse lei chiudendo gli occhi, quando li
riaprì Kakashi era a pochi centimetri da lei e Hika divenne
rossa. Kakashi non si lasciò intimidire, si
abbassò la mascherina e la baciò dolcemente. Un
bacio di incoraggiamento.
-Piccioncini, non è il momento, andiamo.- disse avvcinandosi
di più all'abitazione. Vi entrarono e fortunatamente nessuno
dei presenti della casata, li scoprì, quatti quatti si
avvicinavano alla stanza del laboratorio di Orochimaru. Non appena vi
furono innanzi la aprirono scoprendo l'ex-ninja della foglia.
-Ma bene, il team 4 della foglia, che piacere vedervi qui, siete venuti
a farmi visita o vi ha semplicemente madato l'Hokage?- chiese
maliziosamente.
-Non sono affari che ti riguardano Orochimaru, che cosa stai
escogitando?- disse Hika ormai colma di rabbia.
-Quindi è una missione di spionaggio Hikashita Hyuuga, sei
davvero diventata bella.- disse e in meno di un lampo le fu davanti. Le
mise una mano sulla guancia, scrutando i suoi bianchi occhi iniettati
di paura.
-Hai un grande potere piccola Hika e credo che potrei aumentarlo, tu
sei la mika che stavo aspettando, bene allora sarai mia...- disse
mordendole il collo.
Kakshi non se lo fece ripetere due volte e lanciò un kunai
contro Orochimaru mentre Hika urlava di dolore.
-Lasciami...- disse prima di svenire.
-Non potete fare più nulla per lei, adesso è mia
e la mia rinascita avverrà con il suo corpo.- disse ridendo.
Kakashi prese la ragazza in braccio e assieme a Obito ritornarono a
Kanhoa.
-Come stai?- chiesero mentre la videro riaprire gli occhi.
Lei, non rispoe, prese a massaggiarsi il collo dolorante, infatti su di
esso vi era uno strano segno.
-é stato Orochimaru vero?- chiese.
-Sì, ma stai tranquilla ora.- disse Obito tentando di
sdrammatizzare la situazione.
Non appena arrivati, la portarono subito nell'ospedale, aveva bisogno
di cure.
-Che cos'è maestro?-
-é il segno di Orochimaru, i poteri di Hika saranno
più forti, ma maledetti.- disse.
Lei però dormiva beatamente, e tutti speravano che andasse
bene, ma non fu così.
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