Love of Byakugan

di Dastrea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. guerra e sangue ***
Capitolo 2: *** 2. Ritrovo nel sangue ***
Capitolo 3: *** 3.(flashback)Lei e il Byakugan ***
Capitolo 4: *** 4. Il giuramento ***
Capitolo 5: *** 5. é finita al pacchia! ***
Capitolo 6: *** 6. Due segni di Orochimaru ***
Capitolo 7: *** 7.(flashback) la mika della maledizione ***



Capitolo 1
*** 1. guerra e sangue ***


Erano tutti in lotta a Kanhoa la guerra tra villaggio del Suono e villaggio della Foglia era ormai iniziata tutti erano in lotta che per le strade, chi nell’arena in cui qualche ora prima si era tenuto lo scontro tra Gaara del Deserto e Sasuke Uchiha. L’ultimo superstite del medesimo clan.
Strano a dirsi, ma chi sarebbe passato per quelle strade avrebbe rivisto i chunin diventati ormai grandi o i loro genitori richiamati alla lotta per salvare il villaggio ormai alle prede del nemico e del sangue.
Nella foresta invece un altro scontro avveniva. Gaara e Naruto avevano richiamato i loro spiriti demoniaci, quello del Tasso e quello della Volpe a Nove code. Entrambi i due chunin erano stremati dalla fatica e avevano ormai consumato parecchio chakra e ora se ne stavano stesi sul selciato del bosco entrambi con una ferita alla fronte, l’ultimo attacco scagliato da Naruto, quell’unico attacco che li aveva sfiniti.

Ma nel villaggio oltre a tutti i maestri Jonin e Ambu, anche coloro che erano scappati, ma tornati ad aiutare. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma ora combattevano spalla contro spalla: padre e figlia, separati da tanti anni. Lui capo clan di una delle famiglie più famose del villaggio, lei una giovane Jonin del medesimo villaggio, ma lei era scappata via abbandonando la sua famiglia e la gente che amava provocando l’ira del clan e l’odio da parte del suo unico amore.
Un'unica cosa era riuscita a far riappacificare i due: il Byakugan. L’occhio degli Hyuuga molto più potente dello Sharingan: abilità del clan Uchiha.
Nello stesso momento attuarono la stessa tecnica la rotazione paradisiaca mettendo fuori gioco quasi tutti gli avversari, ma molti altri ne arrivarono e furono costretti a utilizzare tutte le tecniche del clan Hyuuga eppure sembrava che i vari ninja non finissero mai. Come la terra che crea gli alberi che danno vita, così loro sembravano venir fuori da essa, creati dalla polvere che si annidava sul terreno.
Nell’arena però la situazione non era migliore, finalmente anche Gai e Kakashi si contendevano la loro sfida e questo per il primo era una questione di vita o di morte poiché entrambi i maestri erano in lotta da anni, c’è chi dice per gioco altri per onore.
Altri nemici a terra succubi alla tecnica delle sessantaquattro punte, ma assieme alla caduta nemica anche gocce di sangue toccarono il terreno polveroso.
Hyashi Hyuuga eliminò l’ultimo ninja e corse verso la ragazza, ma non appena le si avvicinò la vide cadere per terra, sanguinante e morente.
Si gettò a terra anche lui e la prese in braccio, il collo. Sanguinava da un profondo taglio che sembrava averle squarciato la gola.
-P…e…r..do..na…m…i- sussurrò la ragazzo tossendo il sangue vermiglio.
-Zitta figliola non parlare.- rispose l’uomo iniziando a correre con la ragazza in braccio.
-Di…a..Ka...ka….shi che.. lo…amo.- furono le sue ultime parole prima di rimanere incosciente tra le braccia di suo padre.
Le acque si erano calmate, ma oltre a Hika ferita, c’era il 4 Hokage che aveva perso molto di più: la vita e Orochimaru il suo allievo prediletto era scappato ritirando dal villaggio tutti i suoi ninja lasciando che si celebrasse il funerale.
I maestri erano tutti nella piazza in attesa che il corpo dell’Hokage venisse ripreso dal tetto su cui si era tenuta la sfida. Hyashi Hyuuga si ritrovò tra le strade deserte del villaggio, ma riuscì a raggiungere lo spalto dell’incontro, ma guardava sua figlia, che voleva vivere, il suo sangue scorreva bagnando la strada. Lei voleva salutare il suo Kakashi, voleva rivederlo un’ultima volta voleva carezzare il suo viso per l’ultima volta. Riuscì a scorgere il viso degli altri ninja di Kanhoa e si avvicinò a loro, il primo a voltarsi fu Asamu e vide la ragazza in braccio all’uomo, la riconobbe.
Era una delle chunin più forti di Kanhoa, si avvicinò a Kakashi e gli diede una gomitata facendolo risvegliare dai suoi pensieri.
-Che cosa c’è?- chiese il jonin voltandosi verso l’amico. Il figlio dell’Hokage non proferì parola, rimase zitto e gli fece segno di voltarsi. Quando Kakashi lo fece vide Hyashi con in braccio una ragazza che conosceva: Hika, la sua amata Hika.

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Capitolo 2
*** 2. Ritrovo nel sangue ***


Hika respirava appena, era malridotta e il sangue continuava a scendere dal suo collo. Kakashi si avvicinò e guardò la ragazza.
-Che cosa è successo?- chiese il ninja prendendola dalle braccia del padre.
-Mentre stavamo combattendo è stata ferita.- rispose triste il capo clan, ma riuscì a vedere il volto rabbioso di Kakashi, colui che le aveva fatto questo
ormai era morto, ma ora aveva un motivo in più per combattere questa inutile guerra.
-Ka…ka…shi.- sussurrò Hika aprendo gli occhi e sorridendo all’uomo.
-Fin…alm…ente ti ho tro…va…to.- continuò, ma il sangue le mozzò il fiato e dovette tossirle.
-Zitta, non sforzarti. Sei troppo debole.- disse premendole un dito sulle labbra diventate bianche e prive di vita.
-No…tu devi ..sap…ere., io ti…a…mo.- rispose la ragazza allungando una pallida mano verso il volto coperto di Kakashi. Il jonin era rimasto stupito dalla sua dichiarazione, quella stessa dichiarazione giurata anni prima.
-Lo so questo, ma ora andiamo.- scomparve con la ragazza esanime.
La portò immediatamente in ospedale, non avrebbe retto a lungo, i medici dovettero operarla poiché era grave e aveva perso molto sangue, fortunatamente però le vene del cuore non erano state toccate, ma il sangue non cessava di scorrere corposo sul collo della Hyuuga.
Kakashi rimase ad aspettare, aveva paura per lei, non voleva perderla, non di nuovo, dopo tutto quello che era successo tra loro, dopo la sua fuga.
Era arrabbiato con lei, ma era pur sempre sua moglie, la donna che aveva sposate. Uscì dalla sala operatoria seguita da un infinità di Ambu medici con cartelle in mano, la spostarono in una stanza abbastanza grande e con una finestra che faceva penetrare tantissima luce. Kakashi le si sedette al fianco e osservò il suo viso addormentato illuminato dai raggi del sole, quel viso che aveva baciato tantissime volte, quel viso che aveva visto coperto di lacrime da ragazzina, ma anche lacrime di disperazione e preoccupazione.
L’aveva sempre amata e lei era scappata via a causa della sua famiglia, a causa del suo passata. Tutti sapevano che la madre di Hika era morta dando alla luce la sua bambina e proprio in onore di quella donna il nome della bambina fu Hikashita Hyuuga. Sin dalla tenera età era stata un ottima ninja che rispecchiava le caratteristiche del capo clan, ma Hyashi era tormentato dai ricordi della moglie eppure quella bambina era la sua fotocopia. Ma nonostante ciò non riusciva ad amarla, non poteva amare colei che aveva strappato dalle sue braccia la moglie.

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Capitolo 3
*** 3.(flashback)Lei e il Byakugan ***


Tutti i giovani chunin erano seduti nei propri banchi e attendevano l’arrivo del loro maestro era una classe abbastanza numerosa ciò nonostante il maestro riusciva a tenerla a bada soprattutto perché quello era un gran giorno, il giorno in cui si sarebbero formate le squadre dei chunin.
Il maestro entrò, ma tutta la classe non fu attratta dalla sua camminata buffa, ma da una ragazzina dagli occhi bianchi che gli andava dietro.
Il maestro si fermò e portò avanti la bambina che per la timidezza guardava per terra.
-Bene ragazzi lei sarà una vostra nuova compagna. Si chiama Hikashita.- disse e le indicò il posto tra un ragazzo dai capelli argentati e uno coi capelli scurissimi. Lei non conosceva quei due eppure sapeva esattamente chi fossero, il ragazzo dai capelli neri era Obito Uchiha e quello dai capelli argentati Kakashi Hatake. Si sedette tra i due e iniziò a seguire la lezione.
-Bene ragazzi questa lezione sarà breve poiché passerà nello spiegarvi le squadre per le prossime selezioni dei chunin.- iniziò il maestro con il sorriso sulle labbra. Dopodiché passò a nominare le varie squadre finché non arrivò alla numero quattro.
-Allora questa squadra sarà tenuta dal Quarto Hokage e vi faranno parte:
Obito Uchiha, Kakashi Hatake e Hikashita Hyuuga.- a quelle parole il giovane Kakashi rimase allibito, una Hyuuga, ma dove si trovava? Alzò la mano nel tentativo di farsi vedere dal maestro.
-Sì Kakashi che cosa c’è?- chiese un po’ scocciato il maestro.
-Chi sarebbe Hikashita Hyuuga.- tutta la classe lo guardò male, non si era accorto che la giovane Hyuuga era accanto a lui.
-S…ono io.- aggiunse Hika dal suo fianco.
-Quindi tu sei la figlia degli Hyuuga?- lei annuì con le guance ormai infiammate. Tutti quanti scoppiarono a ridere e lo stesso Kakashi non riuscì a trattenersi.
Il giorno seguente il quarto Hokage li andò a trovare nella classe e fu immediatamente attratto dalla giovane che si nascondeva dietro ai due compagni.
-Tu come ti chiami piccola?- chiese il maestro.
-Hi…Hikashita.- rispose la ragazzina timorosa.
-Posso chiamarti Hika?- chiese il giovane Hokage.
-Sì, come desiderate.- l’uomo sorrise e le scompigliò i capelli neri.
Kakashi la guardò era molto più carina quando era calma, ora che ci faceva caso non l’aveva mai guardata. Era alta, un po’ più bassa di lui, gli occhi bianchi tipici degli Hyuuga e i lunghi capelli neri legati in due lunghe trecce sul capo, una ragazza molto carina.
Prima di iniziare il vero allenamento però dovettero superare una prova che consisteva nel rintracciare l’Hokage utilizzando tutte le loro conoscenze, naturalmente occorreva un ottimo lavoro di squadra poiché il maestro poteva utilizzare la tecnica della moltiplicazione del corpo.
-Da dove iniziamo?- chiese subito Kakashi guardandosi intorno nel bosco.
-Può essere ovunque.- rispose Obito senza accorgersi delle mosse della ragazza. Kakashi si voltò verso di lei e vide le mosse.
-Ma che sta facendo…- Obito si fece in tempo a togliere che Hika aprì gli occhi circondati da venature, ma tutti udirono la sua voce.
-Byakugan!!-

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Capitolo 4
*** 4. Il giuramento ***



Era stato a pensare alla loro infanzia, a quando l’aveva conosciuta e ora le accarezzava i capelli scuri e guardava il suo volto addormentato su quel letto. Presto sarebbero giunti i rappresentanti del clan Hyuuga per decidere che cosa farne di lei che ormai era ritornata da loro. Le prese la mano e la strinse nella sua. La porta si aprì e i membri entrarono, c’erano Hyashi e il saggio seguiti da Hinata, Hanabi, Neji e Tsunade il 5 Hokage.
-Bene bisogna svegliarla per il giuramento.- iniziò il saggio.
-No, non se ne parla nemmeno, ha bisogno di riposare così peggiorerete la situazione.- ribatté Kakashi alzandosi e urlandogli contro.
-Non abbiamo tempo Kakashi se morirà almeno morirà da ninja della Foglia.- rispose il saggio cercando di rimanere calmo, ma la testardaggine di Kakashi era unica, soprattutto perché non voleva che la sua amata perisse.
-Come non le importa se muore e a me non ci pensa? È pur sempre mia moglie e la figlia di Hyashi il capo clan della famiglia.- continuò il jonin.
Mentre cominciavano a discutere ad alta voce Hika iniziò piano piano ad aprire gli occhi e a capire che cosa stava accadendo nella stanza, c’erano proprio tutti.
-Si sta svegliando.- disse la piccola Hanabi avvicinandosi al letto in cui riposava la sorellastra.
-Hika!!- urlò Kakashi sedendosi al fianco e iniziandole ad accarezzare la testa scoperta.
-Ka…ka…shi.- sussurrò la ragazza sorridendo. Kakashi le rispose prendendo la mano di Hika da sotto le coperte, erano anni che non la sentiva viva tra le sue braccia e ora rischiava tutto.
-Siamo pronti per iniziare. Bene Hika allora…- la porta si aprì e un ragazzo dai capelli biondi fece irruzione nella stanza e iniziò a guardarsi intorno.
-Vecchia Tsunade, la stavo cercando mi serva…-
-Naruto come ti permetti, comunque non posso aiutarti ora, dobbiamo iniziare una cerimonia.- rispose lei guardando gli occhi del ragazzo che fissavano le mani di Kakashi e Hikashita unite.
-Naruto ti conviene uscire se non vuoi avere guai.- disse Neji iniziando a spingere fuori il ragazzo.
-Va bene, ma una cosa chi è lei?-
-Mia moglie.- rispose Kakashi seccato aspettando che il giovane chunin se ne andasse.
-Che?- disse il ragazzo ormai fuori dalla porta.
Intanto nella stanza era ritornata la calma, Hikashita voleva riposarsi, non aveva neanche un briciolo di chakra e nonostante il lungo riposo, esso non era tornato neanche un po’.
-Bene giovane Hyuuga sai perfettamente che hai tradito il villaggio e la famiglia e perciò devi rifare il tuo giuramento di jonin.- iniziò l’Hokage.
-Lo so questo, ma io… non sono in f…orze.- disse lei.
-Non importa dobbiamo farlo, non c’è molto tempo.- continuò il saggio.
Kakashi le abbassò le coperte e mise le braccia in segno di giuramento.
-Bene Hikashita Hyuuga, figlia di Hyashi e Hikashita Hyuuga, accetti di appartenere di nuovo all’ordine dei jonin della foglia?- chiese l’Hokage.
-Lo giuro…- sussurrò lei, il cuore batteva veloce, era già stanca.
-Giuri di proteggere il villaggio di Kanhoa, l’Hokage, la tua famiglia, tuo marito e tutti i cittadini?- continuò
-Sì…lo… giu…ro.- continuò ormai allo stremo delle forze.
-Come 5 Hokage del villaggio della foglia io ti rinomino jonin di Kanhoa e sposa di Kakashi Hatake.- concluse Tsunade uscendo dalla stanza.
Hika chiuse gli occhi prendendo e stringendo la mano del suo amato Kakashi.
-È di nuovo tua Kakashi, puoi riportarla nella vostra casa.- disse Hyashi uscendo assieme al saggio e alle figlie.
Kakashi tolse le coperte dal corpo della ragazza e la prese in braccio, la coprì e sparì insieme a lei.
Finalmente sarebbero ritornati ad essere ciò che non erano stati per molto tempo, una vera famiglia.

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Capitolo 5
*** 5. é finita al pacchia! ***


Erano passati alcuni giorni da quando finalmente Hika era uscita dall'ospedale e da qunado aveva riaperto i suoi pallidi occhi bianchi. Kakashi l'assisteva giorno e notte, ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlare all'altro.
Hika era stava via per anni e ora non poteva fare altro che rimanere in silenzio, si sentiva imbarazzata quando guardava Kakashi negli occhi, come se quello fosse qualcuno appartenente alle cotte delle ragazzine, ma non era così, lui era suo marito, l'uomo che aveva deciso di sposare e ora perchè non parlavano?
Quella sera Hika ruppe la barriera davanti a loro.
-Kakashi...- sussurrò poggiando la tazza di thè fumante sul tavolino del salotto.
-Finalmente ti è ritornata la parola.- disse ironicamente il jonin.
-Ti prego di non scherzare tu sai il motivo per cui non ti ho volu....- non vece in tempo a finire la frase che Kakashi batte un pugno sul tavolo. La ragazza sobbalzò spaventata e intimorita.
-Non sono un bambino Hika quello che voglio sapere da te è il perchè te ne sei andata.- disse serio alzandosi dalla sedia.
-Ecco io non potevo rimanere, sapevi benissimo cosa pensava la mia famiglia e allora...-
-Ciò non toglie che ti sei alleata con il nemico.- disse alzando la voce.
-Sì, ma ora sono di nuovo io sono ritornata da te, ho rischiato la morte per difendere Kanhoa e ora sono con te.-continuò la ragazza alzandosi dal divano e avvicinandosi a Kakashi. Lui la guardò, era sempre bellissima, i capelli neri cadevano sulle magre spalle e sul seno vigoroso.
-Io ti amo Kakashi e questo è stato il motivo per cui sono tornata qui.- disse con tono deciso. Kakashi sorrise sotto la mascherina, ma la abbassò.
-Non mi lasci altra scelta.- la baciò e la strinse a sè in un caldo abbraccio. Era da tanto tempo che non sentiva il suo corpo stretto nella morsa delle sue forti braccia, ma ciò era una cosa meravigliosa.
Si staccarono per riprendere fiato, ma le loro labbra erano desiderose di riassaporare quel contatto che finì nella loro camera da letto, tra le lenzuola di seta.
Una casta notte d'amore che aspettavano da tanto tempo e che non poteva attendere oltre. Si amavano e questo era l'unico legame che teneva Hikashita inchiodata in quel villaggio. Un legame così forte e saldo che neanche la morte sarebbe riuscita a staccare.
-Ti amo...- sussurrò Hika tra le braccia di Kakashi ormai approdato nell'isola dei sogni.
Quella meravigliosa notte però passò velocemente e quando il sole cercò di svegliare i due innamorati essi desideravano rimanere ancora tra le braccia dell'uno e dell'altra. Tutto ciò non fu possibile a causa di una voce forte che si sentiva da sotto la finestra. Altro non poteva essere che quel rompiscatole di Naruto seguito a ruota libera da Sakura e Sasuke che cercavano di richiamare l'attenzione del loro maestro.
Hika fu costretta ad aprire gli occhi a differenza di Kakashi che continuava a dormire come un bambino piccolo.
-Svegliati.- disse calma la ragazza baciandolo e rimanendo in attesa che gli occhi di Kakashi si aprissero.
-Che succede.- chiese il jonin ancora insonnolito.
-Un biondino sta urlando il tuo nome da un sacco di tempo.-
-Cheee!!!??- urlò KAkashi balzando giù dal letto e vestendosi alla velocità di un fulmine. Hikashita fece altrettanto e i due furono pronti per ritornare agli allenamenti. La prima parte dell'allenamento però fu sprecata nel consumare un'abbondante ciotola di ramen, visto che Naruto stava dinuovo morendo di fame. Hika iniziò a divertirsi con quel gruppetto di ragazzini soprattutto perchè Sakura la tempestava di domande su come riuscire a conquistare il cuore impavido di Sasuke.
E lei rideva come quando era ragazzina e ricordò come grazie a Obito riuscì a diventare la moglie di Kakashi.
I suoi bianchi occhi si soffermarono però su Sasuke, non c'era che dire era identico al suo amico Obito, si vedeva che era un Uchiha soprattutto perchè percepiva la presenza dello Sharingan.
-Tu sei Sasuke Uchiha verò?- chiese Hika anche se ormai sicura della risposta.
-Sì perchè?- rispose con arroganza l'Uchiha.
-Vorrei battermi con te.- Naruto quasi si strozzò così come Kakashi e Sakura dopo aver sentito la richiesta della Hyuuga.
-Non se ne parla, sei ancora debole.- tentò di fermarla Kakashi anche se sapeva di avere pochè se non nulle speranze.
-Na, io sto benissimo e voglio esercitarmi perciò spero che Sasuke accetti la mia sfida.- disse Hika lanciando una delle sue occhiate glaciali al giovane.
-Va bene anche subito per me.-
-Bene allora al campo degli allenamenti.- tutti si alzarono lasciando Naruto solo a pagare e a finire la sua seconda ciotola di ramen.

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Capitolo 6
*** 6. Due segni di Orochimaru ***


Erano l'uno di fronte all'altra in attesa dello scontro, Kakashi era al centro dei due e diede il via.
-Sharingan!- iniziò Sasuke correndo in contro alla ragazza con due kunai nelle mani, uno per ciascuna. Hika rimaneva ferma sul suo posto, ma appena il ragazzo fu a qualche centimetro dal suo corpo, Kakashi sorrise. Hika aprì gli occhi, ma essi non avevano creato il Byakugan, ciò stupì Sasuke, che non esitò ad attaccarla, ma lei con un solo dito colpì il cuore del ragazzo che cadde a terra tossendo sangue.
-Sasuke!!!- urlò Sakura cercando di avvicinarsi al ragazzo.
Però sul collo del giovane Uchiha iniziò a estendersi il segno maeldetto di Orochimaru.
-Lo sapevo...- sussurrò Hika. Sasuke si rialzò e il suo corpo era interamente ricoperto dal segno di quel terribile essere (povero Orochimaru, sorry, ma lo adoro e solo perchè mi serve da cattivo ceh lo utilizzo. ndDastrea)
Sasuke aprì la palma della sua mano destra e vi concentrò il chakra.
-La tecnica dei mille falchi.- disse Hika, ma in quel momento anche lei iniziò a riempirsi di segni, anche lei era stata marchiata da Orochimaru. Effettuò il Byakugan per contrastarlo e ci riuscì, Sasuke fu mandato per terra, mentre intorno a Hika si disegnava l'affondamento (nn mi viene il termine ndDastrea) della rotazione paradisiaca.
Il marchio di Sasuke si ritirò. Ma quello di Hika no, lei era ancora sotto il suo effetto ed era ferma immobile davanti a Sasuke. Piegò le gambe e si preparò per la tecnica delle sessantaquattro punte. Riaprì gli occhi e corse verso Sasuke per finirlo, ma Kakashi le arrivò davanti.
-Basta Hika...- si accorse solo dopo che anche lei aveva il segno maledetto.
Hikashita guardò negli occhi Kakashi, e vide preoccupazione e desiderio del benessere, iniziò a piangere, mentre il Byakugan scompariva, ma un lancinante dolore alle tempie la fece cadere per terra in ginocchio. Iniziò a urlare, mentre Sakura e Naruto andavano da Sasuke.
Kakashi la strinse a sè e il segno iniziò a ritirarsi, ma lei era ormai svenuta.
-Maestro Kakashi, il segno di Sasuke è sparito.- disse Sakura sorpresa. Sasuke si guardò il collo e vide che la ragazza aveva ragione.
-Hika ha assorbito il suo segno.- disse il jonin guardando la moglie addormentata tra le sue braccia.
-Che ne dite di andare a mangiare, mentre io la porto a casa?- propose Kakashi.
-Perchè non ci invita lei a pranzo?- chiesero i tre all'uniscono.
Kakashi fece spallucce e li scortò nella loro casa.
Era molto grande e non appena mise Hika a letto andò a preparare il pranzo ai suoi allievi.
Sasuke però rimaneva perplesso, come aveva fatto quella ragazza a toglierli il segno di Orochimaru?
Era un questito che persino un ragazzo sveglio come lui, non riusciva a risolvere. Kakashi invece sapeva perfettamente il perchè, ma la situazione che si era creata non gli piaceva affatto, era proprio per quel segno che Hika era scappata, ripudiata dalla famiglia e dal villaggio. Poichè tutti la credevano pericolosa per quello.

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Capitolo 7
*** 7.(flashback) la mika della maledizione ***


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Erano passati parecchi anni da quando si erano conosciuti, entrambi aveva 16 anni e il Quarto Hokage li aveva visti diventare ottimi ninja jonin e AMBU. Come ogni Uchiha, Obito faceva parte della squadra di polizia, mentre Kakashi e Hika eseguivane le missioni per il villaggio.
Quel giorno tutti e tre avrebbero compiuto una delle missioni di spionaggio nel nascente villaggio del suono, sapevano che lì si nascondava un uomo chiamato Orochimaru e volevano sapere che cosa stesse complottando con i suoi seguaci. Durante l'andata tutto andò bene, saltavano sui rami guardando in avanti, grazie al Byakugan di Hika sarebbero riusciti a scovare il suo nascondiglio più in fretta.
E infatti ci riuscirono, in un'antro della foresta vi era una costruzione di pietra.
-Siamo arrivati ragazzi, è qui che si nasconde. Hika riesci a vedere dall'interno?- la ragazza annuì riattivò il Byakugan.
-Orochimaru è all'interno del suo laboratorio come avevamo previsto.-
-Che cosa sta facendo?- chiese Kakashi.
-Non riesco a capirlo, sebra un che stia mescolando alcune sostanze, non capisco mi dispiace.- disse lei chiudendo gli occhi, quando li riaprì Kakashi era a pochi centimetri da lei e Hika divenne rossa. Kakashi non si lasciò intimidire, si abbassò la mascherina e la baciò dolcemente. Un bacio di incoraggiamento.
-Piccioncini, non è il momento, andiamo.- disse avvcinandosi di più all'abitazione. Vi entrarono e fortunatamente nessuno dei presenti della casata, li scoprì, quatti quatti si avvicinavano alla stanza del laboratorio di Orochimaru. Non appena vi furono innanzi la aprirono scoprendo l'ex-ninja della foglia.
-Ma bene, il team 4 della foglia, che piacere vedervi qui, siete venuti a farmi visita o vi ha semplicemente madato l'Hokage?- chiese maliziosamente.
-Non sono affari che ti riguardano Orochimaru, che cosa stai escogitando?- disse Hika ormai colma di rabbia.
-Quindi è una missione di spionaggio Hikashita Hyuuga, sei davvero diventata bella.- disse e in meno di un lampo le fu davanti. Le mise una mano sulla guancia, scrutando i suoi bianchi occhi iniettati di paura.
-Hai un grande potere piccola Hika e credo che potrei aumentarlo, tu sei la mika che stavo aspettando, bene allora sarai mia...- disse mordendole il collo.
Kakshi non se lo fece ripetere due volte e lanciò un kunai contro Orochimaru mentre Hika urlava di dolore.
-Lasciami...- disse prima di svenire.
-Non potete fare più nulla per lei, adesso è mia e la mia rinascita avverrà con il suo corpo.- disse ridendo.
Kakashi prese la ragazza in braccio e assieme a Obito ritornarono a Kanhoa.
-Come stai?- chiesero mentre la videro riaprire gli occhi.
Lei, non rispoe, prese a massaggiarsi il collo dolorante, infatti su di esso vi era uno strano segno.
-é stato Orochimaru vero?- chiese.
-Sì, ma stai tranquilla ora.- disse Obito tentando di sdrammatizzare la situazione.
Non appena arrivati, la portarono subito nell'ospedale, aveva bisogno di cure.
-Che cos'è maestro?-
-é il segno di Orochimaru, i poteri di Hika saranno più forti, ma maledetti.- disse.
Lei però dormiva beatamente, e tutti speravano che andasse bene, ma non fu così.

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