Cartagine

di La Matta
(/viewuser.php?uid=40389)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Melkart ***
Capitolo 2: *** Misor e Sydyk ***
Capitolo 3: *** Ashera ***
Capitolo 4: *** Shadrapa ***
Capitolo 5: *** Il Libro dei Morti ***



Capitolo 1
*** Melkart ***


Cartagine - Melkart

Melkart

 

A Cartagine, il dio Melkart moriva e risorgeva ogni anno, sacrificandosi per l’uomo, per quella creatura tenera e imperfetta, condannata a vivere in un mondo dove tante cose belle scompaiono in un battito di ciglia, e la morte è l’unica amica di cui potersi sempre fidare.

Barca guardava il proprio sangue fluire sul marmo. Marmo, non la calda e gloriosa sabbia dell’arena. Marmo. Sterile e ipocrita come una bugia.

Barca non era un dio, e lo sapeva. Ma avrebbe voluto risorgere, per strappare il cuore a chi l’aveva tradito, a chi lo costringeva a lasciare Pietros da solo, a chi si era messo fra loro e il sogno della libertà.

 

 

 

 

La Coda!

Oddio, da quanto tempo non pubblicavo qualcosa su EFP.

110 parole giuste giuste! Il genere della drabble mi è sempre stato particolarmente ostico. Sarà che sono logorroica, sarà che mi sembra sempre ci sia qualcosa di più da dire, sarà che il mio incubo è essere sbrigativa, però stamattina mi sentivo dell’umore adatto.

Non mi aspetto che molti passino per di qua, quindi se stai leggendo queste parole batti un colpo e fammi sapere che cosa ne pensi! XD

 

--Char

 

P.S. Barca… T______T

P.P.S. Io adoro Ashur, però non so se riuscirò mai a perdonarlo per questa bastardata. Di recente, chiudo un occhio su quasi tutto quello che fa! XD

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Misor e Sydyk ***


misor e sydyk

Misor e Sydyk

 

A Cartagine, Misor e Sydyk amministravano la giustizia.

Gneus era duro di comprendonio; grosso come un orso e altrettanto stupido, seguiva Pietros, aspettando di trovarsi da solo con lui, di stringere le sue sporche mani sul corpo delicato del giovane.

- Stagli lontano.- gli aveva intimato il cartaginese, una volta, quando l’orso era diventato un gladiatore.

Ma Gneus non aveva smesso, aveva continuato a guardare Pietros con occhi bramosi, febbricitanti di una smania stomachevole.

E, una sera, Barca aveva ribadito il suo ordine, colpendo il gladiatore talmente tante volte da trasformare il suo viso in una poltiglia sanguinante.

E’ facile amministrare la giustizia, lontani dalle miserie del mondo degli uomini.

 

 

 

La Coda!!

In origine, Misor e Sydyk erano nel terzo capitolo ma, essendo io particolarmente fiera di questa drabble e volendo rivedere con più calma la seconda (Ashera), che non mi convince troppo, ho deciso che meritano una promozione. E bravi Misor e Sydyk (sono malata se penso che stiano insieme? O forse blasfema! Se leggete sul giornale di una ragazza di vent’anni uccisa da due divinità fenice, beh, sapete che sono io!).

Volevo ringraziare ancora chi ha recensito, ha significato davvero molto per me, soprattutto perché sono appena tornata su EFP e sono ancora un po’ insicura.

P.S. - è bello trovare persone che la pensano come me! XD

P.S.2 - viva lo slash!

P.S.3 - non sono troppo sicura che Gneus si scriva così, però è talmente stronzo che non so nemmeno se si merita che io curi l’ortografia. E poi puzza, ecco. Sicuramente puzza.

P.S.4 - Qualcuno ha visto Ashur? Scusate, so che questa frase non ha senso, ma se non ne parlo almeno due/tre volte al giorno mi viene una strana reazione cutanea. XD.

 

Un grandioso bacio a tutti!

- - Char

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ashera ***


cartagine - ashera

Ashera

 

A Cartagine, Ashera vegliava sul popolo addormentato.

Barca ci aveva pensato, una volta, mentre stringeva Pietros fra le sue braccia.

Non c’erano madri benigne a proteggere i Gladiatori.

Aveva fatto scivolare una mano sul collo delicato del giovane, sorreggendogli il viso mentre lo baciava.

- A cosa pensi?- gli aveva chiesto lui, assonnato

- Niente. Dormi.- aveva risposto Barca, con voce roca.

L’Arena era sua madre, mentre di suo padre restava solo uno schizzo di sangue e coraggio, su quella sabbia.

I gladiatori erano i suoi fratelli. Era la voce di Batiato a scandire il corso del suo destino.

E quella di Pietros a scandire i battiti del suo cuore.

 

 

 

 

La Coda!!

100 parole a settimana… quanto può essere difficile postare 100 parole a settimana?

Evidentemente troppo per il mio cervellino, stressato da ore di diritto privato XD

Questo, per dirvi che non mi sono dimenticata di Spartacus e delle nostre coppie preferite (che poi mi sto innamorando sempre di più di Agron e Nasir ma, d’altro canto, su questo credo che siamo tutte d’accordo XD) e che anche Cartagine prosegue.

Ashera doveva essere il secondo capitolo ma non mi convinceva, e non mi convince troppo nemmeno adesso, però pazienza, non riuscivo a trovare una conclusione migliore e quindi ve la mando così, sperando di non ricevere troppi sputi. XD

(basta, sto abusando dell’XD)

Quindi un bacio a tutti e buona pasqua, sperando che tanti piccoli cuoricini slashosi escano dalle vostre uova!

 

--Char

 

N.B.- che brava che sono, non ho nominato Ashur nemmeno una volta!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Shadrapa ***


shadrarapa

Shadrapa

 

A Cartagine, Shadrapa era il Dio dei Medici.

Esigeva sacrifici, venerazione, eppure col sangue versato rendeva migliore la vita degli uomini. Non era crudele, ma non aveva remore. O rimpianti.

E, di certo, non aveva mani tanto morbide, in grado di inibire l’intelletto e risvegliare i sensi di un uomo.

Ogni volta che Pietros lo toccava, facendo scorrere le sue dita lungo le vecchie cicatrici, ogni cosa svaniva. Lo sfiorava con titubanza e devozione e Barca comprendeva che tutto il sangue versato fino a quel momento aveva avuto un senso, perché l’aveva condotto lì, a stringere quell’uccellino fra le braccia.  

 

 

 

-- La Coda!

Perché pensavate che mi fossi dimenticata di Cartagine, vero?

In effetti, sì, me n’ero dimenticata.

Cioè, non trovavo l’ispirazione adatta.

Questo è il penultimo capitolo e scriverlo è stato arduo, perché in 100 parole… oddio, ho già fatto questo discorso, vero? Sì, sì, l’ho sicuramente fatto, inutile ripetermi ancora.

Abbiate ancora un po’ di pazienza con me, prometto che se mai pubblicherò qualcos’altro su Spartacus cercherò di non sparire per tanto tempo.

(Chary smiles)

 

Un bacio

Char--

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il Libro dei Morti ***


d

Il Libro dei Morti

Un angolo d’Egitto

 

Pietros annoda la corda. Gli è difficile vederla, attraverso un velo di lacrime.

Non aveva mai visto l’Egitto, ma gli altri schiavi sussurravano, a volte, le preghiere del Libro dei Morti.

Pensa a Barca, Barca che l’ha lasciato indietro, dopo tante promesse. Eppure non può odiarlo.

S’infila il cappio al collo. Ricorda il profilo sfumato di Menfi e qualcosa riaffiora nella sua mente

Dio grande,  fa che l'anima possa venire a me da qualsiasi luogo si trovi.

Perché, se Barca davvero lo ha amato, anche meno di quando sussurrava, allora saprà ritrovarlo, quando avrà oltrepassato l’estremo limite.

Nell’Aldilà degli Egizi, nell’Aldilà in cui Pietros ha sempre creduto, anche l’amore risorge. 

 

 

 

 

 

 

-- La Coda!

E la raccolta è finita. Questo capitoletto non richiama la mitologia cartaginese ma quella egizia (partendo dal presupposto che Pietros fosse egiziano). Mi piaceva l’idea di concluderla diversamente, usando il suo punto di vista, la sua cultura, le sue emozioni.

E volendo dare un pizzico di speranza.

N.B. - la frase l’ho presa da un libro, dovrebbe essere la traduzione di un’antica preghiera del Libro dei Morti. Così, per amor di bibliografia.

 

Ringraziamenti

Sorvolando su me che offro sacrifici agli altarini dei miei recensori, ringrazio con tutto il mio cuore Melanto, per la sua fedeltà a questa piccola raccolta, Hayley Black per le recensioni sclerate ed Enedhil. Inoltre grazie agli Dei cartaginesi, che non mi hanno ancora incenerita per blasfemia grave, al noto movimento “fancazzismo cosmico” e “vagabondare su internet” che mi ha fatto scoprire per caso la serie di Spartacus, grazie a Barca e a Pietros per averci emozionato. Grazie al mio gatto, che miagola, e al mio papà che mi ha regalato il mio primo libro sulla mitologia, facendomi nascere la passione per miti&antichità. Grazie a Nischino ed Alyxya, le mie migliori amiche, che fra l’altro mi hanno regalato Spartacus in DVD visto quante volte ne ho parlato con loro (ero quasi maniacale, in quel periodo) e grazie a TE, che stai leggendo i miei pazzi ringraziamenti senza aver assolutamente il minimo interesse nel sapere cosa fa il mio gatto.

 

Spero di tornare presto su questo fandom perché, come ho detto in una risposta a Melanto, c’è ancora tanto da scrivere.

 

Un bacio

Char--

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=992334