Ritornando bambino

di albaazzurra
(/viewuser.php?uid=191308)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritornando bambino ***
Capitolo 2: *** L'invenzione ***
Capitolo 3: *** Megamind:un salto nel passato ***
Capitolo 4: *** Ritorno al presente ***



Capitolo 1
*** Ritornando bambino ***


 Con stanchezza e frustrazione,Megamind camminava nella tana facendo risuonare sul pavimento il tip-tap dei suoi stivali di pelle di cucciolo di foca,e il grido acuto di un bambino:quello,o meglio dire,quella che aveva in braccio.Tentava di farla addormentare,o per lo meno di placare i suoi gridi acuti che foravano i timpani del povero alieno.Ballonzolava con lei in braccio cercando di calmarla,ma sembrava che piangere fosse più importante dell’ossigeno,e il povero Megamind non sapeva come comportarsi in certe circostanze.Se ne occupava sempre Roxanne dei capricci della loro figlia,e l’alieno non riusciva a capire come riuscisse a trovare sempre la soluzione al problema.Lei trovava sempre qualcosa di sbagliato che Megamind aveva combinato:come il dare da mangiare il latte alla piccola anziché i biscotti al cioccolato:’Non sapevo che i piccoli dovessero bere il latte!’Le aveva detto mettendo il broncio.Lei aveva riso e gli aveva baciato la guancia come risposta.
Ma ora era diverso.La piccola non aveva fame,aveva appena mangiato,e non aveva nemmeno voglia di giocare.

La cullò per farla addormentare,cantandogli una ninna nanna…ma continuava a gridare.Le tentava tutte:prendeva giocattoli,pupazzetti e glieli sventolava davanti al viso, immergeva il binky rosa nel miele per dargli un sapore migliore…ma come risultato succhiava il dolce sapore del miele per qualche secondo,e dopo aver avuto la speranza di essere riuscito finalmente a tranquillizzarla,l’illusione si spegneva con il getto a terra del binky.
Con un gemito raccoglieva il ciuccio,lo lavava,e riprovava l’esperimento,ma falliva ad ogni tentativo.Si arrese.Ritornò alla prova dei giocattoli.Estrasse una bambola dai capelli rossi da un grande scatolone,e gliela porse.

“Ehi!Guarda che bambola di pezza!Oh…è davvero bella,vero?Ti prego dimmi che è bella!”Disse con tono esasperato alle ultime parole.Emma guardava con espressione di terrore la bambola che aveva in mano suo padre,e cominciò a dimenarsi,scalciando sul corpo di Megamind.

Va bene!Va bene!La metto via!”E la lanciò sulla pila di altri giocattoli buttati in precedenza.Animali di pezza,costruzioni,libri da colorare…erano tutti ammassati formando una montagnetta che arrivava fino all’altezza di Megamind.

Emma non guardarmi così!Non è colpa mia se mamma è dal dottore,Minion a fare la spesa e fuori c’è il diluvio universale!Non posso portarti fuori!”

Ma Emma continuava a piangere e infine aprì i suoi occhioni verde smeraldo.Megamind si sciolse allo sguardo di sua figlia.

“Sei bellissima.Ai i miei occhi,e la bellezza di tua madre.Hai la pelle blu e setosa come la mia,e il profumo e il nasino di tua madre.Una combinazione che ha dato origine ad un angelo.”

Nonostante le sue parole,Emma diede segno dei primi singhiozzi.Stava per ricominciare.

“Ma cos’hai?Non piangere ti prego…non piangere…fai felice il tuo papino.Ti prego,smetti di piangere angioletto…gli angeli non piangiono lo sai?

“Credo che si dica piangono tesoro.”

Megamind sentendo una voce femminile alzò lo sguardo per vedere Roxanne.Aveva i capelli bagnati,un cappotto,la sua borsetta blu,e dei pantaloni neri.Poteva notare che aveva ancora il pancione,e i seni erano aumentati ancora di più divolume.

“Ciao tesoro!Finalmente sei tornata.”E l’accolse con un bacio.”Come è andata dal dottore?”

“I punti di sutura dovrebbero guarire tra pochi giorni.La pancia resterà così ancora per due o tre settimane,e giovedì prossimo dobbiamo portare Emma a fare una visita di controllo.E come stanno i miei due angeli?”Chiese abbracciando la sua famiglia.

"Sfinito!Emma non ha fatto altro che piangere dopo la tua partenza!Sono esausto!”

Roxanne si tolse il giubbotto e fece cambio con Megamind,prendendo sua figlia in braccio.Piangeva scalciava.

“Che ugola potente signorinella!”Disse ridacchiando.

“Non dirlo a me!Ho i timpani rotti!”

“Dovrai farci l’abitudine.Ha mangiato?”

“Si…le ho dato il latte riscaldato nel forno a microonde.Ho tentato di farla giocare,ma come vedi,non ha funzionato.”Disse indicando la montagna di giocattoli.

“Mh…lo vedo.”Disse annuendo.”Sei scuro di non averle dato cibo solido come l’altra volta?”

“No!Ho riscaldato il latte nel biberon!”

“Forse ha mal di pancia.A che temperatura l’hai scaldato il latte?”

“Sui 37.7 gradi.”

Per quanto tempo?”

Dodici secondi e trentasei decimi.”Disse incrociando le braccia.

“Va bene Mr. Precisino.Le hai cambiato il pannolino?”Chiese mettendosi un una mano sul fianco.L’altro braccio intanto reggeva ancora la povera Emma.

L’alieno fece per parlare alzando un dito.Ma poi chiuse la bocca sbattendo gli occhi.
“No…”

Roxanne sospirò alzando gli occhi.

“Avanti Emma.Andiamo a lavarci.Il tuo stupido papà si è pure dimenticato di te!”Disse avviandosi verso il bagno.Megamind la guardò da dietro e poi la seguì per aiutarla.

“Aspetta…ti aiuto io.”Disse prendendo una borsa con dentro prodotti per bambini.
I
nfine arrivarono in un grande bagno:c’era una doccia,una vasca da bagno,la toilette,un grande lavandino,la pavimentazione bianca e scivolosa con appoggiati sopra morbidi tappeti rossi,i muri con appesi accappatoi e asciugamani,una finestra vicino alla vasca che dava al panorama di Metro City e inoltre furono aggiunti anche un fasciatoio,e una piccola vasca da bagno per Emma.Megamind appoggiò vicino al fasciatoio,mentre Roxanne cominciò a togliere il pannolino alla loro figlioletta.Megamind appoggiò il mento sulla spalla del suo amore.

“Mi dispiace Roxanne…”Disse baciandole il collo.Rabbrividì.

“Non è a me che devi chiedere scusa tesoro.Ma ad Emma.”

Megamind si chinò sul volto blu di sua figlia,e le baciò delicatamente il naso.Lei per tutta risposta diede goffamente una carezza al volto del padre.

“Emma…non sai quanto ti voglio bene…ma si che ti voglio bene Emma!Chi è il tuo papino?Chi è il tuo papino eh?Sono io il tuo paparino!”Disse dandole un buffotto sulla guancia.

Ehi papà…c’è posto anche per me?”Chiese Roxanne con aria maliziosa.

Megamind si morse il labbro inferiore.

“Dipende…sarai all’altezza del supergenio,bellissimo di nome Megamind?”Disse avvicinandosi.Roxanne si leccò le labbra.

“Potrei dimostrartelo con un bacio mio bel paparino…che ne dici?”

“Credo proprio che sia un ottimo piano…supererai sicuramente il test!”

E detto questo si baciarono.Un bacio dolce,tenero e appassionato.Nel loro abbraccio si erano fusi in un solo essere,e le loro labbra si mordicchiarono amorevolmente e vicenda facendo scorrere il sangue nei capillari,e di conseguenza,colorando le loro guance.I loro polmoni bisognosi di ossigeno,tentavano di farli staccare come se fossero nemici dei loro baci,ma la coppia riusciva a resistere e a non sentire il bisogno di respirare.Labbra contro labbra,il cuori che battevano il can-can,le lingue che si accarezzavano e si massaggiavano a vicenda,crearono un estasi perfetta in quel momento.Tutto questo durò solo qualche secondo.Ma non vinse la mancanza di ossigeno.Era Emma che li fece smettere con un gemito.Roxanne si satccò da Megamind.

“Tesoro…ti stiamo ignorando eh?Ma non è colpa mia se il tuo sciocco paparino ha avuto voglia di questo test!Inoltre…sai bene che lui mi trova irresistibile.”Disse lisciandosi i capelli.Megamind strofinò le mani.

“Dice davvero Miss Ritchie?Secondo lei…io la trovo irresistibile…è questo che pensa?”

“Sicuramente!Io lo so!”Disse vanitosamente.

“Bhe,ha pensato giusto!”E si precipitò su di lei abbracciandola,e mordendole il collo con dolcissima ferocità.Lei squittì e tentò di non cadere a terra.

“Megamind!Oh Megamind!Ah!Ti prego smettila! Devo cambiare Emma!Oh!Oh Megamind!Ah!”Gridò tentando di dimenarsi fra gemiti di piacere.Una parte di lei voleva staccarsi,ma l’altra voleva essere morsa dal suo alieno con passione e ferocia.Ma infine riuscì a liberarsi.

“Megamind!Se volevi farlo dovevi mordermi nove mesi fa!”Disse tentando di togliersi le pieghe dai vestiti.

“Ma Roxanne…ero troppo impegnato a mordicchiarti le orecchie…e a baciarti…e ballonzolare su e giù nell’auto invisibile…”

Ricordavano bene quel giorno…avevano concepito Emma nel giorno del compleanno di Roxanne…ed Emma era il quarto dei quattro regali:regalo:Prima la collana con il diamante,poi il ritratto di lei nuda,il sesso in auto invisibile,e il concepimento della loro figlioletta.Quel giorno fu il regalo più bello della sua vita.

“E ti ricordi quando hai lasciato l’impronta della tua mano sul vetro appannato?”Disse Roxanne togliendo il pannolino sporco ad Emma.Sembrava una liberazione per la povera bambina,che sospirò di sollievo.Megamind intanto cominciò a riempire la piccola vasca da bagno,e a versarci dentro del bagnoschiuma alla violetta,il quale profumo si espanse in tutta la stanza.

“Lo ricordo eccome!Ma non è stata colpa mia…gli spasmi muscolari hanno avuto la meglio sul mio autocontrollo.Ricordo anche che la mia giustifica per Minion è stata che avevo attivato il riscaldamento al massimo e che avevo lasciato l’impronta involontariamente perché ero inciampato…una scusa pessima,lo ammetto.”
“Infatti gli hai raccontato la verità quando gli abbiamo detto che ero incinta.”Disse Roxanne.Emma era spogliata,ed era stata pulita con una salvietta profumata.Porse la bambina a Megamind,mentre lei buttava il pannolino sporco.Con delicatezza immerse la bambina nell’acqua calda piena di bolle.Emma gioì con un borbottio felice.

“Lo so…il giorno dopo aveva già confezionato otto vestitini,due pigiamini,e aveva già costruito un seggiolone e questo fasciatoio.”
Roxnne rise.

“Già…è davvero un fantastico pesciolino.”

Uno affianco all’altro cominciarono a lavare la bambina.Presero due spugne imbevute di bagnoschiuma e cominciarono a passarle dolcemente sul corpicino di Emma,che intanto si dimenava felice e schizzava acqua sui vestiti dei genitori.Megamind e Roxanne continuarono con un sorriso ad insaponare il corpo blu.Era una sensazione meravigliosa,sia per Emma,che per loro.Ricordavano con quante lacrime di commozione tutti avevano accolto la neonata nel giorno della sua nascita,e quante agonie e dolori aveva sopportato Roxanne per metterla al mondo…ma era tutto passato.Il dolore non durò più di tredici ore di travaglio…e poi sparì quando sentì l’urlo acuto di Emma.Tutto il dolore era svanito improvvisamente.E non sarebbe più ritornato.

Megamind passò dolcemente la mano sulla pancia della figlia,e lei si mise a ridacchiare.

“Ehi…a quanto pare ha preso da te…soffre il solletico!”Disse mordendosi il labbro inferiore.Roxanne lo guardò con un sorriso.

“Vuoi…vorresti farle il solletico?Saresti così crudele?”Disse lei con espressione dolce.Megamind la fissò per qualche secondo,poi annuì.

“Certo.Sono crudele con le mie vittime,lo sai.E lo sono specialmente con le mie donne!”

Cominciò a fare il solletico a sua figlia.Le lacrime precedenti si trasformarono in dolcissime risate.Fceva strani versi,come se pregasse a suo padre di smetterla,ma lo stesso tempo,sembrava che lo implorasse di continuare.

“No Megamind!Dai piantala,non farlo!”Disse Roxanne togliendo le mani dal corpo di sua figlia.

“Piantala,dai…è ancora bambina.”Disse prendendogli le mani blu insaponate.Megamind agitò le sopracciglia.

“Roxanne…non è che sei gelosa delle coccole che faccio ad Emma?”Disse con voce sensuale.

“Che cosa?Gelosa di mia figlia?Ma dai!”Disse continuando a lavarla.

“Io invece penso che tu sia molto gelosa…di tutto!Della coccole,delle carezza,dei baci e della attenzioni e tenerezze che le dono.”

“Megamind…ogni giorno tu mi baci,mi accarezzi e quasi tutte le notti noi…bhe…”Disse spegnendosi.

Roxanne…non facciamo più l’amore da quando se entrata nell’ottavo mese di gravidanza.E non potremo fino a quando il ginecologo non ci darà il permesso.E so che non vedi l’ora di fare sesso con me!”Disse con tono audace mettendosi una mano sul petto.Roxanne rise.

“Sai,se volessi potrei anche rinunciarci.”Disse tirando Emma fuori dall’acqua.Megamind l’avvolse con un asciugamano rosa,e la prese in braccio.

Ma non lo vuoi…vero?”Disse cullando la bimba.Roxanne tirò la cordicella per svuotare la vaschetta da bagno.

Per forza!Coma faccio a resistere all’uomo che amo!”

Si avvicinarono.

“Ah-a!Allora lo ammetti furbacchiona!”Disse mostrando la lingua.Emma li guardava con espressione curiosa.

“Si mio bel genietto blu,lo ammetto.Sono pazza di te!”Disse baciandolo sulla guancia.

“Ti amo Roxanne.”

“Ti amo anch’io Megamind.”

Si diedero un bacio che pochi secondi.Si staccarono,e stesero Emma sul fasciatoio,asciugandola e mettendole dell’olio idratante sulla pelle setosa.Toccava a Megamind metterle il pannolino.Con l’aiuto di Roxanne prese del borotalco e cominciò a metterlo sul sederino della neonata.Poi prese una pomata antiinfiammatoria,e la spalmò.

“Bravo…e adesso prendi il pannolino nuovo.”Disse Roxanne mentre lo guardava.
Megamind estrasse un pannolino dalla borsa rossa che aveva portato,alzò le gambe di Emma con la mano,e infilò il pannolino sotto il sedere.Rimase calma,e Megamind riuscì ad allacciare le chiusure appiccicose di colla con poca difficoltà.

“Bravo tesoro…per fortuna è stata calma.Ma la prossima volta,le toglierai tu quello sporco.”Disse ridendo.Gli diede una piccola pacca sul sedere.Megamind ricambiò con una pacca più forte mentre si girava a prendere un vestito fatto da Minion per Emma.Roxanne dopo aver ricevuto il tocco sul sedere si morse il labbro inferiore.Si vendicò pizzicandogli dolcemente la parte davanti dei pantaloni.Megamind le diede un buffotto sulla guancia,ma non rispose con eventuali tocchi.
Entrambi vestirono la bambina con il vestitino rosa,e riuchiusero i bottoncini sulla schiena.Roxanne  la prese in braccio,e notò che stava sbadigliando.

“La cullo un po’ finchè non si addormenta.Dopodichè sono tutta tua tesoro.”Disse sensualmente mentre uscirono dal bagno.Megamind agitò le sopracciglia.

“Molto carino…va bene…potrei anche accettare.Anzi…accetto immediatamente.”Disse baciandola sulle labbra rosse.Era un bacio intermedio tra lo stampo e l’appassionato,e durò una decina di secondi.Poi si staccò e la prese per mano.

“Prima però voglio mostrarti qualcosa che ho ritrovato questa mattina.”

Si incamminarono verso la stanza centrale della tana  mano nella mano.
“Fammi indovinare…è una tua nuova invenzione?”

Si dolcezza!E credo che la troverai interessante.Anche se è inutilizzabile.”

“Va bene.Vediamo che cosa il mio genio ha-ha…oh mio Dio!”

Erano appena arrivati davanti all’invenzione.

“Allora?Ti piace?”Chiese Megamind eccitato.

“Magamind…ma cos’è?”

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'invenzione ***


 “Allora?Cosa ne pensi?”Chiese mordendosi il labbro inferiore.Saltellava eccitato come un bambino.
 
“Bhe…i-io…”        
 
Emma era tra le braccia della madre,e non badava alla situazione.Stava sonnecchiando.
 
“N-non ti piace?”Chiese Megamind con il volto spento.Roxanne rise e fece un espressione ironica.
 
“Bhe…prima di tutto vorrei sapere che cos’è!”Disse indicando lo strano macchinario.
 
Era una specie di stanza.Non molto grande:all’esterno era rivestita di metallo,e si vedeva una porta che conduceva all’interno.Poteva notare qualche ragnatela e un po’di polvere qua e la.Probabilmente doveva essere molto vecchia.Megamind tornò al suo stato di euforia,e si piazzò davanti al congegno con le braccia al cielo per poter spiegare,come se fosse una guida di un centro storico.
 
“Miei carissimi spettatori!Miss Roxanne e Miss Emma…sono lieto di presentarvi…il ‘TORNAGIOVANE’!
 
“Il…il che?”Chiese Roxanne con espressione stranita.
 
“Il ‘Tornagiovane’!L’ho progettato io stesso!Avrò avuto si e no…sedici anni.L’ho ritrovato ieri notte mentre tu dormivi,e non potevo aspettare altro tempo per mostrarti il frutto della mia genialità!”
 
“E della tua modestia…vero?”
 
Megamind si accigliò.
 
“Emh…si…della mia modestituidin…della mia modestità…emh…dell’essere modesto!Lo ammetto!Sono un uomo molto modestito!”
 
“Modesto tesoro.”Disse mettendogli la mano sulla spalla.
 
“E io che ho detto?Comunque!”Disse avanzando verso il macchinario.”Vuoi sapere come funziona?”
 
Roxanne fece le spallucce.
 
“Si…mi piacereb-“
 
“Ottimo!Allora…come puoi vedere,questo pulsante rosso fa avere accesso al riconoscimento del creatore,ossia me.Basta mettere la mano sopra questo pannello,oppure digitare la parola d’ordine.Ed ecco che la porta si apre!”Detto questo la porta di metallo scorrevole si aprì.
 
All’interno era presente un soffitto e pareti blu,alle quali erano attaccati bottoni e diverse luci lampeggianti.Ad un lato della stanza appariva come una sala di comando di un astronave,due sedie,e tantissimi bottoni e leve.Uno rosso in particolare al centro faceva intuire che quello fosse il pulsante di accensione.Appariva anche un piccolo schermo touch screen,nel quale erano indicati diversi numeri.
 
“Eccoci qua!”Disse Megamind piroettando sul pavimento in punta di piedi come una ballerina.
 
“Uao…e tutti quei bottoni sulle pareti a che cosa servono?”
 
“A nulla,quelli sono decorazioni per far intuire che sia un invenzione geniale!I veri comandi sono li!”E indicò i comandi sulla scrivania.
 
“Oh…sempre poco esibizionista eh?”
 
Megamind non badò alle sue parole.
 
“Allora?Com’è ti piace?”Il suo volto pareva quello di un bambino alla mattina di natale.
 
“Si…ma non mi hai ancora spiegato a cosa serve.”Disse Roxanne.Emma era ormai quasi addormentata.Le accarezzò con una mano la piccola testina blu.
 
“Bhe…è una delle invenzioni che un genio del mio calibro non crea per un determinato scopo…è stata una delle invenzioni appartenenti alla categoria ‘invenzioni per il domani’ ma a quanto pare non è ancora servita.Comunque…ringiovanisce.Fa tornare il soggetto in discussione indietro con gli anni.”
 
“Caspita…un’ottima invenzione.E dimmi,funziona?”
 
“L’ho sperimentata con Minion.Non oso dirti la sua risposta.Ma avendo inserito male le coordinate è ritornato un pesciolino di pochi giorni di vita.Credo proprio che sia stata un esperienza orribile.Mi sono preso cura di lui per tutto il giorno.”
 
“E poi che è successo?”Chiese lei curiosa.
 
“Sono passate ventiquattro ore e tutto è ritornato alla normalità.Ma da allora questa stupida macchina non ha più funzionato!”Disse mettendo il broncio.
 
Roxanne sorrise amorevolmente.Si avvicinò e gli diede un buffotto sulla guancia.
 
“Tesoro…io la considero una grande invenzione.Molte donne vorrebbero utilizzarla per tornare giovani…e toglimi una curiosità…ha effetti anche sul tempo?”
 
“No.Cambia soltanto l’età della persona,senza influire sul presente.Sarebbe bello se funzionasse…”
 
Roxanne lo abbracciò baciandogli il collo facendo attenzione a non svegliare Emma ormai partita per il mondo dei sogni.Si fece abbracciare delicatamente.
 
“Tutte le tue strambe invenzioni sono divertenti,e molto interessanti.In questo caso è anche molto utile.Ma adesso sei un eroe,non un chirurgo plastico per modelle sopra i cinquant’anni!”
 
Megamind rise,e la baciò dolcemente sulla fronte.Non poteva ancora credere di avere Roxanne tutta per sé,e non poteva credere al fatto che da lei aveva anche avuto una figlia.Ora era anche padre.La sua vita aveva subito una profondissima metamorfosi,che però gli è costata anni di sofferenza e di discriminazione sociale,e solo per il suo aspetto.Ed ora che era una celebrità…tutte le donne erano pazze di lui,(E credete che Roxanne non sia gelosa?)i teen-ager vestivano alla nuova ‘MM’ ossia,’Moda Megamind’,numerosi gadget si erano diffusi in tutti i negozio di Metro City,tra cui le cose più assurde:ombrelli Megamind,cibo per cani ‘MM’,profumi per le auto ‘MM’,che è il diminutivo di Mega-Mega,collane,gioielli,magliette, prodotti per animali,radioline,skateboard… e quando si aveva la fortuna di incontrare l’eroe in persona non ci si lasciava scappare l’occasione di chiedere uno,due o una dozzina di autografi,una foto,un video,e non si poteva tralasciare l’indirizzo e-mail,e le mille domande dei super fan,(i cosiddetti Megafan)le fangirls…e anche delle persone più comuni.Non tralasciamo le interviste,i programmi televisivi…
 
Ma ora era nella tranquillità della sua vita privata.Gli bastava Roxanne,Emma,Minion,la sua tana…e stava bene.Gli bastava la dolcezza e l’amore di Roxanne…la tenerezza di Emma…l’amicizia di Minion…e magari qualche lavoretto per essere degno del nome di ‘eroe di metro City’.Ma in quel momento non gli importava.Era un alieno,e veniva amato dalla donna di cui era profondamente e follemente innamorato.Abbracciò nuovamente Roxanne e le baciò l’orecchio,dandogli una tenerissima leccatina.
 
“Ti amo Roxanne…”
 
“Cucciolone mio…piccolo mio…ti amo da impazzire.Non sai quanto mi abbia fatto felice questo cambiamento nella mia vita…il tuo arrivo…il tuo amore…Emma…tutto.Anche se sono passati solo due anni da quando sei diventato eroe,riesco ancora a sentire le tue parole quando eravamo nella fontana quel giorno quando hai finalmete sconfitto Hal.Ricordo ancora il brivido nella schiena che ho provato in quel momento.Ti amo.”Ripetè.
 
Megamind le sorrise.
 
“Quello è stato uno dei giorni più belli della mia vita.Lo sai…è davvero curioso che tu mi abbia dato quel soprannome…”
 
“Quale soprannome?”
 
“Prima…cucciolone…piccolo mio…io li gradisco…ma non ti disgusta chiamarmi così?”
 
Roxanne si staccò dall’abbraccio.
 
“Megamind…tu sei il mio piccolino…il mio cucciolone…il mio bambino.Sei tutto per me.Non si può dimostrare o descrivere la sensazione che provo con te…incredibile…come te piccolo mio.Come posso avere disgusto o vergogna?Sei l’uomo che ha rapito il mio cuore.”
 
“Grazie Roxanne...mia dolce mammina.”Disse ridacchiando.Senza volerlo improvvisamnete posò lo sguardo sui seni gonfi,meravigliandosi di quanto erano aumentati di massa.Quando vide una macchia di latte sulla canottiera,si leccò le labbra.
 
“Ehi…piccolo mio…mio dolce ragazzo pervertito?”
 
Fece camminare velocemente le dita sul petto fino ad arrivare al mento per riportarlo alla realtà.
 
“Che c’è?Non ho fatto nulla di mele!Cioè di pere!Cioè di cocomeri!Cioè di-“E si bloccò.Riprese fiato.
 
“D-di male…io non sono più il cattivo…”E rimise il broncio come un bambino.
 
“Ne sono sicura tesoro…ora vado a mettere Emma a ronfare tranquilla.Non vorrà certo traumatizzarsi vedendo i suoi genitori in calore!”
 
Megamind la guardò stranamente mentre si allontanava.La raggiunse e la fermò abbracciandola da dietro.
 
“Tu pensi che Emma potrebbe trovare questo…traumatizzante?”
 
Le morse di nuovo il collo facendole un dolce succhiotto,mettendole una mano sulla spalla,e l’altra accarezzava il sedere nei jeans neri.Inizialmente non si oppose.Anzi…gradiva.Si lasciò andare chiudendo gli occhi,e gemendo con toni bassi che si alternavano con sibili acuti.
 
“Meg…oh Megamind…mh..a-aspetta…aspetta…oh!Oh Meg!Mhmh!Ah…”Si dimenava dolcemente.
 
“Megamind…aspetta!”E si liberò.”Metto Emma nel lettino…poi possiamo continuare!”Disse strizzando l’occhio.
 
“E va bene…”Disse con rassegnazione.
 
Roxanne uscì dall’invenzione,e pose nel lettino vicino la bambina addormentata,e le rimboccò le coperte.Megamind intanto stava sull’uscio appoggiato con le braccia incrociate.
 
“Non le canti la ninna nanna?”
 
“Ormai è già addormentata…non servirebbe.”Ma si chinò sulla culla e le baciò la testa.Roxanne sorrise,e tirò una cordicella sul fianco,e fece partire una canzoncina per bambini.
 
“Sei sicuro che la tua macchina non funzioni?”Chiese mentre sistemava il lettino di Emma.
 
Megamind sbuffò,alzando le braccia al cielo.Tornò all’interno del ‘Tornagiovane’ e appoggiò la mano sul bottone rosso per qualche secondo.
 
“Magari funzionasse!Ma non funziona!Basterebbe premere questo pulsante e-“
 
“Megamind!Potrebbe essere pericoloso!”Roxanne si alzò dalla sua posizione per avvertirlo.Con indifferenza agitò la mano.
 
“Tranquilla…non succederà nullla.Sta a vedere…uno….due…tr-“
 
SBAM!!
 
La porta si chiuse all’improvviso,con dentro Megamind.
 
“Megamind!”
 
Spaventato si girò allo sbattere della porta.l’invenzione aveva ripreso a funzionare!
 
Corse fino ad arrivare alla porta chiusa.Sbatte le mani sul metallo freddo,cercando invano di uscire.
 
“Roxanne!Sono bloccato!Allontanati subito!Stai lontana!”
 
Poteva sentire i pugni di Roxanne che battevano con forza sulla porta.Urla di paura uscivano dalle sue corde vocali.
 
“Megamind!Io non ti lascio!”Gridò con un gemito.
 
“Fidati di me!Allontanati!Potrebbe essere pericoloso!Fidati!”
 
“No!No!Megamind!”
 
“R-Rox…anne!!!Aaargh!!”
 
Quel grido penetrò nelle orecchie di Roxanne lasciandola con il cuore a pezzi,Cosa stava succedendo al suo Megamind?E se fosse morto a causa di un effetto collaterale?O se fosse in balia di una tortura orribile?Queste ipotesi orribili lasciavano lacrime negli occhi di Roxanne.Continuò a sbattere le mani chiuse a pugno sul macchinario nella speranza che si aprisse,con il panico che pervadeva il suo cuore.
 
“Megamind!Tesoro!Riesci a sentirmi?Megamind!Ti prego rispondimi!”
 
Una potente scarica elettrica avvolse il rivestimento in metallo,e passò anche attraverso il corpo di Roxanne dandole una piccola scossa,ma sufficiente per farla staccare,e farla cadere a terra.Rimase con gli occhi sbarrati a guardare che cosa stava accadendo.Le lucine all’esterno si accesero,le scariche elettriche non terminavano,e un po’ di fumo uscì da un tubo sulla parte superiore.Si mise una mano sulla bocca,inorridita e impaurita.
 
Dopo qualche secondo,un’altra nuvola di fumo avvolse la stanza,e un ultimo grande scoppio pose fine allo spaventoso spattacolo.Roxanne era ancora nella posizione assunta dopo la scossa elettrica.Cosa era successo a megamind?
 
Sicura che fosse tutto finito,con cautela,si alzò da terra,e camminò lentamente mentre il fumo grigio si dissolveva lasciandole libera la vista.Arrivò di nuovo sulla porta di metallo.Si appoggiò sopra per tentare di udire la voce del suo alieno blu.
 
“T-tesoro…s-sei morto?”
 
Battè sulla parete.Nessun suono.Solo l’apertura improvvisa del macchinario.Dell’altro fumo invase i polmoni di Roxanne facendola tossire.Senza esitare entrò anche se senza sapersi orientare,e lo cercò.
 
“Megamind!Tesoro!Dove sei?”
 
Il suono successivo che sentì,fu il gemito di un bambino.Il cuore le salì in gola.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Megamind:un salto nel passato ***


“Megamind? Dai rispondi? Non fare scherzi!” disse Roxanne cercando tra le nubi di fumo che andavano pian piano a dissolversi.
 
FASE COMPLETATA!” disse la voce del macchinario.
 
La macchina aveva funzionato. Megamind era scomparso. Roxanne stava per mettersi ad urlare e piangere ma sentì di nuovo i lamenti del bambino.
 
Si voltò a guardare l’uscita, credendo fosse Emma. Purtroppo le sue speranze vennero distrutte. Un esserino blu con gli occhi grandi e verdi si dimenava dentro la tuta di Megamind.
 
“E tu da dove esci fuori?” chiese al piccolo prima di riuscire a capire chi era quel bimbo. “MEGAMIND!” gridò. Lui le aveva già spiegato la funzione del Tornagiovane, ma non voleva proprio crederci in quel momento. Era ritornato veramente ai suoi primi giorni di vita?
 
Il piccolo si mise ad urlare con forza, piangendo e agitando le mani sotto la colletto pieno di spuntoni. Aveva due minuscoli dentini.
 
“Oh! No…no…” supplicò Roxanne raccogliendolo da terra e srotolandolo da quell’ammasso di stoffa e pelle. “Come faccio ora?” Quando lo tirò su, era completamente nudo.
 
Lei non ebbe la forza di non ridere “Certo che anche da piccolo non scherzavi con quel cosino lì, eh? Ecco perché ora sei così… dotato!” ma scosse la testa per ritornare al vero problema. “Ok, amore… da quel che ho capito tra ventiquattro ore tutto si aggiusterà.” E si diresse fuori da quella macchina fatale. “Ma che devo fare in queste dannatissime ventiquattro ore!?”
 
Intanto doveva trovargli dei vestiti, e molto probabilmente… un pannolino. Andò nella stanzetta di Emma. Dormiva beata e un sorrisino le spuntò sulle labbra. Roxanne la osservò.
 
La musica della ninna nanna accompagnava ogni suo piccolo respiro. Ogni tanto, la manina delicata, si stringeva in una specie di impulso. Aprì la bocca come se le fosse venuto da starnutire, ma lo tappò per ritornare a sorridere.  
 
Stranamente, il piccolo Megamind si zittì. Allungò una mano verso la culla di Emma e sbadigliò.
 
“Cosa vuoi fare, cucciolo?” domandò credendo che avrebbe ricevuto una risposta dalla voce di Megamind, spassosamente alta quando era spaventato e sensualmente bassa durante i momenti di coccole.
 
Non fece in tempo a dire altro che il bimbo tra le sue braccia agitò con veemenza la mano verso il lettino, emettendo dei lamenti e piangendo silenziosamente. Sembrava non voler svegliare la nostra bambina.
 
“Va bene, va bene! Ho capito!” e mi avvicinai al cassetto con i vestitini di Emma. Erano gli unici che avevo. Gli infilai il pannolino con delicatezza e gli misi una tutina rosa con disegnato un unicorno. Strozzai una risata. “Appena mi riprendo totalmente dallo shock ti faccio una foto.” E lo appoggiai vicino alla dormiente bambina. Accarezzai entrambe le testoline.
 
Megamind, alzando un braccino, mi afferrò un dito. Lo strinse con forza e, allo stesso tempo, intrecciò la manina libera a quella di Emma. Affondai il mio sguardo nel suo. Mi immersi in quella foresta di alberi sempreverdi sperando di non uscirne mai più. Gli rivolsi uno dei miei sorrisi migliori. Mi allungai e gli baciai la fronte. Non potevo fare di più; infondo era tornato un bambino.
 
Si era cacciata in un bel guaio; si erano cacciati in un bel guaio. Roxanne non aveva la più ben che minima idea di come trattare Megamind in quello stato. Certo, anche da adulto lo curava e viziava in tutti i modi; in quel momento era diverso!
 
“Oh, Megamind… tu e il tuo stupido spirito di iniziativa. Non potevi essere un po’ più cauto e, che so… pensare prima di agire?” lasciando il dito di Roxanne, si infilò il pollice in bocca e si accoccolò vicino vicino a Emma. –Che strano… sembra quasi che la riconosca come sua figlia…- pensò lei.
 
Dopo circa un quarto d’ora si addormentò. “Finalmente dormite tutti e due. Posso andare a riposare.” Buttò uno sguardo al letto che lei e Megamind avevano messo per le notti di emergenza, per esempio quando la bambina non si sentiva bene o quando ci si addormentava prima della piccola.
 
“Sai, Megamind…” disse Roxanne come se avesse potuto sentirlo o capirlo “ Mi manchi già… pensa un po’ se un giorno dovessi partire per.. che so… qualche mese? Impazzirei!” e si lasciò cadere sul lettino. “Ma che faccio! Parlo da sola! Bene!” e si portò le mani agli occhi. Le venne da urlare, ma riuscì a bloccarsi quando Emma emise un mugolio. Roxanne ingoiò il grido e strinse i denti “Non so cosa farti quando ritornerai adulto… se picchiarti o violentarti!” e sbatté i piedi sul materasso, ridendo e ruggendo allo stesso tempo.
 
Roxanne era veramente confusa. Naturalmente era al corrente del fatto che, dopo ventiquattro ore, tutto si sarebbe aggiustato. La macchina, però, era rimasta abbandonata per lungo tempo e nessuno poteva sapere se tutti i suoi componenti erano ancora funzionanti.
 
“Lasciamo perdere e riposiamo…” chiuse gli occhi. Prese un lungo respiro e si appoggiò le mani alla pancia ancora gonfia. “Mi sembra proprio di aver partorito tre figli… che stress!” ma i suoi pensieri vennero interrotti da un gridolino acuto. “Chi poteva essere..?” disse Roxanne alzandosi e guardando il soffitto.
 
Avanzò verso la culla con cautela, sperando di essersi immaginato quel lamento. Invece era vero.
 
Sospirò e rise “Che c’è, Megamind?” e lo osservò mentre dai suoi occhi sgorgavano goccioloni che andavano a far brillare le sue iridi . Allungò una mano verso di Roxanne e poi se la appoggiò al pancino; più precisamente allo stomaco. Sentii un brontolio leggero.
 
Roxanne spalancò gli occhi “Bene! Ora hai fame, eh?” e rise al pensiero di ciò che avrebbe dovuto fare.
 
 
Volevo avvertire che questo capitolo è stato scritto dall’autrice MegamindArianna.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ritorno al presente ***


Roxanne prese in braccio il piccolo neonato blu,e si rizzò a sedere,accarezzando il pancino ricoperto dall’unicorno rosa di stoffa.Baby Megamind,posò una piccola manina sul seno destro,passandola sul capezzolo gonfio.Roxanne si morse il labbro inferiore accarezzandogli la testolina.Megamind continuò a tenere fisse le iridi verdi sul ventre…Lei non  riuscì a trattenere una risatina.Si comportava esattamente come faceva da adulto.
 
“Megs…sei un gran pervertito!Si,si…ora si mangia.”
 
Sbottonò la camicia blu,e abbassò la spallina del reggiseno di pizzo e seta rosa,taglia numero sei,con una macchia di latte sulla punta.
 
Abbassò completamente la coppa del reggiseno,scoprendo la parte desta,soda e gonfia.Megamind allungò di nuovo la mano,e sfiorò con i piccoli polpastrelli il capezzolo gocciolante,dando un piccolo gemito.Roxanne con un sorriso,alzò lentamente il corpicino blu,e se lo portò più vicino…la sua boccuccia si avvolte intorno al piccolo rigonfiamento rosa,e cominciò a succhiare.
 
La reporter rabbrividì.Era una sensazione…erotica…meravigliosa.Aveva già allattato Emma,ma…l’dea di allattare il proprio ragazzo l’eccitava più di quanto riuscisse a fare con sua figlia.Ma questa sensazione le dava uno strano calore allo stomaco dolce,caldo e piacevole.Improvvisamente…delle eccitanti fantasie invasero la sua mente.Si sentiva strana e…avrebbe voluto che il suo Megamind,l’adulto, fosse lì con lei…ma aveva solo il piccolo Megamind.
 
Continò ad accarezzare la pelle blu.I suoi occhi verdi erano chiusi,la manina era attaccata alla pelle rosa,e la sua piccola lingua sfiorava il latte,mentre la bocca succhiava.Il viso di Roxanne aveva un sorriso sulle labbra,gli occhi celesti fissavano il corpicino paffutello.Le mani rosa venivano a contatto con la morbida pelle blu.Era una sensazione meravigliosa.
 
Cercava di intuire i pensieri del piccolo.
 
“Chissà…forse con il corpo sei un bambino…ma forse la tua mente è ancora adulta,e ora ne stai aprofittando!Ma sai una cosa…non mi dispiacerebbe affatto.Sarebbe un bel giochino eccitante,se…potessi avere rapporti sessuali in questi giorni.Ma non m’importa…mi piace stare con te.”Disse portandosi la testolina calva alle labbra.
 
I dentini mordicchiarono il capezzolo.Roxanne ridacchiò.
 
“Ehi tigrotto,vacci piano!Non sono una caramella sai?”
 
Intanto Emma stava dormendo come un angioletto accanto a loro,con un pollice in bocca.Portò la carrozzina più vicino,e depose con la massima delicatezza la piccola aliena sul letto,mettendole ai lati due cuscini per non farla cadere.
 
“Certo che è strana questa situazione…strana,e divertente…mi piace.”Disse accarezzando il corpicino della figlia.
 
Megamind succhiò ancora per qualche minuto,poi si staccò,dando un leggero sbadiglio.
 
“Hai sonno vero?Tranquillo…dormirai qui…vicino a tua figlia”
 
Non sembrava obbiettare.Roxanne sistemò il reggiseno e si riabbottonò la camicia,dopo aver appoggiato Megamind accanto ad Emma.Li guardò con un sorriso…sembravano gemelli.
 
Il suo sguardo si posò di nuovo sul pigiamino di cotone fatto da Minion per Emma,ma che in quella occasione aveva indosso Megamind…e vide una macchina fotografica proprio sul comodino accanto al letto.
 
“Ora ricordo!”Disse mettendosi una mano fra i capelli.Si allungò,e prese la macchina.
 
“Ora vedrai di quali crudeltà è capace la giornalista Roxanne Ritchie,mio bel maschiaccio supercattivo!”Gignò fra i denti con un sorriso sulle labbra color amarena.
 
Inconsapevole e ignaro di ciò che Roxanne stesse facendo,il piccolo continuava a cavalcare nel mondo dei sogni.
 
Flash
 
Roxanne ridacchiò malignamente.La guardò:Megamind con un pigiamino da femmina.
 
“Perfetta…mh…avrei un pensierino diabolico…potrei farlo…questa è la mia unica occasione…non mi permetterebbe mai di farlo nella vita reale.”
 
Con cautela si avvicino…girò sul fianco il corpo dormiente…e sulla schiena vide i bottoncini rosa.Li aprì uno ad uno.
 
Fece scivolare con cautela la piccola veste dal corpo,e l’unica opposizione,fu un piccolo gemito che uscì dalla bocca blu.Ma…aveva ancora il pannolino.
 
“Accidenti!Avrei dovuto farlo prima di vestirlo!”Disse accignlandosi.”Va bhe…non importa…mi accontento.”
 
Flash
 
“Va bene…è comunque un umiliazione.Potrei…utilizzarla per ricattarti…può sempre tornare utile!”Disse ridendo.
 
“Però non c’è molto gusto…non posso nemmeno sentire la tua voce che dice:’No Roxy,ti prego non farlo!Non fotografarmi ti prego!’”
 
“Oh,Megs…non sai quanto ti amo…mi manca però sentire il tuo ‘Ti amo anch’io amore…’…e non vedo l’ora che tu ritorni come prima per sentire queste parole,e per ricoprirti di baci.”
 
Si sedette di nuovo sul letto per guardare i suoi angioletti…e sospirò.
 
Stette a guardarli per un po’…addormentati…così teneri e innocenti…e non ci volle molto che si appisolò anche lei…

Venne svegliata da un piccolo ma acuto urlo.Aprì gli occhi azzurri di scatto,per vedere Megamind che si dimenava e scalciava a vuoto i suoi piccoli piedini.Sorrise leggermente,e allungò le braccia per prenderlo in braccio.
 
“Oh Megs…che ti succede?Non avrai per caso…?”…e invece si.
 
 “Oh Megamind!Hai una digestione molto veloce!Andiamo puzzone!Andiamo a lavarci e a metterci un nuovo pannolino.
 
Pose Emma che ancora dormiva ignara della situazione,delicatamente in carrozzina,e portò entrambi in bagno…di nuovo.
 
Tolse il pannolino con disegnate le figure dei Looney Toons,e pulì delicatamente le parti intime dell’alieno con una salvietta.Stava per prendere un nuovo pannolino…quando si rese conto di avere degli aloni di sudore sotto le ascelle e aveva i capelli crespi,sudati e spettinati…e vide la vasca da bagno proprio di fianco a lei.Ebbe la tentazione.Voltò la faccia al neonato.
 
“Ehi Megs…che ne dici?Ce lo facciamo un bagnetto?”Sul fasciatoio,Megamind stava cercando di infilarsi un piedino in bocca.
 
“Ahaha!Oh Megs!”Si affacciò sul suo viso…e toccò leggermente le sue labbra con le sue.Anche se per pochi istanti.Ma non ne ebbe rancore.
 
Cominciò a far scorrere l’acqua calda nella vasca da bagno,e ci versò del bagnoschiuma al fiore di loto,creando tante bollicine bianche.
 
Quando si spogliò completamente,e la vasca fu riempita,Roxanne prese Megamind in braccio,e entrò tra il vapore,e l’acqua calda.Si sdraiò,e si appoggiò al ventre Megamind,accarezzando la sua piccola schiena blu. Fra le bolle,l’accqua calda…era in estasi…si sentiva quasi come nei preliminari prima di fare l’amore.Anche quando era incinta facevano l’amore…quasi una volta al giorno prima del quinto mese.
 
“Oh Megs…ti amo… è strano dirlo ad un neonato…ma ti amo tanto!”Sussurrò chiudendo gli occhi.
 
Si rilassò…e sentì Megamind dare un piccolo gemito felice prima di addormentarsi.Ma non fu la sola cosa che avvertì.
 
 
Rimase nell’acqua per pochi minuti…e sentì mentre si assopiva una piccola scossa elettrica.Ma Roxanne non ci fece caso…si addormentò.
---
 
Era passata una mezz’ora…Roxanne era sveglia,ma non aprì gli occhi.Si sentiva il corpo schiacciato da una leggera pressione…e un sospiro che accarezzava la sua pelle.
 
Aprì gli occhi mettendo a fuoco la vista…
 
“AAAH!!”
 
“OH DIO!!COSA?!COSA?!ROXANNE?!MA CHE CI FAI QUI!?”
 
L’urlo di Roxanne spaventò a morte Megamind….che era proprio sopra di lei,nella sua forma normale.
 
“…”
 
“…”
 
“Megs…ma…non sono ancora passate ventiquattro ore!”
 
“Eh?E perché sarebbero dovute passare ventquattro ore?”
“Aspetta…vuoi dire che non ricordi nulla?”
 
“Bhe…a quanto vedo…direi che siamo nei preliminari di un giochetto…particolarmente piccante…non è così?”
 
“A dire il vero…bhe…”
 
“Cosa?”
 
Roxanne gli prese il testone,e lo tirò su di lei per baciarlo.Lo baciò come se non lo vedesse da anni,appassionatamente,con dolcezza,mettendoci anche la lingua.
 
“Prima di tutto…questo…non vedevo l’ora di farlo...”Sussurrò.”Adesso…ti racconto…”
 
Naturalmente…la sua reazione non fu delle migliori…
 
“Cosa?Io ritornato bambino a causa del Tornagiovane?Non dire bugie Roxanne!Poi ti cresce il naso!”
 
Erano ancora immersi nell’acqua calda.Roxanne gli sorrise.
 
“Non era una bugia!Ti ho detto la verità!”
 
“Si…come no!Inventatene un’altra!”
 
Roxanne allungò il braccio,e raggiuse la tasca dei Jeans appoggiati sullo sgabello accanto alla vasca.Dentro c’era la macchina fotografica.Gli mostrò le foto….
 
“…”
 
“Sorpreso eh?”Chiese lei.
 
“Più che altro…umiliato.Roxanne…non userai quelle foto per mettermi in ridicolo vero?”
 
“No…solo per ricattarti.”
 
 
Megamind si precipitò su di lei facendole il solletico.
 
“NO!Non si fa Roxanne!Dammi subito quella macchina!Non puoi prenderti gioco di un supercattivo!”
 
“No Megs!Così mi affogherai!Piantala ti prego!Per favore smettila!”
 
Continuò a farle il solletico,mentre lei si dimenava fra le bolle…finchè…
 
Blop…
 
Quando la macchina cadde nell’acqua si fermarono,e si guardarono negli occhi con sguardo senza emozioni.Stavano fermi senza muoversi di un solo centimetro.
 
Le labbra blu si trasformarono in un sorriso…e contagiò Roxanne quando iniziò di nuovo a ridere.
 
“Ahahah!Almeno mi sono liberato da questa umiliazione…”
 
“Hai una risata meravigliosa tesoro…e una voce che mi fa venire la pelle d’oca…”
 
Fece un tono profondo…con la classica voce vellutata.
 
“Davvero?...mh…grazie Roxanne.Ma…che cosa c’entra?”
 
Roxanne gli afferrò le spalle,e lo baciò per qualche secondo.
 
“Significa…che ti amo…e che non sarò mai stanca di amarti…”
 
“Ti amo anch’io…mio dolce angelo…”
 
Sospirò felicemente…quanto desiderava udire queste parole…
 
“Ciò che non mi spiego…è…che non sono passate ventiquattro ore…e sei tornato adulto…”
 
“A dire il vero…non me lo so spiegare…forse è un effetto collaterale…”
 
“Bhe…non importa…sono felice che tu sia qui…”
 
Stavano per baciarsi di nuovo…ma furono interrotti da un lamento.
 
 Emma si era svegliata,e cominciò a lamentarsi.Roxanne avvicinò la carrozzina.
 
“Piccolina…finalemnte ti sei svegliata…”Disse il padre.
 
“Che ne dici…qui c’è abbastanza spazio per tre.”
 
“D’accordo…”
 
Megamind si tolse da sopra di lei,e si mise al suo fianco.
 
Roxanne abbassò la carrozzina,e le loro mani,rosa e blu,tolsero i vestitini ad Emma,controllando che non avesse imbottito il pannolino.Presero il corpicino,e lo immersero nell’acqua,dandosi un abbraccio a tre.Megamind avvolse le braccia intorno a Roxanne e ad Emma,e loro fecero lo stesso con lui.
 
“Vi amo…piccole mie.”
 
“Anche noi ti amiamo stupidone…”Lo baciò sulla guancia.Si abbandonarono felici in un morbido sonno nell’acqua calda in quel giorno di dicembre…
 
Chiedo scusa per gli errori grammaticali e di ortografia…e spero che vi sia piaciuta.Fatemi sapere! :D
 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1075453