My Heart belongs to me!

di KuroiHana
(/viewuser.php?uid=200640)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I: Are we really Nobodies? ***
Capitolo 2: *** II: 1 Year before ***
Capitolo 3: *** III: Xion ***
Capitolo 4: *** IV: Distance ***
Capitolo 5: *** V: Goodnight, Princess ***
Capitolo 6: *** VI: There's something in your eyes, Xion ***
Capitolo 7: *** VII: Scattered Dream ***
Capitolo 8: *** VIII: Axel's point of wiew (Capitolo extra :D) ***
Capitolo 9: *** IX: This night belongs to us ***
Capitolo 10: *** X: It must be this, the end? ***
Capitolo 11: *** XI: Are we really nobody? (Reprise) ***
Capitolo 12: *** XII: Why? ***
Capitolo 13: *** XIII: Closer to the end. ***
Capitolo 14: *** XIV: Please don't go… ***
Capitolo 15: *** XV: Bonus ***



Capitolo 1
*** I: Are we really Nobodies? ***


I: Are we really Nobodies?


Era una normale giornata, una come le altre, e Roxas si trovava come tutti i giorni sulla torre dell’orologio di Twilight Town.
Aveva già iniziato a mordicchiare il suo ghiacciolo, quando arrivò qualcuno alle sue spalle:
“Non si aspettano più gli amici?” Era Axel, un ragazzo alto dai capelli rosso fuoco, più espansivo del suo amico.
“Ehm… No, ecco… Axel, temevo non venissi più…” Aveva smesso di mordicchiare il gelato e ora aveva lo sguardo verso il basso, quasi triste.
“Dopo quello che è successo temevo che non saremmo più stati amici…” Una lacrima scese dagli occhi di Roxas. 
Axel parve sorpreso da quelle parole:
“Ma di cosa stai parlando, sei impazzito? E’ successo, non puoi farci nulla…” Anche Axel adesso aveva abbassato lo sguardo.
“ E lei?” Disse Roxas, guardando l’amico negli occhi.
“Lei è andata via, ha proseguito nella sua ascesa senza di noi, Roxas… Anzi, penso che a lei importasse più di te che di me: per questo ti ha cercato, e…”
“Mi ha cercato?” Axel fu interrotto da Roxas. “Lei mi ha…” La sua espressione, per un attimo sorpresa, tornò subito ad essere triste.
“L’ha fatto davvero? Ci ha abbandonati? I suoi... I suoi migliori amici, li ha lasciati così? In questo mondo che non apparteneva a nessuno dei tre, lei ha trovato una scappatoia e ci ha lasciati qui?” Roxas alzò il volto in lacrime e guardò Axel negli occhi: “L’ha veramente fatto?”
Axel lo guardò quasi freddamente: “Noi Nessuno non abbiamo sentimenti… Dunque perché piangi?”
Roxas si toccò il petto e poi le mani “Già, forse non sono proprio uno di voi…” Detto questo si alzò e getto la tunica nera che indossava nel vuoto sotto la torre.
Axel lo guardò stupito: “Cosa credi di fare?”
“Me ne vado…” Roxas non si girò nemmeno per salutare l’amico.
Axel si alzò velocemente urlando di rabbia “Voi due credete di essere uguali, no? Allora perché diavolo mi lasciate qui come un cane? Non sono diverso da voi!”
Roxas si girò verso l’amico.
“E allora dimostralo: dimostra qualche emozione ogni tanto, anche se non puoi provarle veramente… Prova ad immaginare di avere un cuore, e quello sarà li nel tuo petto.. Pensa a Xion che se ne va, e a me… esprimiti!”.
Axel non pianse ma il suo volto prese prima una riga triste, poi fece un sorriso.
“Sei veramente innamorato di Xion, non è così?”
Roxas lo guardò e Axel capì.
"Andiamo a cercarla, ti va?"
Roxas era tristissimo, a pezzi… Ma accettò.
 
 
-We do too have hearts…

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II: 1 Year before ***


II: 1 Year before.
 
 
 
Roxas giaceva per terra, con i vestiti stracciati, ferito e senza sensi.
Sentiva una voce che gli parlava: “Roxas…” La voce era soave, dolce…
Non vedeva nulla, davanti a lui c’ era solo oscurità.
“Bene, in questo ragazzo aleggia un’oscurità che non mi lascia indifferente” Disse un’ altra voce, proveniente da una sagoma indefinita: “Qual è il tuo nome, ragazzo?” Si rivolse a Roxas.
“Il mio? Sora… O forse quello non è il mio nome…” Non sapeva che dire…
“Sora? O forse Roxas?” Disse l’uomo.
Roxas si risvegliò in un letto, circondato da gente.
“Chi è questo qui?” Esclamò un ragazzo dai corti capelli grigi.
“E’ il nuovo arrivato, Zexion, non cominciare…” Gli rispose un uomo molto alto con i dread.
“Ah sì? E chi l’ha deciso?” Esclamò una giovane donna dai capelli biondi.
“Bene, bene… L’ho deciso io.” La voce era la stessa del sogno. Apparteneva ad un uomo alto dai lunghi capelli argentei.
Un ragazzo dai capelli rossi si avvicinò sorridendo “Era ora che arrivasse una faccia simpatica!”
Roxas si alzò: era confuso, indossava una tunica nera e guardava l’uomo dai capelli argentei.
“Cosa…”
“Axel, tu sarai il suo partner per un po’, insegnagli a combattere. Lui possiede il Keyblade.” Disse l’uomo.
Axel sorrise e gli porse la mano. 
“Piacere, il mio nome è Axel! L’ hai memorizzato?” 
Roxas lo guardò “Non so il mio nome… penso sia Roxas”. 
Axel sorrise ancora: “Bene, quando sarai pronto ti insegnerò tutto quello che c’è da sapere!”.
Passarono diversi giorni, o forse settimane, e ormai Roxas aveva imparato tutto su cosa doveva e non doveva fare.
Già, ma quello che gli mancava di conoscere era la sua identità, e il perché quella gente gli ordinava di fare quelle cose.
Un giorno, Axel lo invitò a mangiare il gelato con lui, sulla torre.
A Roxas sembrava aver trovato un vero amico. Ed era così.
“Axel, spiegami una cosa… Noi Nessuno non abbiamo un cuore, giusto?”
Axel lo guardò “Già, per questo lavoriamo per costruire i Kingdom Hearts”.
Roxas lo guardò e sorrise “Certo, capisco”.
Axel lo guardò e ricambiò il sorriso: "Sei così ingenuo! Ti ammiro, sai?" 
Continuò a mangiare il gelato silenziosamente, e anche Roxas fece lo stesso.
 
 
-A new beginning…

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III: Xion ***


III: Xion.
 
 
 
Il giorno dopo, Roxas si risvegliò e andò nella sala centrale:
C'era Demyx, il “Notturno Melodico”, che suonava il suo Sitar sul divano, ignorando completamente Xigbar, il “Tiratore Rapido” che, nervoso di prima mattina, gli dava addosso.
Vexen, il “Freddo Accademico”, si avviava al suo laboratorio, mentre Xaldin, il “Feroce Lanciere”, era intento a pulire le sue lance; Lexaeus, l' ”Eroe Silenzioso”, leggeva silenziosamente, e Larxene, la “Ninfa Selvaggia”, guardava tutti dalla poltrona con aria di superiorità.
Ed eccolo là, Axel, il “Soffio di Fiamme Danzanti” che gli veniva incontro, e dietro di lui Saïx, il “Mago Lunatico”:
"Ragazzi, tutti nella sala rotonda".
"Questo è un grande giorno per l'Organizzazione: oggi, miei prodi, diventeremo ancora più forti grazie alla nostra creazione... Numero Quattordici: Xion..."
Roxas si guardò intorno e scorse una persona incappucciata, probabilmente una ragazza, molto minuta.
 
La ragazza si guardò intorno stordita, poi uscì dalla stanza, dopo gli altri membri.
Roxas si fermò a guardarla per molto tempo, e all'improvviso lei scoprì il suo volto:
era delicato, aggraziato, splendido; aveva gli occhi blu, come quel mare che appariva nei suoi sogni, e i suoi capelli erano neri, come la notte più scura, ma non c'era l’ ombra di un sorriso sul suo volto.
Roxas continuava ad osservarla, senza farsi notare.
Non parlava, e a quanto pareva nessuno si rendeva conto della sua bellezza: era come se solo lui fosse in grado di vederla...
Venne la sera e Roxas, come sempre, si stava avviando verso la sua camera, mentre conversava con Axel.
"Tu cosa ne pensi? Insomma, con quel cappuccio sempre tirato su è un po'… Tenebrosa, no? Siamo sicuri che sia una donna?"
"Oh sì, è una donna…" Disse Roxas abbassando lo sguardo.
"Ohohoh! Non sarà mica che Roxas, il numero tredici, sia interessato a codesta ragazza?" Disse Axel ridacchiando.
In quel preciso istante apparve Larxene, che borbottava qualcosa sul voler essere l'unica ragazza nell'organizzazione e perciò non volerne altre.
Roxas e Axel scoppiarono a ridere, tanto da dimenticare di cosa stavano parlando.
I due si salutarono, e Roxas andò nella sua stanza, continuando a ridacchiare. Alla fine, si addormentò sorridendo.
"Hey… Noi due siamo collegati, Roxas… Non scappare"
Una ragazza gli parlava piano.
"Noi… Siamo… S-So…"
Roxas si risvegliò bruscamente… Aveva fatto uno strano sogno, e non sapeva cosa fare: era confuso.
Axel, che voleva andarlo a svegliare, lo trovò seduto sul letto in preda al panico.
"Hey, Roxas, che ti prende?"
"Xion! Xion…" Disse Roxas, calmandosi lentamente "Lei, io… Sora…"
Axel sbarrò gli occhi, poi sorrise.
"Stai calmo Roxas, ci sono qui io!"
Roxas sorrise a sua volta
"Grazie, amico mio…"
Roxas e Axel uscirono fuori, quando all’ improvviso Roxas venne fermato da Saïx:
"Numero tredici, oggi farai da mentore al nuovo numero quattordici. Mi raccomando…"
"Sarà fatto!" Rispose Roxas con ostentata positività, sorridendo ad Axel.
Entrambi si diressero verso la sala dove si riunivano tutti i membri per prepararsi alle missioni, ed eccola lì: Xion…
Senza dire una parola, aprì un passaggio e incitò Roxas a seguirla.
Poco dopo, i due arrivarono a Twilight Town per compiere la loro missione.
"Bene, Xion, spero tu sappia come si combatte: Axel l'ha insegnato a me, devi solo sentirti un tutt’uno con la tua arma e..."
Neanche il tempo di finire la frase che lei aveva già eliminato una decina di Heartless.
"F-Formidabile!" Disse Roxas, arrossendo di colpo sulle guancie.
Xion si girò verso di lui "Numero tredici, andiamo nel luogo della missione."
Roxas rimase immobile… Aveva parlato! Aveva una voce dolce, soave… Una voce serena come quella nei suoi sogni e come quella che aveva sentito il giorno in cui aveva ottenuto il suo nuovo nome.
Giunsero al ring di sabbia, dove Roxas in passato aveva combattuto con Hayner, anche se non se lo ricordava. Era tutto deserto.
"Beh, allora? Quale sarebbe la nostra missione, Xion?"
"Numero quattordici..."
"Ah... Sì, beh… Allora, quale sarebbe la nostra missione, N-Numero quattrordici?"
"Qui c'è scritto , ma io non..."
Xion fu interrotta da una scossa del terreno. Apparve un alone nero, e tutto divenne scuro intorno a loro.
La ragazza indietreggiò impaurita, e per sbaglio si scontrò con Roxas. Roxas arrossì, e senti il fremito di Xion. Decise di mettersi davanti a lei per proteggerla.
"Numero tredici, questa è…"
"Roxas! il mio nome è Roxas!"
"… Roxas! E’ una missione... Per tutti e due!"
Apparve una figura nera enorme: sembrava quasi un titano d’ ombra, che cominciò ad attaccarli lanciando delle sfere di oscurità dritte verso Xion. Roxas, che era già pronto, le parò con il Keyblade.
Xion era impaurita.
"E' un Darkside! Sta attenta, schiva le sue sfere, o parale con il Keyblade!"
"O-Okay, Roxas…"
Combatterono fianco a fianco, fino allo sfinimento, ma il nemico restò in piedi...
"Roxas… Non ce la faccio più…"
Roxas la guardò, dopodichè, con un colpo deciso, riuscì ad abbattere l'enorme avversario.
Xion giaceva a terra, ansimante dalla fatica. Roxas la tirò su: "Tutto bene, Xion?"
"Adesso sì…" Disse lei guardandolo. Roxas sorrise.
In quell’attimo, i loro sguardi si incontrarono: blu come quel mare che vedevano in quelle memorie che non gli appartenevano…
"Xion… Perchè… Ti sento così vicina?" 
"Perchè noi facciamo parte della stessa metà, Roxas…" Disse Xion, continuando a guardarlo…
"Il tramonto è magnifico qui…" Proseguì, girando lo sguardo "Andiamo a mangiare un gelato sulla torre…"
Roxas accennò un sorriso e la seguì.
Axel scrutò dall'alto della torre Xion e Roxas: nella sua mente echeggiavano le parole di Saïx, che lo avevano trafitto come lame. Ora la sua rabbia era incontenibile.
"Vieni, Xion, ti faccio conoscere A..." Axel aveva il volto intriso di rabbia.
"Axel, tutto bene?"
Il ragazzo cambiò espressione nei confronti di Roxas.
"Tutto bene, tieni." Gli allungò un gelato.
Roxas sorrise "Ne hai uno anche per lei?"
Axel storse il naso "La numero quattordici? Qui?" Xion abbassò lo sguardo.
Roxas li guardò "Beh? C-Che succede?"
"Lei chi è per aggiungersi?" Disse Axel freddamente.
"A-Axel, lei è una mia amica, adesso…" Disse Roxas, guardandolo negli occhi.
lo sguardo fu ricambiato "E così sia"
Detto questo, allungò un gelato anche a Xion, con un sorriso di sfida:
"Numero otto: Axel… L’ hai memorizzato?"
Passavano le ore, e loro restavano lì, ad ammirare il tramonto, insieme…
Erano in simbiosi perfetta.
Roxas guardò i suoi amici: era tutto così perfetto, adesso…
 
 
 
-The fourteenth member…

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV: Distance ***


Ma come sono veloce *OhOhOh*
Ecco un altro capitolo! Buona lettura!

IV: Distance.
 
 
 
La mattina seguente Roxas si svegliò ancora una volta stranito per via dei suoi sogni.
Uscì dalla sua stanza e incontrò Xion, che gli sorrise dolcemente. Stupito, lui arrossì teneramente.
Axel apparve alle sue spalle, con un aria tutt'altro che felice:
"Roxas, sta attento: la situazione ti sfuggirà di mano, credimi."
Roxas lo guardò stupito.
"C-come?"
Axel si voltò, senza dire altro.
Era come se lui sapesse qualcosa… Allora, Roxas pensò tra sé:
“Chissà cosa intendeva… Chissà se è importante o meno… Gelosia? No, non credo…” dopodiché, rivolgendosi all’ amico, disse:
"I Nessuno non hanno un cuore, giusto? E allora perché lo sento battere quando sono con lei?"
"I Nessuno non hanno un cuore, punto. Fine della discussione!" Esclamò Axel.
"Cosa ne sai tu?" 
"E' meglio che tu non lo sappia, Roxas! Dannazione..." Axel abbassò la testa.
Roxas si voltò intristito:
"Axel, amico mio… Cosa ci sta succedendo?"
"Sarà meglio non parlare più… Ne io, ne te, ne tantomeno la quattordicesima… Ti prego…" Concluse Axel.
"Idiota!" 
Roxas scappò nella sua stanza.
Si sentiva confuso, non sapeva cosa stava provando. Era… Tristezza quella?
 
Xion si affacciò alla stanza di Roxas.
"Hey, Roxas, sei tornato a dormire? Incredibile, non sei nemmeno sceso a mang-"
Si interruppe vedendo che Roxas se ne stava accovacciato.
"Hai litigato con Axel, vero?"
Roxas lanciò un libro verso il muro.
"Cosa vuoi? Cosa vuoi da me?" Xion rimase atterrita.
"Ho capito, s-scusami… E' meglio se ora vado…"
"Vai!" Disse Roxas, con tono arrabbiato.
Xion scappò via a testa bassa, finché non si sentì afferrare i polsi.
"Cosa… Axel?"
"Xion… E’ meglio che… Insomma, tu e Roxas… Non avvicinatevi troppo…"
"Anche tu adesso!? Cosa volete da me? Mi avete creato voi, okay, ma la mia vita è la mia vita!"
Axel la guardò.
"Se scoprono minimamente che Sora è stato così forte da avervi donato il suo cuore… Vi elimineranno…"
Xion alzò la testa e fissò Axel. "A me cosa interessa?"
"Non innamorarti di Roxas, Xion… Te ne prego…" Disse Axel guardandola.
Xion lo fissò ancora. Poi se ne andò nella sua stanza.
"COSA HO FATTO DI SBAGLIATO?! Dannazione..." Detto questo Axel se ne andò nella sua stanza.
Saïx assisteva alla scena interessato. Che fosse stato lui a creare tutto questo?
La mattina dopo, i tre si alzarono di pessimo umore, e nessuno di loro uscì dalla propria stanza.
Solo quando Saïx chiamò tutti per l'assegnazione delle missioni, si videro anche le loro figure.
Quando i loro sguardi si incrociarono, tutti e tre si girarono di scatto da un’ altra parte.
"Lord Xemnas mi ha consegnato le missioni… Luxord!"
"Sì?"
"Tu e Xaldin ad Agrabah, ci sono varie cose da sistemare."
"Perfetto"
Detto questo, Xaldin e Luxord partirono.
"Xigbar!"
"Sì, capo?" Disse Xigbar con tono ironico.
"Tu e Demyx, annesso che lui faccia qualcosa, al Colosseo dell’ Olimpo: mi raccomando, è piuttosto urgente."
"Uffa..." Anche Demyx e Xigbar partirono.
"Infine: Roxas, Axel, Xion, come al solito a Twilight Town. Xion deve fare molta pratica."
I tre non si mossero.
"Mi avete sentito? O devo prendere provvedimenti con Lord Xemnas?"
Axel aprì di forza un varco oscuro e spinse gli altri due dentro.
Una volta arrivati, erano ancora turbati dall'ultimo litigio.
"Scusate, ragazzi… Non è partita da me la cosa." Disse Axel amareggiato.
"No, scusatemi voi…" Disse Xion.
Roxas si morse il labbro, poi andò ad abbracciare entrambi con un salto.
"Smettetela, idioti! Noi siamo un trio!"
I tre sorridevano, mentre andavano nel luogo della loro noiosa missione: -Eliminare una ventina di Heartless.-
Terminata la missione, andarono alla torre, il loro ritrovo, e mentre mangiavano il gelato, Xion esordì:
"E' solo il secondo giorno e già siamo così uniti?"
Roxas rise "E' colpa di Axel! E' lui che ti fa diventare così socievole!"
"Ah ah! Sì, lo so!"
Scoppiarono a ridere tutti e tre, dopodiché ritornarono al Castello.
Passarono vari mesi fra missioni, gelati e risate, e tra Roxas e Xion cominciava a nascere un intesa niente male. Peccato che, poco dopo quello stupendo periodo, Xion cadde in uno strano e profondo sonno.
 
 
-We are friends, right…?

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** V: Goodnight, Princess ***


Vi avverto: Questo è uno dei miei capitoli preferiti! 
Certo che Rox doveva aspettare un momento come questo per...
Buona lettura ^w^
-Il diabolico Rox_21-



V: Goodnight, Princess.
 
 
 
Quella mattina Roxas e Axel si alzarono di buon umore, e decisero di andare a svegliare Xion.
La scena che si presentò loro una volta nella stanza di Xion sembrava quasi normale.
Tuttavia, dopo svariato tempo passato cercando di svegliare Xion, lei non sembrava reagire.
"Xion! Xion! Oh, diamine..." Roxas stava chinato su di lei.
In quei mesi il loro rapporto sembrava andato oltre la semplice amicizia. Si scambiavano confessioni, raccontavano dei loro sogni, si davano conforto l'un l'altro. E non poteva finire tutto così.
Roxas sentiva la rabbia prendere il sopravvento sul suo cuore. Cuore? Allora ne aveva veramente uno? Cosa sentiva battere quando la guardava? Cos'è che lo lo rendeva triste e furibondo?
"XION!!!"
Axel cercò di calmarlo: ormai era ora delle loro missioni, e non potevano tardare.
Come al solito, Saïx sembrava sapere qualcosa.
"Bene: Axel, Roxas, voi andrete in missione, dato che la Bella Addormentata non sembra aver intenzione di svegliarsi, oggi" Disse con infido sarcasmo.
"Bastardo..." Mormorò Roxas, attento a non farsi sentire. Dopodiché andò a svolgere la sua “stupida” missione.
Dopo la missione, al ritorno al Castello, Roxas era totalmente assente. Se ne stava piegato, con gli occhi pieni di rabbia. Era confuso.
"Axel… Aspettami al castello, io… Devo fare una cosa." Roxas mostrò un ostentato sorriso.
Axel capì "Ok amico, a dopo."
Roxas aprì un varco e si diresse al suo interno. Andò dove aveva avuto quelle strane visioni: il ritrovo di Sora…
Il mare, blu come i suoi occhi… E il frutto che lui doveva dare a lei… Sì.
Il suo obbiettivo era prendere qualche conchiglia, ma si soffermò anche a prendere un frutto, per dividerlo con Xion.
“Si dice che lo si debba dividere con la persona amata, in modo che i loro destini si intreccino per l’ eternità… Ma cos'è realmente l'amore? E come lo si riconosce? E' solo un illusione o è una sensazione fondata?”
Nella testa di Roxas aleggiavano queste domande, che lo tormentavano giorno e notte.
Con il bottino tornò al castello e subito si diresse nella stanza di Xion, che dormiva immacolata.
Andò vicino a lei e si sedette sul suo letto. Poi, delicatamente le sollevò la mano:
"Xion, oggi sono andato sull'isola, l'isola di Sora… Ti ho preso tante belle conchiglie e… Beh, l'altra cosa è una sorpresa per quando ti risveglierai. Per il resto… Buonanotte, principessa." E detto ciò le stampò un bacio sulla fronte e se ne andò.
Axel guardava la scena intenerito. Non capiva cosa stava succedendo, ma era felice.
Roxas uscì dalla stanza e guardò l'amico:
"Axel… Devi dirmi qualcosa?"
Axel lo guardò stranito: "Ehm, no… Perché?"
"So che è una marionetta creata da voi, nel castello dell'Oblio. E so anche che un giorno tornerà a far parte di Sora, come me. Non c'è futuro per noi… Perché tu lasci che mi innamori di lei?"
"Io te l'ho detto, ma… Sinceramente non mi va di impedire il vostro amore. Io non posso amare, e non provo niente tranne che per te, a cui voglio bene. Ma non so cosa sia il volere bene, ne tantomeno cosa sia l'amore. Quindi voglio che almeno tu sia felice, dato che io non posso. Capisci cosa intendo?"
"A-axel…" Roxas abbracciò l'amico
"Hey, smettila di comportarti come una donnetta, scemo!" Disse Axel ridendo.
Roxas sorrise, per un attimo, ma poi tornò triste.
"Come faccio…?"
Axel lo riaccolse fra le sue braccia e lo strinse a sé.
"Un giorno sarà tutto finito, vedrai. Te lo prometto…"
Passavano le settimane, e Roxas continuava a portare conchiglie alla bella Xion addormentata.
Axel lo accompagnava e lo confortava ogni volta: ora più che mai aveva bisogno di lui.
"Ciao Xion, sono venuto anche oggi, eh… T-Ti ho portato tante belle conchiglie, ma ti prego, svegliati! Sora aspetterà: torneremo insieme da lui…"
Roxas era ridotto uno straccio. Non partecipava quasi più alle riunioni e svolgeva in modo pacchiano le missioni. Non ascoltava nessuno e a volte neppure mangiava, ormai dormiva nella stanza di Xion da mesi, tenendole dolcemente la mano, seduto su una piccola porzione di letto.
 
-Sleeping Beauty Xion…

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VI: There's something in your eyes, Xion ***


VI: There's something in your eyes, Xion.
 
 
 
Una mattina, stranamente Roxas sentì che la mano di Xion stava stringendo la sua.
"Ro… Roxas… uhn…" Era intontita, ma i suoi occhi erano aperti. Era passato tanto di quel tempo che Roxas non li ricordava così blu.
"Xion! Sei sveglia! Xion, sei…!" Roxas non riusciva a contenere la sua felicità.
Xion gli accarezzò la guancia piano, poi si alzò a sedere.
"Farò quello che dovevo fare tempo fa..."
Xion prese il frutto Paopu che Roxas gli aveva lasciato sul comodino, lo divise in due parti e metà ne diede al ragazzo. Poi gli baciò la guancia.
Roxas non credeva ai suoi occhi, era confuso. Xion gli accarezzò la guancia ancora una volta. Lui prese la sua mano e la portò al petto.
"Non aver paura… Non sparirò, adesso."
Roxas fissò gli occhi di Xion, quegli occhi così profondi, e poi… Posò le sue labbra su quelle della ragazza. Sentiva un battito… Sì, lo sentiva… Li sentiva entrambi…
I loro cuori stavano urlando, impazzendo.
Si guardarono negli occhi per molto tempo. Si scontrarono, si accarezzarono, solo con gli occhi.
Roxas mise una mano sulla guancia di Xion:
"Lo aspettavo da troppo tempo."
Xion sorrise.
"Non potremo amarci per sempre, lo sai."
Roxas la baciò ancora e ancora.
"Roxas..." Xion era diventata triste. Roxas si fermò. La guardò e le prese le mani.
"Non importa. Staremo sempre insieme. Perchè tu sei importante…"
Xion arrossì.
"Penso di aver scoperto cos’ è l'amore, Roxas…"
Roxas l'abbracciò dolcemente
"Anche io…"
I due uscirono dalla stanza, ed Axel sorrise nel vederli insieme.
"Bene, bene. Xion, ti sei svegliata finalmente!"
"Sì!"
Axel sorrise a tutti e due.
"Frutto Paopu, eh?"
Roxas e Xion sorrisero e si baciarono davanti ad Axel. Lui, però, non sembrava felice.
"Axel?" Roxas lo guardò
"Non qui, sconsiderati! Se vi beccano… Sarete in guai seri!"
Xion lo guardò.
"Axel… Io prima o poi tornerò a far parte di Sora. Non c'è futuro per me. Di cosa ti preoccupi?"
Ci fu un lungo silenzio. Poi, Roxas portò di corsa la ragazza nella sua stanza, la strinse e la guardò intensamente negli occhi.
"C'è qualcosa nei tuoi occhi, Xion. Qualcosa che mi fa capire che… Io… Io ti amo."
Xion sorrise sorpresa.
"Anche io… Anche io ti amo."
Axel capiva cosa stava succedendo. Ma erano entrambi in pericolo.
Una volta raggiunta la torre, ne avrebbero parlato.
 
 
 
 
 
-You're not a Nobody...

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** VII: Scattered Dream ***


VII: Scattered Dream.
 
 
 
Tutti rimasero sorpresi nel vedere la "bella addormentata" Xion di nuovo sveglia. Saïx stesso ammise il suo stupore, ma poi li mandò tranquillamente in missione.
Stupide, noiosissime missioni per ingrandire i Kingdom Hearts. 
Kingdom Hearts? E a loro a cosa sarebbe servito? Non aveva assolutamente senso. E Roxas non era l'unico a pensarlo.
Come al solito, dopo la missione i tre si recarono alla torre dell'orologio di Twilight Town.
"Ragazzi, stavo pensando una cosa. E se ce ne andassimo di qui, tutti e tre insieme? Lo so, è un’ idea assurda e contorta, ma…"
"Anch'io ci avevo pensato, sai?" Roxas venne interrotto da Axel.
Xion parve preoccupata, poi fece uno strano sorriso.
"Ah… Sì, sì… A-Anche io la penso così…"
Roxas la guardò:
"Non avere paura, ci penserò io a proteggerti da qualsiasi cosa. Ricordati che ti amo…"
Xion arrossì e Roxas la baciò. Axel sorrise vedendo la scena, dopodiché si alzò.
"Axel dove vai?" Disse Xion preoccupata.
"Vi aspetto al castello. Godetevi un po' di pace insieme" E detto questo sparì.
Roxas strinse la mano di Xion, che gli accarezzava piano le guancie.
"Mentre dormivo, ho fatto uno strano sogno…" La ragazza sembrava sempre più preoccupata. Roxas la esortò.
"Racconta."
Xion raccontò del sogno che aveva fatto.:
Si trovavano sulla solita isola, seduti dove Sora e i suoi amici si sedevano sempre. E Xion sembrava spaventata, turbata. Diceva di voler passare tutta la vita con loro due.
Più Roxas la ascoltava, più il suo viso prendeva una piega triste. E la stringeva a sè, mentre lei raccontava.
Alla fine, non poté fare altro che tentare di consolarla:
"Non sei quello che pensi. Per me non sei un semplice oggetto. Tu sei il mio universo, e ogni volta che vorrai potrai essere stretta da queste esili braccia, potrai ricevere un bacio e… Beh, essere amata da me…"
Xion sorrise.
"Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei trovato te… E’ un peccato che non ci sia futuro per noi…"
Roxas sembrò stupito da quelle parole.
"Non dirlo! Io posso darti tutto quello che vuoi: me stesso, la mia vita… Tutto! Per te ci sarà futuro!"
"Per uno stupido pupazzo non ci può essere futuro!"
Xion iniziò a piangere. Roxas le asciugò le lacrime con le labbra, dandole dei leggeri baci sulle guance dove scorrevano.
"I pupazzi non piangono."
Allora la prese dolcemente e la fece sedere su di lui, e poi la baciò. Un bacio travolgente. E Xion continuava a piangere fra le braccia dell'amato. Non aveva tregua…
Roxas, continuando ad asciugare le sue lacrime, aggiunse:
"Tutto questo finirà. Axel ce l'ha promesso…"
Xion sorrise e si lasciò andare a Roxas.
 
 
 
-Together forever…

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** VIII: Axel's point of wiew (Capitolo extra :D) ***


VIII: Axel's point of wiew (Capitolo extra :D)
 
 
 
Dato che questa FanFiction pian piano diventerà sempre più incentrata su quei due nani,
l'autore (Oh Oh Oh) voleva dare qualche momento di gloria anche al nostro super sexy
beniamino Axel.
 
Cosa c’entra Axel in questa storia?
Axel è un ragazzo espansivo, che pur non avendo un cuore è molto legato ai protagonisti di questa storia. Egli conobbe Roxas appena dopo il suo ingresso nell'Organizzazione XIII, ed essendo il suo mentore cominciò ad avvicinarsi sempre di più a lui. Axel, in questa FanFiction, sa molte cose che preferisce tenere nascoste a Roxas e Xion, come ad esempio le domande di Saïx, il fatto che gli sia stato chiesto di scegliere fra i due, e la consapevolezza del fatto che Xion verrà distrutta presto. Per questo pensa che sia meglio allontanarsi da lì.
 
Quindi Axel nella storia è un aiutante?
Certamente, anche se il suo comportamento fa capire il contrario. All'inizio sembra opporsi a causa di Saïx e dei suoi discorsi contorti, ma poi sembra cambiare fazione.
 
Ma perchè Saix?
Saïx e Axel (Isa e Lea) erano amici al tempo in cui erano umani, quindi sembrano conoscersi abbastanza bene. Per questo la figura di Saïx è abbastanza rilevante. Ora arriveremo al punto che tutti stavamo aspettando.
 
Perchè Xion dovrebbe scegliere un nano come Roxas, quando c'è Axel?
Beh, solo perchè sono collegati, altrimenti non avrebbe senso u.u
Ma stiamo perdendo di vista l'obbiettivo è_é Insomma, avevamo creato questo capitolo per non farvi venire il latte alle ginocchia… Ma forse qualcosa è andato storto ç_ç
 
 
Enjoy *^*

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** IX: This night belongs to us ***


IX: This night belongs to us.
 
 
Axel tornò al castello, senza far notare la mancanza dei due. Si chiuse nella sua stanza e guardò il soffitto turbato.
"Dannazione… In che pasticcio mi sono cacciato!" Detto questo si passò le mani tra i capelli, pensando.
La passione ormai li aveva coinvolti, tanto che non si erano accorti che era diventato troppo tardi per smettere di amarsi. Xion adesso aveva un solo desiderio: le onde…
Voleva sentire il rumore delle onde, mentre si lasciava amare da Roxas. Così Roxas decise di accontentarla: la prese in braccio e aprì un passaggio. La portò lì, dove il mare era più vicino; la posò sulla sabbia tiepida, togliendosi la tunica per poggiarla sotto di lei. Poi iniziò a baciarla dolcemente, mentre le onde bagnavano le loro scarpe.
Anche Xion si levò la tunica, mostrando un corpo bellissimo. Ora non contava più nulla. Quella notte apparteneva a loro, e nessuno avrebbe mai saputo niente di quell'amore, di quella passione, di quei baci, di tutto quello che stava succedendo.
Più si univano, più venivano colpiti dalle memorie di Sora. Lo vedevano.
Xion piangeva, stringendo a sè Roxas. Lui non riusciva a capire, era turbato, ma non riusciva a fermarsi. Così si strinse a Xion e continuò a baciarla, mentre si univano sempre di più.
Xion gli strinse il braccio. Roxas le sussurrò all'orecchio:
"Ti proteggerò sempre, abbi fede in me… Ora siamo uniti, è questo che conta…"
Xion aprì piano gli occhi. Era tra le braccia di Roxas. E sì, era quello che contava.
Roxas la guardava, mentre le baciava piano la fronte. Erano coperti solo da una tunica, e i piedi erano continuamente bagnati dalle onde.
Lei continuava ad abbracciarlo dolcemente, e lui la stringeva ancora di più. Dopo un po’, si alzò e si mise i pantaloni. Xion fece lo stesso, coprendosi anche il busto, e abbracciò la schiena nuda di Roxas. Era esile, ma lei lo amava così.
Lui le prese le mani e le strinse alle sue. Poi si girò e le sussurrò all'orecchio:
"Quando sarai lontana, il mio cuore sarà con te".
Xion lo guardò.
"Io non sarò mai lontana, Roxas…"
Il ragazzo sorrise e la invitò a tornare al castello. Xion lo baciò, e poi corse verso il passaggio. Roxas sorrise e la inseguì.
Fortunatamente arrivarono presto, e nessuno si accorse di nulla.
Roxas la invitò a entrare nella sua stanza. Si sdraiarono sul letto e Roxas l'abbracciò mentre le accarezzava i capelli delicatamente:
"Sei stanca?"
Xion fece di no con la testa: "E’ stata la notte più bella della mia vita…"
Roxas arrossì e la strinse di più: "Anche la mia…"
 
 
-Midsummer Night’s Dream…

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** X: It must be this, the end? ***


X: It must be this, the end?
 
 
 
In quel momento sentirono bussare alla porta.
"Roxas, Roxas! Sbrigati e aprimi!"
Fortunatamente era Axel: inutile dire che i due si erano preparati al peggio. Roxas aprì velocemente la porta.
"Dove diav…" Axel notò che Roxas era in compagnia di Xion, e questo lo fece infuriare ancora di più.
"Cosa diavolo non capisci della frase -POTREBBERO UCCIDERVI-? Non capisci forse? Hai qualche problema, tredicesimo?"
Axel era fuori di se, e Roxas lo guardava con rabbia.
"Ma cosa diavolo vuoi, Axel?! Prima sei con noi, poi contro di noi…"
Axel lo prese per la tunica.
"Roxas, vuoi continuare ad amare Xion fuori di qui… O vuoi sparire per sempre?"
Roxas rimase in silenzio.
"Stanotte Saïx mi ha fatto molte domande. E non potrai MAI sapere quali domande. Domande a cui non potevo rispondere. È dura, Roxas, e proprio adesso che cerco di scappare da questo posto tu vai a fare scampagnate romantiche… Non credo di aver più voglia di combattere per te. D’ ora in poi, fai quello che ti pare…" Detto questo, Axel se ne andò sbattendo la porta. Xion guardò Roxas e si alzò, gli si avvicinò e lo abbracciò. Intanto, lui era scoppiato a piangere.
"Scusa, Xion… V-Vorrei rimanere solo…"
Lei lo guardò. "Capisco…" Detto questo, gli stampò un bacio sulle labbra e si diresse verso la sua stanza, con le lacrime agli occhi.
Prese la conchiglia che Roxas le aveva regalato e silenziosamente si posò sul letto. Pronta ad andarsene il giorno dopo…
Strinse la conchiglia pensando agli ultimi attimi vissuti. Infondo, non era male come fine. Anzi, era perfetta. Era ora di tornare in Sora: lo sapeva.
Era pronta davvero? No… Ma era il minimo che un "pupazzo" come lei avrebbe potuto fare.
 
 
 
 
 
-Separation…

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** XI: Are we really nobody? (Reprise) ***


XI: Are we really nobody? (Reprise)
 
 
 
 
Era una normale giornata, una come le altre, e Roxas si trovava come tutti i giorni sulla torre dell’orologio di Twilight Town.
Aveva già iniziato a mordicchiare il suo ghiacciolo, quando arrivò qualcuno alle sue spalle:
“Non si aspettano più gli amici?” Era Axel, un ragazzo alto dai capelli rosso fuoco, più espansivo del suo amico.
“Ehm… No, ecco… Axel, temevo non venissi più…” Aveva smesso di mordicchiare il gelato e ora aveva lo sguardo verso il basso, quasi triste.
“Dopo quello che è successo temevo che non saremmo più stati amici…” Una lacrima scese dagli occhi di Roxas. 
Axel parve sorpreso da quelle parole:
“Ma di cosa stai parlando, sei impazzito? E’ successo, non puoi farci nulla…” Anche Axel adesso aveva abbassato lo sguardo.
“ E lei?” Disse Roxas, guardando l’amico negli occhi.
“Lei è andata via, ha proseguito nella sua ascesa senza di noi, Roxas… Anzi, penso che a lei importasse più di te che di me: per questo ti ha cercato, e…”
“Mi ha cercato?” Axel fu interrotto da Roxas. “Lei mi ha…” La sua espressione, per un attimo sorpresa, tornò subito ad essere triste.
“L’ha fatto davvero? Ci ha abbandonati? I suoi... I suoi migliori amici, li ha lasciati così? In questo mondo che non apparteneva a nessuno dei tre, lei ha trovato una scappatoia e ci ha lasciati qui?” Roxas alzò il volto in lacrime e guardò Axel negli occhi: “L’ha veramente fatto?”
Axel lo guardò quasi freddamente: “Noi Nessuno non abbiamo sentimenti… Dunque perché piangi?”
Roxas si toccò il petto e poi le mani “Già, forse non sono proprio uno di voi…” Detto questo si alzò e getto la tunica nera che indossava nel vuoto sotto la torre.
Axel lo guardò stupito: “Cosa credi di fare?”
“Me ne vado…” Roxas non si girò nemmeno per salutare l’amico.
Axel si alzò velocemente urlando di rabbia “Voi due credete di essere uguali, no? Allora perché diavolo mi lasciate qui come un cane? Non sono diverso da voi!”
Roxas si girò verso l’amico.
“E allora dimostralo: dimostra qualche emozione ogni tanto, anche se non puoi provarle veramente… Prova ad immaginare di avere un cuore, e quello sarà li nel tuo petto.. Pensa a Xion che se ne va, e a me… esprimiti!”.
Axel non pianse ma il suo volto prese prima una riga triste, poi fece un sorriso.
“Sei veramente innamorato di Xion, non è così?”
Roxas lo guardò e Axel capì.
"Andiamo a cercarla, ti va?"
Roxas era tristissimo, a pezzi… Ma accettò.
 
-We do too have hearts…


NDA:
Siamo tornati all'inizio, da qui continua la storia e finisce il flashback uwu

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** XII: Why? ***


XII: Why?
 
 
 
Il primo giorno di ricerche non la trovarono. Neanche il secondo, il terzo, e così via. Ma dopo alcune settimane..
Roxas la vide. E per un attimo non capì più nulla. Axel guardava la scena dall'alto, piuttosto infastidito.
"Xion! Finalmente ti abbiamo ritrovata! Dai, ora torniamo al castello!"
Roxas era euforico, ma non si poteva certamente dire lo stesso di Xion.
"Torna al castello con noi, i tuoi due migliori amici…"
Xion fece di no con la testa.
"Non posso, ormai ho deciso: non posso tornare indietro… Amore mio…"
Roxas la guardò arrossendo.
"Tu devi! Non può finire così!"
"Non servo più all' Organizzazione XIII, Roxas…" Così dicendo abbassava il volto sempre di più.
"L’Organizzazione non ha alcuna importanza! Adesso contiamo solo noi tre!" Il ragazzo le prese le mani. Xion fece uno scatto all'indietro ed evocò il Keyblade.
"Ti prego, Roxas… Non voglio farti del male…"
Roxas la guardò, atterrito. Axel si parò davanti a Roxas, come per proteggerlo.
"Smettila, Xion." 
Lei guardò i due, poi scappò. Scappava in preda al panico, correndo velocemente, senza sapere cosa fare. L'uomo che amava e il suo migliore amico la volevano indietro, ma lei non poteva tornare. Era questione di poco tempo, ormai: Sora aspettava solo lei. Non poteva… Lei non poteva. Fuggendo, le sue lacrime cadevano rapidamente a terra. E scomparve così agli occhi dei due, fra le ombre di Twilight Town.
Axel tornò al castello, ma Roxas rimase lì. La loro amica aveva lasciato veramente l'Organizzazione...
Mentre camminava, Axel venne fermato da Saïx.
"Dobbiamo fare quattro chiacchiere, Axel."
Axel rimase sorpreso, tuttavia lo seguì.
"Devi scegliere Axel. È arrivato il momento."
"Scegliere cosa, Saïx? Cosa vai farneticando?!" Rispose Axel profondamente turbato.
"Mettiamola così: L'Organizzazione è stanca di tutte le modifiche che abbiamo dovuto apportare a Xion: quell’ esperimento si è dimostrato inutile."
"Ed io cosa c’entro?" Disse Axel, nonostante conoscesse già la risposta.
"Beh, tu sei il tutor del numero quattordici e del numero tredici, no? Nutri dei sentimenti molto forti nei loro confronti, nonostante tu non possa provare emozioni. Ti diverti a scorrazzare con quei due… Ti sembro stupido, per caso?"
Axel lo fissava.
"Cosa dovrei scegliere, allora?"
"Tra un'amicizia fittizia o una reale. È facile…"
Axel non rispose. Si limitò a guardarlo.
"Che fine ha fatto l'Axel che lasciava gli altri indietro per perseguire i suoi obbiettivi? Dove è finito il numero 8 che sterminò gran parte dei traditori? No… Che fine ha fatto... Lea?" Disse Saïx girandosi di spalle.
"Sbrigati a fare la tua scelta, Axel. Non c'è più tempo."
Axel se ne andò via furioso. Decise di cercare Xion, per riportarla indietro.
Con le buone o con le cattive.
 
 
 
 
 
-Something is going in the wrong way…

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** XIII: Closer to the end. ***


NDRoxas C:
Innanzitutto vorrei ringraziare delle persone:
Reno_from_Turks: Grazie mille per tutte le splendide recensioni che lasci, per spingermi sempre a continuare a scrivere, grazie <3
DarkAngel95: Grazie anche a te per le recensioni, per seguirmi e per ricordarmi che forse, trasmetto qualcosa <3
Kalea95: Anche se adesso non puoi leggere i capitoli, spero che quando li leggerai ti emozioneranno ^^ <3
A tutta la mia Organizzazione XIII, che, ognuno a loro modo, mi ha sempre dimostrato affetto e mi ha fatto fare delle grasse risate anche dopo il "dramma" del romics.. e che mi ha ispirato i caratteri dei pg xD
Alla mia Xion, che spero prima o poi leggerà la mia FF, dato che la voleva tanto leggere.. <3
E per ultimo, ma non meno importante, il mio Axel, che mi sostiene in ogni cosa che faccio, che mi sta vicino, e che, dopo otto anni, sono sicuro che non mi abbandonerà mai..
Scusate l'interruzione, ecco il capitolo ^^ (che non è l'ultimo u_u)


XIII: Closer to the end.
 
 
 
Axel si recò di nuovo a Twilight Town.
Lo sentiva che Xion si trovava lì, tra le risa e i tramonti di Twilight Town.
E sapeva che lì si trovava anche Roxas, distrutto e solo, sopra quella torre silenziosa ormai priva dei loro sorrisi, senza l'amore della donna che amava, che ormai lo aveva gettato nell'oblio di una taciturna sofferenza.
Axel scorse una piccola figura tra le ombre, in cui riconobbe anche un Keyblade: sicuramente era lei.
Xion lo notò e fuggì. Fino alla villa…
Quella villa, dove Xion aveva conosciuto una ragazza...
 
[Naminè?]
 
Lei le aveva rivelato cose che non dovevano essere rivelate.
Era per questo che Xion era cambiata? No…
Axel le si avvicinò: "Perché mi caccio sempre in queste situazioni?"
Xion lo guardò dispiaciuta.
"Axel, ti prego, non trattenerti…"
Axel sgranò gli occhi:
"QUAL È IL VOSTRO PROBLEMA?! Voi due fate sempre quello che volete! Io sono stanco di tutto ciò… Correte... CORRETE! Ma io sarò sempre pronto a riportarvi indietro!"
 
[Forse quel giorno Axel non aveva ancora scelto. Io stesso non lo avevo ancora fatto. Ero confuso…]
 
Axel e Xion cominciarono a combattere. La battaglia fu lunga e dolorosa, non dal punto di vista fisico, ma anche se Axel cercava di non farle del male, alla fine le recò qualche danno. Xion svenne, Axel la prese in braccio: era come tenere una piccola sorella minore tra le sue braccia.
La stava portando al castello. Saïx gli aveva promesso che avrebbe tentato di salvarla. Mentiva, ovviamente, ma Axel si fidava dell'ex migliore amico.
Una volta arrivati, la poggiò dolcemente sul letto, e le diede un bacio sulla fronte:
"Buonanotte, sorellina". Dopodiché svenne anche lui, accanto al letto.
 
[Tutt'ora sono confuso… Perchè l'ho fatto? Che sciocchezza farla andare via da me.]
 
Il giorno dopo, svegliandosi dove era svenuto, Axel non trovò Xion nella camera. Corse verso la sala, ma venne fermato da Saïx, che rise:
"Grazie per avermi consegnato Xion, Lea: ora possiamo modificarla a nostro piacere. Sai Axel… Faremo sì che Xion si autodistrugga… Sta a vedere."
Axel prese la carica e sferrò un pugno sul volto di Saïx.
"Bastardo!"
Saïx continuava a ridere.
"Che terribile sofferenza essere colpito dal mio migliore amico... Oh, mi si spezza il “cuore”!"
Axel lo guardava ardendo di rabbia dentro di sé.
"Isa, sei sempre il solito bastardo che pensa solo alla gloria! La pagherai cara per questo!"
Detto questo se ne andò.
 
[Ti sto aspettando... Anche io ho lasciato l'Organizzazione, amore… Vieni da me, ti stringerò di nuovo tra le mie braccia…]
 
 
 
 
 
-The sad side of Twilight Town…

NDRoxas (di nuovo)
Tra le parentesi quadre ci sono i pensieri di Rox e non solo :P
 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** XIV: Please don't go… ***


NDRoxas C:
Prima di inziare con il capitolo, vorrei ringraziare il mio secondo Axel che mi ha aiutato a rendere la FF più leggibile ^^
Poi volevo riferire alcune cose sulla FF originale: in ogni capitolo erano presenti immagini che purtroppo non ho potuto integrare nel testo, poichè ho la connessione che va a criceti ç//ç
Poi un annotazione su quest'ultimo titolo: Ho pensato a quest'ultimo capitolo al ritorno da un evento in cosplay, mentre sonnicchiavo sull'autobus, ascoltando una canzone di Utada, ma chissene no? La cosa più importante è che originalmente il "quattordici" del titolo era in grigio, mentre gli altri titoli erano rossi..
In teoria questo è l'ultimo capitolo... ma ho una piccola sorpresa quindi... LEGGETE C: 


XIV: Please don't go…
 
 
Su quella torre c'era un silenzio che prima non c’era mai stato. Roxas si crucciava lì.
Poi sentì qualcuno arrivare. Era Axel, oppure…
"Xion!"
Era così felice di rivederla che voleva solo prenderla e baciarla.
Ma lei non era più la stessa. Aveva di nuovo il cappuccio. Gli porse un gelato.
"Anche se non sono pronta, ho dovuto fare questa scelta. Mi hai dato così tanto, che mi sento scoppiare…"
Xion si levò il cappuccio.
"Se vedi un altro volto, il volto di un ragazzo, vuol dire che sono pronta.
Lui è Sora.”
Roxas rimase atterrito.
"Tu sei il prossimo, Roxas: diverrai anche tu una parte di me!"
 
[Di quel momento ricordo solo che **** era cambiata: non era lei... Combattemmo molto, e poi...]
 
Mi trascinò in diversi posti, lei che era il mio vero amore..
Lei, che mi aveva fatto sentire amato.
Lei, che adesso stava per distruggermi.
Non potevo far altro che tentare di salvarmi, e poi tentare di salvare lei.
Mi trascinò a Wonderland, dove il suo aspetto era celato e la sua voce camuffata…
Mi diceva parole d'odio, mentre alla luce della luna di Halloween Town tentava di farmi fuori…
Mi fece ritrovare ad Agrabah, dove la sua furia si scatenò di più…
Aveva una splendida armatura, era forte...
Alla fine andammo lì, dove tutto era iniziato: A Twilight Town, quella che era la mia città...
Lei era potentissima… E molto più grande di me…
Tentavo di trasmetterle un poco d'amore, ma lei… Lei non poteva sentirlo.
 
 
 
 
Ma… Cosa succede…?
 
 
 
Roxas si ritrovò tra le braccia una ragazza sconosciuta, in fin di vita.
Era stato lui a ridurla così?
"Che succede? Strano... È come se avessi scordato qualcosa di molto importante…" Disse Roxas, cercando di ricordare.
"Sarà... Meglio così…" La ragazza che si trovava davanti a lui, un amore dimenticato, perse le forze.
Roxas la tenne sollevata da terra.
"Sono stato io a farti questo?"
"No, è stata una mia scelta… Il mio posto è con Sora…" La ragazza cominciava a cristallizzarsi. Le rimanevano pochi istanti di vita.
Roxas non capiva.
"Abbiamo passato molti bei momenti insieme... Nonostante tutto continuo ad amarti... Ah, e anche Axel, il mio fratellone... Siete i miei migliori amici..."
Roxas la guardava, senza capire… “Amarmi?”
Lei mise la sua mano sopra quella di Roxas.
"Devi farmi un favore.. I cuori che ho raccolto, i Kingdom Hearts… Liberali... Non darla vinta a Xemnas... A me non rimane molto tempo per correggere i miei sbagli..."
"Dovrei liberarli?"
"Sì..." Allora si avvicinò a Roxas. Lo baciò dolcemente, lentamente…
Roxas non capiva, ma chiuse gli occhi. Ssentiva il cuore battere forte.
"Questo era il mio bacio d'addio… Addio, Roxas..."
In quel bacio, Roxas rivide tutto.
"No! Xion! Non andartene, ti prego!" Roxas la scuoteva, ma ormai era troppo tardi.
Stava sparendo…
 
Ormai non era rimasto più niente di lei.
La conchiglia, il loro primo bacio, i momenti passati insieme…
Ora tutto viaggiava velocemente. I ricordi…
Xion...
Una lacrima rigò il volto di Roxas, che scoppiò in un pianto disperato.
 
Anche Axel era triste. Se ne stava sul letto ad aspettare.
"Roxas… Che fine hai fatto?"
Trovò una busta.
 
-Hai vinto-
 
[…]
 
Qui è dove tutto ha inizio e dove tutto finisce.
Tra le ombre della torre.
Il nostro amore ora sarà più forte.
 
 
 
 
 
 
-The Last Battle…
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** XV: Bonus ***


XV: Bonus.
 
 
 
Sora, chiudendo il libro, venne preso da un incredibile tristezza. Kairi lo guardava.
"Questa storia è bellissima, vero Sora?"
Sora piangeva.
" Ma cosa mi prende? Eh… Non so perché, ma mi sento triste..."
Kairi sorrise e l'abbracciò.
"Loro sono dentro di te, non l'hai capito? È questa la fine mancante del racconto!"
Sora sorrise e si toccò il cuore.
 
[Io e Te, Xion…]
 
Sora ricambiò l'abbraccio di Kairi.
Riku sorrise.
"Roxas, spero che tu stia meglio ora…"
 
[Resteremo insieme per sempre]
 
 
 
 
 
-The end.
 
 
-My Heart Belongs to me-
 
 
We will stay together forever
 
 
 
“L'amore che giunge alla fine.
Ora lo giuro: questo sarà l'ultimo cuore infranto.
Anche il ciliegio danza nel vento.
E a breve fiorisce di nuovo.”
 
Rox_21
 
 
 
 
 
Che questa storia possa aver scavato nei vostri cuori,
nelle vostre anime, per farvi provare quello che volevo
trasmettere.
L'amore è splendido, in tutte le sue forme.
Dunque, non arrendetevi mai: continuate a rifiorire.
Lottate per l'amore, ed esso ve ne sarà grato.
Sono stato spesso vittima di amori andati male, ho
avuto spesso il cuore infranto.
Ma questo non mi ha impedito di andare avanti.
Amate, amate, amate. Perché il mondo continuerà ad amarvi.
Dedicate questa piccola storia a chi amate, mentre io continuerò
a scrivere storie come queste per voi.
(che volete che vi dica, sono un romanticone…)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1103224