In un secondo tutto può cambiare, niente resta com'è.

di Riccia97_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Nuovi incontri. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Parlami di te. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Amy ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Una gita al mare ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Malintesi? Forse no. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Vediamo come va. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Horror ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Azzurro cielo. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Come una dolce farfalla colorata. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Eccoo, lui era lì, lui era nel mio cuore. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Quanto avremmo resistito? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Nuovi incontri. ***


Capitolo 1 Avete presente le ragazzine del primo anno che si credono belle e fanno di tutto per farsi notare dai ragazzi più grandi indossando super-mini gonne e top scollatissimi, che fanno le oche nel corridio e hanno una risata da rompere i timpani tanto che vorresti cucirle quella boccaccia che si ritrovano? Quelle che girano in massa e fanno le preziose con i ragazzi e poi al primo appuntamento se li portano a letto? Quelle con tre chili di trucco che se le metti sulla bilancia così come sono e poi le strucchi e le ripesi sono dimagrite magicamente? Quelle che si vantano se vanno male a scuola e parlano tutto il giorno di smalti, riviste di moda, attori e, come loro le definiscono, gli sfigati della scuola? Ecco io non sono mai stata una di loro, non ho mai portato le minigonne perchè non mi sono mai piaciute, mai esagerato con il trucco apparte un po di matita, mai stata beccata nei bagni a pomiciare con ragazzi e poi cavarmela con un semplice 'Basta che non si ripeta' e soprattutto non sono mai stata una ragazza tutta tette e niente cervello. Sono sempre andata bene a scuola, ho un sacco di amici che mi circondano e sono una ragazza allegra e spensierata, non sarò la figlia perfetta, perchè nei miei 17 anni di vita dei casini li ho sempre combinati, a volte anche molto gravi, ma apparte questo si può dire che io sia una ragazza normale, forse un pò troppo ribelle, ma normale e sopratutto sincera. "Penny che cazzo stai facendo lì impalata, forza muoviti che siamo in ritardo e se la Renger ci becca di nuovo in ritardo ci manda dal preside porca puttana!" ed eccola lì,la finezza fatta a persona, la mia migliore amica Martina o meglio conosciuta come Tatà. Non mi sono nemmeno presentata, ci ha pensato quella scema, io sono Penelope ma per gli amici Penny. Nome particolare eh? Ma mia madre è una patita della letteratura, non che il mio nome mi dispiaccia, però a volte quando mi presento le persone rimangono un po'.. come dire.. scioccate? Si scioccate è l'aggettivo migliore. "Si Marti arrivo, tu comincia ad andare, io arrivo più tardi, oppure salto proprio, non ho voglia di patirmi due ore di letteratura, a quello ci pensa mia madre." "Fa come ti pare, a dopo, ti voglio bene, ciaooooooo!" "Ciaooooooo" ricambia il suo orlo che veniva ormai dal fondo del lungo corridoio. Non avevo assolutamente voglia di andare in classe, così mi rifugia nel cortile della scuola per fumarmi una sigaretta e saltare quelle noiosissime ore che mi saparavano dall'uscita della scuola. Mentre mi incamminavo un'altro giramento di testa mi pervase e io dovetti sostenermi al muro per non cadere, erano giorni che andavo avanti così, Tatà se n'era accorta e mi aveva, giustamente, consigliato di andare dal medico ma io odio i medici quindi testarda come sono decisi che non era così imporante andarci. Arrivai sana e salva in cortile, tirai fuori il mio pacchetto di sigarette, il mio accendino e appoggiai la schiena al muro per rilssarmi e godermi la pace che raramente infestava quel posto. Per essere solo primavera e pur vivendo a Londra, il tempo era bello con un sole caldo ed io ero uscita tranquillamente indossando un paio di normalissimi jeans, una canotta lunga blu, un carigan azzuro cielo e le mie bellissime blazer blu ai piedi. Raccolsi i miei lunghi e boccolosi capelli castani in una cipolla un pò disordinata e inzia ad aspirare tutto il tabacco di quella sigaretta. Avevo appena buttato via il mozzicone quando un ragazzo alto dalla carnagione scura e i capelli neri con un ciuffo alla Elivis mi si avvicinò, devo ammettere che era un bel ragazzo e io sapevo anche chi fosse, perchè frequentavamo la stessa compagnia di amici perchè avevamo la stessa età ma non ci eravamo neanche mai presentati perchè infondo a nessuno dei due importava dell'altro. "Scusa potresti mica prestarmi l'accendino, il mio non lo trovo e.." non gli feci finire neanche la frase che gli risposi "Malik non preoccuparti, non ho bisogno di saper la tua storia, l'accendino te lo presto lo stesso" "Ah grazie... Ma noi ci conosciamo?" "In realtà si, frequentiamo gli stessi amici da ormai quattro anni, un capodanno abbiamo festeggiato anche a casa mia e tu eri li con noi, però in effetti non ci siamo mai presentati e non abbiamo mai avuto una conversazione." "Ah, strano che io non ti abbia mai notato, comunque piacere allora, io sono Zayn!" mi porse la mano ma io non ricambia la stretta, lo guardavo solo negli occhi e stavo per scoppiare a ridere in faccia. "Ti ho appena detto che frequentiamo gli stessi amici e secondo te non ti conosco? Pff ahahahah scusa ma non riesco a trattenere le risate ahahahah.." mi guardò un tantino stranito; gli porsi l'accendino e tornai seria, si accese la sigaretta e me lo ridò indietro. "Si ma io non so il tuo nome, potrei saperlo?" "Sono Penelope ma tutti mi chiamano Penny!" risposi decisa, "Ah si, ho sentito molto parlare di te, credo che quel nostro amico, quel Kevin che non conosco neanche troppo bene abbia una cotta per te, non fa altro che parlare di Penny quanto è simpatica, Penny quanto è bella, Penny di qua e Penny di la ahahhah" "Beh che ci posso fare se sono una bellissima ragazza!" dissi con una vocina da oca mettendomi a giocare con una ciocca di cappelli ed atteggiandomi un po'. "Ahahahha sei simpatica Penny, mi dispiace che non ci siamo conosciuti prima." "Beh meglio tardi che mai." sorrisi molto convinta. "Beh ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa all'uscita oggi, ci saranno anche gli altri e quella simpaticona di Marti che mi fa morire dalle risate" "Cero che ti fa ridere, è la mia migliore amica" feci gli occhi a cuoricino e lui scoppiò a ridere, "Mi chiedo come non ti abbia mai notato, frequentiamo le stesse persone ma noi non ci siamo mai parlati, bah che strana cosa!" "Malik non è colpa mia se non noti le belle ragazze" "Mmmmh quanta modestia ahahhaha" "Si mi piace imitare quelle stupide ochette della scuola" "Va beh ci vediamo all'uscita Penny" mi fece un enorme sorriso che io non ricambia anzi dissi con molta fermezza "Penny è solo per gli amici!" mi guardò in una maniera un po' sconvolta e io gli scoppia a ridere in faccia, "Malik scherzavo madò un po' di senso dell'umorismo per la miseria" mi fece un altro sorriso e mi salutò con un bacio sulla guancia; rimasi un attimo preplessa ma poi risposi con un semplice sorriso e lo vidi allontanarsi rientrando a scuola. Portava un paio di jeans chiari a bassa vita e una maglietta con uno scollo a V bianca con sopra una felpa blu elettrico a cerniera aperta e un cappellino nero in testa. Si era un bel ragazzo, no non mi piaceva, si mi avevano colpiti i suoi occhi, no non avevo intenzione neanche di andare a pranzo con lui. Rientrai anche io e vidi un ragazzo non molto più alto di me con i capelli castani chiari e due fanali azzurri al posto degli occhi urlarmi "Pennnnnnnnnnyyyyyyyyyyyyyyy" prima di saltarmi addosso, "Buongiorno anche a te Lou, ma sai com'è pesi leggermente quindi scendi!" lo feci cadere a terra come uno scemo e scoppiai a ridere quando rialzandosi si massaggia il sedere, forse per la botta; si quel ragazzo è un mostro della natura è un pazzo da manicomio che io chiamo amico da ormai quattro lunghi anni.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Parlami di te. ***


 

Capitolo 2: Parlami di te.

 

Era finalmente suonata la campanella che segnava la fine delle lezioni e come ogni santissimo giorno una marea di ragazzi si buttava a capofitto verso il grande cortile da cui poi uscire, io come sempre, dato che non avevo nessuna fretta, riposi tutti i miei libri nell'armadietto, misi la borsa a tracolla e mi avviai a passo lento verso l'uscita dove Marti mi stava sicuramente aspetto insieme agli altri per andare a mangiare e sicuramente me ne stava tirando dietro di tutti i colori perchè ero in "ritardo".

Faceva caldo così decisi di levarmi anche il cardigan e rimanere con la canotta di Brandy che mi piaceva tanto e che metteva in mostra anche le mie curve senza però essere volgare. Come misi fuori piede sentii una vocina fastidiosa che mi si scagliava contro "Brutta figlia di buona donna, ti daresti una mossa cazzo, sto morendo di fame e tu sai benissimo come divento nervosa quando sono affamata!" "Solo quando sei affamata sei nervosa? Non direi proprio" dissi con un sorriso beffardo sulle labbra mentre la raggiungevo dove anche gli altri mi stavano aspettando per andare a pranzare "Cos'è mi prendi per il culo forse?" "Esattamente amore della mia vita" sapevo che si sarebbe sciolta a quelle parole infatti la vidi correre verso di me e saltarmi in braccio come se fosse un koala (io amo i koala quindi amo la mia migliore amica :D).

"Dai però basta con le smancerie e andiamo a mangiare!" sentii qualcuno urlare, riconoscevo questa voce, l'avevo sentita solo qualche ora prima in cortile. "Siii forza tutti al Mac che sto morendo di fame!" anche questa voce la conosco, quel ragazzo fantastico, dolce, giocherellone e soprattutto sempre affamato di nome Niall, "Ciao Niall!" gli urlai andandogli incontro ad abbracciarlo e lui, possente com'era, puntualmente mi sollevava da terra e mi faceva fare una giravolta. "Ciao cucciolotta, come sai? Dai andiamo a mangiare che sto morendo di fame!" mi prese per mano e mi trascinava per a strada, riuscii a fermarlo per fortuna, io non sarei andata con loro, non ne avevo assolutamente voglia, "Niall io non vengo con voi a mangire, vado a casa, ordini del capo" -il 'capo' sarebbe mia madre- "Come no?" "Mi dispiace Tatà ma non posso, ci sentiamo più tardi ok?" gli schioccai un bacio sulle guance e mi dileguai.

Ero intenta a camminare, lo stavo facendo da circa due minuti quando una mano mi bloccò; ero già pronta per girarmi e tirare un cazzotto in faccia al molestatore, ma quello che mi trovai davanti non era un maniaco, c'è in realtà si ma era un maniaco tranquillo che conoscevo, Zayn; "Che diavolo ci fai tu qui?" "Beh dovevamo mangiare insieme ricordi? E visto che Marti mi ha detto che tu non potevi ti ho raggiunta per accompagnarti almeno fino a casa." "Oh ma come siamo gentili Malik, grazie ma non ti dovevi disturbare." dissi facendo spuntare sul mio viso un piccolo sorriso imbarazzato. Aspetta cosa? Imbarazzata? Io? E per che mai? Infondo e solo Malik.

Scacciai dalla mia testa quei pensieri e vidi sorridere anche lui "Beh com'è andata la giornata oggi?" chiesi per non continuare a restare in silenzio guardandoci e scambiandoci sorrisi, "Boh ho saltato praticamente tutte le lezioni sta mattina, quindi bene dai. E a te?" "Esattamente uguale a te, oggi era una giornata noiosa." "Beh dai la prossima volta ci facciamo compagnia a vicenda, che te ne pare?" "Va bene, preferisco te alla solitudine" si mise a ridere; aveva proprio un bel sorriso, le sue labbra carnose si aprivano in una linea perfettamente curvata verso l'alto e i suoi denti bianchissimi potevano persino accecarti.

"Hai proprio un bel sorriso sai!" gli dissi senza imbarazzo, sono una ragazza che dice tutto in faccia, avevo solo ammesso la verità. "Grazie, anche il tuo è niente male!" gli feci un sorriso e dopo alcuni secondi di silenzio continuò "Allora visto che non ti conosco, perchè non mi parli un po' di te?" "Va bene, cosa vuoi sapere?" "Bah non saprei, semplicemente tutto." ci pensai un po' su, ma non sapevo da cosa partire, così decisi di inziare dalle cose più semplici "Allora il mio colore preferito è il blu, amo il cibo italiano e adoro la pizza, ho un cane di nome Harley, mi piace la fotografia e l'arte, mia madre è un'appassionata di letteratura e vivo esattamente qui!", finito di parlare indicai una piccola villetta di fronte a noi, era una villetta bianca, con un enorme giardino tipico inglese e con davanti qualche sdraio sul blu.

"Wow hai proprio una bella casa!" "Grazie!" dissi facendo un sorriso, "Beh ora vado, ci si vede a scuola Malik." gli diedi un bacio sulla guancia ed entrai in cortile. Non entrai neanche in casa, mi sdraiai su un lettino in giardino e inizia a prendere quello strano sole che c'era; mi misi il costume dentro un piccolo capannino che c'era in giardino, che noi usavamo apposto come 'spogliatoio' e mi sdraiai con i miei Ray-ban blu.

 

 

 

 

 

SPAZIO AUTRICE

Salve gente, scusate nel primo capitolo non mi sono presentata,

comunque io sono Martina, questo capitolo non ha niente di così ecclatante,

semplicemente Zayn cerca di conoscere Penny,

spero che la mia FF vi piaccia dato che è la prima che pubblico

ma sappiate che ne ho già altre due pronte che tra un po inizierò a pubblicare,

fatemi sapere cosa ne pensate dei capitoli con una recensione, grazie a chiunque lo farà

o semplicemente la leggerà.

 

One Kiss.

 

-MARTI

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Amy ***


Capitolo 3: "Amy."

Ecco quella stupida sveglia che suona, che sfortunatamente mi riporta alla realtà; stavo facendo un bel sogno: ero su una spiaggia e guardavo il tramonto con affiano un uomo molto più vecchio di me, poteva addirittura essere mio padre, che mi sussurava cose dolci come per esempio 'Ciao mia piccola principessa' oppure 'Finalmente ti sto riabbracciando piccola mia' e tutte cose simili.

Non ho mai avuto un padre, a quanto pare quando mia madre è rimasta incinta a soli 22 anni lui l'ha scaricata sparendo cambiando addirittura nazione, che brutto figlio di zoccola doveva essere quell'uomo.

Scacciati dalla mia testolina quei pensieri, con mia molta poca voglia mi alzai dirigendomi in bagno, mi svestii e mi ficcai direttamente sotto la doccia con l'acqua fredda per svegliarmi un po'; una volta finita tornai in camera e mi vestii in modo semplice: jeans attilati di pelle nera, canotta lunga grigia con davanti scritto FREE e dietro anche se trasparente si leggeva la scritta KISS, giacca di pelle nera e Lakai ai piedi sul grigio con decori neri. Mi truccai semplicemente con un po' di matita e burrocacao alla fragola che rendeva le mie labbra un pochetto più rosse del solito; ai capelli feci una lunga treccia al lato sinistro che mi arrivava di una spanna sotto il seno.

Ero pronta, e non mi dispiacevo neanche troppo guardandomi allo specchio; mi piaceva il mio modo di vestire e poi il mio fisico non era poi così brutto anzi un sacco di ragazzi mi dicevano che il mio fisico era perfetto; non credevo fosse perfetto, ma mettiamola così: non potevo lamentarmi.

Presi la mia fantastica borsa in jeans a tracolla con dentro poca roba come portafoglio, occhiali, chiavi di casa, chiavi della mia fantastica Vespa azzurro cielo e una piccola agenda rossa. Scesi in cucina dove trovai mia madre indaffarata per preparare una colazione che non mi avvelenasse -perchè diciamola tutta mia madre faceva proprio schifo ai fornelli, infatti la maggior parte delle volte a cena preparo io e a pranzo entrambe mangiamo fuori- "Mamma non stare a prepararmi la colazione, tanto vado al bar che c'è per strada, non voglio morire avvelenata!" dissi poi scoppiando in una risata, subito mia madre mi guardò come per fulminarmi ma poi si mise a ridere anche lei.

"Va bene piccola, allora butto tutto" prese e schiaffo tutto nel cestino, "Ora vado a dormire perchè oggi ho il turno di notte in ospedale, però non voglio lasciarti a casa da sola, perchè non inviti qualcuno?" essì mia madre faceva l'infermiera, capitava spesso che dovesse fare il turno di notte e io non ho mai avuto problemi in questo, "Non preoccuparti mamma, non è la prima volta che dormo a casa da sola, poi vedrò magari inviterò Tatà ma non so, ci devo pensare, ora scappo che si no faccio tardi a scuola, ti voglio bene mamma, a più tardi." gli smollai un bacio in guancia e lei ricambiò con uno in fronte, così facendo uscii di casa, presi le chiavi della vespa e mi avviavi verso il portoncino per uscire dal cortile.

Stavo per incamminarmi ma un grosso macchinone nero attirò la mia attenzione, vidi il finestrino scendere e mi ritrovai un ragazzo bruno con un sorriso sulla faccia "Buongiorno Penny, dai salta su sta mattina ti porto io a scuola!" disse ancora col sorriso sulle labbra, "Malik, che ci fai qua? Non potevi stare ancora mezz'ora senza vedermi?" dissi ridendo e avvicinandomi verso la macchina; "Cavolo mi hai scoperto e va beh, dai su muoviti entra che ti porto a fare colazione in un bel posticino" "Mmmm la tua proposta è allettante ma ti porto io in un posto a fare colazione, ci vado tutte le mattine e il proprietario ormai è un mio amico!" detto questo salii in macchina e gli indicai la strada.

Arrivati entrammo e lui rimase un po' con la bocca aperta a guardarsi intorno; era un bel bar poco fuori città ma abbastanza vicino a scuola, era tutto colorato con dei tavolini bassi e puffi al posto delle sedie, sembrava di entrare in una casa dei figli dei fiori.

Lo presi per mano e ci avvicinammo al bancone, poco dopo spuntò da dietro una porta la piccola testolina di Amelia, la figlia di Jessie e Paul propietari del bar, corse da me e mi saltò in braccio "Ciao Amy, come stai cucciolina?" quella bambina era un uragano, non stava mai ferma, aveva appena 4 anni, quei suoi capelli ricci e biondi e quei due occhioni verdi la rendevano ancora più bella di quanto già non fosse. "Ciao Penny, io non sto tanto bene infatti sta mattina non sono andata all'asilo." mi disse con una faccia triste massaggiandosi la pancia,"Hai male al piancino Amy?" "Si, ma tu dimmi, chi è questo bel ragazzo? E il tuo fidanzato Penny?" disse indicando Zayn con una faccia da peste, "Piacere io sono Zayn, no pultroppo non sono il ragazzo di questa bella fanciulla, siamo solo amici." disse porgendo la mano a Amy ma lei non la strinse, si catapultò direttamente tra le braccia di Zayn che subito era un po' titubante ma poi la strinse a se e gli diede un bacio sulla testa, "AMELIA PHILLS SCENDI SUBITO DA QUEL POVERO RAGAZZO E TORNA DI LA DA TUA MADRE CHE TI STA CERCANDO PER ANDARE DAL DOTTORE!", ecco era arrivato Paul col suo vocione per richiamare Amy, "Arrivo mamma!" urlò la bimba e poi tornò a parlare con Zayn, "Zayn, tornerai a trovarmi vero? Però vieni solo quando sarai il fidanzato di Penny, e se la fai stare male ti vengo a picchiare anche se poi mamma mi sgrida!" Amy lo guardò con aria di sfida "Certo che tornerò a trovarti ma non posso assicurarti che sarò il ragazzo di Penny, sai è un po' difficile come ragazza, ma se dovesse succedere ti prometto che la tratterò come una principessa" a quelle parole lo guardai e notai che lui già mi stava guardando, gli sorrisi e lui ricambiò "Dai su Amy vai prima che tuo padre venga a prendere me, ti voglio bene, ci vediamo più tardi cucciola." gli mollai un bacio in fronte e la vidi correre verso la porta da cui era arrivata.

"Ciao Penny, il solito?" "Si grazie Paul, tu invece Zayn che prendi?" gli chiesi girandomi verso di lui "Oh no niente grazie, su veloce che si no facciamo tardi." "Oddio il potente Malik ha paura di arrivare tardi a scuola, da quando ti interessa?" "Guarda che lo faccio per te, a me non interessa niente della scuola, anzi credo che dopo averti accompagnato andrò a farmi un giro." disse con fare altezzoso, "Bene, allora verrò con te mister muscolo." "Ne sei sicura? Non è che poi mammina e papino ti sgridano cucciolotta." "A mammina non interessa altro che il suo lavoro e la letteratura, papino se ne andato prima che nascessi, non sa neanche come mi chiamo quindi no, posso venire tranquillamente se non disturbo i comodi di sua maestà!" dissi tranquillamente. L'argomento 'papà' non mi dava più fastidio da tanto tempo, infondo lui mi ha abbandonata insieme a mia madre, che verme schifoso.

"Penny mi.. mi dispiace io.. io non sapevo che.." "Tranquillo Zayn non mi fa nessuno effetto parlare di 'mio padre' se così si può chiamare eh.. Dai su andiamo, voglio andare al mare, mi accompagni?" "Salta in macchina baby" presi il mio cappuccino pagai e salutai Paul con un bacio sulla guancia e mi diressi sul macchinone di Malik, il quale mi avrebbe portato al mare. "Prima però dobbiamo andare a comprare dei costumi e delle asciugamani, se no come facciamo?" a quanto pare a volte Malik aveva un cervello, "Hai ragione, forza Malik, partiamo verso l'infinito e oltre!" risi come una scema e quel pazzo mi seguì a ruota "Dai andiamo al centro commerciale a comprare qualcosa." Comprammo quello che dovevamo e partimmo per la spiaggia.

 

 

SPAZIO ALLA RICCIA

 

Eccomi di nuovo qui a rompere, ma sapete com'è vorrei tanto sapere

cosa ne pensate della mia storia grazie a qualche recensione.

Volvevo ringraziare coloro che hanno messo questa storia TRA LE PREFERITE

RICORDATE E SEGUITE. GRAZIE DI CUORE, CI TENGO MOLTO.

Ho per voi già un altro capitolo pronto e sta sera lo pubblicherò se trovo al meno una

recensione, ma che dico, lo pubblicherò lo stesso, sarò solo più felice se trovassi

qualche recensione.

Ho capito, sto parlando troppo :D

 

One Kiss

 

-Marti

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Una gita al mare ***


Capitolo 4: "Una gita al mare"

 

Eravamo in macchina da 10 minuti e già mi stavo annoiando così accesi la radio e trasmettevano una delle canzoni del momento: Summer Paradise. Era una bella canzone, in più Marti la ascoltava in continuazione e io ormai la sapevo a memoria, così inizia a picchiettare con una mano sulla gamba e a cantare a bassa voce. Era arrivato il ritornello ed ecco che anche Zayn iniziò a cantare, dopo due minuti cantavamo entrambi a scuarcia gola, mi stavo divertendo e facevamo i cretini; continuammo a cantare anche dopo che era finita la canzone. Devo ammettere che non era niente male passare del tempo con lui, era simpatico e anche gentile con me, e poi su diciamolo e anche un gran pezzo di figo, con questo non dico che mi piaccia, solo lo trovo un bel ragazzo.

Eravamo quasi arrivati, intravedevo il mare ormai, infatti circa 10 minuti dopo stavo correndo sulla sabbia scalza con la mia borsa e l'asciugamano. Dovevamo cambiarci e perfortuna lì c'era un gabbiotto con dentro delle canoee, entrò prima lui, si mise il costume ed uscì; lo vidi e rimasi leggermente a bocca aperta, aveva un fisico perfetto: gli addominali scolpiti perfettamente a tavoletta di cioccolato e quella V che spuntava dal costume che secondo me rendeva i corpi dei ragazzi perfetti e ispiravano sesso violento. Mi rispresi dopo poco e distogliendo lo sguardo entrai.

Pov' ZAYN

Entrò e io ovviamente non resistetti a vederla metre si cambiava. C'era un piccolo oblò e mi affacciai per guardare.

Si stava levando lentamente i pantaloni in modo sensuale, quasi come se sapesse che io la stavo guardando, poi con un colpo secco si sfilò la maglia; era un spettacolo della natura, aveva la pancia super piatta e i due buchini in fondo alla schiena sopra il sedere che la rendevano tremendamente sexy. Si slacciò il reggiseno -portava una terza probabilmente- ma non lo lasciò cadere, e in un istate sostituì il reggiseno al pezzo di bikini, ne avevo comprato uno bianco a fascia con i bordini a righe bianche e nere -sicuramente sarebbe piaciuto a Luois, ma in questo momento anche a me non dispiaceva proprio per niente-.

In modo molto sexy e provocante si sfilò le mutande lasciando davanti a me i suoi glutei perfettamente sodi, era bella, bella come nessuna ragazza avessi mai visto. Dovevo smetterla di guardarla e tornare alle nostre asciugamani prima che capisse che la stavo sbirciando, e così feci. Mi sdraiai sull'asciugamano e chiusi gli occhi, inizia a pensare a quel corpo perfetto finchè non sentii una pressione sul mio dolcissimo pancino.

Aprii gli occhi di scatto ed eccola lì perfetta davanti a me, si era accomodata sulla mia pancia e mi guardava con il suo bellissimo sorriso, "E comoda signorina?" "Certamente signorino Malik." mi disse sfoggiando un altro sorriso, non resistevo più e mi scappò una frase che forse era meglio trattenere "Sei ancora più bella quando mi sorridi, e tremendamente sexy quando mi chiami Malik." sentii caldo sulla faccia che ora bruciava a più non posso, mi aveva appena tirato uno schiaffo, "Questa me la paghi!" gli dissi mentre lei si contorgeva dalle risate, così non ci pensai su due volte, la presi a modi sacco di patate e mi incamminai verso la riva.

Pov' Penny

Mi sentii prendere in braccio come un sacco di patate, avevo intuito cosa volesse fare quindi cercai di liberarmi dalla sua presa tirandogli dei piccoli innocenti pugni sulla schiena ma con pochi risultati se non qualche lamentela da parte sua.

Si era appena fermato, iniziavo a pensare che avesse lasciato perdere ma i miei pensieri si contraddirono quando la mia pelle toccando, l'acqua gelida, venne investita da brividi. Riaffiorai, mi scagliai contro di lui e inizia a schizzarlo ma si mise a correre per tutta la spiaggia con me dietro alle calcagna. L'avevo quasi riaggiunto, ma in un secondo mi ritrovai sdraiata ad un centimetro dalle sue labbra, lui era inciampato e io che gli ero dietro non avevo avuto tempo di elaborare quello che era successo cadendo su di lui come una pera cotta.

Mi stava guardando negli occhi, ed io ero completamente persa nei suoi occhi castani, quasi color cioccolato, erano magnetici oltre ad essere bellissimi. Gli occhi castani sono i più comuni e forse proprio per questo sono anche i più difficili da cercare di comprendere. Molte persone preferiscono gli occhi verdi o azzurri che sono meno diffusi, ma secondo me quelli castani sono i più sinceri ed espressivi perchè a modo proprio sono diversi l'uno dall'altro anche solo per una semplice sfumatura.

Ero ancora lì sdraiata su di lui, finchè non parlò "Lo so di essere bello e di piacerti, ma potresti levarti di dosso, incomincia a pesare un pò" mi disse ridendo, risi anche io. "Dai Malik, toriamo verso casa, io avrei una certa fame, però sta volta non mi cambio, non mi va di essere di nuovo osservata da te come se fossi scema e non ti vedessi." ecco colpito e affondato Mister Muscolo.

Non disse una parola, ci rivestimmo e salimmo in macchina per tornare verso casa, avevo una gran fame e il mio stomaco iniziò a brontolare provocando le risate di entrambi.

Avevamo passato una bella mattinata, si è vero che non lo conoscevo ma sapevo che probabilmente io e Malik sarremmo diventati grandi amici, ci capivamo a vicenda, ridevamo e scherzavamo come bambini, era dolce e gentile con me, cosa che non avveniva da parte di tanti ragazzi, lui era speciale, lui era Zayn Malik.

SPAZIO AUTRICE

Ciao gente, come state? Spero vi siano piaciuti i capitoli fino ad adesso, e per farmelo

sapere sapete anche come fare, su lasciatemi qualche recensione, non ne

ho vista nemmeno una fino ad adesso, incomincio a pensare che la storia

non vi piaccia, se continueremo così penso che la cancellerò,

lo so siamo solo a 4 capitoli, ma è solo per farmi un'idea (:

Questo secondo me è uno dei capitoli migliori, perchè ciò messo davvero tutta

me stessa, penso di essermi soffermata di più sulle descrizioni e sulle

emozioni dei nostri protagonisti.

Tra poco scriverò un'altra FF e vorrei che voi la leggeste e mi faceste sapere

se scrivo bene, accetto anche commenti negativi tranquilli.

 

One Kiss

 

-Marti :D

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Malintesi? Forse no. ***


Capitolo 5: "Malintesi? Forse no"

Dopo aver pranzato nel bar di Paul, Zayn mi riaccompagnò a casa.

Ero davanti alla porta di casa ed era l'ora dei saluti "Allora ciao Malik, grazie della bella giornata, ci vediamo." gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi sorrise, "Aspetta, sta sera che fai? Gli altri volevano andare in discoteca, vuoi venire?" "Massi dai, tanto sarei rimasta a casa da sola sta sera perchè mia madre fa il turno di notte." "Ok, allora ti passo a prendere verso le 10 ok?" "Perfetto a più tardi" gli sorrisi e lui ricambiò.

Rientrai in casa e guardai l'orologio, segnava le 3.30 pm. Perfetto di tempo ne avevo abbastanza così decisi di buttarmi sul letto in camera mia e dormire un po' per riposarmi prima della lunga serata.

La mia camera non era tanto grande: di fronte alla porta c'era il letto ad una piazza e mezza marrone con il copripiumone lilla, sulla parete bianca c'era lo spazio per tutte le mie foto e i poster, sotto la mia scrivania super incasinata. Di fronte ad essa c'era il mio enorme armadio in legno scuro e dentro, attacanta ad un'anta, c'era un grande specchio. affianco al mio letto poi c'era la porta finestra che dava su un piccoloo balconcino su cui vi era una poltrona, tipo quelle che ci sono negli studi degli psicologi, perfetta. Mi catapultai sul letto a pancia in giù e in meno di due minuti ero già tra le braccia di Morfeo.

Mi alzai di colpo, ero un po' sudata perchè avevo caldo, così mi alzai per aprire la finestra ed in un attimo mi accorsi che era già buio; presi il telefono per vedere che ora fosse e questo segnava le 9 pm. Oh cazzo, dovevo muovermi, tra un'ora sarebbe arrivato Zayn e io dovevo ancora prepararmi.

Mi buttai di corsa sotto la doccia e dopo circa 20 minuti ero già fuori, mi asciugai i capelli lasciandoli al naturale belli boccolosi e lunghi fino sotto il seno; mi truccai con dell'ombretto marrone chiaro in modo che non risultasse troppo, matita marrone e rossetto rosso. Tornai in camera e mi misi un carinissimo vestito rosso corallo con una cintura alta e marrone sotto il seno, infilai le mie scarpe col tacco marroni, presi una borsa in pelle che mi aveva regalato un cugino di mamma e mi guardai un'ultima volta allo specchio. Mi piacevo, ero soddisfatta.

Ecco che suonò il campanello, dalla mia camera urlai un "Arriiiivvvvvoooooo!", cercai la mia giacca in pelle marrone e la infilai; correvo per le scale e stavo per oltrepassare la cucina quando un bigliettino sul tavolo mi balzò agli occhi. 'Sono andata a lavoro e non torno a casa prima di domenica mattina, problemi con il reparto, ti voglio bene mamma.' ecco un'altra volta questo stupido lavoro la teneva lontano da me, era così da ormai un paio di mesi, nel weekend quando potevamo stare insieme lei era sempre in ospedale e la sera che potevamo vederci qualche ora lei aveva il turno di notte e spariva verso le 7 di sera. Che schifo.

Una lacrima rigò il mio viso, ma io l'asciugai in fretta, nessuno mi aveva mai visto debole e non mi sembra il momento per iniziare; il campanello mi riportò alla realtà e così corsi ad aprire la porta. Mi ritrovai davanti un Malik vestito con una camicia a quadri azzurra e blu con le maniche tirate su fino al gomito, jeans a bassa vita neri e giacca di pelle anche essa nera. Portava anche gli occhiali d vista, non li avevo mai visti addosso a lui.

"Malik quegli occhiali ti danno un'aria così inteligente!" dissi ridendo, "Si anche tu sei molto bella!" mi rispose offeso, "Forza andiamo che siamo già in ritardo!" mi prese per mano e mi trascinò nella sua macchina, mi aprì lo sportello dell'auto e mi fece salire, poi fece il giro, salì anche lui e partimmo di fretta per raggiungere la discoteca.

Scendemmo e trovammo gli altri lì ad aspettarci, Tatà mi stava guardando male, forse perchè non gli avevo detto che oggi non sarei andata a scuola. "Che cazzo fai qui? E perchè oggi non eri a scuola? Potevi almeno avvisare!" "Scusa amore, non ciò pensato, non volevo farti preoccupare, scusa" gli andai in contro e l'abbracciai, "Va beh per sta volta ti perdono, ma che ci fai con Zayn, voi non vi conoscete nemmeno." "Ora si!" intervenne Zayn venendo dietro di me e prendendomi per i fianchi da dietro, "Cosa mi nascondete voi due?" chiese Tatà con voce arrabbiata e preoccupata ma felice allo stesso tempo. "Oh assolutamente niente, ci siamo conosciuti giovedì in cortile perchè io gli ho chiesto l'accendino, poi all'uscita l'ho accompagnata a casa, ma tu questo già lo sapevi e infine sta mattina sono andato a prenderla per accompagnarla a scuola, siamo andati a fare colazione e poi invece che venire a scuola siamo andati al mare" disse Zayn tutto felice "Ok.. quindi.. vi state frequentando?" ci chiese Marti, ma io capii che voleva che gli rispondessi io a questa domanda, sa che sono un po' difficile come ragazza, "No, solo come amici!" mi affrettai a rispondere io, poi continuai "Allora lasciando stare questi malintesi entriamo? Voglio divertirmi sta sera!". Ero stranamente allegra, forse per il fatto della bella giornata passata con Zayn, o forse perchè mi teneva ancora stretta a sè per i fianchi. No per il primo motivo, sicuramente!

Ci dirigemmo verso l'entrata e Zayn era sempre dietro di me, sembrava mi tenesse sotto controllo; entrammo e non feci neanche in tempo a spogliarmi che già mi aveva preso per mano e mi stava portando in centro alla pista per ballare, "Quanta fretta Malik!" dissi facendo una piccola risata; non disse niente semplicemente mi sorrise, in quel momento sentii qualcosa nella pancia, una sensazione strana, che non avevo mai provato, ma piacevole.

Mi portò proprio al centro pista e iniziò a ballare, lo seguì a ruota; dopo circa mezz'ora mi venne sete e così ci dirigemmo entrambi al banco degli alcolici, ordinò lui per me, non so nemmeno cosa fosse, aveva un nome strano, ne bevvi 1,2,3,5 non sapevo, avevo perso il conto, per fortuna reggevo bene l'alcool, lui un po' meno infatti dopo poco mi chiese di accompagnarlo fuori.

Lo portai sul retro del locale grazie ad una porta di servizio e mi misi seduta per terra e lo feci sdraiare fecendogli poggiare la testa sulle mie gambe, io invece avevo la schiena appoggiata ad un albero, lo guardavo, sembrava stesse male, poi incrocai i suoi occhi e mi ci persi dentro tanto che erano luminosi, perfetti direi. Gli accerezzavo i capelli mentre eravamo ancora lì a guardarci poi finalmente parlò "Penny credo che tu mi piaccia, e anche molto!" "Zayn stai zitto sei ubriaco marcio" "Da ubriachi si dice la verità!" mi disse, sembrava davvero convinto e io rimasi un po' scioccata da quelle parole, però forse anche lui mi piaceva, non sapevo che dire, ma prima che potessi dire o fare qualsiasi cosa lui si alzò e si girò verso di me, mi stava guardando dritta negli occhi, la sua mano mi stava accarezzando la guancia dolcemente e dopo pochi istanti mi baciò.

Non respinsi quel bacio, perchè lo volevo, volevo capire cosa provavo per lui, così intensificai quel bacio con l'intreccio delle nostre lingue che presero a rincorersi nelle nostre bocche; mi sentivo bene, sembrava essere tutto un gioco, ma sapevo che il giorno dopo lui non si sarebbe ricordato niente e forse sarebbe stato anche meglio così, infondo non ci conoscevamo e a me piaceva il nostro rapporto di adesso. Così mi staccai lentamente da lui, che mi sorrise e si risdraiò sulle mie gambe, mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi "Tanto domani non ti ricorderai di nulla, e forse e meglio così per entrambi, non ci conosciamo e il nostro 'rapporto' mi piace così com'è." non mi rispose, semplicemente si alzò e si diresse verso la macchina "Vieni ti riporto a casa mi disse." "Meglio andare a piedi dato che siamo ubriachi tutti e due." e così ci dirigemmo verso casa. Arrivata lo feci entrare, non volevo passare la notte da sola, così mi andai a mettere il pigiama, che poi consiste in pantaloncini/culotte e maglia lunga, mentre a lui diedi una vecchia maglia che a me sta troppo grande quindi non l'avevo mai messa e un pantaloncino da ginnastica; ci buttammo sul divano per guardare un film e di lì a poco mi addormentai tra le sue braccia sul divano sotto una coperta.

 

SPAZIO ALLA RICCIA

 

Non so se avete notato ma questo capitolo è lunghissimo e l'ho dovuto dividere in due parti,

la seconda arriverà molto presto, promesso.

Comunque vorrei ancora RINGRAZIARE CHIUNQUE STIA LEGGENDO QUESTA STORIA

E L'ABBIA MESSA NELLE PREFERITE, RICORDATE O SEGUITE. GRAZIE DI CUORE.

VORREI RINGRAZIARE ANCHE CHI LA STA LEGGENDO IN SILENZIO ED INVITARLI

A FARMI SAPERE COSA NE PENSANO, ci terrei molto (occhioni dolci).

 

One Kiss

 

-Marti ;)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Vediamo come va. ***


Capitolo 6: "Vediamo come va."

Sentivo degli strani rumori provenire dalla cucina, così aprii gli occhi cercando di capire dove mi trovavo; non capisco perchè ma mi ritrovai sul divano.

Mi alzai senza fare rumore, mentre il fracasso in cucina aumentava, avevo paura. Presi la prima cosa che avevo di fronte: un vaso di vetro, beh perfetto da spaccare in testa a chiunque ci fosse in cucina. Mi avviai verso essa con cautela in punta di piedi per non farmi sentire.

C'ero quasi, avevo il cuore che batteva a mille ed ero sicura di essere bianca in faccia; ero dietro la porta ed ero sicura che i fornelli fossero accesi, strano per un ladro, forse era uno di quei ladri alle prima armi, oppure un di quegli psicopatici maniaci pazzi.

Mi affacciai verso l'interno della cucina pronta a scaraventare il vaso in testa a qualcuno e invece chi mi ritrovai di fronte: quel pazzo di Malik che preparava una colazione "Ah finalmente ti sei svegliata bella addormenta!" mi disse sfoggiando un meraviglioso sorriso, poi scoppiò a ridere quando vide nelle mie mani il vaso. "Che ti ridi, mi hai spaventata e poi perchè sei in casa mia, che ci fai qui?" "Mmm veramente non ricordo bene, ma penso che tu mi abbia lasciato dormire qua per tenerti compagnia, sono sicuro che non sia successo altro." mi disse semplicemente sorridendomi come solo lui sapeva fare.

A quel punto mi tranquillizzai, insomma Malik sembra un bravo ragazzo, è vero che eravamo ubriachi ieri sera, ma diciamo che mi fidavo di lui.

"Cosa hai preparato di buono, c'è un profumino?" dissi leccandomi i baffi e facendo scoppiare Zayn in una risata, "Ho preparato delle homelet con prosciutto e formaggio, in fondo è mezzogiorno passato." "Cosa? Mezzogiorno passato? O cazzo abbiamo dormito tantissimo." "Essi, sai che sei ancora più bella quando dormi." mi disse abbassando lo sguardo, io di tutta risposta gli andai vicino lentamente e gli diedi un tenero bacio sulla guancia e poi lo abbracciai mettendogli le braccia dietro il collo e appoggiando la teste sul suo petto. Aveva un profumo buonissimo, avrei voluto non staccarmi mai da lui, tra le sue braccia mi sentivo protetta e sapevo che qualcosa tra di noi stava cambiando; non sono una ragazza che ama stare tra ragazze, tutto il contrario, esternamente sono una ragazza, anche nel modo di vestire, ma come carattere, potrei essere definita un maschiaccio.

"Ieri sera non ero ubriaco, non ero nemmeno brillo, la scusa del star male era solo per rimanere da soli e quando ti ho detto che mi piaci, dicevo la verità." mi disse facendo alla fine un lungo respiro per aver detto tutto troppo velocemente, "Io.. io.. non so.. non so che dire.. insomma.." non mi diede il tempo di finire la frase perchè mi tappò la bocca con un bacio, passionale, pieno di sentimenti, che io non rifiutai certamente, insomma anche a me piaceva Zayn, però per il momento era solo attrazione fisica perchè ammettiamolo: due persone che si conosco da malapena tre giorni, non possono piacersi, giusto? E' impossibile una cosa del genere.

"Zayn, non puoi dire che ti piaccio, ci conosciamo da tre giorni, forse è solo attrazione fisica, che per inciso è ricambiatissima, ma non credi sia un po'.. presto?" alzai lo sguardo su di lui senza staccarmi, eravamo ancora attaccati e di certo non sarei stata io a prendere l'iniziativa di staccarmi da lui, ma c'era qualcosa che mi diceva che forse sarebbe stata la cosa migliore. "No! La mia non è solo attrazione fisica, perchè se così fosse o ti avrei portata a letto sta sera o a quest'ora sarei con un'altra. No è di più è ne sono sicuro e la cosa mi spaventa, parecchio, insomma io sono sempre stato con ragazze con cui scopavo e basta, con te è diverso, passerei giornate intere a parlare e sherzare con te. Penny, tu sei diversa", i miei occhi probabilmente diventarono un po' lucidi, nessuno mi aveva mai detto una cosa simile.

"Ok, mettiamo che io ti piaccia, cosa vorresti da me, vorresti essere il mio ragazzo dopo che ci conosciamo da tre giorni? Dai, ste cose le fanno i ragazzani alle prime armi." "Non ho mai detto di voler essere il tuo ragazzo, vorrei conoscerti, passare tantoooooooooooo tempo con te, fare cose insieme, uscire, divertirci e poi vediamo come va." mi disse con gli occhi da cucciolo a cui io non resisto.

"Va bene, vediamo come va, vediamo se in una storia ci si incastra, vediamo chi per primo lascia."

SPAZIO A ME

Ciao gente, finalmente sono tornata, scusate ma dove vado in vacanza il computer non funziona,

potrete mai perdonarmi, certo che si, anche perchè se mi farete almeno una recensione a

questo capitolo ve ne posterò altri due.

Sono entrambi belli pronti ed impazienti di essere letti e recensiti

Approposito, RINGRAZIO CON TUTTE IL CUORE CHI MI HA RECENSITO,

MESSE TRA PREFERITE, RICORDATE E SEGUITE LA STORIA.

VI AAAAAAAAAMMMMMMMMMMMOOOOOOOOOO <3

 

Con affeto,

quella pazza Riccia di Marti (:

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Horror ***


Capitolo 7: "Horror."

 

Mangiammo quelle buonissime homelet e bevemmo un po di coca cola anche perchè io la sera prima avevo un po' esagerato con gli alcolici, pur reggendoli. Ridemmo e scherzammo come facevamo sempre come due semplici amici e io ero sempre più convinta di trovarmi davvero bene con Zayn; di colpo mi misi in piedi e iniziai a sparecchiare e poco dopo, gentiluomo com'era, anche Zayn mi diede una mano.

Ero terribilemente stanca e non capivo perchè, in fondo la sera prima non eravamo arrivati a casa tardi e sta mattina mi ero alzata ad ora di pranzo; a scacciare i miei pensieri fu quel pazzoide che di punto in bianco mi prese in braccio a modi principessa e mi stese sul divano, prese una coperta, una birra per lui e coca cola per me, popcorn e accese la tv. "Ora io e te passiamo un pomeriggio insieme a guardare film dell'orrore e tu starai appiccicata a me, che ti piaccia o no." mi disse sorridente mentre si accocolava vicino a me e mi stringeva fra le sue braccia.

Non gli dissi che avevo una paura tremenda dei film horror, e sicuramente l'avrebbe capito con le mie urla durante il film; non volli nemmeno sapere il titolo sapevo solo che parlava di un vecchio manicomio abbandonato dove all'interno si trovavano fantasmi, perfetto sta notte non avrei dormito.

Appena iniziato il film mi strinsi ancora di più tra le braccia di Zayn, misi la coperta fin sopra gli occhi e portai la scodella con i popcorn sotto con me. Quando Mr. Muscolo se ne accorse iniziò ad urlarmi contro: "Penny! Tira fuori subito i popcorn, non puoi mangiarteli tutti poi ingrasseresti e diventeresti come una botte. Dai ho fame, dammene un po'. Scusa ma che ci fai sotto la coperta? Non dirmi che.." non gli lasciai finire la frase che subito ribattei, "Si ho una paura folle di questi film. Problemi? E comunque stai insinuando che se io ingrassarsi non ti piacerei più, stai perdendo quei pochi punti che avevi Malik!" "Non ho mai detto che non mi pieceresti più, e poi se hai così tanta paura perchè non me l'hai detto, così ti avrei stretto più forte a me!" mi disse con fare dolce, non resistetti più, gli saltai addosso e lo baciai, ancora e ancora, credo che ci baciammo per 10 minuti buoni e nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi. Forse Zayn aveva ragione, forse non c'era solo attrazione fisica infondo io ero più felice quando lui mi ronzava intorno, poi non bisogna conoscersi da una vita per innamorarsi, la gente si innamora in pochi secondi perchè l'amore non si controlla, lei arriva e poi se na va quando gli pare senza dar conto a nessuno, l'amore è bello perchè è vario.

Decisi di staccarmi anche se la mia voglia era pari a zero, "Perchè non ci facciamo una passeggiata per Londra, è una bella giornata e ora sono anche di ottimissimo umore dopo questo splendido bacio, approposito, baci da dio." mi disse con fare malizioso Zayn; per un attimo arrosii ma mi ripresi e gli risposi "Si me lo dicono in tanti, ma posso dirti che anche tu sei niente male a baciare." ci guardammo per un po' negli occhi e insieme scoppiammo a ridere. "Dai prendi la giacca che andiamo a farci un giro." mi disse prendendomi una mano per tirarmi su, così un batter d'occhio ci ritrovammo fuori casa mano nella mano.

Ci stavamo dirigendo in centro per farci un giro e chissà magari anche per un po' di shopping, i ragazzi odiano fare shopping però io volevo comprarmi qualche canotta nuova così decisi di avanzare la proposta "Zayn, so che a voi ragazzi annoia terribilmente ma io vorrei tanto andare a fare un po' di shopping per comprare qualche canotta colorata e qualche leggins, non è che avresti voglia di accompagnarmi?" "Potrebbe sembrarti strana come cosa, ma io adoro fare shopping ci vado almeno una volta alla settimana." mi disse tutto sorridente, ero sicura che mi stesse mentendo per farsi vedere gentile così lo misi alla prova "Quindi non ti dispiace passare un paio d'ore al centro commerciale." "No, ma tu devi promettermi che passeremo anche in qualche negozio da uomo, voglio comprarmi una camicia colorata e dei jeans." "Che lo shopping abbia inizio Malik!"

Malik un ragazzo molto strano che ama fare shopping, che ha un fisico perfetto, che è perfetto in se, che probabilmente mi sta colpendo più di quanto dovrebbe. Malik 5 lettere una persona fantastica.

 

SPAZIO ALLA RICCIA (:

Eccomi ancora qua gente sono tornata dopo tanto tempo.

Scusatemi chiedo scusa umilmente in ginocchio, mi dispiace tanto ma ripeto dove vado in

vacanza internet non prende, potrete mai perdonarmi.

VOLEVO RINGRAZIARE CON TUTTO IL CUORE COLORO CHE HANNO MESSO

LA MIA STORIA TRA LE PREFERITE, RICORDATE O SEGUITE.

E RINGRAZIO ENORMEMENTE CHI L'HA RECENSITA FACENDOMI SAPERE COSA NE PENSAVA.

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE <3

Comunque non disperate dal prossimo capitolo cambieranno un po' di cose,

riusciranno a stare insieme Zayn e Penny? Lo scoprirete nella prossima puntata (:

 

Con amore Marti (:

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Azzurro cielo. ***


Capitolo 8: "Azzurro cielo."

 

Erano appena le 3 del pomeriggio e io mano per mano a Zayn stavo varcando le porte dell'immenso centro commerciale, mi ha sempre affascinato quel posto, pieno di gente, negozi e tutti quei colori, aww quanto era bello.
Prima tappa? Beh mi sembra logico un negozietto che io tanto amavo: Subdued, per me che sono una ragazza un po'strana è il negozio perfetto. Entrammo e subito addocchiai un bellissimo paio di leggins mimetici e subito finirono tra le mie mani, poi due canotte: una gialla e l'altra arancione fosforescente, dei leggins di jeans, una canotta lunga e bianca con scritto -I'm SuperWoman- era stupenda.
Mi avviai verso i camerini e trascinai con me anche Zayn.

POV. ZAYN

Eravamo appena entrati nel negozio che già mi stava trascinando ai camerini, per fortuna c'erano le bellissime poltroncine rosse super comode ad accogliermi; l'avevo vista con in mano un bel po' di roba, così mi accomodai aspettando che facesse la sua passerella di vestiti.
"Sto per uscire, chiudi gli occhi però, mi vergogno." feci una piccola risata, era una cosa tenera(?) il fatto che si vergognasse; chiusi gli occhi, "Ora puoi aprirli, ma promettimi che non riderai!" "Giuro, e poi perchè mai dovrei..." non conclusi la frase perchè mentre aprivo gli occhi, una visione celestiale si parò davanti al mio viso. Indossava un abito a fascia azzurro cielo che ricadeva morbido da sotto il seno sfumando con i vari toni dell'azzurro fino a poco più su delle sue ginocchia, una striscia in pizzo blu elettrico completava l'abito al fondo che la rendeva assolutamente perfetta.
Ho sempre pensato che Penny fosse una bella ragazza, solare, gentile e allegra, l'ho sempre pensato perchè quando uscivo con Marti/Tatà lei me ne parlava sempre ininterrottamente, ma ora che la sto conoscendo e la vedo meglio ne sono sempre più convinto, lei è perfetta nel suo essere imperfetta.
Gli sorrisi e mi avvicinai balzando in piedi, le presi una mano e con l'altra le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio; potei notare un pizzico di rossore sulle sue guancie che la redeva ancora più bella di quanto già non fosse. Mi avvicinai con la bocca al suo orecchio e le sussurai un semplice "Sei perfetta." dopo di che le lasciai un tenero bacio a stampo. La sentii sorridere sulle mie labbra e non c'era sensazione migliore al mondo che potessi provare, perchè quando lei sorrideva per me era un sogno, quelle sue labbra screpolate e luccicose mi mandavo in un altro mondo quando le assaporavo e i suoi denti così bianchi e perfetti erano uno spettacolo della natura. Lentamente si staccò e tornò in camerino urlando "Credi che abbia finito, beh ti sbagli!".
Andò avanti ancora per una buona oretta a provarsi vestiti su vestiti ed erano uno più bello dell'altro, ma la preferivo quando provava cose semplici come i leggins militari a cui abbinò un top beige corto fino all'ombelico che le metteva in mostra quella sua pancia perfettamente piatta. Oppure quando mi mostrò i super jeans attillati azzurri chiari con sopra una canotta rossa con decori d'orati e la borsa rossa abbinata, o ancora meglio i pantaloncini corti a vita alta neri fiorati con sopra una camicietta rosa perla infilata nei pantaloni e la borsa a tracolla marrone.
E finalmente dopo aver speso una paccata di soldi e due belle ore uscimmo dal negozio con più o meno 5 buste. Ma ora toccava a me e quindi si che arrivava il divertimento.

POV. PENELOPE

Finalmente eravamo usciti da quel negozio pronti per dirigerci in un negozio da uomo per Zayn, non sembrava annoiato per niente, che stesse dicendo la verità sul fatto che gli piacesse fare shopping? Strano il ragazzo, ma mi piaceva.
Entrammo in un negozio, un bel negozio, pieno di commesse donne (questo non mi piaceva però), probabilmente Zayn era un cliente abituale perchè tutte quelle oche lo salutarono con un "Ciao Zayn." tutte in coro, mi facevano abbastanza pena. Tutte che lo guardavano con la bava alla bocca e lui le sorrideva dolcemente. Pff che schifo erano tutte delle povere morte di... ma che sto dicendo sto mic diventando gelosa? E poi che faccio parlo pure da sola.. Scrollai la testa in segno di disapprovazione.
Passammo una buona oretta lì dentro, e ne uscimmo con 3 buste con dei vestiti stupendi: una camicia rossa a quadri, un jeans scuro a sigaretta, delle Nike rosse e qualche maglioncino colorato; ci dirigemmo verso l'uscita e il mio telefono iniziò a suonare: Mamma! Questa è la scritta che comparve sul display del mio meraviglioso I-phone 3gs.

 

 

TO BE CONTINUED..

SPAZIO ALLA SUPER RICCIA/ME (: 

ECCOMI QUA BELLA GENTE, SONO TORNATA IUPPIIII..
Avete visto? Ho pubblicato una nuova storia, se vi va e siete così gentili da farci
un salto fatemi anche cosa ne pensate con una recensione, ve ne sarei molto grata :3
Tornando a noi..
Come avevo già accennato questo e il prossimo sono un lunghissimo capitolo
dove un po' di cose cambieranno, e Penny dovrà fare una scelta molto importante,
riuscirà ad avere una relazione tranquilla con Zayn?!
L'unica cosa che posso dirvi e che niente è come sembra e presto tutto cambierà,
ma se volete sapere il seguito, pretendo almeno una recensione al capitolo :3
PERFAVORE xD
INOLTRE VOLEVO RINGRAZIERE LE 9 PERSONE CHE HANNO MESSO LA STORIA
TRA LE SEGUITE, L'UNICA CHE L'HA MESSA TRA LE RICORDATE E
LE DUE CHE L'HANNO MESSO NELLE PREFERITE.
IN PIù UN ENORME RINGRAZIEMENTO ALLE DUE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO.
GRAZIE DI CUORE <3

 

Con affetto, Marti (:

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Come una dolce farfalla colorata. ***


Capitolo 9: "Come una dolce farfalla colorata."

 

Il mio cellullare continuava a suonare, risposi tutta felice di risentire mia madre dopo due giorni che non si faceva viva: "Ciao mamma, come stai? Perchè non ti sei fatta sentire in questi giorni..?" fui interrotta da una voce che non era di mia madre. "Penny, ciao, sono Fred, il collega di tua mamma." "Oh, ciao Fred, come mai mi stai chiamando del telefono di mamma? E poi dov'è? Sai vorrei salutarla." ero un po' confusa, ma la risposta non tardò ad arrivare, anche se era l'ultima cosa che avrei voluto sentirmi dire.
"Penny, tua madre.. si è.. si è sentita male, ha avuto un infarto e ora è ricoverata qua." sentivo un velo di tristezza nel suo tono di voce, infondo mia madre e Fred si conoscevano da 20 ormai e lui ci aveva sempre aiutato quando eravamo in difficoltà, credo che a Fred interessasse mia madre, è separato con una figlia di 5 anni.
Ma tornando a me, il cellulare mi era caduto dalle mani e il mio sguardo era rivolto al nulla, le mani mi sudavano freddo e la testa mi girava. Sentivo le urla di Fred dal telefono e vedevo Zayn che mi parlava ma il suono della sua voce era così lontano, ripresi il cellulare e con quelle poche forze che avevo presi per mano Zayn e iniziai a correre verso la macchina. Aprii l'auto con le chiavi che Zayn mi diede prima di entrare al centro commerciale, gli feci segno di salire e io mi misi alla guida senza proferir parola.
"Penny che è successo dove stiamo andando?" era preoccupato lo si sentiva dalla voce, ma io non riuscivo a pensare ne tanto meno a parlare, avevo quella frase che mi rimbombava in testa -Tua madre ha avuto un infarto.- Spinsi più forte il piede sull'accelleratore e nel frattempo una lacrima rigò il mio viso e a quelle ne seguirono altre.
Così accostai e uscii dall'auto sbattendo la portiera, sentivo Zayn che imprecava contro di me sia per la portiera sia per il fatto che ancora non gli avevoo detto cosa fosse successo; mi corse dietro e mi bloccò per un polso attirandomi a se e facendo incontrare i nostri sguardi. Le lacrime continuavano a fuoriuscire dai miei occhi senzza darsi pace, "Penny, cosa è successo? Perchè stai piangendo? Rispondimi!" mi urlò addosso scrollandomi per farmi riprendere lucidità. Scoppiai in un pianto disperato e mi fiondai tra le sue braccia dove lui era lì pronto per consolarmi -ricordatemi, che quando tutto sarà finito,perchè tutto questo finirà in fretta vero? dovrò ringraziare Zayn per un'intera vita-.
"Mia madre ha avuto un infarto e ora è ricoverata nell'ospedale dove lavora!" dissi tra un singhiozzo e l'altro; sentii la presa di Zayn farsi ancora più salda su di me e io non lo ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che sta facendo per me, fosse stato un altro ragazzo mi avrebbe mandato a quel paese subito. Si allontanò da me giusto per riuscire a guardarmi dritto negli occhi e mi disse con voce dolce "Sta tranquilla, ora io e te andiamo in ospedale a chiedere di tua mamma, vedrai che sarà una cosa da niente e poi non preoccuparti, io sarò lì con te e non ti lascierò da sola." mi riabbracciò e poco dopo ci riavvicinammo alla macchina per salire e andare in quello stupido ospedale.
Arrivammo circa venti minuti dopo e mi avvicinai ad un'infermiera dietro un bancone per chiedere informazioni, mi disse che mia madre era nella stanza 84 al terzo piano, inoltre mi disse che lei conosceva sia me che mia madre e che quando ero piccola e mia mamma non sapeva a chi lasciarmi mi portava qua da lei e io giocavo con le matite e i colori. Sembrava davvero dispiaciuta ma non ci diedi molto peso perchè l'unica cosa che volevo era vedere mia madre e sapere che stava bene.
Arrivai al terzo piano e da lontano intravidi la figura di Fred e mi avvicinai; non so perchè ma l'istinto mi fece buttare tra le sue braccia e lui, anche se un po' titubante all'inizio, mi strinse forte a se come un padre; volevo molto bene a Fred, ci conoscevamo praticamente da quando io sono nata e prima che fosse così impegnato con il lavoro tutti i sabati veniva a mangiare a casa nostra e qualche volta portava anche la piccola Jessie, sua figlia.
"Come sta?" chiesi con le lacrime agli occhi ancora tra le sue braccia; iniziò ad accarezzarmi i capelli e dopo poco mi allontanò per parlarmi. "Penny, tua madre ora sta bene e riposa, ma devi sapere una cosa.." sbiancai, sapevo che stava per arrivare una brutta notizia, "Tua madre.. ecco..tua madre soffre di tachi cardia, il suo cuore comincia a battere più forte perchè non riesce a pompare bene il sangue, è una cosa abbastanza grave, perchè anche se la operiamo questo suo stato non cambierà, ce ne siamo accorti troppo tardi e non è curabile, possiamo tenerla sotto controllo, certo, ma non possiamo curarlo.."
Non era possibile, mi stava prendendo in giro, mia madre che soffriva di cuore? Impossibile infondo sembra sempre così.. Aspetta, in effetti da un po' di tempo a questa parte aveva sempre il fiatone quando faceva le scale e spesso si lamentava di capo giri, che stupida, perchè non me ne sono resa conto prima, stupida stupida stupidaa.
Iniziai a barcollare, sentivo la testa girare e la mia vista si stava appannando, sentivo le gambe tremare, come daltronde tutto il resto del corpo, ma ero sicura che tra poco avrebbero ceduto. Mi avvicinai a Zayn e strinsi il suo braccio in una mano per sorreggermi, si accorse che qualcosa non andava, "Penny, vieni a sederti e aspettami qua, vado a prenderti qualcosa di caldo alle macchinette." mi sedetti e tornai a guardare Fred che dolcemente mi chiese se stavo bene; scossi la testa con aria assente e poi mi rivolsi a lui "E io adesso come faccio? Non c'è nessun parente che abiti qua vicino, mamma potrà ancora lavorare?" avevo gli occhi lucidi, perchè dentro di me sapevo già cosa sarebbe successo e io non volevo assolutamente. "No, mi dispiace Penny, però io potrevi darvi una mano fino a quando tu non ti diplomerai e poi insieme ti cercheremo un lavoro e.." non lo feci finire di parlare, "No, Fred tu hai già fatto abbastanza per me e la mamma, ci hai sempre aiutate e sono già in debito con te, so cosa devo fare, ma sarà dura per me, ci trasferiremo dalla sorella di mamma che abita ad Oxford, finirò li la scuola e mi troverò un lavoro per mantere sia me che la mamma, sarà difficile, ma ne abbiamo passate tante, supereremo anche questa."
Fred annuì come rassegnato e nel frattempo arrivò Zayn con una cioccolata calda, si sedette vicino a me, mi strinse una mano e le lacrime rincominciaro a scendere solo al pensiero di tutte le persone importanti per me che avrei dovuto lasciare come Tatà, giusto, Tatà, erano giorni che non la sentivo e tanto meno la vedevo 'Beh più tardi la chiamerò' pensai.
Mi voltai verso Zayn e dissi una frase a fior di labbra, come per paura che potesse sentire "In un secondo tutto può cambiare, niente resta com'è..", lo vidi girarsi verso di me e io in tutta risposta gli diedi un dolce bacio a stampo dopo di chè lo strinsi a me, infondo presto lo avrei lasciato volare via, come una dolce farfalla colorata.
 


SPAZIO ALLA MORA GENTE :D
Buongiorno belle donzelle, il vostro principe è venuto a salvarvi?
Oddio sto delirando, penso sia per il troppo caldo di questi
ultimi giorni, ahhhhhh sto moredo xD
Allora cosa ne pensate? Ve l'avevo detto che un po' di cose sarebbero cambiate,
e come avete ben capito, Penny presto si trasferirà anche se ancora
nessuno lo sa, infatti solo idea, ma, chissa come andrà a finire?!
Bellezze devo darvi una brutta notizia, questo è l'ultimo capitolo per i prossimi venti giorni,
mi spiace ma andrò in vacanza, di nuovo e parto domani mattina e non avendo internet
la cosa è un po' difficile, spero di riuscire a trovare qualche Wi-Fi in giroXD
Va beh, tanto passerà in fretta,
AVVISO IMPORTANTISSIMO,
SE QUANDO TORNO, A QUESTO CAPITOLO NON TROVO ALMENO 5 RECENSIONI,
ELIMINERò LA STORIA, QUINDI VEDETE DI FARVI SENTIRE :3
ANCHE PERCHè MI DISPIACEREBBE TANTISSIMO D:
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno messo in qualche categoria la storia e
un mega grazie per chi l'ha rencensita.
 
Ci sentiamo presto,
con amore, Marti <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Eccoo, lui era lì, lui era nel mio cuore. ***


Capitolo 10: "Ecco, lui era lì, lui era nel mio cuore."
 
 
Era ormai da più di un'ora che me ne stavo lì seduta su quelle scomede sedie dell'ospedale che pensavo e ripensavo a un modo per riuscire a mantenere me e la mamma senza doverci perforza trasferire dalla Zia, ma proprio non ne trovavo uno, continuavo a pensare come avrei potuto dirlo a Tatà e come avrei fatto a lasciare la mia migliore amica; mi chiedevo come l'avrebbe presa Zayn, cosa sarebbe successo dopo? La mia testa non poteva contenere così tanti pensieri in una volta sola, così decisi di andarmi a prendere un caffè.
Non volevo svegliare Zayn che stava dormendo sereno appoggiato con la schiena al muro e le gambe stese per terra, era così bello mentre dormiva, mi stavo affezzionando molto a quel ragazzo e ora avrei dovuto lasciarlo andare, non potevo crederci.
Mi alzai e mi diressi verso le macchinette, presi un caffè lungo e mi venne in mente che dovevo chiamare ancora Tatà, così estrassi il cellulare dalla borsa e composi il suo numero che ormai sapevo a memoria. Uno squillo, due squilli, tre, quattro, niente non rispondeva. Stavo per mettere giù quando le sue urla mi fecero allontanare il telefono dall'orecchio. "Dove cazzo eri finita! Sono due giorni che non ti fai vedere ne tanto meno sentire. Mi hai fatto preoccupare da morire, o anche provato a chiamare tua madre che però non rispondeva al telefono.." scoppiai in un pianto quando sentii pronunciare quelle parola da Marti, "Amore, cosa è successo perchè piangi?" mi chiese tutta preoccupata. "Mia madre.. ha avuto un'infarto.. è in'ospedale... il dottore a detto che non è curabile... sono disperata... dovrò trasferirmi..." "Stai ferma dove sei corro da te subito, ma smettila di piangere, la risolveremo insieme!" era dolce e affettuosa, volevo averla lì affianco a me, volevo abbracciarla e stringerla forte a me e non lasciarla andare via mai e poi mai, cosa che invece sarebbe successa in fretta.
Chiusi la telefonata e riposi il telefono in borsa, mi voltai per tornare indietro e mi ritrovai Zayn più pallido che mai con una faccia sconvolta, "Cosa è successo?" chiesi,preoccupata che fosse successo qualcosa a mia madre, "Come dovrai trasferirti?" era sempre più bianco, sembrava un cadavere che camminava. Le lacrime iniziarono a scendere molto più amare di prima dai miei occhi, erano salate e il loro gusto mi aveva sempre fatto schifo, forse per il fatto che ho sempre odiato piangere, anche se le lacrime erano di gioia; abbassai lo sguardo verso le mie scarpe e lasciai scivolare le mie braccia lungo i fianchi, d'un tratto senti le sue mani sempre così calde e delicate, morbide come la pelle di un bimbo, che si posarono sotto il mio mento per far in modo che io alzassi il viso per incontrare quei bellissimi occhi che in quel momento parevano color miele, forse per il fatto che erano più lucidi del solito.
Gli lasciai un bacio a stampo, che penso resterà nella mia mente per molto tempo, era un bacio casto e puro, era un bacio d'addio, perchè mi zia abitava molto molto fuori città, ci sarebbero volute più di 4 ore da qua. "Zayn.. io.. io non posso restare qua, Fred mi ha detto che la mamma non può sforzarsi e di conseguenza non può lavorare.. io sono troppo piccola per lavorare e poi studio.. non posso mantenerci, devo andare a vivere con mia zia, ma lei vive a 4 ore da qui.. non posso.. restare.." le lacrime scendevano sempre più veloci, mi sentii stringere al petto di quel ragazzo così speciale e per un attimo mi dimenticai di tutto, delle mie preoccupazioni, delle mie paure, del fatto che dovessi lasciare tutto così all'improvviso; poi però dovetti staccarmi.
"Zayn, io non voglio soffrire ancora e tanto meno voglio far soffrire te.. quindi.. è meglio finirla qui.. anche se a dirla tutta non è nemmeno iniziata..insomma tra poco andrò via e.." "Si hai ragione, è meglio finirla qua." mi guardò dritto negli occhi, con un mano mi accarezzò una guancia bagnate di lacrime che lui con tutta la delicatezza a questo modo, asciugò e mi regalò uno dei suoi baci a fior di labbra. Dopo avermi avvolto in un abbracciò mi diede il suo addio, nessuna parola, nessun gioco di sguardi, nessun gesto che ti rimarrà impresto se non un bacio sulla fronte, uno dei più calorosi e veri che io abbia mai ricevuto, un bacio che porterò sempre nel cuore perchè se anche lui non lo sa, Zayn mi ha cambiato, ha lasciato il segno del suo passaggio su di me regalandomi dei momenti indimenticabili e per questo che non lo dimenticherò mai ma lo porterò sempre con me, nascosto in un posto speciale dove pochi entrano. Ecco, lui era lì, lui era nel mio cuore.
 
 
SPAZIO ALLA RICCIA (:
Salve popolo, sono finalmente tornata! Vi sono mancata un po'?
Ma certo che vi sono mancata (modestia portami via).
Come va la vita, io sono in preda ad un esaurimento nervoso per tutte le apprensioni
dei miei sul fatto che non ho ancora aperto libro e tra tre settimane si ritorna a scuola.
Che brutta parole non trovate? Scuola, ma che razza di nome eh?!
Va beh tralasciando tutto ciò che non interessa a nessuno se non a una squinternata come me,
cosa ne pensate del capitolo?
Spero vi piaccia, ma se non vi piace basta semplicemente dirlo,
a me non fa impazzire, forse l'ultima parte e l'unica che mi piace.
Comunque credo che tre poco giungeremo alla fine, devo vedere..
Voi volete che finisca in pochi capitoli? Fatemi sapere (:
Secondo voi no, Penny e Zayn torneranno insieme e si aggiusterà tutto?
Lasciatemi una recensione :3
 
Con tutto l'affeto del mondo,
una smielata Penny/Marti (:
 
Ps: scusate ho un computer stupido e vecchio e no mi fa mettere
la foto di Penny, che palle, scusate, forse un giorno ci riuscirò :3

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Quanto avremmo resistito? ***


Capitolo 11: “Quanto avremmo resistito?”
 

 
Era passata mezz'ora dall'addio con Zayn e io continuavo a piangere in silenzio seduta su una sedia d'ospedale aspettando che mia madre  si fosse sveglita; i medici mi avevano detto che aveva bisogno di riposare e che era difficile che  riuscisse a svegliarsi entro sta sera, Fred mi disse anche di andare a casa e che mi avrebbe chiamato nel caso si fosse svegliata, ma io volli rimanere lì, volevo stare vicino alla mia mamma.
"Scusi, sa dirmi di vi trova la signora Selphis?" sentii la voce di Tatà al fondo del corridoio; era visibilmente agitata e lo notai dal fatto che si mordeva il labbro aspettando una risposta dalla segretaria. D'istinto mi alzai ed urlai il suo nome, Marti si girò spaventata e poi ringraziando la segretaria corse verso di me e appena mi fu abbastanza vicina mi abbracciò attirandomi a se. Lasciai che mi stringesse e annusai per bene il suo profumo, non volevo dimenticarlo per nessuna ragione a questo mondo.
"Come sta?" mi chiese con un filo di voce tenendomi ancora stretta a se', "Non lo so, non l'ho ancora vista, dorme da quando sono arrivata e i medici mi hanno detto che è normale, quindi credo che ora stia bene.." iniziarono a scendermi le lacrime, "Ma, Fred il collega di mamma, mi ha detto che non si può curare, che lei soffre di attacchi cardiaci o qualcosa del genere che non si può operare ma solo tenere sotto controllo. Mi ha detto che non può sforzarsi troppo e di conseguenza non può lavorare ed io devo finire gli studi. Dovrò trasferirmi da mia zia ad Oxford. Non voglio lasciare la mia vita, ma devo, per lei che ha fatto tanto per me." scoppiai in un pianto liberatorio e Marti non faceva altro che accarezzarmi i capelli e stringermi a se'.
"Lo so Penny, ma vedrai si risolverà tutto vedrai. Sono sicura che tua madre starà meglio e appena finite gli studi potrai trovarti un lavoro, racimolerai un po' di soldi e tornerai qui, da me! Ed io sarò qui ad aspettarti. Poi possiamo vederci nelle vacanze che iniziano tra poco, in quelle di Natale, a Pasqua. Vedrai ci riusciremo insieme!" mi baciò la fronte e mi allontanò per guardarmi con i suoi occhioni blu.
Tatà indossava un jeans chiaro un po' strappato sulle ginocchia, una canotta fucsia con sopra una faccina felice e delle converse dello stesso colore. I capelli scuri erano legati in una coda di lato e la borsa a tracolla nera le dava il tocco da scatenata qual'era, inoltre aveva anche una jacchetta, nera anche questa, in mano, perchè a Marzo faceva ancora molto freddo.
"Vorrei che l'avesse pensata così anche Zayn.." dissi con un filo di voce, poi mi ricordai che Marti non sapeva del nostro flirt e così alzai lo sguardo verso di lei che sembrava avesse un punto inerrogativo sulla testa. Una leggera risatina mi uscì dalla bocca e Marti fece una faccia ancora più confusa, così decisi di raccontargli un po' di cose.
"Adesso ti spiego, l'altra sera in discoteca Zayn non si sentiva bene così lo portai fuori, io ero abbastanza brilla ma riuscì a capire che lui aveva detto che io gli piacevo, mi ha addirittura baciata e io non mi sono staccata. Gli sussurai all'orecchio che tanto l'indomani non si sarebbe ricordato niente e così mi riaccompagnò a casa. Gli chiesi di restare a DORMIRE da me perchè mamma era a lavoro.." un pizzico di malinconia mi pervase e mi sentii vuota ma poi ripresi. "Il mattino dopo quando mi svegliai aveva preparato la colazione e mi svelò che la sera prima non era brillo e tanto meno ubriaco e che quello che aveva detto lo pensava sul serio, così finii per dargli una possibilità e conoscerci. Passammo tutto il giorno insieme e nel pomeriggio mi portò a fare shopping e mi confessò che lui ama fare shopping.." automaticamente sul mio viso spuntò un sorriso debole ripensando a quel giorno, ma subito si trasformò in tante lacrime salate e amare ricordando quello che avvenne dopo, "Poi mi arrivò la chiamata di Fred dandomi la notizia dell'infarto di mamma e così presa dal panico mi ritrovai a guidare la macchina di Zayn con gli occhi appannati dalle lacrime. Accostai su un ciglio della strada per evitare di fare incidenti, e Zayn mi rincorreva urlandomi contro perchè ancora non gli avevo detto nulla. Finii per portarmi lui qui, ed è rimasto con me fino a quando non ti ho chiamata e da lì ha scoperto che mi sarei trasferita, io decisi di farla finita, per non far soffrire lui, ma tanto meno me. La cosa che più mi fece male e che lui non oppose resistenza e cedette come se nulla fosse. Mi ha risposto con un -Si anche io credo sia meglio finirla qui.- anche se non è mai iniziato niente. Ora non mi pento del fatto che lui se ne sia andato, ma mi fa solo diventare più triste il fatto che lui non mi ha detto le parole che mi hai detto tu e se ne sia andato semplicemente senza dire una parola, ma regalandomi un bellissimo e dolce bacio sulla fronte." le lacrime ormai scendevano e non mi davano pace, avrei voluto che Zayn fosse qua con me e mi stringesse forte a se, invece ora ero tra le braccia della mia migliore amica, non che mi dispiacesse, anzi ne avevo proprio bisogno, ma io volevo lui e me ne rendevo conto solo adesso.
"Penny, lui l'ha fatto perchè sa che sarà difficile per entrambi, ha messo l'egoismo di tenerti per se' da parte sapendo che tua madre ha bisogno di te, l'ha fatto per non soffrire ed è esattamente la stessa cosa che hai fatto tu. Ma questo non vuol dire che lui non tenga a te, bastava guardare quella sera in discoteca come ti guardava e come ti faceva ridere e poi il giorno che ti ha riaccompagnato a casa è venuto da me per chiedermi dove fossi finita e quando gli ho detto che stavi andando verso casa si è messo a correre senza nemmeno salutare. Ci tiene a te ma non vuole che soffriate e questo è il gesto più altruistico che lui abbia mai fatto, e fidati ne so, lo conosco dalle elementari." mi scappò un sorriso alle parole di Marti, ma poi il mio viso tornò triste, "Tu lo sai, che non sarà semplice come hai detto prima?" le dissi ancora con lo sguardo basso. "Si, lo so. Ma so anche che tra qualche mese daremo la maturità e poi basta che lavori un po', ti darò una mano anche io e appena abbiamo abbastanza soldi vi troviamo una casa più piccolina dove tu e tua madre possiate vivere e così tornerai qua da me!" aveva le lacrime agli occhi, forse nemmeno lei credeva tanto a quelle parole; io non ci credevo affatto. Non sarei mai più tornata a Londra e magari sì i primi tempi io e Marti avremmo continuato a sentirci e vederci qualche volta durante le vacanze, ma quanto sarebbe durata? 1 anno? 2? Quanto avremmo resistito? Prima o poi una delle due o entrambe ci saremmo stancate e addio a noi.
 

SPAZIO A ME (:
Salve ragazzi allora come state?
Pronti per il ritorno a scuola?
Io rientro giovedì e già adesso non vedo l'ora che sia sabato (:
Figuriamoci tutte le mattine alzarsi alle 6 meno un quarto per
andare in quello schifo di scuola che non mi serve a niente, PFF..
Allora cosa ne pensate del capitolo? Non è un vero addio quello tra Marti e Penny,
ci sarà ancora un capitolo dove loro staranno insieme
poi però drovanno lasciarsi.
Penso che più o meno ci saranno ancora 5 capitoli, forse meno
devo ancora decidere bene :3
Va bene ora arriva il momento delle suppliche perchè qualcuno lasci una recensione.
Quindi people lasciate qualche recensione per me? :3 Thanks (:
VOLEVO RINGRAZIARE CHI HA MESSO LA STORIA TRA
LE PREFERITE, RICORDATE E SEGUITE. MI FA MOLTO PIACERE
E SOPRATTUTTO UN GRANDISSIIIIIMO GRAZIE A CHI MI HA RECENSITO LA STORIA.<3

 

Con amore <3
 
Marti (:
 

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