Welcome to Hell

di _KHProminence_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Ombre della Morte ***
Capitolo 2: *** Il rapimento di Kairi ***
Capitolo 3: *** Il traghettatore misterioso ***
Capitolo 4: *** Tra pene & benefici vi è la vita di mezzo ***
Capitolo 5: *** Le porte dell'Inferno ***
Capitolo 6: *** Prove, rabbia e dolore ***
Capitolo 7: *** L'arrivo di Kairi al Castello dei Mille Dolori ***



Capitolo 1
*** Le Ombre della Morte ***


Welcome to Hell

-Benvenuti all’Inferno-

Per me si va ne la città dolente
 per me si va ne l'eterno dolore,  
 per me si va tra la perduta gente.”

 
Dante Alighieri “La Divina Commedia -Inferno Canto III-’’
 

Capitolo I

Alla mia Amica Chiara che mi è sempre vicina nei momenti difficili e a cui voglio molto bene.

Le Ombre delle Morte

Era passato un anno dalla definitiva sconfitta dell’Organizzazione XIII.
Era passato un anno dal viaggio tra i mondi alla ricerca di Riku e di Re Topolino.
Era ormai un anno che Sora, Riku e Kairi erano tornati alla loro vita di tutti i giorni, sulle Isole del Destino.

I tre amici avevano ripreso la loro vita di tutti i giorni che confrontata ai loro viaggi passati, era una vera noia. I due ragazzi erano tornati al loro punzecchiarsi a vicenda e alle loro solite sfide per decretare il più forte, mentre la ragazza faceva il tifo per entrambi, senza fare distinzioni tra i suoi migliori amici.
Le giornate passavano placide tra risate e piccoli divertimenti tra compagni. Da quando erano tornati a casa i tre ragazzi, cercavano di stare insieme il più possibile, in modo da recuperare tutto il tempo perduto, anche se Sora aveva provato invano, a rimanere da solo con Kairi , in modo da poterle rivelare i suoi sentimenti, ma il più delle volte veniva interrotto o distratto da Riku, che sembrava quasi essere geloso. Spesso si divertivano semplicemente stando  insieme ad osservare il cielo, sia di giorno che di notte. Alla luce del sole, ammiravano le strane  forme delle nuvole e al bagliore della luna, facevano a gara per individuare nell’infinità di stelle della volta celeste, le conformazioni più strane. E così, tra immense distese di soffici nuvole bianche e scintillanti stelle argentate, il tempo passava sempre più lentamente, quasi come se si stesse fermando, facendo sembrare l’ultimo viaggio intrapreso e l’ultimo anno trascorso, sempre più lontani, come se fossero avvenuti in un’altra vita.
Purtroppo però, Sora e i suoi amici, non sapevano che la pace e la serenità sarebbero durate ben poco perché una nuova avventura era alle porte.
Un giorno i tre amici, erano sulla spiaggia ad osservare il tramonto … tutto era normale: il cielo che si tingeva di mille sfumature di rosso, il mare che al bagliore del sole sembrava quasi una distesa incantata di diamanti e il solito loro silenzio, estasiato nell’osservare quei magici colori.
All’improvviso però, sul calar del sole, una minacciosa nuvola nera comparve sul mare e da questa un grosso vortice di pura oscurità, aprì un vero e proprio buco nell’acqua del mare, dal quale uscì un esercito di figure nere e di forma indefinita, che sembravano dirigersi verso i ragazzi che erano sulla spiaggia.

-Quegli strani esseri sembrano quasi … Heartless
 
Pensò Sora
 
– Ma come è … No, un attimo … quegli occhi rossi assetati di sangue, quelle unghie affilate e quei ghigni
inquietanti … no, non sono Heartless-


In effetti Sora aveva ragione, quelle creature non erano Heartless.
Erano Ombre della Morte, veri e propri soldati che facevano parte dell’esercito del Regno degli Inferi, a cui il nuovo futuro Re, il Principe  Zackary Dark, aveva ordinato di invadere il Mondo Terreno per catturare la principessa degna di diventare sua moglie. Nel mondo degli Inferi i mortali non potevano entrare se non erano morti, perciò il principe aveva bisogno di una ragazza dal sangue reale e in più dal cuore di luce pura e nobile, in modo da sopportare le opprimenti forze dell’oscurità del mondo ultraterreno.
Per questo motivo, tra tutte le principesse, scelse quella dall’animo più forte: Kairi, principessa di Radiant Garden. A capo di quella Armata di ombre, c’era il potente comandante Kuroghane, marito della principessa Zaffiro, sorella del principe Zackary.
Quando le ombre erano ormai a metà strada tra la spiaggia e il buco nel mare, i tre ragazzi erano ancora fermi e impietriti da ciò a cui stavano assistendo. Sora  fu il primo a tornare in sé e ad ammonire i suoi amici a scappare, anche perché fu l’unico ad accorgersi che la figura che era al comando di quei soldati, era stato improvvisamente inghiottito da un misterioso buco nero, simile a quello che L’Organizzazione XIII usava per spostarsi tra i Mondi. Nel momento in cui tutti si ripresero dallo shock, era troppo tardi per fuggire, così Sora cercò di escogitare un piano.
 
-Kairi mettiti in salvo mentre io e Riku cerchiamo di rallentare quei … cosi-
 
Detto questo, evocò il suo potente Keyblade di luce mentre Riku sfoderò il suo Keyblade di oscurità.
 
-Ma non posso lasciarvi così Sora … non permetterò che vi succeda qualcosa e che vi riportino di nuovo via da me … voglio aiutarvi!-
 
Disse Kairi con le lacrime che le attraversavano il viso, un po’ per la paura e un po’ per il suo sentirsi inutile.
 
-E’ troppo pericoloso Kairi,  potrebbe succederti qualcosa … e non possiamo permettere che ciò avvenga-
 
Le rispose Riku.
 
Ora va, ti prometto che non ci succederà nulla, e poi … baderò io a Sora
 
Le disse inoltre facendole l’occhiolino.
 
-Sempre se riuscirai a tenere il mio passo-
 
Rispose l’altro sorridendo.
Così, dando un ultimo sguardo a quei volti che il qualunque situazione riuscivano ad infonderle coraggio, Kairi si allontanò dal bagnasciuga, andando a rifugiarsi nel loro nascondiglio segreto, che era una piccola caverna la cui entrata era nascosta da una fitta e rumorosa cascata.
Sora e Riku si gettarono contro i nemici con tutta la loro forza, cercando di rallentarli e di distruggerne il più possibile. Dopo un po’ i due ragazzi si accorsero che alle Ombre la loro presenza non li sfiorava minimamente, come se non ci fossero. Non li consideravano, non si opponevano ai loro attacchi, non cercavano di contrattaccare, non li guardavano neanche, si limitavano a procedere imperterriti nella loro marcia verso la spiaggia.
 
-Sora ma che succede, questi non reagiscono, sembrano dei burattini senza fili!-
-Già non riesco a capire perché si comportino in questo modo … in più, a ogni colpo che sferro, mi sento sempre più debole.-
-E’ vero anche io mi sento così … mi sento quasi come se stessero risucchiando  la mia energia.-

Infatti era così. Per sopravvivere le Ombre della Morte risucchiavano l’energia vitale degli esseri umani.
Erano quasi considerati come i facchini del re degli Inferi; infatti quando le persone erano sul punto di morte,  spesso ricevevano la visita di queste ombre, che risucchiavano gli ultimi loro aliti di vita, trascinandole con loro nel buio eterno del giudizio finale. Non solo il loro aspetto, ma perfino il loro “lavoro” metteva i brividi.
Quando si resero conto di non essere più in grado di continuare a combattere, Riku e Sora capirono che ormai non potevano fare più niente per proteggere la loro isola, così decisero di andare a cercare Kairi per vedere se stava bene.
Lei per il momento stava bene; si era rifugiata in un angolino del nascondiglio segreto, immersa nella penombra, in modo da non poter essere vista. Ad un certo punto però, la ragazzina udì una voce …

-Quanto mi fai tenerezza … la fragilità degli umani è veramente ridicola-
-Chi va là? Sora sei tu? Non farmi questi stupidi scherzi-
 
Disse Kairi con la voce rotta dalla paura.
 
-Sora? No … quanto sei ingenua … il tuo prezioso e penoso amico ormai sarà già stato ridotto in polvere dal mio squadrone di guerrieri oscuri- rispose la misteriosa voce.
-No Sora, Riku … ma tu  c..chi sei …  fatti vedere se ne hai il coraggio!-
-Coraggio … che parola grossa per una sciocca ragazzina come te.-
-Si può sapere chi sei?-
-D’accordo se proprio insisti ti dirò chi sono … mi chiamo Kuroghane e sono il comandante di tutte le truppe del Regno degli Inferi e sono colui che ha il compito di portarti dal tuo futuro marito-

Kairi si vide comparire davanti agli occhi un uomo alto, con la carnagione cadaverica e gli occhi iniettati di sangue  dalle pupille chiare, che lasciavano trasparire un velo di tristezza che però veniva sommerso dall’odio che quell’uomo sembrava portarsi dentro. Aveva capelli lunghi e neri che gli ricadevano sulle spalle ed indossava un’armatura nera contrassegnata da uno strano simbolo … una falce che tagliava a metà un sole, per rappresentare che la morte distrugge qualunque tipo di luce … In una mano aveva una grande lancia con un teschio all’estremità e nell’altra reggeva per la coda, la carcassa di uno scoiattolo.

-Ti prego non farmi del male … abbi pietà
-Ahahahah … Pietà … nel mondo in cui vivrai non dovrai neanche sognartela una  parola del genere! -

Disse ridendo malignamente Kuroghane, scaraventandogli la carcassa dello scoiattolo davanti agli occhi.

-Io vivrò in un mondo meraviglioso, pieno di pace e di luce!-

 Disse Kairi urlandogli violentemente in faccia, con le lacrime che le tagliavano ancora il viso.

-Non farmi ridere … il Re ti ha scelta e non puoi opporti … dimentica tutti i tuoi sogni e tutte le tue speranze, perché il mondo nel quale vivrai, si trova nelle più recondite viscere della terra, dove l’unica luce che potrai vedere sarà quella del fuoco che brucia le dannate anime dell’Inferno e da lì nessuno potrà portarti via!-
 
 Dopo aver detto ciò, scoppio in una grossa e inquietante risata.
Nonostante fosse spaventata e confusa, Kairi cercò di radunare tutte le sue forze per provare a scappare. Ma Kuroghane riuscì a catturarla e perciò la ragazza emise un urlò più forte del tuono di un vulcano.
Quando Sora e Riku sentirono l’urlo della loro amica, capirono che le stava succedendo qualcosa di brutto e che dovevano sbrigarsi a raggiungerla anche se non avevano più forze.

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Capitolo 2
*** Il rapimento di Kairi ***


Welcome to Hell

-Benvenuti all’Inferno-

“There was nothing in sight but memories left abandoned
There was nowhere to hide, the ashes fell like snow
And the ground caved in between where we were standing
And your voice was all I heard that I get what I deserve.”


Linkin Park “New Divide”.

Capitolo II

Il rapimento di Kairi

Con la sua lancia Kuroghane lanciò un incantesimo che fece cadere Kairi in un sonno profondo, dal quale non si sarebbe potuta risvegliare finché la luce del Mondo Terreno non avesse smesso di illuminarla.
Quando Sora e Riku arrivarono al nascondiglio segreto, videro il comandante delle truppe che teneva Kairi distesa sulle sue braccia mentre si accingeva ad entrare in un tunnel oscuro che lo avrebbe condotto fino alle porte dell’Inferno.

-Fermati e lascia andare la nostra amica se non vuoi che ti facciamo male!-

Disse Sora

-Anzi, molto male … -

Aggiunse Riku.
Kuroghane si voltò verso i due ragazzi e puntò il suo truce sguardo verso di loro, sorridendo malignamente e senza dire una parola si inoltrò nel tunnel.

-Andiamo Riku dobbiamo seguirlo e salvare Kairi!-
-Aspetta Sora non essere impulsivo come sempre … non mi sembra proprio una buona idea addentrarsi in un buco del quale sappiamo solo una delle parti su cui si affaccia. Dobbiamo prima escogitare un piano, trovare rinforzi e poi …-

E mentre Riku continuava ad elencare che cosa sarebbe stato meglio fare in quella situazione, Sora non gli
prestava la minima attenzione e con uno scatto fulmineo si gettò nel tunnel.

-Sora ma che cosa fai? Aspettami almeno!-

Quel tunnel era buoi e terrificante e in più aveva culminazione ignota.
Kuroghane e Kairi sembravano essere stati inghiottiti da quella stessa oscurità.

-Chissà verso dove e verso a cosa stiamo andando incontro … -

Disse sospirando Riku.

-Sicuramente in un posto che non potrà essere meno squallido della tua stanza-

Gli rispose Sora.

-Ah … mi fa piacere sapere che anche in momenti come questi hai voglia di scherzare-

Ribatté l’amico.
Ad un certo punto ai ragazzi sembrò di vedere l’uscita del tunnel contrassegnata da una strana luce … più vi si avvicinavano e più stranamente se ne sentivano attratti … ma quella magica attrazione fu ad un certo punto stroncata da un nauseabondo odore e da una orrenda vista.
Erano effettivamente arrivati alla fine del tunnel, alle porte dell’Oltretomba, ma ciò che li attendeva era al disopra di ogni loro aspettativa.
Infatti davanti a quelle porte, scorreva un enorme fiume.
Sora e Riku se ne erano accorti subito, perché avevano sentito lo scrosciare tipico dell’acqua dei fiumi, anche se erano ad una certa distanza.

-Wow Riku … lo senti anche tu questo rumore? Abbiamo trovato un fiume!!-
-Fantastico un po’ d’acqua fresca farebbe proprio al caso nostro-
-Già! Sapevo che questo posto non poteva essere peggio della tua stanza!-
-Ancora con questa storia?-

Ma le previsioni dei ragazzi furono deluse perché quello che avevano trovato era effettivamente un fiume … ma un fiume di sangue, il fiume Acheronte.
I due ragazzi erano rimasti spiacevolmente colpiti da quello spettacolo nauseante. Entrambi avevano visto tanti mondi e vissuto molte situazioni, ma quella era decisamente la peggiore e più disgustosa situazione che avessero mai vissuto.

-Riku … -
-Si Sora?-
-Questo non è un fiume normale … -
-Già, me ne sono accorto anch’io-
-Riku … -
-Si Sora?-
-Ricordi la mia battuta di prima sulla tua stanza?-
-Si?-
-Forse mi sbagliavo … credo che niente possa essere peggio di questo-
-Già-

 



NdA.

Prego di perdonare la brevità del capitolo, ma poiché questo è un sottospecie di ponte di passaggio tra l’introduzione e l’inizio della vera e propria avventura, non lo ho allungato più di tanto. Credo che userò pochi capitoli ponte ma qualche volta li userò proprio per fare da passaggio da una situazione all’altra. Spero che, anche se breve, il capitolo vi sia piaciuto e aggiornerò presto con uno più lungo. Alla prossima :).
_KHProminence_

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Capitolo 3
*** Il traghettatore misterioso ***


Welcome to Hell

 -Benvenuti all’Inferno- 

 
“ Quinci non passa mai anima buona;
e però, se Caron di te si lagna,
ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona.”
Dante Alighieri “La Divina Commedia - Virgilio nel Canto III-”
 

Capitolo III

  Il traghettatore misterioso  

 
Kairi e Kuroghane erano arrivati a quel fiume di sangue pochi attimi prima Sora e Riku.
Il risveglio di Kairi avvenne pochi istanti dopo essere uscita dal tunnel oscuro e non fu molto piacevole. Anche lei come i suoi amici, fu turbata alla vista di quella orribile distesa rossa.

-Dove siamo?-

Chiese con un filo di voce.

-Credimi, lo capirai presto.-

Detto questo, il comandante si girò verso il fiume e fischiò così forte che Kairi non poté fare a meno di chiudersi le orecchie con le mani.

-Perché questo fischio?-
-Taci ragazzina … tu fai troppe domande-
-Certo che questo tizio è la gentilezza fatta persona … -

Pensò Kairi seccata.
Ad un certo punto si distolse dai suoi pensieri perché vide sbucare da una nebbia, alzatasi all’improvviso, una strana imbarcazione con a bordo una strana figura che remava verso la riva. Quando la barca giunse alla sponda su cui si trovavano, Kairi si accorse di conoscere il rematore.

-Axel sei proprio tu?-
-Umh … scusami ragazzina ma come fai a conoscere il mio nome … noi ci conosciamo?-

Disse l’uomo a bordo del traghetto.

-Certo che ci conosciamo, non ti ricordi? Sono  Kairi, la ragazzina che hai rapito per conto dell’Organizzazione XIIIsono l’amica di Sora-
-Sora, Kairi, Organizzazione XIII … ? Scusami ma non so di cosa stai parlando-
-Basta smettetela di blaterare- interruppe bruscamente Kuroghane– Sali a bordo ragazzina e tu comincia a remare scansa fatiche che non sei altro!-
-Scusi se mi permetto comandante … anzi non mi scusi per niente ma non mi sembra il mondo corretto di rivolgersi così ad una signora e ad un anima nobile come la mia!- Gli rispose Axel alquanto alterato.
-Se la tua anima è così nobile, come mai ti trovi in questo postaccio?-

Ribatté Kuroghane

-Errore di smistamento …. Mi avranno scambiato per un altro Axel … può succedere a tutti di sbagliare, anche agli angeli-

Disse sorridendo il traghettatore.

-Pst … idiota-

Disse sottovoce il comandante mettendosi a sedere sullo squallido vascello.

- Ehi ragazzina … Hai detto di chiamarti Kairi, giusto?-
-Giusto … -
-Scusami se non mi ricordo di te ma … le persone tendono a dimenticare la loro vita terrena quando muoiono … anche i Nessuno come lo ero io-
-Emm … no figurati … sei perdonato –

Rispose lei sorridendo.

-Wow … hai un bellissimo sorriso … Kairi, promettimi una cosa … promettimi che qualunque cosa ti succederà, tu non dimenticherai mai come si sorride … e che non perderai mai la tua luce-
- Ecco … d’accordo te lo prometto-

Rispose Kairi che fu molto confusa da quelle parole ma che le fecero capire che il posto in cui si trovava non era un posto allegro e felice.
Ma dalle parole di Axel, Kairi non capì solo questo, ma anche che doveva trovarsi in un qualche tipo di “pensione per anime depresse”.

-Scusami ma esattamente che razza di posto è questo?-
-Questo mia cara ragazzina … è il regno dell’oscurità, dell’agonia e della morte … benvenuta negli Inferi … lo hai memorizzato?-
-Negli Inferi? Vuoi dire il luogo dove vanno a finire tutte le anime  delle persone cattive quando muoiono?-
-Bhe si … in un certo senso potremmo dire così. Vedi Kairi esistono molti mondi che in passato sono stati collegati tra di loro e altri che invece non lo saranno mai, che sono fini a sé stessi e che  i mortali come te non potranno mai “trovare” fino alla loro … morte. Questi mondi sono in contrasto tra di loro e sono la Luce e L’oscurità. La Luce è il luogo perfetto, divino, dove vivono tutte le anime pure e caste, e questo posto è anche detto il Paradiso Luminoso. L’Oscurità è il mondo tenebroso, dell’oblio e della sofferenza anche detto Inferno Oscuro. Entrambi i due mondi però ospitano solo le anime di coloro che hanno perso la vita. A causa dell’esistenza di questi due poli contrapposti, quando una persona muore la sua anima viene posta davanti ad una bilancia d’oro a due piatti. Su uno dei due piatti viene posto il cuore della persona in questione, mentre sull’altro, una chiave d’argento. Se il cuore è più leggero della chiave, l’anima può utilizzarla per aprire le porte del Paradiso, se il cuore è più pesante della chiave … L’anima perde la chiave e viene trascinata  all’Inferno dalle Ombre della Morte …-
-Bene siamo arrivati, è ora di oltrepassare le porte … il Re ci sta aspettando-

Disse ad un tratto Kuroghane.

-Axel, cosa succederà adesso?-
-Non lo so Kairi, ma tu continua a credere alla luce che è in te e soprattutto nei tuoi amici Sora e Riku  … addio ragazzina, spero di rivederti.-

Kairi notò della tristezza negli occhi di Axel e capì che quello poteva essere un addio definitivo.
 
 
Dopo aver osservato attentamente il luogo che li circondava, Sora e Riku notarono che sulla riva opposta di quel orribile fiume, c’era una porta dalla quale stavano entrando Kuroghane e Kairi, che nel frattempo si era risvegliata.

-Guarda Riku sono loro, dobbiamo raggiungerli!-
-Già e come? Non avrai mica intenzione di attraversare questa roba disgustosa a nuoto?-
-Bhe, vedi forse dei ponti qui intorno? No, e allora non abbiamo altra scelta-
-In effetti un’altra scelta ci sarebbe, ma sta a voi decidere …-

Disse all’improvviso una strana voce che veniva dal nulla.

-Chi sei, e quale sarebbe quest’altra scelta …-

Disse Sora.
Ad un certo punto si levò una nebbia che li circondò completamente, tanto che i due ragazzi non riuscivano a vedere i palmi delle loro mani. Quando la foschia si diradò, videro avanzare una strana figura dai capelli sparati, che remava su una piccola imbarcazione.

-A…Axel sei tu! Non ci posso credere,  c … che ci fai in questo postaccio!-

Disse Sora al rematore.

-Si vede che oggi è la giornata delle visite da parte di miei seguaci sconosciuti.-

Disse borbottando la figura a bordo della nave.

-Ma che vai farfugliando Axel, sono io Sora, abbiamo combattuto insieme contro un infinità di Nessuno!-
-Ahhh … no spiacente, non mi ricordo-
-Ma hai voglia di scherzare …-
-Sora smettila,  forse non è la stessa persona che credi di conoscere …-
-No no, è molto probabile che il tuo amico dai capelli castani abbia ragione, se conosce il mio nome, si vede che quando ero vivo mi ha conosciuto per davvero, ma io non posso ricordarlo adesso.-
-Wohwohwho … aspetta un’ attimo, hai un paio di punti da chiarire.-

 Disse Sora

-Credo che ora sia lecito farti un paio di domande

Aggiunse Riku

-Odio le interrogazioni … possiamo fare un’ altro giorno?Ieri non ho studiato –
-Ora sono decisamente convinto che questo paiaccio sia proprio l’Axel che ho conosciuto-

 Disse Sora sorridendo.

-Ehi, a chi hai dato del paiaccio, buffone!-

Gli rispose l’ interessato.

-Ehi stavo solo scherzando idiota!-
- D’accordo, quando voi due avrete finito di fare i bambini, io avrei un paio di domande da fare a questo strano tipo dai capelli rossi.-
-Certo che voi ragazzini “vivi” in materia di insulti non ve la cavate male … Eh va bene, risponderò alle vostre domande ma dovranno essere solo tre.-
-Ma chi diamine ti credi di essere, un genio della lampada forse?-

Disse Riku seccato.

-Ehi ragazzino datti una calmata se non vuoi attraversare questa roba a nuoto … Lo hai memorizzato?-
-No va bene Axel, vada per le tre domande. La prima, è  la più scontata … che razza di posto è mai questo?-
-Bhe Sora, Miku …-
-No veramente è Riku. -
- Ah scusa, comunque ragazzi benvenuti nel mondo della disperazione, nel mondo del dolore, nel mondo dell’oscurità, nel mondo…-
-Ok amico, dacci un taglio abbiamo capito che non è un Luna Park …-

 Disse Riku.

-Ok Fiku-
-E’ Riku con la R! Non con la M o con la F! Prova a memorizzare tu questa volta!-
 -Come vuoi amico, ma gradirei che non interrompessi più la mia presentazione, sai ci ho lavorato un po’-
-Ah si? E per quanto?-

Chiese Sora con finta curiosità.

-Bhe più o meno … da quando vi ho visto quindici minuti fa … ma non importa, tornando alla vostra domanda senza più interruzioni da parte di Miciu-
-E’ Riku!!-
-Cari Ragazzi, benvenuti in quello che noi anime chiamiamo Oltretomba, ovvero cari ragazzi, benvenuti all’ Inferno! Lo avete memorizzato?-
 
 
 
 
NdA
Questo è il terzo capitolo spero vi sia piaciuto :).
Scusatemi se ci ho messo tanto ad aggiornare ma ho avuto alcuni problemi tecnici.
Comunque ringrazio chi segue la storia e al prossimo capitolo :).

_KHProminence_

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Capitolo 4
*** Tra pene & benefici vi è la vita di mezzo ***


Welcome to Hell

 -Benvenuti all’Inferno- 

 “Questi non hanno speranza di morte
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidiosi son d'ogne altra sorte.”
 
Dante Alighieri  “La Divina Commedia –Inferno Canto III-”
 

Capitolo IV

 Tra pene & benefici vi è la vita di mezzo 

 
-All’Inferno?- Ripeterono stupefati i due amici.
-Ma come è possibile, che vuol dire all’Inferno?-
Disse Sora ancora in preda allo stupore.

-Vuoi dire il posto dove finiscono  le anime dei malvagi alla loro morte?-
 
Chiese Riku.
 
-Mi stai dando del farabutto forse?-

Disse Axel incrociando le braccia e lanciando un’occhiataccia scherzosa al ragazzo che aveva un nome troppo impronunciabile per i suoi gusti.

- Comunque si, tutti i mortali identificano così questo postaccio. Comunque,  conoscete la storia, o meglio, la legenda dello smistamento delle anime?-
-Si, la prova della bilancia, del cuore e della chiave. Giusto?-
-Si esatto Tiku. Quindi conoscete anche la storia della differenza tra Paradiso Luminoso e Inferno Oscuro?-
-Per l’ultima volta è Riku! R.I.K.U! Quanto potrà mai essere difficile! Comunque si la conosciamo … sono i due mondi ultraterreni separati da qualunque altro mondo reale...-
-Che secchione che sei Piciu! Mi domando come mi sia venuto in mente di chiedertelo-
 
Disse ironicamente Axel sbagliando volontariamente il nome del ragazzo per canzonarlo e farlo arrabbiare.
 
-Un’attimo Axel…- Interruppe Sora – Come fai a trovarti qui se non hai un cuore e perché non ti ricordi di me?-
-Hai sprecato la tua seconda domanda, ma comunque ti risponderò.
Vedi Sora, tutti i Nessuno prima di diventare tali sono, potremmo dire, Qualcuno e come tutti hanno il loro cuore. Quindi poiché quando sono morto io ero un Nessuno, è stato valutato il mio cuore da Qualcuno. Ciò nonostante, credo che io sia stato considerato più per le mie caratteristiche e scelte da Nessuno e che il mio ex cuore abbia influito poco sul mio destino. Per quanto riguarda i ricordi, le anime da morte li perdono come ulteriore punizione per i loro misfatti in modo che soffrano ma senza sapere il perché, anche se credo che ciò sia più un privilegio che una punizione. Infatti loro dimenticano tutto: le persone che hanno amato, tutte le proprie avventure, i propri sogni, le proprie speranze, ma dimenticano anche il male da loro compiuto, la sofferenza inflitta agli altri, i loro sensi di colpa e soprattutto le loro paure. Infatti qui gli spiriti diventano una sorta di lenzuolo trasparente privo di tutto, tranne  il dolore che dovranno patire in eterno-
-In che senso dolore?-
-In base a ciò che hanno “combinato”durante la loro vita terrena, le persone devono scontare delle pene che possono essere più o meno dure; per esempio ai bugiardi viene lavata la lingua con il sapone, i prepotenti vengono frustati con lingue di fuoco e i più cattivi mai esistiti vengono rinchiusi nella parte più profonda, oscura  e recondita dell’Inferno cioè il Tartaro, dove vengono bruciati dal Fuoco della sofferenza o logorati dall’oscurità. -
-Wow … che orrore. E tu cosa hai fatto per finire qui? Qual è la tua pena ?-
- Bhe io non ho fatto niente di male, infatti, caro Sora, la mia non è proprio da considerare una pena, ma più che altro, una punizione, come quelle che danno le mamme ai bambini perché hanno mangiato le caramelle prima di cena o perché hanno distrutto il prezioso e orribile vaso di porcellana della nonna .-
-D’accordo ragazzi l’ultima domanda la faccio io- Disse Riku.
-Bene, sono tutto orecchi- Gli rispose Axel
-C’è qualche incongruenza in ciò che ci hai raccontato … -
-Che vuoi dire?-
-Voglio dire che se le anime che vengono mandate in questo posto perdono i propri ricordi, e tu sei una di queste, come fai a ricordare che nella tua vita terrena eri prima un Qualcuno e poi sei diventato un Nessuno?-
-Bhe … Ecco io … Ehi! Ti hanno mai detto che hai dei capelli fantastici Giku. Che shampoo usi?-
-Se non vuoi che ti infili il mio Keyblade  nella narice destra e te lo faccia uscire dall’orecchio sinistro, ti conviene chiamarmi Riku la prossima volta e soprattutto rispondere alla mia domanda, sono stato chiaro?-
-Come il sole amico, ma non ti scaldare … io so queste cose perché … perché  qualcuno me le ha dette-
 
Improvvisò il traghettatore non sapendo come rispondere a quella inaspettata domanda.
 
-Ah si, e chi?-
-Bhe mi dispiace ma hai esaurito le tue domande, sarà per un’altra volta-
-Avanti Axel non puoi essere così vago, dacci altre tre domande …-
-Eh va bene Sora, visto che mi stai simpatico, risponderò a un’altra domanda a testa-
-Bene, la mia domanda la sai già-
-Sei sicuro di non volerla usare meglio G … no Li … Mi … ah! Riku?-
-No, credo di volerla sprecare così-
-Ok d’accordo –

All’accettare di rispondere a quella domanda, sul viso di Axel comparve una strana espressione come se volesse che nessun altro all’infuori dei due ragazzi, sapesse la sua storia.

-In realtà io non dovrei essere qui-
-In che senso?-
-Nel senso che io non sono esattamente un’anima come le altre, non sono un’Anima Dannata, io sono un’Anima Protetta, più esattamente un Angelo, categoria Custode per l’esattezza-
-Non ci capisco più niente … Esistono anche categorie di anime?-
 
Chiese confuso Sora stringendosi la testa tra le mani.
 
 -Si perché potremmo considerare che nei mondi ultraterreni esiste una sorta di “divisione in caste”. All’apice del Paradiso Luminoso, c’è L’Eterno, il re Gabriel Worldwide,  che ancora adolescente, regna con l’aiuto di sua sorella la bellissima principessa Evangeline Worldwide che è in età da marito, ma che non si è ancora sposata perché una volta maritata perderebbe qualunque diritto al governo e perché probabilmente sta aspettando me, il suo magnifico e attraente Axel. Poi ci sono gli Angeli Custodi, che hanno il compito di proteggere gli uomini e tutti gli “abitanti” del Paradiso e infine le Anime Protette, che sono tutti gli spiriti degli uomini beati che sono stati considerati degni di una serena vita eterna.  All’Inferno invece,  al vertice c’è La regina Tecla seguita a ruota da suo figlio, L’Oscuro, il principe Zackary Dark che potrà diventare re e prendere il posto della madre solo dopo essersi unito in matrimonio; poi c’è Kuroghane e la principessa Zaffiro sua sposa, figlia della regina e sorella del principe, le Ombre della Morte, che sono i soldati al servizio del principe, e infine le Anime Dannate che al contrario di quelle protette, sono tutti gli spiriti degli uomini indegni di beatitudine eterna . In oltre credo che il principe abbia un nuovo consigliere misterioso, di cui non conosco l’identità perché  non sono ancora stato informato sulle news di gossip, so solo che il principe è stato affascinato dal suo passato e lo ha scelto per creare soldati anche più forti delle Ombre della Morte, in modo da portare a compimento i suoi loschi piani di cui non sono a conoscenza. Comunque io tra tutte queste caste,  faccio  parte di quella degli Angeli Custodi. Lo avete memorizzato?-
-Scusa Axel perdona la mia ignoranza, ma gli angeli non sono quelli con le ali bianche, le aureole e che  stanno in Paradiso? Ci hai appena detto che siamo all’Inferno- Disse Riku
-Il fatto è che non mi sono comportato molto bene e per punizione sono stato mandato qui a fare il traghettatore e per scontare la mia pena, devo trasportare dall’altra parte del fiume, mille anime pure e dato che quelle che finisco negli Inferi sono generalmente anime di gentaglia, la mia punizione sarà eterna.-
-Wow quindi anche questa è una pena, perché sarai costretto a fare questo … per sempre-

Disse Sora.

-Comunque poteva andarmi peggio. Per quanto riguarda i miei ricordi, li ho perché in quanto Angelo avevo il diritto di averli e il re me li ha fatti tenere credo, come ho detto prima, più come punizione che non come favore … soddisfatti, ora sapete tutto-
-Quindi in realtà ti ricordi di me e delle nostre avventure?-
-Si Sora … mi ricordo tutto … purtroppo proprio tutto –

Disse Axel abbassando lo sguardo con una evidente nota di tristezza nella voce.

-E allora perché facevi finta di non conoscermi?-
-Bhe non volevo dare nell’occhio, se scoprissero che sono i resti di un Angelo, utilizzerebbero la Luce che è rimasta nella mia anima per rifornire d’energia le loro orribili Ombre della Morte. Per tutti qui sono il povero spirito sfigato che è destinato per sempre a fare un ignobile e stranoioso lavoro. Comunque ora sarà meglio  darsi una mossa, se volete salvare la vostra amica-
-Già hai ragione Kairi ci starà aspettando … grazie Axel mi ha fatto piacere rivederti-
-Aspetta ragazzino, vorresti già liberarti di me?-
-Cosa?-
-Ho deciso di prendermi una vacanza e  accompagnarvi nel vostro viaggio. Questo posto è un vero e proprio labirinto e vi farà comodo avere una guida che vi … si insomma … guidi.-
-Grazie ma non ci serve un altro buffone nella squadra!-
-No Riku non essere così duro con te stesso … io non ti definirei un buffone, forse più un pagliaccio … sono più simpatici … inoltre credo che ci farebbe comodo avere qualcuno che ci aiuti-
-Quando parlavo di buffoni intendevo te Sora! Comunque se questo tizio viene con noi chi si occuperà delle anime da traghettare, non era una pena eterna? Non dovevi rimanere qui ad annoiarti per sempre?-
-Non preoccuparti per questo, chiederò al mio amico Demix, lui deve scontare tutte le pene e quindi anche questa prima o poi … ed è arrivato il suo prima.-
-Demix? Non era il numero IX dell’Organizzazione?-
-Già proprio lui-
-E anche lui è in questo posto?-
-Si anche lui ha avuto un cuore. Ora sta scontando la pena dei “Ficcanaso”-
-E in che consiste?-
-Nel ficcanasare nelle pene altrui, nel senso che alternativamente dovrà scontarle tutte, e se sconterà in anticipo quella del traghettatore non succederà nulla-
-Ma la  pena che ti è inflitta quando vieni mandato in questo posto,  è eterna per tutti?-

Chiese Sora

-Dipende. La maggior parte sono pene eterne. Se invece sono pene temporanee, dipende da come le hai scontate, se lo hai fatto in modo corretto e ti sei pentito dei tuoi misfatti, puoi anche diventare un Angelo … altrimenti … puoi diventare una delle creature più schifose e infide esistenti e non … un Ombra della Morte. Comunque bando alle ciance ragazzi, e ora di dare inizio a questo viaggio e non nascondo di non stare nella pelle dall’emozione.-

Disse infine Axel che aveva dipinta sul volto una strana espressione, tipica di chi sa qualcosa di molto importante e misterioso che però non vuole rivelare a nessuno.
 


 

NdA

Ecco a voi il IV Capitolo che però credo che necessiti di un paio di informazioni. Allora punto primo: la storia di perché Axel finisce all’Inferno verrà approfondita nei prossimi capitoli e per il momento rimarrà un po’ “appesa”. Poi, punto secondo: le pene infernali che ho citato le ho inventate io quindi, non me ne vogliate se sono ridicole ;). Infatti proprio per questo motivo, successivamente citerò alcune di quelle originali di Dante, ma anche altre che invece sono di mio ingegno.
Ultima cosa prima dei saluti: i Qualcuno. Non sapevo come definire i Nessuno prima che diventassero tali e quindi ho utilizzato l’opposto di questa parola per indicare i membri dell’Organizzazione prima che perdessero i cuori. Un po’ banale lo so, ma credo renda l’idea. :)
Come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero di essere riuscita a strapparvi almeno un sorriso con gli stupidi litigi/ “discussioni di confronto” tra Axel e Riku, più presenti forse nel capitolo precedente, ma che non mancano neanche in questo :).
Ringrazio sempre chi legge la storia e al prossimo capitolo :).

A presto.

_KHProminence_

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Capitolo 5
*** Le porte dell'Inferno ***


Welcome to Hell

 -Benvenuti all’Inferno- 

 “Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.”
Dante Alighieri  “La Divina Commedia –Inferno Canto III-”

Capitolo V

Le porte dell’Inferno 

Sora e Riku capirono di trovarsi in un luogo dove potevano aspettarsi di tutto, perfino di essere lì perché ormai … trapassati. Infatti una domanda che non poteva che non frullargli nella mente era se loro fossero … Ecco … morti.

Abbandonato il traghetto con il nuovo gestore, a cui Axel spiegò brevemente cosa dovesse fare, era giunto il momento fatidico che dava inizio al viaggio del trio … il passaggio attraverso le porte di ingresso dell’Inferno. Queste erano due grandi portali, uno che si apriva solo dall’interno, per permettere il passaggio alle Ombre della Morte verso la Terra, e una che si apriva solo dall’esterno, ma esclusivamente al tocco di un’Anima Dannata che si avviava verso il suo tragico e nefasto destino. Su quei due enormi portali fatti di bronzo logorato dalla ruggine, vi erano numerose incisioni e numerose rappresentazioni di uomini che venivano flagellati e torturati da strani e mostruosi esseri. Sulla parte superiore di entrambe le porte vi erano intagliati strani segni riconducibili forse a qualche alfabeto di qualche civiltà antica, segni che erano sconosciuti ai ragazzi, ma non al loro
accompagnatore.

-Hey Axel cosa sono quelle strane lettere nella parte in alto di queste porte?-

Chiese Sora.

-Sono dei nomi-

Rispose Axel.

-Grazie per la dettagliata informazione amico-

Disse ironicamente Riku.

-Mi perdoni Mr.” Ho bisogno di precise spiegazioni su tutto”-
-Certo che ci vai giù pesante con le offese-
-Ok smettetela voi due, mi sembra di fare da balia a due bambini dell’asilo-
-Senti chi parla … il nanerottolo della situazione-
-Ehi a chi hai dato del nanerottolo? Guarda che stai parlando con l’eroe dei mondi-

Disse Sora a Riku con un fare superiore.

-Nah … riesco a vederti meglio come Capitan Pannolino come quando da piccolo andavi in giro per tutta l’isola con un pannolino in testa urlando “Capitan Sora alla riscossa!”-
-Dici così solo perché sei invidioso della mia fama-
-Si certo come no … al club dei babbei ti conoscono tutti-
-Ora ti faccio vedere io chi è il babbeo!-

Disse Sora sfoderando il suo Keyblade.

-Ragazzi datevi una calmata! Volete o no salvare la vostra amica? Se perdete tutto questo tempo la vedrete solo quando sarete morti e lei ormai sarà stata incoronata regina degli Inferi!-
-Scusa Axel … hai ragione-
-Già hai ragione-

Dissero i due ragazzi abbassando entrambi lo sguardo.

-Allora come stavo cercando di spiegarvi, prima che il saccente dal nome strambo ci interrompesse, quelli incisi sulle porte sono i nomi di tutti i personaggi che, in un certo senso, potremmo dire che hanno fatto la storia dell’Inferno-
-Wow allora è gente famosa-
-Si in un certo senso si, la storia di questo posto è molto lunga ma posso raccontarvela brevemente-
-Oh che noia …. Ho sempre odiato la Storia-

Disse Riku sbuffando.

-Bhe per una volta te la farai piacere-

Gli rispose seccato Axel, seguito da una risatina di ripicca da parte di Sora.

-Allora cerchiamo di partire dall’inizio … In principio l’universo non era come lo conoscete voi, non c'erano mondi separati, ma esisteva un unico grande Caos.
Da questo Caos vennero generati i due Titani primordiali che diedero origine a tutto, cioè Erebo, signore del tutto e del caos,  e Nyx signora dell’oscurità e del nulla. Con il loro potere questi due Titani generarono un posto chiamato Paradiso Terrestre  che sfiorava la perfezione se non era la perfezione in sé. Dall’unione di Erebo e Nyx ebbero origine ben sei figli, detti anche Dei del Nuovo Mondo proprio perché andarono a vivere nel nuovo universo creato dai loro genitori.
Queste sei Divinità erano: Urano, Lissa, Thanatos, Anake, Etere ed Emera.
Ad ognuno dei figli i due Titani affidarono un protettorato speciale.
Urano era il dio della volta celeste, Lissa della vita di tutte le cose, Thanatos della morte di tutte le cose, e questi due insieme possedevano il potere di controllare il destino e il fato di tutto, Etere era la dea della Luce, Anake della notte e delle cose ultraterrene ed Emera era la dea del giorno e delle cose terrene.
 Ma questo Paradiso Terrestre non era abitato solo dagli Dei, ma anche da una razza imperfetta che come le sei Divinità del Nuovo Mondo, aveva avuto origine dall’unione dei due esseri primordiali. Questa categoria inferiore era il genere umano. A causa della loro imperfezione non erano ritenuti degni di vivere con gli Dei, perciò il Paradiso Terrestre fu diviso in due parti: il Paradiso e la Terra.
Il Paradiso era il posto perfetto dove chi vi abitava viveva in pace e serenità, mentre la Terra era il luogo imperfetto nel quale chi vi viveva doveva lavorare e faticare per vivere degnamente e serenamente.
Tra i sei Fratelli ci furono diverse unioni ma le più importanti, che diedero origine ad una eterna lotta, furono due: quella tra Anake e Thanatos e quella tra Etere e Lissa.
Dalla prima nacquero quattro figli: Ade e le tre Moire Cloto, Lachesi e Atropo, che erano tre bellissime e letali fanciulle.
Dalla seconda nacquero solo due figli Zeus e Persefone. La lotta ebbe origine perché i primi erano i figli dell’oscurità  e i secondi i figli della luce e quindi per la prima volta nacquero due fazioni completamente opposte e  soprattutto in  contrasto tra loro.
In natura erano sempre esisti gli opposti perché senza il buio non c’è la luce, se non c’è il sopra non c’è il sotto, se non c'è il chiuso no c'è l'aperto ecc … ma questa volta era diverso perché quell’equilibrio era stato spezzato ... -

-Wow è davvero piena di intrighi questa storia, mancano solo i popcorn e poi sarebbe meglio del cinema-

Disse sorridendo Sora.

-Non lo interrompere Sora così finirà prima e smetteremo di perdere tempo…-
-Lieto che la storia ti piaccia Sora e tu Riku … bhe cerca di stare zitto-

Disse Axel ricevendo un’occhiataccia dal diretto interessato. In seguito continuò la sua storia.

-Sostanzialmente la guerra tra le due fazioni nacque perché Ade si innamorò perdutamente di Persefone che però era destinata ad un’unione con il fratello per evitare mescolanze di diversi sangue. Per questo motivo Ade si adirò profondamente e decise di rapirla  e portarla in un luogo dove non la avrebbe trovata nessuno, grazie anche all’aiuto delle sue tre sorelle che potevano modificare la volontà di chiunque, anche degli Dei. Quindi Ade decise di lasciare il Paradiso e di rifugiarsi con la sua amata sulla Terra, sulla quale aprì una voragine talmente profonda da raggiungerne l’esatto centro. In quel luogo Ade passò molto tempo con Persefone, che grazie all’intervento delle Moire, era convinta di essere innamorata di lui, ma insieme riuscirono ad avere solo un figlio, Mefistofele, perché poi Zeus minacciò  Cloto, Lachesi e Atropo  e riuscì a fargli spezzare l’incantesimo fatto alla sorella e a farsi rivelare dove si fosse nascosto il loro fratello. Infine dopo aver lanciato una maledizione alle tre fanciulle per renderle brutte fuori come lo erano dentro, trovò il suo nemico, si riprese la sua amata sorella e rinchiuse per sempre il suo rivale nelle viscere della Terra, in un posto chiamato Tartaro dal quale non sarebbe potuto uscire mai più. Saputo ciò, il padre di Ade, Thanatos, cercò di liberarlo invano, perciò creò per il figlio un regno sul quale governare, nel quale avrebbero sofferto tutte le anime degli esseri umani morti, che durante la loro vita erano stati malvagi, in modo tale che Ade avrebbe potuto alleviare il  suo dolore  vedendo soffrire gli altri. Questo nuovo regno fu denominato Inferno o Inferi. Ade nominò re di questo regno suo figlio Mefistofele, che per la sua malvagità venuva detto anche Signore dei Demoni, e che non è altro che il padre dell’attuale futuro re, il principe Zackary.
Nel periodo in cui Persefone era rinchiusa sotto la Terra con Ade, Zeus ebbe un rapporto con Emera dal quale nacque Parsifal, Padre dell’ attuale re del Paradiso Gabriel.-
-Non ho parole … è veramente una storia interessante e piuttosto complicata-
-Si veramente interessante ma ora credo che sia arrivato il momento di entrare-
-D’accordo ragazzi vi avverto: ciò che vedrete oltre queste porte va oltre ogni vostra aspettativa e una volta entrati non potrete uscire finché non avremo attraversato anche l’ultima cerchia … Siete pronti?-
-Io mi sento pronto … e tu Riku?-
-Si anche io mi sento pronto, anche perché credo che non ci sia niente di più scioccante di Sora in mutande …-
-Ahahaha … ok Sora ammetto che questa merita-
-Ehi ma oggi siete tutti contro di me-

Disse Sora dipingendo un falso broncio sul viso e scoppiando a ridere anche lui.
Dopo aver riso allegramente per l’ultima volta, i tre amici si avvicinarono alle porte e Riku e Sora provarono a spingerle per aprirle.

-Ehi ma perché non si aprono?-

Disse stremato Riku.

-Forse non spingiamo abbastanza forte-

Gli rispose un altrettanto stanco Sora.

-Non credo che un’anima priva di vita abbia più forza di noi-
-No, stai tranquillo Riku non c’è bisogno che tu metta in dubbio la tua forza o quella di Sora … la porta non potete aprirla voi perché si apre solo al contatto con un’Anima Dannata o un’Ombra della Morte.-
-Bene, questo è un problema.-

Disse Riku sospirando.

-Perchè?-

Chiese Sora.

-Perché nel caso non lo avessi capito l’ingresso è concesso solo alle anime e noi… bhe siamo due ragazzini mortali e un angelo da strapazzo-
-Sempre molto gentile Mr “Ho un nome troppo impronunciabile per le persone normali”-

Disse ironicamente Axel con una stupida smorfia dipinta sul volto.

-Comunque aldilà dei tuoi appellativi e dei tuoi pensieri ridotti, come ti ho spiegato prima, per il momento non posso considerarmi un angelo, anche perché ho perso le mie ali, l’aureola e il simbolo della Luce sul palmo della mia mano, quindi posso aiutarvi ad entrare-

Detto ciò, distese il suo braccio con il palmo rivolto verso il portale d’ingresso. Vi si avvicinò fino a toccarlo e al contatto con la porta venne sprigionata un’intesa luce violacea che accecò gli occhi dei due ragazzi. Quando l’intensa luce svanì, i due amici videro che le porte erano aperte ma che non si vedeva niente aldilà di esse … che cosa li aspettava una volta valicata quella soglia?
 
 
 
NdA
Siamo arrivati al capitolo V e l’avventura sta per entrare nel vivo.
Vorrei puntualizzare una cosa … gli Dei citati sono chiaramente presi dal Pantheon greco ma ne ho fatto una sorta di remake, nel senso che ho fatto una ricerca sulla mitologia greca, ma non ho trovato divinità che soddisfacessero le mie idee, perciò o preso i nomi che mi piacevano di più e ho affidato a questi dei nuovi compiti o protettorati … spero di non aver esagerato.  
Come al solito ringrazio chi segue la storia, e vorrei rivolgere un ringraziamento particolare ( dato che non lo ho mai fatto) a coloro che hanno inserito la storia tra le seguite o tra le preferite.
Ringrazio anche tutti quelli che recensiscono e recensiranno la mia storia :).
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :).
Saluti e a presto.

_KHProminence_

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Capitolo 6
*** Prove, rabbia e dolore ***


Welcome to Hell

-Benvenuti all’Inferno-

 “ Nel mezzo del cammin di nostra vita

 mi ritrovai per una selva oscura
 ché la diritta via era smarrita.”
 Dante Alighieri  “La Divina Commedia –  Canto I”
 
 Capitolo VI
 Prove, rabbia e dolore

Dagli occhi di Riku e Sora non poteva che trasparire timore dinanzi a quella immensa oscurità che presto li avrebbe avvolti, ma non potevano più temporeggiare, avevano già perso tanto tempo, troppo tempo. La  situazione della loro amica si sarebbe potuta aggravare, anche se loro non sapevano esattamente la motivazione del suo rapimento.

-Avanti ragazzi, forza e coraggio gli Inferi ci aspettano, non ha senso allungare l’ attesa … no?-

Disse Axel dando una pacca sulla spalla ai suoi compagni che si erano persi nel guardare il buio proveniente da quella porta e che furono risvegliati proprio dal quel suo gesto.

-Si hai ragione … forza Riku, mettiamoci in moto, vedrai sarà un esperienza … curiosa-

Disse Sora cercando di nascondere la sua preoccupazione dietro un evidente falso sorriso.

-Ok sono pronto … non ho paura dell’oscurità … io sono stato l’oscurità-

Disse Riku con un’espressione così seria da far preoccupare sia Sora che Axel.

-Hey Mr … tutto ok?- Gli chiese quest’ultimo.
-Si … tutto a posto … ma ho un brutto presentimento … -

Detto ciò, i tre ragazzi caddero in un silenzio tombale e lanciandosi un’occhiata reciproca, cominciarono ad avanzare verso le porte fino a valicarle. Inizialmente non sentirono nulla, solo silenzio assoluto e l’unica luce presente era quella proveniente dalle porte alle loro spalle … ma all’improvviso le due soglie si chiusero con un unico, pesante tonfo e i tre amici si ritrovarono nel buio più totale.

-Bene e adesso come facciamo a procedere se non riesco a vedere neanche la punta del mio naso?-

Disse ironicamente Sora sbuffando rumorosamente.

-Non dirmi che hai paura del buio..-

Gli rispose Riku.

-Certo che no! Stavo solo facendo un’osservazione-

Ribatté l’altro senza però ottenere nessun’altra risposta dagli altri due compagni.

-Hey ragazzi tutto bene? Dove siete? Ora ce l’ho anche io un brutto presentimento.-

Niente … nessuna risposta … ma come era possibile? I suoi due compagni di viaggio lo avrebbero mai abbandonato procedendo senza di lui? Certo che no! Sora sapeva di poter contare su Riku, anche se spesso avevano qualche diverbio e inoltre sapeva che anche Axel non glielo avrebbe mai lasciato fare. Forse era uno scherzo? Certo era ovvio! Il suo migliore amico di sempre amava fargli scherzi per dimostrare agli altri che il piccolo ragazzino dai capelli castani, era infantile e pauroso.

-Sgamati ragazzi! Sono troppo furbo! Non mi rispondente per farmi uno scherzo vero? Dai ormai vi ho scoperto … ditemi qualcosa!-

Niente … Sora non otteneva nessuna risposta. E ora cosa gli sarebbe successo? Era solo, in un luogo che non conosceva e senza sapere cosa fare … per la prima volta nella sua vita Sora ebbe veramente paura.

-OK è ufficiale, sono morto-

All’improvviso però sentì una voce.

-Tu, razza di insignificante pusillanime ... non sei altro che uno sciocco!-
-Chi va là? Chi sei?-

Disse Sora sorpreso e indietreggiando. Ai suoi passi, un enorme stormo di uccelli neri spiccò il volo, facendo apparire sotto i piedi del ragazzo uno strano pavimento circolare e luminoso, fatto di un materiale che sembrava una specie di vetro colorato che rappresentava lui e un altro ragazzino molto simile a lui, ma dai capelli biondi e con uno strano taglio.

-Vedi questi due ragazzini sul pavimento? Siamo io e te mio adorato, stupido Qualcuno.-

Continuò la strana voce di prima. Sora non capiva cosa stava succedendo era ancora più confuso e più spaventato.

-Qui l’unico pusillanime sei tu! Fatti vedere se ne hai il coraggio!-

Detto ciò, il ragazzino castano vide comparire da una zona rimasta al buio, una nefasta figura incappucciata.

-Io sarei il codardo? Riesco a leggerti dentro, so che hai paura, si vede trasparire un enorme timore anche dai tuoi piccoli e ridicoli occhi blu-

Dicendo queste parole, la figura misteriosa si tolse il suo cappuccio rivelando la sua vera identità.

-Io … Io ti conosco … ma non … non riesco a ricordarmi il tuo nome …-
-E’ questo il mio destino ed è proprio questa la ragione per cui sono stufo di essere un Nessuno! Io ti eliminerò e mi prenderò  la tua famiglia, i tuoi amici … e la tua VITA-

 Disse urlando quella figura di cui il ragazzino castano non riusciva ricordarsi il nome … quando…

-Hai detto Nessuno … R…Roxas!-
-Oh … ma che bravo ti sei ricordato il mio nome … ma ti eliminerò lo stesso!-

Disse Roxas evocando i suoi due Keyblade e scagliandosi contro Sora. I due ingaggiarono una feroce battaglia ma nessuno sembrava avere la meglio perché erano alla pari.

-Tu non sai quanto io abbia dovuto soffrire a causa tua!-

Disse Roxas colpendo violentemente il suo avversario che cadde violentemente a terra.

-Mi dispiace amico, ma non ho nessuna intenzione di rinunciare alla mia vita!-

Disse Sora rialzandosi.

-Tu non meriti di esistere, dovresti essere tu il mio Nessuno, spetterebbe a me prendere il tuo posto, io salverò Kairi, TU DOVRESTI SOLO ESSERE CANCELLATO!-

Disse il biondino colpendo il ragazzo castano più violentemente della prima volta. Sentite quelle parole, Sora perse il controllo e cominciò a combattere con violenza inaudita, come mai aveva fatto prima.

-Ora sono stufo! Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire, ma non è colpa mia, né tanto meno dei miei amici, perciò ora levati di torno perché ho da fare!-

Ribatté Sora colpendo Roxas con un fendente così potente che fu decisivo, e il suo avversario cominciò ad essere avvolto dall’oscurità e a scomparire.

-Mi hai … mi hai sconfitto … non ci posso credere. Il principe mi aveva detto che non avrei potuto perdere, che non avrei DOVUTO perdere, che ero troppo forte, che avrei preso la tua vita e invece … invece ho perso non ci credo … non voglio scomparire nel buio, non voglio, no!!!-
-Roxas no! Che cosa ti sta succedendo? Cosa vuol dire tutto ciò? Io non ci capisco più niente!-
-Perdonami Sora … mi sono fatto sopraffare dalla mia rabbia e dal mio odio … merito di stare in questo posto … addio … per sempre-
-No Roxas aspetta!-

Ma il ragazzino biondo era già scomparso e Sora era rimasto di nuovo solo.

-Mi sento così male … provoco solo dolore e sofferenza … non sono stato in grado di salvare Kairi da Kuroghane , ho trascinato Riku in questo posto, non so neanche dove siano lui e Axel e in più … chissà cosa avrò fatto a quel Roxas!-

Disse Sora sedendosi nel centro del pavimento, chiudendo il suo viso bagnato dalle lacrime tra le sue mani.

-Questo posto pullula di dolore e sofferenza e se vuoi attraversarlo, dovrai accettarlo-

Sussurrò una voce all’orecchio destro di Sora che alzò lo sguardo per vedere da chi fossero proferite quelle parole e vide seduta al suo fianco la figura di Roxas.

-Ehi! Ma come è possibile io ti ho appena visto scomparire! Come fai ad essere qui?-

Disse il ragazzino dai capelli castani saltando in piedi a causa dell’inaspettata sorpresa.

-Io sono un’anima non posso scomparire, e inoltre quella di prima era una prova  per proseguire negli Inferi e tu la hai pienamente superata.-
-Prova? Ah ok … ma ora come faccio a proseguire?.-
-Seguimi, dobbiamo salire quelle scale.-

I due ragazzini si  ritrovarono davanti ad un’immensa scala di gradini di legno completamente lacerato e mangiato dalle termiti. Roxas fece da guida a Sora e quando arrivarono  in cima alle scale, il ragazzino biondo si girò verso il suo compagno castano.

-Vedi quella porta di vetro?-

Sora volto il suo viso verso sinistra e vide una vetrata dalla quale traspariva una luce verdognola molto intensa.

-Quella porta ti condurrà attraverso le Bolge dell’Inferno fino al castello del principe Zackary.-
-Ma i miei amici?-
-Li incontrerai oltre quelle porte se anche loro hanno superato le loro prove-
-Ok perfetto amico,  grazie dell’aiuto … Arrivederci!-

Disse Sora sorridendogli allegramente.

-Non così in fretta- Gli disse Roxas afferrandolo per un polso.
-Se vuoi procedere attraverso quella porta, dovrai rinunciare a quella che per te è la cosa più importante della tua vita …-
-Bhe senz’altro la cioccolata-
-Non essere ridicolo, io parlo sul serio … dovrai rinunciare al tuo Ricordo-
-Dovrei rinunciare ai miei ricordi … bhe è triste ma … la salvezza di Kairi è più importante persino del ricordo di ciò che ho ricevuto per Natale –
-No stupido, non scherzare! Non sarai tu a dover dimenticare, ma gli altri-
-Che cosa vuoi dire?-
-Voglio dire che anche se oltrepasserai quella porta e riuscirai a salvare Kairi, sia lei, sia Riku, sia tutti quelli che ti hanno conosciuto, si dimenticheranno di te e tu non potrai fare nulla per impedirlo-
-Vorrà dire che dovrò vivere come se non esistessi?-
-Esattamente. È il prezzo che dovrai pagare per avanzare nel Mondo degli Inferi, un mondo che non accetta la paura del dolore, perché l’Inferno è puro dolore e pura sofferenza-
-… Accetto le tue condizioni. Nessun dolore e nessuna sofferenza inflittami potrà essere più grande dell’affetto che provo nei confronti di Kairi-
-Perfetto e così sia. Se attraverserai quella porta di vetro senza sbattervi contro, significa che sei consapevole e convinto della tua scelta-

Sora si diresse verso la porta, si fermò ad osservarla un po’ e poi procedette per attraversarla. I suoi propositi erano buoni e dopo un grande bagliore, si accorse di essere riuscito ad attraversare la porta senza sbattervi contro. All’improvviso udì una voce che sembra essere quella del suo aiutante Roxas.

-Hai un cuore puro giovane Sora, la luce che racchiudi dentro di te è più forte persino dell’oscurità degli Inferi. Non hai paura del dolore e della sofferenza ed hai superato la seconda prova con successo. Ora puoi continuare il tuo viaggio all’Inferno e buona fortuna.-

Dopo aver udito queste parole, cadde il silenzio più assoluto e Sora fu avvolto da un’ombra che gli oscurò gli occhi. Quando il ragazzino riottenne la vista, si ritrovò davanti un ponte sospeso sopra un burrone, sul quale fondale scorreva un fiume di putrido acido verde, nel quale erano immerse le anime dei ruffiani, che come in vita sommersero di falsi complimenti i loro superiori, così per eterno era destinati ad essere sommersi in qualcosa di peggiore della loro falsità.
Davanti a quel malandato ponte lo aspettava Axel. Ma dov’era Riku?

NdA 

E così, Sora è riuscito a superare le sue due prime prove... ma non è finita qui, ne dovrà superare di difficoltà fino ad arrivare al castello del principe ...
Comunque chiusa questa piccola parentesi, mi auguro come sempre che il capitolo sia piaciuto a tutti, anche se a me non fa impazzire per niente ... lo ho riscritto due o tre volte e questa versione e quella che mi è uscita meglio ... bhe in realtà la seconda parte non è poi così male, forse è solo l'inizio che non mi soddisfa molto ...
Ora apro un'altra parentesi che non centra con la storia ... tra preaticamente un mese esce Kingdom Hearts 3D! :D 
Che bello, non vedo l'ora sono sicura sarà fantiastico, come tutti i capitoli di questa saga del resto :))....
Tornando alla storia, ringrazio tutti coloro che la seguono e che la recensiscono :).
Saluti e a presto :)

_KHProminence_

 

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Capitolo 7
*** L'arrivo di Kairi al Castello dei Mille Dolori ***


Welcome to Hell

-Benvenuti all’Inferno-

 "Thinking you where ever you are ...

We pray for our sorrows to end

And hope that our hearts will blend …”

Kingdom Hearts II

 

Capitolo VII

L’arrivo di Kairi al Castello dei Mille Dolori

Mentre Riku e Sora davano la prova di essere abbastanza forti da poter procedere negli Inferi, Kairi e Kuroghane erano ormai giunti al castello del principe Zack, detto anche Castello dei Mille Dolori, perché per raggiungerlo si dovevano attraversare mille pene e sofferenze tra i cerchi e le bolge in cui era diviso l’Inferno.
Questa fortezza si trovava nella parte più profonda dell’oltretomba e sorgeva su un altura circondata da un profondo fossato, sui quali fondali scorreva della lava nella quale erano immerse le anime di coloro che, durante la loro vita, si erano compiaciuti dei loro misfatti.
Il comandante si avvicinò tremendamente all’orlo di quel burrone e la ragazzina temette, o meglio sperò, che quel orribile tizio volesse gettarvisi; ma le aspettative della ragazza furono deluse perché in realtà Kuroghane si era avvicinato così tanto al precipizio per poter dare uno strano segnale alle guardie del castello. Queste calarono un rovinato ponte levatoio che permise a Kairi e Kuroghane di attraversare quel fossato altrimenti invalicabile.
Superato l’angusto ponte, Kairi si ritrovò in un enorme corridoio pavimentato con resti di ossa, che al centro era percorso da un pregiato tappeto rosso sangue. Sulle pareti di quel terrificante androne, vi erano quadri che raffiguravano la famiglia reale e i suoi antenati. La ragazza spaurita e tremante, osservò attentamente ciò che la circondava. Ad un certo punto, i due arrivarono davanti ad una porta completamente d’oro oltre la quale vi era la sala del trono dove il principe attendeva con ansia l’arrivo della sua promessa.

-Ecco, oltre questa porta c’è il tuo destino, ma non puoi andarvi incontro in queste condizioni, sei oscena cara ragazzina-
-Senti da che pulpito viene la predica-

Mormorò tra sé e sé la ragazzina senza farsi sentire dal vero mostro della situazione.
In seguito, il suo accompagnatore batté le mani e subito una schiera di serve e governanti arrivarono al cospetto di Kuroghane che ordinò a queste di preparare la ragazza per il suo “speciale” incontro.
La povera Kairi fu vestita, truccata e acconciata senza che lei potesse proferire una singola parola. Fu rinchiusa in uno sfarzoso abito imperiale dal corsetto rosso molto stretto, abbastanza stretto da toglierle il respiro, e una lunga gonna a ruota nera a strisce bianche e una rosa rossa che le decorava i morbidi e lucenti capelli color del bronzo più splendente.
Non sapeva cosa le sarebbe successo, ma intuì che era stata preparata per una sorta di appuntamento galante. Nonostante la sua confusione, era davvero spaventata ma al tempo stesso curiosa di sapere cosa la aspettava adesso.
Quando le furono dati anche gli ultimi ritocchi al trucco, Kairi fu portata davanti alla porta della sala del trono dalla quale sentì pronunciare delle parole che sembravano quasi essere una sua presentazione.

-Magnificente e meraviglioso principe Zackary Dark, le presento la sua futura sposa, la bellissima e radiosa principessa Kairi di Randiant Garden!-
-Bando alle ciance vile, portamela, voglio vederla
-
-S … Sposa?-

Udendo quella parola, non poteva crederci. Era stata rapita per essere costretta ad un matrimonio combinato e inoltre … cosa voleva dire che era una principessa? Kairi era ancora più confusa e atterrita di quanto non lo fosse già. La prima cosa che le venne in mente fare fu quella di scappare, ma come avrebbe potuto fare? Il castello pullulava di guardie brutte e grosse che non si sarebbe dovute sprecare più di tanto per catturarla nuovamente. Inoltre, anche se fosse riuscita ad uscire dal castello, cosa avrebbe potuto fare inseguito? Come sarebbe potuta tornare sulla sua amata isola dai suoi amati amici? Queste domande stavano letteralmente logorando la mente di Kairi, che con una spinta da parte di una delle governanti, attraversò la porta e si ritrovò nella sala del trono davanti al principe.
Zackary Dark, unico erede maschio del potente Mefistofele, ovvero, colui che è meglio conosciuto come Lucifero, colui che era stato l’unico nella storia della vita divina e umana ad aver tentato, e quasi riuscito, a portare a termine la conquista del Paradiso Luminoso, per creare un vero e proprio impero di anime sul quale lui sarebbe stato imperatore assoluto e indiscusso. Proprio per questo folle piano, fu rinchiuso nel Tartaro dal padre di Gabriel Worldwide, il re Parsifal Worldwide, che per compiere un’impresa così grande dovette sacrificare sé stesso, lasciando il destino del suo regno di luce a sua moglie, la Principessa Amalia, e ai suoi due figli Gabriel ed Evangeline ancora bambini, ma destinati a crescere in fretta, dato che prima di essere rinchiuso nel Tartaro, Mefistofele aveva baciato e sedotto con l’inganno la Principessa Amalia e rubato così  la sua immortalità, rendendola una semplice donna mortale, destinata a tornare sulla Terra, a vivere una vita normale e destinata alla prova del cuore, della bilancia e della chiave una volta persa la vita. Così i due bambini, ormai orfani di entrambi i genitori, erano destinati a governare e proteggere da soli il Paradiso Luminoso; ma soprattutto dovevano far fronte alla minaccia del nuovo futuro re degli Inferi, che era ostinato a vendicare il suo genitore e a portare a compimento ciò che suo padre non era riuscito a realizzare, ovvero la conquista del regno della luce e la creazione di un unico regno dell’oltretomba. Se Zack avesse sposato Kairi, la principessa dal cuore di luce, avrebbe avuto dalla sua parte un’ unione perfetta dei due poteri più forti e opposti al tempo stesso. Avrebbe potuto combattere la luce con il buio e la luce … con la luce.
Questo prezioso suggerimento, gli era stato dato dal suo nuovo consigliere che lo aveva aiutato a pianificare ogni singola virgola di quel ambiziosissimo e assurdo piano. Colui che di piani folli e ambiziosi se ne intendeva più di chiunque altro, colui che con uno dei suoi piani era quasi riuscito a conquistare e sprigionare il poter di Kingdom Hearts … Xemnas numero I dell’Organizzazione XIII.

Quando gli fu davanti, Kairi non poté far a meno di osservare attentamente il principe.
Zackary era un ragazzo dall’espressione fredda e impassibile come il suo cuore. Aveva occhi chiari, quasi meravigliosi, color acqua marina, tendenti al grigio, ma spenti e privi di qualunque emozione. Aveva una carnagione bianca cadaverica, capelli neri che gli circondavano il volto e gli ricadevano anche sulla bianca fronte e aveva labbra rossissime color del sangue, dalle quali sbucavano i suoi canini, tanto affilati da far invidia ad un vampiro del rango di Dracula. Indossava pantaloni di pelle nera e lucida, chiusi da degli stivali neri  come la pece e una camicia bianca con le maniche a sbuffo e con i primi due bottoni slacciati che facevano intravedere il cadaverico e giovane petto del principe. Tutto sommato non era male, ma metteva soggezione a chiunque avesse il coraggio di guardarlo in quei bellissimi e letali occhi.
Se ne stava lì, davanti a lei, osservandola minuziosamente;
lì sul suo trono grigio, fatto di pietra ma sfarzoso e ricco di gemme di ogni sorta e coronato da un inquietante teschio sulla parte alta dello schienale;
lì con un calice d’oro nella mano destra e il gomito sinistra appoggiato sul bracciolo del suo trono;
e lì, con la sua mano sinistra che reggeva la sua testa facendola sembrare più pesante di quanto potesse realmente essere.

-Ottimo lavoro Kuroghane, è perfetta-

Disse sorridendo leggermente senza distogliere lo sguardo dalla sua promessa.

-È stato un piacere vostra maestà, sempre al vostro servizio-

Detto ciò il comandante si congedò dalla corte del suo principe, che rimase solo con la ragazza e il suo consigliere.

-Perfetto caro Xemnas, avevi ragione, ha davvero un musetto grazioso e riesco a percepire la sua luce … ed è davvero intensa-

Disse compiaciuto il principe, congratulandosi con il suo fidato consigliere.

-Glielo avevo detto vostra Maestà, ora siamo un passo più vicini alla riuscita del nostro piano-

Gli rispose Xemnas con un terrificante sorriso dipinto sulle labbra, sorriso che fece gelare il sangue di Kairi più dello sguardo freddo del principe.

-Eccellente, davvero Eccellete-

Disse Zackary scoppiando in una malefica e malvagia risata.
Ad un certo punto, un servo del principe irruppe nella sala del trono, facendo sussultare tutti i presenti compreso il principe il quale si infuriò non poco, ma senza darlo inizialmente a vedere, con il suo sottoposto, a causa della sua maleducata irruzione.

-Come osi entrare in questo modo senza preannunciarti e senza bussare-

Disse il principe che senza scomporsi e senza far trasparire più di tanto il suo dissenso, allungò la mano verso lo schiavo che fu colpito da una sfera viola di pura oscurità e che a causa della quale, fu letteralmente incenerito, perché di esso non rimasero che le ceneri.
Kairi fu atterrita dal gesto di quel ragazzo, perché non le sembrava tanto diverso dai suoi amici, ma a cui non poteva neanche essere paragonato per la sua indole malvagia e meschina.
All’improvviso la ragazza sentì la voce del principe rivolgersi a sé.

-Vieni avvicinati, non avere paura, non ti farò del male, almeno per il momento-

Gli disse con aria divertita di chi guarda qualcosa o qualcuno talmente debole e fragile, da poter essere schiacciato in qualunque momento. Infatti in quel momento Kairi si sentiva come una farfalla, un piccolo e grazioso insetto che può essere schiacciato con estrema facilità. Per questo la ragazza capì che era meglio esaudire le volontà del principe, per evitare spiacevoli conseguenze.
Prima di avvicinarsi a quel letale ragazzo, incrociò le mani al petto socchiuse gli occhi e disse qualcosa con un filo di voce in modo che nessuno potesse sentirla.

-Sora fa presto, ho bisogno di te …-

Sora, ovunque egli fosse, fu attraversato da un brivido per l’intera schiena. Era come se avesse sentito le parole della sua amica anche se erano lontani … allora i loro cuori erano davvero in qualche modo uniti tra di essi?

 

 

 

NdA

Salve a tutti!
Ci ho messo un sacco ad aggiornare e non so neanche il perché dato che questo capitolo lo avevo già scritto praticamente tre giorni fa … è solo che sto leggendo e scrivendo molte cose e quindi, ogni volta che dovevo aggiornare, me ne dimenticavo e finivo per non farlo …
So che era abbastanza scontata l’identità del consigliere misterioso, ma chi meglio di lui poteva ricoprire questa carica :D
Comunque come al solito ringrazio tutti coloro che leggono, spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo … è davvero importante per me questa storia, quindi sono felice quando qualcuno si ferma a leggerla
:).
Ringrazio nuovamente voi lettori e chi mi recensisce con tanta pazienza
:).
Saluti e a presto
:)

_KHProminence_

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