We were too late.

di Emma Wright
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mr. Everdeen ***
Capitolo 2: *** Marvel ***
Capitolo 3: *** Clove ***
Capitolo 4: *** FoxFace ***
Capitolo 5: *** Cecelia ***
Capitolo 6: *** Seeder ***
Capitolo 7: *** Morfinomane ***
Capitolo 8: *** Mags ***
Capitolo 9: *** Wiress ***



Capitolo 1
*** Mr. Everdeen ***


1. Mr. Everdeeen


Deep in the meadow, under the willow

Un attimo prima di venir inghiottito dal buio, il signor Everdeen aveva chiuso gli occhi. Sentiva le grida dei suoi compagni minatori, la voce di Philip chiamarlo, ma in quel momento sembrava quasi che niente importasse.
Percepiva il proprio respiro farsi sempre più flebile, l'aria pesante, mentre un dolore pulsante gli faceva venir voglia di gridare.
Questo si chiama morire?
Avrebbero detto che si era trattato di un incidente.
Che era stato un caso. Avrebbero cercato in qualche modo di mettere a tacere tutto.
Aveva promesso a Laureel che sarebbe tornato a casa. Era bizzarro, ma la moglie voleva sentirselo dire ogni volta che si allontanava per andare al lavoro.
Come l'avrebbe presa?
Katniss. Prim…
Non riuscì a pensare a nient'altro.
Non si poteva combattere, il vuoto.


 

#Note della sfruttatrice di tastiere
Sono settimane che progetto (?) questa storia. Inizialmente, è stata concepita come un'unica oneshot, in grado di racchiudere tutte le drabble/flashfic, seguendo le note di Rue. Solo dopo ho capito che sarebbe stato problematico, dato che ne sarebbero venute fuori 16 ff molto diverse fra loro, seppur collegate dallo stesso elemento, la morte, ma di questo parlerò meglio in seguito. Di conseguenza, ho deciso che sarà una raccolta, che verrà aggiornata quotidianamente, dato che tutti i capitoli sono già scritti e conclusi. Non credo che altrimenti riuscirei a gestire anche questa ff, di raccolte mai terminate ne ho fin troppe °-° *scansa avada kedavra*
Perciò, come sedici sono i versi della canzone, altrettanti saranno i capitoli, anche se credo potrei aggiungerne un 17esimo, uhm. Sempre riguardo la canzone… no, non c'entrerebbe molto. Non è che una ninnananna, o qualcosa del genere, se ci si pensa. Eppure, ho deciso di affiancarla proprio perché è come un canto di speranza. E' presente anche nell'epilogo finale di Mockingjay, quasi a simboleggiare la rinascita. Anche se la morte non sembra lasciare scampo, a volte.
Volevo qualcosa di diverso, qualcosa per ricordare davvero tutti. Tutti quelli che se ne sono andati, in un modo o nell'altro. Be', più o meno. Ad esempio, ho escluso diversi pg anche importanti, come Rue, per motivi di spazio eccetera; pur non essendomi dimenticata di altri minori.
Poi, ho seguito una linea temporale, dai primi agli ultimi. Quando arriverò a quelli che se ne sono andati nell'ultimo libro, provvederò ad inserire l'avvertimento spoiler. Inoltre, se in alcune drabble/flash dovessero essere necessari altri avvertimenti (OOC, what if?, Incompiuta e via dicendo) lo segnalerò all'inizio del capitolo, dato che ogni singola ff è piuttosto slegata e globalizzare sarebbe scomodo, considerando il numero di capitoli previsti.
Su questo, ho da dire che è nata per caso. La personalità del signor Everdeen mi è sempre molto piaciuta, anche spesso è molto sottovalutato. Nella mia testa, la madre di Katniss e Prim si chiama Laureel (non chiedetemi da dove l'abbia tirato fuori O__O) e, dato che mi serviva un altro pg, il padre di Gale Philip.
E… e niente, penso di aver chiarito il chiaribile v.v
Un parere è sempre gradito :)
Alla domani,
Emma

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Capitolo 2
*** Marvel ***


2. Marvel

A bed of grass, a soft green pillow

Marvel aveva assistito impotente all'irrealtà di quella scena.
La ragazza del Distretto 12 che calibrava l'arco, per poi puntarlo verso di lui.
Non aveva mosso un muscolo, mentre la freccia sibilava appena, per poi trapassargli il collo da parte a parte. Prima di crollare, aveva visto di sfuggita la propria assassina chinarsi sul tributo del Distretto 11.
— Scusa — sussurrò, rivolto a nessuno in particolare. — Io…
Un altro gemito.
Marvel era sempre stato egoista.
Non voleva condividere niente con nessuno. Né avere a che fare in modo diretto con gli altri. Voleva essere importante, il migliore.
Ma aveva imparato a pentirsene.
Aveva ucciso la bambina.
La bambina.
Una bambina.

 

#Notes
Il personaggio di Marvel non mi ha mai convinta molto, davvero. Se da un lato capisco le sue ragioni e lo spirito di sopravvivenza che l'ha indotto a uccidere Rue - lei se ne sarebbe comunque andata, in un modo o nell'altro ç.ç -, non riesco a perdonarlo. Ma in fondo, anche lui ha pagato il prezzo del proprio gesto, ecco. La drabble vuole un po' sottolineare questo u.u
Grazie a chi ha recensito o anche solo letto lo scorso capitolo ♥
A domani,
Emma

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Capitolo 3
*** Clove ***


Avvertimenti:
OOC/leggero OOC


3. Clove

Lay down your head, and close your sleepy eyes

— Cato!
Aveva cercato di fare il più in fretta possibile. L'urlo di Clove aveva lacerato l'aria, straziandolo. Non poteva permettere che finisse, non in quel modo, anche se cominciava a temere che non ci fosse più niente da fare.
E infatti, quando tornò da lei non trovò nient'altro un debole eco a rispondergli.
— Mi dispiace, Clove. Ecco, se solo… Pensavo, pensavo davvero che…
Per la prima volta da fin troppo tempo, era a corto di parole. Gli avevano insegnato per tutta la vita a essere forte, sanguinario, irremovibile. Non gli era mai stato permesso di dimostrarsi niente di meno, eppure…
Restava il rimpianto.
— Non avrei dovuto… — sussurrò Cato in tono rabbioso — Ma non è mai troppo tardi.
Alzò lo sguardo, occhieggiando lo scenario in lungo e in largo.
Vide Thresh dileguarsi nella boscaglia, diretto alla zona dell'arena ormai da considerarsi di sua proprietà.
Si rimise in piedi, mentre percepiva alle proprie spalle l'arrivo dell'hovercraft.
Non si voltò indietro a guardare il cadavere di Clove un'ultima volta.
Era troppo.



#Notes
Aggiornamento lampo all'ultimo secondo, altrimenti non credo che sarei a riuscita a rispettare i tempi di pubblicazione prefissati °-°
Dunque, amo molto la coppia Cato/Clove, eppure trovo difficile rendere bene questi due personaggi. Per sfatare ogni dubio, ho aggiunto l'avvertimento del leggero OOC/OOC a tutti gli effetti, perchè non ho idea di quanto sarebbe stato coerente il Cato di questa flashfic con il pg creato dalla Collins u.u
Questo capitolo non mi piace affatto, sinceramente, ma tant'è @.@
A domani e buonanotte,
Emma ♥

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Capitolo 4
*** FoxFace ***


Avvertimenti:
What if?
OOC/leggero OOC

4. FoxFace


And when again they open, the sun will rise.

Se le avessero chiesto quale fosse il suo nome, probabilmente non avrebbe risposto. Non aveva idea del perché celasse un dettaglio così importante, che in ogni caso sarebbe rimasto inoffensivo. Era fatta così, Faccia di Volpe.
Un autentico mistero.
La vera nemica.
L'unica da temere davvero.
Aveva visto le bacche. Il suo stomaco brontolava, forse, ma il proprio autocontrollo le impediva di compiere una sola mossa sbagliata. Aveva imparato a proprie spese cosa significa essere avventati.
Le bacche erano velenose. Sapeva anche questo.
Aveva imparato a fare attenzione ai dettagli, a quei piccoli particolari. Morsi della Notte, ragazza. Ti uccideranno prima ancora di arrivare al tuo stomaco.
Non aveva neanche più fame. Osservò con diffidenza quei frutti dall'aria così innocente.
Si tratta di saltare.
Di morire senza neanche accorgersene o di aspettare inesorabilmente l'inevitabile.
Aveva paura. Paura che le mancasse il coraggio, alla fine.
Doveva fare in fretta, o la propria parte più debole le avrebbe detto di fermarsi.
Halley, mormorò a mezza voce, prima di schiudere le labbra per ingerire le bacche. Mi chiamavo Halley.
Un brivido.
E se…
Troppo tardi.




#Notes
Amo molto il personaggio di FoxFace e, come credo si sia intuito da questa flashfic e anche dalla ff postata un po' di tempo fa, non riesco a credere che sia stata la stupidità a portarla alla morte. La Collins ha creato un pg ricco di sfumature, indecifrabile, ma non mi capacito che, nonostante tutto, abbia fatto una fine del genere.
La Faccia di Volpe di questa ff è in conflitto con sé stessa. Se da un lato sa di non avere altre occasioni per farla finita in modo semplice e indolore, dall'altro il suo lato più umano le dice che forse ha ancora una possibilità, nonostante lei sappia comunque che non sarà la vincitrice. in ogni caso, ho aggiunto l'avvertimento what if? e anche quello del leggero OOC porprio perché l'ultima volta mi è stato duramente rinfacciato di averla resa decisamente OOC, ma sorvoliamo v.v
Come ho già detto nell'altra fanfiction, nella mia mente malata FoxFace si chiama Halley, non saprei dire perché xD Qui mi sono voluta soffermare su questo dettaglio del suo pg, ovvero il non sapere il suo nome, prorprio perché è un elemento particolare. Poi, in realtà è molto confusa, la drabble, dato che salta dalla descrizone del carattere alla narrazione della vicenda, ma ho cercato in qualche modo di ripercorrere l'evento descritto nei libri in modo... un po' diverso. Anche se devo dire che non mi convice o.O
Grazie a chi legge, segue e commenta. ♥
Emma

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Capitolo 5
*** Cecelia ***


5. Cecelia
 

Here it's safe, here it's warm

Quando aveva sentito chiamare il proprio nome dalla donna che si occupava della Mietitura del Distretto 8, sapeva già che non ne sarebbe uscita viva.
Cecelia aveva vinto i suoi primi Hunger Games per puro caso.
A distanza di anni, ancora non comprendeva come ci fosse riuscita.
Aveva smesso di chiederselo. Gli incubi non la tormentavano più da quando era nata la sua prima figlia, e non ne sentiva la mancanza.
Si sbagliava molto di rado, Cecelia. Non parlava mai molto, e il suo carattere era per natura mite e semplice, ma la verità le apparteneva.
Aveva salutato la propria famiglia, impotente, sapendo che si sarebbe trattato dell'ultimo addio.
Le sembrava di essere ritornata ad avere quindici anni, le luci sfavillanti di Capitol City, sempre la stessa stilista, il gruppo di assistenti.
Avrebbe potuto essere un'illusione.L'arena, gli altri vincitori, le interviste, le telecamere puntate addosso tutto il tempo.
Ma era tutto vero. Troppo vero.
Si sbagliava molto di rado, Cecelia.
E sapeva anche rassegnarsi.
Non sopravvisse neanche al Bagno di Sangue.




#Notes
Di Cecelia si sa molto poco, è vero, il nome e poco di più, ma personalmente l'ho sempre trovato un personaggio a suo modo interessante. Una madre di famiglia che crede di essersi liberata per sempre dei propri incubi peggiori, che se ritrova catapultata un'altra volta nell'Arena degli Hunger Games. E' crudele. Ho deciso di scriverci sopra proprio per ricordare anche lei, una delle tante inutili vittime del desiderio di divertimento di Capitol City.
See you,
Emma

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Capitolo 6
*** Seeder ***


6. Seeder

 

Here the daisies guard you from every harm

Seeder era sempre stata molto gentile.
Aveva visto morire troppa gente per potersi permettere di dimostrarsi ostile. Sorrideva spesso, ormai, in modo che scambiassero i lampi nei suoi occhi scuri per desiderio, non per ciò che davvero erano.
Sedeer era sempre stata molto astuta.
Aveva vinto la sua edizione degli Hunger Games, così, nascondendosi, facendo attenzione a non farsi scoprire, evitando trappole e rendendo inutili gli sforzi degli Strateghi. Quando anche l'ultimo tributo era caduto, aveva avuto la sua vittoria.
Seeder era sempre stata amichevole.
Sapeva bene che la tattica migliore non sarebbe stata l'attacco. Rispondeva ad ogni cosa con un sorriso, per poi sgattaiolare via, approfittandone.
Seeder era sempre stata intelligente.
Si era rassegnata ad accettare di dover morire, in vista della Terza Edizione della Memoria.
Solo, non immaginava in quel modo.
Seeder era sempre stata molto buona, socievole, pacata.
Un pugnale piantato nella schiena durante il Bagno di Sangue non era esattamente nei suoi programmi.

 

#Notes
Ieri l’aggiornamento è saltato, dato che mi sono dimenticata di postare nel pomeriggio, e rientrare in casa verso le 23:50 non era previsto v.v Spero di poter continuare con un minimo di regolarità.
Detto questo, passiamo alla drabble/flashfic. Il personaggio di Seeder mi ha sempre molto intrigata, nonostante non sia che un nome tra tanti. Anche lei, come Cecelia, è stata brutalmente uccisa durante il Bagno di Sangue, perciò più che sulla morte vera e propria ho puntato a dipingere la sua personalità, che ci viene descritta come ‘gentile’.
E ora basta, vado a rispondere – era anche ora u.ù – alle recensioni, me ne dimentico sempre; e a fangirlare (!) un po' su tumblr v.v
Grazie come sempre a chi legge, segue e recensisce questo scempio di raccolta u.ù
Emma

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Capitolo 7
*** Morfinomane ***


5. Morfinomane

Here your dreams are sweet and tomorrow brings them true

Aveva perso la cognizione del tempo e dello spazio.
Non che l'avesse mai avuta.
Ma tutto sembrava… così vuoto. C'era lei, lei e basta, mentre i colori di quel mondo lampeggiavano accecandola, per poi scemare lentamente come la fiamma di una candela che si spegne.
La ragazza sembrava disperata. L'altro tributo stava per essere colpito, e non ci sarebbe stata via di scampo.
Socchiuse le palpebre, mentre tutto continuava a girare e girare, un vortice continuo: luci in grado di abbagliare, tinte sgargianti, una sensazione di vertigine.
La morfinomane rise.
Era giunta la sua occasione, forse, alla fine.
Cercò di slanciarsi, contrapponendo il proprio corpo.
Sentì la carne lacerarsi brutalmente, ma nient'altro importava, in quel momento.
Rosso.
C'era così tanto rosso, e non pensò neanche per un istante che potesse trattarsi del suo sangue. Non provava dolore, solo quell'eccitazione in grado di farla rabbrividire dal piacere.
Percepì la mano di qualcuno accarezzarle dolcemente i capelli, e una voce chiara e forte parlarle. Le stava dicendo qualcosa…
Stava morendo, ma l’unica cosa davvero importante in quel momento era ciò che il ragazzo aveva da dire. Le parlò di colori e dipinti e arcobaleni.
—Grazie. È bellissimo.
Poi, d'un tratto, il buio.



 
Dunque, tecnicamente Mags sarebbe morta prima della Morfinomane. Tuttavia, oggi mi sono resa conto di aver commesso un errore di dimensioni colossali nella drabble su Mags, e non so quale delirio potrei tirar fuori cercando di riscrivere a quest’ora, nonostante tutta la buona volontà °-°
Quindi, i due capitoli saranno invertiti in seguito — credo si possa fare — altrimenti pazienza. Detto questo, non ho molto da aggiungere. La Morfinomane non mi ha mai detto molto, al contrario, non mi piaceva il suo modo di rifuggire dai problemi e da quegli incubi semplicemente drogandosi. Tuttavia, il suo sacrificio ha salvato la vita di Peeta, nonostante non avesse alcun motivo per morire in quel modo, ecco.
A domani ;)
Emma

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Capitolo 8
*** Mags ***


7. Mags

Here your dreams are sweet and tomorrow brings them true

Quando il nome di Annie Cresta era stato pescato durante la Mietitura della Terza Edizione della Memoria – era sempre stata molto sfortunata, quella ragazza – non aveva esitato un momento prima di lanciarle un sorriso e offrirsi volontaria.
Tutto ciò che aveva Annie era Finnick. E Finnick aveva Annie. Se qualcosa in quell’equilibrio fosse stato distrutto, non ci sarebbe stato modo di risvegliarsi dagli incubi.
Mags non aveva niente.
Niente da perdere, niente di cui le importasse davvero.
 
La ragazza non sembrava volersene rendere conto a tutti gli effetti, ma non sarebbe sopravvissuta, senza Peeta. Non davvero.
Non aveva avuto nessuna esitazione neanche per salvargli la vita, pur sapendo che avrebbe significato il perdere la propria. La vecchia si era limitata a correre verso la nebbia velenosa, accogliendo la morte come una vecchia amica. Non l’aveva fatto soltanto per la missione.
Le avrebbero dato della matta.
Avrebbero scosso la testa, riguardando quel frangente nel montaggio del video.
Non sarebbero stati in grado di capire.
 
Grazie, Mags.

 


Non mi piace, non mi piace per niente. Non credo che renda giustizia a quel magnifico personaggio che è stato Mags, che personalmente amo.
Tuttavia, è la terza volta che cerco di riscrivere questa drabble, e vien fuori sempre peggio, quindi meglio arrestare direttamente il processo di autodistruzione prima che sia troppo tardi ._.
La frase della canzone è la stessa del capitolo sulla Morfinomane, come il ‘7’una volta modificato anche l’altro capitolo provvederò ad invertirli come è giusto che sia u.u
Dedico queso delirio a Elizabeth Mary Greengrass, mogliA e compagna di scleri, che mi sta facendo paura °-° Ti voglio bene, Besss ♥
Emma

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Capitolo 9
*** Wiress ***



9. Wiress

Deep in the meadow, hidden far away

Tick, tock.
Un suono distinto e cristallino, a malapena distinguibile in quella follia. La follia dell’arena, la follia che c’è nella tua testa, quella che induce la gente a darti della pazza.
Tick, tock. Questo è un orologio.
I secondi che passano, senza riuscire a tramutarsi in minuti. Perché il tempo è scaduto, il resto del mondo è andato avanti senza aspettarti.
Tick, tock.
Te ne stai andando, Wiress.
Il pugnale di Gloss ti ha squarciato la gola. Hanno gettato il tuo cadavere nell’acqua. C’è sangue, sangue ovunque, che tinge per un attimo il limpido liquido di un rosso cupo.
L’orologio ha azionato il meccanismo. È una trappola. Non ne uscirete vivi. E tu sei rimasta indietro.
Troppo, troppo tardi per poter fare qualcosa.
Tick, tock.


 
#Notes
So di essere molto ma molto in ritardo, ma a causa di una serie di sfortunati eventi (cit.) non sono riuscita ad aggiornare, data la connessione ballerina e il potermi connettermi solo agli orari più imbrobabili, salvo poi crollare sulla tastiera v.v
Tuttavia, penso che d’ora in poi riuscirò a postare più regolarmente, almeno, lo spero e.e
Wiress mi piace molto e mi affascina, come personaggio. È bizzarra, complesse, matta, eppure lo è in un modo che ti spinge a cercare qualcosa di più C: La sua morte, così improvvisa e violenta, mi ha lasciata un po’ spiazzata ._.
Grazie come sempre a chi legge e recensisce. *^*
Emma

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