We’ve got a bit of love/hate.

di Edviges
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Revenge ***
Capitolo 2: *** The music sounds so good when you’re moving ***
Capitolo 3: *** Flashback ***
Capitolo 4: *** Then we’re like yeah yeah yeah ***
Capitolo 5: *** Nobody's going home tonight ***
Capitolo 6: *** Another moment passing by ***
Capitolo 7: *** When I saw your face, I fell in love ***
Capitolo 8: *** Taken ***
Capitolo 9: *** Eyes ***
Capitolo 10: *** Victor Victrola ***



Capitolo 1
*** Revenge ***


CHAPTER 1


Jenny correva per tutto il corridoio della sua scuola, svolazzando i suoi lunghi e ricci capelli color rame seguita dalle sue due migliori amiche: Camilla e Nicole. La campanella era suonata già da po’ ed erano in un tremendo ritardo. Arrivarono davanti la porta chiusa e fermandosi fecero all’unisono un profondo respiro, Nicole ne approfittò per aggiustarsi i suoi capelli biondi mentre Camilla si passò una mano sui vestiti invece Jenny cercava di raccogliere il coraggio per aprire quella porta. La ragazza non ebbe il tempo di salutare il professore, già seduto dietro la cattedra, che un cassino pieno di gesso le cadde in testa. Tutti i suoi ricci divennero bianchi e la stessa fine fecero i vestiti, un’ondata di rabbia le percorse tutto il corpo:
- Harold Edward Styles, questa me la paghi!- urlò furiosa Jenny aprendo lentamente gli occhi e vendendo il gruppetto di Harry ridere. 
Harold, chiamato da tutti Harry, era il play-boy della scuola che con uno schiocco delle dita o per meglio dire con un semplice sorriso riusciva ad avere tutte le ragazze ai suoi piedi ed era il vicino di casa di Jenny.
Camilla e Nicola aiutarono Jenny a togliersi tutto il gesso di dosso quando poi andarono alla ricerca di qualche posto libero ma Camilla fu costretta a sedersi vicino a Louis e Nicole vicino a Zayn, il ragazzo che più odiava, entrambi migliori amici di Harry mentre Jenny a testa bassa andò ad occupare il posto vicino a quest’ultimo e accanto al loro banco vi erano gli altri due migliori amici di Harry, Niall e Liam.
- Hey Jennifer se vuoi ti aiuto a pulirti io- disse Harry con un sorriso malizioso mentre con lo sguardo percorreva le sottili gambe della ragazza fasciate da un leggins.
-No, grazie Styles per questa volta passo!- rispose la ragazza spostando lo sguardo verso di lui e facendogli una smorfia di disgusto.
Harry soffocò una risata e riprese a seguire la lezione, mentre Jennysi girò a guardare Nicole e Camilla che erano due banchi dietro lei: stessa situazione per entrambe le sue due amiche.

Le ore di lezione passarono velocemente finché non suonò la campanella che lasciava tutti gli studenti liberi di andare a casa. Questo era il momento della vendetta. Harry e il suo gruppetto stavano riuniti a parlare nel cortile mentre erano ammirati da tutte le ragazzine, Jenny gli si avvicinò lentamente di spalle e a un punto i bei ricci del ragazzo furono bagnati da acqua gelida.
- Ops scusa Harold non volevo..- disse con un sorriso divertito la ragazza osservando l’espressione di Harry che velocemente la prese in braccio e iniziò a camminare a passo svelto.
-Lasciami andare, fammi scendere!- gli ordinava Jenny battendo le mani sul suo petto ma Harry non aveva nessuna intenzione di esaudire i suoi comandi.
Dopo essere arrivata nella parte più nascosta del cortile e dopo aver adagiato sul prato Jenny, Harry senza darle il tempo di alzarsi prese una bottiglia dal suo zaino e la svuotò letteralmente sulla ragazza, che rimase senza parole e poco dopo alzò lo sguardo per guardare il ragazzo. Harry guardando i suoi occhi color nocciola le si avvicinò:
- Non ti conviene più sfidarmi- sussurrò a un centimetro dal suo volto con uno dei suoi soliti sorrisi prima di ritornare dai suoi amici che nel frattempo avevano seguito tutta la scena da lontano.
- Sembra proprio che ti piaccia, Harry- disse ridendo Zayn vedendo l’amico tornare
- Bella battuta Zayn- rispose Harry facendo una risata ironica.
- Secondo me l’hai trattata troppo male infondo voleva solo vendicarsi per ciò che le hai fatto stamattina-, lo rimproverò Niall.
Harry non gli rispose e tornarono a casa.

Jenny era bagnata fradicia e una volta a casa si buttò sotto la doccia. Uscita da lì si vestì e si mise a studiare visto che la sera ci sarebbe stato il compleanno di una delle sue amiche di classe, ma il suo studio venne interrotto dalla musica un po troppo ad alto volume. Si avvicinò alla finestra e vide da dove proveniva. Da dove poteva provenire se non da casa di Harry?! A passo svelto scese le scale e chiuse la porta di casa alle sue spalle per raggiungere quella del ragazzo. Jenny si fermò un secondo ad ammirare la bellissima casa di Harry tutta in mattoni, sembrava un castello e poi si avvicinò alla porta semichiusa che spalancò. Una scena al dir poco disgustosa le si parò davanti gli occhi. C’erano Harry ed una biondina oca che ballavano sul tavolino del soggiorno mentre Zayn faceva la stessa cosa solo sul tappeto con una rossa.
Nessuno dei due si accorse di lei e continuavano a fare i loro comodi, Jenny guardava Harry con occhi spalancati mentre quest’ultimo faceva divertire l’ochetta. Ad un punto la musica venne staccata da non si sa chi e così Jenny girandosi trovò accanto alla radio Liam che con un sorrisetto tra il dolce e il cordiale le fece segno che non la disturberanno più. La ragazza con un semplice ‘ grazie’ uscì dalla splendida casa per tornare ai suoi compiti.
La festa sarebbe iniziata tra meno di un’ora e Jenny avrebbe dovuto iniziarsi a preparare, già sapeva cosa indossare e quindi aveva tutto il tempo per chiamare Nicole e Camilla.
Chiamò prima Nicole.
- Jenny, Jennina.. ti sei asciugata?- disse con una sonora risata la ragazza
- Niki vai al diavolo!- rispose Jenny anche lei ridendo
- Sei pronta per stasera? Io ho deciso di mettermi un vestito corallo con delle scarpe grigie- iniziò subito a parlare Nicole già elettrizzata per la festa
- Sono prontissima! Non può immaginare da quanto avevo voglia di preparami come si deve.. tacchi, vestitini corti ahhhh..- fece un sospiro sognante Jenny per poi continuare – però non ti dirò neanche morta cosa indosserò!-
- No, non puoi farmi questo! Io voglio saperlo, daiii- la pregò Nicole
- A dopo bambola- la ragazza staccò la chiamata con un sorriso.
Scese dal letto e andò di corsa in bagno per farsi una doccia calda e una volta finita ritornò in camera e aprì di colpo l’armadio tirando fuori il vestito bianco e corto che avrebbe indossato.






NOTE DELL'AUTORE

Buonsalve a tutti!
Spero che questa storia vi piaccia, è la mia prima fan fiction sui ragazzi.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate quindi recensite in molti.
Un bacio.
Edviges

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Capitolo 2
*** The music sounds so good when you’re moving ***


CHAPTER 2


La festa era già iniziata da circa mezz’ora e Nicole, Jenny, Camilla erano ancora a casa aspettando il padre
di quest’ultima. Erano tutte e tre bellissime: Nicole aveva i capelli biondi alzati in una coda che li faceva ricadere con dei mordi buccoli sulle spalle, Camilla invece indossava un pantaloncino con un top e capelli ricci e scuri che le ricadevano sulle spalle. Dopo circa mezz’ora arrivarono alla festa dove già tutti stavano ballando. La sala era bellissima tutti gli addobbi erano di un marroncino chiaro, c’erano tappeti ovunque in stile orientale.

Niall, Zayn, Liam, Louis e Harry entrarono dall’ingresso verso le dieci e videro la sala piena ma lo sguardo di Harry fu colpito subito dalle tre figure al centro della sala che si divertivano pazzamente. Tutti gli altri andarono a ballare e a divertirsi mentre Harry si andò a sedere comodamente su un divanetto poco distante da dove stava ballando Jenny che dopo averlo visto decise di giocare un poco con il ragazzo, infondo lei adorava giocare. Senza staccargli gli occhi di dosso continuava a ballare più lentamente, passandosi una mano tra i capelli. In quello stesso momento passò un cameriere con vari bicchieri pieni di champagne, non capì nemmeno cosa c’era dentro che subito lo portò alle labbra accennando un sorriso. Harry non riusciva a staccarle gli occhi di dosso e così si alzò e si avvicinò a lei, che soddisfatta del suo lavoro prese a ballare con un altro ragazzo.
Harry non si demoralizzò, si avvicinò al bancone dell’alcool e iniziò a bere un bicchiere, poi un secondo, poi un terzo..
Dopo un’ora quasi tutti nella sala erano ubriachi compresi Harry e Jenny, che continuava a scatenarsi.
Il ragazzo questa volta camminò a passo spedito verso di lei, la sottrasse dall’ennesimo ragazzo con cui stava ballando prendendola per il polso attirandola verso di se.
- E’ brutta educazione Styles interrompere un ballo, sai?- disse Jenny alzando un sopracciglio e accennando un sorriso.
Harry non le rispose e avendo bevuto troppo l’avvicinò ancora di più.
- Tesoro, la musica suona così bene quando ti muovi..- le sussurrò all’orecchio continuando a ballare con lei.
- Lo sai che queste cose non attaccano con me, Harold, ti conosco troppo bene- rispose la ragazza poggiando le mani sulle sue spalle e allontanandolo quanto bastava per guardarlo negli occhi.
- Lascia che ti porti in un altro mondo..- le disse il ragazzo con il suo solito sorrisetto da bastardo.
Jenny non rispose, si limitava a guardare il verde dei suoi occhi.
- Hai rubato il mio cuore con un solo sguardo stasera - riprese a dire Harry.
Come si poteva resistere a queste parole? Infondo anche Jenny era ubriaca e troppo stanca per pensare a una risposta per respingerlo un’ennesima volta.
Lasciò che il ragazzo si avvicinasse, lo lasciò fare. Si lasciò baciare gli occhi, le guance, la mascella e anche il collo quando a un punto sentirono delle urla. Non si erano minimamente accorti che intorno a loro era scoppiata una violenta rissa tra due ragazzi e che di lì a poco sarebbe arrivata la polizia chiamata dalla festeggiata.
Jenny, dopo aver capito la situazione, cercava con lo sguardo le sue amiche che erano scomparse nel nulla,  probabilmente erano già tornate a casa. Si sentì tirare per il polso e non appose resistenza, sapeva fin troppo bene che era Harry e, pur di andarsene da quel casino, lo seguì.
- Dove diavolo stiamo andando?- gli chiese la ragazza fermandosi appena usciti dal locale e guardandolo in viso.
-Ti riporto a casa- rispose semplicemente Harry come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- Ma sei ubriaco? Te ne rendi conto? Non puoi guidare in queste condizioni- disse Jenny avvicinandosi a lui.
- Qui il maggiorenne, anche se da solo un paio di giorni, sono io quindi..-
Aveva ragione Harry, solo lui poteva guidare e non era il caso di chiamare il padre in quelle condizioni quindi  Jenny lo seguì in silenzio mentre il ragazzo la conduceva alla propria macchina. La conosceva troppo bene, l’aveva vista parcheggiata vicino casa sua ancora prima che Harry compisse diciotto anni, Anne era troppo buona con lui. Una volta arrivati la ragazza aprì la portiera si accasciò pesantemente sul sediolino davanti sfilandosi i tacchi e poggiandoli a terra.
-Harold non fare lo spericolato, non voglio morire, grazie. – concluse Jenny poggiando la testa al sediolino, le faceva molto male.

- Hey bella addormentata sveglia siamo arrivati- disse Harry strattonandola delicatamente.
- Di già? – rispose con voce assonnata Jenny – oh beh.. grazie Styles – riprese a parlare rendendosi conto di con chi era e che era proprio sotto casa sua. Si tolse la cintura di sicurezza e prese le scarpe che erano poggiate sul sediolino di dietro quando si sentì afferrare il braccio. Si girò e guardò Harry.
- Non mi merito il bacio della buonanotte?- le chiese il ragazzo con il suo solito sorrisetto da bastardo.
- Vai al diavolo! - rispose Jenny scuotendo la testa e aprendo immediatamente la portiera.
- Aspetta..-
-Cos’altro vuoi Harold?- ribattè la ragazza irritata.
- Domani mattina sarò sobrio ma tu sarai sempre bellissima- rispose Harry dolcemente abbassandosi per guardarla negli occhi visto che era al volante.
Jenny non sapeva che rispondere così lo guardò per qualche secondo, domani Harry non si sarebbe sicuramente ricordato niente. Chiuse la portiera e si diresse lentamente verso casa, prese le chiavi dalla borsa e aprì la porta. Subito corse in camera sua e si buttò sul letto, stava letteralmente morendo di sonno.









NOTE DELL'AUTORE

Buonsalve ancora ragazzi!
Ecco il secondo capitolo e penso che ora la storia stia diventando più chiara anche per voi, fatemi sapere cosa ne pensate e recensite in molti.
Nel prossimo capitolo vedremo cosa sarà successo a Camilla e Nicole, aggiornerò presto.
Un bacio.
Edviges

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Capitolo 3
*** Flashback ***


CHAPTER 3



- Sveglia dormigliona!- urlarono all’unisono Nicole e Camilla molto allegre e pronte a riurlare se Jenny non si fosse svegliata. L’addormentata fece uno strano verso nel sonno mettendosi le mani sugli occhi e ignorandole. Alle ragazze non restò nient’altro da fare: presero un secchio d’acqua e camminando a tentoni nell’oscurità della stanza di Jenny le rovesciarono il contenuto sul viso.
- I miei capelli!- si alzò di scatto la ragazza e ridendo insieme alle due amiche si avviò verso il bagno dopo aver acceso la luce.
- Sono le 7 e mezza e sei in un tremendo ritardo contando anche che ti devi asciugare quei ricci- disse Nicole affacciandosi in bagno e vedendo Jenny con il phon in mano.
-Intanto noi ti scegliamo i vestiti- gridò Camilla aprendo l’armadio.
Già sapeva cosa le avrebbe preso, la maglia a righe che tanto le piaceva e un semplice jeans. Jenny uscì di corsa dal bagno, dopo essersi asciugata i capelli e essersi truccata, e indossò velocemente quello che l’amica le aveva scelto senza nemmeno guardare. Presero tutte e tre le borse e si incamminarono verso la scuola, quando ad un punto Jenny si fermò di scatto.
- Voi due- disse puntando il dito contro le amiche lasciandosi scappare un sorrisetto – ieri sera mia avete lasciata sola con quel maniaco!- continuò girandosi di spalle e riprendendo a camminare, facendo la finta offesa.
Nicole e Camilla la guardarono per qualche secondo camminare e poi le corsero dietro ridendo.
- Aspetta! Ora ti raccontiamo tutto-
La raggiunsero e ripercorrendo tutto quello che avevano fatto la sera precedente iniziarono a raccontare.

“ Dopo aver perso di vista Jenny, Camilla e Nicole continuarono a ballare per poi fermarsi a bere qualcosa, erano davvero stanche e i piedi incominciavano a fare male. Zayn si avvicinò a Nicole con il solito sorriso da menefreghista.
- Hey Moore- urlò il ragazzo, per sovrastare la musica, verso Nicole.
- Cosa vuoi Malik?- gli rispose con freddezza riconoscendo la sua voce e facendo una smorfia.
- Niente – disse alzando le spalle il ragazzo – Volevo solamente dirti che sei bellissima stasera- continuò addolcendo il suo sorriso.
- Quindi vuoi dire che tutti gli altri giorni sono brutta, giusto?- continuò a rispondere con freddezza la ragazza mentre il ragazzo la guardava ammutolito.
Zayn aveva sempre avuto tutte le ragazze ai suoi piedi, proprio come gli altri suoi amici, ma questa Nicole non cedeva: era come una sfida, doveva riuscirci, doveva vincere lui. L’avrebbe avuta.
Mentre continuavano a battibeccare Nicole si accorse della rissa che era scoppiata. Un passante la spinse verso Zayn che per non farla cadere la strinse a se.
- Leva quelle sudicie mani dalla mia schiena!- quasi urlò Nicole spostandosi velocemente.
Zayn non le diede il tempo di continuare a parlare che la afferrò per il braccio e la condusse verso l’uscita di emergenza.
- Come saresti tornata a casa?- le domandò il ragazzo
- Con Jenny, ma a te cosa im..-
- Non possiamo rientrare lì dentro quindi aspettami qua. – le ‘ordinò’ il ragazzo interrompendola e cacciando delle chiavi dalla tasca.
Passò qualche minuto prima che Nicole vedesse ricomparire Zayn sulla sua moto.
-Davvero pensi che io salga lì sopra con te?- parlò in modo altezzoso la ragazza fissando la mano del ragazzo che le porgeva il casco che avrebbe dovuto indossare.
- Come vuoi – rispose Zayn alzando le spalle riposando il casco e mettendo in movimento la moto. Si fermò pochi metri dopo sentendo urlo di Nicole che gli chiedeva di aspettarla”


- E mi ha accompagnata a casa- concluse rossa per l’imbarazzo.
Jenny vedendola rossa in viso scoppiò a ridere seguita da Camilla.
-Non c’è niente da ridere ragazze!- le rimproverò Nicole ancora imbarazzata.
Jenny si girò verso Camilla che era rimasta un po più indietro perché non la smetteva di ridere.
-E tu, che fine hai fatto?-
- Ehm..- smise di ridere e iniziò il suo racconto.

“ Avendo perso di vista anche Nicole, a Camilla non restò che andare alla ricerca di qualche altra sua amica. Si fece spazio tra i ragazzi e le ragazze cercando qualche viso familiare ma niente perciò si avvicino a un divanetto e si sedette poggiando la testa sullo schienale e chiudendo per qualche secondo gli occhi. Si svegliò nel momento in cui qualcuno la prese in braccio, non riconosceva quel profumo e quindi aprì di poco gli occhi riconoscendo il ragazzo che la stava portando fuori dal locale. C’era un grande chiasso che non le permetteva di parlare e Niall non l’avrebbe di certo sentita.
- Cosa sta succedendo? – gli chiese una volta fuori, dopo che lui aveva lasciato la presa, ravvivandosi con la mano gli scuri capelli ricci.
- Niente, due ragazzi ubriachi stavano litigando per Queen- rispose Niall girandosi per guardare l’uscita del locale.
Queen era una delle ragazze più popolari della scuola, la ‘regina’ delle ragazze frivole e poco serie.
Era anche molto invidiata per i suoi bellissimi e lucenti capelli biondi e per i suoi occhi blu.
- Vuoi un passaggio a casa?- le chiese Niall vedendo che non parlava e indicando la sua auto parcheggiata lì vicino.
- Oh, si grazie- gli rispose la ragazza con un sorriso dolce – Non trovo più né Jenny né Nicole- continuò abbassando lo sguardo. Camilla era forse quella che tra le tre amiche sopportava di più il gruppo di Harry, infondo si divertiva a guardare i loro continui scherzi, erano dei bambini cresciuti.
- Ehm ho visto Harry andare con Jenny fuori, la tua amica non era proprio sobria. Poi la biondina è salita sulla moto con Zayn- la informò alzando le spalle e dirigendosi vicino la sua macchina seguito da Camilla “


- Per tutto il tempo in cui siamo stati in macchina abbiamo riso e scherzato, è molto simpatico- concluse Camilla.
Jenny e Nicole non ebbero il tempo di rispondere che arrivarono davanti l’entrata della scuola e come ogni mattina videro lì avanti Harry, Liam, Louis, Niall e Zayn che scherzavano tra di loro.





NOTE DELL'AUTORE

Buongiorno babies!
Allora vorrei ringraziare prima di tutto, coloro che hano perso tempo a recensire questa fan fiction, mi fa piacere che piaccia a qualcuno!
Desiderei che anche coloro che hanno aggiunto la storia nelle preferite, nelle seguite e nelle ricordate o chiunque la legga solo recensiscano per farmi conoscere il loro parere.
Detto questo aggiornerò presto. 
Un bacio.
Edviges

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Capitolo 4
*** Then we’re like yeah yeah yeah ***


CHAPTER 4


Jenny si passò una mano tra i capelli continuando a camminare, era talmente presa a guardare Harry e i suoi amici che non aveva la minima idea se Camilla e Nicole fossero ancora lì vicino a lei. Quando Zayn fece segno agli altri di girarsi Jenny distolse lo sguardo e si girò prima verso Camilla che sorrideva in direzione di Niall e poi verso Nicole che invece li guardava con una smorfia, sarebbero dovute passare accanto a loro e questo faceva piacere solamente all’altra riccia.
Harry invece non riusciva a capire perché l’amico guardasse in quella maniera Camilla, si era una bella ragazza ma Niall era il loro Niall. Zayn diede al biondino una piccola gomitata per attirare la sua attenzione:
- Allora te la sei portata a letto ieri sera?- gli chiese ridendo
- No- rispose semplicemente Niall riprendendo a guardare nella direzione delle tre ragazze.
Eccole che si stavano per avvicinare, Harry per attirare l’attenzione di Jenny si ravvivò i capelli sbattendoli per poi risistemarli e ci riuscì.
- Hey Davies per qualche giorno vivremo insieme- le disse ridendo.
Jenny si fermò di colpo e lo guardò.
-Cosa?-
-Hai capito bene.. Io e te sotto lo stesso tetto- le rispose Harry con un sorrisetto e facendole l’occhiolino – mia madre partirà con mia sorella per una settimana e tua madre mi ha gentilmente invitato a stare a casa vostra- continuò soddisfatto.
Certo, la madre di Jenny adorava Harry.. Per lei era il ragazzo perfetto. Bello, gentile, questo perché non lo conosceva realmente, non aveva la minima idea di quanto giocasse con i sentimenti delle povere ragazzine che gli correvano dietro.
Jenny non sapendo che rispondere proseguì dritto verso la classe accompagnato dallo sguardo di Harry e dai sorrisi stampati sul volto di Liam, Louis, Zayn e Niall.

Le ore di lezione passarono velocemente e Jenny dovette sorbirsi, essendo la compagna di banco di Harry, Queen che faceva la smorfiosa con lui e quest’ultimo invece che invece di mandarla via l’assecondava. Niall fece cambiare posto a Louis, che prima era seduto vicino a Camilla, spostandolo vicino a Liam e in tutto questo trambusto Nicole continuava a respingere le avance di Zayn.

Una volta all’uscita di scuola Jenny salutò Camilla e Nicole con un bacio sulla guancia.
- Jennifer aspetta!- urlò Harry
Jenny fece finta di non sentirlo e proseguì per la sua strada finchè non se lo ritrovò di fianco mentre le cingeva le spalle con un braccio.
- Harold toglimi quelle mani di dosso, grazie- parlò infastidita la ragazza guardando la mano del ragazzo che non si degnò di toglierla. Arrivarono a casa e la madre di Jenny, Sarah, accolse con un gran sorriso Harry.
- Allora Jenny, Harry dormirà nella camera accanto alla tua e mi raccomando avete il bagno in comune quindi non litigate troppo- disse gentilmente Sarah andando in cucina e iniziando a preparare il pranzo.
- Come se fosse facile litigare più di questo- borbottò la ragazza.
La valigia di Harry era appoggiata al divano e una volta presa il ragazzo salì le scale chiudendosi la porta alle spalle. La stessa cosa fece Jenny entrando in camera sua e correndo in bagno, doveva farsi una doccia veloce ma prima di tutto chiuse la porta da dove sarebbe potuto entrare Harry. Aprì l’acqua calda e si rilassò sotto il getto. Una volta finita si coprì con un asciugamano bianco e andò nella sua camera ritrovandosi Harry sdraiato sul letto.
- Razza di sudicio maniaco! Come ti permetti di entrare in camera mia?- iniziò a urlare la riccia.
- Davies calma! Anche se sei un bello spettacolo in accappatoio, la tua dolce mamma mi ha pregato di venirti a chiamare- rispose il ragazzo molto rilassato e dopo averle fatto l’occhiolino, scese di sotto per aiutare Sarah ad apparecchiare.
Jenny si passò una mano tra i capelli ricci e si mise una delle tante maglie del padre che arrivava sulla coscia, le facevano tanto pensare a lui che era partito per lavoro.
Scese dopo qualche minuto e trovò tutto già pronto sulla tavola con Harry e la madre che ridevano, si sedette senza fiatare e iniziò a mangiare. Il pranzo finì dopo circa mezz’ora e così la ragazza risalì in camera, andò dritta fino il letto sul quale si buttò letteralmente.
Harry, invece, aiutò Sarah a sistemare la cucina e a lavare i piatti.
- Harry io ho il turno pomeridiano e notturno a lavoro quindi stasera non ci sarò. Chiamate una pizza per cena, ci vediamo domani- disse al ragazzo sorridendo e prendendo la borsa si avviò verso la porta.
Harry, non sapendo più che fare e non avendo a disposizione tutte le comodità di casa sua, decise di guardare un po la tv quindi prese il telecomando e, rilassandosi sul divano , la accese.
Chiuse gli occhi poco dopo e si addormentò.

Jenny non fidandosi di uno come Harry al piano di sotto, non riuscì a dormire. Si alzò e silenziosamente scese le scale pronta a beccarlo a distruggerle la casa. Invece era lì, sul divano, con un’espressione beata che dormiva. Gli si avvicinò e continuò a fissarlo. I suoi ricci gli coprivano la fronte in modo disordinato, il raggio di sole che penetrava dalla finestra li vicina li illuminava facendoli diventare più chiari. Le labbra erano schiuse e non aveva mai notato che erano di un rosa/rossiccio abbastanza forte. Allungò la mano per potergli toccare i capelli che sembravano così morbidi ma la ritirò subito rendendosi conto di ciò che stava per fare e di ciò che stava pensando. Passandosi una mano sugli occhisi diresse in cucina per prepararsi un caffè, lentamente infilò una cialda nella macchinetta e mentre aspettava che questa fosse pronta iniziò ad intonare una canzoncina. Si girò di scatto sentendo delle mani poggiate sui suoi fianchi e si ritrovò completamente schiacciata dal corpo di Harry. Lo guardò negli occhi e improvvisamente si sentì tutta rossa in viso, non riusciva a parlare, non riusciva a muovere un muscolo ma in suo aiuto arrivò il suono del campanello. Riuscì ad allontanarsi dal ragazzo e aprendo la porta si ritrovò Niall, Liam, Louis e Zayn davanti, tutti con un sorriso sghembo assolutamente fastidioso.
-Ehm.. entrate.- disse Jenny con poca gentilezza scostandosi dalla porta e lasciando ai quattro ragazzi via libera.
Mentre i ragazzi esploravano la casa, Jenny si diresse velocemente da Harry e lo prese per il braccio trascinandolo nel ripostiglio, un piccolo stanzino che a stento conteneva tre persone.
- Oh si, fai pure come fossi a casa tua! – iniziò a rimproverarlo la riccia – come ti permetti di invitare quei.. quelli!- disse semplicemente riaprendo la porta e uscendo infuriata andando verso la sua camera.
Sentì bussare.
- Harold devi lasciarmi in pace!-
La porta della camera della ragazza si aprì e intravide una chiama bionda e dei ricci scuri, erano Camilla e Nicole che entrarono senza nemmeno parlare, sorridevano solo.
- Hey bambola, ci ha chiamato Harry e ci ha detto che sei un po nervosa.. poi ha aggiunto che forse hai le tue cose- disse sedendosi sul letto acconto a me Nicole.
-Sono così contenta che ci abbia chiamate!- aggiunse Camilla riferendosi a Niall.
Un rumore al piano di sotto. Jenny e Nicole si alzarono subito dal letto e aprirono la porta correndo verso il piano di sotto seguite da Camilla.








NOTE DELL' AUTORE

Buonsalve belli!
Ecco che ho aggiornato la storia con il 4 capitolo! Spero che vi piaccia :)
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito, grazie per aver perso un di tempo per me!
E se mischiassi un po le coppie?
Un bacio, a presto xx
Edviges

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Capitolo 5
*** Nobody's going home tonight ***


CHAPTER 5



Forse aveva sbagliato ad invitare gli altri a casa di Jenny perché come al solito Zayn aveva esagerato informando tutta la scuola che non aveva perso tempo ad arrivare. Nel corso di dieci minuti il salotto era sotto sopra, i divani sporchi di acool, ragazzi ancora poco ubriachi ma che già si scatenavano.
Harry si ravvivò i capelli, esasperato.
- Per fortuna che non hanno rotto nien..- ma non finì a formulare il suo pensiero che un vaso cadde a terra.
Harry andò alla ricerca di Zayn che già era in compagnia di Charlie, la migliore amica di Queen, bella quanto l’amica ma l’esatto opposto, gli occhi erano grandi e color cioccolato e i capelli neri e lunghi fino alle spalle.
- Ehm.. scusa Charlie te lo riporto subito- si scusò Harry con la ragazza tirando per la felpa l’amico.
- Harry vai al diavolo! Cosa vuoi? Jennifer non vuole soddisfarti?- sbuffò Zayn
- Zayn Jawaad Malik questa non è una festa ma..- e neanche questa volta riuscì a terminare la frase poiché
Zayn lo prese per le guance.
- N-o-n  r-o-m-p-e-r-e  e  s-p-a-s-s-a-t-e-l-a  c-o-n  q-u-a-l-c-u-n-a – riprese il moro, dicendo queste parole molto lentamente, come si fa con un bambino.
Doveva spassarsela? Allora è quello che avrebbe fatto!
Ed ecco con chi.. La guardò e poi inizò a salire le scale lentamente per farsi seguire ed è ciò che la ragazza fece. Harry aprì la porta e la lasciò socchiusa mentre si andò a stendere sul letto con le braccia piegate sotto la testa. La ragazza entrò ancheggiando e chiuse meglio la porta. Mentre si avvicina al ragazzo, si tolse la maglia e sorrise. Harry allungò la mano e la tirò a se, o meglio sopra di se, e iniziò a baciarle il collo, sapeva fin troppo bene che quello era il suo punto debole, quante notti aveva passato nella sua camera.

Jenny, Camilla e Nicole arrivarono al piano di sotto e rimasero a bocca aperta per ciò che si parava avanti ai loro occhi, non era possibile che in così poco tempo la casa fosse diventata un porcile. Jenny corse nel punto in cui vi era il vaso rotto a terra e raccolse i pezzi per poi andarli a buttare nel cestino.
Era immobile in cucina mentre guardava ancora in salotto, cosa poteva fare?! Niente.
La raggiunsero anche le sue amiche pronte ad aiutarla.
- Camilla vai a cercare Niall. Tu Nicole vai a cercare chi vuoi tu, preferibilmente Zayn, io vado del quel coglione. Appena li trovate venite qui.- disse autoritariamente Jenny prima di avviarsi nel caos. Si fece spazio tra i corpi dei ragazzi che ballavano, guardandosi accuratamente intorno ma di Harry nessuna traccia. Salì lentamente le scale rivolgendo degli sguardi qui e lì ma ancora niente. Iniziò ad aprire la porta di ogni camera che si trovava al piano di sopra. La sua stanza, vuota, il bagno, vuoto, lo studio, vuoto finché non aprì la porta della camera dei suo genitori. Sul letto c’erano Harry e a cavalcioni su di lui Queen con il busto fasciato solo dal reggiseno. Erano intenti a baciarsi e lei accarezzava i suoi pettorali mentre lui cercava slacciarle il reggiseno, non riuscendoci. Jenny rimase per qualche secondo a guardare la scena trattenendo le risate finché non vido il sorriso di Harry e le fossette che gli si formavano sulle guance ogni volta che era.. felice, quindi si schiarì la voce attirando la loro attenzione.
- Posso spiegarti tutto!- disse subito Harry appena vide Jenny, scostando bruscamente Queen.
-Hey, hey, hey non voglio essere spiegata nulla. Voglio solo che vieni un attimo con me in cucina per sistemare la situazione che TU hai creato!- rispose Jenny girando le spalle e iniziando a scendere le scale, se non fosse abituata a vedere Harry mezzo nudo, potrei giurare che le si sarebbero formate due chiazze rosse sul viso.

Niall era seduto sui gradini fuori la casa, odiava quando la gente perdeva il controllo. La porta alle sue spalle si aprì ma non gli importava granché chi fosse. Appena questo qualcuno gli fu vicino ne riconobbe il profumo: era Camilla.. La luna illuminava i suoi occhi che sembravano ancora più verdi, il viso era pulito e pallido, sembrava una bambola di porcellana.
 Con il migliore dei suoi sorrisi girò il viso verso di lei che teneva tra le mani un cartone di pizza, preso sicuramente da dentro:
-Tieni questo è per te, ho viso che non hai toccato niente dentro e quindi ho pensato che fossi affamato- disse la ragazza tutto d’un fiato mentre abbassava lo sguardo con un sorriso timido.
- Oh grazie Camilla- disse prendendo il cartone e aprendolo addentando la pima fetta di pizza – Hey, prendine una anche tu! Non voglio sembrare ingordo con una bella ragazza come te!- riprese ridendo dopo aver ingoiato il primo boccone.
Camilla non se lo fece ripetere due volte e prese anche lei una fetta di pizza dimenticandosi completamente di dover tornare da Jenny. Si sentiva a proprio agio con Niall, giusto un mese fa, dopo essere stata lasciata da quel ragazzo che amava follemente, si era ripromessa che non si sarebbe avvicinata più a nessuno del sesso opposto ma con Niall si sentiva diversa, protetta.
Una lacrima ribelle scese lungo la sua guancia, avvicinò la mano per scacciarla ma Niall fu più veloce di lei, le bloccò la mano e le alzò il viso. Prima la guardò negli occhi e poi baciò il punto in cui la lacrima si era fermata.

Zayn già aveva mollato Charlie, quando Nicole lo trovò intento a bere l’ennesima bottiglia di birra. La ragazza lo trovò più bello del solito con quel broncio che metteva ogni qualvolta, non riusciva a fare qualcosa. Appena la vide il ragazzo alzò un sopracciglio e con un sorriso la raggiunse.
- Hey babe, vuoi da bere?- disse Zayn una volta averla raggiunta
- Se volessi da bere lo prenderei da sola, non credi?- sbottò acida Nicole per poi fare un sospiro profondo per calmarsi – Mi costa molto dirlo ma.. Abbiamo bisogno di te- riprese a parlare abbassando il tono mentre pronunciava le ultime quattro parole.
Sul viso di Zayn spuntò un sorriso che andava da un orecchio all’altro e che illuminava i suoi occhi profondi quanto un pozzo.
- Non ho capito scusa, puoi ripetere?- le chiese Zayn trasformando il suo sorriso sghembo in uno beffardo.
- Dio Malik ti strozzerei!- mormorò a denti stretti Nicole iniziando a camminare verso la cucina. Mentre camminava cadde, essendosi scontrata con qualcuno. Alzando lo sguardo notò che quel qualcuno era proprio il ragazzo più bello e bastardo della scuola dopo Harry e i suoi amici, occhi grigi, capelli biondi e un’aria misteriosa. Era da un po che si scambiavano messaggi e Nicole era terribilmente affascinata da Jeson ma non quanto lo era dal ragazzo che voleva strozzare pochi minuti prima.
Zayn vide tutta la scena e un’ondata di rabbia si fece spazio dentro il suo corpo. Odiava il modo in cui Jeson guardava Nicole, la sua Nicole, come le porgeva la mano e come l’avvicinava pericolosamente a se.
Ecco che partì un lento.. Un lento? Com’era possibile? Si girò verso lo stereo e vide il migliore amico di Jeson fargli un cenno d’assenso. Zayn rimase fermo a guardare la scena, Nicole si lasciava trasportare dalle mani di quel bastardo, iniziò a immaginarsi con lei, a immaginare le proprie labbra che sfioravano quelle carnose di Nicole, tutte cose che non sarebbero mai accadute. Riprese a guardare quei due e si rese conto che ora si stavano baciando, non avrebbe resistito qualche secondo in più. Attirò verso se, questa volta non l’avrebbe mandata via, non l’avrebbe fatto anche se ogni volta che la guardava non poteva fare a meno di paragonarla a colei che avrebbe voluto al suoi posto.

Al punto d’incontro c’erano solo Jenny e Harry disperati come non mai per la situazione che stava lentamente peggiorando.
- Non penso che riusciremo a cacciare tutti di casa quindi.. Se vuoi tornare da Queen vai, non preocc..-
- No, voglio stare qui.. con te- la interruppe Harry accarezzandole con il dorso della mano il viso.
Insieme si fecero forza. Harry andò a spegnere la radio avvisando chi era nel salotto che la festa era finita mentre Jenny andò ad aprire la porta. La casa si svuotò nel giro di un quarto d’ora e rimasero solamente Zayn, Nicole, Camilla, Niall, Jenny e Harry che silenziosamente iniziarono a mettere in ordine tutto.




NOTE DELL'AUTORE

Buonsalve gente!
Innanzitutto volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito la mia storia, chi l'ha messa tra le preferite o le seguite o ricordate*-*
E se Harry stesso con Queen? E se Nicole al posto di cedere alle avence di Zayn preferirebbe Jeson?
Passate anche dalla fan fiction della mia amica e fatele sapere cosa ne pensate: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1125885&i=1
Alla prossima splendori, un bacio xx
Edviges


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Capitolo 6
*** Another moment passing by ***


CHAPTER 6



Mentre gli altri stavano risistemando tutto, Louis era intento a tornare a casa. Liam era sparito improvvisamente e lui era rimasto solo, non aveva mai amato la solitudine soprattutto di sera.
Era quasi arrivato davanti la propria casa quando rimase ad ammirare una Ferrari rosso fuoco parcheggiata vicino al marciapiede. Poi subito dopo notò una ragazza sulla ventina di anni poggiata alla sua super macchina. I capelli della ragazza erano corti, molto corti le coprivano giusto il collo ed erano color cioccolato, gli occhi erano grandi e vispi e stavano squadrando il ragazzo che si era fermato davanti a lei, imbambolato. Aveva un fisico da paura, le gambe snelle fasciate da un jeans stretto e un giubbotto di pelle nera che le copriva la maglia grigia.
- Bella la tua macchina- disse Louis sfiorando la Ferrari con un dito.
-Grazie. Piacere io sono Clarisse ma preferisco essere chiamata Clare- rispose subito la ragazza porgendogli la mano candida abbellita solo da un anello.
- Piacere mio. Io sono Louis e mi piace essere chiamato Louis-
La ragazza iniziò a ridere, una risata cristallina che metteva in mostra i denti bianchi e perfettamente dritti.
Louis era assolutamente affascinato da quello splendore, di solito le ragazzine frivole della sua scuola non lo attraevano e preferiva guardare quelle un po’ più grandi, proprio come lei.
- E tu quanti anni hai?- gli chiese Clarisse interrompendo le sue riflessioni
- Ventuno- rispose troppo velocemente il ragazzo mentendole. Di certo se avesse saputo che aveva compiuto diciotto anni da un paio di mesi l’avrebbe lasciato stare.
La ragazza stava per chiedergli dell’altro quando una chiamata la distrasse.
-Pronto?- disse con voce troppo calma e indifferente, ascoltò ciò che le stava dicendo il suo interlocutore e poi riprese a parlare – Certo, sono subito da lei capo!- chiuse la chiamata.
- Era il mio capo- si giustificò Clare – e devo proprio scappare-
- Beh allora ci vediamo- la salutò Louis con un cenno della mano e iniziando a camminare verso casa sua.
-Louis!- lo richiamò la ragazza andandogli dietro
- Si?-
Clarisse gli prese la mano e con una penna appena cacciata dal giubbotto gli scrisse qualcosa
- Questo è il mio numero, chiama quando vuoi- riprese a parlare e prima di ritornare alla sua Ferrari ammiccò facendogli l’occhiolino.
Un rombo squarciò il silenzio dalla notte e Clare si allontano insieme alla sua macchina rossa.

Ecco perché Liam spesso spariva, andava ad ammirare una ragazza ballare. Si, lei era famosa e Liam l’aveva vista in televisione nel programma x factor e da lì aveva avuto occhi solo per lei. Lunghi capelli ricci e color nocciola contornavano un viso dai lineamenti dolci , gli occhi anch’essi color nocciola erano al di sopra un naso perfetto.. Se ne stava lì a ballare ogni sera verso l’una, dopo il lavoro, in una piazzetta nascosta vicino casa di Liam e lui ogni sera a quell’ora era lì, nascosto pronto a vederla muovere passi di danza, anche se l’indomani ci fosse stata scuola. Stranamente però quella sera non stava ballando ma era seduta per terra contro un muro bianco, con le gambe strette al petto e il viso nascosto tra le mani.
Liam si avvicinò lentamente a Danielle, si questo era il suo nome, e si sedette accanto a lei che alzò la testa di poco solo per guardare chi fosse l’estraneo che era pronto a consolarla.
-Sai, non ti dona molto questo trucco- disse dolcemente Liam scostandole un riccio ribelle dal viso.
Danielle abbozzò un sorriso e si asciugò l’ultima lacrima che le stava scivolando lungo la guancia arrossata.
- Oh, allora devo cambiarlo-
-Si, esattamente- rispose il ragazzo con il sorriso più gentile che avesse mai fatto.
-Cos’è successo?- riprese a parlare Liam interessato.
- Sono stata licenziata..- singhiozzò la ragazza
- Com’è possibile?! Tu sei bravissima a ballare!.. o almeno credo- si corresse subito Liam imbarazzato, nessuno sapeva di questo suo piccolo segreto ne tantomeno i suoi amici.
La ragazza riprese a piangere e Liam le passò una mano intorno alle spalle facendogli poggiare la testa sulla propria.
- Non ho risposto alle avance del direttore di scena e così mi ha buttata fuori- sussurrò la ragazza dopo qualche minuto di silenzio, e Liam non poté che stringerla più forte a se.
- Hey mio zio è il proprietario di un teatro, se vuoi domani andiamo a vedere se hanno bisogno di ballerini-  sussurrò a sua volta il ragazzo.
- Grazie Liam-
Aveva detto Liam? Come faceva a sapere il suo nome?! Liam avrebbe voluto chiederglielo ma questo non gli parve il caso.
Riaccompagnò la ragazza a casa e si diedero appuntamento al giorno dopo.
Liam era contentissimo, aveva finalmente conosciuto la ragazza che quasi tutte le notti sognava, che ammirava di nascosto e domani l’avrebbe rivista.
Danielle una volta a casa si sentì più tranquilla infondo dovremmo avere tutti qualcuno che ci abbracci fino a toglierci il fiato, che ci faccia dimenticare il perché siamo tristi e che ci lasci addosso il suo profumo dopo averci stretto forte per farci passare la paura.

Ora tutto era in ordine ma si era fatto tardi per tornare a casa quindi Camilla, Niall, Harry, Zayn e Nicole rimasero a dormire a casa di Jenny che sistemò tutte le ragazze in una stanza e tutti i ragazzi in un’altra.
Ormai in pigiama Nicole, Jenny e Camilla si buttarono sui letti, stanchissime quando a un punto sentirono bussare alla porta.
-E’ aperta entrate!- urlò Jenny non alzandosi dal letto.

I ragazzi si scocciavano di dormire da soli allora Zayn ebbe un’idea.
Ecco che stavano bussando alla porta della camera delle ragazze, avevano deciso di mandare avanti Niall, il più dolce dei tre perché sicuramente le ragazze non gli avrebbero detto di no.
- Possiamo stare qui con voi?- disse dolcemente il biondino sedendosi vicino a Nicole che lo guardò negli occhi.
Era talmente dolce che neanche lei seppe dirgli di no, quindi il gioco era fatto. Zayn si dispose nel letto di Nicole e Niall in quello di Camilla.
Jenny, invece, prese per il polso Harry e lo trascinò fuori dalla camera ma prima che potesse proferir parola, il ragazzo la ammutolì.
- Non intendo provarci per fare sesso, voglio solo dormire insieme a te.Stare con te sotto le coperte del tuo letto, con le tue braccia attorno a me e con la finestra aperta così ci sarà più freddo e noi dovremo stringerci ancora più forte e stare semplicemente lì, per ore senza parlare, dormiremo, beatamente felici, in silenzio l'uno accanto altr'altro- e dopo averle sussurrato queste parole all’orecchio rientrò in camera e si stese sul letto che avrebbe dovuto essere quello suo e di Jenny.
La ragazza rimase per qualche minuto fuori con le parole di Harry che le rimbombavano nella mente.
Una volta che rientrò vide Camilla con la testa poggiata sul petto di Niall che dormivano beatamente, Nicole e Zayn non si toccavano ma erano girati dallo stesso lato e i loro visi erano ad un centimetro di distanza, anche loro dormivano e infine c’era Harry che la guardava. Gli fece spazio nel letto e lei senza parlare si infilò sotto le coperte stendendosi e dando le spalle al ragazzo che l’avvicinò e se cingendole la vita e così si addormentarono.



NOTE DELL'AUTORE

Ed ecco che abbiamo scoperto altri due personaggi: Clarisse e Danielle.
Cosa ne pensate di queste due ragazze?
E della frase che dice Harry a Jenny? Cederà la ragazza?
Non vi dico niente, alla prossima!
Un bacio xx
Edviges

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Capitolo 7
*** When I saw your face, I fell in love ***


CHAPTER 7


Il primo a svegliarsi fu Zayn, aprì lentamente gli occhi e rimase così, fermo a fissare le labbra rosa di Nicole che erano ad un centimetro dalle sue che fremevano di toccarle, sfiorarle. Alzò di poco lo sguardo e si soffermò sulle guance della ragazza, perennemente colorate di un rosa pallido che facevano risaltare gli occhi color caramello fuso che ora erano chiusi e abbelliti da ciglia naturali lunghe e folte. Solo dopo aver contemplato la bellezza di Nicole, Zayn si accorse che una sua mano era poggiata sul fianco della ragazza e non poté fare a meno di immaginarla sotto di lui e finalmente sua. Ecco questo era proprio il momento di alzarsi. Scese le scale lentamente e si fermò davanti ad uno specchio che era posizionato vicino all’entrata della cucina. Il ciuffo che il pomeriggio precedente era perfettamente alzato ora copriva la sua fronte mentre una rada barbetta gli ricopriva il mento.
- Stai bene anche così Malik-
Il ragazzo continuava a guardare lo specchio e dietro di lui apparve Nicole anche se avrebbe riconosciuto la sua voce tra mille.
- Lo so- rispose semplicemente con un sorriso sornione prima di entrare in cucina seguito dalla ragazza.


- VOGLIO. FARMI. ANCHE. IO. UN. TATUAGGIO-
la voce di Nicole svegliò di soprassalto Camilla che con le mani si coprì le orecchie, possibile che anche a prima mattina quei due litigassero?!
Aveva ancora un sonno assurdo ma il profumo di Niall la risvegliò velocemente e ancora poggiata al suo petto si sporse di poco per dargli un piccolo bacio sulla guancia facendolo aprire quegli occhi che tanto adorava, color cielo.
-Buongiorno ricciolina- disse con voce assonnata Niall sorridendole.
-Buongiorno a te- rispose dolcemente Camilla.
-HO. DETTO. CHE. E’. PERICOLOSO- urlò Zayn.
Niall scoppiò a ridere mentre Camilla si mise a sedere sul letto lanciando un’occhiata a Harry e Jenny che dormivano beatamente. Il ragazzo aveva entrambe le mani che cingevano la vita della ragazza che, a causa della posizione, aveva il viso poggiato sulla spalla di Harry e tutto ciò era visibile perché le coperte erano probabilmente cadute a terra.
-Già litigano?- le chiese Niall facendole distogliere lo sguardo da Jenny.
- A quanto pare si.. Su andiamo a vedere!- rispose Camilla prendendo la mano di Niall e trascinandolo a piano di sotto.
Arrivati in cucina videro Zayn seduto comodamente su una sedia , il braccio poggiato sul tavolo con un aria rassegnata e invece Nicole seduta era seduta sul piano cucina con  aria trionfante
-Nicki, che succede?- le chiese Camilla avvicinandosi all’amica
- Domani andrò a fare un tatuaggio- rispose Nicole con un sorriso a trentadue denti che subito si trasformò in una smorfia – e lui- continuò indicando Zayn – mi accompagnerà contro la mia volontà- concluse.
Niall si avvicinò al frigorifero per cercare qualcosa da mangiare ma trovò solamente un bigliettino:

Tesoro, oggi non ci sarò perché ho degli straordinari.
Ho preparato il pranzo per tutti!
Mi raccomando studiate che domani è Lunedì e c’è scuola!

P.s. non vi ho svegliati perché eravate troppo teneri
                                                                                 Un bacio, mamma.

Il ragazzo una volta letto lo mostrò a tutti: Camilla, Niall e Zayn erano abbastanza contenti di passare altro a casa di Jenny, potevano fare quello che volevano,  mentre Nicole sbuffò visto che avrebbe dovuto passare altro tempo con Zayn anche se infondo anche lei ne era contenta.
Dopo poco li raggiunse Jenny seguita a ruota da Harry alquanto imbarazzati.
Nicole le raccontò del bigliettino e Jenny si girò verso Harry che le fece l’occhiolino.
- Domani abbiamo il compito di scienze!- sbottò Jenny.


Era fermo in mezzo alla piazzetta dietro casa sua aspettando Danielle che arrivò dopo qualche minuto.
Era bellissima, i capelli ricci che le scivolavano sulle spalle, un paio di jeans stretti lasciavano intravedere le gambe lunghe e snelle e sopra portava una semplice maglia viola, il colore preferito del ragazzo.
- Eccomi- disse con un sorriso smagliante Danielle stampando un bacio sulla guancia del ragazzo.
- Hey..- rispose Liam chiudendo gli occhi quando lei posò le sue labbra sulla sua guancia– sei pronta?- riprese velocemente iniziando a camminare.
La ragazza lo seguì iniziando a camminare anche lei.
-Si, non so proprio come ringraziarti Liam-
Si, conosceva il suo nome, conosceva il suo colore preferito, infatti non era un caso che portava quella maglia, conosceva ogni suo mossa. La sera sapeva che sempre alla stessa ora si nascondeva dietro un cespuglio per poterla guardare, e lei ballava per lui sperando che un giorno sarebbe uscito allo scoperto e le avrebbe chiesto di uscire.
Lungo il tragitto parlarono poco: ciascuno era felice di sentire l’altro accanto a sé, più niente importava, se non il fatto di essere insieme. Di tanto in tanto Danielle si girava per poter guardare Liam e si sorprendeva che ogni volta lo stava già facendo lui. Dopo circa dieci minuti di cammino arrivarono davanti un grande teatro. Davanti l’ingresso Danielle prese la mano di Liam che strinse quella della ragazza per darle coraggio.
- Oh ti prego non dirmi che tuo zio è Adam Cooper..- gli chiese la ragazza agitata e nervosa una volta entrati in una grande sala che terminava con un enorme palco.
- Si, è lui- rispose con un sospiro il ragazzo.
- Okay Liam, possiamo andarcene- disse velocemente la ragazza cambiando rotta e tornando indietro ma non si mosse di un centimetro visto che la sua mano era ancora stretta a quella del ragazzo.
- Ti prego, è un produttore famosissimo e io ho paura..-
- Su andiamo bellezza- la interruppe il ragazzo portandola velocemente dallo zio.
- Zio, questa è Danielle Peazer, la bravissima ballerina di cui ti ho parlato stamattina-
Il signor Cooper annuì sorridendo. Era un uomo sulla cinquantina e somigliava molto a Liam, stessi occhi, stessi capelli, e stessa dolce espressione.
- Signorina Peazer si vada a cambiare che voglio proprio vederla ballare- disse prima di far accomodare il nipote accanto a lui.
Danielle non se lo fece ripetere due volte e correndo andò dietro le quinte del palco. Erano immense anche quelle e guardandosi intorno andò dritta nella costumeria dove trovò poggiato su una sedia un tutù rosa che velocemente indossò. Agitata, arrivò al centro del palco e il suo sguardo si posò subito su Liam che le sorrideva. Partì la musica e lei iniziò a ballare, ballava come aveva sempre fatto per Liam, ballava per il ragazzo per cui aveva una cotta da quando era piccola, anche se lui non sapeva che esistesse a quel tempo.
Silenzio.
Si sentiva solo l’applauso di due persone che erano rimaste colpite da quei movimenti.
Dopo aver rindossato i suoi panni la ragazza tornò da Adam e da Liam che subito l’attirò a se abbracciandola.
-Sei stata bravissima e da domani hai un nuovo lavoro- le sussurrò all’orecchio il ragazzo.

Dopo aver mangiato i ragazzi andarono dritti sul divano a guardare la televisione mentre Nicole, Camilla e Jenny rimasero in cucina per lavare i piatti e riodinare.
Jenny con una spugna insaponava i piatti, lavandoli, Nicole li sciacquava nel lavello vicino e Camilla li asciugava e li rimetteva a posto.
- Stanotte vi ho viste.. Dormivate cose beatamente tra le braccia di Niall e Zayn- disse con un ghigno Jenny continuando a strofinare i piatti.
L’altra riccia diventò rossa come un pomodoro invece la biondina alzò gli occhi al cielo
- Sono stata costretta a dormire con lui.. Non avrei mica potuto rubarti Harry?!- rispose Nicole con un sorrisetto malizioso.
- Stamattina stavate tutti abbracciati.. Cosa avete fatto eh?-  continuò Camilla puntando lo strofinaccio contro Jenny che scoppiò in una risata nervosa.
Prese la schiuma dei piatti e la buttò sulle amiche che per qualche secondo rimasero a bocca aperta.
Le vittime  si guardarono con aria complice e subito la bionda andò a bloccare Jenny mentre la riccia la bagnava tutta.
Dopo questa lotta con l’acqua e dopo aver risistemato tutto si buttarono sulle sedie, sfinite.
- Lui mi piace molto più di tanto- sussurrò Camilla ma le amiche non ebbero il tempo di rispondere che in cucina entrarono anche i ragazzi.
- Potevate chiamarmi per questo ‘schiuma-party ’- sbottò mettendo il broncio Zayn.
Harry e Niall invece si limitavano a sorridere mentre si sedevano sul piano della cucina.
-Okay, okay ragazzi dobbiamo metterci a studiare che domani abbiamo il compito ma non possiamo farlo tutti insieme che di sicuro non comb..- non terminò la frase Jenny che si alzarono di scatto Niall e Zayn.
- Io studio con Camilla-
-Io studio con Nicole-
dissero contemporaneamente il biondo e poi il moro.




SPAZIO DELL'AUTORE

Rieccomi qui splendori!
Finalmente ecco il nuovo capitolo e non preoccupatevi che il prssimo lo metterò se non domani, dopodomani perché già è pronto.. Dipende tutto dalle recensioni che avrà questo ;)
Volevo ancora rigraziere chi recensisce, segue, ricorda, preferisce o semplicemente legge la mia storia!
Vediamo un po.. Secondo voi Jenny sta per cedere o no?
E Nicole preferirà Jeson o Zayn?
NEL PRSSIMO CAPITOLO CI SARANNO DELLE SVOLTE.
Un bacio belliii xx
Edviges

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Capitolo 8
*** Taken ***


CHAPTER 8


Eccoli in camera.
Harry era disteso sul letto dei genitori di Jenny mentre lei, seduta a terra, leggeva delle noiosissime cose dal libro.
Per Harry erano incomprensibili e aveva ‘studiato’ solo un argomento del compito su tre: la riproduzione. Si, era la sua specialità il complesso che avveniva per riprodurre. Ma tanto il ragazzo non aveva problemi a farsi passare le risposte corrette, la secchione della classe era pazza di lui e esibendo i suoi occhioni dolci avrebbe preso sicuramente un voto alto.
- La riproduzione, in biologia, è l'insieme di meccanismi mediante i quali gli esseri viventi provvedono alla conservazione della propria specie generando nuovi individui simili a sé e che subentreranno al genitore, o ai genitori, nella popolazione. L'uomo presenta un tipo di riproduzione simile a quella degli altri mammiferi a fecondazione interna- Jenny iniziò a leggere proprio quel paragrafo e Harry si fece cullare dal suono della sua voce, così chiara e cristallina, dannatamente diversa da quella di Queen così stridula.
Pensando a Queen si ricordò che più tardi sarebbe dovuto uscire con lei, anche se avrebbe preferito restare con Jenny.
La ragazza non sentendo più il riccio parlare si sporse sul letto poggiandoci le ginocchia sopra.
Harry aprì gli occhi e si ritrovò il viso di Jenny difronte al suo e un sorriso si delineò sul suo volto mentre con uno scatto esperto la fece ritrovare sotto di se.
Jenny rimase qualche secondo immobile non opponendo resistenza ma poi due chiazze rosse si fecero largo sulle sue guance.
-Horold spostati immediatamente- disse autoritariamente la ragazza.
- Neanche per sogno Jennifer qui ho un bel panorama e sto anche molto comodo- rispose con un ghigno Harry sfiorando con la mano la gamba della ragazza, facendola aderire al suo bacino.
Guardandola negli occhi si avvicinò pericolosamente al suo viso e quando la ragazza scosse di poco la testa, il ragazzo cambiò rotta e dopo averle sorriso mettendo in mostra le sue adorabili fossette le lascio un bacio sul naso. Non essendo contento continuò con un bacio sulla guancia e poi prese a scendere più giù lasciando dei baci sul collo della ragazza, che chiuse gli occhi godendosi il momento.. Dio, se era bravo.
Non avrebbe ceduto ad Harry ma questo non significava non divertirsi con lui.
Harry continuava a darle baci sul collo mentre con la mano disegnava cerchi invisibili sulla coscia della riccia, adorava il suo profumo.. Vaniglia.
Ad un punto si fermò ma non perché si era scocciato o per altro ma per esaminare il punto più sensibile del collo dove poi iniziò a succhiare la pelle lasciando un segno rosso sul quale posò un bacio dolce.
Ritornò ad incatenare il suo sguardo a quello di Jenny meravigliandosi di trovare i suoi occhi aperti, prontamente si avvicinò, per la seconda volta, pericolosamente alle labbra della ragazza che di scatto chiuse gli occhi poggiando una mano sul petto di Harry per allontanarlo con troppa poca decisione.
- Ehm.. Okay, passo dopo- nessuno dei sue si era accorto che la porta era stata spalancata da Niall e Camilla e sentendo la voce di quest’ultima Harry si alzò e lasciò Jenny libera di raggiungere l’amica alla porta.
-Hey Cam, dimmi tutto..- disse estremamente imbarazzata Jenny
- Avevamo bisogno di un evidenziatore- rispose Niall.
Harry prese uno dei tanti evidenziatori poggiati per terra e lo passò al biondo per poi letteralmente spingerli fuori dalla camera.
- Styles, un po più di educazione!- si lamentò Jenny dopo che la porta si richiuse.
- Dov’eravamo rimasti?- le chiese Harry sorridendole malizioso avvicinandosi di nuovo a lei, che indietreggiando andando a sbattere contro il muro.
- Si, stavamo studiando per il compito di domani!- rispose trattenendo una risata Jenny e liberandosi dalla presa del ragazzo andò nuovamente a sedersi per terra e riprese a leggere.


I ragazzi tornarono nella camera di Jenny ridendo.
Niall si passava una mano tra i capelli biondi mentre Camilla si teneva ai muri per non cadere dalle troppo risate.
- Niall se entravamo qualche minuto più tardi li avremmo trovati baciarsi, te ne rendi conto?- esclamò Camilla asciugandosi le lacrime provocate dal troppo ridere.
- Non penso proprio.. Jenny è un osso duro e l’avrebbe sicuramente respinto, ne sono sicuro!- rispose Niall chiudendo la porta alle loro spalle. Camilla andò dritto a sedersi sulla scrivania posizionata difronte al letto dove invece si sedette il biondino.
- Okay scommettiamo- propose con un sorrisetto la ragazza.
- 10 dollari che Jenny non cede- disse Niall alzandosi e raggiungendo Camilla.
-10 dollari che Jenny cede- si strinsero la mano e ad un punto Camilla si perse guardando gli occhi blu del ragazzo che a sua volta incatenò il proprio sguardo negli occhi verdi della ragazza.
Nessuno osava distogliere lo sguardo.
- Ti da fastidio se faccio questo?- sussurrò Niall, prendendo la mano di Camilla e baciandola.
La ragazza scosse la testa sussurrando un semplice ‘no’.
- Ti da fastidio se faccio questo?- ripeté il ragazzo accarezzandole i ricci.
- Per niente- rispose Camilla sempre a voce bassa.
- E questo?- chiese ancora Niall mentre si avvicinava per poggiare le labbra sulla guancia della ragazza che chiuse gli occhi e scosse di poco la testa.
Camilla riaprì gli occhi sicura che Niall stesse ridendo per la figuraccia che lei stessa stava facendo, invece il ragazzo era serissimo e a pochi centimetri dal suo viso.
Sentiva benissimo il suo respiro sulle labbra e poi senza neanche accorgersene Niall annullò la distanza tra i loro visi poggiando le proprie labbra su quelle della riccia.
Il biondo si staccò e le sorrise prima di ritornare sulle labbra di Camilla che questa volta le schiuse per lasciare libero accesso alla lingua di Niall. Il semplice bacio a stampo di poco tempo prima si trasformò in un bacio più approfondito, dolce ma allo stesso tempo passionale. Erano finalmente riusciti ad aprirsi l’uno all’altro.
Niall sentiva che gli leggeva dentro, e avrebbe voluto essere più uomo con lei. Avrebbe voluto essere quell’abbraccio in cui Camilla desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché c’era lui a prendersi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.
-Beh ora dobbiamo iniziare a studiare- disse Camilla riaprendo gli occhi e allontanandosi di poco dalle labbra del ragazzo.
- Di già?- protestò Niall mettendo il broncio per poi riavvicinarsi alla ragazza baciandola di nuovo.
La riccia in un primo momento ricambiò per poi poggiare una mano sulle labbra del ragazzo.
- Si, di già. A meno che tu non voglia prendere un voto basso- continuò Camilla sorridendo.
- Ne potrebbe valere la pena- rispose il ragazzo facendole l’occhiolino- ma hai ragione- continuò prima di stamparle un altro bacio e riprendere posto sul letto iniziando a studiare.


-Allora tu hai il tuo libro, io ho il mio libro, tu ti metti sul quella scrivania- disse Nicole indicando una scrivania nello studio – e io in mi metto su quell’altra scrivania- concluse indicandone un’altra poco lontana dalla precedente.
- Agli ordini capo!- disse Zayn che scoppiò a ridere ma non appose resistenza e andò a sedersi.
Passò circa un’oretta dove entrambi non fiatarono e continuarono a ripetere per il compito finché il telefonino di Nicole squillò interrompendoli.
Zayn alzò lo sguardo e vide gli occhi della ragazza illuminarsi quando lesse il nome di chi la stava chiamando.
- Hey..- rispose con una voce più dolce.
- Si, sto studiando per domani, no ma ho quasi finito- continuò rispondendo alla domanda del suo interlocutore.
Continuava a toccarsi i capelli biondi e ad aggiustarseli, come se volesse essere più carina di quello che già fosse e questo a Zayn diede un’enorme fastidio perché non era lui la causa di quel sorriso.
-Certo, per me va benissimo. Vieni da Jenny e poi andiamo ok? Tra una mezzoretta, perfetto. Un bacio- e Nicole chiuse la chiamata.
- Chi era?- le chiese Zayn con tono serio.
- Jeson- rispose la ragazza guardandolo negli occhi, aveva usato un tono dolce, forse per non ferirlo.
- Non dovresti uscire con lui, ti sfrutterà per i suoi comodi, ti porterà a letto e poi ti lascerà, come ha fatto con tutte! Pensi che si possa innamorare di te? Beh ti sbagli, non lo farà, ne ora, ne domani, ne mai.- esclamò il ragazzo alzandosi dalla sedia esasperato, non riusciva più a reggere questa situazione.
Nicole sgranò gli occhi sentendosi schiaffare queste parole in faccia.
- Come se tu potessi essere diverso! Sei uguale a lui, sei uguale a tutti. Zayn tu non sei migliore anzi sei il ragazzo più ambito della scuola, con te sarebbe peggio- rispose Nicole alzando la voce con gli occhi gonfi di lacrime. Andò verso la porta per poter uscire da quello studio troppo stretto per entrambi ma fu fermata da Zayn che la bloccò afferrandole un braccio.
- Ti prego non andare da lui- le disse il ragazzo addolcendo lo sguardo non appena Nicole si girò per guardarlo – Con me sarebbe diverso, credimi. Non scegliere lui, non dirmi che è lui che vuoi baciare. Dimmi qualsiasi cosa, che sono uno stronzo, che sono un casinista, che non ti attraggo fisicamente- riprese e quando pronunciò le ultime cinque parole accennò un sorriso – cosa che non vedo possibile- aggiunse per poi ritornare serio – ma non dirmi che è lui la ragione del tuo sorriso- concluse chiudendo per un secondo gli occhi sperando che quelle parole avessero fatto effetto.
Quando li riaprì vide una lacrima scendere sul viso pallido della ragazza, lasciò la presa e la vide andare via dalla stanza, andare via da lui. Nicole si chiuse alle spalle la porta e vi si accasciò contro lasciando che altre lacrime scivolassero giù.
Zayn, invece, rimase fermo a guardare il punto in cui era sparita la ragazza e distrutto diede un pugno al muro per poi risedersi e cercare di riprendere a studiare ignorando il dolore che si era provocato alla mano.


Louis era steso sul proprio divano rigirando tra le mani il fogliettino sul quale aveva riscritto il numero di Clare, era indeciso se chiamarla o no. Naturalmente era attratto da quelle ragazza ma gli aveva spudoratamente mentito.. Ventun anni?  Da dove gli era uscito? Però stranamente trovava questa cosa parecchio eccitante così prese il telefonino che aveva nelle tasche dei pantaloni rossi e compose il numero con estrema lentezza.
Uno squillo, due squilli, tre squ..
-Pronto?- disse una voce femminile, si, era lei.
-Ehm.. ciao sono..-
-Louis!- lo interruppe la ragazza pronunciando il suo nome
- Si sono proprio Louis!- ripetè il ragazzo ridendo e alla sua risata seguì quella di Clare.
- Aspettavo la tua chiamata- esclamò la ragazza e questo fece aprire sul viso di Louis un enorme sorriso.
- Ed eccola qui!- rispose il ragazzo- Sei a lavoro?- le chiese guardando l’orologio appeso nel suo salone, erano quasi le sei.
-Si, infatti devo proprio staccare.. Che ne dice se domani mattina andiamo a prendere un caffè?- propose Clarisse.
-Certo!- rispose troppo velocemente Louis ricordandosi  troppo tardi che domani aveva il compito di scienze e che assolutamente non petava perderlo. L’avrebbe avuto alla seconda ora..
- Okay allora ci vediamo alle 11 allo Starbucks, va bene?-  rimediò il ragazzo.
-Perfetto. Allora a domani Louis- disse la ragazza salutandolo.
- A domani- la salutò a sua volta Louis chiudendo la chiamata.
Fiù l’aveva scampata. Appena finito il compito sarebbe uscito da scuola fingendo un malore, era maggiorenne e poteva firmarsi il permesso da solo.
Con un sorriso sul volto lesse il messaggio di Harry che lo invitava ad andare da Jenny per studiare con loro e rispose con un semplice ‘arrivo’.
Una volta uscito dalla porta intravide Liam.
- Hey- lo rincorse fino a raggiungerlo e lo salutò con una pacca sulla spalla.
- Dove vai?- gli chiese Liam ricambiando il saluto.
-Sto andando da Jenny, tu?-
-Anche io, Harry mi ha inviato un messaggio dicendomi che stanno studiando tutti da lei-
- Benissimo allora- disse Louis facendogli l’occhiolino.
Erano arrivati davanti il viletto che conduceva a casa di Jenny quando ad un punto videro una chioma bionda affiancarli, era Queen.
- Ragazzi!- cinguettò per attirare la loro attenzione – sto andando da Harry sapete dobbiamo uscire- proseguì la ragazza.
Liam e Louis si guardarono in faccia, entrambi sapevano che Harry aveva una cotta per Jenny e che non sapeva nemmeno nascondere bene.


Il campanello suonò e Jenny balzò in piedi seguita da Harry.
-Saranno sicuramente Liam e Louis- disse il ragazzo con un sorriso.
Jenny corse giù per le scale accompagnata da Harry, aprì la porta e si ritrovò davanti proprio Liam e Louis, li accolse con un sorriso che svanì non appena sbucò da dietro i ragazzi Queen. Si girò verso Harry e lo fulminò con lo sguardo.
- Bene ragazzi io vi lascio studiare. Divertitevi, perché è sicuramente quello che farò io!- disse il riccio prima di camminare verso Queen, gli circondò le spalle con un braccio, guardò per un’ultima volta lo sguardo deluso della sua riccia e andò via.



SPAZIO DELL'AUTORE

Ecco qui il capitolo! 
Spero che vi piaccia e vi avevo avvertito, ci sono mooooolte svolte!
Vorrei ringraziare tutti coloro che leggono la mia storia.
Secondo voi Zayn si arrenderà o combatterà per la sua Nicole?
E Harry vorrà stare con Queen?
Aggiornerò presto perché so già cosa scrivere nel prossimo capitolo.. Si, in questi giorni ho molta ispirazone!
Un bacioo xx
Edviges

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Capitolo 9
*** Eyes ***


"Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Era dannatamente bella, vestita dei suoi sbagli.
{...} Ma lui non se ne accorse... era troppo superficiale, preso dalla FOGA del momento, per capirla.
Infatti, usò il suo corpo, lei lo lasciò fare, andava bene tutto, per di poterlo guardare negli occhi turchini.
Se ne andò, come il sole scappa la sera, senza una parola. E lei rimase, un altro errore a farle belli gli occhi."

-Lara Adrian.

CHAPTER 9



Un raggio di sole illuminò il viso e i ricci di Jenny che ancora dormiva nel suo letto beandosi di quel silenzio, disturbato solo dal catericcio degli uccelli.
Si girò di lato stringendosi tra le coperte e aprì di poco gli occhi, notò giusto che erano le otto e poi li richiuse ritornando in trance.
Si svegliò completamente dopo un’oretta ripercorrendo con la mente ciò successo la sera precedente. Harry era tornato tardi, Nicole era uscita con Jeson mentre Zayn, lei, Liam e Louis avevano studiato. Guardò fuori la finestra, il sole era alto in cielo, si girò verso la sveglia, erano solo le nove.
Le nove? Con un balzo scese dal letto inciampando nelle lenzuola e ritrovandosi a terra. Era tardissimo e aveva perso la prima ora di lezione. Corse a chiamare Harry che era letteralmente nel mondo dei sogni.
- Styles alzati- iniziò ad urlargli contro ma lui si girò e si coprì il viso con il cuscino.
Jenny non sapendo più che fare gli si buttò addosso sperando che questo funzionasse.
- Oh, se volevi fare questo bastava dirlo subito- disse girandosi nuovamente Harry con voce roca e con un sorriso.
-Sono le nove e tra venti minuti abbiamo il compito, sbrigati!- 
Il ragazzo capì la situazione e si alzò velocemente.
Entrarono in bagno insieme appropriandosi ognuno di un lavandino e iniziandosi a lavarsi i denti. Una volta finito Jenny si guardò allo specchio. Si scostò i capelli ricci da un lato e vide un segno rosso-violaceo sul collo.
-Harold! Guarda cosa mi ha fatto! Dio, come mi presento in classe ora?!- la ragazza iniziò a sbraitare per tutto il bagno andando avanti e dietro.
-Sistemati i capelli e non si vedrà!- rispose semplicemente Harry con un ghigno, sembrava quasi fiero di quel marchio, anzi lo era.
La ragazza si aggiustò i capelli come meglio poteva ma quel succhiotto era troppo avanti per essere coperto.
-Ti odio-sbottò Jenny avvicinandosi al ragazzo puntandogli un dito sul petto e spingendolo per poi uscire dal bagno.


La campanella era appena suonata e Camilla era dannatamente in ansia. Possibile che Jenny e Harry fossero così sconsiderati? Quel compito era davvero molto importante e non avrebbero potuto perderlo.
La ragazza si girò verso Nicole, anche lei preoccupata, ed entrambe guardarono la porta. In quel preciso momento entrò il professore di scienze e Niall strinse la mano a Camilla per calmarla.


- Harold, sei pronto?- urlò Jenny ormai pronta al piano di sotto. Per fortuna era riuscita a coprire quel segno con una sciarpetta. Aveva indossato distrattamente un leggins nero e una maglia bianca che le arrivava fino a metà sedere.
-Ora scendo!- rispose con lo stesso tono il ragazzo mentre si sbatteva i capelli per poi aggiustarli con la mano. Jenny lo guardò scendere le scale e con lo sguardo percorse tutta la sua figura, portava una maglia grigia che gli fasciava il busto e un jeans scuro.
Ritornò in se non appena Harry gli fu vicino,  prese le chiavi della macchina del ragazzo e corse fuori con lui dietro. Entrarono nell’R8 del riccio e partirono.
- L’hai coperto bene!- disse Harry guardandola alludendo al problema di poco prima.
-Sta zitto e guida!- rispose acida la ragazza.


-Allora ragazzi questo è un compito molto importante quindi PRETENDO silenzio assoluto- disse il professor Webber distribuendo i compiti tra i banchi. Si fermò davanti il banco vuoto di Harry e Jenny e alzò gli occhi al cielo.
- Dove sono Styles e Davies?- urlò il professo facendo tremare i due ragazzi che sfortunatamente erano accanto a lui.
-Stanno arrivando professore- rispose prontamente Nicole, sperando che quei due si muovessero.
- Lo spero per loro- concluse finendo di distribuire i compiti.
Liam prese il telefonino e mandò un messaggio a Harry dicendogli di sbrigarsi, ma non ricevette nessuna risposta.

-Sento il telefonino vibrare, prendilo un attimo!- le ordinò Harry mentre teneva gli occhi puntati sulla strada.
Ormai avevano superato di molto il limite di velocità.
- In quale tasca lo tieni?- gli chiese la ragazza senza obbiettare.
- In quella sinistra- rispose e Jenny dovette sporgersi per afferrare il telefonino. Lesse il contenuto del messaggio e quando alzò gli occhi trovò Harry a fissarla. La ragazza istintivamente guardò la strada.
-Dio, stai attento- urlò la ragazza poggiando le mani sul volante e sterzando per non prendere in pieno un cane che stava attraversando la strada.

Il professor Webber era sempre più spazientito del ritardo di Harry e Jenny quando si andò a posizionare dietro la cattedra. La porta si spalancò ed entrarono i due ragazzi con il respiro affannato.
-Finalmente ci avete degnato della vostra presenza. A posto, subito!- disse con il suo solito tono di voce alto il professore.
Jenny rivolse uno sguardo alle sue amiche e le fece un piccolo sorriso per calmarle.
Si andarono a sedere e iniziarono a leggere tutti il compito, ecco ora era in momento di Harry.
- Jade..- sussurrò
– Jede- ripetè un po più forte visto che la ragazza non lo aveva sentito.
- Che ne dici se dopo pranziamo insieme?- continuò il riccio mostrando le sue dolci fossette e guardando la ragazza, o meglio secchiona, che era seduta avanti a lui e che si era girata per guardalo.
-Certo Harry, ti serve una mano col compito?- rispose prontamente la ragazza, con gli occhi che le brillavano, cosa alquanto difficile da notare sotto la grande montatura di occhiali che portava.
Dopo poco Jade passò il campito corretto e completo al ragazzo che lo mise al centro del banco in modo da far copiare anche Jenny che una volta finito lo passò a Nicole. Quest’ultima insieme a Zayn copiò tutto e il compito passò nelle mani di Camilla e Niall, i quali già l’avevano finito, e utilizzarono il compito arrivatogli per correggere il proprio per poi passarlo a Liam e Louis.
- Bene consegnatemi tutti i compiti!-

La campanella era suonata e Jenny era corsa da Camilla e Nicole spiegando a entrambe il perché avevano fatto tardi.
- Come mai porti una sciarpa?- le chiese Nicole sapendo che l’amica le odiava.
Gliela scostò di poco, non ascoltando minimamente le proteste della riccia e quando vide il succhiotto, sgranò gli occhi mentre Camilla tratteneva una risata, ricordandosi della scena che aveva interrotto il giorno prima.
- Non iniziare a farti film mentale, non è quello che pensi tu, è un livido- disse Jenny aggiustandosi la sciarpa.
-Si, un livido- ripeté Camilla ridendo di nuovo.
-Cosa devo sapere ragazze?- disse la bionda spostando lo sguardo da una riccia all’altra.
-Niente, ieri Jenny e Harry stavano per b..- iniziò a parlare Camilla fu interrotta.
- Non stavamo per baciarci, ci stavamo solo divertendo- puntualizzò Jenny spiegandole più accuratamente l’episodio. Quando era arrivata a raccontare del momento in cui Niall e Camilla li avevano interrotti il suo discorso fu bloccato dall’arrivo di Jeson che abbracciò da dietro Nicole dandole un piccolo bacio sulla spalla e poi un altro sulla guancia.

-Zayn sembra che tu voglia ucciderlo solo con la forza del pensiero!- esclamò Liam guardando l’amico che a sua volta guardava Jeson e Nicole.
- Ma che stai dicendo? Figurati quanto me ne importa quello che Moore fa o non fa.- disse secco il moro alzandosi dal banco su cui era seduto e avvicinandosi a Charlie, che stava chiacchierando con Harry e Queen.
- Malik- lo salutò la bionda con la sua solita vocina stridula per poi girarsi verso Harry e continuare a parlare.
Zayn non le prestò attenzione e si diresse dritto da Charlie.
-Hey bellezza!- la salutò cingendole le spalle con un braccio.
-Hey- rispose lei regalandogli uno dei suoi sorrisi più belli.
Istintivamente di girò verso Nicole che guardava preoccupata Jenny, che era a sua volta sconvolta.
Guardò in direzione del riccio e capì tutto.
Queen si era avvinghiata ad Harry non lasciandogli via di fuga e aveva, senza nemmeno un po di pudore, infilato la lingua nella bocca del ragazzo. Per fortuna entrò la professoressa di economia che interruppe quella scena richiamando il silenzio e facendo accomodare tutti.
-Allora ragazzi per la prossimo lezione che sarà venerdì vi assegno un compito che verrà svolta a gruppi. Bene, formiamoli prima e poi vi spiego cosa dovrete fare.- disse prima di prendere il registro e scorrere i nomi con la penna- Tomilson, Horan, Styles, Payne, Malik, Moore, Davies e Allen.. voi siete il gruppo 1- continuò per poi formare altri tre gruppi.
- Dovrete analizzare l’aspetto economico di un locale, quello che più preferite..-

Undici meno cinque.
Louis guardò l’orologio, mancavano solo cinque minuti all’appuntamento. Non aveva ancora detto nulla ai suoi amici anche perché non c’era proprio stato il tempo per farlo ma li avrebbe informati il pomeriggio visto che si sarebbero riuniti tutti a casa di Jenny per parlare del progetto.
-Professoressa- alzò la mano il ragazzo per richiamare l’attenzione della donna –non mi sento bene, posso andare a casa?- continuò il ragazzo.
Aveva usato un fazzoletto bagnato per far si che il suo viso sembrasse sudato.
-Certo Tomlison, vai e riposati, mi raccomando- rispose semplicemente la professoressa facendogli firmare il permesso d’uscita.
Louis corse per tutto il corridoio e quando finalmente arrivò fuori dall’edificio erano le undici precise e il suono delle campane non si fece attendere. Prese la sua macchina, un mini Cooper, e arrivò parcheggiandolo avanti lo Starbucks. Dopo aver chiuso la macchina si sedette ad un tavolino, ringraziando il cielo che Clarisse ancora non fosse arrivata.
-Bell’imbusto- sentì una voce alle sue spalle e subito si girò avendo capito chi fosse.
-Clare!- disse salutandola con un bacio sulla guancia. Si avvicinò alla sua sedia e gliela scostò per farla sedere da bravo gentlemen.
- Come siamo gentili- rispose la ragazza sedendosi e seguendolo con lo sguardo mentre anche lui prendeva posto.
In quello stesso momento arrivò il cameriere.
- Cosa desiderate?- chiese spostando lo sguardo da Louis a Clarisse, guardando più insistentemente quest’ultima.
- Prendo ciò che prende lui- disse la ragazza sorridendo a Louis.
- Due cioccolate calde allora- rispose il ragazzo e poco dopo il cameriere andò via.
-Allora Louis, che lavoro fai?- gli chiese Clare ma, proprio mentre Louis stava pensando una risposta più o meno plausibile, il cellurare della ragazza squillò.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e lasciò che la ragazza si allontanasse per parlare con il suo interlocutore. Aveva più tempo per pensare e quindi si iniziò a guardare intorno cercando qualcosa che gli avrebbe ispirato un lavoro.. ma niente. Poi abbassò lo sguardo e si aggiustò le bretelle, si guardò meglio e.. si, sapeva che lavoro avrebbe detto.
-Eccomi scusa, ancora chiamate di lavoro, a momenti dovrebbe venire il mio capo a prendermi, dobbiamo organizzare un progetto per una scuola superiore- disse la ragazza posando il cellulare nella borsa. In quello stesso momento arrivarono le cioccolate calde che entrambi iniziarono a sorseggiare.
-Comunque volevi sapere che lavoro faccio giusto? Beh, da poco ho iniziato a fare il modello- disse il ragazzo con un sorriso furbetto, non aveva mai detto così tante bugie in vita sua ma ci stava prendendo gusto.
- L’avevo immaginato, il modo in cui ti vesti, come cammini.. Si, sei proprio un modello- rispose Clare sorridendogli.
 Ecco che i sensi di colpa fecero tornare serio Louis, stava prendendo in giro una bellissima ragazza, ma era una bugia buona, no?
Un clacson interruppe i suoi pensieri.
-Hey io devo andare, ti chiamo più tardi mio bel modello- lo salutò Clare schioccandogli un bacio all’angolo delle labbra.
 
La campanella dell’ultima ora era suonata e tutti si affrettavano a tornare a casa. Jenny aveva salutato Camilla e Nicole dandosi appuntamento alle tre a casa della riccia.
-Jenny-  la ragazza si fermò di colpo perché riconobbe quella voce ma non si girò, aspetto che lui le fosse vicino.
- Harold..- disse semplicemente guardandolo in viso.
- Andiamo a casa su!- la inicitò il riccio con un sorriso che Jenny avrebbe voluto toglierli con un pugno.
-E’ quello che stavo facendo- gli rispose la riccia continuando a camminare seguita da lui.
La fermò prendendola per il polso e girandola verso di se.
- Cos’hai? Sei per caso gelosa?- le chiese Harry, stringendola di più il polso. Era quello che voleva sentirsi dire.
- Non ho niente.. Perché dovrei essere gelosa?- lo rispose Jenny alzando un sopracciglio e incatenando i suoi occhi grandi e nocciola e quelli verde smeraldo del ragazzo.
Occhi. Quei maledetti occhi lo fottevano sempre. Ci faceva l’amore solo a guardarli.



SPAZIO DELL'AUTORE

Ecco a voi il nuovo capitolo!
Non mi convice molto, ma a voi il giudizio!
La molta ispirazione che avevo è andata a farsi fottere ahahahahah
Grazie a tutti voi che leggete e recensite, vi adoro <3
Beh che dire.. Cosa ne pensate del comportamente di Nicole? E quello di Harry?
Avete cambiato idea su Clarisse?
Alla prossima xx
Edviges

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Capitolo 10
*** Victor Victrola ***


CHAPTER 10


Harry era steso sul divano, come sempre, mentre Jenny stava finendo di mettersi lo smalto. Erano quasi le tre, Nicole e Zayn non sarebbero venuti  perché quest’ultimo doveva accompagnare la bionda a fare un tatuaggio e Liam sarebbe uscito con Danielle.
-Styles per favore puoi prendermi l’acetone che quest’unghia è venuta male?- gli chiese la ragazza.
Harry si mi se a sedere sul divano si aggiustò i capelli nel suo solito modo e poi andò dritto in cucina, guardò per un attimo il colore che aveva usato Jenny e lo commentò con un ‘bleah’.
Prese l’acetone e lo poggiò sul tavolo per poi sedersi di fronte a lei e guardarla.
Dei ricci le ricadevano sul volto mentre delle rughette d’espressione si era posizionate vicino le sue labbra e sulla fronte, segno che si stava applicando. Jenny alzò di scattò il viso con gli occhi che le brillavano, aveva appena avuto un’idea.
Il riccio si alzò di scatto dalla sedia e con le mani alzate iniziò ad indietreggiare.
- No.. Jennifer Davies ho detto no-  le disse Harry indietreggiando ancora e andando a sbattere contro il muro della cucina.
- Dai Harold per favore! Voglio solo metterti lo smalto- rispose Jenny avvicinandosi al ragazzo e prendendolo per mano. Quel contatto fu piacevole per entrambi, le grandi mani di Harry erano strette tra quelle piccole di Jenny.
Non riuscendole a resistere Harry si sedette.
- Ti prego non dirlo a nessuno però!- brontolò posizionando le mani sul tavolo, come gli aveva detto la riccia.
-Promesso- ribatté lei con un sorriso a trentadue denti, era felice proprio come una bambina che aveva appena ricevuto un regalo.


-Sei sicura di volerlo fare?- continuava a dire il moro seguendo Nicole.
- Dio Zayn se lo ripeti ancora una volta ti rispedisco a casa a calci nel sedere- rispose brusca la ragazza fermandosi davanti l’entrata del centro. Sgranò gli occhi per la sua grandezza, era davvero uno dei più gran di centri di bellezza che lei abbia mai visto.
Zayn l’affiancò e iniziò a camminare, qui lavorava colui che gli aveva fatto disegni sulla pelle ben nove volte, un suo amico. Entrarono nel centro e subito gli venne incontro un uomo sulla trentina d’anni, con la pelle tutta tatuata, diede una pacca sulla spalla a Zayn e poi salutò Nicole presentandosi.
-Allora bellezza, hai già un’idea di cosa tatuarti?- le chiese Adrien.
- Ehm.. si. Vorrei una piccola stella sul polso- rispose Nicole, alzando lo sguardo che fino a quel momento era fisso sul pavimento.
-Sicura?- le sussurrò ancora Zayn all’orecchio e lei in risposta gli lanciò un’occhiataccia.
Era già ansiosa di suo e il ragazzo di certo non aiutava, ma il fatto che lui fosse qui le dava forza.
Entrarono in una stanza e Nicole si sedette su una specie di poltrona mentre Zayn su una sedia accanto e nel frattempo Adrien cacciò l’attrezzo con cui avrebbe forato la pelle della ragazza posizionando uno strato di inchiostro nei primi strati.
- Allora una stella giusto?- ripeté il tatuatore e la ragazza annuì solamente spaventata.
Appena il primo ago perforò la sua pelle Zayn si sporse vicino l’orecchio di Nicole.
- Prendi la mia mano e stringila forte: ti proteggerò da ogni cosa. Lo prometto- sussurrò.
Lei strinse la mano del ragazzo che ne baciò il palmo. Non faceva così male come molti dicevano o forse era la presenza di Zayn a non farle sentire dolore.


-Mettiti in posa!- cantilenò Jenny dopo aver messo lo smalto al ragazzo. Ora mancava solo una bella foto.
- Non possiamo non farla la foto, vero?- le chiese Harry rassegnato.
- Mmmh..- la ragazza fece finta di pensarci – No- esclamò poi.
Lo fece mettere in posa con le mani incrociate per far vedere meglio le unghie e scattò la foto con il suo telefonino. La guardò per giudicare come fosse venuta.. Era bello. Scacciò quel pensiero dalla mente e notò che ormai erano le tre e mezza e degli altri nemmeno l’ombra.
- La puntualità non è il loro forte!- esclamò Jenny alludendo a Louis, Camilla e Niall.
- Ora però mi togli sto smalto schifoso- disse Harry guardandosi le mani e rabbrividendo in modo teatrale.
Avrebbe potuto toglierselo anche da solo ma voleva ancora sentire il contatto delle morbide mani della ragazza con le sue.
Jenny non obbiettò e con dell’ovatta bagnata d’acetone iniziò a strofinare delicatamente le unghie del ragazzo.
- Lei ti piace? – gli chiese a bassa voce, quasi in un sussurro mentre continuava a eseguire il suo lavoro.
- Cosa?- le chiese Harry, aveva capito troppo bene ma voleva sentirselo chiedere ancora.
-Lei ti piace?- ripeté Jenny con voce un po’ più alta, non osava alzare gli occhi.
- Queen?- chiese a suo volta il riccio.
Jenny annuì solamente. Non sapeva nemmeno il perché di quella domanda, le parole le erano uscite dalla bocca da sole.
- No – ripose troppo in fretta Harry – cioè si.. Mi piace solo fisicamente- aggiunse concludendo.
La ragazza non rispose e lasciò le mani del ragazzo poiché aveva finito di pulirgli le unghie, il silenzio regnava in quella stanza ed era rotto solo dal lontano abbaiare di un cane.
-E allora perché ci stai insieme?- chiese nuovamente la riccia rigirandosi l’ovatta in mano.
Harry la guardò prima di rispondere. Con lo sguardo percorse tutto il suo viso e si accorse che quando era nervosa tendeva a mordersi il labbro inferiore, proprio come in quel momento.
-A volte bisogna accontentarsi e andare avanti, perchè non ha senso mostrare i sentimenti per qualcuno che non si interessa- rispose il ragazzo e in quel momento Jenny alzò il viso, incontrando i suoi occhi smeraldini.


Nicole contrasse per l’ultima volta il suo viso in una smorfia di dolore, erano ormai due ore che Adrien disegnava sulla sua pelle. Zayn distolse lo sguardo dalla ragazza e notò che aveva stretto la sua mano per tutto il tempo.
-Finito!- disse il tatuatore asciugandosi con il braccio una goccia di sudore.
Le mostrò il tatuaggio e poi lo ricoprì con della garza e si raccomandò di non toccarlo, tra due settimane avrebbe potuto toglierla.
Nicole era estasiata, molto contenta e appena fu libera di alzarsi si buttò tra le braccia di Zayn sussurrandogli infiniti ‘grazie’. Il ragazzo la strinse a se affondando il viso nell’incavo del collo della ragazza beandosi del suo profumo e rendendosi conto che probabilmente non avrebbe più potuto sentirlo. Nicole dopo un po si staccò e gli sorrise come non aveva mai fatto: gli mostrò il suo sorriso più bello.
Zayn non potè che pensare che lei era quel tipo di persona la cui bocca era stata fatta apposta per sorridere, e quando sorrideva ci sapeva proprio fare.


Erano le quattro e Danielle tra circa mezz’ora avrebbe finito il primo giorno di prove, era in ansia per lei.
Con passo svelto e dopo aver infilato un jeans e una maglietta bianca con le maniche blu, si recò al teatro dello zio dove si sarebbe incontrato con la ragazza e sarebbero usciti. Il loro primo appuntamento. Erano passati solo pochi giorni da quando la guardava di nascosto ballare, da quando desiderava solo sentire la sua voce e da quando la sognava la notte.
Immerso nei suoi pensieri arrivò subito davanti l’enorme teatro ed entrò, camminando verso il posto dove sicuramente lo zio stava bevendo del caffè. Di fatto era lì seduto su una sedia a sorseggiare la bevanda calda, segno che le prove erano finite da poco.
-Zio!- disse Liam richiamando l’attenzione dell’uomo a poca distanza da lui.
- Hey Liam- rispose questo alzandosi e andando ad abbracciare il nipote.
-Come sono andate le prove?- chiese il ragazzo alludendo a Danielle.
- Dio se è brava, nipotino. L’hai scelta proprio bene- esclamò Adam dando una pacca sulla spalla a Liam che gli sorrise.
In quel momento arrivò Danielle con una felpona grigia a coprirgli il busto, dei pantaloncini un po sfrangiati con sotto un leggins grigio. I capelli ricci le ricadevano sul viso stanco e non appena vide Liam accennò un sorriso imbarazzato mentre il suo viso prendeva un colorito rossiccio.
- Andiamo- disse prendendola per mano e conducendola fuori al teatro dopo aver salutato lo zio.
-Come sono andate le prove?- le chiese Liam, dopo che camminavano da qualche minuto in silenzio.
- Bene- iniziò alzando il viso per poterlo guardare negli occhi color cioccolato, così caldi che avrebbero potuto sciogliere tutto – molto bene.. Non so proprio come ringraziar..- continuò ma il ragazzo le poggio un dito sulle labbra per non farla proseguire.
- Non devi ringraziarmi di niente Danielle, io ti ho solo trovata, tu brilli da sola-
A queste parole la ragazza arrossì e non potè fare a meno di prendergli la mano.
- Hai fame?- le chiese Liam, stringendo la mano della ragazza.
- Tantissima- rispose lei poggiandosi la mano libera sullo stomaco e massaggiandoselo.
- Gelato?-
- Vada per il gelato!- accettò Danielle e insieme si incamminarono verso la gelateria.

Camilla era accoccolata sul petto di Niall, che le accarezzava i capelli. La ragazza stava ancora dormendo mentre lui si era svegliato da poco. Avevano passato il pomeriggio insieme visto che i genitori di Niall erano fuori per lavoro.
Nei momenti in cui pensava, si chiedeva il perché si fosse accorto così tardi di lei. Forse era troppo presto per dirlo ma quando stava con lei si sentiva completo, come se non avesse bisogno di nient’altro. Per non parlare delle farfalle nello stomaco che non aveva mai provato fino a quando Camilla non era entrata nella sua vita..
-Niall- mumugnò la riccia ancora nel dormiveglia.
- Hey babe- rispose il biondo mentre le prendeva il viso per stamparle un semplice bacio sulle labbra.
- Che ore sono? –gli chiese lei mentre gli sorrideva dopo aver ricambiando quel segno d’affetto.
- Sono le cinque- disse Niall guardando l’orologio che portava al polso e facendo riaccoccolare Camilla sul proprio petto.
- Niall.. sai vero che Jenny ci ucciderà per il nostro enorme ritardo?-
Il biondo rise solamente e la riccia si alzò dal divano, stava per andare a prendere la borsa quando Niall la bloccò tirandola e facendola mettere a cavalcioni su di lui. La ragazza rise e gli scompigliò con una mano i capelli.
- Sembri un paperottino- disse Camilla ancora ridendo.
- E tu sembri una leonessa- ribattè Niall
Camilla alzò un sopracciglio e lo guardò dritto negli occhi e accennando un sorriso.
- E tu sarai il mio leone?-
-Per tutto il tempo che vuoi!-
La riccia gli diede un altro casto bacio e fece per rialzarsi.
- Hey dove pensi di andare? Il re vuole un vero bacio!- disse sornione Niall.
La ragazza gli sorrise divertita, con lui divertirsi era il minimo, gli si avvicinò di nuovo, gli prese il viso tra le mani e dopo aver appoggiato la fronte su quella del ragazzo fece incontrare le loro labbra e poi le loro lingue. Giocavano ad un gioco tutto loro.
-Ora mio re è ora di andare da Jenny e Harry-

- E sentiamo.. vivi con i tuoi?- le chiese Liam pulendosi le labbra con un fazzoletto per togliere tutti i residui del gelato.
Danielle si prese tutto il tempo necessario per rispondere mangiando un altro po’ del suo gelato.
- No.. Sono figlia unica e i miei genitori sono morti quando ero ancora piccola. Non lo sanno in molti perché non mi è mai piaciuto fare pena alle persone- rispose la ragazza abbassando lo sguardo.
Liam avrebbe voluto dirle tante cose per confortarla ma quel momento fu interrotto dallo squillare del suo telefono. Lo prese dalla tasca scusandosi con Danielle. Un messaggio.

“ Vieni a casa di Jenny, per favore. E’ su tutte le furie perché tutti stanno facendo tardi. Non mi dispiacerebbe calmarla con una dose di baci ma se solo ci provassi mi ucciderebbe quindi muoviti.
Ah, dimenticavo se vuoi porta anche la ballerina! Harry xx “

Dopo averlo letto Liam scoppiò a ridere e porse il telefono a Danielle che subito iniziò a ridere anche lei.
- Ti va di venire?- le chiese una volta che entrambi ripresero fiato.
- Mi piacerebbe, ma sicuro che non è un disturbo?- chiese a sua volta la ragazza titubante.
- Nessun disturbo, figurati. Ti piaceranno i miei amici!- la prese nuovamente per mano avviandosi verso casa di Jenny.

Drin driiin.
Jenny si alzò dalla sedia su cui era rimasta dopo la conversazione avuta con Harry e andò ad aprire la porta.
Non avevano parlato per tutto il tempo e non riusciva a non guardarlo mentre come un bambino si divertiva a giocare alla xbox.
- Finalmente!- bottò la riccia lasciando entrare Nicole e Zayn.
- Jenny il mio tatuaggio è bellissimo! Tra due settimane potrai vederlo anche tu! Vero  Zayn che è bellissimo?- chiese al moro che nel frattempo era corso accanto ad Harry per poter giocare con lui.
Nicole e Jenny si guardarono e scoppiarono a ridere.
- Sono peggio dei bambini..- sussurrò la bionda.
Il campanello suonò nuovamente e questa volta alla porta c’erano Camilla, Niall e Louis che scherzavano e dietro di loro Liam con una ragazza un po più bassa di lui, si tenevano per mano.
- Accomodatevi- disse sorridente Jenny lasciandoli entrare e rivolgendo un sorriso ancora più grande a Danielle che per tutto il tempo aveva tenuto lo sguardo basso, forse per l’imbarazzo.
- Perché a noi non c’hai accolto così?- gridò Zayn dal divano
- Zitto Malik!- urlò a sua volta Jenny facendo ridere tutti.
Andarono insieme nel soggiorno dove ognuno prese posto sui divani. Camilla e Niall naturalmente erano seduti vicino proprio come Danielle e Liam mentre Jenny e Harry erano seduti di fronte come Nicole e Zayn con Louis accanto.
- Io propongo che per il compito potremmo analizzare l’aspetto economico dello starbucks!- propose Jenny andando dritto al sodo.
- E’ troppo scontato, ho sentito Queen e anche loro faranno quello- ribattè Harry ricevendo un’occhiataccia dalla riccia.
- Io propongo di prendere in considerazione un night club. Il night club. Il Victor Victrola, il più grande e il più famoso night club di Londra e di tutti i tempi- continuò sognate Harry.
-Potrebbero ingaggiarti per fargli pubblicità- sussurrò sprezzante Jenny.
Tutti gli altri erano in silenzio e spostavano lo sguardo da Harry e Jenny ogni qualvolta parlavano.
- Ok. Passiamo alle votazioni- disse Harry sicuro di se.
- Chi vota per il Victor Victrola?- chiese Jenny meno sicura.
Zayn alzò la mano.
Niall alzò la mano.
Louis alzò la mano.
Liam alzò la mano.
Camilla e Nicole alzarono la mano mormorando uno ‘scusa’.
- Il night club ha vinto- sbuffò la ragazza rassegnandosi.


SPAZIO DELL’AUTORE

Salve mie amori!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo.
Scuuuuuuuuuuuuusatemi per il mega ritardo ma sono stata in vacanza con una mia amica e non ho avuto proprio tempo di scrivere. Sabato riparto ma vi prometto che aggiornerò comunque, anche se poco.
Bando alle ciance..
Che ne pensate del capitolo?
E di Danielle e Liam?
Quale delle coppie preferite?
Il prossimo capitolo sarà diciamo
bollente.
Alla prossima, un bacio xx
Edviges

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