1. Sguardo.

Sguardo nero, come la notte più scura.

Sguardo pieno d’odio e vendetta, determinato e angosciato,pericoloso e perfetto.

Sguardo che non riesci più a staccarti, che ti fa provare timore e malinconia.

Sguardo altezzoso, come un Re davanti agli schiavi.

Sguardo di speranze future, dal presente oscuro, sguardo che ti congela e ti fa nascondere.

Sguardo in cui brucia l’inferno, sguardo che insegue un paradiso sconosciuto.

Sguardo che non cede, che non trema, sguardo che combatte anche quando il corpo non vuole più.

Sguardo che ti rimane dentro, che ipnotizza,sguardo a cui non puoi mentire,sguardo che cela le verità.

Sguardo da schiavo, sguardo da assassino, sguardo senza sentimenti, da guerriero, sguardo…

Sguardo da Re.

2. Bocca.

Bocca piegata in un ghigno.

Bocca da baciare, bocca da mordere.

Bocca che ha sputato sangue, mangiato terra, bocca che sputa veleno.

Bocca che urla in silenzio, che ingoia le imprecazioni, bocca che mordi per trattenere dolore.

Bocca che piange lacrime di sangue, che custodisce i tormenti, bocca che non li vuole rivelare.

Bocca arrogante, bocca bugiarda, bocca sporca, bocca che esprime il tuo sdegno.

Bocca che morde, bocca che insulta, bocca che sputa al mondo il tuo odio, bocca che non desideri altro.

Bocca chiusa per orgoglio e rancore, bocca aperta per amore e dolore, bocca che sussurra appena.

Bocca che prega, bocca che si chiude, bocca che forse non si riaprirà più.

Bocca da morto.

3. Mani.

Mani grandi e forti.

Mani macchiate da sangue innocente, mani che vorresti staccarti, mani che uccidevano senza pietà.

Mani di padre, mani di marito, mani di assassino divenuto eroe.

Mani con cui preghi che lei stia bene, mani con cui la tocchi, mani che odi per la loro sporcizia.

Mani che tu hai unto, mani coperte per non vedere il passato, mani che ora usi per il bene.

Mani macchiate, che non ti sei perdonato, mani che ancora copri, mani con cui combatti ma che non sai affrontare.

Mani su cui fai leva, mani che non ti arrendi, mani che ora scopri.

Mani che affronti, mani mai state innocenti, mani ora pulite.

Mani da eroe.

4. Petto.

Petto muscoloso, petto da atleta.

Petto di mille ferite invisibili, petto che brucia ancora.

Petto su cui dorme la tua donna, petto contro cui abbracci tuo figlio.

Petto tante volte ferito, petto che ti riporta nel passato.

Petto che spesso hai sperato smettesse di abbassarsi e alzarsi al ritmo del tuo respiro, petto che a volte non volevi più far rialzare.

Petto di frustate violente, petto su cui le senti bruciare.

Petto vuoto e ti chiedi dove sia ancora segnata la tua sofferenza.

Petto in cui le uniche ferite sono solo dentro di te.

Petto che ora è solo un comodo giaciglio.