Eccomi
qui! Sono tornata!
Perdonate
l’IMMENSO
ritardo!!!
Sono
felice che la storia sia
piaciuta (a dir la verità non mi aspettavo manco mezzo
commento!), e visti i
vostri commenti incoraggianti ho deciso di continuare questa
sottospecie di
fic!^^ (poveri noi! -__-‘’’
ndEd-con-mega-occhio-nero)(O____________O non puoi
uscire conciato così!!! TRUCCOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
ndA-in-preda-ad-una-crisi-isterica)
Ok,
direi che è giunto il
momento di passare al nuovo capitolo.
Ci
risentiamo alla fine.
Cap.
2
La
stanza era caduta nel più
totale silenzio, mentre i suoi occupanti fissavano sbigottiti e a bocca
aperta
la nuova arrivata.
Una
ragazza, per quanto le
sue maniere lasciassero a desiderare, sui 16 anni.
Non
molto alta (io direi
nana!ù_ù ndA)(autrice, ti ricordo che anche tu
sei una tappa! ndEd)(anche
tu!^^ndA), lunghi capelli biondi lasciati liberi sulla schiena.
Sulla
frangia risaltava, come
un pugno in un occhio, una ciocca turchese sul lato sinistro.
Gli
occhi color dell’oro
fissavano con noia i nuovi arrivati. Come fossero una seccatura della
quale
bisognava liberarsi in fretta.
Tutti
i presenti fissavano
sconcertati l’Alchimista d’Acciaio e la nuova
venuta, osservando la grande
somiglianza che li accomunava e le piccole differenze che li
conttraddistinguevano.
La
pelle pallida, quasi
bianca, della ragazza contrastava con quella leggermente abbronzata
dell’alchimista.
I
capelli di Edward erano di
una tonalità leggermente più scura, le labbra
della ragazza erano di una
tonalità leggermente più rossa, gli occhi di lei
erano leggermente più scuri ma
mantenevano la stessa forma felina di quelli di lui.
Un’altra
differenza erano i
vestiti: bianchi quelli di lei, neri quelli di lui.
Una
delle poche cose in
comune che avevano
era l’altezza. Erano
tutti e due
bassi!(sìììììì!!!!^^
facciamo un mondo di nani!!!! ndA-esaltata)
Edward
era senza parole, gli
sembrava di essere davanti ad uno specchio.
Com’era
possibile che al
mondo esistesse qualcuno così simile a lui? In fondo, a
parte Al, lui non aveva
altri parenti. A meno che…
“Ehi,
senti un po’!” esclamò,
attirando l’attenzione della ragazza che, notando chi
l’aveva chiamata, rimase
a fissarlo con curiosità. “Conosci un certo
Hohenheim della Luce?”
Lei
continuava a fissarlo con
interesse, come fanno i bambini con un nuovo giocattolo.
“Dovrei?”
Prima
che Edward avesse la
possibilità di rispondere, un’altra ragazza
entrò nella stanza lasciando i
presenti incantati.
Quand’essa
posò lo sguardo su
Edward, ancora seduto sul pavimento (alzarsi no?! ndA)(la moquette
è molto comoda!
Ù__ù ndEd) con un evidente occhio nero, si
‘fiondò’ su di lui.
“Poverino!
Ma che cosa ti è
successo? Sian, sono sicura che sei stata tu! Guarda come
l’hai ridotto!”
quella voce melodiosa era colorata dal rimprovero verso
l’amica e dalla
preoccupazione per la salute del ragazzo.
“Non
è mica colpa mia se era
sulla porta quando ho aperto! Konoka, si può sapere
perché dai sempre la colpa
a me qualsiasi cosa succeda?”
“Smettila
di fare la vittima.
Sai benissimo di aver sbagliato!” detto questo, si volse a
controllare l’occhio
del ragazzo davanti a lei.
Con
attenzione e delicatezza
posò le dita sul bordo del livido, cercando di fargli meno
male possibile. Non
le era sfuggito il fatto che si fosse leggermente ritratto quando aveva
allungato la mano, né il fatto che si era irrigidito appena
l’aveva sfiorato.
Da
parte sua, Edward era come
sotto shock. Non riusciva a spiaccicare neanche più una
parola.
Il
profumo dolce della
ragazza gli invadeva le narici, avvolgendolo come una soffice coperta
calda. I
lunghi capelli corvini che
le
scendevano dalle spalle andavano a sfiorare di tanto in tanto il viso
di Ed.
Ma
quello che più di tutto lo
colpiva erano gli occhi di lei, neri come il mare di notte ma colmi di
una
dolcezza infinita, che ora stava rivolgendo solo a lui.
Quello
sguardo gli ricordava
quello della mamma, che nonostante le difficoltà che la vita
le aveva riservato
era sempre riuscita a donare un sorriso a lui e ad Alphonse.
Perso
come era nei suoi
pensieri non si accorse che la ragazza ora lo guardava dritto negli
occhi.
“ehi,
tutto bene? Non ti sei
fatto troppo male, vero?” ”N-no,
tranquilla” balbettò, mentre un tenue rossore
iniziava ad imporporargli le guancie.
“Meno
male, ero preoccupata.
Ah, dimenticavo, io sono Konoka Weeb.” gli disse allungando
la mano verso di
lui. “Io sono Edward Elric, l’Alchimista
d’Acciaio” gli rispose
stringendogliela con delicatezza. Aveva paura che se avesse stretto
troppo si
sarebbe rotta in tanti piccoli pezzi, come il vetro.
A
quel punto il leggero
tossire del generale Grumman riportò tutti alla
realtà, facendoli uscire dal
trans che l’entrata di Konoka aveva involontariamente creato;
soprattutto nei
maschi.
“credo
che ora il nostro
ospite sia a posto, Weeb. Non saranno necessarie altre cure da parte
tua. Ora,
per cortesia, vorrei che tu e Ka’an vi presentaste ai nostri
ospiti, visto che
li accompagnerete in giro per la scuola. Bene, possiamo cominciare.
Ka’an…ma
dov’è?” “Ma no, te lo giuro.
Erano spalmati uno sull’altra dietro ai
magazzini!!! Ma sì! L’ho visto con i miei occhi!!!
Cavoli, non sono scema so
quello che dico!!!”
Sian
era comodamente seduta
sulla scrivania di Grumman intenta a parlare animatamente al telefono.
Presa
com’era dalla conversazione non si accorse
dell’aura omicida che Grumman stava
indirizzando verso di lei.
“KA’AN!!!!!!!!!!” sentito il
‘ringhio’ del superiore, si voltò di
scatto spostando innavertitamente il bacino oltre il bordo della
scrivania
sulla quale era seduta, finendo col sedere sul pavimento.
“ahia!
Senti, ora devo
staccare. Ci sentiamo dopo, così ti dico il resto.
Ciao!”
Detto
questo rimise
velocemente la cornetta al suo posto e, rassegnata, si
preparò all’ennesima
strigliata. Con il sorriso più idiota del suo repertorio si
girò verso il
generale aspettando la ramanzina.
“Mi
dica, generale“ “Ka’an,
quante volte ti ho ripreso questa settimana?”
“Mmm…vediamo, se non sbaglio
questa settimana sono…512!” “Ti faccio
notare che siamo solo a martedì!”
“Davvero?! Cavoli, ho battuto il mio record personale! Me lo
devo segnare
subito!” ed euforica tirò fuori dalla tasca della
giacca un piccolo taccuino
sui cui scrisse in fretta.
“Ka’an!!!!!!
Piantala di dire
stupidate ed accompagna il colonnello e il suo team a vedere la
scuola!!!!!!”
“generale,
farebbe bene a non
agitarsi così tanto. Alla sua età rischia di
lasciarci le penne!” “Grr… fuori
di qui!!!!” e con questo urlo (che si sentì fino
sulle montagne di Briggs) il
generale Grumman buttò tutti fuori dall’ufficio.
Letteralmente!
“Ahio,
ma si è
rincoglionito?! Secondo me a bisogno di una vacanza, è
troppo stressato!” “Se
tu, ogni volta, non gli facessi saltare i nervi a quest’ora
non sarebbe così
stressato!” “sì sì, tutte le
scuse sono buone per darmi la colpa, non è vero
Kono-chan?! Vabbè, lasciamo stare e iniziamo sto giro. Che
prima iniziamo prima
torno a farmi i fatti miei” “Lavativa!”
“E fiera di esserlo!!!”
Detto
questo si alzò,
naturalmente aiutando anche la compagna, e spolverandosi la divisa. Al
che il
sottotenente Havoc notò una cosa piuttosto interessante: la
parte inferiore
della divisa, al posto che avere i pantaloni, era formata da una corta
gonna
bianca con i finimenti blu.
Questo
gli fece pensare che,
se la minigonna la portava quella biondina, probabilmente anche le
altre
ragazze la portavano. (Mazza, che ragionamento complicato! A momenti
manco
Freud ci arriva! ndA)(Grazie!ù___ù ndHavoc)(era
in senso sarcastico!-____- ndA)
Infatti,
osservando la mora,
notò una gonna molto simile a quella della compagna, solo
con qualche dettaglio
in più a renderla più femminile.
Si
avvicinò alla bionda per
confermare la sua ‘intuizione’.
“Ehi
tu” subito la ragazza si
girò a guardarlo con curiosità “ siete
solo voi che portate la minigonna con la
divisa?”
“Mettiamo
le cose in chiaro
biondino: 1_io non mi chiamo ‘tu’ ma Sian
Ka’an, 2_è ovvio che se la portiamo noi,
anche tutte le altre ragazze dell’istituto la portano! Tutto
chiar…”
Non
potè finire la frase che
un Havoc, molto euforico, l’abbraccio stringendola forte e
piangendo di
felicità.
“Grazie,
grazie, grazie!!! Tu
mi hai appena dato la notizia più bella del
mondo!!!” continuò ad abbracciarla
senza accorgersi che stava stringendo un po’ troppo forte.
“Ehi,
mollami! Mi fai male!”
stanca di subire quel trattamento si divincolò come un
animale selvatico, fino
a riuscire a liberarsi della presa dell’uomo.
“Ma
sei fuori?! Che diavolo
ti sei messo in testa?! Volevi farmi fuori?! Per caso ti sei fumato
un’intera
piantagione di marja?!” continuava a sbraitare addosso al
poveretto, finchè
l’amica non la fermò.
“dai
Sian, piantala di urlare
e lascialo spiegare” “Uffy! D’accordo, ma
sii rapido!”
“Ehm,
scusa per prima ma,
vedi, il fatto è che qui voi ragazze indossate la minigonna
con la divisa. E
per noi questa è una novità oltre che un sogno
che finalmente si realizza!”
terminò con aria sognante la spiegazione improvvisata.
“Cioè,
fammi capire. Tu mi
hai quasi soffocato per sta cazzata?????” l’ultima
parola era stata ringhiata.
“Ehm,
sì!^^” “O___O
Kono-chan, tienimi sennò lo riduco in briciole!!!!”
“Scusate”
a parlare era stato
il colonello Mustang “se non sbaglio, per le donne
nell’esercito, è vietato
portare la gonna più corta di una certa misura.”
“E
tu chi sei? Comunque, le
abbiamo fatte accorciare per motivi tecnici, mica per
divertimento.” “e quali
sarebbero questi motivi tecnici? Far vedere le vostre gambe? Ed
inoltre,
portami rispetto ragazzina. Io sono il colonello Roy Mustang, e potrei
sbatterti davanti alla corte marziale in qualsiasi momento.”
“Roy chi?”
“L’Alchimista di Fuoco, Sian”
“Ah, ho capito. Il puttaniere che sputa fuoco! Sì
sì, ho presente”
Edward
iniziò a sghignazzare
di nascosto, godendosi la faccia sgomentata del colonello di merda.
Quella
ragazza già iniziava a stargli simpatica!
Ripresosi
dal leggero shock
nell’aver sentito l’opinione che la ragazza aveva
di lui, Mustang indurì il
viso e, mentre dentro di lui la rabbia iniziava a salire, si impose di
non
lasciar trasparire la minima emozione.
Se
si era accorta del
cambiamento dell’uomo, Sian non lo diede a vedere continuando
il discorso di
prima da dove si era interrotto.
“Comunque,
stavo dicendo, che
le abbiamo fatte accorciare perché essendo a tubino, in un
momento di
emergenza, avrebbero potuto essere un impiccio. Accorciandole, invece,
si ha
più libertà di movimento.” Concluse con
aria da saputella.
“Bene,
ora direi che è il
caso di iniziare sto benedetto ‘giro turistico della
scuola’. Forza,
seguiteci.” E detto questo si avviò lungo il
corridoio senza degnarli più di
uno sguardo.
***
Dopo
un’oretta che giravano
per la scuola visitando i vari laboratori, classi, palestre, sale
riunioni,
ecc… Si ritrovarono nel cortile, dove il caldo sole del
pomeriggio scaldava
l’aria.
Era
un momento di pausa, di
cui gli studenti approfittavano per prendere la tintarella, rilassarsi
all’ombra di qualche albero o per fare attività di
gruppo come gli sport di
squadra.
Mentre
passavano di lì,
ascoltando le varie spiegazioni che pazientemente Konoka stava dando,
un
pallone arrivò dritto sulla testa di Ed.
“Ma
che diav…” “Ehi bimbo! La
palla!”
A
parlare era stato un
ragazzo sui 17/18 anni, alto, dal fisico atletico, i capelli castani
sembravano
rossi grazie ai riflessi del sole mentre gli occhi grigi fissavano Ed
con
ironia.
Al
sentirsi chiamare ‘bimbo’
il biondo alchimista prese la rincorsa (notare, tra uno e
l’altro c’è di mezzo
l’intero cortile! ndA) e caricando il pugno, diede al castano
palestrato un
gancio dritto nello stomaco.
“Chi
avresti chiamato pulce
ultra-microscopica talmente piccola che viene schiacciata dalle altre
pulci?!
Eh, chi?!”
Mentre
Ed gli sbraitava
addosso il ragazzo lo fissava a bocca aperta, non si capiva se per la
paura o
per lo sconcerto di essere stato atterrato da quell’affarino
isterico.
Intanto
dall’altra parte del
cortile una Sian moltooo euforica se ne stava a ridere sdraiata sul
prato con
le lacrime agli occhi.
“Ahahahahahahah!!!!!!!!!
Ok,
non ci sono dubbi…quel tipo è un grande! Ha
mandato al tappeto quel pallone
gonfiato di Matthew in un colpo solo. È un mito!!!
Ahahahah” “Sian smettila!
Non c’è niente da ridere! E se gli avesse fatto
male?!?” “Meglio!^^”
“Sian!!!!!!!” “Ok ok, ho capito. La
smetto! Comunque dovrebbe fare attenzione
il biondino, rischia grosso.”
A
quelle parole i presenti la
guardarono.
“Come
mai il Capo dovrebbe
fare attenzione?” Havoc aveva espresso la domanda che tutti
si ponevano.
“Bhe
semplice, perché a
Matthew piacciono più i ragazzi che le ragazze e, visto che
il vostro amico è
proprio carino, direi che ha buone probabilità di rientrare
nei suoi
interessi!”
Dopo
quella breve spiegazione
la maggior parte dei presenti aveva gli occhi spalancati e/o la bocca
aperta.
Assomigliavano molto a dei merluzzi appena pescati.
A
risvegliarli da quella
specie di trans fù un ‘Ohhh’ generale
che risuonò in tutto il cortile. Ma ciò
che videro li lasciò ancora più sconvolti.
In
mezzo al cortile, sotto
gli sguardi di tutti, la castana recluta stava baciando
appassionatamente il
biondo alchimista bloccato sotto il peso del corpo dell’altro.
“Visto?!
Che vi avevo
detto?!” la voce di Sian risuonò sopra i mormorii
e i fischi dei cadetti.
Fiuuuuu!!!!!!
E anche il
secondo capitolo è finito!
Chiedo
umilmente scusa a
tutti quelli che aspettavano l’aggiornamento (come se ce ne
fossero…-__-‘’’) ma
purtroppo, visto che non ho assolutamente scritto i nuovi capitoli e
che la
maturità si avvicina sempre di più!!!!! (Dannata
scuola!!!>.<) per leggere
i nuovi capitoli dovrete aspettare un pochino! Mi spiace!!!
Voglio
ringraziare tutti
quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e i seguiti e, in
particolar
modo, chi ha recensito questo sclero mentale!^///^ siete stati troppo
buoni,
grazie!
1_tenera_ragazza_morta: Rovy_san!!!! Hai visto che
c’è l’ho fatta a scrivere
pure il 2°?! Naturalmente la 1^ risposta và a te!^^
Per
accontentarti ecco la
prima scena shonen-ai, anche se Matthew non so da dove mi sia uscito!!!
Insomma, non era previsto!!!!!
Spero
che Sian ti sia
piaciuta in questo capitolo, e che ne pensi di Konoka? Tu non la
conoscevi
ancora! XP
XXxNekoChanxXx: Ciao, grazie mille per il tuo
commento! Mi ha fatto
molto piacere sapere che la storia ti piaccia.
Come
vedi la prima scena
shonen-ai è già apparsa (anche se io non
l’avevo minimamente programmata!!! La
mia fic sta prendendo vita propria!!!).
Concordo
con te, se la fic fa
ridere è meglio!^^
Spero
che anche questo
capitolo ti sia piaciuto.
Kiri Dellenger: Che bello, un commento da te! Che
onore, non me lo
aspettavo! Sono contenta che la storia ti interessi, che ne pensi delle
mie
ragazze? (me fiera come una chioccia dei suoi pulcini!^^)
Mi
scuso se la scena del
bacio fa schifo, ma è la prima volta che scrivo di ste cose
e non so proprio
come fare!!!!-___-
Dimmi
se anche questo
capitolo ti è piaciuto. Ciao!
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