Military School

di giaggia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo ***
Capitolo 2: *** Un inizio 'particolare' ***
Capitolo 3: *** AVVISO! ***



Capitolo 1
*** L'arrivo ***


Salve a tutti! Questa è la mia prima fan fiction, per cui se dovete tirarmi i pomodori andateci piano.

Bhe, non c’è molto da dire, per cui vi lascio alla lettura della fic.

La storia non è a scopo di lucro (anche perché non guadagnerei nulla!ç__ç) e tutti i personaggi di Fullmetal Alchemist non mi appartengono, mentre tutto il resto è farina del mio sacco!^^



Military school

Cap.1:
Era una splendida giornata di sole, dal cielo limpido e blu in cui le nuvole scorrevano pigre, guidate dal venticello primaverile.

La città di East City era splendida quel giorno: dopo il freddo dell’inverno la gente poteva finalmente uscire a godersi il profumo dei fiori primaverili e il calore del sole.
Le famiglie ne approfittavano per passare una piacevole giornata nei vari parchetti sparsi per la città o nella campagna vicina, allestendo deliziosi pic-nic o facendo passeggiate per le vie del centro guardando le vetrine o chiacchierando seduti ai tavolini dei caffè intanto che si sorseggiava una bibita.

In tutta questa atmosfera di beatitudine e tranquillità un gruppo di persone risaltavano per la loro compostezza e le divise blu, simbolo della loro appartenenza all’esercito.
Sorgeva spontaneo chiedersi il motivo della presenza dell’esercito per le strade della città, non che la cosa fosse una novità: il quartier generale dell’est si trovava proprio nelle vicinanze del centro della città percui non era raro vedere alcune pattuglie fare il giro di ronda della città per controllarne la sicurezza. Però le pattuglie erano formate appena da 2 massimo 3 persone di solito, non da 9!!!!!!! Cane compreso.

“Taisa si può sapere dove diavolo stiamo andando?” a parlare era stato un ragazzino dai capelli biondi legati in una bassa treccia, gli abiti neri come gli anfibi ai piedi e una mantella rossa che gli arrivava fin quasi ai piedi.
Costui è Edward Elric, il famoso ‘Alchimista d’Acciaio’, conosciuto in tutta Amestris per il suo coraggio e la sua bravura nell’alchimia.

Nonostante avesse già 16 anni, a guardarlo non gliene si darebbe più di……ehm……12?! (AUTRICEEEEEE!!!!!!!!!è____é ndEd)(sì Ed???? cosa c’è??? ^____^’’’’’’’’’ ndA)(non  credo di aver ben capito quanti anni mi hai dato!?!? ^_____^****ndEd-che-mi-minaccia-con-una-mazza-chiodata)(16!!! Perché??? ndA-con-faccina-innocente)(lasciamo perdere! -____- ndEd).

Il motivo era la sua bassa statura (grr!!! ndEd)(shhhh!!!!! Sto scrivendo!!! ndA).

“Acciaio, quando ho spiegato la missione tu eri nel mondo dei sogni?! Cos’è, sognavi di essere alto????” un uomo sulla trentina (29!!! IO HO SOLO 29 ANNI!!!!! è___é ndRoy)(e bhè….sono quasi 30!!!U.U ndA)(-___-‘’’’’ ndRoy), capelli e occhi neri, pelle chiarissima e un sorriso carismatico, che aveva sedotto quasi tutta Amestris! (non c’è che dire sono il più figo!!!! ndRoy)(non ti montare la testa! Tanto il numero delle mie amiche non te lo do’!!!U.U E scendi dalla mia scrivania, che non ti regge!!!!>.<’’’’’’’’ndA-che-tenta-di-sostenere-un-tavolino-sbilenco).

Costui non è altri che Roy Mustang, il famoso ‘Alchimista di Fuoco’, conosciuto soprattutto per le sue conquiste amorose e il vizio di fregare la ragazza altrui!

Ora, è risaputo che questi due non possono rimanere nella stessa stanza senza punzecchiarsi almeno un po’, l’unico inconveniente era che in quel momento tutte le persone per strada stavano guardando lo spettacolo (=litigio) che stavano dando.

Ad un certo punto l’unica donna del gruppo decise che era arrivato il momento di terminare quell’inutile discussione, che stava sfociando in una bella scazzottata, con i propri metodi persuasi.

Estraendo le sue fidate pistole dalle fondine, si girò verso i due litiganti e sparò un proiettile a testa ai loro piedi, zittendoli all’istante. “Vi pregherei di smetterla, state dando spettacolo. Inoltre, colonello, alla sua età dovrebbe comportarsi in modo più maturo, non crede?”.

Riza Hawkeye era l’unica donna del ‘mustang team’ ma questo di sicuro non la intimidiva.
Matura e ligia al lavoro era colei che, in pratica, mandava avanti l’intero ufficio (ci credo, lì dentro lavora solo lei!!! ndA). La sua arma era senza ombra di dubbio la sua fidatissima pistola, dalla quale non si separava mai.


Dopo circa un quarto d’ora che camminavano (ma non potevamo prendere la macchina? ndTutti)(il mio bugget non me lo permette!-___- ndA), arrivarono davanti ad un grande edificio bianco, con un grande cortile ad anticipare l’entrata (tipo le scuole giapponesi che si vedono negli anime/manga!^^ ndA).

Un grande cancello in ferro battuto riproduceva il simbolo dell’esercito di Amestris, e ai due lati di esso due ragazzi intorno ai 17/18 anni, facevano la guardia all’entrata. Le loro divise erano identiche a quelle dei militari tranne che per i colori che erano invertiti; infatti il bianco era il colore che prevaleva mentre i finimenti erano blu.

Nonostante il leggero turbamento per quella strana situazione il gruppo si avvicinò al cancello e dopo aver riferito la propria identità furono condotti per un corridoio laterale all’interno dell’edificio, fino ad una porta di legno scuro.

“Signor colonello, questo è l’ufficio del rettore. Ora la saluto, devo ritornare alla mia postazione.” Avuto il permesso si congedò con il saluto militare, per poi ritornare sui suoi passi.

Passati pochi secondi dal congedo del ragazzo, il colonello bussò all’uscio e dopo aver sentito una voce invitarlo ad entrare, rimase sorpreso di vedere il generale Grumman tranquillamente seduto dietro ad una massiccia scrivania di noce, che gli rivolgeva un cordiale sorriso.

“Colonello Mustang, che piacere rivederla! ha già visto la scuola? Che ne pensa?”

Lo stupore crebbe ancor di più nel sentir la parola scuola.  Che cosa stava succedendo? Ma soprattutto, dove diavolo erano finiti lui e i suoi sottoposti?

“Generale Grumman, sono lieto di rincontrarla. Ma, se mi posso permettere, come mai io e la mia squadra siamo stati inviati in questa ……… ha detto scuola?!” “ Sì, esatto. Il comandante supremo, dopo aver saputo con quanta dedizione e coscienziosità eseguite il vostro lavoro, ha deciso di affidarvi la supervisione della scuola. Prendetela come una vacanza” concluse con un caldo sorriso in volto.

“COSAAAAAAAA?????????? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!?! IO NON HO TEMPO DA PERDERE, DEVO ASSOLUTAMENTE ANDARE ALLA RICERCA DELLA PIET- AHIO! MA SI è RINCOGLIONITO COLONELLO?!” l’urlo di Edward era stato prontamente bloccato da Mustang che, per evitare che dicesse qualche parola di troppo, gli aveva pestato con forza il piede umano.

“Oh, ma che giovanotto pieno di vita che abbiamo qui!” il generale aveva guardato l’intera scena con occhi divertiti. “Sono sicuro che qui ti troverai bene, tra i nostri allievi ci sono molti tuoi coetanei, sai?!”

Lo sguardo annoiato di Edward sembrava dire “e sai quanto me ne frega?!”

“Bene, per oggi non intendo trattenervi oltre. Avete l’intero pomeriggio a disposizione per orientarvi.” e spostandosi verso il telefono si mise a parlare con qualcuno “Mi mandi su Ka’an e Weeb. Ah, e dica a Ka’an che se prova di nuovo a svignarsela dalla finestra come la scorsa settimana, la spedisco a pulire i bagni questa volta.”

Chiusa la comunicazione si volse di nuovo verso i suoi ospiti “Tra pochi minuti conoscerete i vostri accompagnatori per il giro turistico della scuola”

“Col cavolo! Io non rimarrò qui un minuto di più! A differenza vostra io ho da fare! Andiamo Al!” dicendo questo si era voltato per andarsene, ma appena raggiunta la porta questa gli si aprì in faccia con forte colpo. Mandandolo a terra.

Con la testa dolorante riuscì a malapena ad aprire la bocca per far notare il suo disappunto “Porca miseria, che male!!! Ma chi diav……?””Allora generale dei miei stivali, si può sapere dove sono questi imbecilli che dobbiamo portare a spasso???”

Alla vista di chi aveva parlato l’intera stanza era caduta in un silenzio assoluto, mentre il generale scuoteva leggermente il capo con rassegnazione.

Quella ragazza non sarebbe mai cambiata.



Ed eccoci arrivati alla fine del primo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se devo andare avanti oppure no.
Alla prossima (si spera), bacioni.

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Capitolo 2
*** Un inizio 'particolare' ***


Eccomi qui! Sono tornata!

Perdonate l’IMMENSO ritardo!!!

Sono felice che la storia sia piaciuta (a dir la verità non mi aspettavo manco mezzo commento!), e visti i vostri commenti incoraggianti ho deciso di continuare questa sottospecie di fic!^^ (poveri noi! -__-‘’’ ndEd-con-mega-occhio-nero)(O____________O non puoi uscire conciato così!!! TRUCCOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! ndA-in-preda-ad-una-crisi-isterica)

Ok, direi che è giunto il momento di passare al nuovo capitolo.

Ci risentiamo alla fine.

 

 

Cap. 2

 

 

La stanza era caduta nel più totale silenzio, mentre i suoi occupanti fissavano sbigottiti e a bocca aperta la nuova arrivata.

Una ragazza, per quanto le sue maniere lasciassero a desiderare, sui 16 anni.

Non molto alta (io direi nana!ù_ù ndA)(autrice, ti ricordo che anche tu sei una tappa! ndEd)(anche tu!^^ndA), lunghi capelli biondi lasciati liberi sulla schiena.

Sulla frangia risaltava, come un pugno in un occhio, una ciocca turchese sul lato sinistro.

Gli occhi color dell’oro fissavano con noia i nuovi arrivati. Come fossero una seccatura della quale bisognava liberarsi in fretta.

Tutti i presenti fissavano sconcertati l’Alchimista d’Acciaio e la nuova venuta, osservando la grande somiglianza che li accomunava e le piccole differenze che li conttraddistinguevano.

La pelle pallida, quasi bianca, della ragazza contrastava con quella leggermente abbronzata dell’alchimista.

I capelli di Edward erano di una tonalità leggermente più scura, le labbra della ragazza erano di una tonalità leggermente più rossa, gli occhi di lei erano leggermente più scuri ma mantenevano la stessa forma felina di quelli di lui.

Un’altra differenza erano i vestiti: bianchi quelli di lei, neri quelli di lui.

Una delle poche cose in comune  che avevano era l’altezza. Erano tutti e due bassi!(sìììììì!!!!^^ facciamo un mondo di nani!!!! ndA-esaltata)

Edward era senza parole, gli sembrava di essere davanti ad uno specchio.

Com’era possibile che al mondo esistesse qualcuno così simile a lui? In fondo, a parte Al, lui non aveva altri parenti. A meno che…

“Ehi, senti un po’!” esclamò, attirando l’attenzione della ragazza che, notando chi l’aveva chiamata, rimase a fissarlo con curiosità. “Conosci un certo Hohenheim della Luce?”

Lei continuava a fissarlo con interesse, come fanno i bambini con un nuovo giocattolo.

“Dovrei?”

Prima che Edward avesse la possibilità di rispondere, un’altra ragazza entrò nella stanza lasciando i presenti incantati.

Quand’essa posò lo sguardo su Edward, ancora seduto sul pavimento (alzarsi no?! ndA)(la moquette è molto comoda! Ù__ù ndEd) con un evidente occhio nero, si ‘fiondò’ su di lui.

“Poverino! Ma che cosa ti è successo? Sian, sono sicura che sei stata tu! Guarda come l’hai ridotto!” quella voce melodiosa era colorata dal rimprovero verso l’amica e dalla preoccupazione per la salute del ragazzo.

“Non è mica colpa mia se era sulla porta quando ho aperto! Konoka, si può sapere perché dai sempre la colpa a me qualsiasi cosa succeda?”

“Smettila di fare la vittima. Sai benissimo di aver sbagliato!” detto questo, si volse a controllare l’occhio del ragazzo davanti a lei.

Con attenzione e delicatezza posò le dita sul bordo del livido, cercando di fargli meno male possibile. Non le era sfuggito il fatto che si fosse leggermente ritratto quando aveva allungato la mano, né il fatto che si era irrigidito appena l’aveva sfiorato.

Da parte sua, Edward era come sotto shock. Non riusciva a spiaccicare neanche più una parola.

Il profumo dolce della ragazza gli invadeva le narici, avvolgendolo come una soffice coperta calda. I lunghi capelli corvini  che le scendevano dalle spalle andavano a sfiorare di tanto in tanto il viso di Ed.

Ma quello che più di tutto lo colpiva erano gli occhi di lei, neri come il mare di notte ma colmi di una dolcezza infinita, che ora stava rivolgendo solo a lui.

Quello sguardo gli ricordava quello della mamma, che nonostante le difficoltà che la vita le aveva riservato era sempre riuscita a donare un sorriso a lui e ad Alphonse.

Perso come era nei suoi pensieri non si accorse che la ragazza ora lo guardava dritto negli occhi.

“ehi, tutto bene? Non ti sei fatto troppo male, vero?” ”N-no, tranquilla” balbettò, mentre un tenue rossore iniziava ad imporporargli le guancie.

“Meno male, ero preoccupata. Ah, dimenticavo, io sono Konoka Weeb.” gli disse allungando la mano verso di lui. “Io sono Edward Elric, l’Alchimista d’Acciaio” gli rispose stringendogliela con delicatezza. Aveva paura che se avesse stretto troppo si sarebbe rotta in tanti piccoli pezzi, come il vetro.

A quel punto il leggero tossire del generale Grumman riportò tutti alla realtà, facendoli uscire dal trans che l’entrata di Konoka aveva involontariamente creato; soprattutto nei maschi.

“credo che ora il nostro ospite sia a posto, Weeb. Non saranno necessarie altre cure da parte tua. Ora, per cortesia, vorrei che tu e Ka’an vi presentaste ai nostri ospiti, visto che li accompagnerete in giro per la scuola. Bene, possiamo cominciare. Ka’an…ma dov’è?” “Ma no, te lo giuro. Erano spalmati uno sull’altra dietro ai magazzini!!! Ma sì! L’ho visto con i miei occhi!!! Cavoli, non sono scema so quello che dico!!!”

Sian era comodamente seduta sulla scrivania di Grumman intenta a parlare animatamente al telefono. Presa com’era dalla conversazione non si accorse dell’aura omicida che Grumman stava indirizzando verso di lei.

“KA’AN!!!!!!!!!!” sentito il ‘ringhio’ del superiore, si voltò di scatto spostando innavertitamente il bacino oltre il bordo della scrivania sulla quale era seduta, finendo col sedere sul pavimento.

“ahia! Senti, ora devo staccare. Ci sentiamo dopo, così ti dico il resto. Ciao!”

Detto questo rimise velocemente la cornetta al suo posto e, rassegnata, si preparò all’ennesima strigliata. Con il sorriso più idiota del suo repertorio si girò verso il generale aspettando la ramanzina.

“Mi dica, generale“ “Ka’an, quante volte ti ho ripreso questa settimana?” “Mmm…vediamo, se non sbaglio questa settimana sono…512!” “Ti faccio notare che siamo solo a martedì!” “Davvero?! Cavoli, ho battuto il mio record personale! Me lo devo segnare subito!” ed euforica tirò fuori dalla tasca della giacca un piccolo taccuino sui cui scrisse in fretta.

“Ka’an!!!!!! Piantala di dire stupidate ed accompagna il colonnello e il suo team a vedere la scuola!!!!!!”

“generale, farebbe bene a non agitarsi così tanto. Alla sua età rischia di lasciarci le penne!” “Grr… fuori di qui!!!!” e con questo urlo (che si sentì fino sulle montagne di Briggs) il generale Grumman buttò tutti fuori dall’ufficio. Letteralmente!

“Ahio, ma si è rincoglionito?! Secondo me a bisogno di una vacanza, è troppo stressato!” “Se tu, ogni volta, non gli facessi saltare i nervi a quest’ora non sarebbe così stressato!” “sì sì, tutte le scuse sono buone per darmi la colpa, non è vero Kono-chan?! Vabbè, lasciamo stare e iniziamo sto giro. Che prima iniziamo prima torno a farmi i fatti miei” “Lavativa!” “E fiera di esserlo!!!”

Detto questo si alzò, naturalmente aiutando anche la compagna, e spolverandosi la divisa. Al che il sottotenente Havoc notò una cosa piuttosto interessante: la parte inferiore della divisa, al posto che avere i pantaloni, era formata da una corta gonna bianca con i finimenti blu.

Questo gli fece pensare che, se la minigonna la portava quella biondina, probabilmente anche le altre ragazze la portavano. (Mazza, che ragionamento complicato! A momenti manco Freud ci arriva! ndA)(Grazie!ù___ù ndHavoc)(era in senso sarcastico!-____- ndA)

Infatti, osservando la mora, notò una gonna molto simile a quella della compagna, solo con qualche dettaglio in più a renderla più femminile.

Si avvicinò alla bionda per confermare la sua ‘intuizione’.

“Ehi tu” subito la ragazza si girò a guardarlo con curiosità “ siete solo voi che portate la minigonna con la divisa?”

“Mettiamo le cose in chiaro biondino: 1_io non mi chiamo ‘tu’ ma Sian Ka’an, 2_è ovvio che se la portiamo noi, anche tutte le altre ragazze dell’istituto la portano! Tutto chiar…”

Non potè finire la frase che un Havoc, molto euforico, l’abbraccio stringendola forte e piangendo di felicità.

“Grazie, grazie, grazie!!! Tu mi hai appena dato la notizia più bella del mondo!!!” continuò ad abbracciarla senza accorgersi che stava stringendo un po’ troppo forte.

“Ehi, mollami! Mi fai male!” stanca di subire quel trattamento si divincolò come un animale selvatico, fino a riuscire a liberarsi della presa dell’uomo.

“Ma sei fuori?! Che diavolo ti sei messo in testa?! Volevi farmi fuori?! Per caso ti sei fumato un’intera piantagione di marja?!” continuava a sbraitare addosso al poveretto, finchè l’amica non la fermò.

“dai Sian, piantala di urlare e lascialo spiegare” “Uffy! D’accordo, ma sii rapido!”

“Ehm, scusa per prima ma, vedi, il fatto è che qui voi ragazze indossate la minigonna con la divisa. E per noi questa è una novità oltre che un sogno che finalmente si realizza!” terminò con aria sognante la spiegazione improvvisata.

“Cioè, fammi capire. Tu mi hai quasi soffocato per sta cazzata?????” l’ultima parola era stata ringhiata.

“Ehm, sì!^^” “O___O Kono-chan, tienimi sennò lo riduco in briciole!!!!”

“Scusate” a parlare era stato il colonello Mustang “se non sbaglio, per le donne nell’esercito, è vietato portare la gonna più corta di una certa misura.”

“E tu chi sei? Comunque, le abbiamo fatte accorciare per motivi tecnici, mica per divertimento.” “e quali sarebbero questi motivi tecnici? Far vedere le vostre gambe? Ed inoltre, portami rispetto ragazzina. Io sono il colonello Roy Mustang, e potrei sbatterti davanti alla corte marziale in qualsiasi momento.” “Roy chi?” “L’Alchimista di Fuoco, Sian” “Ah, ho capito. Il puttaniere che sputa fuoco! Sì sì, ho presente”

Edward iniziò a sghignazzare di nascosto, godendosi la faccia sgomentata del colonello di merda. Quella ragazza già iniziava a stargli simpatica!

Ripresosi dal leggero shock nell’aver sentito l’opinione che la ragazza aveva di lui, Mustang indurì il viso e, mentre dentro di lui la rabbia iniziava a salire, si impose di non lasciar trasparire la minima emozione.

Se si era accorta del cambiamento dell’uomo, Sian non lo diede a vedere continuando il discorso di prima da dove si era interrotto.

“Comunque, stavo dicendo, che le abbiamo fatte accorciare perché essendo a tubino, in un momento di emergenza, avrebbero potuto essere un impiccio. Accorciandole, invece, si ha più libertà di movimento.” Concluse con aria da saputella.

“Bene, ora direi che è il caso di iniziare sto benedetto ‘giro turistico della scuola’. Forza, seguiteci.” E detto questo si avviò lungo il corridoio senza degnarli più di uno sguardo.

***

Dopo un’oretta che giravano per la scuola visitando i vari laboratori, classi, palestre, sale riunioni, ecc… Si ritrovarono nel cortile, dove il caldo sole del pomeriggio scaldava l’aria.

Era un momento di pausa, di cui gli studenti approfittavano per prendere la tintarella, rilassarsi all’ombra di qualche albero o per fare attività di gruppo come gli sport di squadra.

Mentre passavano di lì, ascoltando le varie spiegazioni che pazientemente Konoka stava dando, un pallone arrivò dritto sulla testa di Ed.

“Ma che diav…” “Ehi bimbo! La palla!”

A parlare era stato un ragazzo sui 17/18 anni, alto, dal fisico atletico, i capelli castani sembravano rossi grazie ai riflessi del sole mentre gli occhi grigi fissavano Ed con ironia.

Al sentirsi chiamare ‘bimbo’ il biondo alchimista prese la rincorsa (notare, tra uno e l’altro c’è di mezzo l’intero cortile! ndA) e caricando il pugno, diede al castano palestrato un gancio dritto nello stomaco.

“Chi avresti chiamato pulce ultra-microscopica talmente piccola che viene schiacciata dalle altre pulci?! Eh, chi?!”

Mentre Ed gli sbraitava addosso il ragazzo lo fissava a bocca aperta, non si capiva se per la paura o per lo sconcerto di essere stato atterrato da quell’affarino isterico.

Intanto dall’altra parte del cortile una Sian moltooo euforica se ne stava a ridere sdraiata sul prato con le lacrime agli occhi.

“Ahahahahahahah!!!!!!!!! Ok, non ci sono dubbi…quel tipo è un grande! Ha mandato al tappeto quel pallone gonfiato di Matthew in un colpo solo. È un mito!!! Ahahahah” “Sian smettila! Non c’è niente da ridere! E se gli avesse fatto male?!?” “Meglio!^^” “Sian!!!!!!!” “Ok ok, ho capito. La smetto! Comunque dovrebbe fare attenzione il biondino, rischia grosso.”

A quelle parole i presenti la guardarono.

“Come mai il Capo dovrebbe fare attenzione?” Havoc aveva espresso la domanda che tutti si ponevano.

“Bhe semplice, perché a Matthew piacciono più i ragazzi che le ragazze e, visto che il vostro amico è proprio carino, direi che ha buone probabilità di rientrare nei suoi interessi!”

Dopo quella breve spiegazione la maggior parte dei presenti aveva gli occhi spalancati e/o la bocca aperta. Assomigliavano molto a dei merluzzi appena pescati.

A risvegliarli da quella specie di trans fù un ‘Ohhh’ generale che risuonò in tutto il cortile. Ma ciò che videro li lasciò ancora più sconvolti.

In mezzo al cortile, sotto gli sguardi di tutti, la castana recluta stava baciando appassionatamente il biondo alchimista bloccato sotto il peso del corpo dell’altro.

“Visto?! Che vi avevo detto?!” la voce di Sian risuonò sopra i mormorii e i fischi dei cadetti.

 

 

Fiuuuuu!!!!!! E anche il secondo capitolo è finito!

Chiedo umilmente scusa a tutti quelli che aspettavano l’aggiornamento (come se ce ne fossero…-__-‘’’) ma purtroppo, visto che non ho assolutamente scritto i nuovi capitoli e che la maturità si avvicina sempre di più!!!!! (Dannata scuola!!!>.<) per leggere i nuovi capitoli dovrete aspettare un pochino! Mi spiace!!!

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e i seguiti e, in particolar modo, chi ha recensito questo sclero mentale!^///^ siete stati troppo buoni, grazie!

 

1_tenera_ragazza_morta: Rovy_san!!!! Hai visto che c’è l’ho fatta a scrivere pure il 2°?! Naturalmente la 1^ risposta và a te!^^

Per accontentarti ecco la prima scena shonen-ai, anche se Matthew non so da dove mi sia uscito!!! Insomma, non era previsto!!!!!

Spero che Sian ti sia piaciuta in questo capitolo, e che ne pensi di Konoka? Tu non la conoscevi ancora! XP

 

XXxNekoChanxXx: Ciao, grazie mille per il tuo commento! Mi ha fatto molto piacere sapere che la storia ti piaccia.

Come vedi la prima scena shonen-ai è già apparsa (anche se io non l’avevo minimamente programmata!!! La mia fic sta prendendo vita propria!!!).

Concordo con te, se la fic fa ridere è meglio!^^

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

 

Kiri Dellenger: Che bello, un commento da te! Che onore, non me lo aspettavo! Sono contenta che la storia ti interessi, che ne pensi delle mie ragazze? (me fiera come una chioccia dei suoi pulcini!^^)

Mi scuso se la scena del bacio fa schifo, ma è la prima volta che scrivo di ste cose e non so proprio come fare!!!!-___-

Dimmi se anche questo capitolo ti è piaciuto. Ciao!

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Capitolo 3
*** AVVISO! ***


Avviso: Sono spiacente di dover comunicare la momentanea sospensione della fic. Purtroppo visto che il computer mi ha cancellato tutti i capitoli precedentemente impostati e il lavoro sta esaurendo tutte le mie forze, devo interrompere la fic. Tornerò a pubblicare quando avrò tutti i capitoli pronti. Chiedo scusa a tutti quelli che seguono la fic e aspettavano i nuovi capitoli.

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