‘’ DRIIIIIIIIIIIIIN ‘’ . Mi sveglio di colpo e caccio un urlo disumano, per rendermi conto subito dopo che è una semplice sveglia.  Accendo il cellulare per guardare l’ora, poi lo riposo sul letto, poi lo riprendo perché non  ho fatto abbastanza attenzione la prima volta. Sono le quattro e mezza di mattina e la sveglia suona? Ma queste sono  fuori di testa! 
‘’ Si può sapere perché minchia mi avete trascinata fuori dalla stanza? Sono in pigiama e mancano venti minuti alle cinque! ‘’    ‘’  Per l’esattezza mancano 19 minuti e 12 secondi! ‘’ mi correggono le due perfettine in coro.  ‘’ Ma fatevi una vita va! ‘’  urlo nera dalla rabbia.  ‘’ Noi dobbiamo andare a fare una missione, tu rimarrai con il preside, okay? ‘’  mi spiega Mary, ‘’ Va benissimo, andrei anche all’inferno pur di non stare con voi! ‘’ . Ignorano la mia risposta (educate le signorina eh) e mi lasciano un foglietto accuratamente piegato in due parti, per poi scomparire. 

E’ da dieci minuti che sto girando come una mongola per questo edificio di merda, nel foglietto c’è il percorso per l’ufficio del preside ma… è un labirinto! Basta io ci rinuncio torno nella mia camera e riprendo a dormire! Un attimo, non trovo più manco quella, perfetto mi sono ufficialmente persa! Yeahh!  Decido di inviare un messaggio a Jay, perché lui sa benissimo dov’è la mia camera, o almeno spero sennò lo prendo a sprangate.
‘’ Ciao, puoi venire in quella parte della scuola dove c’è una finestra enorme dove si può vedere un enorme salice piangente? E dove sul muro sono appesi quadri astratti (decisamente orribili) ? ‘’
*messaggio inviato a Jay*
All’improvviso sento un frastuono, e per la secondo volta comincio ad urlare, ma questa volta non mi rendo conto di cosa si tratti, e la sveglia è l’ultima cosa che potrebbe essere!  Ma che caspita è?  Sono troppo confusa, la mia nuova vita è un casino, poi sta gente ha piani fantastici pur di mettertela nel culo. ‘’ Ehmmm… devi andare in presidenza? ‘’ domanda una ragazza, non ho idea di come lo sappia ma almeno lei mi darà una mano, spero, altrimenti prendo a sprangate pure lei oltre Jay!  ‘’ Sì ‘’ rispondo nel modo meno scazzato possibile ‘’ Non è che mi accompagni? ‘’  ‘’ Okay…. Da questa parte!  ‘’ indica a sinistra, così la seguo.         
‘’ E’ davvero difficile orientarsi qui ‘’ rompo il silenzio creato. ‘’ Dici così perché sei normale ahah ‘’ Bitch, please, se una si butta dal primo piano per non essere interrogata dalla prof. è una ragazza normale, va bene, te lo faccio pensare!  ‘’ Già… ‘’ mi limito ad aggiungere. ‘’ Comunque sono Lidia, piacere ‘’ allunga la mano e la stringo.  In effetti è davvero carina: carnagione scura, capelli neri, corporatura abbastanza magra… sì la invidio giusto un po’!  ‘’ Il preside è dietro quella porta… ora vado che ho lezione ciao, piacere di averti conosciuta ‘’ e si materializza anche lei in un istante. Devo preoccuparmi? Anche perché non saprei davvero se dovrei preoccuparmi di più del fatto che ha lezione a quest’ora (presumo sia una balla) o che riesca a sparire così in fretta, ma anche il fatto che sto ufficio è inculatissimo se la gioca eh!
‘’ Scusi, ci ho messo una vita a venire qui, mi sono persa! ‘’  ‘’ Veramente ci hai messo 39 minuti e 58 secondi! ‘’ minchia stai calmo eh! ‘’ Bè, la prossima volta non usare i cellulari durante le ore non consentite ‘’   Come caspita fa a sapere che l’ho usato? Oh cazzo…       ‘’ E comunque quei quadri astratti valgono più di te, il tuo porcellino d’ India e la casa che affittavate ogni anno al mare ‘’   Sto cominciando ad avere paura, questa legge pure i miei messaggi? Si salvi chi può…  ‘’ Co-come fa a sapere tutto ciò? ‘’ ‘’ E’ vietato usare tecnologia in ore del genere, e lei lo ha fatto, perciò ero autorizzato a controllare che non fosse nulla di terroristico ‘’ .  Ah, ecco perché Lidia sapeva che dovevo andare a trovare sto vecchio, è suonato l’allarme, ma d'altronde dovevo venirci lo stesso, quindi… 

Dopo due ore ad ascoltare il preside (che non ho cagato di striscio, ma dettagli) sono fusa! Credo che farò colazione in disparte, giusto per non essere al centro dell’attenzione come ieri. Troppo tardi: Jay mi afferra e mi costringe a mangiare con lui, mi stacco e lo sgrido ‘’ MA CHE CAZZO FACEVI STA MATTINA???? TI HO MANDATO UN SMS E NON MI HAI CONSIDERATA ‘’ ‘’ Ero in classe ‘’ ‘’ A quell’ora? Ma non inventar… ‘’ ‘’ Hey amico, com’è andato il compito di Operazione Sotto Copertura delle 5 di sta mattina? ‘’ Jay mi guarda con un’espressione del tipo: vedi-che-ho-ragione-quindi-stai-pure-zitta . ‘’ Non sentirti il re del mondo, magari correggendolo il prof. ti scama che hai copiato! ‘’ ‘’ Perché avrei dovuto copiare? ‘’ ‘’ Non sembri uno che studia… ‘’ ‘’ E’ il nostro aspirante lavoro, non possiamo permetterci di copiare. Si nota che delle spie non sai niente. ‘’ ‘’ Non che mi interessi eh ‘’ ribatto.
‘’ Lui è Daniel ‘’ mi presenta dopo mezz’ora che blaterano al tavolo in arabo senza degnarmi minimamente di uno sguardo, mentre io ingerisco biscotti al cioccolato a go-go.  ‘’ Okay ‘’ rispondo del tutto indifferente. ‘’ Simpatica la tua ragazza… ‘’ aggiunge il nuovo conoscente. ‘’ Non sono la sua ragazza ‘’ ‘’ Non ancora ‘’, precisa Jay. ‘’ Non ti illudere! ‘’ ‘’ Stai zitta che in bagno ti era pure piaciuto ‘’ . Bene, mi ha smerdata. Ecco la prossima volta imparo a fare la troietta, che poi comunque lui ha goduto tantissimo quindi dovrebbe tacere. 
‘’ Ci si vede in giro ‘’ mi alzo e me ne vado, lui mi raggiunge, mi blocca, mi trascina nel corridoio dalle pareti verdi fosforescenti, ovviamente deserte e mi bacia.
‘’ Lasciami andare ‘’ lo imploro, non potendomi muovere, per tutta risposta mi sbatte contro il muro e sussurra nell’orecchio ‘’ So che senza di me non sei felice ‘’ e mi bacia di nuovo tenendomi i fianchi. Odio i ragazzi che si comportano così, finiscono sempre per piacermi. ‘’ Jay… ‘’ ‘’ Shhh… ‘’ mi guarda negli occhi ‘’ Dobbiamo conoscerci meglio ‘’  e intanto comincia a giocare con una ciocca di capelli.

‘’ Non sa nulla di me, non possiamo scopare! ‘’ esclamo esasperata fissando il letto matrimoniale e posandoci sopra la felpa ‘’ Fallo con le spie… cioè ce ne saranno di puttanelle, no? Ecco vai da loro! ‘’   ‘’ Non è detto che lo faremo oggi, prima dobbiamo fidanzarci ’’ si avvicina, mi prende la mano e mi trascina ritrovandomi appiccicata al suo corpo, niente male in effetti ‘’ …allora vuoi essere la mia ragazza? ‘’  ‘’ Scordatelo! ‘’ alzo la testa per guardarlo negli occhi e mentendo spudoratamente perché in realtà mi piacerebbe eccome, non so che mi attira di lui, ma il buon senso mi consiglio di scappare da una situazione del genere. ‘’ Tu sei diversa da tutte le altre. Non sei come loro che sanno difendersi da sole, che se provi a darle una mano ti aggrediscono, tu sì, aggredisci lo stesso, ma in fondo sai che hai bisogno di qualcuno e quel qualcuno potrei essere io ‘’ mi stringe ancora di più a sé, e le mie tette stanno per spappolarsi.  ‘’ Non mi piaci… ‘’ distolgo lo guardo, ‘’ Non raccontare frottole ‘’ ‘’ E’ la verità! ‘’ urlo come una iena. ‘’ Se non ti piacessi, non mi lasceresti fare questo ‘’ mi bacia.

spazio autrice (non che lo sia, ma dettagli U.U) +
lo so, è da agosto che non aggiorno, e faccio letteralmente shcifo!
spero che chi leggerà (sempre se qualcuno si ricordi di questa storia) recensirà, ve lo chiedo con tutto il cuore!
mi auguro che non sia noiosa (poi magari scopro che è peggio!) e che vi piacerà un minimo.
xoxoxoxo margheeee



sasSSPASSSSSSS