Dream - Lei non se n'è andata

di Gaia Bessie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I: Non mi piace parlare di me ***
Capitolo 2: *** II: Qual'è il tuo sogno? ***
Capitolo 3: *** III: Una luce nel suo cuore ***
Capitolo 4: *** IV: Nessuno sentirebbe la mia mancanza ***
Capitolo 5: *** V: Dream ***



Capitolo 1
*** I: Non mi piace parlare di me ***



Dream – Lei non se n’è andata
I: Non mi piace parlare di me

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-Non mi piace parlare di me- (Auron, Kingdom Hearts II)


L’aveva vista più volte, quella strana ragazzina. Stava sempre da sola, in Biblioteca e non parlava mai.
Non l’aveva mai vista parlare con qualcuno, nemmeno con sua sorella.
Stava sempre in silenzio, guardava con aria assente la parete che le stava di fronte. Pensava, probabilmente.
All’inizio, credeva che fosse innamorata, come tutte le sciocche ragazzine di undici anni. Poi aveva capito che lei non era una sciocca ragazzina di undici anni.
L’aveva capito quando le aveva rivolto la parola per la prima volta, un piovoso pomeriggio di Novembre.
-Perché non parli mai?- aveva domandato, sentendosi uno sciocco. Come se lei che non parlava mai potesse rispondere alla sua domanda.
E si era sentiro ancora più sciocco quando lei aveva risposto con quella voce così chiara e limpida, così… bella.
-Non mi piace parlare di me.- aveva detto. –In realtà non mi piace parlare e basta.-
-Stai parlando.- aveva osservato lui, con un sorriso.
-Solo perché il mio interlocutore non è deludente come gli altri, Fred Weasley.-

(166 parole)

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Capitolo 2
*** II: Qual'è il tuo sogno? ***




Dream – Lei non se n’è andata
II: Qual è il tuo sogno?




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-Se hai un sogno, non aspettare. Agisci. È una delle piccole regole della vita.- (Axel, Kingdom Hearts II)



Aveva continuato a non parlare, anche se erano passati due anni da quel giorno. Da bambina di undici anni Astoria era diventata una ragazzina di tredici, ma continuava a non parlare. Parlava solo lo stretto indispensabile, la maggior parte delle volte quand’era con Fred. Quando le andava di parlare, raccontava a Fred cos’avrebbe voluto fare una volta diventata grande.
Parlava di diventare una Medimaga, perché lei voleva curare le persone. Aveva deciso di diventare Medimaga quando, a sei anni, sua madre era morta senza che nessuno capisse come era morta. I Medimaghi non erano riusciti a curarla. E lei aveva deciso di diventare Medimaga perché non voleva che qualcun altro bambino crescesse senza madre.
Lei aveva smesso di parlare, quando sua madre era morta, perché se non poteva parlare con lei, parlare era inutile.
Fred l’aveva scoperto quasi per caso, uno di quei giorni in cui Astoria era in vena di parlare.
E si era sentito uno sciocco, perché non sapeva cosa dirle. Succedeva spesso quando passava del tempo con quella strana ragazzina.
-Se hai un sogno, non aspettare. Agisci. È una delle piccole regole della vita.- aveva detto alla fine, incerto.
E lei aveva annuito. –E’ quello che sto facendo.- aveva risposto. –Tu stai inseguendo il tuo sogno?-
E Fred aveva annuito. E lei non aveva parlato più, si era rinchiusa nel suo silenzio.
Di nuovo.

(227 parole)

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Capitolo 3
*** III: Una luce nel suo cuore ***



Dream - Lei non se n'è andata
III: Una luce nel suo cuore


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-Ho imparato che il cuore può essere debole e, talvolta, arrendersi, ma ho imparato che in profondità c'è una luce che non si spegne mai- (Sora, Kingdom Hearts II)



Quando Fred aveva lasciato Hogwarts, le cose si erano complicate. Astoria aveva quasi smesso di parlare, parlava solo quando lo vedeva durante le gite ad Hogsmeade.
Qualche volta, quando arrivava in ritardo, Fred l’aveva vista piangere.
Non singhiozzava, non urlava. Le lacrime le scorrevanno sulle guance, semplicemente. Senza una parola…
Non le aveva mai chiesto perché piangesse, ma cercava sempre di farla ridere. Come se la tristezza potesse essere annullata dalle risate…
Ma non poteva, la tristezza non se ne andava ed Astoria lo sapeva. Eppure rideva, perché sapeva che a Fred piacevano le risate.
Una volta, Fred le aveva chiesto se il suo sogno era ancora diventare una Medimaga. E lei aveva annuito ed i capelli le avevano coperto il viso.
Ma Fred l’aveva vista lo stesso, quella lacrima…
-Hai smesso di sognare?- le aveva chiesto un altro giorno.
E lei aveva annuito e lui si era sentito uno sciocco perché non sapeva cosa dirle. Non poteva dirle di ricominciare, non era facile. Astoria aveva visto sua sorella rovinarsi con le sue mani, con quella continua ricerca della perfezione. Non poteva dirle niente. Chiunque si sarebbe arreso.
Ma lei non si era arresa, l’aveva capito dopo, Fred. Lei che era una Grifondoro travestita da Serpeverde. Non si era arresa.
-Non ho smesso di sognare, non del tutto.- aveva detto. –Ho imparato che il cuore può essere debole e, talvolta, arrendersi, ma ho imparato che in profondità c'è una luce che non si spegne mai .-
Non sapeva di avere torto, non sapeva che la sua luce si sarebbe spenta presto. Nemmeno Fred lo sapeva.

(265 parole)

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Capitolo 4
*** IV: Nessuno sentirebbe la mia mancanza ***



Dream – Lei non se n’è andata
IV: Nessuno sentirebbe la mia mancanza


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-Nessuno sentirebbe la mia mancanza.-
-Non è vero. Io la sentirei.-
(Axel e Roxas, Kingdom Hearts II)



Prima della Battaglia Finale, l’aveva vista piuttosto agitata. Camminava avanti ed indietro, davanti al ritratto di Ariana.
-Stai andando a combattere.- aveva detto, come se lo stesse accusando.
Lui aveva annuito, mentre lei voltava la testa.
Quando era tornata a guardare Fred, lui aveva capito cosa voleva fare. Stava rinunciando ai suoi sogni, a tutto.
Non poteva farlo…
-Non farlo.- momorò Fred. –Non rinunciare, non adesso.-
-Daphne ha rinunciato.- osservò lei. –Perché io non dovrei fare lo stesso?-
-Perché tu non sei Daphne.- rispose Fred. –Tu hai dei sogni, lei non aveva niente…-
-No, Fred.- mormorò Astoria. –Non ho più nessun sogno. In questo mondo non c’è posto per i sogni.-
La ragazza si avvicinò di più al ritratto. E lei che non parlava mai, parlò un’altra volta. Perché quando rinunci ai tuoi sogni e stai per perdere tutto, dimentichi tutte le promesse che hai fatto a te stessa.
-Nessuno sentirebbe la mia mancanza.- disse, mentre spariva oltra il ritratto.
Quando Fred rispose, Astoria era già troppo lontana per sentire.
-Non è vero. Io la sentirei.- mormorò.
E poi si rese conto che doveva seguirla, perché lei non poteva rinunciare ai suoi sogni.

(193 parole)

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Capitolo 5
*** V: Dream ***


Dream - Lei non se n'è andata
V: Dream


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-Ci rincontreremo di nuovo. E dopo potremo parlare di tutto. Forse io non riconoscerò te, e tu non riconoscerai me. Ma ci rincontreremo di nuovo. Un giorno. Te lo prometto!-  (Naminé, Kingdom Hearts II)


Quando l’aveva vista morire, per colpa di quell’esplosione si era sentito… come se il cuore gli si stesse spezzando. Era morta al suo posto, mentre fuggiva dai suoi sogni.
E Fred aveva ricevuto una “punizione”, ogni notte il suo ricordo lo tormentava.
All’inizio era solo una bambina di undici anni che non parlava mai, che si limitava a guardarlo con i suoi grandi occhi verdi. Poi la situazione peggiorò e divenne una ragazzina di tredici anni che gli parlava dei suoi sogni.
Quando divenne una quindicenne che aveva iniziato a dimenticare come si sognava, Fred iniziò a credere che non sarebbe più riuscito ad andare avanti.
Quano era sul punto di impazzire, Astoria ritornò ad essere una bambina di undici anni. Non parlava mai, quando aveva undici anni, eppure una notte parlò.
-Ci rincontreremo di nuovo. E dopo potremo parlare di tutto. Forse io non riconoscerò te, e tu non riconoscerai me. Ma ci rincontreremo di nuovo. Un giorno. Te lo prometto!- aveva detto, allegra.
E poi era sparita, così, semplicemente. Era sparita nel nulla, così come dal nulla era apparsa quando Fred l’aveva conosciuta.
-E’ una promessa.- aveva mormorato Fred, nel sogno. Ma era come l’ultima volta, lei se n’era già andata.
E non sarebbe più tornata, nemmeno nei sogni di Fred. Poteva solo ricordare quella bambina di undici anni, con gli occhi verdi.
Non parlava mai.

(228 parole)




Il giudizio:
Grammatica ed Ortografia: 9.92/10

In realtà non mi pèiace parlare e basta. (ti è sfuggita una è di più, la considero una distrazione)
DISTRAZIONE: -0.02

Ma lei non si era arreso (hai sbagliato genere, si dice arresa, la considero una distrazione)
DISTRAZIONE: -0.02

mentre spariva oltra il ritratto (oltre il ritratto, altra distrazione)
DISTRAZIONE: -0.02

nemmeno nei sogni di Fred. poteva solo ricordare (hai fatto un'altra distrazione, ci va la maiuscola a poteva)
DISTRAZIONE: -0.02

Lessico e Stile: 9.95/10

Ho trovato questa frase che secondo me stonava un pochino con il resto della storia:

Perché non voleva che qualcun altro bambino crescesse senza madre (stona un po' questa frase, meglio scriverla in questo modo: perché non voleva che qualche altro bambino crescesse senza madre)
-0.05

Originalità: 10/10

Accidenti a te e alle tue idee, ho trovato questa coppia davvero interessante e convincente. Ho pianto come una fontana e il tuo aver fatto morire Astoria al posto di Fred nella battaglia di Hogwarts davvero molto azzeccata. Brava!

IC Personaggi: 10/10

Di Astoria non sappiamo quasi niente, ma ritengo che tu le abbia dato una perfetta caratterizzazione. Fred, invece, mi sembra altamente IC, il suo essere sempre sognatore e ridere sopra ad ogni cosa. Brava!

Gradimento personale: 10/10

Complimenti, non avevo mai letto qualcosa su questa coppia prima di conoscere te e quindi sei stata assolutamente molto brava, mi hai convinto che possa essere una coppia possibile. Brava!

Totale: 49.87/50

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