Dimentica il presente e il sogno realtà diverrà.

di SheBeliebes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tipica giornata, o forse no? ***
Capitolo 2: *** Il pranzo. ***
Capitolo 3: *** Sei mia, Cenerentola. ***
Capitolo 4: *** Ed esistiamo solo io e lui. ***
Capitolo 5: *** Will u marry me? ***
Capitolo 6: *** Just... I love u. ***
Capitolo 7: *** A Happily Ever After. ***



Capitolo 1
*** Tipica giornata, o forse no? ***


Avete presente quelle mattine in cui ci si sveglia con le paturnie? Niente va bene, e tutti rompono i coglioni? Beh, è proprio uno di quei giorni. Dalla finestra entrano pochi raggi del sole mattutino, il cielo è azzurro, ma appena coperto da un leggero strato che può sembrare nebbia ma risulta essere invece solo l'afa del caldo di fine agosto. Tipica mattinata in cui vorresti essere svegliata da un abbraccio e coccolata finchè non passano i brutti pensieri, ma no, quella non è la mia vita. 
Sento già la voce di Amanda, o come la chiamo io, Crudelia, urlare giù dalle scale. 
-Christine! Brutta idiota che non sei altro, devi preparare il salotto! Abbiamo ospiti a cena!!!
Dico io, sono le nove del mattino e già pensi agli ospiti per la cena? A beh certo, quando sono gli altri ad occuparsi di tutto è più semplice, no?
Amanda sposò mio padre quando avevo solo tre anni, mia madre morì partorendomi. Papà, Brian, mi ha lasciato appena quattro dopo, anche lui a causa di una morte precoce. Sono nove anni che sopporto questo strazio, 'Christine fai quello, Christine fai quell'altro', Amanda e sua figlia Brigitte mi detestano, ma sono costrette a tenermi con loro, almeno finche non avrò diciotto anni, e ahimè ne mancano ancora due.
E così passa la mattinata, tra pulizie ed insulti dalle tiranne. 

Vi ricorderà Cenerentola: la matrigna cattiva, la sorellastra scorbutica e la faccende. Peccato che qui non ci sia nessun bel principe azzurro pronto a salvarmi da tutto ciò portandomi via nel suo castello incantato in groppa al suo cavallo bianco.

Oggi conosceremo il ragazzo che sposerà Crudelia Junior, ed io farei volentieri a meno di un'altra delle galanti cene di Amanda che creano solo disordine, ma come ho già detto, a lei che importa? Sono io che pulisco alla fine. 
Mi fa quasi pena pensare a quel poveraccio che sposerà Brigitte e la sopporterà per il resto della sua vita, ma prima ma la leva da casa e meglio è.
 
Alle otto suona il campanello.
-Christine?!?! Sei sorda? Ha suonato il campanello! Corri ad aprire!-grida il mostro.
-Ma mi sto rendendo presentabile-ribatto dalla mia camera mentre mi aggiusto i capelli.
-Vai ad aprire!!! Tu guardala! Vuole fare la mantenuta senza sforsarzi neppure!
Mantenuta de lo do io! Sei tu che campi con i soldi che mio padre mi ha lasciato in eredità.
Scendo in salotto con ancora gli abiti da casa in dosso, apro la porta.
Una donnina mi appare davanti con un sorriso in volto, al suo seguito c'è un ragazzo che la supera di gran lunga in statura, i suoi occhi hanno il colore del caramello e i suoi capelli sono come...il grano. Mi lancia un sorriso, uno di quelli da togliere il fiato anche se l'unico movimento che fa è incurvare appena gli angoli delle labbra.
-Tu devi essere Brigitte, piacere, Justin-sussurra, quasi, sensualmente..
-Ehm...no, sono Christine, la sorellastra.-rispondo timidamente stringendo appena la mano che mi ha porto durante la precedente frase. 
-Oh Amanda! E' una bellissima ragazza, dovresti cercare marito anche a lei.-afferma la madre del 'dio greco' alla belva che è appena entrata in salotto seguita da quell'obrobrio della figlia. Devo ammettere che è davvero brutta! Così agghindata poi, sembra un pagliaccio.
-Ma che marito e marito Patricia! Non troverà mai un pretendente! E ora vestiti, guarda come ti presenti agli ospiti!
-Si-sussurro con voce flebile diregendomi per le scale. Sbaglio o è lei che non mi ha neppure dato il tempo di cambiarmi?
Rapidemente mi cambio per la serata, indosso una abito corto color rosa antico con una fascia lavorata sul seno, calzo della scarpe col tacco e lascio sciolti i miei capelli color miele bruno. Trucco appena i miei occhi verdi e dipingo di rosa le labbra. 
Esco rapidamente dalla mia camera, ci ho messo molto e Crudelia sarà arrabbiata di aver dovuto servire lei stessa l'aperitivo. Non appena fuori la porta mi scontro con qual cosa, o meglio qualcuno.
-Scusa!-esclamo imbarazzata alzando lo sguardo verso quegli occhi che ruberebbero l'anima a chiunque.
-Figurati! Colpa mia.-afferma lui poggiando le mani sulle mie che sono sul suo petto.-tutto ok?
Annuisco paonazza per la vergogna, mi allontano da lui sistemandomi il vestito.
-Il bagno?-chiede.
-Seconda porta a sinistra.
-Grazie.-risponde semplicemente lasciandomi con un altro sorriso, questa volta non come il primo, ma ancor più bello, mostrandomi tutti i denti. Di tutta risposta lo imito.
-Aspetta!-dice girandosi.
-Si?-chiedo perplessa fermandomi e voltandomi verso di lui.
-Ti tratta sempre così?
Lo guardo imbrarazzata.
-Lo...lo hai notato?
-E' palese...ti usa come servetta, eh?
-Già-rispondo accennando una ristata con aria amareggiata.
Poggia le labbra sulla mia fronte.
-Sei una splendida ragazza-si allontana appena da me- te la caverai.
Mi fa l'occhiolino per poi voltarsi e sparire dietro la porta del bagno.
Sento il cuore andare per conto suo, farà tre milioni di battiti al secondo. Dio Christine, calmati, ti stai prendendo una cotta per il ragazzo che deve sposare la belva junior.

Questa è la mia nuova storia...vi piace? Lasciatemi i vostri pareri nelle recensioni, sono curiosa! E mi raccomando, ne voglio tante, eh!
 

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Capitolo 2
*** Il pranzo. ***


 
Sento qualcuno sbattere contro il mio petto.
-Scusa!-esclama Christine guardandomi negli occhi e arrossendo violentemente.
-Figurati! Colpa mia!-prendo le sue mani che sono poggiate sul mio petto tra le mie-Tutto ok?
Annuisce e si sistema il vestito. 
 
E' tutta la mattina che non riesco a smettere a questa scena. Quella ragazza mi ha stregato, e con quegli occhi color smeraldo mi ha letteralmente fatto perdere la testa. Ogni volta che chiudo gli occhi mi immagino quel suo visino perfetto, ingenuo, con quelle guance che si arrossavano ogni volta che il mio sguardo incontrava il suo. 
Distrattamente continuo a girare in caffellatte che ho daventi finchè mia madre non mi distoglie dei miei pensieri.
-Bella serata quella di ieri, eh?
-S...si
-A che pensi?
-Non voglio sposarla, non mi piace.
-Non deve piacere a te! Sai che è una ragazza di buona famiglia, ricca, bene educata...-la interrompo.
-E se io volessi cercare l'amore vero?
-Non puoi, ormai è tutto deciso, tra poche settimane si terrà il matrimonio.
 
Christine.
Non riesco a smettere di pensare a Justin, mi ero ripromessa che non lo avrei più fatto, ma quando penso a lui tutto è più bello, persino lavare le scale sembra piacevole. Sembrerà quasi un'idiozia, ma da quando l'ho visto ho iniziato a credere nel colpo di fulmine. Ogni volta che ieri sera incontravo i suoi occhi sentivo i brividi salirmi per la schiena, e le guance mi si arrossavano.
-Sistema il salotto! Justin e Patricia vengono a pranzo qui.-grida Crudelia con tono autorevole. Dio! Justin, qui...di nuovo. Solo al pensiero le mani iniziano a tremarmi.
-Ooh!! Justin! Devo farmi bella!!!-esclama Brigitte correndo nella sua camera per trasformari in un pagliaccio. Si sa...lei non ha la più pallida idea di cosa voglia dire avere un po' di finezza, è sempre così eccessiva...
-Allora!?!!? Sbrigati!-Ordina Amanda. -e questa volta fatti trovare pronta per quando arriano gli ospiti.
Sistemo e preparo il pranzo, poi corro a cambiarmi. So che non piacerò mai a Justin, ma voglio rendermi presentabile...solo al pensiero che tra poco arriverà vado in panico. Non mi è mai successa una cosa simile per un ragazzo, è come se tutte le emozioni che provo fossero amplificate all'ennesima potenza.
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Verso l'ora di pranzo sento suonare alla porta, corro ad aprire tentando di non cadere dalle scarpe col tacco che porto. La mamma di Justin mi saluta con un sorriso, la trovo una donna dolcissima. Justin, che si trova subito dietro di lei, mi circonda la vita con un braccio e mi stampa un bacio su una guancia.
-Ciao-aggiunge poi con voce bassa. Sento un calore infuocarmi le guance.
-Ciao...-rispondo tremolante, lui sorride, lo faccio a mia volta. Mi sento così presa dal momento che vorrei non finisse mai. Ogni gesto che fa mi rapisce completamente.
-Cara!!!-grida Amanda entrando in salotto seguita da quella bestia che chiama figlia. Si salutano mentre Brigitte si fionda su Justin.
-Amore mio!!!!-esclama con voce stridula lanciandoglisi letteralmente sopra. Povero, insomma, oltra ad essere brutta è anche enormemente grassa, penso lo abbia ucciso.
Lui caccia un sorriso sbilenco, finto e mal riuscito. 
Dopo poco tutti si siedono a tavola, porto da mangiare e mi aggiungo a loro. 
-Quindi le nozze sono per i primi di Ottobre!?-chiede Amanda entusiasta.
-Esattemente tra sei settimane!-conferma Pattie.
Gli occhi di Brigitte iniziano a brillare, lo sguardo di Justin si fa cupo. 
-Non sei contendo amore mio?-gli chiede.
-Certo!-forza un sorriso. Mi mordicchi le labbra e mi alzo per sparecchiare. Sento come un vuoto dentro me, non so cosa possa essere, insomma per Justin ho solo una cotta, eppure perchè ci sto così male? 
Dopo poco la serata si sposta in salotto, gli altri stanno prendendo il dolce comodi sul divano mentre io lavo i piatti in cucina.
-Hei..-sussurra una voce maschile alle mie spalle, mentre una mano si appoggia sul mio fianco.
-Perchè non sei di la con noi a prendere il dolce?
-Devo lavare i piatti, no?
-Dai ti aiuto così poi vieni di la.
-Non c'è bisogno...un attimo e ho finito.-dico asciugando uno degli ultimi piatti.
-Sai...a volte mi ricordi Cenerentola.-dice con un mezzo sorriso sul viso, cli faccio un sorrisino anche io.
-Peccato non non troverò mai il mio principe azzurro che mi porterà via da tutto questo...-mi giro verso di lui che si è appoggianto al ripiano proprio di fianco a me.
-Magari potrebbe essere più vicino di quanto pensi...-poggia la mano sotto il mio mento e mi accarezza una guancia col pollice avvicinando il suo viso al mio, sento il suo respiro sulle labbra, Il mio sguardo si sposta nervosamente dalla sua bocca, che ormai è vicinissima alla mia, ai suoi occhi.
-Ragazzina, mamma ha detto che devi...COSA SUCCEDE QUI??- Io e Justin ci allontaniamo velocemente.
-Cosa stavi facendo col mio fidanzato?!?!?-mi grida contro Brigitte.
-N...niente....-dico cercando di difendermi spaventata per quello che mi aspetterà dopo.
-Me la paghi, lo dico alla mamma. 
Corre via dalla cucina seguita da Justin che mi lancia un'occhiata come a chiedermi scusa.

Ecco il secondo capitolo! So che è un secolo che non aggiorno...perdonatemi! Comunque sabato partirò e non penso di poter pubblicare altri capitoli finchè non torno...ma non si sa mai!  Comunque, mi piacerebbe ricevere delle recensioni per sapere cosa ne pensate. 
Un bacio :)

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Capitolo 3
*** Sei mia, Cenerentola. ***


-Cosa è successo prima in cucina?!-grida Amanda con aria arrabiata. Justin e Patricia sono andati via da solo pochi minuti e io sto già qui a subirmi la predica.
-Non è successo nulla.-rispondo flebilmente.
-Come non è successo niente?!?! Brigitte a detto di avervi visti vicinissimi, come se vi stesse baciando.
Apro la bocca per rispondere quando belva junior mi precede.
-Si mamma! Erano vicini così!-fa segno con le mani e scoppia a piangere. Potrebbe fare l'attrice.
-Senti Amanda io...io non ho fatto niente.-replico.
-Senti ragazzina tu non incanti nessuno, non uscirai più da casa e quando Justin sarà qui non lo vedrai. Capito?!?!?
-Tu non sei nessuno per dirmi cosa posso e cosa non posso fare!-le grido contro. Non ho mai avuto il coraggio di fare una cosa simile. La sua mano parte a tutta velocità colpendomi il viso, cado a terra tanta è stata la sua violenza. I miei occhi si riempiono di lacrime.
-Non permetterti più di rispondere così! E ora vai in camera tua!
Corro nella mia stanza piangendo, mi chiudo dentro e mi lancio sul letto. La guancia mi brucia, ma brucia più il fatto di non poter vedere Justin. Prima, quando mi ha quasi baciata ho provano una serie di diversi sentimenti che mi hanno letteralmente fatto contorcere lo stomaco. 
 
Justin
Sono passate due settimane da quella sera, manca solo un mese alle nozze e oggi andremmo a cena a casa loro per discutere dei preparativi.
Mia madre suona al campanello ed io aspetto entusiasta che Christine venga ad aprire, ma con mi sorpresa mi trovo Amanda davanti con al suo seguito Brigitte che mi si lancia abbosso. La guardo schifato. Quando ci sediamo a tavola mi aspetto l'arrivo di Chris con il primo, mentre con mio stupore è anche questa volta Amanda a prendere il suo posto, seppur sia scocciata. Per tutta la cena della piccola nemmeno l'ombra, vorrei chidere a quella strega della sua matrigna dove si trova, ma sarebbe sconveniente soprattutto dopo l'accaduto di quella sera. In queste settimane non ho mai smesso di pensare a lei, tanto che quasi dimenticavo che devo sposare la sua sorellastra. 
Con la scusa del bagno mi dirigo al piano di sopra, trovo la camera dalla quale è uscita Christine quella volta che vi siamo scontrati. Busso, ma non ottengo alcuna risposta, quindi entro. La trovo stesa a pancia in già sul letto intenta ad ascoltare musica e a sfogliare una rivista. Ha le gambe piegate e i piedi intrecciati, indossa solo dei pantaloncini e una maglia piuttosto corta. Chiudo a chiave la porta e mi siedo sul letto accanto a lei. Solo dopo avergli accarezzato la schiena si accorge della mia presenza, sobbalzando. Le sorrido mentre con aria incredula si leva le cuffie. 
-Che...che ci fai qui?
-Ti cercavo.-le rispondo dolcemente. Ha un'aria così... spaventata.-cos'hai?
-Se ti vedono qui ci ammazzano.-sussurra quasi.
-Ho chiuso a chiave. Comunque, perchè non sei scesa?
-Amanda non vuole che ci vediamo...dopo quella sera...quando Brigitte le ha raccontato quella cosa si è talmente arrabiata che non mi fa uscire di casa, e tutte le volte che tu sarai qui dovrò stare chiusa in camera.
-Mi...mi dispiace...-mi sento in colpa, infondo sono stato io...-vuoi che ci parli? Insomma ho fatto tutto io.
Sorride.
-Non preoccuparti, anzi, sono contenta di non dover servire la cena. 
Ridiamo insieme.
Le sposto una ciocca di capelli non raccolta dalla coda dal viso.
-Come stai?-Dio Justin, qualcosa di più scemo non potevi dirlo, sorride di nuovo, amo il suo sorriso.
-Bene, e tu?-chiede girandosi sulla schiena.
-Benissimo.-poggio la mano sul ventre piatto che quella magliettina lascia scoperto, scendo ad accarezzarle il fianco.-sei davvero bellissima 'sta sera.
-G...grazie.-sussurra arrossendo violentemente- Sai...forse dovresti andare, non voglio ti scoprano.
-Posso fare una cosa prima?-le chiedo.
-Certo.-mi guarda perplessa e si tira su sui gomiti. Le prendo il mento e lentamente mi avvicino alle sue labbra. La sento tremare mentre mentre fissa ogni mio movimento. Le mie labbra finalmente sono sulle sue e automaticamente gli occhi di entrambi si chiudono. Le accarezzo le labbra con la punta della lingua facendomi poi spazio nella sua bocca. Noto che sorride nonostante abbia le labbra impegnate, le accarezzo una guancia e la faccio ristendere mentre gioca con i miei capelli. Mi allontano e la guardo negli occhi. 
-Ora devo scendere.-il suo sorriso si spegne, ma poi annuisce. Le accarezzo il viso.
-Sei mia, Cenerentola.
-Oh...quindi tu sei il mio tanto atteso principe azzurro?
Annuisco e le do un bacio a stampo per poi uscire dalla sua camera e tornare al piano di sotto.
 
Christine
Osservo Justin uscire dalla mia camera, soffoco un grido contro il cuscino. Ho appena dato il mio primo bacio al ragazzo dei miei sogni, non riesco a smettere di sorridere. 
Peccato che sia tutto sbagliato, che lui non possa essere il mio principe azzurro.

Ecco qui! Vi ho messo il capitolo. Due in un giorno solo perchè poi parto! Dopo questo non so davvero se riuscirò a postarne un'altro, per favore recensite in tante, ci tengo :)

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Capitolo 4
*** Ed esistiamo solo io e lui. ***


Intanto vorrei consigliarvi di leggere il capitolo con questa canzone in sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=wuRNsybk8To Non amo la musica italiana, ma questa canzone la trovo un capolavoro, oltretutto è adatta alla parte finale del capitolo, l'hanno trasmessa alla radio proprio mentre pensavo a come continuare.
Sono passate quasi altre due settimane dal giorno in cui Justin mi ha baciata. Ogni suo gesto in quel momento mi portava via, i miei occhi immersi nei suoi, e un attimo dopo le nostre labbra che gicavano tra loro. Sentivo il cuore che quasi mi usciva dal petto. Quel momento, durato non più di un paio di minuti, non fa altro che alimentare le mie stupide fantasie. Ci si può innamorare di qualcuno che si è visto così poche volte? Boh, sembrerà una pazzia, sarà che non so niente di queste cosa, eppure dal primo attimo in cui l'ho visto qualcosa è scattato in me...le mani sudavano, il cuore accellerava i battiti e le guance si arrossavano.
Continuo a scarabbocchiare su quel quadernino cose senza senso, cuoricini, scritte, il suo nome. Quello stupido quaderno sa tutto di me, è un po' il mio diario segreto che tengo da quando mio padre se n'èandato, Generalmente c'era scritto quanto vorrei una famiglia o quanto odiassi Amanda, ma da quando avevo conosciuto Justin, un mese quasi, tutto era cambiato, come fosse il centro di ogni mio pensiero. 
Sento il campanello suonare, e dato che sono sola scendo ad aprire. Mi trovo davanti la figura di Justin. Incantata e stupitia lo fisso un attimo mentre inizia a parlare imbarazzato.
-Io...emh ero venuto a prendere...-non finisce la frase che si lancia su di me baciandomi. Resto stupita da quel gesto, mi lascio andare, finchè lentamente non si stacca.
-Scusa...-arrossisce.-non c'è nessuno in casa vero?
Gli faccio cenno di no e lo faccio entrare, prima che uno dei due possa dire qualcosa mi suona il telefono.
 
-Pronto?
-Christine! Tra poco passerà Justin a prendere l'anello per il fidanzamento di domani sera, attenta a quello che combini. Noi torniamo tardi, dopo cena, ora andiamo dal parrucchiere e dall'estetista.
Attacca.
 
Già, dimenticavo che domani ci sarà il fidanzamento ufficiale, dove Justin chederà davanti a tutti a Brigitte di sposarlo, anche io dovrò assistere.
 
-Quindi devi prendere questo?-chideo porgendogli l'anello.
Annuisce.
-Quando tornano?
-Dopo cena.
-Posso restare qui con te?
Annuisco arrossendo, lui mi fa questo stupido effetto.
 
Ci stendiamo sul letto della mia camera, mi tiene tra le sue braccia in modo affettuoso. 
Le sue labbra si muovono delicate sulle mie, le nostre gambe sono intrecciate e le sue mani mi accarezzano la schiena e le cosce lasciate scoperte dai pantaloncini. Mi alza la maglietta, ma quando fa per togliermela lo fermo insicura. Mi guarda negli occhi quasi a rassicurarmi.
-Raccontami qualcosa di te...-dice giocherellando con i miei capelli.
-Cosa vorresti sapere?
-Qualunque cosa...non so...non ci conosciamo per niente.
Gli sorrido dolcemente.
-Non penso ci sia molto da sapere su di me...sono una ragazza semplice, inguaribile romantica e sognatrice. La vita che faccio non mi piace, mia madre morì partorendomi, e quattro anni dopo mio padre sposò Amanda, quando avevo sette anni anche lui mi lasciò sola.
-Il matrimonio tra tuo padre e Amanda è stato combinato?
Gli faccio cenno di no.
-E' stata una scelta di convenienza... quello dei miei fu un matrimonio combinato, ma mio padre mi ha sempre parlato del loro come un grande amore. Quando si sposarono mia madre aveva sedici anni e mio padre ventuno, l'anello con cui farai la proposta a Brigitte è lo stesso che unì i miei genitori, quattro anni dopo, poi, nacqui io.-racconto un po' malinconica.
-Dimmi qualcosa di te.
Sospira.
-Non so bene come definirmi...boh forse un po' strano...-accenna un sorriso che automaticamente fa sorridere anche me mentre mi accoccolo a lui- ma comunque penso di essere dolce, un bravo ragazzo infondo. Vivo con mia madre da sempre, i miei si sono separati quando ero piccolo, ora mio padre ha un'altra famiglia con due bambini. Mi ebbero a soli diciotto anni, fui un po' una sorpresa...fu quasi uno scandolo quando mia madre, figlia di ricchi imprenditori rimase incinta senza essere sposata, così a scanso di equivoci, ha scelto per me il matrimonio combinato.-sospira dirigendo lo sguardo verso il muro dall'altro lato della stanza. Distrattamente gli accarezzo il petto mentre il suo sguardo torna su di me. Ancora un altro bacio, ancora altri brividi. Lascio che inizi a spogliarmi mentre faccio lo stesso.
Tra un bacio e l'altro non rispondiamo più dei nostri gesti, sento il suo respiro pensante sul collo. Entrambi siamo solo con l'intimo indosso.
-Sicura di volerlo fare?-mi chiede affannato.
Annuisco insicura. E' sbagliato, so che è sbagliato, è la prima volta per me, forse anche per lui ma tutto in questo momento sembra terribilmente perfetto. 
Le sue labbra al contatto con ogni centimetro del mio corpo mi fanno rabbrividire, le sue mani bollenti mi accarezzano togliendomi ogni indumento rimasto. Faccio lo stesso con lui.
Mi fissa alcuni secondi negli occhi, so di essere rossa, sono davvero molto imbarazzata. 
Dopo un attimo di acuto dolore inizio a sentire una scarica di piacere. Il suo corpo caldo e imperlato di sudore si muove sul mio mentre le mani mi accarezzano e la bocca mi bacia in continuazione. Tengo le labbra premute sul suo collo o sulle sue per non emettere gemiti, che spesso però scappano. Dopo un po' anche lui inizia a trattenersi, poggia la bocca sulla mia soffocando il piacere di entrambi, finchè stanco e sudato non si stende accanto a me facendomi stendere completamente sul suo corpo.
E' una situazione imbarazzante trovarmi nuda completamente sdraiata su di lui, ma è tutto così bello. 
La mia testa nell'incavo del suo collo, i nostri petti che fanno rapidi su e giù a causa dei respiri affannati, il suo profumo che mi inebria le narici.
Gli accarezzo il petto con una mano mentre lui dolcemente sfiora la mia schiena. 
-Sei stupenda.-continua a sussurrare con poco fiato, gli lascio un piccola bacio sul collo.
Dopo pochi minuti mi accarezza i capelli baciandomi la fronte.
-Devo andare.
Annuisco.
Rapidamente si veste. 
-Ricorda l'anello.-dico indicando la scatoletta che è rimasta sul comodino restando avvolta tra le coperte che profumano di noi. 
Mi lascia un ultimo bacio e esce.
 
Non so cosa ci sia tra noi, eppure non abbiamo bisogno di parole, uno sguardo ed esistiamo solo io e lui.
 
Mi rotolo nel letto scoppiando a piangere non appena la porta si chiude. Perchè deve essere tutto così difficile?
Sento la porta riaprirsi e in un attimo trovo Justin con le labbra incollate nuovamente alle mie.
-Non piangere, ti prego. Fa male anche a me.-sussura per poi darmi un altro bacio e allontanarsi.


Spero questo capitolo vi sia piaciuto, personalmente lo adoro! Intanto questi sono i personaggi:
Christine:
 http://weheartit.com/entry/33305738 volevo rispecchiasse l'innocenza in persona, questo è quello che ho trovato...anche se nella mia mente ha i capelli più scuri.
Justin (suppongo lo conosciate LOL):
 http://weheartit.com/entry/34179497
Pattie (che qui chiamiamo Patricia perchè è più elegante ù.ù): http://weheartit.com/entry/27531710
Per quanto riguarda Amanda e Brigitte ancora non ho trovato delle foto adatte, ve le posterò al più presto :)
Lasciatemi una recensione!

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Capitolo 5
*** Will u marry me? ***


Mi trovo a casa Bieber, oggi e la sera del fidanzamento ufficiale. Mi sento morire dentro, mentre mi passano per la mente le immagini di ieri pomeriggio quando io e Justin facemmo l'amore. 
Mi si avvicina un ragazzo alto, riccio, con i capelli rossi e gli occhi verdi.
-Piacere, Sir Nicholas. Mi concede questo ballo?-annuisco perplessa. Sono finita alla corte della regina Elisabetta senza accorgermene?
Iniziamo a ballare su una musica lenta, mentre questo Sir...blatera qualcosa a cui non do ascolto mentre fisso Justin e Brigitte stretti l'un l'altra. Lui mi guarda un attimo come per vedere se lo stessi fissando, poi riporta lo sguardo su un punto impreciso della stanza.
Quando la canzone finisce Amanda annuncia eccitata che ora avverrà il fidanzamento. Gli occhi di Justin si posano nuovamente sui miei poco prima che mi volti per uscire sulla terrazza della sala principale.
 
 
Justin
Mi volto verso Christine che mi guarda a sua volta. I suoi occhi sono tristi e lucidi. Si volta dirigendosi verso la terrazza. Punto nuovamente lo sguardo su Brigitte, mi avvicino a lei inginocchiandomi. Intorno a noi è pieno di gente agghindata per la sarata, lei e tutta elettrizzata mentre io fingo un largo sorriso.
-Brigitte, mi vuoi sposare?-chiedo aprendo la scatoletta dell'anello.
Lei con le lacrime agli occhi grida un "siiii certo che lo voglio!"
Le metto l'anello al dito poco prima che si fiondi su di me baciandomi.
Uno scroscio di applausi ci accompagna. 
Dopo poco la muscia riparte e con una scusa mi allontano da Brigitte andando sulla terrazza desolata, se non per Christine, che fissa il cielo poggiata alla ringhiera. La abbraccio da dietro lasciandole un baci tra i capelli. Si gira quasi spaventata.
-Justin!-sussurra portandosi una mano al petto-mi hai spaventata!
Noto le lacrime lungo le sue guance e le asciugo dolcemente.
-Pensavo di trovarti con quel...Sir Nicholas, vi ho visti prima, sai?
Mi sorride spostandosi una ciocca di capelli dal viso.
-Non mi piace-dice arricciando il naso.
-Mmh...e ti piace qualcun'altro?-chiedo furbo.
-Beh, veramente si...
Mi guarda dritto negli occhi e la bacio dolcemente.
-Forse è meglio evitare.-sussurra poggiandomi una mano sul petto.
Annuisco.
-Ci...ci sarai al matrimonio?
-Non so...penso che mi darò malata...-si tortura le mani e mi guarda trattenendo le lacrime.
-Christine! Ti stavo cercando-dice una voce dietro le sue spalle. Nicholas. 
-Beh io rientro.
Mi volto per tornare nel salone, sento la gelosia corrodermi dentro. Quel tipo, ci sta spudoratamente provando con la mia piccola Christine. Ma io mi sposerò, tra due settimane.
 
 
**
 
La chiesa è stracolma di gente, i miei migliori amici sono qui vicino a me a farmi da testimoni e i miei si trovano seduti nelle prime file. Le porte si aprono e vedo Brigitte agghindata come una bomboniera gigante entrare a ritmo del "ta da tata, ta da tata". Deglutisco allentandomi il nodo della cravatta.
Dopo poco inizia la cerimonia. L'essere la mia futura moglie mi lancia sguardi provocanti che non ricambio.
Arriva il momento fatidico.
-Vuoi tu, Justin Drew Bieber prendere come tua legittima sposa Brigitte Emily Charleston?-(Charleston è il cognome del padre di Christine).


Grazie per le 4 recensioni al capitolo precedente! Qui riusciremo ad arrivare a 5? So che è corto, ma un po' di suspance è necessaria, no? Ditemi cosa  pensate sia del capitolo che dell'andamento della storia in generale, ci tengo! 
Un bacio :)

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Capitolo 6
*** Just... I love u. ***


Sono chiusa da ore in camera a piangere. Continuo a ripetermi che devo farmene una ragione, eppure il mio cuore non vuole dare retta al cervello e le lacrime continuano a solcare il mio volto. Gli occhi bruciano e mi fa male la testa. Ho detto ad Amanda di non sentirmi bene, e lei sembrava felice che non partecipassi al matrimonio. Chissà cosa staranno facendo ora. Magari stanno correndo fuori dalla chiesa sotto una pioggia di riso. Poggio la testa sul cuscino e prendo un lungo respiro. Il campanello suona ed io svogliatamete scendo al piano di sotto asciugandomi le lacrime. Sgrano gli occhi vedendo Justin in giacca e cravatta davanti a me. Le sue labbra sono sulle mie nel giro di neanche un secondo. Gioco con i suoi capelli mentre mi stringe a se in un fortissimo abbraccio. Allontano le nostre bocche.
-Cosa ci fai qui, Justin? Che hai combinato?!?!
-Io...io-si interrompe passandosi le mani tra i capelli-io ho detto di no e sono corso via in macchina.-eslcama quasi spaventato. Noto li occhi lucidi, forse ha pianto.
Lo guardo a bocca aperta.
-Tu...tu sei pazzo.
-Vieni via con me.-mi accarezza una guancia.-ti prego, fai le valige e andiamo-sussurra.
Lo prendo per mano e corro in camera tirando fuori un borsone che inizo a riempire di abiti col suo aiuto.
Dopo pochi minuti lo lancia dalla finestra fino a farlo atterrare proprio accanto alla sua auto. Sento la porta della camera sbattere e vedo Amanda seguita da Brigitte in lacrime e Pattie entrare, automaticamente mi stringo al petto di Justin. 
-Tu!-grida puntandomi il dito contro-io lo sapevo che centravi qualcosa! Brutta ragazzina!!!-mi tira per un braccio avvicinadomi a sè. Se fosse un cartone animato in questo momento vedrei il fumo uscirle dalle orecchie e dal naso.
-Voi stavte facendo un complotto contro di noi!-sta per darmi uno schiaffo quando Justin mi tira a se.
-Lei non c'entra niente.-mi fa mettere dietro di lui. -io non voglio sposare lei-indica Birigtte mentre io, nascosta dietro lui, stringo la sua giacca tra le mani e piango poggiando fronte alla sua schiena.-Io sono innamorato di Christine.
Mi prende per mano trasciandomi giù per le scale. Sento il cuore accellerare il battiti più che mai, un po' per l'adrenalina, un po' per quello che ha appena detto. 
Apre l'auto buttando giù la valigia di Brigitte già pronta per il viaggio di nozze e mette il mio borsone nel porta bagagli facendomi segno di salire. Dopo pochi attimi stiamo sfrecciando in strada a tutta velocità.
-Pensi davvero quello che hai detto prima?-chiedo imbarazzata.
-Cosa?-fa il vago.
-Qu...quello che hai detto prima ad Amanda-le mie guance si fanno rosse mentre si fa scappare un sorrisetto capendo cosa intendessi.
-Cosa?-ripete.
-Dai Justin hai capito benissimo...
-Ti vergogni tanto a dirlo?
Annuisco avvampando.
-Si, si lo intendevo davvero. Io sono innamorato di te.-porta un attimo lo sguardo su di me per poi tornare a fissare attento la strada.
-A...anche io....-deglutisco. 
Non penso esista persona più timida di me, inoltre lui mi mette terribilmente in soggezione.
Mi asciugo le guance ancora bagnate facendo un mezzo sorriso.
-Dove andremo ora?-sussurro.
Sospira rumorosamente scuotendo la testa.-Non lo so...
Intreccia la mia mano alla sua baciandone il dorso mentre entra in un autogrill appena fuori città. 
-Dobbiamo trovare un posto in cui stare.-dice poggiando la testa al sedile mentre tenta di snodarsi la cravatta con pessimi risultati. Lo aiuto mentre mi fa sedere sulle sue gambe. Le sue mani scorrono dolcemente sulla mia schiena.
-Vorrei solo non fosse tutto così difficile-sussurro guardandolo negli occhi.
-Voglio pensare solo a noi due, anche soltanto per un attimo.-congiunge le nostre labbra. Gli sfioro ripetutamente la guancia e intreccio i suoi capelli con le dita. 
Lui in questo momento è tutto ciò che voglio. Dopo la morte di mio padre ho sempre avuto bisogno di sentirmi amata, e lui, lui ci riesce benissimo. In ogni suo gesto trovo un amore ed un affetto che mi riempiono di gioia.

Ecco il capitolo! Volevo farvi aspettare di più, ma abbiamo raggiunto subito le 5 recensioni che ho chiesto quindi vi ho fatto un regalo! Che dite, qui arriviamo a sei? 
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo davvero essendo uno dei capitoli più importanti per la storia! 
Un bacio :)

 

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Capitolo 7
*** A Happily Ever After. ***


Narratore:
Il giorno che scapparono si rifugiarono in uno squallido motel lungo l'autostrada. Li finalmente si trovaro, trovarono loro stessi l'uno con l'aiuto all'altra. Fecero l'amore, lo fecero a lungo, era come se fosse l'unico modo per capire d'appartenersi davvero.
Da quel giorno nulla fu più capace di dividerli.
Brigitte e Amanda non li cercarono mai, i due non sapevano neppure quale fine avessero fatto. Pattie invece era la loro Fata Madrina, aveva sempre voluto il meglio per il figlio, e sapeva che Christine poteva offrirglielo, poteva offrirgli la vera felicità.
Vagarono un po' senza una meta precisa, erano due adolescenti e avevano tutta la vita davanti, avrebbero potuto fare un sacco di cose, sempre insieme. 
Un giorno Christine chiese a Justin di prometterle che se un giorno avessero avuto dei figli non gli avrebbero imposto il matrimonio combinato, e lui, sicuro di se, le rispose che avrebbero lasciato ai loro piccoli tutta la libertà del mondo. 
Poco tempo dopo Justin decise di comprare una casa in un tranquillo paesino e cercò lavoro. 
Un giorno Christine gli disse che doveva parlargli, e fu così che gli diede la notizia, disse al suo amato fidanzato che di li a poco avrebbero avuto un bambino. Quei due ragazzi, poco più che adolescenti avrebbero avuto presto un piccolo Bieber da crescere. Sarebbero diventati una famiglia.  
Non passò molto tempo che Justin le chiese di sposarlo, erano quattro anni ormai che vivevano l'uno per l'altra.
Quando la ragazza si presentò in chiesa con un principesco abito bianco che le fasciava la pancia il ragazzo si sentì mancare il fiato, e alla fine della cerimonia, quando il prete li unì per sempre, Justin le diede un bacio tanto passionale da farle capire quanto fosse vero e profondo il suo amore.
Dopo appena qualche mese Christine diede alla luce una maschietto che chiamarono Jason.
Justin in quel momento era il ragazzo, o forse l'uomo, più felice del mondo. 
Nonostante il pessimo inizio che aveva avuto, la loro storia non fece altro che andare meglio. 
Lei amava lui, lui amava lei. Entrambi amavano la loro piccola creatura che di li in poi non gli avrebbe regalato altro che felicità. 


Era amore, puro amore nato da un piccolo colpo di fulmine. 
 
Nessuno avrebbe mai immaginato che una storia come la loro potesse trasformarsi in una vera fiaba d'amore. 
Il Per Sempre era scritto alla fine del grande libro che era la loro vita, il loro amore.

E vissero per sempre felici e contenti.
 
 
Beh ecco l'ultimo capitolo. Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno seguito la storia e l'hanno recensita, spero lo farete anche qui.
Ne scriverò subito un'altra oltre a finire quella che ho già a metà.
Vorrei sapere cosa ne pensate, sapete ci tengo.
Un bacio :) 
 

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