CAPITOLO
1 – SMISTAMENTO
Hogwarts è, come ogni
anno, calda ed
accogliente. Gli alunni del primo anno entrano nella Sala Grande
ammaliati
dalla sua grandezza e bellezza, camminano con passi incerti, alcune
gambe
tremano sapendo di dover essere smistati.
Le candele che pendono
giù dal soffitto
sono quelle che più attirano l’attenzione dei
nuovi arrivati. Sono finte,
logico.
Questo Deianira l’ha
saputo ancor prima di
arrivare ad Hogwarts. Infatti prima dell’arrivo della sua
lettera lei aveva già
letto il libro “Storia di Hogwarts”. E non
è l’amore per lo studio a
trattenerla ore e ore sui libri, bensì il dover sempre
primeggiare tra tutti perché
lei deve sempre essere la migliore.
I suoi occhi verdi guardano
annoiati lo
smistamento, soffermandosi sui volti delusi di alcuni studenti
evidentemente
non smistati nella Casa in cui credevano di andare. Lei sa cosa
significa
quella sensazione di delusione che si impossessa del corpo, quel
sentirsi
diversi, quell’avere l’amaro in bocca…
perché lei stessa aveva quell’espressione
sette anni fa, quando il Cappello Parlante l’aveva assegnata
ai Serpeverde,
mentre tutta la sua famiglia apparteneva a Grifondoro. E nonostante i
suoi
genitori non le facciano pesare la questione della Casa, lei si sente
diversa, fin troppo…
Si passa una mano tra i capelli
lisci come
spaghetti, ravvivando quell’arancione carota e distogliendo
l’attenzione dai
visi delusi, mettendosi ad ascoltare i discordi di Nicholas e Celine.
Stanno scherzando
sull’ora in cui il ragazzo dai capelli scuri si
presenterà a lezione. Il suo
secondo nome è Ritardo e questo dice tutto.
«Mi spieghi come
diavolo sei finita tra i
Serpeverde?» chiede divertito Nicholas, incuriosito dal
comportamento e dal
carattere tipico più di un Tassorosso o di un Grifondoro. Le
sorride e il
sorriso è il suo punto forte: ne basta uno solo per rendere
sue le ragazze
della sua Casa, tutte tranne Celine a quanto pare.
«Mi sembri abbastanza
intelligente. Il Cappello
non sbaglia mai» risponde la ragazza dagli occhi neri,
così neri che sembra
abbiano ingoiato l’oscurità. Guardarli
è come osservare un cielo senza stelle.
Sorride anche lei, sorride il
sorriso
perfetto. E Nicholas è troppo divertito dalla conversazione
per soffermarsi a
guardarla veramente, dritta negli occhi senza armature. Nessuno
l’ha mai fatto,
nessuno infatti l’ha mai conosciuta davvero.
Seduta dalla parte opposta del
tavolo una
ragazza molto minuta sta allungando il collo per cercare di scorgere
una figura
famigliare tra i Grifondoro. Lo trova quasi subito, lo
riconoscerebbe tra
mille. Sorride, sta chiacchierando. È felice, è
amato. Vorrebbe potergli
parlare ogni volta che vuole, abbracciarlo quando gli va e invece non
può, si
accontenta di guardarsi a distanza, di quei sorrisi che lui gli regala.
E anche
adesso lo fa, incontra i suoi occhi sorridendogli e lei non
può far altro che
ricambiare, sentendo un cantuccio nel suo cuore riscaldarsi.
Peter, suo fratello, è
a soli tre tavoli
distanti da lei. Tre tavoli che li costringono a vivere due vite
opposte,
completamente diverse. Lila non può permettersi di
dimostrare di volergli bene.
«Che fai, guardi il tuo
fidanzato?» la schernisce
acida Faye, guardandola dall’alto verso il basso, assumendo
la sua tipica
faccia da snob. Di lei si può giudicare tutto, perfino il
fatto che si tiri
strategicamente su la divisa in maniera da mostrare un po’ le
gambe, ma la sua
bellezza non si tocca e lei lo sa. Ti guarda con i suoi occhi grandi
azzurri
incorniciati dai capelli lisci perennemente sciolti e con un solo
sguardo
riesce ad ottenere qualsiasi cosa voglia. Spesso però non si
sa se bisogna
temerla di più quando ghigna o quando sorride. Fatto sta che
adesso sta
ghignando. Lila la fulmina con un’occhiata e le risponde
fredda «Almeno io ho
qualcuno da guardare, al contrario tuo che sei ancora sola. O mi
sbaglio?»
Il labbro inferiore di Faye
comincia a
tremare per la rabbia e scambiandosi sguardi di odio, terminano la loro
breve
conversazione.
Nel tavolo dei Corvonero la
maggior parte
della confusione proviene dai posti accanto ad Axel, tra i ragazzi
più popolari
della scuola. Si passa una mano tra i capelli biondo cenere, gesto che
fa ogni
cinque minuti e questo sembra far impazzire le ragazze a cui lui,
però, non
bada minimamente. Finge di seguire la conversazione intrapresa da
alcuni suoi
amici, puntando gli occhi grigi –come
il
cielo nuvoloso, avrebbe aggiunto Dave, suo fratello di dieci
anni – da un’altra
parte. Si ritrova inconsciamente ad osservare una ragazza e non una
qualsiasi.
Osserva la sua timidezza e anche
la sua
tenebrosità farsi largo sul volto e vorrebbe tanto alzarsi e
sedersi accanto a
lei, parlare del cibo e di cose inutili. Invece resta fermo in mezzo ad
una
conversazione di cui non si ricorda manco di che si parli e la guarda.
Nishe,
questo è il suo nome. Nonostante giochino nella stessa
squadra di Quidditch,
Axel di lei sa soltanto quello. Non si sono mai parlati, neanche una
volta.
Nishe si sente osservata, ma non
alza gli
occhi dal suo piatto. Cerca di non pensare al fatto che ha accanto
Layla che
quella sera sembra più intenzionata del solito a vantarsi.
Ripete di quanto sia
brava in qualsiasi materia e ancora le lezioni non sono cominciate. In
più, in
mezzo a quella sfilza di voti, ci infila quale insulto contro Nishe
che, però,
resta in silenzio. Non le sembra intelligente rispondere, abbassarsi al
livello
di quella.
Descritta così, questa
Layla sembrerebbe un
mostro, una rompiscatole per eccellenza –e in parte lo
è – ma non è stata
sempre così. La vita ti cambia, le persone che ti circondano
ti cambiano. Ma soprattutto
ti cambiano le assenze e Layla non vede suo padre da ormai due mesi.
Non vuole
ammetterlo, ma fa maledettamente male, soprattutto se è
costretta a stare con
Crudelia, soprannome che ha affibbiato alla sua matrigna.
Tra i Corvonero
c’è un nuovo arrivato e il
tavolo esplode in grida e applausi, mentre a Sylvia non passa minimante
per il
cervello l’idea di battere le mani: è troppo presa
dal libro che ha cominciato
in treno. La testa è china sulle pagine, può
sentirne l’odore di inchiostro e i
suoi capelli biondi e mossi le ricadono continuamente sul viso,
comprendo i
suoi occhi verde mare.
«Che leggi?»
le chiede Timothy,
avvicinandosi al suo volto.
«Non mi sembri
interessato molto al titolo
del libro» replica lei, con voce molto suadente, alzando lo
sguardo, trovando
questa situazione più interessante del libro. Le sue amiche
scherzano sempre
sui suoi giochetti che mette in pratica con i ragazzi, infatti le piace
più
provocare che avere vere e proprie relazioni.
Quando i suoi occhi incontrano
quelli del
ragazzo rimane un po’ sorpresa: sono di due colori diversi,
uno verde e uno
azzurro. La sua espressione è fredda, non sembra di uno che
voglia filtrare,
così lei acida come non mai, risponde «Sto
leggendo “Il più grande mago oscuro
di tutti i tempi”» e glielo sbatte in faccia. In
copertina c’è raffigurato il
volto di un ragazzo molto giovane e bello: Tom Riddle.
Il tavolo dei Tassorosso
è il più
tranquillo di tutti. Nell’attesa che cominci il banchetto Lux
e Caroline, le
amiche di Sylvia, stanno chiacchierando del più e del meno.
Nonostante la prima
sia molto aperta, mentre l’altra timida, vanno abbastanza
d’accordo.
Soprattutto perché la ragazza dai capelli lunghi e rossicci
ha trovato qualcuna
di cui fidarsi ciecamente, a cui affidare i suoi pensieri e i suoi
segreti più
nascosti.
Caroline è una ragazza
di statura media,
che ama parlare come stare in silenzio. Si trova sempre un passo avanti
a
tutti, visto che è intuitiva, ma non lo fa pesare mai,
proprio come odia
parlare di sé durante una conversazione.
Sorride spesso, un sorriso
timido, e i suoi
occhi color nocciola si illuminano ancor di più di come non
lo siano già.
William è seduto
accanto a loro, non
partecipando minimante alla conversazione, nonostante sia amico di
Caroline. È più
timido di lei e forse è proprio questo che lo esclude dagli
altri. Non ha molti
amici né è interessato ad averne. Ha Caroline, ha
Kate e questo gli basta. Com’è
che si dice? Pochi ma buoni. Ecco lui crede fermamente in questo. Con
Kate ha
un legame diverso, più intimo. Amano entrambi la musica,
compongono insieme e
fantasticano sul loro futuro da musicisti. È
l’unica a cui lui conceda un
sorriso, uno di quelli veri, rari e bellissimi.
Gli occhi di quasi tutte le
ragazze di
Grifondoro sono puntati contro Christian che a volte finge di non
accorgersene,
mentre altre alza lo sguardo ammiccando e sorridendo in modo fin troppo
smagliante.
Con i suoi amici sta discutendo
di
Quidditch e ormai è palese che gli confermeranno di nuovo il
ruolo come
Cacciatore. Alza un attimo i suoi occhi marroni al cielo, guardando le
candele
sospese nel vuoto, e sente alcune ragazze fare le oche come non mai.
Non le
sopporta, eppure sta al gioco.
È
“famoso”, o almeno così lo definiscono
tutti, limitandosi a descriverlo con tre aggettivi: bravo, bello e
simpatico. E
questo Christian lo sa e la modestia non è mai stato il suo
forte, per questo
sta al gioco. Gli piacciono tutte quelle attenzioni,
quell’essere sempre
ricercato. È divertente per certi versi.
Ma questo non lo distoglie dalla
studio e
da quando hanno scoperto che il suo posto preferito è la
biblioteca, ormai
molte ragazze passano lì interi pomeriggi.
Selene osserva la scena
disgustata, ha
sempre odiato le persone adorate da tutti. Prova un odio infondato, ma
pur
sempre odio.
Infatti lei tende sempre a rimanere
in disparte da tutti
e questo è dovuto al divorzio del suoi genitori quando aveva
nove anni. Anche alle
elementari aveva sempre avuto problemi a socializzare e quando si
arrabbiava
succedevano cose strane che poi si scoprì essere magia. Non
che sia triste,
anzi, è molto allegra, ma è abbastanza frustrante
non poter condividere la
felicità con qualcuno.
Questo, però, non
significa che non abbia
delle amiche. Vuol dire solo che spesso preferisce la compagnia di un
buono e
silenzioso libro.
In mezzo al “fan
club” di Christian c’è
Katie e non perché lo ami chissà quanto, ma
piuttosto per essere in mezzo a
tanta gente.
Ogni volta che studia deve
combattere
duramente con la sua pigrizia ed essendo molto determinata riesce a
vincere
ogni volta contro la voglia di dormire, riuscendo ad ottenere quindi
degli
ottimi risultati. Ha un viso da bimba, glielo dicono tutti, ma a lei
quell’aria
infantile le piace. Si crede particolare. Pervinca, una sua amica,
è seduta
accanto a lei e ascolta la conversazione che Katie ha cominciato con un
amico
di Christian. Osserva la scena con i suoi occhi violetti, senza mai
entrare nel
vivo della conversazione neanche quando le si presenta
l’occasione. È timida,
dannatamente timida. Ma almeno è un vantaggio per molti: la
sua timidezza fa in
modo che non si vanti di essere una so-tutto-io.
Al duo formato da Pervinca e
Katie si
aggiunge Pat, anche se è due anni più grande. Al
contrario della sua amica, non
è timida per niente, diventando in poco tempo la burlona del
gruppo: di fatto
le piace fare scherzi, senza però mai esagerare o mandare
all’ospedale
qualcuno.
Ha degli ideali, chiunque ce li
ha e uno
dei suoi è il sacrificio della sua stessa vita verso le
persone che lo meritino
davvero, che siano Grifondoro o Serpeverde.
«Silenzio, ragazzi,
silenzio!» esordisce il
Preside Lewis, facendo ammutolire la sala. Non è molto
giovane, ha i capelli
bianchi e una lunga barba proprio come il suo predecessore: Albus
Silente.
«Anni tristi hanno
rabbuiato il cuore di
molti, persino di studenti di questa scuola. Ma adesso è
tutto finito, il bene
ha trionfato e vi ripeto questo ogni anno, per non dimenticare gli
orrori e i
morti della guerra.» continua, ripetendo la stessa storia
come sempre.
«Passiamo al
regolamento: tutti i piani
sono accessibili e nessun studente, se non sotto ordine di un
professore, si
deve inoltrare nella Foresta Proibita. A sorvegliarvi ci
sarà come sempre il
nostro giovane custode, James – un uomo sulla trentina dagli
occhi color
ghiaccio, la pelle olivastra e i capelli neri si alza leggermente dalla
sedia –
Per i nuovi arrivati è giusto presentare anche i professori
che vi guideranno
per tutto l’anno: l’insegnate di pozioni, Angelina
Moon –una donna di
trentasette anni con i capelli neri raccolti in una comoda coda di
cavallo, si
alza dalla tavola e osserva tutti con i suoi occhi neri come la pece
– Il
docente di Divinazione, Arwin Flickermayer –un signore di
cinquantasette anni
si alza in maniera buffa e osserva tutti gli studenti con il suo solito
sorriso
attraverso delle spessissime lenti montante su un paio di occhiali neri
molto
vistosi –Il professore di volo, Alec Anderson –un
ragazzo di ventiquattro anni
si mostra a tutti e non sono poche le studentesse che lo divorano con
lo
sguardo. –Poi vorrei presentarvi la guardiacaccia, Aryal
Lillybet –un’altra
giovane di ventisette anni si alza, è magra e minuta vista
la sua fissa per la
dieta biologica. - L'insegnante di trasfigurazione, Alex Jane - una
donna di
quarantacinque anni si mostra a tutti, con i suoi capelli boccolosi
color
carota e il viso pieno di lentiggini, il volto di una che soffre:
infatti è tornata
ad insegnare dopo la dolorosa morte del marito -…
» il Preside finisce di
presentare gli ultimi professori rimasti, dando poi inizio al banchetto.
Una volta finito, da la
buonanotte a tutti
gli studenti che gioiosi e scherzosi si dirigono ognuno nella propria
Sala
Comune.
È la prima notte di
tante e per ora sembra
che tutto vada bene.
Ma il pericolo è
sempre fuori la porta e
attende solo il momento giusto per entrare e seminare il panico.
Tenete gli occhi aperti studenti
e che un
nuovo anno alla
scuola di Magia e
Stregoneria di Hogwarts, cominci!
Angolo autrice:
Ho modificato il capitolo, quello
precedente non mi piaceva affatto, essendo molto lista della spesa. Non
che
questo sia bellissimo, ma sicuramente migliore.
Spero di aver citato tutti i
personaggi, se
me ne dovessi essere dimenticata uno, non temete: apparirà
sicuramente nel
capitolo successivo.
Infatti procederemo
così: in un capitolo
approfondiremo determinati personaggi, in un altro quelli rimanenti. In
modo
tale da dare spazio a tutti, anche perché raccontare ogni
personaggio in tutti
i capitoli risulterebbe un po’ noioso…
Mi sento in dovere di dire alcune
cose:
-questa è una storia
come le altre, con una
trama propria che si svilupperà una volta che i personaggi
si saranno inseriti
bene tra le mura di Hogwarts, perciò potrete benissimo
seguirla (e recensirla,
se volete) normalmente, senza bisogno di partecipare.
- se voi recensori volete far
parte della
storia, potete commentare aggiungendo al vostro parere sulla storia
anche il
vostro personaggio preferito o quello che più odiate. In
questo modo potrete
togliere o aumentare punti alla Casa a cui appartiene, il che
è determinante
per la vittoria della coppa delle Case.
Ma soprattutto, andando avanti
con la
storia, potrà essere fondamentale per la sopravvivenza del
personaggio stesso.
Ho già anticipato,
infatti, che sarà un
anno ricco di azione eh eh non a caso ho citato Tom
Riddle…ma basta spoiler!
Spero che recensiate in molti, al
prossimo
capitolo =D
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