Capelli rossi

di RoriStark
(/viewuser.php?uid=117950)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** bentornata ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Risveglio con sorpresa ***
Capitolo 3: *** In punizione...di nuovo ***
Capitolo 4: *** Dissennatori?? ***
Capitolo 5: *** il patronus di Rory ***
Capitolo 6: *** Quidditch e...lavanda.. ***
Capitolo 7: *** la foresta non è mai un luogo sicuro.. ***
Capitolo 8: *** what the hell? ***
Capitolo 9: *** Slytherin vs Griffindor ***
Capitolo 10: *** cambiamenti ***
Capitolo 11: *** favole sotto la neve ***
Capitolo 12: *** una punizione dolorosa ***
Capitolo 13: *** occhio per occhio ***
Capitolo 14: *** segreti nella stamberga ***
Capitolo 15: *** disgelo ***
Capitolo 16: *** mani sporche ***
Capitolo 17: *** rapimento ***
Capitolo 18: *** aspetta..resta.. ***
Capitolo 19: *** zucchero e arsenico ***
Capitolo 20: *** chaos ***
Capitolo 21: *** remember me? i used to be your love. ***
Capitolo 22: *** love and hate ***
Capitolo 23: *** scivolando via ***
Capitolo 24: *** truth ***
Capitolo 25: *** little bird ***



Capitolo 1
*** bentornata ad Hogwarts ***


La giovane serpeverde correva per i corridoi della scuola,era il quinto anno ed era davvero entusiasta di essere tornata ad Hogwarts,scese  le scale a perdifiato, seguita a ruota dalla sua gatta nera, anche lei sembrava felice di essere tornata a casa. Finalmente raggiunse il cortile dove era solita leggere i suoi amati libri di pozioni  *finalmente posso rilassarmi* pensò sedendosi accanto ad un albero,prese un libro dalla borsa e cominciò a leggere concentrata,dopo poco era già immersa nella lettura tanto che non muoveva più un muscolo,solo gli occhi ambrati si muovevano in fretta e decisi ad assorbire tutta la conoscenza che il libro poteva offrire loro. Ad un tratto delle grida interruppero bruscamente la sua lettura,provenivano da un gruppo di grifondoro poco distante,così la giovane si alzò seccata avvicinandosi al gruppo “per favore potete evitare di...” quando si avvicinò notò un mantello nero a terra,stavano calpestando qualcuno “eih!!ma siete matti??” la ragazza spinse via un grifondoro entrando nella mischia, a terra c’era un giovane serpeverde dai capelli dorati,quel viso non le era nuovo per nulla “Draco!” “eih Rory levati!ci ha infastiditi e ora deve pagare” “certo!cinque contro uno è davvero bello” disse afferrando la bacchetta e schiantando uno di loro al muro “forza sotto un altro..” disse mentre gli altri grifoni estraevano le bacchette verso la ragazza, uno di loro impugnò la bacchetta lanciando un incantesimo contro la ragazza che lo schivò per un pelo procurandosi un graffio sulla guancia “agh..” “ecco!così impari a metterti contro di noi!”ad un tratto però le loro espressioni tenaci divennero espressioni di puro terrore,quando Rory guardò a terra,notò un ombra sovrastare la sua, “bene....ora vuole provarci con me signor Percival?...” all’improvviso lasciò cadere a terra la sua bacchetta mentre i grifoni scappavano spaventati. Era un lupo mannaro?un acromantula?un dissennatore?...no...peggio.. “pro...fessor Piton..” sussurrò lei guardando il suo professore di pozioni che la fissava “signorina Cheshire come le è venuto in mente di...” all’improvviso il suo sguardo incrociò quello della ragazza, gli occhi neri stretti a fessure si spalancarono in un espressione di stupore misto a shock,lei si sentì in difficoltà davanti a quella reazione ,cos’aveva qualcosa tra i capelli?o le avevano fatto una maledizione in faccia, scosse il capo “mi scusi...loro...stavano facendo del male al mio compagno di casata...sono intervenuta per farli smettere..” alzò di nuovo lo sguardo verso il professore che continuava a fissarla stupito “professore?” l’uomo di risposta allungò una mano verso i suoi capelli,li sfiorò appena ma la ragazza notò che la sua mano tremava “professore....cos’ha?sta male?” lui  tirò indietro di scatto la mano come se si fosse svegliato da uno stato di trance “signorina...Cheshire...capisco la gravità della situazione...ma doveva avvertire un professore” “beh lei è qui no?” “ma sono passato qui per caso...” disse riprendendo il suo solito tono seccato e apatico “mi dispiace professore..” “potevi farti male” disse serio,Rory cercò di non far caso al fatto che le aveva dato del tu,magari si era sbagliato..anche se non era da Piton “sei ferita?” disse di nuovo dandole del tu senza nemmeno dare un occhiata a Draco agonizzante a terra “ehm..io sto bene...è Draco che..” “mmh..come al solito” sussurrò avvicinandosi al giovane e prendendolo di peso in spalla, subito Rory si avvicinò a lui “Draco stai bene??”il giovane Malfoy tentò di mantenere la sua aria da sbruffone nonostante fosse pieno di contusioni “tanto non ti ringrazio...ce la facevo benissimo da solo!” lei sorrise “la prossima volta che devi infastidire quei grifoni avvertimi ok?” “ma se ho detto che ci penso io!” rispose sbuffando  mentre Piton sembrava non toglierle gli occhi di dosso, la scrutava con gli occhi neri come il petrolio,immerso in chissà quali pensieri “do...dobbiamo portarlo in infermeria” “penso io a lui..vada a prendere quel grifondoro schiantato” disse serio “sì professor Piton..” sussurrò allontanandosi per raccogliere il grifondoro, nel vedere quella scena Piton si irrigidì quasi lasciando cadere a terra Draco “no!!” Rory sobbalzò mentre tirava su il grifondoro barcollante “professore?” Piton si avvicinò ai due “prenda Malfoy...lo prendo io questo” disse posando Draco a terra e prendendo con poca grazia lo sventurato grifone “professore..” “ah dimenticavo,sei in punizione..appena li portiamo in infermeria verrai con me nel mio ufficio” disse serio avviandosi. Rory  prese in spalla Draco, anche se era molto più alto di lei e un po’ si reggeva da solo per non pesare troppo alla ragazza “Draco...ma cos’ha il professore?” “non lo so...quando ti vede fa sempre una faccia strana...magari ha una cotta per te..” sussurrò “ma per l’amor di Salazar serpeverde non dire scemenze!” “....qualche problema signorina Cheshire?” “NO!no professore!”disse seguendolo a fatica “mi dia qua” disse poi avvicinandosi e prendendo in spalla anche Draco, lasciando Rory di stucco, certo non aveva  ancora quarant’anni ma era comunque dura portare due alunni in spalla,la ragazza seguì il professore in infermeria , lo osservava da dietro,era davvero imponente, molto più alto di lei, i capelli neri ondeggiavano piano seguendo il suo passo deciso e pesante, Rory si avvicinò a lui pronta a recuperare Draco, lo posò piano sul letto mentre le infermiere accorsero preoccupate “professor Piton cos’è successo?” “c’è stata una zuffa..nulla di nuovo” disse avvolgendosi nel mantello e continuando a fissare il grifondoro “50 punti in meno a grifondoro..” sussurrò “e 10 a serpeverde” continuò guardando la rossa “voi grifoni avete dimostrato la vostra vera natura..” sussurrò allontanandosi, Rory prese la mano di Draco “stai meglio?” “sì ...smettila di chiederlo sempre...sono un Malfoy!” disse sorridendo appena, solo con lei Draco era così gentile,nessuno l’aveva mai capito perché “signorina...dimentica il suo dovere” sussurrò la voce sibilante di Piton “sì!arrivo professore!” disse dando una carezza a Draco “torno presto a trovarti ok?ti porto una cioccorana” disse sorridendo e raggiungendo il professore “mi scusi ma...se mi ha dato i punti...perché dovrei essere in punizione?” lui si bloccò voltandosi “perché stava per farsi ammazzare! Li...Rory...” la ragazza lo guardò stupita,evidentemente l’aveva confusa con un'altra sua alunna “mi dispiace...” disse pentita “vieni...ti sanguina ancora il viso” disse mentre con una mano le prese il viso e con il pollice le portò via il rivolo di sangue che le rigava la gota “non importa!torno un attimo di là a prendere un cerotto” “non se ne parla” disse serio  prendendola per un polso e tirandola con sé “ma professore!” lui la fece entrare nel suo studio, la ragazza prese a guardarsi intorno, il suo ufficio era pieno di calderoni e libri molto vecchi  e  complicati,la scrivania era al centro piena di documenti e compiti da correggere,mentre osservava tutto Piton era indaffarato a trovare qualche oggetto nello scaffale “professore sul serio!mi basta un cerotto” lui non le rispose nemmeno, in un attimo la sovrastava di nuovo con il suo fare elegante e severo,aprì piano una provetta versando una goccia sulla ferita della ragazza che scomparve all’istante “wow...cos’era?” lui la osservò “una mia invenzione” sussurrò mettendo a posto la provetta “ora..riordina tutto” “c...cosa?? ma professore ci vorrà tutta la sera! Ho la cena e il coprifuoco!” lui la osservò da dietro le provette seduto sulla sua scrivania con le mani intrecciate che gli sorreggevano il mento “e io sono il tuo professore,nonché capo dei serpeverde” continuò “la cosa non è un problema se dorme qui “ “ma...” “ma?” “sì professor Piton...” “bene..” sussurrò abbassando lo sguardo verso una pergamena sotto di lui,cominciò quindi a scrivere concentrato con il suo fedele calamaio verdastro mentre Rory prese a sistemare le prime cose che vedeva in giro,certo che era davvero disordinato. Dopo aver riordinato l’ennesima pila di libri di pozioni
“ho...ho finito professore!”
“vieni qui..”
“sì?..”
La ragazza si avvicinò mentre sembrava che il professore non le avesse staccato gli occhi di dosso un istante *diamine...mi sta mettendo in imbarazzo...cosa posso fare se mi salta addosso?...uno schiantesimo? Sì..contro il professore...sarei spacciata comunque....* pensava nervosa mentre si avvicinava
“compila questi..mi sono stufato” disse alzandosi  con  uno scatto e andando alle spalle di lei con il mantello che la stava quasi per avvolgere “coraggio” disse poi dandole una leggera spinta alle spalle
“ma professore!”
“niente ma!”
“devo andare a far cena!”
“domani mangerai,di certo non morirai di fame”
“devo almeno andare a dormire!”
“ho passato notti insonni tentando di correggerti i compiti..questo è nulla”
“ma se prendo sempre il massimo!”
“appunto..”
“uffa...ma io volevo solo aiutare un mio amico..”
A quelle parole Piton si irrigidì nuovamente voltandosi di scatto come se quelle parole gli avessero procurato brutti ricordi
“professore?...si sente bene?”
“certo..continua a lavorare”
Il professore si avviò verso una libreria prendendo un libro, si sedette sulla poltrona accanto alla sedia dove Rory era già intenta a compilare dei documenti di Silente fermi lì da chissà quanto tempo,aprì il libro e cominciò ad immergersi nella lettura. Passarono diverse ore e gli occhi di Rory sembravano volersi chiudere senza il consenso della loro proprietaria,scosse la testa voltandosi verso Piton, lui era ancora intento a leggere,era quasi alla fine di quell’immenso libro e sembrava ancora fresco come una rosa,poi si voltò di nuovo verso il suo lavoro...ma per un attimo, la ragazza cedette e  poggiò la fronte sull’ennesima pergamena chiudendo gli occhi sfinita.
Severus Piton chiuse di scatto il libro, voltandosi verso quella ragazza, troppo uguale a quella donna..quei capelli..e il suo carattere lo avevano bruscamente riportato indietro di anni, quella ragazzina era identica a Lily...forse anche più bella,si alzò piano avvicinandosi a lei,la coprì piano con il mantello nero prendendola in braccio,la osservò per diversi minuti,sembrava morta....come lei...quella prima volta che riuscì a stringerla a sé,quando la sentì respirare un po’ più forte sospirò sollevato,come se davvero pensasse fosse morta. Lentamente il professore la strinse a sé mentre sentiva il petto di lei muoversi conto il suo regolarmente,immerse il viso nei capelli di lei respirandone il profumo,era davvero simile a quello di Lily,forse più Dolce,lentamente uscì dal suo ufficio tenendola in braccio quando dietro di lui una voce familiare lo bloccò
“Severus..cosa fai qui?”
“professor Silente..”
“quella è una studentessa?”
“sì..”
“perché la porti in braccio?sta male?”
“no..sta solo dormendo”
L’uomo la osservò attentamente e le sfiorò i capelli rossi
“Severus...”
“non è come crede”
“ah no?guardala Severus...e non dirmi che non te ne sei accorto...”
“lo so...è praticamente lei..in tutto..”
“capisco..ma sono passati anni...troppi...”
“non le ho fatto nulla”
“su questo non ho dubbi mio caro Severus...però...non devi  torturarti così”
“sto bene...adesso..devo andare”
“va bene...buona notte Severus..”
Il professore di pozioni portò la sua alunna al dormitorio, tutti erano assopiti, quindi non notarono l’ombra che posò piano la giovane rossa sul letto,le diede una carezza continuando a fissarla, si sedette piano accanto al suo letto mentre continuava a toccarle i capelli, sorrise appena ma i suoi occhi sembravano voler versare un lago di lacrime,le sfiorò il viso con una mano  “dormi bene piccolo angelo....” si alzò piano e si allontanò senza più voltarsi,uscì dalla sala comune,la sala in cui anche lui aveva alloggiato come giovane studente,si poggiò ad una colonna mentre nella sua mente correvano le immagini di quella ragazzina,tanto simile a lei,troppo simile a lei,speciale come lei. Severus Piton,stava di nuovo  assaporando un dolore che per anni lo aveva tormentato,ma stavolta era più forte,più vivo..quella ragazza gli aveva aperto una delle ferite più profonde,ma non voleva farne a meno,non poteva più farne a meno. Si allontanò piano dalle camerate,verso il suo alloggio, consapevole che quella notte non avrebbe chiuso occhio...ma ormai era un abitudine.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Risveglio con sorpresa ***


Rory si svegliò di scatto “mi scusi professore!!” con le mani prese a tastare pensando di trovarsi ancora nell’ufficio ma si accorse che quello che stava tastando era troppo morbido per essere il legno di una scrivania,si guardò attorno ancora assonnata notando con stupore di essere di nuovo in camera, le sue compagne l’avevano accerchiata mentre la fissavano sbalordite,una di loro si sedette sul letto,aveva i capelli scuri e lunghi, la fronte era coperta da una frangia folta e gli occhi verdi erano spalancati per lo stupore, la fissava  indicando la ragazza
“uh??che c’è???”
“quello...q...quello!!”
“quello cosa??ho qualcosa in faccia??se mi avete scritto qualcosa in faccia vi ammazzo!”
“no....guarda...cos’hai addosso”
La ragazza si toccò le spalle afferrando qualcosa,era una coperta?no..era meno felpata,la sfilò dalle spalle per portarsela davanti, rimase ferma un attimo a fissare quello che sembrava essere un mantello nero
“cos’è?”
“ma non lo riconosci??è il mantello del professor Piton!”
“...e secondo te io ho il mantello del professore??sarà uno scherzo di Draco o Tiger..”
“no!è il mantello del professore!”
Rory sbiancò
“io ho solo sognato di lavorare dal professore!non è possi...”
“sei stata a lavorare dal professor Piton??”
“era una punizione!!”
“lo vediamo come ti ha punita..”
“ma che state dicendo???ci deve essere un errore!questo non può essere suo!...ahhh....”
Esasperata la ragazza nascose il viso tra le pieghe del mantello respirandone il profumo
“beh..se questo mantello è del professore..allora tutti si sbagliavano su una cosa”
“cosa?”
“che il prof non si lava...profuma di lavanda..”
“Rory ma che dici???
“è vero!!sentite!!”
“no !!il professore ci ammazzerebbe!!valla a riportare!”
“ma non l’ho rubata!!deve avermela data lui...quando mi ha riportata qui....vi prego ditemi che sto sognando ragazze”
Disse dondolando la testa disperata mentre le compagne spalancavano ancora di più gli occhi
“ti...ha portata in camera??”
“credo... non lo so!mi sono addormentata sulla scrivania!e..”
La ragazza si annusò i vestiti,profumava ovunque di lavanda selvatica,come se avesse rotolato in un campo pieno di quei fiori,anche le compagne la annusarono e indietreggiarono di scatto
“ma allora profuma davvero il professore!”
“ma che dite??cioè....è normale che uno si lava!!”
“ma non è normale che tu porti il suo profumo!”
“lo so!non guardatemi come se io abbia fatto qualcosa!!non ho chiesto io di essere punita né di essere riaccompagnata in camera in braccio!adesso devo andare a lezione..”
“Rory...”
“sì?”
“c’è lezione di pozioni tra un ora..”
“AMMAZZATEMI!!!! Adesso vado a lanciarmi dalla torre dell’orologio!!”
“no!!e poi chi ci passa i compiti???ci deve essere una spiegazione!”
Un'altra ragazza si avvicinò a Jade,aveva i capelli rossi,più scuri di quelli di Rory con una frangia scostata distrattamente al lato del viso
“Rory...andiamo a lezione e vediamo come si comporta lui ok?
Disse poggiando una mano sulla spalla dell’amica
“o...ok”
Sussurrò lei  prendendo i suoi libri
“Cheza...Jade...”
“sì?”
“questo....che ci faccio?...”
Chiese prendendo il mantello in mano e poggiandolo sulle spalle,era troppo lungo e toccava buona parte in terra
“prima di tutto tiralo su o ti ammazza!”
“oh!!”
“poi riportaglielo prima che cominci la lezione...quindi..tra mezz’ora devi già stare là..ti accompagniamo noi”
Disse Jade tranquilla come sempre mentre Cheza la aiutò a metter bene il mantello avvolgendoglielo più volte attorno
“bene!ti sta bene il mantello del prof!”
“oooh...andiamo!”
Rory accelerò il passo fuori dal dormitorio,quasi passò attraverso il muro di pietra tanto andava di fretta,le due amiche la seguivano a stento tanto andava veloce,sembrava più veloce di una firebolt nei mondiali di quidditch. Arrivarono infine davanti allo studio di Piton,sperando fosse ancora lì e non in aula,sarebbe stato imbarazzante per tutti vedere una scena del genere e probabilmente avrebbe rischiato una nuova punizione per quello,oltre agli scherni che avrebbe ricevuto per la sua “relazione” con il professore di pozioni. Al solo pensiero le si gelò il sangue, così bussò piano alla porta
“p..professore..professor Piton?”
La porta si spalancò di scatto mentre Rory fu costretta ad alzare lo sguardo verso la figura che si era presentata davanti a lei, il professor Severus Piton  la sovrastava con la sua solita aura cupa e minacciosa, i suoi occhi si erano fissati su quelli di lei mentre alcuni ciuffi nero corvino gli cadevano irregolari davanti al viso
“cosa c’è signorina Cheshire?”
Chiese formalmente con tono sibilante
“questo...ehm...è suo vero?...”
La ragazza si sfilò il mantello porgendolo piegato al suo proprietario che apparve stupito nel vederlo,con uno scatto afferrò il mantello mentre con gli occhi fissò di nuovo la serpeverde e le sue amiche le quali intimidite indietreggiavano sempre di più. In quel momento Rory avrebbe preferito trovarsi davanti ad un troll di montagna piuttosto che davanti al professore di pozioni infuriato
“è mio sì...”
Sussurrò  avvolgendosi di nuovo nel mantello e tornando a fissare la ragazza,con quel mantello adesso sembrava un dissennatore,aveva il viso più pallido del solito,accennò ad un sorriso
“grazie Rory..”
Sussurrò
“ci vediamo in aula tra mezz’ora...dieci punti..”
Sussurrò voltandosi
“eih prof lo abbiamo portato anche noi!!”
Dissero in coro Cheza e Jade,ma poi quando il professore si voltò,bastò il suo sguardo a farle diventare piccole come folletti della Cornovaglia
“ho detto...ci vediamo in aula...signorina Cicer e Anarchy”
“s...sì professore!!”
Cheza afferrò per la mano Rory tirandola indietro con forza,tanto che stava per farla cadere,la ragazza cercò di  voltarsi verso Piton,si fissarono di nuovo per un lungo istante, lei confusa e intimidita, lui malinconico e altrettanto confuso,si fissarono senza dire nulla, prima che lui si chiudesse il portone pesantemente alle spalle.
Il professore entrò in classe con passo deciso, non guardò gli alunni in faccia,non gli interessava di loro, almeno era quello che dava a vedere, aprì il libro con un tonfo pesante facendo volare via parecchia polvere dalla scrivania dove era solito enunciare le proprie lezione con meticolosa precisione,aveva un vocabolario molto simile a quello di Silente di certo, a volte Rory a malapena capiva la consegna, mentre gli altri quasi volevano affogare nel loro calderone, ma in quel momento quella a voler affogare era lei
“pagina trecentonovantaquattro..”
Sussurrò lui guardando verso i suoi alunni per la prima volta. Rory aprì di scatto il libro mentre Jade e Cheza ancora dovevano tirar fuori il libro tanto erano sconvolte per la reazione del professore pochi minuti prima
“eih...che vi prende?”
“niente..”
“niente..”
Rory fece spallucce e cominciò ad osservare la pozione sotto ai suoi occhi,alzò la testa per suggerire il nome della pozione alle amiche ma venne preceduta dal professore
“voglio che ora tutti prepariate il distillato della morte vivente..”
Disse serio avvicinandosi ai banchi con passo elegante e lento, si soffermò davanti a Rory ma poi proseguì verso gli altri studenti, la ragazza di risposta prese al volo il calderone seguita a ruota dalle compagne,subito sistemò gli ingredienti davanti a lei pronta a sminuzzarli , tagliò per bene la radice, poi il fagiolo,rosa,artemisia,acqua distillata,tritò la valeriana e la mise dentro seguita da belladonna veleno di scorpione  e genzianella
“eih ma come fai a fare così in fretta?”
Domandò Cheza che ancora stava tagliando la prima radice
“ormai le so a memoria”
Rispose lei ridendo appena,poi riprese a mescolare la sua pozione,ad un tratto sentì di nuovo quel profumo di lavanda sempre più forte,i suoi capelli vennero mossi da uno sbuffo d’aria, il professor Piton si era avvicinato a controllare la pozione come faceva sempre,troppo vicino,troppo.
“non si smentisce mai signorina Cheshire...”
Disse poi osservando le due compagne e le loro pozioni,stavano migliorando grazie alle ripetizioni di Rory e non poté dire nulla contro di loro, così si fiondò senza pietà dalle sue prede preferite,fresche ,vive e pronte sul tavolo insieme ai loro errori madornali di preparazione..i Grifondoro.
“signor Paciock..”
Il giovane grifondoro alzò lo sguardo terrorizzato verso quello severo del professore,l’uomo osservò la pozione avvicinando la mano al fumo che ne scaturiva storcendo il naso contrariato
“ne beva una goccia”
“ma signore...se è sbagliata potrei..potrei”
“allora vorrà dire che avrebbe dovuto fare meglio il suo compito..la beva”
Replicò calmo e pungente come sempre,ma faceva sul serio?avrebbe davvero fatto ammazzare un suo alunno solo per vedere se aveva sbagliato, anche con uno sguardo quella pozione era palesemente sbagliata, e per un professore di quel livello non sarebbe stato un problema
“beva subito...oppure..”
“professore ma non è giusto!!lo lasci stare!”
Rory si alzò di scatto guardando entrambi, Piton si voltò verso di lei senza cambiare espressione
“non può permettersi di far del male ai suoi alunni!è sbagliata quella pozione!lo ammazza così!ma cosa le prende professore?”
“signorina si sieda”
Disse con tono irritato
“mi dispiace ma no!non permetterò che uccidiate qualcuno in quest’aula!”
“si..sieda..”
Ripeté sempre più indeciso,sempre più pallido,sempre più sofferente
“allora la bevo io”
Rory si avvicinò a grandi passi al calderone immergendo il mestolo nel calderone e avvicinandolo al viso
“Rory!!”
Piton afferrò il mestolo  dalle mani della ragazza, lo alzò in alto in modo che lei non potesse riprenderlo
“nel mio studio!!ora!!immediatamente!!all’istante!!”
Sembrava fuori di sé, i suoi occhi erano spalancati in un espressione di terrore e rabbia,forse aveva esagerato,forse voleva solo spaventare Neville mentre lei era decisa a bere quella brodaglia,forse sarebbe morta,solo in quel momento si rese conto di aver fatto una stupidaggine.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** In punizione...di nuovo ***


Diede un ultimo sguardo alle sue compagne e si diresse a testa bassa nell’ufficio, la porta era ancora aperta, così lei entrò piano dentro,si guardò attorno notando che l’ordine del giorno prima era di nuovo diventato caos,si avvicinò ad una pila di libri per sistemarli quando sentì la porta sbattere fragorosamente alle sue spalle e dei passi arrivare in tutta fretta verso di lei, non riuscì a voltarsi,il professor Piton le schiantò in testa un libro parecchio pesante,la ragazza si voltò tenendosi la testa dolorante “ahi!!” “non lamentarti!saresti morta ora!ringrazia che faccia ancora male!” “p..professore...m...mi dispiace!” “mi dispiace un corno!stavi...stavi per....dannazione!” L’uomo sbraitò dandole le spalle,respirava veloce,agitato,non l’aveva mai visto così “professore..” La ragazza allungò la mano afferrando un lembo del mantello tirandolo appena “la prego non faccia così,mi punisca!le rimetterò a posto lo studio!davvero!non volevo davvero...io..” Di scatto l’uomo si voltò,la fissava con gli occhi scuri,sembrava sul punto di gridare,ma non lo fece,lentamente, poggiò le mani sulle spalle della ragazza inarcando la schiena come per farsi sorreggere anche se non metteva alcun peso su di lei, la osservò con espressione stanca “non farlo mai più....giuralo” “lo giuro professor Piton..” “bene....dovrò sottrarti dieci punti...più...” La ragazza lo osservava “venti per la pozione ben riuscita..” Ammise allungando una mano verso il viso di lei, poggiò il palmo sulla sua guancia carezzandole la gota con il pollice,rimase così diversi secondi poi accennò ad un sorriso e si voltò allontanandosi a grandi passi verso la porta “tornerò appena finita la lezione,nel frattempo visto che ti piace,metti in ordine” “uffa!!” La ragazza si sfiorò la guancia sbuffando verso la porta ormai chiusa,si voltò osservando tutto il caos attorno a lei e prese a mettere in ordine,ad un tratto dalla porta bussò qualcuno,la ragazza si avvicinò aprendola piano,forse era il professore che voleva darle un'altra librata in testa, ma non accadde nulla, davanti a lei c’erano infatti Cheza e Jade, entrambe preoccupatissime “oh Rory ma sei impazzita??stavi per ammazzarti!” “lo so me l’hanno già detto..” “e per un grifondoro poi??” “ma che c’entra...non mi piace come si comporta Piton..” “quanti punti ci ha tolto? Cinquanta? Cento? Mille?” “ventordici?” “....dieci..” “ah...recuperabili..” “già fatto...dopo me ne ha dati venti..” Le due ragazze la guardarono sbalordite mentre Rory per non perder tempo spostava gli oggetti con la bacchetta “scusate ragazze ma adesso ho un mare di lavoro..” “ti aiutiamo noi!” Dissero entrambe afferrando le bacchette “ci sono anche io!” Disse Neville entrando nella stanza “sei la prima e unica serpeverde che voglio aiutare” Disse ridendo appena mentre con la bacchetta sistemava gli scaffali “grazie...grazie ragazzi” Disse lei quasi commossa, in un attimo avevano già masso in ordine tutta la stanza ,così Rory poté cominciare ad incantare le scope per spazzare bene a terra,con un gesto della bacchetta queste cominciarono a spazzar via la polvere mettendola in un angolo, Neville prontamente la gettò fuori dalla finestra gettandola in testa a Gazza “chi è stato????” Gridò l’uomo guardando in alto, ma Neville si nascose prima di essere visto “Professor Piton !!!è impazzito per caso???per la barba di Merlino non la credevo tanto infantile!!!!” “sono una strega morta...” “OPS...” “ragazzi andate!veloci prima che il professore vi veda!” I tre corsero veloci fuori dalla porta ma si scontrarono inevitabilmente con il loro professore di pozioni “e voi cosa ci fate qui?” Chiese irritato “volevamo aiutare Rory....” Disse Neville tremando “conterò fino a tre..e voi dovrete stare nei vostri dormitori...uno...” Non finì nemmeno di dire il primo numero che i tre erano spariti nel nulla,così entrò di nuovo nello studio fissando con fare severo la serpeverde rimasta immobile,dietro di lei gazza continuava ad imprecare,così Piton si avvicinò alla finestra aprendola bruscamente e affacciandosi fuori seccato,osservò Gazza con noncuranza mentre l’uomo imprecava contro di lui “calmati Gazza..cos’è successo?..” “mi ha lanciato tutta la polvere addosso!! Se non fosse professore la farei mettere in punizione!!” “ma dato che SONO professore..non credo che lei abbia alcun potere su di me..e comunque è stato un incidente” “non deve più osare una cosa del genere! Lo dirò a Silen..” Non finì la frase che Piton gli puntò la bacchetta contro colpendolo con un mollelingua “ecco...molto meglio” Commentò chiudendo la finestra sotto gli occhi esterrefatti di Rory,di risposta lui si avvicinò di nuovo a lei “è stato Paciock...vero?” “s..sì..ma non lo punisca!voleva aiutarmi!” “e va bene...ora vai a riposare...ormai è quasi sera” Commentò voltandosi verso la finestra,Rory abbassò lo sguardo poi si avvicinò al suo professore,lentamente gli prese con una mano un lembo del mantello mordendosi un labbro imbarazzata,rimase un attimo ferma mentre lui si voltò ad osservarla,lei si scostò una ciocca dei capelli che però ricaddero di nuovo davanti al viso di lei,come d’istinto lui allungò la mano portandoglieli dietro all’orecchio “che c’è?” Chiese poi dopo un lungo silenzio,la mano di Rory tremava incerta mentre continuava a mordersi il labbro, non sapeva cosa dire,non sapeva perché gli aveva afferrato il mantello, solo che,odiava vedere il suo professore in quello stato,non l’aveva mai visto così e per colpa sua ora sembrava l’uomo più infelice del mondo “professore...c’è qualche problema?...” Chiese all’improvviso guardandolo “posso fare qualcosa magari?..” Lui sorrise appena accarezzandole i capelli “non fare più sciocchezze come oggi...e ieri...e andrà tutto bene ok?..lo so che vuoi cercare di aiutare i tuoi amici...però non voglio che ti faccia del male..” “sì professore..” “ora vai...domani c’è difesa contro le arti oscure...poi dovrai esercitarti con il quidditch” “lei verrà a vedermi alle prove della partita??” “...va bene” Sussurrò voltandosi mentre lei mollò la presa dal mantello sorridendo appena “a domani professore” Disse allontanandosi di corsa mentre Piton la guardava allontanarsi,la giovane serpeverde cominciò a correre veloce,rossa in viso,si sentiva più stupida di un troll nell’aver fatto quello che aveva fatto,l’odore di lavanda ormai le era entrato nei polmoni,

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Dissennatori?? ***


di corsa raggiunse l’entrata dei sotterranei mentre a mente cercava di prepararsi mentalmente ad un eventuale battibecco con il barone sanguinario, si avvicinò alle scale, stava per scendere il primo gradino quando una mano la afferrò per il polso,la ragazza si voltò e con grande stupore vide uno dei grifondoro della mattina precedente
“adesso vieni con noi..”
Disse uno di loro puntandole la bacchetta addosso
“mollelingua”
Sussurrò mentre la giovane prese l’uso della parola,voleva gridare ma la sua bocca sembrava aver perso sensibilità,si guardò attorno mentre veniva disarmata, presa di peso e portata verso l’uscita del castello. Rory alzò lo sguardo,tremava terrorizzata,si stavano dirigendo verso la foresta proibita,era notte fonda e non aveva idea di cosa ci fosse là,non c’era mai andata,non aveva mai avuto la stupidità di infrangere quella regola,se l’avevano messa c’era di certo un motivo. Guardò verso il castello, la finestra della sua camerata era spenta,stavano dormendo tutti, mentre poco più in alto la luce dell’ufficio di Piton era ancora accesa, tese una mano verso quella luce come per aggrapparsi,appena sentì di nuovo una leggera scossa sulla lingua la ragazza tentò di gridare, ma riuscì solo ad emettere un gemito,e sfortunatamente erano già troppo lontani,il grifondoro la posò a terra,erano vicino al lago,la luce della luna si rifletteva sull’acqua illuminando lievemente la zona
“bene...adesso dormirai al freddo..”
“eih..ma qui fa troppo freddo..”
“già...che strano...”
Il gruppo guardò in alto,c’erano delle strane nubi che oscurarono la luna,nubi fatte di mantelli sgualciti, e sussurri incomprensibili
“co...d..dissennatori!!!scappate!!!”
I grifoni cominciarono a correre terrorizzati,evidentemente il loro piano era molto più innocente,non avevano calcolato minimamente la presenza dei dissennatori di azkaban,la giovane non riuscì a muoversi,rimase immobile,terrorizzata,tremante,davanti alla nube di dissennatori che si avvicinavano a lei pronti a baciarla, lei guardò in alto mentre una lacrima le rigava il viso
“a...ahhh...”
Non riusciva a parlare,le era tornata la voce ma la paura l’aveva bloccata di nuovo,uno di loro scese in picchiata verso di lei cominciando ad aspirare quella che sembrava la sua anima, quando si allontanò la ragazza si inginocchiò a terra, nella sua mente scorrevano i ricordi più brutti della sua infanzia, solitudine..dolore e lacrime
“a..aiuto....qu..qualcuno...”
Sussurrava tremando mentre altri dissennatori si avvicinavano pronti a gustarsi il succulento banchetto,ma poi una luce immensa li spinse indietro, era una luce azzurra,che formava delle barriere in grado di respingere quei mostri,ad un tratto una cerva dai colori perlati cominciò a galopparle accanto sfiorandole il viso con il muso come se avesse davvero consistenza,la ragazza indietreggiò appena,stava per cadere schiena a terra quando andò ad urtare contro qualcosa, quel qualcosa la avvolse con il suo mantello nero, profumava di lavanda
“Rory!rispondimi!Rory!”
Sentiva che la stava stringendo forte,le accarezzava i capelli in modo convulsivo,non aveva più freddo,sentiva una forte sensazione di calore che la invadeva,con una mano si aggrappò alla giacca del suo salvatore
“p..professore.....”
“che diamine ci fai qui??ti avevo chiesto di non fare sciocchezze!!!....Rory....Rory...”
Lui immerse il viso tra i capelli di lei cullandola mentre la giovane ancora terrorizzata si aggrappò a lui piangendo forte,tremava come non mai tra le braccia di Severus Piton,voleva parlare e dire che non era stata colpa sua,ma non riusciva a dire nulla,era troppo sconvolta,lui la sollevò piano stringendola forte a sé
“ti porto in infermeria...respira piano...è tutto passato...”
La ragazza si aggrappò a lui cercando di dire qualcosa
“non....volevo...mi...hanno....presa..”
“chi?chi ti ha presa?”
“grif...grifondoro..”
All’improvviso Piton si bloccò
“grifondoro?....quelli dell’altra mattina?”
Lei annuì nascondendo il viso tra le mani e poggiando la tempia al petto di lui mentre riprese a piangere,sentiva la rabbia scorrere nelle vene del professore di pozioni, l’uomo aumentò il passo entrando di corsa nel castello,era una furia umana.
“GAZZA!GAZZA!!”
Gridava guardandosi attorno,la McGrannitt li raggiunse allarmata reggendosi il vestito per correre loro incontro, osservò i due respirando affannata
“Severus che succede??per l’amor del cielo signorina Cheshire!!è pallida come un cadavere..”
“cosa diavolo ci facevano dei dissennatori  nella foresta?? Azkaban non sa tenere a cuccia i suoi cani???”
“non lo so Severus!non ne sapevo nulla..avvertirò Silente per questo..ma..la ragazza?”
“portami qui Percival,Smith,McGiver,Mills e Bennett!entro cinque minuti!davanti all’infermeria!”
Disse  con un ruggito che fece sobbalzare la McGranitt,l’uomo la portò di corsa sul lettino mentre l’infermiera si avvicinò preoccupata,Piton si inginocchiò accanto al letto della ragazza facendo un respiro profondo per riprendersi,la ragazza si voltò verso di lui,allungò piano la mano con le poche forze che aveva sfiorando i capelli di lui,non erano unti come dicevano tutti..erano morbidi e setosi,sorrise appena cercando di farlo calmare,lui alzò lo sguardo e a sua volta accarezzò i capelli di lei con un espressione sofferente
“signorina Cheshire!cosa le è capitato??”
“no!ci penso io a lei”
“ma signor Piton..è sconvolto...lasci fare a me”
“non toccarla!!non...toccarla...”
Poggiò le mani sul lettino mentre la giovane serpeverde continuava a fissarlo nonostante fosse stremata
“p...prof..”
“non parlare..ci penso io a te”
Disse accarezzandole i capelli,prese dalla borsa diverse fiale e le poggiò sul comodino accanto al letto
“avete delle erbe almeno??”
“certo...là dentro..”
Disse indicando un grande armadio dove Piton vi si scagliò senza esitare,prendeva provette e contenitori senza nemmeno  leggere le etichette, portò il tutto accanto al letto e cominciò a fare i suoi soliti intrugli,farfugliando il nome e le dosi degli ingredienti come se fosse un incantesimo,alla fine mise tutto in una provetta e si avvicinò di nuovo alla ragazza
“prendi..”
“è...una sua nuova invenzione?”
“non parlare..bevi..”
Disse serio alzandole piano la testa da dietro la nuca,la ragazza prese la fiala e la bevve d’un sorso, il sapore era terribile,tanto che voleva sputarla, si mise a sedere presa dai conati di vomito,Piton la prese per le spalle cercando di farla mettere di nuovo giù massaggiandole la schiena. Dopo un po’ il saporaccio svanì,mentre la sensazione di debolezza cominciava a diminuire
“professore lei fa miracoli”
Disse l’infermiera guardandolo piena d’ammirazione
“non si abitui...non spreco le mie pozioni per tutta la scuola”
Commentò mettendo in ordine le provette
“p..professore”
Appena sentì la sua voce Piton si  voltò verso la ragazza inarcando un sopracciglio
“sì?...”
“come....ha fatto a...sentirmi?”
Lui rimase a fissarla
“istinto”
Rispose con un sospiro
“la prossima volta sarai sotto la mia sorveglianza,in più ti darò lezioni di autodifesa..”
“...sì...”
“stanotte riposa qui.”
“professore..”
“che c’è?”
“rimanga...”
“non serve chiederlo...resto qui tutta la notte”
Le prese piano la mano
“ho avuto tanta paura....credevo...davvero di...”
“non dirlo...per favore..non accadrà...”
“mi scusi...”
“adesso è finita..ci sono io”
“mmh...grazie..professor Piton...”
Lui sorrise appena accarezzandole il viso, poi i capelli,rimase a fissarla per diversi minuti quando la McGranitt entrò nella stanza portando gli studenti con sé,di scatto Piton si alzò
“Minerva si allontani”
La donna si allontanò intimorita da quell’ordine mentre l’uomo afferrò la bacchetta sollevando tutti e cinque gli studenti
“prima di tutto....cento punti in meno a grifondoro...per ognuno di voi...secondo...come avete osato...toccarla....”
Sussurrò avvicinandosi a loro
“ci dispiace!non sapevamo dei dissennatori!!era solo..solo..”
“non mi interessa!!stavate per ucciderla!!”
“la prego non ci uccida!!”
“ringraziate il cielo..che abbia lasciato il mio vecchio lavoro...altrimenti già..io...”
serrò i denti pieno di rabbia mentre sentiva il polso come bruciare
“farete le pulizie nei bagni...per tutto l’anno..tutti i giorni..e se provate solo a guardare Rory...vi squarto vivi”
“no...la prego!!ci uccida piuttosto!”
“non  mi tenti signor Smith!”
Disse facendoli cadere a terra pesantemente
“S-P-A-R-I-T-E”
“sissignore!!”
Rory rimase a fissare la scena intimidita mentre Piton si avvicinava di nuovo a lei con fare calmo
“p..professore?”
“riposa..domani verranno a trovarti le tue amiche..”
“qual’era il suo vecchio lavoro?”
Lui la guardò
“non posso dirlo..mi odieresti..”
“perché dovrei odiarla?..”
Lui sorrise accarezzandole il viso,era davvero innocente,come lei.
“riposa...”
Ripeté mentre la ragazza chiudeva piano gli occhi lasciandosi andare ad un sonno tranquillo,Piton posò la fronte sul polso di lei chiudendo anche lui gli occhi stanco,e finalmente riuscì ad addormentarsi,nonostante la posizione non fosse delle migliori.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** il patronus di Rory ***


La luce del sole cominciò a filtrare dalle finestre del castello,lentamente illuminarono il viso di Rory che istintivamente si coprì con una mano voltandosi di lato,era stanca,voleva dormire un altro po’,per tutta la notte aveva sentito accanto la presenza del professore di pozioni che vegliava su di lei come un fantasma,uno spirito protettore,ora però non sentiva più alcuna pressione sul letto,ma ancora non voleva aprire gli occhi “Rory!!Rory!!” Una mano le alzò le coperte dal viso “stai bene??sei ferita??” La ragazza si mise a sedere mentre le due amiche le saltarono sul letto abbracciandola in lacrime,lei le strinse a sé cercando di riprendere aria “ragazze...mi ammazzate voi così!” “oh scusaci” Disse Jade indietreggiando appena,la osservarono tranquillizzate mentre Draco poggiava dei dolcetto sul comodino,si sedette anche lui accanto al letto fissandola“quegli schifosi dei grifondoro...devono pagarla”Commentò adirato abbassando lo sguardo,sembrava davvero pieno di rabbia, così Rory sorrise appena dandogli una pacca sulla spalla “ci ha già pensato il professore a punirli..non temere” disse sorridendo,si guardò attorno ma la nella stanza non c’era nessun altro,scosse la testa portando indietro i capelli mentre le veniva voglia di piangere, anche se non sapeva il motivo,sentiva una rabbia dentro ma non era in grado di comprenderne l’origine “adesso come ti senti?” chiese Cheza all’amica accarezzandole il viso “sto meglio...” “abbiamo sentito che ti ha salvata Piton!e ti ha portata in infermeria!” “è andata così..” “l’hai chiamato tu?” “no..lui..è apparso dal nulla...con il suo patronus...” “e com’era??era fico??” “è un segreto...” Sussurrò sorridendo appena,guardò in basso stringendo le coperte con le mani,a breve anche lei avrebbe dovuto imparare quell’incantesimo,chissà che animale la rappresentava? Scosse la testa notando che gli sguardi dei compagni cominciavano ad insospettirsi di quel sorriso “che ore sono??” “le dieci..” “c’è lezione di difesa contro le arti oscure” “oh diamine..odio la Umbridge...” “no...è fuori non so per quale motivo ...per ora c’è il professor Allock...di nuovo” “no...quello no!!quello ci farà duellare come al solito!!” “beh non vedo il problema...ha appena scelto il suo assistente!” Jade sembrava davvero eccitata nel pronunciare quelle parola, Rory postò le mani al viso rannicchiandosi e pregando che non uscisse fuori quel nome,magari era una delle sue fan o magari Jade che sembrava essere abbastanza allegra da essere stata scelta anche se ricordava che in quella stanza nessuno apprezzava quell’idiota,magari era un grifondoro,sì!era di certo un grifondoro,è sempre un piacere vedere un grifondoro sbattuto a destra e a manca da quell’idiota,sì...di certo sarà “ha scelto Piton!!” Concluse Cheza tagliandola corta mentre il mondo crollava addosso a Rory,alzò lo sguardo disperata guardando i tre compagni “no...ditemi che è un incubo!!lo ammazzerà!!” “ma Piton non credo si faccia” “no!Piton ammazzerà quell’idiota! E poi...mi sento a disagio con lui..” Disse abbassando lo sguardo,aveva addosso ancora il profumo di lavanda e cominciava quasi a piacerle,non andava bene,no,per nulla. Si alzò di scatto dal letto e mise il mantello della sua casata in spalla,prese la borsa a terra e la strinse a se decisa,non le importava,avrebbe fatto come se nulla fosse,per cinque anni è stato così e sempre sarà,era ormai maggiorenne e doveva accollarsi le sue responsabilità,così insieme ai suo compagni,raggiunsero l’aula di difesa contro le arti oscure,si guardò attorno notando che il professore aveva di nuovo appeso i suoi quadri trionfali,tutte idiozie a suo parere,avrebbe voluto bruciare quelle schifezze,ma dovette contenersi quando il professore entrò baldanzoso in aula “ben ritrovati miei cari studenti! Oggi! Sono tornato da voi per insegnarvi la VERA magia!” Disse gonfiando orgoglioso il petto,prese la bacchetta e la puntò verso un contenitore che sembrava contenere qualcosa di potente,si muoveva,si agitava,era davvero strano ma Rory aveva una pessima sensazione “qui dentro..c’è un dissennatore e voi...dovrete imparare a difendervi con il vostro patronus” “ma professore!!un dissennatore può essere mortale!” Replicò Cheza avvicinandosi,ma il professore le puntò contro la bacchetta intimandola di indietreggiare “il professor Piton...mio assistente..verrà presto informato” Rory impallidì,ancora non sapeva nulla, Piton ancora non era stato informato della situazione,ecco perché non era ancora accorso ad abbattere quell’allocco con uno schiantesimo. Si avvicinò al professore e non indietreggiò nonostante lui le stesse intimando di farlo “avvertitelo immediatamente!avvertite il professor Piton! Di certo non lo approverà!” “ah no?eppure è laggiù..” Disse voltandosi verso il professore di Pozioni,era appena entrato in aula con il suo solito fare spettrale,si affiancò seccato al suo collega osservandolo quasi disgustato “professore la prego gli dica qualcosa!” “perché? È una lezione seria...signorina Cheshire non può obiettare” “ma..professore!!io..io non voglio!” “mi stupisce signorina Cheshire...lei dovrebbe imparare a contenersi” Con un gesto il professore di pozioni fece spalancare l’armadio, da lì uscì subito un dissennatore,il quale si diresse verso la prima della fila,ovvero Rory,la ragazza indietreggiò cadendo a terra mentre il dissennatore la scrutava interessato senza attaccare “la prego..professore basta!!” “conosci la formula!pensa al tuo ricordo più bello...e dillo...dillo!!” “e....e....expecto...” “professor Piton non dovremmo” Piton bloccò Allock prima che potesse estrarre la bacchetta,l’avrebbe ammazzata prima lui se avesse provato a difenderla tanto era incapace,osservava Rory,il suo volto era serio,lei lo fissava disperata mentre dentro si sentiva morire,nel panico più totale lei chiuse gli occhi mentre nella sua mente scorrevano forzatamente ricordi che però non riuscivano a darle nulla,nessuna sensazione,nessun conforto...poi..sentì di nuovo quel profumo...lavanda,sentiva sulle mani ancora quella stoffa rigida e calda...poi quella luce..e quell’abbraccio..nel posto sbagliato al momento sbagliato. “expecto..patronum!!” gridò poi mentre le lacrime le rigavano il viso,dalla bacchetta una barriera azzurra respinse il dissennatore, poi quella luce si fece sempre più densa fino a pendere forma, la forma di qualcosa di piccolo,fragile... una giovane cerva era davanti a Rory,il suo patronus era simile a quello che vide quella sera,solo più piccolo e più fragile, però nonostante il suo aspetto respinse il dissennatore nel suo contenitore che si chiuse con un auto incantesimo emettendo un rumore macchinoso,subito voltò lo sguardo verso il professore di pozioni, era pallido e poggiato al muro,cercava di mantenere un contegno ma leggeva nei suoi occhi lo stupore, e quella malinconica disperazione che gli velava spesso gli occhi quando incrociava il suo sguardo “è soddisfatto professore?....” la ragazza si voltò senza aspettare una risposta e corse fuori dall’aula,piangeva per la paura,per la delusione,stava per farla ammazzare e non gli importava nulla,era impazzito,non ci capiva più nulla,una volta era gentile mentre un minuto dopo era il solito Piton,freddo e sadico,correva più veloce che poteva,fino al campo di quidditch dove la squadra dei serpeverde si stava già allenando

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Quidditch e...lavanda.. ***


“eih cercatrice!alla buon ora!”
“scusate...sto arrivando..”
Disse correndo negli spogliatoi e in un attimo era già in aria,voleva lavare via tutto,quel profumo di lavanda che ormai la soffocava,quei pensieri che le facevano male come spine,quella voce e quello sguardo sempre fisso su di lei,voleva dimenticarlo,era un incubo,volteggiava ad una velocità spaventosa,scendeva in picchiata e poi di nuovo in aria come se con la velocità i suoi pensieri non riuscissero a raggiungerla,voleva solamente scappare. Stremata poi planò lentamente a terra,si guardò attorno mentre i suoi compagni si complimentavano con lei per  l’allenamento ben riuscito,la ragazza sorrise facendo un leggero inchino,ringraziò i compagni e corse di nuovo a cambiarsi,quando uscì di nuovo si diresse verso la scuola,attraversò il campo di quidditch dritta verso l’uscita quando andò ad urtare contro qualcosa,la ragazza alzò lo sguardo pronta a maledire chi le stava davanti,chiunque esso sia...almeno così credeva
“p...professore?c..che ci fa qui??”
“dovevo vedere la tua esibizione....non ricordi?”
“stano..pensavo che l’esibizione  contro il dissennatore fosse abbastanza per lei...”
“non eri in pericolo”
“sì che lo ero!stava per ammazzarmi se non fosse stato per il mio patronus!”
“allora avrei usato il mio..”
“e perché il mio patronus è identico al suo??dicevano che i patronus fossero diversi!”
“lo sono..salvo alcuni casi...io ne conosco solo tre”
“chi? Io..lei e ?”
“non importa”
Sussurrò abbassando lo sguardo,poi la guardò di nuovo mentre lei voleva solo tornare nel dormitorio
“mi lasci passare...”
Sussurrò tremando appena ma lui non si mosse,continuava a fissarla con quegli occhi scuri che contenevano angoscia e dolore
“ti avrei protetta”
“ha detto che non voleva che rischiassi la vita”
“esatto”
“allora cos’era quello?”
“c’ero io..”
“che c’entra?”
“ti avrei protetta...”
Lei guardò in basso,abbattuta dalla sicurezza e dalla determinazione delle parole dell’uomo davanti a lei,lui si poggiò al muro accentuando la pressione su di lei,la ragazza poggiò la spalla al muro tirando indietro i capelli rossi e prendendo un respiro profondo
“per favore non lo faccia più..”
Lui non rispose,si limitò ad osservarla inclinando appena il capo,si avvicinò piano di qualche altro passo ma appena lei scattò un passo indietro si bloccò
“in realtà io..sono debole professore...”
Sussurrò guardando a terra
“io ho tanta paura...ho sempre paura..”
“di cosa?”
“del mondo..della vita...del dolore...e di perdere tutto..lei pone fiducia in me..ma non sono nulla...non sono forte...”
Non riuscì a resistere,con una mano la afferrò tirandola a sé, la strinse forte come se volesse rimettere insieme i pezzi di lei che pian piano sembravano cadere uno dopo l’altro a terra,pezzi della sua anima,pezzi di lei. La giovane serpeverde rimase immobile,senza respirare,piano si aggrappò al suo mantello,poi anche con l’altra mano stringendo forte la presa,le lacrime cominciarono a rigarle il viso,subito lo nascose tra le pieghe del mantello di lui tremando appena
“sei più forte di quanto immagini...”
Le sussurrò accarezzandole i capelli piano,il profumo di lavanda le aveva di nuovo riempito i polmoni,la mente,si aggrappò a lui stringendolo forte più che poteva,non immaginava fosse tanto caldo,non avrebbe mai immaginato di sentire quelle parole dalle sue labbra,non avrebbe mai immaginato di piangere davanti a lui,di aver bisogno di lui,non l’avrebbe mai immaginato,nemmeno in un milione di vite e a stento riusciva a crederci.
“lei resterà?..”
“sì...sempre..”
“me lo prometta..”
“lo giuro..”
Rimasero lì per quasi mezz’ora,senza muovere un muscolo,la giovane serpeverde pregò che nessuno li avesse visti,ci sarebbero stati troppi scandali, ma  in quel momento non le importava,ne aveva bisogno,aveva bisogno di uno scudo contro il mondo,uno scudo che aveva sempre desiderato,era più vicino di quanto pensava,e poi cominciò a piovere,ma lei non sentiva la pioggia,perché il suo scudo la stava proteggendo anche dalla pioggia, e intorno a loro Hogwarts taceva.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** la foresta non è mai un luogo sicuro.. ***


Il mattino seguente la faccia di Rory era come quella di un elfo domestico sotto lavori forzati,fissava la sua tazza di latte senza la minima intenzione di berne un goccio,Cheza e Jade erano sedute accanto a lei e la osservavano preoccupate. Non aveva chiuso occhio quella notte,continuava a ripetersi che era tutto un brutto sogno,che in realtà non era stata tutta la sera abbracciata al professore, e che lui non l’aveva accompagnata di persona in dormitorio terrorizzando i presenti,era tutto un sogno.
“Rory!ma che ci facevi ieri sera con il professore??”
“mmmh..”
“Rory?”
Cheza scosse l’amica tentando di ricevere una risposte,ma senza risultato, così d’istinto prese un calice d’acqua e le regalò un gavettone memorabile
“per la barba di Merlino Cheza!!!ma che diavolo fai??”
“allora??che ci facevi con Piton??”
“era un sogno!era solo un brutto sogno!”
“mi spiace contraddirti..ma era vero”
Disse poi Jade entrando nel discorso con la sua solita calma
“sei entrata con Piton, lui ti ha parlato per diversi minuti mentre mezza camerata si era rintanata nell’angolo terrorizzata mentre tu stavi lì a sorridere e scherzare...SCHERZARE...con lui”
“oh cielo...oooh...cielo..”
“perché è tanto strano?”
“perché io non posso comportarmi in questo modo con lui!!”
“ma allora perché ti sei fatta accompagnare?”
“è lui che si è offerto..ha fatto tutto lui..io...io...ahhh”
La ragazza poggiò la fronte sul tavolo mugugnando diverse volte il nome di Salazar Serpeverde come se volesse invocare la sua protezione o un eventuale supporto morale
“ora che faccio ragazze? Come lo guardo in faccia?”
“come tutte le volte che l’hai guardato in faccia..Rory...non nascondere anche a te stessa le tue emozioni..”
“ma quali emozioni???vi prego ragazze così mi mettete in agitazione!”
Disse alzandosi dal tavolo,si voltò in tutte le direzioni come un gufo per assicurarsi che il professore non ci fosse, così accelerò il passo verso l’uscita facendo cenno alle compagne di seguirla,accelerò ancora di più il passo appena le due compagne si alzarono,Rory si voltò appena per dare un ultimo sguardo verso le sue compagne,sembravano fissarla terrorizzate,forse aveva qualcosa dietro la schiena
“ragazze che vi ...ugh!”
Il viso di Rory si schiantò contro una parete di cemento nera,solo poco dopo capì che quella parete era in realtà un essere umano,e non uno qualsiasi,alzò piano lo sguardo mentre pian piano si sentiva venir meno
“come mai tanto di fretta signorina Cheshire?”
“p...professore...”
“non ti vedo molto in forma,ti accompagno in infermeria?”
Chiese all’improvviso accarezzandole il viso e poggiando le labbra sulla fronte di lei mentre Cheza e Jade li fissavano
“signorine per caso dietro di me c’è uno spettacolo di burattini?”
Sussurrò voltandosi,poi tornò a fissare le due studentesse che cominciarono a scuotere la testa in modo convulsivo mentre perdevano sempre di più colorito confondendosi quasi con i fantasmi del castello
“no..allora se non vi è di troppo disturbo potere evitare di fissare?o sono costretto a sottrarre punti alla mia stessa casa..”
“sissignore!”
“p..professore..sto bene davvero..non serve..”
“allora torna in sala..tra poco raduneremo tutta la scuola”
“perché cos’è successo?”
“lo saprai a tempo debito temo..”
La ragazza lo fissò preoccupata,anche lui sembrava parecchio in ansia,senza dire nulla si voltò aiutando le compagne pietrificate a raggiungere il tavolo dei serpeverde,dopo cinque minuti,la sala era di nuovo piena e i professori erano al loro posto mentre Silente era già davanti al solito leggio dorato
“miei cari studenti,stamane un gufo da Azkaban mi ha informato del fatto che due mangia morte sono riusciti ad evadere dalla loro prigionia,pertanto alcuni hanno allertato Azkaban dicendo di aver avvistato i fuggitivi nei pressi della scuola, pertanto sono stati rilasciati i dissennatori con lo scopo di catturare i fuggitivi.... purtroppo la nostra scuola ne è venuta al corrente solo ora,anche se fortunatamente non ci sono stati incidenti al riguardo.”
Nel sentire questa parole, Piton si alzò di scatto dalla sedia mentre Silente si voltò sorpreso dalla reazione
“professore Piton...qualcosa non va?”
“vorrei precisare....che un attacco c’è stato...e per colpa della sua casata..”
“questo lo so professore ma..”
“e una mia studentessa ha rischiato di non fare ritorno!questo non  rientra nella sua lista degli incidenti?”
“sono desolato professore, non era mia intenzione omettere dei particolari,comunque questo avvenimento non accadrà più..lo assicuro”
Rory osservò Piton che prese a fissarla, lei sorrise appena tornando a fissare poi le sue mani incrociate e  tremanti per l’imbarazzo quando il preside tornò a  parlare
“noi professori..andremo ad ispezionare il perimetro dopo aver reso sicuro il castello..ma alcuni degli studenti in grado di utilizzare l’incanto patronus appropriatamente si facciano avanti per venire con noi a dare supporto in caso di necessità..”
Subito Rory si alzò in piedi alzando la mano incerta
“io...io so usarlo..”
Insieme a lei anche altri studenti si alzarono fissando il preside sicuri e fiduciosi delle proprie capacità e di quelle di Silente
“bene..seguiteci”
Disse Silente mentre si avviava lungo io corridoio,anche Rory seguì il preside mentre con gli occhi cercava di vedere se anche il professore si era alzato,quando si voltò la sedia dove stava seduto era vuota, e subito un profumo di lavanda la avvolse in un tiepido abbraccio, il mantello di Piton  le aveva sfiorato la spalla coprendola piano mentre il professore camminava al suo fianco
“non dovevi venire”
“voglio dare una mano..”
“bene..però stammi vicina..”
Strano,non sembrava troppo contrariato,nonostante stessero andando incontro a degli assassini senza pietà
“è strano...perché non mi ferma?”
“come?”
“di solito comincia a sbraitare dicendomi di starmene in camerata o nel suo ufficio..”
“ma dal momento che starai con me tutto il tempo,preferisco farti venire piuttosto che lasciarti sola nel castello”
“ma c’è Gazza a guardia del castello,anche Hagrid”
“....devo risponderti?”
“ha ragione..”
Disse ridendo appena nonostante la situazione d’allarme,anche lui sorrise appena, quando furono a pochi metri dalla foresta proibita Silente si mise in mezzo al gruppo facendo luce con la bacchetta
“bene..ci divideremo in gruppi da due.. ma deve esserci almeno un professore con ogni studente”
“io prendo Cheshire”
Disse serio Piton senza nemmeno dare a Silente il tempo di concludere la frase
“molto bene Severus..”
Una volta fatte le coppie,Silente assegnò loro una zona da controllare,Rory e Piton dovettero spostarsi più lontani di tutti verso la parte nord della foresta,attorno a loro sembrava esserci il nulla, Rory era intimorita al pensiero di camminare nel nulla, istintivamente afferrò la manica del professore che subito le diede la mano per confortarla
“sta tranquilla..ora...evoca il tuo patronus..prima che arrivino i dissennatori”
“mmh..s..sì”
“guarda”
L’uomo agitò la bacchetta sussurrando l’incantesimo, subito una giovane cerva apparve davanti ai due illuminando la zona come una seconda luna,anche Rory fece lo stesso e dalla bacchetta spuntò la stessa cerva che andò ad affiancarsi alla prima aumentando la luce
“Rory...a cosa pensi di bello..quando evochi il tuo patronus?”
Chiese all’improvviso lui osservando la cerva e sfiorandola piano con un dito
“è un segreto..”
Disse lei sorridendo,lui annuì ed entrambi proseguirono l’ispezione,sembrava tutto tranquillo attorno a loro,i dissennatori stavano lontani grazie alla barriera dei due patronus,anche se ogni tanto la giovane serpeverde aumentava la stretta ogni volta che alzava lo sguardo verso i dissennatori
“sta tranquilla..”
Sussurrò lui mentre proseguivano
“non ti accadrà nulla”
“p..professore...”
La ragazza si bloccò di scatto fissando davanti a sé e stringendo la mano di lui ancora più forte, poggiò parte del corpo sul fianco di lui come per nascondersi da quello che aveva appena visto
“Rory...cosa...”
“Severus...è bello vederti qui..”
Sussurrò la voce sibilante del signore oscuro mentre si avvicinava ai due seguito da una donna,aveva i capelli ricci e camminava in modo barcollante,ma non sembrava dover poerdere l'equilibrio,aveva gli occhi spalancati,sembrava una pazza.Piton si voltò lentamente,di scatto spinse la giovane dietro di sé parando un incantesimo appena in tempo e di certo non era un comune schiantesimo
“Voldemort...Bellatrix..”
“ciao Severus!ooh...che hai portato la fidanzatina??guardatela mio signore!!non avete ucciso già una delle sue fidanzatine?”
“sì Bella...e questa devo dire...le somiglia molto..”
“non toccarla!”
“calmati Severus..voglio solo vederla..oppure dovrò scansarti con le cattive...”
“no!”
Rory si mise davanti a Piton di scatto fissando Voldemort,era la prima volta che si trovava davanti al signore oscuro..il mago più temuto di sempre..eppure non riusciva a muoversi da lì,lui sorrise avvicinandosi a lei
“qual è il tuo nome?..”
“R..Rory..”
“ah..somigli molto a Lily...Potter...una mezzosangue che ha avuto la sfortuna di capitare sotto la mia bacchetta...tu sei una mezzosangue?”
“no..”
“bene!è già un passo avanti..vero Severus?scommetto che l’hai presa perché le somiglia..ma non è piccolina per te?quanti anni hai?diciannove?venti?”
Lei non rispose,continuò a fissare l’uomo dall’aspetto rettiloide pallida in viso quasi quanto lui
“dimmi Rory..conosci le maledizioni senza perdono?il tuo professore le ha usate spesso quando lavorava con noi..”
la ragazza impallidì fissando il suo professore...allora era quello il suo segreto,era un mangiamorte...lui la fissò addolorato mentre tese una mano verso di lei,ma la ragazza si voltò di nuovo verso Voldemort,era un momento troppo delicato per pensare a quello...non voleva condannare Piton per quello che aveva detto..non voleva pensarci...non voleva odiarlo. “s..sì..”
sussurrò come se le altre parole di Voldemort si fossero perse nel vento “bene...ti concederò il lusso di scegliere quale dovremmo infliggerti per aver ficcato il naso dove non devi...e per ricordare a Piton di stare al suo posto...va bene?”
Piton alzò la bacchetta verso Voldemort ma Bellatrix gli lanciò un incantesimo che fu costretto a parare,lei continuò ad infierire mentre l’uomo indietreggiava sempre di più
“p..professore!”
“avanti...scegli...”
La ragazza rimase ferma un attimo..tre maledizioni..tre maledizioni proibite..quale sarebbe stata la meno dolorosa?avada kedavra? No...il professore non se lo perdonerebbe mai..Imperio? no..avrebbe rischiato di ucciderlo...forse..
“C..Crucio..”
“molto bene...brava piccola..”
Sussurrò puntandole la bacchetta addosso
“incarceramus”
Sussurrò mentre la ragazza venne spinta a terra da delle catene
“co..cosa..??”
“crucio!”
Gridò verso il professore il quale cadde all’improvviso in ginocchio pesantemente mentre del sangue prese a scivolargli dalla fronte..l’uomo si prese la testa tra le mani gridando dal dolore mentre Voldemort sembrava godere di quelle grida
“no..basta!!!basta!!dovevo essere io!!!la prego!!non gli faccia del male!!!”
Gridava lei in lacrime cercando di liberarsi dalla  morsa delle catene
“professore!!!!professore!!!”
Gridava tendendo la mano verso di lui, anche l’uomo cercò di raggiungere la sua mano ma di nuovo un dolore inumano lo costrinse a contorcersi in preda all’agonia
La ragazza si voltò verso le catene puntandovi la bacchetta sopra,fu un attimo
“reducto!”
Le catene si spezzarono con una leggera esplosione che però le ferì la caviglia con tagli parecchio profondi, ma lei non vi badò
“expelliarmus!”
Gridò verso Voldemort che intento a torturare Piton non se ne rese conto e perse il controllo della bacchetta,Piton si distese a terra prendendo un profondo respiro,fissò un attimo il cielo mentre il suo petto si muoveva veloce e pesante,affaticato e dolorante
“professore!”
La ragazza si avvicinò trascinandosi fino a lui in lacrime,gli accarezzò il viso che pian piano si bagnava delle lacrime di lei,lui cercò di afferrare la bacchetta vedendo Bellatrix avvicinarsi adirata, ma non ce ne fu bisogno,in un attimo tutti i professori erano davanti a loro pronti a difendere i due,subito Voldemort e Bellatrix scomparvero trasformandosi in fumo nero e allontanandosi,Silente era troppo potente,perfino per il signore oscuro.
“p..professore...professore..”
Rory poggiò la fronte sul petto di lui mentre Piton le accarezzava i capelli,lei si aggrappò alla veste di lui tremando terrorizzata mentre non sentiva quasi più la gamba,ma non importava
“R..Rory...sei...stata brava..”
Sussurrò lui sorridendo accarezzandole la schiena piano..era salva..ed era quello che contava
La ragazza alzò lo sguardo verso il suo professore,annuì piano e tornò a nascondere il viso sul suo petto singhiozzando per il pianto,era finita..almeno per il momento...almeno per ora...erano salvi.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** what the hell? ***


“professore!!”
Rory si mise di scatto a sedere,si guardò attorno confusa,per un attimo pensò che quella notte infernale fosse stato solo un sogno, ma quando la giovane serpeverde si guardò attorno, si rese conto che quello non era stato per nulla un incubo. Era in infermeria con una gamba fasciata ben stretta, sentiva la testa pesante,infatti era fasciata anche lì. Si toccò piano la testa prendendo un respiro profondo,attorno a lei c’erano fiori e caramelle con bigliettini scritti a mano,”rimettiti in sesto” “ti vogliamo bene” la ragazza sorrise davanti a tutta quella gentilezza nei suoi confronti, ma poi sobbalzò di nuovo,nella sua mente tornò l’immagine di Piton grondante di sangue e in fin di vita. Subito scese dal suo lettino,scansò la tenda che le impediva la visuale, davanti a lei,il professor Piton era disteso a letto,gli occhi chiusi,era pieno di bende,anche al petto. La rossa si avvicinò a lui incerta,lo fissava con gli occhi lucidi,quella notte aveva scoperto cos’era quello che il suo professore voleva nascondere,e cosa lo spingeva veramente a comportarsi bene con lei..non era lei...ai suoi occhi non era Rory..era Lily.
“..Professore..”
La ragazza si inginocchiò sul letto prendendogli la mano e poggaindovi la fronte,non era Lily,non lo sarebbe mai stato..non la conosceva nemmeno. Alzò lo sguardo verso il suo insegnante mentre una lacrima le rigava il viso
“mi scusi....mi scusi...”
Sussurrava, era colpa sua,dei suoi capelli,del  suo aspetto .Ogni volta che lui la osservava ricordava quella persona,lui la amava ne era certa,perché  ogni volta che i loro sguardi si incrociavano vedeva un immensa sofferenza,tutto a causa sua. Si alzò piano avvicinandosi al viso di lui,respirava regolarmente,non era in pericolo di vita. Lentamente si avvicinò sempre di più al suo viso , ora poteva sentire il respiro di lui sfiorare le sue labbra
“no..non posso..”
Sussurrò sorridendo in lacrime,si sentiva una stupida,un idiota,una ladra. Si allontanò dal lettino asciugandosi le lacrime,uscì piano dall’infermeria. Appena varcò la soglia prese a correre più che poteva,la gamba le faceva male da morire,ma il suo cuore ancora di più,perciò il dolore più grande prese il sopravvento. Corse fino al giardino della scuola,si rannicchiò ai piedi di un albero e cominciò a piangere,voleva buttare tutto fuori,in quel momento voleva solamente sparire dal mondo..era nata nel momento sbagliato..era nata troppo tardi e le loro strade si erano incrociate nel momento sbagliato.
I bagni dei prefetti erano sempre vuoti,perciò Rory poteva far quel che voleva in privato. Prese la bacchetta e la poggiò al centro della testa all’attaccatura dei capelli e sussurrò “colovaria..”  ad un tratto i suoi capelli presero a colorarsi dalle radici,lentamente ogni singolo capello prese il colore dell’oro fino a che la chioma rossa della ragazza divenne dorata. Lei sorrise appena mentre osservava il suo riflesso nell’acqua,magari in quel modo sarebbe finita. Quando tornò in sala comune, le sue compagne si voltarono vedendola entrare, in un primo momento non la riconobbero e presero a fissarla contrariate,ma poi si resero conto che quella che era appena entrata era proprio Rory.
“R..Rory...santo cielo come ti sei ridotta i capelli??sei impazzita??”
Jade corse da lei preoccupata
“i grifoni ti hanno fatto uno scherzo mentre riposavi??aspetta ti sistemo..”
“no!ho deciso io di farli così!”
“co..come?”
“perché...mi andava di fare un cambio di look sai”
Disse ridendo appena mentre si attorcigliava una ciocca dorata al dito,Jade sospirò guardandola,anche le altre sembravano poco convinte delle sue parole ma cercarono di sorvolare. Cheza si avvicinò a Rory e la abbracciò piano
“non so perché..o per chi lo hai fatto..ma spero che torni di nuovo quella di prima..”
A queste parole Rory la strinse forte
“sto bene...davvero”
Disse voltandosi
“adesso vado in infermeria...ho lasciato tutte le caramelle che mi hanno regalato..spero che non le abbiano prese!”
La ragazza corse fuori dalla sala comune,se fosse rimasta ancora là avrebbe dovuto confessare tutto e purtroppo non era la tipa che sapeva mantenere i segreti,soprattutto con le sue amiche. Tornò in infermeria..non di certo per riprendere delle stupide caramelle..la sua mente aveva agito da sola e le sue gambe le avevano dato corda,o forse non era la testa che stava comandando in quel momento.Si guardò attorno ma non c’era più nessuno,la stanza era completamente vuota salvo un infermiera che metteva in ordine i letti dove prima stavano i due
“mi scusi..dov’è..il professore?”
Chiese avvicinandosi nervosa
“è nel suo studio,si è rimesso in un attimo”
La donna si voltò e sobbalzò appena vide il nuovo look della ragazza
“oh..quasi non la riconoscevo signorina..mi scusi..come si sente?”
“meglio grazie...ora..torno di là allora”
Disse correndo fuori dall’infermeria senza voltarsi.  * va bene così...va bene così...* continuava a ripetere a se stessa mentre nella gola sentiva come un nodo che le bruciava ,abbassò lo sguardo fermandosi un attimo,prese diversi respiri pregando di non scoppiare di nuovo in lacrime,quando riuscì a recuperare il controllo di sé riprese a camminare verso la sala grande
“signorina....cosa ci fa a quest’ora in giro? Dovrebbe già stare nella sua camerata...”
Rory si voltò di scatto sentendo quella voce,il cuore le si bloccò per diversi secondi mentre sembrò accadere lo stesso all’uomo davanti a lei
“R...Rory..che...che diavolo...”
“salve professore..”
“ti ho cercata per ore...dove eri finita?...e..cos’hai in testa??”
“io...ho pensato...di cambiare look..”
“perché?...Rory...non mi convince il tuo tono..”
“io...non volevo...io..non sono...”
“non sei...chi non sei?..”
Rory guardò in basso mentre le lacrime presero a rigarle il viso,serrò i denti mentre l’uomo si avvicinava a lei fino a spingerla contro il muro
“la prego...”
Lui le prese il viso con una mano guardandola negli occhi,con il pollice le asciugò via le lacrime mentre lei istintivamente poggiò la mano sulla sua
“io...non sono Lily....non posso essere lei....”
Lui rimase immobile per diversi secondi,non era sorpreso,anche lui aveva sentito le parole di Voldemort,le accarezzò il viso e le posò la bacchetta sulla testa,senza dire nulla. I capelli della ragazza ripresero il loro colore originale
“non puoi essere Lily no...”
Ammise lui guardando in basso,poi sollevò di nuovo lo sguardo
“e non voglio che tu lo sia...”
Concluse baciandole la fronte,poi la punta del naso
“resta bellissima come sei.. piccola Rory..”
Rory alzò lo sguardo, gli occhi sembravano volersi chiudere da soli, come se fosse in uno stato di sonnolenza,si aggrappò al mantello di lui respirando affannata per non scoppiare a piangere
“p..professore..mi..mi dispiace...non volevo...”
“lo so...”
Lui la strinse piano a sé baciandole i capelli
“ho avuto paura ieri notte...”
“di cosa?..”
“temevo di perderti...”
“....an...anche...io..professore..”
Sussurrò lei  aumentando la presa,posò la fronte sul suo petto chiudendo gli occhi,ma poco dopo lui la scostò appena,con una mano le portò una ciocca di capelli dietro all’orecchio e sorrise appena,si guardò attorno per un attimo sperando che nessuno stesse passando lì in quel momento
“ti fidi di me?...”
“s...sì..”
Lui annuì appena,e un attimo dopo le prese il viso tra le mani avvicinandolo al suo,lei chiuse gli occhi mentre con le mani cercò di aggrapparsi alle sue,non riuscì a dire nulla,fu un attimo,le loro labbra si sfiorarono appena,timide,spaventate,incerte e tremanti,ma altrettanto bramose di quel contatto così fermo,così sicuro. Quando lui indietreggiò di nuovo sorrise appena,era la prima volta che lo vedeva sorridere,anche lei ricambiò il sorriso mentre era sempre più rossa in viso
“ora...faresti meglio ad andare a riposare...”
“s..sì...”
La ragazza abbassò lo sguardo continuando a tenere stretta la mano di lui,si morse il labbro dondolando appena sui talloni mentre lui continuava a fissarla mentre con il pollice le massaggiava il dorso della mano
“mi accompagna per favore?...”
“certo..”
Sussurrò coprendola con il mantello,lasciando alle pareti di Hogwarts il loro sporco piccolo segreto.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Slytherin vs Griffindor ***


Senza rendersene conto,la giovane serpeverde era sulla sua Nimbus a più di dieci metri da terra, nessun problema se non fosse per il fatto che aveva passato la notte in bianco a toccarsi in continuazione le labbra e rotolando nel suo letto nell’inutile tentativo di addormentarsi. Le compagne di stanza sembravano inoltre al quanto contrarie ai versetti che spuntavano da sotto le coperte,perfino Jade e Cheza non sapevano cosa le stava accadendo,e forse era meglio così. La ragazza si guardò attorno,tutti gli studenti di Hogwarts stavano ammirando interessati la partita,davanti a lei c’erano i grifondoro,ki suoi accerrimi nemici, e l’idea di perdere contro di loro le dava il voltastomaco.  Accanto a lei Cheza le sorrise per incoraggiarla
“coraggio Rory!questa partita p vitale!”
“s..sì..”
Al fischio dell’arbitro vennero liberati i bolidi e la pluffa venne lanciata in alto,mentre tutti i cacciatori si gettarono sulla palla, la giovane scattò in alto alla ricerca di quel luccichio che avrebbe decretato la vittoria della sua casata, ma come dice la bibbia del battitore di Scrimgeour “buttar fuori il cercatore”. Il giovane Weasley aveva già preso di mira la ragazza, doveva solo aspettare l’arrivo di un bolide che non tardò a fare la sua comparsa, il giovane battitore colpì la palla scagliandola contro Rory che riuscì a smontare dalla scopa reggendosi con una mano sola per evitare di essere presa in pieno. Appena tornò in groppa alla sua Nimbus riprese a volare come se nulla fosse, era abituata a questi colpi bassi,i suoi compagni erano maestri in quell’arte. Aveva bisogno di calmarsi,si fermò in aria prendendo un respiro profondo mentre con le orecchie cercava di captare il minimo rumore d’ali del boccino,i suoi compagni avevano segnato diverse volte,compresa Cheza,e serpeverde era già in vantaggio sui grifondoro
“eih!attenta coi bolidi Rory!”
Cheza le era volata accanto mentre si guardava attorno preoccupata,poi si avvicinò per sussurrarle all’orecchio
“il professore è diventato cadaverico prima..”
La ragazza sobbalzò arrossendo come non mai
“si...si è preoccupato?”
“sì...stava per bloccarli lui i bolidi!per fortuna lo hanno fermato in quattro”
“quattro??”
La ragazza si voltò verso la platea dove era solito sedere Piton,era lì seduto con il viso corrugato in una smorfia preoccupata mentre fissava i battitori della squadra avversaria,probabilmente stava calcolando quanti punti togliere loro per lo scherzetto di prima,al solo pensiero la ragazza rise appena
“adesso vado...sta attenta ai bolidi”
“stai attenta tu piuttosto!”
Rory annuì schizzando di nuovo in basso verso il cercatore avversario
“Potter...pronto a schiantarti?”
“prima tu..”
Rory ghignò divertita,ma doveva distrarlo per aver più tempo,Harry era uno dei migliori cercatori ed era davvero pericoloso quando adocchiava il boccino,l’unico modo per distrarlo era una finta..e in quel momento la finta Wronski sembrò l’unica alternativa. La ragazza abbassò di scatto lo sguardo sobbalzando e buttandosi in una paurosa picchiata, Harry sembrò aver abboccato e la seguiva a ruota, a pochi metri dal suolo la giovane cercatrice si scartò dalla picchiata poco prima di schiantarsi ,cosa che non fu possibile all’avversario, il quale cadde a terra rumorosamente mentre la ragazza riprese il volo soddisfatta sotto gli insulti degli avversari. Subito si voltò verso Piton che sorrise soddisfatto della performance della giovane,stava per avvicinarsi a lui ma una piccola sfera dorata le tagliò la traiettoria,fu un attimo,la cercatrice cominciò la sua corsa per il boccino. Nel frattempo Harry si era rialzato e ora seguiva di nuovo la ragazza mentre i bolidi si erano aggiunti all’inseguimento. Il boccino era vicinissimo, la ragazza allungò una mano ma questo accelerò scappando dalla portata della ragazza la quale fu costretta ad accelerare ulteriormente
“stavi per farmi ammazzare!”
“non ho tempo per chiedere scusa!ne di darti un bacetto sulla ferita”
“ti piacerebbe eh Cheshire??”
“di certo non a te”
“e a chi se posso?”
Chiese affiancandosi alla sua scopa
“ti ricordo che stiamo facendo una partita..”
Sussurrò accelerando ancora di più,era lui il figlio di Lily e James Potter,nella sua mente già immaginava Piton pieno di rabbia nel vederla con il clone dell’uomo che gli aveva rovinato la vita,così diede una spinta alla scopa del ragazzo
“e io ho già scelto a chi dare i miei baci...”
Con uno scatto si gettò in picchiata seguendo il boccino,non poteva fallire,doveva chiuderla lì e alla svelta,il giovane Potter si era affiancato a lei tendendo anche lui una mano,doveva fare qualcosa,lo avrebbe preso..avrebbe perso...no. Fu un attimo, la giovane serpeverde era a terra con il boccino in mano,mentre la fronte le grondava sangue,si era gettata dalla scopa in picchiata e a malapena era riuscita a rotolare a terra senza spezzarsi il collo. Accanto a lei corsero tutti i compagni di squadra mentre l’arbitro decretava Serpeverde vincitrice.
“Rory!!stai bene??oddio quanto sangue...”
Cheza e Jade si inginocchiarono accanto a lei cercando di tamponarle la ferita
“è solo un graffio..tranqui..”
“fuori!!allontanatevi tutti!”
Il professore di pozioni si fece largo tra la folla inginocchiandosi accanto alla ragazza,le prese il viso tra le mani scrutando la ferita accuratamente,sospirò sollevato vedendo che era solo un graffio
“visto?..non si preoccupi...ce la faccio da sola!”
Disse alzandosi da terra e alzando il boccino verso la folla esultante come segno di vittoria,Piton stava per avvolgerle attorno il mantello ma poi si tirò indietro prendendo un respiro profondo mentre la giovane si sentiva sempre più confusa,era palese..troppo palese la loro intesa,così andò di corsa allo spogliatoio mentre l’uomo abbassò lo sguardo confuso come lei. Appena entrò negli spogliatoi i suoi compagni la assalirono allegri mentre Cheza le saltò in braccio
“sei la migliore!!hai battuto Potter!!nemmeno Draco ce l’ha mai fatta!”
“grazie..”
Sussurrò sedendosi e portando al collo l’asciugamano stremata mentre dalla fronte continuava a grondare sangue,dalla borsa prese un cerotto e lo mise in fronte mentre con un dito pulì via il sangue.
“ma hai visto il professore??si è smaterializzato dalla platea per venire giù a soccorrerti! Lo sentivo borbottare cose strane!”
“cose strane?..”
“tipo.. no..lei no...ti prego! E robe simili!”
“...scusatemi..”
La ragazza si alzò di scatto uscendo dallo spogliatoio,era una stupida,lui stava male,si era preoccupato per lei,non voleva perderla,voleva aiutarla...e lei...lo aveva cacciato via come se avesse vergogna..era una stupida. Raggiunse il campo da quidditch ma ormai era sgombro,così corse fuori sperando di trovarlo, ma nulla. Presa dallo sconforto si poggiò su un muro sospirando,si tirò indietro i capelli guardando il cielo
“ma professore!non ho fatto nulla!!”
“non discuta signor Potter..”
“ma..”
“venti punti”
“ma!”
“altri venti..”
La figura di Harry che si allontanava da dietro ad un muro accanto al campo cercando di trattenere diverse imprecazioni le diede la conferma che il professore si trovava lì. A grandi passi la ragazza raggiunse il luogo dove si trovava il professore, lui era chino verso il muro,con la fronte poggiata al braccio come se stesse male,la ragazza lo strinse forte da dietro all’improvviso,tanto da farlo sobbalzare
“mi scusi...”
“Rory...”
Lui si voltò piano prendendola per le spalle,cominciò a fissarla e con un dito le sfiorò il cerotto
“di cosa dovrei scusarti?...”
“di averla fatta preoccupare..”
“smettila..”
“cosa?”
“di darmi del lei anche qui..”
“...io..non sono abituata..comunque...non volevo.”
La giovane sorrise appena
“ho una cosa per lei..”
Sussurrò porgendo all’uomo il boccino dorato,lui lo osservò per un po’, e con la mano lo prese delicatamente,sorrise appena osservando la sfera dorata che al suo tocco si chiuse di nuovo,osservò di nuovo la ragazza poggiando la fronte sulla sua e coprendola col mantello,lentamente le diede un bacio sulle labbra,piano,come se avesse paura di ferirla,come se stesse baciando una bambola di vetro
“p..professore..”
“ti prego...non avvicinarti più a quel Potter...e...basta sangue sul tuo viso...”
“sì...”
La ragazza si aggrappò a lui stringendolo forte,un brivido le percorse la schiena,forse perché stava arrivando l’inverno? O forse era qualcos’altro..

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** cambiamenti ***


 
Il mattino dopo la giovane serpeverde non riusciva a ricordare nemmeno il suo nome,era seduta alla mensa a fissare il latte fumante nella sua tazza con lo stemma della sua casata. Passò un dito sul fumo come per giocarci,nella sua mente c’erano una miriade di pensieri che le ronzavano in testa come tanti boccini dorati. Ad un tratto sentì una mano posarsi sulla sua spalla,questo la fece cadere dalle nuvole facendola sobbalzare.
“eih calma sono io!”
“c..ciao Jade..”
“che hai?stai ancora male per la caduta di ieri?”
“diciamo di sì..”
“Sei strana ultimamente..è successo qualcosa con il professore?”
“assolutamente niente!!cosa..cosa vai a  pensare?? Niente!!nulla!!vuoto!!”
Jade rimase a fissarla diversi secondi,sbattendo le palpebre incredula della reazione della ragazza. Subito Rory prese la sua tazza di latte mandando giù un sorso,non badando alle labbra ustionate si voltò di nuovo verso l’amica. La fissò a lungo mordendosi il labbro pulsante,non poteva dirle nulla,nonostante fosse la sua più cara amica. Subito Jade si avvicinò di nuovo a lei preoccupata
“dimmi cos’hai”
“non posso..”
“perché??non ti fidi di me?”
“no..è che..ora è meglio di no..”
“Rory...”
“che c’è..?”
“stai bene?”
“sto bene..solo..non ora..”
Sorrise appena alzandosi dal banco e avviandosi alla porta con lo sguardo fisso a terra e una mano sulle labbra che bruciavano ancora. Aumentò il passo per poter uscire in fretta dalla sala ma qualcosa la bloccò all’improvviso afferrandola per il polso. La presa era salda,quasi le faceva male,stava per girarsi pronta a maledire chi l’aveva afferrata,quando le parole le morirono in gola ancora prima di uscire mentre davanti a lei Piton la fissava dall’alto.
“cos’è questa fretta?..”
“non mi sento bene..”
“dopo ti porto nel mio ufficio..”
“vorrà dire infermeria”
“no..voglio dire ufficio,non ti lascio nelle mani di quelle”
“e..perché dovrei restare?..è successo qualcosa?”
“già..”
Lo sguardo di Piton sembrava ancora più preoccupato del solito,come se il signore oscuro fosse entrato nel castello con il suo esercito di mangiamorte.  La ragazza si avvicinò a lui poggiandogli una mano al petto,dischiuse le labbra ma non riusciva a parlare, le braccia di lui si avvicinarono alla schiena di lei come per stringerla,ma poi entrambi si allontanarono
“vado al mio posto allora..”
“va bene...”
Annuì piano, nell’allontanarsi sfiorò di proposito la mano di lui che sembrò irrigidirsi di colpo al suo tocco. La ragazza si sedette di nuovo accanto a Jade che la osservava grattandosi il capo tanto era confusa. Osservò di nuovo il professore rabbuiarsi sempre di più e Rory diventare sempre più rossa. Non era una stupida,aveva già immaginato qualcosa e quella era la conferma per Jade che c’era sotto qualcosa di grosso,qualcosa di profondo,qualcosa che avrebbe creato uno scandalo nella scuola.
“Rory...non...non sarai mica...innamorata di lui?...”
“...smettila..”
“non dirmi bugie!io sono tua amica!io...io voglio aiutarti!”
“allora ti prego..non chiedermi nulla..”
“ma tu ..sei innamorata di..”
“di lui...sì...ora però...non posso.”
“va bene..”
Rory portò le mani al viso mentre nella sala si sentì l’eco di passi svelti,tacchi leggeri e svelti. Una donna in tailleur fece capolino dalla grande porta della sala,si diresse a passi piccoli e rapidi verso il tavolo dei professori,la gonna era così stretta che le servivano tre passi per coprire mezzo metro di distanza. La donna sorrideva,ma era un sorriso palesemente falso. Si voltò verso gli studenti senza smettere di sorridere,le mani strette come per mostrare soddisfazione. Aveva i capelli grigi,coperti da un cappellino in tinta con i vestiti,non poteva essere un docente in quelle condizioni,eppure quella donna,aveva insegnato loro difesa contro le arti oscure per tutto l’anno.
“miei cari..carissimi studenti...vorrei informarvi..che il vostro preside si assenterà per un tempo indeterminato..ma non temete”
Fissava gli studenti come se stesse sul punto di piangere per l'emozioni,come se davanti a lei i suoi alunni si fossero tramutati in coniglietti
“io sostituirò il preside,a partire da questo momento”
In quel momento Rory aggiornò la lista delle peggiori disgrazie successe durante l’anno,e quel giorno,aveva superato perfino l’incontro con il signore oscuro. Appena la donna si allontanò,Rory scattò in piedi,quella donna era la creatura più falsa sulla faccia della terra. Si diresse a grandi passi verso il professore di pozioni,stavolta senza esitazioni,anche lui le andò incontro serio.
“non dire nulla..lo so..”
“ma professore!”
“...è una situazione complicata...siamo stati costretti”
“ma..ma lei poteva prendere il suo posto!lei era quello giusto!la prego..”
“non posso discutere le decisioni del ministero..secondo te non ho contestato la cosa?”
Rory abbassò lo sguardo mentre afferrò con una mano il mantello dell’uomo che la osservava senza cambiare espressione,la mano di lei tremava appena.
“cerca..di starle alla larga..”
“professore..quella donna...mi fa paura...non so perché...ma...”
“eih...guardami.”
Con un dito le tirò su il viso
“ci sono io qui,se solo prova a sfiorarti con un dito..”
“ma il ministero?”
“al diavolo il ministero..non ti farà nulla..te lo prometto..”
Rory sorrise appena sfiorando la mano di lui,si guardò attorno,si alzò sulle punte e lo baciò piano,un bacio spaventato,un bacio agognato,un bacio proibito.  Nel frattempo gli studenti si erano rifugiati nelle camerate mentre Jade aspettava nascosta l’amica pensando di essere sola,ma non era così,in quel momento,anche i muri avevano occhi ed orecchie.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** favole sotto la neve ***


I Primi fiocchi di neve avevano cominciato a coprire Hogwarts con un soffice velo bianco,ormai era inverno,come al solito Rory decise di restare al castello dato che a casa nessuno l’avrebbe aspettata. Per lei non c’era nessuno davanti al camino o accanto all’albero di natale addobbato e pieno di regali. Ma ormai c’era abituata. Quel mattino si svegliò prima del solito,si guardò attorno ma le sue amiche erano andate via. Si alzò piano e andò davanti al camino della sala comune. Era ancora spento,così prese la bacchetta e con un movimento del polso accese una fiammella sulle legne già sistemate,si sedette sulla poltrona buttando poi l’occhio sull’albero addobbato accanto al divano,a terra c’erano diversi pacchetti. Si chinò appena per controllare se ci fossero regali da spedire a Jade o Cheza. Trovò  due pacchetti per le sue amiche,li spostò per dividerli dal mucchio, quando l’occhio le cadde su un pacchetto con sopra il suo nome. Rory sgranò gli occhi davanti a quel dono inaspettato,lo prese in fretta per controllare un eventuale biglietto. Prese un piccolo foglio di carta infilato sotto al nastro ,lo aprì piano con il cuore che sembrava volerle uscire dal petto. Nel biglietto c’era scritto solo il nome,era una calligrafia elegante e ordinata,l’inchiostro era verde scuro. Aprì piano il pacchetto,era il suo primo regalo di natale dopo quel giorno. Dentro c’era  una collana,era una stella di cristallo,quando la ragazza la prese in mano cominciò a brillare di una luce dorata,subito la mise al collo sorridendo. Si alzò di scatto e scese dalle scale,corse verso lo studio del professore stando attenta a non farsi beccare dai compagni. La porta si aprì lentamente,lui era lì,serio come al solito,la fissava dall’alto con un lieve sorriso.
“buongiorno..”
“buongiorno professore...ehm...io...volevo sapere se..”
Ad un tratto lui allungò la mano verso di lei interrompendole la frase,sfiorò la collana mentre il sorriso sul suo viso  diventava sempre più accentuato
“allora l’hai trovato..”
“è sua?..”
“buon natale Rory...”
“ma...ma..io..non ho regali....purtroppo..”
Lui sorrise e la tirò indietro chiudendo contemporaneamente la porta alle spalle di lei con un cenno della mano,le accarezzò i capelli e il viso osservandola come se fosse un angelo sceso dal celo.
“eccolo il mio regalo..”
Sussurrò baciandole il viso e le labbra,le accarezzò la schiena mentre lei si aggrappò a lui tremando
“p..professore..io..d..devo andare..ho lezione..”
“...giusto...anche io...”
Sussurrò allontanandosi appena,la osservò per diversi secondi
“hai studiato le ultime pozioni assegnate?”
“sì...ho il libro pieno dei suoi appunti...me lo ha rubato l’anno scorso per modificare tutte le pozioni che c’erano..”
“e questo ti ha aiutato a superare tutta la classe”
“già..mi ha salvata..lo fa sempre..”
Lui sorrise dolcemente facendola voltare per guidarla poi verso la porta,quando la ragazza uscì dalla porta lui rimase a fissarlo
“no....tu mi hai salvato”
 
Alla fine delle lezioni Rory decise di rilassarsi un po’ fuori dalla scuola. Voleva  solamente respirare un po’ dall’aria pesante che si era creata nel castello. La Umbridge aveva appeso davanti all’entrata un numero incalcolabile di quadri con su scritte le più assurde regole, nemmeno si era soffermata a leggerle tutte. Ma ormai la scuola era diventata un regime. Almeno fuori dalla scuola poteva rilassarsi. Prese un libro,solitamente avrebbe preso pozioni ma stavolta voleva andare via da tutto. Così prese le fiabe di Beda il Bardo e cominciò a leggere la sua storia preferita, “lo stregone dal cuore peloso” aprì piano il libro,era stampato su carta antica,era l’unica cosa che le rimaneva del suo passato e lo teneva con gran cura nella sua borsa,non se ne separava mai. Cominciò a leggere la storia dello stregone che aveva rifiutato il suo cuore per non soffrire. Si era immersa completamente nella lettura, tanto che non badava nemmeno alla neve che aveva ripreso a cadere e le stava tingendo i capelli di un bianco candido,solo dopo un po’ cominciò a sentire davvero freddo, nonostante la divisa invernale. Era stata una stupida,aveva perfino scordato di portare il mantello,stava per alzarsi quando un mantello le cadde in testa coprendola completamente
“non so se lo hai notato ma sta nevicando...”
Il professore di pozioni si sedette accanto a lei guardandola mentre cercava di liberarsi goffamente dal mantello,appena riuscì a far sbucare la testa lo guadò stupita
“p..professore!ma lei non è a fare lezione?”
“le lezioni sono finite...hai visto che ore sono?..”
“oh cielo!..è..è..”
“tardi..sì..”
“non..non dovrebbe stare qui!potrebbero esserci studenti..e..”
“sono stati spediti tutti al dormitorio”
Sussurrò avvicinandola a sé,osservò il libro che la ragazza stringeva ancora in mano e la guardò di nuovo alzando un sopracciglio stupito
“davvero leggi questa roba?..pensavo fosse il solito libro di pozioni che tanto adori”
“no..questo..è mio...”
“dove l’hai preso?”
“è di quando ero piccola..”
“...ricordo..”
“già...anche io..ricordo tutto..”
Piton guardò in basso mentre nella mente di Rory tornarono a galla brutti ricordi ormai nascosti nel dimenticatoio,ma come sempre gli scheletri nell’armadio non restano lì a lungo. Era notte fonda, e una giovane neostudentessa era pronta per andare alla scuola di magia..eppure tutto andò storto. Un uomo entrò nella sua casa,un mago oscuro il cui nome era vietato pronunciare. I suoi genitori erano alleati con lui, ma alla fine si erano schierati con Silente e questo costò loro la vita, mentre la sventurata fanciulla subì le più atroci torture, tanto da dover rimandare la partenza a tre anni dopo, dovette stare in ospedale e in seguito in un riformatorio di babbani dopo essere stata bollata per pazza. Solo il terzo anno, un uomo arrivò in quella casa,un uomo dai capelli scuri e dal sorriso gentile. La prese con sé portandola finalmente al luogo cui apparteneva, il mondo dei maghi.
“Rory..”
“oh...scusi..”
La ragazza sobbalzò al richiamo del professore che ora la guardava con aria malinconica, la strinse piano a se cullandola piano,lui sapeva cos’era successo, quella notte anche lui era tra gli  assassini mascherati presenti al massacro. Ricordava la sofferenza di quella ragazza, fino all’ultima lacrima,l’ultima goccia di sangue.. l’ultimo gemito.
“no...tu perdonami...perdonami piccola...”
La strinse più forte baciandole i capelli,non l’aveva protetta quella notte,non era stato accanto a lei,si era solamente limitato a raccogliere il suo corpicino martoriato e lasciarlo davanti a quel dannatissimo riformatorio che glie la restituì quasi in stato di coma. Eppure,quando lei lo vide, le regalò un sorriso che mai aveva visto dopo la morte  di Lily. Quel piccolo angelo, aveva regalato a quel diavolo una delle sue piume e questo lui lo ricordava bene,era ben impresso nella sua mente e nel suo cuore.
“p..professore...cosa le prende?..”
“nulla...va tutto bene..andiamo dentro ok?”
“sì..”
“ti porto al dormitorio..ci sei solamente tu?”
“sì..può restare con me finchè non mi addormento?”
“va bene..”
“e...può...leggermi una favola?..”
“...certo piccola..”

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** una punizione dolorosa ***


 
Il mattino seguente la luce del sole costrinse la giovane serpeverde ad aprire gli occhi, subito si rese conto che il sole era più in alto del previsto,e quando il sole era così alto significava solo una cosa.. ritardo. Aveva scordato che era da sola in stanza e non c’era più Jade che la svegliava puntualmente per le lezioni. Aveva un ora di ritardo e c’era lezione di divinazione,per fortuna la professoressa Cooman era gentile e non rimproverava mai i ritardi degli alunni. Si guardò attorno spaesata,accanto a lei c’era il suo libro di fiabe,lo osservò un attimo sorridendo poi lo posò accanto al letto.  Di scatto Balzò fuori dal letto e prese dalla sedia la sua divisa, la infilò in un baleno sistemando la cravatta come meglio poteva, non era molto pratica con i nodi delle cravatte e ogni volta che si sfasciava aveva sempre bisogno di aiuto, ma in quel momento non c’era un anima disposta ad aiutarla. Di corsa uscì dal dormitorio e prese le scale per raggiungere la stanza di divinazione. Appena entrò si precipitò verso il suo banco
 “scusi per il ritardo!”
Sistemò i libri pronta a sentire la voce della sua insegnante, ma non vi fu risposta se non i sussurri dei compagni dietro di lei. In seguito un'altra voce sostituì quella della Cooman,una voce stridula e irritante
“cara signorina..come mai è in ritardo?”
“p..professoressa Umbridge..”
“per caso qualche alunno ti ha tenuta sveglia tutta la notte?..”
La donna si avvicinò con il suo solito falso sorriso mentre la fissava compiaciuta
“no professoressa...ero da sola, ho avuto un contrattempo..”
“con qualche alunno?”
“no!professoressa io..”
“ti credo piccola Cheshire..e sai perché?...io so..”
Il cuore della giovane si bloccò all’istante, sapeva..sapeva cosa?..aveva insinuato che stava con un alunno..eppure..sembrava solo una domanda per sviarla ad un'altra conclusione. La giovane deglutì nervosa mentre la donna continuava ad avvicinarsi a lei
“puoi seguirmi nel mio ufficio?”
“s...sì..”
La ragazza si alzò tremando dalla sua sedia, raccolse i suoi libri mentre la donna si avviava facendole strada,scesero dalla torre fino ad arrivare all’entrata dei sotterranei,in quel momento la giovane si bloccò fissando l’entrata. Quella non era la strada per l’ufficio della donna,avrebbero potuto prendere un'altra strada..non riusciva a capire,era terrorizzata.
“allora..ora ti accompagno a posare i tuoi oggetti nel dormitorio..dovrai passare un po’ di tempo da me e non avrai le forze per portare dietro tutti quei pesi mia cara..”
“s..sì..”
La donna aprì la porta entrando per prima, Rory la seguiva a testa bassa mentre il cuore batteva all’impazzata per la paura,passarono davanti all’aula di pozioni, riusciva a sentire la voce del professore che toglieva punti a grifondoro e ne dava altrettanti a serpeverde, ma non poteva fermarsi, non poteva chiedere aiuto, doveva passare oltre,altrimenti sarebbe stato ancora peggio. Così abbassò di nuovo lo sguardo raggiungendo la sua camerata, posò le sue cose e tornò a seguire la preside verso il suo studio al quinto piano,appena la giovane entrò vide appesi ai muri una miriade di piattini e quadri di gatti che si muovevano allegramente. Quello studio aveva qualcosa di assurdo,sembrava una casa di bambole tanto era rosa, aveva perso il conto dei gatti che miagolavano attorno a lei,e sotto erano disposti ordinatamente dei servizi da tè costosissimi in porcellana. Se Piton avesse visto una cosa simile forse sarebbe andato in terapia per collasso.
“prego..siediti”
Disse gentile , la ragazza si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania della donna, questa si sistemò davanti a lei osservandola  con il suo falso sorriso che non se ne andava mai.
“professoressa..mi dispiace per il mio ritardo...non accadrà più..”
“e tu credi di essere qui per un ritardo?”
“allora..cosa ho fatto?..”
“piccola Rory...non prendiamoci in giro..per favore”
“non ho fatto niente!”
“e cosa dici del mio caro collega..Severus?”
Al sentire quel nome, la ragazza  si sentì morire, sbiancò di colpo e divette reggersi alla scrivania per non cadere indietro. Si morse un labbro cercando di calmarsi
“non ho fatto nulla..al..al professore..”
“dimmi piccola Rory..bacia bene il caro Severus?”
“...si sta sbagliando..”
“non dire bugie!!”
Per un attimo la donna perse le staffe alzandosi in piedi tanto da far sobbalzare anche la giovane,tremava con una foglia mentre sentiva gli occhi gonfiarsi di lacrime
“p..professoressa..io...non accadrà più...la prego..”
“tra le tante regole che ho imposto a questa scuola, una delle più importanti è proprio quella che vieta rapporti sentimentali con gli insegnanti..ora..prendi un foglio..qui a fianco...e scrivi cento volte...io non posso innamorarmi di un professore”
“...s..sì..”
Ma cos’era? Sembrava la punizione per una ragazzina delle elementari che aveva rubato la merenda di un compagno,così prese dalla tasca il suo pennino per cominciare a scrivere
“no..usa questa cara..”
Disse porgendole una piuma bianca e una boccetta di inchiostro nero,la ragazza cominciò ad intingere la penna mentre fissava il foglio,presto Silente sarebbe tornato e il dover fingere di troncare tutto non sarebbe stata una cosa duratura. Appena però la penna cominciò a scrivere la prima lettera, la ragazza sentì una fitta allucinante dietro alla schiena,come se la pelle le si fosse strappata, tirò indietro la penna sussultando
“p..professoressa..”
“continua!”
Disse mentre con la bacchetta insonorizzava la stanza e chiudeva a chiave la porta. Il terrore cominciò ad assalire la ragazza che fu costretta a riprendere a scrivere. Sentiva la schiena strapparsi come carta, bruciava come se una penna rovente le stesse scrivendo dietro alla schiena, sentiva il sangue colare lentamente lungo la schiena ad ogni frase. Passarono più di due ore,mentre scriveva la giovane gridava dal dolore, ma nessuno poteva sentirla. Sentiva che i sensi la stavano abbandonando per il dolore.
“b..basta la prego...la..la prego..”
Sussurrò poggiando la fronte sudata sul foglio, la sua camicia era completamente rossa e si vedevano chiaramente le scritte di un rosso più intenso incise a sangue dietro alla sua schiena,tremava come una foglia ed aveva il viso coperto di lacrime.
“bene..ora puoi andare..e non temere,i professori sono fuori,tutti, anche il tuo caro Severus,non importa se ti vedranno, sono io che comando qui”
La giovane si alzò dalla sedia barcollando,si avvicinò alla porta che con uno scatto si aprì da sola,varcò la soia tremando fino a cadere in ginocchio davanti all’aula
“su..vattene,non sporcarmi il pavimento cara”
La giovane raccolse le ultime forze rimaste per scendere le scale. Non c’era nessuno, ricordò poi che quel giorno tutti gli alunni che non erano in vacanza sarebbero andati ad Hogsmeade per divertirsi un po’, seguiti da tutti i professori. Si sentiva mancare,le gambe le tremavano e la schiena le bruciava da impazzire. A stento raggiunse i sotterranei,si avvicinò al muro per entrare nei dormitori ma si trovò per l’ennesima volta in ginocchio
“qualcuno...qualcuno mi aiuti...”
Sussurrò tremando tra i singulti,ma tutti i professori erano fuori aveva detto la Umbridge..tutti erano via, così la giovane raccolse le ultime forze gridando,poi si rannicchiò in un angolo
“signorina Cheshire!!signorina!!”
La voce del barone sanguinario riecheggiò nei sotterranei
“b..barone..?”
“cosa ti è successo ?? vado a chiamare il professore!”
“no..lui..è..è fuori..”
“no, è rientrato da poco perché si annoiava a stare fuori,ora lo chiamo!”
Passarono diversi minuti,il dolore alla schiena era ormai insopportabile,si sentiva svenire,aveva perso parecchio sangue,era una tortura. Ad un tratto sentì un rumore veloce di passi,passi familiari.
“Rory!!”
Il professor Piton la raggiunse di corsa chinandosi accanto a lei, le osservò la schiena martoriata e sbiancò di colpo quando riuscì a leggere cosa c’era scritto. subito le accarezzò i capelli voltandole il viso
“..p..piccola..cosa..cosa ti è successo?..chi..chi ti ha fatto questo??”
“aveva detto...che ci sarebbe stato sempre...io ...gridavo...gridavo..ma nessuno mi sentiva..”
Sussurrò in lacrime
“ti prego..dimmi chi è stato..”
“....Umbridge..”
Piton rimase in silenzio per diversi secondi cercando di non gridare dalla rabbia,avrebbe pensato in seguito a quella strega. Prese piano la ragazza in braccio che gridò dal dolore al contatto del braccio di lui sulla sua schiena
“perdonami piccola...”
Sussurrò baciandole i capelli
“guarirai te lo prometto..non ti lascio più da sola..mai più..non mi importa...”
Di corsa la portò nel suo studio,la posò a terra e le sbottonò la camicia piano mentre Rory cercava di stare in piedi reggendosi a lui con tutte le forze ,lo fissava con le lacrime agli occhi, ancora terrorizzata,ancora sconvolta,come quella notte.
“stenditi...”
La ragazza si distese sulla poltrona verdastra vicino al camino spento,il freddo di quella stanza le dava un lieve sollievo alla schiena. Il professore rimase ad osservare le scritte
“quella donna...è un mostro..come ha fatto a vedere..”
Abbassò lo sguardo imprecando diverse volte, poi accarezzò i capelli della ragazza e si alzò a prendere diverse provette
“bevi...”
Sussurrò avvicinando una provetta alle sue labbra, la ragazza la mando giù in un sorso e il dolore sembrò diminuire lentamente, si adagiò di nuovo a letto mentre il professore bagnò un panno con l’altra provetta
“scusami..”
sussurrò slacciandole il reggiseno e posando un panno sulla schiena di lei, la ragazza rimase immobile, chiuse gli occhi esausta mentre il dolore era quasi sparito del tutto,appena sistemò i panni coprendo interamente le ferite, si avvicinò a lei prendendole la mano, sentiva che stringeva la mano a malapena tanto era sfinita
“sono qui..è passato..è..è passato piccola..”

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** occhio per occhio ***


Quando Rory aprì di nuovo gli occhi, era ancora sulla poltrona dove Piton l’aveva lasciata, si voltò appena e vide che il professore era seduto accanto a lei a fissarla,lei sorrise appena e lui fece lo stesso accarezzandole il viso con un dito
“come ti senti?”
La ragazza non rispose subito, si sfiorò la  schiena con la mano e sentì che la pelle era di nuovo liscia come prima,il dolore era sparito completamente e non c’era traccia di segni o cicatrici.
“bene...”
Sussurrò allacciandosi il reggiseno, poi si mise a sedere mentre lui la coprì con il mantello vedendola ancora tremante. Si avvicinò piano a lei prendendole il viso tra le mani,ma lei si tirò indietro guardando in basso
“mi scusi...”
Lui la guardò di nuovo ,poi si alzò dalla sedia e le prese la camicia,era di nuovo bianca. La porse alla ragazza con un lieve sorriso per incoraggiarla. La giovane allungò la mano afferrandola incerta,si alzò piano voltandosi. Poggiò il mantello sulla poltrona e per un attimo Piton allungò una mano verso quella schiena perfetta e liscia,la sua pelle era bianca come la neve,la ragazza rimase ferma con la camicia ancora in mano e lo sguardo fisso sul pavimento. Lui si alzò in piedi avvicinandosi a lei e stringendola forte da dietro,tremava ancora come una foglia per lo spavento. Lui avvicinò il viso a quello di lei sfiorando la guancia con la sua senza dire nulla
“p..professore..”
“che dici se andiamo a fare un giro ad Hogsmeade?”
“ma..lei odia quel posto”
“perché non c’eri tu..”
La giovane abbassò lo sguardo mentre piano recuperava la calma perduta,il calore del corpo di Piton la fece rilassare,era molto più alto di lei e si sentiva letteralmente sovrastata,questo le dava un forte senso di protezione. Smise di tremare e sorrise appena annuendo
“bene..ma prima devo sbrigare una faccenda..”
La giovane si voltò di scatto guardandolo preoccupata
“vengo con lei..”
“non ti conviene..non sarà una bella cosa..”
“la prego...io..io..”
Gli prese la mano stringendola forte cercando di trattenere le lacrime,non voleva stare da sola,aveva troppa paura di rimanere sola come quella maledetta notte davanti ai cancelli del riformatorio e questo Piton lo ricordava benissimo
“non se ne vada di nuovo...”
“..va bene..”
Lui si voltò lasciando alla ragazza il tempo di rivestirsi,dopodiché entrambi uscirono dallo studio. Piton si avviò a grandi passi all’uscita dei sotterranei,andava talmente veloce che Rory doveva quasi correre per stargli dietro, si aggrappò al suo mantello guardandosi attorno nella speranza di capire dove volesse andare.
“professore!dove stiamo andando??”
“non è ovvio?..”
Disse secco mentre aumentava sempre di più la falcata. Aveva perso il conto di quante scale aveva salito, ad ogni alunno non serpeverde che si fermava più di tre secondi ad osservarli toglieva almeno dieci punti e finalmente, si bloccò. Rory si guardò attorno, quando realizzò di trovarsi davanti allo studio della Umbridge,sbiancò di colpo
“p..professore..”
La ragazza si aggrappò al suo braccio
“andiamo via..qui..qui...c’è..”
“lo so benissimo chi c’è..”
Disse dando tre pugni alla porta, stava quasi per scardinarla quando questa si aprì piano
“sì?..”
La voce stridula e melliflua della Umbridge fu come un pugnale in pieno petto per Rory,e sembrò lo stesso per il professore
“oh!Severus...che bella sorpresa..come stai?”
Lui non rispose, la spinse dentro all’ufficio mentre Rory entrò insieme a lui chiudendo la porta
“mi dica professoressa...come ha punito la mia alunna?..”
“io..io..meritava questa punizione!è stata..è stata una sgualdrina!”
“non...pronunci più...quella..parola....cosa..le..ha..fatto?..”
Scandiva le parole con rabbia avvicinandosi lentamente alla donna che in un attimo si ritrovò all’angolo
“io...l’ho punita!non si può sedurre un professore!”
“Rory...cosa ti ha fatto?”
“..ha chiuso a chiave la porta..”
Con un gesto della bacchetta di Piton la porta dietro di loro scattò
“poi?..”
“ha..insonorizzato la stanza..”
Un altro gesto di bacchetta ed un velo ricoprì le pareti
“poi?..”
“mi ha costretta a scrivere...quelle parole...con...quella penna...”
“bene..prego professoressa..prenda foglio e penna...e scriva cento volte..io non toccherò più la signorina Cheshire”
“Severus!!come ti permetti??lo sai chi sono io?? Il signore oscuro te la farà pagare!”
Con uno scatto Piton puntò la bacchetta sulla gola della donna facendo pressione
“io ero uno dei migliori uomini di Voldemort..e per un buon motivo...ora...se davvero non vuoi sapere il perché..comincia a scrivere..”
“professore!no!”
Rory si aggrappò al braccio di lui in lacrime
“basta!la prego!non deve abbassarsi al suo livello!la prego!”
Piton rimase immobile diversi secondi,poi lasciò andare la donna che si rannicchiò tossendo in un angolo e tornò a fissare la giovane,le accarezzò il viso e le fece cenno di uscire dalla stanza. La ragazza si avvicinò alla porta che si aprì all’istante al suo tocco mentre Piton la seguì in silenzio. Arrivarono all’entrata del dormitorio senza scambiarsi una parola o uno sguardo,quando finalmente lui prese a parlare
“perché mi hai fermato?”
“perché...lei non è così..”
“lo sono invece..”
“no..lei...lei è buono...è un uomo coraggioso e leale...”
Lui rise appena voltandosi,scosse la testa sospirando
“piccola...tu non sai..”
La ragazza non gli fece finire la frase che lo strinse forte da dietro,lui rimase immobile senza dire altro
“la prego...basta....basta..”
“scusami..”
Sussurrò lui voltandosi e stringendola a sé
“vai a preparare lo zaino...andiamo a fare un giro..te l’avevo promesso no?”
“s..sì!”

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** segreti nella stamberga ***


 
La neve aveva lasciato a terra un velo bianco che copriva il castello e i suoi dintorni. Tutto era ovattato,agli occhi della giovane Rory. Gli alberi spogli erano coperti di neve e a terra c’erano i solchi delle carrozze e le falcate dei cavalli della morte, i thestral. Sapeva benissimo che sia lei che Piton potevano vederli. Quando entrambi si avvicinarono ad una carrozza, il cavallo si voltò per osservarli,Rory si avvicinò accarezzando il muso scheletrico dell’animale mentre gli occhi coperti da un velo biancasto dell’animale fissavano la ragazza. Piton la prese piano per la mano facendo cenno di entrare mentre lui salì dopo di lei
“Rory..”
“sì?..”
“quindi..anche tu riesci a vederlo..”
La ragazza sorrise appena annuendo
“sono molto belli vero?”
Disse senza pensarci su.. l’uomo nel vedere la sua reazione rimase leggermente stupito, poi le accarezzò i capelli e sorrise appena
“sì..”
La ragazza sorrise e si affacciò al finestrino della carrozze fissando il paesaggio innevato , sulle labbra aveva un sorriso sereno, e Piton sospirò sollevato nel vedere che ormai stava superando il trauma di poche ore prima,non voleva chiederle come stava,altrimenti sarebbe tornato tutto daccapo,così decise di lasciar correre. Il viaggio per Hogsmeade fu breve. Piton scese per primo dalla carrozza aiutando la giovane a scendere
“non credevo fossi così bassa..sei una nanerottola...”
“no..è lei che è troppo alto!”
Disse sbuffando, di risposta lui le cinse la vita con un braccio avvicinandola a sé
“p..pro..”
“shh..non pensare..divertiti ok?”
Era strano..Severus Piton che parlava di divertimento,sembrava una di quelle situazioni in cui tutto è al contrario, mancava solo il fatto di camminare sulle mani,pensava Rory mentre camminava accanto al suo professore. I due raggiunsero una lunga via piena di negozi, i maghi e le streghe riempivano le vie come tante formiche nel loro formicaio,erano tanto ammassati che Piton avvolse Rory nel suo mantello per evitare  di farla scontrare con qualche mago incauto.
“p..professor..la prego noi..non..”
“sta tranquilla..”
Sussurrò lui ,aveva già capito cosa voleva dirgli. Erano vicini..e qualcuno potrebbe sospettare di loro,ma sembrava che a Piton non interessasse minimamente. Così sospirando si aggrappò a lui guardandosi attorno
“oh!Mielandia!!mielandia!!”
Gridò lei sbucando all’improvviso dal mantello ed indicando un negozio pieno di dolciumi
“la prego!!andiamo!!ci sono le api frizzole!e le piume di zucchero filato!”
Disse tirandolo per mano
“ehm..ok..”
Disse seguendola.Arrivati al negozio la ragazza cominciò a riempire i sacchetti di caramelle e dolciumi, nel frattempo Piton osservò le caramelle nel sacchetto della ragazza
“ti verrà il diabete di questo passo sai?”
“ma no!sono anni che ne mangio!”
“ecco appunto..”
“dai!!non sia così rigido!”
Disse portando al bancone diversi sacchetti,subito una donna si avvicinò al bancone
“ti faccio il conto cara?”
“sì grazie!”
“ecco..sono tre galeoni”
“oh...sì!”
“aspetta..faccio io..”
Disse posando le monete sul bancone serio
“oh..professor Piton..che piacere vederla qui,questa bella ragazza è sua nipote?non sapevo fosse zio di qualche strega della scuola”
“non sono affari che la riguardano...tenga il resto”
Rispose secco uscendo dal negozio irritato,mentre la donna lo osservava preoccupata
“ho detto qualcosa che non va?”
“no..non si preoccupi!comunque..mi ha accompagnata a fare delle commissioni! Dato che sono stata male e non ho partecipato alla gita..è..è stato molto gentile”
“oh..beh allora divertitevi^^”
“certo..grazie! e buona giornata!”
La ragazza corse dietro al professore che si era fermato davanti alla vetrina ad aspettarla,sembrava irritato dalle parole della donna
“..tutto bene?”
“sì..certo..vieni..”
Disse tirandola di nuovo sotto al mantello, lei si aggrappò a lui alzando lo sguardo per osservarlo meglio,si alzò appena sulle punte e gli prese il viso tra le mani
“che c’è?qualcosa non va?si sente bene?”
Lui rimase un attimo a fissarla poi si avvicinò appena a lei per scaldarle il viso con le mani,la osservò ancora un po’ poi sospirò
“certa gente ancora non capisce cosa vuol dire farsi gli affari propri”
“ah..la commessa?”
“esatto..era una mia compagna di casata...”
“beh...non credo l’abbia detto con cattiveria..cioè...ecm...lei è molto più grande di me...è normale che..beh..la gente fraintenda”
Disse guardando in basso,rimase in silenzio per alcuni istanti poggiando le mani su quelle dell’uomo
“professore...”
“che c’è?”
“c..cosa..cosa siamo..noi?..”
La domanda fece bloccare per diversi secondi il respiro di lui,poi lentamente fece un sospiro mentre il calore del suo respiro formava delle nuvolette di vapore che sfioravano il viso di lei
“...io..non so cosa siamo..”
Sussurrò. Per la prima volta, il professor Piton non riusciva a trovare una risposta ad una domanda, per la prima volta,si trovava completamente spiazzato.Guardò di nuovo la giovane che sembrava sorridere ancora,quella domanda non l’aveva turbata?cosa voleva fare?
“..vieni..”
Sussurrò lui tirandola con sé senza aggiungere altro o dare spiegazioni della nuova meta.
“dove stiamo andando?..”
Chiese lei mentre imboccavano un sentiero verso un boschetto,Piton si fermò un attimo ad osservarla
“conosci la stamberga strillante?”
“sì..è..è un posto infestato”
“una volta avevi detto alla tua amica che volevi vederla no?”
“..s..sì..ma..lei..come..”
Lui non rispose, si limitò a sorridere e voltarsi di nuovo per farle strada,arrivarono davanti ad una vecchia magione.Aveva almeno due piani ed Il legno era consumato e nero come la pece,aveva una forma allungata e bizzarra,la neve donava a quella casa un aspetto ancora più sinistro,anche se da essa non proveniva alcun rumore
 “vieni..”
Disse scavalcando la staccionata
“no..no..professore è pericoloso”
“andiamo dai..”
“no..aspetti..ho paura!”
L’uomo si voltò ad osservarla,sorrise appena
“cosa ti ho detto?..”
“di..di fidarmi di lei..”
“allora?”
“..perchè vuole entrare?non serve!”
“voglio farti vedere una cosa..ricordi quando quella notte sono finito in infermeria...e tu sei rimasta con me tutta la notte?..anche allora eri preoccupata per me...e io in cambio ti ho nascosto tutto di quella notte..con quei tre grifondoro”
La ragazza si bloccò un attimo..lo guardò attentamente poi annuì
“v..va bene..però..posso stare sotto al mantello?..”
Lui rise appena e senza rispondere la avvolse con il mantello ed entrambi entrarono nella casa. Rory si aggrappò di scattò all’uomo appena poggiò il piede sul pavimento e questo scricchiolò. Lui la osservò un attimo poi rise appena,le massaggiò la schiena stringendola forte a sé,le baciò i capelli piano
“ci sono io..non c’è nulla qui..”
“ma..ci sono i fantasmi!”
“è questo il bello..non ci sono..”
“c..come?”
“guardati attorno”
Disse scoprendola con il mantello
“no!”
“coraggio!staccati!”
“no!”
“sei una ventosa?”
“sì!”
“coraggio...fidati di me!”
“non vale!”
Finalmente Piton riuscì ad allontanare la ragazza di dosso,la fece girare mantenendola comunque per le spalle
“vedi?..non c’è nessuno..”
“ma..allora?”
“era una copertura..per il professor Lupin..nelle notti di luna piena entrava dal platano picchiatore..e si trasformava qui..”
Disse serio
“e Silente?”
“ha coperto tutto..e ha confermato le storie dei cittadini che sentivano degli ululati..scambiandoli per lamenti di fantasmi”
“capisco..e...cosa c’entra con quella notte..?”
“beh..sono stato attaccato qui da un mannaro..”
“..è stato morso??”
“no!certo che no!però ho avuto dei problemi con quegli stupidi grifondoro”
“capisco...ero..così preoccupata quella notte”
“adesso è tutto passato no?”
Sussurrò baciandola piano sulle labbra
“s..sì..”
La giovane indietreggiò arrossendo mentre andò a scontrarsi contro un letto a baldacchino cigolante,lentamente si sdraiò mentre lui la sovrastava facendo scricchiolare ancora di più il letto,si avvicinò a lei baciandole il collo mentre la giovane lo strinse a sé e il freddo svaniva,lentamente la stanza sembrava sempre più calda..mentre fuori aveva già ripreso a nevicare. Nessuno li avrebbe scoperti,e sarebbero tornati al castello attraverso il sottopassaggio che Piton conosceva. Forse era un bene,che la stamberga strillante fosse un luogo proibito,forse quella stamberga, sarebbe stata  infestata ancora un altro po’.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** disgelo ***


Come ogni anno, l’inverno cedette il posto alla primavera,il lago era di nuovo quello di prima e sugli alberi cominciarono a tornare le prime foglie. Per Rory era la stagione migliore di tutte,soprattutto perché poteva sedersi di nuovo sotto al suo adorato albero per studiare. Anche se purtroppo recenti circostanze le avevano impedito di rilassarsi completamente,infatti erano settimane che il professor Piton se ne stava chiuso nei sotterranei con il famigerato Harry Potter,a malapena riusciva a vederlo a lezione di pozioni,era assurdo,di solito era lui che pedinava costantemente lei..ma da quel giorno sembrava completamente cambiato. Doveva avvicinarsi di nascosto alla porta mentre sentiva lui gridare ordini al grifondoro, parole tipo “concentrati!” o “libera la mente!” e poi ancora “legilimens!” mentre il giovane non faceva altro che gridare. Ma cosa stavano combinando?non riusciva a capire perché il professore stesse dando lezioni di occlumanzia,non era il compito del professore di difesa contro le arti oscure?Era tutto troppo strano,così la giovane serpeverde decise di andare per l’ennesima volta ad origliare,ma stavolta sembrava diverso,il tono del professore sembrava stanco ed esasperato,forse perché quel Potter sembrava non voler impegnarsi alla lezione.
“forza!difenditi!cacciami via!”
“tuo padre era un debole!”
 
“non dica una parola contro mio padre!”
“legilimens!”
“la smetta!”
“tuo padre era un maiale!legilimens!”
“protego!”
Un tonfo sordo seguì il grido di Harry,poi silenzio assoluto, Rory voleva entrare per vedere cosa fosse successo, ma la voce di piton riprese a riecheggiare per la stanza
“basta!!...basta....”
“professore..”
“le tue lezioni sono finite..vattene...”
Rory indietreggiò di scatto appena vide la porta spalancarsi di colpo,Harry uscì di corsa ma poi vedendo la ragazza si bloccò un attimo ad osservarla stupito ma poi riprese a camminare,la ragazza lo seguì in cima alle scale
“Rory...che ci fai qui?”
“che sta succedendo?cosa hai fatto al..al professore??”
“cosa ho fatto io??cosa ha fatto lui a me!!
“c..cosa?”
“continuava a leggermi la mente! E io mi sono difeso...e ho visto..”
“cosa hai visto??”
“mio padre..e mia madre...lei...lo difendeva...perchè mio padre e gli altri lo avevano appeso a testa in giù”
Disse serio
“ma a te cosa importa?”
“n..nulla..ero qui..per chiedere una pozione..ecco tutto..”
“odiava a morte mio padre...lo odia anche ora..non capisco perché..”
Borbottò allontanandosi mentre Rory rimase immobile con la gola che sembrava volesse andarle a fuoco e le lacrime le stavano bagnando gli occhi, lei lo sapeva,sapeva perché lo odiava,sapeva perché..lo odia tuttora. Scese le scale di nuovo,entrando nello studio,il professore di pozioni era in ginocchio a terra con le mani tra i capelli ed un espressione addolorata sul volto
“..p..pro..professore..”
L’uomo alzò di scatto lo sguardo,la fissò per diversi secondi ad occhi sbarrati senza alzarsi
“R..Rory..”
La ragazza si rannicchiò accanto a lui prendendogli piano le mani mentre lui la fissava stupito
“c..che ci fai qui?”
“volevo..vederla..sono settimane che non esce da qui..”
“hai sentito tutto vero?..”
“...sì..”
L’uomo si voltò di nuovo sospirando e tirando indietro i capelli con una mano alzando lo sguardo al soffitto come se si fosse svegliato da poco da un incubo
“...Harry...mi ha detto cosa ha visto..e..ancora lo odia?..”
Lui tornò a fissarla
“lei..odia ancora James...e...ama..ancora...lei...vero?..”
Sussurrò sorridendo mentre le lacrime le rigavano il viso,subito lui le prese il viso tra le mani asciugandole le lacrime,la fissava confuso e spaventato,scuoteva la testa come per volerle dire di non piangere
“io..volevo solo...vederla sorridere..io...non ce l’ho fatta vero?..sono..sono inutile..la prego...mi lasci andare...”
“...n..no...Rory..”
“io sono solo...un ricordo di una persona che non c’è più..io..io..”
La ragazza si aggrappò al suo mantello
“io...vorrei..vorrei che dimenticasse...vorrei...che non fosse mai esistita!!”
Gridò poi addolorata,subito dopo si rese conto di aver detto la cosa più sbagliata. Quando alzò lo sguardo vide gli occhi fissi di lui sul volto di lei,sembrava sconvolto da quello che lei aveva appena detto
“..io..m..mi dispiace..non..non volevo..”
Lentamente si rialzò portando le mani al viso
“...io...io...mi dispiace...”
Si voltò di scatto correndo alla porta ma questa si chiuse all’improvviso mentre si sentì scattare la serratura
“aspetta..ti prego..”
La ragazza si voltò di nuovo, lui era davanti a lei,la fissava serio
“mi dispiace...io..sono un egoista...solo..un egoista..”
Sussurrò stringendo i pugni
“mi lasci andare..la prego..io..non ce la faccio.”
Sussurrò
“sono nata nel posto sbagliato...nel tempo sbagliato...io..sarei stata solo Rory...se lei non fosse morta..”
“anche ora lo sei..”
“appunto..io..mi lasci andare..la smetta..la smetta!”
“cosa?..”
“di farsi del male!..io..non voglio..farle ancora più male di così..”
Tremava come non mai,a malapena riusciva a reggersi in piedi aggrappandosi alla porta,non poteva più vederlo così,non poteva più fargli male
“Rory...piccola...piccola mia..vieni qui...”
La ragazza scosse la testa portando una mano al viso per coprire un singulto di dolore mentre lui le tese le braccia
“..amavo Lily...te l’ho già detto...ma lei ha scelto Potter...non eravamo fatti per stare insieme...e..sì..tu sei Rory...tu non sei Lily e non sarai mai lei..ma ti ho detto..ti ripeto..che io..voglio..Rory..”
“allora perché sta sempre male??”
“perché ho paura che accada di nuovo!che tu...te ne vada..come lei..lui..somiglia così tanto a James..”
Lui si avvicinò a lei allontanandole le mani dal viso e stringendola forte a sé,la ragazza sentì di nuovo il suo profumo,dopo settimane senza vederlo,le sembrava di essere di nuovo a casa,si aggrappò a lui tremando e singhiozzando mentre lui prese ad accarezzarle i capelli
“...sono io...che ti faccio sempre male piccola...perdonami...”
“p..professore..”
“dimmi...”
“lei..mi ama?..”
La presa si fece sempre più salda,lentamente lui si rannicchiò su di lei coprendola con il mantello nero quasi completamente,respirava veloce,Rory poteva sentire il battito di lui andare di pari passo con il suo
“...certo..certo che sì piccola...”
“..grazie...professore..”
Sussurrò lei restando aggrappata a lui
“allora..resterò...qui un altro po’..magari..”
“...resta qui...quanto vuoi...io non ti lascio andare..ricordalo..”
“me lo prometta..”
“lo giuro sulla mia vita..ci sei tu...solo tu...lo giuro..”
Rory sorrise appena sospirando. Si alzò sulle punte e gli baciò le labbra piano mentre lui le asciugava le ultime lacrime che aveva versato,presto sarebbero finite le lezioni,e la giovane doveva andare a casa di Cheza come tutte le estati ,non poteva restare lì,anche Piton sarebbe tornato a casa sua e di certo non poteva andare a vivere con lui,anche perché sarebbe stato assurdo ed esagerato,così decise di godersi gli ultimi gironi di scuola insieme a lui,tanto,l’avrebbe ritrovato sempre lì..a casa..ad Hogwarts.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** mani sporche ***


 
L’estate trascorse veloce,per fortuna la giovane serpeverde era riuscita a distrarsi con la sua amica nell’attesa di tornare davvero a casa sua. Non amava molto stare di nuovo in mezzo ai babbani che le scambiavano sguardi stupiti mentre camminava con la sua civetta in spalla per mandare di nascosto lettere a Piton. Ma alla fine qualche giornata al mare non le dispiaceva e le giornate trascorrevano bene o male in modo abbastanza rapido. Per fortuna,come un battito d’ali,arrivò di nuovo il momento di ripartire per Hogwarts. E come al solito, la giovane Rory si ritrovò a correre per i corridoi verso la sala grande,avrebbero assistito anche all’ennesimo smistamento e alla presentazione dei nuovi alunni e ai soliti annunci del preside,e alle imprecazioni di Piton dopo l’ennesimo rifiuto del preside di assegnarlo a difesa contro le arti arti oscure. Le due ragazze entrarono in sala,subito la giovane sentì lo sguardo del professore puntato su di lei,anche perché erano in ritardo e non erano nascoste dalla massa di studenti che di solito riempivano la sala in attesa dello smistamento. Le due ragazze si sedettero imbarazzate mentre Rory sorrise appena verso il tavolo professori
“finalmente siete arrivate!avete sentito la novità??”
Jade fece accomodare le due compagne accanto a lei,mentre Cheza continuava ad osservare incuriosita Rory
“dicci Jade..”
“il professor Lumacorno sarà il nostro nuovo insegnante di pozioni..e Piton farà arti oscure!”
Rory sobbalzò sbalordita
“c..come?..il..professor Piton?”
“sì!”
“oh bene!!”
La ragazza sorrise soddisfatta mentre le sue amiche la guardavano sconcertate
“Rory..s..stai bene?”
“uh?...s..sì!scusate..ehm..io dicevo..almeno..non ci metterà più votacci!hehe..”
“...tanto a te non li dava mai..”
Disse Cheza sbuffando
“comunque...Rory..è ora di pensare a cose più serie!”
“ovvero?”
“dobbiamo trovarti un ragazzo!”
“...un ragazzo??ma siete matte??”
“Rory..sei più grande di noi!non puoi aspettare il principe azzurro”
“ma io ho già...cioè..”
“come??hai già un ragazzo??”
“no!ho già..tante cose a cui pensare!non..non mi va..”
Le due giovani serpeverde si scambiarono uno sguardo d’intesa
“non fare le preziosa!vieni!”
Dissero in coro le due alzandosi e tirandola via,la ragazza si voltò verso il tavolo professori cercando di incrociare lo sguardo di Piton per chiedere aiuto,ma questo non accadde,si ritrovò a sedere accanto ad un serpeverde che non aveva mai visto in vita sua
“ciao Rory!ti ricordi di me? James! Sono il battitore che ti ha salvata l’anno scorso a quella partita contro i corvonero!”
“...oh...sì..ehm..ciao”
Disse lei imbarazzata,voleva andarsene via,sentiva lo sguardo di Piton su di loro,sembrava fortemente irritato dalla presenza del giovane serpeverde accanto alla sua Rory. La ragazza cercò di alzarsi ma una mano la bloccò per il polso
“eddai resta un po’..ti ammiro molto sai?”
“ah..sì?”
“sì..sei anche davvero carina..”
Disse accarezzandole il viso,ad un tratto si sentì un rumore sordo,Piton era scattato in piedi con lo sguardo minaccioso verso il serpeverde,non se ne rese conto,fu un azione istintiva,Rory si voltò verso l’uomo che intanto si era messo di nuovo a sedere mentre attorno a lui i professori cominciarono a riempirlo di domande su quel gesto alquanto bizzarro anche se lui non degnò nessuno di una risposta,il preside invece non si scomodò a chiedere, lo osservò e sorrise appena sotto ai baffi
“ma che ha Piton??”
Disse Cheza spaventata
“sentite..io..voglio stare al mio posto”
“dai Rory!ti ha spaventata quell’idiota?”
Disse James ridacchiando,ma l’unico complimento che ricevette fu uno schiaffo in faccia da parte di Rory
“...idiota ci sarai tu...io..non..voglio..un..ragazzo...ok??”
“..o..ok..”
Dissero le due spaventate mentre Rory si sedette di nuovo innervosita. Prese un foglietto di carta e dalla tasca prese una di quelle penne babbane ,purtroppo non doveva dare nell’occhio,scrisse qualcosa poi fece volare la pallina fino ai piedi del professore,attenta a non farsi notare. L’uomo afferrò piano il foglietto e lo aprì senza dire nulla,sorrise appena e lo infilò in tasca,si alzò lentamente e si allontanò dalla sala grande. Due minuti dopo Rory sì toccò la fronte
“mmh..ho la febbre credo...dovrei andare in infermieria..”
Disse alzandosi di scatto mentre Cheza e Jade la fissavano sospettose
“ti accompagniamo?”
“nono!faccio da sola!”
Disse correndo fuori dalla sala grande,si diresse di corsa verso lì infermeria ma prima che varcasse la soglia qualcosa la afferrò tirandola verso di sé,subito sentì un mantello avvolgerla mentre attorno a lei sembrava tutto ovattato,il mantello la copriva del tutto ma riusciva a vedere fuori perfettamente,la ragazza si voltò spaventata ma poi sospirò sollevata vedendo il suo professore sorriderle
“eccoti qui..”
“p..professore!..ma...cos’è questo?”
“è il mantello dell’invisibilità..l’ho sequestrato a Potter un paio di giorni fa..è molto utile”
Disse baciandole le labbra,di risposta lei gli saltò al collo stringendolo forte
“è felice professore??finalmente potrà insegnare la sua materia preferita!”
“già..immagino..che debba essere felice”
Disse tristemente mentre si osservava il braccio sinistro. Rory sapeva,sapeva cosa c’era sotto alla manica. Un segno maledetto,il segno di colui che non deve essere nominato. Lo aveva visto quella volta alla stamberga,dove i loro corpi si fusero e quel marchio..era solo una macchia indistinta. La ragazza gli prese piano il braccio accarezzandoglielo
“lei..ci insegnerà..a difenderci da questo..vero?..”
“sì..e forse..anche da me..”
“no!non dica così..io..lei..è buono..non farebbe mai..una cosa cattiva..”
Lui sorrise appena accarezzandole il viso
“vieni qui..”
La strinse forte massaggiandole la schiena e dandole baci sul collo,respirò il profumo dei suoi capelli e la strinse ancora più forte,sembrava triste,profondamente triste
“ricorda...qualunque cosa accada..io...sarò sempre con te..sempre..anche se un giorno..dovessi negarlo..”
“..non..capisco..p..professore..si sente bene?..”
Sussurrò lei accarezzandogli i capelli e tirandolo a sé,lui di risposta annuì piano e si allontanò sorridendole appena,la osservava come un artista osserva il suo quadro più bello e le sfiorò il viso delineandone il contorno
“sì..scusami....sono solo un po’ stanco..”
“la accompagno a riposare?”
“sì..va bene..”
La ragazza sorrise prendendolo per mano e lo accompagnò verso il suo ufficio , si fermarono entrambi alla soglia mentre Piton allungò la mano per aprire la pesante porta della sua stanza,rimase un attimo a fissare in terra ed emise un lungo sospiro,si voltò verso la ragazza e sorrise
“grazie per avermi accompagnato..”
Sussurrò accarezzandole il viso e ritirando poi la mano,nascondendola sotto al mantello scuro senza però smettere di sorriderle
“domani mattina ricorda le lezioni che hai ok?..non avrai lezione con me, perciò verrò a vederti alla partita del pomeriggio”
“va bene!non si preoccupi!allora...ci vediamo domani..”
Lui le baciò la fronte e si allontanò appena annuendo
“vai ora...se ti vedono in giro i prefetti, hai il mio permesso di andare dove vuoi, e se ci sono problemi portali da me”
“grazie prof..”
Sorrise allontanandosi di corsa, mentre lui rimase immobile,osservando la mano che prima aveva sfiorato la cosa più pura che mai aveva sfiorato in vita sua, e ben presto, non sarebbe stato più in grado di sfiorarla senza contaminarla con il sangue che sarebbe corso abbondante tra le sue dita

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** rapimento ***


 
Era di nuovo mattina, e come al solito la mattinata sembrava non voler mai terminare,tra lezioni lunghissime ed allenamenti sfiancanti, la giovane Rory non riusciva più a tenersi in piedi ormai. Raggiunse a stento lo spogliatoio dove si sedette sbuffando, aveva catturato il boccino, ma per farlo si era quasi strappata un braccio  mentre tentava di tirar su la scopa dalla picchiata. Sorrise appena sentendo i passi dei compagni che entrarono per festeggiare l’ennesima vittoria della squadra,lei sorrise accogliendo i compagni allegra anche se sfinita, anche le sue amiche la raggiunsero orgogliose portando dei dolcetti per i ragazzi della squadra con cui uscivano,la ragazza rimase un attimo ad osservarle mentre scambiavano senza problemi affettuosi baci e carezze.Un po’ le invidiava..purtroppo a lei non era concessa una cosa simile. Sarebbe stato lo scandalo più grande dopo il ritorno di Voldemort. Pensò sospirando
“eih Rory!complimenti per la vittoria!”
“grazie Jess..”
“senti...ti va di uscire con me..a bere una burrobirra per festeggiare tra noi?”
“come?... no grazie..ho..ho da fare”
Disse alzandosi, ma subito un dolore lancinante la bloccò
“ah..”
Che hai Rory??..oh..ti fa male il braccio?..sembra ti sia presa una bella stirata..ti accompagno in infermeria”
“no!vado sola..”
Disse alzandosi di nuovo ma stavolta un capogiro la fece quasi cadere a terra, ma subito Jess la bloccò tenendola ferma,era molto più bassa e piccola di lui e non aveva problemi a reggerla
“ti accompagno dai..non fare storie, la burrobirra la possiamo rimandare”
Disse sorridendole, subito la accompagnò fuori,Rory si voltò verso Cheza tendendole la mano ma lei scosse la testa e la intimò ad andare con il ragazzo mentre Jade si voltò
“lasciati andare Rory!e dimentica chi sappiamo noi!”
Disse tornando a festeggiare mentre Rory quasi voleva lanciarle dietro una maledizione se non fosse per il fatto che non riusciva a muovere un muscolo senza sentire un dolore immenso e dovette rinunciare. I due  stavano per attraversare la porta principale ma il giovane deviò di scatto
“ma..eih!”
“passiamo di qua..è una scorciatoia”
“Jess..passiamo per la porta principale..”
“no, ho visto Piton nei paraggi e non voglio seccature”
Rory cercò di fare resistenza ma il giovane non sembrava sentire minimamente i suoi tentativi di scappare
“eih tranquilla!”
Disse poi entrando nel castello
“vedi?abbiamo evitato il professore”
Disse facendola appoggiare su un lettino,si sedette accanto a lei e le sfiorò il braccio e sorrise
“adesso chiamo qualcuno”
Disse voltandosi mentre una donna li raggiunse
“signorina Cheshire, ma le piace tanto la nostra infermieria?”
Disse sorridendole gentilmente, Rory ricambiò il sorriso e le mostrò il braccio
“non è nulla stavolta..sono un po’ stanca e mi fa male il braccio”
“oh, c’era la partita vero? Strano che il professor Piton non l’abbia accompagnata, mi è sembrato di scorgerlo mentre si avviava al campo di quidditch”
“no...stavolta...”
“eh ho visto..hai portato il fidanzato finalmente eh?non puoi andar sempre in giro con il professor Piton non trovi?”
“..........non è il mio ragazzo”
Disse Rory cercando di non scattare in piedi adirata, non tanto per la prima frecciatina, ma per il fatto che sembrava una sfigata se andava in giro con il professori Piton
“e...comunque il professor Piton è una brava persona”
“non lo metto in dubbio cara!anzi..ho sentito che parecchie ragazze ti invidiano, ma dovresti trovare un ragazzo tutto tuo no?”
“grazie..lo terrò a mente”
Disse tagliando corto e alzandosi, ma subito Jess la prese sotto braccio e la tirò a sé
“grazie mille per l’aiuto! Adesso le terrò compagnia io”
Disse sorridendo uscendo dall’infermieria mentre Rory ormai aveva perso la voglia di reagire,guardò in basso rassegnata mentre il giovane la conduceva fuori dalla scuola
“prendiamo quella carrozza..oggi ci fanno uscire tanto!”
“ma...Jess...non mi va!”
“dai su!ci divertiremo!”
Disse prendendola per il polso
“lasciami!mi fai male!”
“è inutile far resistenza,non puoi continuare a fare così!sei sempre isolata e non avvicini nessun ragazzo!dovresti imparare a divertirti!”
“grazie per l’interessamento ma ho...ho..”
Rory si morse il labbro nervosa, non poteva dire nulla al riguardo, non poteva dire con chi era impegnata altrimenti sarebbe successo un casino,così decise di salire in silenzio sulla carrozza,pregando che qualcuno avesse bloccato la carrozza,magari un professore. Sfortunatamente la carrozza partì senza problemi, e in un attimo i due erano già lontani da Hogwarts .La giovane si rannicchiò nell’angolo della carrozza mentre Jess continuava ad elencare i suoi hobby e la sua bravura in qualsiasi cosa facesse. La ragazza inarcò un sopracciglio pensando che Piton non si vantava di nulla, ma quando faceva qualcosa mostrava palesemente la sua superiorità. Sorrise appena al pensiero di lui anche se il giovane serpeverde fraintese quel sorriso e riprese di nuovo a parlare di sé per tutto il tragitto. Quando scesero dalla carrozza Jess la portò ai tre manici di scopa dove ordinò due burrobirre  nonostante i rifiuti di Rory all’offerta. I due uscirono dopo un po’ e già si stava facendo buio e Jess non sembrava aver intenzione di tornare ai dormitori,così la ragazza prese iniziativa e si avvicinò alla carrozza
“Jess..è tardi..dobbiamo tornare ai dormitori!”
“no..restiamo ancora un po’...”
Disse spingendola contro il muro e avvicinando il viso al suo
“no..Jess!allontanati...non voglio!lasciami!andiamo a casa!”
“casa?..davvero chiami casa la nostra scuola?”
“i professori ci ammazzeranno!”
“lascia perdere..”
Sussurrò avvicinando le labbra alle sue
“nessuno ci vedrà..”
Rory chiuse gli occhi tremando mentre una lacrima le rigava il viso,si morse il labbro tentando di evitare il contatto con lui, che però sembrava inevitabile. Trattenne il respiro pronta al contatto con le labbra di lui ma ad un ratto la presa sembrò allentarsi mentre il giovane sembrava essersi allontanato anche con le labbra. La ragazza aprì un occhio e vide un ombra davanti a loro,Jess sembrava un rametto davanti a quella figura tanto maestosa quanto adirata
“cosa...sta facendo...con la signorina Cheshire?”
Rory si asciugò la lacrima tremando
“p..professore...”
Istintivamente la ragazza corse spaventata sotto al mantello che lui scostò per darle riparo, la osservò per diversi secondi poi tornò a fissare Jess
“non osare più portarla via..”
“ma professore!volevo solo uscire con lei!non ho fatto nulla di male! Oggi potevamo uscire!”
Piton afferrò con una mano il colletto del ragazzo sollevandolo leggermente da terra e fissandolo negli occhi
“la signorina Cheshire, non era incline alla sua offerta, di conseguenza lo considero un rapimento”
Disse serio lui mollando la presa
“ringrazi il cielo che la sua casata sia serpeverde, altrimenti avrebbe passato la notte a cercare di dare un nome al numero dei punti che le avrei sottratto..”
Continuò stringendo Rory a sé
“ah...ho capito ora..”
Disse Jess poi fissando i due
“non ti facevo così Rory..”
Disse serio
“e lei..non la facevo tanto viscido”
“adesso basta.”
Disse afferrandolo di nuovo e materializzandosi davanti alle camerate di serpeverde
“vada a dormire ora”
Disse serio Piton trattenendosi a malapena dal dilaniarlo come avrebbe fatto un tempo,ma non voleva spaventare Rory
“Jess..”
Rory sbucò di nuovo dal mantello e si avvicinò al ragazzo sorridendo appena, di scatto la giovane gli mollò uno schiaffo tanto forte da rompergli quasi il collo
“non osare più, dire una cosa del genere al professore”
Disse seria voltandosi di nuovo mentre Piton la accolse di nuovo sorridendo sotto al mantello
“e se prova a dire qualcosa, le prometto che questa scuola sarà il posto più bello del mondo in confronto a dove la spedirò”
Concluse allontanandosi. Quando i due raggiunsero i dormitori femminili lui si bloccò di scatto, e facendola voltare di scatto la strinse forte a sé
“ti ho cercata ovunque..”
sussurrò accarezzandole i capelli
“lo so..mi..mi dispiace..io...ero debole e non riuscivo..a..a..a..cielo..”
La ragazza si aggrappò a lui pensando a cosa sarebbe successo senza l’intervento di lui,quello che non si spiegava,era il fatto che il porfessore avesse capito le vere intenzioni di Jess, e non aveva fraintso la situazione che sembrava tutt'altro che un rapimento
“professore...come ha saputo che..”
“ho visto il carro spostato e..”
“no..come ha capito cosa stava succedendo? Cioè..molti avrebbero pensato altro..mi capisce?”
“io ti conosco Rory..”
Sussurrò accarezzandole il viso
“non avresti mai fatto una cosa simile..e poi...stavi piangendo..mentre lui cercava di..di..”
Sospirò guardando in alto, anche lui sembrò ringraziare la sua prontezza quel giorno
“adesso è passato piccola..”
Continuò accarezzandole i capelli
“va a riposare..ok?”
“professore..la scuola adesso lo saprà?”
“no..sistemerò io la faccenda”
“ok..grazie..”
Lui sorrise baciandole le labbra
“è un peccato baciarti nell’oscurità...è come baciare un angelo all’inferno..”
Sussurrò lui
“vorrei baciarti alla luce del sole..dove davvero meriti di stare..”
“...a me...basta stare con lei..non voglio la luce se poi non c’è lei..”
Lui sorrise e la baciò di nuovo,le sussurrò delle parole all’orecchio,parole dolci,talmente dolci che Rory divette aggrapparsi a lui per non cadere in ginocchio tanto le tremavano le gambe. Quella notte il buio non era mai stato tanto luminoso

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** aspetta..resta.. ***


Ad Hogwarts i mesi sembrarono passare come i granelli di sabbia in una clessidra, il platano picchiatore aveva perso di nuovo tutte le sue foglie, anche perchè non aspettava che cadessero da sole, una scrollata e le foglie erano già tutte a terra prima degli altri alberi.Rory amava quell'albero,anche se mai si sarebbe avvicinata,si accontentava quindi di osservarlo da lontano, per poi coricarsi a leggere accanto ad un altro innocuo albero. Rory sorrise aprendo il suo nuovo libro di  trasfigurazione, sfogliò il libro al fine di cercare la piuma che le teneva il segno. QUando la trovò si immerse subito nella lettura. Ad un tratto sentì diversi miagolii accanto a lei, la ragazza si voltò di scatto convinta che fosse il suo gatto nero, ma al posto della sua piccola Luna, vide un gatto bianco pezzato che la fissava
"eih..che ci fai qui?sei di qualche alunna qui in giro?"
il gatto non rispose ovviamente e si strofinò al suo fianco facendo le fusa
"oh!ho capito.."
la ragazza lo prese in braccio accarezzandolo ,il gatto di risposta si accoccolò a lei muovendo la coda folta in ogni direzione
"per caso hai  fatto scolorire il tuo gatto in lavatrice?"
il professor Piton era dietro alla ragazza mentre la osservava con un sorriso stanco,si sedette accanto a lei mentre il gatto sembrava spaventato dalla presenza dell'uomo tanto che arruffò il pelo fissandolo con gli occhi sbarrati. Piton di risposta lo fissò inarcando un sopracciglio, rimasero a fissarsi per diversi secondi quando Piton scosse la testa e baciò la giovane sulle labbra
"piccola è meglio se questo gatto lo lasci a qualche tua amica.."
"perchè?"
"fidati di me ok?"
"sì.."
la ragazza si alzò e corse davanti alle porte della scuola dove Jade era solita sedere per studiare
"Jade!guarda!"
la ragazza porse all'amica il gatto che sembrava leggermente contrario allo stare con quella ragazza
"cos'è?"
"è un gatto!"
"lo so..ma di chi è?"
"non lo so..non credo abbia un padrone..lo vuoi tenere con te? il tuo rospo non è stato ucciso da Tiger?"
"sì...ehm...ok!"
rispose prendendo il gatto in braccio
"dagli un nome! coraggio!"
"mmh..non mi vengono in mente ora!"
"fallo d'istinto!"
la ragazza sospirò e cominciò a fissare il gatto, che la osservava immobile con le iridi dilatate
"...Jess!"
"Jess?"
"sì!sai..il Jess che mi piace..."
"ah sì!beh gli somiglia anche!bene..allora è deciso!prenditi cura di lui!"
"lo farò..grazie!"
Rory sorrise di nuovo all'amica e le si avvicinò sussurandole all'orecchio
"vado da lui...mi sta aspettando.."
disse correndo poi verso il parco. Jade intanto riprese a coccolare il gatto che sembrava adattarsi pian piano alla nuova padrona,nonostante lo strano interesse verso la rossa. Rory raggiunse di nuovo l'albero dove Piton era rimasto ad aspettarla silenzioso, stava osservando i fiori accanto a lui,ne aveva colto uno e lo fissava con aria malinconica. La giovane lo osservò preoccupata e si sedette vicino a lui appoggiandosi al suo fianco,i capelli le toccavano terra tanto erano diventati lunghi e il rosso si mescolava con le foglie sul prato,Piton si voltò ad  osservarli e ne prese una ciocca,la portò al viso respirandone il profumo e sorrise appena 
"professore..."
la ragazza gli prese la mano e se la portò sulla testa come se volesse una carezza, che prontamente non le fu negata. Piton prese ad accarezzarle i capelli osservandola senza dire nulla,mentre il suo sguardo malinconico osservava ogni singola ciocca della ragazza
"Rory...ascolta...."
"mi dica.."
lui sospirò per l'ennesima volta che gli aveva dato del lei, ma non disse nulla al riguardo, anche se Rory aveva capito il disagio e si accucciò a lui imbarazzata
"il signore oscuro..è tornato..e..qui c'è una guerra in arrivo..."
"lo so.. ma insieme..noi"
"se io un giorno...dovessi andarmene...tu..cosa faresti?"
"no..non lo dica nemmeno per scherzo...mi fa paura..."
lui sospirò scuotendo il capo,le accarezzò i capelli e le baciò la fronte
"non devi aver paura piccola.."
Rory si aggrappò a lui di scatto, nascondendo il viso tra le pieghe del mantello di lui, prese a singhiozzare aggrappandosi forte a lui che subito la strinse massaggiandole la schiena comprensivo per il dolore che le stava facendo provare.Quella creatura era tanto bella quanto fragile. 
"la prego...basta sangue....ho perso tutti io...e...e.."
"shh..piccola...piccola mia..calmati..."
disse accarezzandole la schiena
"io...ho sbagliato a legarti a me...anche se..lo volevo con tutto me stesso...avrei..voluto incontrarti in un altra vita.."
sussurrò poi prendendo la bacchetta dalla tasca
"questa notte..non uscire dalla mia stanza..ti prego...non voglio...che tu mi cerchi...e...odiami con tutto il cuore ti prego...sarà più facile per te...dimenticarmi.."
sussurrò puntandole la bacchetta,la ragazza alzò il capo confusa, ma non riuscì a dire nulla,perchè gli occhi le si chiusero all'istante come se il sonno l'avesse avvlta all'improvviso . 
Quando la giovane serpeverde aprì di nuovo gli occhi,si trovava nella stanza del suo professore, si guardò attorno pregando che quello fosse stato solamente un brutto incubo. Ma affacciandosi alla finestra capì che l'incubo era appena iniziato. Fuori dalla scuola infatti infuriava la battaglia contro i mangiamorte,la ragazza non ci pensò due volte ed uscì dalla stanza dopo aver manomesso la serratura. Corse verso l'entrata alla ricerca delle sue amiche, subito vide Cheza che stava combattendo contro due mangiamorte
"stupeficium!"
gridò Rory schiantando un mangiamorte,si voltò verso, Cheza che aveva schiantato l'altro mangiamorte e la strinse forte felice di vederla salva
"Cheza!dov'è Jade??"
"è sulla torre!è al sicuro tranquilla!"
"e il professor Piton??"
"lui..non...non l'ho visto.."
"ascolta Cheza...tu cerca un riparo..io..vado da lui...non morire ok?"
"ok..nemmeno tu!"
lei sorrise appena e corse verso la torre che le aveva indicato , quando all'improvviso vide una luce verde illuminare la torre opposta,dall'alto, vide una figura bianca cadere priva di vita,il presi de Albus Silente,stava cadendo dalla torre colpito da una maledizione senza perdono. Rory rimase immobile incredula, mantre di corsa cercò di raggiungere il luogo dove giaceva il corpo del preside.Attorno i mangiamorte stavano festeggiando la loro uccisione, compresa Bellatrix che notando la giovane le si avvicinò
"eih ciao Lily!oh scusa volevo dire Rory! come va la vita da rimpiazzo?sai..per essere un buon rimpiazzo..che ne dici di morire come Lily?"
sussurrò la donna avvicinandosi con la bacchetta pronta a colpire, ma ad un tratto venne disarmata all'istante da un incantesimo che veniva dalle spalle di Rory
"smettila Bellatrix. Basta per ora."
quella voce, scosse la giovane ancora più di tutto quello che era successo prima. Scosse la testa voltandosi verso il professor Piton che avanzava verso la mangiamorte con la sua solita espressione 
"Severus!hai visto? c'è Lily!"
"non è Lily, non le somiglia per nulla,non ha alcuna importanza questa ragazza, serviva solamente per copertura agli occhi di Silente..ora andate via prima che qualcuno mi veda."
Bellatrix annuì divertita, raccolse la bacchetta e si voltò ridacchiando verso la foresta proibita, saltellando e canticchiando una macabra canzone sulla morte di Silente. Anche Piton si incamminò dopo aver osservato Rory che immobile fissava il suo professore in lacrime, mentre il suo cuore cadeva in pezzi. Prese diversi respiri profondi come se le mancadde l'aria, poi si voltò
"SEVERUS!"
l'uomo si bloccò di scatto fissandola con gli occhi sbarrati,lei di risposta gli corse incontro fermandosi a pochi metri da lui
"menti! hai mentito!"
"no..eri una copertura.."
continuò lui, ma la sua voce tremava incerta, tradendo le sue parole
"ho ucciso Silente..Rory"
"...perchè?"
"perchè sono un mangiamorte..sono un mostro.."
"no!non lo sei invece!io..io...ti prego.."
la ragazza si aggrappò a lui in lacrime
"non andare via..non di nuovo...Severus....Severus ti prego..ti prego resta con me...ho paura...non andare via...non lasciarmi sola..ho bisogno di te...non è vero che non provi nulla..perchè menti?"
per un attimo,lui la strinse a sè con forza,nascondendo il viso tra i suoi capelli
"devi odiarmi stupida...perchè...perchè proprio oggi hai detto il mio nome?..perchè proprio oggi devi farti amare ancora di più?perchè?"
la giovane si aggrappò a lui tremando
"Severus..io..."
l'uomo si scostò do nuovo mentre la osservava addolorato
"vai a casa...è pericoloso star qui...non...non cercarmi...ti prego..."
sussurrò scomparendo in una scia nera di sangue e polvere
"aspetta!!Severus..."
la ragazza cadde in ginocchio mentre sembrava stesse abbracciando solamente aria,poi pian piano strinse la morsa fino a stringersi nella spalle,addolorata,spezzata,distrutta nella sua fragilità mentre il cuore dilaniato faceva male ad ogni battito, ed i polmoni colmi di dolore, bruciavano come carboni. Prese un respiro profondo e sussurrò
"non ti ho ancora detto che ti amo.."


Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** zucchero e arsenico ***


Il cielo era sempre più buio. La scuola, sempre più fredda e desolata. Ogni respiro era uno strazio e una perdita inutile di tempo, oltre che spreco di ossigeno con cui altri ne avrebbero fatto un uso migliore oltre al rimanere in vita. Rory sedeva sul letto, con lo sguardo perso rivolto verso la parete ed il solo desiderio di sparire da quel mondo che le aveva portato via qualunque cosa che le  illuminava la vita.  Non poteva dire nulla a nessuno, il suo professore…no.. Severus, lui non era un assassino in realtà, ma come poteva dirlo agli altri? Non aveva nemmeno le forze per mangiare,figuriamoci  a provare l’innocenza di un omicida, inoltre,non aveva alcuna prova sulla sua innocenza. Harry era furibondo, dicono che l’aveva inseguito senza risultato, ora anche lui è sconvolto ma per fortuna era riuscito a superare il trauma e già era impegnato a difendere la scuola insieme a quei tre strani amici che portava sempre con sé. Si guardò attorno,era di nuovo nella sua stanza e tutto attorno a lei profumava di lavanda. Avrebbe voluto prendere la sua bacchetta e dar fuoco a tutto ma non aveva nemmeno le forze di allungare il braccio. Sospirò guardando la porta che si apriva lentamente e le sue amiche che entravano preoccupate nel vederla in quello stato.
“ciao Rorina..”
Erano secoli che Cheza non la chiamava più in quel modo, cavolo doveva essere una situazione davvero grave. Rory alzò lo sguardo e sorrise appena, poi si voltò di nuovo verso la finestra
“senti..non puoi abbatterti così..”
“Cheza…lui…lui…lui dov’è?”
“non sappiamo nulla ancora…i dissennatori hanno conquistato il castello e non possiamo uscire…dovranno..eleggere un nuovo preside, ma ormai…Voldemort la fa da padrone…”
Rory guardò l’amica mentre Jade si sedette con Jess in braccio che faceva le fusa,la ragazza sorrise all’amica anche se non era molto brava a consolare, Rory ricambiò il sorriso comprensiva e tornò a fissare le coperte
“senti..sono giorni che non mangi..devi fare qualcosa..vuoi davvero lasciarti morire così??cosa direbbe il professore??”
“lui…non c’è più”
“sì invece! Lui c’è ! è ancora vivo! e nulla ti impedisce di riportarlo indietro!”
Le parole di Cheza scossero l’amica come un secchio d’acqua ghiacciata
“Cheza…io…”
Rory sospirò e scanzò le coperte, lentamente si alzò in piedi anche se i capogiri  volevano buttarla di nuovo a terra. Ma la giovane non cedette e rimase in piedi
“…stasera c’è il pollo..vero?”
Chiese alle amiche sorridendo appena mentre una lacrima le rigava il viso. Jade subito si alzò a stringere l’amica
“ti accompagnamo noi”
Rispose gentile come sempre,anche Cheza aiutò Rory a reggersi ed insieme raggiunsero la sala grande dove la giovane serpeverde cercava di mangiare, dopo un modesto banchetto,la giovane si alzò di nuovo
“ragazze..potete accompagnarmi alle stanze del professore?”
“come?”
“per favore..”
“va bene..”
Dissero avvicinandosi all’amica per guidarla. Arrivarono davanti alla grande porta di legno che un tempo era il suo unico rifugio, mentre ora per lei era come entrare in una camera delle torture, ma non poteva farne a meno. Entrò nella stanza e si gettò sul grande letto a baldacchino, le coperte non erano cambiate e c’era ancora il profumo di lei unito a quello di lui. Nascose il viso sul cuscino senza dire nulla mentre le compagne si guardavano attorno,era la prima volta che entravano nella sua stanza
“Rory…cosa vuoi fare?”
“io…non ho nessuno…non ho più nessuno…ho sentito che Potter è partito alla ricerca del modo per uccidere voldemort..e..voglio combattere anche io..”
Disse voltandosi
“voglio portarlo indietro..”
“allora ti aiuteremo anche noi!”
Disse Jade avvicinandosi
“grazie ragazze..” sussurrò sorridendo appena,poi si voltò verso la radio poggiata sul comodino e la accese cercando notizie tra le varie stazioni quando una voce la costrinse a boccare la stazione
“il ministro è morto.. Scrimegour è stato assassinato, io,Pius,prenderò il suo posto”
“no…non è possibile…ora..ora cosa faremo??”
Chiese Jade nervosa
“dobbiamo..aspettare la loro prima mossa..e..sperare in quei tre..”
“ma io..io voglio fare qualcosa!”
“allora aspetta..e proteggi casa nostra..”
Rory abbassò lo sguardo sospirando,si voltò guardando a terra
“questa non è più casa mia…”
Sussurrò triste tornando alle camerate
“non temete..siete purosangue e non vi faranno del male..”
Disse entrando di nuovo in camera e sistemandosi a letto, prese di nuovo la radio e cominciò ad ascoltare le notizie dell ministero
“anche la Umbridge è entrata…Sev…il professor Piton aveva detto che era con Voldemort..”
In un attimo la notte calò di nuovo sul castello, mentre i dissennatori  assediavano il cielo con le loro aure gelide e gli inconfondibili rantoli. Rory era seduta accanto alla finestra ad osservare il cielo ormai privo di stelle,quando una luce attirò all’ improvviso la sua attenzione. La ragazza si avvicinò al vetro puntando lo sguardo verso la foresta proibita. Una giovane cerva sbucò timidamente dall’oscurità,timida e coraggiosa allo stesso tempo. Così, in un attimo, la giovane serpeverde si precipitò  verso l’uscita, non le importava di uscire e rischiare la vita,non le importava nulla, tirò fuori la bacchetta e si avviciinò alla cerva,le accarezzò il muso in lacrime
“portami da lui…”
La cerva abbassò il capo come se stesse annuendo e si voltò per guidarla in mezzo alla foresta metre i dissennatori venivano respinti dalla possente barriera di quel patronus,la cerva si fermò dopo un paio di metri e corse poi dietro un albero
“aspetta!”
Disse lei seguendola di corsa, ma poi la luce scomparve e la ragazza andò a scontrarsi con un corpo caldo e scuro
“sei sempre la solita imprudente..”
La ragazza alzò lo sguardo ,quella voce era inconfondibile come il suo odore di lavanda,infine lui alzò la bacchetta che si illuminò mostrando il suo volto,sorrideva appena anche se il viso sembrava stanco e sconvolto
“S…Severus…”
L’uomo la strinse forte a sé accarezzandole i capelli e cullandola gentilmente attento a non farle male, sembrava più piccola dall’ultima volta che l’aveva vista, passò la mano sui fianchi di lei,poteva toccare quasi le costole da sotto la divisa della ragazza
“cosa mi combini?...da quanto non mangi?..”
“da un po’..”
“dovresti mangiare…”
“l’ho fatto oggi..”
Sussurrò lei aggrappandosi a lui,le lacrime le rigavano il viso e a malapena riusciva a parlare,cosa sarebbe successo? Era un assassino,stava stringendo l’assassino del mago più potente del mondo,nulla sarebbe tornato come prima
“Severus…io..io…voglio venire con te..”
Lui sospirò scostandola appena per poterle prendere il viso tra le mani ed asciugarle le lacrime,sospirò
“non puoi venire con me..”
Sorrise appena accarezzandole il viso
“allora..perchè sei qui?..
“è stato più forte di me….ti sto mettendo in pericolo…sto rischiando di far saltare la mia copertura…ma..non ce la faccio ad abbandonare anche te…per i miei errori..”
La giovane gli diede un bacio sulle labbra,poi un altro,lui le accarezzava i capelli mentre lei si aggrappava al mantello di lui,bisognosi di un appiglio,bisognosi di calore,in fondo anche Piton era un essere umano,anche se Rory era l’unica alla quale aveva mostrato questo lato,dopo Lily.
Quegli incontri si ripeterono per diverse sere,ogni notte quella cerva illuminava le tenebre nell’anima della giovane serpeverde e per un attimo, in quei momenti,c’erano solo loro due. Erano diventati due amanti, un amore proibito ancora più di prima. Non potevano sapere,non dovevano sapere. Una sera la giovane aspettava come al solito la cerva che le dava il via libera per scendere,ma dopo un paio di ore di attesa, vide solo una debole luce azzurra tra le fronde degli alberi. Preoccupata,la giovane scese lo stesso dal dormitorio e reggiunse la foresta proibita,ma ad accoglierla nel buio c’era una donna a lei troppo familiare
“ciao Lily,,”
“Bellatrix..”
“ma brava!allora ti ricordi di me…”
“è difficile dimenticare una strega come te Bellatrix..”
“che parole coraggiose per una marmocchietta rossa..te lo ha insegnato Severus a rispondere così?sai..io non sono stupida e so che lui ti ama, e tu ami lui”
Disse accarezzandole i capelli
“beh certo..come può farsi scappare una bambolina ingenua come te…”
“smettila”
“come fai a non odiarlo per aver ucciso Silente?”
“io..mi fido di lui…”
“lui è un fedele servo del signore oscuro lo sai?...se il signore oscuro scoprisse invece che sta facendo il doppio gioco si arrabbierebbe con lui…lo sai?”
“lo so..sono io l’unica eccezione, me lo ha detto lui..lui è fedele al signore oscuro..”
“bene…allora voglio confermare le tue parole…permetti?”
disse puntandole la bacchetta contro
“legilimens!”
Per fortuna,i mesi passati ad allenarsi in occlumanzia con il professor Piton erano valsi a qualcosa,tanto che Bellatrix dopo diversi secondi passati immobile a leggere nella mente della ragazza, sobbalzò incuriosita
“coincide..”
Sussurrò sorridendo appena sorpresa
“beh..non sono soddisfatta, lui non può amare una stupida ragazzina come te,rischieresti comunque di mandarlo fuori rotta…mmh…cosa faccio ti uccido?...no…troppo semplice…oh! Ho un idea..darò al nostro Severus una bella spinta per odiare ancora di più voi inutili seguaci del vecchio Silente..”
Sussurrò prendendola per i capelli
“crucio!”
La giovane si inginocchiò in preda a dolori lancinanti mentre la donna le tappava la bocca per coprire le grida
“allora…se vuoi che la smetta farai ciò che dico io..”
La ragazza annuì tra le lacrime, mentre tremava come una foglia. Dov’era lui? Perché non c’era?
“bevi questa..”
Sussurrò con il suo solito tono spingendole una provetta quasi in gola,la giovane deglutì il liquido con difficoltà mentre la testa sembrava scoppiarle. Quando la donna si allontanò la giovane si rannicchiò in preda al dolore,tenendosi la testa,non riusciva nemmeno a gridare mentre nella sua mente molte immagini cominciavano ad offuscarsi fino a sparire,sostituite da odio e rancore,disprezzo,verso quell’uomo dai capelli scuri e lo sguardo triste.Quando la ragazza aprì di nuovo gli  occhi era in camera sua,si alzò piano dal letto e si guardò attorno confusa
“Rory!come è andata ieri sera?”
Chiese Cheza raggiungendola
“l’hai visto?”
“chi?..”
“il professore..Piton!”
Al sentire quel nome la ragazza fece un espressione di terrore mista al disgusto
“no!!..ci manche rebbe che voglia vedere quell’assassino in giro..spero sia morto..”
“R..Rory??”
“ha ucciso Silente..e in passato ha assistito alla morte dei miei genitori senza far nulla, per poi guardare divertito mentre mi torturavano..ora si è dimostrato per l mostro che in realtà è e tu mi chiedi se l’ho visto??”
“Rory..ma che ti..che ti prende??”
“io odio..Severus Piton con tutto il cuore..ricordi cosa disse a Bellatrix?ero solo un diversivo..”
Ad un tratto Jade entrò di corsa in camera
“ragazze!il nuovo preside è Piton!!Rory!!non sei felice??”
Stavolta anche il colorito di Rory cambiò, era diventata cadaverica mentre le mani tremavano dalla rabbia
“….ma siete impazzite??come potrei esserlo…maledizione!!maledizione!non voglio…non voglio avere nulla a che fare con quel mostro!”
Detto questo tornò a rifugiarsi a letto in lacrime mentre borbottava maledizioni contro l’uomo che un tempo amava.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** chaos ***


La sala grande non era mai stata tanto silenziosa come la sera in cui Severus Piton veniva presentato come nuovo preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. La reazione generale fu ben peggiore della volta in cui Silente venne sostituito dalla Umbridge, il terrore regnava sovrano e nessun alunno osava sussurrare una parola o tossire. Perfino i pensieri erano tenuti bene a freno nella mente, dato che era nota la sua bravura nella lettura delle menti. Rory teneva gli occhi puntati sul tavolo,gli occhi sbarrati pieni di paura e odio. Le sue amiche la osservavano preoccupate ignare di cosa fosse successo alla giovane.
“Rory..ma che ti prende? Fino a una settimana fa eri così felice di poterlo rivedere..e ora che lo vedrai di nuovo tutti i gio..”
“non me lo ricordare..ti prego Jade, non me lo ricordare altrimenti esco e vado a limonare con un dissennatore ok??”
Cheza trattenne una lieve risata anche se la situazione non sembrava delle migliori. Rory prese a sorseggiare il suo succo di zucca nervosa mentre Cheza e Jade si guardavano sconcertate, la preoccupazione crebbe mentre Rory torturava la sua crostata fingendo che fosse Piton. Ad un tratto la giovane alzò lo sguardo verso il neo preside che le sorrise appena, di risposta lei tornò a fissare il piatto confusa più che mai
“Rory!....ma non gli sorridi??”
“neanche in mille vite…non sorrido a chi ha ucciso i miei genitori”
Sussurrò alzandosi di scatto mentre l’intera sala tremò per quel gesto tanto azzardato. La ragazza si avviò verso l’uscita, accanto a lei sentiva i suoi compagni bisbigliare cose tipo “adesso la puniranno?” “il professore sembra nervoso…adesso la ammazza come Silente” nel sentire quelle parole la ragazza rabbrividì accelerando il passo. Per fortuna la sua fuga era andata a buon termine. Si voltò e poi proseguì verso i dormitori alla ricerca di un attimo di pace, quando dei passi alle sue spalle la bloccarono prima che la giovane potesse toccare la porta dei sotterranei
“signorina Cheshire…non le sembra che lasciare la sala nel bel mezzo della presentazione del sottoscritto sia un gesto poco educato?”
La ragazza si voltò di scatto sussultando quando senza accorgersene si trovò tra le braccia del preside,il suo tono non sembrava il solito, sembrava che stesse scherzando, ma la giovane lo spinse indietro respirando affannata
“Rory...cos’hai?”
Chiese lui confuso , le sfiorò il viso ma lei emise un lamento e si divincolò da quel gesto premuroso
“Ro...Rory…”
“non mi tocchi!....non...non mi tocchi…assassino..”
A quelle Parole il volto di Piton divenne pallido come il marmo in terra, la osservava confuso più che mai mentre Rory sentì una fitta al petto e alla testa, ma non volle darlo a vedere
“co...come…che…Che ti succede?...piccola..”
“ma come osa fingere ancora con me??non le è bastata la sua scenetta agli occhi di Silente?? Forse non se ne è accorto, ma è morto! Ah che sciocca...lo ha ucciso lei!!”
Disse mentre l’uomo indietreggiò scioccato dalle parole della giovane, come se per lui ogni parola fosse una freccia in pieno petto. Rory lo fissava piena di rabbia in volto , non ea mai stata così adirata
“lo sa…cosa ho provato quella notte? Mi hanno torturata, e lei era lì ad osservare e non muoveva un muscolo! Ha semplicemente aspettato che Voldemort si fosse stufato e mi ha presa per pietà portandomi in quel dannato orfanotrofio pieno di babbani. E ogni notte continuavo a chiedere dov’era…dov’era il signor Piton?? Perché mi ha lasciata qui?? Non era buono?? Non mi vuole più bene?? Lui è un mago! Verrà a salvarmi stavolta! E puntualmente mi trovavo con i segni della cintura sulla schiena..ma lei lo sa..mi ha portata via lei da lì…per poi essere utilizzata come bambolina per Silente!”
Le lacrime presero a rigare il viso della ragazza mentre Piton dovette reggersi al muro per non crollare definitivamente a terra. Osservava la ragazza confuso,non riusciva a dire una sola parola, mai prima di allora aveva visto quell’uomo tanto fragile, ma non le importava nulla.
“adesso se permette…sono stanca…spero che la sua dittatura vada per il meglio…e spero che il signore oscuro la ripaghi per bene…buona notte.. signor preside..”
Sussurrò correndo nelle camerate senza voltarsi indietro,non poteva voltarsi,le lacrime le scorrevano copiose lungo il viso…eppure..eppure lo odiava…no?
Le settimane erano interminabili. Tutti gli alunni camminavano come se fossero un plotone di soldati romani in assetto per la battaglia, Le formazioni erano impeccabili ed i passi riecheggiavano all’unisono nei corridoi della scuola. Sotto il continuo sguardo del preside Severus Piton.
“CHeza..Cheza…”
“che c’è?”
“ci sta fissando?”
“TI..sta fissando..cielo..l’hai sconvolto l’altra sera”
“sconvolto??come se avessi fatto qualcosa di male..ma ti rendi conto??dovrei amare un essere del genere?”
“lo amavi”
“no…smettila!”
“non sei tu…devi aver battuto la testa….”
Rory sbuffò  rischiando quasi di perdere il passo con gli altri compagni,, non poteva rischiare di far prendere una punizione a tutto il suo gruppo. Quella mattina c’era uno strano incontro con i nuovi arrivati, i giovani studenti del primo anno infatti, stavano aspettando i compagni dell’ultimo anno terrorizzati. Il gruppo entrò nell’aula di difesa contro le arti oscure. Dei tipi loschi chiusero le porte mentre i giovani del primo anno indietreggiarono spaventati. Mentre i due si avvicinarono
“bene ragazzi..oggi facciamo una lezione speciale..”
Disse poi uno di loro divertito,si avvicinò a Rory scrutandola per bene e la prese per il polso portandola al centro della stanza
“tu bellissima…perché non ci fai vedere che sei tanto spietata quanto bella?”
“….cosa volete?..”
“perché non fai vedere come funziona una maledizione cruciatus…a questi ragazzini? Facendoglielo provare sulla loro pelle?..”
Rory sorrise appena verso il mangiamorte che la osservava  aspettando he la giovane attaccasse ,così Rory tirò fuori la bacchetta mentre i giovani studenti tremavano dalla paura. La ragazza puntò la bacchetta contro di loro ma un attimo dopo si voltò verso il mangiamorte
“…volentieri…crucio!”
L’uomo si inginocchiò in preda al dolore mentre l’altro afferrò di scatto la giovane per il collo spingendola a terra
“sciocca ragazzina…hai commesso il più grave errore della tua vita..”
Di peso la ragazza venne portata fuori dalla stanza sotto lo sguardo impotente delle sue amiche,subito venne chiusa in una stanza dopo esser stata bloccata per braccia e gambe. I due uomini entrarono adirati con le bacchette sguainate
“bene…adesso ci divertiamo noi”
“fermi!è mia!lasciatela a me!”
La voce di Bellatrix tuonò alle loro spalle e spinse i due lontano mentre afferrò per i capelli Rory ridendo soddisfatta,le passò la lingua sul viso come se fosse stato un dolce di halloween. La ragazza scostò il capo inorridita mentre Bellatrix prese la bacchetta
“sono troppo lunghi questi capelli non trovi Lily?”
“RORY!!”
“oh scusa Lily..comunque..diffindo!”
La donna tagliò di netto una grande ciocca di capelli, mentre la ragazza piangeva cercando di divincolarsi. Una ciocca dopo l’altra, la ragazza si ritrovò con i capelli appena sotto all’orecchio, per fortuna non aveva pensato di tagliarli del tutto.
“basta ti prego…basta!!”
“ma come? Ho appena cominciato!”
Disse prendendo un pugnale e sistemandosi sopra alla ragazza
“oggi ho avuto la fortuna di torturarne ben due!”
Disse soddisfatta scoprendo la spalla della ragazza e cominciando ad inciderle delle lettere, la ragazza cominciò a gridare disperata mentre le grida si diffondevano per tutto il castello. Grida disperate e piene di dolore,soprattutto appena la giovane realizzò che la donna stava scrivendo sul suo petto il nome di Lily. La donna aveva appena finito il suo lavoro quando poi fece voltare la ragazza
“adesso scrivo anche il nome del tuo amato Severus sulla schiena”
“NO!!! La prego…la prego basta….mi dispiace…mi dispiace…”
“ah…che disperazione ragazzina…mi piace…mi eccita…ora..”
“BELLATRIX!!!”
Tuonò una voce alle loro spalle, subito la donna venne schiantata al muro mentre un mantello nero avvolse la ragazza e quel dannato odore di lavanda le stava bruciando i polmoni.
“come hai osato toccarla???la prossima volta che fai le cose di testa tua farò rapporto al signore oscuro…lui non ama i cambi di programma Bellatrix”
Disse serio prendendo la giovane tremante in braccio.Guardò a terra i capelli sparsi in giro,quei capelli che tanto amava
“cosa le hai fatto….Bellatrix…la prossima volta che ti avvicini a lei…no…la prossima volta..che uno di voi si avvicina a lei…..farà una brutta fine..”
A grandi passi l’uomo uscì dalla stanza mentre Cheza e Jade erano davanti alla porta ad aspettare, erano state loro a chiamarlo per andare in soccorso della loro sventurata amica
“signor preside!è ferita??”
“signor preside la prego non le faccia male!”
L’uomo si voltò verso le due
“andate in dormitorio,penserò io a lei…e…non dite nulla a nessuno…nessuno….altrimenti sarà la fine”
Disse entrando nella sua camera . Rory intanto cercava di divincolarsi dalla sua  presa mentre le lacrime le bruciavano il viso
“la prego…basta..mi lasci!non mi tocchi!”
L’uomo posò la giovane sul letto e le accarezzò i capelli osservandola addolorato e confuso,le prese il viso tra le mani posando la fronte su quella di lei
“cosa ti hanno fatto…”
La giovane lo fissò tremando come non mai,non sapeva più cosa fare. Nella sua mente pulsavano rcordi astratti e confusi mentre e parole di Piton le rimbombavano come campane
“è..è soddisfatto ora signor preside?...adesso non somiglio più a Lily…adesso può liberarsi di me senza troppi ripensamenti no?”
L’uomo  la guardò serio negli occhi, le si avvicinò piano e le diede un bacio sulla fronte mentre la giovane scattò indietro ancora più spaventata, lui le scostò appena la spallina e vide cosa aveva scritto Bellatrix sulla spalla della giovane. Senza dire nulla si alzò e prese una fialetta di liquido trasparente, versò diverse gocce sulla spalla della ragazza mentre le cicatrici svanivano.
“perdonami piccola….perdonami….hai ragione..sono un assassino..ma….tu sei…e sarai sempre…l’unica eccezione..”
Sussurrò accarezzandole i capelli che al tocco della sua mano presero ad allungarsi di nuovo. La giovane rimase a fissare l’uomo più confusa che mai,la testa sembrava scoppiarle tanto che dovette appoggiarsi al petto di lui serrando i denti dal dolore
“Rory..che hai??che succede??”
“fa male…fa male..basta…la prego basta…”
Disse cercando di alzarsi. Lentamente il dolore cessò e la ragazza ne approfittò per uscire di corsa da quella dannatissima stanza in lacrime mentre dalla porta si sentì un grido di rabbia e un tonfo sordo di un oggetto che si infrangeva a terra.Jade e Cheza raggiunsero la giovane nelle camerate cercando di darle conforto
“Rory perché hai reagito così?..lui ti ha salvato…perché gli hai detto quelle cose??”
“Cheza…perché…la mia testa mi faceva dire quelle cose…mentre…mentre qui”
La giovane posò una mano al petto
“…volevo solo ripetere il suo nome…volevo…solo lui…?”

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** remember me? i used to be your love. ***


Il mattino seguente Rory fu costretta da Cheza e Jade ad alzarsi prima del solito. Le due ragazze la fecero vestire e le bendarono gli occhi senza badare alla giovane che cercava di scappare
“ragazze siete impazzite??dove volete portarmi??”
“è una sorpresa!vedri che ti piacerà!”
“non mi piace affatto! Se ci beccano i mangiamorte siamo finite!non voglio vedere più quella Bellatrix!”
“sta tranquilla,non hai sentito ieri? Se ti toccano il preside li fa a pezzi”
“piantala di nominarlo!”
Disse cercando di avanzare senza capitombolare giù per le scale, i mangiamorte le osservavano da lontano ma non avevano il coraggio di avvicinarsi, nonostante fossero tentati. Le ragazze portarono la giovane alle porte della foresta proibita, subito la ragazza si guardò attorno spaventata
“ragazze siete pazze??”
Disse guardando in alto alla ricerca di dissennatori
“expecto patronum..”
Sussurrò sospirando mentre una cerva uscì dalla bacchetta e si avvicinò a lei osservandola,sfiorò la mano di lei con il muso come per dirle qualcosa
“perché mi avete portata qui?..”
“per questo..”
Disse Cheza indicando il patronus della giovane. Che osservò le due ragazze senza dire nulla
“non capisco..”
“questo patronus..è identico a quello del professor Piton!”
“e allora? Il suo patronus è legato ad un'altra persona…..non sono io..”
“invece il tuo? A chi è legato?”
“…..il mio….patronus…”
“a chi pensi?? A cosa pensi quando lo evochi?”
“a cosa….penso?....io…io..”
La mano di Rory cominciò a tremare mentre con l’altra mano si reggeva la testa confusa,sapeva benissimo a cosa pensava, ma ogni volta che tentava di entrare in quei ricordi sembravano come avvolti da una strana barriera,come se qualcosa volesse celarli
“Severus…”
Sussurrò all’improvviso mentre una lacrima le rigò il viso,evidentemente da quel giorno non aveva più usato il suo patronus,come se si fosse scordata anche di lui
“quella notte…lui…mi ha salvata...quella notte…lui non voleva che gli altri mi toccassero….”
“esatto! Quella notte lui ha rischiato la vita per salvarti! E la sta rischiando tutt’ora per salvare tutti noi…”
“ma come..ti ha detto qualcosa?..”
“no..è il mio istinto..che però non fallisce mai! Ma comunque che lui voglia solo te,è un dato di fatto”
“non è vero..”
Cheza sospirò scuotendo l’amica
“lo sai quante altre ragazze dai capelli rossi ci sono in giro?? Ginny,Lucy,Mary , Jane e tantissime altre.. ma lui ha scelto te!”
*lo so…non sei Lily..ma io voglio te..*
Quella voce risuonò nella mente di Rory provocandole un dolore allucinante,tanto che si inginocchiò a terra gridando, il suo patronus scomparve e Jade materializzò il suo per difenderle dai dissennatori che si avvicinavano, il patronus di Jade era un gatto dal manto folto, questo guidò le ragazze di nuovo all’interno del castello
“Rory..ti portiamo da lui ok? Hai qualcosa che non va…lui ti darà una mano”
“no!no vi prego…fa male! Vi prego..”
“solo lui può fartelo passare!”
Disse Jade aiutandola a camminare,le ragazze raggiunsero l’entrata per l’ufficio del preside
“Cheza…non…sappiamo…la parola d’ordine…”
Sussurrò Rory tenendosi la testa che pulsava
“…questo lo credi tu”
Disse sorridendo
“Cheshire!”
Disse lei attenta a non farsi sentire
“Cheza…è ridicolo..non può aver usato il…”
La ragazza non finì la frase che la scala prese a girare su se stessa come un ascensore. E tutto questo sembrava assolutamente assurdo, magari il professore amava "alice in wonderland" e il suo cognome era semplicemente il nome del gatto del Cheshire. Si ripeteva la giovane Rory tentando di dimenticare il dolore alla testa Le ragazze si ritrovarono in un attimo davanti all’ufficio del preside. Appesi ai muri, i vecchi presidi presero a scrutarle bofonchiando tra di loro sulla loro identità e cosa stavano facendo in quell'ufficio
“preside!signor preside!”
Dal fondo della stanza la voce di Piton riecheggiò nella stanza
“non mi sembra di avervi dato il permesso di entrare nel mio studio...non vi sembra di aver preso troppa confiden..”
“signor preside Rory ha qualcosa che non va!!”
Nel sentire quelle parole, l’uomo era già davanti a loro, fissò la giovane che tentò di darsi un contegno per non mostrarsi debole come il giorno precedente. Non ne poteva più di essere considerata debole
“sto bene…è solo un capogiro…”
“professore..è come se…come se appena ricorda alcune cose le fa male la testa!soprattutto cose che riguardano…ecco..lei”
Piton la fissò ad occhi sbarrati, guardò in alto imprecando e borbottando maldicenze su Godric Grifondoro, guardò di nuovo la ragazza e le prese il viso tra le mani
“apri la bocca”
“no!”
“ho detto aprila Rory…per favore!”
“no!”
L’hai voluto tu”
Disse aprendole la bocca a forza, la ragazza non riuscì a reagire,era troppo forte la presa di lui,la ragazza fu costretta ad aprire la bocca mentre Piton prendeva un tampone e lo posò sulla lingua di lei per poi lasciarla libera di nuovo anche se all’ultimo istante lei riuscì a mordergli il dito
“Rory! Ci scusi preside..”
Lui scosse la testa portando il dito alle labbra
“avete ragione…ha qualcosa che non va..”
Disse serio accarezzandole il viso
“uscite..ci penso io a lei”
Disse prendendola per sorreggerla
“no!non voglio!sto bene!”
“shh..andate!”
“sì preside!”
Dissero in coro uscendo dalla stanza mentre Rory tentava di divincolarsi per seguire le compagne, ma la presa di lui la faceva sentire tanto debole che non si muoveva affatto dal posto
“pre..preside!mi lasci!io..sto per urlare!!mi metto ad urlare!!”
“Rory…calmati ti prego…se gridi farai spaventare i quadri..non ti voglio far del male..non lo farei mai..”
Le sussurrò stringendola senza farle male ,Rory sospirò cessando di lottare inutilmente poggiando la schiena al petto di lui mentre una lacrima le rigava il viso,quel profumo di lavanda le bruciava i polmoni come al solito
“…cosa vuole da me?”
“aiutarti..”
Sussurrò facendola sedere mentre lui andava a controllare il tampone. Rimase diversi secondi ad osservare la reazione ed imprecò ad alta voce,tanto che Rory sobbalzò e si avvicinò all’uomo
“…signor preside?..”
“scusa..ti ho spaventata di nuovo eh?”
Lei non rispose e si avvicinò ad osservare il tampone che a lei sembrava non dire nulla ma agli occhi di Piton sembrava invece dire tutto.
“hai ragione a dire che sono uno stupido..ascolta piccola..quante volte hai visto Bellatrix Lestrange?”
“…due…credo…”
“credi?”
“quella sera…e…ieri…e…”
la ragazza portò le mani tra i capelli confusa,respirava affannata,Piton cercò di rassicurarla massaggiandole la schiena mentre nella testa della ragazza  i ricordi cercavano di emergere,ma c’era qualcosa che li bloccava
“nella foresta....”
"c'è una terza volta quindi?”
“era notte…e…aspettavo qualcuno…ed è arrivata lei..”
Piton rimase immobile a fissarla,pensieroso,fece sedere di nuovo Rory per farla tranquillizzare. Si sedette accanto a lei e la strinse piano a sé
“scusami piccola…ma non posso lasciarti così”
Disse mentre la giovane sembrò accettare quel minimo di conforto.Respirava affannata, si aggrappò a lui tremando confusa
“adesso ti preparo una tisana ok?..”
Una tisana? Cos’era la riunione del venerdì pomeriggio con le amiche del thè? Rory alzò la testa confusa, lo guardò stupita per la sua disponibilità. O magari voleva avvelenarla e toglierla del tutto di mezzo
“…una tisana?”
“fidati...ti schiarirà le idee..”
“no..grazie..”
“Rory..ascolta…ne hai bisogno…non puoi continuare a tenere quei ricordi intrappolati..so cosa ti è successo”
“…vorrei saperlo anche io..”
“fidati..lo saprai..”
“io..non..”
“per l’amor di Merlino…guardami Rory…guardami”
Disse prendendole le mani e portandole al volto,lei rimase a fissarlo confusa e disperata mentre la testa faceva ancora più male, come se quelle immagini offuscate premessero per uscire da quella morsa che la attanagliava. Una lacrima le rigò il viso mentre dalle sue labbra uscì una sola singola parola
“….aiutami…”
Severus sorrise appena annuendo e si alzò dalla sedia facendo adagiare la giovane sulla poltrona dell’ufficio
“sempre piccola…sempre..”
Sussurrò andando dietro a preparare quell’ “infuso” . L’uomo sussurrava ogni ingrediente e la ragazza lo osservava confusa più che mai. Non aveva alternative..doveva fidarsi di lui.
Il professore tornò da lei dopo una buona mezzora,le posò davanti un intruglio che tutto sembrava salvo una tisana
“signor preside…questa non è una tisana..”
“no..è una tisana”
“scaduta da mille anni..”
“…è stagionata…”
La giovane si lasciò scappare una leggera risata,poi si riprese di scatto,voleva prendersi a pugni da sola..perchè era tanto incoerente?non capiva perché ogni volta che abbassava la guardia si comportava in quel modo,tornò a fissare il professore che le sorrideva appena
“ok…la..la bevo..”
Disse prendendo l’intruglio in mano e mandandolo giù tutto d’un sorso.Dopo pochi secondi sentì la sua testa come andare a fuoco. Era finita,maledizione,l’aveva avvelenata. Per tutti i troll come poteva essere stata tanto stupida da cascarci? Idiota,idiota. Stupida ragazzina. Pensava rannicchiandosi e gridando dal dolore. Quanto ci avrebbe messo a morire..e perché ora quelle immagini nella sua testa? Forse quando si muore ti passa la vita davanti, ma quelli erano momenti che lei nemmeno ricordava. Dopo la morte di Silente, Piton disse che era solo un diversivo..ma non furono le sue uniche parole..c’era altro…che aveva dimenticato…lui che la stringeva forte e diceva di amarla,la amava tanto da non riuscire ad abbandonarla nonostante tutto.Poi gli incontri segreti nella foresta,lui,bisognoso di lei, e lei altrettanto bisognosa di lui. Non poteva abbandonarla,lui c’era sempre per lei. Se era davvero una copertura, perché allora anche dopo la morte di Silente faceva così, avrebbe rischiato di essere scoperto e punito da Voldemort…magari la storia della copertura,era per proteggerla.Poi tutto divenne buio,era svenuta? No..qualcosa l’aveva avvolta..qualcosa che profumava di lavanda
“sono qui..sono qui”
La ragazza si aggrappò al mantello di lui mentre il dolore cominciava a svanire mentre nella mente di Rory era tornata di nuovo la pace. Cosa aveva fatto? Tutte quelle cattiverie,era diventata una dei tanti che lo diavano e che non avevano capito nulla di lui.Anche lei lo aveva ferito,lei che era la sua unica luce. Le lacrime presero a rigarle le gote e bruciarle più che mai
“S..Severus..”
“adesso ricordi tutto vero?...Bellatrix è sempre stata una frana con le pozioni,per fortuna quella che ti ha fatto era leggera,ma anche più dolorosa dato che i ricordi mal celati venivano a galla prepotentemente..sono stato un idiota a non accorgermene subito..forse ero troppo sconvolto da quello che dicevi..”
Lei si aggrappò a lui stringendolo forte
“mi…mi dispiace….Sverus…io…non volevo..non volevo…farti male..”
“shh…è passato piccola..è tutto passato..”
“no..non è passato..cosa hai intenzione di fare?...il signore oscuro…lui..”
“io…devo evitare che questa scuola venga distrutta…e devo proteggere te…e.quel ragazzo che presto salverà tutti noi..a costo di apparire come un mostro agli occhi degli altri..”
“non ai miei…”
Sussurrò lei baciandolo
“…andrà tutto bene…vero?..”
“…te lo prometto..”
La ragazza poggiò la testa al suo petto chiudendo gli occhi stanca
“sei stata davvero coraggiosa…con quel mangiamorte..”
“non volevo far del male a degli studenti..”
“sono fiero di te..”
“anche io di te…signor preside..”
La giovane gli baciò di nuovo le labbra accarezzandogli il viso,poggiò la fronte sulla sua e sorrise dolcemente,tanto che anche Piton sorrise come non faceva da tanto tempo.
“...no…Severus..”
Una delle più grandi guerre del mondo dei maghi era alle porte, e i due amanti appena ricongiunti rimasero lì,a nutrire il loro amore, a nutrirsi l’uno dell’altro, perché anche in guerra, nessuno può combattere senza qualcosa da proteggere.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** love and hate ***


Passarono altri mesi da quel giorno, ogni giorno era sempre bagnato di paura, e ogni giorno la speranza sembrava scivolare via. La situazione non cambiava e nessuno aveva notizie dei tre ragazzi alla ricerca degli horcrux. Voldemort invece era sempre più vicino alla vittoria. Dietro di lui si era schierato un esercito che faceva tremare anche il più potente dei maghi. Troll, aracnidi e lupi mannari erano tra le file del signore oscuro.  Nemmeno Piton sapeva nulla e non poteva dire nulla se non continuare inesorabilmente a recitare la sua parte di assassino vigliacco. Farsi odiare e temere da tutti. Il signore oscuro non doveva sapere nulla e a malapena i due si incontravano scambiandosi una carezza o un bacio dietro alla porta del preside. Non poteva saltare tutto, ma nessuno dei due poteva farne a meno. Poi come se non bastasse, arrivò un nuovo imprevisto e la giovane serpeverde fu di nuovo convocata nell’ufficio del preside
“…mi cercava..preside?”
Chiese la giovane entrando nella stanza mentre le scale tornavano al loro posto sbarrando l’entrata. L’uomo si voltò e si avvicinò a lei con un lieve sorriso. Le sfiorò i capelli e le baciò la fronte
“…ho appena avuto notizia,che Harry Potter è tornato ad Hogsmeade..”
“Harry Potter??”
“esatto…farò convocare tutti alla sala grande..e molto probabilmente anche lui ci sarà..”
Lei annuì appena osservandolo,lui sorrideva ma lei non riusciva a capire il perché di quel sorriso. Non era un sorriso felice…era un sorriso davvero malinconico.
“devi allontanarti da qui…devo portarti al sicuro..”
“no! Io..io resto qui!”
“Rory..tu non..”
“Severus! Non posso lasciarti qui da solo a combattere contro tutti..ad essere odiato da tutti…io…”
La ragazza si aggrappò al suo mantello
“io combatterò per te…”
“non voglio vederti morire”
“nemmeno io.”
Disse determinata come non mai. Si voltò avviandosi di nuovo verso l’uscita. SI fermò un attimo voltandosi appena
“sono con te...Severus…non me ne vado…come tu non sei mai andato via…”
Disse uscendo dall’ufficio lasciando Piton immobile ad osservare il pavimento con la fronte corrugata in un espressione di tristezza e preoccupazione.
Era notte fonda, non sapeva che ora era,non le importava. La giovane serpeverde serrava i ranghi mentre accanto a lei Cheza le stringeva la mano tremando. Il preside passò tra le schiere di studenti con passo svelto voltandosi poi davanti a loro con la sua famosa piroetta che fece svolazzare il mantello attorno a lui
“ho appena saputo dell’arrivo del signor Potter ad Hogsmeade…ogni studente o docente che sa qualcosa e si rifiuta di farsi avanti, verrà severamente punito”
Disse serio guardandosi attorno mentre la giovane lo fissava stringendo forte la mano dell’amica
“va tutto bene piccola..”
Le sussurrò Cheza cercando di sorriderle. Ad un tratto un grifondoro si fece avanti commentando con disprezzo le difese del preside. Non sapeva nulla, non sapeva che se non fosse stato per lui ora sarebbe un cumulo di cenere. Pensò Rory serrando i denti. Ad un tratto Piton estrasse la bacchetta contro Harry che però venne spostato dalla professoressa Mc Grannitt che accogliendo la sfida attaccò Piton. Rory fece uno scatto ma venne bloccata dall’amica
“no..lasciami Cheza..”
“no Rory…ci farai scoprire!”
Rory alzò lo sguardo verso Piton e per un attimo anche lui si voltò verso di lei mentre parava gli attacchi della professoressa senza contrattaccare
“Severus..”
Sussurrò lei mentre lui sorrise appena avvolgendosi nel suo mantello e volando fuori dalla finestra rompendo il vetro. La giovane sospirò sollevata,stava bene. Si voltò mentre gli altri festeggiavano la fuga di lui dando a Piton del codardo, professori compresi. Se solo sapessero.
senza farsi scoprire, si allontanò dalla massa di maghi e streghe che festeggiavano la fuga del "traditore" e si precipitò fuori dalle porte del castello correndo nel prato accanto alla torre di corvonero. Rory si fermò  di scatto quando una massa di fumo atterrò a pochi metri da lei. Quando il fumo si diradò, Piton era di nuovo davanti a lei. Ma non sorrideva più,sul suo volto vi era dipinta un aria di sofferenza che mai aveva visto. La ragazza si avvicinò lentamente senza dire nulla, lui fece lo stesso spostandosi di poco verso di lei che subito si gettò tra le sue braccia stringendolo forte
“non piangere..presto finirà tutto..”
“ho paura….ho paura di come finirà…”
Lui tacque, le sfiorò la schiena mentre alzò la bacchetta per erigere delle barriere contro gli incantesimi che presto avrebbero illuminato il cielo notturno di Hogwarts. Un cielo che fino a quel giorno era illuminato solo dalla tenue luce delle stelle e della luna, ma che presto si sarebbe macchiato di sangue. Rory si allontanò appena da lui fissandolo
“ora..che facciamo?”
Lui guardò in basso, forse con lui sarebbe stato più in pericolo che con gli altri studenti, le sfiorò il viso e sospirò
“..io voglio che tu stia al sicuro”
Sussurò guardandola triste, lei di risposta indietreggiò appena scuotendo il capo,non voleva nascondersi come aveva sempre fatto, voleva combattere,voleva aiutare il suo professore e soprattutto, voleva mostrare la sua innocenza.
“io voglio combattere..”
“non voglio perderti…”
“e io non voglio perdere te!”
Disse alzando il tono di voce, il professore aveva eretto una barriera e nessuno li avrebbe sentiti comunque. La ragazza lo baci di nuovo, poi si allontanò seria in volto, decisa, una fiera serpeverde, come mai Piton l’aveva vista
“devo andare ora…”
Lui annuì appena
“ti terrò d’occhio allora..”
Sussurrò baciandola di nuovo, poi lasciò allontanare la giovane osservandola da lontano, non avrebbe permesso a nessuno di toccarla,nessuno,nemmeno il signore oscuro..non di nuovo.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** scivolando via ***


Le scale dell’ entrata erano sorvegliate dalla Mc.Grannit , appena la ragazza si presentò davani a lei, la donna spalancò gli occhi,difatti,aveva spedito tutti i serpeverde nelle segrete e probabilmente quella ragazza era riuscita ad uscirne o si era nascosta bene alla sua vista e non c’era andata affatto. La donna scosse la testa pensando a cosa fare con lei e si avvicinò a passo svelto con fare agitato
“signorina Cheshire, vorrei sapere cosa ci fa qui e perché non si trova con..”
“professoressa…io voglio combattere con voi il signore oscuro”
La donna sbattè gli occhi diverse volte e si trattenne a malapena dal sobalzare
“un affermazione al quanto bizzarra da parte di una serpeverde signorina..cosa le bolle nel calderone?..”
Chiese sospettosa avvicinando la bacchetta alla ragazza, ma non in tomo minaccioso, era solita gesticolare con la bacchetta in mano come un direttore d’orchestra dirige la sua banda
“professoressa, non può giudicarmi dallo stemma che ho sulla divisa”
Sussurrò guardandola
“avete sempre giudicato la gente dalla loro casata, come se fosse il cappello a decidere chi siamo…”
serrò i pugni innervosita
“con tutto il rispetto..decido io chi essere professoressa..e io voglio aiutare la mia scuola”
La donna rimase un attimo sbigottita dalle parole della giovane, ma poi sorrise con il suo solito fare materno e si avvicinò alla ragazza
“molto bene signorina, Hogwartz sarà lieta di avere una strega come lei a diferderla”
La giovane annuì facendo un lieve inchino, la professoressa fece lo stesso e lasciò che la ragazza si unisse alle schiere pronte alla difesa, la giovane si avvicinò a Neville, le sue compagne erano nei sotterranei e lui era uno dei pochi di cui poteva fidarsi
“Rory! Ma non eri nei sotterranei??”
“è una storia lunga, piuttosto..hai qualche piano?”
“Boom!”
Rory sospirò abbassando lo sguardo, poi lo alzò di nuovo verso il ragazzo che sembrava soddisfatto della sua affermazione, difatti la guardava dall’alto in basso come se la sua fosse stata la strategia di guerra migliore di tutto il mondo magico e babbano
“Boom…”
Ripetè lei con fare annoiato
“che vuol dire Boom?”
“se mi segui lo vedrai!”
Disse spavaldo afferrando la bacchetta ed indicando il ponte, era un ponte stretto, a malapena ci passavano tre persone affiancate,e loro erano contro un esercito
“….oooh…Boom…”
Ripetè con un ghigno afferrando la bacchetta a sua volta e seguendo Neville che già si era diretto verso il ponte,guardarono entrambi in alto,lo schieramento di Voldemort era già in posizione, con il signore oscuro che osservava dalla prima fila i vari inantesimi che si schiantavano contro la barriera che nonostante tutto resisteva. Sembrava un inquietante spettacolo pirotecnico. Davanti a loro si avvicinò una massa di seguaci di voldemort, la giovane rimase immobile insieme a Neville mentre fissavano il branco correre verso di loro, ma poi la loro foga venne bloccata dalla barriera che incenerì diversi di loro. Sentì Neville esultare divertito davanti alle facce terrorizzate dei nemici, osservò il gruppo stringendo la bacchetta, consapevole che la barriera non avrebbe retto a lungo
“pronto Neville..”
Sussurrò lei osservando dietro di lei lo schieramento di soldati di pietra pronti a difendere l’entrata,stava per chiedersi dove fosse il suo professore, ma poi una luce abbagliante attirò la sua attenzione, la barriera stava cedendo,la cupola invisibile prese a bruciare come un foglio di carta sotto ad una candela. Rory sentì la sua sicurezza, crollare insieme a quella barriera. Strinse forte la bacchetta mentre gli uomini davanti a lei cominciarono a correre verso i due
“Neville corri!”
Gridò lei correndo lungo il ponte e scagliando schiantesimi contro i nemici che invece non si preoccupavano a lanciare maledizioni senza perdono. Il ponte schricchiolava e tremava sotto ai loro piedi, come se una mandria di cavalli vi stesse passando sopra. Anche se per fortuna la massa era limitata dalla portata del ponte
“ora Neville!”
Il grifondoro lanciò un incantesimo senza voltarsi nemmeno, improvvisamente il ponte cominciò a collassare abbattuto da delle esplosioni alla base. Dietro di loro, il ponte stava crollando, portando con sé i mangiamorte. I due correvano più che potevano,i due con un salto si gettarono verso la terra ferma poco prima che il ponte li inghiottisse. La serpeverde si alzò a fatica, aveva le ginocchia che sanguinavano per la brusca scivolata sul legno, non badando alle schegge nella pelle, la ragazza aiutò Neville ad alzarsi
“vado ad aiutare gli altri!”
Disse poi voltandosi per andare nel bel mezzo della battaglia, dove a terra giacevano mostri,mangiamorte e alcuni studenti. La giovane si bloccò, prese un profondo respiro e cominciò a correre. Era come il quidditch, pensò tra se e se,
*schiva i bolidi, schiva tutto quello che ti viene addosso,non morire, non morire , lui non lo sopporterebbe , non osare morire Rory*
La giovane si abbassò in tempo per schivare un incantesimo e lanciò un controincantesimo al mangiamorte che cadde a terra. La giovane si avvicinò all’entrata quando vide tre figure correre freneticamente tra le macerie. Erano loro. La giovane li seguì schivando i colpi dei troll e gli incantesimi dei mangiamorte. Una ragazza giaceva a terra sgozzata, la giovane si toccò il collo mentre si sentì mancare, ma prese un profondo respiro e seguì il trio verso il deposito delle barche. La ragazza raggiunse i tre che notandola la bloccarono
“sta ferma!cosa ci fai qui??”
“volevo sapere se per caso avevate un piano per fermare questo chaos!E... avete visto…avete visto il preside?”
“sì…l’abbiamo visto..è là dentro con il signore oscuro..”
Sussurrò Hermione  indicandole la vetrata dove si scorgevano due ombre. A Rory si strinse il cuore nel sentire la voce calma di Piton e quella sibilante di Voldemort.
“solo io…posso vivere per sempre”
Furono le ultime parole che la ragazza riuscì a distinguere dai sussurri incomprensibili. La figura di Voldemort fece uno scatto improvviso, mentre davanti ai suoi occhi, Piton si accasciava a terra. Furono momenti di buio totale,sentiva le sue orecchie fischiare, come se una bomba le avesse rotto un timpano, sentì la testa girare mentre vedeva la terra ondulare sotto ai suoi piedi
“co…cosa….?..”
Dopo diversi secondi, la voce sibilante di Voldemort parlò di nuovo
“uccidi..”
Sussurrò mentre l’ombra di un serpente colpì Piton diverse volte facendolo sbattere violentemente con la schiena sulla vetrata, una…due..tre volte. Rory era pallida in viso, era un incubo, era tutto un incubo, Istintivamente fece per correre verso di lui ma Hermione e Ron la bloccarono mentre Harry fu costretto a tapparle la bocca per non farla gridare. Era un incubo, era tutto un brutto incubo. Dopo che Voldemort scomparve, i tre lasciarono la presa e la serpeverde si precipitò nella rimessa. Subito si gettò in ginocchio accanto a Piton, l’uomo perdeva sangue dalla gola ed era pieno di ferite dovute a Nagini. La giovane lo fissava sconvolta mentre sentiva le lacrime bruciarle le gote. Scosse la testa incredula, negando lo scenario davanti a lei. Harry corse accanto a Piton fermando il sangue come meglio poteva. L’uomo osservò la giovane sorridendo appena
“R..Ro…ry…”
Sussurrò a fatica mentre il sangue gli colava dalle labbra
“p…perdonami…”
La giovane gli prese la mano e se la portò al viso
“shh…Severus…non parlare…non parlare ti prego…”
sussurrò tremando e posando la fronte sulla sua in lacrime. Non poteva morire così, non poteva lasciarla
“ti prego resta…resta con me…ti prego Severus…”
Nella mente della ragazza cominciarono a scorrere i ricordi con Piton come la pellicola di un film. Momenti belli, momenti brutti, ma sempre pieni di lui, di loro. La giovane poi sobbalzò mentre nella mente ricordava qualcosa, quella pozione, che aveva rimarginato le sue ferite come se nulla fosse…e un'altra pozione, per chi aveva perso troppo sangue, fatta durante la seconda lezione del mese..
“non morirai…Severus non morirai…io ti salverò…stavolta tocca a me..”
Lui sorrise appena mentre le forze erano sempre di meno, lei gli baciò le labbra che si tinsero di rosso vivo, sorrise appena tra le lacrime mentre Hermione, Harry e Ron la fissavano sconvolti, ma non c’era tempo per le domande
“Hermione..dammi la mano”
Disse la ragazza alzandosi davanti alla grifondoro
“dove..dove andiamo??”
“a salvare un eroe.”
Disse poi scomparendo con la grifondoro

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** truth ***


L’ufficio del professor Piton era un disastro, infatti Rory non lo metteva in ordine da mesi ormai e le pergamene avevano di nuovo coperto la scrivania. Le provette erano ammucchiate di nuovo come le scoper del quidditch dopo la partita era davvero un chaos. Le due streghe apparvero davanti alla scrivania di Piton e subito Rory si guardò attorno con il cuore che sembrava volerle uscire dal petto. Ma non doveva perdere la calma, sarebbe morto, lui sarebbe morto se non si fosse sbrigata. La serpeverde prese a rovistare tra le pergamene mentre Hermione la seguì con lo sguardo
“cosa stai cercando??”
“Hermione! Cerca la pozione per rinforzare il sangue!”
“ma è un chaos!....aspetta..”
Hermione si voltò di scatto e vide che l’unico scaffale in condizioni decenti era quello degli ingredienti che si trovava in fondo alla stanza. Hermione si volt verso Rory, bastò un solo sguardo per l’intesa immediata. Hermione si fiondò a raccogliere l’Aloe vera, prese un uovo di emù e della corteccia di salice
“ci sono! Dammi un minuto!”
Disse mentre prese gli ingredienti accendendo un calderone veloce come un fulmine.
Rory intanto cercava quella dannata fiala. Le lacrime le rigavano il viso appannandole la vista, non riusciva a trovarla, Piton stava morendo, e lei sarebbe rimasta di nuovo sola
“non può finire così..”
Sussurrò lei dando un pugno all’armadio, ad un tratto sentì qualcosa, dietro al legno sembrava esserci qualcosa, uno spazio vuoto. La giovane sussultò trovando al posto di un libro una vecchia maniglia. La tirò di scatto indietro e davanti a lei apparvero delle fiale di liquido trasparente. La giovane si morse un dito ferendosi, non c’era tempo, ma quella pozione doveva andare a colpo sicuro. Versò una goccia sulla ferita che si richiuse in un attimo. Si voltò verso Hermione che ora era davanti a lei con diverse fiale dal colore verdastro
“se non fosse per il fatto che eri in serpeverde,avrei considerato prima la tua amicizia”
Ammise sorridendo appena la grifondoro
“lo stesso vale per me”
Disse porgendole la mano. Le due streghe sparirono di nuovo per comparire poi dove si trovava Piton. Harry era in ginocchio mentre con la mano premeva sulla ferita. Anche Ron cercava di bloccare il sangue il più possibile. Piton aveva lo sguardo perso nel vuoto, ma il suo petto continuava ad alzarsi e ad abbassarsi se pur lentamente e con spasmi che fecero mancare l’aria alla serpeverde. Subito lei si inginocchiò accanto a lui stappando la provetta e versandola sulla sua gola
“Severus…sono qui Severus..sono qui e non ti lascerò per nulla al mondo,..”
Sussurrò posando la fronte sulla sua mentre gli accarezzava il viso. Piton chiuse gli occhi mentre lo squarcio sul suo collo si rimarginava. Con la mano tremante si aggrappò al braccio della ragazza mentre premette la fronte contro quella di lei senza dire nulla, evidentemente le corde vocali erano ancora in via di guarigione. Hermione intanto aveva messo la pozione anche sulle altre ferite che si stavano rimarginando. Rory sorrise tra le lacrime mentre continuava ad accarezzare il viso di lui
“è passato…è tutto passato..ce la faremo ok?..io e te..ce la faremo..”
Piton annuì appena passando una mano tra i capelli di lei.Aveva perso almeno metà del sangue che aveva in corpo a giudicare dalla pozza di sangue sotto di loro. Così Hermione si avvicinò cercando di non sembrare imbarazzata
“Rory..scusami..”
Disse scostandola appena mentre versò la pozione sulle labbra dell’uomo che afferrando la pozione la mandò giù tutta d’un sorso, voltò lo sguardo verso di lei “doveva mettere…mezzo grammo in…in più…signorina Granger..la prossima volta lasci fare…alla signorina Cheshire..”
Hermione sbuffò indietreggiando, e ti pareva che non si beccava un altro rimprovero, ma per lo meno la pozione stava funzionando. Rory sportò le mani al viso oi si aggrappò al collo di Piton piangendo e tremando come una foglia
“eih…Rory…non mi…crollerai proprio ora?..”
Sussurrò lui carezzandole la schiena mentre sentiva le sue forze tornare pian piano
“sei rimasta…sei rimasta..”
“certo che sono rimasta…io ti amo..”
“…anche io..”
Ron e Harry si scambiarono sguardi a dir poco sconvolti, poi Ron schiarì la voce attirando l’attenzione di tutti
“io non so cosa ci abbia spinto a salvare questo tizio…”
Disse nervoso, ma Harry lo fermò posando la mano sulla spalla di lui
“lo scopriremo quando aremo all’ufficio di silente, al pensatoio..vero professore?..vuol farci vedere qualcosa no?...se è innocente deve provarlo, altrimenti… ” “si calmi signor Potter…le spiegherò tutto, ma prima per piacere possiamo andarcene da qui?..”
Disse mentre si alzò, mise una mano sulla testa a causa di un capogiro ma poi tornò dritto con la sua solita postura, si voltò verso gli altri
“afferrate il mio mantello,abbiamo poco tempo”
Disse mentre prese Rory tra le braccia coprndola con il mantello. La giovane si strinse forte a lui nascondendo il viso sul suo petto. Il gruppo sparì di nuovo verso l’ufficio di Silente. Appena arrivati, Piton tirò fuori una provetta dalla tasca e si puntò la bacchetta alla tempia, tirò fuori un filo come spesso faceva silente per mostrare i suoi pensieri. Avrebbero visto tutto, avrebbero visto la verità. Adesso i due schieramenti, avrebbero giocato finalmente a carte scoperte. Harry versò il contenuto della provetta nel pensatoio e vi immerse il viso. Hermione e Ron rimasero indietro, bastava che uno guardasse, e quello doveva essere il ragazzino sopravvissuto. Come Piton aveva sempre ripetuto a Rory, la chiave per la sconfitta di Voldemort. Dopo pochi secondi, Harry torò indietro il volto sussutando e fissando Piton ad occhi sbarrati , si avvicinò all’uomo e fece un lieve inchino
“la prego mi aiuti…”
Disse rimanendo a testa bassa. Piton di risposta gli posò la mano sulla spalla e sorrise appena
“non posso....sai ciò che devi fare..”
Disse serio. Harry alzò lo sguardo mentre con la mano afferrò il boccino d’oro
“sì…grazie di tutto..”
Disse mentre uscì di corsa dalla stanza con al seguito Ron ed Hermione. Il volto di Rory sbucò da sotto le pieghe del mantello di Piton che sorrise stringendola piano a sé
“presto finirà tutto piccola..presto finirà..”
Sussurrò lui cullandola piano. Finalmente la sua coscienza era pulita, finalmente poteva stringerla senza aver paura che il suo peso facesse sprofondare entrambi. Ancora uno sforzo, un piccolo sforzo e sarebbe finito tutto.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** little bird ***


Risate fragorose riecheggiavano tra i corridoi di Hogwarts, tra le mura si sentivano i passi degli studenti che passeggiavano soli o in allegre brigate. Le foglie degli alberi venivano spostate dal vendo creando un ambiente sereno e pieno di vita. Un paesaggio che finalmente Hogwarts aveva di nuovo ritrovato. Le mura erano di nuovo come prima mentre l’erba intorno al castello era ancora più verde. Sul prato c’era una grande lastra di marmo con sopra incisi nomi che nemmeno il tempo potrà cancellare, nomi di maghi e streghe, nomi di eroi che hanno combattuto il più oscuro dei mali ed hanno trionfato. La primavera aveva trasformato di nuovo il paesaggio e gli studenti riempivano di nuovo di gioia le mura del castello.
“muoviti Severus! Sei in ritardo!”
“in ritardo?? Per cosa??”
“per la lezione di pozioni”
Un bambino dai capelli neri e gli occhi ambrati fissava il suo amico di casata dai capelli scuri e gli occhi verdi
“diamine Al sei una seccatura..”
Sussurrò chiudendo un grande libro di incantesimi sgualcito
“certo! Sei in ritardo! Io non posso venire a lezione dato che la professoressa mi ha dato il permesso di allenarmi a quidditch, ma  tu devi andarci visto che non vuoi entrare in squadra con noi!”
Disse di risposta Albus Potter incrociando le braccia ed osservando il suo amico serpeverde che intanto stava realizzando di essere in ritardo. Aveva completamente scordato che c’era lezione di pozioni ed aveva deciso di ripassare un po’ incantesimi. Così il giovane con uno scatto gettò all’aria il libro che ricadde pesantemente sul divano color smeraldo. Il giovane si precipitò fuori dal dormitorio, per fortuna era abbastanza vicino all’aula di pozioni. Frenò di colpo  una volta arrivato a destinazione, prese un respiro profondo ed entrò in aula. A testa bassa cercò di sedersi sulle ultime file, magari la professoressa non se ne sarebbe accorta.
“Severus Leonard Piton.... sbaglio o cinque minuti fa il suo porto era ancora vuoto?”
Una voce tuonò da dietro alla cattedra, la professoressa di pozioni era seduta sul tavolo mentre i lunghi capelli rossi cadevano su di lei come una cascata. I suoi occhi ambrati erano fissi sul giovane Serpeverde che posò imbarazzato i suoi oggetti sul suo posto di lavoro

“scusamam...ehm...mi scusi professoressa Cheshire”
Molti studenti ridacchiarono nel sentire l’errore del loro compagno. Questi di risposta si fece ancora più piccolo e rosso sulle gote. Di risposta l’insegnanbte si alzò e sorrise appena
“seguimi fuori un attimo, ho un compito da darti per punizione”
Disse avvicinandosi alla porta ed aspettando che il giovane la seguisse. Appena fuori la donna chiuse la porta e si chinò per osservare il giovane
“allora?”
“mi ero scordato della lezione..”
“lo so, lo immaginavo, su questo non possiamo dire che hai preso da tuo padre..”
Disse sfilandogli un libro dalle mani e sfogliando gli appunti
“....su questo invece sì..”
Disse ridendo appena e riconsegnandogli il libro
“mamma..”
“che c’è Sevvy?”
“non farmi quel nomignolo mamma!”
“ma così poi mi confondo con il tuo papà”
Disse con un tono burlesco mentre dondolava come se fosse una ragazzina. In effetti era ancora molto giovane.
“e va bene...”
“dimmi Sevvy..perchè non hai accettato la proposta di Albus per giocare a Quidditch? Sai quanto era forte tua madre? Qualcosa devi aver preso di positivo da me no?”
Con una mano gli accarezzò i capelli poi lo strinse piano a sé
“come va con gli altri ragazzi? Ti danno fastidio?”
“non è facile essere il figlio del preside...e della professoressa di pozioni..”
Disse lui sospirando
“ti capisco..io ero la fidanzata del prof di pozioni...”
Disse ridendo appena
“ma non devi badare a quello che dicono gli altri...sono certa che con Albus troverete amici sinceri, magari formerete una bella squadra! Domani ci saranno altri allenamenti, ti iscriverò come cercatore”
“ce..cercatore??”
“ovvio, era il mio ruolo, devi imparare!”
“...papà  faceva qualcosa di più tranquillo?..magari posso ereditare il suo ruolo”
Rory sospirò poggiando una mano sulla testa del giovane Severus
“tesoro, l’unico sport praticato da tuo padre era prendere a librate in testa lo zio Ronald e lo zio Harry”
“oh...beh...allora va bene..posso rientrare in aula ora?”
Disse sospirando ed indicando la porta con il pollice
“no signorino, devi fare una cosa per me”
“ma la lezione?”
“ho visto i tuoi appunti e sei due capitoli avanti a tutti...quindi..porta questo alla professoressa McGrannit, questa...a Hagrid...e questa..a tuo padre”
Disse dandogli diversi libri, ognuno con un fogliettino bianco sopra con su scritto il nome del destinatario
“ma..mamma!”
“niente ma, ti darò dieci punti per il favore che mi stai facendo”
Disse facendogli l’occhiolino e voltandosi verso l’aula dalla quale cominciavano a provenire risate e grida, la prova che doveva assolutamente tornare in aula, Severus di risposta si voltò avviandosi ma la voce di Rory lo bloccò di nuovo
“aspetta!”
La donna lo raggiunse e scostandogli i capelli gli baciò la fronte
“uno per te..”
Glie ne diede un altro
“e questo mandalo al tuo papà”
“ma..mamma che schifo!”
Rory rise tornando verso l’aula
“ti voglio bene piccolo Sevvy”
“...anche io mamma”
Rispose il giovane con tono seccato e mugugnando le parole  rosso in viso. Rory rimase ad osservare il giovane serpeverde che correva per le scale ancora un po’, sorridendo fiera di lui, fiera del frutto di un amore proibito

FINE.

spero che questa FF vi sia piaciuta, voglio ringraziare tutti i carissimi lettori che mi hanno seguita e tutti i bellissimi commenti che ho ricevuto, davvero non avrei mai creduto che il mio lavoro fosse così apprezzato, davvero grazie di cuore! seguite anche le mie altre fan fictions mi raccomando! un bacio grande!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=770562