I sogni a volte diventano realtà

di NadiHazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La famiglia Devies ***
Capitolo 2: *** Il sogno che si avvera ***
Capitolo 3: *** La telefonata ***
Capitolo 4: *** Il gran giorno è arrivato ***



Capitolo 1
*** La famiglia Devies ***


Pioveva. Ormai ci avevo fatto l'abitudine; era una cosa che faceva parte di quel luogo così meraviglioso che mi aveva incantato fin dal primo momento in cui ci avevo messo piede: Londra. Ero qui da due settimane, la mia vacanza stava procedendo molto bene.
La famiglia in cui mi trovavo era la famiglia Davies e si era dimostrata accogliente nei miei confronti fin dall'attimo in cui ci eravamo conosciuti. Era composta da sei persone: James e Megan erano i genitori di quattro ragazzi speciali con i quali avevo fatto subito amicizia. Luke era il più grande e aveva un anno più di me, era una ragazzo gentile e adorava gli skateboard, questo mi fece avvicinare subito a lui perché io ho un'innata passione per gli skateboard fin da quando ero piccola, solo che non avevo mai avuto la possibilità di provare. Passavamo interi pomeriggi ai Kensington Gardens, che erano praticamente attaccati alla casa dei Devies; qui ci divertivamo un sacco: con Luke facevo lezioni di skateboard, con Holly e Sophie giocavo a nascondino mentre con Amy facevo lunghe chiacchierate. Era diventata inoltre tradizione per noi, prima di andare via, fermarci davanti alla statua di Peter Pan e raccontarci storie fantastiche a turno, che ognuno di noi inventava al momento. Era liberatorio e potevamo dar sfogo a tutta la nostra fantasia!
Holly e Sophie erano due gemelle di 10 anni, erano entrambi molto educate e diligenti, ma quando erano insieme ai fratelli si trasformavano in due vere e proprie scatenate, insieme a noi correvano, si arrampicavano sugli alberi e molto spesso si mettevano a cantare canzoni ad alta voce per rallegrare il gruppo, cosa che molto spesso non era gradita dalla loro sorella maggiore Amy.
Amy aveva 15 anni come me, era simpaticissima e anche lei adorava gli One Direction, la sua stanza (come del resto la mia in Italia) era tappezzata di poster ovunque, spesso infatti i nostri discorsi ricadevano su questi 5 ragazzi, ridevamo molto insieme e pensavamo entrambe di coronare il nostro sogno riuscendo un giorno ad abbracciare almeno uno di loro.
Nella famiglia Davies avevano tutti i capelli mori, tranne Amy che li aveva biondi, una cosa che avevano tutti in comune invece era il colore degli occhi: erano di un azzurro quasi blu, come il cielo più bello o il mare più profondo, spesso quando parlavo con qualcuno di loro mi incantavo qualche secondo a fissarli, e questo molto spesso mi faceva perdere una parte del discorso.
La casa dei Devies era molto graziosa e aveva un sacco di scale e corridoi, infatti impiegai un paio di giorni per capire dove fosse la mia stanza, oggi ci arrivo senza problemi ed è proprio qui che mi sto dirigendo adesso.
Mentre attraverso l'ultimo corridoio incontro Luke -Ti aspetto tra dieci minuti ai Kensington- mi dice – Si, vado a mettermi le scarpe e arrivo- gli rispondo sorridendo. Stamattina andiamo a fare un po' di skateboard perché nel pomeriggio andrò con tutta la famiglia in centro a Londra per fare compere. Arrivo nella stanza e mi infilo le mie vecchie all star gialle di corsa, poi vado in bagno e mi metto davanti allo specchio, i miei capelli castani con meches rosse vengono raccolti con due abili mosse in una coda, dopodiché scendo e mi dirigo ai giardini. Incontro Luke seduto sulla solita panchina che mi aspetta – Pronta? Oggi cominciamo il livello difficile- mi dice – Certo che sono pronta- gli rispondo. Prendiamo gli skateboard e facciamo un po' di riscaldamento, dopo mi mostra l'esercizio di oggi, andare su una ringhiera con due ruote e fare un salto acrobatico per scendere. Lo guardo eseguire l'esercizio in modo pulito e impeccabile -Tocca a te adesso- dice quando scende. Abbastanza sicura di me prendo lo skate e vado sulla ringhiera, fin qui tutto bene,il problema si presenta quando devo eseguire il salto acrobatico, faccio per saltare quando lo skate mi scivola sotto i piedi e io cado per terra sull'erba. A quel punto scoppiamo entrambi in una sonora risata facendo persino girare le persone che stavano passando. Poi raccogliamo gli skate e ci dirigiamo a casa per il pranzo, affrontandoci in una coinvolgente gara di velocità.
-Ma dove siete stati?- ci chiede la mamma di Luke
-Ai Kensington ma'- risponde lui
-Ancora con gli skateboard? Voi due siete proprio fissati- ci dice sorridendo
-E' una passione che ci scorre nelle vene!- esclamiamo all'unisono.

 Il pranzo è stato molto divertente, soprattutto quando Holly a sputato involontariamente l'acqua che aveva in bocca sul tavolo, questo perchè Amy aveva fatto una delle sue solite battute causando una risata di gruppo. Dopo aver mangiato io e Amy siamo andate in camera sua, la cosa che mi salta all'occhio per prima è sempre la stessa: il viso sorridente di Harry, “appeso” all'armadio della mia amica.
-Ti va di ascoltare la musica?- mi chiede Amy
-Certo!- le rispondo - 1D?-
-Ovvio- mi risponde lei.
Passiamo le seguenti due ore ad ascoltare musica e parlare di cosa facessimo se incontrassimo quei 5 ragazzi -Io gli salterei al collo e gli direi che sono pazza di loro! Ma non in senso di innamorata, perchè sai già che ho il fidanzato, ma pazza nel senso che li adoro- mi dice Amy
-Io credo che se ne vedessi uno, per quanto mi piacciano, non riuscirei più a dire niente e mi paralizzerei all'istante- dico io
-Oh, esagerata!- esclama Amy- No, sul serio- dico io, ma non riesco a trattenermi e così scoppio a ridere contagiando anche lei.
-Ragazze è ora di andare!- ci chiama Megan dal piano di sotto
-Arriviamo, due minuti- risponde Amy.

 Io schizzo in camera mia, mi infilo al volo i miei shorts in jeans, una canottiera blu con sopra una camicia a quadri. Mi metto il cellulare in tasca e prendo lo skate. Arrivata al piano di sotto domando a Megan -Posso portami lo skate?-
-Sì certo- mi risponde gentile come al solito.

Poi andiamo tutti in macchina o meglio noi donne perché il signor James è al lavoro e Luke da un amico. Arrivati in centro ci dividiamo: Megan e le gemelle vanno in un negozio che vende articoli per la casa mentre io e Amy imbocchiamo una via laterale. Entriamo in un negozio di abbigliamento e compriamo delle magliette, è tutto molto bello qui dentro, le pareti sono tappezzate di magliette di tutti i colori e questo mette molta allegria; paghiamo e riprendiamo la stessa via di prima. Io proseguo con lo skate, ormai sono abile nel muovermi su di esso e mi sposto come se fossi su una tavola da surf, evitando con abilità i passanti.
Ci fermiamo un attimo davanti a un altro negozio -Vuoi entrare Nadia?-mi chiede Amy
-Si- ma mentre rispondo lo skate mi scivola e comincia a vagare senza padrone in mezzo alla folla.
-Tu entra pure intanto che io vado a recuperarlo- dico
-Sicura?-
-Si si-

 Mi metto ad inseguire lo skate quando vedo qualcuno di fianco a me che me lo porge.
-E' tuo questo?- mi chiede una voce fin troppo familiare...

 

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Capitolo 2
*** Il sogno che si avvera ***


Mi giro e vedo che a porgermi lo skate è Niall Horan. I suoi capelli biondi e quegli occhi azzurri che mi fissano fanno si che quello detto da me e Amy in camera qualche ora prima si realizzi. Divento immobile, è come se delle funi invisibili stessero legando il mio corpo.
-Tutto bene?- mi chiede
- Si, scusa è che è un po' strano vederti di persona- riesco a balbettare
- L'hai perso?- mi chiede indicando lo skate
- Si, ehmm grazie- e me lo porge.
Faccio per girarmi e andare che sento la voce di un altro del gruppo chiedere -Non vuoi l'autografo?- a quel punto mi sento avvampare e inizio a pensare -Non è possibile, Harry Styles mi sta chiedendo se voglio un autografo? Probabilmente sto sognando-.
Invece quando mi giro di nuovo vedo i suoi riccioli stupendi ricadergli sulla fronte e coprirgli leggermente quei magnifici occhi verde acqua, poi le sue labbra si distendono in un sorriso e a quel punto anche Niall ripete la domanda.-Ehh s-si mi piacerebbe, ma sfortunatamente non ho niente su cui farvi scrivere- rispondo delusa da me stessa; come si fa in un momento del genere a non avere un pezzetto di carta? Di solito li ho sempre nella mia tracolla per prendere appunti e proprio oggi l' ho lasciata a casa.
-Tranquilla per quello non c'è problema- mi risponde allegramente Niall, tira fuori dalle sue tasche un notebook e su una pagina comincia a scrivere -Come ti chiami?- mi domanda -Nadia..- faccio io, ancora un po' scombussolata da quello che mi sta succedendo. A quel punto le sue dita accompagnano la penna in modo molto sinuoso. Mentre lo guardo scrivere riesco a intravedere con la coda dell'occhio Harry che mi fissa, è come se fosse ipnotizzato da qualcosa. Il rossore sulle mie guance non vuole darmi pace e aumenta quando guardandomi intorno scopro di essere l'unica persona ad essere “dentro la cerchia” dei boyguard insieme agli One Direction -Oddio scusate, non mi ero accorta di aver superato i boyguard, adesso esco subito- cerco di scusarmi, imbarazzata. A quel punto Niall ha finito la dedica e l'ha fatta firmare anche dagli altri ragazzi -Ecco, ho finito - dice -E comunque non ti preoccupare, l'hai fatto involontariamente -
-Grazie mille – dico, sfoderando uno dei miei sorrisi più belli – Ciao, ehm scusate volevo dire Bye- mi correggo
- Ciao- mi dicono loro in coro
Mi giro e sto quasi per uscire e andare in mezzo all'orda di fan, quando sento Harry esclamare -Nadia, aspetta!-
-Non è possibile, mi ha chiamata per nome- penso stra felice per questo.
Non lo faccio aspettare e mi fermo. Mi raggiunge e passiamo qualche attimo in silenzio, ci guardiamo entrambi negli occhi e sembra che ognuno di noi stia contemplando l'immagine dell'altro.
-Lo sai che fin dal primo momento che ti ho vista mi sei sembrata..diversa da tutte le ragazze che vedo ogni giorno- mi dice con un tono di voce estremamente dolce
- Da-davvero?- gli chiedo incredula
- Si, non so nemmeno io il perché, comunque sei bellissima- mi dice arrossendo lievemente.
A quel punto il mio cuore comincia a battere fortissimo e divento rossa ancora più di prima, penso che se in questo momento avessi un “rossometro” il mio rossore toccherebbe la cima.
- Wow, nessuno me l'aveva mai detto prima..- lo ringrazio con un grande sorriso
- Non è che mi daresti il tuo numero?- mi chiede -So che magari ti sembra strano,una persona che non conosci..ehmm di persona che ti chiede il numero..-
- Si è vero, ma non il fatto che una persona famosa mi chieda il numero è strano- dico -ma il fatto che tu mi chieda il numero è strano..ma bellissimo- mi lascio scappare ad alta voce.
Per riprendermi da quello che ho detto gli detto il mio numero, e noto con piacere che mi sta sorridendo, le sue adorabili fossette compaiono sul suo viso come per magia, subito anche io inizio a sorridere e anche le mie fossette fanno capolino. -Questa è una cosa che abbiamo in comune- penso.
-Scusa Harry, ma adesso devo proprio andare, la mia amica mi starà cercando- gli dico mentre mi avviò -ma puoi chiamarmi quando vuoi- gli urlo sommessa dalle grida delle fan; lui si limita ad alzare i pollici in segno di consenso, perché “aggredito” dalle fan per firmare autografi.
Riprendo ad andare sullo skate per raggiungere Amy, che noto con piacere essere ancora dentro a quel negozio di borse e accessori. Per quel breve tratto ripenso a quello che mi è appena successo e solo in quel momento realizzo che ho appena realizzato il mio sogno, anzi anche di più forse.
Tutta contenta entro nel negozio e trovo Amy immobile davanti ad una borsa in jeans fuxia -Non trovi che sia semplicemente stupenda?-mi chiede
-ehm..si è carina- le dico – ma non ti sei chiesta dove fossi andata?-
-Sei andata e prendere lo skate, me lo hai detto tu prima- risponde vaga
-Ok..-rispondo.
Muoio dalla voglia di dirle quello che mi è appena successo, ma voglio aspettare di essere fuori dal negozio; alla fine Amy si decide e compra la borsa. Io non riesco a trattenere una risata -Che ho fatto adesso?- mi domanda con aria innocente
-Niente, è che se sapessi cosa mi è successo ti assicuro che non ti importerebbe più niente di quella borsa- le dico sorridendo
-Perché,cosa ti è successo?- mi domanda curiosa
-Ho incontrato gli One Direction- le rispondo d'un fiato
-Mi prendi in giro?-mi dice
-No- rispondo con aria seria.
E comincio a raccontarle tutto quello che mi è successo, interrotta ogni tanto dai suoi “Wow” e “Che fortunata!”. Sempre continuando a parlare dell'argomento raggiungiamo Megan, Holly e Sophie.
-Fatto buon shopping tesoro?- chiede Megan a Amy
- Si mamma- risponde Amy fiera dei suoi acquisti.
Decidiamo per ora di non raccontare a nessun altro quello che mi è successo, così parliamo d'altro per tutto il viaggio di ritorno, anche se a volte Amy deve ripetermi più volte quello che dice interrompendo i miei pensieri e quell'aria da sognante che, da quando ho visto Harry, non mi abbandona.
Arrivate a casa ceniamo e poi tutti insieme andiamo a fare una passeggiata. Mi piace l'aria che si respira qui, è diversa da quella che respiro tutti i giorni in Italia. Il vialetto che stiamo attraversando per tornare a casa è pieno di alberi, e questo crea un'atmosfera ancora più piacevole.
Quando arriviamo a casa ci mettiamo tutti il pigiama e ognuno si dedica a qualcosa, Amy si ascolta la musica con le cuffie, Holly e Sophie si addormentano quasi subito cullate dai toni soavi della voce di Megan che racconta una storia, James e Luke invece sono entrambi incollati al televisore a guardare la partita.
Io invece mi corico nel mio letto e mi metto a leggere un libro, ma dopo poche pagine vengo interrotta dal mio cellulare che squilla -Sarà mia mamma che mi chiede come è andata la giornata- penso tra me e me.
Prendo il cellulare. Numero sconosciuto...

 


 

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Capitolo 3
*** La telefonata ***


Decido di rispondere -Pronto?- dico
-Nadia?- mi chiede la voce dall'altro capo del telefono
-Si? Chi sei?- chiedo
-Harry. Harry Styles- mi risponde la voce, che a questo punto ha un nome.
C'è un attimo di pausa, non riesco a capacitarmi di quello che mi sta succedendo. -Si è vero, ho dato il mio numero a Harry...- penso tra me e me -ma credevo che si sarebbe dimenticato, in fin dei conti ha una marea di ragazze che gli stanno dietro e invece ha scelto me. Io una ragazza italiana, anzi una directioner italiana che non credeva di poterlo incontrare dal vivo..e che ora invece è al telefono con lui!-.
Mi riprendo e dico -Ah ciao Harry! Dimmi.-
-Ehmm..scusa per l'orario ma ti dovevo chiedere una cosa- mi risponde con un filo di indecisione
-Tranquillo- gli rispondo
-Domani hai da fare?- mi chiede, riesco quasi ad avvertire che sta sorridendo
-No..perché?-
-Ti va se andiamo a fare un giro in centro? Solo io e te intendo-
-Si si, per me va benissimo- rispondo elettrizzata all'idea di passare un'intera giornata con il mio idolo
-Ok, tu dove abiti?-
-Bè veramente non abito qui perché sono italiana...comunque la casa dove mi trovo è in Brick Road, attaccata ai Kensington Gardens-
-Ah ok, perfetto. Allora passo a prenderti alle 3 domani pomeriggio.
-Ok grazie Harry-
-Notte-
-Notte anche a te-
Lì si conclude la telefonata. A quel punto la mia adrenalina ha cominciato a percorrere il mio corpo come un treno che viaggia sui binari a tutta velocità, mi metto a saltare sul letto e a cantare di gioia. Sono troppo felice ed euforica per stare ferma, così entro in camera di Amy e vedo che per fortuna è ancora sveglia. E' davvero una fortuna, visto che la mezzanotte è passata da qualche minuto.
-Amy..devo dirti una cosa!- dico in preda dall'euforia
-Ma con chi eri al telefono a quest'ora?- mi risponde con un'altra domanda
-E' proprio questo che sono venuta a dirti- faccio io con una fare misterioso
-Ebbene? Non tenermi sulle spine- mi dice
-Ero al telefono con Harry Styles!- esclamo tutta contenta
-Tu hai bevuto! Sei sicura di sentirti bene?- mi chiede
-Mai stata meglio. Anzi starò ancora meglio domani, visto che passerò la giornata con Hazza- rispondo, con fare da poetessa
-Wow! La mia Nadia ha conquistato il cuore di Harry Styles!- esclama felice - Sono proprio felice per te, ma me lo devi far conoscere perché io ci voglio assolutamente parlare!- aggiunge
-Ma ovvio!- le dico io.
Dopo due secondi che abbiamo finito di parlare improvvisiamo una danza, simile a quella degli indiani, e iniziamo a urlare, la nostra gioia è talmente grande che non ha più posto dentro al corpo e in qualche modo deve uscire. Dopo un po' sentiamo la porta della camera di Amy aprirsi, entra Luke e sembra anche abbastanza arrabbiato -Avete finito di strillare come dei gabbiani?! O avete intenzione di svegliare tutto il vicinato?!- ci dice
-Scusa bro, ma a Nadia è appena successa una cosa fantastica!- dice Amy al fratello
-Ah si? Cosa?- chiede incuriosito, ma allo stesso tempo turbato
-Harry l'ha appena chiamata e domani la signorina se ne va via tutto il pomeriggio con lui!- risponde Amy con una felicità che sprizza da tutti pori
-Harry dei One..mm, bé quelli che ascoltate sempre?- chiede Luke
-Si!- rispondo io con un gran sorriso
-Però! Sei venuta a Londra che quasi quasi non sapevi l'inglese ed eri single- dice -Adesso sai parlare la nostra lingua fluentemente e hai pure trovato il fidanzato. Sei proprio fortunata!- conclude Luke
-Bé non è ancora il mio fidanzato e non so neanche se lo diventerà, ma lo devo ammettere, per una volta la fortuna è stata dalla mia parte- rispondo, con una felicità addosso che anche una persona ad un chilometro di distanza potrebbe captare.
-Beata te- dice con un filo d'amarezza - Sono l'unico tra i miei amici che non ha ancora la ragazza.-
-Stai tranquillo che vedrai la troverai- gli dico io
-Ma si dai, spesso succede quando meno te l'aspetti- gli dice Amy, guardandomi e facendomi l'occhiolino. Poi facciamo un grande abbraccione di gruppo.
-Bene. Allora niente skate domani mattina?- mi domanda Luke
-No caro!- faccio io -Skate si fa eccome!-
-Ok, allora a domani Lucky Girl- mi dice ammiccando
-Notte Luke- faccio io
-Notte bro- gli dice Amy
-Buonanotte belle- ci dice col suo fare spiritoso.
Poi esce dalla porta, seguito da me. Ognuno di noi si addormenta sereno; io comincio a sognare e la luce della luna, ormai alta nel cielo, rischiara la mia camera. Una miriade di stelle brillano in quel cielo così scuro, e sembrano voler raccogliere i desideri di ogni persona.
La notte trascorre veloce, anzi velocissima...

 

Vi è piaciuto questo capitolo? Sono sicura che non vedete l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo. Se ricevo almeno quattro recensioni per questo l'altro lo pubblico stasera :)...se volete sapere il continuo affrettatevi a farmi sapere che ne pensate di questo con una recensione :D.
Ringrazio di cuore tutti per le tantissime visite ricevute <3
Un bacio a tutti
NadiaCrazy 

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Capitolo 4
*** Il gran giorno è arrivato ***


Chiedo scusa a tutti per il mio ritardo, ma con la scuola iniziata non ho avuto molto tempo. Spero comunque che questo capitolo vi piaccia e mi auguro di riuscire a darvi presto il continuo :).
Buona lettura!

Una pallida luce mi illumina il viso, la mattina è arrivata e mi ha dato il suo “buongiorno”. Mi alzo dal letto e scendo per la colazione. Mentre percorro la strada che mi separa dalla cucina vengo trasportata da un gradevolissimo profumo di caffè-latte e brioches. Con mia grande sorpresa quando entro in cucina trovo solo Luke e Amy intenti a preparare il tavolo per la colazione.
-Dormito bene?- mi chiede Luke
-Si grazie- rispondo io
-Oggi colazione italiana- mi dice Luke con un sorriso
-A cosa devo questo piacere?- chiedo incuriosita
-Niente, volevamo solo che iniziassi questa giornata nel migliore dei modi- mi dice Amy porgendomi la tazza di caffè-latte fumante.
-Grazie ragazzi, siete davvero stupendi- li ringrazio -Ma dove sono i vostri genitori e le gemelle?
-Sono andati a trovare i nostri nonni a Conwy, un piccolo paese del Galles e resteranno là tutto il giorno- mi dice Amy.
Gustiamo la nostra colazione tra risate e battute. Poi ci andiamo a vestire. Io mi metto vestiti comodi per fare ginnastica visto che io e Luke andiamo a fare skate. Mi infilo i miei pantaloni corti neri con una delle mie maglie larghe, poi mi raccolgo i capelli e mi metto le scarpe. Afferro lo skate e raggiungo Luke che mi aspetta all'ingresso. Indossa i suoi pantaloni beige con una maglia bianca e un cappello con visiera, di quelli che ti danno l'aria da rapper.
Amy ci raggiunge poco dopo, è vestita piuttosto elegante: porta un grazioso abitino rosa con una cintura marrone in vita, porta scarpe bianche con un leggero tacco e una collana con tutte le gradazioni del bianco-beige. Inoltre noto che è anche leggermente truccata e i suoi capelli biondi le scivolano leggeri sulla schiena.
-Ma come sei elegante! Dove devi andare?- le domando
-Ah, mi sono dimenticata di dirvelo, esco con Brian oggi e tornerò nel primo pomeriggio- mi dice
-Sei molto bella vestita così sorellina!- le dice Luke
-Grazie bro- risponde lei.
Brian è il fidanzato di Amy, un tipo simpatico, l'avevo visto solo qualche volta ma mi aveva fatto un'ottima impressione.
-Bene noi andiamo- dice Luke
-Ciao- ci saluta Amy
-Ciao- rispondiamo noi in coro.
Ci dirigiamo ai Kensington e come al solito facciamo il nostro allenamento. Oggi ci limitiamo ai salti sullo skate senza salire su ringhiere o robe del genere, è molto divertente e rilassante.
-Sei diventata un'esperta ormai- mi dice Luke
-Si, ci ho preso la mano- dico io soddisfatta di me stessa
-Tutto merito dell'insegnante- scherza lui.
Scoppiamo a ridere. Poi lasciamo un po' da parte gli skate e giochiamo un po' a pallavolo, visto che Luke aveva portato la palla. Mi piace fare sport, ma non me la cavo neanche male con gli strumenti: ho di recente imparato a suonare la chitarra elettrica e la batteria, e per ricambiare Luke per i suoi consigli domani cominceremo le lezioni di batteria, visto che lui la chitarra la sa già suonare. Il resto della mattinata la trascorriamo sempre al parco, combinando alcune cavolate da teenagers.
Verso mezzogiorno torniamo a casa e ci prepariamo il pranzo. Cucino pasta e pomodoro, la preferita di Luke per ricambiarlo della colazione.
-Cosa facciamo dopo, intanto che aspetti Harry?- mi chiede il mio amico
-Perché non guardiamo un film?- propongo io
-Buona idea!- mi risponde.
Ci guardiamo un film d'azione molto coinvolgente seduti sul divano. Le ore passano e arriva il momento di prepararmi per l'appuntamento con Harry. -Wow- penso – io ho un'appuntamento con Harry-. Quelle parole mi sembrano strane, forse perché io non ho mai avuto un ragazzo e di conseguenza non ho mai avuto una date (appuntamento in inglese).
Corro in camera e mi preparo, per cominciare scelgo i vestiti: prendo dal mio armadio una canottiera grigia con scritte e immagini colorate e un paio di shorts fuxia. Poi scelgo gli accessori, mi metto orecchini pendenti e un braccialetto bianco in corda. Successivamente vado in bagno e mi sciolgo i capelli, mi trucco un pochino e decido di prendere una borsa panna, infilo dentro portafoglio e cellulare e scendo le scale.
-Come sto?- chiedo a Luke
-Molto bene. Ti dona questo look.- mi risponde gentile come sempre
-Grazie- rispondo.
Guardo l'orologio che è appeso alla parete della cucina, segna le 14.55. Il battito del mio cuore accelera, e lo fa ancora di più quando sento il campanello suonare. Luke va ad aprire e mi dice -Nadia, sei pronta? C'è Harry!
-Arrivoooo- esclamo io ed esco dalla cucina.
Esco e raggiungo Harry. Entrambi salutiamo Luke e Harry gli dice che mi riporterà a casa lui dopo cena.
-Finalmente riesco a vederti bene e in tranquillità- mi dice - Cavolo, hai davvero dei bellissimi occhi- mi dice con la sua voce dolcissima.
Arrossisco, ma trovo comunque il coraggio per rispondere -Anche tu hai degli occhi stupendi-
-Grazie- mi dice.
Raggiungiamo la sua macchina, una Range Rover grigia, e lui da gentil ragazzo quale è mi apre la porta e mi fa accomodare sul sedile anteriore, poi anche lui sale e si mette alla guida sfrecciando veloce verso la nostra meta...

Allora, come vi è sembrato? :)Curiosi di sapere che cosa succederà? Mi impegnerò per farvelo sapere presto e scusate ancora il ritardo. Ringrazio tutti per le visite e spero che continuerete a seguire la mia storia.
Un grande Hug a tutti XD
NadiaCrazy

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