Crystal Spume-I fiori di cristallo vulcanico

di GabrielleWinchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-Ospedale Psichiatrico Londra 12 Agosto 2012 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-13 agosto 2012 ore 07.30 Fattoria McLeod ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-14 agosto 2012 ore 4.30 del mattino Casa Guascon ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-Inferno ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5-17 agosto 2012 ore 16.30 Hyde Gallery New York ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6-19 agosto 2012 ore 5.30 Casa Winchester ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-20 Agosto 2012 -Spagna-Casa di Alexia e Graziel ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-Tempo imprecisato Limbo ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9-23 agosto 2012 Fattoria McLeod ore 4.45 del mattino ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10-24 agosto 2012 ore 15.30 Sea Haven Casa Drake ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11-25 Agosto 2012 ore 2.30 Casa Winchester ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12-27 Agosto 2012 Golden Gate Bridge- San Francisco ore 6.35 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13-28 Agosto 2012-Biblioteca Comunale di Londra ore 18.45.00 Sezione Mitologia ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14-28 Agosto 2012 ore 23.30 Spagna...Discoteca ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15-30 Agosto 2012 ore 00.45 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16-30/Agosto 2012 ore 23,45 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17-31/Agosto/2012 Cieli della Spagna ora 6.40 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18-31/Agosto/2012 Casa di Alexia e Graziel ore 08.30 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19-Fattoria McLeod 31/Agosto/2012 ore 11.30 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20-31/Agosto/2012 Londra ore 12.30 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21-Biblioteca Comunale ore 12.50 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22-31/Agosto/2012 ore 15.03 Pochi minuti dopo l'apertura del portale ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23-31/Agosto/2012 Cielo della Spagna ore 16.30 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24-Tempo imprecisato-Limbo ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25-31/Agosto/2012 ore 19.30 Fattoria McLeod ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26-31/Agosto/2012 Bosco imprecisato ore 21.02 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27-Tempo imprecisato-Paradiso ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28-31/Agosto/2012 Casa Drake, giardino ore 22.19 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29-Tempo imprecisato Portale ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30-Tempo imprecisato Limbo ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31-Tempo imprecisato-Inferno ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-Ospedale Psichiatrico Londra 12 Agosto 2012 ***



Buongiorno a tutti,
ecco a voi la quarta fanfiction crossover su Supernatural "Crystal Spume" dove i fratelli Winchester e le loro compagne dovranno affrontare nuovi nemici per l'equilibro del mondo ultraterreno..è un crossover Supernatural/Angel o Demonio (una serie spagnola che parla della lotta di angeli e demoni e la mia storia parte dalla fine della prima stagione..per chi avesse dubbi, non esiti a chiedere chiarimenti), le Sorelle Mcleod e la Saga di Christine Feehan "Sea Haven", che parla la storia delle sorelle Drake, sorelle con poteri speciali :) Spero che anche questo esperimento vi piaccia :) Buona lettura :) Gabrielle :)


Ospedale Psichiatrico Londra 12 Agosto 2012
Ore 04.00 di mattina..
La città di Londra viveva ancora in uno stato di sonnolenta attenzione e il colore della notte stava cedendo alla luce dell'alba. Il colore verde pallido dava un aspetto spettrale a quel quartiere malfamato. Già da quell'ora c'erano numerose persone che si facevano di eroina, ragazze e ragazzi strafatti, insoddisfatti da una vita che in realtà dava tutto e donava pochissimi affetti. Molti poliziotti passavano e tenevano di sottecchi I pusher che davano le dosi. Tutto era immerso in un silenzio ovattato, come se nessuno volesse romperlo. Erano tutti all'erta, ma non facevano nulla.
“Ehi bello, che fai, ti va?” domandò una giovane prostituita ridacchiando.
Era lì che si trova un famoso ospedale psichiatrico ed è qui che incomincia la nostra storia.
Un giovane dottore stava scrivendo un referto medico e si apprestò a dare un'occhiata fuori. Aveva sempre desiderato di avere un altro lavoro, ma non poteva. Accanto a lui c'era gente che credeva di essere un vampiro, chi di parlare con il proprio caro morto... si trovavano tutte persone che avevano problemi di salute mentale. Il terreno di caccia ideale.
“Io ho un amico che le può dare un goccio di vino” si avvicinò un uomo dalla barba lunga singhiozzando.
“Inservienti prendetelo e somministrategli una dose di sonniferi” disse il dottore senza nessuna inflessione nella voce.
Due uomini nerboruti presero dolcemente il matto e lo portarono nella sua stanza.. Il dottore posò la penna e fissò la luce del sole che stava illuminando tutti...E il dottore vide nella luce una possibilità di vittoria, una vittoria per la sua squadra.
“Valeria trema, questa volta vinceremo noi”.
*
Dove mi trovo?”
Delia Winterson aprì gli occhi e davanti a se si stagliò una stanza asettica, completamente sconosciuta, bianca come una nuvola e odiosa. Sembrava una delle tante stanze di ospedale, il luogo che amava di sicuro di meno. Chi l’aveva portata lì? E soprattutto perché? Cercò di mettersi comoda, ma non ce la fece. Qualcuno l’aveva legata a letto. Con orrore vide che era stata immobilizzata a letto con delle cinghie.
“Che cosa succede?”
Urlò ma non venne nessuno. Si sentiva male. Voleva vomitare ma non poteva. Tremò al pensiero di un sadico che la voleva solo per i suoi sporchi comodi. Si toccò le labbra e sentì freddo, caldo, secco e umido, come se avesse baciato sia l’inverno e l’estate. Sprofondò sul cuscino e cercò di fare tutto il possibile per ricordarsi la sera precedente.
Aveva ballato fino allo svenimento, si era ubriacata talmente tanto che aveva vomitato addosso a un vigile, aveva camminato da sola in mezzo alla strada... e ci era mancato poco che la investissero... Ricordava che aveva baciato qualcuno, la sorpresa della persona, le sue lacrime e la fuga..e poi nulla, il buio più assoluto.
Ma era sicura che non era successo nulla di irreparabile E allora perché?
“Qualcuno mi liberi da qui” urlò supplichevole.
“Perché?”
Una voce sconosciuta si avvicinò a lei e il suo cuore batté forte. Era il più bell’uomo che avesse mai visto, capelli castano scuro con qualche pagliuzza dorata, occhi azzurri,età compresa tra i 35 anni e i 45 anni e indossava un camice bianco.. Si sedette accanto a lei e le diede una carezza.
“Io non ho fatto nulla di male” si difese Delia Winterson strattonando le cinghie.
“Invece sì” disse il dottore con voce vellutata “Tu sei una persona malata”
Delia scosse la testa “Io non ho fatto nulla”.
“Davvero?” disse il dottore sorridendo “Peccato non ricordarselo”.
Delia deglutì e fissò impaurita quel dottore. Ma chi era? Più cercava di ricordarsi chi era, più la memoria la lasciava e la abbandonava... Aveva un viso familiare.. o forse solo normale..
“Io non ho fatto nulla” si difese Delia confusa.
“Tu sei una persona malata e non meriti di stare con le altre persone. Sei solo una miserevole anima”
“Alla faccia della comprensione dei medici” ironizzò Delia.
Il dottore rise e fece vedere un video. Lo guardò prima senza capire, poi la sua attenzione venne catturata dal video che iniziava.. Iniziava bene e dopo aveva un risvolto orribile
“Voglio vomitare” disse Delia impaurita.
“Hai paura di vedere la tua parte cattiva?” rise il dottore “A me piace molto”.
Delia si vide mentre sbatteva la testa a una ragazza contro un palo della luce, alla sua migliore amica, il suo sangue che le macchiava il vestito della festa e lei che rideva... Ma non aveva fatto nulla di tutto questo, ma più guardava, più dovette ammettere che era un’assassina..
“Adesso capisci perché non posso farti uscire da qui” disse il dottore maligno “ Goditi questo soggiorno”
E la lasciò a guardare il video... Delia non lo vide andarsene via..e lacrime di dolore scesero..Non era possibile che lei avesse fatto tutto quello..Urlò ancora e il cuore le fermò quando vide la vita di Mystia spirare per sempre..No, non poteva essere lei.. lei le voleva bene.
Pianse e dalle sue lacrime scesero dei fiori di cristallo vulcanico che incendiarono la sua anima.. e di Delia non ci fu più traccia..
Il dottore rientrò di nuovo e raccolse i fiori di cristallo vulcanico e le mise in una bottiglia di cristallo viola e le sbatté, fino a ridurli in poltiglia. Guardò il letto con Delia, ormai vuoto, e disse ironico “A volte è difficile distinguere il sogno dalla verità”.
“Si è uccisa Graziel?” domandò una bimba di 10 anni dai boccoli biondi con un sorrisetto.
“Dopo 10.000 mila anni” disse il dottore con risentimento “ Potresti essere un po’ più fiduciosa Dunia”
“Fiduciosa dici?” disse Dunia con sarcasmo “ Sono stufa di vedere i vostri fallimenti e di essere sempre io a rimediare”
“Prendila come un gioco”
“Prendilo come un ordine” disse Dunia arrabbiata “ I fiori di cristallo vulcanico ci servono affinché possiamo forgiare un’arma contro Natael e quella smorfiosa di Valeria”.
Graziel si liberò del camice e seguì la bimba “E di Damien che mi dici?”
“Credo che Iris dovrà far fare un po’ di stretching ai suoi amati cuccioloni” rise Dunia senza affetto.
“Ti adoro quando fai così” rise Graziel.
Dunia lo guardò con uno sguardo di fuoco, ma non replicò. Avevano bisogno del suicidio di tre anime pure, innocenti, per forgiare un’arma contro Natael e Valeria. E questa volta non avrebbero fallito.
E avrebbero combattuto contro tutti.. compreso Lucifero.



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Capitolo 2
*** Capitolo 2-13 agosto 2012 ore 07.30 Fattoria McLeod ***


Buonasera a tutti,
ecco a voi il secondo capitolo di "Crystal Spume", il seguito di "Tra le lune nere, Bloody Angel e Heaven and Hell".. in questo capitolo s'introduce la serie televisiva "Le sorelle Mcleod"..Quello che doveva essere una semplice vendita di bestiame, potrebbe risultare una cosa più diversa.. Ma non vi anticipo nulla :) Indovinate chi è la misteriosa ragazza alla fine...posso dire che la conoscete molto bene...Ma non vi svelo nulla :) Vi auguro buona lettura e grazie ancora a chi la leggerà, la recensirà, la metterà nelle seguite, ricordate, da recensire e preferite :) Gabrielle :)


13 agosto 2012 ore 07.30 Fattoria Mcleod
Il sole era appena alto nel cielo all'interno della fattoria dei Mcleod e una giovane ragazza stava aspettando allo steccato con aria seccata. Era fortemente in ritardo. Da lontano si potevano udire I belati delle pecore, I muggiti delle mucche da latte. Era la sua vita e non l'avrebbe cambiata per nulla al mondo. Svegliarsi la mattina e badare alla fattoria, la riempiva di gioia... Certo il suo sogno era quello di avere un negozio di bigiotteria in una città trafficata, ma poi alla fine avrebbe sofferto la mancanza di Jodi, Stevie, Alex,Marcus, Taylor, Moira e ogni persona che lavorava all'interno della fattoria..
Poi una voce la richiamò alla realtà e si girò...
“Becky” disse una ragazza dai capelli rossi montando un cavallo “ Io vado a scortare le pecore al pascolo su a nord. Bada tu ai vitelli e ricordati che tra un pò verrà il signor Smith”
“Certo Stevie” disse la ragazza con un sorrisino stiracchiato, reprimendo uno sbadiglio “ Vai pure” diede una grattatina alle orecchie del cane che la accompagnava e la guardò allontanarsi.
Si guardò intorno e ancora non c'era traccia di Alex. Maledizione, ma era possibile che non fosse mai puntuale. Stava per lasciare stare, quando un leggero strombazzare la fece girare e disse irritata “Era ora”
Un pickup vecchio modello, di color rosso scuro, con un rimorchio parcheggiò e un ragazzo intorno ai ventotto anni, dai capelli castani e occhi castani smontò con un sorriso malizioso. Fece un cenno di saluto a Stevie e si rivolse a Becky, scompigliandole I riccioli biondi “ Ehi piccola, ho fatto più fretta che ho potuto”
“Non chiamarmi piccola e poi sei in ritardo abissale” gli disse a mò di saluto.
“Sai avrei preferito che mi accogliessi con un cornetto e brioche, ma mi dovrò accontentare di questo” disse il ragazzo con un pò di sarcasmo“Cosa c'è di così preoccupante?”
La ragazza non disse un'altra parola e si diresse verso la stalla, dove si trovavano I vitelli e le mucche destinate a essere venduti al famoso allevatore Smith. Becky si fermò di fronte ai vitelli più giovani e guardò il ragazzo che l'aveva seguita più confuso che mai.
“Alex guarda qui”
Becky con delicatezza voltò un giovane vitello malato e lo sottopose all'attenzione dell'uomo accanto a lei. Alex Ryan diede un'occhiata all'animale, ci girò intorno, vide che il pelo era di colorito spento, la bocca era ricoperta di bava e si muoveva a stento e disse”Ha chiari sintomi di avvelenamento, non può essere venduto”
“Ma ne sei completamente sicuro?” disse la ragazza incredula“Non è possibile.. solo pochi giorni fa io e Stevie siamo andate a cambiare l'acqua all'abbeveratoio”
“Non sono un veterinario, ma stando a contatto con voi, ho imparato un pò di cose “ disse Alex serio “ Questo povero vitellino vivrà per poco ed è meglio che tu lo allontani dal gruppo”
Il ragazzo prese delicatamente il vitello e lo allontanò, lo guardò ancora, come per convincersi che aveva sbagliato diagnosi, ma dovette ammettere sconfitto “Sì, non è possibile venderlo. Sta troppo male.
“ E come glielo dico a Jodi?”domandò Becky sconfortata.
“ Tramite l'email per caso?” disse Alex un pò ironico.
Becky gli diede una gomitata e disse arrabbiata “Non mi sei d'aiuto Alex, questo bestiame doveva andare venduto al signor Smith e adesso scopro che è malato” si appoggiò al tavolo di legno, dove erano messi gli attrezzi “Bel modo per iniziare un affare con lui”.
“Posso chiamare Marcus e andare dal veterinario più vicino e vedere se c'è una cura” disse Alex passandosi una mano sui corti capelli pensieroso “Ma secondo me non ha molte chance di sopravvivere”
Becky diede un calcio alla paglia che ricopriva la stalla “ Una buona notizia no. e adesso cosa faccio?”
Alex fece allontanare il vitello malato dalla mandria e disse contento “E se andassimo a comprare un vitello nuovo?”
“Fino a qui ci sarei arrivata anche io” disse Becky caustica “ Il signor Smith è un ottimo allevatore, si accorgerà che abbiamo sostituito il vitello”
“Ma dai figurati” disse Alex alzando le spalle “Tutti I vitelli si assomigliano e poi credo che gli stiamo facendo un favore..”
Becky si mordicchiò il labbro, osservò il vitello malato, poi l'intera mandria che quel giorno doveva essere venduta... restò ancora un pò a riflettere e dopo prese le chiavi della macchina “Mi duole ammetterlo, ma hai ragione, andiamo”.
“Come sempre”
“Vuoi che racconti della tua avventura con la bella del bar?” domandò Becky sghignazzando.
“Colpito e affondato” ammise Alex ridendo: aveva una bella risata“Apri di dietro e fai salire il vitello.”
“ Dobbiamo sbrigarci, però” disse Becky caricando il vitello recalcitrante “ Tra poco arriverà il signor Smith e Jodi ci tiene alla puntualità”
“ Rispetteremo il coprifuoco” disse Alex, mettendo la retromarcia e incamminandosi verso il paese “ Meglio una mandria sana che una mandria non venduta”
“Ti piace avere ragione non è vero?” disse Becky infastidita.
Alex non rispose e si limitò a ridacchiare. Si voltò a guardarla, era splendida a quell'ora, I capelli ricci e biondi le davano un'aria da selvaggia. Scosse la testa e si concentrò sulla strada. La strada aveva l'asfalto dissestato, rendendo la guida un pò pericolosa e per giunta si mise a piovere. D'un tratto, nonostante fossero partiti da meno di cinque minuti, la visibilità calò improvvisamente. L'uomo virò a destra, andando a finire in un campo dove pascolavano le pecore e tamburellò le dita sul volante.
“Ma cosa fai?” disse Becky infastidita “ Dobbiamo sbrigarci o perderemo l'affare”
“Non si vede nulla”si difese Alex guardando il cielo “Becky è un suicidio andare avanti..”
“Perderemo l'occasione del secolo” si lamentò Becky arrabbiata “Non mi puoi fare questo, Alex”.
“Sì che lo posso fare Becky” disse Alex con una strana luce negli occhi “ Preferisco che tu perda un affare che tu perdi la tua vita. Sei importante per me”
Becky rimase di stucco e non disse nulla. C'erano stati dei battibecchi tra di loro, ma nulla di serio...e sentire quelle parole la fecero commuovere. Nonostante la sua aria da spaccone, Alex voleva bene a lei, a Jodi, a Tayler, a Moria e Stevie. Volse il suo sguardo verso il cielo e vide tre lune, una rossa, una viola e un’argentata. Si strofinò gli occhi, certissima di aver visto una cosa impossibile, ma le lune non scomparvero. Erano lì.
E si accorse che le gocce di pioggia, non erano acqua, ma piume. Piume insanguinate miste a uno strano fumo nero che le ricopriva. Era come se il Paradiso avesse abbracciato per un istante l'Inferno in una danza sublime e affascinante.
“Ma che cosa sta succedendo?” si domandarono all'unisono, uscendo dal rimorchio.
Guardarono l'incredibile spettacolo di piume insanguinate e delle tre lune nel cielo, senza saper nulla.. Cosa stava succedendo? Fino a pochi attimi prima, il sole brillava alto nel cielo, e dopo succedeva tutto questo. Alex prese una piuma e venne colpito da un flashback, così forte da mandarlo a terra. Becky si affrettò a soccorrerlo..
Nella visione si vedeva un arcangelo donna che lottava all'inferno, mentre esseri con le corna lunga e peli ispidi la torturavano.. Alex vomitò.
“Per favore una tale bellezza no”
L'arcangelo voltò la testa tumefatta, aveva ancora una bella faccia e fu colpito dai suoi occhi. Castani, ma pieni di vitalità. I suoi riccioli erano ricoperti di sangue rappreso. Si resse in piedi a fatica, cadde a terra, non badò tanto alle risate sguaiate dei suoi aguzzini e disse “Soffrirò altri 1000 anni”
“Che spirito di abnegazione” rise un uomo senza nessuna allegria “Potresti essere un angelo dell'inferno perfetta.. c'è un posto”
“Non ho fatto la domanda di collocamento” disse l'arcangelo “E preferisco morire piuttosto che venire a lavorare con te”.
“Oh ma ci sarà un giorno in cui io e te lavoreremo insieme” disse Lucifero sghignazzando.
“Va al paradiso” disse l'arcangelo vomitando sangue.
“Oh lo prendo come un complimento” disse il creatore dell'inferno e scaricò di fronte un corpo dilaniato “ Pensavo che gli volessi rendere l'ultimo saluto”.
L'arcangelo scostò il telo dalla faccia e si mise a piangere. Accanto a lei c'era un arcangelo dai capelli castani, occhi bucati, un dolcissimo sapore di fiori di giaggiolo e di rose e all'interno della cassa toracica non si trovava il cuore. Lo tenne tra le sue braccia...Haniel era morto. Il suo migliore amico, l'arcangelo che difendeva gli innamorati era morto.. e con la sua morte si era spaccata una parte del suo cuore...Lo tenne tra le sue braccia, senza dire nulla, con un dolore che superava ogni lacrima.. Gli baciò la fronte e chiuse gli occhi. Vide I segni dei morsi di Stefan Salvatore, il vampiro di Mystics Falls e il suo sguardo divenne gelido. Non era più l'arcangelo della giustizia misericordiosa adesso.. Voleva vendicare la morte del suo amico. L'unica cosa che la faceva rimanere in piedi e lucida, era la difesa di Violet Gyselle CrystalLight.
“Sei un bastardo”
“Oh Hesediel smettila con questi rimproveri, o potrei pensare che mi stai corteggiando” disse Lucifero sghignazzando “Il mio cuore è di un'altra persona”.
“Immagino con la tua smisurata mania di grandezza” disse l'arcangelo Hesediel ironica.
Poi la visione scomparve e Alex Ryan si riprese a fatica. Becky disse “ Stai bene?”
“No, ho appena visto un angelo torturato” disse Alex con timore “Non va bene affatto”
Becky guardò le lune colorate e lo strano fenomeno delle piume insanguinate. Non sapeva quello che fare. Poi successe una cosa strana, il terreno intorno a loro cominciò a tremare violentemente e dalle lune scesero delle colonne di luce. Alex e Becky si buttarono a terra, al riparo, quando un masso di dieci centimetri cadde dal cielo.
L'impatto fu devastante e l'onda d'urto fece centinaia di danni.Alex prese tra le sue braccia Becky. Aspettarono un pò e videro che era un pezzo di ametista.
“Qui dovremmo chiamare I signori di X-Files mi sa” disse Alex un pò ironico.
Becky voleva dargli un calcio negli stinchi, quando la sua attenzione venne attratta dal pezzo di ametista caduto dal cielo. All'interno della pietra, cominciarono a comparire delle crepe lungo I bordi. E dalla luna viola scese una scala a spirale. Dalla scala comparve una bellissima ragazza, dagli occhi nero pece, lunghi capelli castano scuro e un'aria dolce, ma ingannevole.
“Oh non preoccupatevi” li convinse con un sorriso “Non ho intenzione di possedere I vostri corpi”
“Chi sei?” domandarono Becky e Alex sulla difensiva.
La misteriosa ragazza gettò I capelli all'indietro e scosse la testa, come se non credesse a tanta stupidità “Non ha alcuna importanza, voi non mi conoscete ed è meglio così. Ma vi dico che siete indispensabili per la salvaguardia dei tre regni ultraterreni.. voi rappresentante il purgatorio”
Le parole rimasero lì come petali al vento.. e Alex ridacchiò “Sì, come no”
“Hai appena avuto la visione dell'arcangelo Hesediel” disse la ragazza con un sorriso malizioso.
Il ragazzo deglutì impaurito e disse stanco “ Che cosa vuoi da noi?”
La ragazza lo baciò sulla bocca e disse con voce sensuale “Che voi fate il vostro lavoro.. L'apocalisse non può essere fatta se non c'è cooperazione tra I regni”
Poi scomparve e il cielo ritornò di nuovo sereno e senza nuvola. Sembrava che non fosse successo nulla, tranne che la zona era disseminata di piume insanguinate e due spade di ametista erano per loro.
“E pensare che dovevamo solo comprare un vitello e cercare una cura per quello malato” disse Becky non credendo alle sue parole “Andiamo Alex”
Alex prese in fretta e in furia le spade e rientrò nel pickup... Avevano del lavoro da fare. Una cosa normale, andare a vedere se c'era una cura per un povero vitello.
Cose semplici.. gesti semplici..
Vita da fattoria.




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Capitolo 3
*** Capitolo 3-14 agosto 2012 ore 4.30 del mattino Casa Guascon ***


Buongiorno a tutti,
ecco il mio terzo capitolo di "Crystal Spume", dove vediamo comparire la protagonista di Angel o Demonio, Valeria Guascon, interagire con Natael, il suo angelo mentore...A poco a poco tutti i personaggi dei crossover s'incontreranno.. e ben presto vedrete anche i beneamati bros con le loro compagne :) Abbiate pazienza :) Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che la leggeranno, la recensiranno, la metteranno nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire :) Nelle scelte sarebbe troppa grazia :p Buona lettura :) Gabrielle :)
Ps: l'inizio di questo capitolo è ambientato alla fine della 1 stagione di Angel o Demonio :)

 


*
 

“Ammazzami” gridò un ragazzo sdraiato sulla sabbia “Io sono la tua nemesi, il tuo incubo, tu hai il dovere di ammazzarmi”.
“Io non ho bisogno di ucciderti” replicò una ragazza dai capelli castani “Io non sono come te o come quelli che sono come te”.
“Se mi risparmi, io combatterò sempre contro di te” la minacciò Damien, rialzandosi.
“E io ti sconfiggerò sempre” disse Valeria Guascon con un sorriso “Io sono un angelo e tu sei un demone.. Siamo destinati a combattere”
“Ma io ti ho amato” disse Damien confuso.
“Tu hai confuso l'amore con la voglia di compiacere quei mostri di Alexia, Dunia e Graziel” lo rimproverò Valeria “Addio Damien”.
Poi spalancò le ali bianche e scomparve nel blu della notte. Aveva appena finito il suo apprendistato... e Natael poteva essere fiero di lei.
*
14 agosto 2012 ore 4.30 del mattino Casa Guascon
“Buonasera a tutti, ecco qui il telegiornale della sera” esordì una voce grave dal televisore “è stato trovato un corpo di un ragazzo, intorno ai ventisei anni, lungo le sponde del fiume..” le parole non si sentirono bene “Si ritiene che sia stata l'opera di un maniaco”
Due coniugi si presero la mano e la donna dai capelli ricci disse un pò titubante “E se fosse Rudy?”
Rudy Guascon... il loro figlio primogenito, il ribelle di casa, che era ritornato pochi mesi dopo anni di assenza e che era ripartito, lasciando più vuoto di prima...Non volevano pensare che fosse morto.
“Ma no” disse il marito fingendo di non essere preoccupato “Oh guarda che ore sono.. tu tra poche ore devi fare un'importante intervento chirurgico e io devo incontrare il signor Vidal della rivista Noche”
“Sono contenta” disse la donna “Ti amo”
Il marito non disse nulla e continuò a guardare il televisore, adesso spento... con un senso di pesantezza nello stomaco. Aveva la sensazione che il telegiornale avesse parlato di Rudy.. Poi si affrettò a seguire la moglie.
*
“Valeria”
Una voce profonda la cullò nei suoi sogni... ma proveniva dal suo cuore. L'avrebbe riconosciuta tra mille altre al mondo. Si rizzò a sedere e vide un uomo dall'età approssimativa di trentatré anni, capelli castani e luminosi occhi azzurri.
“Natael” disse la ragazza gettandosi tra le sue braccia.
Natael sorrise indulgente e lasciò che Valeria lo abbracciasse. Poi la guardò, come se volesse esaminarla e la lodò “Sei stata brava”.
Valeria non seppe cosa dire e si limitò a sorridere. Era così felice che non gli importava se Natael era criptico. Passarono numerosi minuti senza dire nulla e dopo Valeria non si trattenne “Il libro non mi ha più parlato”.
“Anche se non ti parla, sappi che ha sempre un messaggio per te” disse Natael in tono enigmatico “ E ora con l'apertura delle tue ali, potrai trovarti in scelte difficili”.
“Non vedo l'ora” disse Valeria in tono caustico.
Natael non rispose e afferrò il libro viola con il simbolo del Paradiso “ Tu sei il più forte dei Malak, dei messaggeri, sei stata tentata dall'inferno, ma ne sei uscita a testa alta... Credo che ce la farai”
“Non so Natael” disse Valeria un pò intimidita “Ho anche sbagliato”
“Il fatto che hai sbagliato e che hai provato, dimostra quanto vali” disse Natael in tono appassionato “Ricordalo Valeria, sempre”.
La ragazza non seppe cosa dire e afferrò il libro che aveva iniziato la sua avventura... A quando aveva ucciso I suoi genitori e Natael li aveva riportati indietro... Non gli aveva mai chiesto quale grado ricoprisse all'interno della gerarchia angelica... Poi successe una cosa strana, il libro prese fuoco e si aprì all'improvviso...
Comparvero le seguenti parole... Lucifero, Winchester e arcangeli..
e più in sotto Paradiso...
“Che cosa significa?” domandò Valeria confusa.
“Che è tempo di una riunione di famiglia tra di noi angeli” disse Natael senza nascondere un sorriso “Ti piacerà Castiel, vedrai”
“ Se è come te, sicuro” disse Valeria accondiscendente, poi lo vide andare via.
Poi dormi profondamente... Tanto a scuola facevano sciopero.. Tanto meglio..Per una mattina poteva andare a quel paese Damien e la sua famiglia di demoni..Ma non avrebbe rinunciato a vincere. Era il Paradiso contro l'Inferno..




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Capitolo 4
*** Capitolo 4-Inferno ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il quarto capitolo di "Crystal Spume" dove si vedono Lucifero e Crowley all'Inferno che parlano...Non vi anticipo nulla :) Ma diciamo che Crowley potrebbe fare le audizioni a un concorso canoro :ihih: Vi auguro buona lettura e ringrazio tutti coloro che la leggeranno, la recensiranno, la metteranno nelle seguite/ricordate, preferite e da recensire :) Gabrielle :)*


Inferno...
“Non sono degno di te, non ti merito più, ma quando la sera tu resterai solo, ricordati..” disse un demone dai capelli castani ridacchiando.
Crowley era imprigionato in una gabbia fatte d'ossa demoniache, con gli arti tesi al massimo, ma sembrava prendere tutto come uno scherzo. Sembrava che non gli importava che la gabbia era fatta con le sue ossa e con le arterie demoniache. Cantava per disturbare Lucifero.
Era convinto che dopo l'Apocalisse li avrebbe uccisi tutti..angeli e demoni compresi. Lucifero non aveva il minimo senso di paternità... erano degli schiavi senza anima o sentimento.
“Che bella voce Crowley” disse Lucifero senza essere sincero “Vuoi partecipare a un concorso canoro?”
“Oh che complimenti Lucy” disse Crowley in tono teatrale “Lo faccio solo per te”.
Lucifero si scompigliò I capelli e questa volta si lasciò scappare una risata che fece tremare il cuore demoniaco di Crowley “Come sei carino Crow... mi devo emozionare per caso?”
“Ma sarebbe carino” disse Crowley caustico.
“E mi devo emozionare per il fatto fregandomi l'idea dell'Apocalisse?” domandò Lucifero arrabbiato “Devo dire che avete imparato molto da me, dovrei essere orgoglioso”.
“Oh come sei permaloso Lucy” disse il demone imprigionato “Ma dai che ho scontato la mia punizione..Una volta per uno non fa male a nessuno..Non credi?” strizzò l'occhio a Lucifero che lo guardò gelido “ Io mi sto annoiando a morte, il servizio è scarso qui all'Inferno.. che cosa c'è in tv?”
“Vuoi anche le patatine fritte e pollo?” disse Lucifero sarcastico.
“Sì, grazie e acqua gassata” disse Crowley ridacchiando“Cameriere fai presto”
“Come il mio signore desidera” disse Lucifero con uno strano sorriso e dopo schioccò le dita. Una cascata di acqua santa si rovesciò addosso a Crowley... il demone urlò dal dolore, quando l'acqua benedetta toccò la pelle e sfrigolò... Era peggio di essere bollito nell'olio bollente. Il signore dell'Inferno lo lasciò soffrire per un pò, per fargli capire chi era che comandava.
“Spero che questo sia un servizio adatto alle sue esigenze” disse Lucifero con un sorriso ironico.
Il demone si riprese a fatica dall'attacco di Lucifero e alzò la testa...Aveva davvero sperato che quelle scimmie dei Winchester facessero un bel buco nel cranio a quello stronzo di Lucifero..ma perché tutto il Consiglio dell'Inferno, Paradiso e Purgatorio avevano deciso che le uniche cose che la Colt non poteva uccidere, erano Lucifero, Sam, Dean, Dio e Michele?
All'inizio erano tutti contenti che Ruby avesse manipolato Sam per farlo riapparire... ma adesso non lo sapeva nemmeno lui...
“E poi dici a me che sono megalomane” disse Crowley in tono amaro.
“Sam Winchester sarà mio” disse Lucifero.
“Tra un pò gli manderai dei fiori e gli canterai una bella serenata” ridacchiò il demone “Che cosa carinaaa”.
Lucifero lo guardò in modo gelido e dalla gola cominciarono a spuntare degli steli di rosa rosse, pieni di spine e il demone cadde, tossendo.. Era il suo attacco più famoso. Quelle spine bucavano sia il cuore che l'anima. Lo lasciò soffrire un altro pò e dopo lo lasciò lì a riprendere fiato...
“Ringrazia il cielo che oggi sono cattivo” disse Lucifero senza nessuna compassione.
Crowley non disse nulla per un pò e dopo “Non oso immaginare come sarai se sei buono. Devi prendere un tranquillante di tanto in tanto..Sei schizzato!”
“No, ci tengo al fatto che I miei subalterni non si mettono contro di me” disse Lucifero senza mezzi termini “Sam Winchester è il mio vessillo e lo sarà... e distruggerò ogni persona che mi si metterà contro”
Crowley ebbe la buona decenza di non dire nient'altro... non voleva un altro attacco con le rose rosse. Lucifero finì di lucidare l'arma e disse “Però la tua idea di aprire le porte dell'Averno non era una cattiva idea”
L'amante di Lilith sorrise compiaciuto, ma non lo diede a vedere. Rimase in silenzio a guardarlo, poi successe una cosa strana. L'inferno venne disturbato da una serie di scosse e il soffitto di stalattite e stalagmite si aprì e il cielo di notte si presentò.
“Un pò di aria finalmente” sospirò il demone.
Lucifero non diede modo di sentirlo e la sua attenzione fu attirata dalle lune colorate che si vedevano. Luna rossa e argentata... Paradiso e Inferno.. Da quanto tempo non si vedevano quelle lune? Da tempo immemorabile..e mancava quella viola, che simboleggiava il Purgatorio.. I messaggeri del Purgatorio erano già stati scelti. Chiuse gli occhi e spalancò le sue ali d'ombra nera per vedere cosa era successo... E vide che un gruppo di demoni spagnoli, un paio di angeli caduti, avevano raccolto molte anime innocenti per fare una spada con I fiori di cristallo vulcanico...Senza il suo permesso. Nell'inferno avevano dimenticato che era sempre lui il Capo di tutti loro. Scosse la testa arrabbiato e aprì la gabbia di Crowley, non preoccupandosi se il demone finiva a faccia contro l'olio degli angeli, nessuna pietà contro chi lo aveva tradito “ Temo che dovremo fare un pò di pulizia qui”
“Con un pò di Ace Gentile?”
Lucifero rise e poi disse sarcastico “Noto con piacere che il tuo senso dell'umorismo non è scomparso” dalla luna rossa scese una spada di diaspro rosso che Lucifero prese “Anche questa volta dovrò aiutare I Winchester e devo aiutare mio fratello”
“Immagino la tua gioia nel vedere il tuo caro fratellino Michele” disse Crowlwy caustico e fece ciao ciao con la manina “Mandami una cartolina da là sopra e manda un bacio da parte mia a Bobby Singer”.
Con uno schiocco Lucifero gli fece crescere rose gialle e campanule spinose nel cuore.. infedeltà e dolore.. e lo lasciò così, a urlare.
Nessuna pietà.
Per nessuno.
Nemmeno per il Cielo.
Era tempo di risolvere il dilemma dei demoni spagnoli... e di riportare al suo posto quella bastarda di Dunia. E al Paradiso che era una bambina. E che era sua figlia diretta.
Chissà se Hesediel era contenta di vederlo... Chissà se Christine Moonshine era contenta di vederlo.. Aveva proprio voglia di vederla.
Sarebbe riuscito a portarla dalla sua parte.



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Capitolo 5
*** Capitolo 5-17 agosto 2012 ore 16.30 Hyde Gallery New York ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il quinto capitolo di "Crystal Spume", dove si conoscerà la protagonista di "Sea Haven", Hannah Drake...Nella saga di "Sea Haven", sono sette sorelle e io ne ho scelto una a caso..In ogni caso faccio i miei complimenti a Christine Feehan per aver creato dei splendidi personaggi *_* Spero che vi piaccia :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, la recensiranno e la metteranno nelle seguite/ricordate/preferite/da recensire :) Vi auguro buona lettura :) Gabrielle :)


17 agosto 2012 ore 16.30 Hyde Gallery New York

“Hannah, guardami” disse Marc Hystory felice “ Girati da questa parte”.
Una donna, di circa ventisei anni, si voltò verso il fotografo e sorrise, spostando con disinvoltura i suoi lunghi capelli biondi. La ragazza stava facendo un servizio importante per una famosa rivista di moda, Heaven's Angel.
“Hannah sei meravigliosa” la lodò il fotografo, scattando all’impazzata “ Questo è il migliore servizio fotografico che ho mai fatto”.
“Oh, dai Marc” disse Hannah arrossendo “Ma sei un fotografo o un corteggiatore?”
L’uomo caricò la macchina con un nuovo rullino e disse affettuoso “Potrei essere entrambi, non credi?” sorrise e poi disse in maniera professionale “Hannah mettiti vicino allo sfondo..”si mordicchiò le labbra e si guardò intorno pensieroso “Lì, vicino allo sfondo della foresta pluviale”
Hannah si mise vicino allo sfondo e sorrise. Marc Hystory mordicchiò la penna che teneva sempre con sé e fece un cenno a un uomo accanto a sé “Anthony, per favore spingi la leva dell’acqua”.
L'uomo fece cenno di sì con la testa e In un batter d’occhio dal soffitto cadde una pioggia leggera e così Hannah Drake sembrava una naufraga sotto un temporale. I capelli biondo platino si attaccarono alla faccia e lei li mosse delicatamente dietro alle orecchie.
“Anthony spegni la luce e modifica la direzione dei fari” ordinò il fotografo.
Un uomo dai capelli castani e occhi nocciola annuì contento e modificò la direzione dei fari, così da dare l’impressione di una persona sorpresa dal temporale, mentre il sole sta sorgendo. Gli occhi di Hannah Drake, azzurro scuro, spiccarono con maggior intensità.
“Sei meravigliosa, Hannah” sussurrò Anthony.
Hannah Drake sorrise compiaciuta e rimase lì per un pò a sorridere e dopo Marc esclamò “ Cinque minuti di pausa” si avvicinò alla ragazza e disse compiaciuto “ Sono davvero contento che stai superando le tue paure”
“Non sono completamente sparite” gli ricordò Hannah nervosa “Ci sono sempre, ma con il lavoro che faccio, non posso permettermi passi falsi”.
Marc borbottò qualcosa e dopo la lasciò da sola. Hannah sapeva bene, dove voleva parare Marc... Nonostante la sua aria da persona sicura di sè, della top model affermata, si sentiva inadeguata a stare sotto un obiettivo o davanti alla telecamera. Ma lo faceva per dimostrare che non era una pusillanime e per rendere orgogliose le sue sorelle. Kate, Sarah, Abigal, Libby, Joley, Elle! Le mancavano terribilmente, erano la sua ancora. Era la prima volta che andava a fare un servizio fotografico, senza la loro partecipazione. Le mancava anche quell'irritante di Jonas.
Guardò Marc che chiacchierava amabile e lui alzò il sopracciglio “Ti concedo altri cinque minuti”.
“Sei un santo” disse Hannah raggiante.
Marc scosse la testa, confuso e compiaciuto allo stesso tempo e ritornò a chiacchierare. Hannah riconobbe Elisabeth Seary, la direttrice della rivista di moda che aveva commissionato il servizio fotografico. Sapeva che era abbastanza esigente con le foto e la udì mormorare incerta.
La ragazza frugò la borsa bianca e alla fine trovò un cellulare di ultimo modello, bianco con le farfalle. Sentì il lieve trillo di accensione e non ebbe nemmeno il tempo di fare altro, che il cellulare suonò.
Non perdevano nemmeno un minuto, dovette costatare commossa.
Schiacciò il tasto verde e un coro di voci esclamò“Hannah”.
La voce delle sue sei sorelle la fece sentire più felice, meno sola e si sedette sul divanetto rosa “Mi siete mancate”.
“Ma se sei partita solo un giorno fa” disse una voce un pò ironica, che lei riconobbe come Joley “Dai sorellina noi siamo sempre con te”
Hannah giocherellò con il gingillo del cellulare e disse curiosa “Come va a casa?”
“Normale” disse la maggiore delle sorelle Drake, Sarah “Non ti devi preoccupare per noi”.
“Stai mangiando?”intervenne Libby, la guaritrice di casa “Devi riguardarti”.
Hannah dovette trattenere le risate “ Mangio a sufficienza”.
Libby rimbrottò un pò e la minacciò dolcemente “ Se scopro che sei dimagrita un'altra volta, giuro che ti lego a letto e ti imbocco”
“Fosse per te”, le consigliò Joley ridacchiando “ è meglio non farla arrabbiare”.
“Come sta andando il servizio fotografico?” si volle informare Sarah.
“Bene” disse Hannah felice “La Seary vuole delle immagini con la natura selvaggia..” la telefonata subì una brusca interruzione e una voce maschile disse seccata “ Ma ti pare giusto?”
“Mi sembrava che non disturbavi” disse Hannah sarcastica “Ciao anche a te Jonas”
Jonas sbuffò irritata “Sono così insignificante?”
Hannah dovette trattenere un singulto di gioia, le era mancato, troppo... le erano mancati I suoi baci, le sue rassicurazioni, anche il suo modo di essere dannatamente irritante. Si schiarì la voce e disse “Sì”
“Vabbè vi lascio alle vostre chiacchierare” disse Jonas rabbuiato e ripassò la telefonata a Sarah. Hannah sentì da lontano “ Io sto in pena per lei, e guarda come mi tratta...”
“Scusalo” disse Sarah “Da quanto te ne sei andata, domanda tremila volte di te”.
“Sono contenta” disse Hannah “Lo facesse quando sono a casa, invece di farmi battutine sceme”.
Sarah volle ribattere, quando una voce squillante la interruppe “Ti sei dimenticata di me, sorellina?”
Hannah rise e disse felice “Ma come potrei dimenticarmi di te Elle?”
Elle Drake era l'ultima delle sette sorelle e l'unica che aveva I sette poteri della famiglia. La famiglia Drake era la famiglia magica di Sea Haven. Nonostante facessero dei lavori normalissimi, avevano dei poteri magici. E Elle li racchiudeva tutti. Chi sapeva vedere il futuro, chi sapeva estrapolare la verità, chi guariva...la sua era la famiglia più particolare che esisteva.
“Come è New York?” domandò Elle deliziata.
“Da ricordare” disse Hannah contenta “ La prossima volta ti porterò con te “
“Grazieeeeeeeeeeeeee” esclamò Elle e Hannah immaginò che usciva dalla stanza, canticchiando.
“L'hai fatta felice” si introdusse Kate contenta, poi la sua voce si fece più seria “Hai letto la profezia?”
Hannah sospirò e disse “ Sì, ho trovato un pò di tempo per leggere la profezia...”
“Hannah” esclamò Marc “Tra un minuto dobbiamo iniziare...”
“Ok” disse Hannah infelice; voleva ancora parlare con loro “Sorelline ci sentiamo dopo”
“Ok” dissero in coro “ A dopo”
“Comportati bene”, esclamò una voce burbera che lei riconobbe come Jonas.
“Sì, papà mi comporterò bene” disse Hannah caustica e dopo il suo tono s'addolcì “ A dopo ragazze”
Premette il tasto rosso e fu come prendere il tasto off al cuore. Marc la prese per mano e la trascinò verso uno sfondo. La osservò un pò stupito e disse “ Credo di aver fatto bene a farti telefonare alle tue sorelle”
“Sei un acuto osservatore” lo lodò Hannah e cominciò a comportarsi in maniera professionale “Come mi devo mettere?”
Marc le illustrò come doveva mettersi... Hannah si sdraiò sulla sabbia fine, mise le mani sotto il mento e fece un sorriso tirato. Il fotografo annuì, sempre più esaltato e continuò a scattare fotografe. Ad un certo punto, Marc si girò e il suo volto sbiancò. Dalla finestra si vedeva un muro d'acqua di quarantacinque metri.
“L'Hudson è straripato” disse un uomo terrorizzato “Siamo spacciati”.
Hannah vide l'acqua avvicinarsi e nell'acqua vide tante anime terrorizzate. Qualcuno stava rovinando l'ordine naturale dei regni ultraterreni. Vide alcune anime che diventavano fiori di cristallo vulcanico, utilizzati per sconfiggere un altro angelo... Angeli, figuriamoci.
Vide un angelo bloccarsi davanti alla cascata d'acqua, un bellissimo arcangelo... comparve per mezzo secondo e dopo successe l'inevitabile. Nessuno si poteva aspettare che l'Hudson arrivasse vicino all'Hyde Gallery. Vide Marc, Anthony, Elisabeth affrettarsi all'ascensore, in una futile fuga, ma non c'era più tempo.
L'acqua arrivò impetuosa e ruppe I vetri del palazzo, inondando ogni cosa. Vide Marc affogare e decise di utilizzare I suoi poteri... Materializzò un filo di potere d'oro che avvolse il fotografo e chi gli stava accanto. L'acqua si trasformò in una donna dai capelli ramati.
Si avvicinò a lei... eterea e impossibile. Nella sua voce c'era una richiesta incondizionata d'aiuto. Stringeva un bimbo, altrettanto terrorizzato. Dopo scoppiò in una profusione di fiori di cristallo. Tutte le persone lì accanto morirono. Volle urlare, ma non ce la fece.
Si concentrò invece su una lucina... Sembrava chiamarla.. e s'introdusse.
“Hannah” disse una voce melodiosa “Tu sei la nostra signora delle sette luci del crepuscolo”.
Hannah si girò e non c'era più il servizio fotografico, né Marc Hystory, nè Anthony, nè Elisabeth Seary... Solo il buio e un uomo straordinariamente bello. Aveva I capelli castani, occhi azzurro intenso, un pò di barba e un largo sorriso felice. Ma nei suoi occhi c'era tutta la sofferenza del mondo. Ma chi era?
“Hannah Drake” disse in tono deferenziale “Finalmente ho l'onore di incontrarti”
La ragazza sbatté gli occhi, esterrefatta. Il misterioso uomo aveva un gessato bianco, di origine italiana ed era straordinariamente famigliare. Era sicura che lo avesse visto. Lo vide appoggiarsi a un masso e disse ironico “Penso che non ci sia bisogno delle presentazioni”.
Hannah rimase affascinata dal giglio che teneva nelle mani... regalità “ Tu sei Gabriele”
L'uomo sorrise e disse compiaciuto “Sono una persona molto famosa”
“E anche molto modesto, devo dire” disse Hannah un pò ironica e ritornando a essere seria “Cosa sta succedendo? E poi perché gli angeli vogliono il mio aiuto. Io non credo in loro”
Gabriele scosse la testa e disse serio “Ma loro credono in te. Abbiamo bisogno che tu sia la nostra signora delle sette luci del crepuscolo”
Hannah rimase meravigliata e disse frustata “ E dove eravate quando sono stata male?”
Gabriele si avvicinò a lei e le tolse una lacrima ribelle “Non siamo così invincibili come professiamo” fece un sorriso “O almeno avrai composto il numero dell'angelo sbagliato... Ho dimenticato di avvisare che ho cambiato gestore telefonico”
Hannah rise, un pò sollevata e dopo disse “Che cosa significa la signora delle sette luci del crepuscolo?”
“Mi sento tanto Piero Angela” disse Gabriele un pò pomposo e dopo il suo sguardo si rabbuiò “ Un gruppo di angeli caduti spagnoli utilizza delle anime per forgiare una spada contro Natael e la sua pupilla. Questo sta comportando dei seri problemi nel Purgatorio, Paradiso e Inferno, sta sconvolgendo l'ordine naturale nel percorso delle anime. Mio fratello Lucifero per ora sta saltellando dalla gioia, nel vedere che sta perdendo la possibilità di giocare con I migliori cattivi” si fermò e Hannah vide che si toccava lo stomaco, sangue di colore azzurro cristallizzata, e dopo quando ritornò a parlare, c'era tutta l'urgenza possibile “Tu quando tutto questo sarà finito, dovrai materializzare delle luci del crepuscolo e farle andare nella grande sala delle riunioni tra Paradiso, Inferno e Purgatorio”
“Ma non c'è già Melinda Gordon?”
“Melinda non ha il potere di evocare le luci del crepuscolo, può solo convincere le persone ad entrare nella luce e nient'altro. Tu sarai il Virgilio della situazione”
“Dovrò accompagnarli all'Inferno, Paradiso, Purgatorio?” disse Hannah stupefatta.
Gabriele annuì e disse ridendo “Considerala una gita di piacere”.
Stava svanendo, ma Hannah lo fermò furibonda “Che cosa devo fare?”
Gabriele sorrise e disse “ Devi incontrarti con Dean, Sam Winchester e le loro rispettive compagne, loro sono I prescelti del Paradiso, ti daranno una mano. Io devo andare ora... Mi aspetta una bella partita a tennis. Chamuel trema”
“Ma perché mi hai avvertito tu?”
Gabriele si girò e Hannah capì perché era lui l'arcangelo delle annunciazioni e nessun'altro. Gli occhi azzurri brillarono di solennità e disse semplicemente “Perché ho a cuore il futuro del figlio di Christine Moonshine, perché ho a cuore il futuro del figlio di Hesediel” e dopo fece una smorfia “ E anche per non sentire quel vanaglorioso di mio fratello Lucifero che si lamenta”.
“Non sei insensibile”
“Mi hanno dotato di un doppio cuore” disse Gabriele e la abbracciò “ Mi dispiace per Sylvia, per tua figlia”.
Hannah scoppiò a piangere e dopo lo vide andarsene “Aiuta i Winchester, Christine Moonshine e Violet CrystalLight e troverai il tuo scopo”.
Poi scomparve. E Hannah rimase seduta in quel buio, completamente sola.
Ed aveva preso la sua decisione. Ma mancava troppo.



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Capitolo 6
*** Capitolo 6-19 agosto 2012 ore 5.30 Casa Winchester ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il sesto capitolo di "Crystal Spume" dove riappaiono i fratelli Winchester e le rispettive compagne...In questo capitolo Christine è tormentata dagli incubi del suo soggiorno all'Inferno insieme con Lucifero e ci sarà un ritorno..Ma non vi anticipo nulla :) Ancora grazie mille a chi metterà la mia storia nelle preferite/ricordate/da recensire/seguite, a chi mi metterà come autore preferito o semplicemente la leggerà e la recensirà :) Vi auguro buona lettura :) Gabrielle :)


19 Agosto 2012 ore 5.30-Casa Winchester
“Sicura della tua scelta?”
Una voce beffarda e arrogante la fissava con aria di superiorità. L'arcangelo si asciugò il sangue che le colava lungo il mento e sollevò il sangue, orgogliosa “Sì sono sicura”
“Ma come?” disse Lucifero fingendosi deluso “ Io ti do il migliore lavoro del mondo e tu me lo rifiuti?” si mise una mano sul cuore “Sono profondamente deluso da te”
“Sprizzi tristezza da tutti i pori” disse Hesediel sarcastica.
Il principe dell'inferno si avvicinò a lei e le toccò la faccia. Hesediel dovette trattenere un urlo di dolore e Lucifero le sussurrò minaccioso “Un giorno o l'altro tu e io collaboreremo insieme e tu non potrai farci nulla”
“Io non collaborerò con te”
Lucifero rise e dopo la coinvolse in un ballo, dove le ali dell'arcangelo della giustizia furono barbaramente squarciate dai cerberi e dalle arpie.
Poi il sogno si spostò da un'altra parte e Christine Moonshine si trovò su una spiaggia, mentre il sole stava tramontando. Si sentiva in pace e c'era Sam con lei e Nathaniel... Il suo cacciatore preferito la stava facendo ballare e le sussurrava parole d'amore.. Si girò e vide Violet che teneva la mano a Dean e una sopra la pancia...Si mise le mani sopra la bocca commossa.. Volle abbracciarla, ma all'improvviso tutto si capovolse...Il mare si alzò e davanti a sè si stagliò un muro impenetrabile che travolse tutto, tranne lei.. Vide tutte le persone che amava trasformarsi in fiori di cristallo vulcanico..Due angeli combattevano alacremente, una ragazza angelo che conosceva stava aprendo un portale di fuoco ghiacciato...Vide le porte del purgatorio, inferno e paradiso incrinarsi.. Una donna che reggeva le luci del crepuscolo e che sussurrava “Devi aiutarci, per favore”
“Come?” disse Christine confusa.
Dal cielo cadde una spada. e dopo vide un corpo..e urlò.
L'urlo angosciato si estese all'aria immobile e afosa e la ragazza afferrò I lembi del lenzuolo. Fuori faceva un caldo bestiale, ma lei aveva I brividi di freddo... Fuori, qualcuno stava ascoltando Evil Angel dei Breaking Benjamin e per poco non scoppio a ridere amareggiata.. Da quanto tempo non faceva sogni del genere? E le porte del paradiso, inferno, purgatorio incrinate bruscamente...Non avevano nemmeno finito di combattere contro Crowley e il fatto che voleva aprire una porta dell'Averno... e ora questo.. No, non era possibile. Si toccò la pancia e sentì il piccolino che sussultava... Che futuro aveva? Aveva promesso a Lachesi che lui sarebbe stato il suo apprendista e non poteva certo deludere le aspettative..
“Tu sarai mia e collaborerai con me” disse Lucifero sorridendo malizioso “ Sarai il mio trofeo da esibire, Hesediel... Non preoccuparti sarò il tuo corteggiatore”
Rabbrividì al ricordo delle ali squarciate dai cerberi e dalle arpie e scivolò nel lenzuolo...Si mise una mano sulla fronte e s'asciugò il sudore. Si girò e vide un uomo dai capelli castani e occhi blu-grigio che la fissava stranito. Si accoccolò sul suo petto e per un pò non disse nulla. Poi scoppiò a piangere. Sam Winchester le tolse le lacrime e la tenne così per un pò. Christine Moonshine si aggrappò a lui e gli sorrise.
Poi non seppe trattenersi.
“Tutto bene?” domandò Sam preoccupato.
“Sì, sì” disse Christine con il respiro affannoso “ Stavo solo ricordando dei bei momenti con Lucifero”.
Sam Winchester non disse nulla e si limitò ad abbracciarla. Lui era il vessillo di Lucifero e se avesse detto di sì a lui, Christine avrebbe sofferto di nuovo. e lui non voleva. La vide tormentarsi le mani e le domandò curioso “C'è qualcos'altro?”
“Ho visto le porte dell'inferno, paradiso, purgatorio incrinarsi e le persone diventare fiori di cristallo vulcanico” disse Christine tremando “ Qualcuno sta rovinando l'equilibro cosmico tra i regni ultraterreni e dobbiamo fermare tutto.. Ho appena visto una visione...”
“Immagino la gioia di Lucifero” disse Sam caustico.
Christine allargò le sette ali e camminò lungo tutta la stanza e disse “Se hanno incrinato l'equilibro, allora dovremo chiedere aiuto a lui e a Michele”
“Sembra che non possiamo andare da nessuna parte” disse Sam deluso e dopo mise una mano sulla pancia “C'è bisogno che tu combatta? Sei incinta”
“Sono incinta, non malata” disse Christine convinta.
“Io non voglio che tu combatta” disse Sam deciso “Non mi interessa se nostro figlio avrà dei poteri, l'idea di perderti è difficile, l'idea di perdere entrambi, per me è come...” si morse le labbra e ringhiò “Se tu morissi con il bambino, io potrei chiedere a Lucifero se mi vuole ancora come vessillo e ti riporterò in vita”
“Non sei divertente Sam” disse Christine terrorizzata
“Io non ti perderò per nessuna cosa” disse Sam convinto delle proprie decisioni “ Tu mi hai salvato e mi dannerò per te”.
Christine lo guardò commossa... Ma non poteva permettere assolutamente che Sam danzava di nuovo con l'inferno...Se lui avesse preso la decisione di diventare il vessillo di Lucifero, bè si sarebbe dimenticato totalmente di salvarla... Sapeva bene che Lucifero cancellava totalmente la memoria delle persone che si impossessava....Si sentì un verme nel deludere le aspettative di Sam...
“Non c'è nessun bisogno che ti danni per me” disse Christine “Non potrei permettere che tu lo faccia... neanche per me” fece una smorfia “Poi Dean non me lo perdonerebbe...Ti ha già perso per colpa di Ruby..certo il caso è un pò diverso, perché aiuti un arcangelo e non un demone...Ma per nessuna cosa al mondo tu diventerai il vessillo di Lucifero”
“Lo sai che diventi molto carina quando ti preoccupi”.
“Sam, per favore” lo implorò Christine “No”.
Sam sorrise... Un sorriso che le sciolse il cuore..In paradiso solo Gabriel aveva quel tipo di sorriso.. Poi la baciò appassionatamente e baciò la pancia “Tu non sai cosa sono capace io per proteggere le persone “
Christine volle ribattere, quando la porta della stanza venne completamente buttata giù da un altro ragazzo dai capelli castano biondo e penetranti occhi verdi che guardò la stanza e urlò “ Avanti, figlio di buttana vieni fuori”
“Ehi batman” disse Sam ridendo“Non c'è nessun mostro”
Dean Winchester posò il coltello contro i demoni e vedendo Sam che abbracciava Christine, disse malizioso “Ho interrotto qualcos'altro?”
Christine gli tirò una cuscinata in modo scherzoso e disse “Sei il solito Dean”.
Dean Winchester ghignò divertito e disse “Peccato avrei goduto di un bel spettacolo, non è vero amore?”
E girò a sorridere a una ragazza dai capelli castani e occhi dello stesso colore che era appena arrivata e che arrossì. Christine cercò a tentoni l'interruttore della luce e guardò l'orologio digitale. Fischiò tra sè e sè... Erano le 5.30 del mattino. Era proprio vero che gli incubi non avevano orari e non avevano ferie... Guardò il suo Sam, Dean e Violet che giocherellava con uno dei lembi della camicia da notte color viola scuro.
Christine notò che Violet si era accorta che aveva pianto e s'asciugò le lacrime con veemenza e sorrise. Per un pò non si dissero nulla, l'atmosfera pesante, una nuova rivelazione che galleggiava... Poi..
“Cosa sta succedendo?” domandò Violet curiosa.
Christine guardò Sam, Dean che aveva recuperato il coltello, Violet che si era seduta accanto a lui e disse senza mezzi termini “La vacanza è terminata ragazzi... Abbiamo una nuova missione”
“Noi che andiamo alle Hawaii a farci i bagni?” disse Dean speranzoso “ Dai ragazzi partiamo, ho prenotato all'agenzia di viaggi... Ma vi avverto niente aereo”
“Dean, è una cosa seria” disse Sam “ Non faremo un giro sulle nuvole”.
Dean alzò le spalle e disse “Anche io sono serio. Siamo sempre in giro a combattere mostri, demoni..Loro si possono divertire e noi a lavorare” scosse la testa e disse “Dimmi se è giusto.. Mi iscriverò al sindacato Cacciatori Stufi di Cacciare e desiderosi di divertirsi in un night club”
Christine ridacchiò sotto i baffi e Violet sussurrò imbarazzata “Ma Dean”.
Il fratello le fece un sorriso luminoso e le strizzò l'occhio “Mi ero dimenticato di dirti che sarai tu la mia ballerina personalizzata”.
Violet avvampò e non disse nulla, ancora troppo imbarazzata. La ragazza guardò l'arcangelo, per chiedere aiuto e Christine disse “Dai Violet, Dean ti vuole troppo bene, per illuderti”.
“Parola di lupetto” disse Dean e le scoccò un bel bacio sulla bocca.
Poi Sam si schiarì la voce e Dean disse “Sì, Einstein che c'è?”
“Diciamo che abbiamo il ruolo del cacciatore ricucito dentro di noi” disse Sam criptico
“Parla in termini comprensibili agli esseri umani” disse Dean ironico, ma vedendo che Christine era diventata improvvisamente seria e taciturna disse preoccupato “Cosa succede? Lucifero ha deciso una nuova sfilata di moda tra i suoi pupilli?”
“Magari” disse Sam e si voltò a guardare Christine.
“Ragazzi cosa succede?” domandò Dean, adesso seriamente preoccupato.
“Le porte dei regni ultraterreni distrutte” disse Christine triste.
“Chissà perché non mi aspettavo di meglio” disse Dean sarcastico. “Mai un'avventura in cui non compaiono nè angeli nè demoni...mi sento come un ricercato dell'Fbi”
“Cosa hai visto?” disse Violet curiosa.
Christine la guardò e disse, omettendo il fatto che aveva visto lei incinta “Ho visto le persone, le anime delle persone, diventare dei fiori di cristallo vulcanico e diventare una spada per combattere contro un angelo”
Dean la guardò, stupito, ma non fece alcune battute “Ne abbiamo passate così tante, noi quattro insieme che non trovo nessuna battuta da dire. Come è possibile che le anime si trasformano in fiori di cristallo vulcanico?”
“Succede quando un gruppo di angeli caduti decidono di combattere contro un angelo, senza l'autorizzazione del gran capo dell'Inferno” disse Christine “Chi disobbedisce, subisce qualcosa che non si può nemmeno immaginare. Se ve lo racconto, avrete incubi per almeno 4 mesi”
 “Mi sembra che abbiamo fatto quello che volevano” dissero Sam e Dean sarcastici.
“Quanto mi mancano le mie vecchie avventure con i vampiri, mostri vecchio stile” disse Dean sospirando “Che volete farci, sono un vecchio nostalgico”
Christine scosse la testa e spiegò “Non capite... Ruby, Meg, Crowley, Lilith erano solo demoni, creature nate dal fuoco e dall'odio. Anche se si ribellassero, le loro azioni sarebbero insignificanti”
“Immagino la loro allegria” disse Violet ironica.
“Ma se sono gli angeli caduti, non demoni, ma angeli caduti ad utilizzare l'antica formula per sconfiggere gli arcangeli, quella dei fiori vulcanici..”
“Il regno del paradiso, inferno, purgatorio potrebbero subire dei seri danni” disse una voce misteriosa sorridendo “ Il fatto di utilizzare le anime per proprio scopo, non è mai cosa buona, ma suvvia meglio un'avventura che niente” poi fece un singulto e disse “Ragazzi, ma non mi avete riconosciuto?”
“Ti prego fa che sia Cass” disse Dean
“Se fossi in Violet, sarei un pò gelosa” ridacchiò la ragazza misteriosa.
Dopo dal soffitto scese una ragazza dai capelli castani e occhi castani che fissò Sam e disse “ Uau Sammy ti sei fatto bello per me”
“Perché le mie preghiere non si esaudiscono mai?” disse Dean sarcastico “ Ma dai sono stato un bravo ragazzo” fece un sorriso stirato “ Ciao Ruby, che piacere vederti”.
“Il piacere è tutto mio Dean” disse Ruby ricambiando il sorriso “Hai deciso di essere il vestito per il gran galà del Paradiso?”
“No, cara” disse Dean con un sorriso “Sono troppo bello per Michele. non mi merita”
“Lei è Ruby?” sussurrò Violet terrorizzata “ La stessa Ruby che ha illuso Sam e che ha dato origine all'Apocalisse?”
“Che bello vedere che nessuno mi ha dimenticato” disse Ruby sospirando e poi si rivolse a Sam “ Cucciolotto, non saluti il tuo vecchio amore?”
“Tu” esclamò Sam furibondo “ Tu devi morire”.
“Chi non muore si rivede” disse Dean sarcastico “Ciao hostess dell'Apocalisse” poi sibilò “ Era troppo chiedere che lei non ci fosse?”
La ragazza non lo guardò nemmeno e mise le mani avanti per placcare la furia di Sam che le mise le mani al collo e ringhiava “Vattene, bastarda”.
La ragazza ridacchiò e disse “Calma tigre io sono già morta, non posso essere morta una seconda volta” e dopo guardò Christine che la guardava storto“ Un arcangelo come fidanzata? Hai fatto dei passi da gigante”
“Che cosa vuoi, stronza?” disse Sam.
“Prima di tutto usa un linguaggio decente quando parli con me” disse la ragazza in tono pomposo.
“Io non devo rendere conto a te” disse Sam arrabbiato “ Vattene”.
“Spiacente, ma devo aiutarvi” disse Ruby delusa.
“Tu che vuoi aiutarci?” dissero I quattro cacciatori sbalorditi “Siamo in un incubo”.
“No, certe volte i miracoli accadono” disse Ruby contenta e dopo strizzò l'occhio a Christine “Il boss ti saluta e ti manda tanti bacini”.
“Ricambio il saluto” disse Christine sarcastica.
Dopo Ruby si mise sul letto e congiunte le mani disse “Ho alcune cose da dirvi”
Dean fece una smorfia, Sam sbuffò ma non dissero una parola. L'unica cosa che potevano fare era ascoltarla. Anche se non volevano.




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Capitolo 7
*** Capitolo 7-20 Agosto 2012 -Spagna-Casa di Alexia e Graziel ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il settimo capitolo di "Crystal Spume"...In questo capitolo ritornano i protagonisti di Angel o Demonio...Vi auguro buona lettura a tutti voi :) Grazie a tutti coloro che la leggeranno, la recensiranno, la metteranno nelle seguite, preferite, ricordate, da recensire :) Gabrielle :)
 

20 agosto 2012- Spagna-Casa di Alexia e Graziel 

“Per favore no” disse un ragazzo aggrappandosi al cancello “ Farò tutto quello che volete voi”.
“Tutto?” disse una ragazza molto divertita “Noi non amiamo i falliti... Rovinano la famiglia”
Damien si aggrappò al cancello e intanto si tenne il braccio ferito, mentre I cerberi lo stavano lentamente aggredendo “Sono disposto a tutto”.
Iris ridacchiò divertita e disse compiaciuta “Allora possiamo andare d'accordo” fece un fischiò e due rottweiler di grossa taglia si misero accanto a lei “Oh scusali, di solito sono abbastanza mansueti, aspetta che ti do il bacino”
Il ragazzo urlò, le ferite ricoperte da fuoco e battè i pugni “Basta, farò tutto quello che volete che io faccio”
I cerberi ulularono maligni e dopo tutto cessò. Anche il dolore.
Damien guardò con sollievo I cerberi che si allontanavano e si accucciavano fieri con Iris. La demone ridacchiò divertita e scompigliò il pelo dei suoi cuccioli.
“Fine dei giochi” disse Iris “Peccato cuccioloni, vi stavate divertendo, non è vero?”
I cerberi ulularono e guardarono famelici Damien che si stava tenendo un braccio maciullato. Il ragazzo si sollevò e disse “Non è divertente”.
“Bè per me lo è “ disse Iris divertita “E non sai cosa ti aspetta”.
Poi dal balcone si affacciò una bimba di 10 anni che disse sarcastica “Avete finito di giocare a fare I clown? Abbiamo una missione”
“Volevo solo che Damien giocasse con Alaister e Lilyth” disse Iris scuotendo I capelli “ Poveri cuccioloni, non hanno nessuno con cui giocare”.
Dunia fece un sorriso stirato a Damien e disse gelida “Mi sarebbe piaciuto vedere lo spettacolo, ma dobbiamo lavorare”.
Iris scosse le spalle e disse, spalancando le braccia “Prego, prima I codardi e poi I cavalieri”.
Damien ringhiò, ma non disse nulla. Da quanto aveva deciso di uccidere I suoi genitori, aveva gettato la sua anima all'inferno e si era trovato in questa situazione. Alexia, Dunia, Graziel e Iris erano la sua famiglia. Si toccò le ali nere sulla schiena e sperò per un minuto di essere ucciso dalla spada di fuoco di Valeria.
Vide Graziel che maneggiava una spada e si trovò la lama a cinque centimetri dalla giugulare “Ecco il nostro cavaliere” sbuffò in tono caustico e disse “Che riflessi da bradipo che hai”.
“Smettetela” disse Dunia in tono flemmatico “Non abbiamo molto tempo da sprecare. L'ancella dell'Inferno è stata risvegliata, I prescelti del Purgatorio, del Paradiso e dell'Inferno sono stati scelti e la nostra possibilità di sconfiggere Natael e Valeria sarà inutile”
“La semplice spada di fuoco non vi soddisfa più?” disse Damien stupefatto.
“Se puoi sconfiggere il tuo nemico” disse Graziel “Ogni arma è lecita.. come in guerra e come in amore..”
“Per un semplice angelo state distruggendo l'ordine dei regni ultraterreni?” disse Damien “Voi siete pazzi”.
“Dei pazzi che sono la tua famiglia” disse Iris “Spiacente caro, ma la famiglia non si sceglie, si subisce”.
“Natael non è mai un semplice angelo” disse Alexia seria “E la sua morte non è mai inutile”.
“Ma non vi è passato per la testa che Lucifero può..?”
“Oh che noia che sei” sbadigliò Graziel “Ma prenditi un tranquillante”.
Damien sbuffò e Dunia sorrise “Damien, io sono la sua figlioletta preferita...Papà sarà fiero di me”
“Non ne sarei tanto sicuro” disse Damien tra di sè, evitando di dire cosa pensasse.
Il ragazzo guardò Alexia, Dunia e Iris che lo fissavano con un sorriso ghignante e Graziel disse “Quando possiamo cominciare? Ho voglia di raccogliere fiori per la mia ghirlanda”
Poi roteò la spada fatta di cristallo rosso “Ho voglia di altre anime”.
Dunia alzò il braccio e una pioggia di fotografie caddero dal soffitto e puntò il dito su una di esse “Lui”
“Una bella ragazza no?” disse Graziel storcendo il naso “Almeno Delia era carina”.
Dunia schioccò le dita e le vie di Graziel si chiusero con secco clic “Dunia sei permalosa”.
“Smettila di fare il buffone” disse Dunia irritata.
Graziel respirò a fatica e Alexia recuperò la foto e disse sarcastica “ Posso farlo io”.
Un ragazzo di trentasette anni dai capelli castani, barba e occhi verdacqua sorrideva, abbracciato a una bionda ossigenata che faceva le smorfie all'obiettivo. Si chiamava Ryan Lawrence.
“No” disse Dunia decisa”Tu dovrai dare il colpo di grazia a Natael, il tuo momento non è ancora giunto”... si voltò e sorrise a Damien “Ma lui può farlo”
“Una volta che mi capita un ragazzo carino” disse Alexia indispettita.
Damien prese la fotografia e disse con acredine “Farò tutto il possibile”.
“Mi raccomando torna vincitore” gli augurò Iris maligna.
Damien trattenne la voglia di darle un pugno e s'incamminò sotto la pioggia battente. Perché non poteva essere un angelo come Valeria?
Le lacrime del cielo erano come un balsamo sulle ferite.
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8-Tempo imprecisato Limbo ***


Buongiorno a tutti,
ecco a tutti l'ottavo capitolo di "Crystal Spume"...In questo capitolo rincontriamo Delia, la ragazza morta all'ospedale....Ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la leggeranno, la recensiranno, la metteranno nelle preferite, nelle seguite, ricordate, e da recensire :) Buona lettura :) Gabrielle :)


Tempo imprecisato-Limbo
“Dove mi trovo?”
Una ragazza si guardò intorno e vide solo un campo di fiori tutto intorno a lei...Sembrava di essere in Paradiso, ma con un dolore così atroce, da essere all'Inferno...
Si guardò le mani e vide che erano ricoperte di fiori di cristallo vulcanico,
E ricordò ogni singola cosa...
Quel medico che le aveva detto che lei era un'assassina... e lei che era morta tra lo scoppio di fiori di cristallo vulcanico.
Si girò e vide altre anime tradite e ingannate da quel medico che si chiamava Graziel. Erano come petali che scendevano dal cielo, ma non scendevano ridendo, ma urlando..
Loro erano la spada contro Natael e Valeria...
Erano l'arma per sconfiggere due angeli... Delia Winterson osservò la distesa di fiori di cristallo vulcanico e pensò alla sua amica. Chi l'aveva uccisa? E se fosse stata davvero lei?
“No, non sei stata tu”
Un uomo dai capelli castani e occhi azzurri la osservò severo e anche divertito... Dal suo corpo emanava calore, come quando si abbracciava una persona..Ispirava fiducia..
“Come fai a saperlo?” disse Delia confusa.
“Ho appena messo la tua anima all'interno di una bilancia ed è più leggera di una piuma” disse l'angelo serio e guardò tutte le altre anime “Nessuno di voi è colpevole”.
“Allora potrai aiutarci?” disse Delia speranzosa.
L'angelo non le rispose subito e dopo spalancò le ali “No, non posso farlo”.
“Tutti uguali voi angeli” disse Delia stizzita.
L'angelo rise e le toccò la faccia “Nessun angelo può far uscire le persone dal limbo, è la regola, deve farlo un'altra persona”.
Delia annuì, era difficile essere arrabbiata con lui, aveva un volto familiare, come un amico non incontrato da tanto tempo...
Poi quando scomparve, il dolore riesplose più vivo che mai... e accanto a sè sentì una giovane ragazza che singhiozzava.Voleva solo che questa brutta avventura finisse..
Prese con sè la ragazza e cercò di calmarla... Poi svenne tra il dolore e l'incoscienza. Aspettando la salvezza.



 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9-23 agosto 2012 Fattoria McLeod ore 4.45 del mattino ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il nono capitolo di "Crystal Spume", la quarta fanfiction crossover...Nello scorso capitolo abbiamo visto Delia nel Limbo parlare con un arcangelo (indovinate quale?) e in questa invece ritroviamo Alex e Becky alle prese con la vendita del bestiame, che avrà risvolti supernaturali...Ma non vi anticipo nulla :) Vi auguro buona lettura e ancora grazie a tutti coloro che la leggeranno, la metteranno nelle seguite, ricordate, preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo come propria autrice preferita :) Gabrielle :)


23 agosto 2012 Fattoria McLeod ore 4.45 del mattino
Il sole non era ancora spuntato in cielo, c'erano ancora alcune stelle visibili nel cielo e solo da cinque minuti era spuntata la sottile luce verde pallido che anticipava il magnifico spettacolo, quando Becky si svegliò per sistemare i piatti nella credenza, stando attenta a non fare rumore. Quanto avrebbe voluto dormire di nuovo. Sbadigliò vigorosamente, scosse la testa per svegliarsi (o almeno dare la parvenza di essere sveglia), arruffandosi i capelli e sparecchiò la tavola. Il rumore dolce dell'acqua aveva un effetto ipnotico e dovette stare attenta a non romperli. La stanza era immersa in un silenzio ovattato e per cinque minuti appoggiò la testa sopra la cappa della cucina, lasciando scorrere l'acqua. Il giorno prima avevano fatto una festa in onore di Georgia, una loro cara amica proveniente dalla città vicina, e avevano fatto le ore piccole. Non aveva nemmeno dormito per più di mezz'ora, ma non poteva dormire. Aveva appena chiuso gli occhi che erano cominciati i sogni. C'erano lei e Alex con le spade d'ametista, in luogo bellissimo, circondato da foreste e laghi e dietro di loro c'erano delle creature mitologiche che si inginocchiavano di fronte a loro e dichiaravano eterna fedeltà. Si specchiò e I suoi occhi erano diventati grigi. Poi accanto a loro c'erano quattro ragazzi, due femmine e due maschi che reggevano un calderone... Poi la battaglia... Purgatorio, Paradiso e Inferno uniti per punire degli angeli caduti che sghignazzavano...Avevano una spada strana, fatta di fiori di cristallo vulcanico..E nell'aria c'erano delle urla strazianti..
Dopo aver sentito quelle urla, si era svegliata zuppa di sudore... Che cosa stava succedendo?
Chissà se Alex aveva fatto lo stesso sogno? Stava ancora riflettendo, quando si accorse che Moira stava arrivando.
“Mi sa tanto che abbiamo un pò esagerato” disse una donna dai capelli lisci biondi sbadigliando “Ma ne è valsa la pena”
“Buongiorno a te Moira” disse Becky sorridendo e mettendo la caffetteria sul fornello “Un caffè?”
La donna sbadigliò e disse “Ma certo”
Becky verso il caffè in una tazza di porcellana e lo porse “ Ecco a te”.
Moira sorseggiò delicatamente il liquido, il volto da donna saggia fisso in quello di Becky e le domandò seria “Come stai?”
Becky si buttò sulla sedia e scosse la testa “ Se mi domandassi quanti anni ha il mio cavallo ti risponderei... Ma per questo non posso risponderti, in questo momento sono troppo confusa”
Moira allungò le mani e prese quelle di Becky le disse “Lo sai bene cara che io sarò sempre qui ad aiutarti”.
Becky annuì e sorrise “Lo so Moira e io ti ringrazio. Ma non posso dirti cosa mi angoscia, non mi crederesti”
La donna sbuffò e disse “Mettimi alla prova”.
Becky rise senza nessuna gioia e dopo congiunse le mani “ E se dicessi che io sono una prescelta di un regno ultraterreno e che il mio aiuto è indispensabile per sconfiggere degli angeli, cosa mi diresti?”
Moira la guardò stupefatta e non disse nulla. Becky aspettò ancora un pò che Moira rispondesse, poi prese la sua borsa di cuoio e andò fuori dalla cucina, a passo spedito. La donna la guardò e disse “Becky, aspetta”.
Ma la ragazza era già fuori...e il pickup rosso di Alex si stava avvicinando. Moira si mise le mani sui fianchi, con aria sconfitta.
*
“Ciao dolcezza” disse Alex baldanzoso.
“Ciao” disse Becky senza nessun affetto “Sbrigati che dobbiamo andare dal signor Smith”
“Ok signor caporale” disse Alex ridacchiando “Avanti,marsh”
Becky gli lanciò un'occhiataccia e si sedette in auto. Per un pò non disse nulla, poi notò le spade di ametista che aveva nel sedile di dietro e non si trattenne “Hai fatto anche tu...?”
“Dei sogni dove delle strane creature si inginocchiavano di fronte a me?” completò Alex, sterzando e introducendo la macchina in una piccola strada “Sì”
“Cosa ne pensi?” domandò Becky incuriosita, tenendosi stretta alla maniglia dello sportello; la strada era dissestata.
Alex si scompigliò I capelli e le disse un pò ironico “ Dipende quale è la risposta che vorresti”
Becky gli diede un pugno nel braccio “Scemo, la verità ovvio”
Alex fece una smorfia e disse “Ahia, le braccia mi servono per guidare Becky, fai piano” poi il suo tono si fece più serio “Io penso che dovremo aiutare a ripristinare l'equilibro tra I regni ultraterreni”
“Perché non posso farlo gli altri?” domandò Becky infuriata.
“Ehi ci sento” disse Alex infastidito.
“Noi siamo solo dei allevatori” disse Becky, facendolo ragionare “Noi non sappiamo nulla di angeli, di demoni, di armi, di regni ultraterreni..A parte quello che ci insegnano in Chiesa”
Alex continuò a guidare e dopo storse le labbra “Pensavo che eri più fiduciosa”
Becky afferrò la spada bellissima d'ametista, con l'elsa fatta a forma di una donna che spalancava le braccia di fronte a un vortice d'aria e di vento “Io sono fiduciosa Alex, ma sono anche realista”
Alex frenò bruscamente e scese dalla macchina “Io voglio vivere questa avventura che ti piaccia o no”
Becky sospirò, non lo aveva visto così arrabbiato. Ma adesso non potevano continuare con la discussione, erano arrivati davanti alla casa stile vittoriano del signor Smith. E un setter era appena arrivato a dare il benvenuto. Almeno lui sorrideva,a differenza del padrone che stava arrivando a passo di marcia. In arrivo un'altra ramanzina.
“Siete in forte ritardo” borbottò irritato un uomo di mezz'età dai capelli stempiati, occhi ravvicinati di azzurro slavato, basso “Vatti a fidare della famiglia McLeod”.
“Quando si dice un’entrata calorosa” disse Alex acido, parcheggiando la macchina vicino a un grande albero “Buongiorno a lei signor Smith”
“Un buongiorno del cavolo” disse l'allevatore “ Sono le 6 del mattino e io dovevo essere già in viaggio per andare alla fiera del bestiame di Nashville”
“Non scappa mica” disse Alex non trattenendosi “Abbiamo fatto del nostro meglio”
“Immagino il vostro meglio” disse Jeremia sprezzante “Inutile continuare queste inutili chiacchiere, voglio vedere il carico e dopo dovete sparire dalla mia vista”
Becky si morse il labbro, trattenendo una rispostaccia e, insieme a Alex, scaricò l'intero carico di vitelli. L'ultimo arrivato, quello che avevano comprato, faceva un pò di capricci. Ma poi riuscirono a farlo scendere dal pickup. Jeremia Smith li guardò a fondo, analizzando a fondo gli animali, cercando di trovare un minimo difetto e disse in tono acido “Io non li compro”
Per un momento non ci fu nessuno che parlò... e gli unici rumori furono i vitelli che scalciavano, innervositi dal troppo caldo e umidità.
“Cosa?” dissero Alex e Becky stupefatti “Lei non ci può fare questo”.
“Posso eccome” disse Jeremia altezzoso “Non sono tutti uguali ed io avevo detto espressamente alla vostra amica Jodi di voler dei vitelli tutti marroni” sputò per terra “Non ci faccio niente con questi qui”
“ E lei per un vitello marrone con le chiazze bianche sta facendo tutto sto casino?” domandò Alex furibondo “Lei è un miserevole pezzo di merda”
“Piano con le offese, ragazzo” lo avvertì Jeremia “ Prima che ti denuncio dallo sceriffo”.
Alex sbuffò e disse altri improperi, questa volta nella sua testa. Becky era sempre più incredula e disse “Non è possibile che finisca così”.
“Gli accordi erano accordi” disse l'allevatore in tono petulante “Se voi non li rispettate, tanto peggio per voi”
E dopo con passo lento ritornò in casa, sbattendo la porta. Alex guardò la porta con il battente in ottone a forma di testa di leone e disse “Vatti a nascondere, pezzo di merda. Non faremo mai più affari con lei”
“Alex calmati” disse Becky.
“Io non mi calmo Becky” disse Alex infervorato, lanciando un cumulo di fango contro la porta “Abbiamo fatto tutto il possibile per accontentarlo e questo si comporta così? Ma che vada a quel paese”
Poi con passo furioso stava andando per aprire lo sportello della macchina, quando a un certo punto rispuntarono le tre lune della volta successiva, adesso ricoperte da una patina di rugiada, e la terra iniziò di nuovo a tremare violentemente. Jeremia Smith uscì da casa e sparò un colpo in aria con il fucile a pompa “Ma che diavolo state combinando...?” Poi non disse nient'altro, perché all'improvviso un fulmine cadde dal cielo, liquefacendolo. I due ragazzi accorsero per vedere, ma un cerchio di edera infuocata li circondò.
“Che facciamo Alex?” domandò Becky in tono squillante “Che facciamo?”
“Non lo so” disse Alex “Non lo so, proprio, forse dobbiamo... e dopo urlò dolorante “ Quelle visioni no, per favore”
Becky si avvicinò a lui e domandò preoccupata “Ancora quelle visioni?” lo scrollò vigorosamente “Che cosa vedi?”
Alex si mise le mani sulla testa e fu colpito da una serie di visioni molto forti, in cui gli angeli del Paradiso, i diavoli dell'inferno e le anime del Purgatorio perdevano ogni caratteristica e cadevano nell'oblio. Il mondo dei regni ultraterreni stava lentamente collassando e ritornò di nuovo in mente le torture causate all'arcangelo Hesediel. Alex era incredulo, come poteva un angelo sopportare tanto dolore per proteggere una sola persona? Forse perché era un angelo, se fosse stata un'umana si sarebbe arresa prima...Una totale abnegazione, era sorprendente. I due ragazzi si sentirono stritolare e a fatica riuscirono a salire in macchina. Ma fu sempre peggio. Becky si vide ricoperta da petali di fiori di cristallo vulcanico e Alex vedeva le anime catturate da Graziel, Alexia, Dunia e Iris all'interno del Limbo. Stavano continuando a reclutare nuove anime per sconfiggere Natael e Valeria, infischiandosene dell'equilibro. Becky cercò a tentoni la maniglia dello sportello, ma fu inutile. La rabbia del Purgatorio era immensa e la stavano provando tutta. Alex e Becky, come se qualcuno lo avesse suggerito, brandirono le loro spade di ametista e aprirono un portale di luce ed ombre, ricoperto di fiori di ciliegio e di geranio.
Dentro c'erano fate, centauri, sirene, cavalli alati, druidi, banshee, draghi di ogni tipo, grifoni, ippogrifi, mostri mutaforma, chimere, arpie e tante altre creature. Uscirono fuori, insieme a una donna dai capelli mossi color castano scuro e grandi occhi grigi.
“Finalmente” disse la donna misteriosa “ Finalmente avete deciso di essere dei veri prescelti”
“Chi siete?” domandarono Alex e Becky spaventati.
La donna sorrise con delicatezza, rilevando una dentatura perfetta e appuntita e disse “ Non intendo farvi del male, o giovani prescelti”
La donna misteriosa si spostò i capelli da un lato e disse “Chiamatemi Eve”.
Alex e Becky si guardarono stupefatti e fu Becky a prendere la parola “Chi siete in Purgatorio?”
Eve la guardò come una madre guarda un piccolo e disse affettuosa “Io sono la madre di tutti i mostri della mitologia” sospirò e disse “Mostri? Per me sono bellissimi”
Alex scosse la testa e domandò con voce afona “ Che cosa volete che facciamo?”
Eve lo guardò indulgente e disse “Sapete entrambi che quattro angeli caduti stanno rovinando l'equilibro tra i regni e che se non si farà qualcosa, tutto scompare”
Alex e Becky annuirono, ma non dissero nulla. Erano ancora troppo scossi per parlare. La donna scese dal suo cocchio dorato e si avvicinò a loro. Apparentemente poteva avere intorno ai 29 anni, ma nei suoi occhi c'era saggezza. Anche i mostri si erano inchinati al suo cospetto.
“Comodi, piccoli miei” disse Eve in tono affettuoso “La mamma vi promette che le vostre sofferenze finiranno e i cattivi saranno puniti”
Tra i mostri scoppiò un’ovazione generale. Becky li guardò incuriosita e si soffermò a guardare le ferite. Anche loro stavano soffrendo.
“Come potete notare” disse Eve triste “I miei piccoli stanno soffrendo e voi siete gli unici a poterli salvare” si fermò e disse “ Avete ricevuto in dono una spada d'ametista... Usatela per aprire un portale che vi condurrà in una radura, lì troverete il modo per aiutare il Purgatorio”
“Non potete dirci di più?” disse Alex deluso.
“Potete aprire il portale solamente quando ci sarà un'eclissi di luna viola” disse Eve enigmatica e risalendo nel cocchio dorato “Ho piena fiducia in voi”
E stava per andarsene, quando Becky la fermò “ Eve aspetta”.
Eve si girò e le sorrise “Che cosa c'è, prescelta?”
Becky si stropicciò le mani e per un pò non seppe cosa dire, poi l'illuminazione “Come fai a sapere che siamo noi i veri prescelti?”
Eve non rispose e poi ordinò secca “Figli miei all'attacco”.
Alex e Becky si strinsero per proteggersi, mentre una miriade di mostri si preparavano a combatterli. Gli ippogrifi e i grifoni erano già in volo. La chimera sputava fuoco, così come i draghi in volo. Le sirene stavano provocando delle tempeste tropicali. Erano spacciati.
“Becky ma non potevi stare zitta?” disse Alex infuriato.
“Io volevo solo sapere perché aveva scelto noi” si difese Becky “Non pensavo che si sarebbe arrabbiata”
Alex sbuffò e dopo si mise davanti a Becky per proteggerla. I mostri erano a un passo da loro, stavano andando incontro alla morte più orribile, quando all'improvviso successe una cosa strana. I mostri s'inchinarono di fronte a loro.
Eve sogghignò di fronte allo sguardo stupito dei due “Se voi non fosse stati i veri prescelti, a quest'ora i miei piccoli vi avrebbero sbranato” e poi disse senza nessuna gioia “E io non li avrei fermati”
Becky deglutì ed Eve ne approfittò per darle un bacio in mezzo alla fronte “Ma fortunatamente siete voi i prescelti e so che non mi deluderete”.
I due ragazzi non risposero e vennero abbracciati da tutti i mostri. I loro abbracci non erano così terribili come si aspettavano, erano abbracci dolci e pieni di affetto. Eve li guardò intenerita.
“I miei piccoli vi daranno tutto l'aiuto possibile “disse Eve “ Che il Purgatorio sia con voi”.
Le fate ridacchiarono e ricoprirono Alex e Becky di polvere magica, poi il portale di luce ed ombra,ricoperto da fiori di ciliegio e geranio si chiuse con un sibilo ed Eve scomparve.
“Mi sa tanto che non possiamo tirarci indietro” disse Alex intimorito.
Becky annuì e poi insieme guardarono la pozzanghera che era stato il signor Jeremia Smith.
“Per una volta ti do ragione” disse Becky, poi disse in tono pratico “Andiamo”
Alex guardò il cadavere liquefatto di Smith e disse “ E di lui cosa facciamo?”
Dal nulla spuntò una voce che disse “Ritornerà in vita, appena finita l'avventura”
Poi i due ragazzi si rimisero in macchina e si allontanarono in tutta fretta dalla tenuta del signor Smith.
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10-24 agosto 2012 ore 15.30 Sea Haven Casa Drake ***


Buongiorno a tutti,
ecco il decimo capitolo di "Crystal Spume"...Dopo aver visto Alex e Becky essere scelti da Eve come prescelti del Purgatorio, in questo capitolo ritornano le sorelle Drake e Hannah comprenderà quello che deve fare..Ma non vi anticipo nulla...Ancora grazie a coloro che la leggeranno, la recensiranno, la metteranno nelle seguite, ricordate, preferite, a tutti coloro che mi hanno messo come autrice preferita (grazie *-*) :) Buona lettura :) Gabrielle :)


24 agosto 2012 ore 15.30 Sea Haven Casa Drake
 “Stai bene?”
Hannah Drake si rizzò a sedere e annuì. Dopo un viaggio massacrante in aereo e avere smaltito il jet-lag, era contenta di vedere le sue sorelle e anche quel rompiscatole di Jonas, che sbuffò, ma non disse nulla. Era troppo cocciuto per ammettere che era preoccupato per lei... Avrebbe voluto che dimostrasse il suo amore per lei. Sorrise tra sè e sè e si preparò alle domande incalzanti delle sorelle. Era da un’eternità che non vedeva Sarah così in ansia.
“Ci hai fatto prendere un bello spavento” la rimproverò Sarah “Eravamo preoccupati”.
“Me la sono cavata Sarah” disse Hannah “Fortunatamente non era così forte”.
Poi prese una ciottola di marmo verde e bevve un pò il filtro che Libby aveva preparato. Fece una smorfia e disse in tono acido “Libby ma un pò di miele no?”
“Non fare la bambina Hannah e bevi” disse Libby in tono bonario.
Facendo una linguaccia, si costrinse a ingoiare il liquido medicamentoso. Poi si fermò a fissare le sue sorelle che aspettavano impazienti. Joley disse “Avanti non puoi tenerci sulle spine”.
Hannah esitò “ Mi hanno detto che io sono la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo”.
A quelle parole tutte le sorelle impallidirono e Sarah disse titubante “Ma non esistevano da parecchio tempo..Possibile che..” poi si perse nelle sue digressioni.
“Chi ti ha detto che eri tu la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo?” domandò Abigdail con freddezza.
Tra le sorelle era quella più scettica.
“Un arcangelo” disse Hannah “ L'arcangelo Gabriel”
Nessuno parlò per un pò e poi Hannah aggiunse “Mi ha detto che ho il compito di andare nei regni ultraterreni per accompagnare le anime, intrappolate all'interno della spada del cristallo vulcanico”.
Sarah guardò le sorelle e disse con voce solenne “ Libby prendimi il libro delle profezie”.
Libby annuì e subito dopo ritornò con un volume nero con iscrizioni in ametista e onice. La sorella maggiore sfogliò con reverenza il libro antico, di circa 1000 anni, e dopo arrivò. Sapeva che tutte le sorelle pendevano dalle sue labbra e schiarendosi la voce lesse:
Nell'ottavo mese,
nella città dal passato olandese,
s'innalzerà un muro d'acqua,
con anime intrappolate,
petali di cristallo vulcanico,
e dagli inferi verrà un angelo,
il comandante delle annunciazioni,
a prendere con sè la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo”
Sarah finì di leggere e fissò le sue sorelle. Hannah era esterrefatta, tutto quello che Sarah aveva letto, si era avverato “La profezia è esatta”.
“Vuol dire che c'è stato tutto questo?” domandò Elly “Sei tu allora?”
Hannah annuì “Sono io”
Per un pò nessuno di loro parlò. La rivelazione era troppa importante, per fare certe battutine ironiche. Libby disse un pò imbarazzata, stringendo il pentolino con la pozione “E chi lo avrebbe mai sospettato?”
“Tu cosa hai intenzione di fare?” domandò Kate con fare inquisitorio.
Hannah giocherellò con I capelli e disse “Io accetto questo destino. L'equilibro tra I regni ultraterreni è troppo importante”
“Ne sei veramente sicura?” disse Sarah in tono dubbioso “è da parecchio tempo che non si sente parlare di una Signora delle Sette Luci del Crepuscolo...potrebbe essere pericoloso”
Hannah annuì e disse “Se non faccio qualcosa, l'equilibro potrebbe rompersi”
Sarah non disse nulla e poi la abbracciò “Stai attenta mi raccomando”.
“Sore, gli angeli e i demoni dovranno temermi” disse Hannah in tono ironico.
Kate le se avvicinò e commentò “Sei sempre la solita temeraria”.
“Sai come è il pericolo è il mio mestiere”
“Mi prometti che starai bene e che ti riguarderai e che...” disse Libby preoccupata.
“Sì, non ti preoccupare” disse Hannah tranquillizzandola “Mi porterò anche la maglietta della salute... anche se all'inferno farà caldissimo”.
“Non sei divertente” disse Libby un pò offesa “Io lo dico per il tuo bene”
“Ed io lo dico solo per non farti preoccupare” disse Hannah “So benissimo che non è un viaggio di piacere, ma lo devo fare” poi l'abbracciò calorosamente “Starò attenta”
“Dai un calcio negli stinchi a quattro diavoli da parte mia” disse Joley in tono feroce.
“Sarà un vero piacere” disse Hannah in tono deliziato.
“Raccontami tutto dopo” disse Elle con l'entusiasmo nella voce.
“Vi farò un resoconto così dettagliato che potreste scrivere un racconto” disse Hannah, strizzando gli occhi in direzione di Kate, la scrittrice di casa.
“Un libro sul Supernaturale” sospirò Kate “Sarebbe un sogno”.
Poi le sette sorelle si voltarono verso Jonas che aveva ascoltato, senza dire nulla, bevendo il suo caffè e sbiancando ad ogni parola. Per un pò non disse nulla, la preoccupazione bloccata in gola.
Cosa?” disse Jonas intervenendo “No, non ti azzardare”
“Oh Jon, non ho bisogno che tu mi tieni la manina”disse Hannah ironica “So camminare, anche senza rotelle”.
Il poliziotto di Sea Haven, sbatté una tazza con il thè alle fragole e disse “Dannazione Hannah”.
Hannah rise sotto i baffi e non disse nulla. La divertiva un mondo farlo incavolare. Sarah diede un colpetto di tosse “Hannah è meglio di smetterla”.
“No” disse Hannah cocciuta “Mi diverte troppo”.
Sarah, Elle,Joley, Kate, Abigdail e Libby la guardarono incredule e ad un certo punto Jonas disse arrabbiato “Fai come vuoi. Che tu ti possa perdere e non ritornare mai più”.
“Jonas” disse Sarah in tono di rimprovero.
Ma l'uomo sbatté la portafinestra e si allontanò di tutta fretta. Sarah era convinta che sarebbe ritornato nei suoi passi. Hannah fece una smorfia e disse nervosa “Che cosa devo fare secondo voi?”
Le sorelle guardarono Sarah che disse “è da molto tempo che non c'è una Signora delle Sette Luci del Crepuscolo che accompagna le anime all'interno dei regni ultraterreni”.
“Come dovrei svolgere il mio ruolo?” domandò Hannah incuriosita.
Sarah sfogliò le pagine del grosso libro antico e trovò il pezzo interessato. Fece un fischio tra se e se e cominciò a leggere.
Qualora la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo,
accetterà il suo destino,
prestabilito,
che faccia una danza quando l'astro argenteo,
si nasconderà nelle nuvole,
e nelle sue mani comparirà una fiaccola,
portale dei regni”
“La fiaccola divina” sussurrò Kate in tono mistico “è un oggetto molto sacro”.
Sarah si schiarì di nuovo la voce e continuò “E l'arcangelo che l'ha chiamata al sacro volere, sia lui a scortarla tra i regni e il cielo”.
“Quindi Gabriel sarà il mio custode?” disse Hannah emozionata.
“Sembrerebbe proprio di sì” disse Sarah sorridendo “Avrai un'avventura con Gabriel in persona..Ti invidio un pò Hanna”
“Quando sarà l'eclissi?” domandò Libby.
Abgdail diede un'occhiata al calendario lunare ed esclamò “La prossima eclisse sarà venerdì 31 agosto 2012 ore 22.30”
“Sarà un appuntamento che non mancherò” disse Hannah “Gabriel sto arrivando”.
Jonas da dietro la porta finestra sussurrò “ Amore, non andare, o ti perderò per sempre”.



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Capitolo 11
*** Capitolo 11-25 Agosto 2012 ore 2.30 Casa Winchester ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi l'undicesimo capitolo di "Crystal Spume"...in questo capitolo abbiamo i bros e le compagne interagire con Ruby..Non vi anticipo nulla...Vi auguro buona lettura e grazie ancora a chi la sta leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite, ricordate, preferite e da recensire e a chi mi ha messo come propria autrice preferita :) Gabrielle :-)


25 Agosto 2012 ore 2.30 Casa Winchester
Ruby stava guardando con aria di superiorità le persone che si trovavano nella stanza e saltellando sul letto strizzò l'occhio a Violet “Tu non sembri la solita ragazza che di solito frequenta Dean”.
Ci fu un momento di imbarazzato silenzio e nessuno dei presenti si azzardò a parlare. Poi Dean Winchester si avvicinò con aria bellicosa.
“Bè che cosa c'è?” disse Ruby sorridendo “Ho detto la verità. Dovresti essere contento”
Sam trattenne le mani...la voglia di picchiarla era davvero forte, ma Christine lo bloccò e disse in tono fermo “Lo fa per provocarci, non starla ad ascoltare”
“Per una volta sono d'accordo con l'angioletto”disse Ruby impertinente “A cuccia tigre”
“Io la strozzo” disse Sam sibilando.
“Almeno io non frequentavo demoni” rimbeccò Dean in tono acido e dopo disse “ Scusa Sam”.
Sam liquidò l'argomento con un vago gesto della mano “Non importa Dean, la colpa è stata mia”.
“Che bello vedere il brotherly love” disse Ruby in tono ironico “Mi fate commuovere, se continuate così, potrei avere il diabete”
“Quasi quasi rimpiango Damon e la sua voglia di bere il mio sangue” disse Violet ironica.
Ruby volle replicare ma non potè dire alto che il fratello minore la prese per la giugulare e la sbatté nel muro. Ruby sorrise sorniona “ Calmati tesoro, o Christine potrebbe pensare che siamo amanti”
“Io e te” disse Sam senza gioia “Preferisco cantare all'inferno”
“Saresti il mio cantante preferito”
Poi Ruby si azzardò a guardare Christine. Sorrideva, ma nel suo sorriso c'era la minaccia. Aveva le dita in posizione e la morte da parte di un arcangelo non era delle migliori. Si sistemò la camicetta nera a sbuffo e si sedette.
“E allora che cosa vuoi?” disse Sam in tono aggressivo.
La ragazza demone si spostò la lunga massa di capelli castano scuro, sbatté gli occhi e sorrise.
“Sammy, sammy, non ti fa bene essere così aggressivo” disse Ruby in tono canzonatorio “ Fa male al cuore”.
Christine scosse la testa, infastidita. Più stava e più aveva voglia di ucciderla. Al diavolo essere l'arcangelo della giustizia e della misericordia.
“Meno chiacchiere e più fatti” disse Dean in tono spiccio “ Parla e prima posso rispedirti all'inferno”.
“Spero in prima classe” disse Ruby “Sai ho molte esigenze”.
Dean fece un sorriso minaccioso e dopo Christine alzò le braccia e disse in tono stanco “Sta commedia può finire?”
“Ma io adoro essere teatrale” disse Ruby.
“Parla” disse Sam arrabbiato.
“Allora voi sapete tutti quanti, il regno del paradiso, del purgatorio e dell'inferno sono in bilico, a causa del lavoro di quattro angeli caduti e il boss non è molto contento”
“Immaginiamo” dissero Christine, Violet, Dean e Sam ironici.
“Per ripristinare l'equilibro devono esserci sia i prescelti del paradiso, del purgatorio e dell'inferno”
“Che originalità” disse Dean in tono caustico.
“I prescelti del Purgatorio sono stati scelti da Eve, il prescelto dell'Inferno è Lucifero, i prescelti del Paradiso siete voi”
“Puoi ripetere?” disse Dean esterrefatto “No, avevamo appena finito...”
“Spiacente di darti una brutta notizia” disse Ruby, senza essere dispiaciuta “Hai fatto un sogno di recente Chris?”
“Uno ora” disse Christine senza gioia “ Tu come fai a saperlo?”
“Come ancella dell'inferno sono dotata di preveggenza” disse Ruby dandosi aria di superiorità “E so anche hai visto la battaglia tra Alexia e Natael, Valeria che apre il portale di fuoco ghiacciato per imprigionare gli angeli caduti dopo la loro sconfitta, la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo per guidare le anime all'inferno, al paradiso e al purgatorio, come un Novello Virgilio”.
“Dimmi che si sta sbagliando” disse Sam implorante.
“No” disse Christine arrabbiata “Ruby ha ragione”.
La ragazza demone saltellò tutta contenta e disse esultando “ E vaii.. Ruby l'ancella dell'inferno 1-La squadra del Paradiso 0”
“Odio quanto fa così” disse Dean furibondo.
“Bravissima, vuoi un premio?” disse Christine ironica.
“No” disse Ruby in tono serio “Sono qui a dirvi che per evitare l'incrinarsi dei regni ultraterreni dovete accettare questa spada”.
E fece vedere una spada di onice e di diamante, lavorata finemente, con l'elsa decorata a forma di arcangelo con le ali spalancate. Christine si sporse in avanti e rabbrividì. Violet le fu accanto e disse preoccupata “Tutto bene?”
Christine guardò con occhi nuovi e urlò “No, questa spada no”.
Era la stessa spada, la stessa spada che aveva asportato il cuore al suo caro Haniel e lei non poteva utilizzarla. Si girò verso lo specchio e si vide come un arcangelo dai capelli castani, occhi castani, che dispensava amore. E lei doveva usare la stessa spada.
“Io non utilizzo la stessa spada che ha ammazzato il mio migliore amico” disse Christine furiosa “Scordatelo”.
Ruby sbuffò “Ma quanto la fai tragica. L'equilibro è tutto”
“E da quanto ti interessa l'equilibro?” domandò Dean ironico.
Violet guardò Dean con ammirazione e dopo disse a Christine “ La spada ha ucciso Haniel?”
Christine annuì e gettò la spada ai piedi del letto. E successe una cosa strana, una luce potentissima esplose e una figura di arcangelo uomo si palesò. Aveva circa 26 anni e gli occhi erano del colore del miele baciato dal sole. Violet perse un colpo al cuore, era il più bell' arcangelo che avesse mai visto. Dean fece un colpo di tosse. Hesediel si avvicinò alla figura e non stette a sentire Ruby che diceva “ E poi dicono a me che sono teatrale”
L'arcangelo raccolse la spada e la donò a Christine “ Tieni”.
“No” disse Christine “Non me lo puoi chiedere”.
“Non ti puoi prendere la colpa della mia morte” disse Haniel triste “Ti stai punendo troppo e tu lo sai che non fa bene al bimbo, Hesy”.
L'arcangelo della giustizia e della misericordia toccò le mani intangibili del suo migliore amico e negò “Non me lo chiedere”.
“Se tu usi quella spada, avrai salva la vita di tutte le persone che ami” Haniel stava cercando di convincerla con la sua voce “Non hai fatto 1000 anni di sofferenza per niente”.
Strizzò l'occhio a Violet e disse in tono dolce “Posso guardare nel tuo cuore e adesso capisco perché Hesediel ti ha scelto come protetta...Anche la persona che è il mio vessillo è d'accordo”
Violet non seppe cosa dire, imbarazzata dal complimento dell'arcangelo dell'amore.
Christine deglutì e spalancò le ali. Nella terza e quarta ala c'erano I segni dei morsi delle arpie e dei cerberi. Haniel le diede un'occhiata e disse “Guarisco”.
Una potente luce rosa la avvolse e Christine si sentì in paradiso. Violet rimase colpita dal fenomeno e Sam era contento di vedere Christine contenta. Haniel si staccò da lei e disse “Io sono fiero di te”.
“Mi dispiace” disse Christine triste.
Poi l'arcangelo si avvicinò a Violet. La ragazza sbatté gli occhi, quell'arcangelo le dava un effetto strano..Le ricordava le serate passate prima di incontrare Christine/Hesediel, quando alla luce della luna piena scriveva le sue avventure, dopo aver cacciato un mostro...Le ricordava il piacere della lettura, il sublime piacere della poesia racchiusa nella scrittura.. Haniel le baciò la fronte, dolcemente “Tic-toc, il cuore batte forte, tra i ricordi passati, futuri e presenti, sbiadisce le memorie, ma non la tua essenza” sorrise e l'abbracciò “Rimani come sei Violet e non cambiare mai”
“E tu proteggila” disse in mò di avvertimento a Dean.
“è nelle mie priorità” disse Dean serio. Haniel si girò verso Sam e disse “Abbi cura di Chris”.
“Contaci” disse Sam.
Poi scomparve con una profusione di viole e rose selvatiche. Non appena scomparve Ruby fece finta di vomitare “Meno male, altrimenti poteva essere la mia fine”.
“Sarebbe stato un sogno” disse Dean esasperato “ Cass maledetto stronzo dove sei?”
“Mi dispiace deluderti, ma il tuo amante è a fare un'altra cosa” disse Ruby in tono annoiato.
“Io questa la uccido” sibilò Dean.
“Che cosa dovrei fare con questa spada?” domandò Christine innervosita “ Diccelo e poi sparisci dalla nostra vista”
“Con vero piacere” disse Ruby “La spada vi servirà per aprire un portale di luce che vi porterà nel luogo dello scontro”.
“Tutto qui?” disse Violet incarnando un sopracciglio “Ti sei sprecata”
Ruby ringhiò “Stavo continuando a parlare, piccolo essere inutile”.
Fu un momento e sia Christine che Dean l'agguantarono, la stessa furia negli occhi ed entrambi sibilarono “Dammi una buona ragione per non ucciderti e rimandarti nel posto dove sei destinata”
“Due cavalieri che combattono per te” disse Ruby “Lodevole”.
Poi Dean la colpì con un pugno così forte da farle cadere i denti e Ruby sghignazzò “Bel colpo” si riprese e disse “Per sconfiggere Alexia, Dunia, Iris e Damien avete bisogno di due ragazze esperte in mitologia celtica”
“Come si chiamano?” dissero.
“Romina e Paola” disse Ruby con non curanza “Alla prossima ragazzi, offro io”
Poi scomparve. Dean diede un calcio all'armadio e disse “Odio essere un cacciatore ora”.
Nessuno tentò di correggerlo.




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Capitolo 12
*** Capitolo 12-27 Agosto 2012 Golden Gate Bridge- San Francisco ore 6.35 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il dodicesimo capitolo di "Crystal Spume"..Nel precedente avevamo visto Ruby parlare con Christine, Violet, Dean e Sam e indicarli come prescelti del Paradiso .In questa troviamo Cass alle prese con il dialogo tra Natael e Valeria Guascon..Ma non vi anticipo nulla :) Vi auguro buona lettura e ancora grazie infinite a tutti coloro che la leggono, la recensiscono, la mettono nelle seguite/ricordate/preferite/da recensire, a chi mi mette come propria autrice preferita :) Gabrielle :)


27 Agosto 2012-Golden Gate Bridge- San Francisco ore 06.35
Si era appena alzato il sole nella caotica San Francisco e l'unico rumore che si sentiva, era il traffico insostenibile. Già a quell'ora c'erano numerose macchine e l'aria stava diventando irrespirabile. Un uomo dai cap

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Capitolo 13
*** Capitolo 13-28 Agosto 2012-Biblioteca Comunale di Londra ore 18.45.00 Sezione Mitologia ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il tredicesimo capitolo di "Crystal Spume"..Nel precedente capitolo avevamo visto Castiel interagire con Natael e Valeria Guascon, due angeli spagnoli...In questo capitolo invece troviamo Lucifero in biblioteca (l'impiegato sbaglia il cognome di Lucifero talmente è sbadato) e avremo la conoscenza di due nuovi personaggi..Ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la stanno leggendo, recesendo, mettendo nelle seguite, ricordate, preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo come autrice preferita :) Gabrielle :-)


28/Agosto 2012- Biblioteca Comunale di Londra ore 18.45.00 Sezione Mitologia
“Buongiorno” disse un uomo dai capelli castano biondo e occhi azzurri in tono amabile, facendo comparire misteriosamente un foglio di pergamena, con una scrittura molto elaborata “ Sto cercando questo libro, si intitola “I misteri della guerra e della pace, tra Morrigan e Baldri, Edizione Angeli e Demoni” tamburellò le dita e disse in tono ironico “Possibilmente entro la fine della giornata, ho un Apocalisse da fare”.
“Si si” disse l'impiegato, non ascoltando minimante il visitatore” Dicono tutti così”.
Lucifero schioccò le dita e lo schermo del computer andò in mille pezzi. L'impiegato girò intorno al computer, per vedere se c'era un corto circuito, ma poi misteriosamente il computer ritornò al suo posto. L'uomo deglutì, un pò spaventato e finalmente ebbe la decenza di guardare Lucifero in faccia. Anche se non fu molto piacevole. L'impiegato rivide tutte le sue cattive azioni e sembrava che il misterioso visitatore fosse a conoscenza di tutte le sue malefatte e fosse molto soddisfatto. Con un sospiro spostò mal volentieri lo sguardo dal video che stava guardando e disse con voce strascicata “Date qui”
Lesse il titolo del libro da cercare e disse annoiato“Chi lo cerca?”
Lucifero sorrise in tono affabile, trattenendo a stento la rabbia e la voglia di fare vedere a quella specie di essere chi era veramente “Sono il dottor Lucifer HellRiver sono un docente di Teologia Angelica e Mitologia, sto cercando questo libro per fare un seminario nel Collage di Oxford”fece una pausa e disse in tono affascinante “Ma per gli amici mi chiamo Lucy”.
“Interessante” disse l’uomo in tono scialbo “Controllo subito”.
“Faccia con comodo” disse Lucifero con sarcasmo “Tanto mi divertirò un mondo con te all’inferno”.
L’uomo accese di nuovo il computer, cancellò le tracce del video e si introdusse nel programma di ricerca, con una lentezza esasperante. L’angelo caduto mosse nervosamente la mano sinistra verso la spada di ombre che si trovava nella cintura e desiderò quasi quasi di scontrarsi con Michele. Almeno con lui non ci si annoiava. Aspettò ancora un pò e dopo finalmente l'impiegato prese la parola.
“Un libro che parli di Mitologia Celtica, in cui si parli della Piuma di Morrigan, della Freccia di Baldri e della Creature del Purgatorio” disse l'impiegato guardando l’uomo di fronte a sé “Non esiste questo libro in archivio, molto probabilmente avete sbagliato titolo”.
“Controlli bene” disse Lucifero, tamburellando le dita.
Per un po’ si sentì solo il bibliotecario che batteva velocemente i tasti al computer e l’atmosfera si fece pesante. Gli studenti, che stavano studiando in quel momento, gettarono un'occhiata al misterioso professore e fu in quell'istante che la maggior parte della gente cominciò ad avere attacchi cardiaci e attacchi d'ansia. Non sopportava che gli esseri umani, quelli che lui considerava aborti, fossero interessati a lui. Gli studenticominciarono a urlare dal dolore e dalla paura, alcuni si misero le mani ai lati della testa, in preda a un forte mal di testa, con conseguente emorragia al naso, altri si piegarono per un forte mal di pancia e cominciarono a sputare sangue. Tutti gli studenti erano in preda a un’epidemia improvvisa.
“Non c'è di meglio che sentire le loro urla” gongolò l'angelo tra sè e sè.
Ma cosa succede?” domandò l’impiegato spaventato “Cos’è tutto chiasso?”
L’uomo sorrise in tono misterioso” Nulla d’importante, continui a cercare il mio libro”
Lo vedo molto determinato” disse l’impiegato in tono perspicace e dopo disse imbarazzato, vedendo l’espressione del professore “Ok, non parlo più”
“Sarà meglio” disse Lucifero in tono duro “Ho qualcosa da fare “.
L’impiegato deglutì...non aveva mai incontrato un tipo come Lucifer Smith. Era affabile, alla mano, uno di quei tipi molto colti che sapevano molte cose, ma che avevano un segreto diabolico nelle vene.
Non sopportava minimamente che quei esseri lo guardassero, dovevano abbassare lo sguardo e implorare la sua pietà. Tra poco avrebbe duellato con il suo caro fratellino e finalmente avrebbe vinto. Si avrebbe avuto la sua rivincita e avrebbe regnato l'Inferno.
Dovevano solo strisciare ai suoi piedi. Poi si accorse che due ragazze non erano crollate. Li guardò stupefatto. Una aveva i capelli nero corvino, corti fino alla nuca, con una frangetta e occhi di un verde brillante e teneva in mano un libro sui Druidi. L'altra aveva i capelli color castano chiaro, occhi castani e sorrideva, scrivendo su un forum. Lucifero ebbe il tempo di guardare il sito, color nero, con un logo tutto celestiale e dopo la sua attenzione si spostò verso l'impiegato lumaca.
La ragazza più giovane disse “è arrivato”
“L'ho visto” disse l'altra, battendo i tasti nel computer portatile “Mi sarei aspettata un giorno che lui veniva..Spero tanto che arrivino i Winchester prima o poi”
“Tu pensi che arriverà anche Hesediel?”
“Certo Remi, non preoccuparti”
“Vorrei che fosse così” disse Remiel sospirando e scoccò un'altra occhiata a Lucifero “Spero che tu abbia ragione Eliana”.
Poi decisero di non parlare più. E lo stettero a guardare, abbastanza guardinghe. Lucifero s'interrogò... Che fossero degli angeli nascosti?
L’angelo caduto sbuffò, ma proprio a lui doveva capitare un incompetente del genere? L’impiegato della biblioteca cercò tra i vari documenti di Microsoft Access e scosse la testa.
“Non esiste”
Lucifero dovette trattenere un moto di rabbia e guardò con un sorriso storto l’impiegato, che ebbe la buona decenza di tremare di fronte a lui. L’impiegato deglutì e disse tentennando “Mi dispiace signore”.
Lucifero gli scoccò un’occhiata furibonda ma quando parlò, fu stranamente affabile “Non ti preoccupare, capita a tutti di sbagliare”.
L’impiegato sospirò lieto e continuò a battere al computer. Poi cominciò ad avere un dolore al braccio, annaspò, rovinò per terra e spirò. Si sentirono le urla e l'angelo caduto rise. Questa era la punizione per chi lo aveva deluso. Lucifero alzò la testa e captò il sentore di due angeli che custodivano il sacro sapere della biblioteca. Ma chi potevano essere? Girò tutte le persone, fino a quando non ritornò a guardare le due ragazze e le riconobbe per quello che erano. Le due ragazze si misero accanto a uno scaffale di Mitologia Celtica e si misero in una posizione di difesa. Si avvicinò a loro e disse “Non si saluta un fratello che ritorna dopo tanto tempo?” si girò a guardare Remiel e disse deliziato “Remiel, ma cosa hai fatto, hai cambiato vessillo? Ti trovo in forma”
“Non sei il benvenuto” disse Remiel furibonda “Non avrai il nostro aiuto”.
E dalle mani si formò un fulmine che lo avvicinò pericolosamente al Creatore dell'Inferno.
“Remiel” disse Lucifero in tono mellifluo “Lo sai bene che nostro Padre vuole che ci vogliamo bene, perché tanto astio nei miei confronti?”
“Forse perché sei un arrogante bastardo” disse Remiel.
Lucifero si mise una mano sul cuore e disse quasi commosso “Sono contento che sono nel nostro cuore..Anche tu vuoi entrare nella categoria “Gli amici dell'inferno?”
“Piuttosto faccio jogging con i cerberi e le arpie”.
“Sarebbero felicissimi” disse Lucifero contento “ So che ora vi fate chiamare Romina e Paola e che vi confondete tra questi esseri inutili “.
“Non sono esseri inutili” rimbeccò Remiel “Sono nostri fratelli”
“Potrei avere la glicemia alta” ridacchiò Lucifero ironico.
L'altro angelo finì di trascrivere la fanfiction, sbatte lo schermo del computer con rabbia e con delicatezza, e si decise ad affrontare Lucifero. La sua età era indefinita ed era una di quelli angeli che non avevano bisogno di un vessillo umano. Eliana. Risposta di Dio...La migliore bibliotecaria all'interno del Paradiso.
“Hai finito di disturbare?” disse l'altro angelo in tono seccato “Dicci cosa vuoi e dopo vattene dalla mia biblioteca”.
Lucifero si mise una mano sulla faccia e sorrise. Era da troppo tempo che non vedeva Eliana “ Da quanto tempo che non ci si vede Eliana, come va?”
La donna non sorrise e disse in tono ironico “Spero che mi perdonerai se non ti abbraccio calorosamente”.
“Ancora arrabbiata con me?” disse Lucifero in tono caustico “Ma era un gioco!”
Eliana finì di scrivere ed alzò le mani, mostrando le braccia escoriate e le ali di luce con piume nere e disse “Se per te era un gioco scalare l'Inferno a mani nude”
“Sono un'amante focoso” disse Lucifero sorridendo “Mi sono divertito con te.. anche se la mia preferita è Hesediel”
Al nominare Hesediel, Remiel ed Eliana si guardarono negli occhi, speranzose. Era da quando Hesediel, alias Christine Lilyane Moonshine, aveva lasciato il Paradiso che non si faceva vedere. Remiel l'aveva vista solo per un breve periodo all'aeroporto di Catania ed era convinta della sua missione. Proteggere Violet Gyselle CrystalLight, un essere umano.
Ricordò perfettamente le parole che aveva usato per difendere il suo ideale. Si commosse e si girò. Lucifero la guardò maligno e disse “Spiacente, interrompere questo momento pieno di lacrime e di teneri ricordi, ma ci sono dei regni da salvare”.
“A sentirti sembri davvero preoccupato per la sorte dei regni” disse Eliana furibonda.
“Sai come è, sono un sentimentale e ci tengo ai miei protetti”
Remiel ed Eliana si misero in posizione di difesa e dissero a una sola voce “Dicci cosa vuoi”
“Semplice” disse Lucifero “Un libro”
“Perché?” domandò Remiel sospettosa.
“Perché i regni stanno scomparendo” disse Lucifero in tono seccato “E se scompaiono, tutti quanti potremmo scomparire”
Remiel dovette trattenere un moto di rabbia e materializzò tra le sue mani un libro verde con le pagine consumate e lo consegnò a Lucifero. L'angelo caduto lo prese ma il libro cominciò a infiammarsi e a ricoprirsi di essenza angelica. Lo buttò a terra con un calcio e il libro cominciò a sibilare la storia di Baldri e la Piuma di Morrigan.
“Che cosa succede?” disse Lucifero furioso.
Remiel ed Eliana si guardarono negli occhi e mentre stavano per rispondere, arrivò un uomo dai capelli castani e occhi grigi che si avvicinò e disse ironico“Si inizia la festa senza di me?”
Emanava l'essenza guerriera del Paradiso e le due bibliotecarie si resero conto che era Michele, l'arcangelo guerriero del Paradiso.Era da un pò che non lo vedano.
“Michele” dissero Remiel ed Eliana.
“Salve sorelle” disse Michele affabile “Lucifero il solito galantuomo vedo”
“Stavo trattenendo queste gentili donzelle” disse Lucifero ironico.
“Mi immagino” disse Michele sarcastico “Anche tu per il libro che parla della Freccia di Baldri e la Piuma di Morrigan?”
“Mi conosci fratellino” disse Lucifero “Sono un tipo che adora le storie antiche”
Michele prese il libro e sentì le fiamme dell'Inferno. Lo guardò dubbioso e disse “Dovremmo aspettare l'arrivo dei Winchester e delle due cacciatrici”
Lucifero sbuffò e disse “E io dovrei rischiarare di vedere l'Inferno scomparso?”
“Non fai pietà a nessuno” disse Michele alzando la spada “A sentirti, sei un sentimentale”
E fece scintillare la lama di luce, la sua spada. Lucifero alzò ridacchiando la spada e incominciarono a duellare. Eliana interruppe tutto con un urlo “Fatelo fuori, qui si viene per studiare e per la conoscenza, non per I vostri duelli”.
Michele annuì un pò rabbuiato e si staccò una piuma dalle ali. La consegnò nelle mani di Remiel e disse “Utilizzala per chiamarci quando Dean e Sam saranno qui”
“Mi raccomando con largo anticipo” disse Lucifero ironico “Mi devo fare bello”
Poi scomparvero in una profusione di luce e di ombre. Remiel sospirò e disse a Eliana “E chi lo avrebbe mai detto?”
Eliana mise le mani sul tavolo e sospirò “Spero solo che tutto vada bene”
Nella biblioteca c'era solo il silenzio. Gli studenti, ripresi dall'attacco, stavano studiando in silenzio. Non avevano più voglia di guardare nessuno. Non si poteva dare torto.



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Capitolo 14
*** Capitolo 14-28 Agosto 2012 ore 23.30 Spagna...Discoteca ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il quattordicesimo capitolo di "Crystal Spume", in questo capitolo vedremo Damien di Angel o Demonio, interagire con Lucifero e Michele...Ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle preferite/ricordate/seguite e da recensire :) Grazie ancora ;) Gabrielle


28 Agosto 2012 ore 23.30 Spagna..Discoteca...
Oooh, do you know what you got into?
Can you handle what I’m about to do?
‘Cause it’s about to get rough for you
I’m here for your entertainment
Oooh, I bet you thought that I was soft and sweet
‘Ya thought an angel swept ya off ya feet
Well I’m about to turn up the heat
I’m here for your entertainment.

La musica ad alto volume della discoteca disturbava Damien, che era lì per catturare la seconda anima, necessaria per rafforzare la spada di cristallo vulcanico. Tutti danzavano al ritmo della canzone di Adam Lambert, For your entertainment, più o meno con grazia. E lui era per lavoro. I prescelti del Paradiso erano stati scoperti e il tempo stava scadendo.
Si lasciò cadere su uno sgabello e un barman s'avvicinò a lui “Posso offrirle qualcosa?”
“Sì” disse Damien sconfitto “ Un mohito per favore”.
Il barman si mise di spalle e cominciò a preparare il cocktail. Damien si mise le mani sconfortato, come avrebbe fatto a scoprire un'anima da utilizzare? Il barman finì di preparare il cocktail, lo diede distratto a Damien e si rivolse a una donna dai capelli castani sfatti che disse singhiozzando “Un Bloody Mary e un Angelo Azzurro”.
“Ancora una volta lui?” disse il barman arrabbiato “Lo sai che non deve più toccarti Stephanie”.
La donna vuotò I due bicchieri in simultanea, barcollò un pò nello sgabello, mosse la testa e disse “Dice che sono brutta, che sono invecchiata..”
“Tu invecchiata?” domandò il barman shockato “Gli sono invecchiate...” si morse le labbra “Non voglio dire parole che ti possano ferire, ma sappi che andrò a ucciderlo se ti fa qualcosa”
“Grazie” balbettò Stephanie “Grazie Micheal”
Il barman strizzò gli occhi a Stephanie e lanciò un'occhiata d'avvertimento a Damien. Sì era abbastanza triste e demoralizzata per costituire un'altra parte della spada. Spostò delicatamente lo sgabello e ordinò “Un bicchiere di crema di whisky per la signora”.
La donna lo guardò un pò sconvolta “Sarò vecchia, ma non sono una ninfomane”
“Ha bisogno di un amico” disse Damien affabile “Beva”.
La donna prese il bicchiere e Damien prese le mani della donna. Stephanie si sentì le ginocchia molle, mentre il liquido stava scendendo pian piano nella gola e lo sguardo non si staccava dagli occhi verdi. Chissà perché era familiare...
“Tu vuoi che tutto il tuo dolore finisce” disse Damien con voce suadente “Io te lo posso dare”
“Io..” disse la donna incerta.
“Tu non vali nulla qui” disse Damien sempre con lo stesso tono “Ti atteggi a teenager, mentre in realtà sei solo una trentenne, che ora ha voglia di..”
“No” disse la donna scandalizzata, lasciando le mani e spezzando l'ipnosi “No, non lo pensare nemmeno, non pensare che io possa buttarmi tra le braccia di un adolescente come te”
Damien rise e il barman lo fulminò con un'occhiata “Sono abbastanza maggiorenne per te, bellezza”.
Stephanie prese la borsa fatta di perline e incespicò all'indietro, attirandosi lamentele e strillò “Stai lontano da me”.
“No” disse Damien avvicinandosi “Io posso far finire questa tua vita schifosa, vieni da me”.
Poi prese la donna lungo la vita. Dapprima Stephanie cercò di staccarsi, ma poi il bacio si fece intenso e si lasciò trasportare dal bacio. Il barman pulì un bicchiere e fissò I due che si baciavano. Poi si accorse che dal corpo di Stephanie si potevano vedere fiori di cristallo vulcanico e urlò “Lasciala stare”.
Damien non lo stette a sentire e il barman volle scavalcare il bancone per aiutare Stephanie ma non ce la fece. Il bancone s'infiammò, molta gente strillò per il panico, ma il ragazzo non se ne accorse minimamente, dove fare il suo lavoro. Gli importava solo della morte di Stephanie.
“Solo pace con me” stava dicendo Damien “Tu non meriti di vivere”
“Lasciami” mormorò la donna quasi senza fiato “Fammi andare via”
“No, rimani ancora un pò con me” disse Damien sorridendo “Addio tesoro”
E nel frattempo il dj stava mettendo Somebody Help Me dei Full Blown Rose. Che ironia. La donna stava morendo e ormai la sua pelle era ricoperta di fiori di cristallo vulcanico di colore azzurro scuro. Poi successe una cosa strana e Damien si ritrovò dall'altra parte della discoteca, sbattendo contro la gabbia dove le cubiste ballavano. Il demone scosse la testa e si rimise in piedi. Due uomini stavano aiutando la ragazza ad alzarsi e uno di loro disse “Va, è il tuo giorno fortunato”.
“Spero che ci incontreremo ancora” disse l'altro con un tono da dare I brividi “Potresti essere la mia dama di compagnia”
Stephanie balbettò qualche parola di ringraziamento e, barcollando un pò, uscì dalla discoteca, non dimenticando l'avventura di quella notte. Tutti erano stupefatti, dall'arrivo di quei due uomini misteriosi, uno dai capelli castano biondo e con gli occhi azzurri, l'altro con i capelli castani e occhi grigi. L'uno esprimeva la pace, l'altro la guerra, ma erano in sintonia, come se un tempo fossero stati fratelli.
“Così questa è una discoteca” disse l'uomo dagli occhi azzurri “Carina, la potrei mettere all'inferno”
“Smettila di far il buffone” disse l'uomo dagli occhi grigi “Dobbiamo fare il nostro lavoro, Lucifero”.
L'uomo sbuffò e Damien deglutì terrorizzato. La gente, dopo un momento di curiosità, ricominciò a ballare. Il ragazzo non credeva ai suoi occhi, davanti a lui c'erano Lucifero e Michele in persona. L'inferno e il Paradiso in persona. Due dei più potenti angeli che si fossero mai visti. Damien li guardò con occhi sbarrati e la bocca spalancata.
“Se apri ancora la bocca” sghignazzò Lucifero ironico “Potrebbero entrarti le mosche. Conosco un Cavaliere che farebbe al caso tuo”
“Lucifero, Michele” balbettò Damien spaventato.
“Ti aspettavi l'orso Balooo e Grande Puffo?” disse il Creatore dell'Inferno “Spiacente deluderti” diede un'occhiata alla donna che era appena fuggita e disse in tono malizioso “Mi dispiace che ho interrotto il tuo corteggiamento, giovane Casanova”
“Lucifero per una volta sii serio” disse Michele un pò esasperato.
“Che cosa volete da me?” disse Damien terrorizzato.
Michele fece scintillare la lama di luce e disse senza mezzi termini, nella voce tutta la potenza di essere un arcangelo che comandava le milizie angeliche “Che tu e la tua banda di angeli di serie C la smettiate di tormentare le anime per fare una spada di cristallo vulcanico”.
“Già posti come torturatori dell'inferno non c'è ne sono” disse Lucifero con tono falsamente meditabondo “Mi sa tanto che dovrò comprare un'inserzione sul giornale”
Damien li fissò sconvolto e poi riprese la sua solita baldanza”E se noi non obbediamo?”
“Potresti scoprire quanto fa male distruggere l'Inferno” lo minacciò Lucifero furibondo e fece scintillare la lama d'ombre.
“Potresti rompere l'equilibro tra Purgatorio, Paradiso e Inferno” disse invece Michele con voce grave “ E tutta la vita potrebbe morire”
“ Il paradiso, L'inferno e il Purgatorio” disse Damien ridendo e prendendo un fiore di cristallo vulcanico e schiacciandolo “Non esistono”
Michele non disse nulla e Lucifero fece roteare la lama d'ombra, finendo contro il fianco destro e perforando un rene. Damien si mise a carponi e sputò sangue, mentre tutto il suo corpo era scosso da una serie di fiamme e ricordi spiacevoli.
“Questa è una sensazione reale o falsa?”disse il Creatore dell'Inferno ironico “Potrei continuare, dimmelo tu... ho voglia di giocare”.
Poi Michele disse semplicemente “Basta ora”.
Il Creatore dell'Inferno con una smorfia tolse la spada dal fianco destro del giovane angelo caduto e scoppiò a ridere, vedendo come si affannava a cercare il sangue che non c'era.
“Oh adesso capisco perché gli angeli vi adorano”disse il Creatore dell'Inferno “Siete patetici”
Michele lo fulminò con lo sguardo e poi consigliò a Damien “Noi vi abbiamo avvertito. Non vi conviene fare arrabbiare i regni ultraterreni”
“ E tu cosa vuoi farmi?” disse Damien sfidandolo.
Michele fece roteare la spada di luce e lo colpì alla gola, pur non ferendo gli organi vitali e Damien vide il fuoco purificatore della spada dell'arcangelo custode e tutte le sue cattive azioni. Urlò e si tenne le mani sopra la testa, lamentandosi “Basta per favore”
“Se l'Inferno ti è sembrato tremendo, non immagini come è il Paradiso e il Purgatorio” disse Michele con un sorriso di minaccia “State giocando con il fuoco e i regni ultraterreni possono disintegrarsi da un momento all'altro”
Damien cominciò a respirare affannosamente... Aveva affrontato la rabbia del Paradiso e dell'inferno in contemporanea ed era stato orribile. Michele lo fissò dall'alto in basso, come un padre che ha appena rimproverato un figlio e la risata di Lucifero era peggio di mille coltellate dirette al cuore. Aveva visto la purezza del Paradiso e l'Oscurità dell'Inferno.
“Se no, mamma e papà possono fare male” disse Lucifero ironico.
Damien deglutì e poi li vide scomparire. S'inginocchiò a terra, la gente che lo ignorava, con le lacrime che scendevano nelle guance silenziose, sapeva bene che prima o poi l'inferno o il Paradiso si sarebbe accorto di loro e sarebbe stata la fine per loro. Maledizione ad Alexia, Dunia, Iris per la loro arroganza e maledizione a lui per averli seguiti. Perché quel giorno non aveva detto di no? Raccolse gli ultimi fiori di cristallo vulcanico e li mise in una fiala di cristallo viola. Non aveva intenzione di ricevere un fendente anche da Graziel.
Il cielo stava mutando in un colore azzurro chiaro e Damien vide che era arrivata l'alba. Sbatté gli occhi confuso, era passato così tanto tempo?
Cosa avrebbe riservato il futuro...Poi allargò le ali e dopo scomparve dalla discoteca, diretto da quella famiglia che non aveva scelto, ma che doveva subire. Non si poteva scegliere le famiglie.



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Capitolo 15
*** Capitolo 15-30 Agosto 2012 ore 00.45 ***


Buongiorno a tutti,
ecco il quindicesimo capitolo di "Crystal Spume"...Nel precedente avevamo visto una visita non molto amichevole di Lucifero e Michele a Damien..In questa vediamo i bros viaggiare sull'Impala con le rispettive compagne a casa di Bobby, scoprire cosa hanno di bisogno e con un risvolto anche romantico..Ma non vi svelo nulla :) Grazie a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite, ricordate, preferite e da recensire :) Buona lettura :) Gabrielle :) Ps: Le canzoni che ci sono nel capitolo sono unintended e Invicible dei Muse e I dreamed you di Anastacia :)


30 Agosto 2012 ore 00.45
La notte era inoltrata lungo la strada, dove l'Impala stava sfrecciando. Per un pò nessuno parlò, ancora abbastanza scossi dall'arrivo di Ruby e dalla rivelazione che loro erano i prescelti del Paradiso. Dean era alla guida e borbottava inquieto “Ci mancava anche lei”.
Si girò e disse un pò arrabbiato a Christine “Secondo te ha detto la verità?”
L'arcangelo tese le mani, un pò nervosa e disse “Non ne sono sicura, ma ora abbiamo una pista su cui lavorare”
Ma qualcosa nel tono di Christine lo fece insospettire e non preoccupandosi della strada, nonostante Violet fosse terrea in volto, continuò a restare in quella posizione.
“Le credi?” domandò ferito “Credi a quel demone!”
L'arcangelo ringhiò e il bambino che teneva in grembo le diede un calcio e mugolò di dolore. Sam fu subito accanto a lei e disse amorevole “Stai tranquilla Chris” e poi abbaiò arrabbiato contro il fratello “Ma cosa hai in quella testa Dean? Christine è dalla nostra parte”
Dean non seppe cosa dire e mormorò incerto“Scusa”
Christine scosse la testa e disse “No, non le credo, ma che pista abbiamo? Dobbiamo fare qualcosa per salvare il Paradiso, L'inferno e il Purgatorio”
“Quelli stessi regni che vogliono che noi vestiamo come damigelle al loro party d'onore” disse Dean ironico “Non ci tengo tanto”.
Christine sospirò, ormai svuotata dalla rabbia che aveva “Non puoi raggruppare tutti in un solo fascio. Castiel ha lasciato il Paradiso per te” poi sorrise e non disse nulla.
Al nominare Castiel, Dean fece un buffo suono tra la risata e la tosse. Christine sapeva che, nonostante tutto, Dean voleva bene a Castiel e che lo aveva perdonato per l'episodio accaduto un mese prima.
“Lo so” disse Dean semplicemente “Ha del fegato da vedere quell'angelo”
“Sono contento di sapere questo” disse un uomo dagli occhi azzurri con voce calma, apparso all'improvviso. Aveva un trench, di colore marrone bruciato.
Dean frenò all'improvviso e si girò meravigliato “A quest'ora si rientra?”
“C'era traffico” disse Castiel ironico e si girò verso Christine “Novità Hesy?”
Christine annuì e disse “Ci ha fatto visita Ruby e ci ha detto che noi siamo I prescelti del Paradiso e ha parlato di un libro della mitologia celtica”.
Castiel rimase meditabondo per un pò e dopo disse con aria delusa “Allora la situazione è grave, più grave di quello che penso se hanno deciso di risvegliare l'ancella dell'Inferno”
Dean svoltò verso un incrocio e borbottò “Perché non mi dicono mai che sta aprendo un nuovo night club? Così mi vado a divertire”
In tutta risposta ricevette uno scappellotto da parte di Christine e di Sam “Ma fai il galantuomo una volta tanto”.
“Ma cosa andate a pensare?” disse Dean fingendosi offeso “Ci andrei con il mio amore prediletto” poi mandò un bacio a Violet che avvampò.
“Prima che Dean s'iscrivi in una chat per cacciatori innamorati” disse Sam ridacchiando e poi ritornando serio “Che cosa significa che è grave?”
Castiel non rispose subito e poi disse con il tono più paterno che potè a Violet “ Potresti darmi un tuo capello?”
Violet lo guardò un pò meravigliata e dopo si staccò un capello. L'angelo lo soppesò per un pò e disse una parola in enochiano, trasformando il capello in un tablet. Dean e Sam erano increduli e Dean esclamò “Però”.
Castiel allargò lo schermo e per un pò nessuno disse nulla, troppo impegnati a guardare. Il Paradiso si stava sgretolando, le nuvole, I giardini erano in pezzi, gli angeli perdevano le ali e si uccidevano con le loro stesse spade, l'Inferno era ricoperto da ghiaccio e I demoni erano impauriti, nel Purgatorio era peggio, fulmini e terremoti stavano spaccando la grande radura, dove vivevano ogni creatura di quel posto. E nel Limbo dove vivevano le anime della spada del cristallo vulcanico, la situazione era terribile... Le anime erano tempestate da dolori così lancinanti, che Christine ricordò l'Inferno e lacrime le scesero. Violet se ne accorse e interruppe tutto.
“Basta” disse Violet tremando “Puoi chiudere Castiel”.
L'angelo annuì e disse triste “ Questo intendevo Sam”
Sam non disse nulla per un pò e poi disse con aria rassegnata “Cosa succederà se noi falliamo?”
Castiel strinse le mani e disse sospirando “Prego che voi non dobbiate fallire o sarà la fine per tutto il Creato e nemmeno io potrò salvarvi.”
Poi scomparve. Dean borbottò “Ma quando mai ci avverte che se ne va?”
Per un pò nessuno parlò, troppo sconvolti dalle immagini che Castiel aveva appena fatto vedere...
“Che cosa facciamo ora?” disse Violet
Dean tamburellò sul volante e disse “Andiamo da Bobby”.
“Credi che sia una buona idea?” domandò Sam stupefatto.
“No Sammy, ma ho bisogno di un pò normalità” disse Dean sospirando “Ho bisogno del tono burbero di Bobby, ho bisogno di una persona che ci ha sempre aiutato. È chiedere troppo?”
“No Dean” disse Christine con tono dolce “Solo chiedere un pò di pace e ce la meritiamo tutti”.
“Io sono con te Dean”
Dean sorrise ancora più forte e girò la macchina verso la casa di Bobby Singer. L'avventura continuava.
*
“Sono contento che vi siete ricordati di me” disse Bobby in tono burbero “Pensavo che fosse scomparsi nelle profondità della terra”
“Scusaci Bobby, ma siamo stati impegnati” disse Sam in tono di scusa.
“Avevamo dimenticato di collegarci a Facebook” ironizzò Dean.
Sam lo fulminò con lo sguardo, mentre Christine e Violet erano scosse dalle risate. Bobby Singer prese la caraffa di caffè, vuotò un pò del liquido in una tazza e disse ironico “Nemmeno una telefonata a quanto vedo” e poi si accorse delle due ragazze e disse “Voi dovreste essere Christine e Violet”
“Sì” dissero le due ragazze intimidite.
“O siete molto coraggiose o molto stupide a stare con loro” ridacchiò Bobby divertito.
Sam scosse la testa imbarazzato e Dean disse ironico “So da chi andare a fare pubblicità”
Bobby Singer rise e disse serio “Prima di farci salire la glicemia, Castiel mi ha detto che cosa dovete cercare”.
“Cosa?” disse Dean interessato.
Bobby Singer prese un libro e lo aprì a una pagina a caso, facendo vedere una piuma color rosso sangue e una freccia di vischio. Dean guardò il libro con fare confuso “ E che cos'è?”
“La freccia di Baldri e la Piuma di Morrigan” disse Bobby “Le cose che potranno salvare i regni soprannaturali e tutti quei maledetti figli che vi abitano”poi mormorò “Escluso te Christine”
Christine liquidò la questione con un sorriso e disse “Ammetto anche io che certe volte i miei fratelli sono un pò degli stronzi”
Bobby la guardò un nuovo sguardo ammirato e disse a Sam “Finalmente una donna che non è schizzata. Mi domandavo se fosse stato possibile?”
“Grazie” disse Sam un pò sconsolato “Grazie per le belle parole Bobby”
“Oh sorridi” disse Bobby “Io sono sempre un padre per voi e mi preoccupo della vostra vita”.
Poi guardò Christine e si accorse che era incinta “Un altro Winchester eh?”
Bobby Singer prese Sam per le spalle e lo avvertì “Mi sembra una brava ragazza, un pò assomigliante a Jessica, ma con più carattere. Trattala bene”
“Lo faccio ogni giorno Bobby” lo tranquillizzò Sam con un sorriso enorme “Io la amo”.
Bobby Singer fece un sorriso di rimando e disse “Adesso basta, altrimenti cominciamo a raccontarci vecchie storie d'amore davanti a un caminetto”
Dean rimase un pò basito e disse “ E chi sono costoro?”
Sam sospirò “Baldri è un Dio Nordico ucciso dal suo fratello cieco con una freccia di vischio, era l'Apollo nordico e Morrigan è la Dea celtica della guerra, e quindi sono andati a rappresentare il Paradiso e l'Inferno”.
“Il solito nerd” disse Dean.
“No, mi informo Dean” disse Sam “è diverso”
Dean sbuffò e disse a Bobby “ Questo tuo libro dice dove si trovano questa famosa freccia e la piuma?”
“Spiacente deluderti ragazzo” disse Bobby “Le istruzioni finiscono qui, dovrete aspettare di nuovo Castiel”.
“Prima che si liberi la sua segreteria, ci vorrà un pò di tempo” disse Sam sospirando.
“Se una cosa non è facile, non ci divertiamo” disse Dean ironico e dopo prese la mano a Violet “Andiamo”.
“Dove?” disse Violet stupita.
In tutta risposta Dean la baciò appassionatamente e le disse “Fidati di me”.
Violet annuì un pò frastornata, mentre Dean le mise una benda intorno agli occhi e poi raccomandò a Sam, Christine e Bobby “Fate I compiti, che poi vengo a controllare”
“Ci crediamo poco” dissero I tre ridacchiando.
Violet era sempre più perplessa. Ma dove la stava portando?
*
Dean Winchester fece togliere a Violet la benda sugli occhi e la ragazza si mise le mani sulla bocca. Dean sorrise un po' impacciato “ Spero che ti piaccia”
La ragazza si guardò intorno, meravigliata, assaporando la brezza del mare e non seppe cosa dire. Era un uomo pieno di sorprese, il suo Dean.
Violet girò intorno al tavolo di mogano, decorato con piatti di ceramica, con le candele accese e disse emozionata “ è bellissimo, grazie Dean”.
Il fratello maggiore sospirò contento e fece il giro del tavolo, sollevò la sedia di Violet e disse “Prego madame si sieda”
La cacciatrice scoppiò a ridere e disse “Ma dove hai imparato questo linguaggio?”
Dean si rabbuiò e disse “Sammy maledizione”.
Violet gli prese la mano e disse “Fai come ti senti di fare Dean, lo so che vuoi cambiare, ma io ti amo così come sei”
Il cacciatore sorrise e cominciarono a mangiare. Per un po' non si dissero nulla, solo sguardi negli occhi molto emozionanti e ricchi di passione, mano nella mano. Ci fu un momento divertente, quando passò una ragazza prosperosa e Dean si girò a guardarla. Violet fece un piccolo sbuffo infastidita e Dean ridacchiò “Amore lo sai che ti amo, ci sei solo tu nel mio cuore”
“E se ti mettessi un cartello in cui sei solo mio?”
“Penso che violeresti il copyright” sghignazzò Dean “Ho letto di una ff in cui mi volevano come proprietà privata”.
Violet inarcò le sopracciglia e disse stupita “ E come fai?”
“ Essere amico di un profeta” disse Dean con aria quasi pomposa “ Hai i suoi vantaggi”
“La modestia è il tuo forte” lo prese in giro Violet.
“E sì e sono anche un cacciatore molto bello e anche molto affascinante” disse Dean sorridendo “Anche tu dovresti avere la proprietà privata.. Ci sono un arcangelo e un vampiro che ti hanno fatto gli occhi dolci”
“Haniel e Damon sono stati solo degli amici”
“Ed io” disse Dean in tono appassionato “ Che cosa sono?”
Violet non disse più nulla e se lo trovo di fronte dietro di sè. Le spostò delicatamente I capelli e la baciò il collo. La cacciatrice socchiuse gli occhi e disse “Il mio amore”
Il cacciatore fece un sorriso soddisfatto e dopo mise una mano dietro la schiena, facendo un massaggio lungo gli anelli della colonna vertebrale. Violet inarcò la schiena, sorpresa e un pò imbarazzata. Era la prima volta che riceveva quei gesti e ne era contenta, anzi era radiosa
“Voglio solo una notte con te” disse Dean amabile “Voglio svegliarmi e voglio per un momento guardare i tuoi occhi e non le morti”
In tutta risposta Violet lo baciò ardentemente e misteriosamente dal nulla risuonò unintended dei Muse. Tradotta in un punto e Violet si commosse ancora di più.
Potresti essere la mia scelta
Involontaria di vivere la mia vita offerta
Devi essere colei che amerò sempre”

Poi la musica cambiò e fece sentire Invicible dei Muse e rimasero ancora abbracciati, allietati dalle sue parole. Violet era stupefatta, ma chi stava cantando le canzoni dei Muse? Poi si concentrò solo sull'immagine di Dean che la teneva stretta tra le sue braccia, solo senso di protezione e senso d'amore assoluto. Questa volta era lei a dedicargli un pezzo di canzone.
Non demordere
Fai in modo che i tuoi sogni si realizzino
Non arrenderti, continua a lottare.
Andrà tutto bene
Perché non c’è nessun altro come te al mondo.
Dean si spostò un pò e le fece il baciamano “Balliamo?”
La cacciatrice prese la mano di Dean e cominciarono a danzare, lungo le note di questa canzone, la testa di Violet appoggiata al petto di Dean, il cui cuore batteva all'impazzata. Dean la baciò ancora e lei voleva gridare di felicità “Facciamo di questi momenti dei ricordi da tenere”
“Sicuro che sei Dean?” disse Violet un pò ironica.
“Sono Dean Winchester, sono dell'Acquario, amo I tramonti e le ragazze allegre” disse Dean “Sì sono io”.
Violet ridacchiò. Eh sì per una notte, poteva solo sognare, con il suo Dean. Lo guardò mentre buttava la maglietta nella spiaggia e si tuffava nel mare. Emerse subito, I capelli bagnati e gli occhi verdi che brillavano e disse “Vieni”.
La cacciatrice scosse la testa, divertita dall'atto di Dean e lo seguì, stupendo se stessa. Lo amava e tanto bastava. Non le importava nulla se il giorno dopo dovevano combattere contro degli angeli caduti, voleva solo godere di quel momento, voleva solo sentire Dean che la stringeva forte. Colui che aveva affrontato mille battaglie per proteggere Sam, mentre la musica diffondeva le sue note e la notte era solo un abbraccio per il loro amore. Poco importava che stava arrivando l'alba, era lì con il suo Dean, con il suo cacciatore preferito e tanto le bastava.
“Ti amo Violet”
come il sole ha bisogno del giorno, yeah
e la notte della luna,
come l'aria che respiro,
ecco come io ho bisogno di te



 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16-30/Agosto 2012 ore 23,45 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il sedicesimo capitolo di "Crystal Spume", che inizia con un angelo che vola nel cielo..In questo capitolo vediamo i prescelti del Paradiso, Crowley a casa di Bobby..Ma non vi anticipo nulla :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire :) Gabrielle :)


*

Poco lontano un angelo finì di raccogliere delle conchiglie e da quelle conchiglie uscirono delle dolci melodie. L'alba stava arrivando e illuminò i suoi occhi marroni. Accolse il nuovo giorno con un sorriso e nell'aria ci fu una profusione di fiori e miele.Vide Violet che ballava con Dean e sorrise. Aveva fatto il suo dovere d'arcangelo dell'amore. Haniel spalancò le ali e svanì nel cielo azzurro. Ma la sua avventura per aiutare il Paradiso e la sua cara amica Hesediel non si era conclusa. Ricordò perfettamente quando Stefan lo aveva agguantato e strappato il cuore dal petto. Un dolore intenso, più dell'inferno, lo aveva attraversato e poi più il nulla. Adesso il futuro del Paradiso, Inferno e Purgatorio dipendeva solo da pochi.
Il suo nome ricorda il fior,
che il pensier avvolge,
tra la passion e la serenità,
tra l'ultima danza del sole e l'arrivo della luna.
Dean falla volteggiare, falla ridere,
e che la sua risata possa riecheggiare nella tua anima...”
Si sentirono questi versi, mentre il sole avvolgeva di calore e di serenità la terra.
*
30/ Agosto 2012 ore 23.45
Bobby Singer si sfregò gli occhi, ormai stufo di guardare le immagini della Freccia di Baldri e la Piuma di Morrigan e disse stanco”Questa volta non sarà facile” poi si rivolse a Christine “Che cosa dice Radio Angelo, notizie in particolare?”
Christine si stiracchiò le braccia, fece un sorriso deluso e scosse la testa. Il bambino che teneva in grembo si era addormentato, se lo sentiva.
“Hanno interrotto le comunicazioni” disse Christine ironica “Le trasmissioni sono state chiuse per problemi tecnici” fece un piccolo sbuffo di disappunto “Me lo aspettavo da parte loro”.
“Chissà perché non mi stupisce” disse Sammy ironico “La frequenza di Radio Angelo non prende mai”.
Poi chiuse il libro e disse “Dean ha ragione a dire che sono emeriti figli di buttana” poi si sporse verso Christine e disse amorevole “Esclusa te, amore”.
Christine annuì rabbuiata e guardò di nuovo il libro di mitologia. Sapeva che c'era qualcuno che conosceva di presenza la Freccia di Baldri e la Piuma di Morrigan. S'accasciò sul divano e disse “Sono sicura che ci sono persone che sanno di queste armi”
“Peccato che è difficile rintracciarli” disse Bobby sarcastico “Perché non si attivano una linea cellulare?”
“Me lo sono chiesta anche io” disse Christine “O almeno a farsi un account Facebook o Twitter”
“Mi immagino” disse Bobby con il sarcasmo nella voce “Ma se già combinano disastri senza tecnologia, con la tecnologia, si salvi chi può” fece un piccolo sbuffo “Dovremmo chiamare tutte le forze dell'ordine”.
“Che come al solito non concluderanno nulla” disse Sam ironico.
Poi tutti si fermarono e sentirono uno spiffero d'aria. Che Dean uscendo si fosse dimenticato di chiudere la porta? Si guardarono con gli sguardi tesi.
“Eh già tesoro” disse una voce conosciuta “Ciao amore, sono tornato a casa”.
A quella voce Bobby sbiancò in viso e prese il fucile a canne mozze, con le pallottole a sale e gli sparò. Il demone dal completo nero gessato sbuffò innervosito e disse divertito “Ma si saluta così colui che ti ama alla follia?”
“Ma fammi il piacere Crowley” disse Bobby infuriato “Sei il benvenuto, quanto un calcio in mezzo alle gambe”.
Crowley si mise le mani in bocca divertito “Ma che amore sei” si mise dietro di lui e si mise a cantare allegro, con Bobby con la faccia pietrificata “E non ci lasceremo mai, abbiamo tante cose insieme, se ci arrabbiamo un pò, ci ritroviamo poi, un corpo e un'anima”
“Perché mi devi ricordare sempre il bacio?” domandò Bobby irritato.
“Perché eravamo così carini e coccolosi” disse Crowley divertito “Formavamo una bella coppia nella foto”.
“Sinceramente non so se ridere o piangere” disse Sam.
Bobby era sempre più imbarazzato e Christine prese in mano la situazione “Crowley hai intenzione di fare la serenata a Bobby, per caso?”
“Oh ciao Hesediel” disse Crowley in tono ammirato “Ti trovo in forma vedo”
“Non sono affari che ti riguardano Crowley” disse Sam in tono protettivo “Che cosa sei venuto a fare?”
Crowley si spostò da Bobby, facendogli un sorriso enorme. Si mise in cucina, sorseggiò una tazza di caffè “Allora prima di tutto, cuccia. Non sono venuto a proporre patti o cose del genere”
“Chissà perché non ti crediamo” disse i tre.
Crowley sbuffò impaziente “Nonostante all'Inferno avessero dato una festa, sono venuto a darvi una mano”
“In inferno Lucifero ha il mal di pancia?” disse Christine sarcastica.
Il demone scoppiò a ridere in modo ammirato e disse “Adesso capisco perché Lucifero vuole che tu collabori con lui. Sei deliziosa quando sei arrabbiata” fece una smorfia a Sam e cominciò a cantare “La gelosia, più la schiacci e più l'avrai...”
“Vuoi partecipare ad American Idol?” disse Christine ironica.
Crowley finì di bere il caffè e sospirò “Corroborante” sorrise “No, mi hanno scartato..peccato avevo dato il mio cavallo di battaglia, Hell's Bell degli AC/DC”
“Ci hai scambiato per un talk show?” disse Sam.
“Oh antipatici” disse Crowley deluso “Va bene, come tutti voi sapete quattro angeli caduti hanno deciso di fare una spada con i fiori di cristallo vulcanico per uccidere l'angelo Natael e la sua degna compare Valeria Guascon”
“Salta i particolari” disse Bobby in tono burbero.
Crowley fece una smorfia e disse “So che cercate la Freccia di Baldri e la Piuma di Morrigan, le uniche armi che servono a sconfiggere Dunia, Iris, Damien, Alexia” fece un sorriso scintillante “Io so chi custodisce il libro”.
Per un pò ci fu un silenzio carico di suspance e alla fine Bobby disse sarcastico“Vuoi anche lo stacchetto pubblicitario?”
Crowley sbuffò “Bobby, Bobby, non ti fa bene essere così arrabbiato, altrimenti rischi un infarto” poi ritornò serio “Il libro che state cercando sulla Piuma di Morrigan e sulla Freccia di Baldri, si trova all'interno della Biblioteca Comunale di Londra ed è custodito da Remiel, l'arcangelo dei fulmini e da Eliana, uno degli angeli che si occupa del sapere di Dio”.
“Eliana, Remiel” sospirò Christine contenta “Sono contenta che siano loro”
Anche il bambino che teneva in pancia diede un calcio d'assenso... Quel bambino che era per metà umano e per metà arcangelo, destinato a essere l'apprendista di Lachesi, una delle tre Moire Greche..Quello che gli umani chiamavano Nephilim.
“Michele e Lucifero sono andati a trovarle e hanno trovato il libro, ma non possono toccarlo senza voi” disse Crowley con mezzo sorriso “A quanto pare siete indispensabili”
“E chi ci dice che non è uno dei tuoi soliti trucchetti?” disse Sam arrabbiato.
“No, questa volta ha ragione” disse un uomo dagli occhi azzurri pensieroso, lanciando un'occhiata d'astio a Crowley “Il libro della Freccia di Baldri e della Piuma di Morrigan si trova a Londra e si aprirà solo al tocco del Paradiso e del Purgatorio.” sospirò e disse un pò sconsolato“Avrei voluto essere io a dirvelo, ma non ho potuto”.
“Come mai?” disse Christine curiosa.
“Ho avuto da fare” disse Castiel in tono evasivo.
“Cass, che bello vederti, mio fedelissimo compagno d'avventura” disse Crowley “Come stanno le tue ferite? Spero di non aver esagerato l'altra volta...ma sai come è, ci dovevi pensare prima di lasciare una trattativa con un demone”
Cass lo fulminò con lo sguardo e piuttosto chiese “Dove è Dean?”
“Con Violet” disse Christine un pò imbarazzata “Non mi chiedere dove e che cosa stanno facendo”
Cass sbatté gli occhi confuso, poi finalmente la comprensione si affacciò negli occhi.
“Sicuramente si stanno divertendo moltissimo” sghignazzò Crowley in tono ammiccante “Chissà cose indecenti stanno facendo” strizzò gli occhi ironico “Cass questo è una faccenda per adulti, tappati le orecchie”.
“Lo so” disse Castiel seccato.
“L'unica cosa indecente sei tu in questa stanza” disse Bobby furibondo “Ci hai dato la notizia e ora fuori di qui”
Prese il fucile a canne mozze e lo puntò dritto nel petto di Crowley nel suo cuore. Sam e Christine non sapevano se ridere o scuotere la testa e Bobby non sapeva più cosa fare.
“Se continui così” disse Crowley in tono seducente “Potrei chiederti di sposarti”
E gli scoccò un tenero bacino sulla guancia.
“Ma che cosa ho fatto di male?” disse Bobby esasperato.
“Cass dobbiamo andare?” domandò Sam curioso e interrompendo volontariamente il siparietto tra Bobby e Crowley.
Cass annuì e schioccò le dita, impaziente. Dean e Violet comparvero davanti a loro, ancora che si baciavano appassionatamente, incuranti che un demone, un arcangelo, un angelo e due cacciatori li stavano guardando. Crowley li guardò con espressione commossa e disse “She will be loved”, prima di essere interrotto da Christine che gli tirò addosso una scarpa con il tacco, Bobby diede un colpo di tosse per riportarli alla realtà. Cass li scrutò un pò divertito e un pò seccato, incuriosito dall'amore umano e disse “Bentornati piccioncini”.
Il cacciatore per un po’ non disse nulla, poi Cass lo fissò dritto negli occhi, Dean sobbalzò, si mise a sedere e si accorse che non erano in spiaggia, ma a casa di Bobby. Aveva una grande voglia di imprecare e dare un pugno a Cass.
“Penso che vi siate divertiti abbastanza” disse l'angelo in tono inflessibile.
“Ma che..” disse Dean arrabbiato “Ma non si può avere un attimo di pace?”
Dean si staccò in malo modo da Violet e disse “Ma voi angeli conoscete la legge sulla privacy?”
Poi si girò verso Crowley e disse in tono meravigliato “ E tu per quale dei sette inferni sei qui?”
Il demone si mise dietro Bobby e disse “Ero solo venuto a trovare la mia vecchia fiamma ardente”.
Bobby guardò Dean esasperato e disse “Io non ce la faccio più”.
Violet sbatté gli occhi e guardò in modo confuso Christine che spiegò “Abbiamo trovato una traccia per salvare il Paradiso”.
“Ma non potevate chiamarci in un altro modo?” domandò Violet supplichevole.
Christine si grattò il collo pensierosa e alzò le spalle “Non dirlo a me, è stato Cass”
“Sì, ma in questo momento dobbiamo andare a Londra” disse Cass in tono sbrigativo “Non abbiamo molto tempo, tra due giorni ci sarà la battaglia”.
Dean si sistemò la camicia e sbottò “E voi come al solito ci dite le cose all'ultimo secondo” aiutò Violet ad alzarsi e disse risoluto “Scordati che io prenda l'aereo”
Cass sbuffò innervosito e disse “No, non prenderemo nessun aereo” prese le due dita e li appoggiò alla fronte di Dean e raccomandò a Violet “Prendi la sua mano”
Violet si girò verso Christine che annuì serena e allora la cacciatrice afferrò con forza la mano di Dean.
Poi Cass si girò verso Christine che capì. E in un lampo di luce Christine, Sam, Dean, Violet, Castiel scomparvero, diretti verso Londra e verso la fine di un'avventura che coinvolgeva i regni ultraterreni. Crowley si mise le mani e disse un pò sarcastico “Ma guarda un pò non si ringrazia, che incivili.”
Poi si girò verso Bobby e sorrise “Allora cosa ti preparo?”
“La tua dipartita” disse Bobby arrabbiato.
Crowley ridacchiò e si mise a cucinare delle frittelle alla cannella. Bobby sperò con tutto il suo cuore che I ragazzi salvassero i regni ultraterreni.
“Se mi innamoro, se mi innamoro..sarà di te” canticchiò Crowley divertito.
“Ma che ho fatto di male?” disse Bobby esasperato.
*

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17-31/Agosto/2012 Cieli della Spagna ora 6.40 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il diciasettisimo capitolo di "Crystal Spume" dove troviamo Natael e Valeria Guascon, i due angeli spagnoli, prepararsi nel Cielo della Spagna..Non vi anticipo nulla :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite/da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo come autrice preferita :)Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 Cieli della Spagna ore 6.40
“No” disse Natael in tono duro “Valeria non così”.
Natael osservò con preoccupazione gli sforzi di Valeria per fare un portale di fuoco ghiacciato. L'unico modo per catturare una volta per tutte Damien, Dunia, Iris, Graziel e Alexia e spedirli in un limbo dove non potevano nuocere a nessuno. Certo ci sarebbero stati altri nemici da combattere. La ragazza lo guardò confusa, poi spalancò le ali all'indietro, illuminate dalla luce del sole che stava nascendo, cadendo da un tetto e sforzandosi di cercare la sua essenza angelica dentro di sè. La trovo, una luce forte e fluida che maneggiò con cura, danzò leggiadra e materializzò un fuoco ghiacciato e con maggior sforzo creò un portale. Natael si accorse che stava perdendo sangue dalla bocca. Era ancora troppo umana, non aveva ancora abbastanza essenza angelica dentro di sè. Credeva in lei, credeva in Valeria, ma aveva paura per lei. Dovevano essere fortunati a gettare gli angeli caduti in quel portale in poco tempo, altrimenti per Valeria era la fine. La vide che contornava il portale con altra essenza angelica. Il portale di fuoco ghiacciato brillava di una lieve luminescenza blu ghiaccio all'interno del cielo di una sonnacchiosa Spagna. Natael fu contento che nessuno li poteva vedere. Guardò Valeria che si reggeva in piedi a fatica, sanguinante e barcollante. Aveva esagerato per farlo contento. La sua apprendista. La guardò preoccupato e anche commosso.
“Ci sono riuscita” disse Valeria, sbiascicando le parole “Hai visto Natael?”
Natael vide che stava perdendo troppo sangue e la prese tra le sue braccia. Sembrava così fragile in quel dato momento. La sua Valeria, la sua Malak, la sua protetta.
“Bravissima Valeria” disse Natael preoccupato “Adesso riposati, hai fatto un buon lavoro”.
Poi si sforzò di non piangere...Non voleva che lei vedesse che l'aveva fatto preoccupare, più del dovuto...Quanto era cambiato in quei mesi, da quando la aveva conosciuta, prima il loro rapporto era semplice apprendista-mentore, poi si era accorto che questa piccola grande ragazza lo aveva colpito al cuore. E pensare che si era promesso che non si sarebbe affezionato a nessun angelo, dopo l'esperienza con Alexia.
Valeria lo guardò confusa, ancora tra le braccia di Natael e disse “Grazie”.
Poi cominciò a cadere da un' altezza di 300 metri. Le ali non si spalancarono come avrebbero dovuto e Natael si precipitò a salvarla. La vide precipitare come una piuma leggera, libera. Sorrideva anche. Natael voleva maledire Cass per la sua idea di fare un fuoco ghiacciato. Non poteva farlo lui quel portale? Ad un certo punto dal nulla comparve una luce abbagliante. L'angelo si accorse che era venuto un'altra persona ad osservarli e che afferrò Valeria per le braccia, impendendo all'ultimo istante di sfracellarsi al suolo. La persona misteriosa atterrò con fare circospetto, tenendo Valeria e la guardò teneramente. Natael planò dolcemente e disse protettivo “ E tu che fai qui?”
Damien spostò i capelli dalla fronte di Valeria in un atteggiamento tenero e disse “Sono venuto ad aiutarvi”.
Natael prese il corpo di Valeria e lo guarì, riparando l'essenza angelica. Damien rimase in disparte, indeciso su quello che fare. Valeria sbatté gli occhi, ancora intontita e disse “Ho esagerato un pò?”
L'angelo annuì e la rimproverò “Mi hai fatto preoccupare!”
Valeria sospirò un pò rammaricata e si girò a destra. Damien la sta osservando con un misto d'amore e d'odio. La ragazza si liberò dall'abbraccio e disse furibonda “E lui che ci fa qui?”
“Sono venuto ad aiutarvi” disse Damien in tono remissivo.
“Non ti credo” disse Valeria in tono aggressivo “Sono sicura che è solo un trucco per I tuoi amici”
Damien strinse le mani e disse “No, sto dicendo la verità, Val..” La ragazza lo colpì inaspettatamente con una spada di fuoco caduto dal cielo e lo ferì con rabbia, il sangue schizzò dalle guance, ma il ragazzo non disse nulla e non contrattaccò “Michele e Lucifero sono venuti a farmi visita”.
Natael fermò Valeria furiosa e disse incuriosito“Il difensore del Paradiso e il Creatore dell'Inferno sono venuti da te?”
“Sì Natael” disse Damien con una smorfia “E sono stati abbastanza chiari su quello che ci succederà se li facciamo arrabbiare” deglutì spaventato “Pensavo che essere un demone fosse figo, invece è solo dolore e marcio dentro il cuore”.
“Ci pensavi prima di uccidere tua madre” gli disse Valeria velenosa “Io non voglio avere nulla a che fare con un mostro come te”.
Damien si mise una mano sotto i capelli e se si scompigliò, ammettendo “ Sono un mostro, sono un demone, può darsi che in un'altra avventura saremmo rivali, ma per ora voglio solo aiutare. Dunia, Iris, Alexia e Graziel stanno esagerando e io non ce la faccio a subire tutto questo”
“Scordatelo” disse Valeria arrabbiata “Andiamo Natael”
I due angeli stavano andando via, quando Damien li fermò in tono implorante “E se vi aiutassi a tenere aperto il portale del fuoco ghiacciato?”
Valeria e Natael si guardarono negli occhi. Il ragazzo sorrise in modo imbarazzato “Valeria non ce la farà a tenere il portale di fuoco ghiacciato per più di 24 secondi, senza il mio aiuto”
Natael sospirò e disse seccato “Può aiutarci, ma se ti vedo che mostri anche il minimo cenno di tradimento, non sarò così indulgente”.
“Lo so” disse Damien “Per questa volta sono completamente dalla vostra parte”.
Valeria lo fermò stranita “Ma sei impazzito? È un nostro nemico”
Natael la fissò indulgente e la baciò sulla fronte “Io non posso perdere un'apprendista come te”.
Valeria annuì emozionata e disse solo “Grazie”.
Damien li vide allontanarsi dal cielo e sospirò. Sì aveva fatto la scelta giusta... Non appena fu via, il cielo si riempì di nuvole cariche di pioggia e un temporale intenso si batté sulla città. C'era gente che chiamava la pioggia, le lacrime degli angeli. Non gli importava se poi Graziel lo avrebbe ucciso, si sentiva di aiutare Valeria. Anche se la odiava.




 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18-31/Agosto/2012 Casa di Alexia e Graziel ore 08.30 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il diciottesimo capitolo di "Crystal Spume"..ancora continuano i capitoli dedicati ad Angel o Demonio, in cui vediamo la comparsa di un altro angelo un pò particolare..Raziel..ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi metteranno come autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 Casa di Alexia e Graziel ore 8.30
Scellerato angelo,
tu che hai aperto le porte della disperazione,
abbi il coraggio di vedere le tue azioni”
Anonimo...
Il sole era già alto nel cielo della Spagna, illuminando tutto di una lieve luce gialla, e una donna dai capelli neri molto lunghi stava passeggiando lungo il balcone di un magnifico palazzo, assaporando il profumo di una rosa rossa. Era nel pieno del suo splendore, era però un gioiello bellissimo all'interno dell'Inferno. La rosa appassì di fronte al suo tocco e la donna scagliò con forza i petali dalla finestra. Non poteva prendere un fiore, senza che questo si appassisse. Si girò a guardare I suoi compagni, che la fissavano indolenti. Li voleva picchiare, come facevano a essere così rilassati?
“Che fine ha fatto Damien?” disse Alexia furibonda “A quest'ora doveva essere qui a consegnarci i fiori di cristallo vulcanico per la spada”.
E cominciò a camminare lungo il pavimento di marmo. Iris, dondolandosi sui talloni, la prese in giro “Se continui a camminare così, finirai di fare un tango con Lucifero”.
“Meglio” disse Alexia in tono acido “Almeno non dovrò a che fare con questo mondo schifoso”.
“Ma io mi diverto un mondo” disse Iris ridacchiando.
Graziel seduto sul divano disse con fare annoiato e accarezzando la lama di una spada di pregevole fattura “Questo ci si aspetta da un perdente come lui...Di sicuro si starà nascondendo da noi”
“Come un miserevole codardo” disse Iris senza nessuna traccia di divertimento.
“Se Dunia avesse scelto me” disse Alexia risentita “A quest'ora sarei a combattere contro Natael”
“Se non fossi mossa a odio” disse Graziel in tono perspicace e ammiccando malizioso “Potrei pensare che tu lo ami”.
In un attimo Alexia fu vicina a Graziel e lo scagliò lungo una libreria di mogano. Ci fu un tonfo sordo e Graziel fu sommerso da libri pesanti, di cui uno lo colpì alla testa e lo fece sbattere contro uno spigolo della libreria. L'angelo si asciugò il sangue che usciva dalla bocca e disse un pò risentita “Ma quanto sei permalosa Ale”
“Lo sai bene come tratto chi mi si prende in giro” disse Alexia furiosa “Ma che fine ha fatto quel Damien? Ormai il tempo sta per scadere”
La spada del cristallo vulcanico era quasi completa, la lama fatta con I fiori vulcanici, brillava di una lieve luminescenza azzurro scura e manca solo l'elsa. All'interno di essa c'erano tutte le anime intrappolate e ingannate dagli angeli caduti che gridavano impaurite. Mani invisibili cercavano di uscire dalla spada, impaurite. Non sapevano assolutamente che stavano giocando con il fuoco e che il prescelto dell'Inferno, i prescelti del Purgatorio e quelli di Paradiso stavano cercando i modi per combatterli.
“Che dolce suono è il vostro urlare” disse Graziel in tono mellifluo “Più urlate e più sono convinto che vinceremo”.
Alexia lo guardò stupefatta ma non disse nulla. Aveva l'obiettivo di uccidere Natael e non poteva distogliere la mente da tale obiettivo. Gli voleva far pagare il fatto che l'aveva amata e poi l'aveva lasciata con tutto il suo dolore.. Era colpa sua se Dunia l'aveva presa e l'aveva trascinata in un mondo di male e sofferenze. Chissà che faccia avrebbe fatto quando l'avrebbe vista. L'ultimo ricordo era quello di lei che si uccideva con la spada di fuoco e poi il nulla..
A dire la verità non se lo ricordava nemmeno come era ritornata.
“Ma non si potrà mai nascondere dai miei amati cucciolotti” disse Iris divertita, riportando il discorso su Damien “Non è vero tesorucci miei?”
I cani infernali risposero con un ululato divertito, gli occhi rossi illuminati da un bagliore rossastro. Iris stava per liberare i cani, già pronti ad azzannare Damien, quando una voce di bambina la fermò inflessibile “Non fare stancare i cani, Damien non lo merita, abbiamo una missione da svolgere”.
“Uffa” disse Iris delusa “Volevo fare sgranchire le zampe ai miei amati cucciolotti”.
“Dovranno aspettare” disse Dunia irritata “Smettila di pensare al divertimento”.
Iris sbuffò, ma non si azzardò a replicare, per evitare di incorrere alla rabbia di Dunia.
Dunia era appena arrivata, con un vestito imperiale e reggeva due fiori di cristallo, le ultime due anime che costituivano la parte finale della spada e le ultime due parti che servivano a combattere Natael e Valeria. Li guardò in modo particolare, con affetto e con disgusto “Visto che Damien non si è deciso, ho preso io le redini della situazione”. Li schiacciò sotto le sue ali e li modellò nella spada, creando l'elsa della spada, formata da un angelo caduto vittorioso. Ci fu una luce potentissima incolore e Alexia e Iris furono scaraventate dall’altro lato della stanza e si rialzarono a fatica, come se fossero intrappolate dentro un campo d’energia potente. Il potere della spada era abbastanza forte e Graziel la fece cadere a terra. La spada girò su se stessa, si sollevò, urlò anche, le anime che si volevano ribellare, poi il silenzio. Alexia la prese con circospezione e disse “Un' arma straordinaria”
In un attimo la casa tremò e tra Alexia, Dunia, Iris si scambiarono un'occhiata stranita e la casa venne avvolta dalle fiamme e da creature fatte di spirito nero. Erano comandati da un angelo misterioso, con metà faccia avvolta dalle fiamme nere, con un bastone di mogano nero. Era da secoli che non si faceva vedere.  Si spostò i capelli biondi e il suo sguardo si posizionò sui quattro angeli caduti che si trovavano nella stanza.
“Raziel” disse Dunia senza nessuna emozione.
Raziel, l'angelo misterioso, quello in cui si credeva che avesse scritto un libro sui misteri, era davanti a loro che sorrideva sornione. Scosse la testa.
“Non ti ha insegnato nessuno che non si gioca con le cose da adulti?” disse Raziel “Sei nei guai Dunia”.
“Che paura” disse Dunia tremolando “ Papà mi darà tante sculacciate”.
Raziel battè le mani e gli spiriti del fuoco nero si avvicinarono a Dunia che li fissò senza provare paura e dissero sibilando “Sciocchi che non siete altri, avete firmato il vostro contratto della morte”
“Non siamo così sicuri” dissero Graziel e Dunia sprezzanti.
Lo spirito nero ridacchiò, un demone del quinto livello, nessuna gioia e disse “Allora non avrete problemi a incontrare il vostro padrone”.
Dunia non disse nulla e lo spirito nero non trovò di meglio da fare che incatenare I loro cuori di angeli caduti con delle corde piene di spine e farli bruciare. Iris e Graziel gridarono di dolore, Dunia non disse nulla, come la perfetta figlia di Lucifero. Lo spirito nero le disse “Spero che ti godrai il viaggio”.
“Sicuramente” disse Dunia sarcastica.
Poi scomparvero per il luogo dello scontro. Con la spada del cristallo vulcanico a decidere il destino dei tre regni ultraterreni. E il loro futuro.



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Capitolo 19
*** Capitolo 19-Fattoria McLeod 31/Agosto/2012 ore 11.30 ***


Buongiorno a tutti,
ecco qui il diciannovesimo capitolo di "Crystal Spume", in questo capitolo troviamo di nuovo i protagonisti della serie "Le sorelle McLeod"...Ma non vi anticipo nulla ;) I bros e le rispettive compagne ritorneranno ben presto :) Tranquilli :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire, a tutti coloro che mi hanno messa e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


Fattoria McLeod 31/Agosto/2012 ore 11.30
“Allora Becky” disse una donna dai capelli rossi un pò seccata “Cosa c'è di tanto urgente da farmi smettere di mungere?”
Becky osservò l'amica che aveva le mani sporche di latte fresco, il secchio era quasi pieno, era da almeno sei ore che stavano lavorando alla fattoria, sistemando il fieno e la biada per i cavalli, controllando il pascolo per le pecore e per le mucche, spolverando. E la ragazza pensava soltanto all'incontro con Eve, a quella misteriosa ragazza che aveva detto che era la signora del Purgatorio e che lei e Alex erano i suoi prescelti per salvare il regno, dalla distruzione, per colpa di quattro angeli caduti che stavano giocando con la vita dei regni ultraterreni... E pensare che tutta questa storia era partita per un vitellino malato..Che strano caso era la vita.
“Una questione di vita o di morte” disse Becky angosciata“Chiama Jodi, Moira e Taylor, ho bisogno di parlare con voi”
Stevie si accorse del tono di Becky e domandò preoccupata “Tutto bene Becky?”
“Non lo so” disse Becky confusa “Ma ho bisogno di un sostegno e voi siete le uniche persone di cui mi posso veramente fidare”.
Stevie battè un colpetto comprensivo alla spalla di Becky e indicò la casa “Ti aspettiamo in cucina?”
Becky posò I finimenti dei cavalli, lucidati e tirati a lucido sulla staccionata e sospirò, vedendo Stevie che stava andando a casa. Si mise le mani tra i capelli, non era affatto semplice quello che doveva dire, ma doveva farlo. Doveva trovare le parole giuste per dirlo, anche se si sentiva abbastanza sciocca. Si fece di coraggio ed entrò nella casa, dove Moira, Jodi, Stevie e Taylor la fissarono sbalordite e desiderose di scoprire che cosa voleva dire Becky.
“Grazie per esservi fermate ad ascoltarmi” disse Becky in tono imbarazzato.
“Per te questo e altro” disse Moira comprensiva, accarezzandole i capelli biondi “ E scusami se l'altra volta non sono riuscita a..”
“Non importa” disse Becky sorridendo, fermandola appena in tempo: era già abbastanza difficile così. “Sei scusata”
Moira la guardò ancora un po’ impicciata e le disse convinta delle sue parole “Adesso siamo qui a tua disposizione,qualunque cosa tu voglia dirci”
Becky annuì un po’ emozionata e disse a Taylor “Per favore prepara una tazza di caffè”
La ragazza alzò gli occhi e notò “ In queste occasioni è meglio un thè”.
“Un thè, un caffè” disse Becky nervosa “Quello che vuoi, basta che mi dai qualcosa da bere”.
Jodi si mosse a prendere le mani tremanti di Becky e disse un pò divertita “Sembra che tu abbia visto un fantasma”
“Sarebbe stato meglio” disse Becky un pò triste “Mi sarei divertita di più”
“Basta così”disse Stevie seccata “Cosa succede Becky? Lo sai bene che noi ci saremo sempre per te e che ti staremo sempre vicino”
Becky si tormentò un pò le mani, bevve un pò di caffè, se lo sbrodolò un pò addosso, sentendosi una scema e disse senza riprendere fiato “Sono una prescelta del Purgatorio”
Li guardò speranzosa di vederle comprensive, che l’avrebbero capita, ma fu subito disillusa dalla loro reazione. Bè che cosa si poteva aspettare? Se doveva essere sincera, avrebbe fatto la stessa cosa di loro.Le quattro donne si guardarono negli occhi e dissero confuse “Non abbiamo capito, puoi ripetere”.
“Prendi fiato” le consigliò Stevie “Non ti sta facendo pressioni nessuno, con calma ripetici quello che volevi dirci”.
Bè è il Purgatorio che mi fa pressioni..
“Io sono una prescelta del Purgatorio, incaricata insieme a Alex, per salvare questo regno dalla distruzione” ripeté Becky e arrossendo come non mai.
Jodi, Stevie, Taylor e Moira si guardarono ancora una volta negli occhi e non seppero cosa dire effettivamente. Taylor disse un po’ meravigliata “Sei sicura che al posto del caffè tu non abbia messo un po’ di whisky?”
“Sono dannatamente seria” disse Becky infervorata “ Sto dicendo tutta la verità”
“Sì sì” disse Stevie in tono distratto “Io ritorno a lavoro, ci vediamo fuori”
Jodi e Taylor scapparono via e dissero “Anche noi dobbiamo andare”.
Becky era lì, ammutolita, delusa e frustata da quella reazione. Ma chi voleva prendere in giro? Avrebbe fatto lo stesso, ma vederlo con i propri occhi era duro, era come prendere un sasso in pancia. Si voltò verso Moira che stava bevendo il caffè e la fissò speranzosa. La donna finì di bere il suo caffè e disse tutta seria “Non è tutto uno scherzo vero?”
Becky spalancò la bocca e scosse la testa, cercando di non lacrimare “Ho detto tutta la verità, sono una prescelta del Purgatorio”
“Io ti credo” disse Moira semplicemente “Anche se mi sembra così assurdo...voglio crederci, perché tu sappia che hai qualcuno che ti sta vicino”
Poi sussurrò “Perdona Jodi, Stevie e Taylor” si fermò e disse con una certa circospezione “Non è una cosa che si può accettare in un attimo, anche se io l’ho fatto”.
La ragazza annuì e poi vide Moira uscire dalla stanza. E non appena uscì, un ragazzo dai capelli castani e occhi azzurri uscì allo scoperto. Becky si voltò e lo aggredì “Perché non mi hai aiutato gran figlio di buttana?”
Alex fermò il suo tentativo di picchiarlo e disse serio “Era una tua decisione di dirlo, non la mia, non dare le colpe agli altri”
“Potevi aiutarmi” lo aggredì Becky la furia negli occhi.
“Sarebbe servito a qualcosa Becky?” disse Alex sagace “ Lo sai bene che avrebbero avuto questa reazione”.
“Mi sento non adatta” confessò Becky triste.
Alex la strinse a sé, tra qualche ora avrebbero aperto il portale per arrivare allo scontro, non sapendo cosa aspettarli. Adesso il futuro era solo una gigantesca incognita
“Se devo sincero, neanche io mi sento adatto alla sua situazione” disse Alex e poi riprese la sua solita baldanza “Ma sono ansioso di vivere questa avventura”
Becky si concesse una lunga risata liberatoria e per un po’ le sembrò che il futuro non fosse così nero. Prese la sua spada d’ametista e la strinse.
“Per il Purgatorio e per la libertà di scegliere”



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Capitolo 20
*** Capitolo 20-31/Agosto/2012 Londra ore 12.30 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventesimo capitolo di "Crystal Spume", dove troviamo i prescelti del Paradiso e Castiel arrivare a Londra...ma non vi anticipo nulla :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire, a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 Londra ore 12.30
“Spostatevi” disse un conducente di un’auto spazientito “State intralciando il traffico”.
“Ma sapete leggere i segnali stradali?” inveì un motociclista, pericolosamente vicino a una ragazza che stava tremando dalla paura “ Ma guarda che razza di imbecilli”
“Spostatevi” urlarono altri conducenti, vagamente infastiditi.
Rumore di clacson disturbarono i tre ragazzi che erano arrivati improvvisamente nel traffico congestionato di Londra che si affrettarono a scappare sul marciapiede. Nel marciapiede c’erano ad aspettarli Christine e Sam. Riuscirono a evitare per un soffio di essere investiti da un camion e fu solo quando furono al sicuro Dean disse arrabbiato “Cass ma un controllo al tuo GPS satellitare no? Per poco non ci facevi ammazzare”
L’angelo lo guardò imperturbabile e disse semplicemente “Vi ho portato a destinazione”.
“Ma in mezzo al traffico” replicò Dean infervorato “La prossima volta voglio un’altra guida”
“Non fare il bambino” disse Cass un po’ infastidito “Avete una missione da compiere ed io non ho certamente il tempo di ascoltare i tuoi capricci” si fermò e disse malizioso “O volevi viaggiare in aereo?”
Dean sbiancò in voltò e disse “Questo è un colpo basso”
Cass sogghignò un po’ smaliziato e Violet intervenne prima che cominciassero a litigare “Dove dobbiamo andare per incontrare Remiel e Eliana?
L’angelo disse “Verso la Biblioteca Comune Alyssa Margherity Smith”.
“Allora andiamo” disse Dean burbero e aggiunse “La prossima volta viaggiamo con Christine e Sam”.
Cass sospirò e li seguì. Christine li fu subito accanto e disse consolando “Gli passerà presto”
“Non credo proprio Chris ” ribattè Dean che già stava ridendo; lo aveva già perdonato “ Poteva anche farmi male e il mondo avrebbe perso un cacciatore di mostri figo come me..non so se perdonarlo oppure no”
“Noto con piacere che la modestia non ti manca” disse Sam ridacchiando.
“Ma io vi ho portato a destinazione” disse Cass un po’ deluso “Un minimo di riconoscenza no?”
“E un minimo di autoironia no?” disse Dean scoppiando a ridere “Dai ti ho perdonato..hai fatto cose peggiori di portarci in mezzo alla strada”
Cass annuì rabbuiato...Dean aveva toccato il punto dolente di qualche mese fa.. Quando aveva deciso insieme a Crowley di aprire la porta del Purgatorio...da allora Castiel si era messo in testa di essere l’angelo dei Winchester..Per lui si era ribellato contro il Paradiso. E si voltò a guardare Christine che camminava fianco a fianco con Sam. Anche lei aveva scelto di salvare Violet da tutto e da tutti. Bè forse non da tutto no, Dean era escluso, ma Castiel aveva visto la potenza di Hesediel al suo massimo livello. E poteva essere più terribile di Michele. Era meglio non contrariarla più di tanto.
E un arcangelo che aveva danzato con Lucifero poteva essere davvero pericoloso da fare arrabbiare...
“Chi sono Remiel ed Eliana?” domandò Dean curioso “È troppo auspicare che non siano dei meritevoli figli di buttana?” mosse la mano al fodero con la spada angelica, rubata a chi sa quale angelo “Altrimenti potrei divertirmi a giocare con i coltelli, sono bravo a centrare i bersagli”.
“Dean” disse Sam avvertendolo.
“Che c’è fratellino?” disse Dean stupito “Ho le mie buone ragioni per essere diffidente nei confronti degli angeli..non sempre sono buoni e anche quando sono mossi da buone intenzioni, ci hanno considerato delle scimmie analfabete” caricò il fucile a canne mozze “Poi da quando quel miserevole di Sandalphon si è impossessato di Violet, considero gli angeli al pari dei mostri che ho cacciato”
Violet sorrise di fronte alla dichiarazione di Dean, ci teneva a lei, anche se aveva quel carattere un po’ farfallone e spavaldo. Christine si fermò e disse con la furia negli occhi “Pensi davvero che tutti gli angeli sia dei meritevoli figli di buttana?”
E nel dirlo spalancò le sette ali che portava sulla schiena…non più umana, ma arcangelo vero e proprio.
Dean si grattò il naso un po’ imbarazzato “Bè non tutti”.
“Gli angeli sono sbandati” disse Christine seria “Nostro Padre è fuggito via, non si sa dove e ogni angelo è convinto di fare del bene”.
“Ma il concetto di bene è schifoso” si lamentò Dean “Qualcuno dovrebbe dire che noi umani non siamo dei giocattoli”
“Concordo con Dean” intervenne Violet annuendo con forza.
“E pensi che non si è fatto nulla ?” disse Christine esasperata “A volte i vecchi pregiudizi sono duri a morire”
Dean scosse la testa, incapace di continuare oltre. Anche Christine/Hesediel difendeva la sua famiglia. Anche se li aveva abbandonati per Violet. Christine gli sorrise e disse “Stai pensando che se Violet non era stata prescelta per essere il vessillo di Sandalphon, io l’avrei lasciata stare?”
“Ma cosa?” disse Dean stupito “Ma un minimo di privacy no?”
L’arcangelo mosse la mano e un piccolo braccialetto d’argento con un piccolo orsacchiotto comparve tra le sue mani..Violet singultò..lo aveva riconosciuto..era un piccolo braccialetto dell’infanzia..Era scurito dal tempo. Lo fece vedere e lo indossò. Ci fu una forte esplosione e Dean vide la sua Violet a tre anni e mezza che lanciava il braccialetto nel cielo e Christine che lo prendeva.
“Da quanto Violet ha lanciato questo braccialetto in cielo” disse Christine feria “Ho deciso di essere il suo arcangelo custode” sospirò “Molto prima che Metatron mi desse la notizia”
“Non lo sapevo” disse Dean colpito e guardò Violet che era allibita quando lui.
“Tipico di Hesediel” disse Castiel in tono affettuoso “D’altronde è l’arcangelo della giustizia e della misericordia”.
“Ci sono cose che non sai di me Dean” disse Christine sorniona “Ma una cosa è sicura..la proteggerò a costo della mia vita”
“Ehi io sono geloso” disse Sam divertito.
“Io proteggo la sua anima e tu hai stregato il mio cuore Sammy” disse Christine baciandolo “Non essere geloso”.
“Ragazzi se non la finiamo, potremmo far venire delle strane idee agli ideatori delle fanfiction” li avvertì Dean divertito.
Christine, Sam e Violet scoppiarono a ridere. Christine abbracciò Violet calorosamente e dopo ritornarono a camminare. Era bello avere qualche momento di tranquillità. Prima della tempesta finale.
“Remiel ed Eliana sono tra gli angeli che hanno deciso di conservare la memoria umana”disse Christine “Facciamo parte della categoria “Amici degli umani”
“Un club un po’ ristretto mi sa” disse Violet.
“Bè sapete com’è “ disse Dean falsamente meditabondo “Uno mi vuole utilizzare come vestito da serata al gran galà dell’Apocalisse, un altro mi ha praticamente ucciso tremila volte”
“Gabe ha una considerazione dello scherzo un po’ strana” ammise Christine e dopo disse “Ma ci tiene davvero al genere umano...dovevi vederlo quando ha preso tra le mani il primo bambino umano”
“Voglio fidarmi” disse Dean cauto.
“Non ve ne pentirete” disse Christine sorridendo “Remiel poi l’abbiamo conosciuta all’aeroporto di Catania”.
Dopo non dissero nulla. Dean mise una mano sulla spalla di Cass “Ma tu la prossima dai una revisione al tuo navigatore satellitare?”
“Io la prossima volta ti teletrasporto su un aereo” lo avvertì Castiel scoppiando a ridere.
“Non ti azzardare” disse Dean sbiancando nel volto.
“Un po’ di autoironia?” disse Castiel malizioso “Non lo farei mai”.
Nel frattempo Christine prese a braccetto Sam sorridendo “Mi sa tanto che siamo alla fine della nostra avventura, non vedo l’ora” sospirò un po’ stanca “Non ci bastava all’avventura del mese scorso, una al mese”
“Che ci vuoi fare Chris” disse Dean con l’aria di chi la sa lunga “Questa è il pacchetto all inclusive dei Winchester, con noi non si rischia di annoiarsi “ sospirò “Ci fosse una volta che i mostri si riposassero”
“Ci vogliono bene” disse Violet un po’ ironica “Ci vogliono fare lavorare”.
“Preferisco che mi odiano allora” disse Dean caustico “Mi sa tanto che ci vogliono bene troppo”.
Sam rise un po’ e dopo prese Christine sotto braccio con fare protettivo. L’arcangelo lo lasciò fare, sapeva che Sam la voleva avvertire. Lo adorava quando faceva così. E pensare che erano passati solo pochi mesi dal loro primo incontro..quando avevano affrontato Abaddon e conosciuto l’esistenza dei prescelti di Cassiel. Camminarono per un po’ e dopo…
 “Christine” disse Sam severo e parlando piano “Tu sei anche incinta, non voglio che tu..”
L’arcangelo le mise un dito in bocca e disse in modo molto dolce “Non ti preoccupare, sono attenta”.
“Chissà perché non sono tranquillo” disse Sam preoccupato “ Sai bene che potrebbe essere un pericolo per..”
“Ed è per questo che ti amo alla follia” disse Christine divertita e poi ritornando seria “Non farei nulla che metta in pericolo nostro figlio”
“ Tu e Dean sarete la condanna mia” disse Sam scuotendo la testa e baciandola appassionatamente.
“Ragazzi mica siamo in un set di Beautiful” disse Dean malizioso “Ho il colesterolo da tenere sotto controllo”
“E io ho la glicemia da tenere sotto controllo” disse Sam divertito “Neanche tu sei da meno Dean, come è andata la serata?”
Violet non rispose arrossendo furiosamente e Dean alzò gli occhi “Sono informazioni strettamente riservate fratellino, ma è stata la più bella notte che abbia passato” poi ridacchiò e disse curioso “E tu che hai fatto?”
“Ricerche” disse Sam abbracciando Christine.
“Hai cercato bene?” disse Dean ridendo.
“Le ricerche per l’avventura che stiamo vivendo “precisò Sam.
“Nerd” disse Dean scuotendo la testa.
“Umani” intervenne Castiel meravigliato.
In tutta risposta Sam baciò in modo appassionato Christine. Poi stettero in silenzio, mano nella mano, l’amore inciso all’interno degli occhi.
“Sarebbe anche ora che finissimo” disse Dean stufo “Voglio una bella vacanza “.
“Tutti vorrebbero una vacanza” commentò Cass indispettito “Ma dobbiamo finire questa avventura”
“Ma prenditi una camomilla” dissero Dean e Violet divertiti.
Cass si rabbuiò per un po’ e dopo scoppiò a ridere. Almeno per un po’ non voleva pensare ai suoi doveri del Paradiso. Poi non dissero più nulla e s’incamminarono verso quella che poteva essere l’ultima parte di quella avventura contorta.



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Capitolo 21
*** Capitolo 21-Biblioteca Comunale ore 12.50 ***



Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventunesimo capitolo di "Crystal Spume", una storia su Supernatural crossover abbastanza complessa che mette al confronto storie e situazioni diverse...Questo capitolo è cruciale per i prescelti del Paradiso..La battaglia si sta avvicinando...Ma non vi anticipo nulla :) Ringrazio tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite/e da recensire, a coloro che hanno recensito le mie precedenti fanfiction, a coloro che mi hanno messo come propria autrice preferita :) Grazie ancora a tutti :) Buona lettura :) Gabrielle :)


 

Biblioteca Comunale ore 12.50
Un lungo tavolo di mogano circondato da fuoco era l’unico oggetto all’interno di una sala da lettura. Eliana stava scrivendo al computer, stringendo convulsivamente una piuma d’arcangelo. La piuma dell’arcangelo Michele. Non era sola all’interno della sala di lettura e non era molto contenta della compagnia. Era da molto che non lo vedeva e ogni volta che compariva, bè c’erano sempre delle novità. E non erano delle belle novità.
Questa volta aveva un completo gessato nero gaietto con una rosa bianca e le fiamme nere che gli avvolgevano metà faccia erano più intense del solito. Era alla sua massima potenza ed Eliana rabbrividì, ripensando a quello che poteva fare con il suo bastone di mogano nero. Insieme con Cassiel erano una coppia formidabile.
 “Sei sicura che arriveranno?”
Il nuovo arrivato fissò con insistenza la bibliotecaria,con fare insopportabile. Eliana sospirò d’impazienza e chiuse il portatile di colpo e affrontò il nuovo arrivato.
“Sì sono sicura” disse Eliana stanca “Sono sicura Raziel”
L’arcangelo dei misteri fece un piccolo sbuffò di incredulità e disse “Il tempo sta per scadere e io ho portato i ribelli al luogo dello scontro..servono i prescelti del Paradiso e dell’Inferno” fece un sogghigno di rabbia “ A quelli del Purgatorio ci pensa Eve”
Eliana alzò il sopracciglio e disse sarcastica “Chissà perché non me sono accorta”
“Inutile dire che se non saranno qui entro questa giornata, suonerò la tromba della chiusura dei regni ultraterreni” disse Raziel pomposo “E tutto finirà”
Eliana dovete trattenersi dalla rabbia…il fatto di essere uno dei primi angeli creati lo rendeva un po’ arrogante e presuntuoso..Michele al confronto poteva essere un gentiluomo. Tolse la mano di Raziel da una copertina molto rara e disse furibonda “Non siamo nella biblioteca del Paradiso, i libri qui possono essere distruggere, togli le tue mani dai miei libri”.
“Non mi interessa” disse Raziel annoiato“Sai bene che non sarà al centro della mia preoccupazione, se suonerò una tromba della Fine”
“Un po’ di ottimismo no?” disse Eliana scuotendo la testa.
“Ci dovevano pensare prima” disse Raziel severo e battè sette volte il bastone di mogano sul pavimento della biblioteca, un suono che a Eliana ricordò le trombe dell’Apocalisse “Altrimenti io e Cassiel suoneremo e proclameremo la fine di tutto” fece un sorriso ferino “Spero tanto che ci rincontreremo Eliana”
Dopo scomparve in una nuvola di fuoco dorato ed Eliana fu contenta. Remiel comparve da dietro uno scaffale e posò il libro. Tra i due angeli ci fu uno scambio di sguardi che voleva dire molto. Sapevano dirsi molto anche con un semplice sguardo. Remiel sfogliò una pagina del libro, un po’ apatica e disse sarcastica “Se dovessi scegliere tra lui e Lucifero, avrei l’imbarazzo della scelta”.
“Che ore sono?” disse Eliana preoccupata.
“Le 12.57” disse Remiel controllando l’orologio “Eliana non preoccuparti, arriveranno”
La bibliotecaria annuì e dopo si rimise a studiare. La biblioteca, misteriosamente, era tutta silenziosa. Nessun studente si era introdotto nella struttura e il silenzio pensava come non mai. A un certo punto Eliana si accorse che la piuma si era infiammata e sorrise “Sono qui”
“Finalmente” disse Remiel emozionata “Sono arrivati”.
*
“Sei sicuro Cass?” domandò Dean stupito.
“Sì” disse Cass “Sono sicuro”
Erano arrivati all’interno della biblioteca e stranamente era silenziosa. Non c’era nessuno ad accoglierli, a parte i libri. L’atmosfera era stranamente pesante, forse in vista dell’ultima parte, la battaglia. Dean si avvicinò a un libro e commentò ironico “Questo sarebbe il tuo paradiso Sammy “
Il fratellino minore si grattò il naso compiaciuto e fu in quel momento si sentì un fruscio d’ali e si girò. Una bella ragazza era arrivata vicino a Christine e la stava abbracciando.
“Cosa mi sono perso?” dissero Dean e Sam stupefatti.
“Remiel” disse Christine contenta “Sono felicissima di …”
“Lasciamo i convenevoli” disse Remiel sbrigativa “Dobbiamo sbrigarci, non abbiamo molto tempo”.
“Lei è Remiel?” disse Dean stupefatto “La stessa Remiel che ci ha accompagnato all’aeroporto di Catania?”
Remiel fece un sorriso soddisfatto “ Sì sono proprio io”.
“Ma cosa avete voi angeli?” disse Dean meravigliato “Fate cambio d’abiti ad ogni stagione?”
“Dopo che Christine mi ha detto che gli esseri umani non meritano di essere dei vessilli, ho deciso di trasformare la mia essenza angelica in materia umana” disse Remiel e vedendo che Dean e Sam erano un po’ confusi “L’aspetto che ho è il mio aspetto nel Paradiso”
Poi l’arcangelo si girò verso Christine e la prese per mano. Il suo tono divenne concitato e diede una rapida occhiata all’amica di Christine “Sandalphon sembra che non abbia creato tanti danni a Violet”.
“Già” disse Christine triste “Haniel e Gabriel mi hanno aiutato”.
“Loro?” disse Remiel “Dall’aldilà dici?”
Christine annuì e si voltò a guardare Violet che stava parlando con Dean e Sam e sorrise in modo beato. Remiel la fece girare e disse seria “Hesediel tu lo sai benissimo che può essere posseduta di nuovo”
“Lo so” disse Christine frustata “Lo so Remiel”
“Ci servi su in Paradiso” disse Remiel persuasiva “ Torna da noi”.
“Io sto qui con Violet e il mio Sammy” disse Christine cocciuta “Sono loro il mio paradiso”.
Remiel annuì un po’ perplessa e dopo Christine disse preoccupata “Raziel?”
“Lo sai bene che quando c’è un disastro lui arriva” disse Remiel indispettita.
L’arcangelo della giustizia e della misericordia restò per un attimo senza parole e fu una fortuna che Cass disse “Starei ore e ore ad ascoltarvi parlare ma abbiamo un mondo da salvare”
“Hai ragione” disse Remiel “Seguitemi”
Poi li condusse all’interno di una scala a chiocciola “Eliana vi sta aspettando”.
*
Remiel, l’arcangelo dei fulmini,li condusse attraverso un dedalo di corridoi, pieni di libri. Sam e Christine erano estasiati da tanto sapere e Remiel rise “ Sarete i benvenuti, quando volete”.
“Con vero piacere” disse Christine intrecciando le mani di Sam.
“Non contate su di me” ridacchiò Dean.
“Sinceramente non ti farebbe male un po’ di cultura” lo rimbeccò Castiel tra il serio e lo scherzoso.
“Io preferisco l’azione, l’avventura,il brivido” disse Dean sincero “Il ruolo del sapientone lo lascio fare a mio fratello”ridacchiò e disse “Ognuno di noi ha i propri ruoli”
“Mi sa tanto che vedere te in biblioteca, è come sperare che Michele la smetta di combattere” sospirò Cass.
“Ehi” disse Dean fingendosi offeso “Questo non significa che non mi piaccia fare ricerche solo che..”
“Preferisci fare a modo tuo che dare conto alle parole scritte” concluse Violet per lui.
“Come ho fatto a stare senza di te, prima d’ora?” disse Dean sorridendo.
“Ragazzi il set di Beautiful è chiuso” disse Castiel un po’ indispettito “Abbiamo una missione da compiere”
Poi rimasero in silenzio e Violet disse interessata “Chi è Eliana?”
Remiel non rispose subito, limitandosi a osservarla con uno sguardo che attraversava l’anima e disse “Sento in te la traccia difensiva di tre angeli potenti”.
Violet non seppe cosa dire e Dean disse un po’ ironico “Perché voi angeli non siete dotati di foglietto per le istruzioni?”
“Eliana è un angelo potente, nato con la prima ondata di angeli, ancora prima di Michele e di Lucifero” spiegò Remiel spalancando una porta e sbloccando il meccanismo di un’altra porta “Eliana è quella che viene chiamata una Vigilante, una Gregoria, uno degli Angeli Caduti per mischiarsi alla razza umana” si schiarì la voce un’altra volta e disse “Gli angeli che vengono descritti all’interno del libro di Enoch”
“Un libro apocrifo se non mi sbaglio” disse Dean interessato.
Cass lo guardò meravigliato e Dean disse un po’ seccato “Qualcosa l’ho imparata, togliti quell’espressione ebete dalla faccia”.
“Dovrei immortalare questo momento” disse Castiel meditabondo.
“Sicuro di essere Cass?” disse Dean meravigliato.
Cass schioccò le dita e ricomparve la mano stampata sulla spalla di Dean. L’angelo annuì con fare serio “Sono proprio io”.
“Crowley ha fatto il miracolo mi sa”
Christine scosse la testa e guardò Remiel che stava ridacchiando. E poi riportò tutto alla discussione precedente “Eliana è una Vigilante”.
“Ho sentito parlare di loro” disse Sam interessato “So che hanno fatto dei figli con gli umani, che si erano lasciati corrompere”.
Remiel si fermò un attimo e nelle sue mani comparve un fulmine, l’aria crepitò di elettricità, il suo sguardo da gentile divenne pericoloso e Dean disse bellicoso, mettendosi davanti a Violet per difenderla “Lo sapevo che voi angeli siete pericolosi, dei miserevoli figli di buttana”.
“Non esagerare Dean Winchester” lo avvertì Remiel ringhiando“Non dare giudizi troppo affrettati su di noi”.
Il cambiamento d’umore di Remiel fu rapido, come una tempesta sul mare.
“Posso eccome” disse Dean arrabbiato “Tra un angelo che mi vede come un vestito in saldo e uno che mi ha usato come bersaglio”.
“Lascia stare Gabe” disse Christine un po’ seccata “Ha solo un po’ esagerato con gli scherzi”.
“Peccato che non facessero ridere affatto” disse Dean furibondo.
Remiel si girò e questa volta lo sguardo era pieno di compassione e di pietà e Violet riconobbe quello sguardo, anche se non ricordava bene dove. Ricordava un paio di occhi castani che la prelevano dal letto in fiamme, quando aveva 21 anni, la casa in fiamme e un mostro soprannaturale che bruciava nel soffitto. L’ossigeno era poco ma il misterioso salvatore non se ne preoccupò. La sua unica preoccupazione era portare la ragazza fuori, al sicuro. Il suo sguardo era di una persona che aveva giocato con il dolore e voleva difendere almeno una cosa buona nella vita. La casa crollò sulle sue fondamenta ma Violet gioì del fatto che era ancora viva. Si girò e il suo cuore si bloccò di fronte alla distruzione di una casa adorata. Era inevitabile affezionarsi a una casa, dopo averci abitato per almeno tre anni. Ricordò che il misterioso salvatore l’aveva avvolta nelle sue ali, per non essendo molto alto e che non sembrava di questo mondo. Si guardarono negli occhi e non si dissero nulla. Solo dopo seppe che era Christine, aiutata da Haniel e Gabriel. E adesso lo stesso sguardo era negli occhi di Remiel.
“Dean tu come ti sentiresti se ti uccidessero davanti ai tuoi occhi tuo fratello e non puoi fare nulla, non puoi chiedere aiuto a nessuno?” domandò Remiel a bruciapelo “Perché se lo fai puoi essere ucciso da Michele e Lucifero?”
“Mi sentirei come se la mia anima fosse di nuovo dilaniata dai cerberi e dalle arpie” disse Dean rabbrividendo “Poi andrei a uccidere i responsabili, fregandomene di quello che sono”.
“Ammirevole” disse Remiel colpita “Allora sai benissimo come ci siamo sentiti”.
“E Dio dove era?” chiese Sam interessato.
“Dio” disse Remiel guardando Castiel che se ne era rimasto in disparte “Dio ha lasciato che gli angeli giudicassero insieme ai demoni il nostro operato”
“E come potete essergli fedeli ancora?” disse Dean colpito.
Remiel lanciò un’occhiata eloquente a Hesediel e a Castiel e disse “Anche se sembra che possiamo sembrare esseri senza cuore, amiamo il nostro Creatore”
“Anche se certe volte mette la segreteria telefonica?” disse Violet
Remiel rise tetra “Noto con piacere che la vicinanza a Dean ha raffinato la tua vena ironica”.
“Che volete farci sono un’insegnante geniale” disse Dean divertito.
“E allora i Nephilim non sono il frutto tra angeli e umani?” domandò Violet curiosa
 “Tutte sciocchezze” disse Remiel arrabbiata “I Nephilim che tutti avevano visto erano figli di demoni e umani.. Il primo Nephilim angelico è Nathaniel Winchester” strizzò l’occhio a Christine “Congratulazioni Hesediel, la gioia di un bambino è sempre una gioia infinita”
 “E allora come è possibile che vi abbiano discriminato?” domandò Violet interessata.
Ma l’arcangelo non rispose e aprì con un cigolio la porta di mogano. Erano arrivati nel luogo dove c’era Eliana. Aveva uno sguardo da arcangelo in quel momento, poi sorrise “Perché a volte non sempre il bene viene ripagato con il bene. Non tutti gli angeli sono come me, Eliana, Hesediel, Haniel, Gabriel e pochi altri” fece una smorfia “Per non dimenticare di Cass”
Cass sorrise e disse soltanto “Apri quella porta, entriamo nella storia”
“Come se non ci fossimo già” dissero Christine, Sam, Dean e Violet all’unisono.
*
Ad aspettarli c’era una donna che stava scrivendo al computer. Eliana posizionò il libro che racchiudeva il sapere sulla Piuma di Morrigan e la Freccia di Baldri e osservò i nuovi arrivati che erano arrivati con Remiel. Finalmente erano arrivati. Guardò Sam, Dean Winchester, Christine Lylane Moonshine, la sua cara Hesediel e la sua protetta Violet Gyselle CrystalLight. Li abbracciò con un solo sguardo caloroso.
“Benvenuti nella nostra biblioteca” disse Eliana con gli occhi che le brillavano “Benvenuti prescelti del Paradiso”.
“Per una volta troviamo angeli decenti” commentò Dean.
“Tu sei Dean Winchester” disse Eliana perspicace “Si parla moltissimo di te in Paradiso”.
“Quando sei il capo alla moda, sfido io” disse Dean un po’ sarcastico.
Eliana sorrise alla battuta nera di Dean e accarezzò il libro che racchiudeva tutto il sapere del Purgatorio, del Paradiso e dell’Inferno e lo strumento che poteva salvarli. Guardando Remiel disse seria “Anche io come Remiel ritengo che non dobbiate essere posseduti da Michele o Lucifero.. che entrambi siate liberi di vivere la vostra vita, senza essere incasinati”
“Siete sicura di essere un angelo?” domandò Dean stupefatto
La bibliotecaria sorrise e mostrò le sue magnifiche ali, grigie con una spruzzata di viola e annuì “Per molto tempo noi angeli abbiamo ritenuto di essere superiori a voi umani.. Anche se avevamo promesso a Dio di non prendere vessilli, lo facciamo. Certe volte siamo peggio dei demoni, perché crediamo di fare del bene e in realtà vi manovriamo come burattini. È ora di finirla”
“Sono contento di avere trovato un angelo con un po’ di cervello” disse Dean colpito.
Poi Eliana si spostò verso Violet, ma non disse nulla. La ragazza ricambiò il suo sguardo e si sentì come se qualcuno potesse scoprire tutti i suoi segreti più intimi. Ma Eliana non aveva intenzione di leggere i segreti di Violet…ognuno di noi aveva i suoi segreti. Quello che gli premeva era sapere le orme degli angeli all’interno dei corpi umani. Quello che nessuno sapeva o poteva immaginare, era che tutti gli angeli prendevano possesso di un corpo umano, alla fine lasciavano una traccia nell’organismo. A volte benigna, come la guarigione di una malattia rara, a volte disastrose. Come bibliotecaria del Paradiso aveva il potere di analizzare il cuore e l’anima di ogni persona e fu felice di vedere che Sandalphon non aveva lasciato danni all’interno dell’organismo.
“La spada ha fatto il suo corso” disse Christine criptica.
Eliana annuì..Sapeva bene che stava parlando della spada che avevano dato Haniel e Gabriel durante lo scontro con Sandalphon.
“Sei molto fortunata che sei la protetta di Hesediel”.
“Lo so” disse Violet un po’ emozionata “Me lo dicono tutti”.
Poi Cass si schiarì la voce, portando l’attenzione su di lui “Sono spiacente di interrompere questa riunione di famiglia così bella, ma abbiamo del lavoro da fare”.
“Castiel ha ragione” disse Eliana annuendo e poi disse rivolgendosi a Sam “Vieni qui e appoggia la tua mano sulla copertina verde del libro e chiudi gli occhi”
“Mi sembrava che vi eravate dimenticati di me”disse Sam.
“Ognuno di noi è importante per quello che fa ogni giorno” intervenne Remiel che si girò verso Christine “Posa le mani sopra quelle di Sam e concentrati sulla tua essenza arcangelica”
Christine fu lieta di farlo e in un attimo il libro si ricoprì di una luce incandescente, una linea del fuoco che inglobò il polso sia di Sam e Christine. Entrambi avevano il volto trasfigurato dal dolore, Dean si avvicinò a loro ma fu trattenuto a viva forza da Castiel che disse “No, non è il vostro turno”.
“Sembrano stare male” notò Violet preoccupata.
“Stanno bene” dissero Remiel ed Eliana evasivi “Il libro li sta mettendo solo alla prova”
“Se mio fratello e la sua compagna si fanno male, mi frego del fatto che voi vogliate salvare il Purgatorio o altro” disse Dean bellicoso “Vi uccido”
“Non succederà nulla” li rassicurarono Remiel ed Eliana.
Nel frattempo Christine aveva spalancato le ali e aveva avvolto Sam. Il fuoco li abbracciò ancora più forte, a testimonianza del fatto che entrambi potevano danzare con l’inferno.
A un certo punto due voci conosciute dissero ironiche “Che maleducazione ragazzi, avete iniziato senza di noi”.
Violet, Dean, Eliana,Remiel e Cass si girarono verso Michele e Lucifero che dissero “Vi siamo mancati, non è vero?”
Non replicarono e si concentrarono su Christine e Sam. La prima arma stava per uscire.
*
Michele e Lucifero avanzarono con passo elegante e il loro sguardo si posizionò su Christine e Sam che stavano evocando la Piuma di Morrigan. Questa volta avevano un aspetto diverso. Michele era biondo con gli occhi castani, con l’aria di un professore universitario, Lucifero era anch’esso biondo con gli occhi azzurri e giubbotto di pelle. Entrambi guardarono Remiel ed Eliana e dissero “Potevate chiamare anche via Skype?”
“La connessione è lenta” disse Remiel sarcastica.
“E non abbiamo l’adsl” disse Eliana caustica “Ci dispiace di non avervi chiamato”.
“Per caso c’è la svendita dei vessilli?” dissero Dean e Violet meravigliati.
“Oh questi sono degli stracci” dissero Lucifero e Michele ridendo “Stiamo risparmiando per dei capi d’alta moda”.
“Non credo proprio” disse Dean arrabbiato “Non vi faremo fare bella figura all’interno della sfilata dell’Apocalisse”
“Dal Kansas modello Dean e Sam Winchester, vestibilità eccezionale, ottimi vessilli “ recitò Lucifero sarcastico “Taglia unica, unici modelli”.
“Non vi diremo mai sì” promise Dean bellicoso.
“Oh lo farete” dissero Michele e Lucifero sicuri.
Poi l’arcangelo guerriero e il creatore dell’Inferno riguardarono di nuovo Sam e Christine avvolti dalle fiamme del libro. L’arcangelo che aveva danzato con Lucifero, per difendere l’umana Violet, l’ex vessillo di Sandalphon e Sam Winchester, il vessillo di Lucifero. Michele, pur mostrando a tutti un carattere indomito, era preoccupato per Hesediel..era pur sempre sua sorella. Anche se non aveva mai indossato un vessillo, anche se aveva sfidato l’ordine di Metatron, il più alto degli angeli del Paradiso...Cosa potete succedere con l’arrivo della Piuma di Morrigan e della Freccia di Baldri?
“Hai visto caro Lucy non ci hanno chiamato” disse Michele irriverente “Volevano godersi la festa tutta per loro”
“L’ho visto” disse Lucifero accarezzando un libro “Spero che saremo i benvenuti”
“La linea era occupata” disse Dean ironico.
Il diavolo si mosse così rapido e ci fu un momento in cui Dean e Lucifero si guardarono negli occhi e Dean disse “Sono fedele a Violet”
“Sto pensando a come sarebbe bello combattere contro di te” disse Lucifero meditabondo “Sto pensando a rinnovare la mia tappezzeria”.
“Mettiti in fila” disse Dean sarcastico.
Lucifero mosse la mano e Dean annaspò. Il creatore dell’inferno stava chiudendo le vie respiratorie di Dean. Violet gridò spaventata “Lascialo stare”
“Perché?” disse Lucifero irriverente “Ci sarà solo un vessillo e io sarò solo a dominare su tutta la Terra”
Poi un fulmine illuminato da due speciali fuochi lo allontanarono da Dean. Il cacciatore respirò a fatica, Violet al suo fianco. Lucifero vide Remiel, Michele e Christine che lo fissarono furibondi. Lucifero mise le mani in segno di resa“Oh come siete permalosi”
“Lucifero” lo richiamò Michele severo “Lascia stare il mio vessillo e guarda...è il fuoco di Morrigan”
“Hai portato i popcorn?” disse Lucifero.
Michele gli lanciò un’occhiataccia e dopo tutti si rivolsero verso il fenomeno che stava accadere all’interno della sala.
Il fuoco continuò a crepitare intorno a Christine e Sam, una catena di calore e di sensazioni di fuoco, e poi esplose all’improvviso. Eliana mosse leggermente le mani e creò una patina di protezione nella biblioteca. Quei libri potevano servire anche in un prossimo futuro. Cass protesse Dean e Violet dal calore del fuoco magico, la stanza tremò e sia Christine che Sam vennero sbattuti dall’altra parte della stanza e Michele esclamò stupito “Allora la leggenda era vera”
“Fratello miscredente”lo prese in giro Lucifero.
Remiel non seppe cosa dire e si limitò a fissare la nuova figura che si muoveva leggiadra tra di loro. Eliana e Violet erano andati a vedere le condizioni di Christine e di Sam. Era da secoli che non si vedeva. Era una donna dell’età di circa trentasette anni, con lunghissimi capelli che terminavano in piume di corvo nero e nella mano reggeva una spada di bronzo, con ali pieni di sangue e di coraggio di migliaia di uomini che andavano incontro alla morte. Era Morrigan, la Dea Celtica della Guerra, conosciuta per il suo lato sanguinario. Ma in quel momento era nel suo momento più calmo. Fissò tutte le persone con sguardo amorevole, poi la sua voce si fece stridula, non appena il suo sguardo non ricadde su Michele e Lucifero “Voi no”.
“Morrigan ci devi dare il tuo aiuto” disse Michele perentorio “Sei una delle nostre speranze”.
“Voi no” disse Morrigan furibonda “Io non aiuterò a donare una mia piuma per Lucifero”.
“Oh non pensavo che il mio scherzetto ancora ti fa infuriare” disse Lucifero ironico.
Morrigan uscì dal libro e chiuse le mani sul collo di Lucifero, odore di guerra e di rabbia ancestrale. La dea della guerra sibilò “Piccolo arrogante bastardo, tu eri ancora un angioletto che giocava con le nuvole, quando io ero grande e potente. Non ti conviene giocare con me”
“Ma mi serve un compagno di giochi” disse Lucifero sorridendo.
La Dea Celtica lo lasciò andare, non prima di aver graffiato a sangue. Stava per ritornare dentro il libro, quando una voce un po’ affannata disse “Se non lo vuoi fare per Lucifero, allora fallo per noi e per tutti quelli che sperano che il Purgatorio, il Paradiso e l’Inferno non collassino”.
Christine aveva aiutato Sam e continuò, non temendo la potenza della Dea che era lì perché era stata evocata “So benissimo che cosa ha fatto Lucifero a tua figlia Ceridwen, so perché c’ero e ti assicuro che non è stato un bello spettacolo” deglutì e continuando, pur sapendo che gli occhi dorati di Morrigan erano ridotti a fessura “So come può essere spietato ma quello che vogliamo..”
“è che tu possa aiutarci” disse Sam intervenendo al posto della compagnia “Se non faremo in tempo, Raziel e Cassiel faranno suonare l’ultima tromba e tutto finirà”
Morrigan valutò la frase di Sam Winchester e si girò a guardare Lucifero che disse ghignante “Questa volta non sono stato io”.
La Dea materializzò una piuma di corvo infuocato e si avvicinò eterea verso Christine che si reggeva in piedi a fatica. Questa piuma era strana, nero gaietto con una patina di lucido sangue. In quel momento aveva un’aura di potenza e d’immensa compassione e l’arcangelo della giustizia e della misericordia venne abbracciato. Morrigan disse sospirando “Tu sai che se la Piuma di Morrigan viene utilizzata..?”
“Lo so” disse Christine enigmatica “ Ma vorrei salvare questo magnifico mondo”.
“Questa volta può essere una cosa diversa” disse Morrigan preoccupata “La Piuma di Morrigan sceglie un prezzo diverso”.
“Non mi importa” disse Christine perentoria.
“La tua ammirazione per gli umani è lodevole” disse Morrigan colpita “Nathaniel Winchester è visto anche di buon’occhio anche da noi Dei Pagani”
“Tu sai il destino di nostro figlio?” disse Sam curioso.
“Nessuno conosce il destino fino a quando non si comincia a camminare verso” disse Morrigan criptica.
“Che cosa farà questa arma?”domandarono Eliana e Remiel incuriosite.
“Ah” sospirò Morrigan in tono stanco “Evocherà un esercito di guerrieri infuocati che bloccherà l’essenza degli angeli caduti e consentirà di evocare il portale del fuoco ghiacciato”.
“E perché sei così preoccupata?” dissero Violet e Dean.
“Perché c’è un prezzo da pagare” disse Morrigan triste “E questa volta non voglio che venga pagato quel prezzo”
“Allora che sia gratis” disse Lucifero divertito.
“Non vorrei interrompere un momento romantico” disse Michele serio “ Morrigan sei pronta a darci il tuo aiuto?”
La dea Celtica annuì rabbuiata e donò la piuma a Lucifero. Il diavolo vide una cosa che ci sperava da tanto tempo, ma fu bravo a non rilevare nulla, schermando i suoi pensieri anche al fratello…Non potete trattenere un sorriso ghignante e Sam lo aggredì “Che cosa hai da ridere?”
“Niente” disse Lucifero evasivo.
Sam e Christine si guardarono stupiti e la Dea della Guerra scomparve con un’altra esplosione di fuoco. Lucifero si mosse a sguainare una lama d’ossidiana che voleva infilzare dentro il cuore, ma Remiel lo fermò con un gesto deciso, un fulmine di 225 volt, che fece urlare il diavolo dal dolore “Hai dimenticato le buone maniere?” L’incontro era durato per pochi secondi. Eliana si girò verso Dean e Violet e disse “Adesso tocca a voi”.
*
L’atmosfera si fece pesante tra i presenti e Dean domandò apprensivo al fratello “Che cosa hai visto nel libro quando avete evocato Morrigan?”
Sam scosse la testa e abbracciò Christine. Il fratello maggiore dei Winchester sospettava cosa Sam avesse visto. Secondo la visione di quel simpaticone di Zaccaria, bè Sammy era destinato a essere l’abito elegante di Lucifero. Dean si rivolse a Cass “ Che cosa succede se ci rifiutiamo di evocare Baldri e la sua freccia magica?”
L’angelo non rispose subito e si limitò a tracciare il sentiero del filo della lama con un dito e Dean disse “Ho bisogno di premere un bottone per farti parlare?”
Castiel lo guardò con un’espressione mai vista prima e Dean per la prima volta fece un passo indietro. Si poteva vedere nell’espressione dell’angelo, tutta la preoccupazione e l’angoscia.
“Che Raziel suoni il Requiem per i regni ultraterreni” disse Castiel funereo “E dopo non ci sarebbe più nessuno a salvare la vita sulla Terra”.
“Una risata ucciderà il mondo” disse Dean ironico “Cavolo, ma una buona notizia no?”
“Dillo a quei angeli che hanno utilizzato la spada dei fiori di cristallo vulcanico” disse Castiel in tono seccato “Sono appena andato in Paradiso e la situazione è tragica. Dovete aiutarci”
Dean si rivolse a Michele e disse in tono bellicoso “Se vi aiuto, tu rinunci a farmi diventare il tuo vestito per la sfilata dell’Apocalisse”.
Michele scoppiò a ridere, nell’aria la potenza dell’arcangelo più potente dei Cieli “Non puoi pormi condizioni, ma ci penserò”.
Dean e Violet si guardarono negli occhi e Lucifero ribattè ironico “Avete bisogno che vi accompagniamo con la manina per caso?
“No grazie” disse Dean ironico “Sappiamo camminare da soli”.
Michele non replicò e si limitò solamente a fissare la sua spada di fuoco divino, la stessa spada che avrebbe decapitato Lucifero alla fine di tutto, nel Giudizio Universale. Poi si rivolse a Eliana “Raziel ti ha detto quando potrà suonare la tromba insieme a Cassiel?”
“No” disse Eliana seccata “Bè sai meglio di me che non si scuce più di tanto”
L’arcangelo guerriero annuì dubbioso e si apprestò a seguire la scena. Un rintocco di una chiesa lì vicino avvertiva che erano le due del pomeriggio e mancavano solo poche ore allo scontro finale. Il suo vessillo e l’ex vessillo di Sandalphon. Dean Winchester,, quel piccolo essere umano, a volte arrogante e presuntuoso, aveva il fegato di rinunciare a essere il vestito della festa per l’Apocalisse..E Michele un po’ lo ammirava. C’era qualcosa in lui che lo ammirava
“Hai bisogno di un fazzoletto, fratello?” disse Lucifero ironico “Vedo una strana luce brillare nei tuoi occhi”
“Non abbiamo tanto tempo” disse Michele severo “Chi ha qualcosa la dica, o taccia per sempre”.
“Non si può avere un divanetto?” disse Lucifero supplichevole.
Una scossa di 220 volt lo trafisse nel profondo e Remiel lanciò un’occhiata d’intesa a Michele. L’arcangelo si lasciò andare a una bella risata. Poi l’atmosfera si fece più pesante e Remiel fece allontanare Sam e Christine dal libro. Il libro stava tremando e l’aria all’interno si era fatto più afosa. Christine era inquieta.
“Perché?” domandò Sam curioso.
“Coloro che hanno evocato la Piuma di Morrigan non possono stare tanto vicini al libro”disse Remiel “Specialmente se viene evocata la Freccia di Balder”
“Tu cosa ne pensi del prezzo di Morrigan?” domandò Sam preoccupato.
“Non lo so” disse Remiel sincera “Neanche è piaciuto il lampo di divertimento di Lucifero”.
“Ehi mi state facendo perdere tutto il divertimento”.
“Fulmini inceneritelo” disse Remiel furibonda.
Intanto Eliana aveva aperto le pagine del libro e disse a Dean “Chiudi gli occhi e concentrati sul ricordo più bello che hai, poi prendi le mani di Violet”.
“Niente di più facile” disse Dean divertito.
La bibliotecaria lo lasciò con un’occhiata enigmatica e si limitò ad annuire. Dean appoggiò le mani sul libro, si concentrò sul ricordo più bello che la sua mente poteva generare e poi prese le mani di una tremante, quanto mai emozionata Violet. In un attimo il libro esplose in una luce incandescente che regalava solo Paradiso e serenità...Sia Dean che Violet si sentirono in Paradiso..La luce del libro illuminò tutta la biblioteca, tracciando tutti i mobili della sala. Poi tutto cambiò...Dean ritirò le mani e vide alcune cose che non doveva vedere…la sua morte con i cerberi…Non doveva essere solo pace? Violet invece stava guardando come una spettatrice, il suo scontro con Christine quasi un mese prima…Ci era mancato così poco a ucciderla…Si guardarono negli occhi e dissero “Basta”
I ricordi disastrosi riuscivano a trovare una strada più veloce dei ricordi più belli…Eliana li esortò a richiudere gli occhi e disse “Non mollate ragazzi, la Freccia di Baldri”.
“Non stiamo guardando un film comico” disse Dean irritato.
Eliana sollevò gli occhi esasperata e Dean dopo un po’ s’affrettò a chiudere gli occhi. Questa volta strinse con forza le mani di Violet. E si concentrò ancora di più…La luce si illuminò di più, Dean vide molti ricordi che lo fecero commuovere, come Sammy che stringeva esausto un piccolo orsacchiotto di peluche…Era pur sempre il suo fratellino. I ricordi più brutti erano lì ad aspettarlo, ma non si lasciò scoraggiare. Continuò a vedere ricordi bellissimi.. E la luce lo illuminò anche dentro l’anima. Cass guardò meravigliato il fenomeno... Violet intanto stava sognando il suo ricordo più bello…E successe una cosa stranissima. Il suo tatuaggio, quello creato da Metatron brillò di una luce violetta. E cominciò a cantare una melodia in enochiano, lo sguardo incredulo. Violet non conosceva l’Enochiano, solo pochissimi. Ma continuò a cantare e sia Christine, Remiel, Eliana, Michele, Lucifero e Castiel si sentirono letteralmente in pace. Tutti erano meravigliati. Michele era esterrefatto e guardò Eliana “Possibile che..?”
Eliana era sconvolta “Non si vedeva questo fenomeno da parecchio tempo”.
“Possibile che lei sia…?” disse Remiel emozionata “Sarebbe un sogno”
“Concordo con voi” disse Castiel contento “ Una nuova speranza per tutti noi”.
“Qualcuno poi mi mandi un’email e me lo dica” disse Dean aprendo gli occhi “Fate con comodo”
I tre angeli dissero felici “Lo scoprirai molto presto anche tu”.
“Una cosa positiva?” disse Christine preoccupata “Non è diventata il vessillo di un altro demone?”
“No, nessun demone per Violet” disse Michele rassicurandola “Ma tutto a tempo debito”.
Christine restò meravigliata e si accorse che dal libro comparve una figura maschile, dai capelli biondi fatti di raggi di sole che reggeva un rametto di vischio, la stessa arma che secondo la mitologia lo aveva ucciso. Balder, il Dio Nordico dell’Arte, ucciso da un geloso Loki per opera del fratello cieco di Balder.
“Devo farvi i miei complimenti” disse una voce maschile sconosciuta “Devo farlo, perché nonostante tutto quello che avete passato, credete nella bontà” sospirò “Al mondo è difficile vedere tanta bontà dopo aver assaggiato l’inferno”.
“Balder” disse Lucifero gioioso “Ti trovo in forma”.
“Non grazie a te” disse Balder ringhiando “Ho fatto un viaggetto in Purgatorio e ti assicuro che non è stato piacevole”.
Il diavolo fece una piccola smorfia e disse “Come ti offro una vacanza low cost e tu mi ripaghi così? Ma dove è finita la tua gentilezza?”
“L’ho appena gettata dalla finestra”
“Ma che carino…” disse Lucifero, poi Michele lo interruppe seccato “Balder prima che tu e Lucifero possiate andare a prendere un caffè insieme, ci serve una mano”
“Della serie voi angeli combinate disastri e a noi Dei pagani tocca ripagare”
“Ci vuoi aiutare?” disse Michele senza mezzi termini.
Balder fece apparire la freccia di vischio, con la punta di alabastro e onice nera e disse pensieroso “Ha un prezzo”.
“Ma che cavolo” disse Dean frustato “Non potete fare che ci date una mano e tanti saluti e grazie?”
“Dean” lo avvertirono Sam, Christine e Castiel.
Il Dio delle Arti Nordico lo squadrò e disse  “Io non sono come Morrigan, la mia arte consisteva nella musica e nelle arti, io ero un Dio che aveva dalla sua l’arte. Non pensare per un momento che io chieda un sacrificio”
“Peccato ho perso la scommessa” disse Lucifero ironico.
“Che cosa vuoi?” disse Dean irritato “Vuoi che chiami una ballerina brasiliana per farti compagnia?”
“Ahahah” disse Balder divertito “Può essere un’idea…No io vorrei che non mollerai mai il tuo ruolo di cacciatore”
“Svolgo il mio lavoro già correttamente” disse Dean piccato.
Il Dio Nordico scosse la testa e disse enigmatico “Non imbrigliare il futuro, prima di non aver abbracciato il presente”
“Ma perché voi Dei e Angeli non avete il traduttore simultaneo per noi poveri umani?” disse Dean ironico.
“Perché ci godiamo a farvi impazzire” disse Balder in tono sincero “Dean accetti questa condizione?”
“Sì” disse Dean senza esitazione “L’accetto”
“Benissimo” disse Balder con un sorriso che poteva dire tutto o nulla “Questa arma può evocare dei cavalli di luce che distruggono il cuore degli angeli caduti”
Balder si avvicinò a Michele e lo avvertì “Questa è la seconda volta che vi aiuto, non ci sarà più una terza volta”.
Michele afferrò la freccia e disse soltanto “Non puoi incolpare tutti gli angeli, per una colpa di uno solo”.
Il Dio Nordico sbuffò e si rivolse a Violet. Dean lo squadrò geloso. Per un po’ non si dissero nulla e dopo fece comparire una collana di ambra e di alabastro che allacciò dietro il collo della stupefatta, poi sussurrò “Ti sarà molto utile”
“Perché?” domandò Violet stupefatta.
“Fidati solo di Dean, Sam e Christine” disse Balder enigmatico “Anche quando sarà difficile”
I suoi occhi dorati la trafissero nel profondo e Violet vide che non stava mentendo.
Poi scomparve, senza possibile di replica da parte di Violet. Dean si avvicinò a lei e le disse “Ti stava decantando un verso romantico?”
“No” disse Violet preoccupata “Mi ha detto che devo avere fiducia in voi, anche quando sarà difficile averla”
Dean si girò verso Eliana, Remiel, Michele e Lucifero e disse bellicoso “Voi sapete qualcosa?”
I quattro angeli scossero la testa. Poi un altro rintocco da parte della chiesa vicina li riportò alla realtà. Erano le tre del pomeriggio. Eliana disse in tono sbrigativo “Deve essere aperto il portale che porta al luogo dello scontro”.
Lucifero si avvicinò al centro della stanza e s’inchinò di fronte a Christine “Madame vuole ballare con me?”
Christine tremò e si avvicinò con la sua spada, la stessa spada che aveva ucciso Haniel. Si mossero lentamente, in una danza aggraziata e fecero cozzare le spade di diaspro rosso e la spada di onice. La biblioteca fu scossa da un violento terremoto e numerosi scaffali si rovesciarono sul pavimento. Una voce potente disse “Il tempo sta per scadere, prescelti tocca a voi” Eliana rabbrividì, era Raziel la voce. Dal centro del pavimento si aprì un portale di fuoco e di luce e Lucifero disse “Madame dopo di lei”
“Ma che gentile” disse Christine sarcastica “Ma non sono una donzella in pericolo” fece un cenno a Sam “Ho già il mio cavaliere”
Sam la prese e la abbracciò in tono protettivo.
“Andiamo” disse Dean sbrigativo, afferrando la mano di Violet.
“Io non vengo” disse Castiel all’improvviso.
“Cosa?” disse Dean stupefatto “E perché?”
“Perché nel luogo dove state andando, io non posso andare” disse  Castiel triste “Dovete contare sulle vostre forze”
Dean stava per replicare, quando Michele lo strattonò e disse “Non ti preoccupare, vi bacerete la prossima volta”.
Violet avvampò di fronte alla battuta di Michele e Lucifero lo guardò stupefatto “Sicuro che sei mio fratello?”
Michele non rispose e sorrise. Sam e Christine si introdussero nel portale e Lucifero dovette trattenere un moto di gioia. Il momento stava quasi per arrivare, ma doveva avere pazienza. Gli ultimi a entrare furono Dean e Violet. Il cacciatore baciò Violet e disse “Andrà tutto bene”
“Sicuro” disse Lucifero ironico “Ora Richard Gere e Julia Roberts se volete scusarci, ma abbiamo un impegno”.
Dean ringhiò frustato e dopo prese la rincorsa con Violet. Ci fu un’altra forte scossa e il portale si chiuse verso un mondo di incertezze e di dubbi. Dove era il luogo dove combattere?Sarebbe riusciti a sconfiggere gli angeli caduti? Troppe domande, nessuna risposta.
Castiel si girò verso Eliana che stava sistemando tutto e disse a bruciapelo “Tu conosci la risposta di Lucifero vero?”
Per un po’ non si dissero nulla e lo sguardo di Cass assomigliava a un oceano in tempesta.
“Io sono una bibliotecaria del Paradiso” disse Eliana laconica “Lo so già”.
L’angelo era stupefatto e disse “Perché non dite nulla?”
Eliana scosse la testa e disse “Perché non si può cambiare il destino”.
Castiel si mosse furibondo verso Remiel che però lo fermò “Io non so nulla, davvero”.
Castiel mosse le mani nervosamente, ma poi si rilassò. Non serviva a nulla arrabbiarsi. A volte i piani divini erano incomprensibili. L’angelo guardò il pavimento, come se si aspettasse che il portale si aprisse di nuovo e disse “Tornate vincitori ragazzi”
Poi scomparve dalla biblioteca. Chissà quale era il prezzo di Lucifero. Il futuro era un’incognita dolorosa certe volte. Lasciò Eliana e Remiel a ordinare la biblioteca, lui doveva andare.
 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22-31/Agosto/2012 ore 15.03 Pochi minuti dopo l'apertura del portale ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventiduesimo capitolo di "Crystal Spume"...nel precedente abbiamo visto i prescelti del Paradiso andare via...In questo vediamo Cass nella biblioteca.. Ma non vi anticipo nulla :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite/ da recensire, a tutti coloro che mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012  ore 15.03
Pochi minuti dopo l’apertura del portale…
Castiel guardò la biblioteca, dove Remiel e Eliana stavano si sistemando la biblioteca, e dopo spalancò le ali e disse semplicemente “Finalmente è arrivata”
Dal cielo risposero con un fenomeno straordinario. Le nuvole si dipinsero d’oro con una lieve sfumatura di rosa antico. I londinesi guardarono ammirati il fenomeno e molti erano con il cellulare o con la macchina fotografica a catturare il momento più bello.
Come era possibile che Uriel, Zaccaria, Raffaele, Lucifero considerassero gli esseri umani delle scimmie e degli aborti? Potevano essere dei bastardi, ma avevano cuore. Quello che avevano perso loro. Quello che avevano perso per colpa della loro boria di essere superiori. E pensare che fino a poco tempo fa poteva paragonarsi a loro.
“Cass maledetto figlio di buttana”
Ah Dean! Il suo protetto, quello che avrebbe difeso da ogni cosa, anche dall’Apocalisse incombente..Ripensò con malinconia il momento in cui si era incontrati. Sapeva che alcuni fan di Dean avevano inventato le Destiel. Zaccaria e Raffaele lo avrebbero schernito, ma loro non avevano passato tanto tempo con i fratelli Winchester. Quei due avevano una tempra incredibile, due straordinari angeli umani. Gli esseri umani erano speciali, perché riuscivano a trasformare la realtà in storie. Belle o brutte che siano.
“Finalmente il nostro riscatto”
“Finalmente è arrivata” disse un altro angelo.
“Guardate quelle nuvole” disse una bambina di tre anni molto vicina a un invisibile Cass “Che bello sembra che il sole voglia giocare con loro”
Che adorabile bambina... Cass aveva il cuore colmo di gioia. Nessun dolore sembrava aver scalfito il suo cuore. Esseri umani, esseri straordinari, funamboli tra il filo di luce del Paradiso e il filo incandescente dell’Inferno.
Non c’era tempo per ascoltare i festeggiamenti in Paradiso. C’era ancora molto da fare. E sperò davvero che i prescelti del Paradiso vincessero. Rise alle facce di Zaccaria e Raffaele schifate e dopo si librò nell’aria, un puntino luminoso in una città caotica come Londra, che era ignara del fatto di essere stata la città del portale.
Nella biblioteca Eliana sospirò. Sapeva come aveva in mente Lucifero, ma non poteva dirlo, a causa del codice onorevole degli Vigilanti. Troppe regole che imbrigliavano il cuore e l’anima. Remiel la osservò preoccupata “Stai bene?”
Eliana si mordicchiò il labbro e annuì. Tra tutti i prezzi che poteva scegliere la Piuma di Morrigan…proprio quello. Non poteva dire nulla, nemmeno a Remiel. La guardò allontanarsi e sospirò.
“Buona fortuna prescelti” sussurrò, mentre la biblioteca ritornava al suo antico splendore. E si augurava che anche i regni ultraterreni ritornassero al loro antico splendore.
E intanto si aspettavano i Prescelti di Purgatorio, la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo. E Valeria Guascon stava facendo un portale di fuoco ghiacciato.



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Capitolo 23
*** Capitolo 23-31/Agosto/2012 Cielo della Spagna ore 16.30 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventitresimo capitolo di "Crystal Spume"...Nei precedenti abbiamo visto i prescelti del Paradiso e Lucifero introdursi nel portale...Adesso vediamo di nuovo i protagonisti di "Angel o Demonio" e il ritorno dell'angelo Raziel..Ma non vi anticipo altro :) Grazie ancora a tutti coloro che mi stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo come autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :-)


31/Agosto 2012 Cielo della Spagna ore 16.30

“Damien concentrati” disse un angelo dalla voce dura “Se hai deciso di aiutarci, allora impegnati”
Natael stava osservando il lavoro di Damien, che era arrivato qualche giorno fa per aiutare Valeria nell’imprigionare Duna, Alexia, Iris e Graziel all’interno del limbo per gli angeli caduti. I due ragazzi erano l’uno di fronte all’altro, Damien con le ali grigie che aveva la faccia corrucciata, nello sforzo di aiutare, Valeria che lo guardava con disgusto e nel frattempo aveva le ali spalancate all’indietro. Entrambi avevano il labbro inferiore spaccato, usciva un po’ di sangue ed erano stremati.
“Uccidimi” la voce del passato rimbombò all’interno di Damien.
“Tu non sei nulla per me” fu la perentoria risposta di Valeria.
Perché non poteva esistere l’amore tra un angelo e un demone? L’amore poteva essere sia un angelo e un demone.
Dopo con uno sforzo si riportò alla realtà, al suo compito di aiutare Valeria, affinché i tre regni non collassassero su loro stessi. Sapeva bene che non meritava né la fiducia di Valeria e di Natael.
Damien ringhiò e dopo si concentrò a cercare la sua essenza demoniaca e la donò a Valeria. L’essenza crollò, luminosa come una stella cometa e Valeria spalancò le ali. Sembrava un cigno che volava. Sia Damien che Natael la osservarono ammirati. A pochi metri la ragazza la prese con titubanza e la modellò insieme a quella sua. Dall’incontro tra l’essenza angelica e quella demoniaca ci fu uno scoppiò e una grandissima energia esplose tra di loro, mandando Damien e Valeria a gambe all’aria. Si creò un portale di fuoco ghiacciato, adesso dalla luminescenza blu ghiaccio e rosso ciliegia, nel cui interno si scatenavano dei fulmini pericolosi. I due angeli si rialzarono e si abbracciarono, per poi allontanarsi subito dopo. Natael fu colpito dalla potenza del portale, insieme Valeria e Damien potevano essere una coppia d’angeli molto forti. Il ragazzo le disse dispiaciuto “Peccato che siano nemici”
“Fai la tua scena madre da un’altra parte” disse Valeria dura “Tu sei mio nemico e lo sarai per sempre”.
Damien deglutì e dopo non si arrischiò a parlare. L’aria crepitò di elettricità e l’incontro tra l’essenza demoniaca di Damien e quella angelica di Valeria fecero sì che il cielo si riempisse di nuvole nere, cariche di presagi funesti. In un attimo il cielo e tutta la Spagna cominciò a tremare violentemente. Valeria, Natael e Damien guardarono sotto e quello che videro, fu orribile. La città di Madrid spaccata in tre parti, nessuna vita che si vedeva, gli edifici crollati, i ponti spezzati, le auto frantumate, gli alberi divelti. Era solo desolazione e tristezza. La ragazza guardò Natael angosciata “Che cosa succede?”
“Sta iniziando le illusioni su quello che potrebbe succedere” disse Natael preoccupato “Non abbiamo tempo”.
Valeria sbatté gli occhi e fu incredula dal fatto che la città di Madrid era ritornata al suo splendore, come se quell’orrore non fosse mai accaduto. Anche Damien era incredulo. E la loro attenzione fu catturata un angelo che li osservava severo. Le sue ali sembravano fatti di filamenti di cielo notturno.
“Non avrei mai pensato che per creare un portale di fuoco ghiacciato un angelo avrebbe collaborato con un angelo caduto. L’innovazione avanza”
“Chi siete?” domandarono Valeria e Damien all’unisono.
L’angelo misterioso si avvicinò a loro e gli accarezzò la faccia. Aveva metà faccia ricoperta da fiamme nere e spiriti di lupi li facevano da compagnia. Natael si mise davanti a Valeria e disse in tono bellicoso “Raziel”.
“Fratello” disse Raziel mellifluo “Si saluta così?”
“Non penso che vuoi comunicarmi qualcosa di allegro” disse Natael furibondo “Sei stato tu vero?”
“Sì” disse Raziel pomposo “Spero che vi siate goduti lo spettacolo”.
“Ci mancavano solo i popcorn” disse Natael sarcastico “Ci godi del fatto che tra un po’ potrai suonare la tromba dell’Apocalisse?”
Sapeva di avere avuto un tono furibondo, ma ne aveva tutte le ragioni. Era stato Raziel a inviare Duna a indurre in tentazione Alexia.
“Quel giorno ero leggermente arrabbiato” disse Raziel divertito “Capita a tutti di essere arrabbiati”.
Poi non disse nulla, colpito da un calcio di Natael. Valeria era stupefatta, non l’aveva mai visto così.
“Smettila di fare dell’ironia” disse Natael furibondo “Non vedi l’ora di suonare la tromba insieme a Cassiel”.
Raziel scosse la testa e roteò il bastone di mogano nero. Era aggraziato mentre si muoveva e poteva essere paragonato a un ballerino di un teatro.  Un portale di fuoco e di luce si aprì e Valeria vide il luogo, dove dovevano combattere, sembra una radura immersa nel verde e con una spiaggia di sabbia cristallina. Raziel si girò e per un po’ non disse nulla. Quando parlò, sembrò perdere tutta la baldanza che aveva ostentato davanti a Eliana e ringhiò frustato“ I prescelti del Paradiso, dell’Inferno e del Purgatorio sono stati scelti” e poi disse triste “Non ho nessuna intenzione di suonare la tromba”.
Natael era stupito, l’invincibile Raziel era mosso da sentimenti umani? L’angelo dei misteri spalancò le sue ali e il portale di fuoco e luce si allargò sempre di più e disse “Sbrigatevi, il tempo non aspetta tanto”.
“Chi ci dice che tu non sei un angelo caduto?” disse Valeria furibonda.
Raziel sorrise un po’ titubante e disse “Adesso capisco perché Natael ti abbia scelto” poi il suo sguardo si fece criptico “Penso che dovrai fidarti di me, se vuoi scoprire le risposte”.
“E se io non entrassi in quel portale?” disse Valeria testarda.
L’angelo dei misteri disse senza termini “Saresti responsabile di tutta la vita morta sulla terra” rise e disse cattivo “Non ti facevo così meschina”.
“Lasciala stare” disse Damien furibondo.
“Che bel cavaliere che ti sei scelta” disse Raziel sarcastico “Uno che non vede l’ora di sconfiggerti”
Valeria Guascon si sentì morire e con il cuore gonfio di rabbia e di dolore s’insinuò all’interno del portale, seguita da Damien, sempre più confusa. Natael affrontò Raziel, dandogli un pugno.
“C’era bisogno di trattarla così?”
“Più è arrabbiata e più combatterà meglio”disse Raziel sicuro “Non voglio suonare la tromba”
Natael lo lasciò andare e dopo si introdusse all’interno del portale. Chissà cosa avrebbero trovato all’interno del portale. L’avventura stava per iniziare. Damien guardò Raziel allontanarsi e sussurrare solo una parola “Anima”.
Che cosa voleva dire? Con questo dubbio anche lui si introdusse nel portale.

 


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Capitolo 24
*** Capitolo 24-Tempo imprecisato-Limbo ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventiquattresimo capitolo di "Crystal Spume"... in questo capitolo ritorna la ragazza uccisa nel primo capitolo della storia...Ma non vi anticipo nulla :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, la stanno recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/ preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


Tempo imprecisato-Limbo
“Svegliati”
“No, non mi voglio svegliare, solo dolore…”
“Niente dolore, è così bello qui”
“Bello? È come sciare nelle fiamme” disse Delia un po’ sarcastica.
“No, è vivere nella gioia più assoluta”
“Io non ci credo, andatevene via, voglio solo dormire” li schiacciò Delia infastidita.
“Svegliati Delia” dissero le voci imperiose “Adesso”
Delia Winterson alzò a fatica gli occhi al cielo e vide il sole spuntare dalle colline del Limbo. Era da tanto tempo che non succedeva, un fenomeno che poteva dare speranza e fiducia in tutti. I fiori del prato limbico erano più luminosi del solito e le gocce di rugiada rendevano più magico il prato. Erano stati scelti i prescelti del Purgatorio, del Paradiso e dell’Inferno? Potevano uscire dal Limbo? La loro sofferenza stava finendo?
Si girò e vide le altre anime che danzavano. Incuriosita andò a vedere.
“Non sentiamo più dolore” dissero le anime accanto a sé contente “Non siamo più i fiori di cristallo vulcanico”.
Delia era sconcertata e dopo un sorriso s’illuminò nel suo volto. Era vero, non provava più dolore come prima. I fiori di cristallo vulcanico avevano smesso di cadere dal cielo.
“Te lo avevo detto che non bisogna mai perdere la speranza” disse una voce conosciuta alle sue spalle.
Delia girò e vide l’angelo che aveva visto tanto tempo fa. Aveva i capelli castano scuro bagnati dalla rugiada ed emanava bontà. Gli occhi erano azzurro scuro, come il cielo di una sera d’estate, e la bilancia che teneva tra le mani era sospesa, i piatti in equilibro. Era contenta di vederlo. Senza pensarci neanche un secondo, si gettò tra le sue braccia. L’angelo parò l’abbraccio e rise divertito “A che cosa devo questa felicità?”
Delia lo guardò meravigliata, perdendosi nei suoi meravigliosi occhi azzurri “I prescelti presuppongo”
L’angelo scoppiò a ridere e ricambiò l’abbraccio, ma poi disse serio “Ancora, però non potete uscire”.
Delia lo allontanò e disse risentita “Ti pareva che non bisognava aspettare”.
L’angelo guardò la bilancia e disse divertito “C’è una persona che ti vuole vedere”.
Delia era incredula... chi la voleva vedere? Poi da una nebbia color oro scuro spuntò una ragazza, di poco più grande di Delia, che sorrideva. Lungo le tempie c’era sangue rappresso. La ragazza misteriosa aveva capelli castano chiaro, di media lunghezza e indossava una veste del cielo mentre il sole si innalzava. L’angelo si allontanò per dare spazio alle due ragazze di confrontarsi e nei suoi occhi brillò la luce dell’affetto. Delia stava guardando negli occhi Mystia, quella stessa ragazza che pensava di avere ucciso. Gli occhi castani dell’amica scintillavano di felicità. Si sentì inadeguata a stare vicino a lei e si riparò dietro le spalle dell’angelo, che ridacchiò consolandola “Non è arrabbiata con te, stai tranquilla”.
“Ciao Delia” disse Mystia in tono affabile “Sono contenta di vederti”.
“Mystia” sussurrò Delia terrorizzata.
Mystia sorrise ancora più apertamente e Delia si riparò dietro alle spalle dell’angelo, timorosa. La ragazza uccisa la prese delicatamente dal suo nascondiglio.
“Delia” disse Mystia in tono affettuoso “Perché ti addossi colpe che non hai? Non mi hai ucciso tu”
Delia singhiozzò e si tolse i capelli dagli occhi“Mi hanno fatto credere questo”
Mystia si avvicinò a lei e le tolse con delicatezza una lacrima “Lo so, ma non è stata colpa tua”
Delia non seppe cosa dire e Mystia le prese la mano destra e la strinse forte. Delia sospirò commossa. L’angelo annuì orgoglioso, l’affetto era bello in qualunque modo. La ragazza promise “Questa volta non sparirò”.
“E chi mi assicura questo?” disse Delia preoccupata.
Mystia rise enigmatica e la abbracciò forte. In realtà non si chiamava così, aveva un altro nome, ma Delia l’aveva sempre chiamata così, perché era silenziosa come la nebbia. Delia fu commossa e ricambiò l’abbraccio così forte, che finirono distese l’una sopra l’altra, ridendo spensierate. Erano contente di essersi ritrovate. Poi si staccarono e si misero a parlare del più e del meno, il cuore libero dalle preoccupazioni e dalle angosce. L’angelo guardò il cielo e fece oscillare la bilancia.
La battaglia stava per cominciare. E pregò che i Prescelti vincessero la battaglia. Si girò a guardare Delia e Mystia che parlavano. Il suo cuore si colmò di speranza.
“Tra il cielo,
le fiamme e l’anima,
perdura l’eternità,
che sa solo di un minuto,
tra gli abbracci,
tra l’affetto di un cuore che batte,
per il suo cavaliere.”



 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25-31/Agosto/2012 ore 19.30 Fattoria McLeod ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il venticinquesimo capitolo di "Crystal Spume"..nel precedente avevamo visto Delia reincontrarsi con la ragazza che lei credeva di avere ucciso...In questo capitolo vediamo Becky delle Sorelle McLeod prepararsi per la battaglia..Ormai tutti i prescelti si stanno avvicinando alla meta e si stanno per incontrare..Ma non vi anticipo nulla :) Grazie di cuore a tutti coloro che mi stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 ore 19.30 Fattoria McLeod
La stanza era stranamente silenziosa e in ordine. Becky stava sistemando la sua camera da letto per un motivo che non sapeva. Ma la faceva sentire bene, un modo per essere ancorata alla realtà. Stava per affrontare una battaglia che non si aspettava di fare. Forse tutto quello che stava facendo era perfettamente inutile, forse dovevano morire tutti, ma quel piccolo gesto le ricordava che era una semplice ragazza. Una battaglia più da libro fantasy, che da una ragazza che sapeva solo mandare avanti una fattoria. Si sedette sul letto appena fatto e sospirò. Forse era l’ultima volta che poteva vedere le sue amiche. Forse era l’ultima volta che era viva. Il sole stava tramontando e Becky si concentrò sul nitrito dei cavalli, il muggito delle sue mucche.. odori reali, odori che li sarebbero mancati. Per qualcosa che aveva visto solo nel libro delle Fiabe e nei suoi sogni più reconditi. Prese la spada di ametista e passò un dito sul filo della lama, non temendo di ferirsi.
Con questa spada doveva aprire un portale e andare nel luogo dello scontro, così aveva detto Eve, la Signora del Purgatorio... Era vero? Era vero che loro erano dei Prescelti del Purgatorio, il luogo ultraterreno meno conosciuto?
C’era solo un modo per scoprirlo. Poi un leggero bussare la fece trasalire nel letto e si girò a vedere Moira con un vassoio di biscotti alla cannella. Becky non seppe cosa dire e con un cenno silenzioso la fece accomodare accanto a sé. Per un po’ non si dissero nulla, solo il rumore delle mandibole. Becky assaporò il dolce profumo dei biscotti e per un po’ s’immaginò bambina. I ricordi tendevano a fuggire via come nuvole nel cielo. Poi Moira si schiarì la voce “Sei pronta?”
“Per cosa per la partita di bowling di domani sera?” disse Becky stupefatta.
“No” disse Moira tra il seccato e il divertito “ Intendo per la battaglia per salvarci a tutti”.
“No” disse Becky sincera “Ma devo farlo, non posso tirarmi indietro”
“Sei una ragazza molto coraggiosa” si congratulò Moira “Prego che tu e Alex possiate vincere questa battaglia”.
“Grazie” disse Becky contenta, poi una domanda si affacciò nella sua mente “Perché mi hai creduto?”
Moira afferrò il vassoio, ormai vuoto, e guardò il cielo ormai scurito. Il viola del crepuscolo stava elegantemente cedendo il passo a un sensuale blu scuro della sera. Sorrise dolcemente “Perché ho bisogno di credere nell’impossibile”.
Becky era incredula “E se questo impossibile rischiasse di distruggere la cosa più preziosa?”
“So che ci sarà sempre qualcuno che la proteggerà” disse Moira felice “Buona fortuna Becky”.
Poi socchiuse la porta e lasciò di nuovo Becky ai suoi pensieri. L’incontro con Moira aveva avuto i suoi frutti, adesso si sentiva più sicura. Presa la spada d’ametista scese sotto, prima che il suo telefono squillasse. Lo afferrò e Alex disse “Sei pronta a essere un cavaliere senza macchia e senza paura?”
“Senza macchia sì” disse Becky ridendo “Ho appena usato l’Ace Gentile per smacchiare la mia armatura”.
Becky uscì dalla casa e il suo cuore si riempì di costernazione. E se fossero tutti morti? Poi schiacciò quel pensiero. Li avrebbe visti, ne era sicura. Alex era accanto all’auto, pronta a portarla nella foresta dove avrebbero evocato il portale. Era più bello del solito. Alex le aprì lo sportello dell’auto e disse “Sappi che io credo in te”.
“Grazie” disse Becky imbarazzata “Anche io credo in te”
“ E allora andiamo a dare una bella lezione a quegli angeli” disse Alex bellicoso “è ora che tutto ritorni nella norma”.
Becky non potè fare a meno di sorridere. L’avventura stava cominciando. E girandosi vide Steve, Jodi e Taylor con uno striscione che la incoraggiavano a tornare vincitrice. Le adorava.



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Capitolo 26
*** Capitolo 26-31/Agosto/2012 Bosco imprecisato ore 21.02 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventiseiesimo capitolo di "Crystal Spume"...nel precedente avevamo visto Becky e Alex de "La fattoria McLeod" prepararsi per la battaglia.. In questo capitolo ci sono ancora loro.. e ritornerà anche Eve.. la battaglia contro Alex, Dunia e Graziel è sempre più vicina..Ma non vi anticipo nulla :) Grazie mille a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 Bosco imprecisato ore 21.02
La brezza notturna era pungente all’interno del bosco, dove i due ragazzi si stavano trovando, alla ricerca di un posto tranquillo dove evocare il portale. Quello stesso portale che li avrebbe portati verso la loro avventura. Durante il tragitto i ragazzi erano rimasti abbastanza silenziosi, ancora persi nei loro pensieri, mano nella mano. Che cosa sarebbe accaduto? Arrivati nel luogo stabilito, Becky si strinse nel giacchino e guardò la luna, ancora bianca e innocente. Poi si girò verso Alex e domandò meravigliata “Sicuro che è oggi?”
Alex estrasse la spada e disse serio “Prepara la spada, il momento sta arrivando”
“La luna è ancora bianca” disse Becky sconcertata “Forse non è oggi…”
Fu in un attimo che il bosco fu colpito da un terremoto. Becky vide per un solo istante un angelo con metà faccia di fiamme e fu in quel momento che la luna venne ricoperta da una nuvola viola. E dal nulla comparve Eve. Aveva la faccia tumefatta, totalmente diversa dall’Eve che avevano conosciuto, energica e autoritaria. La signora del Purgatorio era ferita mortalmente e si reggeva in piedi a fatica. La veste dorata che portava era ricoperta di sangue nero. Becky si avvicinò a lei e disse preoccupata “Che cosa è successo?”
Alex rimase a distanza di sicura, totalmente impietrito, non sapendo quello che fare. La signora del Purgatorio si trascinò fuori dal vortice che la stava trascinando nel suo regno e vomitò sangue nero. Era incredibile come un essere sovrannaturale si riducesse così.
“Il Purgatorio è in rivolta” disse Eve ansimando “Vincete questa battaglia, mi raccomando”.
“Non abbiamo armi” disse Becky terrorizzata.
“I miei cuccioli vi aiuteranno” disse Eve implorante “Fate presto, o Raziel suonerà la tromba dell’Apocalisse e sarà la fine”.
Un lungo suono, un ringhio ed Eve sussurrò terrorizzata “Fate presto”
“Siamo dei semplici mortali” disse Becky atterrita.
Poi Eve si staccò una collana di rubini con un calderone e disse “Questo è il calderone di Ceridwen, figlia di Morrigan,è…”
Poi la Signora del Purgatorio venne brutalmente trascinata nel Purgatorio e le sue urla atterrirono Becky. Ma in quale dei sette inferni si stavano cacciando? Poi la sua attenzione venne catturata da Alex che stava tremando violentemente e disse angosciata “Che cosa dobbiamo fare?”
“Non lo so…” disse Alex pensieroso, poi s’irrigidì e disse “No, adesso no, per favore”.
“Alex” gridò Becky.
Il ragazzo non rispose, ancora in preda alle convulsioni, gli occhi rovesciati all’indietro, le membra rigide, tuttavia si muoveva...Gli prese le mani e sospirò. Aveva bisogno di lui. Aspettò con pazienza che l’attacco epilettico finisse.
Il terremoto non accennò a diminuire e la persona misteriosa, con metà della faccia ricoperta di fuoco nero li stava osservando e cantava sommesso. Ma chi era? Becky cercò di avvicinarsi, ma la persona si allontanò sempre.
Alex si riprese a fatica dell’attacco...Hesediel era in pericolo…Poi con fatica disse “Dobbiamo fare il portale, non c’è un minuto da perdere”
“Altre visioni dell’angelo?” indagò Becky sguainando la spada.
Alex si alzò e disse rabbuiato “Sì e ti assicuro che preferisco vedermi il super bowl la domenica sera”.
“Perché la puoi vedere?”
“Forse perché sono sintonizzato sulla sua frequenza” disse Alex stranito “Non lo so Becky, non lo so” sospirò e sguainò anche lui la spada di ametista “Quello che so è che vedo solo dolore nei suoi occhi”
Becky lo guardò negli occhi azzurri e vide la sincerità. La luna era colorata di viola, il momento era giunto. Muovendosi come danzatori aggraziati, come se sapessero già come fare, i due ragazzi fecero cozzare le lame d’ametista e una forza enorme li fece sbattere contro due alberi, a distanza di cinque metri l’uno di fronte all’altro. Un portale di fuoco e luce nera si palesò davanti ai loro occhi. Regalava mistero e anche dolore. I due ragazzi erano affascinati e anche un po’ intimoriti. Chissà cosa li aspettava dall’altra parte. Un ringhio li fece voltare e tutte le Creature del Purgatorio arrivarono. Erano ippogrifi, grifoni, draghi dai mille colori, sirene che muovevano l’aria antistante. Si guardarono in un minuto che sapeva di eternità. Poi tutti s’inginocchiarono e una sirena cantò “Siamo ai vostri ordini prescelti”.
Becky guardò Alex sconcertata. Alex brandì la spada d’ametista e disse baldanzoso “ Il mondo aspetta solo degli eroi come noi”.
La ragazza scosse la testa impensierita. Poi Alex la prese per mano e la trascinò nel portale, alla ricerca di un’avventura che poteva cambiare le carte all’universo. E intanto a Sea Haven Hannah Drake stava aspettando Gabriele. Mancava poco allo scontro finale.

 



 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27-Tempo imprecisato-Paradiso ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventisettesimo capitolo di "Crystal Spume"...nel precedente avevamo visto Becky e Alex, i prescelti del Purgatorio evocare il portale e partire per la loro avventura,...In questo capitolo troveremo Gabriel alle prese con un dialogo con quel simpaticone (si fa per modo di dire) di Zaccaria.. ma non anticipo nulla :) Grazie di cuore a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Vi auguro una buona lettura :) Gabrielle :)


Tempo imprecisato Paradiso
Il momento stava arrivando…
Poteva uscire dal Paradiso e aiutare il mondo..
Non vedeva l’ora..
“Mi dispiace”
Poi l’urlo agghiacciante che aveva procacciato e si era accasciato all’interno di quell’albergo, dove i Dei pagani avevano deciso di fare il loro meeting. Stava riguardando la propria morte.
Gabriel era all’interno del bar del Paradiso e si stava scolando una birra, gli occhi azzurri fissi su un quadro che raffigurava tutti loro, prima della comparsa dell’uomo. Tutti falsamente compiaciuti, tutti sorridenti.. Ora pieni di sé e desiderosi di mostrare la loro superiorità.
“Gli angeli sono degli emeriti stronzi”
Gabriel singhiozzò sul suo bicchiere vuoto e annuì. Erano passati anni da quando gli angeli avevano considerato meritevoli gli umani, e la definizione di Dean calzava a pennello su di loro. Non erano migliori di Lucifero, a quanto pareva.
Hannah Drake stava per accettare il suo destino di Signora delle Sette Luci del Crepuscolo, la donna che avrebbe accompagnato le anime nei regni ultraterreni, a battaglia finita. Finì la birra e un angelo anziano lo fissò arcigno. Sbuffò innervosito “Non sai che c’è il coprifuoco?”
“Scusami Zach” disse Gabriel annoiato “Ma non sono in vena di emozioni forti”.
Zaccaria lo prese per mano e gli torse il braccio e disse velenoso “Anche tu con il guinzaglio?”
Gabriel lo lasciò fare e disse solo queste semplici parole “No, i Winchester mi hanno liberato dalla mia presunzione” gli battè un colpo sulla spalla “ E ridi di tanto in tanto, che fa bene al cuore”
“Ti sei venduto” sibilò Zaccaria arrabbiato
Gabriel si mise una mano sulla bocca, falsamente offeso “Così mi ferisci l’animo, come farò a vivere così? Forse c’è una svendita di attack “ e disse malizioso “Anche se tu un cuore non ce l’hai..prova al mercatino, fanno una svendita”
“Loro sono gli esseri che distruggeranno il mondo” disse Zaccaria bellicoso.
L’arcangelo rise, una bellissima risata “Non sei così diverso da Lucifero” e poi strizzò l’occhio “Gli esseri umani sono straordinari, perché anche se alcuni percorreranno la vita del male, ci saranno molte altre persone che seguiranno il bene”
“Più facile credere a Dio che decide di fare una capatina all’inferno”.
“Sai certe volte il capo preferisce dei luoghi soleggiati “ disse Gabriel ironico e dopo battè le mani, una luce strana balzò nei suoi occhi “Questo è il mio bacino della buonanotte, non aspettarmi alzato”.
Zaccaria non seppe cosa dire…Poi urlò... Gabriel gli aveva congelato le ali. L’arcangelo rise sotto i baffi, poi la sua espressione si rabbuiò. E pensò a Hannah Drake, poi a Hesediel.Il piccolo Nathaniel Winchester. Il prescelto di Lachesi, una delle Moire.
“Mi servirebbe una bella vacanza” disse Gabriel spalancando le ali.
Poi la sua mente si concentrò solo su una cosa. Era tempo di incontrare di nuovo Hannah Drake.


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Capitolo 28
*** Capitolo 28-31/Agosto/2012 Casa Drake, giardino ore 22.19 ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventottesimo capitolo di "Crystal Spume"...Nel precedente avevamo visto Gabe lasciare il Paradiso e dare nel contempo una lezione esemplare a Zaccaria...In questo capitolo ritorna Hannah Drake, la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo...Ormai la battaglia è sempre più incalzante,i prescelti dei tre regni si stanno per riunire...Ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la leggeranno, recensiranno, mettendo nelle seguite/preferite/ricordate/e da recensire, a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


31/Agosto/2012 Casa Drake, giardino ore 22.19 
Hannah Drake stava osservando il cielo dal balcone di casa sua, ancora totalmente limpido, assaporando l’odore della brezza notturna e pensò al suo compito, quello di scortare le anime all’interno delle anime. E doveva farlo insieme a Gabriel, il mitico arcangelo delle annunciazioni. Dentro la casa, c’era Libby che festeggiava il compleanno, l’atmosfera di allegra spensieratezza. Sospirò, cercando di non pensare che forse non le avrebbe mai viste più. Pose le mani davanti a sé e si concentrò. Dalle mani spuntò una luce dorata che trasformò alcuni petali di gelsomino in farfalle. Un uomo cominciò a battere le mani.
“Che cosa è un regalo d’addio?” disse una voce risentita.
Hannah si girò e il suo cuore battè forte, era Jonas. La ragazza si spostò una ciocca di capelli biondi e disse con noncuranza “E tu hai deciso di farmi venire il sangue amaro? Vattene Jonas”
Ma l’uomo non lo fece e afferrò il polso destro di Hannah. Tra di loro ci fu un istante che seppe d’eternità e il poliziotto sospirò “Non voglio che tu vada, potresti morire”.
“Sono assicurata grazie” disse Hannah furiosa.
“Oh lo so” disse Jonas ridendo nervosamente “Ma ho la netta impressione che tu…”.
Hannah lo interruppe con un bacio. Dapprima Jonas non fece nulla per incoraggiarla, poi cominciò a baciarla con un trasporto tale, che Hannah dimenticò di essere una Drake, dimenticò ogni cosa. Solo per il suo Jonas.Il bacio durò parecchio tempo e poi Jonas disse emozionato “Io ti amo Hannah”
“E c’era bisogno di un incentivo per farti parlare?” lo stuzzicò Hannah.
Jonas rise e dopo si rabbuiò “Sei proprio sicura di voler andare?”
Hannah non rispose subito e si limitò a guardare il cielo, con la luna ancora bianca e innocente e disse “L’equilibro è tutto”
“Niente di quello che dirò può farti cambiare idea vero?” disse Jonas triste.
“No” disse Hannah sincera “Niente”
Jonas la prese per mano e la baciò appassionatamente “Allora che le tue labbra possano avere il ricordo delle mie”
Prima che Hannah potesse replicare, Jonas era rientrato in casa, stavolta il passo più pesante. Era un tipo strano, il suo Jonas. Si stuzzicavano a vicenda, ma quella sera aveva scoperto che ci teneva. Poi un fremito la scosse tutta e si ritrovò a danzare sulla ringhiera di marmo del balcone. A un passo dal cadere dalla scogliera. Sentì gli occhi della sorella maggiore gridare “Hannah”.
“Lasciala fare” disse Libby calma.
Sarah Drake la fulminò con lo sguardo e ribattè “Perché? Si ucciderà”
“No,stai attenta” la ammonì la guaritrice della casa “Guarda con attenzione”
Hannah continuò a danzare, incurante di essere a un passo dalla morte. Dalle sue mani si formò una luce dorata che illuminò il cielo notturno e una fiaccola divina comparve nelle sue mani, ebano finemente lavorato, con disegni intarsiati e un fuoco eterno la attraversava. Hannah fissò l’arma con reverenza e la prese. Tutto in lei venne stravolto e vide i regni ultraterreni, in un turbinio di sensazioni e di emozioni.
“Gioia e felicità”
“Dolore e distruzione”
“A metà tra il cuore e la distruzione”
Vide il Paradiso, Purgatorio e Inferno tutti insieme, tante emozioni, tante sensazioni, tutte insieme. La serenità del Paradiso e delle sue anime, la malignità dell’Inferno e la paura ancestrale delle anime torturate, il senso dell’indecisione che aleggiava nel Purgatorio. E nel cielo ci furono le sette luci del Crepuscolo, i sette livelli del viola, la sua arma per portare le anime nel loro posto d’onore, nei regni ultraterreni. Da una luce color grigio comparve un uomo dai capelli castano scuro e occhi azzurro scuro che sorrideva. Il suo sorriso colmava Hannah di aspettativa.
“Gabriel” disse Hannah con reverenza.
“È arrivato” dissero Sarah emozionata.
“Rendici fiere di te” disse Joley in tono bellicoso “Fagli vedere chi comanda”
“Sarà un vero onore” disse Hannah e poi si girò a guardare Gabriel. L’arcangelo era seduto comodamente su una nuvola e gettò uno sguardo di piena comprensione su tutto quello che stava succedendo.
“Madame, prego” disse Gabriel porgendole un braccio “Sarò il suo cavaliere in questa missione”
Hannah si girò verso le sorelle che la osservarono fiere e vide Jonas che ricacciare indietro le lacrime, poi senza dire neanche una parola, prese il braccio di Gabriel. L’arcangelo fu contento della straordinaria tempra della Signora delle Sette Luci del Crepuscolo.
Le anime erano salvate, o almeno potevano avere una scelta.
“Si prega di mettere le cinture di sicurezza” disse Gabriel imitando l’annuncio del capo pilota “Sarà un viaggio abbastanza turbolento”.
“Adoro le avventure” ribattè Hannah divertita.
Gabriel la guardò ancora più orgoglioso. Ci volevano molti più angeli come lei.




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Capitolo 29
*** Capitolo 29-Tempo imprecisato Portale ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il ventinovesimo capitolo di "Crystal Spume"...Nel precedente avevamo visto Hannah Drake andare con l'arcangelo Gabriele a svolgere il suo lavoro come Signora del Crepuscolo...e adesso battaglia nel portale dimensionale..I prescelti dei tre regni sono arrivati ed inizia la battaglia per salvarli..Ma non vi anticipo nulla :) Ringrazio tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi metteranno e mi hanno messo come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :) P.S: Nel testo ci sono alcuni pezzi della canzone tradotta "Your Guardian Angel" dei The Red Jumpsuit Apparatus e "Anthem of Angels" dei Breaking Benjamin :-)


Tempo imprecisato Portale
“Dove siamo?”
“Di sicuro non siamo in un night club” sghignazzò una voce a destra.
“Sempre il solito Dean” disse la voce a sinistra rassegnata “Ma neanche ora…”.
“Dean, smettila” disse l’arcangelo alla sua sinistra “Sii serio”.
“Oh ma dai” disse Dean divertito “Visto che stiamo per salvare il mondo, una bella risata non ci farà male”
Dean, Sam, Michele, Christine, Violet e Lucifero si trovarono in una radura di betulla, circondata da mirto e di biancospino, con un mare che si innalzava, le onde che si sbattevano tra le rocce degli scogli, come spuma cristallizzata. Erano nel luogo dello scontro.
“Neanche un comitato di benvenuto” disse Dean sarcastico “Potrei offendermi”.
Christine si avvicinò al mare e il bambino diede un calcio di rabbia. Si accasciò a terra e si tenne la pancia. Sapeva che non sarebbe stato l’ultima volta che avrebbe visto questo luogo. Vide in uno sprazzo un piccolo bambino, il suo piccolo bambino che reggeva alcune strane chiavi di cristallo. Che cosa altro poteva accadere? Strinse la Piuma di Morrigan e si chiese che cosa sarebbe successo? Sam l’abbracciò e le disse “Andrà tutto bene”
“Lo spero” disse Christine preoccupata, poi non disse più nulla.
Non c’era bisogno di tante parole tra di loro.
Violet rimase incantata a vederli, poi la sua attenzione si rivolta alla radura che si stava muovendo e gridò spaventata “Andate via”
Sam e Christine non seppero cosa dire e dopo, senza preavviso, una forza invisibile li travolse. L’arcangelo della giustizia e della misericordia venne travolta dalle onde del mare, riemerse per respirare,venne sommersa, quando due mani la sollevarono e la deposero delicatamente nella spiaggia del portale. Christine sputò sangue e salsedine e mise a fuoco tre figure. La prima era il suo Sam, gli altri non sapeva chi erano.
“Amore?” domandò Sam preoccupato “Stai bene?”
Christine vomitò una bocca di acqua salata e disse tremando “Sì, amore sì”
Sam la abbracciò terrorizzato e Christine notò che una ragazza dai capelli castani e occhi chiari la fissava con affabilità. Era tremendamente consapevole delle sue condizioni, pur essendo molto giovane. L’arcangelo della giustizia e della misericordia toccò la guancia della ragazza misteriosa, muovendo i capelli castani e disse “Tu sei Valeria Guascon”.
Non era una domanda, ma un’affermazione. La ragazza di diciassette anni annuì con fare orgoglioso e disse “Siamo venuti ad aiutarvi”.
Lucifero s’intromise con fare divertito “Ma che bella immagine di famiglia”.
Michele lo trafisse con lo sguardo gelido e poi si concentrò sull’altro angelo che lo fissava serio e distaccato “Natael”.
“Micheal” disse Natael “Sono felice di vederti di nuovo”.
“Peccato che non sia una bella occasione” disse Michele annuendo.
Dean arrivò di corsa e disse trafelato “Vi scambierete i contatti di angelic MSN più tardi”
Tutti si guardarono increduli, poi la radura si spaccò, varie voragini si crearono e Lucifero sbuffò irritato“Ma un minimo di avvertimento no? I giovani di oggi”
Il terreno continuò a spaccarsi e Dean prese per le ascelle Violet, cercando di evitare che sprofondasse in un lago di fiamme nere e ringhiò arrabbiato “Fatevi vedere grandissimi figli di buttana”
“Dean” disse Violet spaventata “Sto scivolando…”
Le fiamme erano a un passo dall’ustionarle le gambe. Morse il labbro e ritirò le gambe, il più possibile, per evitare il peggio. Alzò lo sguardo e vide lo sforzo di Dean nel salvarla. Il suo cuore si colmò di gioia e di commozione.
“Ci sono, ci sono” disse Dean “Non mollare, amore, non mollare”
Violet dovette fermare un moto di emozione...Dean l’aveva chiamata amore.. Poi non potè pensare più a nulla, perché con uno sforzo incredibile Dean la issò su un lembo di terra. Si guardarono per un po’ e dopo Violet lo baciò.
“Non permetto a nessuno di farti del male” disse Dean bellicoso “Neanche per quattro angeli che hanno come caratteristica la stronzaggine”.
“Che modi galanti”disse una voce maschile divertita “Potrei essere un angelo caduto eccezionale Dean”
“Avete bisogno dell’invito per caso?” ironizzò Violet.
“Potresti essere una damigella d’onore” disse una voce di bambina ironica.
La radura si spaccò di nuovo, Violet scivolò, Dean cercò di prenderla, ma non ce la fece. La ragazza precipitò, poi un fruscio di ali la tranquillizzò. Alzò lo sguardo e vide Christine con Michele che la sorreggevano e la portavano in un lembo ancora intatto. Dean sospirò contento “Grazie al cielo” Christine si accasciò tremante e Violet si avvicinò preoccupata “Perché non la smetti di essere il cavaliere di re Artù?”
“Perché ho il gene dentro di me” ridacchiò Christine
“Il bambino” disse Violet preoccupata “ Perderai il bambino se continui così”
“Potevo farti cadere nelle fiamme?” disse Christine seria.
Violet non rispose subito, sapeva bene che Christine avrebbe fatto qualunque cosa per salvare lei e Sam dalla sofferenza, non sapeva perché tra tante persone proprio lei. La aiutò ad alzarsi e disse soltanto “No” si morse il labbro “Per favore stai attenta”.
“Starà bene” disse Lucifero interrompendo la chiacchierata “Scusate questa chiacchierata molto commovente, ma vorrei dirvi che abbiamo una battaglia da fare”
“Odio ammetterlo, ma ha ragione”ringhiò Dean furioso “Emeriti figli di buttana, fatevi vedere”.
“Con molto piacere” poi risero “Scusateci per il ritardo, ma c’era una tale coda in tangenziale e l’autista non era dei migliori”.
“Senti chi parla” disse una voce conosciuta.
“Raziel” disse Natael sulla difensiva.
L’angelo dei misteri era lì, che li guardava con uno sguardo indecifrabile, questa volta senza le fiamme che contornavano il viso, l’aura di saggezza e con il bastone di mogano intarsiato d’ametista. Reggeva una tromba di alabastro. La tromba del giudizio universale. La guardò con tenerezza e disse criptico “Questa volta non farò il mio concerto”.
Poi mentre stava per andarsene, Violet lo fermò “Ma perché ci hai aiutato?”
Raziel rise, una risata che graffiava l’anima e il cuore “I misteri sono misteri solo per chi non li svela, cara la mia Tyara”
Poi svanì in un’esplosione di luce azzurra. Tyara? Che cosa significava? Dean guardò Violet meravigliato, quando una voce maschile tra l’ironico e il seccato “Scusate, ma ci siamo anche noi. Siamo gli ospiti d’onore”
Quattro angeli caduti, un angelo maschio e tre angeli femmine comparvero tra di loro. Graziel, Iris, Dunia e Alexia che fissarono con aria strafottente tutti quelli che stavano lì a combatterli. Graziel si grattò il mento un po’ compiaciuto “E chi se lo aspettava tutta questa accoglienza?” Alexia mosse i capelli castano scuro e mandò un bacio a Natael e disse “Ciao amore”
L’espressione che si scambiarono i due angeli indicava molto e poco. In quel momento passò tutti i loro momenti più calorosi, quando non erano avversari. Valeria era stupefatta, ma come diavolo aveva fatto a ritornare? Si sporse a guardare Lucifero che disse furibondo “Dovevo mettere le chiavi in un posto sicuro”
“Alexia” disse Natael serio “Sei ritornata”.
“Mi seccavo” disse Alexia ironica “Non potevo stare senza di te”.
Natael non rispose subito, poi la sua velocità cambiò. Prese la mano destra di Alexia e la scagliò lontano, facendola sbattere contro un albero. L’altro angelo caduto ridacchiò “Che atteggiamento focoso”.
Natael non rispose nulla e Alexia disse per ferirlo “Non c’è bisogno che neghi che noi ci amiamo”.
“Tu non sei nulla” disse Natael perentorio.
“Peccato” disse Alexia risentita “Peccato”.
Poi brandì la spada di cristallo vulcanico e la affondò nel petto di Natael. Le anime imprigionate all’interno dei fiori vulcanici urlarono il loro disappunto, ma non poterono dire nulla. Alexia continuò a menare fendenti, con il solo scopo di ucciderlo, ma Natael continuò a resistere. L’angelo spagnolo urlò di rabbia e di dolore, il sangue che colava tra il petto e fissò Alexia “Il tuo cuore è così sporco che la notte si può specchiare”.
“Ma che poeta che sei” disse Alexia.
“Sei una grandissima stronza” gridò Valeria arrabbiata e si scagliò contro Alexia. Un angelo caduto bambina la fermò e disse ironica “Non ti hanno mai insegnato a essere più educata?”
La ragazza ringhiò, bloccata dal campo di forza di Dunia“Volete combattere contro di noi? E allora fatelo, ma lasciate perdere le anime della vostra spada”
“E perdere il background vero?” disse un altro angelo caduto femmina ridacchiando “Così perderemo tutto il divertimento”
Lucifero alzò una mano e il suo sguardo si fermò sull’angelo bambino, dai capelli biondi e riccioluti che lo fissava con fare strafottente. Era proprio sua figlia.
“Dunia” ridacchiò Lucifero “Luce dei miei occhi”.
“Papà” disse Dunia maligna “Come vanno le cose nell’inferno?”
Lucifero accarezzò la piuma di Morrigan, consapevole dell’occhiata impaurita di Dunia, di Graziel, di Iris e di Alexia “Tutto bene, stiamo aprendo una filiale alle Maldive” poi disse “E non mi piace che le persone mi disobbediscano”.
“Non ho paura” disse Dunia sprezzante.
“E pensare che eri una bambina piccola” disse Lucifero ironico.
Poi, facendo un cenno a Michele, prese la piuma di Morrigan e la infiammò con il suo stesso fuoco. Poi disse “Spero che non vi dispiaccia se inviterò altre persone con noi”
Alexia si allontanò da Natael e si avvicinò a Dunia, Iris e Graziel. Misero le mani in avanti e crearono un campo di forza. Nell’aria si scatenò un tornado di dimensioni gigantesche, che mandò i fratelli Winchester contro le fredde acque del mare, Violet e Christine si precipitarono a salvarli. Il creatore dell’Inferno rise “Che patetici che siete” poi rivolta a Iris disse “Ritieni esclusa dalle selezioni di Miss Inferno”.
Lucifero alzò la piuma e un esercito di cavalieri infuocati apparvero tra di loro. Erano fatti di essenza di fuoco e fiamma viva. Il creatore dell’inferno li guardò con affetto e disse “Perché non fate vedere come ci si comporta?”
Gli angeli caduti deglutirono e spostarono l’aria alla disperata ricerca di scacciare i cavalieri del fuoco di Morrigan. Nell’aria risuonò una sinfonia sinistra e da qualche parte del mondo qualcuno lanciò il suo disappunto. Lucifero era soddisfatto, finalmente avrebbe avuto quello che voleva. I cavalieri ridacchiarono, una risata non di questo pianeta, ma di un mondo a se stante. Poi con uno schiocco Graziel, Iris, Dunia e Alexia furono bloccati e l’essenza demoniaca che avevano si bloccò. Dunia implorò “Papà”
“Scusami” disse Lucifero ironico “Devo fare una visita all’’Amplifon”.
Dunia cercò di evocare un fuoco magico, ma con la conseguenza di bruciarsi le sue ali. Lucifero si voltò verso Natael e Valeria “Fate vedere il vostro spettacolo”.
Alexia non fu dello stesso accordo e gridò, impugnando la spada di cristallo vulcanico “No, non finirà così”.
La spada vibrò tra le sue mani, si spaccò all’interno e una serie di voci irruppero come tempesta “No, voi non ci userete mai più”
Una ragazza apparve tra di loro. Graziel spalancò la bocca, incredulo di vederla. Delia Winterson era adesso serena e disse “Vi siete divertiti abbastanza”.
“Voi siete degli schiavi” disse Graziel.
“Noi siamo liberi” disse Delia svanendo in una nuvola di fumo bianco “Buona fortuna prescelti”.
Poi tutto si fece confuso. La spada di cristallo vulcanico si spaccò tra le loro mani. Dopo tanti sforzi per sconfiggere Natael. I quattro angeli caduti si guardarono negli occhi, terrorizzati da quello che poteva succedere. La loro unica arma era andata fuori combattimento e non potevano fare nulla, se bloccati. Michele prese la freccia di Baldri e la impugnò. Nell’aria si potè sentire un lieve profumo di edera e poi un nitrito interruppe l’aria e disse “Assaggerete l’ira divina del Paradiso”.
Un branco di cavalli neri impazziti cominciò a galoppare tra di loro e i denti erano aguzzi. Lucifero si fermò accanto al fratello e disse “Non ti facevo così spietato”.
“Non sai molto di me” disse Michele un po’ sarcastico “L’equilibro prima di tutto”
Ma in quel momento ci fu una cosa strana. Graziel era riuscito a scappare e puntò dritto verso Violet, Christine, Dean e Sam che tenevano con Michele la Freccia di Balder e ringhiò “Non può finire così”. Violet tremò, ma poi cominciò a cantare in enochiano e dal nulla comparvero due strani personaggi con dei mostri a seguito. Le sette ali di Christine brillarono di una luce calda che rischiarò tutto. E il bambino che aveva in grembo diede un calcio d’assenso. Una ragazza dai capelli biondi e un ragazzo dai capelli castano scuro, più adatti alla campagna che a una guerra. Dean disse caustico “Ci manca solo Gandalf e siamo al completo”.
“I prescelti del Purgatorio” disse Graziel terrorizzato.
“I prescelti di Eve”
Becky diede un segno d’intesa ad Alex e poi prese il suo ciondolo di Ceridwen. Christine trattenne il fiato. Sapeva che era uno strumento per controllare le fiere del Purgatorio, il calderone di Ceridwen. Il ragazzo sciolse le cinghie e dopo i mostri si scatenarono, con tutta la loro potenza. Gli ippogrifi striddero, i draghi soffiarono fuoco che ustionò le anime degli angeli caduti. Le sirene cominciarono a maneggiare l’aria intorno a loro e sibilarono rivolto a tutti gli angeli “Adesso sentirete il dolore”
Formarono una corda d’acqua che immobilizzò i quattro angeli caduti. Prima che i Prescelti del Paradiso potessero dire qualcosa, Becky e Alex furono avvolti con loro sorpresa da un fuoco color ghiaccio scuro e scomparvero. Il loro compito era finito. Prima di scomparire, Becky si era sporta verso Christine e aveva detto “Mi dispiace”.
“Neanche il tempo” disse Dean ironico.
 I cavalli impazziti ricominciarono di nuovo la loro folle corsa e strapparono il cuore dal petto degli angeli. Il cuore pulsò più vivo che mai, color nero gaietto. Ma erano ancora vivi. Il sangue rosso calò dallo sterno e i quattro angeli dissero imploranti “Pietà”.
“Ho cancellato quella parola dal vocabolario” disse Lucifero ironico.
I quattro angeli caduti videro Valeria che formava un portale di fuoco ghiacciato e con lei Damien. I due angeli unirono la loro essenza demoniaca e quell’angelica e ci fu uno scoppio di luce sfavillante, e nella schiena di Valeria comparvero altri due ali di luce. Natael rimase basito “Allora era questo che diceva Cass”.
La sua amata Valeria, la sua protetta, era diventata un Cherubino a tutti gli effetti. Valeria era stupefatta e nelle sue mani comparve una chiave d’argento intarsiata di lapislazzuli. La chiave del portale.
 Iris strillò furibonda “Lo sapevo che eri solo un bastardo”.
Poi cercò di scappare via dalla gabbia di Lucifero e di Michele, per andare ad avventarsi contro Damien. L’angelo caduto disse “Stavate sbagliando”.
Una lingua di fuoco ghiacciato la bloccò prima di fare del male e la trascinò verso il portale senza fine, poi la stessa sorte toccò a tutti gli altri angeli caduti. Alexia fu l’ultima e scagliò quattro pugnali, uno rivolto a Violet, che lo intercettò Dean, uno rivolto a Natael, che lo intercettò Valeria, uno rivolto a Sam, che ferì però alla spalla Christine, e uno rivolto a Lucifero, che lo intercettò Michele.
“Non può finire così” disse Alexia, prima di essere trascinata in un portale dimensionale, da cui, forse non sarebbe mai più uscita.
“Se mi salvi, potrei chiederti di sposarmi”.
“Meno male che esiste il divorzio allora”
La radura fu sconvolta da un nuovo terremoto e Violet ricominciò a cantare e il portale di fuoco ghiacciato si chiuse. Era incantevole sentirla. Michele guardò Hesediel e non seppe quello da dire. Le urla degli angeli caduti riempirono il cielo del portale. Valeria venne subito e lo chiuse subito con la chiave. Sembrava tutto finito. Dean si tolse il pugnale e Violet corse da Dean “Stai bene?”
Il ragazzo non disse nulla e si limitò a baciarla appassionatamente. Non sembrava nemmeno che avessero combattuto una battaglia.
“Sembra tutto finito troppo in fretta” disse Dean sospettoso.
“Già” disse Natael preoccupato
Christine si strinse tra le braccia di Sam e lui la cinse in un abbraccio protettivo.
Valeria sbatté le ali e disse spaventata “Un’ondata di fuoco in arrivo”.
Ma l’ondata di fuoco non era rivolta per nessuno di loro, solo per Christine. L’arcangelo cercò di scappare via, ma il fuoco la avviluppò, facendole urlare di dolore e temette per il bambino. Michele ringhiò contro di Lucifero e disse agguerrito “Cercati un'altra persona” E prese la spada, inneggiando a un duello, ma Lucifero lo intercettò con una mossa a destra e lo fece sbilanciare. Michele si ritrovò la spada d’ombra nella gola.
“No, sono fedele” disse Lucifero “Era questo il prezzo di Morrigan”.
Christine sbatté gli occhi inorridita, ormai ricoperti di fuoco e chiamò “Sammy”
Il fratello Winchester si gettò verso le fiamme, ma venne respinto dal fuoco che lo sbatté a terra. Dean caricò il fucile a canne mozze, con delle speciali pallottole a portata di demone. Lucifero rise “Mi farebbe solo il solletico”.
“Ma questo no” disse Morrigan “Ho ritirato l’offerta”
Lucifero intercettò il fulmine di Morrigan che però lo ferì alle ali.
Lucifero sghignazzò “La prima offerta è quella conta” poi strizzò l’occhio a Christine e disse “Hesediel ti aspetta un soggiorno indimenticabile”.
Poi le fiamme la trascinarono all’inferno. Sam Winchester cercò di prenderla per le braccia, gli occhi riempiti di lacrime “No, non andare”.
Perché tu sei il mio vero amore, il mio cuore intero
Ti prego, non gettarlo via
Perché sono qui per te
Ti prego, non andare via
Ti prego, dimmi che resterai, resta

“Salvami” disse Christine spaventata.
Non voleva tornare mai più, ma più all’inferno. Dei cani infernali la agguantarono e giocarono spensierati con le sue ali. Christine urlò dolorante, il sangue angelico che colava tra le fiamme. Michele si precipitò insieme a Sam per salvarla, ma furono respinti da Lucifero “Non siete desiderati”
“Sammy”
“Christine” disse Sammy con il fiato morto in gola.
Prese la freccia di Balder e cercò di scagliarla contro di Lucifero che rise “Conservati bene per la sfilata Sammy” poi baciò Christine “Io e te ci divertiremo moltissimo”
“Sammmmmy” un urlo e dopo più nulla. Christine/Hesediel scomparve alla vista.
Il fuoco dell’inferno scomparve e Sam si ritrovò sulla spiaggia a ringhiare affranto“No, non doveva andare così”.
Violet piangeva sulla spalla di Dean,Natael e Valeria erano sconvolti, Damien non disse una parola. Poi all’improvviso arrivò Cass che disse “L’ho visto, mi dispiace”.
L’angelo era arrivato trafelato, il trench sporcato di terra e di sangue. Negli occhi c’era una strana luce. Dean lo prese per il colletto e disse “Dove eri?”
“Lo sai benissimo, che non potevo intervenire” disse Cass “Mi dispiace Sam”.
“Cass, non dire ti spiace” ringhiò Sam “Non dirlo”
“Era necessario che succedesse” disse Cass senza emozione, ma con una vena di colpevolezza.
Dean gli diede un pugno e disse arrabbiato “Era necessario che mio fratello soffrisse? Hai venduto il tuo cuore a un mercatino dell’antiquariato?”
L’angelo non disse nulla, si limitò ad asciugarsi il sangue e poi disse serio “Non vi siete accorti che Violet cantava in Enochiano?”
Tutti erano increduli e Michele disse senza mezzi termini, anche con un  po’ di tristezza“Violet Gyselle CrystalLight è l’ultima dei Cercatori d’angeli”.
“Che cosa?” dissero tutti sconvolti
“Lo saprete a tempo debito” dissero Michele e Cass enigmatici.
“Maledetti figli di buttana” inveì Dean arrabbiato “Cosa significa che Violet è l’ultima dei cercatori d’angeli? Dateci un indizio”
Rispose solo il silenzio per gli angeli.
Violet guardò Dean meravigliata. Sam era ancora che batteva il pugno nella sabbia. Erano soli, Natael e Valeria erano scomparsi, poco tempo dopo, non sapendo come consolarli. Dean s’inginocchiò di fronte a Sam e promise “Conta su di me fratellino”.
“E anche su di me” disse Violet “Farei di tutto per vedere Christine sana e salva”.
Sam non potè fare a meno di abbracciarli e guardò il punto in cui Christine era scomparsa.
“Amore, resistiti, ti tirerò fuori di lì” disse Sam sicuro.
La radura adesso aveva un’atmosfera di morte e solitudine. E chi se lo sarebbe aspettato che finisse così? Poi all’improvviso un uomo comparve, tutto ferito e disse confuso “Sapete dove mi trovo? Sapevo che ero morto”
Dean e Sam si guardarono negli occhi e dissero bellicosi “Chi siete?”
L’uomo deglutì a disagio “Sono John Smith e sono stato ucciso da Abaddon”.
Un prescelto di Cassiel.
”Ci mancava solo questa” disse Dean ironico.
“Chi siete voi?” disse l’uomo atterrito “Dove mi trovo?”
I fratelli Winchester e Violet lo ignorarono e guardarono il punto, dove Christine era scomparsa. Che cosa poteva aspettare il domani? Gioie o dolore? Dean capì meglio le parole di Balder e Violet strinse con forza la collana regalata.
Dal nulla si sentì questa musica...
I giorni passano per sempre
Ma non ti ho lasciato
Possiamo scacciare l’oscurità assieme
Se vai, allora anche io andrò
“Affronterò le fiamme” gridò Sam “ Resisti Christine, resisti”


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Capitolo 30
*** Capitolo 30-Tempo imprecisato Limbo ***


Buongiorno a tutti,
ecco a voi il trentesimo capitolo di "Crystal Spume"...Nel precedente capitolo abbiamo visto la battaglia dei prescelti e il trascinamento di Christine/Hesediel all'Inferno ad opera di Lucifero..In questo capitolo ritorna di nuovo Hannah Drake, nel ruolo della Signora delle Sette Luci del Crepuscolo, accompagnata da Gabriele..Ma non vi anticipo nulla, sappiate che è un mini capitolo :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire e a tutti coloro che mi stanno mettendo come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)                                              *


Tempo imprecisato Limbo
Una donna dai capelli biondi e occhi azzurri comparve leggiadra nel prato del Limbo e disse con voce soave “Venite”.
Hannah Drake reggeva la fiaccola di ebano e la mosse per evocare le Sette Luci del Crepuscolo. La battaglia era appena finita e poteva fare il suo lavoro.
“Sei la nostra salvezza?” disse un’anima sconcertata.
Hannah rise e prendendo la mano dell’anima, guardò Gabriel che stava alle basi delle luci, “No sono la vostra opportunità di salvezza”
Le anime sospirarono di contentezza e Gabriel abbracciò Hannah “Sono fiero di te”.
Hannah annuì emozionata e incominciò il suo viaggio all’interno dei regni ultraterreni. Chissà cosa avrebbe visto... il suo cuore andò a Jonas e con il ricordo delle sue labbra si addentrò verso un’avventura meravigliosa. Guardò Delia Winterson che scosse la testa e disse “Resterò qui”
“Davvero?” disse Hannah “Ma devi venire”
Delia fissò Mystia e poi disse sorridendo “C’è bisogno di qualcuno che custodisca questo posto”.
Nelle sue parole c’era molto di non detto, ma la ragazza non volle insistere più di tanto. Ognuno di noi ha i suoi segreti ed è meglio rispettarli.
Hannah annuì e la abbracciò “Abbiate cura di voi”.
Poi la Signora delle Sette Luci del Crepuscolo cominciò il suo lavoro. Gabriel mentre la accompagnava si sentì il cuore pesante e gridò “Hesediel noooooo”.
Il suo incubo era appena arrivato.




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Capitolo 31
*** Capitolo 31-Tempo imprecisato-Inferno ***


Buon pomeriggio a tutti,
ed ecco la conclusione di "Crystal Spume"..Abbiamo visto Hannah Drake iniziare il suo viaggio come Signora delle Sette Luci del Crepuscolo e l'urlo di Gabe alla notizia di Hesediel all'inferno..Che fine farà l'arcangelo della giustizia e della misericordia nel regno di Lucifero? Bè non vi anticipo nulla :) Ancora grazie mille a tutti coloro che l'hanno letta, la stanno leggendo e la leggeranno, a tutti coloro che la metteranno come propria storia preferita/ricordata/seguita e da recensire, a tutti coloro che mi hanno messo come propria autrice preferita :) Mi auguro solo che la storia vi abbia emozionato e che sono stata brava a suscitare il vostro interesse, visto che ha unito tante storie diverse, da Supernatural, a Angel o Demonio, le Sorelle McLeod e la saga di Sea Haven della bravissima Christine Feehan..I miei complimenti vanno agli autori di queste serie televisive e non, che hanno fatto un lavoro eccellente :) Da parte mia ho provato a fare una bella storia:) Non vi resta che augurarvi buona lettura :) Gabrielle :)


Tempo imprecisato Inferno 
Dolore,
dolore,
dolore, solo dolore.
Hesediel era bloccata da funi di acciaio e i cerberi le azzannarono le ali. Temette per il bambino. Ma i cerberi stavano lontani dalla sua pancia, come se temessero Nathaniel. L’arcangelo della giustizia e della misericordia chiuse gli occhi e vide le facce di Sam e Violet atterrite. Era troppo per il suo cuore. Lucifero era seduto su un trono di rocce aguzze e sghignazzò “Spero che tu ti diverta”.
“Sammmyyyyyyyyyyyyy” gridò Hesediel, prima di svenire.
Lucifero la fissò con tenerezza. Poi ordinò ai cerberi di continuare a tormentarla. Voleva proprio vedere cosa avrebbero fatto i Winchester. Rise ma poi sbiancò nel vedere Morrigan. La Dea Celtica lo fissò con un’espressione indecifrabile, poi cantò.
“La dolce arcangelessa uscirà dal grembo dell’inferno più forte che mai”.
Non ci sarebbero mai riusciti. Mai. Ma il futuro era incerto. L’arcangelo continuava a mormorare “Ti amo Sam Winchester”.



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