Sparta e Atene

di Mascia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le origini ***
Capitolo 2: *** Due mondi differenti (1) ***
Capitolo 3: *** Partenze e Arrivi ***
Capitolo 4: *** Ospitalità ***
Capitolo 5: *** 1° passo ***
Capitolo 6: *** Kira ***



Capitolo 1
*** Le origini ***


Non so bene da quale lato insano della mia mente sia uscita quest’idea.

So solo che mi è venuta in mente….è stato una specie di flash.

Di cosa parla?

Bhè, il titolo parla da se!

Non vi spaventate se parla di storia antica (vero Saretta???), non voglio farla sembrare noiosa.

Insomma un mio modo per immergerci in due civiltà del passato, così diverse tra loro.

Un mondo di forti guerrieri, imprese eroiche, viaggi, guerre, musica, poesia…ma anche un mondo fatto d’amori proibiti, amicizia, orgoglio e lealtà.

Spero che vi piaccia.

Lascio a voi il verdetto, come nell’altra, giudicherete se vale la pena di continuare.

Ora vi lascio leggere in pace….

Ah!un’altra cosa, non sarò fedele alla storia vera, sarà modificato qualcosa.

(spero che la mia profe non venga mai a conoscenza di questa cosa, altrimenti mi scuoia viva….).

Le età sono un po’ sballate….

1° Capitolo

"Maestà!maestà!…presto accorrete!…l’erede è nato!!!!"

"Come, di già?"

"Un po’ prematuro, eh Bardak?"

"Troppo prematuro Vegeta…."

Re Bardak seguì il servitore fino alla stanza della compagna…

Nel corridoio, della grande villa, Bardak e il servitore camminavano molto velocemente.

"Lei come stà?"

"è molto debole mio signore…"

"Potrà farcela?"

"…..sarà molto difficile…"

Intanto erano arrivati davanti alla stanza reale, il re aprì violentemente la porta.

Un’ancella addolorata gli si parò davanti.

"Mio re, la regina non ce l’ha fatta, il parto è stato molt.."

"Non mi interessa!piuttosto dov’è mio figlio?"

"Kakaroth…è nella culla"

Mentre le altre ancelle coprivano con un candido lenzuolo il corpo ancora caldo della regina, il re si avvicinò alla culla.

Attirato dal pianto del bambino, si sporse.

Eccolo, suo figlio.

Inutile dire la quantità di sentimenti che avvertì in quel momento.

Sua moglie non c’era più, ma gli aveva lasciato quella piccola creatura.

Lo prese in braccio.

Subito il piccolo si mise a piangere come un dannato.

"Sta zitto moccioso!non è da spartano piangere."

Il bambino smise subito di piangere.

Bardak lo portò nella camera adiacente.

Questa serviva per analizzare il bambino, per analizzare la struttura fisica.

Kakaroth fu lasciato nelle mani degli esperti.

Fu analizzato, tastato, rigirato come se fosse un oggetto da valutare.

Dopo minuti d’attesa interminabile, fu dato il verdetto:

NON IDONEO.

"Mi dispiace Sire, ma vostro figlio è troppo debole per essere utile nell’esercito"

"Tsè….eseguirò io il rito…"

"Come vuole"

Re Vegeta, era accorso sentendo i pianti del bimbo.

"Allora?…."

"tsè, non vale una cicca…"

"Bhè, ti rifarai, amico!"

"Ora vado, devo seguire la tradizione"

Così dicendo riprese il figlio dalle braccia del servitore, sorpassò l’amico, e si diresse fuori dalla villa.

Arrivato sul monte Taigeto, adagiò Kakaroth su una roccia.

Nella mano teneva un coltello.

Secondo la legge di Sparta, ogni bambino che presentava malformazioni o era debole, doveva essere ucciso.

Si stava preparando ad infliggere il colpo, ma si fermò.

Fece cadere il coltello.

"Non posso ucciderti, anche se la legge mi obbliga, io non ce la faccio.In fondo sei il mio unico figlio.Appartieni alla classe degli Spartiati, la classe dominante, anche se non sei forte, non posso ucciderti."

Mentre il padre gli parlava, il piccolo Kakaroth guardava curioso una farfalla che gli svolazzava davanti.

Bardak sorrise.

"Mi dispiace figlio mio, crescerai senza un padre, tieni questo, ti ricorderà che fai parte della famiglia reale."

Gli mise al collo un medaglione, gli girò le spalle e se ne andò.

Sentendo freddo il piccolo iniziò a piangere…

Per grazia divina, in quel momento, da quelle parti, si aggirava un vecchietto.

Si accorse del pianto, curioso lo seguì.

"Oh!un bambino!…ti hanno abbandonato?uhm…penso che mi prenderò cura io di te."

Dopo qualche mese, anche il primogenito del re Vegeta nacque.

Vegeta, così fu chiamato, come suo padre.

Degno erede ad uno dei due troni, era un bambino sano e molto forte.

(Due troni perché a Sparta esisteva la diarchia, cioè la contemporanea sovranità di due re)

All’età di sette anni fu istruito alla guerra e alla dura vita di un guerriero di Sparta.

Dalla nascita dei due, erano ormai passati vent’anni.

Re Bardak era caduto in guerra contro l’esercito di Freezer, Re Vegeta fu piegato sotto la sua autorità.

Il principino divenne uno dei tanti guerrieri al seguito dell’invasore, all’età di circa quindici anni.

Re Vegeta cadde durante una rivolta contro i guerrieri di Freezer.

Il principe Vegeta aveva ormai diciotto anni.

Kakaroth?

Lui aveva sempre vissuto ad Atene con il nonno Gohan, la persona che lo aveva cresciuto.

Dopo poco che ebbe compiuto quindici anni, quello che considerava ormai come suo padre, venne a mancare di vecchiaia.

Fu preso sotto la protezione di Juman, padre della sua amica d’infanzia Chichi.

Due giovani di stirpe reale, cresciuti in modo diverso.

Due fratelli separati.

Non lo sanno ancora ma la loro vita verrà sconvolta dal dolore della guerra.

Sparta e Atene, due città così diverse tra loro…

Troppo diverse.

La guerra li farà incontrare.

Chi dei due sopravviverà?

Continua…..

Spero che vi piaccia come idea.

Bhè aspetto i vostri commenti!

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Capitolo 2
*** Due mondi differenti (1) ***


Wow!!! Sono molto felice che vi sia piaciuta!!!!

Anche a me come a Pit-chan piacciono molto le fanfic ambientate nell’antichità!!!!…sono felice di non essere l’unica pazza cui (anche se non tanto) piace la storia!!!

Vorrei dire che non ho approfondito molto la parte delle battaglie di proposito…ne parlerò meglio nei prossimo capitoli!!…

PAZZOIDE PINK FROG: mi dispiace per te, ma sono costretta a fare dei riferimenti storici!!!!…non odiarmi per questo…pensa a Veggy con un’armatura di quei tempi…..sbav…

(hai visto che te l’ho scritto in rosa!!!)

Bhè cominciamo??

2°capitolo

Atene era in subbuglio, dopo le prime leggi di Dracone, si fecero sempre più accese le agitazioni e i disordini.

Fu eletto arconte unico l’aristocratico Solone.

Con le nuove riforme, Solone, cambiò drasticamente la società Ateniese.

Questa fu divisa sulla base al reddito agricolo.

Vennero a formarsi quattro classi sociali.

I pentacosiomedimni, i cavalieri, gli zeugiti e infine i teti.

La famiglia di Juman poteva definirsi soddisfatta.

Possedevano non pochi territori.

Fu inserita nella classe dei cavalieri,la seconda.

A tutti i maschi di quelle famiglie fu dato il soprannome di "cavaliere".

Il nostro cavalier Goku aveva ormai raggiunto la maggiore età.

Era tempo d’elezioni.

"Goku??,Goku??…dove sei?"

Chichi gridava a squarciagola in mezzo la campo,dove ormai le spighe ondeggiavano rigogliose.

"Guarda che ti trovo!…."

Fermò la sua corsa,guardandosi intorno,cominciò a camminare lentamente,cercando di non fare rumore.

Sembrava proprio una leonessa impegnata in una battuta di caccia.

Ad un tratto un rumore l’attirò.

Con un balzo felino si avventò sulla preda.

"Ma!,è solo un sasso!,maledetto mi ha giocata!"

Mentre rimuginava sulla vendetta,si sentì buttare a terra…

"Eheheheeheh….presa!,stavolta ho vinto io Chichi!!"

"Goku!!!,così non è valido!"

"Ho usato l’astuzia!"

"Tsè!…vedi d’essere tanto intelligente da toglierti da sopra di me!"

"Perché mai?"Le sorrise malizioso.

"Goku!,lo sai che potrebbe vederci qualcuno!!!"

"Ma chi vuoi che ci sia in mezzo al grano!!"Dicendo così,avvicinò il suo viso.

Ancora pochi centimetri….

"Ehm…ehm…scusate,interrompo qualcosa???"

"Bulma!!!…sempre al momento giusto vero???"

"Scusatemi,non è mica colpa mia se ogni volta che vi trovo state pomiciando!"

I due arrossirono colpevoli.

Goku si alzò aiutando Chichi.

"Che ci fai qui?"

"Tuo padre mi ha chiesto di farvi rientrare a villa."

"Perché"

"Ma come ?,Goku!!! Non ti ricordi?Oggi potresti essere eletto Arconte!"

"Sai che bello!"

"Ma come?,è una delle cariche più importanti !!"

"Lo so Chichi,ma sinceramente quella vita agiata non m’attira…"

"Si si,lo so,preferisci combattere e essere libero!"

"No,sbagliato!,preferisco combattere e essere prigioniero del tuo cuore mia adorata!"

Chichi arrossì…

Bulam roteò gli occhi,sbuffando.

"Oh per Zeus!…io me ne vado,altrimenti mi vengono le carie!"Saltellando tornò a casa.

"Allora?…che hai deciso???"

"Che ci facciamo una bella gara di corsa!"Disse sorridendo Goku.

"Uhm…ci stò,ma stavolta vinco io!!"

"Si certo!,vincerai quando sarai una di quelle belle e aggraziate signorine di Atene!"

"Che hai detto????"

"Allora?,pronti ….partenza…..VIAAA!!"

Chichi scattò in avanti,sembrava che avesse la meglio.

Finché in parte a lei apparve Goku che correva tranquillamente.

"Bhè?…cha stai facendo lumaca???"

Grrrrrrr….

Si mise a correre più velocemente.

Si sentì prendere in braccio.

"Goku!!!"Arrossi violentemente.

"No no no….così non ci siamo sei troppo lenta!"

E insieme corsero attraverso le spighe dorate ,verso la città.

**************************************************

"Ehi!,principino dei miei stivali!…il sommo Freezer esige vederti!"

"Sono occupato,non ho tempo per ascoltare le sue inutili chiacchiere!"

Zarbon,essendo molto più grande di lui,lo prese per i capelli.

Sibilando vicino al suo orecchio disse:

"Piccolo insolente!,come ti permetti,se fosse per me,saresti già nella fossa come il tuo caro paparino"

Dodoria ridacchiava.

Zarbon lo trascinò per i corridoi della villa del despota.

Arrivato al cospetto di Freezer,lo gettò quasi fosse spazzatura,davanti a lui.

Scomparve dietro le porte.

"Ah!…finalmente il principino si è degnato di presentarsi davanti al suo padrone!"

Vegeta non rispose,era già troppo umiliante per lui essere inginocchiato.

Quella voce melliflua gli dava il voltastomaco…

"Uhm…non mi rispondi???…almeno degnati di guardarmi in faccia quando ti guardo!"

*No,questo non lo farò mai!*

"Brutto piccolo essere insignificante!,ora t’insegno le buone maniere!"

Gli si avvicinò.

Prendendolo per il collo lo sollevò da terra.

Stringendo la mano fino quasi a soffocarlo.

Vegeta,nonostante stesse soffocando,sorrise malignamente.

*Vorresti uccidermi,vero?….freezer,l’ho capito sai?…io sono troppo importante per le truppe,eheheh…bastardo…*

Intuendo i suoi pensieri ,Freezer lo gettò contro il muro.

Bevendo del vino,raffinatissimo, da un calice gli si avvicinò.

"Voglio che tu prepari le truppe per assaltare Atene…se non ci riesci,meglio se ti uccidi da solo,altrimenti sarò io a finirti con le miei mani…"

Detto questo gli diede un calcio allo stomaco.

Vegeta gemette.

"Vedi di preparare bene i tuoi uomini,e una volta conquistata la città,uccidete tutti gli abitanti!,tranne le donne!,quelle ci serviranno per divertirci."

Bevve un ultimo sorso di vino e lo sputò in faccia a Vegeta.

Ripulendosi più volte la faccia,Vegeta si diresse alla sua stanza.

Un misero giaciglio per un Principe del popolo più potente della Grecia.

Non poté non pensare a suo padre…maledetto se solo non lo avesse venduto a Freezer…

"Sei contento padre??….Hai visto in che misere condizioni versa Sparta?,il tuo amato popolo è in rovina!

Mi hai condannato ad una vita di umiliazioni!,io che sono il principe e degno erede al trono.

Kakaroth!,anche lui era uno Spartano,mi raccontasti tutta la vicenda.Ma non credo che Bardak l’abbia ucciso.

Sono pronto a scommettere che è ancora vivo e vegeto…Ho deciso,lo troverò e insieme a lui ricostruirò l’impero Spartano…"

"Principino???…allora?,stai preparando i tuoi soldatini di terracotta??…attento a non romperli!altrimenti la mamma ti sgrida! Uhaaahahahahahah…"

"Oh! Zarbon,ma come sei cattivo!,non vorrei che Vegeta andasse a piangere dal papà!"

Ahahahahahahahahahahahahahahaha…

*Maledetto Zarbon,maledetto Dodoria,e soprattutto maledetto Freezer!…verrà il giorno in cui ve la farò pagare!,a tutti voi!…e quel giorno il tramonto si colorerà del rosso del vostro sangue…*

Continuaaaaaaa……

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!!!…

Bhè, recensitemi e fatemi sapere?ok?

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Capitolo 3
*** Partenze e Arrivi ***


Bene, sono veramente felice …ehehehe…si, lo so, sto un po’ stravolgendo la storia…

In ogni modo, ho deciso di comprare lo scudo di Talos, ho visto che molte di voi l’hanno menzionato, così ora me lo leggo!!!…

*Sinceramente, neanche io mi vedo Goku in politica…infatti…

3°Capitolo.

"Dai Goku!sbrigati…fra un po’ inizial’assemblea!"

"Ma Chichi!"

"Niente ma!è un’occasione troppo ghiotta!non puoi rinunciare!"

"Ma Chichi!"

"Ascoltami Goku, se tu non ti presenti a quella maledetta assemblea, io…"

"Sì si, ricordo la promessa che feci a tuo padre…se non mi avessero eletto arconte, potevo scordarmi di sposarti…uffa"

"Bravo il mio Goku!"

Gli si avvicinò e lo baciò leggermente sulle labbra.

Goku, non contento, l’avvolse in un abbraccio, stampandole un lungo e profondo bacio.

"mmm…Goku!!"

Chichi cercava di sciogliersi dall’abbraccio, ma Goku la strinse ancora di più….

"Chichina…non lasciarmi…"Lui poggiò la testa sulla spalla di lei, dandole piccoli baci.

"Ma che cavolo dici Goku!…uff…dai, vai…ti aspetterò qui a casa, ok?"

"Ok, vado.Ma quando torno non mi puoi sfuggire!"

Uscendo dalla villa, si mise a correre per le strade polverose di Atene.

*******************************************************************************

Una voce possente, stava leggendo le decisioni prese dall’areopago.Il consiglio degli anziani che eleggeva gli Arconti.

"Per la nomina di arconte eponimo, nonché sovrintendente agli affari di governo…nominiamo Cavalier Silene.

Per la nomina di arconte basileus, nonché curatore delle funzioni religiose…nominiamo Il pentacosiomedimno Yhamcha.

Per la nomina di arconte polemarco, nonché curatore della difesa militare della città di Atene…nominiamo Cavalier Son Goku.

Ecc…."

*Oh perfetto!ora dovrò anche allenarmi alla guerra!fantastico…Un dio più tranquillo di Ares no?…uffa*

Tornando a casa a testa china, vide tutti i suoi amici sulla soglia di villa Juman.

Chichi hi gli andò incontro.

"Allora?"

Vedendo la sua faccia, Chichi pensò subito al peggio.

Goku la vide con le lacrime agli occhi..

Sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi da repertorio, la sollevò da terra facendola volteggiare in aria…

"Arconte Polemarco!"

"D-davvero????…oh Goku!"

"Ci potremo sposare, contenta?"

Chichi piangeva di felicità….

Capendo di essere davanti a tutti, evitarono altre uscite del genere…non era buon uso.

Staccandosi, si avviarono a festeggiare con i loro amici.

Tra loro anche Bulma insieme al promesso sposo, nonché basileus, Yamcha.

******************************************************************************

Verso la fine della festa, arrivarono le brutte notizie.

Un messaggero aveva portato un comunicato direttamente dall’Areopago.

Goku doveva essere istruito al combattimento.

Sarebbe dovuto partire l’indomani.

Questa notizia pose fine alla festa.

Chichi e Goku, tremendamente delusi si allontanarono dal gruppo.

Ritornando nel luogo dove si erano incontrati la prima volta.

Sotto un albero d’ulivo, si sedettero su una roccia.

Chichi sorrise.

"Ti ricordi?……"

"Eheheh….si…."

"Stavo seguendo una farfalla, e tu te ne stavi buon buono a dormire in mezzo al campo."

"Già, tu nel correre mi venisti addosso e a ruzzoloni arrivammo sotto quest’albero."

"Chichi, quando tornerò ti assicuro che ci sposeremo."

Lei, appoggiò la testa sulla spalla di Goku.

Lui l’accarezzava.

Trascorsero così la serata, nel torpore dei felici momenti passati insieme.

L’indomani si sarebbero separati.

*********************************************************

"Avanti!siate brutali…cos’era quella?una carezza?…muoviti pappamolle!"

Vegeta stava addestrando le nuove reclute.

Doveva formare un esercito giovane, forte e coraggioso.

Conquistare Atene, non era un compito facile.

Anche se non era molto forte, era una città di gente astuta.

Doveva stare in guardia.

Un altro problema era rintracciare Kakaroth.

Non poteva certo affidarsi a nessuno, altrimenti il piano sarebbe andato in fumo!

Sarebbe andato lui stesso.

Il suo compagno fidato, Napa, si sarebbe occupato di tutto.

Quella stessa sera, decise di partire.

Conoscendo gli usi e costumi degli Ateniesi, comunicati dalle spie di Freezer, si travestì alla meglio.

Uscire dalla città sarebbe stata la parte più difficoltosa.

Da quella nessuno poteva uscire e nessuno poteva entrare.

Conoscendo i punti ciechi, cioè dove non c’erano guardie, riuscì a portarsi al di fuori della mura.

Per la prima volta nella sua vita era fuori di Sparta.

Che sensazione, il peso che aveva sul cuore, sembrava in parte dissolto.

Si sentiva come un uccellino appena uscito dalla gabbia.

Secondo problema: Atene non era dietro l’angolo.

Aveva pensato anche a questo.

Era riuscito a recuperare una barca.

Stando sempre vicino alle coste, fece scalo per riposarsi ad Argo, Ermione, Corinto…

In ogni città poté costatare come fosse diversa la sua vita.

La vita era totalmente diversa.

Nella sua Sparta si avvertiva quel senso di prigionia e anche un’infinita malinconia.

Invece in quelle città, si avvertiva spensieratezza, gioia di vivere…come lì invidiava…

Ma non era partito per questo!

Continuò il suo viaggio.

Una notte, mentre era vicino alle coste di Salamina, lo colse una burrasca.

Cercando di non cadere in mare, si aggrappava come poteva all’albero della nave, questo si spezzò a causa del forte vento.

*Bene!anche Poseidone mi è contro*

Vento e acqua fecero diventare scivoloso il legno, scontato il fatto che Vegeta cadde in mare.

La situazione era critica.

Nonostante cercasse di risalire in superficie, le onde lo trascinavano verso il freddo e profondo blu.

Sopraffatto dalla corrente, fu trascinato sott’acqua.

Le ultime forze le spese cercando di nuovo di respirare.

*è la fine…*

Perse i sensi, ora era nelle mani di Poseidone.

*******************************************************

Goku era partito, se n’era andato.

Chissà quando tornerà.

Chichi, non piangeva.

Glielo aveva promesso.

*Devo essere forte, lui ritornerà da me*

Sentì la mano dell’amica sulla spalla.

"Chichi…"

"Non ti preoccupare Bulma, io sto bene…"

Lei annui e se n’andò.

Goku era stato sempre presente nella sua vita, come con Chichi, erano legati da un legame di forte amicizia.

Triste.

La vita senza di lui, sarebbe stata triste.

Decise di andare nel suo posto preferito, lì dove le acque dell’Egeo e del Mediterraneo si mischiavano.

Era molto lontano da Atene, ma quelle ore di cammino, le furono ricompensate.

********************************************************

Camminava tristemente, raccogliendo conchiglie sul bagnasciuga.

Le acque le lambivano i piedi.

In lontananza notò qualcosa di strano…

"che cos’è??"

Si avvicinò meglio.

"Oh mamma!è un uomo!"

Era ricoperto di alghe, anche se debolmente respirava ancora.

Bulma cercò di svegliarlo.

Praticando la respirazione artificiale, fece entrare parte della sua aria nella sua bocca.

Subito l’uomo misterioso sputò acqua di mare.

Rinvenendo, cercò di alzarsi.

Ricadde rovinosamente al suolo.

"Meglio per voi se restate fermo…non vi preoccupate, mi occupo io di voi."

Vegeta vede ancora offuscato.

Sbattendo più volte gli occhi mise a fuoco la figura che lo sovrastava.

Una cascata di azzurro lo avvolse, insieme ad una sensazione di benessere.

"U-una ninfa?…allora sono proprio morto…"

E svenì.

Continuaaaaa…

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Capitolo 4
*** Ospitalità ***


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Vi metto una cartina del Peloponneso così potete un po’ orientarvi….

i tratteggi in rosso è il percorso che ha fatto Vegeta,fino alla tempesta e all'arrivo sulle spiagge di Atene.....lo so,magari è un pò assurdo.....

Bhè….continuiamo….

4°Capitolo

"Chichi!,Chichi, tesoro,dove sei???!"
"Padre!,…arrivo"

"Chichi!"

"Padre,mi avete chiamato?"

"Chichi,figlia mia,guarda cosa è arrivata!"

"Una tavoletta di argilla???"

"L’ha portata stamattina un messaggero!,…è di Goku!"

"Oh!…GOKU!,EVVIVA!,GRAZIE PADRE!"

Chichi gli saltò letteralmente addosso!"

"Ehi!,calma,non sono più giovane,così,mi spacchi la schiena!"

"Oh,scusami…che bello…vado subito a leggerla!"

Chichi,correva tra i colonnati della villa,fino ad arrivare nel giardino interno.

Sedendosi sotto un albero,iniziò a leggere le poche righe scritte velocemente.

Ciao Chichi!,tutto bene?:

Sono qui solo da un giorno e già non vedo l’ora di tornare a casa.

La vita sarà dura,qui alla caserma.

Mi devo alzare prima dell’alba ogni mattina!.Ti rendo conto!!!???

Devo imparare a combattere,fin qui nessun problema.Lo sai che il mio nonnino mi aveva addestrato al combattimento.

In mio problema è l’usare la spada!….è così pesante!.

L’arma che preferisco per ora è l’arco. Veloce,preciso e leggero!

Non vedo l’ora di andarmene.

Ora ti saluto,mi tocca fare il turno di notte.

Ps: Mi manchi.

"Oh Goku!,anche tu mi manchi tanto!….però potevi scrivere in una calligrafia leggibile!"

Chichi aveva impiegato moooooltoooo tempo a decifrare quelle frasi.

"Quando tornerai sarà meglio che ti insegni a scrivere meglio!"

*********************************************************

"Madre!,come stà?"

"Non lo so,ha bevuto molta acqua di mare…"

"Ma chi è?"

"Dai vestiti che indossava,sembrerebbe un Ateniese."
"Ma che ci faceva sulla spiaggia??"

"Sarà meglio chiederlo a lui,quando si sarà ripreso"

Mentre sua madre tornava a fare le sue faccende domestiche,Bulma restò a vegliare vicino al giaciglio dello sventurato.

Dopo pochi minuti,che a Bulma sembrarono un’eternità,lo sconosciuto sembrò riprendee conoscenza.

"Come vi sentite?"

"D-sove sono?"
"Siete a casa mia,vi ho trovato in fin di vita sulla spiaggia."

Lo sconosciuto tentò di alzarsi,me le forze vennero a meno e ricadde sul giaciglio.

"Sarà meglio che non vi alziate,siete ancora molto debole,piuttosto,permettete una domanda?"
"Parlate pure…"
"Come vi chiamate?"
"Il mio nome è Vegeta"

"Piacere di conoscervi,il mio nome è Bulma,cosa facevate sulla spiaggia,privo di sensi?"

*Uff,che ragazzina impertinente…mi piacerebbe rispondergli per le rime,ma è meglio che non mi alteri più di tanto…è noto il carattere docile e mite degli Ateniesi…bleah…mi fanno venire il voltastomaco…"

"Ero in viaggio,vicino alle coste di Salamina,mi sono imbattuto in una tempesta e eccomi qua…"

"Gli dei vi hanno protetto,siete stato fortunato a cavarvela…ora vi lascio riposare ancora un po’…"

"Ehi! Donn…ehm,Bulma,dove siamo?"

"…nella splendida Atene"

Detto questo,lei scomparve dietro la massiccia porta in legno.

Vegeta,guardandosi meglio intorno si rese conto,che quella famiglia doveva essere piuttosto ricca.

Si trovava disteso su un letto così morbido che gli sembrava quasi di sprofondare.

La stanza era enorme,alle pareti erano dipinte scene di festa e di felicità.

Un’ampia finestra dava la luce all’intera stanza,facendo risplendere i particolari oro.

Su delle colonne erano appoggiati dei vasi pregiatissimi,riempiti di fiori profumati.

Sul pavimento si stendeva un mosaico pregiatissimo,sulle tonalità dell’azzurro e del blu,con qualche rifinitura oro.

Niente a che vedere con la sua "stanza" a Sparta.

Probabilmente qui ad Atene la gente faceva la bella vita.

Chiamando a se tutte le sue forze,riuscì ad alzarsi dal letto.

Si accorse di non avere addosso i suoi vestiti.

Probabilmente gli avevano lavati.

In compenso era vestito con una tunica rossa rifinita in oro sui bordi, che finiva a metà coscia.

Ai piedi del letto trovò anche dei sandali.

Con non poca fatica riuscì ad aprire la grande porta di legno,finemente intarsiata.

Ora era fuori.

Anche nei corridoi si vedeva benissimo la sfarzosità della famiglia.

Le colonne di marmo ,il pavimento pieno di mosaici.

In mezzo alla villa si trovava un grande giardino,ricco di fiori.

Mentre vagabondava per la casa,incontrò per caso una donna.

"Oh!,si è ripreso finalmente!,mi dica,come si sente?"

"Lei chi è scusi?"

"Oh,che sbadata,io sono la padrona di questa casa.Quella che era con te,era mia figlia.Mio marito invece è all’agorà a trattare."

"Vegeta!,la prego,lei è ancora debole,si riposi un po’!"

"Oh,tesoro,buongiorno…."

"Buongiorno madre."

"Così lui si chiama Vegeta…"

"Si,e ora sarebbe meglio se tornasse a riposare"

"No,grazie,ho già riacquistato le forze…"

"Ma…"

*uffa…ma perché non mi si scolla di dosso…*

"Senti,hai un posto dove andare?"

*Oh cavolo!,a questo non avevo pensato…dove vado ora?"

"Veramente no…"

"Perfetto!,puoi restare qui da noi!"

"Mamma!…"

"Che c’è Bulma?…è nostra usanza dare ospitalità a chi ne ha bisogno!…mi meraviglio di te!"

"Grazie signora,ma non è necessario!"

"Sciocchezze!,non credo che tu abbia un posto dove andare!,non c’è posto migliore che a casa nostra!"

"Se insiste…"

"Bene,ora vado,devo dare disposizioni alle mie ancelle…con permesso…"

E se ne andò.

Rimasti soli Bulma e Vegeta si guardarono.

Il primo a parlare fu lui.

"Ti ringrazio per l’aiuto,ora ho ripreso le forze e vado a completare la ma miss…ehm…vado a fare un giro…"

Detto questo si congedò…

*Maledizione,devo fare più attenzione quando parlo!,spero di trovare presto Kakaroth,non sopporto parlare in questo modo*

Bulma rimasta sola nel corridoio,rimuginava tra se e se…

*Quel tipo non mi piace,devo tenerlo d’occhio."

Detto questo,lo seguì.

Continuaaaaaaa……

Scusate gli errori,se ci fossero…

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Capitolo 5
*** 1° passo ***


1

………………………………………………………………

Sono resuscitataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

Cavoli è un’eternità che non aggiorno…..uff…..il fatto è che ero impegnata a non fare niente….

Diciamo che ero in crisi creativa…sigh…

Bhe dai sono ritornata….

Finalmente continuo Sparta e Atene….dopo aver visto il trailer del film 300 mi sono innamorata degli spartani….sbav sbav sbav….così rudi, forti…ahhhhhh Veggy ammoreeeeeeeeeeeee.

Facciamo un piccolo riepilogo??

Allora, la storia incomincia tra le mura del palazzo reale di Sparta.

Due re regnano sul popolo.Re Vegeta e Re Bardok.

Tra le mura riecheggia il pianto di un bambino, figlio ed erede di Bardok.Ma, essendo troppo debole per gli standard spartani, viene come di consueto portato sul monte Taigeto per compiere il rito.

Infatti, chi era troppo debole era considerato un peso e per questo doveva essere eliminato.

Ma dopotutto Kakaroth era suo figlio. Bardok decide di abbandonarlo lasciandogli solo il ricordo della fredda corazza e di un medaglione col simbolo reale.

Come salvato dagli dei, il piccolo Kakaroth è tratto in salvo e cresciuto da un povero contadino Ateniese.

Intanto anche l’erede di re Vegeta è nato. A differenza di Kakaroth è un prodigio.Non si era mai visto un neonato con un livello di forza così elevato.Il piccolo Vegeta crescerà così nella crudele società Spartana, tra armi e guerre. Kakatorh invece cresce tranquillamente tra l’amore del padre adottivo e l’affetto per una ragazza, Chicchi, che lo ospiterà a casa quando purtroppo i giorni di Son Gohan (il padre adottivo) finiranno.

Vegeta?….bhè ….ci fu una grande guerra contro degli invasori cui capo c’era un certo Freezer.Tutta la stirpe reale fu massacrata ad eccezione del prezioso principino, che fu sottomesso e obbligato a far parte dell’esercito.

Ad Atene venne il tempo d’elezioni e il giovane Goku (così fu chiamato), fu eletto Arconte Polemarco nonché curatore della difesa militare della città d’Atene…

Per difendere al meglio la città, Goku avrebbe dovuto seguire le istruzioni di un maestro dell’arte della guerra….

Intanto Vegeta riuscito a scappare dal suo regno, ormai in rovina, si dirige verso Atene, ma durante il viaggio è travolto da una tempesta e trascinato sulle spiagge della stessa città.

Sarà tratto in salvo da Bulma, rampolla di una famiglia ricca d’Atene, amica di Goku e Chichi e promessa sposa di Yamcha, un signorotto farfallone di una famiglia altrettanto ricca.

La madre di Bulma decide di ospitare Vegeta.

Ora il principe ha tutto il tempo per cercare il ragazzo con il medaglione reale di Sparta.Ma deve stare attento a Bulma…che inizia a sospettare di lui.

Bene….ora posso continuare.

*************************************************

Per le strade polverose e piene di vita d’Atene, il nostro principe cammina guardandosi intorno spaesato…

Possibile che esistesse una città così bella e benestante??…certo, era molto diversa da Sparta, ma essendo sempre vissuto tra miseria e morte, tutto questo gli sembrava un sogno.

"Ecco perché quel re l’ha abbandonato,di sicuro stà meglio qui che a Sparta…ma è irrilevante,volente o nolente combatterà al mio fianco contro quel verme di Freezer e insieme riporteremo Sparta all’antico splendore…"

Immerso in questi pensieri,il suo sesto senso di guerriero venne meno e non si accorse che qualcuno lo stesse seguendo.

*******************************************************

*Uffa ma è da ore che cammina…ma non si stanca mai??…non credo che sia del posto,sembra un po’ spaesato…bhè,questa è una città come tante altre della Grecia.*

"Oh! Accidenti mi s’impolverano le vesti….e i sandali e i miei piedi…che schifo…."

Vegeta intanto si era fermato ad osservare le manifatture in una bottega.

Lei si avvicinò senza farsi vedere,ma….

"BULMAAAAA!!!! Ciao che ci fai qui???"

"Ah! C..Chichi!…ciao!"

****************************************************

*Uh?…*

Vegeta si girò verso la voce che aveva gridato…quel che vide non gli piacque affatto.

"Ma quella è Bulma la figlia di quel barattolo di miele…cosa ci fa qui…?…non mi stava mica seguendo??…merda…non posso rischiare…meglio se mi nascondo"

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Intanto le due donne continuavano a chiacchierare allegramente…

"Allora?…hai notizie di Goku??"

"SI certo…mi ha scritto."

"Come se la cava??"

"Eh eh eh…lo fanno sgobbare…"

"Bhè gli stà bene a quel pigrone che è sempre stato…"

Tutte e due scoppiarono in un allegra risata.

*Certo che deve essere dura per te amica mia…stare lontana da Goku…ti ammiro sai?…ora lo so che stai soffrendo ma nonostante ciò continui ad essere allegra…*

"Chichi?…"

"Eh eh …uh?…dimmi…"

"Vedrai che andrà tutto bene…"

"Ma certo! Che cosa dici?…lo sappiamo che il nostro Goku è forte…!"

"Eh eh…già…"

"Ora ti saluto,devo tornare a casa,mio padre mi starà cercando…ciao!"

"Ciao…"

La vide girarsi di spalle e correre tra la folla,finchè non la vide più.

"Bene e ora vediamo cosa fa quello straniero…"

Lo cercò tra la folla,dappertutto,nei vicoli più angusti ma niente…

"ACCIDENTI MI è SCAPPATOOOOOO!!!!!"

Senza accorgersene aveva urlato,attirando a se tutta l’attenzione…

"ooooopsss…fuga!"

Vergognandosi della figura fatta,non concerne certo ad una signorina del suo rango,con un risolino nervoso si scusò inchinandosi leggermente e filò via.

Vegeta aveva assistito alla scena…

Un grosso gocciolone scese dalla fronte….

"Ma chi diavolo è?…"

Poi gi tornò in mente la ragazza con cui aveva parlato poco prima Bulma…

Chi era questo Goku??….mhà ,chissenefrega…io stò cercando Kakaroth.

Cercando di non farsi vedere andò nella direzione opposta a quella di Bulma.

Dopo poco,qualcuno gli si buttò letteralmente addosso.

"Ma chi cavolo?…"

"Oh mi scusi,mi scusi…non volevo…"

"Ma tu sei la ragazza che stava parlando con Bulma!"

"Conosce Bulma?…uh?…"

"Che guardi?"

"I…I…il medaglione…chi te l’ha dato??…dove l’hai preso??"

"Non sono affari tuoi!"

"No …quello è di Goku! Ridaglielo ladro…"

"Ma che cavolo dici?…questo è sempre stato mio!"

"…………….."Chichi lo osservò meglio…

"Bhè?…"

"Si,in effetti quello di Goku ha una pietra azzurra in mezzo…questa è rossa…mi scusi mi sono sba…"

"COSA?…UNA PIETRA AZZURRA???… dimmi subito dov’è questo Goku!!!"

"Cosa?…perché?…chi è lei??"

"Non sono affari tuoi…dimmi dov’è e basta…"

"No…non so chi è lei…non le dirò dove si trova Goku"

*Brutta…*

La trascinò in un vicoletto poco affollato…puntandole un coltello alla gola..

"Dimmi dove si trova"…le sibilò contro…

"S…si stà allenando nell’arte della guerra…non mi ha detto dove sarebbe andato…lo giuro…"

Vegeta allentò la presa…sorrise maligno…

"Grazie mille signorina…bene…ora trovarlo non sarà un problema…"

"La prego non gli faccia del male…"

"Ah bhè…non ho intenzione di ucciderlo…tu piuttosto…prova a dire qualcosa e potrei cambiare i miei piani…"

Velocemente se ne andò,lasciando Chicchi a terra sconvolta.

Sarebbe stato meglio fare come ha detto lui…per ora era meglio stare zitta…silenziosamente se ne tornò a casa.

Si era fatto tardi.

Vegeta decise di tornare alla villa dove era ospitato.

*******************************************************************************************************

"Oh ciao caro Vegeta….prego i servitori hanno servito la cena…"

"Ssssi…grazie…."

*Per giove se mi da sui nervi…..*

Nel sedersi come di consueto a consumare la cena,Vegeta si ritrovò davanti a se Bulma…

Per tutta la cena lei non fece altro che guardarlo…

*Ma che vuole questa…?..*

**********************************************************************************************************

Quando giunse il momento di coricarsi,tutti si diedero la buonanotte.

Camminando lungo il corridoio sulla quale si affacciavano le stanza,Vegeta vide una visione che lo lascio interdetto e incantato allo stessa tempo…

Era una dea o una ninfa?…in ogni caso era una figura sovrannaturale…

Di nome Bulma.

Era seduta su una panchina nel cortile interno,mentre leggeva,e un raggio lunare le illuminava le pagine,come se fosse al suo servizio.

Quella luce incantata,le faceva risplendere i capelli azzurri,sciolti che le cadevano fino quasi alle cosce,e intorno a lei indisturbate delle lucciole volteggiavano quasi fossero stelle…

Rimase lì impalato per un bel paio di minuti,poi si riscosse quando lei spostò lo sguardo

verso la sua direzione,incontrando solo il muro avvolto dall’oscurità.

E proprio in quell’oscurità si celava il cuore di un guerriero spietato…che per la prima volta iniziò a battere,non per lo sforzo degli allenamenti o per l’eccitazione della battaglia,iniziò a battere per un’altra sensazione…di cui non sapeva il nome….ma presto lo avrebbe scoperto…

Continuaaaaaaaaa………

Bhè…come si dice di solito…commentate!!!! ,ok?….ciau e un bacione a tutte le SGC …

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Capitolo 6
*** Kira ***


1

Hola! Ho riaggiornatoooooo….

D’altronde siamo in vacanza no?

6°Capitolo.

La mattina successiva Vegeta si alzò di buonora e decise che forse sarebbe stato meglio gironzolare per la casa, visto che ancora non la conosceva bene.

Bhè…oltre alle stanze varie, cucine, sale da pranzo, bagni, era come tutte le comuni ville.Anche a Sparta erano simili.

Questa differenziava solo nel fatto che era enorme e ovunque si trovavano giardini immensi e ricchi di una strana vegetazione esotica.

In più si aggiungevano i profumi dei fiori e dell’erba bagnata di rugiada.Era così rilassante che fu mosso dall’idea di sdraiarcisi in mezzo e dormire.

Ma si riscosse con stizza.

"Tsk…non ho tempo di pensare a certe cose…ora devo trovare Kakatoh!"

Mentre percorreva il corridoio principale che dalle stanze portava all’entrata, si scontrò casualmente con una donna.

Aveva lunghi capelli neri uniti in una coda alta e fermati da un grazioso fermaglio intagliato a mano in quello che sembrava oro…

Sotto le vesti s’intravedevano le sue forme perfette.

Sul suo viso un po’ affaticato si poteva intravedere un non so che di selvaggio e guerriero.

Doveva essere una serva, dall’abbigliamento umile si direbbe proprio di si.

Prima mi squadrò da capo a piede poi nei suoi occhi apparve, anche per solo un istante, una scintilla.

Che abbia scoperto tutto?

Nhaaaa impossibile.

"Oh! Mi scusi padrone.Siete libero di punirmi come meglio credete"

"Kira!…santo cielo quante volte ti ho ricordato che non devi comportarti così!"

La madre di Bulma era in fondo al corridoio e come al suo solito sorrideva a trentadue denti.

Si avvicinò quasi saltellando verso di loro, in men che non si dica era al loro capezzale.

"Kira, tesoro…non procurarti qui non vi puniamo, non ti preoccupare cara.Ora va …hai la giornata libera."

"Grazie padrona" Con un profondo inchino Kira si congedò.

"E non mi chiamare padrona!"Gli urlò di rimando la mamma di Bulma.

Poi si rivolse a Vegeta.

"E tu caro?…come mai alzato a quest’ora?"

"Ehm…non riuscivo a dormire e allora mi sono fatto una passeggiatina per la villa"

"Oh! Hai fatto benissimo! Una bella camminata al mattino ci vuole sempre.Ora ti lascio alle tue faccende, ci vediamo a pranzo"

"Si, grazie…."

Sparita dietro l’angolo, Vegeta tirò un sospiro di sollievo…

"Chissà per quanto riuscirò a resistere…uff…."

Mentre percorreva la strada verso l’agorà, il bel principe si mise a pensare un po’ così per conto suo…

* Quella serva…come si chiamava? Ah! Sì Kira…niente male davvero…comunque non mi sembrava del posto.Qui ad Atene sono tutti spensierati e felici, lei invece ha un atteggiamento ….uhm….quasi da schiava….si, non c’è dubbio.Soprattutto dal fatto che sembrava quasi che la volessi castigare.

In più tremava come un coniglio impaurito…

Deve provenire da Sparta senza dubbio….da noi tutti gli schiavi si comportano così…e in più da noi si usa frustare quelli che mancano di rispetto o non fanno le cose come dovrebbero….dovrò chiarire questa faccenda intanto cerchiamo Kakaroth….*

*************************************************

"Avanti Goku! Ce la puoi fare!"

"Ma io sono stancooooooo!"

"Vedi di non lamentarti! Sei qui per allenarti non per dormire! Un giorno questo ti servirà per proteggere la nazione…ahhh.ma dove stiamo andando a finire ai miei tempi bla blablablablaab

bla bla bla…"

*Oh no ricomincia……sigh*

"Gne gne gne gne…uff"

"Ma mi stai ascoltando ?"

"Eh?….sisi certo…"

"Benedetto ragazzo…..forza ricominciamo…"

"Ok"

"Bene, ora colpisci forte il manichino, visualizzalo come il tuo nemico, ma mi raccomando…non ucciderlo, non è nel nostro spirito"

"Va bene ora provo…."

Goku si scagliò contro il povero manichino che fu letteralmente infilzato da parte a parte…

"Signorino Goku! Per la miseri così me lo avete ammazzato!"

"Mi scusi maestro…"

"Andiamo bene….ora osserva.Se tu infilzi il nemico da parte a parte poi ti sarà difficile estrarre la spada perché bloccata all’interno del corpo, vedi?

Ora per infliggere una ferita mortale, cosa che ti servirà solo raramente, devi affondare la spada solo per 4 o 5 centimetri.

Così ti sarà più facile ritirare la spada e ottenere lo stesso risultato.

Ma vedi, noi non miriamo all’uccisone…per noi quel che conta è rendere innocuo l’avversario."

"E come si fa?"

"Semplice, gli colpisci gambe e/o braccia, così vedi?

In questo modo l‘avversario non potrà più impugnare l’arma e tu l’avrai sconfitto senza versarne sangue inutile…."

"Fantastico!…ora ho capito, ricominciamo gli allenamenti?"

"Sicuro!"

"Però, prima…posso mangiare?"

**************************************************

"Ahhhhhhhhhhhhhhhh! Come faccio a rintracciare Kakaroth! Da dove posso incominciare?

Vegeta se n’andava nervosamente per le strade d’Atene cercando una soluzione a quell’inghippo….

Quando una voce lo destò dai suoi pensieri….

"Padrone, mi scusi….cerca qualcuno?"

"Ah!….tu sei Kira, vero?"

"Sì signore"

"Tu sei Spartana, non è vero?"

"E lei è il principe Vegeta, suppongo".

Continuaaaa!!!

Evviva! Alla prossima! Ciau

Ah! Commentate please !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(me in ginocchio con gli occhi lacrimosi…)

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