Gabriel Knight e i protettori della Terra

di Sokew86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gabriel Knight e i peccati dei padri ***
Capitolo 2: *** Gabriel Knight-La bestia interiore ***
Capitolo 3: *** Gabriel Knight-Il mistero macchiato di sangue ***



Capitolo 1
*** Gabriel Knight e i peccati dei padri ***


gabriel Knight e i peccati dei padri

Gabriel Knight  e i peccati dei padri.

(Cliccate qui per il gameplay)

 

Gabriel Knight fu non poco stupito quando gli dissero che  un agente del FBI voleva parlare con lui, pensò che fosse qualche  stupido scherzo di Mosely e sinceramente non lo trovava divertente.

Gabriel non era un tipo paziente ed era dotato anche di una lingua molto biforcuta che utilizzava spessissimo.

Non era stato un bel periodo per lui, in meno di venti giorni la sua vita era cambiata drasticamente: aveva scoperto che suo nonno era di origine tedesca ed era fuggito dal suo destino da Schattenjäger, Cacciatore d'Ombre cioè cacciatore di mostri, la sua famiglia era stata maledetta da una strega africana e quella stessa strega aveva impossessato anche la donna di cui era innamorato che si era lasciata morire,piuttosto che vivere quell’esistenza ormai contaminata dalla magia nera del vudù.

Insomma, Gabriel era sconvolto e dire che lui voleva essere solo uno scrittore e adesso si trovava davanti a una responsabilità troppo grande per uno come lui

<< Gabriel, andiamo. >> la voce di Grace lo riportò alla realtà, Grace quella ragazza appena laureata che era diventata la sua assistente e gli aveva salvato la vita, sorrideva ferma.

Mosely era davanti a una macchina del FBI, con la sua orribile giacca gialla e con l’espressione più confusa che avesse mai potuto avere e non aumentava certamente il suo fascino, già abbastanza misero.

<< Gabriel Knight! >> una voce squillante e giovanile perforò le orecchie del povero Gabriel e la voce apparteneva nientedimeno a un ragazzo di massimo venti anni, con capelli biondi e occhi azzurri nascosti dietro a delle lenti di un paio di occhiali. Era più piccolo di Grace quel tipo!

Prima che  potesse dire qualcosa Gabriel sentì che l’uomo gli stava stringendo la mano energeticamente e stava parlando come un pappagallo impazzito: << La ringrazio davvero tantissimo per quello che ha fatto per New Orleans! Quei casi vudù erano orribili, vero?  E adesso che farà? >>

Gabriel senza nemmeno pensare alle conseguenze mormorò: << Andrò in Germania. >>

<< Germania?! >> fece un fischio di apprezzamento il quattr’occhi: << Bella la Germania, specialmente quando non ci sono i nazisti! Ci sono due miei colleghi lì, non sono molto simpatici! >>

Poi come se nulla fosse, il ragazzo si mise a osservare Grace e sembrò che stesse studiando attentamente i bei lineamenti della mezza-giapponese: << Anche lei signorina Grace Nakimura! La ringrazio tantissimo! Anche in Giappone ho un collega, lui è molto simpatico! >> e dicendo questo le strinse la mano delicatamente.

<< Va bene adesso che ho finito me ne vado! >> dichiarò allegramente il ragazzo.

<< Aspetta, chi saresti di grazia? >> domandò in tono sarcastico Gabriel.

Il ragazzo fece una risata: << Sono un agente del FBI Alfred Jones. Lo so, sembro giovane ma non lo sono! Sappiate una cosa. Dovete sentirvi fieri di essere dei veri americani! >> e dettò ciò il tipo se ne andò.

Gabriel fissò malissimo Mosely: << Non guardare me. >> fece quest’ultimo: << Mi ha scimunito con tutte quelle chiacchere esattamente come te. >> si giustificò: << E non me la bevo la stronzata che fosse un agente, se lui è un agente … il mondo sta andando a malora! >>

Infatti non lo era, furano le parole mentali di Gabriel che fissò la  mano che gli era stata stretta con tanta forza, Gabriel non sapeva bene se era tutto lo stress di quei giorni oppure erano i suoi poteri da cacciatore d’ombre appena risvegliati ma quel ragazzo aveva qualcosa di soprannaturale.

Gabriel sorrise, nonostante il suo chiasso e la sua risata sguaiata si sentiva molto bene, se era qualcosa di soprannaturale era qualcosa di buono.

 

 

Primo capitolo di questa raccolta cross-over tra l’avventura grafica Gabriel Knight e Hetalia, mi sono solamente limitata a fare dei finali in cui il protagonista di questa storia si approccia a diverse nazione per pubblicizzare il gioco. La ragione è questa: sono tantissime persone che si sono approcciate al genere delle avventure grafiche grazie al “professore Layton” ma senza sapere che questi video giochi sono di origini americana, e Gabriel Knight è uno dei più importanti di essi ed è assolutamente da vedere, perciò vi ho linkato il gameplay in italiano del gioco, provatevelo a vedere.

Mi sono permessa anche di utilizzare alcune idee non mie di come un essere umano possa riconoscere una nazione prese dalla domanda aperta di un’altra mia ff: anche se nel caso specifico del protagonista di questo videogioco è un po’ particolare, in quanto è un cacciatore di mostri e quindi percepisce il soprannaturale di suo senza essere aiutato dalle nazioni stesse.

 

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Capitolo 2
*** Gabriel Knight-La bestia interiore ***


gabrieljinght2

Gabriel Knight-La bestia interiore

(cliccate qui per il gameplayer)

 

Se questa era  la vita che si era aspettato di vivere Gabriel Knight … no,non l’era.

Non aveva chiesto lui di essere l’ultimo discendente della famiglia di Schattenjäger (cacciatori d’ombra o meglio di mostri) Ritter,ed era convinto che nessuno dei suoi antenati si fosse mai trasformato in un lupo mannaro.

E adesso il povero uomo correva per la sua vita nei vicoli di Monaco di Baviera ma alla fine, non ce la fece più e si accasciò al muro dell’ennesimo vicolo senza fiato. Gabriel si guardò le mani: erano finalmente tornate  normali, un po’ pelose ma non erano zampe.

Fortunatamente per lui non sarebbe mai più successo di diventare una bestiolina pelosa … se la leggenda dei lupi mannari che avevano studiato lui e Grace era vera.

Non poteva credere che gli era successo tutto ciò, si ripromise di scriverci un libro come aveva fatto con l’altra sua missione … niente come un paio di milione di dollari l’avrebbero rincuorato.

Gabriel respirava a fatica ma improvvisamente una sensazione d’ allerta lo spinse a svegliare i suoi sensi umani e da cacciatore di demone.

<< Tutto apposto, Herr? >>  una figura abbastanza grossa chiese educatamente in inglese anche se l’accento tradiva la natura tedesca,  la figura  era all’inizio del vicolo ed accanto ad essa ce ne era una più bassa.

<< West, sta nudo come mamma l’ha fatto al freddo e al gelo della Germania,secondo te come può stare? >>

<< Allora dammi il tuo cappotto, Bruder. Tanto con il tuo forte corpo non puoi prendere un accidente. >>

L’altra figura ridacchiò e si avvicinò a Knight con passo militare ma appena fu troppo vicino al cacciatore di demoni, quest’ultimo ringhiò  come un lupo.

<< Whoa, abbiamo un cane rognoso qui! >> esclamò la figura che finalmente Knight poté scorgere, era un giovane uomo dagli occhi molto chiari e dal ghigno canzonatorio.

<< Non è l’unico! >> mormorò la figura più grossa ma che Gabriel costatò che fosse molto più giovane dell’altro, era poco più di un ragazzo.

<< Perché due tedeschi parlano inglese? >> domandò sospettoso il cacciatore che sia era messo in posizione di difesa a quattro zampe, era chiarissimo che la recente trasformazione in una creatura mannara avesse lasciato degli atteggiamenti animali a Gabriel.  In  una delle mani teneva verso i due ragazzi il talismano della sua famiglia che lo proteggeva dalle creature sovrannaturali, perché quei due non erano normali.

<< Risparmia la scena, cocco. Sei nudo e sinceramente prima che qualcuno ti veda e ti porti dalla polizia … prenditi il mio cappotto. Potresti crepare e dopo non mi andrebbe di sentire Alfred: sembra che lui  sia un tuo fan. >> e dettò ciò la figura più bassa lanciò il cappotto a Gabriel.

<< Bruder,stai dando troppe informazioni! >> ammonì il più giovane che al contrario dell’ altro aveva degli occhi di un bel azzurro e non di ghiaccio come l’altro.

<< West… ha già capito qualcosa. >> rispose l’altro che ridacchiò ma vedendo la faccia confusa di Gabriel si rammaricò: << No, è veramente scarso come  Schattenjäger  >>

Gabriel si indispettì e si alzò dopo aver allacciato ovviamente il cappotto: << Come hai detto scusa,ragazzino? Guarda che lo “sento” che non sei normale e neanche il tuo “fratellino” tanto educato. >> detto ciò Gabriel puntò nuovamente il medaglione ma l’altro ragazzo più giovane strinse la mano che teneva il medaglione e si scusò: << Lo scusi, Herr Ritter … non lo faccio uscire troppo la sera. Lei sta bene? >>  domandò allora gentilmente.

<< Sì. >>

<< Questo è tutto, allora. Addio >>  concluse il ragazzo mentre il maggiore dei due alzò il sopracciglio sarcasticamente alla scena.

Allora il più giovane lasciò la mano del cacciatore che era sconvolto nel vedere che il medaglione non aveva sortito nessuno effetto. Eppure Gabriel era sicuro che quei due ragazzi erano degli esseri soprannaturali, emanavano una forza tremenda che l’aveva indotto a tenere la guardia in alto dall’inizio e poi …

<< TU! Come fai a sapere che sono un Ritter?! >> domandò il cacciatore ma le due figure era già quasi arrivati alla fine del vicolo parlando in tedesco … in quel momento Gabriel odiò la sua incapacità linguistica che non gli aveva permesso di imparare il tedesco in un anno che viveva in Germania.

Ma in realtà non si stava perdendo una grande conversazione, il più piccolo stava ammonendo il comportamento del  più grande che cambiò argomento a suo vantaggio.

<< Okay, hai ragione ma ti rendi conto di quello che abbiamo visto oggi? Un uomo si è trasformato davanti a noi e gli altri spettatori in un lupo. Quelle cazzate che dice Inghilterra  sono vere! Esiste la magia! >>

<< Meglio non dirglielo che abbiamo cambiato idea su ciò. Potrebbe esaltarsi. >>

<< Insieme a quella banda di fuorilegge che ha come fratelli.  >>

 

 

Note dell’autrice.

E’ovvio chi siano le nazioni citate, i fratelli germanici fanno sempre sorridere con loro rapporto conflittuale che li fa sembrare Stalio e Olio, non c’è niente da dire su questo capitolo: GUARDATEVI IL SECONDO GAMEPLAYER

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Gabriel Knight-Il mistero macchiato di sangue ***


3

Gabriel Knight- Il mistero macchiato di sangue

(Clicca il titolo per gameplay)

 

Gabriel Knight, uomo di trentatre anni, non aveva mai tenuto in braccio un bambino, li vedeva come essere infernali che collegava alla parola più terrificante del mondo “matrimonio”. Quello che aveva in braccio era un bambino  piuttosto tranquillo, per essere un bambino che stava per essere sacrificato da un gruppo di vampiri assatanati.

<< Okay, adesso ti riporto dal tuo papà ,il principe della Scozia, che mi pagherà profumatamente  anche se ti ho quasi fatto ammazzare. >> spiegò Gabriel al bambino che ridacchiò.

Appena tornò al piccolo villaggio di Rennes-le-ChÂteau, trovò ad aspettarlo due uomini fuori alla porta dell’albergo. Uno era biondo, molto elegante, che quando si presentò si sentiva il suo profondo accento francese mentre l’altro era molto più alto, con capelli rossi e con una  specie di sigaro in bocca che buttò a terra con non curanza quando vide arrivare Gabriel Knight.

Gabriel Knight scrutò entrambi con sospetto,soprattutto quando il rosso dichiarò di essere uno degli agenti del principe ma Gabriel li aveva conosciuti alcuni di loro, erano degli uomini grossi vestiti di nero.

Il rosso era vestito piuttosto casual.

<<  Mi dispiace, ma per come è andata la giornata, aspetterò che il principe venga qui a prendersi il bambino. Capisce signor …. >>

<< Signor Kenneth Kirkland ma può chiamarmi Scot. >> rispose l’altro calmo: << Le posso assicurare che sono un uomo fidato del principe. >>

<< Fidatissimo, si può dire che l’ha cresciuto! >> rincarò l’altro uomo ridacchiando che sussurrò al altro che sarebbe stato meglio mandare suo fratello a fare questo lavoro, il fratello aveva ciò che altre persone chiamavano faccia da rappresentate.

Allora l’uomo presunto del principe fece uno sguardo truce all’altro, veramente truce, che Knight pregò a Dio di non fargli mai incontrare quel uomo dai capelli rossi la notte.

<< Mi dispiace, ma  il bambino lo tengo io. >> dichiarò Gabriel che strinse il bambino ma accade qualcosa di strano, il piccolino incominciò ad agitarsi e a porgere le sue braccia a Scot.

<< Come vede, il bambino mi conosce. >> mormorò Scot.

<< Potrebbe essere semplicemente attirato dal colore del tuoi capelli. >>

<< Senti un po’ Yankee, stai cercando rogne? Ti accontento subito. >> fece minaccioso lo scozzese, ormai Gabriel aveva capito che l’uomo fosse scozzese molto orgoglioso di esserlo: uno che sceglieva di farsi chiamare Scot, che appunto significava uomo di Scozia e che faceva in modo che il suo accento gallico fosse ben presente in ogni parola … non poteva essere nient’altro.

<< Per non parlare della mente da rappresentate. Scot, perché non chiami il tuo capo,invece di stendere lo yankee? >> chiese il francese,stando attento a non far trasparire troppo sarcasmo.

L’altro sbuffò e prese il cellulare e telefonò, non attese molto e cominciò parlare.

<< Boss, lo yankee mi sta dando problemi. >> disse chiaramente non curandosi di essere davanti a Knight.

<< No, non sono stato burbero. Non più del solito. Va bene, ho capito. Sei tu il capo. >>

Dicendo ciò porse il cellulare a Knight: << E’ per te, yankee. >>

Gabriel sentì dall’altro capo del telefonino la voce del principe Giacomo che gli chiedeva di fidarsi di Scot.

<< E’ davvero un uomo fidato, signor Knight. Uno dei migliori. >> fece il principe con il suo modo di fare calmo.

<< Beh, non ha la faccia proprio raccomodabile, dobbiamo ammetterlo. >> rispose schietto Knight.

Il principe rise alla risposta di Knight: << Signor Knight, Scot può essere malinteso ma un bravo uomo, a modo suo. >>

Seppure riluttante Gabriel consegnò il bambino allo scozzese e il piccolo iniziò a toccare il viso dell’ultimo.

<< Vuoi tornare in Scozia,  piccolino, ne Charlie? >> mormorò Scot con un sorriso molto gentile che Knight fu costretto assumere un’espressione stupita,quel sorriso stonava completamente con quell’uomo.

Il francese sorrise e si rivolse a Knight: << Monsieur Knight sta assistendo a uno spettacolo praticamente unico, da secoli non si vedeva. >> mettendo un particolare enfasi alla parola secoli.

<< Ehi, io sono bravo con i bambini! Guarda che li ho allevati io e John i nostri fratelli. >> spiegò Scot al francese, lasciando che il bambino giocasse ancora con il suo viso.

<< Allora Arthur è un errore vostro? >> domandò il francese.

<< Ammettiamo di essere stati un po’ troppo severi. >>

<< Un po’?! >> domandò ironico il francese aggiungendo una faccia molto maliziosa.

<< Senti non venirmi a dire come fare il fratello maggiore … io >> lo scozzese fu costretto interrompersi perché il principino iniziò a tirargli i suoi rossi capelli.

<< L’avevo detto io che era attirato dal colore. >> criticò ironico Knight.

<< Senti Yankee, ma non te ne sei ancora andato? >> Scot rivolse queste parole taglienti a Knight mentre al bambino rivolse un’occhiataccia al bambino che smise di strattonargli i capelli.

<< Ho una domanda da porvi prima. Che cosa siete? >> Knight si rivolse al francese, sperando che lui fosse più accondiscendente  a rispondere.

<< Io sono dei servizi segreti francesi e lui e il vecchio rude cane da guardia scozzese del principe. >>

<< Non le vostre stronzate che riferite alla gente comune. Sono in grado di percepire che siete degli esseri soprannaturali, avete un cartello pubblicitario per  me con scritto “ non normale”. >> dichiarò Gabriel che era stufo di questi incontri, prima il ragazzino logorroico, poi i due tedeschi e infine  questi due.

<< Tu pensa che oggi Scot è senza il kilt. >> rispose il francese a Gabriel.

<< Senti, se lo yankee numero uno non si è mostrato a te, non vedo perché te lo dovremmo dire. Vediamo se sei stupido come lui. Wendy. >> lo scozzese sussurrò l’ultimo nome e dal nonnulla apparve una fatina davanti agli occhi di Gabriel.

<< U.. una fata? >>

Con questo diversivo i due tipi scapparono e Gabriel si ritrovò senza risposte, forse si sarebbe rivolto a Grace per l’ennesima ricerca senza senso.

Anzi lui doveva parlare assolutamente con Grace di altro …

<< Il povero Knight,deve essere stato troppo tempo sottoterra: stava avendo le allucinazioni. >> disse il francese allo scozzese che chiese la portiera della sua automobile, era pronto ad accompagnare lo scozzese all’aeroporto più vicino.

<< Non era un’ allucinazione, Francia. >> mormorò lo scozzese apatico mentre giocava con il bambino e mentre la fatina di nome Wendy si appoggiava sulla spalla del primo.

<< Caro Scozia, vuoi dirmi veramente che credi che il piccolo Charlie sia stato rapito dai vampiri? Stai in astinenza da sigaretta? >>

<<  No e  poi non posso fumare davanti a un bambino e non chiamarmi “ Caro”.  La magia esiste, Knight ci campa  su questo. >>

<< Se lo dici tu … >> fece dubbioso il francese mentre metteva in moto l’automobile.

<< Ce l’avrei io una domanda, tu sapevi  del tempio di Salomone? >> domandò Scozia serio e guardando direttamente negli occhi Francia.

<< Questo non lo saprai mai, caro. >> rispose il francese con un sorriso sornione.

Per quel giorno non solo Knight rimase senza risposte.

 

Okay finito i capitoli: questo è l’ultimo gioco che è uscito attorno al 2000… se non vi piacciono i gameplayer potete provare a giocarci.

 Uhm … in questa storia ho preferito far comparire il personaggio di Scozia al personaggio di Inghilterra … anche perché in questa storia si parla propria della scozia e il piccolo Charlie è scozzese ed era anche per  far vedere uno Scozia non psicopatico: non capisco che cavolo abbia fatto questa nazione per finire per essere classificato più sadico di Sade e che tutti il fandom lo descriva come un pericoloso schizzato!

 Questa storia comunque si svolge in Francia, per questo c’è anche lui.

Se per caso state cercando di capire chi è lo yankee numero uno  è America!

So che la raccolta non ha avuto molto successo, il che è un peccato perché speravo di fare un po’ di pubblicità alla serie di Knight.

La prossima volta andrà meglio!

P.S: io sinceramente mi sono davvero divertita a scrivere, Knight è un gran personaggio.

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