Lost in Savepoint

di Walpurgisnacht
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Jin Kazama, Iori Yagami e una manica di imbecilli a spasso per il cyberspazio ***
Capitolo 2: *** Bimbi tutti speciali, voi lo sapete cosa chiede sempre Marzullo? ***



Capitolo 1
*** Jin Kazama, Iori Yagami e una manica di imbecilli a spasso per il cyberspazio ***


Storia scritta per la Staffetta in piscina della community lj Piscina di prompt, con il prompt orfano "Woah, they really want that toilet paper!" e la categoria Crossover.
Crossover Tekken/King of Fighters ftw <3
NONSENSE EVERYWHERE <3
Vi auguriamo buona lettura, sperando di divertirvi come ci siamo divertiti noi a scriverla!
_Mana e Kaos.




"E allora?"
"E allora cosa? Non vedi che sto cercando di raccapezzarmici? Non sei l'unico che non ha idea di dove siamo..."
"Va bene va bene, non scaldarti tanto..."
Scuoto la testa, rassegnato. Ogni tanto continuo a sperare in un ritorno di fiamma tra Hwoarang e il suo neurone, ma temo l'abbia annegato nella birra ormai da tempo.
Torno a fissare le... cose che ho davanti.
Pupazzetti, deformed, piccoli zombie...
Non è possibile.
Mi massaggio le tempie, esasperato.
Di tutte le cose assurde che mi sono capitate, questa credo le batta tutte. Ok, è vero, lo dico ogni santa volta; ma davvero, in questo caso non ho nemmeno abbastanza parole per descrivere che... sono intrappolato con Hwoarang e altri loschi figuri in quella che sembra la schermata di salvataggio di una Memory Card?
Neanche fosse una di quelle della prima Playstation, che conosco come le mie tasche. Eeeeeeeeeeeeh, sono stato giovane anch'io, nonostante tutto.
No, ma figurati. È un cazzo di schermo nero con un'unica icona gigantesca che dice Salva. Ora, che diavolo dovrei salvare, si può sapere?
E perché c'è il mio ritardato preferito qua con me?
E perché ci sono altri tizi che non conosco? Uno coi capelli rossi, una camicia aperta fino a metà petto e l'aria di uno che non vede l'ora di farsi massacrare di botte. E l'altro, il suo degno compare, ha i capelli biondi tutti sparati in testa. A mò di cilindro. Non sto scherzando, ha un cilindro per capigliatura. Senza volersi dimenticare la tamarrissima apertura sulla maglietta nera, maglietta che gli lascia scoperti gli addominali.
"Che cazzo succede qui, si può sapere? Perché sono in questo posto con 'sto scarto di galera di Nikaido?" urla ad un certo punto il rosso. Lui e quest'altro fluttuano a qualche metro di distanza da me e Hwoarang, guardandosi in cagnesco.
"Il nostro amichetto è una testa calda" mi sussurra il coreano. Se ha ragione e 'sti due vengono a contatto non sarebbe bello. L'ultima cosa di cui ho bisogno è di dirimere una rissa fra lobotomizzati.
"Scusa... tu" dico indicandolo con il dito.
"Che minchia vuoi?" mi apostrofa. Nocche, tornate a cuccia.
"Non ti conosco. Chi sei?".
"Iori Yagami. Come tu possa non conoscermi è un mistero". Modesto l'amico.
"Sì, vabbè".
"E tu chi cazzo sei?".
"Jin Kazama, CEO della Zaibatsu. Sei tu che fai male a non conoscere me".
Mentre ci scambiamo cortesie noto con la coda dell'occhio Hwoarang e quello che, da quanto ho capito, si chiama Nikaido che si guardano e cominciano a farsi complimenti sull'abbigliamento e sullo stile.
No, ti prego. Un altro coreano demente no. Me ne basta uno.
"No ma davvero, hai un look FA-VO-LO-SO!"
"Ma grazie, che gentile! Quella ricrescita nera sul rosso è così alternativa!"
Ma sono seri...?
"Che bello, Nikaido ha trovato l'amichetto gay dei suoi sogni..." sbuffa il rosso accanto a me - ha detto di chiamarsi Iori, mi pare.
"In realtà Hwoarang non è gay, anche se posso capire la perplessità davanti alle mise con cui va in giro..." mi rivolgo a lui, tanto per fare conversazione.
Iori mi squadra dalla testa ai piedi, quasi fossi un avversario da studiare - e probabilmente è ciò che pensa.
"Beh, che faccia attenzione a Benimaru, ho sempre sospettato una sua appartenenza a tutt'altra sponda. Saranno anche quelle agghiaccianti magliette con cui se ne va in giro."
Vorrei fargli notare che la cinghia che tiene alle gambe non la usano più nemmeno i punk-loli di Harajuku, ma il mio sesto senso mi frena. Ho il sospetto che sia uno che è meglio non far incazzare.
"Save... cosa cazzo avremo da salvare poi" borbotta, dando una pedata alla schermata, i cui pixel non fanno nemmeno uno sfarfallio. Si limita a rimanere lì, lampeggiante, con tutti i pupazzini ondeggianti. Se la mia... intuizione è esatta, ogni pupazzino corrisponde a qualche gioco?
"Cazzo, io ho altro da fare che stare qui dentro! Come ci sono finito?!" ringhia ancora Iori "Ho ancora Kusanagi da ammazzare!".
Fantastico, giusto un maniaco omicida ci mancava.
Oddio, io non dovrei proprio parlare visto che vivo nella speranza di far fuori buona parte della mia famiglia, ma ho le mie buone ragioni!
O chissà, magari le ha anche lui.
Le sue mani generano istantaneamente fiamme purpuree - la cosa mi allarma e mi affascina allo stesso tempo.
"Di' un po’, com'è che riesci a fare... quello?" chiedo, indicando le fiamme. Lui mi fissa e sorride, un sorriso inquietante, alzando una mano avvolta dalle fiamme ad altezza viso.
"Queste sono il regalino di un fottuto demone con cui la mia famiglia ha stipulato un accordo, 600 anni fa" spiega "che ha trasformato le nostre fiamme da rosse in viola, ma ha anche condannato noi membri maschi a morire giovani, consumati dal suo potere. Fico, no?"
Non mi sembra particolarmente entusiasta di tutto ciò, e non posso dargli torto. La sua storia però mi sembra conoscente, se solo riuscissi a ricordare dove l'ho sentita... ma niente, tabula rasa. Mi verrà in mente più avanti, spero.
"Ognuno ha le sue croci" commento "tu hai la tua maledizione di famiglia, e io la mia..."
"Non mi dire, anche qualcuno dei tuoi familiari ha fatto patti con qualche demone?"
"Già..."
"... cazzo. Di gente con la mia stessa condanna ne ho conosciuta, ma non credevo di incontrare altre persone con un fardello simile ma demone diverso."
La sua espressione è seriamente sorpresa.
Eeee ciccio, shit happens.
Però anche io adesso mi sento un po' più compreso... sarà la complicità degli sfigati, suppongo.
E mentre noi siamo qui a compatirci sulle rispettive disgrazie i due metrosexual della domenica continuano a darsi pacche sulle spalle, a indicarsi facendo "Yeah" e a ridere come due deficienti.
Gesù santo.
"Ma è amico tuo, quello?" chiedo al Mangiafuoco di noialtri.
"Amico? Chi, Benimaru? Maffigurati. Anzi, è il miglior amico di Kusanagi e questo, inevitabilmente, vorrà dire che mi dovrò guardare dalla sua vendetta mortale quando la sua giacca sporca di sangue diventerà un ornamento del mio caminetto. Sai, come le teste degli alci".
"Mi piace lo stile del ragazzo" sussurra una voce nella mia testa. Brutto sacco di merda di un Devil, stattene buono. Sei proprio l'ultimo essere con cui voglio avere a che fare in questa situazione grottesca.
Iori carica il pugno, ancora fiammeggiante, all'indietro. Temo voglia far scoppiare qualcosa.
Poi succede una cosa strana. Non che il resto sia normale.
Si sente un fischio, come di un sasso che cade in un burrone.
FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Ci guardiamo attorno. Sì, anche le due teste vuote. Ma non vediamo nulla di diverso: sempre lo stesso spazio nero.
DODODODODODODODONG.
Un tizio precipita tipo proiettile in testa al mio compagno di sventura demoniaca.
Cristo, gli avrà fracassato il cranio. Non c'è sangue che schizza, se non altro.
Il nuovo arrivato fa due piroette scomposte per aria e riesce poi a recuperare un minimo di postura, mentre Iori si tiene la testa come se gliel'avessero percossa cinque o sei volte con un martellone in titanio da cinquecento chili.
Quando la rialza...
"Kusanagiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!".
... oh. Non è mica il tipo che Iori vuole uccidere?
"Yagami! Cosa ci fai tu qui?" chiede, piuttosto alterato. Cavolo, in confronto io e Hwoarang andiamo d'amore e d'accordo.
Poi il suddetto Kusanagi sgrana gli occhi, in un'espressione di puro orrore.
"Ora... ora HO CAPITO" sussurra, puntando il dito contro Iori, "SEI TU CHE MI HAI PORTATO QUI!"
Iori alza gli occhi al cielo.
"Ammettilo Yagami, è solo uno dei tuoi infami trucchetti per potermi uccidere! Perché non mi affronti una volta per tutte, in uno scontro leale?!"
"... che è poi quello che faccio dal 1995?" commenta il rosso.
Gesù, ma è il raduno dei geni mancati.
"Kyo! Amico mio, stai bene?" urla Benimaru dai capelli improponibili, avvicinandosi al nuovo arrivato.
"Qualcuno lassù mi sta chiaramente mettendo alla prova" borbotta accanto a me Iori, massaggiandosi le tempie. Oh, come comprendo la sensazione di essere l'unico intelligente in mezzo a un gruppo di mentecatti.
"Kazama... devo andare in bagno."
... appunto.
"E perché me lo vieni a dire, genio del male? Vuoi che ti tenga la porta come all'asilo?" mi rivolgo a Hwoarang, cercando di mantenere la calma.
"Ovviamente no, porca eva. Per chi mi hai preso, per un pischello di Seoul? E magari vorresti pure cantarmi Vitti na Crozza per conciliarmi la pisciata?".
... perché non l'ho ancora ammazzato, si può sapere?
Iori ricambia lo sguardo di pietà. Devo ammettere che, dopo l'iniziale diffidenza, io e lui ci troviamo sempre più in sintonia.
"Va bene, va bene. Non ti devo tenere la porta aperta. E allora perché cacchio mi hai detto che devi andare in bagno?".
Prima di rispondermi segue con gli occhi il suo nuovo compagnuccio di merende, Vogue e permanenti che si avvinghia al fantomatico Kusanagi, rischiando quasi di soffocarlo da tanto lo stringe.
"Mollami Benimaru! Mollami! Mi togli il respiro!".
"No, a dire il vero" riprende il mio intelligentissimo quasi-amico "speravo che in quei tasconi della tua giacca di pelle potesse esserci... chessò, un pacchetto di fazzoletti che poteva servire da carta igienica. Non ho troppa voglia di non potermelo asciugare".
Al che succede l'insperato che, non lo nego, mi regala un sorriso extralarge: Iori gli dà un pugno sulla schiena. Per fortuna dopo aver spento le fiamme.
"Marmocchio del cazzo! Siamo sperduti in mezzo al nulla cosmico e tu ti metti a pensare a una pisciata?" sbraita inferocito.
Due cervelli per cinque persone. Sarà dura uscire di qui.
"Senti, mi dispiace ma dovrai arrangiarti" mi rivolgo a Hwoarang, che ha già cominciato a guardare Iori in cagnesco "non ho fazzoletti con me."
"Come? Ma non posso accontentarmi di dargli una scrollatina e basta!" piagnucola, e io cerco di non immaginarmi la scena. Lo schifo dipinto sui volti degli astanti mi conferma che cercano di fare altrettanto.
"Un poeta mancato, il coreano..." commenta Iori.
"Oh, non immagini quanto..."
"Che cos'è questa sintonia improvvisa fra voi due, eh?" gracchia il suddetto coreano, allarmato.
"Che c'è, sei geloso?" lo stuzzica Iori, evidentemente divertito "Tranquillo, non ti porto via il migliore amico..."
"Migliore amico cosa?! Non dire cazzate o io ti-"
"TU COSA, genio?" ringhia Iori, con un'espressione inquietantissima in volto.
Occazzo.
"...diglielo tu, Jin" commenta quel cretino, nascondendosi dietro di me. Ma io cosa ho fatto di male?
"Sai che sembra te nelle tue giornate no?" continua imperterrito. "Sai, quanto te ne vai in giro svolazzante e con le corna..."
Iori e gli altri mi guardano perplessi, giustamente.
"No ma urlalo, che il resto dell'universo mica ti ha sentito!" ringhio a 'sto deficiente, esasperato.
"Senti, ora ci mettiamo all'opera per uscire di qui. E se riusciamo ti troviamo anche un rotolo di carta igienica, oppure aspetti di pisciare quando saremo fuori" dico fissandolo negli occhi, augurandomi che abbia recepito bene il concetto.
Mi fa un sorriso idiota e annuisce.
Forse stavolta ho avuto fortuna.
"O pisci nascosto in un angolo" dico, ma mi rendo conto che trovare un angolo qui, che sembra un'enorme scacchiera senza perimetro, è pressoché impossibile... ma ovviamente non ho tenuto conto della sua inventiva.
"Ma sta pisciando sul pupazzo di Super Mario?!"
"Beh, cosa c'è di strano? Ogni buon cane marca il territorio con l'urina" commenta Iori con un tono da maestrino puntiglioso.
Diamo a Devil quel che è di Devil: il suo stile piace anche a me. Non riesco ad essere sempre inventivo e sbarazzino nello sfottere Hwoarang. Il quale Hwoarang, comprensibilmente piccato dal rimarco, si volta verso il suo autore facendo roteare un pugno per aria.
"Attento caro, sei sicuro di reggere il tirannosauro con una mano sola?". Rosso 2 - Finto Arancione 0. Nono inning, due eliminati, colpo decisivo.
"Potresti rovinare qualcosa, tipo il salvataggio. E so che è stupido da dire, ma nella nostra situazione non fa bene andare in giro a seminare danni. Potrebbe fare la differenza fra l'uscire e il restare qui per sempre" aggiungo, sinceramente preoccupato.
"Quante palle, Kazama. Andrà tutto bene, come sempre. Non siamo già sfuggiti a un'invasione zombi e a un giro di raccolta di artefatti mortali?".
Uh? Davvero piccolo bimbo speciale, il Compound-K ti fa male.
"Hai detto di chiamarti Jin, giusto?" mi chiede poi Iori, facendomi distrarre dalla... chiamamola originalità del coreano.
"Sì".
"Mi sembri quello messo meno peggio come quoziente intellettivo in questo branco di babbuini. Idee su come uscire di qui, per caso? Non ho voglia di ammazzare Kusanagi in questo postaccio. E poi il mondo intero deve saperlo, altrimenti si potrebbe pensare che abbia barato in qualche modo".
"Non saprei. Proporrei un giro di esplorazione per vedere se riusciamo a trovare qualche indizio che possa aiutarci. E la carta igienica per il tirannosauro".
"Stai scherzando, vero? Ti preoccupi di asciugare il pisello di quel coglione?".
"Non è che mi preoccupo. È che sa diventare più fastidioso di una mosca tzè-tzè se ci si mette. E quando si tratta della sua attrezzatura riproduttiva è molto, molto, molto, molto pretenzioso. Fidati di me quando ti dico che prima rimediamo qualcosa per lui e meglio sarà per le orecchie di tutti".
"Anf. Non ti invidio per nulla".
"Nemmeno io mi invidio. Ma dimmi una cosa, approfittando della pausa forzata".
"Spara".
"Com'è che io non conosco te e i tuoi... diciamo amici e voi non conoscete noi?".
"Eh. Bella domanda" commenta Iori, grattandosi il mento "eppure abbiamo tutti reputazioni di un certo peso, a quanto sembra... in un modo o nell'altro dovremmo aver sentito dire qualcosa gli uni degli altri, non ti pare?"
"Non ne ho la minima idea... è come se vivessimo in universi paralleli" rifletto.
"O magari il loro è un gioco diverso!" commenta Hwoarang dopo aver finito di innaffiare il povero Super Mario. "Voglio dire, se per te questi sono salvataggi allora noi siamo personaggi di un videogioco!"
Hwoarang, ti prego...
"Ma scherza o...?" mi chiede Kusanagi, giustamente perplesso.
Scuoto la testa, ben consapevole che si sta solo riscaldando in vista di cazzate peggiori.
"Di’ la verità, sei mica caduto dal seggiolone quand'eri piccolo?" commenta Iori, ignorando le lamentele del coreano. Quest'uomo mi sta sempre più simpatico.
"In ogni caso è qualcosa su cui dovremo indagare" continua "potrebbe essere importante per trovare una via d'uscita."
Annuisco, serio. Non ci avevo pensato in effetti.
"Ok, allora direi di provare a dare un'occhiata in giro, e sperare di avere fortuna" comunico al gruppo "e per cortesia Hwoarang, smettila di pisciare in giro!"
"Eeeeh che lagna che sei" borbotta "se mi trovi la carta igienica giuro che non lo faccio più!"
Devo smetterla di cercare di discutere con lui in maniera seria, ha cinque anni mentali. Perdo in partenza.
Detto questo diamo il via all'ispezione del luogo in cui ci troviamo - una stanza dal perimetro infinito, col pavimento a scacchiera, pupazzi che sembrano salvataggi di una Memory Card e, sull'unico muro visibile, l'enorme scritta lampeggiante SAVE.
Sbuffo.
Ci manca solo che spuntino dal nulla i Super Funghi e i fantasmini di Pac-Man e il quadro è completo.
Dio, voglio una vacanza.

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Capitolo 2
*** Bimbi tutti speciali, voi lo sapete cosa chiede sempre Marzullo? ***


Secondo capitolo del crossover Tekken/KoF scritto per la Staffetta in piscina della community lj Piscina di prompt, categoria crossover, con il prompt orfano "Woah, they really want that toilet paper!". In realtà il prompt è rimasto un po’ così, in sottofondo… però oh, la carta igienica c’è e viene richiesta a gran voce. Ve lo assicuriamo.
Stavolta ci siamo spinti nel delirio più assurdo e becero, ma speriamo vi piaccia anche stavolta!
Sempre vostri,
_Mana e Kaos
 
 
 
 
 
"Ok gente" dico ad alta voce con il tono più autoritario che riesco a trovare "vediamo di darci da fare per venir via da 'sto postaccio. Innanzitutto: idee su come siamo finiti qui?".
"Chissenefotte di come ci siamo finiti. Voglio solo uscire. Il mio basso e lo scalpo di Kusanagi mi attendono, là fuori". Non ho visto chi ha pronunciato queste parole ma ormai è facile per me riconoscerne il proprietario.
Il citato Kusanagi lo prende per la collottola e minaccia morte e distruzione. Lui risponde sbuffando e scacciandolo con la mano come si scaccia una zanzara.
Sigh. Ho capito che non vi sopportate, siete stati chiari. Emmòbbastaveramenteperò.
"Ragazzi" riprendo "potete tenere le vostre beghe in freezer per quando saremo fuori da questo spazio, per favore? Sarebbe maturo da parte vostra".
"Non immischiarti, Kazama!" sbraita Iori. Vedo che il nostro rosso perde facilmente la ragione quando c'è il suo nemico mortale di mezzo. Spero però di non dover ritrattare la frase sui due cervelli per cinque persone.
"Iori, cazzo. Hai visto con che elementi siamo. Non pensi che tocchi a me e a te escogitare un sistema per risolvere questa grana? O vuoi che siano Nikaido e Hwoarang a dedicarcisi? In tal caso io mi preparo psicologicamente a morire qui".
L'appello alla sua intelligenza pare sortire effetto: butta indietro Kusanagi con uno spintone, non prima di averlo minacciato di una dipartita lenta e dolorosa, e si avvicina a me.
"Va bene, hai ragione. Ci serve lucidità in questo momento. Voi, capre: suggerite qualcosa?".
Per puro spirito di competizione Hwoarang comincia a belare.
Alzo gli occhi al cielo. Quel ragazzo è di una stupidità sconfinata.
"Dimmi che ti pagano per sopportarlo..." commenta Iori, con uno sguardo pietoso.
"Per niente, anche se certe volte penso che dovrebbero" borbotto "ma poi mi rendo conto che in realtà nessuna cifra al mondo mi convincerebbe a fargli da assistente sociale, e lascio perdere."
"Kazama, guarda che ti sento!" ci tiene a sottolineare il coreano tutto speciale.
"Lo so benissimo, mica mi son mai fatto problemi a prenderti per il culo di persona."
"Dicevi prima sul battibeccare coi ritardati...?"
...d'ho. Ha ragione Iori, a sto giro.
"Perdono, come riesce a farmi perdere lui la calma..." commento, sistemandomi i capelli. "Ok, ci sono. Calmo, rilassato e nel pieno delle mie facoltà mentali."
"Io però devo di nuovo andare in bagno."
...lo disintegro. ORA.
O meglio, vorrei ma Iori e gli altri mi stanno tenendo fermo per le braccia e allontanandomi da Hwoarang, che nel frattempo mi fissa con una delle sue espressioni più idiote. Dio, in questo momento gliela cancellerei a calci.
"Avevamo detto niente risse coi cerebrolesi, ricordi?" sussurra Iori con un tono che non ammette repliche "Non costringermi a darti fuoco, mi sei stranamente simpatico."
"E non succede spesso, quindi faresti bene a dargli retta" commenta Kyo dall'altro lato. E mi ritrovo a dover tenere separati loro, di nuovo.
"Ok signorine, avete rotto i coglioni. Il gioco è bello quando dura poco, quindi ora vi zittite e collaborate come bravi bambini per uscire da qui, che per quanto sia divertente vedere Kazama soffrire comincio a smadonnare dalla noia pure io. E ORA, MARSH!"
I presenti mi fissano con occhi spalancati. Escluso Hwoarang, che è ormai abituato a certi spettacolini.
"Ciao ciao Stronzone con le lucette" saluta, con tanto di manina.
Iori mi fissa perplesso.
"Quello era il tuo..."
"Sì. Il mio demone."
"E ha una volontà tutta sua..."
"Per mia disgrazia. Perché, il tuo no?"
"No, diventa solo una bestia sbavante e assetata di sangue" commenta Kyo, mentre Benimaru dietro di lui annuisce. Iori si limita a lanciare loro un'occhiataccia, ma non smentisce.
"Oh" commento "beh, non so cosa sia peggio tra il diventare una bestia senza controllo ed essere praticamente bipolari..."
"Ah, ora capisco perché avete fatto subito comunella!" è l'intelligente commento del mio coreano idiota preferito.
"Sai com'è, c'è chi ha in comune l'essere un mezzo demone, chi il discutibile gusto nel vestire."
Hwoarang ringhia, e io continuo a stimare sempre di più Yagami.
"Non tirarmi in ballo, Yagami!" sbraita Nikaido "E poi non mi vesto così male!".
"FORSE NON MI SONO SPIEGATO. SILENZIO BIMBI, A CUCCIA".
E finalmente si quietano. Iori applaude, non so dire quanto sarcasticamente. Ma il viso mezzo sorridente mi fa pensare che sia sufficientemente serio.
"Ok bambocci, gambe in spalla. Separiamoci e partiamo all'esplorazione" dichiaro con il cipiglio che mi compete.
C'è un piccolo borbottio diffuso ma nessuno si azzarda a contraddirmi. Sono entrato in modalità Se hai da Ridire ti Spacco il Culo.
"Kazama" azzarda in un secondo momento Hwoarang "come ci dividiamo? E come facciamo a segnalare all'altro gruppo nel caso si trovi qualcosa?".
No. Impossibile. La realtà sta per essere sconvolta da un'onda di caos.
Hwoarang ha fatto una domanda non solo sensata, persino intelligente.
A cui non so rispondere.
"Per quello non c'è problema" dice Kusanagi, facendomi girare nella sua direzione e mostrandomi le sue fiamme. "Queste dovrebbero essere sufficienti come razzo di segnalazione. Io sto da una parte e Yagami dall'altra. Come capirete è meglio se non viaggiamo assieme, e poi così abbiamo un segnalatore per gruppetto".
Sì, direi che va bene.
"Obiezioni?" chiedo.
Mutismo assoluto. Bravi bimbi.
"Ok. Io, Kusanagi e Nikaido andiamo da questa parte" indico col dito il nulla dietro a me "e Yagami e Hwoarang da quell'altra" indico il nulla davanti a me.
Mi spiace Iori, dovrai sorbirti il mongoloide. Ma ci serve materiale cerebrale in entrambe le squadre.
"Grumph".
Hwoarang inarca un sopracciglio, perplesso.
"Perché non vuoi andare col tuo nuovo amichetto?"
"Perché se le uniche due persone intelligenti del gruppo fanno comunella, le cose si sbilanciano" gli rispondo, paziente come un maestro elementare, "e mentre io e lui riusciamo a uscire di qui, voi rimanete confinati nel nulla."
La spiegazione sembra convincerlo, e ignora del tutto la mia non troppo velata presa per il culo.
"Ok, mi sta bene!" commenta, e si avvia in direzione del nulla "Muoviti Yagami, che devo pisciare di nuovo e stavolta pretendo la carta igienica!"
Un ringhio da parte di Iori mi lascia intuire che forse non vedrò più Hwoarang. O lo rivedrò, ma arrostito. Scusami Hwoa, ma è per il bene comune.
Fatto ciò mi avvio verso il resto del nulla, Nikaido e Kusanagi alle mie spalle.
Quest'ultimo mi si affianca, e con fare sospettoso chiede "Senti ma... non ci avrai mica dato degli idioti, poco fa?"
"Ma no, è che dovevo convincere Hwoarang, tutto qui..."
"Aaaah, ok" annuisce. La mia risposta sembra piacergli, a giudicare dal suo sorriso a trentadue denti; il che conferma anche che sono proprio un grande attore. Un cretino per volta, please.
Dopo un pò che camminiamo - in cui incontriamo altri probabili caricamenti di giochi e i temuti fantasmini di Pac-man, Benimaru si siede su un Super Fungo, sbuffando.
“Basta, io non ne posso più di camminare!” commenta spazientito “Giriamo in tondo da mezz’ora, non usciremo mai di qui!”
“Non essere così negativo Benimaru, una soluzione la troveremo…” lo consola Kyo.
“Magari se alzi il culo da quel fungo e ricominci a camminare possiamo-“
“Cosa, continuare a girare in tondo?”
Che i Kami mi diano la forza per non prenderlo a pedate.
“Mi trattengo dal risponderti come vorrei solo per non sentirti lagnare sul fatto che ti ho smontato quell’acconciatura ridicola.”
“Piano, piano!” si intromette Kyo, cercando di tenermi lontano Nikaido ”Litigare tra noi non è la soluzione migliore, per favore!”
Benimaru ringhia, ma sembra essersi calmato.
Forse era meglio se li mandavo entrambi con Hwoarang a perdersi nel nulla assoluto, ma poi mi sarebbe dispiaciuto per lui. A proposito di nulla, mi volto verso l’altro capo dell’ambiente sperando di vedere una lucina viola… ma nulla. O si sono ammazzati a vicenda, o anche loro non hanno trovato niente.
Continuiamo a camminare, quando comincio a sentire delle voci… due delle quali, mi sembrano conoscenti.
No, ehi. Che cos'è qui, la riunione delle facce note?
Ci stanno Lars, Lee... e altri tizi che non mi dicono nulla. Un biondo con un cappellino rosso e la faccia da Hwoarang, un altro biondo molto fighetta vestito con una tutina bianca attillata e una specie di punk con addosso solo dei boxer rossi tamarrissimi.
"Amici vostri?" chiedo a Kyo e Benimaru. Il primo si sbatte una mano sulla fronte, sconcertato. Poi risponde "Disgraziatamente sì. Ci mancava Terry Bogard e famiglia in questo delirio".
Credo sia un bene che non si siano accorti di noi. Qualunque di loro sia Terry non penso sarebbe stato molto contento dell'appunto.
Poi il mio zio svedese si avvede della nostra presenza e si stacca dal loro fitto capannello. Sembrava tipo una riunione di guerra.
"Jin? Che ci fai tu qui?".
"Potrei farti la stessa domanda, signor Alexandersson".
"Ti risponderei volentieri se lo sapessi. Ci siamo ritrovati qui con questi sconosciuti... e tu hai fatto altrettanto, noto. Non mi presenti i tuoi amici?".
"A 'fanculo le presentazioni! Io devo pisciare!" prorompe uno di quelli che non conosco, il tizio col berretto.
"Terry, dio santo!" fa Kyo esasperato "Ne abbiamo avuto già uno con la vescica in crisi. Usa un po' di buon senso se il lupo non te l'ha sgranocchiato tutto!".
E qui succede una cosa che mi lascia davvero di sale: questo Terry si avvicina a Kyo, si slaccia i pantaloni e gli piscia addosso.
Non. Ci. Voglio. Credere.
Esiste un essere vivente più idiota di Hwoarang.
"Siamo morti, non è vero?" bisbiglio a Lars il quale scuote la testa sconsolato. "Magari. Sarebbe meno mortificante".
Poi una colonna viola si alza verso... il cielo? Il soffitto? Boh, vai a capirlo. Il senso di spazialità di questo posto è tutto particolare.
"ECCHECCAZZOYAGAMISTAIBUONO!!!"
"E' la voce di... Hwoarang?" chiede Lars, giustamente perplesso. Faccio cenno di sì con la testa.
"E quell'esplosione viola sarebbe...?" mi interroga Lee.
"Oh vedrai, è uno del loro gruppetto... l'unico intelligente" aggiungo, sussurrando. Sia mai che Kusanagi mi senta e ricominci a lagnare. Ma mi sembra troppo impegnato a ringhiare contro il tizio col cappellino - Terry?
E io che mi lamento sempre delle mie strambe amicizie.
"Jin! Non sai che piacere vederti!" urla Hwoarang, nascondendosi dietro di me "Mi sei mancato tantissimo!"
"Sentiamo, cos'hai fatto per fare incazzare Iori?"
"E cosa ti fa pensare che sia stato io a farlo incazzare, e che invece non sia lui ad avere gravi problemi comportamentali?"
"Ti conosco."
"..."
"VIENI QUI SCARTO INDUSTRIALE!" ringhia Iori, le mani avvolte dalle fiamme. Mi corre incontro e cerca di artigliare Hwoarang.
"Jin, lasciamelo. VOGLIO DARGLI FUOCO!"
"Iori, calma ti prego!" sussurro, cercando di tenerlo buono "Si può sapere che ti ha combinato?"
"Cosa ha fatto? Lo vuoi sapere DAVVERO?"
"Sì, vorrei."
“Il tuo amico non ha fatto altro che lagnare sul bisogno di andare in bagno, e quando l’ho GENTILMENTE pregato di tapparsi la bocca si è calato i pantaloni e mi ha pisciato SULLE SCARPE!”
Credo che la mia espressione sconvolta sia la stessa sui volti degli altri.
Tutti ci giriamo a guardare Hwoarang, poi Terry. Questi ultimi ci restituiscono la stessa identica espressione di chi ha il vuoto cosmico nella scatola cranica.
“Perché questo silenzio e… voi che ci fate qui?” chiede Iori fissando i nuovi arrivati.
“Oh, a quanto pare il gruppo si è allargato di qualche altro elemento” lo aggiorno “e il tizio col cappellino ha appena fatto la stessa cosa che Hwoarang a fatto a te, però su Kusanagi.”
Iori sgrana gli occhi, poi sorride. Un sorrisone che gli arriva quasi alle orecchie… e la faccia inquieta di Kyo mi fa capire che non è una cosa che Yagami fa spesso.
“Terry, lascia che te lo dica” si rivolge al tipo col cappellino “ti sei appena guadagnato la mia stima!”
“Yagami che sorride e mi stima? Domani piovono rane” commenta Terry, togliendosi il cappellino e facendo un inchino a Iori.
“Non farmi passare il buon umore Terry, da bravo” minaccia Iori, continuando a sorridere.
Li lascio battibeccare allegramente, e mi rivolgo a Lars, mentre Hwoarang continua a seguirmi come un’ombra. Eh, ti ha spaventato Iori? Te lo meriti, bestia.
“Ok Lars, dimmi che mentre girovagavi qui con loro hai notato qualcosa, qualunque cosa che possa farci uscire di qui.”
“A parte funghetti, fantasmi, pupazzetti vari e schermate di caricamento dici?”
“Sì, a parte quelli e…”
Mi zittisco.
Schermata di caricamento, ha detto?
"Cosa diceva esattamente?" chiedo, agitato.
"E che doveva dire? Era una schermata di caricamento di qualcosa, non saprei dire cosa. C'era scritto Loading Data. Cosa ci doveva essere scritto, Perkele?".
"I cazzi finlandesi non m'interessano. Dove l'hai vista?".
"Jin, per la barba di Odino. Calmati. Ti viene un infarto così".
"Tu preferisci stare qui per sempre, caro zio?".
"No. In effetti avrei da fare là fuori...".
"Ecco. Fai strada, su".
"Uuuuuuh. Quando fai così non ti sopporto".
"Mucala e vai. Gente che conosco e gente che non conosco, potremmo avere una via di uscita. Smettete di fare quel che state facendo e seguiteci. È un ordine!".
Al che il tizio con i boxer mi si avvicina e mi dà uno spintone: "Chi cazzo sei tu che ti metti a dare ordini a destra e a manca? Andy, hai mai visto 'sto faccia da minchia in vita tua?" dice rivolgendosi all'altro biondo. Che, molto intelligentemente, borbotta un "No" quasi inascoltabile.
"Vale per te quanto ho detto a Lars. Se vuoi rimanere bloccato in 'sto cesso di mondo fai pure, non so neanche chi stracazzo sei e di te non me ne fotte nulla. Per chi vuole salvarsi le chiappe: è tempo di andare". E prendo Lars spronandolo a farci da battipista verso il bersaglio. Non appena parte lo seguo tipo investigatore privato.
Sento Iori urlare "Imbecilli! Neanche in sette riuscire a fare un intero emisfero cerebrale funzionante? Voi fate quel che vi pare, io lo seguo. Au revoir".
Cavolo, spero davvero di trovare il modo di averci ancora a che fare. Scalda il cuore sentirsi apprezzati, specialmente quando il resto della tua compagnia è composto da amebe informi. Certo, se la teoria da ubriacone di Hwoarang fosse vera...
...
...
...
...
Ecco dove l'avevo visto. In una sala giochi, quand'ero ragazzino.
“Ok, ci siamo! Ecco la schermata di… Jin? Perché quell’espressione sconvolta?”
Ma non ascolto nemmeno il povero Lars, perché la rivelazione mi ha appena colto come un calcio sui denti.
No no no no. Hwoarang NON PUO’ aver ragione.
È impossibile. Non… no. Non lo accetto. DEVE esserci un’altra spiegazione, più plausibile, di sicuro… oh, fanculo. Ma chi voglio prendere in giro. È l’unica spiegazione che dà senso a tutto questo.
“Perché ci siamo fermati?”
La voce di Iori mi desta dai miei inquietanti pensieri.
“Io… mi sono appena ricordato perché mi sembravi conoscente. La tua storia riguardo il patto col demone fatto 600 anni fa… ora è tutto chiaro…”
“Jin per favore, non lasciare morire il tuo cervello, mi serve!” sussurra, scuotendomi per una spalla.
“Io giocavo con te… in sala giochi. King of Fighters ’98, me lo ricordo benissimo!”
Iori sgrana gli occhi.
“Ti prego, dimmi che hai solo assaggiato uno dei funghetti qui in giro e ne stai subendo i suoi effetti collaterali” continua, seriamente inquieto.
Poi il tizio col cappellino gli si avvicina, e lo afferra per una spalla.
“Oddio Yagami, ha ragione lui!”
“No Terry, per cortesia, non ti ci mettere anche tu che-“
“Ma ha ragione, ti dico! Anche io giocavo con lui in sala giochi!” urla, indicandomi “Andy, te lo ricordi Tekken 3?!”
L’altro ragazzo coi capelli biondi, che scopro essere Andy, inizialmente lo guarda perplesso. Poi si dà una manata in fronte.
“Hai ragione! Mi hai costretto a giocarci non so quante volte… lui era il tizio dai pantaloni con la fiamma e i capelli a punta!” mi indica “Jin Kazama!”
Iori lo guarda perplesso, poi sgrana gli occhi e lentamente si volta verso di me.
“…anche io ho giocato con Tekken 3” sussurra “…OH DIO SANTISSIMO SCESO IN TERRA PER REDIMERE I PECCATI DI TUO FIGLIO.”
“Uh che imprecazione sbarazzina, Yagami” commenta il tizio in boxer “di solito sei più volgare…”
“Fai un favore al mondo e taci, Higashi” lo zittisce Iori “non capisci cos’è appena successo?”
“Francamente no.”
“Significa che io avevo ragione e voi non mi avete dato retta!” sbuffa Hwoarang, spazientito “Siamo personaggi di videogiochi, capite? E siamo dentro un salvataggio di una Memory Card!”
Lo fissiamo tutti sconvolti, nessuno ha la forza di parlare.
In effetti dover accettare che l’ipotesi assurda sparata dal cretino del villaggio sia in realtà quella giusta è una cosa che fa male al cuore.
“E in tutto questo io devo ancora andare al cesso.”
…ecco.
“Idem. Non è che avreste della carta igienica?”
Una fiammata viola fa scappare Terry tra i funghetti. Se la merita, tutta.
“E quindi… ora che si fa?” chiede Lars.
“Umph, che sciocchezze!” commenta Lee, spazientito “Ci penso io a mettere fine a tutto questo.”
E si avvicina alla schermata di caricamento.
“Lee, cosa stai per fare…?”
“Semplice, interrompo il caricamento” commenta, poggiando la mano sul pulsante sotto la scritta LOADING.
“Fermo, non sappiamo cosa può succedere!” fa per fermarlo Lars, ma Lee alza una mano per zittirlo.
“Taci, caro fratellastro, non hai nulla di cui preoccuparti. So benissimo cosa sta per succedere” sorride Lee “perché è tutta opera mia.”
E preme il pulsante.
"Cosa vuol dire che è tutta opera tua, malnatissimo zio argentato?" mi esce dalla bocca. Sto seriamente perdendo la bussola.
"Semplice" risponde voltandosi verso di me, gli occhi fissi sulla mano con cui ha premuto il pulsante, che però mi ha dato la sensazione di essere un grilletto.
"Noi non esistiamo".
...
Le reazioni sono le peggiori: gente che vuole picchiarlo, gente che prende a testate i vari oggetti svolazzanti, gente che abbassa la testa come se fosse incapace di parlare.
Iori non è solo intenzione, Iori è azione: lo afferra per il collo, sollevandolo di trenta centimetri buoni: "Spiegati, Ronald McDonald tinto da un orbo. Cosa vorrebbe dire che noi non esistiamo? E che sia una risposta convincente o ti arrostisco. Per come si sta sviluppando la situazione, se ti riduciamo come Piggy ne Il Signore delle Mosche ti sarà andata ancora di lusso". Per corroborare la minaccia scatena le fiamme ma, con un modo che non mi so per nulla spiegare, riesce a tenerle fino all'altezza del gomito. Con la velata intenzione di estenderle se la risposta non gli piacerà.
"Eccellente, eccellente. Era proprio quello che mi aspettavo da te, Iori Yagami. Sei esattamente come il vero me ti aveva figurato".
"Il vero te? Cazzo vuol dire, si può sapere?".
"Quel che ho detto prima: noi non esistiamo. Non siamo chi crediamo di essere. Siamo solo dei piccoli avatar saltellanti a cui la tecnologia della Violet Corporation è riuscita a infondere una personalità. Disattivando il caricamento sancisco ufficialmente la fine dell'esperimento, che è andato a buon fine. Godiamoci gli ultimi dieci secondi della nostra finta vita, gente".
A Iori esplodono dei capillari perché pianta un urlo disumano e lacrima sangue: lascia fluire libere le fiamme che fanno cenere di Lee.
Cenere di pixel.
Non mentiva.
Zio, ovunque tu sia... vaffanculo.

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