IN OUR LIFES

di By_Vale
(/viewuser.php?uid=24899)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A VOLTE IL CASO ***
Capitolo 2: *** TU SEI LA MIA SOLA FAMIGLIA ***
Capitolo 3: *** RIVELAZIONI E VENDETTE ***
Capitolo 4: *** NON CHIAMARMI PIU' BABY ***
Capitolo 5: *** A MALI ESTREMI... ESTREMI RIMEDI ***
Capitolo 6: *** VOGLIO SAPERNE DI PIU' ***
Capitolo 7: *** SALVAMI ***
Capitolo 8: *** NO, NO, NO... TU VIENI CON ME ***
Capitolo 9: *** CHE CI FAI NEL MIO LETTO? ***
Capitolo 10: *** UNA GIORNATA INIZIATA MALE ***
Capitolo 11: *** SOSPETTI ***
Capitolo 12: *** L'INFERMERIA, CHE TRANQUILLITA'... ***
Capitolo 13: *** L'INFERMERIA 2 ***
Capitolo 14: *** COMPLICITA' ***
Capitolo 15: *** ESITAZIONI E CHIARIMENTI ***
Capitolo 16: *** COMPERE ***
Capitolo 17: *** GELATI E MALINTESI ***
Capitolo 18: *** METROPOLITANA E GELOSIE ***



Capitolo 1
*** A VOLTE IL CASO ***


Inizio dicendo che è la mia prima fic in assoluto ^^ La dedico interamente all’autrice Axel(in realtà si firma Axel-Sora^^)

Inizio dicendo che è la mia prima fic in assoluto ^^ La dedico interamente all’autrice Axel(in realtà si firma Axel-Sora^^). Senza di lei non ce l’avrei mai fatta X3 gli ho fatto fare un lavoraccio!!!! E’ solo grazie a lei se questa storia ha un titolo ù_ù e pensare che la conosco solo da un paio di giorni ^^;; è simpaticissima vi consiglio di andare a vedere anche le sue fic ^___^Axel 6 MiTiCa!!!!!!! >_<
…ah quasi dimenticavo… commentate vi prego!!!!!!!!!!!!!!!!! E non siate tanto cattivi ç__ç

INFORMAZIONI SUI PERSONAGGI :

Axel Niagara: Anni 19- Classe 5° liceo

Riku Hidari: Anni 17- Classe 3° liceo

Sawaru Sora : Anni 14- Classe 1° liceo

Sawaru Roxas : Anni 13- Classe 1° liceo

****************
A VOLTE IL CASO
****************

Quando finiscono le vacanze estive si è costretti a ritornare alla vita di sempre: scuola, amici, amori, passioni… (premetto che ci vorrà un bel po’ di tempo per arrivare alle ultime
due^^ n.d.IO)

-Ehi, Riku!

-Ah, ciao Axel.

-Oggi dobbiamo fare il discorso ai primini

-Già- si limitò a dire Riku

-Ci sarà da divertirsi con tutte quelle ragazzine che urleranno e sverranno ai tuoi piedi non appena ti vedranno… come tutte le ragazze dell’isola d'altronde.

*Sguardo atroce di Riku*

-Eddai, non guardarmi così… non è colpa mia se sei un modello di successo, in fondo ti si vede su ogni rivista di moda e non. Cosa ci vuoi fare, le ragazzine impazziscono per queste cose!!!

-Perché devo venire anch’io?! Dovrebbero essere quelli di quinta a fare il discorso. Io sono di terza, cosa c’entro?!- disse con finta non curanza

-Lo so, ma guarda il caso oltre ad essere un modello strapagato, sei anche un figlio di papà, per la precisione il figlio dell’azionista più potente e ricco dell’isola. E’ ovvio che sei raccomandato dal preside.

-Non mi servono raccomandazioni. Se sono un eccellente studente e ho avuto successo come modello è solo ed esclusivamente merito mio!!!!!!!… e comunque anche tu hai il tuo successo. Hai scritto tre libri su…

-…sulla mia vita- lo interruppe Axel - e ai quali non ne può fregare niente ai ragazzini di 14 anni!!!- concluse il rosso.-Ok, siamo al terzo piano. A noi è stata assegnata una sola prima… eccola! In fondo al corridoio.


E così Axel e Riku entrarono nella classe e, come aveva previsto il rosso, si scatenò il putiferio non appena le ragazze videro Riku… a dire il vero anche dei ragazzi…

Solo due studenti li guardavano come a pensare “Ma chi cavolo sono ‘sti qui per scatenare una baraonda del genere?! Io non ci trovo niente di strano in loro” anzi uno dei due, quello con i capelli più chiari_sì, perché oltre a quello sembravano identici_ lo fissava come se fosse la cosa più bella e affascinante del mondo da non riuscire a muovere nemmeno un muscolo.

“No, non credo guardi me. Forse è solo una mia impressione” – pensò Axel

Quando si calmarono le acque e le ragazzine staccarono le loro ventose dal corpo di Riku e tornarono a posto, presero a fare l’appello.

Riku iniziò a chiamare i nomi in ordine alfabetico.

-…

-Presente

-Hiro Takeshi

-Presente

-Odogari Akane

-Presente

-Sawaru Sora

-Presente

-Sawaru Roxas

-Presente

-Siete Gemelli?- interruppe Axel

-No, siamo cugini- rispose quello dai capelli scuri… Sora, quindi. Dal momento che era l’altro che prima sembrava fissarlo.

-Dunque tu sei Roxas- rivolgendosi al biondino, che arrossì vistosamente- scusate, è che vi assomigliate così tanto che pensavo foste fratelli.

-Niente di grave- rispose Riku alquanto scocciato per essere stato interrotto durante l’appello, poi riprese…

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Dopo la fine delle lezioni, passate a spiegare com’era fatta la struttura della scuola e alle regole da seguire, i quattro si incontrarono sulla via di casa.

-Ehi, ragazziiiiiiii!!!!!- urlò Axel come se non si vedessero da tantissimo tempo

-Anche voi di qui?- chiese

-S-si- rispose Roxas leggermente imbarazzato

-Bè allora tanto va la pena fare la strada insieme, eh?

Il biondino arrossì e distolse lo sguardo da lui.

Proseguirono il viaggio silenziosamente, mentre Riku era concentrato a osservare il brunetto in ogni sua singola mossa. Non che significasse qualcosa, sia chiaro!

-S-senti- ad un certo punto la voce di Roxas ruppe il silenzio- tu sei A-Axel…Axel Niagara Akira?- chiese ancora più imbarazzato di quanto non fosse già e con il viso di un colore ormai invidiabile anche al rosso.

-Sì, sono proprio io- gli rispose mostrandogli uno smagliante sorriso- come mai un ragazzino della tua età conosce il mio nome per intero? Io mi firmo così solo… -si bloccò un attimo a pensare- non è che magari h-hai…

-Ho letto i tre libri che hai pubblicato- disse il biondino tutto d’un fiato

-Hai solo 14 anni…h-hai idea di cosa potrebbe comportare alla tua fragile mente quello che hai letto?!! - aspirando ai dettagli con cui aveva raccontato la sua vita… anche quella privata- Come mai ti sei interessato ad una lettura del genere?

-…

-Eddai ora sono curioso- lo incitò Axel

-Perché nostra madre adottiva è un tua fan- s’intromise Sora

-Già, diciamo che è iniziata così- ripeté Roxas -ehm… comunque ho 13 anni-

-Ah- si limitò a dire il rosso

-Come sarebbe a dire vostra madre? Non eravate cugini?- disse Riku, sino a quel momento praticamente invisibile ai loro occhi

Fu Sora a Prendere la parola- Sì, ma dato che siamo stati addottati, non avrebbe alcun senso distinguere tra madre e zia dal momento che non è né l’una né l’altra. Tanto va la pena chiamarla con un solo nome -chiarì il brunetto con aria indifferente

A spezzare quell’ atmosfera di angoscia provocata dalle parole di Sora, fu Axel

-Bè, ora però mi hai incuriosito . già che ci sei dimmi le tue impressioni- rivolgendosi a Roxas

-Allora… dunque… come posso dire…- iniziò a farfugliare, poi ci pensò un attimo- nel primo ti credevo matto da legare, il secondo è stato molto melodrammatico e commovente e…

-Certo che non hai proprio peli sulla lingua- disse con fare ironico, cosa che Roxas non colse

-S-scusa

-Ehi, ehi stavo scherzando. Mi fa piacere che tu non menta, come fa molta gente, e mi dica le tue reali impressioni. Comunque… il terzo?

-Eh?- rispose Rox ancora incantato dalla voce del rosso

-Il terzo libro? Hai letto anche quello, no?- disse con fare curioso

-Ah, sì…è stato bellissimo- disse con un falso sorriso (molto evidente)

-Ehm… ma l’hai letto fino alla fine?- chiese il rosso con una nota di preoccupazione

-Veramente mia madre me l’ha preso e l’ha buttato nel caminmpfh- fu bruscamente bloccato dalla mano di Sora, che gli tappava la bocca

-Voleva dire che l’aveva preso in prestito da nostra madre e che non l’ha finito in tempo perché doveva ridarglielo, giusto Rox?

-Già… proprio così. Non ho letto le ultime 40 pagine. Davvero un peccato.

-Già… davvero un peccato…- disse Axel con più sollievo- Bè ti consiglio di non leggerle fino a quando non avrai compiuto almeno 17 anni

-Perché?- chiese dispiaciuto il biondino

Axel si avvicinò lentamente e con un sorrisino malizioso al viso del biondino, sembrava che stesse per dargli la risposta che aspettava e invece…

-non te lo dico^^- si limitò a dire Axel con ironia

Roxas fece una smorfia di disapprovazione e divenne nuovamente rosso come un peperone

-Dai, non fare l’offeso…- si avvicinò al suo orecchio e disse con voce estremamente sexy- non si addice con un bel faccino come il tuo

Il biondino prese fuoco, quasi a voler sfidare Axel a chi avesse avuto il colore più acceso (ah ah ah, l’avete capita…è una battuta^______^ n.d.IO)

-Siamo arrivati!!!- annunciò Sora senza batter ciglio prendendo Roxas per un braccio e staccandolo dall’agguato del rosso

Mentre i due “gemelli” stavano per entrare nel portone della villetta dove si erano fermati, il brunetto si girò in direzione di Riku

-Ehi! Solo perché sei un mio sempai non significa che sono alle tue dipendenze, quindi vedi di staccarmi gli occhi di dosso… MI DAI FASTIDIO-

SBAM – detto questo si chiuse la porta dietro non dando il tempo nemmeno di far rispondere Riku.

****************************************************

I due rimasti fuori, iniziarono ad incamminarsi verso la loro casa e Axel, quando vide che Riku si era calmato un po’ dall’affronto che gli aveva fatto il brunetto, iniziò a parlare…

-Certo che tu e quel ragazzino avete parecchie cose in comune… tra cui l’abilità innata di farti sentire indesiderato e fuori luogo in qualsiasi momento, anche solo con uno sguardo- guardò Riku per un momento- ecco, appunto se continui a fissare la gente così non potrai mai trovare il vero amore (quanto sono poetico n.d.Axel) (quanto sei patetico, vorrai dire?! N.d.Riku) e di conseguenza non riuscirai a conquistare il cuore di quel ragazzin…

PACK

-Ahi! Mi hai fatto male, ma lo sai quanto tempo ci metto a sistemarmi i capelli la mattina?!!!! hai distrutto il mio capolavoro- disse con tono provato e massaggiandosi la testa dove gli era arrivato il colpo

-Qualcos’ altro da aggiungere?!- gli disse Riku con tono leggermente isterico

-Sì, sei solo furioso perché il tuo sguardo occhi suadenti (lo ammetto…questa battuta è degna di Gojyo n.d.IO-__-) non ha funzionato con quel ragazzino, anzi ha avuto l’effetto contrario! In fondo non sei mai stato rifiutato… nemmeno da un ragazzo! Per te dev’essere stato un duro colpo!

-Smettila di continuare a insinuare cose non vere. A me non interessa niente di quel ragazzino, CAPITO?!!!

Entrambi, dopo essersi sfogati, ritornarono al presente.

-OK ora ci siamo sfogati abbastanza… un altro paio di isolati e siamo a casa.

-Hai ragione, scusa- disse Riku

passata l’aria di elettricità che si era venuta a creare tra i due, Riku (stranamente) prese la parola

-Ah!

-Cosa c’è?!- chiese Axel mettendosi in allerta credendo, dal tono dell’altro, che ci fossero giornalisti o paparazzi che gli avevano visti

-Non ti ho ancora ringraziato per la tua ospitalità, se i giornalisti e i paparazzi venissero a sapere in che scuola vado per me sarebbe la fine.

Dicendo così, Axel lo prese sotto braccio

-Eddai, non è da te essere così sdolcinato!!! Mi hai fatto prendere un colpo!!! … oltre a quello in testa ovviamente^^ Per un amico questo e altro!…perché tu faresti lo stesso per me, non è vero?

-…

-eeeh?

-S…

-Eddai siamo amici dalle elementari , per una volta metti via quel tuo stupido orgoglio e quella faccia da asociale che hai!

-E VA BENE! Sì, FAREI LO STESSO!!!

-O-ok, ma non c’era bisogno di urlare così- disse il rosso, sorpreso dall’eccessiva reazione dell’amico

arrivati a destinazione, entrambi, entrarono nell’ormai loro appartamento.
________

Commentate please ^^ per il prox cappy colpo di scena :-x (non dico niente^^)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** TU SEI LA MIA SOLA FAMIGLIA ***


Allora ^__^ prima di tutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno commentato ^__^ GRAZIEEEEEEEEEE

Allora ^__^ prima di tutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno commentato ^__^ GRAZIEEEEEEEEEE!!!!

Poi ringraziare ovviamente la MiTiCa Axel per il magnifico titolo di questo capitolo (ormai è compito suo ù_ù io non ci so fare… è già tanto ke scrivo XD) e in fine vi auguro buona lettura ^^

*******************************
TU SEI LA MIA SOLA FAMIGLIA
*******************************

CIAF! CIAF! CIAF! (dovrebbero essere degli schiaffi -_- n.d.IO)

-Ahi...m-mi fai male- urlò disperato Sora- b-basta... ti prego…- CIAF! CIAF!- t-ti scongiuro…- CIAF! CIAF! CIAF!- p-per favore- implorò infine in lacrime

-HAI CAPITO!!!! SE VEDO QUEI TIPI DINUOVO DIFRONTE A CASA MIA, TE LA SPACCO QUELLA FACCIA CHE TI RITROVI, SONO STATO CHIARO?!?!?!

-S-sì, scusa è stata colpa mia- ammise Sora anche se non era vero

Quando l’uomo alzò nuovamente la mano, intento a colpire per l’ennesima volta Sora…

-No, fermati zio!!! Non è stata colpa sua…-disse il ragazzino biondo gettandosi in lacrime davanti a Sora con le braccia spalancate, come a proteggerlo.

L’uomo prese per la gola il biondino

-E allora dimmi… di chi è la colpa?- disse con un filo di voce ma con egual fare terrorizzante di quando urlava.

Roxas deglutì difficilmente, data la presa alla sua gola, tanta era la paura.

-LASCIA STARE ROXAS!- disse Sora prendendolo e tirandolo verso di sé, liberandolo dalla presa violenta di quello che avrebbe dovuto essere suo padre

-Vattene!- ordino il brunetto a roxas

-Ma…-scoppiò in un pianto- n-non è colpa tua…è…è stata m-mia la colpa! Non è giusto che tu…

-Adesso vattene, qui me la vedo io

L’uomo li continuò a guardare tutto il tempo… stava per perdere la pazienza, allora Sora diede una spinta a Roxas affinché uscisse il più presto possibile, consapevole di quello che sarebbe successo dopo.

Appena Roxas uscì da quella maledetta casa, si posò alla porta subito dopo essersela chiusa alle spalle. Piangeva. Eppure sapeva quello che stava succedendo là dentro… sentiva in continuazione i gemiti e le urla di dolore di Sora eppure … non faceva niente per farli cessare. Anzi per salvare se stesso da quel crudele e doloroso trattamento l’aveva lasciato là dentro. Solo con quell’uomo che un tempo credevano il loro salvatore…

Non avevano colpa, loro volevano solo uscire da quel dannato orfanotrofio per avere una vita migliore… e invece? Invece erano stati spediti dritto all’inferno

Non era la prima volta che succedeva, anzi era diventata quasi routine.

Anche lui veniva picchiato, soprattutto da sua madre, ma mai quanto Sora. Lui lo proteggeva sempre e quando Roxas lo guardava il brunetto gli sorrideva per tirarlo su, come se non fosse successo niente. Si ricordava ancora quella volta in cui Sora gli disse “A me va bene così, basta che tu stia bene…tu sei tutto per me…il mio tesoro…la mia famiglia. Non avere paura, ci sono io a proteggerti…Roxas ti voglio bene”

E nonostante tutto sorrideva…già, un sorriso che mostrava solo a lui, ma nella quale celava rabbia e disprezzo per l’uomo e la donna che gli avevano comprati solo per avere degli schiavi a disposizione e per sfogarsi quando ne avevano voglia.

Il biondino rimase lì tutto il tempo, fino a quando non sentì un urlo più forte di tutti quelli di prima messi insieme, e tutto cessò. Il silenzio.

Sempre in lacrime se ne andò in giro per la città. Tutti lo fissavano e gli bisbigliavano alle spalle, ma nessuno che dicesse “Va tutto bene, ragazzino?” “Posso aiutarti?” “Ti sei perso?” non so, qualunque cosa sarebbe andata bene, ma niente. Il silenzio.

Quando si fece pomeriggio inoltrato, Roxas tornò a casa, se la si può definire così.

Appena suonò il campanello, la porta si aprì subito, ma quello che trovò non fu esattamente quello che si usa dire un “caloroso benvenuto”.

-Sbrigati! Sei in ritardo! Vai a prendere quel bastardello di tuo cugino e andate a lavorare!!- disse l’uomo, ancora più incazzato di come l’aveva lasciato- il tempo è denaro e il denaro è mio! Allora? Sei ancora qui?! MUOVITI!!!!!

-S-si…- disse il biondino, distogliendo il proprio sguardo dal suddetto zio e incentrandolo sulle punte dei piedi mentre si avviava, ma fu fermato bruscamente

-Lo sai che non sopporto le gente che non mi guarda in faccia, quando mi parla,EH?!- lo prose nuovamente per la gola- vedi di fare presto o a Sora, la prossima volta, glielo stacco quel braccio, CHIARO?!

-Si- rispose guardandolo dritto negli occhi, impaurito ma allo stesso tempo deciso

L’uomo lasciò la presa e lo buttò a terra.

Roxas si alzò subito e si diresse alle scale in fretta e furia. Quando si trovò al piano superiore, entrò in quella che sarebbe dovuta essere la loro camera da letto, ma in realtà era solo uno sgabuzzino con un tappeto di salvataggio e un armadietto dei medicinali , pieno zeppo data la situazione. Ovviamente era tutto a loro spese.

Facevano già diversi lavori per colpa della sete di denaro di cui era malato non solo il padre, ma anche la madre adottiva. Se volevano mangiare, cosa che facevano di rado, dovevano trovarsi un altro lavoro alternativo a quelli già prestabiliti dalla “loro famiglia”.

Bè , sempre meglio che rimanere a casa.

Quando entrò nella camera da letto, vide Sora intento a fasciarsi la spalla che…

-SORA!!!- urlò il ragazzino leggermente traumatizzato

Sora si girò

-Oh, ben tornato!-disse sorridendo- non è che potresti aiutarmi con sta roba?- chiese mostrando le fasce con cui stava trafficando e con la quale non era riuscito a cavarne niente- non hai idea di come sia difficile!- poi vedendo che l’altro non si muoveva di un millimetro aggiunse- per favore –facendo gli occhioni dolci

-C-cosa ti è successo l-là?- chiese indicando la spalla destra di Sora

-Niente- rispose Sora, sempre sorridendogli- dai aiutami, sennò facciamo tardi a lavoro- disse ora in tono calmo, come se quello da consolare fosse Roxas e non lui

-Come puoi dire che non è niente?!!- indicando nuovamente la spalla dell’infortunato- C-cos’è quella roba là?- disse incredulo

-Calmati Rox, è solo un livido- disse sempre con fare calmo, come se fosse insensibile al dolore

-Ah,sì?! Un livido?! Come fai a chiedermi di stare calmo vedendo mio cugino, con un livido che parte dal collo e finisce giusto poco prima del gomito, coprendogli praticamente metà schiena?!!!!!!!!!!- urlò infine, ma più per sfogarsi con Sora era per sfogarsi con se stesso, perché si sentiva in colpa di averlo lasciato solo- è tutta colpa mia…- disse cadendo sulle ginocchia – perdonami… ti prego, perdonami- iniziò a lacrimare- non sarebbe successo se…

-Calmati Rox, non è successo niente di grave, calmati…- disse sora iniziando a preoccuparsi

-E allora c-come mi spieghi q-quello?… deve averti fatto tanto male…-disse cercando di fermare i singhiozzi, avendo ovviamente effetto contrario- e t-tu e-eri solo… e-e io ti ho lasciato s-solo

-Mi è uscita la spalla…- Roxas stava per soffocarsi pur di non farsi sentire più di quanto non aveva già fatto. Sora non sapeva come comportarsi. Sembrava che ogni cosa che diceva ferisse il ragazzo di fronte a lui. Come dire … si sentiva un po’ a disagio-… m-ma solo per un attimo, ora è tornata a posto, vedi? Il male è passato- poi, con voce sicura e ironica, cercò di spronare Roxas dal senso di colpa in cui era avvolto. Lui non aveva nessuna colpa, ma non lo voleva capire-Ehi! Ma cosa credi?! Io ho la pelle dura!!!- poi guardandosi il braccio- e adesso anche nera!!! Eh eh eh

Roxas, che non ci trovava niente da ridere, si alzò finalmente in piedi, gli si avvicinò e prese in mano le fasce che aveva Sora attorcigliate su tutto il corpo fuorché la spalla infortunata

-Dai stai fermo che ti fascio, sennò ti faccio male- lo avvertì Roxas con tono triste

-OK!- gli rispose invece sora con un sorriso a 42 denti

Non appena il biondino finì di medicare Sora, si diressero a lavoro con un quarto d’ora di ritardo…

Dalle 5 del pomeriggio alle 10 di sera lavoravano in una pizzeria non distante da casa loro. A volte lavoravano come lavapiatti, a volte come camerieri

Il capo della pizzeria non era cattivo, come molte delle persone che conoscevano, anzi era una brava persona … solo che quando si trattava di lavoro, guai a sgarrare di un minuto , sennò si incavolava da matti.

Dopo la ramanzina di mezzora…

-Avete capito?! Per questa volta chiudo un occhio, ma alla prossima vi licenzio!

-Sì, ci scusi- dissero in coro- non succederà mai più!

Fecero un lieve inchino e iniziarono subito a pulire il locale, ad apparecchiare i tavoli e a mettere in ordine le sedie, ognuna al proprio posto.

Si fecero le 6 e mezza e iniziarono ad arrivare i primi clienti.

Roxas prendeva le ordinazioni, mentre Sora era nel retro a lavare i piatti.

Quando il locale fu nuovamente vuoto, il capo chiamò a raccolta i due ragazzini.

-Sentite, è da un po’ che vi osservo… che cosa avete al collo?- disse perplesso- è una malattia?- chiese, poi guardò il brunetto- soprattutto tu, Sora, sicuro che state bene?

-No, no, si sta sbagliando- fece una breve pausa- è… è che abbiamo mangiato una cosa e abbiamo avuto una reazione allergica- rispose sora

-Sicuri? A me sembrano lividi- aspirando ora alla gola di Roxas

-No. Vede noi non siamo allergici a niente, tranne che a questa cosa… quindi la reazione allergica è stata eccessiva- disse Rox , reggendo il gioco del cugino

-Ah, ho capito. E… che cos’è questa cosa di cui siete tanto allergici?

Si fermarono un attimo per fissarsi negli occhi, ma senza concluderne niente.

-Kiwi- -Banana- dissero contemporaneamente e poi si fissarono di nuovo in faccia

Il capo li guardò stranito.

-C-cioè- disse Sora con foga- è alla frutta che siamo allergici- precisò con un sorrisetto

-Ma non avevate detto che era solo una cosa- chiese il capo con aria interrogativa

-Sì, la frutta è una cosa, che contiene altre cose al suo interno tra cui il kiwi e la banana- disse Roxas esasperato che, al contrario di Sora, sapeva fingere molto male, fortuna che il capo era talmente tonto che ci sarebbe cascato

-OK- disse il capo sorridendo- allora niente di infettivo per i miei clienti?!

-No, direi di no- rispose Sora, mettendo fine a quella stupida ed inutile conversazione

Quando il capo andò un po’ più in là a pulire il bancone, entrambi fecero un sospiro di sollievo e tornarono nella cucina del ristorante

I segni di Sora, lo sappiamo benissimo come se li è fatti. Con le fasciature che avevano a disposizione, Roxas non era riuscito a coprire il collo del brunetto

Già, Roxas… ma come se li era fatti Roxas?!

-Rox…

-Si?

-Tu come…-disse osservandogli attentamente il collo- quel bastardo ti ha fatto qualcosa?!- chiese agitandosi e con i pugni stretti alle mani. No, non voleva che il suo adorato cuginetto venisse picchiato da quel lurido…

-No, no. Niente di grave…è solo che ha una morsa ferrea- disse massaggiandosi il collo e sorridendo faticosamente, giusto per tirare su di morale Sora…

ma quest’ultimo abbassò lo sguardo…

-Avevamo fatto un patto. Non avrebbe dovuto nemmeno toccarti con un dito- disse con un filo di voce che però al biondino non sfuggì

Quando Roxas stava per chiedere spiegazioni, Sora si girò e tornò al suo lavoro e il biondino venne chiamato dal capo perché erano arrivati nuovi clienti
_______________
 
Commentate >_
Un saluto a Caska e Ally^^... purtroppo sono troppo impegnate x starmi dietro XD Ciaoooooooooooo!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** RIVELAZIONI E VENDETTE ***


Eccomi quaaaaaaaaaaaaa

Eccomi quaaaaaaaaaaaaa!!!! Si lo so, avrei dovuto postare questo capitolo fra 10 giorni… ma oggi mi sento buona^^ Lo dedico soprattutto a Sora (il capo della MiTiCa Axel^^) e a Raxal che ho avuto il piacere di conoscere (sempre per merito di Axel^^… W MSN) e a tutti quelli che hanno commentato

Ovviamente anche questo titolo è di invenzione… (della MiTiCa Axel ndTutti) ^________^

OK!!! Buona lettura e mi raccomando CoMmEnTaTe!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vi prego ç__ç

**************************
RIVELAZIONI E VENDETTE
**************************

Si erano fatte le 10 meno un quarto. I ragazzini erano intenti a pulire il locale e a riordinarlo, ma la porta d’ingresso si aprì e vi entrò un gruppo di ragazzi. Anzi per la precisione c’erano due ragazze e due ragazzi.

Le ragazze: entrambe bionde con i capelli lisci, seno molto prosperoso quasi a voler dire “fammi uscire da ‘sta striscia di pezza che hai al petto!!” e gambe bell’ in vista. Insomma più scoperte che vestite.
Si assomigliavano molto… forse erano gemelle, chi lo sa?!

E poi…poi c’erano due ragazzi molto alti… entrambi meravigliosi… erano così belli… uno con i capelli del ghiaccio, l’altro con i capelli del fuoco, entrambi con gli occhi del mare… assomigliavano tantissimo a… No! Oh mio Dio!… erano Axel e Riku!!!!!!!

Roxas si sentiva svenire, la vista di Axel lo faceva sciogliere e questo non so a quanto potesse giovare al suo piccolo cuoricino, che stava letteralmente scoppiando. Era la terza volta in un giorno! In classe, dopo scuola e anche adesso, a lavoro… non che gli dispiacesse, sia chiaro

Anche Sora, dalla cucina, intravide Riku che si accorse di essere osservato e lo fissò a sua volta.

-Che sorpresa!- disse il rosso non appena vide Roxas- se avessi saputo che lavoravi qui, sarei venuto prima- disse con fare ironico

Roxas arrossì e distolse lo sguardo da lui.

-M-mi fa piacere…- rispose tirandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, guardando un punto impreciso del pavimento

Gli piaceva far arrossire Roxas. Se ne era accorto fin da subito che quel ragazzino era speciale e ogni volta che lo faceva arrossire si sentiva… come dire… soddisfatto. Ma non nel senso cattivo

Per Axel era come un gioco…ma la verità è che assomigliava a quel bambino di tanto tempo fa… così triste…

-La prego ci dica che siamo in tempo- piagnucolò una delle ragazze

-Bè non posso mica cacciare dei clienti- disse il capo- ragazzi, lo so che siete rimasti solo voi due- guardando da una parte Sora imbambolato e dall’altra Roxas cotto a puntino- non è che potete restare fino alle undici?- più che una richiesta era una supplica- vi pagherò un extra-…silenzio…-allora?

-Per me va bene- disse Sora con fare indifferente senza distogliere lo sguardo da Riku, quei soldi gli servivano

-No problem- rispose Roxas tirando su la testa tutto sorridente.

Ora poteva anche vedere Axel mangiare… con le due sgualdrine e il ghiacciaio, ovviamente -_-, ma questo era un dettaglio irrilevante…per lui

-Bene, allora accomodatevi pure- li invitò il capo

-Grazie mille- disse il rosso, avviandosi con la sua “partner” al tavolo, dopo aver fatto uno stra-mega-super-sexy occhiolino al biondo, che andò del tutto in pappa

-Insomma, Riku!- disse la ragazza con cui sembrava far coppia- Ma cosa ci trovi di così interessante nella cucina?!- poi si sporse un attimo a guardare e vide il brunetto intento a lavare i piatti… una marea di piatti!- senti, lo so che ti fa pena… ma non avrai mica intenzione di aiutarlo- chiese la bionda con aria snob e con la voce abbastanza alta da farsi sentire dal brunetto e dagli altri. Lì per lì fiocco-di-neve gli fece uno degli sguardi più atroci che avesse mai fatto in vita sua

-Non ti permettere mai più di criticare una persona che non conosci! – gli ordinò Riku

-Oh, ma io lo conosco! Lavora nella discoteca dove vado sempre. Lui fa il cameriere-fece una breve pausa e sul suo volto si dipinse un ghigno-… e la puttana all’occorrenza- disse con più cattiveria possibile

PAM

Si senti cadere un piatto. Era Sora.

Il brunetto distolse lo sguardo dai due e raccolse i pezzi del piatto che li era scivolato a quelle malefiche parole

-H-hai bisogno di aiut…?- chiese Riku un po’ frastornato dalle parole della ragazza

Ma non fece in tempo a finire la frase che si vide Roxas passargli davanti come un razzo

-Sora, arrivo!- disse con affanno. Entrò in cucina e fece il giro dei vari mobili per raggiungerlo dietro il lavabo- ma tu sanguini!

-N-no, n-non è niente- rispose Sora un po’ smarrito, tirandosi dietro l’orecchio una ciocca di capelli

Mentiva. Quando Sora faceva così, mentiva.

-Come non è niente? Stai sanguinando!!

-Lo so- disse questa volta un po’ indifferente, ma in realtà era preoccupatissimo per quello che era appena successo… non avrebbe avuto più il coraggio di vedere nessuno in faccia una volta che la voce si fosse sparsa in tutta la scuola, che per di più frequentava solo da un giorno

-Aspetta che pulisco a terra, tu metti la mano sotto l’ acqua ghiacciata!- e così lo trascinò, per la mano sanguinante, nel lavabo affianco, sgombero dai piatti sporchi.

Mentre Sora stava con la mano sotto l’acqua corrente. Roxas stava finendo di pulire a terra, poi prese delle bende dall’armadietto dei medicinali, di cui era munito il ristorante per il personale, e tornò da lui

-Non bastava la spalla…- disse Rox preoccupato- non preoccuparti, non crederanno mai alle parole di una vipera come quella- assicurò mentre gli stava fasciando la mano e ne approfittò anche per finire la fasciatura al collo, che prima non era riuscito a coprire

-Fantastico giorno questo!- annunciò Sora con un po’ isterismo –a scuola incontro quel tipo che non mi stacca gli occhi di dosso; a casa vengo menato a sangue da mio padre e per poco non ci rimetto un braccio; e a lavoro una stronza che non ho mai visto in vita mia, rende la mia vita, se si può definire così, pubblica. E per di più mi sono tagliato la mano per colpa sua!- disse in fine con disprezzo

Riprese un po’ di fiato e si calmò -Non preoccuparti, Rox. Non fa male – Roxas lo guardò storto -te lo giuro- assicurò Sora - ora vai di là o niente extra- disse ora sorridente

-OK, ma tu non ti muovere, non mettere le mani nell’acqua e soprattutto non dare ascolto a quelle vipere- nelle ultime parole il suo viso aveva raggiunto un colore a dir poco rossastro… di rabbia s’intende

-Sei geloso, eh?- Rox spalancò gli occhi preso alla sprovvista- per Axel, no? Io non lo avevo mai visto… da come me l’avevi descritto non sembrava fosse un tipo molto appiccicato alle ragazze…- riferendosi al tipo di ragazza che si era scelto… una vipera per l’appunto, la razza più velenosa al mondo

-Scusa, ma cosa ci posso fare io?! Se fossi stato una femmina, OK, ma io sono un maschio, non posso mica competere con quella!!!

-Però mi ha fatto questo- fece mostrandogli la mano con la faccia tutta imbronciata

Non arrabbiata. Imbronciata.

-Non era quella che stava con Axel, ma quella che stava con Riku…

-Va bene lo stesso, in fondo se sono così uguali nello stile, lo saranno anche nel carattere- disse con aria complice

-Ma…

-E poi faresti un piacere sia a me che a te

-Ma se Axel si arrabbia! Io non voglio che…

-A me sembra che voi due, essendo anche il primo giorno che vi vedete dal vivo, oltre a quella volta di 3 anni fa, andiate fin troppo d’accordo…

Sì, Roxas avrebbe tanto voluto buttare una caraffa d’acqua in faccia a quella vipera. A entrambe.

-…e poi chissà- continuò Sora sta volta con fare divertito e allegro- magari fai un piacere anche a lui

Poi scoppiarono tutti e due in una risata


Intanto Riku , non appena aveva offerto il suo aiuto a Sora, era stato trascinato a forza al tavolo dove stavano già seduti Axel e la suddetta partner.

Dopo un attimo di attesa, Roxas prese le ordinazioni senza rivolgere lo sguardo a nessuno dei quattro, solo al taccuino per scrivere e le diede al capo che, in assenza del cuoco, iniziò a preparare lui stesso ciò che gli era stato chiesto dai giovani.

******
Axy ti adoro *_____*

Commentateeeeee!!!!!!! >_< o non scrivo più (scherzo ovviamente XD)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** NON CHIAMARMI PIU' BABY ***


Riciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiii

Riciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!! Eccomi con il 4° capitolo...
Bè... devo dire che come primo esperimento di fic non sta uscendo male^^ Non riuscivo a contattare La MiTiCa Axel e appena si è collegata a MSN, l'ho arpionata con la mia solita richiesta^^;; Ti chiedo scusa XD... Il titolo è stato idealizzato per ridicolizzare un po' Riku XD (che come dicono le sacre parole di rey-mika sarà sempre Un GrAn PeZzO Di FiGo) Allora, dato ke siamo in tema, dedico questo capitolo alla SeMpRe AuDaCe Riku(nn chiedetemi come mi è uscita fuori... ma suonava bene^^), alla compagnia di KH e a tutti coloro ke hanno commentato!!!!

Ok! Il sermone è finito... cmq sappiate ke se volete che vada avanti... ho bisogno di incoraggiamento XD
COMMENTATEEEEEEEEEEEEEE, PLEASE!!!!
Kiss >***<
By Vale e buona lettura


******************************
NON CHIAMARMI PIU' "BABY"
******************************

Non si può dire che Sora avrebbe tanto voluto Riku come amico, solo non voleva che pensasse che si prostituisse, perché non era così. Non esattamente.

Quella ragazza aveva gonfiato troppo la cosa con la parola puttana

Decise di trovare un modo per chiarire l’equivoco… appena Riku si sarebbe allontanato dal tavolo, sarebbe andato lì e gli avrebbe chiarito ogni cosa!

E poi si voleva anche scusare di come si era comportato quella stessa mattina. Del primo impatto che gli aveva fatto, cioè pessimo.

Si comportava freddamente con la gente proprio per non affezionarcisi troppo

Affezionarsi a Riku? Ma non scherziamo!!! Sora non si sarebbe mai affezionato a uno così

Si vedeva lontano un miglio che era una persona orgogliosa e le persone orgogliose quando si vedono sbattere una porta in faccia con maleducazione… bhè possono ritenersi offese nel cuore e nello spirito fino a passare tutta la vita a guardarti male per uno stupido gesto che hai fatto per non far sentire le urla della tua “famiglia” che ti prende a ceffoni non appena entri a casa

Doveva chiedergli scusa, non che si sentisse particolarmente in colpa, ma non ci teneva ad essere odiato tutta la vita per una stupidaggine del genere

*********

Riku e Axel erano furiosi e allo stesso tempo sorpresi per l’accaduto, ma preferirono non proferire parola, sennò le avrebbero prese a schiaffi per come si erano comportate in quel momento… in fondo sarebbe finito tutto tra qualche ora.

Erano diventate talmente assillanti che avevano deciso di uscire con loro, ma solo per una volta e poi mai più.

Per i ragazzi quella serata si poteva definire il patto col diavolo, nel senso che il diavolo aveva fatto il patto con loro pur di liberarsi di quelle ragazze… chissà forse quegli assilli erano arrivati fin laggiù, all’inferno

Non facevano altro che fare domande inutili alla quale non davano nemmeno il tempo di rispondere.

Meglio così tanto non avrebbero comunque parlato

-Quand è che hai iniziato a fare il modello?

-È vero che hai scritto dei libri?

-Che moto hai? Una Onda? O magari una Harley-Davison?

-Quante ragazze hai avuto?

-La prima volta che hai fatto sesso?

Si alternavano continuamente… che mal di testa, pensò Riku

Quando arrivarono le due pizze per le ragazze

Riku si alzò disse che potevano pure iniziare e fece cenno ad Axel di seguirlo

************

Andarono al bagno, proprio affianco alla cucina.

Riku cercò di sbirciarci dentro, ma non vide sora.

Quando furono nel bagno i due iniziarono a guardarsi

-E se prendessimo la cosa a nostro vantaggio?- se ne uscì Axel

-In che senso?

-Avanti, si vede lontano un miglio che quelle farebbero qualunque cosa per noi…

-Mi dispiace non ti seguo

-Dai, Riku! Riprenditi un attimo! Ragiona!

In cambio ricevette uno sguardo ancora più ebete

-Pensi davvero a ciò che ha detto …? non so nemmeno il suo nome… quella lì comunque?!

-Bè… di sicuro non mi ha fatto piacere ciò che ha detto, ma il solo pensiero che sia tutto vero---

-Lo credi sul serio? Ora abbiamo un motivo per restare. Anche se quelle gonfieranno un po’ la cosa, possiamo chiedere qualcosa di più sul conto dei due ragazzini! Ci sei arrivato?

-Ah, sì. Ora sì…

-Su un po’ d’animo, non vorrai mica farti vedere così da Sora!

Riku a quel nome scattò sull’attenti

-Ma… come ti viene in mente?… cosa dici?… come?…perché?…

-Lo sai che sei tutto rosso in viso?- chiese il rosso, divertito

-Allora ci vedi male! Lo vuoi capire che quel ragazzino non mi interessa?!

-Allora perché te lo sei preso così a cuore?

-Io?! Preso a cuore?! Allora tu con Roxas???- chiese con isterismo

Ci fu una lunga pausa, poi il Rosso rispose con un sorrisino in faccia

-A me Roxas interessa…non te la sei mai presa con nessuno in questo modo… comunque spetta solo a te decidere- disse con voce saggia, da far scattar i nervi, insomma.

-Dai non te la prendere. Sai come sono fatto! Mi dispiace vedere il mio migliore amico tutto solo… voglio che sia felice anche lui- facendogli l’occhiolino- ora tocca a noi fare il terzo grado alle fanciulle. Forza e coraggio!!!- disse prendendogli la testa sotto a un braccio

-Ho capito! Ho capito! Ma ora lasciami!

-OK, baby! Ma prima promettimi che chiederai scusa a Sora per come ti sei comportato sta mattina, Ok?

-OK! OK! Lasciami o soffoco!

Quando Riku fu lasciato si accertò prima di avere ancora il collo intero, poi cercò di ricordare quello che aveva appena promesso, quando lo ricordò guardò Axel con uno sguardo truce, ma tanto truce da fargli trasparire i suoi pensieri tra cui quello di rasargli i capelli per vendetta e le ultime sue parole furono…

-Non chiamarmi mai più baby, capito?!

Axel fece un sorrisetto di approvazione, pensò che magari pelato non sarebbe stato poi così male, ma ahimè non si sarebbe fatto toccare da riku nemmeno morto. Quando voleva poteva essere molto, ma molto terrorizzante. A volte, la mattina, lo scambiava per la bambina di “The Ring”. Già, decisamente terrorizzante.

Tutto questo lo pensò in una frazione di secondo, mentre si stavano avviando alla porta per uscire dal bagno.

*******

-Scusate per l’attesa- disse Axel

-Ma figurati, non è niente- rispose una delle bionde, come se fossero stati amici di sempre

Iniziarono a mangiare, ormai erano arrivate anche le altre pizze.

-Ehi! Cameriere!- urlò deridendolo, la tipa di Axel

Roxas si avvicinò timoroso

-Mi dica- si sforzò di dire senza far tremare la voce

-Voglio una bottiglietta d’acqua naturale- disse con disprezzo- e che sia fresca!- ordinò impaziente- poi rivolgendosi all’altra ragazza- sai l’acqua del rubinetto rovina la pelle e mi fa venire l’irritazione… bisogna bere solo quel che è meglio per avere una pelle perfetta come la mia- poi fissò Axel con uno sguardo che solo a lei sembrava suadente, ma Axel ricambiò dicendo- scusatemi devo chiedere una cosa al proprietario. Ovviamente era tutta una scusa

Si alzò e si diresse verso la cucina e appena vi entro vide Roxas, con una bottiglietta in mano sotto l’acqua corrente del rubinetto, che lo guardò come un ladro colto con le mani nel sacco.
_____________________________

e anke questo cappy è andato^^
se commentate mi fate un grandissimissimo piacere *occhi luccicosi*

Ci si sente alla prossima ^________^

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** A MALI ESTREMI... ESTREMI RIMEDI ***


Eccomi finalmente

Eccomi finalmente!!!! >_< Allora… il titolo ormai credo che avrete capito chi l’ha inventato XD ma dato che nessuno se lo ricorda vi rinfresco la memoria… ovviamente La MiTiCa AxEl…^^
Questo capitolo lo vorrei dedicare a Ally che finalmente risento da non so quanto tempo… è stata una cosa emozionante… quando l’ho vista in linea su MSN pensavo di avere i miraggi XD e a Raxal che mi ha continuato a incoraggiarmi GRAZIEEEEEEEEEE!!!!!!
OK!! So che a voi non ve ne può fregare di meno XD quindi buona lettura^^

***********************************
A MALI ESTREMI… ESTREMI RIMEDI
***********************************

-Ehm… q-questa… io n-non- non riusciva a parlare, si vergognava per ciò che stava facendo… e per di più Axel l’aveva scoperto. Cavoli quant’era deprimente quell’istante.

Axel gli si avvicino con aria seria

-Q-questa- Roxas riprese fiato, cercò di giustificarsi- questa bottiglietta non è per la t-tua ragazza è p-per … -non riusciva comunque a tenere la calma- è per Sora

Axel si voltò in direzione di Sora che stava seduto su una sedia con la testa appoggiata sulle braccia conserte sopra uno dei banconi… Sora… stava dormendo!!! Accidenti era sempre sveglio, perché doveva dormire proprio in quel momento?!

Cavoli adesso sì che si sentiva in imbarazzo- è p-per qu-quando si sveglia- era nervosissimo

Quando il rosso gli si avvicinò, fino ad avercelo di fronte, il biondino sembrava quasi voler piangere per la doppia brutta figura che aveva fatto… proprio davanti al suo idolo!!! Aveva paura di soffrire molto per le parole che gli avrebbe detto… non avrebbe mai dovuto accettare l’affronto di Sora… come gli era venuto in mente di fare una cosa del genere alla ragazza di Axel?! Sì, magari sembrava strano, non gli sarebbe mai parso possibile che un tipo come lui si sarebbe messo con quel genere di ragazza, ma dopo tutto era lui che doveva decidere con chi stare, no?! Non poteva competere con una ragazza… no, non poteva competere con la sua ragazza…no.

Sì prese un colpo quando sentì poggiare la mano del rosso sulla sua spalla

-Certo che sei proprio un genio, piccolo!!!

Piccolo?- pensò Roxas

-E io che pensavo di darti una mano- affermò il rosso, divertito

-M-ma n-non sei arrabbiato?

-E per cosa?- mise anche l’altra mano sulla spalla libera del biondino- Fossi in te ci avrei già messo il cianuro- poi si mise una mano sul fianco e l’altra dietro i capelli fiammeggianti- Ma sai com’è! Poi è difficile sbarazzarsi di un corpo e poi dubito che smetterebbe di blaterare con quella boccaccia che si ritrova- si mise a ridere- ma come ti è venuto in mente che ero fidanzato con lei?! Hai letto i miei libri, no? Non sono una persona che arriva a tanto per la disperazione- rideva ma in realtà soffriva e Roxas lo sapeva… tutto quello che gli era successo…- comunque non disperare! Mi accontenterò di vedere un’irritazione cutanea su una pelle perfetta come la sua
A Rox scappo una piccola risata a vederlo imitare quella ragazza, poi si tappò immediatamente la bocca

-Lo sai che sei carino quando sorridi?- gli fece un dolce sorriso mentre gli arruffava i capelli, poi riprese con sarcasmo- ora devo andare a fare il mio dovere!!! Povero Riku l’ho lasciato da solo… questa è la volta che mi rade i capelli a zero- quando arrivò alla porta (sempre aperta, tanto per precisare n.d. IO ^___^) per uscire, si girò e punto le sue mani a pistola, tirò un colpo- mi raccomando “motore e azione” mi voglio godere lo spettacolo fino alla fine- e per concludere gli fece un occhiolino

Roxas non si era mosso di un millimetro da quando era entrato il rosso. Prima era per paura, ma ora ci sarebbe veramente rimasto per sempre in quella posizione… lì era dove aveva avuto una conversazione amichevole con Axel… GLI AVEVA ARRUFFATO I CAPELLI!!! GLI AVEVA POSATO LE MANI SULLE SPALE!!! GLI AVEVA FATTO L’OCCHIOLINO!!!… anche se non era la prima volta, ma in quel momento erano successe più cose insieme… quindi valeva di più!!!

-Non montarti la testa- disse una voce

Rox si girò

-Sora, m-ma allora tu eri sveglio!!!

-Certo, non ti lascio mica nelle mani di quello lì- disse con voce stanca

Gli sarebbe proprio servita una dormitina

-E perché quando ho detto che la bottiglietta era per te, non ti sei girato?!- chiese con il broncio

-Io te l’ho detto che avresti fatto un piacere anche a lui… ti avrei tolto la scena se ti avessi retto il gioco e poi… in fondo mi dovresti ringraziare per non essermi svegliato- ora sì che stava sorridendo di gioia

-Hai ragione- disse allegro Rox- ehm… scusa

-Niente. E ora và a fare il tuo dovere- Roxas gli sorrise- io mi faccio un sonnellino… svegliami quando sono le 23.30 che dobbiamo andare a lavorare in discoteca- fece un’enorme sbadiglio- notte

-Notte

Rox prese la bottiglietta e si diresse al tavolo dove lo aspettava Axel

*************

-Ecco a lei- disse con voce bassa sempre con lo sguardo basso

-Dà qua- la ragazza gliela strappò di mano- è aperta, credi che ci caschi?? Non sono nata ieri---

-E quante storie che fai… allora dammela a me- disse il rosso alla bionda

La ragazza si sentì in profondo imbarazzo- N-no no, la bevo- disse per far piacere al rosso

-Ecco brava così- disse quando iniziò a berla

Roxas si era girato per tornare in cucina, a lavare i piatti che sora non aveva potuto finire di lavare

Al primo passo che fece si sentì sfiorare la mano, al secondo passo vide Axel che lo guardava e al terzo che gli stava sorridendo.

Per poco… molto poco… non andò a sbattere contro il muro, si sentiva un’ustione di quinto grado sulla faccia.

Alla fine era riuscito a raggiungere la cucina dove si mise subito al lavoro… era talmente perso nei suoi pensieri che era veloce come un razzo

**********

In tanto i due ragazzi in sala colsero l’occasione

-Da quello che ho capito- iniziò Axel- voi conoscete quei due

-Solo di vista, ma li vediamo sempre da per tutto- rispose la partner di Riku

-cioè?- chiese occhi di ghiaccio

-Lavorano ovunque… nel bar di fronte scuola, la mattina

-Poi qui e in discoteca- concluse la tipa di Axel, con disprezzo

-Prima…- Riku fissò la sua tipa- cosa volevi dire con quella frase?- disse con aria gelida

-Ah, quella in cui ti ho detto che faceva la pu---

-Sì, esattamente- la fermò prima che concludesse la frase

-Bè… in discoteca ci sono molti uomini con gusti sessuali diversi, sapete?

I due ragazzi si guardarono

-Una volta pensate che l’ho visto farsi palpare da un uomo… e lui non faceva niente per liberarsene- disse l’altra bionda- certa gente è davvero disgustosa

“Ha parlato!!!” pensarono all’unisono Axel e Riku

-Già è vero- intervenne l’altra- per non parlare dell’altro piccoletto!!!

-Perché?- chiese Axel

-A volte quando va in bagno viene seguito da qualcuno e a ruota lo segue pure l’altro… il brunetto- disse con malignità- chissà cosa fanno!!!

-Questo non significa niente…- affermò Axel

-Tu dici? Allora questa sera vieni in disco con noi, e vedrai con i tuoi occhi- propose la serpe

-No, questa sera io e Axel andremo per conto nostro e voi per conto vostro, Ok?- disse Riku con quel sarcasmo da far saltare i nervi

-Già, il nostro patto finisce dopo cena^^

-E ci lasciate così?! Subito fuori dal locale?- protestarono le due… speravano almeno di essere accompagnate sotto casa… credevano che i due tipi non avrebbero mai fatto una brutta figura per non rovinare la loro immagine, invece erano degli sfacciati

-Sì- -Sì- Risposero contemporaneamente i due ragazzi

-E se ci succede qualcosa?- disse una delle due

-Credo che siate abbastanza grandi, per non portarvi la balia dietro- Disse Riku

Ad un certo punto iniziarono i ricatti

-Lo sai che ti posso rovinare?- minacciò la tipa di Riku

-Lo sai che non me ne potrebbe fregare di meno?- gli sibilò, contrattaccando

-Ehm, Riku?- chiamò Axel cercando di far notare qualcosa

Quando lo guardò disse- Cazzo, non sappiamo dove andare…

-Esattamente- dissero sorridenti le due ragazze

-Quindi vi ci portiamo noi- concluse una delle due

*********

SBAM- una porta sbattè

-Cavoli, siamo in ritardo!!! – disse il brunetto mentre era entrato in sala e stava cercando di mettersi il suo giubbotto. Guardò l’orologio –Cavoli, sono meno un quarto!!! Dobbiamo correre Rox!!!

-Sì, ci sono. Andiamo!!- anche lui si era cambiato la divisa da cameriere e si era messo i vestiti che aveva prima

-Scusi capo, siamo di fretta- urlò Sora

-Arrivederci capo- disse di corsa Rox

E prima che potesse rispondere i ragazzi erano già volati fuori dal locale

-Arrivederci ragazzi- rispose il capo più tra se e se che non ai ragazzi

Si accorse dei clienti dalle facce curiose… soprattutto i ragazzi

-è che sono sempre molto occupati- chiarì- sono proprio dei bravi ragazzi- disse sorridente

-Certo, come no!- protestò una delle due

-Zitta- disse Axel- ci sarà un motivo se fanno tutto questo

-Dai andiamo- ordinò Riku

I ragazzi pagarono il conto e una volta fuori dal locale salirono tutti e quattro sulla macchina di Axel.

_____________

Commentate *.* pleaseee!!!!!!!!!!!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** VOGLIO SAPERNE DI PIU' ***


I'm Here

I'm Here!!!
ce l'ho fatta anche con questo capitolo^^
come al solito appena La MiTiCa Axel si è connessa... bè il seguito lo sapete già ù_ù
OK questa volta nn vi annoio cn i sermoni... ma voi commentate ç_ç mi serve carica se volete che continui^^
Il capitolo lo dedico alle due belle di KH vale a dire Kairi e Namine, ke ho conosciuto da poco^^

Buona lettura^^

***********************
VOGLIO SAPERNE DI PIU'
***********************

I quattro arrivarono alla discoteca dove lavoravano i ragazzini.

Entrarono

-Ecco- disse una delle due ragazze indicando delle scale

-lavorano al piano di sopra- chiarì l’altra con un ghigno sul viso

-OK! Ciao- fece Riku mentre si stava già avviando

-E no, belli!- le due ragazze si agganciarono alle braccia dei poveri ragazzi

Poi la tipa di Axel disse molto, ma molto, vicino al suo viso- vogliamo qualcosa in cambio

-Ah, si?!- fece il rosso cercando di staccarsela di dosso- io direi che abbiamo già fatto abbastanza

-Levatevi dai piedi- disse, garbato come sempre, Riku. Già libero dalla presa della serpe

La tipa di Axel iniziò a tossire, così da permettere anche a lui di liberarsi

-Quel moccioso!!!- sibilò- lo sapevo che c’era qualcosa che non andava nel modo in cui aveva servito l’acqua. Era troppo felice!!! Ora gli vado a spaccare la faccia!- disse arrabbiata mentre si stava dirigendo verso le scale

Axel la prese per un braccio e la strattonò- Tu provaci soltanto- aveva un tono serio- e io ti ammazzo- concluse

Poi la lasciò e lui e Riku salirono le scale

Quando furono su, videro Roxas che puliva piatti e bicchieri e Sora che serviva i drink preparati dal tizio al bancone proprio vicino al biondino

Più che una discoteca, quella era l’area Pub. Nove, dieci tavoli e la visuale del pian terreno dove si vedevano le persone scatenarsi nei balli più strani.

Riku notò subito lo sguardo stanco, ma soprattutto triste di Sora

Ma perché continuo a fissarlo”- pensò tra se e se

Poi mentre si stava avvicinando a un tavolo, per servire degli stuzzichini, l’uomo seduto al tavolo gli cinse la vita con un braccio

-N-no, la prego- implorò il brunetto- mi lasci per favore

-Sei veramente un ingrato, sai?- disse l’uomo, facendo andare la sua mano più in basso- dovresti essere più gentile con i clienti, ricordi? Se non era per me ti avrebbero licenziato- Sora si strinse il vassoio al petto

-Per favore- implorò di nuovo, ma l’unica risposta dell’uomo fu passare la mano ancora più in basso, fino ad accarezzare i suoi dolci glutei

-Lo sai che è proprio carino vederti così indifeso? E pensare che l’altra volta volevi prendermi a pugni. Certo ti avrebbero licenziato di sicuro se non insistevo per farti rimanere, è che poi non ci sarebbe stato più gusto a venire qui- disse mentre la sua mano gli stava passando in mezzo alle gambe

-Ehi, Sora!!!- disse Riku con fare felicissimo

L’uomo ritrasse la mano

-Che coincidenza!!- continuò- non pensavo lavorassi anche qui- fece prendendolo sotto braccio

Riku si avvicinò all’orecchio del brunetto dicendo a bassa voce- Sta al gioco

Lo disse con talmente tanta intensità, che Sora si sentì arrossire.

-C-ciao- iniziò- proprio bella coincidenza- disse con tono insicuro, diverso dal Sora che Riku conosceva

Intanto si erano allontanati da quell’uomo e si erano seduti al tavolo dall’altra parte della sala

Il capo non disse niente a Sora per aver smesso di lavorare ed essersi messo a chiacchierare, seduto a un tavolo, con un amico, dal momento che quel suo amico era Riku cioè la persona più importante di tutta l’isola, dopo suo padre ovviamente

****

Roxas lavava i piatti con la testa bassa… si notava che era triste.

Infatti non si accorse neanche che Axel si era seduto di fronte lui, dall’altra parte del bancone, finchè questi non gli prese il mento tra le sue lunghe dita e gli tirò su la testa.

Il biondino in un primo momento fu preso talmente alla sprovvista che si spinse all’indietro, liberandosi dalla dolce presa di quella mano

-A-A-A-A-A-Axel- riuscì finalmente a dire- ma… ma che ci fai---

-Tutto OK, piccolo?

Piccolo? Ma allora prima non l’ aveva sognato… lo aveva veramente chiamato Piccolo

-Ehi! Che hai?- chiese preoccupato il rosso vedendolo così spaesato

-N-niente- disse con voce emozionata, passandosi una ciocca dietro i capelli- è c-che non mi aspettavo di i-incontrarti di nuovo- era arrossito per l’ennesima volta

-Perché? Forse ti do fastidio?- lo disse apposta, sapeva che il biondino avrebbe dato una risposta negativa- bè, se è così ti chiedo scus---

-NO!- urlò con tutta la voce che aveva- c-cioè… no. Io sono contentissimo di vederti è che q-questo non è il posto adatto- disse con un lieve velo di paura

-In che senso?

Roxas vide il suo capo arrivare vicino a sè, allora riabbassò la testa e continuò a lavare i piatti… senza rispondere al rosso…

Il capo gli posò una mano sulla spalla e il biondino sobbalzò e si girò verso di lui, un po’ impaurito

-Se vuoi puoi fare dieci minuti di pausa- disse il capo guardando il rosso

Roxas lo guardò incredulo

-Perché no?! Almeno chiacchieriamo un po’- disse con aria amichevole

-O-OK- rispose- allora io vado- disse con voce molto bassa, quasi impercettibile fissando insicuro gli occhi del capo

****

Raggiunsero Sora e Riku al tavolo.

Non si erano ancora parlati.

Quando furono tutti e quattro l’uno di fronte all’altro…

-Sentite- iniziò il rosso- lo sapete che non è una cosa normale che due ragazzini, a quest’ora, si trovino a lavorare in un posto come questo?

I due interessati non risposero.

Roxas aveva la testa bassa… non avrebbe proprio voluto che Axel scoprisse che cosa dovevano fare per vivere

Chissà fino a che punto si sarebbe spinto per sapere la verità… se sua madre avesse scoperto che lo conosceva, le avrebbe prese di santa ragione…

Gli vennero i brividi solo a pensarci….

-Ehi- continuò calmo il rosso- non vi sto accusando di niente

I due alzarono lo sguardo

-Solo attenti alla gente che frequentate…cioè- si spiegò meglio- non ci sono solo santi a questo mondo… se avete bisogno chiamateci- fece un bel sorriso e Rox come al solito arrossì

-Credi che questo non lo sappiamo?- chiese Sora con una nota di irritazione

-Bè se lo sapeste non dovreste lavorare qui- disse gelido Riku, poi riprese- una pizzeria è molto diversa da una discoteca

Sora si risentì addosso quello sguardo analizzatore

-Non credo di essere tanto scemo da non capire la differenza!!!- disse Sora, ora molto irritato

-E poi si vede anche solo da come ti vesti o da come ti comporti che sei uno a cui non manca e non è mai mancato niente!!! Come pretendi di capire la mia situazione!?!?- poi si portò la mano alla testa e si tranquillizzo, disse flebile- La nostra situazione- riferendosi anche a Rox

Si alzò e prima di dirigersi verso il bagno si mise di fronte a Riku… sempre a una distanza di sicurezza

-Io…-cercò di giustificare quello strano comportamento- Scusa… è che sono stanco- già si sentiva anche solo da come pronunciava quelle parole -… non volevo dire niente di tutto ciò- si mise di nuovo una mano sulla fronte e si alzò la frangia sempre guardando a terra- cancella tutto quello che ho detto…

Si girò e andò verso il bagno

Riku era rimasto sorpreso… e pensare che era già pronto a rinfacciargli “certo che non mi può mancare niente!!! Sono il padrone dell’isola!!”
Ma appena aveva sentito pronunciare quelle parole così stanche e così afflitte chiedergli scusa… gli era successo qualcosa… ma cosa?

Voleva saperne di più

Voleva sapere di più su Sora

Sì! Ormai era deciso… avrebbe scoperto qualunque cosa su di lui

Ma a che pro?

Bò, chi lo sa?

In questo momento l’obbiettivo di Riku era un altro

-I-io vado da Sora- annunciò Roxas con un filo di voce

-Fermo là!!!- ordinò Riku- ti vorrei fare un paio di domande- in quel momento Rox era terrorizzato… negli occhi di Riku c’era una strana luce

-Non fare così- disse il rosso- così me lo spaventi

-Lui voleva solo dire che vorrebbe parlare un po’ con te- chiarì il rosso al biondino- e poi non preoccuparti- gli fece un altro occhiolino- ci sono io a difenderti

Rox era vicino allo svenimento, ma dato che non voleva far brutte figure con Axel, si trattenne e si dimenticò totalmente di Riku finchè non gli fece quella domanda

-Cosa si è fatto Sora al collo?
__________

Tanti chu al gruppo di KH >****<

 

E grazie a tutti voi che commentate… siete MiTiCi >__<

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** SALVAMI ***


ATTENZIONE: il contenuto di questo capitolo è un po’ spinto rispetto ai capitoli precedenti

ATTENZIONE: il contenuto di questo capitolo è un po’ spinto rispetto ai capitoli precedenti
A chi non facesse piacere… pregherei di non leggere e mandarmi un messaggio talora vorrebbe un riassunto nel cap successivo
Per il resto vi auguro buona lettura^^

**********
SALVAMI
**********
Rox non sapeva cosa rispondere… di certo non “è stato mio zio”

Balbettava e non concludeva niente

Quando alzò lo sguardo verso Riku, che lo guardava deciso e impaziente, notò la porta de bagno chiudersi.

Gli venne come un brivido dietro la schiena.

Sposto il suo sguardo da Riku a più dietro, in cerca di qualcosa

Riku non capendo, si voltò.

Non vide nulla

-Allora? Stai cercando la risposta?- gli disse quasi con ironia

Rox spalancò gli occhi, si accorse di qualcosa.

Riku si rigirò e non vide niente, come pochi secondi prima.

Il biondino scatto in piedi, si stava dirigendo verso il bagno, ma una mano gli afferrò il braccio

-Ti ho fatto una domanda. Che fai scappi?

-No… io…non c’è più- rispose smarrito

Sembrava preoccupato

-Basta, Riku, smettila!- disse Axel calmo

Il ragazzo allentò la presa ma non lo lasciò

-Cosa non c’è più?- chiese Axel

-Quell’uomo- disse spaventato- quello c-che prima stava vicino a Sora- precisò quasi sul culmine di un pianto

******
Ecco! L’aveva fatto un’altra volta!!!

Aveva di nuovo attaccato Riku senza un motivo!

Adesso sì che l’avrebbe odiato

E’ vero che gli aveva chiesto scusa, ma glielo aveva detto talmente di corsa e confusamente che non era credibile… a un tipo come Riku si devono dire chiare e faccia a faccia, cioè l’esatto opposto di quello che lui aveva fatto

Era andato a sciacquarsi un po’ la faccia

Ma perché ci teneva così tanto a fare quelle scuse?… pensandoci se Riku lo avesse odiato per tutta la vita, non sarebbe stato affar suo… in fondo non si conoscevano neanche

Appena si era alzato dal lavandino per asciugarsi la faccia si sentì afferrare e tappare la bocca con una mano.

Una mano molto grossa

-Sorpresa- disse l’uomo divertito, soffiando sull’orecchio del brunetto

-Non è stato carino andarsene così e lasciarmi tutto solo al tavolo- disse con voce falsamente rammaricata

-Mmm-mm- Sora cercava di dimenarsi, ma senza successo

-Avrai la tua punizione

L’uomo iniziò a leccargli l’orecchio poi sollevò il corpicino esile del ragazzo e lo portò in uno dei bagni

Chiuse la porta a chiave e, sempre tenendogli la bocca chiusa, iniziò a sbottonargli la camicia

Il brunetto cercava di dimenarsi in qualsiasi modo, ma quello era troppo forte per lui

-Allora? Dov’eravamo rimasti l’altra volta?

Sora iniziò a tremare, aveva paura e quell’uomo se n’era accorto.

Ciò lo divertiva molto.

-Ah, sì! Ora ricordo

Iniziò a passargli una mano sul petto, sentì un fastidio

-Che c’è? Ti sei fatto la bua?

-Ammto-ammto- cercava di urlare, ma nonostante tutti i suoi sforzi non riusciva a emettere una sola parola

-E’ inutile chiamare aiuto

L’uomo spinse la mano sulle fasciature e tutto il dimenarsi e il cercare di chiedere aiuto svanirono

Quello che ottenne fu solo un corpicino tremolante a sua perfetta disposizione

-Bravo così, bambino

Poi l’uomo gli aprì la zip dei pantaloni e fece passare la sua mano sulla gamba del ragazzo, scendeva sempre più giù per poi risalire dalla parte dell’interno coscia… molto lentamente

Sora iniziò a piangere… aveva paura

Voleva ribellarsi… ma non ci riusciva a causa di quella mano che premeva sulla sua ferita

Si sentiva impotente… piangeva

Lui non voleva diventare una cosa… un oggetto per il divertimento di qualcun altro

Se anche schifosa e difficile una vita ce l’aveva!

Quando sentì la mano avvicinarsi ancora di più… Sora chiuse gli occhi e pianse ancora

Quel momento se lo sarebbe ricordato per tutta la vita… sommato alle cattiverie dei genitori e del fratello maggiore che non si sarebbe mai più scordato…

***
A quelle parole Riku capì e scaraventò Roxas addosso a Axel, mentre lui correva verso il bagno

Appena entrò non c’era nessuno. allora cercò in quale bagno poteva essere

Sentì dei mugolii

-SBAM- con la sola forza delle gambe, Riku buttò giù la porta

-Non fanno una revisione da almeno dieci anni- disse incazzato nero- come pretendi che le porte si reggano in piedi - prese l’uomo per i capelli e lo buttò fuori in un solo colpo

la prima cosa che fece Sora fu abbracciare Riku… aveva ancora gli occhi chiusi, tremava, piangeva…

Riku ricambiò l’abbraccio

Sembrava avesse cambiato personalità a vedere con quanta tenerezza lo stava abbracciando

-Non preoccuparti- gli disse- ora ci sono io

Il ragazzino gli si strinse di più e cercò di reprimere le lacrime che scendevano in continuazione, contro il petto del ragazzo più grande

-…sa

-Hai detto qualcosa?- gli chiese con gentilezza, Riku

-S-scus-a- cercò di dire il ragazzino, tra lacrime e singhiozzi

Riku capì comunque quello che aveva detto

-E per cosa?- gli accarezzò i capelli marroni, tanto per tranquillizzarlo

-T-tu mi o-odi?- gli chiese

-Perché dovrei? Lo so che siamo partiti con il piede sbagliato… ma è stato anche per colpa mia, se è a quello che ti riferisci… però anche tu non hai un caratterino niente male- disse sarcastico

Sora sorrise a quell’affermazione, ma non riusciva a smettere di piangere… lo spavento che si era preso era stato troppo grande… però ora era felice

-TU!!!- disse con disprezzo Riku mentre puntava un dito contro l’uomo a terra- non credere di passarla liscia!!! La polizia sta già venendo- si diresse verso la porta per uscire dal bagno

Si girò ancora una volta e disse- I tipi come te dovrebbero essere condannati alla sedia elettrica

Poi prese Sora in braccio e uscì da quello squallido posto

-Si va a casa- gli sussurrò all’orecchio
________

Questa volta per il titolo del cappy ho colpito La MiTiCa AxEl di soprassalto… gli ho teso un agguato e gli ho fatto leggere il cap a forza… credo che il titolo del capitolo “SALVAMI” fosse riferito più a lei che non a Sora XD

Che mondo sarebbe senza Axel… (un mondo senza pezzi di fighi ndRox) (Ma Rox!!! Da quando in qua parli così!!o.O ndIO) (adesso non sono più nella fic e di conseguenza non sono più OOC ndRox) (sarà…-_- ndIO)

OK!! E dopo questa breve pausa… CoMmEnTaTe!!!!!!!! >___<

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** NO, NO, NO... TU VIENI CON ME ***


Scusatemi per il ritardo, ma eccomi con l’8ttavo cappy ^_^ ringrazio come sempre La MiTiCa AxEl per il titolo e per tutto il r

Scusatemi per il ritardo, ma eccomi con l’8ttavo cappy ^_^ ringrazio come sempre La MiTiCa AxEl per il titolo e per tutto il resto…. BUONA LETTURA MI RACCOMANDO ^_^

******************************
NO, NO, NO… TU VIENI CON ME
******************************


Quando fu buttato addosso ad Axel, per un momento si sentì in imbarazzo, ma non si può lasciare il primo posto sempre ai sentimenti… adesso Sora aveva bisogno di lui

-Ehi, ehi! Fermo- Axel cercò di trattenerlo

-N-non posso- gli disse mentre cercava di divincolarsi dall’abbraccio che aveva sognato per anni- S-Sora h-ha bisogno di me- gli scese una lacrima

Il rosso lo strinse più forte e lo bloccò

Poi si avvicinò all’orecchio- Calmati, piccolo- lo rassicurò - Quando Riku è incavolato non lo ferma nessuno- disse divertito

-Ma… ma…

Cercò di protestare ma sentì la porta del bagno sbattere bruscamente

Poi vide Riku che usciva con in braccio

-Sora!!!

-Adesso siete al sicuro- disse Axel

Riku continuava a guardare dritto, seguito da Axel e Roxas, ma prima di scendere le scale si rivolse al capo del locale con uno sguardo omicida

-Niente in contrario se staccano adesso

-N-no…

-Prova a licenziarli o a tagliarli la paga e te ne farò pentire amaramente

-S-si signore- rispose il capo intimorito dal tono di voce del ragazzo

Scesero le scale e si addentrarono in mezzo alla folla che si aprì al passaggio di Riku

Sora si sentiva osservato da tutti gli sguardi che si poggiavano su di lui e senza volerlo si strinse di più a Riku, che se ne accorse subito

Sentiva le lacrime del brunetto scendere sul suo collo allora gli sussurrò –Non preoccuparti, va tutto bene… tra un po’ usciremo da questo postaccio

Axel e Roxas, dietro di loro, erano pensierosi

Il biondino non faceva altro che sentirsi in colpa e il rosso non faceva altro che pensare a come non far sentire in colpa Roxas

-Ahia!!!!- gridò il biondino

Qualcuno lo aveva afferrato al polso, ma non era Axel, era davanti a lui

Quando sì girò…

-Brutto moccioso!!! Credevi di passarla liscia?!

Venne strattonato con meno delicatezza possibile da… la tipa che prima stava con Axe!!!

-Guarda cosa mi hai fatto, eh?!- fece indicandosi il petto con un dito

In effetti non era un bello spettacolo, era piena di bolle ovunque, e non solo sul petto

A Roxas gli venne come un sorrisino soddisfatto, che però la vipera notò

Lo prese per il colletto e cercò di tirarselo a sé per infliggergli l’ennesima minaccia

Ma il biondino era talmente spaventato che appena si vide a rallentatore la faccia di quella là, prese il primo bicchiere che gli capitò a tiro, strappato dalle mani di una delle tante persone vicino a lui, e glielo butto in faccia

-AHHHHHHHHHHHHH!!!! IO TI AMMAZZO!!!- gridò la tipa coprendosi gli occhi e completamente fradicia

Rox era rimasto con il bicchiere in mano e appena vide il volto della “ragazza” alla quale erano venuti gli occhi rossi per l’irritazione, si pietrificò

Era talmente terrorizzato da quell’espressione, che non riusciva a muoversi

Spostò il suo sguardo sul bicchiere vuoto che aveva in mano… quello che gli doveva aver lanciato doveva essere vodka… ora si spiegava il perché degli occhi assatanati, ma in effetti un po’ di suo c’era di sicuro

Vide arrivare la banda della tipa annacquata… questo era decisamente più terrorizzante

-OK, ragazzi- disse la voce del rosso- lo spettacolo è finito- prese il bicchiere vuoto dalla mano di Rox e lo ridiede al proprietario, dopo di che prese il biondino in braccio e raggiunse Riku che non si era fermato un attimo, poi poco prima di arrivare all’uscita gli sussurrò all’orecchio- Ben fatto, piccolo!!- e gli diede un bacio sulla chioma dorata, al che senti il corpicino del biondo sussultare, riempiendosi di soddisfazione

Si erano avviati alla macchina di Axel, parcheggiata lì vicino

Riku si era seduto dietro con ancora Sora in braccio, mentre Rox davanti affianco al rosso

-Ehi, cos’è quella faccia- chiese Axel

-Eh? No niente- il ragazzino abbassò lo sguardo

Era più che sicuro che quando sarebbero arrivati a casa loro, gli avrebbero fatto delle domande

Quando Rox si girò per vedere dietro, vide Sora ancora in lacrime e un po’ tremante

Riku cercò di abbracciarlo un po’ di più ma…

-F-fa male- disse flebile Sora

-Scusa- gli accarezzò i capelli

-Grazie- si mise a piangere più di quanto non facesse già e questa volta fu lui a stringersi al corpo del più grande

Riku cercò di consolarlo

Sapeva benissimo come si sentiva in quel momento Sora

Sapeva anche che un solo abbraccio lo avrebbe aiutato a star bene… già quell’abbraccio che lui non aveva mai ricevuto….

Comunque sia, il brunetto si era finalmente addormentato

Scesero dalla macchina e entrarono in casa… però essendo solo a un paio di isolati dalla casa di Sora e Roxas, al biondino vennero come i brividi alla schiena, poi sentì come un enorme calore alla mano…

-Così non hai freddo- disse il Rosso

era stato lui a prenderlo per mano

-Questa sera dormirete qui, spero non vi dispiaccia

-No, no, anzi…- rispose il biondino- sono felice- e finalmente riuscì a fare un bel sorriso ad Axel

-Sono felice anch’io, se lo sei tu^^- gli diede un bacio sulla guancia e Rox ci rimase di pietra- allora? Entriamo?

-S-sì

Girarono un attimo lo sguardo verso Riku con in braccio Sora addormentato, lo aspettarono e poi entrarono tutti insieme nell’appartamento

Quando il biondino vide Riku andare in una stanza lo seguì, ma venne fermato dal rosso

-Tu dormi con me- Rox divenne di un colore inimmaginabile- ehi, calma! Non correre così. Siamo solo al primo appuntamento- disse il Rosso scherzando

Dato che il biondino non si muoveva di un centimetro, si può dire che Axel lo portò a letto di peso (Ehi!!! Non è come pensate… purtroppo ç_ç ndIO) mentre Riku avrebbe dormito con Sora (solo dormito… ndIO)

Era mattina… Sora si sentiva magnificamente… quella doveva essere la dormita più lunga che avesse mai fatto

Si sentiva confortato dall’abbraccio che lo avvolgeva… già molto confortato…

Un momento!!! Ma chi lo stava abbracciando???

Aprì gli occhi di colpo e di fronte si vide due occhi verde-acqua che lo stavano fissando

L’unica cosa che gli uscì dalla bocca fu…

-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

_______

Continua…
vi pregooooooooooo commentateeeeeeeeeee ^^
Kiss >****<

By Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** CHE CI FAI NEL MIO LETTO? ***



Ci sonoooooo!!! Ce l'ho fatta!!!!! Eccovi il 9° cappy ^_^ Axel sei miticaaaaaaaaaaa *By_Vale coccola Axy* grazie per tutto ^____^

-C-C-C-C-CHE COSA CI FAI NEL MIO LETTO!?!?!?!?!- urlò Sora come se avesse visto un mostro

Riku non si spostò di un centimetro nonostante l’enorme balzo che il brunetto aveva fatto… non appena aveva pronunciato quelle parole, l’albino lo guardò storto

Il ragazzino cercò di riprendersi, ma dopo che si era schiarito le idee

“Aspetta un attimo!!” – pensò- "io non ho un letto!!”

Il letto era attaccato per un lato al muro… Sora gli si era appoggiato contro con la schiena, esasperato, non capendo perché si trovava lì

La prima cosa che gli venne in mente fu –Roxas!! Dov’è?!

Appena si mosse per andare dall’altra parte del letto e scendere, si fermò a metà strada cadendo sul corpo di Riku

-Dopo ieri sera, non dovresti riuscire nemmeno a muoverti…-gli disse Riku con lo sguardo indifferente

-E tu che ne sai?? Dov’è rox?? DIMMEL---

-Zitto!! Non urlare o svegli tutti!!!…-disse tappandogli la bocca- per lo meno quelli che non hai svegliato prima…- gli accarezzò la testa- ora fai il bravo bambino e vai a nanna- cercò di rimetterlo a posto nella sua parte di letto

Quando lo rimise sotto le coperte, lo guardò negli occhi… parlavano chiaramente… voleva delle risposte

-Roxas sta dormendo con Axel- gli disse schietto

-E questo dovrebbe farmi sentire tranquillo???- cercò di alzarsi un’altra volta, ma Riku lo battè sul tempo mettendosi a cavalcioni su di lui e bloccandogli i polsi sul cuscino enorme dov’era poggiata la testolina del brunetto

-Ahia…- disse flebile

-Lo vedi? Non puoi neanche muoverti- gli fece notare, sempre con lo sguardo indifferente

Si tolse da sopra il più piccolo e ridiscese di fianco, con la schiena rivolta verso Sora

-Non preoccuparti… Axel non è uno che allunga le mani- fece una pausa- senza il permesso dell’altra persona, ovvio

-Questo è ancora peggio, devo andare da Rox!!!!- cercò di alzarsi per l’ennesima volta, ma cadde sul letto senza forze

-Alle 8 arriverà il mio medico personale a darti un’occhiata

-Che cosa?! Ma che ore sono?!?!?!

-le 6.15 del mattino. Quindi ora vedi di dormire

-COSA?!?!?!?!?

“Cavoli!! È la volta che i miei mi ammazzano… e il bello è che non riesco nemmeno a muovermi… ma si può sapere che vuole da me questo? Fossimo almeno amici… ma 1. lo conosco solo da un giorno 2. chi è lui per prendersi cura di me?… In fondo, però, gli devo un favore”- gli tornarono in mente le immagini dei momenti trascorsi la notte prima- “ Se non fosse stato per lui, chissà cosa mi sarebbe successo”- poi si ricordò dell’abbraccio che gli aveva dato per confortarlo-“Chissà perché era così triste… c’era qualcosa di strano nel suo sguardo. Era come se ad un certo punto si era addolcito… forse era solo perché gli facevo pena… bho non mi interessa, voglio solo vedere Roxas”

-Questa notte- iniziò a parlare Riku- non hai fatto che piangere- c’era un tono di tristezza nelle sue parole- non facevi che chiedere aiuto o pregare perché qualcuno non ti picchiasse- era serio- allora mi ero girato verso di te- prima era girato di schiena, proprio come adesso- e tu mi hai abbracciato… poi ti sei calmato e sei riuscito a dormire… io non mi sono mosso, hai fatto tutto da solo

A quel punto Sora arrossì

-P-pensavo che fosse Roxas- ne sparò una a caso, tanto per togliersi da quella atmosfera così imbarazzante…

In realtà sapeva bene che era lui che stava abbracciando, solo… non capiva il perché non riusciva più a lasciarlo e per di più l’albino non lo rifiutava…

Non so, era come se riuscisse a capire il dolore e la paura che in quel momento stava provando…

-Non c’è niente di male- riprese a parlare il ragazzo più grande- hai comunque subito un trauma… è normale che volessi un po’ di conforto- gli disse senza tanti problemi- comunque Roxas è nella stanza di là, se devi proprio vederlo con i tuoi occhi. Cerca di muoverti cautamente… non so cosa ti sia successo, ma non credo sia una cosa poco grave… le fasce te le toglierà il mio medico, OK?

-S-sì, va bene…- rispose Sora molto stranito da quel comportamento

Riku intanto si era già addormentato…

Il brunetto, dopo aver ripreso un po’ le forze, riuscì finalmente a scendere dal letto.

Raggiunse la camera di Axel e quando l’aprì vide il rosso e Rox abbracciati (e vestiti, per l’appunto XD ndIO)… forse per non cadere dato che dormivano su un letto singolo

La scena, però, non gli diede fastidio… cioè non sembrava un uomo che abbraccia un ragazzino tanto per fare.. sembrava un abbraccio tra madre e figlio…

Riusciva a scorgere un lato del viso di suo cugino… sembrava così calmo, come non lo era da molto tempo

Non felice. Calmo.

Il biondino aveva ancora il viso imperlato di lacrime… forse le stesse versate la sera prima

Si preoccupava troppo per lui…

Non aveva mai capito perché ogni volta che le prendeva o lo incolpavano di qualcosa… Roxas si sentiva in colpa

“Se non altro è per me che ci troviamo in questo guaio”- pensò Sora

Richiuse la porta.

Vide all’orologio che erano le 6.25 sarebbe arrivato in ritardo a lavoro…

Anche se era malmesso non poteva assolutamente mancare o suo padre se la sarebbe presa anche con Roxas

Bè, vestito era già vestito, dato che aveva dormito così

Una sistematina ai capelli e poi sarebbe volato a lavoro

Dopo essersi preparato, entrò cautamente nella tana del lupo ( =camera di Riku nd.IO^^)

-Ehm… io vado a lavoro… torno dopo a prendere Roxas

Riku non accennò segno di vita, allora richiuse la porta

Sora prese il suo borsone con la divisa scolastica dentro e uscì di casa

*****
Quando arrivò al bar di fronte la scuola, dove lavorava, si scusò immediatamente per il ritardo… anche se era solo di dieci minuti

-Non ti preoccupare- disse il capo come se fossero stati vecchi amici

c’era qualcosa di strano…

-Ieri per te deve essere stata una dura giornata…- continuò

-Cosa?

-Sì, sai, non è bello farsi mettere le mani addosso da uno sconosciuto… meno male che c’era Riku, mia figlia va matta per lui

-E lei come fa a sapere tutte queste cose?!

-Ma come, non lo sai?

****
-Roxas!- chiamò Riku non appena si sveglio e non vide il brunetto accanto a sè

-Dov’è Sora?!?!?!

Il biondino e il rosso erano in camera da pranzo

-Non era con te?- chiese il rosso

-NO! Sai dov’è andato quello stupido?!- ridomandò a Rox, con un certo tono di irritazione

-F-forse è a lavorare a---

-Al bar di fronte la scuola, maledizione!!!

Il biondino non capiva come faceva a saperlo, guardò storto Axel

-E’ una lunga storia, piccolo

Riku si vestì in fretta e furia... non con la divisa, ma con i primi jeans che gli erano caipitati tra le mani e una felpa col cappuccio che lo copriva

“Dio quant’è stupido quel ragazzino!!! Ma non sa veramente chi sono? Non sa in che guai si può cacciare se la gente sa che ci conosciamo… non lo lasceranno un attimo in pace… e anche all’altro nanetto… dannazione!!!”

Prese e uscì il più velocemente possibile

***

-Che cosa dovrei sapere?!- si sentiva terribilmente a disagio

-Bè… sei su tutti i giornali e le riviste del Giappone

-COSAAAAAAAAA!?!?!?!?!?!

_____

Scusate non ero molto ispirata…XD spero cmq che vi sia piaciuta^^

Tanti kiss
By Vale e COMMENTATEEEEEEEEEEE >*****< please ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** UNA GIORNATA INIZIATA MALE ***


Eccomiiiiiiiii

Eccomiiiiiiiii!!!! Scusate per il ritardo ma sono arrivata ieri dall’Irlanda^^ è stata una bella vacanza cmq eccovi il 10 capitolo che tutti avete tanto atteso**(ma ki vuoi ke lo legga -.- ndTutti)
Buona lettura e commentino please**

Devo dire che avevo intenzione di non postare questo capitolo ed aspettare la fine delle vacenze... tanto per far capire a certe persone che minacciarmi di bloccarmi in msn se non passo loro il capitolo in anteprima non è una minaccia valida.... cmq ho deciso di postare lo stesso per tutti quelli che seguono la mia fic... bloccarla non era una cosa carina nei loro confronti^^

Axy mitica come sempre… siamo tornate ai vecchi tempi XDDDD… grazie per aver dato il titolo anke a questo capitolo >*< kiss kiss

***

-Senti…- iniziò a parlare Axel- a proposito di ieri sera- Rox abbassò lo sguardo- se ti va di parlarne io sono qua.

Il biondino cercò di provare a giustificarsi, ma prima che aprisse bocca il rosso gli posò due dita sulle sue labbra…

Al contatto il biondino cercò di girarsi per non far vedere il rossore che gli era venuto in viso, ma Axel fece scivolare le sue dita sulla guancia del ragazzo più piccolo, in modo da farlo di nuovo girare verso sé.

A vederlo così rosso, Ax si intenerì… comunque cercò di fare finta di niente.

-Non mi devi delle spiegazioni…- disse serio- Non le voglio se tu non me le vuoi dare…

Poi riprese il buon umore e disse tutto felice- Allora? Ci prepariamo per andare a scuola?

Roxas cercò di tornare in sè- M-ma sono le 7 del mattino!!!

-Lo so… ma è meglio seguire Riku quando fa così.

Ovviamente si riferiva alla faccia indemoniata che aveva prima di uscire.

-Metto anche la sua divisa nella cartella- avvertì Axel, come se al biondino potesse fregargliene qualcosa.

Dopo che si furono vestiti e sistemati i capelli, cosa che occupava molto tempo soprattutto per il rosso, uscirono di casa.

Roxas mentre camminava, aveva ancora la testa bassa… la notte prima non l’aveva passata bene nemmeno lui, il senso di colpa lo stava divorando.

Poi sentì calore… calore dietro la schiena.

Axel lo stava accarezzando per dargli un po’ di conforto e quando il biondino capì che era lui a emanare quel calore… si risvegliò dall’ennesima trance e per poco non cadde a terra.

-Ehi, ehi!!! Cerca di stare un po’più attento, piccolo- si preoccupò il rosso

-S-sì… scusa

-Non ti devi scusare… solo… sei sicuro di voler andare a scuola oggi? Forse è meglio che ti riporti a casa.

Quando Ax fece per abbracciarlo, Rox si sposto per evitare un altro contatto con lui… non si sa cosa sarebbe successo.

Non voleva rendersi ridicolo ai suoi occhi.

-N-no- disse faticosamente- va bene così… e… e poi è il secondo giorno di scuola. Non voglio mancare

-Ok… ma appena stai male o altro chiamami- poi sorrise- d’ora in poi saremo sullo stesso piano… mi trasferiscono.

-Wow –si rallegrò un po’… finalmente il suo sogno si sarebbe realizzato… cioè più o meno… se non altro l’avrebbe potuto vedere tutti i giorni- Quindi è come una specie di promozione?!

-Esattamente!!!! E anche Riku verrà in classe con me… sai non sembra, ma lui ha già fatto l’università ed è ritornato alle superiori per riprendersi quel poco di vita che suo padre l’ aveva costretto a spendere altrove… cioè all’università di Tokyo

-Bel viaggio… però un po’ lontano da qui. (sappiate che non ho la minima idea di dove è ambientata questa storia… solo in Giappone… e lontana da Tokyo XDDD ndIO)

-Infatti… e dal momento che ha tutte le qualifiche, può scegliere lui in quale classe andare e non è nemmeno tenuto a l’obbligo di frequenza delle lezioni.

-Capito- disse flebile

In realtà non aveva ascoltato una singola parola di quello che aveva detto dopo “d’ora in poi saremo sullo stesso piano” era troppo affascinato dalla sua voce… così profonda…

-Ancora un po’ di strada e arriviamo

***

Il capo si stava entusiasmando troppo per i gusti di Sora ma la cosa fastidiosa era che non capiva il perché…

-Sai- iniziò a parlare l’uomo- in questi due mesi non hai fatto che lavorare saltandoti tutte le vacanze estive… e ora che hai appena iniziato il 1° liceo ti sarà molto pesante questo lavoro…

Continuava a parlare e parlare senza arrivare al punto e Sora continuava a non capire.

-Voglio dire se vuoi potrei darti un periodo di vacanza e ti pagherò lo stesso ovviamente…

No… c’era di sicuro qualcosa che non andava… il capo era troppo tirchio per pagare un lavoro non svolto...

Il brunetto sarebbe stato ben felice di non lavorare… gli sarebbe bastato anche un solo giorno.

Si sentiva decisamente a pezzi e il braccio continuava a fargli un sacco di male anche se non lo dava a vedere e stringeva i denti pur di non farlo notare.

-E cosa vuole in cambio?

-Scusa?

-Mi pagherebbe e mi darebbe una vacanza a me e Roxas gratis?

Evidenziò il nome del biondino per far presente al capo che o tutti e due o nessuno.

-Bè si…- era poco convincente- solo un piccolo favore.

Ecco dove voleva arrivare.

-Tu conosci Riku, vero?

-No, solo di vista…- disse svogliatamente

-Dai- cercò di incoraggiarlo il capo- solo questo? Lo so che ormai vi conoscete… sai, se ogni tanto venisse qui a fare colazione, magari la clientela aumenterebbe e questo bar diventerebbe famoso…- spiegò l’uomo con molta calma e agitazione all’idea di diventar tutt’in un colpo ricco e famoso.

-E perché dovrebbe aumentare la clientela?- il brunetto alzò un sopracciglio

-Ma come non lo sai?- il capo cercò di mantenere la calma

-Non so dove vuole arrivare, ma da quello che ho capito se faccio venire Riku a fare colazione qui lei ci paga lo stipendio- sempre alludendo a Rox- e ci da un periodo di vacanza che dura…?

-Facciamo un mesetto se riesci a far venire qui Riku almeno una volta ogni 3 giorni, ok?- chiese tutto entusiasmato

-Non lo so… in fondo non lo conosco, mi sta antipatico e mi guarda sempre male… provo a chiederglielo ma nel caso non sarà un problema se lavorerò anche questo mese…

Sora non aveva capito che al capo del suo lavoro non gliene fregava niente se poteva avere fama e potere facendo venire nel bar una star come Riku… sarebbe bastato anche solo un commento positivo da parte dell’albino tipo “è buono questo cornetto” e sarebbe diventato ricchissimo.

Il brunetto, dato l’esagerato d’entusiasmo tentò almeno di guadagnarsi un giorno di tranquillità.

-Magari se oggi non lavorassi potrei andarglielo a chiedere subito… a Riku- puntualizzò.

Ogni volta che ripeteva quel nome il capo diventava terribilmente comprensivo e gentile nei suoi confronti.

-Certo, certo- disse felicissimo il capo.

Non passò nemmeno il tempo di girarsi che si sentì picchiare sulla serranda ferrea del bar ancora chiusa.

In un primo momento sia lui che il capo fecero finta di niente…

-Posso andarmi a cambiare nel bagno del bar… almeno esco già con la divisa- disse il più gentilmente possibile dal momento che il capo era così generoso in quel momento.

-Ci mancherebbe… fai pure- rispose come se ormai fossero diventati grandi amici.

Il picchiettare insistente sulla serranda non cessò per un momento.

Appena il brunetto uscì dal bagno con indosso la divisa scolastica il capo gli chiese gentilmente

-Certo che non si arrende… potresti tirare su la serranda?

-Si

Tirata su la serranda dietro la vetrata della porta si scorse una figura… ferma.

-Per favore Sora, potresti aprire la porta?- chiese ancora il capo

Il ragazzo fece fare due giri alle chiavi attaccate alla porta così da aprirla e la prima cosa che si sentì dire fu…

-Sei uno stupido!!!

La voce di Riku era affannata ma questo non fermò l’indifferenza che Sora gli rivolgeva un po’ troppo spesso.

-Perché? Cos’ho fatto?

-Ti avevo detto che il dottore sarebbe arrivato alle 8!!!- disse tutto d’un fiato

-Alle 8 iniziano le lezioni- rispose con la stessa indifferenza .

-Senti, credo che oggi sia meglio che tu rimanga a casa… non hai una bella cera.

-Ma si può sapere perché ti preoccupi così tanto?!- il brunetto iniziò ad arrabbiarsi- Io nemmeno ti conosco!!!

Ahi… questa frase si che faceva male… era riuscito a ferire persino Riku.

Bè… in fondo non aveva tutti i torti… ma dirglielo in quel modo… non era da lui!!

-Scusi?- attirò l’attenzione del capo

-Si?

-Per oggi ho finito o no?- in quel momento aveva un tono alquanto irritato.

-C-certo… allora ci vediamo domani e poi mi dici, ok?- il ragazzino non rispose- A-allora ciao e salve anche a lei Signor Riku.

Riku gli rivolse una gelida occhiata e il capo iniziò a mettersi al lavoro sentendosi a disagio per quello sguardo impuntato su di lui.

Sora prese la sua borsa a tracolla e si avvicinò alla porta dove c’era ancora Riku… non si era spostato di lì nemmeno per un secondo.

-Spostati- gli disse con non curanza il brunetto.

L’albino continuando a tenere il passaggio occupato venne spinto da Sora, ma prima che potesse andar oltre il più grande lo afferrò per un braccio (quello sano ovviamente XD ndIO)

-Vuoi veramente andare a scuola in queste condizioni?

-Sì- fece Sora senza guardarlo in faccia.

-Perché?

-Perché è l’unico posto in cui mi senta al sicuro.

Riku non riusciva a vedere il viso del brunetto ma era certo che stesse trattenendo una lacrima… si sentiva dal suo tono di voce… era triste… era sempre triste.

Non sapeva il motivo, o forse lo sapeva ma non voleva crederci.

Voleva farlo sorridere, farlo felice come continuava a immaginarselo… se l'era promesso, e l'avrebbe fatto a qualunque costo.

Sora strattonò il braccio rimasto nelle grinfie di Riku e senza voltarsi si diresse verso la scuola.

***
Finalmente ho finito anche questo capitolo… spero solo non sia noioso… non racconta niente di che ma nel prossimo cercherò di impegnarmi di più çOç vi prego commentate e fatemi felice^^

Baci
By Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** SOSPETTI ***


Lo so, lo so che molta gente vorrà picchiarmi x aver interrotto questa fic da un anno xD me ne sono capitate di tutti i colori xD ma bando alle ciance!! ekko a voi l'11° capitolo di in our lifessss XD

* * * * * * * *
SOSPETTI
* * * * * * * *

Non appena Sora entrò in classe tutti lo salutarono.

Durante la lezione c’era sempre qualcuno che voleva parlare con lui e guarda caso l’argomento ricadeva sempre su “Riku”

Si sentiva dire cose del tipo:

-Sai mica se Riku è fidanzato?… continua a tenere il segreto anche con la stampa.

-Secondo te gli piace più il blu o l’azzurro… sai voglio fargli un regalino e non so di che colore mettergli il fiocco.

-Ha un fisico da urlo… per caso l’hai visto nudo?

E altre stupidaggini di questo genere…

Allora la situazione era più o meno questa:

*Riku incontra Sora

*Sora è su tutti i giornali del Giappone

*Tutti pensano che Sora sappia la vita, i gusti e i modi di fare di Riku.

La cosa era diventata tanto stressante che se non usciva da quella classe sarebbe scoppiato.

***
nel bagno maschile…

-Uffa ma quanto ci metti…- sbuffò Axel

-Ci metto il tempo che ci vuole… e ringrazia che non ti faccio ripagare la divisa!!!- disse irritato l’albino.

“Certo che quando è arrabbiato si capisce al volo”- pensò il rosso

-Eddai non te la prendere tanto per una macchiolina di marmellata.

-Allora lavati le mani quando tocchi la mia roba.

“ma se non si nota neanche… quante storie… e poi me le sono lavate le mani… dopo”

-Mi arrendo- disse Riku con cuore e animo distrutto per non essere riuscito a togliere una macchiolina grande quanto una vigorsol dalla su divisa… non tutto poteva essere nelle sue capacità.

-Alleluia- disse Axel ringraziando tutti gli Dei di sto mondo

-Aspettami che vado a soddisfare i miei bisogni naturali- disse entrando nel bagno di fronte e chiudendosi la porta alle spalle.

“Ok… se non altro è tornato in sè”

Si sentì cigolare la porta… qualcuno era appena entrato e…

-Sora tutto a posto?

Sora lo fissò dritto negli occhi… tanto da far paura.

-Ti sembra che vada tutto a posto?- domandò il piccoletto con sarcasmo.

-N-no per questo te l’ho chiesto.

Axel iniziò ad aver un po’ paura… non doveva permettergli di diventare come Riku.

Doveva fermarlo il prima possibile… ma a cambiare umore ci pensò il brunetto stesso.

-Senti…- la voce si era intristita d’un tratto-…passando a cose più serie… dato che sei qui posso chiederti un favore?

Axel divenne immediatamente serio mentre Riku ascoltava la conversazione da dietro la porta.

–Dimmi- incitò il rosso

-Ecco… in poche parole… dato che non ho passato la notte a casa…-disse faticosamente- dovrei spiegare la situazione ai miei genitori.

Axel alzò un sopracciglio.

-E… quindi?

-E quindi… non è che puoi far stare Roxas un po’ a casa tua?… il tempo che spiego la cosa ai miei genitori? Ok?

-Se vuoi posso spiegare io la situazione hai tuoi…

-No!!!!- urlò il piccoletto

Axel ci rimase un attimo scosso…

-S-scusa, non volevo… cioè è meglio che spieghi io la situazione… tu… tu non sai come sono fatti- il rosso rimase in silenzio- e poi… non li conosci nemmeno.

-Ma hai detto che tua madre è una mia fan, sarebbe tutto più facile no?- il rosso fece un sorriso a 42 denti

-Ehm… se mia madre ti vedesse… non ti farebbe più uscire di casa…- disse Sora sarcastico

Ad Axel gli si ammosciarono i capelli solo all’idea di quella situazione…

-Eh Eh sei buffo- Sora aveva il fiato affannato… si sentiva stanco… molto stanco…

-Sora… ehi Sora tutto ok??

Il brunetto si appoggiò al lavandino affianco a lui.

-No, non preoccuparti è- deglutì- solo un capogiro… meglio che torno in clas—

Sora scivolò dal suo appoggio e cadde a terra come una marionetta a cui sono stati tagliati i fili…

-Ehi! EHI!!… Riku dammi una mano!!!!

Riku uscì dal bagno… (ovviamente non aveva soddisfatto i suoi bisogni pur di origliare alla porta :P ndVale) e aiutò Axel a portare il brunetto in infermeria.

All’intervallo Roxas si piombò a trovare Sora…

-Non preoccuparti, sta ancora dormendo…- disse una voce ferma e gelida come non mai

-R-Riku- cercò di dire il biondino mentre si girava verso di lui, ma a sua grande sorpresa oltre all’albino c’era anche il rosso.

Rox era troppo agitato per emozionarsi e prese subito un aspetto serio.

-S-senti- Axel si sentì pronto a rispondere, ma il nome che pronunciò il biondino fu un altro- R-Riku

-Sì?- rispose irritato.

-Non è che mi faresti un favore…?- chiese coraggiosamente.

Riku stava per ribattere, ma Roxas fu più veloce di lui.

-V-volevo chiederti- un attimo di agitazione- i-io...

L'albino capì al volo il disagio che stava creando al biondino... in fondo non ci aveva mai parlato normalmente se non sotto minaccia per sapere qualcosa sul cugino.

Si calmò. Cambiò quasi personalità.

-Su avanti dimmi- disse disponibile ad ascoltarlo anche se sembrava distaccato a pensare ad altro- ormai siamo amici.

Rox rimase un po di stucco a sentire quelle parole da una persona che sembrava così fredda.

-Riku ha ragione- intervenne il rosso- siamo destinati a stare insieme- disse la cosa in modo scherzoso come suo solito, poi riprese un tono normale ma sempre con un sorriso in viso- dai chi si incontra così tanto spesso in un giorno se non è voluto dal destino? Vedi anche Riku è cambiato- fece guardandolo, poi rifissò il biondo- Ok sembra cemento armato ma posso assicurarti che è cambiato solo per aver detto la parola “amici”- sbuffò, l'albino non mosse ciglio- puoi fidarti di noi piccolo.

-Allora cosa volevi chiedermi?- Disse sempre con freddezza ma con egual interesse il ragazzo che era stato interpellato.

Roxas tornò alla realtà come al solito, dopo esser stato ammaliato da quella stupenda voce che lo rassicurava sempre.

-B-bè vedi...- ancora un po balbettante all'inizio, ma poi si tranquillizzò per quello che gli era stato detto dal rosso e dallo stesso Riku- io e Sora ieri non abbiamo dormito a casa nostra... e... non è che puoi far riposare Sora a casa tua mentre io do spiegazione ai miei?- lo disse in modo implorante.

“Di nuovo quegli occhi tristi, pieni di colpa... ma cosa vuoi fare da solo, piccolo?”- pensò Axel.

Roxas guardò il brunetto sulla brandina dell'infermeria, coperto da un lenzuolo bianco.

Gli accarezzò i capelli.

“Questa volta tocca a me... hai subito fin troppo cuginetto. Anche tu sei tutta la mia famiglia, fino ad ora non ho saputo difenderti... forse perché ero il più piccolo tra i due, o forse perché volevo essere semplicemente protetto da te... ma a te chi ti protegge? Non sei solo... non voglio che tu pensi questo. Ti voglio bene”

-A una condizione- ruppe i suoi pensieri l'albino.

-C-cioè?- chiese.

-Voglio sapere il perchè. Non è meglio se veniamo noi a parlare con i tuoi?- aveva sempre il suo sguardo fisso su Sora... la sua fronte imperlata di sudore... ma cosa si era fatto? Voleva saperlo.

“SE VEDO QUEI TIPI DINUOVO DIFRONTE A CASA MIA, TE LA SPACCO QUELLA FACCIA CHE TI RITROVI, SONO STATO CHIARO?!?!?!”

Al biondino tornarono in mente le minacce del padre.

-N-no vedi...- oh cavolo si stava agitando di nuovo, così li avrebbe insospettiti di sicuro- è c-che- su calma, calma- è che i miei non hanno molta confidenza con chi non conoscono- scusa che reggeva ben poco dato che ormai sapevano anche loro che la madre era una fan di Axel- i-io...- cercò di trovare una qualunque scusa ma fu il rosso a mettere fine alle sue suppliche.

-Ok, piccolo. sarà fatto^^

Entrambi i ragazzi più grandi avevano capito che c'era qualcosa che non andava ma non ebbero il modo di consultarsi che il brunetto riprese coscienza.

-Ah...- si mise una mano sulla testa- Oddio...- passò l'intero braccio sulla fronte per togliere il sudore che li si era creato.

Non aveva aperto ancora gli occhi...

Suonò la campanella di fine intervallo e Sora si tappò le orecchie.

Si sentiva confuso.

-Non preoccupatevi rimango io con lui- disse freddo l'albino.

Roxas era indeciso, avrebbe voluto stare anche lui con Sora... però in fondo non che si fidasse tanto, ma aveva notato che Riku aveva uno strano interesse per il brunetto, non sapeva descriverlo ma si sentiva sicuro di lasciare Sora nelle sue mani in quelle poche ore di lezione che rimanevano.

-Ehi...- una voce lo smosse- meglio che noi andiamo- disse tranquillo il rosso vedendo che Rox aveva capito- dai ti accompagno- disse da gentiluomo- mi concede l'onore?- fece inchinandosi e porgendo la mano al biondino.

Come al solito il piccolo arrossì, non sapeva come comportarsi e senza pensarci gli diede la mano dicendo un flebile- S-sì

Axel la bacio e al biondino si rizzarono i capelli dall'emozione.

Sembrava un invito a ballare. Come se fosse stato la sua ragazza...

Già una bella sensazione ma completamente illusoria, frutto della sua immaginazione.

Gli andava bene così. Aveva già avuto molto solo ad averlo conosciuto.

-Allora si parte- disse energico il rosso tirandosi il biondino dietro... ecco.. non esattamente con leggiadria.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Chiedo umilmente scusa a tutte le lettrici e i lettori per questo esorbitante ritardo!! çOç darò il mio meglio x continuare questa fic!!! ciau a tutti çOç

Kiss
ByVale

PS: i vostri commenti sono la mia energia x andare avanti ù.ù quindi che aspettate? XD commentate pls *_________*

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** L'INFERMERIA, CHE TRANQUILLITA'... ***


Ok come titolo del kapitolo fa un po kifo xD ma questo è il primo ke metto alla cavolo! Uahuahau xD cmq!! ecco finalmente il 12° cap di qst fic *____________* speriamo ke sarò ispirata ancora x molto ;O;

************************************
L'INFERMERIA, CHE TRANQUILLITA'...
************************************
Sora aprì gli occhioni azzurri.

Vide Riku ora seduto accanto al suo lettino... così vicino.

Cercò di parlare, ma il più grande gli posò delicatamente le dita sulle labbra.

Poi gliele accarezzò. Sempre con quello sguardo gelido e assente.

Si stava avvicinando anche col viso.

Il brunetto lì per lì si spaventò un attimo e aprì di più gli occhi dalla sorpresa, spingendo la testa nel cuscino.

Riku allora ritornò in sé e si giustificò. (con una scusa ovvio lo sappiamo tutti che intenzioni aveva eh eh ù.ù XD ndIO)

-Volevo vedere solo cosa ti era successo al collo- disse riallontanandosi e tornando in postura retta sulla sedia.

-N-non è niente di grave- disse sgarbato in brunetto coprendosi il più possibile con il lenzuolo.

-A me non sembra- rispose a tono, Riku.

-Non sono affari che ti riguardano.

-Questo è quello che credi tu...- disse questa volta un po' flebile il più grande.

“Ma che diavolo sto dicendo??”- pensò l'albino (wow questa è la prima volta che pensa O.O è una data da ricordare xD ndVale)

In quel preciso istante arrivò la dottoressa di turno all'infermeria, interrompendo il discorso tra i due.

Sora allora fece finta di non aver sentito le ultime parole di Riku, anche perchè non trovava un senso in quello che aveva detto... non avrebbe saputo come ribattere.

-Allora signorini- disse allegra la dottoressa- a giudicar dall'aspetto credo che sia tu quello da visitare ha ha ha- riferendosi al brunetto.

-V-visitare...?- disse stranito il ragazzo.

La dottoressa aveva i capelli biondo scuri, lisci e legati con una pinza dietro la testa. Aveva degli occhiali a forma rettangolari con i bordi neri e un sorrisone con un non so che alla Axel. Vestita adeguatamente con una maglietta nera coperta da un camice bianco. Sembrava simpatica. (La prima bionda simpaticaaa olèèè xD ndVale)

Erano passate già 2 ore un altro po e la scuola sarebbe finita.

-Allora!- disse energica la donna- via la camicia! Hahaha

-N-no...

-Su, su non fare il timidone che non ti mangio hahaha- cercò di aprire il primo bottone della camicia del brunetto.

Lui si alzò di scatto fermando la donna.

Sembrava spaventato.

La dottoressa vide la fasciatura sul collo del ragazzo, che sembrava protrarsi per parecchio sul suo corpo.

Sora stava seduto sul lettino con una mano sul cuore per lo spavento.

-Perdona la mia vivacità- disse la bionda con un tono serio questa volta- Riku puoi uscire un attimo?-chiese gentilmente ma sempre con serietà.

-Perchè?- la guardò male.

-Esci e basta- poi riprese il buon umore- non preoccuparti non ho strane intenzioni hahahah

Riku uscì guardandola fissa negli occhi mentre lo salutava con la mano.

Non appena chiuse la porta la dottoressa riprese la serietà di prima.

-Senti...- disse con tono preoccupato.

-S-si...?- fece Sora stringendo la camicia in dosso ancora di più.

-Fammi dare un occhiata.

***
Ecco finalmente era suonata anche l'ultima ora.

Roxas raccolse le sue e le cose di Sora.

Non aspettò nemmeno Axel e andò direttamente in infermeria.

***
-Ok allora ti faccio una promessa- fece la donna sperando di convincere il ragazzino a fidarsi di lei- voglio solo rifarti la fasciatura, tutto ciò che vedrò rimarrà qui dentro, non avvertirò ne insegnanti ne i tuoi genitori- a quella parola il brunetto si rilassò un po' e allentò la presa al cuore, un altro poco e rischiava di strapparlo via- ma tu mi devi dire cos'è successo, ok?

Sora la fissò un po' insicuro, l'aveva appena conosciuta ma sembrava una donna responsabile... però non se la sentiva di fidarsi di lei.

-Piccolo, ho lavorato in 3 diversi ospedali ho fatto l'infermiera per molto tempo, ti assicuro puoi fidarti di me. Sai a volte le persone hanno bisogno di parlare, di sfogarsi con qualcuno e dopo si sentono più libere. Ti farebbe solo bene. Fidati...- chiese implorante e sincera.

-N-non lo so... nella mia vita ho imparato a non fidarmi di nessuno...

-Evidentemente sei stato circondato da persone che non ti hanno capito.

-Già...- però sarebbe stato bello togliersi quel peso dallo stomaco, parlare di com'era trattato lui e il suo cuginetto, di quanto certa gente può essere rivoltante...

La dottoressa sospirò rassegnata, avrebbe veramente voluto aiutarlo.

-Tu...- prese la parola Sora questa volta e la donna alzò di scatto la testa, forse avrebbe potuto ancora fare qualcosa per lui.

-Io?? su dimmi- aveva di nuovo il sorrisone sul viso.

-Tu non dirai niente a nessuno... giura... né a Riku, né ai miei, né a nessuno...

-Ok.... Bè dipende da cosa c'è li sotto- disse indicando le bende sul collo- però per qualsiasi cosa non agirò senza il tuo consenso, ok? Ti consiglierò solo la cosa secondo me più giusta da fare. E poi vedrai tu, va bene? Ci stai?

-Ok, ci sto!- rispose sorridente questa volta il ragazzo.

Questo riempì molto la donna di gioia. Era così tenero.

Sora si tolse prima la camicia, poi si fece aiutare per le bende...

-Oddio...- disse la donna- ma è enorme... piccolo credo sia una cosa grave, da quando sei in queste condizioni??-chiese quasi sconvolta.

Alla reazione Sora non sapeva se aveva fatto la cosa giusta a farsi vedere, gli era preso un attimo di insicurezza... di nuovo. Aveva fatto bene a fidarsi di quella donna? E se poi avrebbe detto tutto ai suoi genitori?? Sarebbe stata la fine.

La dottoressa lesse quasi il suo pensiero tanto trasparivano le emozioni del giovane e cercò di spiegarli con calma la cosa.

-Vedi... uhm... oh ma che sbadata!!! non so nemmeno il tuo nome piccolo!!

-S-sora...

-Che bel nome che hai- disse raggiante- io mi chiamo Emi! Comunque volevo spiegarti un attimo cosa ti è successo li. Ora io non so se questo è successo a scuola o da un altra parte, ma è abbastanza grave. Vedi un livido si forma quando prendi una botta e i capillari, piccole venuzze, si rompono. Nel tuo caso... credo che si sia rotto più di un capillare... se non una vena. Fatto sta che se non ti fai vedere in un ospedale, dove sono più forniti di qui sicuramente, potresti arrecare gravi danni al tuo corpo... e potresti giocarti l'utilizzo del tuo braccio destro... ora piccolo vedo nei tuoi occhi il terrore. Questo segreto come ti ho già detto non uscirà di qui... ma se non vuoi che i tuoi lo sappiano, allora dobbiamo chiedere a Riku. Lui ha una certa influenza sulle persone. Vedrai che con lui il segreto rimarrà al sicuro. Lo conosco bene.- disse con un sorriso dolce- ma ora bando alle ciance!! ti metto una pomata e ti rifaccio la fasciatura, ok?- era proprio allegra.

-Ok- rispose Sora esterrefatto dalla vivacità di questa donna, non sapeva perchè ma stare in sua compagnia non gli dispiaceva. Si sentiva... tranquillo.

------------------------

Roxas era arrivato difronte l'infermeria dove vide l'albino cercare di vedere cosa stava succedendo da una finestra con le serrande leggermente alzate, ma senza cavarne niente di buono.

Quando il più grande si accorse di essere osservato, si mise appoggiato al muro con indifferenza.

I due si fissarono negli occhi, poi il biondino bussò alla porta.
------------------------------------------------
la dottoressa sentì bussare e quasi urlò – Mi dispiace ma sono occupata entra solo se è una cosa grave!

Il biondino entrò lo stesso, sempre osservato da Riku, e si chiuse la porta alle spalle.

La donna sentendo che si era aperta la porta si diresse verso questa, Sora era coperto da una tenda mentre si faceva fare la fasciatura.

-Ho detto solo se è urgente sennò...- la bionda si fermò stupita- uh! Assomigli tanto a Sora! Sei qui per lui?

-I-io sono suo cugino... vorrei vederlo. Per favore...- disse un po tra l'impaurito e il preoccupato.

-Roxas sei tu??- urlò il brunetto.

-Bene!! allora vieni pure di là- fece allegra

-Si, sono io- affermò calmo, poi andò dietro quella tenda bianca dove si trovava il lettino con seduto il brunetto sopra.

Rimase senza parole.

-Perchè...?- cercò di dire.

Come mai Sora stava senza fasciature, davanti a una sconosciuta? Lo sapeva anche lui i rischi che avrebbe comportato se i loro genitori fossero venuti a saperlo.

La dottoressa sempre simpatica gli chiarì tutto. Anche a Roxas gli aveva fatto una buona impressione. Era proprio simpatica. E sempre con quel sorrisone!

Finita la fasciatura disse- allora ragazzi d'accordo? Ora ne parliamo con Riku ok?

----------------------------------------------------------
Il rosso non vedendo il biondino dedusse che era andato dal cugino.

Quando arrivò davanti la porta dell'infermeria vide Riku fuori la porta, appoggiato al muro con le braccia incrociate (una posa da figo insomma XD ndVale)e con uno sguardo da “voglio prenderti a pugni”, il che non era molto piacevole.

Si avvicinò.

-Come mai fuori?

-Bho... la tipa mi ha cacciato- rispose freddo.

-Un po di rispetto insomma- disse il rosso divertito- avrà avuto i suoi motivi ahahah

-Tsk! La capisci solo tu quella.

-Eheheh anni e anni di esperienza amico- non riusciva più a smettere di ridere. Riku aveva un tale faccino imbronciato, era proprio da fotografare!- Vabbè provo ad entrare io!- si offrì volontario.

Aprì la porta di scatto e urlò -EMI SONO AX! SEI QUI??

In risposta ricevette un libro di chimica in fronte.

-FUORI DI QUIIIIIIIIIIIII!!!

Ax scappò fuori terrorizzato.

-Dio! Quando vuole sa essere proprio una belva- affermò.

-Le donne...- pensò ad alta voce l'albino con aria sprezzante.

-Ehhhhhhh le donne...- prese la parola il rosso con il suo fare poetico- non sanno far altro che rovinarti la vita- poi fece una specie di sorrisino malizioso- ma NOI - disse più marcato in modo da sottolineare bene quel NOI (plurale)- a quanto pare non ne abbiamo bisogno...- lo guardò con quegli occhietti verdi come a dire “non ho ragione? O per caso mi sto sbagliando?”sempre con quel fare ironico.

La risposta di Riku fu l'ennesima occhiata come a dire “non ti rispondo perchè so che hai ragione, ma non ho la minima intenzione di darti questa soddisfazione”.

Il rosso dopo averla decifrata sorrise.

-E bravo il mio Riku!- prendendolo sotto un braccio.

-Non ho detto niente!- si difese subito dalla presa.

-Ma l'hai pensato- rispose saggio il rosso.

-Tsè tu e questa dannata psicologia!

-Macché psicologia! Ci conosciamo da così tanto che ormai i tuoi pensieri sono come libri aperti per me uhauahauhau (risata malefica di Axy.. Riku non farti sottomettere XD ndVale)

-Non è divertente.

-Questo e quello che pensi tu- rispose a tono cercando di imitare l'inespressività dell'albino.

2 secondi dopo...

Axel scoppiò in una risata, non ce la faceva più. Si era addirittura piegato in due e si era posato con le ginocchia a terra, tenendosi stretta la pancia.

Mentre Riku ovviamente cercava di farci il meno caso possibile semplicemente piantando un piede sulla mano del rosso che stava mezzo stramazzato a terra. Ma la tecnica “soffri in silenzio” non ebbe molto successo, portò solo le risate del rosso a un livello più elevato.

Quando la porta dell'infermeria si aprì. Tutte quelle urla cessarono e tutto prese un tono di serietà.

-Riku dobbiamo parlare, entra pure- invitò la bionda.

Ax fermo la porta prima che gli si chiudesse in faccia.

-Ehi ehi e io??- la guardò smarrito- non puoi lasciarmi fuori.

Giustappunto passò Roxas di li.

-Va bene se entra anche lui- disse molto agitato, quasi quasi li tremavano le gambe... piccolo, come sarebbe stato bene se fosse stato tra le braccia di qualcuno.

-Ehi piccolo, tutto ok??- disse serio

Il biondino non rispose.

-Allora!- disse la dottoressa- dobbiamo parlarvi di alcune cose.

*******
Fine chappy xD yaaa ke ne pensate?? lo so ke non dice niente di konsistente ma un vostro kommento mi piacerebbe molto!! sennò nn scrivo + ò.ò XD

Risposte ai commenti:

Piccola_Stella_Senza_Cielo:
Grazissime x i complimenti *-* cmq cm promesso questa volta ho aggiornato abbastanza presto ù.ù spero ti sia piaciuto anke qst chappy ;O;

Sorina_SA:
Lo so ke stai male x Sora ;O; ki nn sta male x lui in sta fic? XD riguardo al tuo sora e il mio Riku... bho... scambio d'identità? o.O XD Bè spero di averti entusiasmata a dovere anke con questo cappy^*^ (si lo so proprio da rimanerci sulle spine uhahuahuhuahau xD) come mi sento cattiva ò.ò XDDD skerzo xD

Ramix:
vorrei risponderti ma spoilerei soltanto xD l'unika cosa da dire è... seguimi xD

Sashy: Ohhhhh Sashy sashy *-* l'incubo di ogni scrittrice uhauahuahua XD skerzo ovviamente ù.ù visto ke non ci ho messo mesi?? *________* sono stata brava?? *______* XD ke dir! aspetto un tuo komment anke su qst cappy xD *me si tappa le orecchie* XP

2 giugno 2008 h 4.55 a.m. (nn so se dire ke sono notturna o mattutina XDDD)

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** L'INFERMERIA 2 ***


Ragazze/i... non mi commento per questo disastroso ritardo... credo che questa fic avrà un tempo di aggiornamento spropositato... anche perchè dopo questo capitolo non ne ho già pronti altri T_T


In questo momento sono presa dalla scrittura di un'altra fic che prima mi assicurerò di finire e poi di postare xD così nn si ripererà qll ke è successo kui xD


Dedico questo capitolo a Kevin (Sorah89) U.U


kiedo umilmente perdono e vi lascio alla lettura^*^


mi raccomando RECENSITE!!!


*****************

L'INFERMERIA 2

*****************


nel frattempo il brunetto si era rivestito per bene.


Si notava solo leggermente la fasciatura sul collo ma per il resto sembrava non avesse niente di serio.


Quando si riunirono, Sora guardò Axel con uno sguardo d'intesa.


-Roxas vieni un attimo- disse il brunetto senza batter ciglio.


-O-ok- rispose incuriosito il ragazzo.


I due uscirono dall'infermeria.


La dottoressa aveva capito che c'era qualcosa che non andava.


-Bene-prese un tono serio- meglio che siano usciti, voglio parlarvi di una cosa non poco grave.


-Ok- -Ascoltiamo- dissero in contemporanea i due ragazzi.


---------------


-Roxas...sai prima ho avuto modo di parlare con Axel... e mi ha chiesto se oggi dopo scuola non ti andasse di andare da lui. Ci teneva tanto... allora?- disse il brunetto mordendosi il labbro inferiore sperando che non era così evidente che stesse dicendo una bugia.


-Davvero??- Rox si fece prendere per un attimo dall'entusiasmo, ma poi ci pensò su- Però...


-Però cosa? E' la tua occasione per passare un po di tempo con lui, no? Non preoccuparti dico tutto io a mamma e papà!- rassicurò col solito sorriso.


Al solo sentir nominare “mamma e papà” gli vennero i brividi.


-V-veramente... anch'io prima ho parlato con Riku... e lui mi aveva detto se potevi andare un attimo a casa sua, ha detto che voleva parlarti... magari è una buona occasione per rompere il ghiaccio, no? Alla fine si vede che almeno poco poco ti piace...


-Hey! Non dilaghiamo!! non mi piace affatto! Anzi mi sta pure antipatico!- divenne rosso.


Poi ci fu un attimo di silenzio in cui i due si fissarono, scrutandosi negli occhi.


-Stai mentendo- disse il biondino titubante, ma tutto d'un fiato.


-Anche tu- rispose a tono il brunetto.


Si guardarono ancora per un po negli occhi, poi il biondino si morse il labbro inferiore per trattenere una lacrima, allora Sora lo abbracciò forte e il piccolo ricambiò.


-N-non voglio che entri di nuovo là dentro- le lacrime scivolarono sul suo volto- Ti picchieranno ancora... NON VOGLIO!!-disse in un urlo strozzato nell'incavo tra il collo e la spalla del cugino dove aveva posato la testa.


Il brunetto gli accarezzò i capelli.


-Su non fare così Rox... ti voglio bene, non voglio che stai male.


Sora lo rassicurava continuamente, era una persona fantastica, il biondino lo stimava molto. Avrebbe voluto avere il suo stesso coraggio, e il suo modo di rassicurare così che anche il brunetto avrebbe potuto sfogarsi con lui... ma per non farlo preoccupare celava sempre tutto dietro un sorriso, che solo Rox sapeva distinguere quando era vero o falso... e ultimamente i sui sorrisi erano sempre falsi...


-Anch'io ti voglio bene- Si strinse di più


-Ahi!- disse Sora a riflesso condizionato per la stretta.


Roxas si staccò completamente, con gli occhi spaventati e colpevoli.


-Oddio, scusa. Ti ho fatto male? Mi dispiace tanto... torniamo dentro cosi ti siedi e ti riposi e---


Quando il biondino stava per girarsi in direzione della porta dell'infermeria, fu bloccato dalla presa del più grande, che lo fissò nuovamente, non facendoli finire la frase.


-Rox... calmati.


Dopo quelle parole il biondino accennò un piccolo sorriso e pronunciò un flebile “ok” si presero per mano e tornarono nell'infermeria.


********************

Emi cercò di spiegare ai ragazzi come stavano le cose.


-Sora ha una grave lesione interna, che va operata il prima possibile... da quello che ho capito... credo che c'entrino i genitori, ogni volta che li nominavo per poco non gli veniva un colpo... povero piccolo...


-So già cosa fare- disse sicuro Riku mentre si stava alzando- Axel mi aiuterà- fece un piccolo sorriso d'intesa che l'amico ricambiò.


La donna seguendo la scena si chiese una cosa e poi la esplicitò.


-Riku... ma non è che ti piace Sora?- fece sincera la bionda.


Il diretto interessato sgranò gli occhi, poi si riprese e disse- Ma sei matta? Oh ma che avete tutti con sta storia che mi piace quel ragazzetto?!- sentenziò nervoso stringendo i pugni.


La donna e Ax lo ignorarono e iniziarono a conversare tra loro.


-Però è proprio carino che il nostro Riku si sia preso una cotta.. non si è dato mai da fare per qualcuno che conosce da così poco- fece lei conversando col rosso.


-Si lo penso anch'io e devi vedere come si incazza quando viene scoperto- guardò con disinteresse l'albino.


Riku li stava incendiando col suo sguardo e il viso era diventato rosso per la rabbia... ma chissà se era solo per questo, mentre i due continuarono.


-Vedi tipo ora- indicò col dito Axel.


-In effetti hai ragione, però se fa così rischia di farsi scappare il suo love love spaventandolo a morte...- constatò pensierosa la bionda.


-Lo credo anch'io ma quando vuole sa diventare molto dolce e romantico, sai?


-Ooooh davvero?


Sembrava una vera scenata di glossip... povero Riku cosa si doveva sorbire.


-Si si pensa che si è portato in braccio fino in macchina il brunetto quando è successo lo scandalo in discoteca...


-Si ho letto la notizia... che roba certa gente non dovrebbe esser nemmeno in giro... l'importante è che ora i due piccoli stanno bene... ma hanno dormito da voi?- chiese interrogativa.


-Si si io con Roxy e Riku con Sora... hanno dormito nello stesso letto e non hanno fatto niente... Riku che delusione...- disse falsamente affranto.


-In effetti quando il piccolino è spaventato ti prenderebbe quella voglia di coccolarlo a morte...- disse sognante lei poi gli venne un lampo per la testa- ma perchè tu hai fatto qualcosa col biondino?- fece con occhi sgranati, rivolgendosi al Rosso.


-No no non voglio che pensi male.. però io almeno lui me lo sono “coccolato a morte” era spaventatissimo...- disse calmo.


-Anche tu sei molto dolce sai Ax?


-Certo mica ho intenzione di farmelo scappare come fa una certa persona- sentenziò- e poi io non nego le cose evidenti al mio migliore amico- disse come se stesse parlando del tempo.


-In effetti Riku si sta comportando male nei tuoi confronti... già già, non si fa così!- fece lei comprensiva.


Riku si schiarì la voce per attirare l'attenzione su di se e con tono ironico ma chiaramente innervosito dal “siparietto” che i due avevano allestito disse- volete anche un thè caldo per poter allietare la vostra chiacchierata?- fece con un sopracciglio alzato per l'irritazione e gesticolando con le mani.


Quando il rosso stava per aprir bocca Riku intervenne immediatamente puntandogli il dito contro- non t'azzardare!- ordinò minaccioso, ci mancasse solo che dovesse pure offrirgli un thè! Axel sarebbe stato capace di accettare.


Tutta quell'atmosfera, irritante per l'albino, e alquanto comica per gli altri due, si volatilizzò nel momento in cui si aprì la porta ed entrarono i due ragazzini.


***********************


Si tenevano per mano come a darsi reciprocamente forza, poi Sora prese la parola.


-Noi andiamo a casa insieme...- disse flebile con gli occhi bassi, facendo capire ai due ragazzi che non se ne faceva niente per i favori chiesti prima (ad Axel di accompagnare Rox e a Riku di accompagnare Sora).


-Emi, ti ringrazio tanto per oggi mi sento già meglio- sorrise dolce il brunetto- bhe buona giornata a tutti- questa volta sorrise falsamente.


-Ciao..- fece flebile anche Rox.


Riku sentì come un moto dentro di sé, che all'amico non scappò.


L'albino uscì dall'infermeria.


-Mi sa che mi tocca stargli dietro...-fece fintamente irritato con quell'aria da figo.


La donna gli sorrise- Come sempre dopotutto!- poi senza riflettere disse- quei ragazzini sono davvero adorabili... sia dannato quello stronzo del mio ex che non mi ha permesso di avere bambino perchè “non si sentiva pronto”... la solita scusa che trovano gli uomini per non aver responsabilità per lasciare una donna...


Axel l'abbracciò e gli disse- Ma non tutti sono così!- poi si allontanò per inquadrarla meglio...- una gnocca come te non può certo rimanere single!- affermò sicuro.


Lei gli diede una pacca su un braccio- sei il solito...-fece scherzosa.


Axel sorrise di rimando poi si precipitò a dire-Bene è ora che io vada, non vorrei mai perdermi lo spettacolo di Riku che picchia la prima persona che gli capita davanti... non potrei mai perdonarmi di essermi perso un occasione per fargli una ramanzina!- fece divertito tirando fuori la linguetta in una smorfia buffa e furba. Mentre si metteva il cappotto rispostò il discorso sui binari della donna- e comunque i due ragazzini sono stati adottati... da quello che hai detto non credo dureranno a lungo in quella famiglia... tieniti pronta a diventare una neo-mamma- gli fece l'occhiolino, dopodichè diede un bacio sulla guancia alla bionda- a presto sorellona!!!


-Ciao fratellino pestifero! Non farmi esaurire Riku mi raccomando!!!!!- urlò mentre il rosso stava già correndo per il corridoio della scuola, facendo un cenno con la mano in segno di aver ricevuto il messaggio.


“Due bambini... sarebbe bellissimo.” la donna iniziò a pensare seriamente alle parole del fratello.


----------------------------------------------------------

27/11/07 h.2.56 a.m.



Risposte ai commenti:


yoko_kage13: Ehm... per il primo bacio tra sora e riku mi sa ke bisognerà aspettare ankora un po :P

cmq si mi sa ke sarà abbastanza lunghissima qst fic XDDD ma ce la faròòòò +.+


Sashy: mi dispiace che ti abbia fatto un po impressione ma era giusto per cadere nel dettaglio xD sono una precisa io U.U cmq lieta che il cap sia stato di tuo gradimento =)


Piccola_Stella_Senza_Cielo: ihihi dai ke Riku inizia a reagire U.U non ti deluderò +.+ felice ke ti sia piaciuto il chappy *.*


Jack: grazie mille x i complimenti ç///////ç spero ke kontinuerà a piacerti qst fic =) nonostante i miei inammissibili ritardi negli aggiornamenti... ç*ç


Andromeda: uhm... Riku ke ride... aspetta un attimo...*ci pensa* uahauhuahauahuhauhauahuahauhauhauahuahauhauahuahuahua la vedo abbastanza dura per il momento! XD ma non mankerà lo prometto ù.ù grazie mille!^*^


Flame Drago del Fuoco: eeeh come vorrei tirare giù una bella lemon ;O; il punto è ke non voglio affrettare i tempi e rovinare il rakkonto kuindi mi da ke ci sarà un po da aspettare x qll xDD grazie *////////*


Sorina_SA: nuuuuu trankuilla Soruccia!! Emi è pacifika *_* grazie x il kommentoooo!! *//////*


Sapphire93: chiedo umilmente perdonoooooooooooooooooooooooooo T____T lo so sarei da pikkiare ç__ç non so kome procederà qst fic ç__ç cioè procederà ma mi sa kon un bel po di lentezza T_T anke se ora un po mi son ripresa ç*ç spero ke kontinuerai a seguirmi ç*ç e grazie x il kommento!! tau *_*


Il_Trio_Infernale: lo soooo >*< Ma roxy è così pucciosamente insikuro ç*ç ha paura di parlare kon ki non konosce... deve prendere prima confidenza.... U___U *me pensa perverso* xDD grazie x la recensione^*^




Ragazzeeeeeeeeeeeee aspetto i vostri commenti ke mi danno carikaaaaaaa!! va bene anke una faccina tipo “ò.ò o.ò O_O -.-”ù.ù :Q___ *//////* ecc ecc.. xD” ma fatemi sentire ke ci sieteeee ç*ç


con tanto love love

ByVale :**

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** COMPLICITA' ***


 

Ciau a tuttiii^-^

per vostra gioia (spero xD) son stata molto ispirata in questi giorni e questo ne è il risultato xD

spero che non deluda nessuno >_<

Dedico questo capitolo a tutte le persone che hanno commentato *-*

**ringraziamenti a fine cappy**


*************

COMPLICITA'

*************


I due ragazzini camminavano tesi per la via di casa...


Si erano lasciati la mano per via dei troppi sguardi su di loro.


Più si avvicinavano più l'ansia si insinuava in loro... quando furono davanti al cancello Sora deglutì


-Senti Rox...


-No... vengo con te...- disse impaurito ma deciso il cuginetto.


Sora strinse i denti... sapeva che quella volta non avrebbe potuto contrastare Rox ma non per questo non l'avrebbe protetto! Quello stronzo non avrebbe dovuto alzare un dito verso di lui... avevano fatto un patto...


Passarono il cancello per poi ritrovarsi davanti la porta di casa.


Si ripresero per mano e Sora suonò dato che si trovava a destra dove stava il campanello.


Sentirono i passi pesanti del padre avvicinarsi e il passo ritmato della madre, sicuramente stava su un tacco 12 o sarebbe corsa anche lei per prenderli a sberle.


Nel momento in cui la porta si aprì violentemente i due ragazzini si sentirono afferrare, Sora per la vita e Roxas per le spalle. Non era una presa violenta...



-STUPIDI RAGAZZIN--- il padre si bloccò all'istante.


-Salve- disse una voce misteriosa alquanto tranquilla -'Giorno- fece un'altra altra voce con una nota di irritazione.


Erano Axel e Riku... i ragazzi li avevano seguiti e Ro e So non se n'erano accorti tanto erano presi dall'ansia!!! Cavolo questa non ci voleva!! Il padre era stato chiaro, non voleva vederli davanti casa... oddio oddio ora cosa sarebbe successo??

Sora era entrato in crisi e Riku se ne accorse perchè iniziò lievemente a tremare... lievemente perchè stava opprimendo l'istinto del corpo di cadere a terra e proteggersi con le mani il volto che sicuramente avrebbe riportato qualche livido anche solo per uno schiaffo di quell'essere davanti a loro.


L'albino lo strinse più a sé, in parte per sorreggerlo e in parte... perchè voleva. Punto. Non c'erano altri motivi!


Il brunetto si sentì rassicurato da quel braccio che praticamente lo sosteneva e istintivamente mise una mano su quella del più grande, senza pensarci.


Il ragazzo lasciò fare, non cambiò espressione ma internamente era molto... felice! Decisamente era la parola giusta.


Rox appena si sentì passare un braccio intorno alle spalle e la voce di Axel dietro lui, senza nemmeno girarsi per constatare effettivamente se se l'era solo immaginato, mise la sua mano dietro la possente schiena del rosso stringendogli disperatamente la maglietta per alleviare la tensione che in quel momento lo stava attanagliando.


A quel punto arrivò anche la madre davanti alla porta e si perse subito nello sguardo di Axel che l'aveva guardata per tipo un nano secondo.


-Scusate l'invasione...- fece sempre fintamente tranquillo il rosso- ma avremmo bisogno di parlarvi... per quello che è successo l'altra sera e----


-Prego accomodatevi ragazzi!!!- interruppe entusiasta la moglie.


Anche l'uomo si mise all'istante la maschera da bravo padre-Sì, accomodatevi così magari vi offriamo qualcosa- fece gentile -infatti prima non ci vedevo più (dalla rabbia) per il fatto che i nostri figlioli non erano tornati a casa... non sapete che preoccupazione- fece per giustificare il comportamento avuto non appena aveva spalancato la porta- meno male che state bene- diede una carezza ai volti dei due “figlioli” come li aveva chiamati lui.


I due ragazzini trattennero il respiro a quel contatto.


Entrarono e si fiondarono in cucina a preparare il pranzo com'era sempre stato, mentre Axel e Riku si sedettero a tavola con i presunti genitori dei due piccoli.


Come sempre a prendere la parola fu il rosso, far parlare Riku non credeva sarebbe stata una buona idea... non sapeva ragionare razionalmente quando si trattava di qualcuno che gli piaceva, anche se lui si ostinava ancora a non accettarlo.


-Bene... volevamo farvi il piano della situazione e soprattutto scusarci per non aver portato a casa i ragazzi ieri notte. Credo che abbiate visto le notizie sulla stampa... siamo continuamente pedinati dai paparazzi... nessuno sa dove abitiamo e pertanto se avessimo accompagnato i ragazzi o telefonato qua ci avrebbero intercettati...- poi sbattè le palpebre come se si fosse ricordato qualcosa- Oh! Scusate la scortesia, non ci siamo presentati!


Certo che quando voleva Axel sapeva fingere alla grande, ci sapeva fare con le parole, pensava Riku.


-Sono Axel Niagara- strinse la mano prima al padre, poi alla madre che lo guardò estasiata.


Riku non si era mosso... era parte del suo fascino fare il lugubre, non aveva alcuna intenzione di fare il gentile davanti a quella gente.


-E lui è Riku Hidari- fece il rosso mettendogli una mano sulla spalla.


-Ohh vi conosciamo ragazzi! Di fama ovvio- prese a parlare subito la donna, poi arrossì- Axel ho letto tutti i tuoi libri sono fantastici- non ci stava più dall'emozione.


Il ragazzo prese la mano della donna -La ringrazio tantissimo del complimento signora ne sono davvero onorato- e sorrise.


-E tu invece sei il famoso modello. Complimenti anche a te per la tua ottima carriera, non capita tutti i giorni di aver ospiti cosi a casa ahahahah- parlò il padre questa volta.


Riku strinse i denti... doveva farlo... doveva farlo per Sora!


L' albino accennò un sorriso -Grazie mille, siete davvero troppo gentili- fece con un tono di voce controllata... forse gentile?


Axel rimase stupito da quell'uscita, Riku che si prendeva la briga di fingere?


Se la segnò mentalmente, avrebbero dovuto festeggiare ogni anno quell'evento, anzi sarebbe dovuta diventare una festa nazionale!


-Vedete signori- continuò l'albino- i giornalisti ci stanno addosso e noi dobbiamo chiedervi se i vostri figli possono stare da noi una settima o più... dipende dalla situazione- il padre stava per aprire bocca- comprendo il fatto che non ci conoscete personalmente tanto da affidarceli, ma non ve lo chiederei se non fosse strettamente necessario- fece uno sguardo di supplica.


Axel non ci credeva... se non avesse portato la maschera da gentleman in quel momento avrebbe di sicuro spalancato la bocca.


Decisamente la festa nazionale sarebbe diventata un ponte di sette giorni per festeggiare quell'avvenire, pensò il rosso.


Prese la parola l'uomo, non sembrava molto convinto...


-Bhe... diciamo che si può fare, ma dovete darci tempo... i nostri figli hanno degli impegni e lavoretti vari---


-Un altro problema è questo... i ragazzini devono lasciare il loro, o i loro lavori e/o impegni, rimborseremo noi le spese ma non devono assolutamente essere rintracciabili- interruppe il rosso- e la cosa è abbastanza urgente, non possiamo aspettare altro tempo... voi ci capite vero?- fece guardando prima l'uomo e poi la donna che in un impeto di adrenalina dato dallo sguardo di Axel disse- OK!- alzandosi e battendo una mano sul tavolo- faremo il possibile per voi, se avete bisogno d'altro chiedeteci pure noi saremo qui- fece gentile la donna.


-Sicuramente! Grazie per la comprensione mia bella signora!- ricambiò Axel compiaciuto.


Il rosso voltò il suo sguardo su Riku in segno di vittoria e questo gli diede varie occhiate.


Ormai si sapevano capire anche solo attraverso gli sguardi, stavano comunicando.


Ax: “Che mito che sono!! eh??”


Ri: “Ruffiano...”


Ax: “Mi ringrazierai molto presto... l'ho fatto anche per te”- occhiolino.


Ri: “Dio come stai fissato...”- sposta lo sguardo da un altra parte.


Ax: “1 a 0 per me uhuahauah”


********************


Intanto in cucina...


-Sora stai tranquillo, faccio io!- il biondino continuava a preoccuparsi.


-Dai Ro... ce la faccio anche da solo!! tu non sai fare gli spaghetti di riso!!


-Mi dici tu come fare... continui a fare smorfie di dolore...- abbassò lo sguardo.


-Ooooh insomma!! Ti preoccupi troppo!! Dai 2 minuti e ho finito, sopravviverò! Te lo prometto!- fece sorridente il brunetto.


Il cuginetto si morse il labbro e disse flebile -ok...- e dato che era quasi pronto, iniziò a munirsi di tovaglia e piatti- vado a preparare la tavola- e andò in camera da pranzo dove si eran seduti i suoi genitori e gli ospiti.


*********************


Axel vide arrivare il biondino vicino a tavola e lo stava per salutare, ma si fermò immediatamente vedendo il suo sguardo di ghiaccio e ogni tanto deglutire mentre metteva la tovaglia.


Sembrava una bambola senza vita che si muoveva per il solo piacere del burattinaio che la comandava.


Ma prima di andare fu bloccato dalla voce del padre.


-Roxas? Non si salutano gli ospiti?- il biondino si irrigidì e poi si rigirò verso il tavolo- sono anche tuoi amici, no?- fece comprensivo il padre, era solo un falso.


-Ah... si. Ciao- fece verso i due ragazzi e poi tornò in cucina.


Ah, si, ciao? Ma che razza di saluto è?- si chiese interrogativo il rosso mentre parlava tra sé e sè- cioè avrei capito se avesse avuto un po di imbarazzo... ma... quello sguardo... era teso... può essere che avesse paura?- si chiese pensandoci su... poi si rispose (ke sofistikato il cervello di Ax XD ndVale) – Si può essere... lo voglio portare fuori da qua... voglio conoscerlo per com'è nella vita al di fuori della scuola e dei lavori che fa... mi sento tipo il suo protettore quando lo vedo giù... ecco mi sento una specie di 'mamma orsa' - rise a questa sua stupida affermazione- bhe inizio ad aver fame...”


I pensieri di Axel vennero riscossi dalla voce del padre- Vado a vedere come se la cavano in cucina, arrivo subito- l'uomo si alzò da tavola e fece un lieve inchino, scomparendo poi dalla porta che portava alla cucina.


*******************


L'uomo entrò mentre i due ragazzini avevano appena finito di fare i piatti. Entrambi si bloccarono.


-Roxas porta i piatti di la e rimanici- ordinò.


Il biondino guardò per un attimo Sora.


-Allora?- continuò duro il padre.


Prese quattro piatti e uscì dalla cucina con addosso una terribile sensazione... ma d'altronde non poteva far del male a Sora dato che c'erano ospiti a casa.


Questo lo rincuorò.


----------------------------------


-Passerete qualche giorno da quei ragazzi- spiegò duro l'uomo- tu... voi... ricordatevi che tornerete in questa casa, perciò qualunque cosa vi possa scappare di bocca la pagherete... entrambi- continuò crudo, Sora continuava a stare immobile per la paura- Riku, il modello- a quel nome il brunetto si irrigidì di più se era possibile- è ricco sfondato... sottraili tutto quello che puoi e, se non lo farai, sai cosa spetterà a te e il tuo cuginetto, sono stato chiaro?


-I-io...- cercò di prendere quel poco di autocontrollo per mettere insieme una frase senza balbettare- Non posso farl---


L'uomo lo prese per il braccio fasciato e se lo avvicinò per guardarlo negli occhi doloranti.


-Non opporti... perchè non hai altra scelta- gli sputò quelle parole come se fossero veleno- porta gli altri piatti di là e vedi di non aver quella faccia da lapide- lasciò la presa e tornò in sala da pranzo.


Sora si asciugò le lacrime e prese i due piatti rimanenti seguendo poi il padre.


******************************


I ragazzi videro arrivare nuovamente il biondino, con quattro piatti fumanti di spaghetti di riso con verdure. Sora era un ottimo cuoco.


Due li mise davanti agli ospiti, e due ai posti della madre e del padre.


Dopo di che si sedette a capotavola vicino ad Axel e la madre, stando fermo, immobile.


“Cavolo piccolo ma che hai? Sto impazzendo- Axel chiuse a pugno le mani che aveva sul tavolo- Sembri un altra persona... non sei tu in questo momento... voglio che arrossisci e sorridi come fai sempre... Dio voglio sapere che ti hanno fatto per toglierti tutta questa voglia di vivere...”


Dopo poco arrivò anche il padre -Eccoci! Abbiam avuto qualche incidente in cucina, Sora si è scottato ma sta arrivando- disse abbastanza forte così che potesse sentire anche il brunetto.


Infatti da li a poco era arrivato anche lui porgendo un piatto davanti a Roxas e l'altro all'altro capo della tavola dove si sarebbe seduto lui. Aveva il viso arrossato dal pianto.


-Hey, tutto ok?- chiese Riku con tono... dolce?


“Neppure Riku è in sé.... nemmeno Sora!! Sta casa è stregata! - continuò a pensare Ax- cioè... Riku che finge, supplica e fa il dolce... no decisamente non è in lui...”


-S-sì... è... è solo una scottatura, spero che gli spaghetti ti piacciano- fece gentile ma distaccato, ciò fece capire all'albino che non desiderava una risposta.


Il rosso cercò di intravedere lo sguardo del biondino, ma niente. Aveva lo sguardo chino sul piatto.


-Davvero ottimo questo piatto! Complimenti ragazzi!- fece il rosso.


I due sorrisero per il complimento, ma non risposero.


Poi i genitori iniziarono a conversare con i due ospiti e spiegarono la situazione ai ragazzi, che al contrario di quello che si aspettavano Axel e Riku, non batterono ciglio e accettarono la cosa con un semplice “ok”.

-----------------------------------------


Finito il pranzo i ragazzini sparecchiarono e lavarono i piatti, dopo di che salirono le scale per andare nella loro “camera” a fare una piccola valigia con dei cambi di vestiti di cui avrebbero avuto bisogno in quei giorni.


Mentre il padre disse all'albino e al rosso.


-Vi permetto di fare questo proprio perchè è necessario, ma vorrei che almeno uno dei miei figli venisse a casa ogni 3 giorni al massimo- disse con voce gentile ma abbastanza dura.


-Sarà fatto- rispose il rosso sempre sorridendo. “Ma non mi staccherò da Rox un solo minuto” concluse la frase tra sé e sé.


************************


In camera di So e Rox...


-Cosa ti ha detto in cucina?- fece subito indagatore il biondino, mentre metteva le sue cose nella valigia.


Sora sapeva che era inutile mentire quindi disse schietto ma triste -Di rubare quanto più posso dal portafoglio di Riku...


-E... e tu lo farai...?- chiese il piccolo titubante.


-Devo... mi odierà per questo... passerò per uno dei tanti ladruncoli e mi caccerà via dalla sua vita... non che ci vada molto d'accordo... ma è il primo insieme ad Axel che... non so... ci aiutano senza chiedere niente in cambio...


Rox capì perfettamente e sorrise -Perchè loro ora sono nostri amici.


-Già... amici... in questi giorni stammi lontano... lega con Axel più che puoi... non voglio rovinare la tua amicizia con lui... perchè io la rovinerò sicuramente con Riku... non è stupido si accorgerà che lo sto derubando...


-E... se noi li dicessimo tutto...? Magari capirebbero e ci darebbero i soldi...


-Rox... ti prego non fare sciocchezze... se loro li denunciano, noi siamo morti... e non potremo evitarli a vita... perchè se non saranno loro di persona verrà qualcun altro per loro conto a pestarci... io farò di tutto perchè non ti venga fatto del male Rox... questa situazione è solo colpa mia... non voglio che anche tu ne paghi le conseguenze...


-aaaah!!! smettila! Non è colpa tua!! che colpa c'è a volere una famiglia?!- disse con un accenno di rabbia il biondino, poi abbracciò il cugino- non rovinerai niente con Riku... se non è stupido come dici... capirà- era la prima volta che Roxas prendeva quel tono... rassicurante.


Sora sorrise e ricambiò l'abbraccio.


-Dai finiamo di fare questa valigia!


-OK!- ricambiò il più piccolo.


-Ah... prendi anche quelli- chiese il brunetto gentilmente.


-Ma non sono troppo forti...?


-Non mi reggo in piedi senza... almeno un po di dolore passa...- sorrise triste.


-Va bene...- fece sconcertato il biondino.


****************


Quando scesero con la valigia i due trovarono solo Riku all'entrata di casa.


Appena questo li vide si avvicinò e da gentiluomo prese la valigia -Axel è fuori che ci aspetta- disse per tranquillizzarli.


Sora continuava a pensare che era strano... gentile... e subito dopo pensava a come lo avrebbe deluso... che strazio per il brunetto.


Prima di uscire però, il padre ribadì -Mi raccomando vi voglio vedere ogni tre giorni!


I due annuirono e arrivarono davanti l'auto di Axel.


Il rosso uscì dall'auto per aprire la portiera al biondino, che aveva fatto il giro, e Riku aprì la portiera al brunetto, posandoli accanto la valigia, così sarebbe stato più comodo prenderla all'uscita.


“Non mi riconosco più...”- pensò Riku, poi guardò nello specchietto retrovisore e fissò le due iridi azzurre del brunetto, che scostò subito lo sguardo e arrossì per essersi fatto beccare così furtivamente dalle due gemme verdi dell'altro- “ Però adesso sto molto meglio... domani sarà una giornata molto stancante mi sa... meglio che riposino un po' ”


******************


Arrivati a casa i due ragazzini iniziarono a farsi prendere dall'entusiasmo, cosa che fece molto piacere ai due più grandi.


Riku posò la valigia davanti alla sua camera.


-Facciamo così!- disse scherzosamente il rosso, rivolto ai due cuccioli- per non farvi litigare per la valigia, mettere le vostre cose nei nostri armadi- poi guardò il biondino- Rox mettile pure nel mio- fece l'occhiolino facendo arrossire il biondino, e sottintendendo a Sora di mettere le sue cose nell'armadio di Riku -ritrovo tra 10 minuti intorno al tavolo!!- disse da bravo capogruppo boyscout.


I due annuirono e iniziarono a trafficare con i vestiti, finalmente stavano sorridendo!


Parlavano e avevano tutta l'aria di divertirsi, come dei bambini entusiasti di andare in gita scolastica pur di non far lezione! Nel loro caso... pur di non tornare in quella casa...


Axel chiamò in disparte Riku e andarono sul balcone.


Stetterò un po in silenzio poi il rosso disse schietto -Inventato tutto sul momento?- riferendosi alle richieste.


-Mi sembra che tu non abbia fatto diversamente- sorrise furbo.


-Sì- confermò il rosso- ma io sono io... e tu sei TU! Cioè... wow non me lo sarei mai aspettato, congratulazioni Ri! Vedi di conquistartelo in questi giorni senza farlo arrabbiare- riferendosi al brunetto.


Riku non rispose...


“2 a 0 per me eh eh eh”- fece Ax mentalmente.


-Secondo te, cosa gli avrà detto quello quando è andato in cucina?- sempre riferendosi a Sora.


-Non lo so... ma di sicuro avrà detto qualcosa... dobbiam stare attenti ai loro comportamenti, se faranno qualcosa che loro non farebbero... non dobbiamo prendercela.


-Si, lo so. Questo era sottinteso- prese una boccata d'aria- ma noi praticamente non li conosciamo, come facciamo a sapere se certe cose le farebbero o meno?- chiese giustamente Riku.


-Feeling- fu l'unica risposta del Rosso.


-Che?- infatti Riku non la capì. ( XDD ndVale)


-Dai ma non vedi come andiamo d'accordo con quei due ragazzini? Te ne accorgi subito se mentono o meno, ci siam mai trovati a far tutto questo per degli amici?


-Noi non abbiamo amici, solo gente che si vuole vantare di esserlo- rispose a tono.


-Ti sembra che So e Rox sbandierino a tutta la scuola di conoscerci? Non credi che per un attimo anche tu hai sperato di avvicinare Sora con la tua fama di modello?- disse con un tono che non ammetteva repliche.


-E' vero.- sentenziò, preso in fallo dal rosso.


Al rosso stava cadendo la mandibola , tanto la bocca si era spalancata. L'aveva ammesso... Riku l'aveva ammesso!!


Stava per dire qualcosa, ma Riku lo batté sul tempo.


-No, basta.- disse con uno sguardo gelido- non significa niente, non mi piace quel ragazzino! Punto.


E destino volle che proprio in quel momento...


-S-scusate...- la voce del brunetto irruppe timida e i due si girarono- noi abbiamo finito...- tirò a forza uno specie di sorriso.

***********************


4/12/08 h16.24


Risposte ai commenti^*^


reader: bhe si diciam ke mi sono ripresa, contenta che continui a seguirmi.


Soruccio: noooo tutto pur di non ricevere un calcio rotante di Chuck Norris (nn so se si scrive kosi) xDD cmq per il momento mi sto dando da fare per questa fic U_U aspetto con ansia un tuo prossimo commento *-*


KairiChanRules: awww grazie x i complimenti e x la recensione *////* contenta ke ti piacciano i dua cucciolotti si KH *O* ora che vedi l'aggiornamento mi raccomando urla + dell'altra volta ke ti voglio sentire fino a qua uahauhauah xD a parte gli skerzi^^ grazie mille per il tuo commento ^____^ ne aspetto un altro x qst capitolo eh! U_U sennò piango ç*ç xD


kiaaxel18: waaaa grazie a te per x il commentooo *_____* Riku imbronciato 4ever xD


SoRifan: uuuuuh *_______* invece la tua recensione mi ha dato molta carica!!! e sono in attesa di un altra per qst cap U_U cmq per tua gioia sappi ke mi son seppellita dalla vergogna xDD ciauuu */////*


Fly89: eeeh non tutto accade per caso U_U il destino ha voluto condurti a me così ke il tuo commento mi desse la forza di kontinuare *-* uahauhauha ok sono pazza xD ma mooolto felice ke tu abbia recensito^^ questo cap ne è il risultato spero ti piaccia =) tau *-*


Andromeda: bene! Dal momento ke mi sono affezionata ai tuoi commenti... mi aspetto il tuo parere anke su qst cap U_U uahuahauh si son kapace di ridere da sola x come Ax sa prendere Riku xDD “Le favolose avventure di Tizio, Caio e Sempronio possono essere tue al prezzo straordinario di... 99.90” xDDD cmq ti ringrazio molto per la tua recensione^^


Il_Trio_Infernale: e io spero ke tu recensiska altrettanto in fretta!!! XDDD grazie mille anke a te x il kommento^^ e... vedi ke i 2 scriccioli si salveranno... forse U_U

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** ESITAZIONI E CHIARIMENTI ***


 

LEGGETE:


Si dovete leggere almeno questo piccolo spazio perchè ci tengo davvero! Per questo capitolo (e per i prossimi ke verranno) dovrete ringraziare la mia beta, YOKO_KAGE13 perchè lei mi ha aiutato a rendere di più la storia e di certo si nota dove scrivo io e dove scrive lei^^ è riuscita a farmi assaporare la mia stessa fic e per questo, questo capitolo mi sta particolarmente a cuore^^ e lo dedico a lei e a tutte le persone che recensiscono*-*

Grazie di tutto Yokoooooo!!!!


***Risposte ai commenti alla fine***




****************************

ESITAZIONI E CHIARIMENTI

****************************



Aveva sentito quelle ultime parole...


Sora strinse forte le mani l'una contro l'altra, lasciando che un sospiro tremulo che aveva trattenuto senza rendersene conto, uscisse, bruciandogli i polmoni.


Il cuore gli batteva all'impazzata e la testa faceva male.


Non si era mai sentito peggio nonostante tutte le esperienze subite...e questa volta aveva paura di subire ferite più gravi di quelle che gli marchiavano il corpo...


“Vorrei piangere- pensò il brunetto- ma perchè ci sono rimasto così male...? Dai cavolo non avevo possibilità con lui... tutto questo lo stanno facendo solo perchè gli facciamo pena... o forse...- rivolse un secondo lo sguardo verso il rosso, poi su Roxas accanto a lui- spero che sia come penso...”- questa volta gli uscì un sorrisetto fine ma vero.


sperava di non aver sbagliato, che per una volta la fortuna rivolgesse loro un sorriso, seppur timido e nascosto in un'ombra.

...speranza...

era strano vedere che ne aveva ancora tanta, almeno abbastanza da immaginare un futuro.


-Arriviamo- la voce tagliente dell'albino fece scendere il silenzio.


-Ok... noi andiamo a sederci- So prese per mano Rox e lo riportò dentro.


Appena i due uscirono, Riku si poggiò con i gomiti sulla ringhiera del balcone e si prese la testa tra le mani.


Strinse i denti, maledicendosi una volta di più.

Ma che aveva mai fatto di male?

Avrebbe voluto uccidersi con le sue stesse mani.


“Cazzo... mi ha sentito... e ora come faccio? Certo non posso smentire, però sembra ci sia rimasto davvero male... io non volevo... è tutta colpa di Ax dannazione!!!”- rivolse uno sguardo triste verso Ax.


Lui gli posò un mano sulla spalla e gli si avvicinò all'orecchio- Se ti senti in colpa vuol dire che ti piace- disse serio e un po' colpevole, sicuramente Riku l'aveva detto semplicemente per non dargli ragione... ne era sicuro al 100%- ti consiglio in qualche modo di chiedergli scusa... al più presto...- poi gli diede due pacche- Torniam dentro va-


Riku tremò sotto il tocco dell'amico, ora consapevole della gravità della situazione, come uscito da uno stato di trance che teneva lontano il rimpianto per le sue stupide parole.


Sospirò esasperato, abbassando gli occhi.

In così poco tempo parevano cambiate così tante cose...


Strinse i pugni, ricercando in sè quel sangue freddo di cui andava così fiero.


Si scambiarono un sorriso d'incoraggiamento e si avviarono dentro.


I due ragazzini erano già seduti sui cuscinetti, davanti il tavolo (quei tavoli bassi bassi, dove si mangia in ginocchio o a gambe conserte^^ n.d.Vale).


I ragazzi si sedettero difronte a loro.


Rox guardava negli occhi Ax e Ax si godeva il colorito rosso che era uscito sul viso del piccolo.


Era adorabile, pensava(il rosso).


Invece Sora teneva lo sguardo basso... non riusciva a sostenere lo sguardo di Riku.


“Dai cazzo ho detto ''ragazzino'' mica il suo nome! Potrei fare finta di niente... magari penserà che mi riferivo a un altra persona...- guardò il brunetto, non aveva ancora alzato lo sguardo, poi lo alzò un attimo e questa volta fu Riku a evitarlo- Cazzo... e con questo gli ho fatto capire che parlavo di lui... sono io che non riesco a guardarlo... cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo mi piace... oh cazzo... no questo non lo dovevo pensare... è tutta influenza di Axel!! ci sono tantissimi e inimitabili motivi per cui non potrebbe piacermi:


1. è un maschio


2. lo conosco da due giorni


3. ...


ci sono sicuramente tantissime altre ragioni...- non sembrava affatto convinto- ci devono essere per forza!!!”


Iniziò ad andare in panico.


“Ok... calma... pensiamoci un po'... non è detto che mi piaccia, devo cercare di capirlo... in effetti non mi è mai piaciuto nessuno in vita mia e tanto meno mi sono innamorato mpfh... figuriamoci...-----”


Riku fu riportato alla realtà e scosso dai suoi pensieri dalla voce del rosso, che aveva attirato su se gli sguardi di entrambi i piccoli... anche quello di Sora...


Questa cosa diede un lieve fastidio all'albino... ma come al solito non ci dava peso.


-Credo sia abbastanza chiaro quello che vi hanno detto i vostri...- un attimo di esitazione dal parte del rosso... cosa avrebbe dovuto dire? “genitori”? Quelli erano mostri, non avevano il diritto di esser chiamati così- ...zii... questa settimana non lavorerete, meglio non essere rintracciabili- erano tutti in silenzio ad ascoltarlo, Riku ogni tanto guardava di sottecchi Sora, che non faceva una piega, non si girava più verso lui... che fastidio...- però tra noi dobbiamo esserlo... quindi... ci dareste i vostri numeri?- chiese con la solita gentilezza.


-Numeri?- chiese il brunetto.


-Si... non avete un cellulare?- fece il rosso alzando un sopracciglio.


Dallo sguardo dei due piccoli ne concluse la risposta: no.


-Ok... non c'è problema!- riprese Ax- vorrà dire che andiamo a fare un po di shopping!- disse energicamente tirandosi in piedi.


Gli altri lo guardarono smarriti, Riku compreso, che per il momento aveva altri pensieri per la testa, ma il rosso non demorse.


-Su, su! Che avete ragazzi?! In piedi!! Cambiamoci le divise e si parte per il centro!!- ancora nessuno si mosse- il primo che si cambia avrà una caramella come ricompensa?- disse con un sopracciglio alzato, interrogativo più con se stesso che agli altri sperando che l'imput della caramella facesse esaltare la folla.


Qualcuno si mosse.


Axel lo sapeva! Come si poteva rinunciare a una caramella?? Si diede del genio almeno 10 volte prima di focalizzare la persona in movimento.

---------------------------------------------------------


“Una caramella...- pensò deluso il biondino, ma un attimo dopo si riprese- una caramella di Axel!”- bhe questo dava molta importanza alla cosa.


Impacciato, lasciò che la sua mente vagasse.

Le mani del rosso che sfioravano accidentalmente le sue mentre gli consegnava il premio, il suo sorriso un poco malizioso...

La cosa cominciava a piacergli.

Si schiarì la voce, attento a non lasciar sfuggire niente dei suoi pensieri.


Qualunque cosa riguardasse il rosso assumeva un valore inestimabile per il piccolo.


Stancamente e fintamente annoiato, tirò il sedere all'indietro, nel tentativo di alzarsi.


-Non mi va più di stare seduto.. mi vado a cambiare- disse deciso ma con un velo di imbarazzo, sentendo solo la sua voce nel silenzio.


Non era mai stato un tipo pronto all'iniziativa, lo doveva ammettere, ma neanche così impersonale da rimanere fermo ad aspettare.


Riflettendoci era da un po' di tempo che stupiva se stesso con certe azioni...perchè?


Nascose un timido sorriso allo sguardo perplesso di Sora... a quanto pareva non era l'unico ad essere sorpreso.


Diede un ultima occhiata ad Axel. Sembrava avesse lo sguardo più realizzato di uno che vince milioni alla lotteria.


Che buffo, pensò.


Represse il rossore sulle sue gote e filò in camera sua, o meglio, in camera di Axel.


A ruota lo seguì Sora, non aveva la minima intenzione di rimanere lì con difronte Riku.


Dopo quello che gli aveva detto lo zio, sentiva come se fili invisibili avessero legato il suo corpo...

e la sua mente?


Era là che si disperava su cosa fosse meglio fare per non destare sospetti.


Ogni secondo che passava accanto a quel ragazzo era un briciolo di coraggio in meno dentro di lui.


Ma non poteva permettersi di vacillare, non adesso...

Per roxas...


-Vado anch'io- annunciò con un tono di voce neutra scomparendo dietro la porta della camera dell'albino.


-Bene amico- il rosso cercò di catturare l'attenzione del ragazzo rimasto li seduto - rimaniamo solo noi due...- fece con voce sensuale per sfotterlo.


-Non provocarmi.. il tuo piccolo Rox potrebbe non trovare più una bocca da baciare sul tuo corpo-


“ok... il sarcasmo è meglio se me lo risparmio in questi giorni finchè Riku non risolve col suo amato... non ci tengo a farmi staccare la testa da lui... ho ancora una vita davanti... non voglio morire giovane”- pensò quasi con i lacrimoni agli occhi.


-E va bene! Allora vado a cambiarmi- si avviò alla sua stanza- e tu?- chiese innocentemente.


Riku non rispose e si alzò.


Alle volte era proprio insopportabile, lo doveva ammettere, ma questa volta aveva esagerato.

Infondo sapeva che l'amico voleva solo tirarlo su di morale.


Un pizzico di senso di colpa si fece largo dentro di lui, che si sforzò di ricacciarlo nei meandri più profondi della sua mente.


Adesso aveva altro a cui pensare.


Quando Ax fu dentro, l'albino fece un respiro profondo “devo scusarmi...”


Andò davanti camera sua e aprì la porta a tre quarti e dentro ci vide un Sora a petto nudo con lo sguardo schernito.


Si guardava come se volesse strapparsi di dosso ogni lembo di pelle che presentava una cicatrice, un'ustione...un livido.

Come se lui stesso non si riconoscesse il quel corpicino minuto, che sembrava tanto fragile.

Lo vide passarsi una mano incerta sul petto glabro, soffermandosi sui muscoli poco sviluppati, per poi posarsi sul braccio, immerso nei suoi pensieri.

In quel momento riku capì che ricordava ogni circostanza in cui era stato picchiato e che questa non fosse diventata un'abitudine portata dal tempo.

“lui soffre ancora così tanto...”


-Sora...- cercò di dire il ragazzo, ma appena il piccoletto sentì udire il suo nome si diresse verso la porta a grandi falcate, spinse Riku leggermente, quel poco che bastava a sbattergli la porta a pochi centimetri dalla faccia e a chiudere a chiave.


“Ho come l'impressione che sarà dura scusarsi... ma perchè lo devo fare?- pensò a quelle due giornate passate in sua compagnia... era l'unico, che tranne Axel, aveva detto la sua su di lui. Senza piegarsi al suo potere o alla sua bellezza- chissà se cambierà idea e si addolcirà come TUTTI quelli che conosco se venisse a sapere realmente chi sono... non sa niente di me... e io so troppo di lui... aaaah maledizione!!! Entro oggi devo farcela!”- era la prima volta che non riusciva a reprimere il senso di colpa.


Strano...

-----------------------------------------------


Quando gli si parò di fronte il sogno proibito di qualsiasi donna, il cuore di Roxas smise di battere... o almeno così sembrava.


Axel era in boxer davanti a lui che continuava a blaterare cose troppo complesse per la sua mente in quel momento.


Si era goduto il suo “spogliarello” privato dal primo all'ultimo pezzo... anzi penultimo... i boxer rimanevano al loro posto.


Mentre piano piano iniziava a rivestirsi, nel cervello di Rox iniziò a fluire un po di sangue tanto da fargli captare qualche parola del rosso, ma ancora non abbastanza per intuirne il significato.


-He?- chiese ebete il biondino, anche se non gli si addiceva in quel momento si sentiva un vero maniaco.


-Ho detto che sei un razzo a vestirti- disse reprimendo l'ennesimo sorrisino al piccolino. Era la quarta volta che ripeteva la frase.


Questa volta Rox realizzò ciò che aveva detto il più grande e la sua risposta elaborata fu -abitudine- ma il tutto senza scollare gli occhi di dosso dal ragazzo, in quel momento si era totalmente scordato di essere un ragazzino timido e riservato.


La visione era spettacolare.


Axel aveva in dosso una maglia nera a collo alto, sbracciata e aderente che metteva in risalto i suoi addominali lasciandone intravedere la forma, jeans probabilmente di marca anch'essi neri, con sfumature in diverse tonalità di grigio e delle convers nere e grige, alte fino alle caviglie.


Rox invece era vestito con una maglietta arancione a maniche corte, con un disegno rosso sul petto, jeans chiari e scarpe da ginnastica bianche di almeno 2 anni... uno schifo in pratica!


Doveva fare la figura di una margherita vicino a una rosa!


Ma infondo non era colpa sua!


I suoi "parenti" non avevano mai fatto molto caso allo stile suo o di Sora.


Non avevano mai chiesto loro se avevano bisogni particolari, non li avevano mai portati in giro a fare compere, non si erano mai interessati della loro vita.


Per quanto riguardava loro, alle volte ricevevano qualche extra a lavoro e rimediavano qualcosa al mercato.


Non aveva mai pensato di poter mettere qualcosa di costoso e neanche ne aveva mai sentito la necessità...ma quell'anno c'erano anche state le spese per la nuova divisa scolastica e non si erano potuti permettere altro.


Il ragazzo che aveva davanti invece, mettendo da parte la sua bellezza aggressiva, doveva avere un nuovo guardaroba fiammante...


Quando realizzò ciò, d'improvviso l'imbarazzo ridivagò in lui e distolse lo sguardo dal rosso.


“Mi sento terribilmente a disagio... sono uno straccione... chissà da quanto tempo ho questi vestiti... troppo ormai---”


-Allora?- chiese Ax con sguardo intenerito- andiamo di là?


-S-sì, certo- rispose prendendo la mano che gli era stata tesa dal ragazzo di fronte a lui.

---------------------------


Quando Sora sentì la porta dell'altra camera aprirsi iniziò a girare la chiave e uscì anche lui.


Diresse lo sguardo immediatamente al rosso e a Rox, evitando così quello di Riku... sentiva le sue occhiate addosso quasi lo stesse pungendo con degli aghi! Gli era venuta la pelle d'oca.


Infatti Ri aveva gli occhi inchiodati sul brunetto e non lo guardava solo per la scenata di prima e perchè adesso si sentiva davvero tremendamente in colpa, ma perchè era bellissimo.


Come poteva quella creatura efebica disprezzarsi come aveva fatto poco prima davanti allo specchio?


Ma forse, pensò, non era se stesso che odiava, ma quei segni che non erano parte di lui.

gli era impossibile dimenticare come quelle pozze color del mare si erano soffermate su ogni particolare che non ci sarebbe dovuto essere.


Allora vi aveva letto un rancore profondo, una voglia di evadere che nemmeno poteva immaginare... una debolezza che adesso non dimostrava.


Infatti in quel momento, se non avesse avuto la certezza che una cosa del genere fosse impossibile, avrebbe creduto di aver davanti un'altra persona.


Aveva cancellato quell'aria sconfitta dai lineamenti del suo viso, e la solita scintilla d'orgoglio ne illuminava lo sguardo, privo di malinconia.

"Stupendo..."


Si lo aveva detto, anzi pensato: Sora era bellissimo.


Il ragazzo si convinse che aveva fatto quella constatazione semplicemente perchè era un dato di fatto, non perchè lui lo trovava bellissimo.


Era vestito con una maglia rosso fuoco a collo e maniche lunghe, per coprire le fasciature, dei jeans che sarebbero dovuti essere neri, ma, a quanto pareva, erano parecchio scoloriti, su un grigiognolo... erano vecchi e per finire delle scarpe da ginnastica nere e consumate.


Ma nonostante il look Riku continuava a stare della sua idea. Sora era bellissimo.


Non che stesse male vestito così... ma con un guardaroba diverso, secondo Ri, almeno le primine della loro scuola gli si sarebbero appiccicate su ogni lembo di pelle disponibile.


A questo pensiero strinse i pugni... non voleva assolutamente che Sora finisse tra le mani della prima... o primo... capitato...


O meglio sì!


Perchè il primo capitato era lui. L'aveva visto per primo, l'aveva abbracciato e consolato per primo, l'aveva “offeso” per primo, si sarebbe scusato per primo... e sarebbe stato suo per primo!


Basta incertezze, basta tentennamenti!


Anche perchè lui non ne era mai stato il tipo...


Tuttavia ciò che gli stava accadendo era qualcosa di nuovo, che aveva il sapore un poco amaro dell'ignoto e il calore che aveva provato quando aveva stretto Sora.


Sì, sapeva cosa voleva e non ne avrebbe fatto un dramma, nè si sarebbe intimidito davanti alle barriere che la sua preda o lui stesso gli avrebbero retto davanti!


Ok aveva deciso! Look da predatore!


Riku si alzò dal suo posto, dove si era riseduto dopo essere stato prontamente cacciato dalla sua stessa camera e, sempre a pugni stretti si diresse nella sua stanza, ora libera, chiudendo la porta con un sonoro “SBAMG”, non dato dalla rabbia, ma dalla sua forza di volontà!


I tre rimasero con uno sguardo un po' sconcertato.


Avevano notato tutta la scena.


Prima Riku stava seduto al tavolino con uno sguardo perso nel vuoto, poi gli si era accesa una strana luce negli occhi, di conseguenza gli si era irrigidito il corpo e aveva stretto i pugni e infine era corso in camera sbattendo la porta.


“Chissà a cosa stava pensando...”- si chiese il rosso, sapendone già la risposta. Un altro dei suoi sorrisini si fece spazio sulle sue labbra, conosceva troppo bene il suo migliore amico.

------------------------------


Riku si guardò allo specchio...


Maglia bianca a maniche lunghe con scollatura a V, jeans chiari con qualche strappo qua e là con sfumature bianche, e scarpe da ginnastica della Puma, bianche dai riflessi argentati.


Sì... era decisamente irresistibile.


Posò una mano sulla superficie riflettente, ripetendosi per l'ennesima volta quella frase.


"Sora mi piace."


Ghignò.


"Sora mi piace."


Assaporò quelle parole come se fossero uno sciroppo dolcissimo.


Si concentrò su se stesso.


Il cuore gli batteva forte, come non era mai successo.


Era consapevole del fatto che avrebbe dovuto combattere per ottenere la sua attenzione, e la scena di poche ore prima gli si presentò fresca nella mente.


Quegli occhi delusi quando aveva detto poco prima che non gli interessava minimamente, quei piccoli pugni chiusi, quel tremore impercettibile.

-Sono uno stupido...


Mai aveva dovuto affannarsi per ottenere qualcosa.


Il suo aspetto lo aveva portato in cima alla montagna del successo...poi i soldi avevano fatto il resto, che fosse per una donna o per un giubbotto firmato.


Una scarica di adrenalina lo fece rabbrividire.


Era quello il motivo che l'aveva portato ad essere così disinteressato, come se il mondo gli scivolasse addosso senza lasciare in lui una qualsiasi traccia.


Ma ora non era più così.


C'erano così tante cose a cui avrebbe dovuto fare attenzione...non voleva rinnegare la sua promessa di far felice Sora.


Sospirò, passandosi una mano tra i capelli, scostandoseli dal volto.

"possibile che mi accorga di quanto una cosa è importante solo quando la perdo?"

...eppure no...non doveva partire con quel pensiero in testa.

infondo la caccia era appena iniziata!

------------------------------


Finalmente l'albino uscì così che tutti lo potessero ammirare.


Ovviamente per lui “tutti” in quel caso significava Sora.


Non vide particolare interesse da parte del brunetto, e la depressione stava per ricadere sul ragazzo, ma come al solito Ax ricaricava tutti col suo modo di fare.. e di strillare!


-Ook ciurma! Si parte!


I ragazzi si misero l'ultimo indumento addosso... tirava un bel freschetto fuori era meglio coprirsi.


Ax si mise un giubbotto nero di pelle con due strisce rosse che partivano orizzontalmente dagli estremi del petto per poi curvare prima di incontrare la zip e finire verticalmente fino alla fine formando una specie di T.


Roxas indossò invece un giubottino di jeans, che avrebbero dovuto far pandan (o kome si scrive) con i pantaloni.


Sora con una felpa nera col cappuccio con la zip davanti tenuta un po giù, dato che il collo era già coperto dalla maglia.


E per finire in grande stile: Riku.


Si era messo un giubbotto imbottito e smanicato, color indaco... gli stava da dio, soprattutto col contrasto che faceva con le maniche bianche che uscivano da esso. Anche lui mise la zip a tre quarti.


Fece qualche passo verso la macchina, guardando Sora che aspettava, appoggiato al cofano.


Aggrottò la fronte, facendo per tornare indietro e chiudere il portone.


-Non preoccupatevi chiudo io!- disse il rosso raggiante e elettrizzato per l'uscita.


Ax stava cercando le chiavi nelle tasche del giubbotto usato il giorno prima.


Riku fece un cenno col capo, avviandosi dopo aver lanciato uno sguardo a Roxas, al lato dell'amico.


Il biondino voleva godere ogni istante che gli era concesso al fianco di axel.

Più stava con lui, più si sentiva invadere dalla felicità.


Erano i suoi momenti preferiti, quelli in cui niente di brutto poteva fargli male.


Era come essere avvolti in una coperta di lana, così calda e confortevole...e bellissima...


Si lasciò invadere da quella sensazione così piacevole ed in seguito dall'amara consapevolezza che il tutto sarebbe presto terminato.


Il cuore prese a battergli forte e il suo sguardo finì per fissare il vuoto, tanto che si accorse dell'altro ragazzo davanti a lui solo quando gli mosse una mano davanti.


Che figura da cretino che aveva appena fatto!


Arrossì dalla vergogna, ma, come al solito, Ax ne fu intenerito.


Prese il volto del biondino tra le mani, e questo si irrigidì all'istante, dopo di chè gli si avvicinò sempre di più col viso, gli occhi del piccolo si erano spalancati all'inverosimile era completamente rosso in volto.


Axel gli posò un soffice bacio sulla gota arrossata.


E poi sempre in quella posizione ma con le labbra a meno di un centimetro dalla sua pelle gli soffiò sorridente un– Scusa... avevo finito le caramelle.


Uscirono da casa anche loro (alleluia! NdYoko) (ce l'hanno fatta yeaaah xD ndVale) (era ora =_= nd Yoko) (Ok riprendiamo và! u.u ndVale), e Ax svolse il gravoso compito che si era proposto di fare, ovvero: chiudere la porta a chiave.

--------------------------


Axel aveva un sorriso mal celato che gli stirava il volto mentre ruotava le chiavi nella toppa, guardando il biondino accanto a lui che si allacciava la cintura, lo sguardo basso ed imbarazzato.


Cercò di far caso a qualsiasi rumore fosse venuto dal retro, riuscendo ad intercettare solo i respiri lievi degli amici.


Lo aveva davanti il viso di Riku, perso in chissà quali pensieri contorti.


Ormai però poteva dire di conoscerlo ed era sicuro nell'affermare che si sarebbe mosso presto.


Quel ragazzino gli interessava troppo...e questo lo riportò a pensare ad un'altro "ragazzino" seduto al suo fianco.


Si leccò inconsciamente le labbra.


Anche lui doveva sbrigarsi a darsi una mossa, ma, sorrise dolcemente, doveva usare tutta la sua dolcezza...ed il piccolo gliene ispirava tanta.


Sora intercettò lo sguardo di Axel, per poi spostare gli occhi sul cugino, rosso come non mai mentre ripensava a quel bacio appena accennato.


Almeno lui poteva essere felice...forse con Axel almeno lui si sarebbe salvato.


si mise a pensare sul da farsi... dal momento che non interessava a riku sarebbe stato più facile non legarsi a lui ed eseguire ciò che suo zio gli aveva imposto di fare...anche se si sarebbe condannato per il resto della sua vita.


Ovviamente si sarebbe preso tutta la colpa, non aveva intenzione di rovinare quello che stava nascendo tra Ax e il suo cuginetto... che fosse amicizia o amore non l'avrebbe permesso.


------------------------------------------


***Risposte ai Commenti***


WindGoddess: Bene!!! Sappi ke ho kiesto aiuto a Yoko_Kage13 soprattutto per far felice te!! xD Spero che era questo che intendevi e che questo cap ti piaccia ma... aspetterò la tua prox recensione x esserne sikura^^


reader: bhe non mi stanno partikolarmente simpatici i genitori di so e rox mi pare ovvio ke li voglio ammazzare XDD ma Ax e Riku me lo impediskono sennò non possono fare la parte dei fighi davanti i loro kuccioli u.u xciò meglio stare alla larga... xD


KairiChanRules: Si trankuilla l'urlo si è sentito xDD grazie mille x la rec.!!!^///////^ e di qst kap ke ne pensi? XD


Fly89: sono contenta che ti sia piaciuto!!!^*^ e qst kap ti ha soddisfatto abbastanza? XD


mikyfantasy: ma grazieee ^//////////^ ekko a te la kontinua spero ke sia di tuo gradimento =)


Sashy: ihih grazie!!^*^ spero ke ti sarai akkorta anke di qst kap xDDD ciauu^^


natali: Muahahahahahah se mi capitano a tiro zio kikko gli faccio vedere io insieme al mio mezzo neurone solitario e alla bollicina di sodio *___* <---- uahuahauha amo qll bollicina di sodio xDD c'è nessunoooo? *_* uahauhauhaah xD ehm... u.u si aggiusta la voce x riprendersi dalo skleso grazie mille x la recensione!! mi hai fatta molto felice *_* spero kontinuerai a kommentare^^


Andromeda: Si ci sono parekkio affezionata ù.ù e cmq ekkoti anke qst kapitolo!! ke dici almeno un po ti hakolpito? *_* w rikuu ke si è svegliatoo xD


Soruccio: ahahahah mi ha fatto ridere un kasino il tuo kommento xDD sprtt xk diviso in primo e sekondo tempo XDDD cmq u.u spero ke anke qst kap sia d ituo gradimento!!^*^ mi rakkomando ke aspetto un tuo parere u.u


EEEEEEEEE PER FINIRE UN APPLAUSO A YOKOOOOO!!!!

mi sono divertita un casino a scrivere insieme a te!!^*^ su gente distruggetela di komplimenti o nn troverò la forza ke mi da lei x andare avanti!! xD


ciao a tutti alla prox!!^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** COMPERE ***


Beneeeeeeeeeeeeeee ekko il tanto atteso aggiornamento xD

questo è un kapitolo di passaggio kuindi non sarà molto avvincente, spero solo ke kommenterete per darci (a me e yoko) cmq un idea^*^


Ringrazio tantissimo Yoko x l'aiuto!! e a tutti/e voi ke kommentate^*^

grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee =)


**********

COMPERE

**********


------------------------------------------


Arrivati, Ax cercò di trovare parcheggio, ma le vie erano troppo affollate e non c'era nemmeno un buco per poter mettere la macchina.



Scocciato, si passò una mano tra i folti capelli rossi, sbuffando.

Rox gli rivolse uno sguardo carico di comprensione, che si affrettò subito a nascondere, troppo imbarazzato ancora dal ricordo di quelle morbide labbra a contatto con la sua pelle bollente.



-Maledizione! E ora che facciamo? Dobbiamo tornare indietro?- chiese questa volta un pizzico irritato all'albino.



riku gli rivolse uno sguardo di sufficienza.

i suoi occhi parevano dire "è inutile prendersela per ogni minima cosa."



-Vai al parcheggio de La Cher non è molto lontano- rispose netto.


Sora appena sentì la sua voce sobbalzò lievemente... si era lasciato trascinare troppo dai suoi pensieri -La Cher?- chiese timidamente, aveva sentito quel nome da qualche parte.


-Giusto!- al rosso tornò il buon umore- ecco a cosa serve posare per una marca di profumi! A usare i parcheggi privati dell'azienda ovvio!- gli si tirò di nuovo un sorrisone compiaciuto sulla faccia.


Ok. aveva ricevuto la sua risposta, pensò il brunetto.


Dallo specchietto retrovisore Ax vide uno sguardo assassino... e se Sora stava guardando fuori dalla finestra, era sicuramente quello di Riku...


Aveva come l'impressione di aver combinato un guaio... in effetti aveva tolto all'albino l'unica possibilità di instaurare un dialogo con Sora... Oh già... bel guaio...


Ma non c'era altro tempo da dedicare all'autocompatimento perchè si trovarono già davanti al cancello dell'enorme palazzo de La Cher.


Riku scese dalla macchina e si diresse al fianco del cancello dove c'era il citofono.


Schiacciò un tasto.


-Qui è La Cher- rispose la voce, quasi robotica, della segretaria.



il ragazzo prese tempo, giocherellando con il piccolo bracciale d'argento che aveva al polso.



-Sono Riku- disse con poco entusiasmo, rivolgendo uno sguardo distratto alle sue spalle.


-Ciao tesorooo!! come va?? che ci fai da queste parti?- chiese stavolta la donna piena di vita.



il ragazzo fece schioccare la lingua in un celato gesto di trionfo.

ricordava ancora gli scatti che aveva dovuto fare per quella compagnia...erano risultati così belli che adesso godeva di un "trattamento speciale" presso quella ditta.



-Un giro, mi serve un parcheggio.


-Tutto per te tesò, aspetta solo che avverto il capo.



ghignò, mantenendo un tono di voce neutro.



-Ok.


Il cancello si aprì quasi subito e Ax parcheggiò nello spiazzale la macchina.


-Fatti sentire ogni tanto, mi raccomando!- disse ancora quella voce elettrizzata.


riku roteò gli occhi.

finiva sempre così quand'era gentile con qualcuno.


-Dipende.


-Da cosa?- fece curiosa lei.


-Da molte cose...- disse con voce suadente guardando Sora scendere dalla macchina- ti saluto. Ciao.- e così seguì i tre ragazzi che erano appena usciti dal cancello del complesso aziendale.

----------------------------------------------------------------


I ragazzi arrivarono in branco nella via principale.


la giornata prometteva bene.

il sole rischiarava le strade, rendendo piacevole quella giornata d'autunno, insieme alla leggera brezza che muoveva le fronde degli alberi.

molte persone avevano abbandonato i mezzi di trasporto per una rilassante passeggiata.



Mano a mano che la gente aumentava, loro si distaccavano, fino a trovarsi: davanti Axel e Roxas e, qualche metro più dietro, Sora e Riku.


Axel aveva preso a stuzzicare Rox con un dito, facendogli il solletico, mentre il biondino cercava di rimanere serio nonostante Ax lo pregasse di fargli un sorriso, lui non cedette.


Allora il Rosso prese a stuzzicarlo con entrambe le mani, con un braccio circondò il vitino sottile del piccolo, mentre con l'altra mano aveva preso a fargli il solletico come si deve.


Rox soffriva il solletico e a quella testardaggine da parte del rosso stavolta si lasciò andare e rise pregando di smetterla, che non ce la faceva più ecc ecc..


-Basta Axx!! ti pregoo- lo pregava.


-Ma poi non sorridi più...- fece col vocino triste, continuando a fargli il solletico.


-Ahahahahah ti prego bastaaaaaa, ti sorridooooo ma smettilaaa!!- gli scese una lacrimuccia.


Ax si fermò e con la mano che muoveva sul pancino del biondo, l'asciugò.


Rox rideva ancora, cercando di riprendersi.


-Sei più bello quando ridi- disse sincero, guardandolo con tenerezza.


Gli mancò un battito, all'istante smise di ridere e arrossì.


era incredibile come il più grande potesse imbarazzarlo con la sua gentilezza...

era una persona sincera, capiva che quello che diceva lo pensava davvero quando incrociava quegli occhi chiari così limpidi...così puliti...e così incredibilmente irresistibili...

"Oddio! ma che vado a pensare?"


-A-anche tu...- dannato imbarazzo!


Il rosso sorrise compiaciuto, continuando per la sua strada, sempre tenendo il biondino per vita, incurante degli sguardi.

----------------------------------------------------------


Sora alla scena sorrise.


forse finalmente aveva trovato la persona che avrebbe reso il cugino felice...più di quanto fosse mai stato al suo fianco.

dal canto suo aveva sempre cercato di difenderlo come poteva ma...forse almeno uno di loro ce l'avrebbe fatta a vivere una vita senza sofferenze...con la persona giusta.

questo pensiero gli riscaldò il cuore.


Riku, che lo stava osservando, ne rimase abbagliato.


inspirò profondamente.

no non era proprio da lui una reazione del genere e un attimo dopo riprese il suo tono distaccato.


- Sei felice per loro?


Sora voltò lo sguardo su quello di Riku, gli angoli delle labbra carnose rivolti all'insù in un'espressione serena.


-Sì- una risposta semplice, ma detta con così tanta sincerità che per un attimo l'albino si sentì avvampare.


Il brunetto aveva un viso angelico... poi ora gli stava sorridendo... fantastico.


"è così dolce...ha una bellezza 'calda'...cm altro la potrei definire?"

guardarlo faceva svanire qualsiasi problema.


Sembrava essersi dimenticato dell'ostilità, che in quella giornata, aveva innalzato nei confronti dell'albino... Tanto meglio!


nascose un piccolo sorrisetto dietro la sua solita espressione apatica.



-Dunque tu sei felice solo quando Roxas lo è?- cercò di indagare sembrando il più indifferente possibile.


-Bhè... sì- rispose come fosse stata una cosa ovvia- vuoi sempre il meglio per le persone a cui vuoi bene- riprese a guardare la strada, stando un po più vicino all'albino dato che c'era troppa gente.


aveva paura di perdersi.


-E una volta che lui sarà del tutto felice.. cosa farai tu?


sora sembrò pensarci qualche secondo, come se non avesse mai riflettuto su un'eventualità del genere.

una volta che rox fosse stato del tutto felice? bè forse lo sarebbe stato anche lui...no?

spostò lo sguardo su un negozio a caso, sospirando.


-Non lo so... non mi interessa...


riku inarcò le sopraciglia, unico segno della sua curiosità.


-Non hai un “tuo” desiderio, oltre quello che Roxas stia bene?- ritentò di strappare qualche informazione sul suo conto.


Sora lo guardò smarrito- Non ci ho mai pensato...


l'albino si morse il labbro inferiore.


quell'espressione smarrita era così terribilmente adorabile!

in quel momento si sentiva perso come una falena attratta irresistibilmente dalla luce.

quanto avrebbe voluto baciarlo subito, in quel momento stesso, anche in mezzo a tutta quella gente... sembrava così ingenuo...così incerto...

"Voglio essere la sua unica certezza!"


Tornò a guardare la strada come aveva fatto Sora.


Adesso Ax e Ro si erano tranquillizzati, parlando del più e del meno, sempre l'uno tra le braccia dell'altro. Infatti il biondino sentiva ingombrante la propria spalla che andava contro la costola del rosso, perciò passò anche lui il braccio dietro la vita del più grande.


-Siamo arrivati- annunciò il rosso, aspettando insieme a Rox che i due si avvicinassero.


scambiò un'occhiata che voleva risultare 'casuale' con l'amico e lo vide posare una mano leggera sulla schiena del moretto per evitare urtasse contro un passante.

sorrise lievemente vedendolo arrossire, ma senza scostarsi dall'altro.

accennò un piccolo movimento con la testa, facendo loro strada.


Entrati nel negozio, tutti gli sguardi si puntarono irrimediabilmente su di loro.


L'albino superò Sora, avvicinandosi al bancone dove stava la commessa, seguito dal rosso che aveva lasciato Rox vicino suo cugino.


il biondino aveva le gote rosse e non ci mise molto a stringersi al braccio di sora, lanciando occhiate da sotto la frangia.


I due piccoli si sentivano ugualmente a disagio, nonostante Ri e Ax si fossero allontanati, gli sguardi vagavano anche su di loro e insieme a quelli iniziarono i bisbiglii.


alle loro orecchie arrivavano ben distinti i sussurri.


-ehi ma quelli non sono i ragazzini del giornale di qualche giorno fa?-

-si credo di si.. con che faccia si fanno vedere con Axel e Riku, rovinano solo la loro immagine-


-sai, si dice che quello con i capelli castani facesse tutt'altro che lavorare in quella discoteca... e forse anche l'altro-

-si già... che vergogna vendere il proprio corpo così, poveri Axel e Riku che sono incappati nella loro trappola, sono solo dei succhia-soldi. Non vedi? Si vogliono far comprare cose costose- e fece cenno della testa verso il brunetto, che in quel momento vide che aveva di fronte la vetrina con dei palmari-cellulari parecchio costosi. Non se ne era nemmeno accorto.


corrugò la fronte.

non si sarebbe mai sognato di chiedere di farsi regalare una cosa del genere.

non era mai arrivato a quel punto...anche perchè loro non possedevano nulla.

tutto quello che portavano a casa diventava automaticamente proprietà dei loro tutori...quindi sarebbe stato inutile.

considerando poi che non ne sentiva minimamente la necessità.

si morse le labbra, irritato e imbarazzato al massimo.


Il negozio non era grande perciò i bisbigli si facevano sentire sempre di più...come un eco in una caverna.


Sora chiuse le mani a pugno e iniziò a tremare dalla rabbia.


“io non voglio proprio niente da quei due! Voglio solo non stare a casa... e stare insieme a Rox” e guardò appunto il biondino che aveva uno sguardo afflitto, e non sapeva come imporsi alla gente per far si che non pensassero certe cose di loro.


Avevano fatto di tutto per avere un lavoro onesto e adesso cosa pensavano le persone?... che vendevano il loro corpo come prostitute e cercavano di ingannare Riku e Axel per qualche misero regalo. Oddio magari un palmare da 500 yen (AVVISO: in qst fic 1 yen equivale a 1 euro) non era un regalo molto misero dal punto di vista di un ragazzo normale, con una famiglia normale, ma per loro l'unica cosa veramente importante era l'affetto... cosa che un oggetto non poteva dare, indifferentemente dal suo costo.


"Ma che abbiamo fatto di male?"

sentì gli occhi pizzicare in una muta richiesta.


Il tutto successe nel tragitto che fecero il rosso e l'albino tra la porta d'ingresso e il bancone dove stava la commessa.


Il brunetto avrebbe voluto tanto correre fuori da lì portando il cuginetto con se.


loro non dovevano dare spiegazioni a nessuno! I giornali si sa per quel poco che avevano scritto, avevano esagerato e adesso ne pagavano loro le conseguenze. Non era giusto! Bastavano già tutti i guai che avevano.


"Che qualcuno ci tiri fuori da questo casino!"


come in risposta alle sue preghiere sopraggiunse una voce gelida, ma soprattutto irritata, che riuscì a farlo tremare, mentre Rox si staccava lentamente da lui.


-smettetela immediatamente-


Sora si voltò verso chi aveva parlato e lo stesso fece il biondino.


Riku...


Sora si stupì e quasi non gli venne il panico che anche lui avesse da dire qualche cattiveria su di loro, non era abituato ad essere difeso, di solito faceva un bel respiro e se ne andava... ma ora? Era diverso... era tutto da vedere. Per quanto ci provasse non riusciva a fidarsi di lui. Di Axel si, perchè faceva felice Roxas... non era un reale motivo per fidarcisi, ma doveva... affinché si prendesse cura del suo cuginetto anche dopo il casino che avrebbe dovuto combinare, per non rischiare un trattamento peggiore di quello già avuto da parte dei “suoi”.


ma riku...

riku...

riku che in quel momento appariva così forte...riku che in quel momento sembrava così sicuro...

una persona come lui...perchè rivolgeva occhi così indignati agli altri?

perchè non li aveva trattati come persone da ignorare e li difendeva?

quel ragazzo riusciva a confonderlo.


-Credete che sia sordo? Credete che NOI non ci sentiamo?- alluse anche all'amico, dato che le persone avevano insultato sia Sora che Rox- No perchè ho come la “sensazione” che stiate parlando di noi come se non ci fossimo- calcò con raggelante ironia sulla parola “sensazione”- oh! Forse siete voi ? Non ci vedete?- con tono commiserativo- Ma non mi sembra...- iniziava a perdere le staffe, aveva sentito tutto e come si notava gli aveva dato parecchio fastidio.


“Ahi ahi ahi... si è arrabbiato sul serio”pensò Ax che era rimasto ancora con i gomiti sul bancone mentre Riku si era girato guardando negli occhi le persone, una a una.


una cosa era certa.

non sarebbe stato il piatto pomeriggio che aveva immaginato, anzi!


Una ragazza prese la parola cercando di cadere nelle grazie di Riku.

-Ma... noi non stavamo parlando di voi... voi siete perfetti!- cercò di fare un sorriso ammaliatore.


L'albino ghignò, avvicinandolesi con una calma raggelante, da straziare l'anima.

-E allora di chi parlavate, mh? chi era oggetto di una discussione tanto...accesa?- fece finto tonto, con gli occhi pieni di ira, sapendo già la risposta.

Risposta che non arrivò, la ragazza tutta seno e niente cervello rimase lì. Immobile, sbattendo i suoi occhioni azzuri con fare ammaliatore, riponendo nella seduzione la sua ultima carta.


Riku si chinò leggermente in avanti per arrivare al suo orecchio.

-Se qualcuno offendesse il mio ragazzo, sai cosa farei?- sibilò- lo manderei dritto all'ospedale.

Lei inghiottì.

-Ed è una cosa buffa, sai? Perchè tu l' hai appena fatto...-la prese per il colletto della camicia mezza sbottonata-Non ti permettere di giudicare qualcuno se non lo conosci- poi si girò verso tutti gli altri- NESSUNO si deve permettere si giudicare chi non conosce.


Detto questo la lasciò andare con uno strattone, tornando vicino al bancone come se niente fosse successo, dando una veloce occhiata a Sora che aveva seguito tutta la scena.


Gli batteva il cuore a mille. Non lo dava a vedere ma era felice.


qualcuno che si preoccupava per lui...che bello!

anche se una voce fastidiosa continuava a ripetersi di non illursi...di non aspettarsi niente.

"non mi devo affezionare."


-Comunque!- urlò il rosso felice e fiero del suo amico- non è che potrebbe chiudere mezz'oretta il negozio?-chiese alla commessa- sarebbe un vero problema se qualcuno ci vedesse ed entrasse interrompendoci continuamente- fece un sorrisino tirato all'idea del negozio così stracolmo da non potersi più muovere, e ancora più strappa lacrime l'idea che Rox non era vicino a lui ma piantato e bloccato tra i corpi di altra gente dall'altra parte del negozio...


...magari tra i corpi di bei ragazzi...


...e magari si sarebbe preso una cotta per loro...


e magari che...


-PERFAVORE! È importante!- fece saltare dallo spavento la commessa, per aver alzato la voce così d'improvviso, cercando di scacciare quei pensieri.


-S-si... certo...


riku si fece scappare un sorrisetto.

poteva ben immaginare quello che l'amico aveva pensato.

per una volta era pienamente d'accordo con lui...cosa più unica che rara.

ad un nuovo brusio da parte della clientela sbuffò irritato.


e fu a loro che il rosso si rivolse.

-Dato che eravate qui prima di noi, bhe ovviamente potere restare, magari ci mettiamo anche meno di una mezzora...- fece comprensivo il ragazzo.


Ma tutti guardarono Riku, decisamente di pessimo umore, e decisero che sarebbero passati più tardi. Salutando e chiedendo un autografo al rosso.

Nessuno osò avvicinarsi all'albino.


-Ok! E grazie mille per la comprensione!- salutò Ax, accennando un piccolo inchino e rivolgendo loro uno sguardo ammaliatore.


La commessa tornò dalla porta dietro il bancone con la chiave elettrica per far chiudere la serranda di ferro.

rivolse loro un sorriso ammirato, indicando con un gesto ampio gli articoli in vendita.


-In cosa posso esservi utile?


il rosso si avvicinò a rox, mettendogli un braccio intorno alle spalle.


-Bene! Ora possiamo scegliere con calma- gli sussurrò ad un orecchio, compiacendosi dello spiccato color peperoncino di cui si tinsero le sue gote e del piccolo gemito che gli era scappato nel sentire il suo fiato carezzargli il collo.


Riku non disse nulla ma andò vicino a Sora, intento a fissare il pavimento.


gli sfiorò "accidentalmente" la mano...e la trovò congelata.

----------------------


Fecero insieme il giro per il negozio, ma i ragazzini qualunque cosa avessero davanti non si entusiasmavano... difficile così... allora intervenne la commessa.


la ragazza si avvicinò apprensivamente, osservandoli, intenta a studiarlo, ma con gentilezza, come se cercasse di capire se qualcosa non andava.


-Avete bisogno di aiuto? O più o meno sapete già cosa cercare?- superò la sua timidezza e la sua soggezione da parte di Riku, tornando professionale.


-Dovremmo comprare due cellulari, magari non so... i più completi possibili: internet, fotocamera, videocamera, ecc..-chese il rosso, ma in quel momento si sentì strattonare il giubbotto e la sua attenzione si spostò sul ragazzino dalla chioma bionda affianco a lui.


rox lo guardò con occhi grandi e imploranti.


-Non ci serve una cosa così costosa! Già non ci serve in generale...


-E invece sì, se non scegliete voi scegliamo noi- fece serio Riku che si era avvicinato al rosso seguito da Sora.


-Bhè... allora... magari qualcosa di più semplice...- si fece spazio una vocina piccola piccola, che sembrava quasi non voler essere notata.


sora si sentiva completamente a disagio.

non riusciva a ricordare l'ultima volta che qualcuno gli avesse comprato qualcosa.

era una bella sensazione, ma così terribilmente imbarazzante!


-D'accordo Sora!- Riku stranamente sembrava felice che il brunetto avesse detto la sua.


Allora il rosso si rivolse nuovamente alla commessa.

- Allora... noi cerchiamo un cellulare, sottile e poco ingombrante, con le funzioni essenziali.


-Uhm... dunque il più azzeccato sarebbe il modello esposto in vetrina. prego seguitemi.- portò il gruppetto di ragazzi al centro della sala e indicò un telefonino nero, grande il giusto, con un bello schermo- è un SAMSUNG SGH-E250 (giusto per far onore al mio cellulare http://www.newplanetpc.it/images/samsung_e250_black.jpg XD ndVale)- molto funzionale, ha una fotocamera... ormai quasi tutti i cellulari ce l'hanno... e invia e riceve anche MMS- la signorina era soddisfatta per la diplomazia che aveva usato per l'esposizione del prodotto.


-Io direi che va bene...-disse l'albino un po insoddisfatto... avrebbe voluto prendere a Sora qualcosa di più costoso.. così tanto per fare scena, invece di spendere dei miseri 69 yen... (1 yen = 1 euro)

-Son d'accordo- Ax appoggiò l'amico, nonostante i suoi pensieri trasparivano agli occhi del rosso.


I due ragazzini non dissero niente, ma guardarono l'oggetto in vetrina con gli occhi luccicanti.


Era il loro primo regalo!!


-E voi cosa dite?- chiese cortese il rosso, rivolgendo un'occhiata ai due.


-E'... bellissimo! M-mi piace- rispose Rox, stropicciando tra loro le piccole mani, pensando che era un regalo di Ax e come detto prima, ogni cosa di Ax acquistava un valore assoluto!


-Sì piace anche a me- sorrise Sora, ma quando incrociò lo sguardo di Riku si rattristò...


“Loro sono così gentili... uff... che situazione”


il ragazzo notò il suo cambio d'umore e gli si fece ancora più vicino, preoccupato.


-Qualcosa non va Sora?


-N-no, è... è perfetto! Grazie mille Riku.


Per un attimo un fremito di gioia trapassò l'albino.

Sora l'aveva chiamato per nome e per di più l'aveva fatto in modo... amichevole.

compiaciuto, sorrise e Sora se ne accorse prima di diventare paonazzo, ma non ci fu il tempo di dire niente che la commessa intervenne.


Prese due cellulari della marca desiderata, e diede i moduli da compilare al rosso dato che era l'unico maggiorenne.


finito di inserire i dati richiesti, venne chiamato in disparte dall'amico, mentre i due ragazzini avevano aperto le scatole sul bancone e stavano contemplando i telefonini al loro interno, come avrebbero fatto con un tesoro preziosissimo.


-Forse è meglio se...-disse il rosso afferrando una cosa che dopo che Riku riuscì a identificare fece un cenno di assenso.


Tornarono alla cassa, posando sul bancone cinque batterie ciascuno.

I più piccoli li guardarono perplessi.

-Giusto per precauzione- sorrise Axel.


-Ha un paio di forbici e due pennarelli indelebili?- chiese l'albino, rivolgendosi alla commessa.

-certo- la ragazza gli porse un paio di forbici, un pennarello blu e uno rosso indelebili.


Mentre Riku apriva una a una le batterie, usando le forbici. Axel lo guardava divertito, attirando per l'ennesima volta l'attenzione della cassiera- Perfavore, può fare una ricarica di 100 yen su tutti e due i cellulari?-sorrise.

I ragazzini li guardavano straniti... si comportavano come delle mamme!


La commessa eseguì, avendo fatto i documenti i numeri erano segnati già lì.


Dopo che Riku fini di aprire le batterie, il rosso ne prese la metà e ognuno iniziò a segnarle con dei numeri così da non confonderli. Le batterie di Rox col pennarello rosso e quelle di Sora con quello blu.


-Questo in caso non riuscite a caricarli con i carica batterie- disse Riku riferendosi ai cellulari- almeno non li confondete.


Misero tutto in una busta e salutarono, dirigendosi verso l'uscita.


-Grazie per la pazienza!- ringraziò per l'ennesima volta Axel.

---------------------------------------------------


Usciti si scontrarono subito con una gran folla.

Erano le ore più frequentate quelle.


sora per la prima volta si fece piccolo.

non gli piaceva la confusione folle, aveva l'impressione di potersi perdere da un momento all'altro.


Le ragazze iniziarono a rivolgere la loro attenzione a Riku, per come era vestito era facile notarlo e bhe di certo non si era vestito così per loro!


Fortunatamente sapeva tenere il sangue freddo anche in certe situazioni, infatti quelle oche non si avvicinarono per il timore di una qualsiasi reazione negativa, che si poteva facilmente leggere nei suoi occhi.


Axel li precedette, tenendosi stretto Roxas che veniva ripetutamente preso a spallate dalla gente, mentre Sora e Riku stavano braccio contro braccio, ma a guardare Sora sembrava che non lo toccasse minimamente quel contatto, troppo concentrato a schivare la gente.


L'albino doveva ammettere che il brunetto era proprio agile, ma perso a seguire i suoi movimenti non si accorse del ragazzo che camminava prepotente nella loro direzione opposta e che per farsi posto colpì Sora sulla spalla lesa, senza chiedere scusa e continuando per la sua strada.


Sora si sentì mancare l'aria a quel brusco contatto, tremando leggermente, ebbe un capogiro e sentì le gambe cedere per il dolore, cercò di aggrapparsi a una manica di Riku ma non aveva abbastanza forza e si lasciò andare.


tuttavia, prima che cadesse, un braccio forte si precipitò a sostenerlo.


Riku.


Lo aveva di nuovo salvato.


L'albino portò il ragazzino nuovamente in piedi, e appena trovò un varco tra la gente se lo prese in braccio.


Ancora.


In quel momento Sora non aveva la forza di ribellarsi.

non a quel caldo contatto, non a quell'abbraccio gentile e possessivo che scacciava ogni brutto pensiero.

svuotato di ogni forza a causa del dolore, si accoccolò contro quel corpo che lo sorreggeva, nascondendo il viso nell'incavo tra il collo e la spalla dell'altro, chiudendo gli occhi al leggero profumo che gli invase le narici.

il più grande lo osservò con dolcezza.


Stava diventando un'abitudine, pensò Riku e la cosa lo fece sorridere.


si scosse dal leggero stato di torpore in cui era caduto, rafforzando la sua stretta, stando attento però a non fare male al giovane.


-Axeeeeel! AXEEEEEEEEL!- chiamò la chioma rossa che si trovava ormai distante da lui, ma fortunatamente al secondo richiamo il rosso lo sentì, e raggiunse insieme a Rox, Riku e Sora.


-Prendo la metropolitana, il sotto passaggio sta là- indicò l'altra parte della strada- tu torna a casa con la macchina insieme a Roxas ok?


l'amico si incupì, aggrottando le sopracciglia e guardandolo con espressione preoccupata.

stava per ribattere, ma si frenò.

infondo quando riku decideva qualcosa difficilmente riusciva a dissuaderlo.


-Va bene... sicuro che ce la fai da solo?


-Sì, sì tranquillo. Dammi solo il cellulare almeno abbiamo qualcosa da fare.


Axel prese da una delle scatole il un cellulare e lo porse a Riku che se lo mise in tasca.


-Allora ci vediamo dopo- fece frettoloso, sentiva Sora agitarsi su di sé per il fastidio della botta presa.


-Ooook! A dopo Ri! E fai il bravo mi raccomandoooooooooooooooooooooooo!!- gli urlò dietro Axel, ritrovando il sorriso insieme al suo solito buon umore, mentre osservava l'albino attraversare la strada.


-Ehy piccolo... cos'è quella faccia?- chiese , vedendo che il biondino era nuovamente giù di morale- sei preoccupato per Sora?


Il ragazzino annuì.


Poi silenzio.


Era la prima volta che il ragazzo non sapeva cosa dire, se non le solite stupide rassicurazioni.


d'altronde era certo che Sora nelle mani di Riku fosse al sicuro.


strinse i pugni.


Ancora silenzio... ma stranamente venne rotto dal più piccolo.


-Riku ha detto che non gli interessa niente di Sora... allora perchè si comporta così? Lo sta prendendo in giro o cosa? Non abbiamo bisogno di altre sofferenze... non riesco a essere felice se lui non lo è...


Axel sospirò... ecco cosa affliggeva il suo angioletto.


-Riku ha detto quella frase solo per darmi contro... stavo scherzando su lui e Sora... non lo pensava affatto. Non è bravo a scusarsi a parole, il suo orgoglio glielo impedisce... però come vedi, sta cercando di farsi perdonare- sorrise dolcemente a Roxas che iniziò ad avere un colorito più acceso.


- Stai tranquillo piccolo, tutto andrà per il meglio- e lo prese sottobraccio fino ad arrivare alla macchina.


******************


4 marzo 2009 h. 0.18


-risposte ai commenti-


Andromeda: x le descrizioni delle emozioni devi ringraziare yoko mi ha davvero illuminata xD x kuanto riguarda Riku bhe... se la doveva dare una mossa! Si si la parte di Axel è dolcissima xD non so prp kome mi è venuta qst idea xD grazie mille x la tua recensione^^


Agito: ekko kua l'aggiornamento!! si si yoko sta facendo un ottimo lavoro come beta!!! ^-^


Il_Trio_Infernale: ke immaginazione! Xò potrebbe sempre essere un idea... u.u xP


La_Lilin__: gentilissima! Onorata di essere tra i tuoi preferiti!^////^ eh bhe... Axel :Q____ xD


Soruccio: alla fine ki ha vinto la skazzotata a ki mi minaccia meglio? o.o XDD spero ke kommenterai anke qst kapitolo nonostante non sia un gran ke^^”


mikyfantasy: onoratissima ke ti sia piaciuto */////////* spero ke qst kapitolo non ti deluda ç.ç aspetto cmq un tuo parere T*T almeno mi dai karika x scrivere qlks di migliore! XD


Fly89: postato!!! xD forse nn molto in fretta ma ce l'ho fatta... xD qst è un kapitolo di passaggio ma spero ke sia cmq decente aspetto un tuo parere almeno so kosa ne pensi^^


Sashy: x l'akuroku in qst kapitolo non succede niente di ke.. ma può darsi ke nel prossimo.. ù///////////ù cmq! Aspetto un tuo kommento^^ vorrei sapere ke ne pensi di qst kap =) grazie mille x il kommento^*^


SoRifan: uahuahuah Riku VOLPONE uahuahau xDD mi hai fatto sbellikare dalle risate xD e poi... scrittrice nata... esagerata XDD ma grazie!! gradisko molto i tuoi komplimenti */////* mi rikariki kome un aspirina! Spero ke qst kap ti soddisfi nonostante nn ci siano scene molto koinvolgenti >*<


KairiChanRules: mi sembrava di averti sentita! XD cmq lo so... posto sempre tardi... ma nn posso farci nnt T_T so solo ke bene o male qst fic finirà!! *,.....,* spero ti sia piaciuto qst kap^^ e se kosi non fosse bhe... sikuramente nn ti deluderà il prossimo ;] -vale saltikkia felice lasciando Kai nel dubbio- XD


reader: i genitori avrannò la meritata punizione a tempo debito^^


natali: sii Riku si è svegliato visto? ù.ù ora nn so se qst kap ti abbia soddisfatto (spero di si T*T) ma di certo mi rifarò! Nel frattempo aspetto un tuo kommento^*^


grazie a tutteeeeeeeeee!! siete meravigliose ç.ç mi date la karika!! e vi avverto kuesto è un periodo ke sto ispirata kuindi COMMENTI = CARICA = VOGLIA DI SCRIVERE =17° CAPITOLO = eheh sapeste^^


un bacione :***

ByVale

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** GELATI E MALINTESI ***


Ebbene siiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! sono io!! no non avete le allucinazioni! Ho proprio aggiornato! XD ve l'avevo detto che ero ispirata ù.ù

bhe vi lascio alla lettura :***

YOKO the best beta in the world *_______*



********************

GELATI E MALINTESI

********************


prima di tornare al parcheggio i due ragazzi fecero un giro.


il silenzio era così opprimente da raggelare, tanto quanto gli sguardi dei due persi nei loro pensieri, che camminavano fianco a fianco.


Roxas non aveva il coraggio di cominciare una conversazione

non era la prima volta che rimaneva solo con il ragazzo più grande, certo, ma ogni volta l'emozione che provava era così forte da renderlo sicuro del fatto che, aprendo bocca, non sarebbe stato in grado di dire le parole giuste e, in quella situazione, non sarebbe stato in grado di sopportare una brutta figura

incerto, riportò i suoi pensieri sul cugino.

l'aveva visto così pallido e affannato...e tutto questo solo perchè qualcuno l'aveva urtato!

"e' colpa mia!"

ed in quell'istante si sentì davvero inutile.

perchè non riusciva mai a proteggere le persone che amava? era davvero così incapace?

aveva sempre saputo di essere debole...ma era arrivato al punto di rasentare il ridicolo!

osservò di sottecchi Axel, riflettendo.

doveva diventare forte, voleva avere il coraggio di dichiararsi...un giorno...forse.


Mentre camminavano il rosso si bloccò di colpo davanti una vetrina.


-Che c'è?- chiese il piccolino- hai visto qualcosa che ti interessa?- guardò con occhioni curiosi il rossino.


il maggiore gli rivolse un ghigno, grattandosi distrattamente la testa.


-No, no... però su di te quelli starebbero una favola...- stava guardando un paio di jeans neri con degli stappi con bordi bianchi non molto marcati.


Ax lo stava guardando con sguardo deciso, sicuramente stava per chiedergli qualcosa del tipo “te lo compro!” ma appena aprì bocca...


-No.

-Ma non ho ancora parlato!

-Ok... dimmi.

-Ti va se...

-No.

-Non mi hai fatto finire la frase!

-Non cambierebbe!- disse divertito il biondino guardando per la prima volta il rosso imbronciato.

Axel cercò di persuaderlo facendo gli occhioni dolci mentre veniva trascinato via dal più piccolo.


in realtà lo divertiva quella maniera di comportarsi del più grande, ma non voleva assolutamente che spendesse qualcosa per lui.

perchè avrebbe dovuto farlo poi?

per un ragazzino appena conosciuto?

sapeva quant'era difficile guadagnare e la cosa non cambiava, qualunque fosse il tipo di lavoro preso in esame!


comunque la scena si ripetè un altro paio di volte, con la schiacciante vittoria di Rox che non si lasciava persuadere, sempre più divertito.


ad un certo punto axel piantò i piedi per terra, guardandolo con un'adorabile smorfia che lo fece arrossire.


-Allora ci prendiamo un gelato!

Rox lo guardò sorpreso, ridendo internamente.

era troppo dolce quando Ax si metteva a fare i capricci, sembrava un bambino... questo lato di lui non lo conosceva ancora ed era felice di averlo scoperto!

-Quella risata è un si?- chiese pieno di speranze il rosso.

Il biondino non si era nemmeno accorto di aver sorriso...ma certo non poteva resistere a quei begli occhi, che si erano appena illuminati, intenti ad osservarlo.

sospirò.

-E va bene...

l'altro sgranò gli occhi, esultando, felice della sua conquista.

-Yahuuuuuu grazieeee- lo prese in braccio e fece un paio di giri su se stesso, giusto per festeggiare.

il biondo arrossì terribilmente al contatto caldo col suo corpo.

-O-ok ma adesso m-mettimi giù- ordinò, imbarazzato dagli sguardi che aveva nuovamente attirato su di loro.

Il più grande si fermò, mostrando un sorrisone di vittoria prima ancora di aver parlato-Ti faccio scendere solo se ti fai comprare quei jeans!

questa volta fu il suo turno di sgranare gli occhi.

certo che era duro a demordere!

-No!

-E allora vuol dire che resterai così fino a quando non ti decidi a dire di si!

roxas abbassò lo sguardo.

era quasi tentato di dirgli che quella situazione non era poi così spiacevole...

era bello stare tra le sue braccia, senza un valido motivo.

una mano di ax era scesa a sorreggergli la schiena, evitandogli di perdere l'equilibrio, mentre l'altro braccio lo sollevava da terra, permettendogli di stare comodamente seduto.


-Ti ho concesso il gelato! Accontentati!- sembravano proprio una coppietta...waaaaa ma che si metteva a pensare!?

-Ma io voglio vederti con quei jeans!

-No!

abbassò lo sguardo, irrimediabilmente attratto dalle sue labbra schiuse e strinse tra le mani la sua maglietta.

il rosso rafforzò la presa, corrugando la fronte.

-Ma perchè?-chiese ora serio, c'era divertimento nel tono del biondo, ma si sarebbe aspettato davvero che accettasse.. invece continuava a rifiutare. Chi avrebbe mai detto di no a un' occasione del genere? Una come tante altre in quella giornata...

-Perchè non ne ho bisogno... e poi- il suo sguardo era carico d'amore- abbiamo già avuto tanto oggi e in questi giorni, io sono felice.

“abbiamo?”-pensò -“forse ho capito dove sta il problema!”

-E se uno di questi giorni facessimo compere con Sora e Riku? Accetteresti?- un altro sorriso, questa volta dolce e comprensivo.

roxas sbuffò.

-Ti sei fissato!

-E tu non hai risposto!

-Uffa... no... però un giro insieme lo farei volentieri! Come oggi... e solo se Sora sta bene...- abbassò lo sguardo.

Axel gli alzò il mento con due dita, tenendolo in braccio ormai solo con una mano ben piazzata sotto il sedere del piccolo che si irrigidì leggermente dall'imbarazzo.

-Non ti permetto di essere triste!- disse brusco il ragazzo- non ora che mangiamo il nostro primo gelato insieme- ed ecco rispuntati gli occhioni dolci!

In un primo momento Rox lo guardò con uno sguardo uhm... stupido.

Si, era decisamente stupida la sua espressione in quel momento! Poi scoppiò in una risata cristallina che contagiò anche il rosso.

-Ok ok d'accordo, però lo mangio solo se mi metti giù!

-No!

-E allora non mangio!

Ax lo posò a terra -Ricattatore!

-Sei tu che sei caduto nella tua stessa trappola- fece sapientino.

-Oh, ma è andata così solo perchè io ho voluto- lo riprese sottobraccio- La prossima volta non ti lascerò vincere- glielo disse così vicino all'orecchio da poter sentire il suo respiro.

-Se se- rispose, rabbrividendo leggermente, cercando di uscire da quell'alone di imbarazzo e liberandosi della presa del rosso dato che erano davanti alla gelateria- tutte scuse.

-Staremo a vedere- lo sfidò, sfiorandogli una guancia in una leggera carezza.

-Già... staremo a vedere- fece beffardo il più piccolo, mentre l'altro era già pronto a rivolgersi alla gelataia, che li guardava con un sorriso cordiale.



-Desiderate?

-Due coni- rispose gentile il rosso- tu come lo vuoi?- chiese al biondino, abbassando lo sguardo su di lui.

In quel momento si accorse di come il piccolo fissava i gelati, aveva gli occhi spalancati e li guardava estasiato, manco fossero stati in una gioielleria.

D'impulso il grande accarezzò i capelli a Roxas in gesto affettivo, questo lo guardò come a dire “non so quale scegliere, sembrano tutti meravigliosi”

-Hai scelto quale gusto vuoi? Guarda che puoi sceglierne più di uno- gli arruffò i capelli.

Roxas scosse la testa-No. Un gusto basta! Voglio godermelo a pieno e da anni che non mangio un gelato!- disse felice, guardò la varietà di gusti ammirandola ancora una volta, poi decise!- Lo prendo alla fragola!-

questa volta era lui il bambino

"che dolcezza" pensò Axel, sorridendo.


Anche la donna che li stava servendo lo guardò con quello sguardo, la spontaneità di quel ragazzino avrebbe potuto dar la testa a chiunque, ad Axel per primo.


-Con o senza panna?- chiese la donna.

Il biondino parve pensarci un attimo, ma poi disse- Con panna!

La donna fece il gelato consigliato, mise una cialda e glielo porse al piccolino, che prima di assaggiarlo lo fissò ancora un po.


-E lei?- replicò al rosso, con molto buon umore. Che forse il biondino avesse contagiato anche lei?

Sicuramente.

-Io cioccolato e panna

lei si affrettò a servire ciò che gli era stato richiesto.

"E' una coppia buffa...ma sicuramente bene assortita! sono così belli insieme..."

sorrise al suo stesso pensiero, consegnando il gelato al cliente.


-Bene sono3.80 yen

axel le porse il denaro, posando poi una mano sulle spalle del più piccolo per fargli capire che aveva fatto, mentre lui era intento a pulirsi una mano dov'era caduta qualche goccia dolciastra.

-Tenga, grazie mille!

-Arrivederci- sorrise.


axel lo dovette guidare per tutto il tempo finchè, arrivati a una panchina, si sedettero e lui non riuscì a trattenere un tono divertito.

-Ehi guarda che il gelato non è fatto per essere guardato!

-Lo so! Mica sono scemo! Però...-occhi sbilluccicosi- è bellissimo!


Axel si picchiettò la faccia con la mano libera, coprendosi un occhio.

Allargò le dita per avere nuovamente la visuale.

Oddio...come poteva resistere?

con un ghigno, si piegò leggermente sul più piccolo e fece uscire leggermente la punta della lingua, rubandogli un poco di gelato, gustandoselo come stava facendo col rossore che aveva colorato le gote del più piccolo.

rox si lasciò sfuggire un gemito, il cuore che batteva a mille.

ormai non si sarebbe più potuto dimenticare l'odore di axel nemmeno volendo...nè il singolare colore dei suoi capelli, o il suo...ghigno?

indignato, mise il broncio.

-Cattivo!

-Scusa, non ho davvero potuto resistere.

sorrise, osservandolo per qualche secondo fare l'offeso.

-Sei davvero adorabile.

L'altro fece girare la testa verso il rosso.

...un momento di pausa...

...riavviamento del cervello...

...caricamento in corso...

...premere Start...

...tutte le funzioni...

...risposta....

...elaborazione risposta...

...scansione antivirus attivata...

-E tu sei strano!

...download...

(tipo pc XD non so mi ispirava la cosa xD ndVale)


axel rimase in stanby per un secondo per poi lasciarsi andare a una fragorosa risata.

-Ahahah! bhè pensavo che questo ti fosse abbastanza chiaro!-

non riusciva a fermarsi più. Aveva visto tutta l'elaborazione della risposta attraverso gli occhioni blu pietrificati su di lui, era la prima volta che Rox non distoglieva lo sguardo!


In tutta risposta il piccoletto gonfiò le guance.

-Mangia il gelato và! Antipatico!

-ahahaha come vuoi tu piccolo ahahahah- prese un boccone del suo gelato al cioccolato, ma anche così continuava a ridere, aumentando il rossore del biondino. Quando deglutì fece notare che anche lui forse avrebbe fatto meglio a mangiare il suo, che era ancora intatto e si stava sciogliendo.

-Ora tocca a te, ehi! Guarda li che si sta sciogliendo!

-Dove?- riportò gli occhi sul gelato-Ah!- fece quando ebbe individuato uno dei tanti punti indicati dal ragazzo. Leccò via la parte più pericolante, ma la visione di Axel fu questa:


Rox osservava con occhi attenti il gelato, poi per prendere una goccia che era scivolata a metà cono fece uscire l'intera lingua, reclinò leggermente il capo per poterla togliere via meglio, facendo si che questa non ne toccasse la punta, ma quasi il centro così che il suo sapore si trascinasse per tutto il percorso rimasto , fino alla sua fine. Ma la cosa non finiva qui, perchè ormai Roxas, inebriato da quel sapore, non aspettava di inghiottire, ma continuava a trascinare la sua lingua sempre più su.

Una volta toccato il punto in cui finiva il cono e iniziava il gelato, chiuse gli occhi assaporandoselo centimetro per centimetro, fino ad incrociare la panna di cui arrivato fino alla punta, non inghiottì ancora e, questa volta velocemente e agilmente, prese con l'intera bocca più panna che poteva buttandocisi a picco e finalmente inghiotti. Si era praticamente messo con i gomiti sulle ginocchia, teneva con entrambe le mani il cono, e il gelato non era più ad altezza della bocca, ma bensì sotto... dopo aver finito di leccare via altre parti pericolanti per evitare di macchiarsi, ripetè l'ultima azione e... a vedere Roxas così stramaledettissimamente impegnato con quel gelato, fare continuamente su e giù con la bocca su quel colore rosa... così famigliare al colore della pelle... e con gli ultimi residui bianchi di panna....


“Cazzo! Mi sono eccitato!”


Axel finì il gelato in fretta e furia che quasi si stava strozzando! Rimanendo in mano solo con il cono.


“Devo pensare ad altro, devo pensare ad altro...- era quello che stava silenziosamente continuando ad imporsi

-se chiudo gli occhi non mi vien voglia di guardarlo quindi problema risolto! Che diamine, sono un uomo, mica una ragazzina che sverrebbe a uno sguardo impenetrabile di Riku!”-


si immaginò lui in divisa scolastica femminile che pregava Riku di uscire con lui, riaprì immediata mente gli occhi- “no! Non lo sono decisamente! E meno male...-fissò un attimo Rox ma era ancora intento a godersi il gelato... o forse il gelato era intento a godersi Rox...


-“Ma che cazzo di pensieri faccio!? ora devo essere geloso di un gelato???-un altra sbirciatina- cazzo se lo sono...-spostò lo sguardo sul suo cono, c'era ancora parecchio gelato, solo che sciogliendosi era entrato nel cono- mangiamo và...”- e richiuse gli occhi intento a gustarsi anche lui il proprio gelato!”


Roxas in quel momento si era dimenticato completamente del rosso, aveva mangiato quasi tutto il gelato ancora un po' e sarebbe arrivato al cono.


Si girò verso Axel e lo vide pulire il cono con estrema calma e delicatezza... ma la visione di Roxas fu questa:


Axel girava lentamente con a punta della lingua i bordi del cono ancora intatti, ma ormai ammorbiditi, aveva chiuso gli occhi... "allora perchè non continuare a fissarlo?"si chiese rox mentalmente. Senza che lui mangiasse i bordi del cono ,per farsi strada e finire il gelato, penetrò con la lingua dritto al centro del cono spingendo più giù il gelato ancora abbastanza denso e leccando via quello ormai liquido dalle pareti interne del biscotto, ma non si limitò a togliere il giusto, affondò l'intera lingua nel cono integro e continuava a leccare le pareti, risalendo poi fuori e rileccando il bordo circolare morbido, per poi riaffondare completamente dentro.

Chissà come sarebbe stato essere al posto di quel cono...


“aspetta! Un attimo! Ma da quando sono così pervertito?!- non era un bacio quello a cui aveva pensato(lo scrivo cmq nel kaso non fosse stato chiaro xD ndVale )-cavoli cavoli cavoli... mi sento... troppo caldo!-sconvolto da se stesso, diede un occhiata ai suoi pantaloni, rimanendo con la gola secca a quella visione.


- C-cosa?? M-mi sono eccitato?!?!- si chiese sconvolto e imbarazzato alla scoperta-e... e ora come faccio?? che figura ci farei se Axel lo scoprisse!?... Vabbè per ora facciamo finta di niente... meglio se torno al mio gelato...” - anche se sapeva non sarebbe servito a molto.

Roxas era diventato di un ineguagliabile colore, imparagonabile ai capelli del rosso.

Vide il rosso dare l'ultima profonda lappata al cono, probabilmente perchè ora per arrivare al fondo del cono doveva per forza mordere i bordi del biscotto o non finiva più il gelato! Stava per aprire gli occhi e allora Rox si rigirò verso il suo gelato, riprendendo il lavoro da dove l'aveva lasciato.


“Adoro quando il biscotto del cono si ammorbidisce... mmmhh- pensò sognante, era un vizio che aveva fin da quando era piccolo!- ora posso mangiarmelo come si deve! In fondo c'è ancora del gelato- prese a mordere , felice e ricordando i vecchi tempi... in effetti anche lui era un po che non mangiava un gelato in compagnia, a Riku non piacevano molto i dolci... dopo tutti quegli anni passati insieme ci aveva rinunciato a portarlo in gelateria.

Il gelato da solo non riusciva davvero a mangiarlo! La trovava una cosa triste... invece in compagnia.... compagnia? A proposito!

Si girò verso Roxas e...


“argh!- si prese lo stomaco con una mano- m-m-m-ma a che diavolo sta pensando???”- a quella visione la sua eccitazione si era notevolmente “accentuata”.


Visione di Axel:


Roxas aveva quasi appiattito il gelato, ma non del tutto. Infatti adesso stava appiattendo solo la parte esterna formando così una specie di semisfera al centro, che ogni giro esterno andava letteralmente a succhiare. Ma la preoccupazione di Axel era... che Roxas era dannatamente rosso in viso!!!! a che stava pensando?? non poteva mica eccitarsi per un gelato!”


Rox si accorse di esser osservato e portò i suoi occhi su quelli acquamarina di Axel.


-O-oh hai già finito?

-Si- rispose un po' ebete.

-I-io sono un po' lento... mi sono già riempito...- si sentiva leggermente a disagio 1. per quello che aveva pensato mentre Axel stava “facendo l'amore con il sapore” 2. per quello strano sguardo ebete che aveva in faccia... si teneva la pancia... forse si sentiva male?

-T-tutto ok? Per caso h-hai mal di pancia? Torniamo a casa?

Axel si accorse che si stava ancora schiacciando la pancia per tentare di bloccare il sangue che ormai stava inevitabilmente fluendo nel basso ventre.

-S-sì un po'- rise tiratamente- Q-quello lo finisci?- dannazione non riusciva quasi a parlare!

-Oh- fece rox guardando il gelato... mancava ancora tanto alla fine... e Axel stava male...- No tranquillo mi è bastato quello che ho mangiato! Ma ora andiamo a casa se non ti senti bene!- si alzò irrigidito tirandosi il più giù possibile la maglietta che aveva sotto, fortunatamente era abbastanza larga da coprire il giusto che gli serviva!

Si stava dirigendo verso il cestino ma a un passo vene fermato dal rosso, che stette bene attento a non far toccare la sue parti “infiammate” al corpo di Rox.


Gli prese il gelato di mano- Permetti?- chiese gentile, che quasi si spaventò quando vide la forza con cui il rosso lo scaraventò nel cestino, probabilmente ora si era spappolato!

-eheh- fece il rosso grattandosi la testa con una mano- non ho dosato bene la forza del mio corpo- riprese Rox sottobraccio, stando fianco contro fianco e gli parlò di una qualunque cosa che non gli permettesse di imbarazzarsi e guardare giù...


Prima che si avviassero verso la macchina Ax diede un ultimo sguardo al cestino dove ormai giaceva il gelato alla fragola del biondino.

“Fottiti sorbetto alla fragola che non sei altro! Credo che con lui tu ti sia già divertito abbastanza, spero che tutti i gelati del quartiere abbiano imparato la lezione! O finiranno come te!- assottigliò gli occhi in simbolo di sfida- purtroppo per te io sono più forte! A mai piùùù- canticchiò nella sua mente le ultime parole in segno di vittoria!

-A-axel? Per caso volevi un po del mio gelato? N-non te l'ho nemmeno chiesto dato che m-me ne avevi già assaggiato un pò...

Ax si risvegliò dallo stato di trans in cui era caduto per dirgliene quattro a quel sorbetto!

-No figurati! Pensavo...- se ne inventò una- che mi piace quando mi guardi così ingenuamente...-Roxas deglutì cercando di stare calmo e di non vedere giù, nel caso dalle “sue parti” fosse successo qualcos'altro, per non attirare l'attenzione del rosso.

In quel momento il rosso lo guardava intensamente... “che me la sono inventata sul momento non significa che non abbia detto la verità”- disse rendendosi conto che gli piaceva davvero quello sguardo innocente del biondino.


-Ahi!- piagnucolò il rosso- Perchè mi hai dato un pizzicotto?? Che ho fattooo?- era ritornato il bambinone di quella giornata.

Roxas sorrise internamente ma lo guardava severo- Devi smetterla di dire stupidaggini!


Poi si guardarono entrambi sfidandosi, e Roxas non ce la fece più, si fece sfuggire un sorriso.


-Ah! Ho vinto io!!!

-Cosa???

-Hai riso per primo ho vinto!!

-Ma noi non stavamo giocando!-fece imbronciato.

Axel si mise di fronte a Rox e lo guardò nuovamente negli occhi.

Il biondino riaccennò un sorriso,cercando di giustificarsi.

-Non riesco a essere serio se mi guardi così!!!- sbottò oltraggiato dalla sconfitta.

-Così come??

-Così da... da... così da Axel!- e fece la linguaccia.


Questa volta scoppiarono a ridere tutti e due.


Nel tragitto Axel non fece altro che pensare a Roxas tutto rosso e a quel maledetto gelato!


finalmente si trovarono davanti l'auto ma proprio in quel momento il rosso si sentì attanagliare per l'ennesima volta lo stomaco. Sembrava stesse per perdere l'equilibrio e il biondino gli si precipitò accanto per aiutarlo a reggersi in piedi con le sue esili braccia, che non riuscirono a sostenere il peso dell'altro, ma rifiutarono di mollare la presa.

stavano per cadere entrambi quando Ax fece leva sulle sue gambe, stringendo a se Rox .


Si trovarono abbracciati, il viso a un soffio da quello dell'altro.


rox allentò leggermente la presa, sentendo il cuore galoppargli in petto.

non riusciva a distogliere lo sguardo, era quasi incatenata a quegli occhi dalla serietà che vi leggeva dentro.

era così bello, così caldo e rilassante che sperò durasse per sempre.

nessuno gli aveva mai saputo trasmettere tutta la sicurezza che gli infondeva la vicinanza di quel ragazzo.

forse, si disse, era la maturità che gli trasmetteva la sua figura, o magari le sue spalle, larghe e robuste, così diverse da quelle del biondino, adesso circondate da un braccio del più grande.


eppure non poterono godere di quel contatto perchè...


“cazzo...” “cavoliiii!! me ne ero dimenticato!!”

Entrambi sentirono, attraverso la stoffa dei jeans, la voglia che avevano. Ormai non più celata.


Rossi in viso si staccano in fretta e furia e con uno "scusa .. “ salirono in macchina a gran velocità.


Axel mise in moto e partirono verso casa.

-------------------------------------------


8 marzo 09 h 20.23


-risposte alle recensioni-


Fly89: Mi disp ma la metropolitana slitta al prox kapitolo! XD eh bhe.. credo ti piacerà xD MA CMQ!!! parliamo di qst kapitolo xD aspetto nuovamente un tuo kommento x sapere ke ne pensi ù.ù ciauu e grazie x le tue recensioni *______* carica carica caricaaaaaa xD


Agito: Sto quasi! Non ti ho ankora superata ù.ù XDD cmq grazie ke shei tornata a rileggere la mia storiella *//////* tvtttb axy *_*


Soruccio: ehm... si sono decisi? o.o XD cmq!! capirai tutto in seguito^*^ lo so che è dal primo kapitolo ke lo ripeto... ma la vera storia non è ankora arrivata! XD cioè siam prp all'inizio inizio ù.ù


reader: in kuanto idee sono apposto xD cmq grazie x la tua recensione!^*^


fliss90: bene se ti piace l'akuroku spero ke qst kap ti abbia soddisfatto^^ siiii lunga vita al nostro cellulare! XD


Sashy: dato che l' akuroku è meglio... mi aspetto una recensione x vedere da 1 a 10 kuanto qst kap ti ha soddisfatto! XD tau *_*


Edo: kome? Avevi scritto una recensione lunga e nn l'ha inviata?? ç_ç mondo ingiustooooooo T*T bhe spero sarai kontenta del nuovo aggiornamento! XD


kiaaxel18: si si poi devi vedere riku geloso eheh... nn diko nnt! Al prox kapitolo capirai xD mi rakkomando kommenta ke i dai karika *_* così saprai kosa succederà nel prox kapitolo ù.ù buahuahaua ke rikatatrice ke sono xD no dai skerzo cmq mi farebbe molto piacere un tuo parere su qst cappy^*^


EdelSky: Figliola miaaaaaaaaaaaaaa XDDD ke bello!! ti sei registrata solo x kommentare la storia della tua mamyyy *///////* ma ditemi se nn è un amore? T*T bhe! Ekko a te il nuovo kapitolo! Dato ke nn resistevi + l'ho postato ù.ù eeeeeeeeeeeeeeh ke mito tua madre U.U XDDD


Andromeda: pekkatu mi piacciono le tue recensioni kilometrike! XD spero ke sta volta avrai + tempo x darmi un tuo parere kosi divento felicia felicia *____* ciauuu!!!


del 18 cap vi ho pratikamente anticipato ke si parlerà di Riku e Sora... kuindi.. ke aspettate a darmi karika????? XDD


tau a ttt

un bacione :*

ByVale

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** METROPOLITANA E GELOSIE ***


LEGGERE:


Volevo che fosse chiaro a tutti che ormai lavoro con YOKO_KAGE13 in qst fanfic^^ e lei lavora sicuramente quanto me, perciò il merito non va solo a me^^ non la ringrazierò mai abbastanza per aver reso la mia storia così... elegante. Si decisamente più elegante ^^


Il capitolo è dedicato a SoRifan che mi ha sostenuta continuamente! Grazie x tutto^*^ spero che il capitolo ti piacerà ^________^


ora potete leggere il cap! XD

mi raccomando commentucci ne *-*



METROPOLITANA E GELOSIE


riku strinse a sè quel corpo tremante, così leggero da fargli immaginare di avere tra le bracia una creatura trasparente, fatta di sola aria.


"merito dei tutori anche questo,sicuramente..."


corrugò la fronte, riducendo gli occhi a due fessure ardenti di rabbia.

nessuno l avrebbe più toccato...non l' avrebbe permesso, nessun ostacolo l' avrebbe fermato.

quel cucciolo aveva bisogno di lui almeno tanto quanto riku aveva bisogno di sora stesso.

era la prima volta che si sentiva così fremente, così pronto all'attacco.

nella sua vita era sempre stato sicuro, sul lavoro, con le donne...l' unico suo interrogativo era quel giovane che chiudeva disperatamente i pugni sulla sua maglia, come fosse un'ancora di salvezza da un tunnel buio, profondo.

le sensazioni che provava quand'era con lui erano così nuove, alle volte terribilmente contrastanti.

il calore di quel corpo tanto piccino rispetto al suo era avvolgente e protettivo.

abbassare lo sguardo e incrociare quel viso tirato dal dolore lo fece subito rilassare.

sora aveva gli occhi chiusi e aveva passato in quel momento le braccia intorno al suo collo, probabilmente per reggersi meglio a lui.

le piccole labbra leggermente dischiuse premevano inconsciamente contro la sua pelle ed ogni respiro lo faceva tremare di piacere.

avrebbe voluto passare le mani su ogni centimetro esposto di sora, baciare quella bocca finchè non fosse stata gonfia di baci.

chiuse un attimo gli occhi per calmarsi.

quello non era nè il momento nè il luogo adatto.



Riku stava scendendo le scale del sottopassaggio per arrivare alla metropolitana, ma si fermò quando sentì un soffio al suo collo.


-Hai detto qualcosa So?

-s-si... i-i biglietti... dobbiamo farli, ci sono i controllori.


l' albino stava per rispondergli che non gli sarebbe importato niente se avesse dovuto pagare una multa.


almeno sarebbero tornati prima, ma qualcosa lo bloccò.

Pensò a tutto quello che faceva il fagottino in braccio a lui per guadagnare una misera cifra... doveva essere davvero faticoso guadagnarsi da vivere per lui, fargli vedere come sprecava i suoi soldi non sarebbe stato un gesto di maturità da parte sua e Sora non gli si sarebbe mai affidato.


incrociò lo sguardo con gli occhi preoccupati del giovane.

avevano un colore così bello.

abbassò il volto per poterli studiare meglio.

avevano un colore particolare, bello e intenso.

non era raro trovare occhi azzurri, ma non così blu, con quelle sfumature così particolari.

i lore respiri si unirono e riku potè sentirne il profumo.

riusciva a percepire il calore di quelle labbra sulle sue, qualche millimetro e le avrebbe toccate.

-R-Riku?


il più grande si fermò, battendo le palpebre come per uscire da un trance.

solo allora notò il respiro accellerato del moro ed il suo cuore, che batteva forte contro il suo petto.

sospirò, correggendo l'angolazione del suo percorso, baciandogli una guancia incandescente.


-Già... hai ragione- fece un sorrisino tirato che sora non vide, ma percepì benissimo.


Riku risalì la mezza rampa di scale che aveva appena fatto, stando attento a non far sbattere le gambe del ragazzo contro i passanti.


Subito difronte a loro c'era una panchina, l'albino ci fece sedere delicatamente Sora, accompagnando la sua schiena, dopo essersi osservato intorno.

si inginocchiò davanti a lui, guardando quel viso dalla forma rotonda così carina.

era ancora rosso come un peperone...che tenerezza!


-Vuoi venire con me o aspetti 5 minuti che vado a prendere i biglietti?- puntò il dito dall'altra parte della strada.


sora abbassò lo sguardo, nascondendosi dietro la frangia scura.


-A-aspetto qui, così fai prima- disse un po sentendosi d'intralcio e un po con la voglia di andarsene al più presto.


riku gli sorrise dolcemente, carezzandogli il punto dove aveva posato le labbra, per poi prendergli il mento tra pollice e indice, costringendolo a guardarlo.


-Ok, piccolo! A tra poco, non ti muovere!- scattò a razzo verso la sua destinazione, desiderando di essere già tornato.


Il fatto che Riku in quel momento stesse correndo solo per lui, per fare prima e portarlo a casa, gli fece battere il cuore più del dovuto.


Quell'insignificante gesto agli occhi di tutte le persone li presenti, in lui fece scattare qualcosa, tanto che non si accorse che ora una sua mano si era poggiata sul cuore, cercando di calmarlo... di rallentarlo.


era così immerso nei suoi pensieri che sobbalzò al suono di una voce, roca e seducente.


-Hey bel brunetto... tutto solo?


Sora girò la testa verso di essa.


"Ma cosa..."


Erano appena saliti dal sottopassaggio un gruppo di 4 ragazzi... belli, molto belli... ma con uno sguardo inquietante ai suoi occhi.


erano tutti robusti, almeno più di lui.


"Non che ci voglia tanto..." sbuffò.


i quattro sembravano usciti da una macchina in autoproduzione.


il loro fisico era praticamente fatto con lo stampo, slanciato e muscoloso, merito di un qualche sport sicuramente.


avevano movenze sostenute e bilanciate, quasi a soppesare ogni passo che li portò di fronte a lui.


sora si lasciò sfuggire un brivido e si strinse nelle spalle.


cosa volevano quei brutti ceffi da lui?


"Riku." come avrebbe voluto urlare quel nome, mentre lasciava vagare lo sguardo oltre quelle spalle possenti che gli bloccavano la visuale.


sospirò, cercando di svegliarsi da quella specie di sogno ad occhi aperti.


era inutile sperare in un intervento fortuito...non sarebbe arrivato, ne era più che certo, e questo stranamente lo ferì più di ogni altra cosa.


era abituato a stare da solo...DOVeva esserlo dopo tutto quel tempo, doveva!


strinse forte i pugni ed alzò lo sguardo.


-No, sto aspettando un amico.


quello che sembrava il "capo" di quella comitiva si sedette accanto a lui, ghignando.


gli mise un braccio dietro le spalle, avvicinandoselo.


-E tu aspetti qui tutto solo soletto? che amico senza cuore.


sora gli rivolse uno sguardo di fuoco.


ma come si permetteva?


-non sono certo un bambino.


si morse il labbro inferiore, studiandolo con attenzione.


aveva dei bei capelli di un biondo cenere, tagliati in una maniera bizzarra, con alcune ciocche più lunghe che andavano a contornargli un bel volto sfilato dai lineamenti maturi, due occhi azzurri erano fissi su di lui.


-No, certo, se fossi stato un bambino a quest'ora ti avremmo già rapito.


un brutto ghigno andò a disegnargli le labbra sottili.


sora si accigliò, osservando gli altri energumeni, che si erano disposti davanti a loro.


-Benissimo, appurato questo direi che potete anche andarvene!


-Ooooh che lingua tagliente che ha questo piccolo cerbiatto.


il moro si voltò, spostandosi e gemendo di dolore quando un altro ragazzo si sedette dall'altro lato della panchina, prendendogli il mento in modo rude, in modo che si girasse verso di lui.


-Si...mi ricordi proprio un piccolo cerbiatto con questi occhioni.


-Dai! vieni a divertirti con noi.


-Si, piccolino...non passerai dei brutti momenti, avrai tutta l'attenzione su di te.


il biondo lo attirò nuovamente a sè, circondandolo con un braccio.


sora lo sentì così vicino da tremare.


-LASCIAMI SUBITO!


potè sentirlo sulla pelle quel ghigno.


-Scommetto che la tua piccola entrata è ancora vergine.


il piccolo sgranò gli occhi, mentre l'altro ragazzo seduto al suo fianco lo schiacciava contro il suo capo.


-C-cosa volete da me?


-Hai un profumo così buono, non sarebbe male averlo sulle lenzuola del mio letto.


trattenne il respiro.


a sora parve quasi che il cuore gli uscisse dal petto dai forti battiti.


"se mi trascinassero via non potrei resistere...sono ancora troppo debole."


cercò di dimenarsi, ma ottenne solo una forte botta allo stomaco che lo stordì per qualche attimo, facendolo rimanere fermo e inerte.


-Voglio proprio un assaggio.


il biondo accostò il viso al suo collo, respirandovi sopra e, sentendolo rabbrividire, vi passò la lingua in lente lappate, tormentando quel lembo di pelle coi denti.


in quel momento, a sora parve di sentire qualcosa frantumarsi dentro di lui.


come un flesh, gli tornò alla mente quella sera al locale, quando riku era corso in suo aiuto.


ma perchè, PERCHE'? cosa aveva fatto lui di male per meritarsi una cosa del genere?


"Sei venuto al mondo...sei un'inutilità! non meriti niente. sei bugiardo e infingardo...che diritto hai tu di essere salvato?"


le lacrime scesero da sole dai suoi occhi, così incredibilmente lucidi.


era quello il suo destino?


"no,no,no,no, NO!"


cercando di non pensare al dolore, iniziò a dibattersi.


non voleva finisse così, non doveva finire così!


il biondo fu costretto ad allontanarsi da quel collo così invitante, vedendo che il piccoletto non cedeva, prese violentemente con una mano il suo viso, tentando di tenerlo fermo.


Si avvicinò con le labbra a quelle di sora, che non pareva voler stare buono un attimo.


per la gente a quanto pare era davvero invisibile... nessuno era accorso in suo aiuto e lui non riusciva a parlare a causa del dolore e dello shock del momento.


quel disgustoso contatto con le sua mani gli stava facendo venire il vomito.


lo vide provare nuovamente ad attaccare le sue labbra,dopo un primo tentativo andato a vuoto.


chiuse le palpebre, arrendendosi all'inevitabile. era così stanco.


attese un contatto...che non avvenne...bensì sentì un sonoro tonfo per terra e la sensazione che il suo corpo fosse nuovamente libero.


Senza aspettare che una parola, un grido, uscisse dai 4 ragazzi, Sora aprì gli occhi, osservando Riku che stava prendendo a pugni e calci il ragazzo che poco fa gli stava accanto, mentre gli altri si avvicinavano a loro.


per un momento, gli parve di essere lo spettatore di un film.


riuscì a immaginare il suo corpo, che, ora privo di un appiglio, si lasciava lentamente cadere a terra, in ginocchio, consapevole di non poter far niente.


riku era così bello con quell'espressione combattiva.


sembrava una pantera che lottava contro dei domatori.


così selvaggia, così decisa.


si fece forza per alzarsi, mentre un dolore alle costole lo rendeva muto e senza fiato, eppure incapace di distogliere lo sguardo.


l'albino era più veloce dei suoi avversari, senza il peso di quei muscoli di troppo ad opprimerlo, eppure non pareva meno forte o meno preparato alla lotta.


ma quelli erano pur sempre quattro contro uno...


Sora attese di essere sicuro di potersi reggere sulle sue gambe prima di avvicinarsi a Riku.


il ragazzo era ansante e visibilmente provato, un rivolo di sangue gli scendeva cheto dalla sua bocca, mentre lui continuava a guardare i ragazzi ai suoi piedi.


come gli toccò il braccio, questi si voltò verso di lui, addolcendo lo sguardo.


Sora stava per parlare ma Riku lo abbracciò possessivamente, stringendolo forte a sè.


non gli era successo niente, era salvo.


il moro si perse tra quelle braccia che sapevano tanto di casa, a quel calore così protettivo... era un abbraccio che diceva “lui è mio” e la cosa non gli dispiaceva.


si lasciò completamente andare, lasciando che le lacrime rigassero il suo viso, percorrendo quella scia salata che non si era ancora asciugata.


ricambiò con tutte le esigue forze che gli erano rimaste, tremando come un bambino.


-Sssh...calmati.


-Grazie, Riku...grazie, grazie...


l'albino gli carezzò lentamente i capelli, sospirando.


c'era mancato davvero poco.


con la coda dell'occhio colse un piccolo movimento e prestò una minima attenzione al biondo, che poco prima aveva levato di dosso a sora.


-Tu... la prossima volta non ci sarà lui a fermarmi- minacciò passandosi una mano al lato della bocca che aveva preso a sanguinare, per pulirsela.


Gelò con lo sguardo sia il ragazzo a terra che i suoi amichetti, dopodiché passò un braccio intorno alla vita del brunetto, lasciando che il giovane si appoggiasse a lui.


scendere finalmente quella dannata rampa di scale gli parve una benedizione.


lo fecero lentamente, così che sora potesse stare al passo, e si fermarono ad aspettare la metropolitana.


avevano appena perso il giro che gli sarebbe toccato fare.


Sora iniziò a strofinarsi il collo... in realtà lo stava facendo da parecchio solo che Riku se ne era accorto solo dopo, troppo impegnato a fargliela pagare a quei tipi.


-Se continuo così ti scorticherai...- fece notare l'albino.


Sora si fermò per un attimo, ma poi prese a strofinarsi... solo più lentamente, in modo che sembrasse un gesto più naturale.


-Lo so... è che...- “che mi sento così sporco...”- M-mi ha leccato il collo... e...---


l'albino non gli fece finire la frase, che intervenne.

-Allora lascia che ti pulisca io...- aveva un tono non molto convinto...


gli occhioni blu finalmente si spostarono dal freddo cemento all'osservare Riku, per l'ennesima volta.

Non aveva capito cosa intendesse esattamente... ma sentì inevitabilmente che forse avrebbe dovuto fidarsi di lui... e non più solo in quei momenti di pericolo.


-Ok.... si.- dal tono titubante passò a quello più sicuro. Decisamente più sicuro.


Vide Riku abbassarsi alla sua altezza, per poi toglierli delicatamente la mano che stava martoriando la pelle candida, diventata ormai rossa.


Avvicinò le sue labbra al collo del piccolo, quest'ultimo spostò la testa di lato dando più spazio a Riku, in un tacito assenso.


C'erano altre persone intorno a loro, tra le quali molte che avevano riconosciuto Riku, ma tutte a debita distanza...


l'albino passò la lingua sulla parte lesa del suo collo. Diede tre lunghe e lente lappate, poi prese a baciare le parti inumidite dalla sua saliva, aspirandola a ogni bacio in modo da asciugarlo.


sora non riusciva a trattenere gli ansimi ed il cuore sembrava quasi scoppiargli in petto.

mai gli era successa una cosa del genere.

le uniche persone che si avvicinavano tanto erano roxas e suo zio...cos'era invece quella sensazione così fresca e piacevole, ma anche terribilmente eccitante?

sentiva le sue gambe tremare, minacciare di cedergli e doveva ricordare a se stesso di darvi forza o non l'avrebbero sostenuto.

riku non dava il tempo alla sua pelle di asciugarsi, che riprendeva il suo trattamento.

la lingua era calda e seducente, vorticava su di lui seguendo disegni invisibili, a volte sfiorandogli il lobo, facendo si che le sue guance si colorassero intensamente.

chiuse gli occhi, lasciando che le emozioni lo riempissero, che la ragione sprofondasse in un meandro recognito e lì l'avrebbe dimenticata, perchè ciò che stava provando era troppo bello, troppo tenero, per rovinarlo pensando che non era giusto, che non doveva farlo!


-nh...

scappo un gemito di piacere, che non fece altro che incoraggiare Riku.


gli fece scivolare una mano sulla schiena, prendendo a massaggiarlo dolcemente, per poi passare a intrecciare le dita fra i serici capelli scuri del più giovane.

era strano.

quante volte gli era successo di fare cose del genere? eppure sembrava la prima.

avere quel corpo caldo a qualche millimetro di distanza, ricercarne la presenza per trovare un contatto più profondo...sembrava tutto così nuovo, così unico ed essenziale...



Non riusciva a fermarsi... aveva appena scoperto che il brunetto aveva un ottimo sapore... e gli rivenne in mente il fatto che avrebbe voluto ricoprire le sue labbra di baci fino allo sfinimento, mordere quella pelle lattea e tuffarsi nella profondità dei suoi occhi.

l'ansimare di sora contro il suo orecchio era qualcosa di irresistibile e quel corpo così tremante davvero TROPPO vulnerabile.


Si staccò di malavoglia da quel lembo di pelle ormai ardente, per andare a scrutare gli occhi chiari del suo proprietario.


Sora rimaneva in silenzio, senza protestare e senza incitare.


Gli passò una mano dietro la nuca iniziando a massaggiarla attraverso quei capelli all'apparenza duri e impenetrabili, ma di fatto morbidi e setosi.


Si stava avvicinando pericolosamente alle labbra del cucciolo.


Sora mise le mani sul petto di Riku, che sentiva sempre più vicino, ma cedette ai pensieri più negativi che potesse pensare. Non riusciva a fidarsi di lui fino a quel punto.


Fece una lieve pressione, che l'albino percepì immediatamente, fermandosi e vedendo gli occhi confusi sul da farsi di sora.


in un breve momento riuscì a percapire tutti i suoi dubbi e le sue incertezze.

'Cosa diavolo sto facendo? l ho appena salvato da un branco di belve e ora sono io il predatore?'

ma non lo era stato forse da quando aveva deciso di conquistarlo?

'Si, ma un tipo come Sora non cede così...e poi non è giusto.'

alla fine lui non voleva solo ammaliarlo, ma avere per se il suo cuore, senza vergogna o restrinzioni, solo per scoprire sino in fondo quanto meraviglioso fosse quell'angelo.

si avvicinò ancora di più e lasciò che le sue braccia lo circondassero, senza titubanza questa volta, ma semplicemente come una coperta che l'avesse voluto tenere al caldo e al sicuro.


Lo strise a sè,sentendolo irrigidirsi in un primo momento, per poi lasciare che i suoi muscoli si rilassassero, addirittura appogiandosi a lui...mmm... gli piaceva abbracciarlo... oh si.


sorrise, inspirando il suo odore come fosse ossigeno, beandosi dei piccoli strusciamenti di quel viso efebico contro il suo petto.


-Oggi sei stato davvero forte, bravo piccolo...- baciò l'orecchio del suo cucciolo, che in quel momento era la parte più vicina alle sue labbra- la prossima volta non ti lascerò un solo secondo...non permetterò più a nessuno di farti del male.


Le ultime parole vennero ovattate dal rumore della metrò che annunciava il suo arrivo, ma sora le sentì ugualmente.


strinse forte le palpebre, fremendo, ma lasciando che il ragazzo sostensse il suo corpo, fidandosi di quella stretta senza eguali tranquillamente.

in quel momento era tutto ciò di cui aveva bisogno, non gli serviva altro.

nascose un mezzo sorriso.


Possibile che da quando si erano conosciuti, Riku aveva imparato a conoscerlo così bene?


-Te la senti di andare?

sora strinse forte la sua maglia tra le mani, annuendo brevemente, staccandosi di qualche centimetro.

-Non ti allontanare da me. se vieni spinto voglio che mi prendi subito il braccio e ti afferri, sono stato chiaro?

incapace di parlare, scosse nuovamente la testa, imponendo al cuore di arrestare la sua folle corsa.

'Forse mi dovrei scostare un poco...'

tuttavia fece esattamente come gli era stato chiesto.


La porta della metro si aprì di fronte a loro, si sedetterò ai primi posti vicino all'entrata e sora tirò su un sospiro di sollievo.


era terribilmente esausto, avrebbe voluto distendersi e chiudere gli occhi...abbracciato all'albino, l'ora tarda a fargli da sfondo con i suoi rumori ovattati.

si schiarì la gola, inumidendosi le labbra, passandosi una mano sugli occhi e lasciandosi sfuggire un sospiro.


-Quanto manca?- chiese il cucciolo, poggiato alla spalla di Riku per la troppa stanchezza.


-Dieci fermate piccolo, all'uscita dopo la stazione- gli accarezzò i capelli bruni con dolcezza e gli circondandò le spalle con un braccio per evitare che cadesse a terra .


-E' stata una giornata dura...perchè non riposi un poco?


-Mmm...ma presto arriveremo.


-Ti chiamo io, vuoi? rilassati, non preoccuparti di nulla.


nemmeno il tempo di accennare un assenso che il ragazzino si assopì, in uno stato di dormiveglia, un' espressione serena sul volto.

riku sospirò, rilasciando tutta la tensione accumulata, continuando però ad accarezzare il brunetto.

era incredibile il senso di protezione che aveva nei suoi riguardi...era esagerato!

eppure questo non sembrava un problema per Sora, così solo e indifeso.

lasciò vagare lo sguardo per tutto il vagone.

solo qualche arzilla vecchietta e i soliti straccioni...si soffermò ad osservare la galleria oltre il finestrino dischiuso.

entrava una brezza gelida appena accennata, ma fastidiosa e pungente, che andava chetandosi solo quando la metro rallentava, per poi fermarsi col suo stridore di freni e ripartire poco dopo.

non salì nessuno e di questo ne fu grato.

gli dava fastidio il solo pensiero di dover trascinare il suo dolce fardello nel caos.

il fulcro dei suoi pensieri si mosse, accoccolandosi di più a lui, scavandosi un cantuccio confortevole contro la sua spalla.

si, doveva essere davvero esausto e...dolorante.

lui stesso sentiva ancora sulla pelle i pugni che non era riuscito ad evitare...non era in grado di immaginare nemmeno lontanamente il dolore che doveva provare a causa del livido.

non riuscendosi a trattenere, gli posò un leggero bacio sulla tempia, sorridendo al mugolio che ne derivò.


Sora ormai stava dormendo, ma quando arrivarono all'ottava fermata purtroppo l'albino dovette svegliarlo.


lo scosse leggermente, toccandogli gentilmente una guancia.


-Ehi So...


il giovane si lasciò sfuggire un brivido.


-mmm... mh?-aprì un occhione azzurro ancora assonnato.

Riku sorrise alla scena, gli prese la mano e lo portò nello spazio tra i primi sedili e la porta, in modo da poter uscire più facilmente senza essere schiacciati dalla gente, ma a quanto pare tutti i tentativi furono vani.


"Accidenti...un viaggio tranquillo e poi...guarda quante persone!"


Arrivarono alla stazione e la gente entrò a fiumi nella metrò, schiacciando e passando su tutti e tutto è così che si ritrovarono nuovamente vicini....


il più piccolo si ritrovò schiacciato contro una parete, le ginocchia doloranti a causa della forte spinta, l'albino davanti a sè che lo proteggeva come poteva da qul flusso continuo.


-S-sora... apri le gambe sennò ci facciamo male emtrambi...-


Riku era stato praticamente scaraventato addosso a Sora, poggiato alla parete metallica del mezzo.


-O-ok...- disse un po dolorante, aprendo le gambe quel poco che...- ah...

-Scusa sora...-gli era completamente addosso, la sua coscia in mezzo alle gambe di Sora e quella di sora in mezzo alle sue... certo doveva ammettere che era piacevole quanto imbarazzante, ma anche i loro petti erano uniti... troppo... tanto da sentire i sussulti del piccolo.


-Ti fa male...?- chiese preoccupato.

-solo un po...- sorrise tiratamente.


L'albino mise le mani aperte accanto al volto del ragazzino e con tutta la forza fece leva sulle braccia, spingendo incurante la gente dietro di lui che imprecava a quel gesto, facendo perdere l'equilibrio.


Aveva una valigetta rigida da lavoro che gli stava perforando con un angolo la schiena.

Il brunetto vedendolo dolorante, si accorse della valigetta e per alleviare il dolore fece una cosa che lasciò di stucco Riku.

Passò delicatamente le piccole mani poco sopra le natiche dell'albino, dato che il fulcro del malessere era praticamente sopra la cinta dei suoi jeans... spudoratamente a vita bassa... rivolse il palmo della mano verso l'oggetto in modo da non farsi male, e il dorso contro la carne di riku che in quel momento aveva la maglietta un po alzata.


riku sorrise sfacciatamente, facendolo arrossire di brutto e costringendolo ad abbassare lo sguardo.


-Da quando ti preoccupi che una valigetta mi perfori la pelle?


sora gli rivolse un' occhiata di fuoco.


-Da quando la tua pelle mi fa da scudo contro questo macello!


L'albino ghignò, allungandosi quel tanto che bastava a sfiorargli l orecchio con le labbra.


-1 a 0 per te...


-Mmmhm.


La loro fermata era finalmente giunta e Riku trascinò fuori dalla metrò il brunetto, lanciando occhiatacce a tutti coloro che soffermavano troppo l'attenzione su di loro.


Non si parlarono, ma non era un silenzio fastidioso, semplicemente rilassante grazie alla presenza del compagno.


Ogni tanto si lanciavano degli sguardi che sembravano voler rievocare l'intera giornata... ma niente di più.


Sora si sentiva un po meglio, quella breve dormita lo aveva rimesso in forze e fare quella piccola passeggiata sino casa non era un fastidio, anzi... ma Riku... sembrava così di fretta.


allungò il passo, continuando a stargli vicino, respirando un pò pesantemente per lo sforzo.


riku non potè fare a meno di studiare il suo profilo senza farsi scoprire.


il più piccolo aveva le sopraciglia aggrottate in un'espressione pensosa che rendeva ancora più adorabile il musetto che si ritrovava.


stava giocherellando con le labbra, mordicchiandole distrattamente, facendole diventare ancora più rosse.


i suoi occhi guardavano davanti a sè,l' espressione decisa e attenta.


sospirò, sconfitto.


"Sono proprio perso."


riconosciuto il vialetto d'ingresso, prese le chiavi di casa, frettoloso di entrare e mettere la parola "fine" a quella giornata.


voleva far stendere sora, metterlo al caldo, farlo sentire sicuro d'essere in un luogo dove niente gli avrebbe fatto del male.


entrati, tese le orecchie per sentire un qualunque rumore, ma dopo qualche istante decretò che Axel e Roxas erano ancora fuori.


-R-riku? tutto bene?


il ragazzo rabbrividì alla sensazione del suo fiato sul collo.


si voltò lentamente, incrociando quegli occhi blu così singolari, che lo guardavando come se da una sua parola dipendesse tutto.


come poteva sora essere tutto quello che era? come poteva essere tanto coraggioso e poi apparire così indifeso?


"Ti voglio...da morire."


-Riku?


L'albino era visibilmente scosso, corrucciato... aveva finalmente girato le chiavi nella toppa e aperto la porta...porta dove il brunetto si ritrovò delicatamente appoggiato, guidato dalle mani di Riku una volta dentro casa...


lo stava abbracciando...ancora.


le sue mani lo strigevano possessivamente, quasi a non volerlo più lasciare, una che giocava amabilmente con i suoi capelli, l'altra ad attirarlo a sè.


lo sentì annusare sfacciatamente la sua pelle, facendolo arrossire come mai gli era successo in vita sua, per poi alitarvi sopra, facendolo rabbrividire.


Avvertì le sua labbra, così calde, così umide, baciarlo sul collo, succhiare leggermente, marcandolo come se fosse sua proprietà, l'unico posto dove non passava neanche un po di spazio fra riku e quel corpo esile, che da li a poco l' avrebbe fatto impazzire totalmente.


avvertiva il battito del cuore di sora contro il suo petto ed i suoi mugolii gli riempivano piacevolmente le orecchie, ottenebrandogli i sensi.


Provò a fargli scivolare una mano sotto la maglia rossa, avvicinandosi ancora di più... ma in quel momento Sora si riprese, tremando, quasi spaventato.


gli premette le mani contro il torace, facendo una leggere pressione, ed alzò gli occhi per incrociare lo sguardo di riku.


-S-scusa.. sono stran-nco...


Il più grande lo guardò attentamente, vedendo nelle pozze chiare del brunetto paura... che gli aveva provocato lui?


Affranto gli accarezzò i capelli e gli diede un bacio sulla fronte, rasserenando nuovamente il piccoletto, accompagnandolo finalmente all'interno.


stanchi, si misero entrambi in pigiama,ma riku, sentendo caldo, rimase solo con i pantaloni.


si voltò lentamente, la stanza avvolta in una chiara penombra, calma e rassicurante.


Lo stava aspettando a letto.


sospirò, frustrato, pensando che sora si ostinava ancora a non volergli mostrare il suo corpo, infatti era andato a cambiarsi in bagno.


Sora tornò presto e si mise a letto, seguito da Riku che si stese lentamente, scostando con attenzione le coperte.


lo abbracciò, lasciando che le sue braccia avvolgessero lentamente, con dolcezza, quel corpo esausto e questa volta, dopo un iniziale irrigidimnto, sora ricambiò la sua stretta, girandosi verso di lui ed affondando il viso contro la sua spalla, evitando così il suo sguardo, che avrebbe potuto volere una spiegazione... che neanche lui sarebbe riuscito a dare.


come poteva spiegargli il suo bisogno di quel calore soffocante, che solo lui poteva dargli?


come dirgli che si sentiva bene con lui al suo fianco... ma che quando gli si avvicinava troppo... lo vedeva come tutti gli altri uomini che non aspettavano altro che usarlo? usare il suo corpo, calpestando i suoi sentimenti?


-Scusami...- disse in un soffio Riku.

il moro rabbrividì.

-Non fa niente...- rispose pensando che si riferisse a quello successo poco prima.

-Scusami per oggi... per quello che ho detto quando Axel mi ha provocato... io ti considero un bel ragazzo e... importante. fanculo se ci conosciamo da qualche giorno! basta con sta storia... ci siamo incontrati, punto. Sto bene con te...

Sora spalancò impercettibilmente gli occhi... e stinse i pugni sul petto di Riku, che si alzava e abbassava lentamente e con grazia.

"Oddio...così mi rendi tutto più difficile."

Si rattristò... aveva uno sporco compito da fare e sicuramente dopo quello che gli aveva detto... sarebbero succese solo cose negative.

-Potrei non essere una brava persona come pensi...


Era triste di non poter godere di quell'immensa felicità che il ragazzo più grande gli stava donando.


Si addormentò pensando a come avrebe dovuto comportarsi... finendo in un limbo oscuro senza trovare una risposta.


riku, sentendo il suo respiro farsi più profondo, si scostò di qualche millimetro, il necessario per lasciargli un piccolo bacio sulla tempia.


-So per certo che sei una brava persona...- prese in mano il pugno che sora aveva stretto prima, facendolo distendere e accarezzando il dorso della sua mano, fino a che anche lui non si addomentò, cullato dal calore di quel corpicino, rannicchiato contro di lui.


******************************************


Axel entrò prepotentemente in casa, sbattendo la porta e chiudendosi nel bagno, evitando anche solo di guardare il biondino.


Roxas da parte sua si era ripreso... il viaggio in macchina lo aveva calmato quanto bastava e ora si stava dirigendo verso la sua camera, decidendo di cambiarsi con calma.


si mise a letto, stanco per la giornata appena trascorsa.


“Cristo... non mi eccitavo così nemmeno a 12 anni!!! Cos'è? Roxy hai un eccitante incorporato che appena lo vedi fa effetto??”


si girò da un lato, chiudendo gli occhi e cercando di addormentarsi, prima che arrivasse il rosso.


axel aveva chiuso a chiave la porta del bagno, poggiandovisi sopra, tentando di calmare il proprio respiro.


Oddio...non gli era mai successo di doversi trattenere tanto!


i suoi pantaloni erano dolorosamente stretti, gli fermavano quasi la circolazione, ma non riuscivano a smorzargli l'eccitazione.


sudato, alzò lo sguardo, incrociando i suoi stessi occhi allo specchio.


erano tormentati, lucidi e leggermente socchiusi.


"Maledizione, sembro un maniaco!"


ma non era colpa sua di certo!


se c'era un colpevole era senza dubbio quel moccioso cosi inconsciamente sensuale.


il solo ripensare al suo corpo...al suo sguardo, alla sua reazione...


Oddio.


si fece scivolare una mani oltre il bordo dei pantaloni, ammucchiandoli a terra e spingendoli di lato.


"Guarda cosa mi fai fare, spupido moccioso!"


non si era mai abbassato a fare una cosa del genere, quando aveva avuto bisogno gli era bastato schioccare le dita per...


-Ahhh


si accasciò contro la parete, incapace di riprendere fiato o anche solo di respirare normalmente.


"Ma cosa mi stai facendo, piccolo?"


si ricompose come meglio poteva, andando in camera con passo felino.


Roxas lo aspettava ancora sveglio.


Si guardarono negli occhi... intensamente, il rosso non staccò il contatto visivo nemmeno quando si mise sul letto e si portò il biondino sopra di lui, dato che era più leggero da sostenere che non il contrario.


Gli baciò una guancia e come se fosse una cosa abitudinale, si abbracciarono e sprofondarono nel sonno anche loro, dandosi una buonanotte sussurrata.


-Buonanotte piccolo

-Buonanotte mangiatore di gelati altrui “e dannatamente sexy”-pensò

-Ehi te la sei proprio presa eh... -disse ridendosela.

-Io il tuo non l'ho assaggiato!

-Non ti sei perso molto... sapeva di cioccolato!

Roxas assottigliò lo sguardo in direzione del rosso. Sguardo molto minaccioso.

-Bhe adesso non ho più il sapore... sennò un idea di come fartelo assaggiare ce l'avrei avuta- lo baciò nuovamente, questa volta attaccando un angolo delle sue labbra.

Roxas si imbambolò, guardando fisso davanti a sè, mentre un vago rossore gli dipingeva le guance.

dopodichè si prese la coperta e se la portò fin sopra la testa.

Sentì l'addome del rosso che sobbalzava mentre cercava di trattenere le risate, accarezzandogli contemporaneamente la schiena, non sapeva se per incoraggiarlo o per scusarsi.

sul viso imporporato del ragazzino spuntò finalmente un sorriso... Degno di essere chiamato tale.

____________________________________________________


**Risposte ai commenti**


reader: bene allora aspetto un commento anke x questo capitolo^^


Agito: ihih apetterò anch'io! xD son felice che ti piaccia Axeeeel *-* tvb (L)


kiaaxel18: ahahahah bhe mi disp ke tu abbia dovuto aspettare parekkio x l'aggiornamento ma spero che con qst capitolo mi perdonerai >_< lieta che ti piaccia Axel! *-*


Edo: mi sa che anche stavolta non ti va bene in quanto a baci rubati! xò spero comunque di averti in parte soddisfatta, non temere non c'è molto da aspettare U.U (eh bhe... dopo 18 capitoli =_= ndAxel) zitto! >*< (=_= ndAxel)


Soruccio: riso ai funghi *-* buonissimi *-* (sugo è_è nd riku) (funghi è_è) (sugo è_è nd riku)((funghi è_è) stoooooooop! >_< cmq! xD a parte qst xD spero ke il kap sia di tuo gradimento^^


Fly89: ahahah come son felice ke ti abbia fatto qst effetto!! aspetto un parere anke su qst allora!!^*^ anke se kome hai visto è + triste T^T


KairiChanRules: uahauhauhuha *________* kosì mi lusinghi trp *-* waaaa >_< nn so manko a me kome mi eskon certe idee! xD aspetto un parere sul cap SoRi^^


mikyfantasy: eh Axel è un mito!! cmq grazie dei komplimenti */////* -me emozionata- farò del mio meglio x kontinuare e (prima o poi) finire a dovere la fic! ^_^


xXFunnyXx: trankuilla... prima ke finiska sta fic ce ne vorrà di tempo^^ cmq ekko il kap RiSo! aspetto di sapere kosa ne pensi ;)


Andromeda: bheee mi sa ke x la prima volta... ci sia da aspettare.. ma kualkosa (dopo 18 kapitoli! XD) ce la sto facendo a scrivere xD spero ke kontinuerai a kommentare x saper kosa ne pensi >_< a presto *-*


EdelSky: figliolaaaa *-* eeeh ekkolo kua il 18° kapitolo! XD poi voglio un voto di kuanto ti sei shokkata a leggerlo da 1 a 10 XD tvb figliolaaa :***


Maika:lo sai ke mi è scesa una lacrima la prima volta ke ho letto il tuo kommento? ç_ç (si xk l'ho letto un kasino di volte XD) conta che cmq adesso c'è yoko ke fa la metà del lavoro^^ io son la mente lei il braccio *-* si dice kosi? xD bhe spero ke mi darai un parere anke su qst cap^^


Sashy: ovvio! sennò sarebbe noiosa la storia no? u.u lo yaoi è la xversione in se! kome ci fa ad essere dello yaoi non perverso? XD mi sto shokkando a scrivere kosì tnt volte la parola "xverso" O_O xD kome ti pare qst capitolo?^^


Heartbeat90: non x nnt indiscreta!! mi piace rispondere alle domande della mie kommentatrici! la mia carika *-* cmq conta che gli ultimi due capitoli (il 17 e il 18) non erano previsti xD 2 anni fa... si sarebbe konclusa + o - ai 21 kapitoli... ma la mia mente in 2 anni ha elaborato la kontinua dp la fine XD kuindi nn saprei dirti... dipende da kuante pagine scrivo x kapitolo >_<


Ashley Snape: aggiornato! nn presto xò... spero sia cmq di tuo gradimento qst cap! xD aspetto un tuo kommentino *-*


COMMENTATE MI RAKKOMANDOOOOOOOOO *-*



alla prossima!

^*^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=133942