Il tizio della pubblicità di prestitifacili.com

di dreams_queen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Sogno o son desto? ***
Capitolo 3: *** L'incontro ***
Capitolo 4: *** Mash up ***
Capitolo 5: *** Sorpresa ***
Capitolo 6: *** Mai solo ***
Capitolo 7: *** A caccia di prelibatezze... ma soprattutto di UN numero di telefono! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

Naturalmente Rachel doveva aver scoperto qualcosa. Do-ve-va. Suonata la campanella Kurt si precipitò fuori dall’aula: lei era già davanti al suo armadietto.
-Ciao, Kurtie-
-Buongiorno!- la salutò lui, allegro. Si stava ancora avvicinando, ma si bloccò a metà strada. La squadrò e spalancò gli occhi, sorpreso.
-Che succede Kurt?- domandò lei, fingendo di essere altrettanto stupita.
L’amico la indicò: -Quello è il tuo vestito migliore, ecco che succede!! Perché ti sei vestita così?-
Rachel sorrise. –Indovina.-
-Ho come l’impressione di non essere pronto a conoscere il fratello di Blaine..-
Lei sorrise e applaudì, compiaciuta. –Dici che vada bene?- chiese, e fece un giro su sé stessa.
-Penso di sì- disse Kurt storcendo il naso, che non voleva assolutamente darle il contentino.
-Non ti preoccupare,stai benissimo anche tu – disse Rachel, intuendo cosa lo preoccupava.
-Allora, chi è?-  chiese finalmente.
-Tieniti forte. Hai provato a cercare ‘Anderson’ su google?-
-Ovviamente.- rispose, e capì immediatamente –M-ma.. ho escluso il primo dei risultati, non poteva essere suo fratello.-
-E invece…- Rachel indicò il suo vestitò.
-Okay, forse Blaine aveva ragione a tenermelo nascosto.-
Rachel annuì -Credo proprio di sì..-
-Cooper Anderson- si ritrovò a sussurrare, mentre Rachel annuiva piano. 

** Angolo della scrittrice **
Spero che l'incipit vi sia piaciuto, ho molte idee per la testa, non so ancora se ci sarà un happy ending :P
Come detto, è la mia prima fanfiction.. e non è betata xD
Intanto recensite, e io settimana prossima pubblico il primo capitolo!! 
A presto
dreams_queen

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Capitolo 2
*** Sogno o son desto? ***


Capitolo I

Sogno o son desto?

-Come sta Blaine? È contento che suo fratello torni?-
-Sinceramente non ne ho idea, non ne parla quasi mai… anzi, l’unica volta che me ne ha parlato è stato due giorni fa, per dirmi che sarebbe venuto qui a Lima.-
-Ahi, brutto segno- commentò Rachel.
-Perché?- domandò Kurt, confuso.
-Penso che  non vadano molto d’accordo- rispose.
-O magari è perché non si vedono spesso, lui è un attore- rifletté, portandosi una mano ad una tempia.
-Può essere- acconsentì lei. –Sta arrivando Blaine- disse, interrompendo i pensieri di Kurt. -Ci vediamo.-
Kurt restituì il saluto e andò incontro al suo fidanzato.
Blaine camminava con lo sguardo basso, sembrava piuttosto pensieroso. Kurt sperò che il rapporto tra lui e suo fratello non andasse così male, primo perché voleva assolutamente conoscere Cooper, secondo perché non voleva ammettere che Rachel avesse avuto ragione ancora una volta.
-Ehilà- lo salutò Kurt, sorridendo, ma l’altro non diede segni di vita. –Blaine? Stai bene?-
Finalmente quello, sentendosi chiamare, alzò lo sguardo. –Oh- fece, sorpreso –ciao Kurt.-
-Ah, è così che mi saluti?- lo provocò.
L’altro annuì, ma era chiaro che non lo stesse ascoltando.
-Blaine Anderson!- disse a voce alta Kurt –se non mi dici cosa ti succede ti farò avere una granitata in faccia seduta stante per svegliarti!-
A quelle parole Blaine sorrise e finalmente guardò Kurt dritto negli occhi. –Grazie- disse semplicemente e si avvicinò talmente tanto da togliere il fiato a Kurt. Blaine appoggiò le labbra su quelle del fidanzato, che mise le braccia dietro il suo collo e lo baciò dolcemente.
Dopodiché Blaine strinse Kurt in un abbraccio.. ma ben presto quest’ultimo si accorse che in realtà stava succhiando avidamente una parte del suo collo e lasciando un segno del suo passaggio.
Kurt si trattenne dal gemere. Perché Blaine si comportava così? In quel momento era l’ultimo dei suoi pensieri, ma risuonava dal profondo della sua coscienza..
Blaine non si era mai comportato così prima di quel momento, e Kurt era felice che non gli importasse nulla degli altri che li osservavano con malignità e disprezzo. Entrambi sapevano incrociare quegli sguardi a testa alta… ma era il suo atteggiamento che non lo convinceva affatto.
Nonostante tutto il ‘saluto’ di Blaine suscitò l’effetto desiderato: Kurt era su di giri e non gli avrebbe fatto più domande per il resto della mattinata.
-Buongiorno- sussurrò infine Blaine dolcemente all’orecchio di Kurt, che sussultò impercettibilmente.
-C-ciao- rispose lui.
-Ecco- disse Blaine, sistemandogli meglio la sciarpa che aveva al collo, per coprire la sua opera.
-Ehm, grazie..- Kurt non sapeva che altro dire.
-Non c’è di che- Blaine gli fece l’occhiolino. ‘Ti voglio, qui e ora’ pensò Kurt, mordendosi un labbro.

-Andiamo a lezione?- chiese Blaine. ‘No, assolutamente no, adesso mi porti via da qui’ Kurt iniziò a fantasticare, era sicuro che Blaine avesse qualcosa in programma per loro.. anche se magari non durante la mattinata.
***
 

-Buongiorno amore mio- si sentì dire. Di chi era quella voce maschile? Certamente non era quella di Blaine, ma gli sembrava comunque famigliare. Kurt aprì gli occhi, fuori era ancora buio. Perché quel saluto, allora? Era sdraiato su un letto matrimoniale, i suoi vestiti sparsi ovunque nella stanza.. si accorse di essere completamente nudo. Sopra di lui, un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli scuri che, come Kurt, si trovava senza niente addosso. Egli non poté fare a meno di notare il fisico invidiabile del ragazzo, i suoi addominali scolpiti e i suoi glutei perfetti.
Ma altri pensieri in quel momento avevano la meglio sul resto. Cosa era successo? Buio totale, esattamente come quello fuori dalla finestra. Il panico si insinuò nella sua mente. Non poteva aver tradito Blaine, lo amava! Kurt si mise a sedere lentamente, era sicuro che presto sarebbero arrivati i postumi  della sbornia. E invece nulla.
-Stai bene Kurt?-
Il ragazzo conosceva il suo nome. Che altro gli aveva detto?
-Sì.. credo di sì- rispose.
-Stavi facendo un bel sogno magari? Su noi due?- chiese curioso, e si mise a pancia in giù sul letto, i gomiti appoggiati al materasso e le gambe per aria.
-No, non stavo sognando- rispose sinceramente. Iniziò a cercare con lo sguardo i suoi boxer nella stanza.
-Ah- sospirò deluso l’altro.
All’improvviso un cellulare iniziò a squillare. -Mio- disse il moro. –è Blaine- lo informò.
Kurt era sempre più confuso. Blaine chiamava il ragazzo sconosciuto e non lui?
-Metto il vivavoce, così puoi salutarlo anche tu- disse.
-Coop?-  Ma che..? Coop? Cooper? Cooper Anderson? Il tizio della pubblicità di prestitifacili.com? Per forza la sua voce l’aveva già sentita! Subito dopo si ricordò delle parole di Rachel: il fratello di Blaine?
-Ehi Blainey.. c’è anche Kurt qui che ti saluta!- rispose Cooper allegro.
Blaine sapeva? Kurt cominciò a farsi domande a raffica, ma a nessuna sapeva rispondere, se non grazie alla telefonata in corso. Ora capiva perché il ragazzo aveva tratti così famigliari.

 

***

-Shh, Kurt, sta’ calmo- tentò di tranquillizzarlo Blaine. –Va tutto bene, era solo un incubo- disse, accarezzandogli la testa.
Kurt sbatté le palpebre più volte e aprì gli occhi. Tossì e respirò a fondo. Era tutto sudato e il panico dominava ancora la sua mente.
Un brivido gli percorse la schiena. Il sogno gli era sembrato così reale.
Guardò fuori dalla finestra: il sole iniziava a fare capolino sopra i tetti delle case.
Blaine gli porse un bicchier d’acqua che Kurt afferrò subito. La sorseggiò piano, evitando di ingozzarsi.
-Va meglio?- gli chiese.                                                                                         
-Oh, sì- confermò Kurt –grazie mille.-
-Prego- disse –c’è qualcosa che ti preoccupa? Ne vuoi parlare?- gli domandò premurosamente.

Blaine era stato così carino con lui quel giorno… il pomeriggio era stato molto romantico, la sera sexy e voglioso, era stato tutto perfetto. Non poteva dirgli quello che aveva sognato, soprattutto nel caso in cui Rachel avesse avuto ragione sul rapporto tra i due fratelli. Tanto il sogno sarebbe rimasto tale, no?

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Capitolo 3
*** L'incontro ***


L’incontro

Capitolo II
 
Il giorno dopo andarono a scuola insieme, mano nella mano. Kurt non aveva più fatto domande a Blaine a proposito di suo fratello (anche se il sogno aveva contribuito) e contemporaneamente  aveva tirato su di morale il fidanzato. Alla fine delle lezioni della mattinata (trascorse veloci, ripensando alla notte precedente) si ritrovarono di fronte all’armadietto di Kurt.
-Stai bene? Mi sembri un po’… preoccupato.- osservò Kurt (e pensò: ‘‘di nuovo’’)
-Mio fratello è in città… viene a prendermi e pranziamo fuori- rispose con poco entusiasmo.
-Beh, finalmente! Conoscerò il fratello misterioso di cui ti rifiuti tanto di parlare.. non vedo l’ora di vedere che faccia ha!- esclamò, afferrando dall’armadietto la lacca e spruzzandosela sui capelli. Era il fatidico giorno.
-Eheh- sghignazzò Blaine amaramente –credimi, tu… l’hai già vista la sua faccia.-
-Blaine!- lo chiamò qualcuno alle sue spalle. Sì girò e si accorse che era proprio lui, suo fratello.
-Ciao Cooper!- lo salutò, abbracciandolo.
-Che carino! Come stai?- chiese gentilmente.
-Bene, ben tornato!-
-Questo è il tuo ragazzo? – i suoi occhi avevano già puntato Kurt da lontano ma solo in quel momento potè vederlo chiaramente in faccia.
-Sì, infatti.. Kurt lui è Cooper Anderson- lo presentò.
- Ciao.. è un vero piacere- disse sinceramente Cooper.  
Kurt sprizzava gioia da tutti i pori:  -Oddio, sei quello di prestitifacili.com!
-Eh sì, colpevole!- confermò Coop sorridendo.
-Io adoro quella pubblicità, ce l’ho come suoneria!- era proprio al settimo cielo.
Sue però interruppe la loro conversazione, con  sommo dispiacere di Kurt.
-Vedi qual è il problema?- domandò Blaine, approfittando di quel momento.
Ma Kurt non rispose, era ancora mezzo paralizzato a causa di quella magnifica vista. Oltretutto l’aveva collegata al sogno fatto la notte prima e il solo vederlo lì aveva scatenato le sue fantasie.
Blaine continuò a parlare, non essendosi accorto di nulla: -Con te è stato gentile, con me non lo sarà più da questo momento.. ma anche tu devi aspettarti dei colpi bassi, sei il mio fidanzato ora.- disse.
Kurt non fece in tempo nemmeno a capire cosa gli stesse dicendo Blaine che Coop tornò da loro. Kurt naturalmente aveva sentito tutto il discorso tra Sue e il fratello del fidanzato e soprattutto il complimento che lei gli aveva fatto. Doveva rimediare subito e fare di meglio.
-Ho un break dalle pubblicità e ho detto al mio agente che tornavo nella madrepatria per un po’ di PR e per studiare il personaggio.. I prossimi spot  sono più densi di motivazioni e sottotesti, quindi voglio esplorare le mie umili radici- disse, camminando a fianco di Blaine, e appoggiandogli un braccio sulle spalle.
-Tuo fratello è l’uomo più bello del continente- disse Kurt, dando voce ai pensieri che gli frullavano in testa.
Blaine alzò gli occhi al cielo -Io e Cooper  dovremmo andare...- Ma fu interrotto ancora una volta da Sue, che stavolta lo rapì.
-Vedi? Ecco perché non voglio mai parlare di mio fratello- affermò Blaine.

 

***Angolo della scrittrice***

Ehilà gente!
È solo un capitolo di transizione questo, ma finalmente abbiamo l’incontro tra i due!!
Spero che vi sia piaciuto ;)
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito fino ad ora (Tallutina, Alis_Naya, love mojito).. grazie davvero!
E naturalmente chi ha aggiunto la mia storia alle preferite/seguite/da ricordare..
Ma anche chi legge semplicemente!
A presto,
dreams_queen

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Capitolo 4
*** Mash up ***


Capitolo III

Mash up

Blaine era diventato scontroso, dopo l’affermazione di Kurt a proposito di suo fratello.
-Dai, lo sai benissimo anche tu che scherzavo!- gli stava dicendo Kurt per l’ennesima volta.
-Eppure eri serissimo mentre lo dicevi- ribatté Blaine di nuovo.
Kurt tentava inutilmente di cambiare argomento, ma Blaine aveva deciso di non parlargli. Ci mancava che pestasse i piedi e poteva essere preso per un bambino di due anni.
-Prometto di non fare più questi tipi di commenti in tua presenza- promise Kurt, sperando che il fidanzato non mettesse più il broncio. In realtà adorava quando lo faceva, ma non poteva dargliela vinta assolutamente.
Blaine non cambiò espressione.
-E va bene!- sospirò Kurt –prometto di non fare complimenti a nessun altro ragazzo escluso te!-
-Così va meglio- disse Blaine finalmente.
-Oh, adesso non metterai più il broncio?- disse Kurt, con aria dispiaciuta.
-Non ti preoccupare, con nei paraggi mio fratello potrebbe ricapitare da un momento all’altro- affermò Blaine.
Kurt si avvicinò a Blaine e gli lasciò un bacio leggero sulla guancia. –Vedrai che andrà tutto bene.-
 
E Kurt si avviò a lezione, lasciando Blaine in mezzo al corridoio a pensare.
Si ritrovarono alla lezione del glee di quel pomeriggio e scoprirono cosa Sue aveva in serbo per loro: aveva invitato Cooper a lezione. Kurt era inizialmente dispiaciuto per Blaine, perché il glee era un mondo spensierato in cui poter rifugiarsi e invece Sue l’aveva trasformato nel suo peggiore incubo.
Il duetto improvvisato però l’aveva fatto ricredere e pensò che l’immagine di Coop datagli da Blaine non sembrava corrispondere alla realtà.
Kurt voleva assolutamente conoscere meglio il fratello del suo fidanzato, per capire quanto questo aveva ragione a giudicarlo così. Probabilmente non sarebbe stato difficile fermarlo, durante tutta l’esibizione Cooper continuava a lanciargli occhiate, di cui Blaine, fortunatamente, non si era accorto.
Quando la lezione terminò, Blaine se ne andò con una scusa, subito dopo aver salutato Kurt, per non dover sopportare ancora la presenza del fratello.
Cooper invece era rimasto e si stava avvicinando a Kurt.
-Ehi.. Kurt, giusto?-
-Esatto- rispose a Coop, sorridendo.
-Sai dov’è andato Blainey?-
-Oh- fece Kurt sorpreso da quella domanda-è andato a casa.-
-Caspico- disse Cooper mestamente- e non sai perché, vero?-
-Ha detto che doveva andare a casa a fare i compiti…-
-E non ha tempo per il suo fratellone? E nemmeno per il suo fidanzato?- domandò retoricamente, sollevando un sopracciglio a quest’ultima domanda.
-Non ti preoccupare per questo- gli rispose Kurt facendogli l’occhiolino.
-Con il tuo permesso, una di queste sere lo rapirò per portarlo fuori a cena- lo avvisò Coop.
Kurt ridacchiò. -Per me va bene – ‘è lui che devi convincere’ pensò subito dopo.
Cooper annuì –grazie mille-
-Oh, figurati- rispose.
-Vuoi un autografo?-
Kurt rise –Certo, perché no?- e gli porse carta e penna. Quando Cooper finì di scrivere piegò il foglio e restituì tutto a Kurt, raccomandandogli di non aprirlo subito, ma di aspettare almeno quando fosse arrivato a casa. Kurt si domandò il perché ma non disse nulla e mise via il foglio.
-Voglio svelarti una cosa, avvicinati- disse Cooper guardandosi in giro per controllare che nessuno lo stesse ascoltando. Kurt fece due passi verso di lui ma Cooper  fece altrettanto, prendendolo in contropiede e facendolo arrossire vistosamente.
-Mi hanno dato un ruolo in CSI New York- sussurrò Cooper all’orecchio di Kurt-è un segreto però, per ora lo sappiamo solo tu, io e il mio agente-gongolò allegramente.
-Wow, è una grande opportunità!- commentò Kurt.
-Grande? È enorme!- ridacchiò Cooper per l’entusiasmo di Kurt. –Spero di vederti alle mie lezioni di recitazione!-
-Ma certo, verrò sicuramente.
-Benissimo!- esclamò Cooper-ora so che non ci sarò solo io!
-Oh, io non avrei avuto dubbi se fossi stato in te.. La tua fama ti precede, inoltre il mash up è stato favoloso- riferì Kurt, incapace di trattenersi.
-Oh, beh, grazie- rispose Cooper, che non si aspettava tutti quei complimenti da Kurt.

 
 

***Angolo della scrittrice***

Buonasera! Ecco qui il nuovo capitolo! Vi è piaciuto? Chi di voi è curioso/a di cosa abbia scritto Coop sul foglio??
Volevo avvisarvi che ho deciso di aggiornare solo una volta a settimana, precisamente il martedì.
Ringrazio che recensisce, legge, mette la storia tra le preferite/seguite/ricordate.. grazie mille!!
A martedì prossimo
dreams_queen

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Capitolo 5
*** Sorpresa ***


Capitolo 4 - Sorpresa

CAPITOLO IV


SORPRESA 

Tornando dal liceo McKinley, Kurt si era completamente dimenticato di guardare cosa Cooper gli avesse scritto sul foglio, continuava a pensare al suo atteggiamento. Non si spiegava perché avesse voluto parlare con lui, gli sembrava chiaro che chiedergli di uscire con Blaine fosse stato solo un pretesto per attaccar bottone.
Arrivato a casa, suonò e fu Blaine ad aprirgli, che lo stava aspettando da un pezzo.
-Ehi- fece Kurt sorpreso.
-Buonasera- lo salutò Blaine. Si avvicino per dargli un bacio a stampo, poi arretrò per lasciarlo entrare e chiudere la porta dietro di lui.
Kurt non sapeva cosa pensare. Chissà se..
-Tuo padre non c’è- disse Blaine intuendo ciò che stava pensando, e sorrise sornione.
-Lo immaginavo- commentò Kurt –come sei riuscito a cacciarlo via?- chiese incuriosito.
-Sinceramente quando sono arrivato con.. con l’occorrente per la cena ha detto che lui e Carole avrebbero cenato fuori e sarebbero stati via fino a tardi. Ha preso le sue cose e se n’è andato- ridacchiò.
Kurt stava per ribattere qualcosa ma Blaine l’anticipò di nuovo –Finn è andato via un attimo fa.  Ha visto che stavo trafficando con le pentole in cucina e mi ha chiesto se potevo preparare qualcosa anche per lui- Il moro a quel punto non ce la fece più trattenersi e scoppiò a ridere, e Kurt si unì a lui.
-Non ci credo- riuscì a dire Kurt tra una risata e l’altra – e tu che gli hai detto? –
-C-che non avevo abbastanza cose per preparare anche per lui… fortunatamente non ha insistito e visto che i tuoi non ci sono ha pensato bene di andarsene-
-Acuto- commentò Kurt.
-Che personaggio- annuì Blaine. –Vuoi darmi la giacca?
Kurt lo ringraziò e gliela porse.
-Faccia come fosse a casa sua, prego.- disse Blaine e lo accompagnò in salotto.
Mentre lui si rimetteva ai fornelli, Kurt ne approfittò per andare in bagno e riordinare le idee.
Si domandò cosa passasse per la testa a Blaine, di solito capiva tutto al volo… arrossì, ma non era sicuro al 100% che la serata avrebbe proseguito come aveva in mente lui.
Quando tornò in cucina, Blaine si era cambiato: camicia bianca e smoking nero, elegante, con un tovagliolo sull’avambraccio.
Kurt sorrise. –Ho a disposizione anche il cameriere stasera, wow.-
-è un piacere- rispose il moro, e lo accompagnò in salotto. –Prego, si accomodi, il suo fidanzato la raggiungerà tra pochissimo.-
Il salotto era stato completamente trasformato: delle candele rosse erano state sparse ovunque e la tavola era stata apparecchiata così elegantemente che a Kurt iniziò a sorgere qualche dubbio sul fatto che avesse preparato tutto Blaine. Comunque decise di stare al gioco, si sedette e chiese il menù.
Il cameriere sorrise e disse –Questa sera è di turno lo chef italiano, per cui le consiglierei gli spaghetti alla bolognese, sono veramente deliziosi.-
-Pasta alla bolognese sia – disse Kurt.
-Perfetto- Blaine tornò in cucina a prendere i piatti e lo servì, poi mise un piatto anche al posto che lo attendeva. Tuttavia non si mosse di un millimetro.
Kurt capì ed assaggiò la pasta –Mmm- fece dopo appena un assaggio –è veramente buona, porti i miei complimenti allo chef.-
-Subito- Blaine sorrise, levò il tovagliolo dall’avambraccio e salutò il fidanzato. -Buonasera. Hai già iniziato a mangiare senza di me?-
Kurt alzò gli occhi al cielo –Mi spiace, ma il cameriere ha aspettato un mio giudizio a proposito della pasta che hai davanti a te- rispose, senza riuscire a trattenere una risatina.
-è davvero buona- commentò l’altro dopo aver mangiato qualche spaghetto.
-Modesto- borbottò Kurt allegramente. –Ma tornando seri per qualche secondo, cosa festeggiamo?-
-Dobbiamo aver per forza un motivo? Avevo promesso di sorprenderti, ricordi?-
-Certo, ogni singolo giorno.- Kurt sorrise ripensando alle promesse che gli aveva fatto Blaine il Natale precedente e gli mostrò l’anello con il farfallino che gli aveva regalato. –Compiti, eh?- ridacchiò, pensando alla scusa che gli aveva rifilato mentre erano a lezione.
-Compiti e mio fratello- borbottò l’altro.
-Come?- chiese Kurt, che non aveva proprio capito.
-Nulla- rispose il ricciolo.- che altro avete fatto quando me ne sono andato?-
-Ehm, il professor Schuester ci ha consigliato di seguire il corso di Coop- disse, indeciso se aggiungere anche della sua chiacchierata con l’attore.
-Oh, io non penso proprio di andarci.-
-Io ho già detto di sì a Cooper- sussurrò Kurt.
A quel punto Blaine, che era rimasto parecchio stupito, gli chiese se avessero parlato d’altro.. di lui, per esempio.
-Sì- rispose Kurt sinceramente-mi ha chiesto se un giorno di questa settimana può portarti a cena fuori.-
-E tu che gli hai detto?!-
-Ho dovuto dirgli di sì… mi spiace- aggiunse subito dopo aver visto la faccia del fidanzato.
-Va beh, non ti preoccupare, me la caverò- disse, resistendo all’impulso di alzarsi ed andarsene. Non era arrabbiato, ma neanche sprizzava gioia da tutti i pori.
Kurt si trattenne dal fare commenti sul conto di Cooper perché sarebbero stati troppo positivi e sarebbero stati la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
-Sai cosa mi ha detto oggi dopo il mash up?- sbottò Blaine. –Che è stato eccezionale! LUI!
-Vieni qui.- disse Kurt, che strinse Blaine in un abbraccio non appena si alzò.
-Dovresti parlarne con lui.- gli consigliò. –Dirgli quello che pensi, non tenerti tutto dentro.
-è da quando sono nato che mi tratta così. E non lo ammetterà mai, è troppo orgoglioso.-
-Immagino che tu però non gli abbia mai parlato.
Blaine rimase in silenzio, stretto ancora nell’abbraccio di Kurt. “Chi tace acconsente” pensò il biondo.
Baciò Blaine sulla punta del naso, poi scese sulla bocca per un bacio vero e proprio, dolce e intenso. Il moro però iniziò a piangere silenziosamente e Kurt avvertì sulla sua lingua e sulle labbra il sapore salato delle lacrime. –Anche tu sei eccezionale- gli sussurrò all’orecchio. Riprese a baciarlo e con le mani scese sulla sua schiena, poi le portò sugli addominali di Blaine e gli sbottonò la giacca dello smoking. La lanciò sul divano del soggiorno e senza interrompere il bacio cominciò a sbottonargli la camicia, ma Blaine questa volta lo fermò.
Kurt era sicuro che se avesse continuato, il fidanzato non l’avrebbe fermato di nuovo, ma decise di non insistere. Interruppe il bacio e chiuse gli occhi, cercando di spegnere il fuoco che aveva cominciato ad ardere dentro di lui.
Quando li riaprì condusse Blaine in camera sua, si sdraiarono sul letto e rimasero abbracciati per un tempo che gli parve infinito, finchè il moro non smise di piangere e si addormentarono.

 

***Angolo della scrittrice***

 

Sono in super-ritardo, lo ammetto. Spero mi perdonerete, approfitto di questo giorno di ‘festa’ per pubblicare il nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Spero di riuscire ad aggiornare la storia per martedì, ma non vi assicuro nulla.
A presto,
dreams_queen

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Capitolo 6
*** Mai solo ***


Capitolo V

 Mai solo

Il giorno dopo Kurt si svegliò presto e rimase a guardare estasiato Blaine che dormiva: si accorse che aveva pianto anche nel sonno, il viso era rigato da qualche lacrima. Guardò l’orologio e sgattaiolò fuori dalla stanza silenziosamente, dato che mancavano ancora un paio d’ore prima che suonasse la sveglia.

Burt e Carole erano tornati: in cucina avevano lasciato i resti di quel che doveva essere stato  uno spuntino.

Si preparò e bevve un caffè,  poi lavò le stoviglie abbandonate sia da Burt e Carole, sia da lui e Blaine.

Non appena finì, prese dalla libreria ‘Twilight’, che gli aveva consigliato di leggere Rachel, e continuò da dove era rimasto.

Il fascino del bel vampiro della sua immaginazione lo conquistò per un’ora abbondante, poi tornò dal suo Edward, che dormiva ancora beatamente. Avvicinò il suo viso a quello del fidanzato, per contemplarlo da vicino, e gli diede un bacio sulla guancia.

Quello si svegliò immediatamente. –Buongiorno- gli sussurrò Kurt.

Blaine sorrise solamente, non era ancora nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, figuriamoci dopo che era stato svegliato in quel modo dal suo fidanzato.

***

Blaine aveva saltato ancora una volta le lezioni del glee quel pomeriggio.

Kurt aveva tentato di convincerlo a rimanere, ma era stato tutto inutile; per di più si era sentito dire “Non serve che tu venga a casa con me, a te mio fratello piace, per cui puoi anche restare e seguire la lezione, non ho bisogno di te.” E così era tornato in aula, amareggiato per quelle parole. Rachel gli aveva chiesto spiegazioni ma lui gliele aveva negate, scuotendo semplicemente la testa.

Un paio d’ore più tardi, Kurt stava uscendo da scuola, ma qualcuno lo trattenne per un braccio.

-Rachel, non so cos’abbia Blaine, non mi ha scritto nemmeno per sms. Forse avevi ragione tu… però appena torno a casa gli telefono e insieme cercheremo di  chiarire la situazione… - disse senza girarsi.

-Capisco- disse Cooper imitando la voce di Rachel.

Kurt scoppiò a ridere. –Scusami, ti avevo scambiato per lei.- disse, arrossendo per l’imbarazzo.

-Non ti preoccupare- disse Cooper facendogli l’occhiolino. –Cosa c’è  che non va tra te e Blaine?- domandò.

-Io.. penso.. non ne ho idea.- ammise Kurt.

-Ne ho avuta una io! Lo porto stasera fuori a cena, così posso parlare un po’ con lui, sapere come sta, eccetera eccetera.. e poi, tra una cosa e l’altra, potrei  chiederglielo! E a quel punto metterò una buona parola per te! Non è un’idea fantastica?-

Kurt in realtà ci credeva poco che il problema riguardasse la loro relazione, però non disse nulla. Se il problema fosse stato Coop, probabilmente l’avrebbero risolto comunque, parlando faccia a faccia.

-Sì, lo è- rispose Kurt con una risatina. –Vuoi che lo avvisi io?- chiese. ‘che forse è meglio’ pensò tra sé e sé.

-Lo faresti?-

-Ma certo, nessun problema- confermò Kurt.

-Grazie mille. Vai a casa ora? Ti serve un passaggio?-

 

Due minuti dopo erano sull’auto di Cooper, nonostante Kurt non ne avesse bisogno e gliel’aveva detto, visto che abitava a qualche minuto a piedi dal McKinley.

-Ieri sera ho cercato Blaine a casa, ma non l’ho trovato!-

-Era da me- disse Kurt.

-Davvero?- chiese, sorpreso, e vedendo che il ragazzo annuiva continuò:-beh, wow. Cosa avete fatt.. è stato ieri sera che avete litigato?- chiese alla fine, dopo aver visto il cambiamento di colore del viso di Kurt.

-No e.. non è successo niente comunque- precisò. –Mi ha preparato la cena, era in smoking, così elegante..

-Ma niente- concluse Coop.

-Già. Ci siamo addormentati l’uno tra le braccia dell’altro- raccontò, tralasciando lo sfogo di Blaine.

-Il mio fratellino è proprio un romanticone, lo sapevo- ridacchiò Cooper.

-E tu che tipo sei?- domandò Kurt curioso.

-Ehm, 50 e 50.- rispose -tu?

-Credevo di essere anch’io un tipo come Blaine ma forse..

-Sei più simile a me- concluse Cooper di nuovo.

-Esatto.-

Kurt sentì che alla radio avevano appena mandato ‘I’ll remember’ e senza accorgersi iniziò a cantarla.

-Sei molto bravo, hai talento- commentò Cooper quando finì.

-Oh, grazie- rispose Kurt sobbalzando. Era confuso, dato quello che Blaine gli aveva detto (l’eccezionale che aveva riferito solamente a sé stesso)… non poteva credere che gli avesse fatto un complimento.

-è questa, vero?- domandò l’attore, indicando la casa di Kurt.

Egli annuì e lo ringraziò per il passaggio.

-Figurati, è stato un piacere. A domani- lo saluto Coop.

-A domani- disse Kurt di rimando, perplesso, e scese dall’auto.

Stava già oltrepassando il cancello e non sentì  Cooper chiedergli: -Non hai ancora guardato cosa ti ho scritto sul foglio dell’autografo, vero?-

 

*** Angolo della scrittrice ***

Wellaa gente!

Altra festa, altro capitolo! Ed ecco il mio regalo di Natale :D

Spero che non siate arrabbiati con me per via della conclusione :P

Per dubbi, domande, critiche, chiarimenti… io sono qui!

Ringrazio tutti quelli che leggono/seguono/recensiscono la fanfic!

(Per Natale, mi scriverete qualche recensione in più? È il mio unico desiderio! XD)

Buone feste a tutti!

dreams_queen

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Capitolo 7
*** A caccia di prelibatezze... ma soprattutto di UN numero di telefono! ***


lol

A caccia di prelibatezze... ma soprattutto di UN numero di telefono!

Kurt si augurò che quella sera filasse tutto liscio.

Era stato così gentile quel pomeriggio con lui, avrebbe fatto lo stesso con Blaine, no?

 

Dopo un solo quarto d’ora, Blaine era già stanco della compagnia del fratello.

Il ‘Bel Grissino’ era gremito di persone, ma  fortunatamente Cooper aveva prenotato. In un quarto d’ora, l’attore non gli aveva nemmeno chiesto come stava. Stava ancora blaterando della sua carriera nel mondo dello spettacolo (più o meno aveva iniziato il resoconto quando era andato a prenderlo), pieno di sé, cercando di farsi notare anche dalle persone dei tavoli vicini, alzando la voce di tanto in tanto.

Con un finto accento francese, fingendo di essere di Nizza, aveva appena cominciato a dispensare consigli a Blaine sulla recita ma Blaine sbottò.

-Sono stanco.- disse Blaine facendo un respiro profondo, ripensando ai consigli di Kurt e cercando la sua calma interiore –non fai altro che criticarmi.-

Cooper si dimostrò sorpreso, si scusò e finirono di cenare parlando del più e del meno, ma non senza l’accento francese.

Poco prima del dolce però, Blaine andò in bagno, dimenticando il suo IPhone sul tavolo.

 

Cooper era curioso, voleva capire cosa fosse successo tra Kurt e il suo fratellino. Non avrebbe messo il becco nella loro relazione (almeno fin quando non fosse venuto a conoscenza dei fatti) però magari… un’occhiata ai loro sms l’avrebbe data.

Primo ostacolo, il telefono era bloccato da un codice. Cooper imprecò.

Suo fratello non era molto intelligente, pensò il moro, per cui doveva aver inserito la prima cosa che gli era venuta in mente.

1° tentativo: Cooper. Doveva essere per forza il primo pensiero quando si svegliava alla mattina e l’ultimo quando andava a dormire la sera.

Deluso che non fosse così, tento di nuovo.

2° tentativo: la sua data di nascita.

3° tentativo: Kurt.

Con sua grande sorpresa sbloccò il telefono e lanciò un gridolino di gioia.  Cercò velocemente la cartella dei messaggi ricevuti, alzò gli occhi dal cellulare ma si accorse proprio in quel momento che Blaine stava già tornando dal bagno.

Imprecò di nuovo e con gli ultimi secondi che aveva, decise di copiare il numero di Kurt sul suo telefono.

Bloccò l’Iphone e lo rimise al suo posto. Blaine non si accorse di nulla.

Dopo aver mangiato il dolce, Cooper lo riaccompagnò a casa, si salutarono e poi, prima di tornare al suo albergo, decise di fare una sosta.

Prese il telefono.

-Pronto?- rispose la voce  cristallina di Kurt all’altro capo, sorpreso.

 

***Angolo della scrittrice***

Okay, sono in ritardissimo di nuovo, per di più questo capitolo è cortissimo, ma volevo darvi un assaggio di quello che accadrà poi (sì, lo so, avete ragione voi, ogni tanto sono un po’ cattivella!!)

Però vi voglio bene lo stesso è! :D

 A presto (si spera xD),

dreams_queen

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