il sogno di un amore impossibile

di arty98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. QUELLO NUOVO ***
Capitolo 2: *** 2. BAND ***
Capitolo 3: *** 3. A CASA DI FAYE... ***
Capitolo 4: *** 4. VERITA' ***
Capitolo 5: *** 5. INDECISIONI ***
Capitolo 6: *** 6. NOTTE DI PASSIONE ***
Capitolo 7: *** Mia...? ***
Capitolo 8: *** SPIEGAZIONI ***
Capitolo 9: *** 9. SOSPENSIONE ***
Capitolo 10: *** 10. UNA NUOVA GIORNATA ***
Capitolo 11: *** 11. DOMANDE ***
Capitolo 12: *** 12. RICORDI DAL PASSATO ***
Capitolo 13: *** OSPEDALE ***



Capitolo 1
*** 1. QUELLO NUOVO ***


Faye si sedette al banco, estrasse dallo zaino il libro di matematica, un caldo sole entrava dalle finestre illuminando l'aula semivuota.
I capelli caramello della ragazza erano sciolti sulle spalle, e la frangetta tirata indietro con un cerchietto nero lucido. Steph entrò in classe e la salutò con un bacio sulla guancia prima di andarsi a sedere al suo posto: lontano dalla ragazza. 
Lentamente tutti gli studenti entrarono nell'aula. 
 
Jess entrò nel cortile della nuova scuola con la moto truccata a tutta potenza, sgommò e la parcheggiò dove trovò posto; era la terza scuola che cambiava, questa, e se non fosse andato bene, o peggio, se fosse stato cacciato, l'avrebbero spedito in riformatorio.
Mise lo zaino in spalla e si diresse in presidenza, dove fu accolto da occhi spalancati che lo fissavano e persone ammutolite.
 
La segretaria lo fissò e chiese le carte per il trasferimento al giovane da dietro la sua scrivania.
La campanella stava per suonare e c'era un incredibile via vai di ragazzi che si affrettavano a varcare la soglia. La donna sorrise alzandosi dalla sedia per accompagnare il nuova arrivato nella classe alla quale era stato assegnato.
 
Mia si sedette accanto a Faye, aveva i capelli chiari raccolti in una coda alta, gli occhi castani dorati cerchiati da uno spesso strato di matita nera, ai piedi Allstar rosso sangue, jeans strappati e una maglietta vivace con un teschio.
La ragazza si riscosse dai suoi fantasiosi pensieri e rivolse lo sguardo alla porta dalla quale proveniva lo stanco bussare di una mano; entrò una segretaria dall'aria assonnata e andò alla cattedra con passo svelto, parlando poi sommessamente con la professoressa di quell'ora e indicando molto spesso qualcosa di là dalla porta, qualcosa che sfuggiva alla su vista.
" E arrivato un nuovo ragazzo sai... almeno così dice mia madre..." intimò Faye all'amica sorridendole.
"Che ci provi solo a sfiorarti che io e Steph gli facciamo vedere chi siamo!" esclamò mentre si scrocchiava le nocche delle mani.
"tranquilla Mia, sarà un bravo ragazzo.."disse allegra alla ragazza, la quale la squadrò da capo a piedi.
"speriamo, perché se no..." risero assieme, ma Faye sperava con tutto il cuore che l'amica scherzasse.
 
Jess odiava dover aspettare, lui era un tipo attivo, non uno che pazienta...ma era esattamente ciò che stava facendo ora, mentre la vecchia segretaria parlava con l'insegnante e si voltava spesso verso di lui a lanciargli occhiate "torve"...
dopo un tempo che a lui sembrò lunghissimo la signora uscì dall'aula e la professoressa lo invitò gentilmente ad entrare, lui sapeva che appena lo avesse conosciuto bene, però, non sarebbe più stata così gentile.
varcò la soglia dell'aula e, mentre andava verso la profe non badò agli sguardi straniti dei ragazzi seduti ai banchi; non badò a tutti quegli sguardi tranne che a uno, quasi magnetico, che proveniva da una ragazza dai capelli castano chiaro e dagli occhi verde acqua.
si disse che più tardi doveva conoscerla...aveva un che di strano che l'attraeva, ma non avrebbe saputo dire cosa
 
Mia e Faye videro il giovane varcare la soglia dell'aula, aveva una andamento sicuro, era carino, magari suonava qualcosa e si sarebbe aggiunto al gruppo....
E dato che anche Mia che faceva l'asociale e scorbutica andava a vederli alle prove il ragazzo e la giovane avrebbero passato molto tempo insieme e chissà.. magari sarebbe sbocciato l'amore! 
In tanto, Steph impallidì vedendo entrare lo straniero e lo squadrò da capo a piedi, riusciva a percepire la sua aurea, l'avrebbe riconosciuta ovunque!
Ma si trattene dal giungere alle conclusioni perché Faye si era girata a guardarlo e lui non desiderava altro che perdersi nei suoi occhi.
Le sorrise e le sussurrò un "Ti amo" che ella capì dal labiale. 
Sorrise.
 
 “ma che…”fu il primo pensiero che occupò la mente della profe, un pensiero incompleto e poco chiaro perfino a lei; il ragazzo che si stava avvicinando era…come dire, era…strano
“ben arrivato…”disse la profe rivolta al nuovo arrivato
“Roomer. Jess Roomer” rispose lui con voce profonda e calda, da far venire I brividi…
“…signor roomer, si sieda pure dove trova posto”lo vide allontanarsi con calma, senza fretta…
Sempre con il solito sguardo di chi non teme niente Jess si lasciò cadere su una sedia nel banco vuoto dietro alla ragazza che poco prima lo aveva imprigionato con lo sguardo…
 
Faye lo vide passarle accanto, aveva un passo felpato, come quello di un gatto che si avvicina di soppiatto alla sua preda e che poi la azzanna rapido.
Sentiva un vago profumo... ma non riusciva a capire bene di cosa fosse....
Mia le diede una gomitata, come per farla tornare al presente.
"Faye ma che diamine hai?" le domandò scuotendo il capo.
La ragazza si riscosse, sorrise all'amica "niente..mi era sembrato..." 
disse insicura. 
Il resto dell'ora la passò sempre con quella sensazione di stordimento.
 
Per tutta l’ora Jess si guardò intorno per “saggiare” un po’ l’ambiente nel quale avrebbe passato al maggior parte del suo tempo… si soffermò su poche persone: un ragazzo apparentemente normale che però emanava una strana vibrazione e che ogni tanto si voltava a fissarlo, una ragazza dai capelli chiari che aveva notato con la coda nell’occhio mentre guardava quella seduta accanto a lui, una bella ragazza che però aveva qualcosa di insolito, sembrava come emanare una sensazione di benessere che ti faceva venir voglia di passare la vita con lei, una prospettiva alla quale non aveva mai neanche minimamente aveva pensato, nella sua vita c’era posto solo il suo passato e il modo a cui rimediare, che però gli sfuggiva continuamente”sembra come se..come se lei facesse parte del mio passato, come se lei potesse in qualche modo aiutarmi”si ritrovò a pensarci molto spesso durante quella pesante ora di lezione.
 
per tutta l'ora Faye sentì gli occhi del giovane sulla sua schiena, come a studiarla. 
Fu molto grata alla campanella che segnava l'inizio della lezione di ginnastica, lei e Mia si alzarono dal posto e con tutte le altre ragazze andrarono negli spogliatoi femminili per cambiarmi. Faye non era mai stata brava nella ginnastica, sopratutto se si trattava di giochi.
"Avete visto il nuovo arrivato??" domandavano le ragazze mentre si cambiavano.
"si, è estremamente carino non trovate??" Chiese Clara elettrizzata.
"Già, sapete mi piacerebbe andare alla festa di natale con lui...." commentò Stella.
" A proposito di festa di natale... Faye hai già scelto le canzoni che suonerete??" Chiese Mia infilandosi la maglietta.
"Si, abbiamo scelto dei brani... ma è ancora tutto da decidere.." rispose la ragazza allacciandosi le scarpe.
sentiva ancora il SUO profumo.
Chissà come era possibile....?
 
 “…campanella…ora di ginnastica..”sospirò stancamente il giovane ragazzo
No, l’ora di ginnastica non faceva per lui, o almeno non l’ora di ginnastica che si fa a scuola…tirò prontamente fuori una giustifica scritta e andò davanti alla cattedra, seguito dagli sguardi attenti di tutte le ragazze dell’aula, tra cui lui sapeva esserci anche quello della ragazza che guardava e desiderava avidamente.
Consegnò al professore che era appena entrato un foglio bianco scritto a mano e non disse una parola, lui era un tipo
che preferiva i fatti alle parole; l’insegnante firmò velocemente il foglio e seguì gli altri compagni che già si erano diretti agli spogliatoi.
 
Faye uscì dallo spogliatoio, si sentiva a disagio con i pantaloncini estremamente corti che mettevano in risalto le sue gambe snelle.
Aveva rapidamente raccolto i capelli in una coda alta, il professore guardò la fila ordinata di ragazzi. "tre giri di campo" disse secco e così la classe cominciò a correre, Faye sentiva gli occhi di... come si chiamava?? Jess? jezz? Jast??  E ciò le fece venire voglia come di sfuggire a quegli occhi indagatori che la seguivano, ciò la portò a correre più veloce.
terminati i tre giri non aveva più fiato. 
Mia le si mise accanto "Stai cercando di qualificarti per la campestre?" le domandò sorridendo.
Faye scosse il capo "no, è che avevo bisogno di sgranchirmi..." mentì e poi guardò il ragazzo in piedi contro al muro e per la prima volta incrociò i suoi occhi, ma poi scostò lo sguardo.
 
In quel momento le ragazze uscirono dallo spogliatoio, era quello che aspettava: poterle vedere in pantaloncini corti…ma non riusciva a concentrarsi, perché il suo sguardo e il suo intersse erano costantemente attratti da lei, quella ragazza bellissima che aveva notato appena varcata la soglia dell’aula la mattina…
“che mi succede?” si chiese distrattamente mentre si dirigevano al campo da calcio “perché mi fa questo effetto?”le domande gli affollavano la mente come raramente gli era capitato e ciò non gli piaceva per niente.
Cercò il suo sguardo mentre cominciava a correre, poi fu come se lei cercasse una via di fuga…da lui…
Finirono di correre e i loro occhi si incrociarono, quelli verde acqua di lei e quelli verdi di lui; quel momento gli restò impresso nella mente a lungo, perché durante quel breve sguardo lui vide come una risposta davanti a sé, così vicina, ma allo stesso tempo irraggiungibile senza quegli occhi…doveva parlarle…ma come?
 
"Uno, due, tre. fate le squadre di pallavolo" disse il professore indicando Stella, Laura e Mia.
Logicamente Faye e Steph finirono nella squadra di Mia
Le prime squadre a giocare furono quelle di Mia e di Stella.
In battuta misero Steph, che era estremamente bravo, mentre Faye era nella fila davanti.
Dopo la battuta d'inizio le due squadre cominciarono a giocare, il primo punto venne segnato dalla squadra di Stella che esultò.
La partita lentamente condusse le due squadre alla differenza di appena un punto.
Solo che ad un certo punto, proprio quando Maria aveva battuto e la palla stava per atterrare Laura chiamò Faye la quale si distrasse "Faye" fu tutto quello che riuscì ad urlare Mia prima che la palla piombasse addosso a Faye.
e così sarebbe stato se non che Steph l'aveva scostata colpendola con un bagher.
La ragazza cadde a terra e subito accorse il ragazzo che si teneva il polso dolorante.
Doveva aver preso male la palla e ora si era ferito...
 
Jess guardò la scena senza riuscire a trattenere un risolino di scherno per Steph, il quale se ne accorse e urlò contro di lui “ehi che hai? Lo trovi tanto divertente? Scommetto che non saresti neanche in grado di giocare tu…” il ragazzo lo guardò e ascoltò senza battere ciglio, cosa che fece infuriare Steph il quale, essendo abbastanza impulsivo, si alzò e andò verso di lui caricando un pugno che avrebbe colpito dritto in faccia il motociclista, se quest’ultimo non lo avesse fermato in tempo; e così fece, Jess fermò con noncuranza il braccio di Steph e cercò gli occhi di Faye, la quale osservava la scena.
Non poté fare a meno di mandarle uno sguardo interrogativo che lei avrebbe interpretato a dovere; lo sguardo diceva
“ora che faccio? Devo risparmiarlo per te?”…
 
Faye si avvicinò, quasi con timore, afferrò il braccio di Steph "Ste...lascia stare per favore...
forza, andiamo che ti accompagno in infermeria..." disse dolcemente e poi guardò con supplica Jess.
"lasciagli la mano....per favore..." mormorò toccando con l'altra mano toccò il braccio di Jess.
Mia e il resto della classe li guardava interrogativa.... si aspettava qualcosa evidentemente... magari un'ulteriore reazione di Steph? una scazzottata in piena regola? Faye sperò che non fosse così.... ma tutto dipendeva da ciò che avrebbe fatto Jess...
 
Jess a quel tocco rabbrividì, cosa che non si sarebbe mai aspettato “l’avrà notato?” fu la prima cosa che si chiese; guardò prima la mano sul suo braccio, poi gli occhi della ragazza e restò immobile, combattuto da ciò che credeva di dover fare e ciò che gli chiedeva quella ragazza… alla fine fece ciò che non si sarebbe aspettato nemmeno lui: guardò la ragazza negli occhi e disse, con la sua voce ferma e tranquilla “lo faccio solo per te…”non vide come lei reagì e non tentò nemmeno di capirlo, mollò la mano del ragazzo e se ne andò…
 
Faye fu grata al ragazzo, ma c'era qualcuno che non la pensava come lei... Steph lo rincorse e lo afferrò per un braccio e senza esitazione colpendo il giovane di sorpresa gli diede un pugno sul naso.
Faye si coprì la bocca con una mano e rimase impietrita, un simile comportamento da parte di Steph non se lo sarebbe mai aspettato.
"con te non ho ancora finito!"urlò il ragazzo pronto a caricare di nuovo.
Laura strillò e tutti si fermarono come immobilizzati dallo shock. Solo Faye, Steph e Jess riuscivano a muoversi.
La ragazza si guardò disperatamente in torno alla ricerca del profe che però non trovò.
e così si fece coraggio e decise di avvicinarsi.
"stanne fuori" disse Steph con voce fredda e distante.
Faye si impietrì, sentiva il cuore batterle all'impazzata, cosa doveva fare?? 
la sua mente pensava ad una soluzione per evitare il disastro che sarebbe successo se si fossero presi a scazzottate in palestra.
ma i muscoli non le ubbidivano.
 
Si stava allontanando con calma, ma il ragazzo si avventò su di lui e lo colpì; il suo naso iniziò a sanguinare e lui asciugò con calma il sangue con il dorso della mano e lo mostrò ridendo alla ragazza che gli aveva chiesto di risparmiare colui che lo aveva ferito con brutalità, ma la ragazza in questione era ferma, come pietrificata…che fosse combattuta pure lei?
Ci provò, tentò con tutte le forze di non reagire, ma si sentiva talmente tradito che, ai gesti di sfida di Steph non seppe resistere. Si avventò con tutta la forza contro il ragazzo e lo colpì in pieno stomaco con un pungo diretto al diaframma di Steph, il suo obiettivo non era quello di fargli del male, se lo avesse fatto era sicuro che lei non gli avrebbe neanche rivolto un solo sguardo, no, il suo obiettivo era metterlo fuori gioco senza farlo soffrire molto…
 
a quel colpo Steph si piegò in due, ma non mollò, contrattaccò con un pugno rivolto alla mascella di Jess, voleva spaccargli quel brutto muso, come si permetteva prima di prendersi gioco di lui e poi di fare il buono davanti alla sua ragazza?
Faye dal canto suo sentiva le gambe tremarle dalla tensione, doveva fermarli ma come??
Non ce l'aveva con Jess perché aveva reagito, ma ciò aveva scatenato l'ira di Steph, il quale se ci si metteva sapeva usare a suo vantaggio la sua muscolatura.
Vide il sangue colare dal naso di Jess e si sentì responsabile in un certo senso....
era il suo primo giorno e già aveva cominciato con un bel pugno in pieno viso...
no, lasciarli continuare era fuori discussione..
scattò e si mise come a fare da scudo tra i due, Steph non riuscì a fermare il pugno in tempo e la colpì sulla guancia.
Faye rimase come sconcertata e immobile prima di portarsi una mano dove l'aveva ferita.
il ragazzo la afferrò per la mano, si sentiva in colpa, lei non doveva andarci di mezzo.. era una cosa solo tra loro due...
le toccò la ferita con le dita, Faye era come sotto shock, non era mai stata picchiata in vita sua.
 
E accadde ciò che non avrebbe mai pensato possibile: quella ragazza a cui tanto teneva si mise in mezzo e il suo ragazzo la colpì; Jess vide ciò e non poté fare nulla per evitarlo. Ma la reazione che scatenò in lui andò oltre il previsto e si ritrovò in breve a scansare con dolcezza la ragazza e a pestare seriamente la persona che aveva potuto farle ciò; !lei non aveva colpa,… non doveva andarci di mezzo,… come hai potuto fare una cosa del genere??!!?!?” urlò con rabbia in faccia a Steph mentre la rabbia che gli esplodeva dentro si riversava sul corpo ormai sanguinante del ragazzo.
Quando cadde a terra e svenne smise di colpirlo e si volse a guardare la ragazza e, senza un attimo di esitazione, si avvicinò a lei, la alzò delicatamente da terra e la portò fino in infermeria. Doveva in qualche modo parlare con lei…
 
Faye si sentì sollevare da terra come se fosse stata una piuma, cercò di opporre resistenza, dovevano aiutare Steph... non osava immaginare cosa sarebbe successo di ì a poco, cercò di liberarsi dalla presa di Jess a fu come inutile, era troppo forte per lei...
si ritrovò così seduta sul lettino in infermeria, Jess era seduto su una delle sedie, lo guardava senza dire parola, continuava a pensare a Steph in palestra steso a terra, svenuto...
sarebbero finiti entrambi in presidenza.... con una bella sospensione... 
aveva paura a parlare, ma sapeva che si sentiva bene ora che c'era lui... si alzò dal lettino e andò a sedersi accanto a lui, lo guardava incuriosita...
 
Jess vide la ragazza per la quale aveva fatto tutto questo alzarsi dal lettino e sedersi accanto a lui..era sicuro che anche lei aveva sentito ciò che aveva gridato contro Steph... la guardo negli occhi, lei era così vicina a lui e in quel momento le parole, il coraggio e la spavalderia gli mancarono...non sapeva cosa dire....
passarono alcuni minuti in cui i loro sguardi sembravano essere incatenati tra di loro e poi disse con voce atona: “ mi spiace...per tutto...“ era sicuro che lei avesse capito, ma aspettava lo stesso una sua risposta, una vera, non che lei potesse digli una menzogna, nessuno può farlo...
 
Faye gli sorrise con un po’ di rammarico.
"N-non fa niente...." bisbigliò, ed era vero. in quel momento non le importava cosa aveva fatto. Si era semplicemente difeso da Steph... non doveva essere punito...
il preside avrebbe chiuso un occhio... 
era il suo primo giorno...
"Perché lo hai fatto?" domandò sfiorandosi la guancia, le faceva ancora un po male ma nulla di particolare.
Si ricordò del naso di Jess che stava ancora un po’ sanguinando, si alzò e si inginocchiò, aprì un'antellina dalla quale prese del cotone e del disinfettante. poi tornò con il cotone in mano a sedersi e piegandosi verso il ragazzo con delicatezza estrema cominciò a togliendogli il sangue.
Cercò di essere il più possibile delicata per non fargli male.
 
Lo stava toccando, lei, una persona, lo stava toccando e non per fargli del male, ma per aiutarlo...il pensiero d ciò gli offuscò la mente mentre cercava di trovare una risposta per la domanda che gli aveva fatto
Lo aveva fatto per vendicarla, per proteggerla, per dimostrare che é uno che si batte solo in ciò in cui crede,...ma poteva dirlo a lei? aprì bocca ma il coraggio di mentirle dicendole che lo aveva fatto per puro divertimento gli venne meno, disse invece “l‘ho fatto solo per te, non c‘entravi in questa storia, non avevi colpe: l‘hai difeso e lui ti ha fatto del male...non meritavi ciò che ti ha fatto, avrei preferito che colpisse ancora me...“ cosa stava facendo? perche aveva detto la verità a quella ragazza? e adesso?
 
Faye rimosse completamente il sangue. ora aveva smesso. 
"Steph non lo ha fatto con cattiveria, è che quando lui perde le staffe non si sa più gestire, sa diventare molto violento certe volte, ma è un bravo ragazzo, e poi non mi piace vedere due ragazzi fare a botte senza motivo..." disse andando a buttare nel cestino il cotone.
"ma per favore la prossima volta non reagire così. Non sono di vetro, perché non lo capite?? non mi infrango con così tanta facilità... sono forte anche io...." sospirò scuotendo il capo. 
Si risedette accanto a lui, gli afferrò la mano con cui poco prova aveva ferito Steph, era fredda e liscia. 
"promettimi che non farai più una cosa del genere... ti prego...promettimelo..." esclamò stringendogliela per fargli capire l'intensità di elle.
 
Cosa stava succedendo tra loro due? ora Jess era confuso, sapeva che lei faceva e diceva solo ciò che realmente voleva, ma lo trovò comunque strano...
e adesso cosa doveva dirle??? non ci pensò due volte, la guardò negli occhi e disse semplicemente “lo farò solo se ti succederà qualcosa,...“ detto questo tentò di alzarsi dalla sedia e di andarsene da lì per lasciarla a riposare...
 
Faye scosse il capo... "perché lo fai? non te lo ha chiesto nessuno, e non voglio farti finire nei guai... pensaci ti prego a questa domanda e la prossima volta che parleremo dammi una risposa...
 
Il preside fece chiamare Steph che entrò in presidenza con un cerotto sulla fronte, un occhio nero e il polso fasciato;
aveva il braccio rotto.
Il preside aveva mandato a chiamare anche Jess.
 
 “non ho paura di finire nei guai, credo in ciò che ho fatto e non ho paura delle conseguenze ch potrebbe portare. e se non vuoi più che il tuo “dolce fidanzatino“ si faccia del male digli di scegliersi meglio contro chi mettersi“
si scrollò con più forza di quanta ne volesse usare dalla presa della ragazza e se ne andò asciandola sola in infermeria.
poco dopo venne convocato dal preside per l‘accaduto...

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Capitolo 2
*** 2. BAND ***


 
"Dunque ragazzi... per ciò che è successo oggi chiuderò un occhio.... uno: perché tu, Steph, sei uno studente eccellente e due: perché il nostro caro Jess è appena arrivato. Ma se accadrà ancora un gesto del genere verrete sospesi entrambi per 2 settimane." disse il preside minaccioso e poi aggiunse: "in compenso dovrete fai dei lavori dopo la scuola, per la socializzazione. Vi fermerete entrambi alle prove della band della scuola, e tu caro Jess. Ho letto sul tuo curriculum che suoni la chitarra. Sostituirai Steph. Con questo ho concluso. potete andare" disse congedandoli.
 
Jess andò stancamente nell‘ufficio del preside, dove fu accolto da un signore di circa 35 anni che parlava con il ragazzo che aveva malmenato poco fa.
Appena entrò si volsero verso di lui e sul volto di Steph apparve un ghigno maligno.
Il preside fu breve, disse solo che non voleva che ciò si ripetesse...
Jess si allontanò seccato di dover far parte della band e andò in segreteria per chiedere informazioni...
 
la segretaria gli fornì un piccolo manifesto su cui era ritratta al band. Si chiamavano -dobbiamo trovare un nome!!- era ritratta in primo piano Faye, i capelli castani arricciati, aveva tenuto giù la frangetta tirandola a sinistra. portava un vestitino azzurro con una sola spallina, che le scoperta la pelle candida delle spalle. 
gli occhi erano truccati con una forte matita nera e con dell'eylinner nero. le labbra erano rese rosso chiaro con del rossetto, sorrideva lievemente. E ai piedi portava delle scarpe con il tacco 12 nere che si intrecciavano sul collo del piede.
Dietro di lei riconobbe Steph con una chitarra elettrica blu e altri due ragazzi.
Il manifesto diceva che doveva andare ogni martedì, giovedì e delle volte il sabato pomeriggio dalle 3 alle 6 alle prove che si tenevano nell'auditorium della scuola.
 
Jess prese il volantino dalle abili mani delle signora e rimase a guardare la ragazza centrale...ora avrebbe dovuto anche vederla dopo la scuola...non sapeva se ciò fosse un bene o un male...e ora?
Sospirò stancamente girovagando per la scuola
girò un angolo e incontro...
 
Faye era tornata in jeans e maglietta, aveva un permesso speciale per saltare due ore: doveva uscire dalla classe per andare con gli altri del gruppo a iniziare a progettare come decorare l'ampia palestra.
lei, Michele e Luca iniziarono a progettare, decisero che avrebbero montato il palco a destra, i tavolo su cui avrebbero messo le cose da bere e da mangiare lì vicino.
dovevano montare una sfera come quelle che si trovano nelle discoteche, Michele se l'era procurata grazie all'aiuto del padre.
Avevano affittato anche delle luci colorate in modo da dare un aspetto molto elettrico.
Dovevano anche farsi aiutare per preparare degli stuzzichini e logicamente si sarebbero messi loro al lavoro con l'aiuto della madre di Faye che faceva al cuoca in un grande ristorante. 
Magari anche delle torte? si sarebbero divertiti molto....
"Faye hai deciso con quale canzone possiamo cominciare?" chiese Michele mentre finiva di segnare il luogo del palco. "Penso che per l'inizio vada bene Smile mi Avril Lavigne" disse mordicchiando una matita, stava riflettendo se era opportuno sistemare le luci del palco a destra, a sinistra o al centro....
"e per finire pensavamo a Missing degli Evanescence" mormorò.
"ragazzi volete qualcosa da bere? perché a me è venuta sete..." chiese depositando la matita.
"No, non abbiamo sete, prenditi pure una pausa, qui ci pensiamo noi..." disse Luca sorridendole.
Faye fu grata ai ragazzi, uscì dalla stanza, stava per girare l'angolo quando si scontrò con qualcuno.
Finì a terra e sbuffando disse "guarda dove cammini!" scocciata.
 
Si imbatté per caso in quella persona, l’unica che in quel momento non voleva vedere…e la fece finire a terra perché aveva sbattuto contro il suo torace mentre camminava per il corridoio; si scusò e la aiutò a rialzarsi.
Vide di nuovo i suoi occhi a un palmo dal suo naso e sentì il suo profumo andargli alla testa.
 
Faye si scusò gentilmente. 
Poi si accorse del volantino che teneva in mano, ricordava quell'evento, le avevano scattato quella foto al concerto per la fine della scuola, aveva un po’ esagerato con il vestito... ma le piaceva ogni tanto dare fuori di matto.
"Entri nella band?" domandò sconcertata, non se lo immaginava minimamente a suonare qualcosa, magari solo prendendo il mano una chitarra avrebbe fatto saltare tutte le corde!
Lo guardò negli occhi piegando il capo come se sopra di esso ci fosse un immenso punto di domanda tipico dei cartoni giapponesi.
 
per un po’ rimase in silenzio a guardare la strana espressione della ragazza, poi disse semplicemente “il preside ha detto che devo sostituire il tuo ragazzo perché si è rotto il braccio e si è slogato il polso…”
La guardò per un altro istante e poi aggiunse, quasi con rammarico “tranquilla, poi quando starà bene tornerà lui…”
 
Faye annuì. “allora in vece di bazzicare con i corridoi ora vieni a darci una mano con la sistemazione della palestra." disse prendendolo per la manca e trascinandolo con sé.
Subito lo presentò agli altri due. 
Michele e Luca lo accolsero con un ciao tutt'altro che amichevole, gli mostrarono i loro progetti per la festa. 
Faye in tanto era andata a prendersi una bottiglietta d'acqua, erano ragazzi, se la sarebbero cavata benissimo tra di loro! o almeno così sperava.
"Non osare toccare minimamente Faye o te la vedrai con noi" disse a dir poco gelido Michele.
 
Temeva che la ragazza gli disse che non lo voleva, invece lo prese per una manica e lo accompagnò, o meglio lo trascinò, in palestra, dove due componenti della band lo salutarono con disprezzo; sapeva che se avessero potuto lo avrebbero fatto diversamente, ma non potevano mentire e, per lo stesso motivo, poi uno dei due gli si avvicinò, lo guardò dal basso all’alto e gli intimò poco amichevolmente di non toccare Faye per nessuna ragione.
Jess non era tipo da prendersela facilmente: sapeva che effetto faceva il suo corpo aitante e il suo bel viso sulla gente e in più il fatto che a lui nessuno potesse mentire…
Ok, pensava che Faye fosse carina, questo era vero, però non avrebbe mai osato farle niente.
Nonostante tutto diede un leggero buffetto sulla guancia al ragazzo che gli stava di fronte e gli disse, come si parla ad un bambino: “sennò che mi fai? Mi picchi?” rise e si allontanò, cominciando le preparazioni, come lei gli aveva chiesto di fare…
 
Michele scosse il capo. "No, picchiarti no. ma sappi che qui comandiamo noi angeli, perciò riga dritto perché sappiamo come farvi stare al posto" disse ghignando lievemente il ragazzo.
non aggiunse altro proprio perché in quel momento era entrata Faye, si rimise al tavolo e guardò lo schema. "Beh potrei dire che non ci resta altro da fare se non aspettare domani e cominciare a montare il tutto." 
sbuffò e poi rivolgendosi a Luca disse: "che ne dite di mostragli cosa sappiamo fare?"
Michele e Luca annuirono "si, facciamo vedere a questo novellino come si suona in questa scuola!" disse Michele che prese in mano la chitarra elettrica di Steph, non era molto bravo con quello strumento ma per una prova poteva farcela.
"Suicide" disse Faye che si mise accanto al ragazzo, prese un bel respiro profondo e cominciò "Everywhere is still everything is restless in my heart i hate the way this feels..." cominciò intonandosi, intanto guardava Luca e Jess fermi.
"...loving you is suicide i don't know should go or should i stay i'm tryna to keep myself alive..."Continuò iniziando a muoversi, con le dita accarezzò il legno del tavolo, camminò lentamente.
"...but I heard you say you love me that's the part i can't forget..." disse passando accanto a Luca e sorridendogli debolmente.
andò avanti per il suo percorso. "...loving you is suicide and my world's about to break and i... had as much as i can take and love is a long way down..." cantò passando di fianco ad Jess, e continuò il suo cammino. "....and i know it's taking all my strength to give emotions alive loving you is suicide." terminò in fine sedendosi sul tavolo. 
e sorridendo soddisfatta. la migliore interpretazione che aveva mai fatto!
 
 “sì, certo, se gli angeli ora comandano allora vuol dire che i pinguini volano…” pensò con noia mentre vedeva arrivare Faye; l’unico motivo per cui aveva accettato era lei, non la scuola, …ma non glielo avrebbe mai detto.
Restò a guardare mentre il ragazzo provava, certo che era davvero scarso… d’altronde non sapevano nemmeno che lui era da 75 anni che suonava la chitarra elettrica…
Guardò con più attenzione invece la ragazza che cantava... lo faceva in modo davvero stupendo... e sapeva anche muoversi bene...
 
Faye accavallò le gambe. Michele depose la chitarra " se canterai così anche a natale stai certa che rimarranno tutti con il fiato sospeso!" disse il ragazzo. 
Lei sorrise "si può fare di meglio...." commentò e poi si rivolse a Jess: 
"tu prenderai il posto di Steph fino a che non potrà ancora suonare.... che ne dici di provare qualcosa...? Conosci Telephone di Lady Gaga?" Domandò speranzosa "o anche Smile di Avril Lavigne? o te amo di Rihanna? o Firework di Kary Perry? o... non so..." chiese preoccupata, stava già aprendo la cartella dalla quale estrasse dei fogli, cominciò a frugare fino a quando non trovò le note e il testo di Telephone, glielo passò. "mi dispiace ma ne ho solo uno di testo e io non me la ricordo benissimo... dovremmo dividercelo." spiegò con rammarico.
 
Jess si chiese tra sé e sé “ma lo sa che suono da anni la chitarra e che conosco tutte le canzoni...ho avuto anni a disposizione per impararle...” ma non disse niente per paura di offenderla.
Annuì a Faye, le passò accanto dirigendosi verso l’uscita e le disse in un orecchio “va bene, ma io non suono mai senza la mia chitarra... vado a prenderla. Torno subito...”, la sua chitarra e la sua moto erano le cose dalle quali non si separava mai, erano le uniche cose che gli ricordavano chi fosse.
Si allontanò dalla palestra, lasciando soli i tre.
 
"quel ragazzo non mi piace" Commentò Michele incrociando le braccia sul petto. 
"Ma perché?" domandò Faye ingenua, non capiva il loro astio nei suoi confronti... il fatto che le si fosse avvicinato così tanto e sussurrato in un orecchio le aveva fatto venire i brividi. 
Sperava che arrivasse presto così ne Michele ne Luca avrebbero cominciato di nuoco a parlare.
 
Andò velocemente verso la sua moto , non voleva far aspettare Faye...
“chi è?” si domandò con rabbia quando notò un ragazzo vicino alla sua amata moto
Si avvicinò ancora, con la collera che gli annebbiava la mente...
Era Steph
 
Steph teneva in mano la custodia della chitarra del ragazzo " è strano quanto si tenga a certe cose.... delle volte si farebbe e darebbe di tutto per tenersele strette.. non credi?" domandò giocando con la cerniera. Sorrise "lasca stare Faye e io non toccherò la tua cara e preziosa chitarra." disse e gli pose la custodia. "stai tranquillo, è ancora al suo posto... ma se sfiori soltanto Faye anche per una carezza le dirai addio. Spero di essere stato chiaro..." disse e poi se ne andò
 
Il ragazzo lo minacciò con fare cattivo, come se credesse davvero che lui tenesse più a quella chitarra e a quella moto... non che non ci tenesse, ma di certo teneva più a quella ragazza.
“potrai anche essere un buon Cacciatore, ma credimi, non hai niente da usare contro di me... e poi puoi stare tranquillo: le tue spalle destre sono con lei in palestra e hanno già cercato di minacciarmi come volevano...inutilmente, credimi, non faccio le cose solo perché è uno stupido gruppetto di ragazzini a dirmelo...” prese la chitarra e tornò in palestra, lasciando ammutolito Steph per ciò che aveva detto.
 
Faye prese il testo e lo ripassò. quando Jess entrò picchiettò nervosamente con le unghie il tavolo, era impaziente, voleva metterlo alla prova, vedere se sarebbe stato un disastro o se in vece avrebbero fatto bella figura.
Lo guardò e alzò un sopracciglio "pronto?" chiese
 
 “La ragazza è nervosa...” si disse entrando in palestra; avrebbe voluto dirle delle minacce dei suoi “boys”, ma non gli importava granché...
“sì, sono pronto dolcezza” disse avvicinandosi a lei; non poté fare a meno di notare gli sguardi cattivi dei ragazzi...
Attaccò con la base...quanto gli piaceva suonare: era come se così facendo tutte le sue preoccupazione scivolassero via e poi farlo con quella ragazza era anche meglio...ma non avrebbe mai ammesso neanche quello...
Cominciarono a cantare.
 
"Hello, hello, baby;You called, I can’t hear a thing. I have got no servicein the club, you see, see… Wha-Wha-What did you say?..." cantò seguendo la musica e il testo, doveva ammettere che era bravo, ci sapeva fare con la chitarra.
"...Just a second, it’s my favorite song they’re gonna play And I cannot text you with a drink in my hand, eh…"
Continuò sentendo la musica entrarle nelle vene, sembrava che suonasse da una vita...
"...Stop callin’, stop callin’, I don’t wanna talk anymore! I left my hand and my heart on the dance floor..."
continuò, ad un certo punto si perse, ma grazie alla musica trovò le parole anche se non le trovava sul testo, doveva aver preso la seconda parte!
"....Can call all you want, but there’s no one home, and you’re not gonna reach my telephone!..." cantava tenendo il ritmo con il piede.
"....My telephone! M-m-my telephone! ‘Cause I’m out in the club, and I’m sippin’ that bub, and you’re not gonna reach my telephone." terminò guardandoJess.
Era a dir poco sconcertata. avrebbe voluto chiedergli dove era stato fino ad allora??
Altro che Steph, era sì bravo ma Jess aveva la musica nel sangue!
Perfino Michele e Luca rimasero senza fiato.
"benvenuto nel gruppo" esclamò Faye ponendogli la mano.
 
Interruppe la musica e guardò la mano che la ragazza per la quale stava lentamente perdendo la testa gli porgeva; la strinse e sentì il calore e un leggero brivido percorrergli tutto il corpo.
“ok, grazie” disse con la sua fluida voce calda e avvolgente rivolto unicamente alla ragazza, in fondo sapeva che quei due, per quanto bene potesse cantare e suonare, lo avrebbero voluto il più lontano possibile.
 
Faye sorrise. La campanella suonò, raccolse le sue cose poi si rivolse a Jess "senti, oggi io ho il pomeriggio libero, se ti va di venire da me a provare... avrei altre canzoni da proporti...; a Steph non piacevano.... magari a te sì però..." mormorò e poi gli scrisse la via dove abitava. 
Sono disponibile dalle due, un pomeriggio tra amici, mia mamma ha preparato la torta alle more, devi assolutamente provarla!" disse sorridendo, poi uscì dall'aula. 
Era perfettamente di buon umore!
 
Vide la ragazza sorridere, quel sorriso gli piacque davvero molto, anche perché era stato lui a provocarlo... ascoltò attento le parole della ragazza, perché, pur essendo così vicina a lui, parlava sotto voce come se ci fosse un terzo lì con loro...
“perfetto, per me va bene; però spiegalo tu hai tuoi “amici” come mai vengo da te, altrimenti mi daranno addosso di nuovo e l’ultima cosa che cerco in questa scuola sono noie...grazie in anticipo, sono sicuro che lo farai” detto questo le pose un veloce, gentile, delicato e innocente bacio sulla guancia e se ne andò, senza però riuscire a ignorare il rossore sulle guance della ragazza...
 
Faye si sentì in imbarazzo per tutto il tragitto, nessuno aveva mai provato a baciarla sulla guancia, solo Steph si poteva permettere una cosa del genere, Jess no.
Si poteva dire che era completamente strano per lei lasciare che qualcuno oltre che a Steph la baciasse.
arrivata a casa trovò sua madre con un camice bianco per non sporcare i vestiti "ciao tesoro" disse.
"ciao mamma, oggi viene un mio nuovo compagno, proviamo insieme...." spiegò felice. 
"okay, ma non fate disastri..." commentò per poi sorridere.

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Capitolo 3
*** 3. A CASA DI FAYE... ***


“a casa ora...” disse mentre saliva a cavallo della sua moto; non disse invece ciò che pensava, cioè che avrebbe dovuto prepararsi nel caso quei Cacciatori avrebbero voluto attaccare...
Il pensiero però fu sostituito da una strana sensazione che gli occupò la mente per un po’, ovvero fino a quando andò a casa di Faye; era una sensazione che stringeva lo stomaco e faceva sentire il cuore in gola...che fosse per caso nervosismo???
Mise l’antifurto al veicolo e suonò al campanello di casa della ragazza...
 
Faye gli aprì il cancellino e uscì dalla porta d'ingresso a piedi nudi "ciao" lo salutò, soffiava un vento che faceva supporre alla ragazza che avrebbe piovuto.
Rabbrividì lievemente ma poi entrò, iniziava davvero a far freddo; erano i primi di novembre e ormai il tempo cominciava a far schifo, per fortuna aveva acceso il caminetto. 
Lo accompagnò all'entrata, sorridendogli.
 
Dopo neanche mezzo secondo la ragazza aprì il cancellino e lo accompagnò in casa... lo stava per caso aspettando da tanto?
Avrebbe piovuto, lo sentiva e sapeva anche che sarebbe durato parecchio il temporale...
Quello che non avrebbe mai sospettato era che mentre stavano per cominciare ci sarebbe stato un blackout in tutto il paese...
Lui non aveva paura del buoi; era un mezzo demone: il buoi era il luogo in cui stava meglio e per di più ci vedeva in modo perfettamente normale, ciò gli permise di non staccare un attimo lo sguardo da Faye.
 
Faye entrò in casa con Jess, lo fece accomodare sul divano "vado un attimo a prendere gli spartiti" spiegò salendo le scale, andò in camera sua e quando un fulmine seguito da un boato illuminò il cielo non riuscì a trattenere un urlo. 
In quell'istante tutte le luci della casa si spensero.
Faye si voltò guardandosi in torno! diamone santo! proprio ora doveva capitare! Cercò a tentoni i fogli e poi scese di nuovo le scale, l'unica cosa che illuminava il salotto era il fuoco.
Jess era seduto davanti, li guardava come assorto.
Faye si concesse un istante per ammirarlo... si, era carino.... dolce in modo strano.... bravo con la chitarra....  e in un attimo si ritrovò a domandarsi come sarebbe stato baciarlo. 
Quando si rese conto della grande stupidata a cui stava ragionando scosse il capo e gli consegnò in mano i fogli.
Un'altro lampo illuminò il cielo e questa volta Faye saltò letteralmente sul posto, si coprì le orecchie con le mani e chiuse gli occhi, le facevano ancora paura i temporali.
 
I temporali gli piacevano davvero molto e poi in fin dei conti lui sapeva cosa significavano: da qualche parte un angelo bianco si stava scontrando con un demone...era sempre stato così, ma nessuno lo sapeva...
Guardò la ragazza che aveva di fronte coprirsi le orecchie terrorizzata e si alzò dal divano per avvicinarsi a lei e cercare di calmarla, intanto il temporale continuava più forte che mai...
“ehi, Faye,... va tutto bene stai calma; ci sono qua io ad aiutarti, non permetterò che ti succederà nulla di male, sai che sto dicendo la verità...” la avvolse in un abbraccio e con una mano le alzò delicatamente il mento per poterla guardare negli occhi...
 
Faye tremava, anche stretta a Jess non riusciva a calmarsi, forse aveva sbagliato? 
forse non avrebbe dovuto lasciare che Steph e Jess si facessero male, magari avrebbe dovuto smetterla di essere così imbranata... era tutta colpa sua se avevano litigato.
Guardò negli occhi Jess mentre sentiva delle lacrime bagnarle le guance, scendevano accarezzandole la pelle e alla luce del fuoco parevano come delle perle di rubino.
singhiozzò e scostò lo sguardo. si sentiva estremamente in colpa per tutto.
 
Jess guardò la ragazza in lacrime e seppe con certezza che non piangeva per la paura...
“cosa c’è? Ho sbagliato qualcosa?” disse con voce rassicurante; quello era il modo per sapere la verità, non avrebbe potuto non parlare con lui, non avrebbe potuto mentirgli...
 
"no, e che mi dispiace, è il tuo primo giorno e già te ne sono capitate di ogni" spiegò asciugandosi le lacrime. ancora una volta un fulmine brillò e il tuono face sussultare ancora una volta la ragazza che si strinse le mani intorno alle braccia.
 
 “allora è per questo? Piange per me...?” pensò con tristezza, nessuno aveva mai pianto per lui, nessuno gli aveva mai voluto bene...
“non ha senso, perché piangi per me? Non mi è successo niente di male... la rissa... nemmeno ti immagini quante volte ho picchiato e sono stato picchiato, solo che stavolta è stato diverso: ho combattuto per qualcosa in cui credevo: ho combattuto per te...” disse cercando i suoi occhi.
 
Faye lo abbracciò, voleva consolarlo, nonostante avesse paura del temporale sentiva che aveva più bisogno lui di qualcuno in quel momento che lei.
Lo abbracciò dolcemente, le dispiaceva così tanto, per lui, per ciò che era capitato.
alzò gli occhi e lo guardò, ora capiva perché era così coraggioso, non aveva paura di perdere perché non aveva nulla da perdere.
A Faye pianse il cuore.
"E perché tu credi in me?" domandò guardando ancora i suoi occhi, erano così belli, ipnotici...
 
La ragazza gli pose la domanda più semplice e più difficile che potesse e lui, abbracciato a lei e perso nei suoi occhi tanto quanto lei lo era nei suoi rispose semplicemente: “perché forse ti amo...” si avvicinò tanto quanto bastava per chiudere lo spazio che c’era tra lo ro e la baciò dolcemente, quasi avesse paura di ciò che stava facendo, perché non era sicuro di essere davvero lui a farlo...
 
Faye rimase come impietrita, tra tutte le risposte che si aspettava quella non era nella lista.
Non poteva amarla, la conosceva a malapena...
eppure la sue labbra erano così dolci che stavano annebbiando tutto, la sua mente le urlava di spostarsi e dirgli che non ci poteva essere nulla tra di loro, perché lei amava Steph.
Ma il suo corpo proprio non ne voleva sapere di muoversi, si trovava bene li, tra le braccia di quel ragazzo che a malapena conosceva.
Faye chiuse gli occhi e ricambiò il bacio consapevole che ciò avrebbe significato un disastro.
ma la sua mente scacciò via quel pensiero. 
era così piacevole sentire le sue braccia intorno alla vita, che la circondavano e le davano sicurezza. 
Si mise in punta di piedi, era un po’ alto per lei...
ma riuscì a restare il equilibrio, per non spezzare il bacio.
 
Mentre quel contatto li teneva legati, Jess vide nella sua mente come una serie di immagini sconnesse che rappresentavano delle catastrofi che avrebbero sconvolto il mondo...ma presto il flash passò e la sua mente si concentrò solo su ciò che stava succedendo; quella ragazza che a malapena conosceva stava ricambiando un suo bacio...sentiva tutto di lei: il battito veloce del suo cuore, il veloce respiro, il forte calore della sua pelle sotto le mani che teneva sui fianchi, in contrasto con le mani fredde di lei che toccavano lui; il dolce sapore delle sue labbra e le lacrime che le rigavano il volto...stava ancora piangendo!
Il pensiero gli squarciò la mente, si separò da lei e la guardò negli occhi senza dire niente; non c’era niente da dire in fondo.
 
Faye lo abbracciò, appoggiò la testa contro al suo torace e rimase ferma così.
avrebbe voluto che il bacio non fosse finito mai.
Ma la razionalità le urlava che aveva fatto la cosa peggiore verso Steph: lo aveva tradito! 
aveva consegnato il suo cuore e il suo volere nelle mani di un ragazzo appena arrivato e che conosceva da solo un giorno.
Lo guardò dispiaciuta.
poi visto che lui non ricambiava l'abbraccio si staccò e camminò lontano da lui.
 
Jess avvertì il rammarico di Faye fin dentro le ossa “cosa aveva fatto?”
La ragazza si allontanò da lui, ma prima che fosse troppo tardi le afferrò una mano e la trasse nuovamente a sé, non voleva che pensasse non la volesse già più...
“senti, Faye,... io... insomma, io non mi scuserò per ciò che ho fatto; l’ho fatto perché lo volevo e non me ne pento...” iniziò Jess parlando sottovoce con lei.
 
Faye annuì. "penso che sia il caso di provare" disse sfuggendogli "vado a prendere qualcosa con cui fare luce" disse allontanandosi, cercò nell'ultimo cassetto la torcia d'emergenza ma non la trovò, in compenso c'erano delle candele "perfetto!" pensò "peggioriamo solo le cose" pensò.
Le afferrò e prese anche l'accendino, le accese e mise nei porta candele.
Ci mancava solo l'atmosfera! 
Sbuffando infilò in tasca l'accendino, prese una canzone a caso.
"complicated, fantastico! un'altra che parla d'amore!" pensò sbuffando. 
"Conosci Complicated di Rihanna?" chiese, tutte quelle candele le facevano venire caldo, ma sopportò, non le pareva il caso di levarsi la felpa.
Guardò la canzone e prese fiato.
 
Jess annuì...aveva bisogno di risposte da quella ragazza che aveva ricambiato il suo bacio; gliele avrebbe chieste dopo le prove, lasciando che la musica chiarisse le idee a tutti e due...
“se ti va... “ prese la chitarra e si guardò attorno; le candele illuminavano, ma rendevano l’atmosfera un po’ troppo... romantica...
Cominciò a suonare, lasciò anche lui che la musica gli riempisse le vene e gli alleviasse il dolore al petto.
 
Faye prese fiato "You’re not easy to love You’re not easy to love, no-oh...." cominciò a cantare, si guardava le mani, non voleva incrociare ancora una volta il suo sguardo. 
"...Cause if you really wanna be alone, I Would throw my hands up cause baby I tried but everything with you is so complicated, Oh why (Oh why)?...." cantò sospirando, già, se lo domandava pure lei. 
"...Sometimes I love you, Sometimes it’s you I can’t stand. Sometimes I wanna hug you, sometimes I wanna push you away. Most times I wanna kiss you..." mormorò abbassando la voce. 
"...Why is everything, with you so complicated? Why do you make it hard to love you-
While I hate it? Cause if you really wanna be alone, I Would throw my hands up cause baby I tried..." cantò alzando lo sguardo, doveva essere forte.
"...Just to make sure, that you’re really sure, you like sleeping alone..." continuò guardandolo dritto negli occhi. 
"...You’re not easy to love You’re not easy to love, no-oh." terminò guardandolo negli occhi.
"perché è così difficile amarti?" si domandò nella mente scuotendo il capo.
 
Mentre suonava si chiese perché non lo guardasse negli occhi, perché evitava il suo sguardo? Poi, ad un certo punto, alzò lo sguardo e lo fissò... “rispondimi tu” le disse calmo, aspettando la sua risposta mentre la luce delle candele creava ombra sul volto di entrambi.
 
"non ne ho la più pallida idea, sei stato tu a baciarmi!" gli ricordò Faye alzandosi e mettendo le mani sui fianchi, lo guardò dall'alto verso il basso.
Quella posizione di superiorità le dava un senso di sicurezza, non poteva negarlo, era la verità. E negare non serviva, sapevano entrambi che era stato un errore madornale, e che era dovuto solo alla loro età sciocca e ingenua. ciò che era accaduto era colpa di entrambi, e se davvero provavano qualcosa l'uno per l'altra allora dovevano rinchiuderlo in un angolino, perché nel cuore di Faye doveva esserci posto solo per Steph.
 
Si aspettava una risposta del genere...
“e perché tu l’hai ricambiato?” chiese a bruciapelo
 
Faye lo guardò con freddezza "perché per un istante ho ascoltato la parte di me che non dovevo ascoltare. Se non volevi potevi respingermi e farmi allontanare" disse e poi incrociò le braccia sul petto, era proprio vero, il momento prima era praticamente tra le sue braccia e il momento dopo avrebbe voluto che sparisse dalla sua vista!
"You change your mind Like a girl changes clothes Yeah you, PMS Like a bitch I would know....Cause you’re hot then you’re cold You’re yes then you’re no You’re in then you’re out
You’re up then you’re down You’re wrong when it’s right" gli cantò in faccia delle frasi di Hot n' cold.
"spero tu sia soddisfatto. Hai avuto ciò che volevi in fondo no? ora se non ti servo più puoi anche andartene." rispose con la voce che iniziava a tremare.
 
 “scusami, non credevo di poterti offendere dicendoti che ti amo...” disse sinceramente alla ragazza che gli stava di fronte; il suo viso si adombrò e abbassò lo sguardo sui suoi piedi...
 
"mi conosci solo da un giorno, come fai ad amarmi?" domandò lei scuotendo il capo.
Sentì come una ventata di freddo, rabbrividì e guardò le finestre, ma erano tutte chiuse. 
ne percepì ancora una, solo che tutte le candele si spensero. 
Rimasero entrambi in silenzio, cadeva ancora una pioggia forte e fitta. 
Un lampo illuminò nuovamente il cielo seguito da un tuono. 
Questa volta però in vece di spaventarsi Faye guardò o almeno ci provò Jess nell'oscurità. 
"ama chi t'ama, non amar chi ti sfugge, ama il cuor che per te si strugge. non t'ama chi amor ti dice ma chi ti guarda e tace" recitò.
Poi si accoccolò lievemente tremante sul divano lontano da Jess.
 
 “ti offro il mio cuore su una mano aperta e tu prima lo accetti, poi lo distruggi... ” disse Jess avvilito
Notò i brividi di freddo lungo che scuotevano Faye da testa a piedi e si allarmò di colpo, ma non lo diede a vedere
 
Faye scosse il capo. "dimostramelo" rispose tirandosi le ginocchia al petto. 
il freddo se ne era andato. almeno una parte. 
perché quello che rimaneva nel cuore, provocato alla delusione rimaneva come a ricordarle ciò che era successo poco prima. 
Sentì il cellulare squillare, lo estrasse e rispose. "pronto mamma?" "Faye tesoro, ascolta, con questo tempaccio non posso venire a casa, sono praticamente bloccata qui. Ma stai tranquilla, appena posso vengo a casa." la rassicurò la madre.
"mamma stai tranquilla, sto bene." la tranquillizzò Faye.
"sicura tesoro?" ribadì la madre.
"sicurissima, vai mamma, so che hai molto da fare ora che è saltata la corrente, ciao, ti voglio bene" disse chiudendo la discussione e infilando il cellulare nella tasca dei Jeans.
Poi si sedette ancora al suo posto senza rivolgersi a Jess.
 
Jess sentì che c’era qualcosa di strano nell’aria...e Faye ebbe ancora i brividi... “no, non può essere,...” senti Faye, qua non è sicuro, dobbiamo andarcene...” non riuscì a finire la frase che un altro lampo squarciò il cielo e colpì l’albero in giardino, che cadde sulla casa e avrebbe colpito la ragazza, se lui non si fosse frapposto tra il muro e lei, venendone schiacciato dolorosamente
“non posso arrendermi, non ora...” disse e guardò lei...
 
Faye urlò e fu subito accanto a lui, spostò le macerie che lo seppellivano, erano pesanti ma non le importava, doveva liberalo.
"Jess... Jess, Jess,Jess... ti prego non te ne andare... Jess resiti..." mormorò tra i singhiozzi, lo strinse al cuore, gli accarezzò la fronte
"Jess ti prego non mi lasciare... Jess... Jess ti amo..." mormorò e poi baciò le labbra fredde del ragazzo. Ma era consapevole che ciò non poteva salvarlo.
 
Jess si riscosse, non era momento di mollare tutto, non ora che c’era in ballo la ragazza...
“no che non ti lascio, anzi, ti porto via di qui prima che le cose peggiorino” si alzò sanguinante, prese Faye, la sollevò e corse fino alla moto, le mise in fretta il casco, la fece salire, si sedette davanti a lei e partì velocemente verso casa sua mentre i lampi aumentavano d’intensità e la pioggia scendeva scrosciando rumorosamente.
Guardò il cielo e notò subito che le nubi erano sempre più vicine a loro...
Accelerò e schizzò velocemente sull’asfalto, diretto verso casa sua-
 
Faye si lasciò trascinare, era troppo sollevata del fatto che Jess era ancora vivo, si fidava di lui. Gli cinse la vita e si strinse con forza a lui.
Non aveva idea di dove la stesse portando, non sapeva neppure cosa volesse dire con “PRIMA CHE LE COSE PEGGIORINO”.
aveva paura, ma sapeva che non le avrebbe fatto del male. 
non aveva il coraggio di domandargli quale fosse la meta. L’importante era che lui ci fosse. si strinse con forza a lui, annusò la sua felpa. 

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Capitolo 4
*** 4. VERITA' ***


Uscirono dal paese abitato e si inoltrarono nel bosco, fino ad arrivare ad una caverna vicino ad un ruscelletto, scese dalla moto e trasse dolcemente a sé anche lei dicendole di entrare. Portò dentro anche la moto e la lasciò lì accanto al muro di pietra...
Poi raggiunse Faye che era andata più avanti.
“seguimi” le disse piano, quasi avesse il timore di spaventarla.
La condusse a in quello che sembrava un vicolo cieco, si mise davanti e una porta si aprì, rivelando al di là una stanza.
 
Faye si lasciò condurre, era terrorizzata e un po’ sconvolta, troppi eventi in così poco tempo. 
Gli afferrò la mano e la strinse. 
Non voleva perdersi in quel luogo, le faceva troppo paura.
 
Ricambiò subito la stretta di mano della ragazza e la condusse all’interno.
Si guardò attorno, fortuna che aveva fatto ordine...guardò lei, poi si ricordò che non ci vedeva un angelo al buio...
Allungò un braccio e accese le luci della stanza: era un salotto...
“beh... benvenuta, io abito qua...” disse con calma a Faye
La sua era una normale casa, solo che era camuffata come una caverna per motivi di sicurezza...
 
Faye sbatté gli occhi sconcertata.
"tu vivi qui...?" domandò guardando il salotto, era di un delizioso color giallo ocra.
Poi alzò lo sguardo verso di lui, per guardare i suoi occhi.
"sei ferito e sanguinante...." disse sfiorandogli un brandello di maglietta sotto cui si vedeva la pelle tagliata, non avrebbe dovuto farsi male per lei.
Non era necessario....
Gli accarezzò la mano, voleva prendersi cura di lui.. medicargli le ferite e preparargli una tazza di the caldo... ma glielo avrebbe permesso?
 
Jess disse solamente “lo so... e tu sei bagnata fradicia... vieni, ti accompagno in bagno, così fai una doccia calda e ti cambi i vestiti zuppi...” si guardò la maglia, che la ragazza fissava intensamente... era rotta... e lui era sanguinante.
L’aria era calda e così fece la cosa più ovvia: si tolse la magli, restando a torso nudo e usandola poi per asciugare il sangue che usciva da una ferita sulla fronte.
Accompagnò la ragazza in bagno e le diede una magli per vestirsi dopo e un paio di pantaloncini... “ti staranno forse un po’ larghi... ma non ho vestiti da ragazza nell’armadio.. mi spiace...” la guardò dolcemente e si avvicinò a lei.
 
Faye arrossì lievemente quando Jess si tolse la maglietta, non aveva mai visto un ragazzo spogliarsi davanti a lei.
Quando le diede i vestiti li guardò un istante constatando che la maglietta le faceva benissimo da vestito.
Sorrise, sapeva che sarebbe stata ridicola vestita così ma non le importava più di tanto. 
annuì e quando lui uscì si svestì e infilò sotto l'acqua calda, quando uscì dal bagno aveva la maglietta di Jess che le arrivava praticamente alle ginocchia e i pantaloncini neppure si scorgevano.
Si guardò in torno cercando Jess. e quando l'ebbe trovato andò da lui e lo abbracciò, si sentiva così bene a sapere che non aveva subito conseguenze gravi, lo abbracciò così forte che temette di fargli male.
 
Faye entrò in bagno e lui andò nella sua stanza a medicarsi le ferite, aveva appena finito quando la ragazza lo raggiunse... vestita così era davvero tenera... lo pensò, ma non glielo disse, eppure gli sembrò che lei lo avesse capito...
La accolse a braccia aperte mezzo seduto dolorante sul letto matrimoniale...
Restarono abbracciati per un po’, poi lui se la mise a cavalcioni sulle gambe, la guardò con felicità mista a tristezza, sospirò e abbassò lo sguardo...doveva dirle davvero molto: che gli dispiaceva, che non sapeva come rimediare, che teneva molto lei, che l’amava davvero anche se la conosceva da poco... ma non ci riuscì; davanti a quella ragazza il suo coraggio si polverizzava e non riusciva più a ritrovarlo...
 
Faye sbatté gli occhi e piegò il capo come a cercare di leggergli nella mente e ci riuscì, sentiva i suoi pensieri e i suoi sentimenti....
"perché lo pensi ma non lo dici?" chiese avvicinandosi a lui con il viso.
Gli toccò i capelli che erano scompigliati, cercò di sistemarglieli ma fu inutile, erano estremamente ribelli. 
Lo guardò disteso così. era a dir poco tenero.... capelli che non stavano al posto gli davano un'aria da bambino... gli bacio la fronte.
 
Lui in tutta risposta disse semplicemente: “so che riesci a leggere la mia mente, e poi non ho il coraggio dirti che ti amo...” le baciò la punta del naso.
 
Faye corrugò la fronte “... non è che riesco a leggerti la mente... capto semplicemente le tue emozioni e i tuoi pensieri più intensi...”
“non è una cosa facile... praticamente ci sono riuscita solo con Steph e te... penso che il motivo sia che devo amare quella persona...." mormorò abbracciandolo ancora, si sentiva così bene in quel momento... "scusami per prima...." disse guardandolo negli occhi con dispiacere, avrebbe voluto non dirgli quelle cattiverie.
 
 “Steph...” mormorò solo Jess, restando abbracciato a lei ma piegando la testa per guardarla.
 
Lei annuì, poi, con delicatezza, alzò il capo e si mise di fronte a lui, sapeva che aveva capito cosa stava per fare e giocò un po’ con il naso, li faceva scontrare, sfiorare e toccare ma non si avvicinava mai abbastanza da permettere alle labbra di sfiorarsi.
Guardava i suoi occhi così intensi.... erano meravigliosi! 
pensò e poi tanto per giocare un po’ scostò il viso, sorrise e piegò il capo. aspettava una sua reazione.
 
Stava giocando con lui... no, non gliel’avrebbe lasciato fare a lungo...
Aspettò il momento giusto e poi la prese per la vita, la mise con la schiena sul materasso e si chinò su di lei guardandola negli occhi e avvicinandosi lentamente alle sue labbra.
 
Faye scosse il capo "non ci contare" disse e scivolò fuori dalla sua presa. si sedette a gambe incrociate e lo guardò sorridendo... "riprovaci se ne hai il coraggio" lo sfidò lei.
poi si mise sulla difensiva pronta a proteggersi dai suoi attacchi.
 
Di coraggio Jess ne aveva da vendere, ma non voleva forzare niente con quella ragazza, per paura di rovinare le cose, quindi si alzò e disse dolcemente: “hai fame?”
 
 “dipende di cosa... di te si.” disse Faye andandogli vicino, alzò il viso e lo baciò. lo fece quasi con paura, aveva il terrore di fargli del male... era pieno di tagli. e ferirlo ulteriormente era l'ultima cosa che desiderava.
 
 “beh in effetti anche lei ha molto coraggio... è questo è realmente ciò che pensa...” disse tra sé e sé... ma presto non pensò a nient’altro che a lei... la sensazione che provò fu strana, come di adrenalina che scorreva pura e incontaminata nelle vene e se c’è una cosa che i demoni non sanno controllare quella è l’adrenalina... baciò con foga Faye e indietreggiarono fino al letto, dove la fece distendere continuando a baciarla...
 
Faye non capiva... stava succedendo tutto velocemente... prima era accanto a lui. poi praticamente sotto di lui... e la baciava con foga... quasi con disperazione... lei cercava di ricambiare l'intensità per non farlo sentire respinto. 
ma quando sentì la mando di Jess iniziare a salire sotto alla maglietta tentò di sottrarsi alla sua presa...
"Jess... Jess... basta...." mormorò lei cercando di guardarlo negli occhi.
 
Jess non riusciva a fermarsi
Ecco cosa temeva da molto: un demone non riesce a controllarsi...
Allora fece l’unica cosa possibile: allungò la mano dietro al letto, afferrò con risolutezza il coltello e se lo infilzò nella gamba con forza; l’effetto fu immediato: cadde a terra e la gamba sanguinò sino a fargli perdere i sensi, l’ultima cosa che vide fu la ragazza che...
 
Faye si alzò di scatto , estrasse l'arma dalla gamba del ragazzo e cercò di fermare il sangue, cosa che le riuscì bene, mise la sua testa sulle gambe e gli accarezzò i capelli. si sentiva distrutta. quella giornata era cominciata male e così stava continuando. 
Rimase così fino al suo risveglio. Lì lo abbracciò "scusami... non lo faro più..." disse accarezzandogli i capelli. Non voleva fargli del male ma lo aveva fatto ancora.... era la colpa di tutti i suoi dolori... "è meglio se me ne vado..." disse alzandosi e accarezzando ancora i capelli di Jess.
 
Jess la fermò “no, non andartene, starei peggio... mi dispiace per ciò che stavo per fare, solo che non ho controllo di me stesso in certi casi...” disse rattristato. “e comunque guardami il corpo: spogliami” disse Jess rialzandosi.
 
Faye sbatté gli occhi "come scusa?" domandò scioccata.
 
 “sì, hai capito: spogliami” disse non capendo lo stupore della ragazza-
 
"no! perché dovrei farlo....?" chiese sempre più scioccata. oddio prima il tentato stupro e ora quello. avrebbe avuto bisogno di una cura psicologica per sopportare tutto ciò...
 
 “uf!” sospirò stancamente lui. E seppe che lei aveva notato il suo disappunto
Cominciò a spogliarsi fino a restare solo con i boxer, alzò lo sguardo e vide una Faye piuttosto allibita, ma non ci fece caso, disse invece: “hai visto? Non ho più neanche le cicatrici dei tagli di prima...” rialzò lo sguardo sorridendo.
 
Faye rimase a bocca aperta... e ispezionò la pelle delle braccia di Jess, dove era convinta ci fossero dei tagli profondissimi... controllò con precisione eppure non ve ne era più traccia. "come è possibile?" domandò abbracciandolo.
 
 “beh...” iniziò lui, “io non sono uno di voi...o meglio, uno di loro... io guarisco in fretta, vedo al buio, non mi controllo in certi casi... e, come te, ho un potere, ma non è leggere la mente; le persone sono come costrette a dirmi la verità quando parlano con me...” disse quasi con timore.
 
Faye annuì... tu sei un demone!" disse tranquillamente. 
poi lo guardò con curiosità, forse lasciandolo un po’ sconcertato.
"che altro sia fare??" domandò toccandogli la pelle della pancia.
 
Rabbrividì al tocco
“sono più forte e veloce del normale, ma non sono un demone completo...sono un esiliato; mio padre amò un’umana e poi nacqui io, ma lei fu poi uccisa e io esiliato perché ero un ibrido...” disse con malinconia “e tu sei un angelo bianco Faye,...” aggiunse “ecco perché quei lampi e i tuoni, il temporale,...i brividi... erano venuti a cercare noi perché è vietato che un angelo e un demone si amino...” restò in silenzio un attimo, e poi alzò lo sguardo e la guardò con serietà “e poi...” cominciò a dire Jess...
 
Faye corrugò la fronte... "ma io...io sono umana..." mormorò guardandolo negli occhi. 
non capiva, quelle cose esistevano solo nei film o nei libri...
" e allora perché se è così sbagliato non me ne voglio andare?" domandò appoggiando il capo contro al suo torace.
 
Jess rimase ad accarezzare il caldo corpo della ragazza, mentre con voce tranquilla le spiegava la situazione
“no, non sei un’umana, ‘ho capito subito dai tuoi occhi, e so anche chi sei tu veramente; quella che tu chiami madre è la madre adottiva, perdesti la tua vera madre mentre si scontrava con mio padre per difendersi...ero lì in quel momento, ricordo tua madre alzarsi in volo con le ali candide e mio padre che la ferisce mortalmente con una zanna...non dimenticherò mai quel momento, l’ho vissuto quando ero troppo giovane per fare qualcosa e quando ero troppo grande per poterlo dimenticare. Mi spiace.” Continuò a raccontare spiegando a Faye ciò che avrebbe dovuto sapere da tempo “Steph... il tuo ragazzo... è un cacciatore di demoni e ha capito fin da subito che io lo sono e perché sono in questa scuola... sono stato mandato qua per diventare un demone completo e l’unico modo è uccidere un angelo bianco, ecco perché i tuoi amici sono così duri con me...” disse Jess mentre lacrime amare gli rigavano il volto e stringeva la ragazza a sé, come per proteggerla.
 
Faye alzò lo sguardo. " e to lo hai fatto?" domandò ingenuamente guardando i suoi occhi. 
Gli asciugò le lacrime con un dito "non piangere... si sistemerà tutto" disse ella cullandolo...
"io ci sono, ti amo e non me ne andrò"proprio quando ebbe finito di dire quelle parole le arrivò una chiamata dalla madre "mamma?"domandò, la donna le spiegò che non sarebbe riuscita a tornare a casa di sera. e perciò doveva cavarsela da sola. "stai tranquilla. ciao" disse e riattaccò. poi tornò da Jess.
"mia mamma rimarrà praticamente fuori casa tutta la notte. ora che faccio?" domandò guardandolo.
 
Jess ci pensò su un po‘ “direi che dovresti restare qui, ma solo se ti va... sai, casa tua é mezza distrutta e siamo entrambi in pericolo soprattutto se siamo separati...però, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, credo che dovresti chiamare il tuo ragazzo e spiegargli che casa tua e mezza distrutta...“
 
Faye scosse il capo "certo così dopo cominciate di nuovo a darvele?" domandò guardandolo e scuotendo il capo. "no, preferisco che lo sappia domani. E poi non voglio lasciarti. E se c'è Steph sai anche tu che lo devo fare, devo andare da lui, baciarlo, abbracciarlo e sai bene che ciò fa male ad entrambi...." spiegò alzando il viso verso di lui e baciandogli una guancia.
aveva evitato le labbra per paura che di nuovo si scatenasse.
poi giocò un po’ a toccagli la pancia, era incuriosita da quel ventre così incredibilmente piatto, gli toccò l'ombelico e ci giocò un po’. 
"chissà se soffre il solletico..." si domandò picchiettando con il dito sul labbro.
Provò a toccarlo dolcemente sulla pancia, alzò lo sguardo ma niente, passò al collo, niente ancora, sotto le ascelle e lui la guardò divertito.
"perché non soffri il solletico?" gli domandò imbronciata.
 
Perché lo stava facendo?
come mai quella ragazza lo toccava?
“no, penso proprio di non soffrirlo...“ però cambiò subito discorso “no, diglielo, digli che sei da una tua zia o una cugina e che stai bene, qua lui tanto non può venire; non é suo territorio di caccia, questo é il mio...“
disse con fare minaccioso, poi guardò la ragazza e aggiunse malizioso: “e poi lui é il tuo ragazzo...“ e le diede un bacio, uno veloce, un delicato tocco delle labbra di quella ragazza di cui era infatuato.
 
Faye annuì lasciandosi baciare. 
"lo chiamo e gli dico che sono da una mia zia, che non si deve preoccupare, perché sto bene." disse e poi guardandolo in viso disse: "no, lui non è più il mio ragazzo, mi dispiace per Steph perché so che ci tiene a me, ma mi sembrerebbe perfido da parte mia amare te e illudere lui. gliene parlerò domani." spiegò mettendosi in punta di piedi e baciandolo.
Chiuse gli occhi e con le braccia gli circondò il collo. 
Era così bello stare stretta a lui, le pareva quasi di volare...
no, un attimo... non aveva i piedi appoggiati a terra.
Aprì gli occhi e lo guardò interrogativa... che stava succedendo??
 
Era la sua ragazza, Faye l‘angelo bianco che lui avrebbe dovuto uccidere era la sua ragazza...se lo ripeté più volte, fino a che ne fu sicuro...
la trasse a sé in un dolce bacio e, per facilitarle le cose la prese gentilmente per la vita e la alzò al suo livello, facendosi cingere il bacino dalle sue belle gambe coperte solo da un paio di pantaloncini troppo grandi...
 
Faye rimare stretta a lui. 
Proprio in quell'istante il cellulare suonò facendole vibrare la tasca del pantaloncini, sbuffò e guardando Jess chiese svogliatamente "che faccio rispondo?"... possibile che tutte le volte ci fosse qualcosa che li interrompesse?
 
 “sì, chiunque sia, non possono non sapere che la tua casa è mezza distrutta e saranno preoccupati...rispondi pure, io non scappo mica, avremmo tempo dopo...” disse rimettendola a terra “e intanto che sei al telefono io vado a fare una doccia...” aggiunse dileguandosi velocemente.
 
Faye estrasse il cellulare. Steph!
"pronto?" domandò con voce innocua.
"Amore! ero così preoccupato! sono passato da casa tua e ho visto il muro demolito dall'albero. Tu stai bene?" domandò preoccupato.
"Si, so bene, sono da mia zia, stai tranquillo, parliamo domani a scuola okay?" rispose lei frettolosa di chiudere la discussione, la faceva star male sentire la sua dolce voce chiamarla amore.
"Amore... sei sicura di stare bene....? se vuoi vengo e ti faccio compagnia..." disse lui non molto tranquillo.
"No, stai tranquillo... non ce ne è bisogno... ci vediamo domani a scuola, ora devo andare ad aiutarla con il bucato. Ciao" lo salutò rapidamente lei. "Okay amore, se ne sei certa tu... a domani amore" disse e buttò giù.
Faye si sedette sul bordo del letto e depose il telefono sul comodino.
 
Jess sbucò da dietro la porta... “è finita l’acqua calda... e se faccio una doccia fredda poi non riuscirò più a scaldarmi...” alzò lo sguardo e vide la ragazza seduta sul letto, il cellulare sul comodino e soprattutto lei mandava vibrazioni poco positive... si avvicinò con cautela e la cinse con le braccia “ehi Faye che è successo?”
 
"era Steph...Voleva sapere come stavo e quando gli ho detto che ero da mia zia ha detto che sarebbe venuto per farmi compagnia ma gli ho detto che non ne ho bisogno... e ha continuato a chiamarmi amore per tutto il tempo.... mi fa sentire così in colpa.... non si merita questo...." disse abbracciandolo.
e rimanendo li con lui.
"Che ore sono" chiese poi ricordandosi che magari di li a poco sarebbe arrivato il padre di Jess e avrebbe voluto spiegazioni sul motivo per cui c'era una ragazza in casa con il figlio vestita con i suoi abiti.
 
Restò pensieroso per un po’... “perché? Vuoi andare davvero da tua zia?” chiese Jess con rammarico?
 
"no. sto bene così.... ma magari dopo tuo padre ti fa fuori perché sono qui... e non voglio dare problemi.... sopratutto se sono ciò che sono..." disse dispiaciuta baciandolo
 
Baciò con dolcezza anche lui la ragazza, ma un velo di tristezza gli adombrò gli occhi. L’avrebbe notato lei?
 
Faye percepì la sua domanda.
"perché sei triste? ho detto qualcosa che non andava? ho fatto qualcosa di sbagliato?" chiese guardandolo negli occhi interrogativa.
 
 “no, niente, non potevi saperlo...” disse alzando lo sguardo sulla ragazza che gli stava di fronte “io non ho un padre, è morto per proteggermi perché i demoni volevano uccidermi dato che ero un ibrido... poi dopo che lui morì io me ne andai e quando abbastanza grande tornai per rivendicare ciò che era mio mi punirono e mi cacciarono, dicendomi che sarei potuto tornare solo con in mano un cuore di un angelo bianco...” disse sorridendo amaramente, “ho trovato l’angelo che cercavo, ma non gli farò del male perché ora che è qui con me non voglio tornare in quel posto...” si sdraiò tirandosi Faye sul suo corpo...
 
Faye lo abbracciò, le dispiaceva molto per suo padre, era una cosa bruttissima! 
Lo abbracciò e si lasciò stendere sopra di lui.
guardò il suo viso. si domandava come potesse un ragazzo di soli 17 anni andare avanti sapendo che suo padre era stato ucciso crudelmente....
Chissà quante ne aveva passate! 
gli baciò il collo dato che era in basso e non le andava di spostarsi. era comoda lì.
poi gli prese la mano e intrecciò le sue dita con quelle di Jess.
 
Jess guardò la ragazza che era con lui... “cosa vuoi fare con Steph?“ domandò con tristezza.
 
"beh spiegargli la situazione.... ma magari senza dirgli che amo te... magari dirgli che tra di noi non è più come prima... capirà, ne sono certa." disse guardandolo, era proprio tenero steso sotto di lei, con i capelli arruffati e a torso nudo.
Vero, non si era ancora rivestito.
Faye si sentì avvampare dall'imbarazzo.
 
Jess vide arrossire Faye, ma non ne capì il motivo. 
“anche i cacciatori sono impulsivi e captano subito le auree e le tracce dei demoni...le sentirebbe su di te...“ si portò con il viso vicino alla ragazza e la baciò ....
 
Faye si lasciò baciare, stare stesa con lui non le dispiaceva affatto...
era gentile, forte ma non troppo, solo quanto bastasse per far capire a Faye che poteva difenderla e proteggerla.
"come faccio allora per far andare via le tue tracce?" gli domandò quando il bacio fu terminato
 
 “Questo é uno dei problemi che dobbiamo ancora affrontare, anche perché neanche ai demoni vanno più via le tracce di un angelo bianco... l’unico modo e quello di uccidere il demone che ha quelle tracce...“ disse con calma Jess
 
"no. Me le tengo addosso. Magari se metto del profumo riesco a coprirlo...." mormorò poi si annusò le mani ma non percepì alcun profumo.
"perché non lo sento?" domandò senza comprendere.
Poi tornò ad appoggiare le mani sul torace di lui. stranamente era un po’ caldo... tutte le volte che lo aveva toccato era sempre stato gelido... perché ora no?
 
Jess rise lievemente, non per offendere Faye, ma solo perché trovava la cosa divertente... scosse leggermente il capo “no, non è una cosa che puoi sentire... solo i cacciatori e i demoni possono farlo... e non si copre con niente...” “forse un modo ci sarebbe...ma non so se ti piacerà...”
 
Faye piegò il capo interrogativa. 
"Quale? valutiamo tutte le soluzioni... al massimo non la facciamo. quale è?" domandò 
Guardandolo negli occhi interrogativa, era certa che comprendeva la sua incomprensione.
 
Guardò i suoi occhi lucidi e le sue guance rosse, ma di nuovo non ne capì il senso...
“beh posso venire con te da Steph quando ti avvicini a lui, così sentirà le mie tracce ma darà la colpa alla mia presenza, e lo stesso dovrai essere tu con me se Steph mi si avvicinasse, sennò sentirebbe il tuo “odore” sulla mia pelle...”
 
"praticamente dobbiamo essere sempre perennemente incollati l'uno all'altra..." commentò lei ridendo.
"non ce la faremo!" come possiamo stare perennemente insieme? praticamente dopo tutta la scuola dirà che stiamo insieme e così Steph lo verrà a sapere... ma tu non ne eri consapevole quando mi hai abbracciata? Si sarebbe sentito comunque no?" domandò sedendosi sul letto.
 
 “no, non ci avevo pensato in effetti... non vicini vicini, intendo solo nelle vicinanze...” disse e poi aggiunse “e in più l’idea di lasciarti sola con Steph mentre gli dici che lo vuoi mollare non mi piace per niente...”
 
"non parliamo di lui adesso. abbiamo la possibilità di trascorrere del tempo insieme... Disse e poi saltò giù dal letto guardando la sveglia, erano le 6 di sera.
"io ho fame tu?" domandò sorridendo, aveva già un divertimento per la serata.
 
 “ha fatto centro” pensò Jess un po’ preoccupato. “Sì anche io ne ho un po’...cosa vorresti mangiare tu?” domandò con fare innocente a Faye.
 
"hmm" rifletté Faye "veramente avrei voglia di torta... mi spiace per la torta che aveva preparato mia mamma, ti sarebbe piaciuta di certo! peccato. va beh quando la rifarà te la porto." disse un po’ triste, ci teneva tanto a fargliela provare.... gli sarebbe di certo piaciuta...." in che senso fatto centro?" domandò percependo il suo pensiero
 
 “beh, vedi...io ho una dieta particolare...vieni in cucina un momento” la prese per mano e la condusse in cucina; una cucina che sembrava nuova...mai usata... “la mia cucina è nuova di zecca, non ci ho mai cucinato niente, io non posso mangiare come fate voi...” si scusò con Faye “se vuoi ti accompagno a fare una spesa perché non ho niente qua per nutrirsi come fate voi angeli e umani...” guardò Faye con occhi dispiaciuti.
 
Faye sbuffò "ma non ho voglia di uscire... fa freddo e non è il caso con questi vestiti..." disse guardando gli abiti che indossava. 
scosse il capo "farò colazione domani prima di entrare a scuola" esclamò abbracciandolo.
 
 “no, non voglio che tu abbia fame... beh ora fuori si è fatto buio, è ora per me di mangiare...” disse recuperando un coltello da uno dei cassetti e avviandosi verso l’uscio di casa... “ti piace la carne?” disse a Faye.
 
"dipende di che cosa" commentò lei osservando il coltello che teneva in mano Jess, le faceva un po’ paura...
 
Osservò l’espressione spaventata di Faye, mollò il coltello e si avvicinò a lei... “no Faye, che hai capito??? Non mangio mica carne umana... i demoni si nutrono di carne di animali appena uccisi, ecco perché ho un coltello e non ho cibo in casa...se ti piace la carne ne porto un po’ qua dopo che ho mangiato e la cuociamo...non so se lo sai, ma agli angeli bianchi non fa bene mangiare carne cruda, soprattutto se appena uccisa...” disse alla ragazza.
 
"io preferirei dell'insalata grazie" disse lei scuotendo il capo "sto cercando di eliminare la carne dalla mia alimentazione..." spiegò sospirando. "faccio colazione domani" disse annuendo. non aveva neppure molta fame.
 
Sospirò “ok, vuol dire che prenderò dell’insalata fresca lungo il tragitto del ritorno Faye” guardò la ragazza “ non ci metterò molto, promesso. Tu intanto fai quello che vuoi, girovaga, canta, balla, come preferisci. Qua è tutto sicuro, ma stai attenta alla stanza delle armi dove mi alleno...”
 
"tranquillo, i guai li evito, non me li cerco..." disse vedendolo uscire. Poi decise di iniziare a girovagare, canappò in giro per la casa, il bagno, il salotto, la cucina, la sua stanza e quando si trovò davanti ala stanza delle armi arricciò il naso... non avrebbe dovuto.... lo sapeva.... eppure si sa che le donne sono curiose... "tanto non succederà nulla se ci darò un'occhiata" pensò e poi premette la mano sulla maniglia, cercò l'interruttore della luce ma non lo trovò.
Vi entrò ugualmente... in fondo cosa ci poteva essere di pericoloso?
Sforzò gli occhi, camminò a vuoto... non vedeva dove metteva i piedi e così mise davanti a sè le mani... 
Fino a quando non toccò qualcosa di morbido e lievemente bagnato...
Chissà cosa era... rimase ferma toccandolo, cercando di identificarne i contorni....
Era morbido, alto quanto la sua vita e bagnato... 
Quando sentì un ringhiò impallidì.
Che diamine ci faceva un lupo li?

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Capitolo 5
*** 5. INDECISIONI ***


Jess si liberò dei boxer, riprese il coltello e uscì di casa; avrebbe voluto portare Faye con sé, ma durante la caccia la sua natura di demone si liberava e non era affatto piacevole doversi trattenere...cominciò a correre tra gli alberi fitti, a salire sugli alberi e a cercare nelle tane. Scovò un lupo selvatico che si aggirava lì intorno e decise che avrebbe preso quello; si scagliò su di lui con il pugnale sguainato e la lotta cominciò... Jess fu morso varie volte e sanguinò molto durante tutta la battaglia, ma alla fine il sangue che aveva sul corpo era quello del lupo; con rapidità e freddezza lo ripulì e lo mangiò, sotterrandone i resti per evitare che gli altri ne fiutassero la presenza.
Trovò l’insalata per Faye e delle spezie varie, poi si diresse verso il fiume che scorreva lì vicino per lavarsi... “un lupo...” pensò; per qualche motivo ripensò al lupo che teneva prigioniero nella stanza delle armi, l’unico lupo che non era mai riuscito a sconfiggere, ma solo a catturare con un agguato... ripensò poi a Faye e un lampo gli passò nella mente e seppe che lei era nella stanza delle armi e era in pericolo...
Si alzò e corse verso casa.
Doveva salvarla.
 
Faye trattenne il fiato "oddio! oddio! oddio! che faccio ora?" si domandò... lo sentiva muoversi... lo faceva lentamente... la ragazza tentò di tenere la calma... fece un respiro profondo... non doveva andare nel panico o lui lo avrebbe capito e l'avrebbe attaccata.
Cercò di capire da che parte fosse... sembrava ovunque nella stanza...
"cosa avrebbe fatto mia madre?" si domandò improvvisamente. 
Di sicuro avrebbe provato una soluzione...
Il lupo si mosse nel buio...
Doveva muoversi a sua volta... con delicatezza... senza spaventarlo...
Chiuse gli occhi e mise di sforzarli, controllò il respiro e si concentrò sull'udito... tutti i predatori avevano un senso più sviluppato di altri.
"se non posso vedere posso udire" pensò Faye.
Riusciva a sentire le zampe che sfregavano sul pavimento...
a destra pensò e riuscì a scostarsi proprio il momento prima che balzasse su di lei.
Non aveva fame... no. aveva qualcos'altro... si sentiva minacciato da lei...
Faye capì che non doveva sfuggirgli ma corrergli in contro..
"la solitudine a volte plasma le persone e le fa diventare ciò che non sono" sentì una voce sussurrarle. 
Faye annuì, doveva andargli in contro... seguì il rumore dei passi e fu come se il lupo la conducesse tra quei meandri... poi ad un certo punto si fermò, la ragazza avanzò e quando toccò ancora il muso dell'animale capì che l'aveva condotta alla porta. 
Tastò la maniglia e si ritrovò fuori. 
ma vedere l'animale così solo le faceva piangere il cuore.
"vieni forza" disse come aspettandosi che lui capisse e di fatti fu così. uscì zampettando dalla stanza e seguì la ragazza fin in salotto.
 
Jess entrò in casa appena in tempo...il lupo la seguiva...no, non che stava facendo? Era così che attaccava quel lupo...prima creava un senso di tranquillità e poi ti azzannava alla gola.
Fece appena in tempo a pensarlo che il lupo scattò addosso a Faye e la buttò a terra con forza; lui fu subito addosso a Faye e allontanò il lupo minacciosamente, mostrandogli a sua volta le zanne e gli occhi rosso sangue luminosi, la belva indietreggiò lentamente e cominciò a girargli intorno.
Jess alzò Faye sporcandola di sangue e la fece indietreggiare contro ad un muro “spogliati subito di pantaloni e maglietta Faye, veloce” le disse senza tanti rigiri di parole; il lupo avrebbe sentito l’odore di sangue immediatamente su di lui, ma forse non su Faye,...
Avrebbe fatto anche lui la stessa cosa ma l’unica cosa che era sporca di sangue in quel momento era il suo corpo nudo con i tatuaggi neri illuminati.
Si scagliò nuovamente sul lupo e lo afferrò per la gola, bloccandolo a terra e portandolo di peso fuori di casa.
Rientrò chiudendosi la porta alle spalle e guardò sorridendo Faye...
 
Faye fece come aveva detto Jess. ma non capiva... no. il lupo non l'aveva attaccata fino a che non era entrato lui..
"Jess smettila!" disse avvicinandosi e guardando il lupo che a sua volta la osservava.
"Jess.... il lupo non è un lupo... il lupo è tuo padre!" disse andando verso l'animale e togliendo le mani del ragazzo dal suo collo. 
Si mise sulle gambe la testa dell'animale agonizzante e guardò Jess che era allarmato.
"spero di riuscirci..." gli disse e poi provò a fare l'unica cosa che non aveva mai fatto ma che aveva scoperto fin da piccola essere in grado di fare... 
Chiuse gli occhi e toccò l'animale dove era dolorante, era perfettamente concentrata... sentiva tutto di esso dai suoi dolori ai suoi sentimenti... e non provava ira, ma solo un disperato desiderio di poter tornare con il suo branco... le trasmise l'immagine di una pula candida con accanto a lei dei lupacchiotti... "la sua famiglia" pensò Faye triste. 
cercò di fare velocemente, le ferite stavano guarendo...
e forse quelle parole che sentì erano proprio del lupo. 
"Invece di salvare me salva te stessa, sai bene che richiede molte forze ciò che stai facendo" Faye sorrise "si, lo so... ma sento la tua voglia di vivere e il tuo bisogno di libertà... promettimi che appena sarai perfettamente guarito tornerei da loro" pensò Faye che era in comunicazione telepatica on il lupo.
"certo che lo farò....sono la mia famiglia... grazie... so già chi sei e a cosa siete destinati tu e Jess... ma il vostro cammino è lungo... e non sta a me impedirvelo... prenditi cura di mio figlio" pensò l'animale.
Faye sorrise aprendo gli occhi "lo farò" disse e in quegli istante il lupo si riscosse ma stavolta non attaccò nessuno, andò verso la porta e la aprì con una zampa, poi venne inghiottito dalla notte.
 
Jess cadde a terra combattuto dalla sua natura di demone
doveva uccidere, mangiare, nutrirsi...gli diceva la sua natura ma doveva tornare in sé, andare da Faye, rivestirsi, guarirsi, pulirsi...
 
Faye lo vide combattuto. Sapeva che avrebbe potuto farlo tornare in se... ma avrebbe potuto attaccarla...
"ormai... chi se ne frega!" pensò avvicinandosi a lui, aveva i brividi.
Lo guardò negli occhi, ricordava bene cosa c'era scritto nel libro... gli mise le mani sul petto. 
Doveva avere effetto immediato.
Sentiva i suoi occhi guardarla, gli sorrise "trai tranquillo" disse e poi fece fluire l'energia nel cuore del ragazzo che lentamente tornò in se. Quando cadde a terra lei lo abbracciò, doveva assolutamente fargli una doccia.
 
Jess tornò in sé e svenne, e di nuovo l‘ultima cosa che vide fu Faye... “sono nudo...“ fu l‘ultimo dei suoi pensieri
 
Faye lo prese in braccio, pesava un po’ ma con delle piccole tappe riuscì a portarlo in bagno, lo mise nella vasca e iniziò a far correre l'acqua calda.
Prese una spugna e con del sapone cominciò a ripulirlo dal sangue, lo sosteneva con un braccio e con l'altro lavorava, tentò di levare il più possibile il liquidi viscoso.
Non si fermò un istante fino a quando non fu perfettamente pulito, lo asciugò con un po’ di difficoltà e lo rivestì con un pigiama che ava trovato nell'armadio, poi lo portò in camera da letto e lo mise sotto alla coperte. 
Si stese anche lei sentendosi distrutta. 
Lo guardò dormire.
Poi si sentì scivolare via.
 
Jess si svegliò due ore dopo...aveva caldo, aveva davvero molto caldo; vide la ragazza accanto a sé e si alzò con calma ...era pulito...completamente pulito... avrebbe dovuto scusarsi pe ciò che le aveva fatto fare...si spogliò completamente, restando in boxer per evitare che Faye lo trovasse strano e tornò a letto, dove una Faye in biancheria intima tremava di freddo.
la abbracciò e si riaddormentò così.
 
Faye non riuscì a dormire molto, ogni tanto si svegliava preoccupata e controllava se Jess stesse bene.
il pensiero che il girono dopo sarebbe dovuta andare a scuola la faceva stare male. 
l'ultima volta che si svegliò era praticamente stratta tra le braccia di Jess.
pure lui solo in biancheria intima, la cosa la rendeva nervosa, non si era mai fatta vedere da nessuno in sleap e reggiseno.
cercò di spostarsi senza svegliarlo...
 
Jess non dormiva, chiudeva gli occhi solo per evitare che il suo sguardo e il suo pensiero corresse troppo sulla ragazza che stava toccando, non voleva rischiare che ciò agitasse i suoi ormoni...
la ragazza si alzò e lui la guardò in silenzio, domandandosi cosa avrebbero fatto ora...
a casa non poteva più rimandarla perché era mezza distrutta e se uno dei cacciatori fosse andato da lei avrebbe sentito il suo odore e poi non sapeva cosa sarebbe accaduto ora che loro si amavano...voleva chiederle di restare con lui; avrebbe procurato cibo per sfamarla, vestiti e tutto ciò che voleva...
ci pensò su così tanto che Faye si voltò verso di lui.
 
Faye si rannicchiò accanto a lui "allora eri sveglio!" commentò scompigliandogli i capelli e ridendo.
"Dormito bene?" domandò guardando l'orologio, le 4 del mattino.
si stropicciò gli occhi e lo guardò notando che era solo in boxer.
"grazie per l'apprezzamento delle mie cure" disse un po’ seccata, c' aveva messo tanta fatica per riuscire ad infilarglielo e lui se lo era tolto.
Rabbrividì di freddo e si rintanò sotto alle coperte, rimase ugualmente accanto a lui, gli prese una mano e gliela strinse dolcemente. 
"stai sveglio con me?" gli chiese avvicinandosi con il viso, quando fu a pochi centimetri lo baciò, chiudendo gli occhi, si sentiva protetta stretta a lui sotto alle coperte.
ma poi si ricordò che praticamente era li mezza nuda e così si tirò le coperte fin sopra il naso dalla vergogna.
 
 “sì, ho dormito bene perché ero con te...e sì, restiamo svegli” aggiunse velocemente prima di ricambiare con affetto il bacio di Faye, quando ad un tratto la ragazza si tirò le coperte fin sotto il naso; Jess sentì ciò che provava la ragazza e disse divertito: “tu hai vergogna? Io prima ero nudo... non so se ti ricordi...” le tolse le coperte di dosso e si portò più vicino a lei.
 
Faye tremò lievemente per il freddo, ma quando sentì il suo corpo scaldarla smise. 
si rannicchiò contro di lui "il tuo era uno stato differente e onestamente non ci ho fatto minimamente caso, ero più concentrata sul toglierti il sangue di dosso che su osa avevi o ne addosso." commentò lei restando sempre rossa in viso per essere li, stretta a lui praticamente mezza nuda.
Spostando il braccio le cadde lo spallino, velocemente lo rimise al posto.
 
Guardò il volto rosso della ragazza e stavolta le chiese “perché hai il viso rosso Faye? È da un po’ che è di quel colore...” lui però sperò che la sua carnagione più scura bastasse a coprire il Suo di rossore...vide lo spallino cadere e, se possibile, divenne più nervoso
 
"perché praticamente siamo qua entrambi semi-nudi e abbracciati" spiegò guardandolo negli occhi " e non mi era mai capitato in tuta la vita. ma credo che per te non sia la prima volta" disse scuotendo il capo e sorridendo ironicamente.
 
 “no, non la prima in tutta la mia vita, ho 127 anni, mica 17... ma è la prima volta che amo la ragazza con la quale sono sdraiato” aggiunse con voce dolce guardando Faye negli occhi e avvicinandosi a lei.
 
Faye non capiva... come mai era la prima volta che amava? si aspettava che di amori ne avesse già vissuti molti... quando si avvicinò a lei trattenne il respiro e rimase immobile, non riusciva a capire ciò che avesse in mente....
 
Jess notò la reazione della ragazza a la trovò strana...cosa doveva fare? Non voleva baciarlo? Non sapeva...non voleva rischiare di sbagliare... “cosa c’è Faye? Non vuoi?...” le chiese con sincerità.
 
Faye si allarmò "dipende cosa...?" rispose guardandolo.
 
Jess non riusciva a capire... “ti stavo per baciare ma se non vuoi non fa niente...” disse e si voltò a pancia in su con la ragazza stesa sopra di lui.
 
"ah.. okay... avevo frainteso scusa amore" disse abbracciandolo e baciandolo intensamente. 
si strinse a lui... era così comodo... le pareva un cuscino... con la mano gli prese la sua e la strinse.
 
Ricambiò il bacio, ma con aria un po’ interrogativa...strinse la mano della ragazza, ma continuò a porsi delle domande che sapeva lei avrebbe avvertito...
 
Faye non comprendeva le sue domande, forse perché non era concentrata o forse perché erano tante... in compenso sentiva di volerne ancora di baci... e così non si fermò, scioccando forse un po’ Jess.
 
Accantonò le sue domande e si concentrò solo sulla ragazza che lo baciava con intensità...aumentò anche lui la voglia di averla e le prese i fianchi per portarla sempre più vicina a sé, senza mai staccarsi dalle labbra che baciava avidamente...
 
Faye continuò a baciarlo, l'aveva portata vicinissima a se, le cingeva i fianchi con le mani... quasi a impedirle di ritrarsi.
Faye lo lasciò fare, un po’ di vicinanza in più non li avrebbe uccisi pensò andando avanti a baciarlo.
 
 “questa ragazza mi vuol far impazzire” pensò Jess mentre la baciava; le loro lingue si scontravano, si intrecciavano, in una danza sempre più veloce e violenta in un certo senso “e ci sta riuscendo benissimo” aggiunse mentalmente mentre il suo desiderio aumentava e rischiava di esplodergli dentro.
 
"farti impazzire....? non è mia intenzione!" cercò di dire ma venne soffocata dal bacio, sentiva il cuore di Jess aumentare il battito tanto che provò a ritrarsi.
le pareva come un tamburo che ritmava il tempo. solo che il suo era così forte che ritmava i loro respiri
 
Sentì il respiro della ragazza farsi più affaticato il suo battito aumentare, andando a ritmo con quello di Jess che riempiva la stanza.
carezzò il fianco destro della ragazza con una mano e l‘altra premette sulla gamba
 
era tutto così confuso... le sue mani ora erano una sulla sua gamba mente l'altra chissà cosa stava facendo sul fianco...
angeli, demoni, cacciatori, temporali... in quel momento non esisteva nulla del genere, tutto iniziava e finiva li, in quella stanza, su quel letto.
 
Jess aprì gli occhi e vide che Faye era confusa da tutto ciò che era accaduto fino ad allora e da ciò che stava ancora accadendo.
Jess continuò a toccare la ragazza che in quel momento aveva il corpo bollente ma tuttavia i brividi le percorrevano tutto il corpo.
Gemette dolcemente, man mano che Jess continuava aumentando il ritmo i suoi gemiti si facevano più intensi...
 
Faye si sentiva avvampare. per l'amor del cielo! che le stava facendo??
sentiva il suo corpo volerne ancora. 
le piaceva sentire le sue mani indugiare su di lei seppure non capiva cosa stessero facendo.
andò avanti a baciarlo.
 
Baciò le labbra della ragazza con foga e poi si spostò sul suo collo, sulle sue spalle e sul suo seno, coprì la pelle di baci delicati e ogni tanto la morse per stuzzicarla... 
afferrò saldamente la ragazza e la mise sotto di lui sul materasso, traendo sul suo bacino una delle sue gambe nude...
 
Faye sentiva le sue labbra premerle sul collo e sul seno, o almeno fino a dove gli consentiva d arrivare il reggiseno che ancora la copriva.
e quando si ritrovò premuta sotto di lui seppe di volerne ancora, voleva sentire ancora le sue labbra sulla sa pelle.
gli afferrò il viso e lo baciò con liberà. era così felice.
 
Jess baciò di nuovo la ragazza e sentì dentro di sé un piacere inaspettato, che gli fece correre adrenalina nelle vene e tendere i muscoli del torace
“ehi,“ gli chiese tra un bacio e l‘altro, premendo i loro corpi “a cosa pensi?“
 
"che è... meraviglioso stare qui con te..." spiegò baciandolo ancora.
"perché lo stai facendo? non hai paura di perdere il controllo" domandò Faye con la gola secca per poi tornare a baciarlo intensamente, gli prese la mano e se la portò al fianco. gliela fece appoggiare lì.
 
Premette la mano sul suo fianco e soffocò un gemito della ragazza con un bacio intenso
“ti importa così tanto?“ disse baciandole la base del collo, per poi scendere al seno
 
Faye scosse il capo "no, non mi importa" disse gemendo. "Jess... Jess... ti amo" disse facendosi sempre più vicina, facendo aderire i loro corpi...
 
 “anche io Faye...“ disse mentre la baciava con ardore crescente.
ok, ora era al limite e decisamente agitato, in più indossava solo un paio di boxer... a dividerli c‘erano soltanto due strati di tessuti.
slacciò in fretta il suo reggiseno e baciò il suo seno facendola gridare di piacere...
 
Il respiro di Faye aumentò consapevole che ora il suo reggiseno non copriva più nulla praticamente, si strinse a lui volendone ancora... 
no, non le bastava, voleva che terminasse il lavoro cominciato.
lo voleva ed era determinata ad averlo.
 
Jess avvertì il desiderio di Faye... che in fin dei conti era anche il suo... 
Cercò nella sua mente...la ragazza era vergine...
“sicura?“ le chiese bisbigliandole in un orecchio con voce sensuale, mentre leccava il suo dolce seno
 
Faye chiuse gli occhi e sospirò "si.... per me va bene, ma se vuoi tirarti in dietro puoi farlo" disse scostandolo da sè e guardandolo negli occhi come una sfida.
"io sono sicura di ciò che faccio e tu?" domandò accarezzandogli le spalle, poi piegò di nuovo il capo interrogativa.
 
Si chinò verso Faye e le sfiorò le labbra sorridendo “certo che ne sono sicuro, mai stato così sicuro prima d’ora...sei vergine amore?” chiese mentre la toccava dovunque.
 
Faye annuì titubante... perché quella domanda? che significato aveva per lui ciò? si chiese avvicinandosi a lui ancora.
 
“perché trovi strana la domanda?” chiese più allibito di lei.
 
"perché me lo chiedi?" domandò lei guardandogli il viso interrogativa, che cosa importava in fin dei conti? non comprendeva, scosse il capo e guardando le lenzuola volle improvvisamente staccarsi da lui e tornare indietro nel tempo.
fare in modo che ciò che stava succedendo non succeda.
 
“te lo chiedo solo perché è meglio che non sia io a farlo...” la baciò dolcemente e si stese accanto a lei porgendole il reggiseno e arrossendo leggermente e dicendo con voce colpevole “mi sa che questo è tuo...”
 
Faye annuì e con un po’ di fatica lo allacciò. Poi si infilò sotto alle coperte tirandosele fin sul naso.
"uf" disse andandogli vicino e baciandolo, gli prese la mano per portargliela sul suo fianco.
Si stese su di lui e lo baciò dolcemente "perché no?" chiese sensualmente leccandogli la guancia e strusciandosi su di lui.
 
Il ragazzo ora era combattuto: lui avrebbe voluto davvero farlo con lei, ma sembrava contraria... la fece sdraiare sul suo corpo caldo, bollente e la accarezzò con malinconia “sei giovane Faye, sono un demone, potresti cambiare idea quando sarà troppo tardi, non voglio toglierti la possibilità di scegliere”
 
Faye arricciò il naso "io ho scelto. ma se non vuoi niente..." disse guardando l'ora sulla sveglia, le 5 del mattino, presto, avevano ancora a disposizione ben 2 ore e avrebbero potuto sfruttare quel tempo come preferivano. 
Faye aveva un'idea di come fare, ma se a lui non andava niente.
Scese da Jess.
 
Jess disse alla ragazza “la scelta l’ho presa anche io ma... tu prima ti sei tirata indietro e allora ho pensato che non mi volessi...” disse sinceramente guardando negli occhi la ragazza.
 
" è che.... promettimi di non ridere.... ho un po’ paura...." si confidò abbracciandolo.
ne aveva molta, ma sapeva che non le avrebbe fatto del male giusto?
sperò.... poi lo baciò intensamente. constatando ancora una volta che le piaceva stare li con lui e che le piaceva quello che faceva...
 
Jess la abbracciò per rassicurarla e le disse “sai che non ti farei mai del male Faye, sei troppo importante per me...” e la baciò dolcemente portando le sue mani sul suo fragile corpo.
 
Faye annuì "lo so... ma ho paura perché non so se sarò come tu vuoi... magari non vado bene...magari sbaglio qualcosa...magari ti deludo...magari...magari..." Faye tremò e non era di certo perché aveva freddo! lo voleva così tanto... ma aveva quella paura folle che la bloccava.
 
 “tu sei tutto quello che voglio; non voglio una ragazza che sia perfetta, che sappia sempre cosa fare...io voglio te” le disse solo e la baciò premendo il suo corpo contro il quello della bella ragazza che era lì con lui.
 
Faye lo baciò e gli fece mettere le sue mani su fianchi, in modo tale che dopo potesse essere libero di spostarle dove voleva.
mentre si muoveva con il braccio sentì ancora una volta lo spallino cadere, scocciata lo afferrò e poi guardò il ragazzo come per dire "lo metto al posto o no?"
 
Il ragazzo afferrò lo spallino, lo abbassò lentamente e baciò il seno della ragazza con voglia che gli esplodeva nel petto e che gli faceva tendere i muscoli del torace .
 
Faye lasciò che Jess le abbassasse lo spallino, poi con l'altra mano lo slacciò da dietro, se lo fece passare dalle braccia e lo tolse, si fece più vicina a Jess però poi incrociò le braccia sul petto "perché mi devo togliere solo io qualcosa?" domandò mettendo giù un broncio, le piaceva giocare, tanto anche.
perciò che male c'era se prima giocavano un pochino???
 
Jess rise di gusto e disse solo “ok, visto che sono già quasi nudi sai che male c’è se mi spoglio del tutto...” detto questo si sfilò i boxer e si sdraiò nuovamente accanto alla ragazza guardandola a mo’ di sfida.
 
"il fatto che tu sciocchino mi abbia ascoltato non vuol dire che io accetti la tua sfida" disse dandogli un buffetto sulla guancia, gli sorrise, aveva vinto.
 
A Jess stare nudo non faceva niente, ma la ragazza era troppo vestita...la prese per i fianchi e intanto gli sfilò gli sleap velocemente ridendo di gusto cominciò a baciarla facendola sdraiare su di lui.
 
Faye lottò ma senza risultato, troppo forte... 
si lasciò distendere su di lui, in fin dei conti era pur sempre una ragazza, non poteva avere molte chance in confronto a lui...
lo baciò dolcemente, gli carezzò le spalle sentendo i mescili di esse tesi...” forse per lo sforzo?” si domandò lei.
 
Jess era teso, cercava di controllarsi, ma non avrebbe resistito ancora molto...
 
Faye lo guardò "perché resisti?" domandò semplicemente toccandogli il torace, con così tanta delicatezza che sembrava volesse fargli il solletico....
 
 “perché ho paura di liberare il demone e perdere il controllo disse stringendo con delicatezza la sua mano.
 
"so che non succederà... io credo in te...." disse dolcemente.
 
 “come fai a esserne certa?” chiese Jess mentre si scioglieva dall’ansia che gli attanagliava lo stomaco...sistemò meglio la ragazza su di sé e la guardò negli occhi.
 
" lo so perché sei forte e non lascerai alla parte più crudele di te di uscire..." disse lei baciandolo, lo credeva davvero, sapeva che era così.
" e poi anche se perdessi il controllo non succederò nulla di grave, giusto?" chiese guardandolo negli occhi.
 
 “no, ma di solito lo perdo a caccia...e divento violento...non che questa situazione sia come la caccia però...” fece scorrere lo sguardo sui loro corpi intrecciati e riprese a parlare “anche se ho l’abbigliamento è uguale e la situazione è di uno scontro corpo a corpo...” disse velocemente e si lasciò poi baciare da Faye.
 
"non farò nulla che ti possa far sentire minacciato. te lo prometto." disse sorridendogli impacciata, non aveva la più pallida idea di come aiutarlo...
"cosa devo fare?" chiese e poi specificò " dimmi cosa devo pare per non farti sentire minacciato. e come fare il tutto" spiegò sedendosi sul busto di Jess.
 
 “io non lo so...” afferrò per la vita la ragazza e la trasse a sé con forza “fai quello che vuoi tu Faye...sono qua apposta per te” detto questo allargò le braccia e lasciò condurre a lei...
 
"ma... io non so cosa fare... tu h più esperienza di me...conduci tu!" disse scuotendo il capo, era la prima volta che si trovava in una condizione del genere, come poteva sapere cosa fare??
 
 “io conduco solo se tu cominci...fai solo quello che ti va di fare, nient’altro” disse alla ragazza toccandole una gamba
 
"allora rimango ferma" ribatté lei incrociando le braccia, si rifiutava di provare, non faceva per lei, lo sapeva. 
E di mettersi in ridicolo non le andava.
 
"no dai..." disse con voce triste e si avvicinò a lei abbracciandola dolcemente e baciandole il collo da dietro una spalla
 
"non mi convincimi" rispose lei scuotendo il capo e poi allontanandolo dal collo. 
"no, o fai tu o buona notte, dato che abbiamo scuola..." disse afferrando le coperte come per minaccia.
 
con uno scatto tolse le coperte di mano alla ragazza e la guardò negli occhi...“solo per stavolta...“ e si chinò sulla ragazza e cominciò a baciarla, dapprima con dolcezza e poi sempre con più foga.
la prese per i fianchi e cominciò a baciarla lungo il collo, traendola sempre più a sé...

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Capitolo 6
*** 6. NOTTE DI PASSIONE ***


 
Ok, credo che sia questo il capitolo a rating rosso... ma non ne sono tanto sicura... ditemi per favore cosa ne pensate voi
Grazie a tutti quelli che leggono...
ciao
 
 
 
 
Faye sentiva le sue mani toccarla con delicatezza prima e con più forza dopo. 
era piacevole in un certo senso... le dava quasi la sensazione di diventare una cosa sola con lui, gemette e arrossì.
 
Jess continuò con lo stesso ritmo finché non la sentì gemere...la trasse sopra di sé e la guardò negli occhi prima di baciarla nuovamente. le sue mani scorrevano veloci sul corpo di lei facendo pressione in punti delicati, così da far eccitare la ragazza...
si alzò dal letto e la fece camminare all‘indietro fino alla parete della stanza...
 
Faye si sentì premere contro alla parete... perché era li? 
guardò interrogativa il ragazzo baciandolo... che diamine aveva in mente??
la ragazza gemette ancora... che stava facendo??
 
La imprigionò tra il suo corpo e la parete e spinse verso di lei...la ragazza gemette nuovamente e lui ricominciò a baciarla sul collo, sul seno,... la morse e la baciò di nuovo
prese le sue gambe e la portò al proprio livello...
 
Faye sentì le sue labbra giocare con lei "ora però sei tu che vuoi farmi impazzire" commentò gemendo nuovamente.
poi ad un certo punto si ritrovò al suo livello, lo baciò passionalmente, non sapeva cosa stava facendo, ma sapeva che si fidava di lui...
 
Sentì cosa disse Faye mentre gemeva “aspetta ancora a dirlo“ soggiunse mentalmente Jess; le prese le gambe e se le portò attorno al proprio bacino, per impedire alla ragazza di scivolare, le mise le mani dietro la schiena e tornò a baciarle il collo, mentre la mordeva dolcemente sentiva la ragazza gemere e il suo desiderio aumentare fino a quando non si bagnò...
 
"okay, sono andata... completamente" pensò Faye desiderandone ancora, chissà dove era finito il suo buon senso...?
evidentemente aveva preso un biglietto -di sola andata- per il mare, aveva bisogno pure lui di una vacanza in fin dei conti no?
"perché diamone ci giri tanto intorno?? vai al sodo no?" pensò nervosa...
non sopportava quel continuo prolungare la cosa, non ne capiva il senso...
 
Jess sentiva il fastidio della ragazza, lui ci girava attorno apposta però, pura vendetta ... in fondo che male c‘era?
la portò di nuovo a letto e si stese su di lei poggiando sui gomiti per non pesare sul corpo della ragazza
 
Faye si innervosì ancora di più.. cosa aveva in mente ora??
lo guardò e non poté fare altro se non domandare con il fiatone " cosa intendi con non hai visto niente..?" chiese cercando di calmare il respiro.
 
 “che ti farò impazzire di più anche...“ detto questo la baciò dolcemente, le prese una gamba, la tirò a sé e la penetrò con spinte lunghe e forti...
 
A Faye si mozzò il fiato, non se lo aspettava. era pronta a tutto ma fu forse troppo veloce?
le ci volle qualche secondo prima di riuscire a respirare di nuovo, Laura aveva proprio ragione! faceva male, molto male...
ma il dolore durò poco, grazie alle cure di Jess la ragazza riuscì a gustare anche le altre sfumature si sensazioni.
e poi ci fu solo piacere, un piacere incredibile, come cantare una canzone e venirne travolti in pieno.
sapeva che anche per Jess era così, perché vedeva chiaramente la sua mente. era un miscuglio di gioia e serenità.
 
Baciò Faye, la baciò e con quel bacio le disse che l‘amava e che non l‘avrebbe mai abbandonata, le disse che ora sarebbero stati per sempre legati...
“ ...ti amo dolcezza... “ le sussurrò ad un orecchio, poi la ragazza gemette e il suo respiro si fece più veloce e affannato
 
Faye annuì "anche io ti amo.."bisbigliò abbracciandolo, era bello, stare lì con lui... distesa con lui dentro e sentirsi parte viva di qualcosa, non le era mai capitato... gli sorrise e lo baciò.
 
La bacio dolcemente e si mosse nuovamente dentro di lei, dandole piacere e baciandola sempre con più forza e passione
 
La ragazza lo sentì muoversi dentro di lei, fu strano ma anche bello, si sentiva bagnata, accaldata e la pelle appiccicosa.
era una sensazione strana, ma constatò ce pure Jess lo era. 
ricambio intensamente il bacio attirandolo a se.
 
Jess aumentò il ritmo, fino a che la ragazza venne.
 
Faye si sentì invasa dal piacere e gemette sotto di lui, fino a che non venne e non sentì più il suo corpo, ma solo il suo veloce battito e il respiro pesante e affaticato; era la sua prima volta e non sapeva che fare...
Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalle sensazioni e guidare dal ragazzo che amava; gemette, per il piacere e per il dolore e baciò Jess, tornando poi in sé.
 
La ribaltò e la fece sedere sul suo bacino, avvicinandosi poi a lei per baciarle il seno, la prese per i fianchi e carezzò con voglia crescente il suo corpo...

Faye si trovò stesa su di lui, era stanca e affaticata e toccò con forza il corpo di Jess non appena lui ricominciò a cingerle i fianchi. Sapeva che le era piaciuto, ma in un certo senso si sentì anche un po’ in colpa.
Il senso di colpa passò lasciando solo un desiderio verso Jess appena lui ricominciò a baciarla

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Capitolo 7
*** Mia...? ***


..adorava quando quella ragazza gemeva... sarebbe stato lì con lei per ore e ore...“Faye...detesto rovinare il momento, ma che ore sono???“
 
Faye guardò l'ora, le 6:35.
"a meno che tu non ti alzi quando spunta il sole, le 6 e 35." disse baciandolo ancora. era incredibilmente bello rimanere lì con lui.
 
Jess sorrise dopo averla baciata e disse: “in effetti io mi alzo allo spuntar del sole...se voglio mangiare questa é l‘ora migliore, ma per te eviterei pure di respirare...“ la baciò di nuovo, con tenerezza, e aggiunse: “beh dobbiamo fare lo stesso una doccia però, giusto perché siamo bagnati e un po‘sudati...“ disse solo, ma non si alzò, restò disteso lì con lei a baciarla fino a che non le sarebbe venuta voglia di alzarsi
 
Faye annuì poi annusò le mani guardandolo "e abbiamo addosso tu il mio profumo e io il tuo..." disse guardandolo e annusandogli le sue, si. erano decisamente profumate di lei.
gli sorrise e lo baciò. "vuoi lavarti?" gli domandò accarezzandogli i capelli.
 
 “Sì dai...però vieni con me a lavarti; conosco un posto bellissimo” disse baciando la ragazza e traendola a sé
 
faye piegò il capo "ma di che parli?" gli chiese guardando prima lui poi la sveglia. non avrebbero fatto in tempo anche a cambiarsi e tutto, fare la cartella e il resto.
"dove mi vuoi portare....? non abbiamo abbastanza tempo... amore lascia stare, la facciamo in bagno" disse scuotendo il capo.
 
 “uf va bene, però prima o poi ti ci porto Faye,...” disse guardandola felice
 
"va bene, ma ora dobbiamo sbrigarci...fai prima tu la doccia dai disse scendendo la lui e abbracciandolo. "vai" disse baciandolo dolcemente e poi sorridendogli.
 
 “facciamo prima a farla tutti e due, ... non dirmi che hai vergogna...” disse sorridendole
 
" si, ho vergogna" disse lei baciandolo e sorridendogli.
 
 “beh mi spiace per te ma non vorrei arrivare tardi”, si alzò, la prese in braccio e si diresse verso il bagno 
 
"nooo. mettimi giù! " urlò lei dimenandosi e cercando di sfuggirgli, sbarrò le gambe cercando di scendere.
 
 “no no, troppo tardi, ormai siamo in bagno...”la guardò poi e vide che cercava di coprirsi con una salvietta, provò tenerezza per lei e disse: “dai, fai prima tu io ti aspetto qua” chiuse la porta e si sedette a terra
 
"uum...." mormorò. poi lo guardò uscire e così si infilò sotto al getto d'acqua, quando uscì si asciugò alla svelta, prese i vestiti che prima erano fradici ma che grazie al cielo ora erano asciutti, se li infilò alla svelta e poi uscì.
"tutta tua" disse andando in camera a recuperare l'intimo.
 
jess entrò in bagno e sogghignò silenziosamente per aver rubato la biancheria di Faye...
accese l'acqua e fece una doccia veloce, mise un paio di boxer che trovò nel cassetto e uscì in corridoio
 
faye mise letteralmente sotto sopra la camera.
Ma dove diamine era finiti i suoi sleap e il suo reggiseno??
cercò tra le coperte, si intrufolò sotto, rovistò così freneticamente fino a quando non si ingarbugliò tra di esse.
tirò, mollò. ma era proprio rimasta impigliata sotto di esse.
Si sentì ridicola. rise di sé, era davvero imbranata.
 
jess andò in camera a vestirsi e vide Faye che rovistava dovunque nella stanza "cosa cerchi?" le disse con aria di innocenza
"questi? disse alzando un braccio con la mano in cui teneva la biancheria della ragazza
 
Faye saltò fuori sgarbugliandosi dalle coperte.
"si, ridammele" disse mettendosi le mani sui fianchi e guardandolo con fida.
 
"facciamo una cosa... se io te le ridò tu te le metti qui davanti a me...ok?" le disse avvicinandosi a lei con il braccio ancora in alto e dandole un leggero bacio
 
Faye lo guardò male ma fece come voleva. 
si mise dinnanzi a lui "e ora?" domandò alzando un sopracciglio.
 
"spogliati" disse solo jess guardando la ragazza negli occhi
 
Faye fece come voleva, si tolse gli abiti e li lasciò sul pavimento, gli pose la mano per farsi consegnare l'intimo.
 
jess le sorrise, sapeva che la ragazza aveva coraggio e questa ne era la riconferma
"sei bellissima" le disse, dopodiché le mise il reggiseno e gli sleap, la baciò sulla punta del naso e disse "ora forza, che dobbiamo andare a scuola...ah e...la tua cartella, beh, sono già andato io a prenderla..."
 
"amore.... mi devo cambiare... ho la maglietta stropicciata e a meno che tu non hai pensato pure a questo... devo andare a casa" disse scuotendo il capo.
 
sono un tipo previdente io" disse, scomparì dietro la porta e ricomparse poi con in mano degli abiti puliti per la ragazza, un paio di calze e di scarpe "ecco"
 
"grazie" disse faye prendendo gli indumenti, poi lo guardò in modo torvo "no, scordatelo, me li metto io" disse infilandosi il maglione fucsia con una lieve scollatura, poi infilò i jeans, le calze e le scarpe.
"andiamo?" chiese ma poi fece una piccola tappa in bagno, si sistemò i capelli con l'elastico che aveva al polso in una coda alta, ma per le ombre sotto agli occhi non poteva fare nulla.
sospirò e poi raggiunse jess.
 
jess la condusse fuori in poco tempo, prese la moto e, prendendola con delicatezza, ci fece sedere sopra Faye "senti, ora è tutto tranquillo, ma non so se ricapiterà ciò che è successo ieri...e, mi raccomando, stai attenta a chi incontri... se trovi dei tipi strani non esitare a chiamarmi, sarò subito da te..." disse senza spiegazioni.
salì in moto e partì a tutta velocità per la scuola
 
"fantastico" pensò faye "ora ci mancano solo i tipi strani"
quando arrivò a scuola, Mia le venne in contro interrogativa. "mi sono per caso persa qualcosa??" domandò guardando prima lui e poi lei.
Faye scosse il capo "no, stai tranquilla, non ti sei persa nulla, jess mi ha solo dato un passaggio, e se non ci fosse stato lui sarei arrivata anche in ritardo..." disse sorridendo a Mia che annuì.
"oggi ci sei alle prove??" chiese a jess, doveva averlo preso in simpatia pensò faye sorridendo, andò con loro verso la struttura.
 
 “sì, vengo... avete già pensato a cosa suonare? sai, magari alcune canzoni non le conosco...“ disse ad entrambe le ragazze
 
"beh di certe ci sono: Smile, Complicated, Suicide, Telephone, Missing, a kissed a girl, te amo, Bring me to life ma a quella manca la parte maschile -Steph non ci arriva con la voce, l'ha troppo bassa- poi hum.... Whne' you'r gone." disse Mia entrando in classe con loro, Steph corse in contro a faye "amore, come stai??" chiese prendendola per il braccio e attrandola a sè, la baciò ma Faye si tirò in dietro. 
"bene grazie... senti... dobbiamo parlare dopo...." gli disse abbassando lo sguardo e andando al suo posto.
 
Jess vide tutta la scena e, quando passò accanto al cacciatore lui lo guardò storto e gli tirò un pugno in faccia, di nuovo .
“ehi, ma che hai contro la mia faccia?“ domandò mentre si asciugava il sangue con il dorso della mano
guardò la sua ragazza con aria interrogativa
 
faye si voltò "volete piantarla?" chiese guardandoli male, ci andò vicino e tirò uno schiaffo a ciascuno dei due "ora siete pari" disse andando a sedersi al suo posto, "e pensavo ad una canzone dei Secondhand serenade.... ma non saprei quale..." disse sempre rivolta a jess.
 
“quella che preferisci tu dolc... Faye“ disse arrossendo violentemente
“a me piacciono tutte e so suonarle abbastanza bene. e sono certo che tu le canterai in modo perfetto“
 
faye annuì. "secondo me andresti bene o per vulnearable o per it's not over" disse pensierosa.
"tu che ne pensi Steph?" chiese rivolgendosi al ragazzo che sbuffò "penso che non faccia per lui cantare, dovrebbe limitarsi ad accompagnarti e basta, per Bring me to life... penso di potercela fare..." disse
 
Jess si rivolse a steph :“c‘eri alle prove? no. e allora come fai a sapere che non so cantare...“ guardò Faye e disse “vado al posto, non starò qua a farmi trattar male da lui“ disse indicando steph
mandò un messaggio mentale a faye: non farti sentire perche sai troppo di me...
 
Faye annuì al vuoto.
Il professore entrò in classe con dei fogli "compito di italiano: Dividetevi in 4 gruppi, dovete fare una ricerca sulle droghe" disse Nenni dando i fogli su cui avrebbero preso gli appunti. 
indicò faye, Mia, jess e Rebecca" un gruppo" e così fece gli altri, "vi concederò di usufruire del computer" disse e poi i gruppi si radunarono.
 
Jess guardò Faye “ma che coincidenza...” disse, rivolto alla ragazza
Andarono ad un computer tutti e quattro e si sedettero; come ovvio, mancavano le sedie, o meglio, c’erano ma non tutte
 
Faye guardò prima jess e poi la sedia "se vuoi ti prendo in braccio" gli disse ridendo.
Mia intanto aveva preso in braccio la ragazza che stava accendendo il computer.
 
 “facciamo che sono io a prendere in braccio te” disse Jess prendendo l’iniziativa
 
Faye annuì " ma io peso...." si lamentò
 
"ma che dici?" disse facendosi sentire anche dalle altre due e poi aggiunse, bisbigliando nell'orecchio della ragazza "beh ti ho tenuta in braccio tutta notte, mi sarò ben accorto se pesi o no, non credi amore?"
 
Faye annuì poi si sedette sulla gambe del ragazzo. "dunque... potremo parlare della droga tra i ragazzi che ve ne pare?
 
 “mi sembra un buon argomento” disse Mia guardando tutti, in particolare la ragazza che stava seduta sulle sue gambe, alla quale fece un timido sorriso.
“per me va bene” disse Jess “e se volete conosco gente che può procurarci le sostanze... intendo per la ricerca...” aggiunse un po’ titubante, temendo che gli altri lo credessero un drogato
 
"hmmm... non male.... ma solo per mostrarle, poi ce ne liberiamo" disse faye annuendo e guardando poi jess.
 
“sì sì, tranquille, non sono mica un drogato” guardò steph “forse però lui lo è, visto come reagisce...” disse a tutte e tre le ragazze
 
"che stupido che sei!" rispose faye scuotendo il capo.
 
 “a proposito, hai deciso quando parlargli?” disse senza problemi anche in presenza delle due ragazze
 
Faye lo guardò male.” stai zitto" gli disse alzandosi
 
Rimise seduta la ragazza “tranquilla, la tua amica seduta qui sa tutto: da che cosa sono io, tu e i tuoi amici e sa anche cosa è successo ieri...” glielo disse guardandola negli occhi, cosicché lei sapesse che non stesse mentendo “vero?” chiese rivolto a Mia, la quale in tutta risposta gli rivolse un complice sorriso
 
faye li guardò "ma voi state complottando contro di me??
 
 “no, non ci eravamo messi d’accordo su niente, ma mi sono reso conto stamattina che mentre ci guardavamo lei sondava la mente di entrambi, non so se tu sai capire quando qualcuno lo fa, ma a me hanno insegnato come riconoscere quando c’è qualcuno di estraneo e come scoprire chi è, è allora che ho capito che lei sapeva tutto” disse guardando la ragazza di cui era innamorato
 
faye si sedette in braccio a jess, ma prima lo guardò male, tanto per fargli capire che non doveva azzardarsi a fare nulla di particolare. "beh se volete dato che non ce la faremo a fare tutto a scuola possiamo trovarci da mia zia" propose faye.
 
 “penso che non sia una buona idea, devo forse ricordarti cosa è successo a casa tua???” disse a faye, ma rivolto a tutte e tre
“casa mia può andarvi bene?” aggiunse timido
 
"no, da mia zia, questo è un'altro contesto... domani x voi va bene?" chiese segnando su un foglietto dove abitava sua zia. 
la campanella suonò e tutti tirnarono in classe, filosofia... ho no! romeo e giulietta! faye si diede una manata sulla pronte, non aveva ripassato... sperava che il prof non interrogasse.
 
Jess sospirò: così bella e così testarda...
“ok, va bene...ma solo perché sei tu...” disse e tornarono tutti in classe per filosofia, oggi avrebbero messo in scena una parte di romeo e giulietta “meraviglioso...” pensò sarcastico jess seguendo Faye per raggiungere il suo banco

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Capitolo 8
*** SPIEGAZIONI ***


il professore entrò "buon girono ragazzi e ragazze... oggi dato che nessuno ha studiato... lo so benissimo perciò vorrei evitare di fare interrogazioni dove tutti prendereste due e uno. faremo una piccola interpretazione di Romeo e Giulietta. Chi si offe volontario?" domandò
e quasi tutte le ragazze alzarono la mano, Mia, Faye e Diana no. i ragazzi che alzarono la mano furono ben pochi... a nessuno interessava fare quelle parti.
"Steph e Laura" chiamò il professore.
 
Jess guardò Faye e vide lo sguardo della ragazza concentrato...cosa stava facendo?
Lui intanto sondò la mente di Steph per capire cosa avesse in mente
 
faye guardò la mente di laura.... voleva attirare l'attenzione di jess. sperava che la guardasse mentre ripeteva le battute.
 
“ho capito che sta facendo steph... vuole solo farsi vedere da Faye mentre bacia un’altra...” si guardò intorno e vide lo sguardo di laura fisso su di lui...rise al pensiero che la ragazza volesse attirare tutta la sua attenzione mandò un messaggio mentale a Faye
 
faye rise e gli inviò un messaggio "faccia pure... dopo possiamo fare vedere noi come si fa??" domandò senza riuscire a trattenere un sorriso
 
“penso sia una fantastica idea, meglio mettere bene le cose in chiaro prima che certa gente si faccia delle illusioni...” sorrise alla ragazza che si voltò verso di lui
Steph e laura finirono la scena con un bacio e jess alzò una mano
 
faye fece lo stesso.
"bene, vedo che non vi dispiace la cosa.." commentò il professore facendo alzare i due.
faye afferrò il foglio e recitò sorridendo a jess.
 
Jess rispose a tutte le battute di Faye senza pensare che tutti gli occhi erano su loro due; era come se il tempo si fosse fermato solo per loro due...
 
faye recitò l'ultima battuta e poi gli si avvicinò, era il momento del bacio. faye recitò l'ultima battuta e poi gli si avvicinò, era il momento del bacio.
 
Mentre si avvicinava con fermezza a Faye jess sondò l‘intera aula...steph in questo momento lo odiava, laura e altre delle ragazza invidiavano faye, mia non vedeva l‘ora del bacio e la ragazza nel gruppo con loro pensava a mia...
 
Faye poggiò le mani sul torace di jess poi si mise in punta di piedi e lo baciò. 
"quanto sono ridicoli...." pensò faye mandando l'idea a jess.
 
“chi?“ chiese jess a faye mentre le metteva le mani attorno ai fianchi che aveva stretto per tutta la notte
 
"tutti, sono così concentrati s ciò che perdono che non guardano ciò che possono avere" rispose faye baciandolo.
 
“hai ragione amore...“ rispose dolcemente jess baciando con più passione la ragazza
Gli era mancato così tanto il suo corpo...le sue labbra...
 
"io ho sempre ragione... ricordatelo amore...." commentò lei per poi scostarsi, il professore li guardava con un sopracciglio alzato come per chiedere "avete finito?" 
faye sorrise alla classe, e nel tornare al posto sfiorò con le dita il banco sia di Steph che di laura e disse sorridendo "questa è una interpretazione" e si sedette al banco.
 
Jess schiacciò l’occhi a steph e poi carezzò la mano di faye e si sedette al suo posto, dietro alla ragazza
Il professore tossì per schiarirsi la voce e parlò “avete visto come si recita? Bisogna metterci passione, come hanno fatto faye e jess...”
 
Faye sogghignò, poi suonò la campanella, il professore uscì sorridendo. 
faye vide mia che la guardava con un sopracciglio alzato "proprio anti sgamo voi due..." commentò ridendo.
 
Jess intuì i pensieri di mia, perché non l’aveva sentita... “beh, che ci puoi fare? Sono pazzo di lei...è normale...” disse sorridendo e guardando la ragazza
In quel momento sopraggiunse steph e jess mormorò a faye, avvicinandosi a lei: “ha una cattiva aura...prevedo guai amore...”
 
" beh in fin dei conti è stato lui il primo, io gli ho solo risposto." disse faye guardando indifferente jess.
"faye come ti sei premessa di baciarlo? penso che noi due dovremo fare una bella chiacchierata" disse jess guardando il rivale di traverso.
 
 “beh penso che potrete parlare anche qua...” disse jess rivolto a steph, aspettando però una risposta anche della ragazza
 
"preferirei in privato..." rispose steph.
"no, fai pure, qualsiasi cosa tu debba dire non vedo perché non parlarne a con loro? in fondo sono i miei amici" disse ella guardandolo.
" vorrei sapere il perché oggi non mi caghi più, tra l'altro hai limonato lui che neppure conosci!" cominciò "beh tu lo hai fatto con laura, allora che male c'è? e poi scusami tanto... ma le cose tra noi non funzionano più. sei troppo impulsivo e geloso. é meglio se restiamo amici" disse faye
 
Jess guardò con espressione di indifferenza steph mentre faye gli diceva che non voleva più stare con lui e notò la sua espressione variare...”cosa farà adesso?” si chiese e condivise il pensiero con tutte e due le ragazze, gli arrivò in risposta un messaggio da mia “può fare quello che vuole, ma faye tanto non potrò toccarla...”
 
steph annuì " certo... a me pareva che tutto andasse a gonfie vele fino a che questo mongolo non è entrato nella nostra vita." disse fulminando jess.
"comunque accetto la tua decisione, sappi che se avrai bisogno di qualcuno.... io ci sarò" disse e poi tornò al suo banco.
 
Jess fece voltare faye e mia gli chiese “tutto bene?”
 
faye annuì. 
il resto della mattinata passò veloce. 
di pomeriggio si trovarono per le prove, faye entrò nella stanza con jess e mia.
 
Jess stava parlando con mia di ciò che era successo, ma sentendo avvicinarsi faye smisero subito e si voltarono verso la ragazza, aspettando che dicesse ciò che pensava, per non far capire che le avevano già sondato la mente entrambi...
 
"se credete che ci sia rimasta male vi sbagliate. Comunque, jess, ci servirebbe la tua chitarra"
 
Jess le sorrise “no, credevamo solo che ...aspetta, hai imparato a sondare la mente?” la gridò mentre usciva a prendere la sua chitarra
Non aspettò risposta e andò nel cortile della scuola, dove il gruppetto di cacciatori si era radunato attorno alla sua moto…”fantastico...” pensò distrattamente
Mandò subito un messaggio a faye “senti faye...penso che ci metterò un po’ perché ai tuoi amichetti cacciatori mi sa che non è piaciuto molto ciò che è successo...”
 
Faye scattò in piedi pronta ad andare in suo aiuto "no, se la sa cavare... non è la prima volta che ha a che fare con loro" disse Mia sbuffando e sedendosi accanto a faye.
"amore.... ce la puoi fare?" gli chiese faye.

"tu.... brutto figlio di puttana!" urlò steph andando verso di lui sempre con il braccio ingessato.
"che cazzo hai fatto con la mia ragazza?" domandò puntandogli il dito contro.
"cosa cazzo ti salta in mente? prima vieni nel Mio territorio e ora ti prendi anche ciò che è mio. ma chi cazzo credi di essere?" domandò per poi tirargli un pugno in pancia.
 
Jess non fece una piega, sperò solo con tutto il cuore che non fosse così evidente ciò che era successo tra loro la scorsa notte...
“penso di sì faye, ma se vi va di raggiungermi magari calmi il tuo ex sennò perdo il controllo e li uccido tutti...e non sarebbe il caso di farmi bandire anche da questa scuola...”
 
Si volse verso di lui e disse solo “non è colpa mia...” ma non finì la frase, tanto era inutile parlare con lui scosse lievemente la testa e gli disse “sfogati pure...”
 
"subito" disse faye e trascinò Mia con sé, guardò steph che picchiava jess.
"Ste fermati!" disse correndo, il ragazzo guardò jess "no, non mi arrendo così, non te la meriti!" disse colpendolo ancora.
faye venne bloccata dagli amici di jess. 
"lasciatemi andare!" urlò cercando di scansare i ragazzi.
Mai dal canto suo guardò solo alcuni dei ragazzi che caddero a terra contorcendosi dal dolore, poi rivolse lo stesso trattamento anche agli altri due che bloccavano l'amica.
"ora basta steph!" disse prendendogli il braccio e strattonandolo all'indietro. 
"perché dovrei fermarmi! è da un secolo che ti aspetto e quando tu finalmente torni vai dritta tra le Sue braccia, ma sai che dovresti stare tra le Mie, perché sai che sono io il tuo amore eterno!" disse con rabbia. 
"ma di che stai parlando steph? non posso essere io a decidere di chi innamorarmi non credi?" ribatté lei, poi ignorò steph e andò da jess, lo aiutò a rialzarsi da terra e gli accarezzò dolcemente una guancia "adesso ti porto in infermeria e ti aiuto" disse e così fece.
 
Jess sorrise amaramente “no amore, non voglio lasciare nulla da chiarire tra noi, preferisco che si sfoghi e capisca da solo che non ha senso ciò che sta facendo...” disse rialzandosi e prendendo per mano faye
Strizzò l’occhio a mia “grazie per averla aiutata...ti devo un favore” e si voltò poi verso steph “so che la amavi e la ami ancora, ma per lei non è più così...mi dispiace...sapevi anche tu che sarebbe finita in questo modo...”
 
Faye era preoccupata per jess.
"ma questa volta avevo progettato tutto... sarebbe andato tutto bene.... se solo Tu non fossi venuto... e ormai mancavano solo due anni... ce l'avrei finalmente fatta... ma no, proprio ora che ce l’avevo quasi fatta. Stavamo già per fissare la data..." disse infuriato colpendolo al viso. 
"lascialo stare!" disse faye mettendosi in mezzo. "e perché scusa?" chiese steph ghignando. 
"tu sei e sarai per sempre mia, ma prima che ciò si avveri devo liberarmi di lui..." disse aggredendo ancora jess.
 
 “ è colpa tua se tutto ciò si è creato...hai ucciso il primo Me che si era innamorato di Lei mentre erano insieme, sapevi che sarebbe successo...prima o poi...e comunque lei non è tua, può decidere qualsiasi cosa da sola...non puoi pretendere che faccia niente” disse jess a steph e sentì i tatuaggi sulle sue spalle bruciargli la carne sottostante...
 
Faye in quel momento esplose a dir poco "mi volete dire che cazzo sta succedendo?? di cosa parlate?" urlò incavolata.

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Capitolo 9
*** 9. SOSPENSIONE ***


 “te lo spiego io faye..” disse jess mentre steph serrò i pugni “non farlo...ti avverto..” “no steph. Deve sapere anche lei, ne ha il diritto, è coinvolta quanto noi in questa storia...” riprese jess “...il fatto è che secoli fa Lui” disse indicando steph “era innamorato di Te e si stavano per sposare, ma Tu ti sei innamorata di Me e Lui ci trovò assieme, allora ci uccise, pur sapendo ciò che sarebbe successo dopo: la storia avrebbe continuato a ripetersi all’infinito senza mai cambiare se uno tra Io e Lui moriva per mano dell’altro” disse guardando intensamente Faye
 
faye sbatté le palpebre.
"il libro!" pensò e poi capì cosa era successo il pomeriggio prima. 
"devo tornare subito a casa!" disse guardando jess.
"al più presto! sono arrivati!" urlò strattonando la manica del ragazzo.
"non dobbiamo perdere tempo! jess! ho capito...."
 
Jess seguì la ragazza senza capire, mia corse dietro ad entrambi e trascinò con sé anche steph...”mi sa che c’entri...”
 
quando fu davanti a casa faye salutò gli operai che stavo ri sistemando il muro, entrò e corse in camera, cercò tra gli scaffali, ma dove era finito?! sentiva che stavano arrivando...
ma per fortuna scostato un libro lo trovò, sospirò sollevata.
Po depose con cura sul letto, la copertina era meravigliosa, di pelle antica, con intrecci in ferro battuto, si tolse la collana dal collo e infilò la chiave nella serratura, la fece scattare e lo aprì.
Una elegante e fine scrittura scorreva sulle pagine ingiallite dal tempo.
Era salvo! sentì le menti dei Supremi svanire, avevano fallito. 
Sospirò ancora sollevata. 
 
 “faye, ora, per favore, ti spiegheresti? Ne ho davvero bisogno” disse jess col fiatone seguito dagli altri due
 
ehm..." mormorò Faye chiudendo il libro bruscamente. 
"praticamente... ehm....io..." blaterò la ragazza diventando rossa. 
"Questo libro" disse mostrandolo al ragazzo "me lo aveva letto mia mamma da piccola... parla praticamente della nostra storia" spiegò.
 
 “ah davvero amore...e perché non me l’hai detto prima?” la guardò con aria di supplica
 
"...perché mi hai detto solo ora della nostra storia. E io da piccola la adoravo... la cosa strana è che ho controllato... ma è come se si fosse aggiornata..." disse mostrando le ultime pagine del libro.
 
 “allora è meglio non far leggere a nessuno certe parti...” disse jess sogghignando e guardando faye, sicuro che avesse capito...
“quindi stiamo scrivendo il libro della nostra vita?” disse mia appena si fu ripresa dalla fatica
 
"penso di si" disse Faye. "ora è meglio se questo lo mettiamo al sicuro" disse e poi lo guardò, non riuscì a resistere e lo abbracciò, gli annusò il collo, che buon profumo che aveva sempre!
 
Jess si perse abbracciando quella ragazza intanto steph li guardava, ma la sua aura non era solo di gelosia e odio, ma anche di consapevolezza...
“ora cosa volete fare?” chiese mia
 
"beh dovremo trovare un modo per spezzare la catena..." disse Faye staccandosi da Jess.
"peccato che non dica nulla su ciò" sospirò la ragazza.
Il fatto che ci fosse Jess ora nella sua vita non voleva certo dire che si sarebbe scordata di Steph, sarebbe sempre rimasto un grandissimo amico per lei.
 
 “spezzare la catena...beh un modo forse c’è...intendo tenendo in vita tutti, sennò sarebbe troppo facile, no steph?” chiese sorridendo al ragazzo ma riprese senza aspettare una sua risposta “io a casa mia ho un libro che parla di catene e così se vi va poi domani dopo la scuola possiamo andare...” chiese aspettando che gli altri rispondessero
 
"hmmm.... va bene. Però penso che sia il caso ora di andare a provare, il tempo passa velocemente, e noi possiamo rimandare questo di un po’, ma il concerto di natale no!" disse Faye prendendo per mano Jess.
 
Jess intrecciò le sue dita a quelle di Faye e non le lasciò, mentre tornavano a scuola per provare
 
Faye entrò nella sala delle prove dove Michele e Luca li aspettavano, alzarono un sopracciglio quando entrarono. "scusate per il ritardo, piccolo contrattempo" Si scusò Faye.
"beh... proviamo Te amo?" propose Luca.
Faye annuì.
 
 “ok per me va bene” disse jess prendendo la sua chitarra e guardando gli altri “pronti?”
 
i ragazzi annuirono. 
"Te Amo,Te Amo she says to me I hear the pain in her voice..." cominciò Faye tenendo il tempo picchiettando le unghie sul tavolo.
"...My soul is crying, without asking why I said te amo, would somebody tell me what she said?..." continuò lentamente. 
Faye continuò cantando ".... She cries Te amo I told her im not gonna run away, but let me go..." camminò lentamente. "... Listen we can dance, butyou gotta watch ur hands watch me all night, im movin’ to the night becauseI understand...." continuò e passò accanto ai ragazzi, li superò entrambi. "... Don’t it mean I love you Think it means I love you Don’t it mean I love you Think it means i love you, Te Amo Te Amo Don’t It means I Love You…" terminò Sorridendo a jess.
 
Jess si avvicinò a Faye e le diede un veloce bacio “anche io ti amo” e sorrise alla ragazza, senza preoccuparsi di ciò che pensavano Michele e luca, ormai era risolto tutto, difatti, quando i due scattarono steph li trattenne dicendo loro “no, è finita, lei è con lui e sono felici insieme, la amo troppo per vietarle di stare con chi ama, anche se quella persona non sono io...” i ragazzi annuirono sommessamente
“ che te ne pare steph?  So suonare no?” gli disse senza cattiveria
 
Entrò il preside “roomer sospeso per una settimana e fai in modo che non ricapiti più, sennò ti mando via anche da questa di scuola e finisci al riformatorio! Mi sono spiegato bene?” disse al ragazzo con sguardo interrogativo
“sì signore, raccolgo le mie cose e vado subito arrivederci” disse sommessamente lui
Prese la chitarra e seguì il preside fuori da scuola, lasciando i ragazzi senza spiegazioni
 
Faye piegò il capo senza comprendere e ora cosa diamine era successo?
Guardò Mia e gli altri interrogativa ma nessuno le seppe dare una risposta.
Andarono avanti con le prove fino alle sei. Quando poi uscirono Faye si avviò verso casa.
 
Jess se ne andò a casa “di nuovo no!” urlò dando un pugno al muro
Si doveva sfogare, aveva bisogno di allenarsi in modo da smaltire la rabbia che provava
Si spogliò e uscì nella fresca aria del bosco con tutto il necessario, sfoderò un coltello e saltò sul primo albero per cacciare qualcosa di veloce...ma non un animale comune, no, aveva bisogno di energie, doveva mangiare uno degli animali più simili a lui, gli unici che avevano bevuto il suo sangue e erano sopravvissuti, intanto il suo pensiero ancora umano volò a Faye, la ragazza che amava, quella che in quel momento gli mancava più di ogni altri “potrei andare a trovarla più tardi...” fu il suo ultimo pensiero cosciente, prima che la sua parte demoniaca prese il sopravvento e lui affondò la sua lama nel petto di un orso mutante
 
Faye si mise alla scrivania a casa di sua zia, era la cameretta di sua cugina quando era piccola, ma ora viveva con suo marito.
Estrasse i libri dallo zaino e cominciò a rispondere alle domande, avrebbe tanto voluto gettarsi sul letto e dormire, tanto per recuperare un pò di energie, ma non poteva! doveva assolutamente terminare i compiti e studiare.
Così andò avanti fino alla cena.
Dopo di essa decise di andare a farsi una doccia. Lasciò che l'acqua calda le lavasse via un pò di stanchezza, entrò in camera con l'asciugamano avvolto attorno al corpo, i capelli bagnati sciolti sulla schiena.
Cercò nel cassetto dove aveva riposto la biancheria.
 
Jess guardò la ragazza mentre, solo con addosso un asciugamano apriva il cassetto della biancheria e restò in silenzio, per non spaventarla e tenne la mente chiusa e oscurò la sua aura, cosicché nessuno la potesse avvertire; lo faceva spesso per cacciare...
Era arrivato lì già da un po’, ma la ragazza stava ancora facendo la doccia, così si era messo ad aspettare sul letto

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Capitolo 10
*** 10. UNA NUOVA GIORNATA ***


Faye si voltò per andare a recuperare il pigiama che aveva messo in un cassetto del comodino quando si trovò davanti jess. " e tu che ci fai li?" chiese guardandolo sbigottita, scosse il capo e recuperò anche il pigiama. "se t resti qui io vado di la a cambiarmi" disse guardandolo negli occhi
 
 “ok, ho capito” disse voltandosi dall’altra parte e sbuffando divertito mentre la ragazza si vestiva “non capisco che problemi u abbia a farti vedere, tanto ti ho già vista nuda, ricordi? Io no avrei problemi e spogliarmi di fronte a te...”
 
"tu caro mio sei abituato, non ti sei mai fatto problemi, lo fai da secoli. Ma io no. E mi risulta strana come cosa." rispose infilandosi il reggiseno, litigò con i gancini "ehm... una mano magari...?" chiese dandogli le spalle e tirando le due estremità.
 
Si sporse verso di lei, le baciò il collo, le fece scorrere una mano calda lungo la schiena e le allacciò il reggiseno divertito “ok, ok va bene” disse alla ragazza e poi la voltò verso di sé e la tirò a letto in una dolce carezza
 
Faye rabbrividì sentendo le sue mani toccarle la schiena. Sospirò quando le allacciò il reggiseno. Poi quando si trovò sdraiata sul letto con lui, lo guardò male "ehm... se mi permetti vorrei mettermi la maglietta, vorrei evitare di prendermi un raffreddore" disse spostandosi ma continuando a guardarlo, per accertarsi che non si muovesse. "e così magari evitiamo di far venire idee perverse a qualcuno" aggiunse mentalmente.
 
"perché invece non resti così e vieni a letto a farmi compagnia Faye? senza fare niente di che, tranquilla" aggiunse velocemente "e così poi ti insegno a schermare i pensieri e le emozioni... a me hanno insegnato a farlo quando ero nudo, così è più semplice, ma tu puoi farlo anche in biancheria..." disse guardandola con occhi sinceri e trasmettendo tutta la fiducia che era in grado di avere
 
Faye infilò velocemente la maglietta del pigiama, poi tornò accanto a jess, gli prese il viso e lo baciò dolcemente e poi si accoccolò accanto a lui. appoggiò la testa sulla sua spalla, accomodandosi sul letto.
 
jess baciò la ragazza come se fosse la prima volta e l'ultima, un bacio senza fretta, uno che non si scorda mai, uno che fa provare sensazioni nuove tutte le volte
abbracciò la ragazza accanto a sé e rimasero così per un po'
 
Lei si stava addormentando, era così stanca, ogni tanto sbatteva gli occhi e cercava di svegliarsi, sapeva che doveva resistere, approfittare del tempo che poteva passare con lui.
Lo abbracciò e annusò, chiedendosi come aveva fatto ad entrare in camera sua?
 
jess sentì la domanda e la stanchezza di Faye e disse "beh l'importante è che ci sono no? e poi sono un cacciatore, vado dovunque io... amore, so che sei stanca, dormi, io non me ne andrò; starò qui a vegliare su di te tutta la notte e mi troverai qua al tuo risveglio. promesso" le diede un dolce baciò e lasciò che la ragazza scivolò nel mondo dei sogni
 
Faye si infilò sotto alla coperte e invitò pure jess, poi si strinse a lui.
"ma davvero non te ne andrai??" chiese guardandolo un istante negli occhi.
 
"no Faye, resterò qua con te a scaldarti, te l'ho promesso in fin dei conti. resterei con te per sempre se mi fosse concesso...domani poi ti porto a scuola e ti vengo a prendere dopo ok? così andiamo a casa mia per il libro e le prove..." disse stringendosi accanto a lei
 
"a proposito... perché sei stato sospeso?" chiese sbadigliando e poi tornando a guardarlo, giochicchiò con i capelli aspettando una risposta.
 
"beh quando un demone esiliato che vuole tornare in branco e l'ha detto, se non fa di sua volontà il necessario per farlo viene man mano messo nei guai... non so neanche io ciò che è successo, ma... beh non so cosa farci..."
 
faye non capiva "il preside è un demone???" chiese per poi abbracciarlo e stringerlo.
 
"no, non mi sono spiegato...c'è un'entità, se così si può chiamare, che mi mette nei guai ad esempio rompendo qualcosa o roba così..." disse per poi far sdraiare la ragazza sul suo corpo
 
faye annuì " e quest’entità ti torturerà per quanto?? come si fa per farla andare via?" domandò baciandolo dolcemente.
 
la baciò perché era l'unica cosa che avrebbe voluto fare per tutta la vita
"beh non c'è modo, ecco come sono stato espulso dalle altre scuole...forse potrei solo dire che non voglio tornare tra i demoni, se mi ascolteranno smetteranno di farlo, penso" disse prima di coinvolgerla in un nuovo bacio passionale
 
faye ricambiò il bacio e lo abbracciò, ma si ricordò che il giorno seguente sarebbe dovuta andare a scuola e non era il caso di un'altra notte insonne.
"je…jes...je..." cercò di dire allontanandosi dalle sue labbra per guardarlo negli occhi.
 
"sai che ti amo faye?" disse guardandola anche lui negli occhi
 
"sì che lo so. Anche io ti amo, ma per piacere leva la mano dalla mia coscia" disse accorgendosi che il ragazzo la stava toccando.
Scosse il capo e si voltò dall'altra parte dandogli la schiena e chiudendo gli occhi.
 
 “ok Faye, come vuoi tu” disse , le baciò dolcemente il collo e la abbracciò da dietro, aspettando solo che lei si addormentasse.
Sarebbe potuto stare lì così con lei per sempre, senza bisogno di fare nient’altro; lei gli bastava, quando erano assieme si sentiva finalmente completo e felice, come mai lo era stato in vita sua
 
"notte" disse lei per poi sprofondare nel sonno.

 
Riaprì gli occhi al suono della sveglia, la spense sbuffando e si voltò nel letto "ancora dieci minuti" disse voltandosi
sull'altro fianco e andando a sbattere contro qualcosa "ma che diamine...?" domandò ma poi sbuffò e si accoccolò contro quella superficie fresca e dura e tronò a dormire.
 
Jess guardò con stranezza la ragazza che si era riaddormentata dopo aver battuto contro il suo torace nudo “forse dovrei svegliarla...” si avvicinò a lei e le diede un leggerlo bacio, aspettando una sua reazione
 
Faye infastidita cercò di scacciare ciò che infastidiva il suo sonno. "mamma dieci minuti" disse andando avanti a dormire.
toccò con la mano la sconosciuta superfice fresca, per cercare il fresco, e poi tornò a sonnecchiare.
 
Sentì la mano di Faye toccargli il fianco e chiamarlo “mamma” “ok, magari ne riparliamo dopo se sembro sua madre...” si avvicinò a lei e la baciò con più forza, abbastanza da farle aprire gli occhi
 
Faye spalancò gli occhi, ricambiò affettuosamente il bacio di Jess. 
"non potevi lasciarmi dormire ancora dieci minuti?" chiese stiracchiandosi e guardandolo sospirando.
 
 “devi andare a scuola Faye, lo sai... e poi ti devo fare una domanda: ti sembro tua madre? Tua madre ti bacia per svegliarti? Si sdraia nel letto con te a torso nudo?” chiese guardandola negli occhi con aria divertita
 
"certo che no! Ma mia mamma di solito cerca di svegliarmi tappandomi il naso e la bocca con le mani." spiegò lei e poi gli gettò le braccia intorno al collo. "non ho voglia" disse e poi lo guardò con occhi dolci "posso stare qui con te??" chiese speranzosa. Sbatté le ciglia per convincerlo.
 
 “...mmm... sarei tentato da dirti di sì, anche perché io non vengo a scuola...se proprio vuoi...possiamo sempre andare a casa mia...” disse jess sentendosi complice di una cosa sbagliata, ma dipende dal punto di vista dal quale la si guarda...
 
"mi piacerebbe, ma se resto a casa dopo mia mamma mi squarta letteralmente. Facciamo oggi pomeriggio" disse alzandosi, lo guardò un istante "ma dove è finita la tua maglietta?" chiese osservandogli il torace. Si sentì avvampare "non è successo niente... vero...?" chiese in imbarazzo.
 
 “sai che mi piacciono molto le tue guance rosse? Beh in effetti...la maglia me l’hai tolta tu stanotte...” disse timidamente, abbassando gli occhi, ma poi alzò lo sguardo su Faye...
 
"heeee?" chiese la ragazza sgranando gli occhi. "come te l'ho tolta io?? non me lo ricordo! non posso essere stata io! avrai avuto caldo come al solito" disse, poi sbadigliando aprì il cassetto dove aveva riposto delle magliette. le rimaneva solo l'imbarazzo della scelta. "tesoro mi dai una mano a scegliere cosa mettere?" chiese guardandole indecisa.
 
 “ti sei dimenticata? Vabbè capita...non saprei, scegli tu, quello che ti farei indossare io sarebbe troppo audace...”disse jess e fece l’occhiolino a Faye
 
La ragazza alzò gli occhi al cielo, afferrò la dolcevita verde e un paio di jeans neri.
"vado in bagno o sto qui?" domandò guardando il ragazzo alzando un sopracciglio, le faceva tenerezza il ragazzo disteso nel letto e allora lo andò ad abbracciare.
 
“stai pure qui, penso che ormai non abbiamo più niente da nasconderci...”disse jess arrossendo leggermente mentre la ragazza in biancheria lo raggiungeva a letto e lo abbracciava
La baciò dolcemente e le afferrò la vita, traendola a sé con delicatezza
 
Faye si strinse a lui e ricambiò il bacio "uffa! non ho voglia di andare" disse sbuffando e facendolo stendere sul letto con lei sopra. "devo proprio?" chiese la ragazza giocando con una ciocca dei capelli di Jess.
 
 “nemmeno io voglio che tu vada...” disse alla ragazza che lo aveva messo schiena a terra e si era sdraiata su di lui, cogliendolo alla sprovvista “la ragazza sta diventando audace...mi piace...” si ritrovò a pensare mentre le carezzava il corpo, ma non riuscì a schermare il pensiero in tempo
 
Faye si ritrasse "mi cambio, o rischio di arrivare in ritardo a scuola" disse infilandosi la dolcevita e i jeans aderenti. 
Poi fece una tappa in bagno, pettinò i capelli e li raccolse in una treccia di lato, poi tornò in camera dove jess si stava rivestendo, gli diede un bacio fugace e poi corse a fare colazione, lavò i denti e si issò la cartella sulle spalle.
 
Jess uscì dalla finestra e saltò in sella alla moto, accendendola e aspettando la ragazza che uscì da lì poco dopo “forza, sali Faye e passami la cartella, sennò arrivi tardi” disse in fretta, poi accelerò e partì a tutta velocità, impennando su parecchi tratti e arrivò a scuola sgommando nel cortile, proprio di fronte ai loro amici
 
Faye scese dalla moto "ciao" disse un po’ triste. non le andava di lasciarlo solo, voleva passare ancora del tempo con lui. "oggi pomeriggio" pensò per poi dargli le spalle e andare verso l'istituto. 
L'intera mattinata passò tranquilla, non successe nulla di particolare, se non che a ginnastica fecero velocità. 
ma per il resto tutto normale e anonimo.
 
Il ragazzo non fece altro che pensare alla ragazza con cui aveva dormito le notti precedenti: gli mancava il suo corpo caldo e giovane sulla sua pelle, gli mancavano terribilmente tanto i suoi baci, di cui si era ubriacato i giorni scorsi, gli mancava lei.
La mattinata gli passò davanti in un attimo, era abituato ad aspettare se si trattava di certe cose

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Capitolo 11
*** 11. DOMANDE ***


  
Faye uscì da scuola, cercò con lo sguardo jess o la sua moto e lo trovò in un angolo, andò verso di lui, gli gettò le braccia al collo "ciao tesoro" disse sorridendo, gli scompigliò i capelli affettuosamente.
 
 “ciao, mi sei mancata davvero tanto faye...” si staccò dal suo abbraccio e gli diede un bacio, nel frattempo arrivarono anche gli altri
“ per oggi, Jess, a che ora dobbiamo venire da te?” cominciò Mia interrompendoli
Jess la guardò con aria di chi non voleva essere disturbato “beh direi che dipende a che ora viene Faye...” si voltò verso di lei
 
"facciamo alle 3. così riesco a studiare prima" disse sorridendo a Mia, la quale annuì capendo cosa voleva jess.
"beh a dopo" disse salutandoli e andando a casa. "se vuoi passo 1 attimo prima così cominciamo a fare delle ricerche sul libro delle catene" disse la ragazza abbracciandolo.
 
 “se intendi davvero guardare un libro...per me va bene, senti, non facciamo prima se vieni lì addirittura a pranzare? Io tanto non ho niente da fare...” disse jess sorridendole
 
"hemm... non vorrei finire per mangiare carne cruda... scusami, ma non è che sia di mio gusto..." spiegò lei scuotendo il capo, e al solo pensiero della cerne piena di sangue le venne la nausea.
 
 “tranquilla, ci ho già pensato io al tuo pranzo, è a casa mia sul tavolo della cucina che ti aspetta...” lasciò la frase a metà vedendo arrivare i cacciatori
 
Faye annuì "okay allora, tanto mia mamma è al ristorante" spiegò annuendo. 
poi seguì lo sguardo di Jess e vide i ragazzi avvicinarsi, tra di loro c'era Steph, ma non erano diretti verso di loro, anzi, puntavano verso l'uscita, camminavano come se fossero i padroni di quel luogo.
 
 “chi si credono quei cinque?” disse all’aria
“Faye, leggi i loro pensieri dai...”  le disse in un orecchio
 
"lo sai fare benissimo pure tu, io non voglio mettere il naso in cose che non mi riguardano, e poi riesco a sentire solo quelli di Steph, ti ricordo che sento solo quello delle persone che ho amato o chi amo." gli fece notare Faye scuotendo il capo.
 
 “beh devi provarci, se te lo dicessi io non ci crederesti...basta che apri la mente e cerchi la loro...è facile...davvero” aggiunse jess “provaci per me Faye...”
 
"hmmm" la ragazza ci provò ma non era ancora abbastanza forte per penetrare le loro menti. 
"mi dispiace ma non ci riesco, cosa stanno pensando??" chiese a jess.
 
 “i ragazzi non si fidano di me e cercano di leggere i miei pensieri anche in questo momento, ma li ho schermati e allora io ho letto i loro e dicono a steph che non si fidano e che preferirebbero che io fossi fuori dai piedi...” disse tenendola per i fianchi
 
faye annuì "andiamo?" chiese per evitare che i cinque andassero a fare domande a lei e a Jess. o sarebbe successo ancora un pandemonio.
 
 “ok, so cosa vuoi evitare, ma farò finta di non saperlo...dai, salta su che andiamo a casa a studiare” disse sorridendo alla bella ragazza per cui avrebbe dato la vita
 
Faye annuì e salì, sulla moto. si strinse a lui mentre sfrecciavano fino a casa sua. 
la inquietava alquanto quel bosco, sembrava pieno di pericoli ed insidie ovunque... 
era certa che se si fosse persa lì sarebbe morta sicuramente!
 
 “eccoci di nuovo qua...”disse jess guardando la ragazza “che vuoi fare?” e la baciò mentre accendeva la luce e, dopo, il caminetto
 
Faye entrò e lasciò la cartella accanto al divano. "direi che mentre io pranzo possiamo cominciare ad analizzare la situazione." disse per andare poi ad abbracciarlo. "a meno che quella del libro fosse una scusa che ti sei inventato per portarmi qui..." disse lei guardandolo storto.
 
 “no, sennò non avrei detto anche agli altri di raggiungerci...la scusa che ti ha fatta venire qui prima degli altri è lo studio...” disse e poi la prese in braccio e la portò sul divano
 
"okay" disse lei poco convita "dove tieni il libro?" chiese sistemandosi sul cuscino e poi piegando il capo in attesa di una risposta.
Le venne spontaneo però guardare l'orario, era solo l'una e un quarto. mancavano ancora due ore all'arrivo delle altre. due ore in cui sarebbero rimasti soli tutto il tempo.
 
Jess intuì i pensieri di Faye “facciamo una cosa: mentre tu pranzi vado a prendere il libro e lo guardiamo un po’ assieme, poi così ci rimane del tempo per noi...che te ne pare come idea?” disse piano avvicinandosi a lei
 
Faye indietreggiò intimorita sperando che lui non avesse frainteso i suoi pensieri. "okay" disse baciandolo dolcemente. "ora mi lasci andare gentilmente?" chiese facendogli notare la pressione del corpo di lui sul suo.
 
 “se credi davvero che pensi solo a quello allora non dovevi venire qua... vai pure a mangiare, salgo a prendere il libro” disse velocemente e salì senza neanche guardarla
 
a faye dispiacque averlo offeso. si sentì tremendamente in colpa, guardò per un istante il fuoco chiedendosi perché quando cercava di mettere in chiaro le cose cercando di accertarsi che le persone capissero ciò che intendeva senza fraintenderla finiva sempre per dire la cosa sbagliata. pranzò velocemente. voleva assolutamente dare un'occhiata a quel libro.
 
Jess salì e si sedette sul letto a pensare “non pensavo che mi credesse uno così... è meglio se non la tocco più, potrebbe darle fastidio...non voglio fare niente che le dia problemi...” si alzò velocemente, afferrò il libro e scese in cucina dalla ragazza, le passò il vecchio libro sul tavolo e, sedendosi dalla parte opposta disse solo: “eccolo”
 
Faye lo aprì, le pagine era ingiallite dal tempo, e una scrittura elegante le si presentò.
L'introduzione spiegava come si potevano creare le catene, lesse lievemente incuriosita chiedendosi se la magia di un angelo era uguale a quella di un demone. 
Poi arrivò al capitolo dove facevano degli esempi di catene. Ne lesse alcune, certe venivano spezzate con facilità dato che erano facili e riguardavano solo punizioni per l'anima che quando si riscattava poteva essere liberata.
mentre altre erano più complesse, da esempio una parlava di un'anima solitaria che aveva trovato la persona giusta ma che aveva rinunciato ad essa e che adesso ella vagasse sola sulla terra, senza meta.
 
Jess guardò la ragazza che sfogliava il libro interessata e nella sua mente si formarono un sacco di pensieri: indecisioni, colpe, sensazioni nuove... e assieme a queste vedeva anche ricordi di quella ragazza, il primo giorno in cui la vide, quando picchiò steph per lei...
 
Faye alzò lo sguardo dal libro "qualcosa non va?" chiese guardandolo preoccupata.
 
 “no, niente, tranquilla...vai pure avanti, se ti do fastidio esco...come preferisci tu Faye” disse senza però guardarla, per evitare che notasse la sua espressione
 
"no, stai." disse lei per poi tornare al libro. 
esaminò le pagine, ma non riuscì a concentrarsi, si sentiva in colpa per averlo offeso. non era proprio sua intenzione... 
sospirò e cambiò pagina, le venivano in mente le note di Wathc me blled. 
era una canzone così triste...
cercò di non pensarci e lesse senza però badare molto alle parole.
 
“tu invece che cosa hai? Scusa ma non riesco a ignorare la tua aura piena di sensi di colpa...è successo qualcosa? Se ti posso aiutare lo faccio subito, basta che mi dici come...” non riuscì a finire la frase...
 
Faye lo abbracciò "scusa per prima... è che volevo solo mettere in chiaro la questione, non volevo che capissi male, solo che hai capito a per o. di solito con Steph era facile fraintenderci, ecco perché mettevamo sempre in chiaro tutto quando qualcosa poteva essere fraintesa" spiegò lei piangendo per il senso di colpa.
 
Jess guardò le lacrime che solcavano il volto della ragazza e la prese tra le braccia, tenendola stretta e poi staccandosi per guardarla negli occhi “Faye, io non sono lui. Ricordati solo che non sono come steph e non lo sarò mai. Non sentirti in colpa, ti prego, non piangere per me ancora, non ne valgo la pena...” disse sorridendole
 
lei annuì ma non riusciva a smettere, si sentiva tremendamente in colpa. lo abbracciò "scusami" disse singhiozzando. Poi lo baciò dolcemente e cercò di asciugare le lacrime. le dispiaceva davvero tanto.
 
“no, non fa niente Faye, sono io che me la sono presa con me stesso perché ti avevo dato fastidio...e poi ho riversato su di te una colpa che era mia” disse prima di baciarla
“ti va se andiamo in salotto a parlare?” le chiese con tenerezza guardandola negli occhi e lasciando libere le sue emozioni, senza schermare la mente
 
lai annuì, non era in grado di proferire parola perché ogni tanto veniva colta dai singhiozzi. lo seguì in salotto. si sedette sul divano con lui, ancora delle piccole e fugaci lacrime le rigavano il volto. Le asciugò con il dorso della mano.
 
La fece sedere i braccio e la abbracciò, ma la ragazza non smise di piangere, allora le girò la testa e la baciò dolcemente, aspettando una sua risposta
 
faye ricambiò il bacio, si sentiva come una bambina piccola, che piange per un qualsiasi motivo. finalmente dopo un po’ si calmò e smise di piangere, guardò il pavimento "scusa" disse senza però alzare lo sguardo.
 
Le fece alzare lo sguardo, temendo che vedendolo si sarebbe rimessa a piangere “Faye, è tutto sistemato, non fa niente io ti ho già perdonata” guardò l’orologio...erano un quarto alle due...un’ora e mezza mancava...
“cosa vuoi fare?” chiese alla tenera ragazza seduta tra le sue gambe
 
Faye lo abbracciò "non so... mi va bene tutto..." disse pensierosa. "ho trovato! ognuno a turno deve dire una cosa vera di se, se non risponde alla domanda che gli viene posta riceve una punizione" disse guardandolo, aspettando una sua risposta. lo abbracciò e si strinse a lui.
 
Jess si lasciò cadere sul divano con sopra la ragazza
“ok comincia tu a far domande”
 
"il tuo colore preferito" chiese sistemandosi un attimo sopra di lui e poi piegando il capo come interrogativa. la incuriosiva molto quel ragazzo.
 
Jess rise, rise per la sincera ingenuità di Faye, rise per la domanda assurda che gli aveva posto “beh io non conosco i colori Faye, ne vedo solo qualche d’uno, ma quelli principali, non le varie sfumature, più che altro bianco e nero con alcuni lievi accenni di colori...“ e poi la guardò, toccava a lui fare una domanda ora...
 
Faye rimase scioccata. "perciò tu non vedi il colore dei tuoi occhi? o anche quello dei miei? o il colore dei fiori? o quello del cielo, del sole, della maglietta che indosso?" chiese incredula "perciò non vedevi neppure il colore de reggiseno che avevo su ieri notte?" domandò arrossendo lievemente per la domanda.
Gli gettò le braccia al collo di jess e poi lo baciò, aveva così tanta voglia di rimanere distesa così con lui, di non fare altro che stare con lui. lo baciò di nuovo, voleva che capisse che aveva bisogno di lui, che le restasse a fianco sempre, che voleva continuare a svegliarsi con lui accanto, che le piacevano le sue piccole attenzioni.
 
Jess baciò con dolcezza la ragazza distesa sul suo corpo, carezzandola dolcemente per non perdersi niente di lei
le era mancato così tanto ili contatto tra i loro corpi e la voglia di averla con sé gli sarebbe esplosa nel petto se non l'avesse toccata
 
faye gli sorrise. "tocca a te" disse guardandogli gli occhi, non sapeva cosa si perdeva! erano così belli!
 
"ok, beh... vorrei sapere perché hai il terrore di cosa posso fare, cioè cosa ti faceva steph per farti arrivare al punto in cui sei tu...?" disse guardandola negli occhi, non glie l'avrebbe mai detto, ma i suoi occhi erano l'unica cosa di cui vedeva i colori...
 
Faye rise "niente.. non mi ha fatto niente... è che era facile che ci fraintendessimo... perché io intendevo una cosa e lui ne capiva un’altra." spiegò rannicchiandosi contro di lui. "come sei entrato in camera di mia cugina?" domando accarezzandogli una guancia.
 
"Faye, io sono un cacciatore, vivo per la caccia e salire sugli alberi, arrampicarmi, costruire trappole e nascondermi sono le seconde cose che preferisco fare nella mia vita" le sorrise, era davvero bella quella ragazza
 
lei annuì "okay, tocca a te" disse pronta a qualsiasi sua domanda.
 
"ok... di cosa hai voglia in questo momento?" chiese e la baciò prendendola per i fianchi e toccandola lungo tutto il corpo
 
Faye rise " hemm.. di cioccolato!" rispose ridendo, poi gli afferrò le mani "piantala" disse sempre con il sorriso. "se la tua intenzione è quella di farmi venire brutte idee sappi che non ci riuscirai mai" esclamò sottolineando il mai.
 
"perché dovrei farlo? leggo chiaramente nella tua mente i tuoi pensieri e la tua aura è colorata di emozioni molto simili..." disse Jess ridendo "sai che sei l'unica persona che può mentirmi? nessuno ci era mai riuscito...sei davvero speciale allora..." disse senza però togliere le mani calde dal suo corpo se possibile più caldo ancora...
 
Lei continuò a ridere "ti piacerebbe vero?" chiese guardandolo negli occhi "ma no, la mente inganna e posso pensare ciò ce voglio facendoti supporre in fin dei conti che io stia pensando a ciò anche se non è così. Si chiama pensieri in rilievo. Ti mostro una cosa in modo da mascherare gli altri pensieri" spiegò lei dandogli un buffetto sulla guancia. "sorry cucciolo ma hai fallito" disse sorridendogli.
 
"non è così facile ingannarmi, anche perché ho 127 anni dolce ragazzina e nella vita ne ho fatta di esperienza e imparate di cose che tu non vedrai neanche mai..." disse con un amaro sorriso sulle labbra
gli era venuta la mezza intenzione di andare a sistemare il fuoco e sdraiarsi lì di fronte, ne aveva passato di tempo così, da solo e senza nessuno che la solitudine non gli era più di alcun fastidio, fino a poco fa nessuno contava nulla per lui...ma ora da quella ragazza non avrebbe più voluto allontanarsi...perché?
 
Faye scosse il capo "beh allor chissà quanta gente è mai riuscita a mentirti!" rispose lei sarcastica, si allontanò da lui leggendo i suoi pensieri "vado io" disse alzandosi e andando ad aggiungere della legna al fuoco, poi tornò da lui. "tocca a me" disse sorridendo "perché sei entrato in camera mia ieri?" chiese abbracciandolo.
 
"avevo voglia di vederti, tutto qua... cosa hai pensato la notte che hai passato qua?"
le chiese guardando però da un'altra parte
 
faye rise e toccandogli on un dito il mento lo vece voltare verso di se. "che era una cosa alquanto strana trovarmi a casa del mio ragazzo, soli e nello stesso letto…" disse guardandolo negli occhi. "tu di cosa hai voglia?" chiese guardandolo sorridendo.
 
"non lo so, in questo momento ho solo voglia di te, in effetti è da quando ho incrociato il tuo sguardo entrando in classe che non ho voglia che di te...da quando la tua mano ha sfiorato il mio braccio per impedirmi di picchiarlo, da quando ti ho portata in infermiera e quando mi hai curato..." le disse tristemente carezzandole una guancia con un dito e spostandole i capelli con la mano
 
Faye non capiva la sua tristezza "ma io sono qui con te, sai che non me ne vado..." gli disse dolcemente per poi baciarlo, non voleva che si sentisse solo per colpa sua. voleva fargli capire che non era sua intenzione lasciarlo...
 
"molti nella vita mi hanno fatto credere di essere sempre con me, ma così non è stato... e io ho dovuto poi cavarmela da solo affrontando i problemi sulla mia identità senza nessun aiuto..." le disse per poi baciarla prendendole il viso tra le mani
 
"è per questo? hai paura che me ne vada?" chiese ritraendosi e guardandolo con occhi tristi. 
le dispiaceva che lui pensasse ciò anche di lei.
 
"no, è che non riesco quasi a credere che tu sia ancora qui...non so perché, forse è che sono stato abituato ad essere abbandonato e avere te ora è strano...insolito...ma bellissimo Faye" disse guardandola negli occhi
 
"hmm..." fece li guardandolo negli occhi. "tocca a me" disse cambiando discorso "perché sei entrato fin da subito in competizione con steph?" domandò alzando un sopracciglio.
 
"perché è un cacciatore primo e secondo perché fin da quando l'ho visto e lui ha visto me ha capito che ero il ragazzo della catena, quello che per anni gli aveva portato via chi amava... di cosa avevi paura prima? quando mi hai detto che non volevi fare niente? per favore non mentirmi Faye..."
 
faye si morse il labbro "domanda di riserva?" domandò sperando che avrebbe lasciato correre.
 
"Faye, te lo chiedo per favore..." disse guardandola intensamente negli occhi
 
faye si voltò dall'altra parte "perché mi spaventa tutto ciò che è successo in questi ultimi giorni, e non ti offendere ma non capisco più ciò che voglio o no. non è colpa tua, è che dopo quando mi sento al sicuro, quando si comincia a fare i piccioncini mi vengono strane idee e non è da me! diamine santo! io non ne ho mai e dico mai fatte!" spiegò scuotendo il capo e arrossendo per la confessione fatta.
 
"e ti dà tanto fastidio desiderarmi perchéééééé?" chiese Jess cercando lo sguardo della giovane ragazza
 
“perché non è da me fare brutti pensieri! proprio no!" spiegò lei guardandolo come per chiedergli scusa. le dispiaceva così tanto..
 
"oh ma non fa niente, è la tua età,...cioè...e poi un po' la colpa è anche mia...non volevo, se l'altra notte non ti andava bene dovevi dirlo, non l'avrei mai fatto Faye...davvero..."si scusò con lei ritraendo le mani dal suo viso
 
"no, a me andava perfettamente bene" disse e gli prese le mani "non scappare" gli chiese con occhi dolci. "sono sempre consapevole delle scelte che prendo ma..." gli spiegò "...mi piace stare con te" disse avvampando ancora di più.
 
"anche a me Faye piace in effetti...all'improvviso sentì caldo anche lui e una strana sensazione provenire dal basso stomaco
guardò la ragazza stesa su di lui con supplica involontaria...
 
Faye lo guardò ridendo "amore 1 non c'è tempo e 2 dobbiamo mettere delle condizioni.... non si fa niente senza delle precauzioni. non faccio conto di restare incinta, non a questa età grazie" spiegò lei.
 
Il demone rise, di gusto anche...
“uno: abbiamo un‘ora e un quarto. due: sono un demone e ho 127 anni Faye, credimi, nella mia vita ho avuto modo di scoprire come controllarmi...“ e riprese a ridere scuotendo il capo
 
faye sbuffò " e se non t riesci a controllare? se ti lasci trascinare? e se magari arrivano prima? non mi pare il caso di fare scene..." disse arrossendo e si sfilò la felpa per il caldo.
 
"in effetti fa un po' di caldo..." disse e anche lui si levò la maglia e guardò Faye "oh già è vero, devo rendere rilevabile la casa...beh non potrebbero entrare però...e ho 127 anni di esperienza!" disse sorridendo
 
faye alzò gli occhi al cielo "cambierai mai?" chiese sospirando. "quando tu vuoi una cosa la devi avere... o sbaglio?" chiese ravvivandosi i capelli e poi legandoli in una coda con l'elastico che portava al polso. Guardandolo per controllare le sue mosse, aveva le mani occupate e ciò non la faceva stare molto tranquilla, gli sorrise, le sembrava una cosa buffa pensare ciò di lui, troppo per bene come ragazzo!
 
"di solito sì" disse e la baciò con forza, prendendo il suo corpo nei punti più deboli e usandoli a proprio vantaggio
 
Faye mollò l'elastico senza finire la coda e afferrò le mani del ragazzo "beh allora dovrai imparare ad accettare un no come risposta" disse cercando di smuoverle dal proprio corpo. 
"sei proprio un osso duro" commentò lei facendo più forza.
 
"il peggiore che tu abbia mai conosciuto, Faye" disse e la ribaltò mettendosi sopra di lei sui gomiti, le diede un veloce bacio e si alzò dal divano
 
faye scosse il capo "ecco. devo trovarmeli sempre io i peggiori?" chiese per prenderlo in giro. quando lui si alzò lo segiì con lo sguardo "dove vai scusa?" chiese aggrottando le sopracciglia.
 
"mi sposto, visto che ti dà fastidio fare brutti pensieri non voglio essere io a causare il tuo male, magari mi rivesto anche..." disse e la guardò
 
Faye gli mise un finto broncio "a giocare non c'è nulla di male" rispose alzando un sopracciglio "però se non ti va di giocare niente" disse sciogliendo la mezza coda e lasciando ricadere i capelli sulle spalle e sulla schiena.
 
"se fai così però mi riesce difficile di resisterti..." disse avvicinandosi a lei e lasciando cadere la maglietta che stava per rimettere
 
faye rise "che bugiardo che sei!" disse scuotendo il capo e ridendo.
 
jess rise "no, non sono un bugiardo, non riesco a mentirti..."
 
lei gli prese la mano e lo attirò a se "stai?" chiese guardandolo negli occhi e facendo gli occhi dolci. "please..." disse con voce soffice.
 
jess intrecciò le sue dita a quelle di Faye "certo che resto, ma non vorrei avere effetti negativi...sai..."disse guardando i loro corpi
 
lei annuì "beh se ti consola non potrai fare gravi danni perché manca meno di un ora... per ciò stai tranquillo, è troppo poco tempo" spiegò lei guardando l'orologio. poi lo baciò dolcemente.
 
"oh beh ecco cosa non ti ho ancora detto..." disse poco convinto " te lo mostro subito" aggiunse e chiuse gli occhi un attimo, li riaprì e il rossore svanì "guarda l'orologio, l'ora è cambiata..."
 
faye rimase allibita "perciò... ora praticamente hai tutto il tempo che vuoi ora tu??" chiese guardandolo sconcertata. "dato che ora mancano due ore cosa vuoi fare?" chiese alzando un sopracciglio.
 
 “le cose che vorrei fare sono molte Faye, prima di tutto dirti che sono nato pochi anni prima di te, circa cento, ma gli altri ventisette gli ho passati dove il tempo non passa come qua, ma diversamente... per quanto riguarda cosa fare io non so, cosa vorresti fare tu?” le chiese dolcemente, guardandola negli occhi verde-azzurri
 
" a me va bene tutto" disse con non curanza. "quello che vuoi tu a me va bene" spiegò sbuffando annoiata. aveva voglia di fare qualcosa, non di stare li così senza fare nulla. "verità o penitenza?" propose annoiata.
 
 “personalmente ho altre idee...” la prese velocemente in braccio e la portò fuori di casa, poi se la issò sulle spalle e cominciò a correre ne bosco...
 
"dove stiamo andando?" chiese lei stretta a lui per la paura di cadere.
 
 “tra poco vedrai” disse e saltò su un albero muovendosi veloce tra i rami con la ragazza
 
"spiegamelo per favore" insistette lei.
 
 “ora ci siamo”…

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Capitolo 12
*** 12. RICORDI DAL PASSATO ***


 
 “ora ci siamo” disse jess saltando su una sporgenza rocciosa vicino alla cima degli alberi; da lì si poteva vedere la maggior parte del bosco e sotto di loro c’era una cascata con un’entrata nascosta che portava... beh non fa niente, Faye non l’avrebbe mai portata là sotto, a costo di strapparsi la pelle di dosso con le proprie mani...
Si voltò verso la ragazza “ti piace?”
 
faye annuì, era bello vedere il tutto illuminato dalla luce del sole che filtrava tra i rami degli alberi. "si, è bellissimo! ma perché mi hai portata qui?" chiese guardandolo.
 
 “vedi quella sporgenza?” disse indicando la roccia alla loro sinistra “è il punto in cui mi sono nascosto mentre qui, dove siamo noi ora, si svolgeva la lotta tra tua madre e mio padre...” vedi questo simbolo?” indicò a terra “è il segno che viene lasciato quando muore un angelo...”
 
Lei annuì. "perché siamo venuti qui?" chiese indietreggiando e voltandosi non voleva vedere il luogo dove sua madre era morta. disse e poi si voltò per tornare in dietro, ma si si trovò davanti ad un'immensità di alberi. "portami indietro" disse a jess senza guardarlo.
 
 “so cosa hai faye, è come se rivivessi ciò che è successo...non temere, sono qua io” disse e andò ad abbracciarla
 
faye si scostò "portami via da qui!" rispose senza guardarlo.
 
 “no, non puoi negare il tuo passato..” disse alzando lo sguardo di Faye verso i suoi occhi che brillavano di un rosso intenso
“cosa c’è? Dimmi che hai e ti saprò aiutare...inoltre questo è quel posto...sì, hai capito...è il posto dove, se volessi ancora tornare dal mio popolo dovrei ucciderti, ma io non lo farò, non lo farei mai, preferirei morire e essere dannato che farti soffrire faye...”
 
lei scosse il capo "se non mi dai una mano tu ci vado da sola" disse e stufa chiuse gli occhi e un paio di ali le spuntarono sulla schiena, spiccò il volo senza neppure guardarlo.
 
Gli occhi di jess divennero rossi di frustrazione, sapeva che non sarebbe riuscito a trattenersi a lungo
Urlò per il dolore, i tatuaggi gli si infiammarono e i denti divennero zanne
Aveva sbagliato a portarla lì, sapeva cosa avrebbe causato, succedeva sempre quando un angelo e un diavolo si trovavano in un posto così...doveva portarla via...
Con l’ultimo briciolo di umanità che gli restava ancora fermò il tempo e tutto si bloccò, Faye smise di muovere le ali e restò come sospesa, mentre lui era ancora a terra dal dolore...
 
Faye voleva andarsene, non voleva continuare a guardare il luogo dove era morte di sua madre, soprattutto perché sentiva la sua mancanza, ed era una cosa tremenda.
 
Jess si riprese in fretta e raggiunse la ragazza con un balzo e la portò via, era come svenuta...
Le improvvisò un giaciglio e la distese su quel letto di foglie, al suo risveglio sarebbe tornata normale...
 
faye si svegliò e guardò jess, richiuse gli occhi sperando che lui non si fosse accorto del suo risveglio.
non le andava di parlare con lui e si sentiva offesa dal suo comportamento.
 
 “senti faye, non ho fatto apposta, ma dovevo portarti là, per forza...è stato l’ultimo volere di tua madre, non volevo deluderla...” e poi fece silenzio, ma riprese poco dopo “e poi dovevo portarti via perché sapevo cosa sarebbe successo...perché se si scopre che un angelo vola nel territorio dei demoni...beh, viene ucciso da qualcosa, non so cosa di preciso, ma mi hanno detto che era così...” e non disse più nulla, continuò a fare quello che stava facendo: si ripuliva le ferite che ancora perdevano sangue
 
faye lo ascoltò ma non gli rispose, non le interessava "per favore ora portami in dietro" disse gelida, non le interessava quale era il motivo per cui lui lo aveva fatto. voleva solo tornarsene a casa e dimenticare tutto.
 
Jess si provocò un’altra ferita da cui uscì il suo denso sangue caldo, che macchiò nuovamente le sue mani...
“che mi succede?” si chiese distrattamente ebbe un calo di pressione improvviso e svenne, cadendo dall’albero sul quale era salito, peggiorando llo stato del suo corpo, succedeva sempre così se non mangiava da molto e poi fermava il tempo...
 
faye scosse il capo, possibile che si dovesse sempre prendere cura di lui? 
sospirò, lo portò fino sul letto di foglie, cercò della stoffa e così ne strappò con i denti dalla dolcevita. la usò per fasciargli le ferite. cercò sulla cintura dove era certa teneva un coltello, e di fatti lo trovò facilmente. 
fissò il sole per accertarsi di non perdersi "siamo a nord" disse e poi si allontanò con l'arma, sapeva che doveva aiutarlo il prima possibile... ma come poteva fare per attirare degli animali? 
le venne una idea, con il coltello si tagliò sul braccio accanto alla vena, ciò avrebbe di certo attirato qualche animale selvatico o almeno lo sperava.
 
La lince selvatica annusò l’aria, dopo aver bevuto il sangue di quel demone aveva forza eccezionale e sensi acuiti maggiormente
Sentì del sangue, del dolce sangue di angelo che inondava l’aria qui? Angelo?
Essendo un mezzo demone il sangue di angelo lo avrebbe sfamato...corse, salì sul primo albero, saltò e corse il più veloce possibile
 
faye acuì l'udito...
c'era un vago rumore in sottofondo... 
"che diamine.." pensò prima di vedere la lince, strinse con più forza l'impugnatura del coltello. "fatti avanti" disse sorridendo, non lo aveva mai fatto eppure non aveva paura. 
Sapeva che era più forte di lui.
 
La lince scattò e azzannò il braccio della ragazza da cui sgorgava sangue, peggiorandone la ferita.
Jess era nel buio più totale, non riusciva a svegliarsi, o almeno non ci riusciva la sua parte umana...il demone dentro di lui sentì quell’odore...il sangue che per anni aveva cercato...aprì gli occhi e ruggì violentemente, attaccò la lince e le spezzò il collo, uccidendola
Ora aveva la ragazza tutta per sé...
 
Faye tremò "oddio!" pensò "ora che diamine faccio?" domandò stringendo ancora di più la mano sul pugnale. 
il braccio le doleva ma non molto. 
prese un respiro profondo, di certo questa volta non sarebbe riuscita ad avvicinarsi e a calmarlo con la magia, aveva sentito l'odore del suo sangue... 
però un modo c'era... 
"fatti sotto" disse gelida, pronta ad affrontarlo.
 
La parte di jess che aveva a cuore la ragazza si svegliò e si batté per uscire...
“no, fermati, ricordati chi è lei!” si disse, ma non riuscì a fare niente per bloccarsi, avanzava verso la ragazza armata solo di coltello. A cosa le sarebbe servito? Il suo corpo era coperto di placche metalliche all’interno, che proteggevano gli organi e i demoni non sentono dolore fisico...doveva fare qualcosa, non voleva che finisse così...
 
Faye si preparò, doveva solo illuderlo, quando fu abbastanza vicino si mise in posizione e fu lei ad attaccarlo, caricò da destra un calcio, non doveva alzarlo molto o la potenza non sarebbe bastata. 
Per sua fortuna non se lo aspettava e il colpo andò a segno, indietreggiò consapevole che ora che era minacciato sarebbe passato al contrattacco. 
se voleva concludere qualcosa doveva colpirlo dietro al collo, almeno da quanto ricordava quello era un punto debole...
 
La rabbia lo sovrastava, ma non poteva...no...con le zanne si tagliò un braccio, recidendone la vena principale e aspettò che un animale lo sentisse...
Arrivò un orso grigio, sapeva che sarebbe venuto subito, lo aspettava da tempo...lo ferì brutalmente e mentre sanguinava lo inseguì, lo uccise e continuò a correre, senza meta, voleva solo allontanarsi dalla ragazza alla quale non voleva far male...
 
faye rimase ferma scioccata. quando rimase sola l'unica cosa che si muoveva era il sangue che colava lungo il suo braccio. 
rimase perfettamente ferma, non sarebbe potuta andare peggio pensò guardando poi il sole... da che parte era venuta?? 
"ho ho" mormorò guardandosi in torno.... da che parte andare?
 
jess corse per chilometri, fino a non cadere dalla fatica e a tornare in sé poco alla volta
"ora devo trovare faye, ha una braccio sanguinante... devo aiutarla... "
ricominciò a correre cercando di controllare i suoi naturali istinti di demone, il sangue di angelo faceva quell'effetto immediato, ma lo avrebbe bloccato, difatti si diede un pugno in faccia e cominciò a far sanguinare il naso, senza sentir più l'odore del sangue di Faye...
 
Faye non sapeva da che parte andare, ma cominciò a camminare verso est, iniziava a fare freddo, e il sole a calare, doveva assolutamente trovare la strada per uscire da quel bosco, tornare a casa. Sua mamma e sua zia si sarebbero di certo preoccupate.
 
Jess corse, anche perché faye non sarebbe mai potuta uscire da quel bosco, non senza il demone che ce l’aveva portata… “aspettami che arrivo” pensò tra sé e sé il giovane
 
faye si ricordò del cellulare che teneva in tasca, lo estrasse speranzosa che ci fosse campo per chiamare. ma non c'era segnale. sospirò e lo rimise in tasca, andò avanti e quando si trovò di nuovo davanti all'albero ricoperto di rampicanti capì che stava girando in torno. sospirò e si sedette su un tronco caduto, non sarebbe mai uscita di li.
 
 “non posso lasciarla così, senza neanche farle sapere che la sto cercando…” disse
Mandò energia proveniente dal suo corpo verso l’esterno, tutti avrebbero saputo che lui si trovava in quel bosco…anche chi non doveva saperlo… ma a lui non importava, doveva assolutamente farle sapere dov’era.
 

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Capitolo 13
*** OSPEDALE ***


 
faye sentì delle onde entrarle fin nel corpo. "jess" pensò voltandosi verso la parte da cui erano arrivate, si concentrò e provò ad inviargliele a sua volta. sperando che le avrebbe ricevute.
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 “perfetto ora so dov’è…no, è ancora ferita…” mentre cercava la ragazza si fermò e procurò le erbe mediche selvatiche…sarebbero servite, anche perché il morso era di un mezzo demone…e il veleno poteva fare effetto…
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faye rimase ferma sentendo il polso pulsare, sciolse la faciatura e guardò, stava facendo infezzione un poco alla volta.
sperò che il ragazzo arrivasse il prima possibile o non aveva proprio idea di cosa fare. fasciò di nuovo la ferita e strinse con più forza.
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Corse, lo fece per lei, per impedire al tempo di far fare il corso al veleno e di trasformare la ragazza in un demone…vide il suo sangue per terra e alzò rapidamente lo sguardo, faye era là, a pochi metri da lui appoggiata ad un albero.
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alzò lo sguardo e lo vide, gli corse incontro e lo abbracciò "amore! stai bene?" chiese preoccupata cercando le ferite che aveva il ragazzo sul corpo.
 
Sorrise amaramente “non preoccuparti per le mie ferite faye” disse sciogliendosi dall’abbraccio
Fece stendere la ragazza e le tolse la benda, la ferita pulsava del colore del suo sangue e tutt’intorno la pelle era piena di vene viola “non andiamo bene… posso curarti?” le chiese guardandola negli occhi
 
Faye annuì "fai quello che devi fare" disse sorridendogli, era così carino quando si preoccupava. non sentiva neppure più il dolore al polso, sembrava passato.
 
Jess la guardò con tenerezza, perdendosi in quegli occhi così dannatamente belli… ma se non avesse fatto in fretta quegli occhi non sarebbero più stati così
“prendimi una mano faye, e quando ti faccio male stringila con la tua, quella del braccio ferito…” gli prese la mano e con l’altra ripulì il coltello che teneva la ragazza
 
lei fece come aveva detto, anche se non capiva tutta quella fretta, di cosa stava preoccupando? erano insieme, cosa c'era di così importante da fare?
 
 “lo faccio per te Faye…” disse lentamente jess
Strinse il coltello tra le dita… avrebbe preferito non farlo, ma sapeva che era necessario
Affondò il coltello nel braccio di faye, dove aveva la ferita e recise la vena che portava più sangue, soprattutto quello contaminato
 
faye urlò di dolore, ansimò e gli strinse la mano. era un dolore tremendo.
Ma lo sentiva via via attenuarsi, il respiro era irregolare.
si sentiva come scivolare via, guardò il viso di jess, era così bello ed angelico.
chiuse lentamente le palpebre mentre sentiva urlare dentro di sè la sua anima di non chiuderli, perchè se lo avesse fatto non li avrebbe più riaperti.
 
Jess vide il sangue violaceo della ragazza uscire dalla ferita… “non chiudere gli occhi, ti prego” troppo tardi, faye era svenuta e dalla vena recisa il suo sangue usciva a fiotti
“no, non riuscirei a aiutarla senza perdere il controllo” si disse e poi prese in braccio Faye dopo averla fasciata, corse fuori dalla foresta e salì in moto con lei semi-cosciente
 
 
 
 
 
 
faye sentiva delle voci, ma non comprendeva ciò che dicevano, coglieva solo dei frammenti di frasi "...aumentate la dose..." "...fate una trasfusione..." "...non è coscente..." "...potrebbe non superare..." e altre voci che riconobbe "...si riprenderà?" "...vai a prenderti un caffè..." "...se si sveglia ti faccio sapere..."
Era come camminare nella notte, non vedeva niente, coglieva frasi.
"ma dove sono?" si chiese e provò più volte a aprire gli occhi. ma l'impresa non era facile.
"jess dove sei?" chiese al nulla.
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 “lasciatemi entrare! Ho il diritto di stare con lei! L’ho portata qui io!”
“no, non hai nessun diritto su quella ragazza, demone. Ora vattene, non farti più rivedere in giro…” disse l’uomo di fronte a lui
“prima voglio vederla e sapere come sta…” cominciò a dire Jess
“sì, karl, jess può vederla e stare con lei se Faye acconsentirà a ciò” disse la madre di faye a suo marito
Il padre di faye represse la rabbia “non sei nemmeno sua madre, non puoi decidere per lei”
“la madre l’ha affidata a me e io l’ho cresciuta come una figlia, ho il diritto di fare ciò che è bene per lei; tu invece te ne sei andato dopo che è morta… non sei più suo padre…” detto questo karl si spostò e mise le spalle al muro, lasciando che jess entrasse nella stanza della ragazza
---
"ma che diamine sta succedendo li fuori?" si chiese.
Per un istante soltanto fu come se l'anima fosse uscita dal corpo, vide chiaramente un uomo, sua madre e jess discutere fuori da una stanza. ma fu tutto molto veloce.
le parve come di sentire una voce chiamarla, ma non ne era certa. aveva l'udito che era diventato estremamente sensibile e di fatti si domandò se non fosse stata solo una sua impressione.
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Jess abbassò la maniglia della porta e la spinse verso l’interno, per poter andare a trovare faye
Si mise di fronte al letto d’ospedale e la guardò con occhi tristi
Non era mai stato in un ospedale…si era sempre curato da solo, diffidava dell’altra gente, ma per lei era venuto e l’unica cosa che voleva era tornare a casa
“come stai faye?” chiese con tono di voce molto basso e dolce, per non darle fastidio
 
faye ascoltò quella voce e non potendo arrivare al corpo usò la mente "sono stata meglio" commentò e avrebbe riso, era certa che avrebbe riso. "tu piuttosto? potresti gentilmente spiegarmi come si fare ad uscire da qui?" chiese un po’ annoiata.
 
 “non ti piace qua, vero? beh nemmeno a me, ma sai, non volevo farti riprendere dopo che eri svenuta per chiedertelo, mi sembrava scortese…” rise con lei “ma tranquilla, tra poco ti lasceranno uscire…ma non so dove andrai…tua madre ha acconsentito a farti tornare da me, sa tutto e non ne è contraria, ma tuo padre beh…lui non so, non sembra avere buone intenzioni” smise di parlare, scrutando il volto dell’amata
“inoltre ho avvisato Mia e…steph…”
 
"hem amore... io intendevo uscire da questo kunikolo senza luce. magari prima di uscire dal resto devo riprendere conoscenza no?" chiese lei con la mente. Evidentemente l'aveva fraintesa.
 
 “sì, scusa, non ci avevo neanche fatto caso…” rise e si avvicinò a lei
“ok, ora focalizza il mio essere nella tua mente, poi continua a inseguirlo mentre si allontana e sarai sveglia, ti sveglierei più personalmente ma sarebbe pericoloso…”
Le accarezzò lievemente una mano…”dai…” pensò dentro di sé
 
faye si concentrò sull'immagine di jess, seguì la sua voce e piano piano sentì riaffiorare tutto. sentì il cuscino sotto di sè, l'odore di disinfettante, la mano del ragazzo che stringeva ala sua.
Aprì gli occhi e vide il suo viso, provò ad alzarsi ma fu difficile con i tubicini che aveva nelle braccia e nel naso. "jess" disse piangendo.
 
 “no, amore non piangere…” disse asciugando le lacrime della ragazza e guardandola intensamente negli occhi, quegli occhi che temeva di non rivedere più, il motivo per cui aveva fatto ciò che aveva fatto “non è successo niente, si sistemerà tutto faye…” la baciò dolcemente temendo di farle male “mi spiace di averti fatto male, ma non potevo lasciarti diventare come me…non te lo meriti..”
 
Lei gli sorrise e lo abbracciò stringendolo forte "ora però sono tornata qui" disse guardandolo negli occhi.
lo baciò, aveva temuto di non poterlo più fare. dio come era bello sentire le sue mani toccarla e poterlo stringere ancora!
"non mollo facilmente!" disse guardandolo negli occhi.
 
 “non te lo lascerei fare, non dopo ciò che è successo… ehi tra poco arriveranno Mia e steph…” disse carezzandole un fianco “vogliono sapere come stai, inoltre mia mi ha sgridato per ciò che è successo… steph invece non ha detto niente… tra non molto poi potremo tornare a casa”
 
Faye annuì "resti qui con me fino a che non mi dimettono?" chiese prendendogli la mano e stringendola. non voleva che se andasse e la lasciava sola.
 
 “certo che resto qua, non vado da nessuna parte senza di te… anche perché è colpa mia se sei qua dentro ora…” disse con sguardo triste il ragazzo, si sentiva così in colpa per ciò che era successo…
 
faye lo stinse a sé per quanto le permettevano i tubicini "non essere triste, ora sto bene e in fin dei conti è questo ciò che conta no?" chiese baciandolo dolcemente, voleva fargli intuire i suoi sentimenti.
 
 “sì, ora conta solo questo… non volare più quando ti trovi nel mio territorio Faye… non è bello ciò che succederebbe…e non voglio perderti…” aggiunse prima di baciarla dolcemente per ricordarle che lui era lì e ci sarebbe sempre stato
 
lei annuì "non lo farò più" disse prima che Mia spalancasse la porta "allora come sta la moribonda?" domandò entrando con al suo seguito Steph che era evidentemente in imbarazzo.
faye sorrise "bene, ma sono stata meglio" rispose guardando l'amica.
 
Jess vide la ragazza entrare dalla porta e sperò che si dimenticasse di lui e parlasse solo con faye… invece… “jess, io e te non abbiamo ancora finito di fare i conti! Ti pare di farla finire qua dentro???!?! Cosa le hai fatto?!!??!” jess ascoltò con un po’ di sbalordità la ragazza, nessuno gli aveva mai parlato così, ma temeva ciò che poteva fare Mia “beh io…ecco…non ho fatto apposta…ho solo…insomma…” si voltò verso faye con aria di supplica
Steph tossì nervosamente
 
faye annuì "è stato un'incidente, non ha fatto apposta. mi ha portata nel bosco e sono stata attaccata da... un cervo? e per impedire di trasformarmi ha reciso la vena" spiegò stringendo la mano del ragazzo "mi ha salvata, se non ci fosse stato lui chissà cosa mi sarebbe successo!" disse guardando Mia negli occhi.
 
Mia annuì, ma solo perché non era il momento né il luogo dove affrontare l’argomento
Jess si scusò ancora e prese la mano a Faye
“io starò qui con lei e poi, quando uscirà, risolveremo tutto ok?” chiese a tutti
 
sia Mia che steph annuirono.
"allora come è andata a scuola?" chiese lei per rendere la conversazione più leggera.
si finse interessata a ciò che le raccontò mia ma guardava di continuo jess stringendogli la mano affettuosamente.
 
Jess cercò di interessarsi a ciò che diceva Mia, ma preferiva perdersi negli occhi di faye e stringere la mano della ragazza sdraiata nel letto con un braccio fasciato “non sarebbe mai successo niente se non l’avessi portata là…” pensò
 
lei lo guardava di conseguenza, era così bello, tenero e incredibilmente vulnerabile.
"a casa vieni a trovarmi di sera?" chiese mentalmente a jess. aveva voglia di passare tempo con lui.
 
 “certo che vengo… voglio passare tutto il tempo che posso con te… e poi puoi venire anche tu da me…sai, la casa è libera…” le rispose trasmettendole anche tutta la voglia che aveva di passare del tempo con lei…
“ok, va bene, so che non mi state ascoltando…” disse Mia con una punta di nervosismo
“steph, non hai niente da dire tu?” disse Mia, scambiandosi un’occhiata un po’ complice con il ragazzo
 
steph alzò le spalle "cosa dovrei dire in fin dei conti? non ho potere su nessuno dei due, ma la cosa certa è che d'ora in poi dovreste stare attenti a qualsiasi cosa facciate." disse guardandolo, ma nessuno dei due lo stava ascoltando.
"ma mia mamma non mi lascia venire a casa tua..." gli rispose faye scuotendo il capo.
 
 “no, è a tuo padre che non va bene, tua madre dice che tutto ciò che le ha detto la tua vera madre è che vuole che tu sia felice con la persona che ami, chiunque essa sia…” le carezzò il collo dolcemente e lasciò poi che la sua mano disegnasse il profilo di tutto il suo corpo prima di posarsi delicatamente sulla sua gamba
Si sentiva un po’ in colpa per non ascoltare gli altri ma… avrebbero capito
 
faye piegò il capo "mio padre? da quando ne ho uno scusa?" chiese allibita, non aveva mia avuto un padre, era sempre cresciuta con sua madre adottiva e non le era mai capitato di pensare all'esistenza di un padre. la cosa la turbò alquanto.
"amore però se ti scambio ancora per mia mamma non prendermi in giro" disse sorridendo al ricordo.
 
 “no, non m’importa, mi interessa di più il fatto che tu sia a letto con me che il nome che mi dai…” disse guardandole con affetto
Teneva davvero molto a quella ragazza e non era sicuro che si sarebbe perdonato per ciò che le aveva fatto
 
 "amore.... non starci male per ciò che è successo.... ti prego... io sono qui, non me ne voglio andare... amore... non mi importa quello che hai fatto. perché ti amo" disse lei sorridendogli.
"beh noi vi lasciamo soli piccioncini!" disse Mia salutandoli e uscendo con steph.
 
 “ragazzi, ci vediamo dopo…?” disse jess, ma non ottenne risposta, visto che i due avevano già sbattuto la porta alle loro spalle
“non se la prenderanno, sanno che ci piace stare soli…” disse poi, rivolto a Faye
La guardò negli occhi e si avvicinò leggermente al suo volto
 
Faye rise e lo abbracciò "che progetti hai allora per la serata?" chiese guardandolo negli occhi. gli andò vicino con il naso e li fece scontare. il bacio all’eschimese era il caso dato che sapeva bene che se si fossero iniziati a baciare non avrebbero più smesso e quello non era il posto adatto per limonare.
 
Jess rise e le diede un veloce bacio, allontanandosi in fretta per non rischiare di essere visti dall’infermiera che di lì a poco sarebbe entrata per visitare faye e dirle a che ora potevano uscire
“beh io ho voglia di averti un po’ con me…non so tu cosa hai in mente amore…” disse carezzandole un fianco con nostalgia
 
Faye annuì "quello che va bene a te amore... l'importante è che non si tratti di boschi o animali. Ne ho avute abbastanza per oggi" spiegò ridendo e poi aggiunse "magari limitiamoci a stare in camera... scegli tu quale" disse con un po’ di malizia.
 
 “opterei per casa mia…sai, nella tua c’è tua madre…non so se è il caso…magari poi non riesce a dormire…o ha il sonno pesante…” le schiacciò un occhio sorridendo leggermente
“se per te va bene, ovvio…”
 
Faye rise "come vuoi tu... devo portare qualche gioco da tavolo?" chiese ridendo, era davvero comico essere li con lui e decidere su cosa fare anche se aveva una vaga idea su ciò a cui avrebbero giocato... ma non voleva dare l'idea definitiva. magari preferiva qualcosa come il monopoli....
 
 “no, troveremo da soli qualcosa per intrattenerci, che ne dici? Solo tu e io…” disse avvicinandosi lentamente a lei…
In quell’istante entrò dalla porta una giovane infermiera “scusate, ho interrotto qualcosa?” chiese con un sorriso sulle labbra
 
faye scosse il capo arrossendo lievemente "n-no... venga pure" disse sorridendole. La donna la guardò sorridente "ti dimettiamo oggi stesso, sei stabile e come vedo hai recuperato ben presto tutti i sensi. Puoi andare" disse uscendo dalla stanza.
Faye sorrise a jess.
 
 “ok, perfetto…ora dobbiamo solo aspettare che ti tolgano la flebo e i tubicini vari, poi schizziamo verso casa ok? Così ti rilassi un po’…” disse jess guardando la dolce ragazza “beh prima di andare credo che tuo padre ti voglia vedere…” gli disse guardando la porta socchiusa
 
faye annuì e mentre le toglievano le flebo fecero uscire jess. quando fu di nuovo rivestita e sistemata la fecero uscire dalla stanza.
fuori di essa trovò il suo ragazzo, sua madre e un uomo dai tratti nordici, i capelli biondi, la pelle candida e gli occhi chiarissimi. era alto e muscoloso. doveva avere su per giù 35 anni.
 
 “ehi amore…”disse jess andando in contro alla ragazza “lui è tuo padre…”
L’uomo, Karl, si avvicinò lentamente alla figlia…somigliava molto a sua madre, i suoi occhi erano un incrocio tra loro, azzurri e verdi, anche il fisico era quello di evangeline, la madre; la sua amata che morì per mano del padre di quel mezzo demone che adesso teneva per mano la figlia…
 
 

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