Il Sole e La Luna

di Dreamer_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La profezia ***
Capitolo 2: *** La comparsa dell'Impronta ***
Capitolo 3: *** Il piano di Malicia ***
Capitolo 4: *** Paura ***
Capitolo 5: *** Brutte notizie ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***



Capitolo 1
*** La profezia ***


Il Sole e La Luna

 
 


Al centro dell’universo si trova un pianeta conosciuto da tutti come il pianeta Wonder.
Gli abitanti del pianeta vivono serenamente le loro vite erano scandite dal ritmo quotidiano della solita vita di tutti i giorni.
In un luogo sconosciuto a tutti, però, si trova un antico tempio dentro al quale è custodita una stele molto antica; su di essa vi è trascritta un’antica profezia.
 
 
 
 

Post duos annos de immolatis
potentiae dea Gratia reincarnate
in puel regio sanguine
qui defendere sit amet imperdiet
evigilantem malum
cum dea servi reincarnation
 
(Dopo duecento anni dal suo sacrificio
i poteri della dea Grace si reincarneranno
in una bambina di sangue reale
che sarà destinata a difendere il Pianeta
dal risveglio dei Malefici
 insieme alla reincarnazione del servitore della dea)
 

 
Caso vuole che i duecento anni annunciati nella stele scadranno fra sette giorni esatti.
La profezia si avvererà o si scoprirà che è solamente una diceria?
 
 

L’angolo di Dream

Ehm.. ciao!
Questa dovrebbe essere la mia prima long-fic BlueMoon e vi assicurò che ci metterò tutto il mio impegno per scriverla e poi quest’idea mi era venuta già un po’ di tempo fa ma la scuola mi occupa un sacco di tempo, ma ora ho trovato un buchino libero e mi sono messa a scrivere :)
Questo da come avrete capito è il prologo, sinceramente non so se è venuto male o bene..
Spero comunque che vi abbia incuriosito almeno un pochino, se avete un po’ di tempo ditemi i vostri pareri che è la cosa a cui tengo di più e segnalatemi eventuali errori :)
 
Un Bacione al fiordilatte
Sarah

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Capitolo 2
*** La comparsa dell'Impronta ***


 La comparsa dell’Impronta
 


Nero...
Questa era  l’unica parola adatta per descrivere il posto in cui mi trovavo. Ma dove mi trovavo? Intorno a me l’unica cosa che si poteva vedere era l’oscurità totale.
Davanti a me apparve la figura di una donna con lunghi capelli neri come la pece e occhi rossi come il sangue, sul suo volto era dipinto un ghigno che sembrava tutt’altro che rassicurante.
-C-Chi sei?- Le domandai leggermente impaurita, lei per tutta risposta mi scagliò addosso un anello di fuoco. Cosa dovevo fare?
All’improvviso dinanzi a me si materializzò un’altra figura, mi sembrava la silhouette di un ragazzo poco più grande di me, ma essendo in controluce non né potevo essere sicura.
Il ragazzo con un colpo di frusta deviò l’anello che andò verso la sagoma di una persona che mi sembrava di conoscere.
-Fine!?- Non era possibile, cosa ci faceva mia sorella in un posto come quello?
Improvvisamente una strana luce illuminò il cielo e riuscii ad intravedere la figura di una ragazza che sorrideva in modo rassicurante.
Poi tutto svanì.
 
 
 
Mi svegliai di scatto con il respiro affannato e il cuore che stava per scoppiare  per la paura. Da qualche giorno ogni volta che mi addormentavo sognavo qualcosa di inconsueto e questo mi spaventava.
Un momento... e Fine?
 Mi voltai verso mia sorella Fine, ancora nel mondo dei sogni, non potei trattenere un sorriso vedendola mormorare: -Ancora una fetta, per favore...- Con voce impastata dal sonno, almeno lei sognava qualcosa di bello. Mi alzai dal letto e mi diressi verso quello della mia amata sorellina, intenzionata a svegliarla.
-Fine...- La scossi leggermente, niente da fare non sembrava intenzionata a dare segni di vita, in quell’istante mi prese un capogiro.
 
-Aiutaci...- Vidi la ragazza che mi era apparsa in sogno inginocchiata e con le mani giunte come se stesse pregando.
 
Tornai in me dopo qualche istante. Ma perché continuavo ad avere queste visioni? Che volessero dire qualcosa?
-Rein, stai bene?- Mi accorsi che mia sorella mi stava osservando dal letto, evidentemente si era svegliata, fatto piuttosto strano in quanto non riesce a svegliarla neanche una cannonata. Le sorrisi dolcemente aggrappandomi alla sua mano per rialzarmi -Da qualche giorno ti comporti in modo strano, è successo qualcosa?- Mi chiese sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Non preoccuparti, non è niente!- Mentii sventolando la mano su e giù, non mi piaceva raccontarle delle bugie ma non mi sembrava il caso di farla preoccupare inutilmente.
-Okay- Mi rispose, anche se dal suo tono non sembrava totalmente convinta.
Prima di andare a fare colazione andai in bagno a cambiarmi, quando mi sfilai la camicia da notte blu notai che c’era “qualcosa” che non andava.
Sul ventre era disegnata la forma di un Sole dorato con i raggi infuocati, da dove era saltata fuori e soprattutto... cosa significava?



  * * *

 

-L’Impronta ha fatto la sua comparsa?- Chiese una donna dai capelli neri e occhi rossi a una ragazza lì vicino dai capelli color cioccolato.
-Sì, la Dea è tornata- Rispose la ragazza al suo fianco porgendole una tazza di tè -È una delle principesse del Regno Solare- Affermò convinta.
-Bene, bene, bene- Mormorò la donna ridacchiando malvagiamente -Penso proprio che domani la nostra cara principessa riceverà una visitina- Disse ancora bevendo il tè dalla tazza e alzandosi in piedi pronta per andare a parlare con le sue complici.
 
 


L’angolo di Dream

Hello! :)
Scusatemi per il ritardo e per il capitolo corto e incomprensibile!
Se avete bisogno di chiarimenti di qualunque tipo chiedete pure!
 

Ciao!
 
Sarah
 
 

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Capitolo 3
*** Il piano di Malicia ***


Il piano di Malicia
 

 
 
Al centro di Wonder, in un luogo che pochi conoscevano, si trovava una grande foresta i cui alberi erano piuttosto cupi e tetri. Le poche persone che erano a conoscenza della sua esistenza né raccontavano cose orribili, si diceva che chiunque ci si fosse addentrato foresta non né sarebbe mai più potuto uscire, per questo motivo prese il nome della Foresta del Non Ritorno.
 
-Che posto è questo?- Si chiese una ragazza dai lunghi capelli castani lisci ma con le punte boccolate quando riuscì finalmente a uscire dalla Foresta del Non Ritorno.
Davanti a lei c’era soltanto un baratro che sembrava senza fondo e lei soffriva di vertigini -Eppure nella lettera che ho ricevuto si parlava di un castello…- Mormorò la ragazza tra sé e sé quando sentì un rumore alle sue spalle. Si voltò e vide un’ombra provenire dal bosco che si avvicinava sempre di più -Chi va là?- Chiese mettendosi in posizione di attacco pronta ad utilizzare i suoi poteri in caso di pericolo. Si rilassò quando vide che era soltanto una ragazza che doveva avere all’incirca la sua età.
-Ciao sono Emily- Si presentò la castana porgendo la mano alla nuova arrivata.
-Miku- Si limitò a dire quest’ultima stringendole la mano. Miku aveva dei capelli a caschetto dello stesso colore dello zaffiro con sfumature violacee verso le punte. La frangetta sbarazzina contornava i suoi profondi occhi azzurri -È tuo questo?- Chiese Miku mostrando ad Emily una collana con un ciondolo a forma di farfalla.
-È mio!- Urlò una figura alle loro spalle dai lunghi capelli argentati, un po’ spettinati per la corsa, e con gli occhi del medesimo colore senza neanche lasciare ad Emily il tempo di rispondere -Ti ringrazio molto, io sono Onyx!- Disse la nuova arrivata riprendendosi la collana che aveva perduto nel bosco e infilandosela al collo -Ci tengo molto, era un regalo dei miei genitori- Spiegò sorridendo ad entrambe.
-Anche voi avete ricevuto questa lettera?- Chiese una fanciulla alle loro spalle con dei corti capelli color prato legati in una coda e la frangetta le ricadeva sul volto a tratti dolci e infantili e degli occhi color mogano tenendo in mano un biglietto.
-Sì, qualcuno ci ha chiamato e ci ha detto di recarci al suo castello che in teoria dovrebbe essere qui, in teoria…- Spiegò Onyx sistemandosi un po’ i capelli ancora spettinati per la corsa che aveva fatto.
-Io so chi ci ha fatto chiamare- Proferì una ragazza dai capelli bruno scuro che le arrivavano alle spalle con la frangetta sul lato sinistro della fronte e degli occhi di due colori diversi: uno verde e l’altro rosso. Tutte le persone lì presenti si voltarono verso di lei chiedendo con il solo sguardo chi fosse quella persona.
-Si chiama Malicia- Si decise finalmente a parlare -La conosco perché è una vecchia amica di famiglia-.
-Complimenti Giada…- Asserì una voce alle loro spalle, battendo le mani con una lentezza esasperante -Vedo che hai indovinato- Una donna dagli occhi rosso sangue fece capolino nella piccola radura seguita da tre ragazze: la prima aveva lunghi capelli blu che verso le punte diventavano sempre più celesti e gli occhi blu. La seconda aveva ricci capelli rosso fuoco con due ciuffi che le ricadevano lisci sul viso colmo di lentiggini, i suoi occhi verde brillante le donavano un’aria da furbetta. Infine la terza aveva lunghi capelli neri tra cui risaltava una ciocca blu elettrico, legati in una coda di cavallo e i suoi occhi presentavano l’eterocromia, infatti uno era rosso mentre l’altro era blu.
La donna, notando che tutte le ragazze erano presenti, schioccò le dita e come per magia il baratro che si trovava dinanzi a loro si trasformò in un castello sotto lo sguardo sorpreso di tutte.
 
-Vi ho convocato perché ho bisogno di voi.- Proferì Malicia squadrando ad una a una tutte le ragazze che la ascoltavano attentamente -Ognuna di voi ha dei poteri speciali, giusto?- Le ragazze annuirono -Bene questo dimostra che siete le discendenti dei Malefici...-
-Quella tribù presente milioni di anni fa su Wonder, sconfitta dalla Dea Grace?- Chiese la ragazza dai capelli rossi, che rispondeva al nome di Ellen, prendendo la parola.
-Esattamente.- Annuì Malicia -Dovete sapere che la Dea si è reincarnata in una delle principesse del Regno Solare. Dobbiamo rapirla e fondere i suoi poteri con i miei così potrò conquistare Wonder- Ridacchiò malvagiamente la donna mostrando un sorriso sadico.
-Un momento, così soltanto tu otterresti qualcosa…- Constatò Yuki, la ragazza dai capelli blu.
-Ci vuoi solamente usare!- Esclamò Altair serrando i pugni.
-Non l’avete ancora capito? Se non la eliminiamo al più presto sarà lei a eliminare noi, esattamente com’è successo milioni di anni fa…-
 
 

* * *

 
-Rein, hai finito?- Gridò Fine bussando alla porta del bagno in cui mi ero chiusa da tanto, troppo tempo.
-S-sì- Risposi cercando di essere il più naturale possibile. Purtroppo c’era una lieve nota di incertezza nella mia voce e Fine se né accorse subito.
-Rein, cos’è successo?- Mi chiese con un tono serio e preoccupato allo stesso tempo.
Silenzio.
-Rein?- Disse ancora non demordendo -Si può sapere cosa ti succede?- Domandò ancora più preoccupata di prima.
-Entra.- Le dissi rendendomi conto che era l’unica cosa che potevo fare, andando ad aprirle la porta.
Mia sorella si precipitò all’interno della stanza accovacciandosi vicino a me -Allora?- Mi domandò guardandomi negli occhi.
-Guarda.- Le mostrai il simbolo del Sole dorato che mi era comparso quella mattina sul ventre.
Mia sorella lo guardò con gli occhi sgranati balbettando qualcosa di incomprensibile poi spostò i suoi occhi color fragola sui miei e mi sorrise, un sorriso sincero carico di speranza. Ricambiai il sorriso, avevo fatto male a tenerle nascosto il mio disagio così, imbarazzata, distolsi lo sguardo e nascosi i miei occhi acquamarina sotto la frangetta.
-Andrà tutto bene- Mi sussurrò abbracciandomi forte, come per paura che potessi scappare da un momento all’altro. Perché ero stata così sciocca da non fidarmi dell’unica persona che mi aveva veramente compreso?
Grazie Fine.
 
 
L’angolo di Dream

Ciao!
Scusate sono ancora in ritardo, chiedo scusa!
Ok, non so se il capitolo vi è piaciuto o meno… per ora sono comparsi gli Oc e credo che i piani di Malicia siano un po’ più chiari…
Se c’è qualcosa che non va non esitate a dirmelo mi raccomando! :)
Beh spero di ricevere qualche recensione!

Bacioni,
Dream



 

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Capitolo 4
*** Paura ***


Paura
 

 
Un silenzio quasi imbarazzante era calato nella sala, dopo l’affermazione di Malicia nessuno osava più proferire parola. Emily, Alix, Ellen ed Altair la guardavano dubbiosa se stesse mentendo o meno. Miku le rivolgeva uno sguardo enigmatico non lasciando trasparire nessuna emozione mentre Giada, Yuki e Onyx le donarono uno sguardo carico d’odio e disprezzo.
-Bene, adesso se avete fatto chiarezza vi dirò chi di voi verrà con me a prendere la prescelta- Prese la parola Malicia attirando nuovamente tutta l’attenzione delle ragazze su di sé.
-Verrai tu…- Incominciò indicando Altair che spalancò i suoi occhi, rispettivamente uno rosso e uno blu, incerta se essere contenta o meno: -E tu- Terminò indicando la ragazza dai capelli blu che continuò a fissarla scostandosi dagli occhi una ciocca di capelli ribelle: -Preparatevi, tra poco partiamo- Disse ancora voltandosi e sparendo completamente dietro ad un portone di legno.
-Voi che ne dite di tutto questo?- Domandò Alix, non troppo sicura che l’affermazione della donna fosse veritiera.
-Non credo neanche a una parola di quello che ha detto- Commentò Yuki –Io sono venuta qui solo per vendicare mio nonno- Aggiunse infine abbassando leggermente la testa.
-Mi dispiace per te e tuo nonno…- Mormorò Giada serrando i pugni cercando di trattenersi.
-Aveva anche rapito mia sorella gemella per vendicarsi dei miei genitori- Si intromise Onyx mordicchiandosi nervosamente le unghie.
-Però se al contrario avesse ragione saremmo tutte in pericolo- Disse Emily facendo calare nuovamente il silenzio nella sala.
 

* * *

 
-Sono pronti i preparativi?- Chiese Malicia impaziente tamburellando sulla superficie legnosa del tavolo con le dita.
-Sì, tra poco potrete partire- Rispose una ragazza dai lunghi capelli del colore del cioccolato e gli occhi rosso scuro.
-Bene- Asserì la donna inarcando le labbra: -Jordan, vai a chiamare Altair e Miku- Disse al ragazzo dietro di lei con i capelli verdi legati in una coda di cavallo e gli occhi neri che obbedì andando a chiamare le ragazze scelte per la missione.
-Ma a cosa ti serve assorbire i poteri della Dea?- Domandò un ragazzo dai capelli azzurri con qualche riflesso blu e gli occhi color miele.
-Lo scoprirai presto, Nevil- Rispose, qualche istante più tardi si spalancò la porta e apparsero due ragazze.
Malicia si alzò in piedi e sbatté le mani due volte le mani facendo così aprire un portale dinanzi ad Altair e Miku.
-Entrate- Ordinò. Le ragazze, dopo qualche minuto di esitazione si tuffarono in quel mare nero, seguite a ruota dalla donna.
 
Dietro alla porta della stanza, tre figure sentirono ogni minima parola pronunciata dalla donna e cercarono di capire cosa intendesse Malicia ma senza ottimi risultati.
-Cosa state facendo?- Chiese loro Ellen che le vide accovacciate per terra a bisbigliare qualcosa.
Onyx, Giada e Yuki si guardarono per un momento e poi si decisero a rispondere: -Stiamo cercando di capire quali sono le intenzioni di Malicia-.
 
 

 * * *

 

-Sorellina!- Esclamai cercando Fine per tutto il giardino, solo a lei poteva venire in mente di giocare a nascondino per non farmi pensare agli avvenimenti degli ultimi giorni.
Ovviamente non mi rispose.
-Sei qui?- Domandai entrando nella serra, quand’eravamo piccole questo era sempre stato il suo nascondiglio preferito.
Niente.
Uscii dalla serra e continuai a cercarla in giro, quando improvvisamente sentii la terra sotto di me tremare violentemente. Urlai il nome di mia sorella cadendo a terra.
Ancora non mi rispose.
In quel momento iniziai a preoccuparmi sul serio, e se le fosse successo qualcosa?
All’improvviso vidi un fulmine squarciare il cielo azzurro. Senza pensarci due volte mi rialzai in piedi e corsi verso il punto in cui avevo visto il fulmine. Sentii salire al petto un profondo senso di inquietudine e paura che non avevo mai avuto.
Appena giunsi nello spiazzo vidi Fine a terra: -Rein!- Mi chiamò, i suoi occhi erano colmi di paura. Dinanzi a lei si ergevano tre figure, le prime due appartenevano a due ragazze mentre la terza ad una donna. Mi ci volle qualche minuto per realizzare la situazione, quando mi tornò alla mente il sogno.
Quella donna era la stessa del mio sogno!
Appena mi vide sorrise sadicamente e puntò il palmo della sua mano contro di me, dal quale fuoriuscì un anello di fuoco. 
-Attenta Rein!- Mi urlò Fine con le lacrime agli occhi.
L’anello si faceva sempre più vicino, io non sapevo cosa fare ed ero paralizzata dalla paura. Pensai che la mia ora era giunta e chiusi gli occhi pronta all’impatto.
Ma contrariamente a quanto pensavo l’impatto con l’anello di fuoco non avvenne.
Dopo qualche secondo mi decisi, finalmente, a riaprire gli occhi e con mio stupore l’anello di fuoco era scomparso. Mi voltai verso Fine che continuava a guardarmi con il suo sguardo spaventato mentre la donna dai capelli neri le si stava avvicinando pericolosamente.
-Fine!- Urlai con tutta la voce che avevo rendendomi conto del pericolo incombente in cui era mia sorella. Iniziai a correre cercando di impedire che le succedesse qualcosa.
Lei era mia sorella e nessuno aveva diritto di farle del male.
Continuai a correre cercando di essere il più veloce possibile ma all’improvviso sentii qualcosa cingermi la vita e sollevarmi lentamente da terra, il palmo di una mano mi premette con decisione sulle labbra impedendomi di urlare e mi trascinò via da lì senza che riuscissi a fare niente per fermarlo.
Dopo sentii solo più l’urlo di mia sorella riecheggiare nelle mie orecchie e poi nulla.



L'angolo di Dream

Ciao belle!
Sono tornata con il nuovo capitolo, contente?
Beh... spero si capisca qualcosa! Comunque in pratica Malicia decide che Altair e Miku andranno con lei per rapire la prescelta dal quale poi assorbirà i poteri.
Poi se avete notato ci sono tre personaggi nuovi! 
Cosa sarà successo a Fine?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo che non so quando arriverà visto che avrei altre due storie da aggiornare!
Inoltre vorrei ringraziare voi che mi seguite e mi fate sentire realizzata!

Un bacione e al prossimo capitolo
Sarah
 
 
 

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Capitolo 5
*** Brutte notizie ***


Brutte notizie

 

Continuavo a dimenarmi tra le braccia del mio assalitore, che però non accennava a mollarmi ma, al contrario, stringeva la presa.
-Stai calma- Mi sussurrò nelle orecchie; ma come potevo stare calma? Avevo appena sentito mia sorella urlare, non potevo rimanere lì sapendola in pericolo.
Volevo parlargli e dirgli di andare a salvare Fine, ma purtroppo il suo palmo continuava a premere con forza sulle mie labbra, impendendomi di pronunciare qualsiasi parola in modo comprensibile.
Dopo pochi minuti, che mi parvero infiniti, il misterioso rapitore lasciò la presa e mi posò a terra.
Senza pensarci due volte corsi in direzione dello spiazzo in cui c’era stata quella specie di battaglia.
-Resisti Fine- Dissi ad alta voce aumentando la velocità e arrivando nel posto da cui proveniva l'urlo di Fine, ma con mia grande sorpresa non c’era niente se non un grande caos.
L’erba, i fiori e i cespugli lì vicino erano tutti bruciacchiati, probabilmente per colpa degli anelli di fuoco che erano stati lanciati dalla donna, ma né di lei né di Fine c’era traccia.
-Magari è tornata al castello per avvisare mamma e papà di quanto accaduto- Mi dissi con un tono piuttosto agitato cercando di convincermi di una cosa che, sapevo, era falsa.
-È tutto inutile- Affermò sicura una voce alle mie spalle. Mi voltai di scatto e vidi un ragazzo dai capelli cobalto e gli occhi del medesimo colore.
Abbassai la testa nascondendo i miei occhi acquamarina sotto la frangetta: in fondo sapevo che aveva ragione.
-Perché…- Iniziai a dire all’improvviso rialzando il capo e guardandolo negli occhi. I miei occhi intanto si facevano umidi -Perché lo hai fatto?- Gli chiesi. -Perché mi hai impedito di salvarla?- Continuai caricandolo di uno sguardo di odio.
Lui mi fissò per un momento, non sembrava lo toccasse molto quello che gli stavo dicendo.
-È inutile che te la prendi con me… lo sai- Mi rispose lui tornando a guardare lo spiazzo della battaglia. -Anzi, ti ho salvato. Non dovresti ringraziarmi?- Mi chiese tornando a guardarmi.
-N-non avresti dovuto farlo- Asserii iniziando a sentire pizzicare gli angoli degli occhi. -Dovevo salvarla- Continuai serrando i pugni. In quel momento una goccia di pioggia cadde dal cielo, seguita copiosa dalle sue numerose gemelle.
-Non ce l’avresti mai fatta- Quelle parole mi fecero sobbalzare, che ne poteva sapere lui di me? Neanche sapeva il mio nome!
-Chi sei? E cosa vuoi da me?- Gli chiesi a quel punto. Quel ragazzo era spuntato fuori dal nulla mi aveva intrappolata impedendomi anche solo di parlare e adesso si permetteva anche di dire quello. Però avevo l’impressione di averlo già visto da qualche altra parte.
-Sono Shade, e ti ho solo salvato la vita- Mi rispose rimanendo impassibile, intanto le goccioline di pioggia cadevano dal cielo sempre più impetuose.
-E perché mi hai salvato la vita?- Gli domandai sempre più confusa.
-Perché…- Dopo aver pronunciato quella semplice parola si bloccò. Forse non lo sapeva nemmeno lui il motivo che lo aveva spinto a quel gesto.
-Perché…?- Lo incoraggiai.
-Non lo so, semplicemente sentivo che dovevo farlo-  Quella frase, in un certo senso, mi colpì. Perché sentiva che doveva salvarmi se neanche mi conosceva?
-Dov’è Fine?- Gli domandai. Magari lui lo sapeva ed il pensiero che le potesse essere successo qualcosa di brutto mi stava uccidendo.
-Penso che loro l’abbiano rapita- L’avevano… rapita?
Appena saputa la brutta notizia sentii una morsa al cuore e nello stesso momento un tuono squarciò il cielo, adesso coperto da nuvoloni grigi come il mio umore.
Chinai il capo e lasciai uscire tutte le lacrime che ero riuscita a trattenere fino a quel momento. Perché avevano salvato me e non lei? Perché il destino aveva voluto giocarci questo brutto tiro?
-Rein, Shade- Una nuova voce ci sorprese alle spalle. Ci voltammo entrambi e guardammo la figura che aveva parlato. Era una ragazza; una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu, come l’oceano più profondo. -Vi devo parlare-.
 

 * * *

 
Intanto nel castello di Malicia tre ragazze stavano aspettando impazienti il ritorno di Malica e delle compagne.
-Non riuscirò ad aspettare ancora per molto- Era stata Yuki a parlare mentre continuava ad andare avanti ed indietro per il corridoio.
-Chissà cosa staranno facendo a quella povera ragazza- Sussurrò Onyx con la schiena appoggiata contro il muro, mentre fissava la punta delle scarpe.
-Perché non proviamo ad andare anche noi nel Regno Solare? Magari arriviamo tardi ma è sempre meglio che stare qui a girarci i pollici!- Giada si alzò in piedi e guardò negli occhi le amiche.
-Io ci sto!- Acconsentì Yuki fermandosi davanti alla porta in cui Malicia aprì il portale per recarsi nel Regno Solare. Appoggiò la mano sulla maniglia e lentamente aprì la porta. -Possiamo entrare!- Yuki diede il via libera alle altre che, contente della buona notizia, si lasciarono scappare un sorriso.
-Dove credete di andare?- Le tre si fermarono subito dinanzi al ragazzo che aveva parlato, che rispondeva al nome di Jordan.
-Se pensi di fermarci, ti sbagli di grosso!- Dopo averlo urlato Yuki si scagliò contro Jordan, ma venne immediatamente bloccata da Giada.
-Non dobbiamo perdere tempo, è questo il loro gioco!- Affermò la castana. -Ci penso io a lui, voi due andate subito dalla Prescelta!- Ordinò ancora. Onyx e Yuki annuirono con un gesto del capo e si avviarono dentro la stanza.
-Non vi lascerò passare così facilmente- Asserì il verdino scagliando delle scaglie di ghiaccio verso le tre, ma queste ultime riuscirono a schivarle senza molte difficoltà. Il fatto curioso, però, era che Giada non si era mossa nemmeno di un millimetro e non aveva nemmeno un graffio.
-È tutto qui quello che sai fare? Ragazze, andate pure ora. Vi raggiungerò tra poco, non preoccupatevi.
Le due non se lo fecero ripetere due volte, e con una notevole corsa riuscirono a sorpassare Jordan, il quale era ancora sorpreso dal fatto che la sua avversaria, al contrario delle altre, non aveva battuto ciglio durante il suo attacco.
-Come hai fatto?- Iniziò il ragazzo. -Come diavolo hai fatto a non essere colpita?- Era rimasto senza parole.
-Beh… il tempo è a mio favore- La manica della ragazza cominciò a prendere una strana forma. -Ora però lascia attaccare me!- Dopo aver sfoderato uno strano sorriso, lo sguardo della ragazza divenne serio, e dalla manica uscì un fucile.
Jordan capì subito che quella ragazza era un po’ fuori dal comune, e che in quella battaglia avrebbe dovuto stare molto attento se ci teneva ad uscirne vivo.
La castana cominciò a sparare verso il suo avversario mentre quest’ultimo si difendeva con uno scudo di ghiaccio, creato all’ultimo momento prima dell’attacco della ragazza.
Giada, invece, continuava a sparare, facendo apparire fucili da ogni angolo della stanza. La battaglia non sarebbe durata molto: Giada, continuando a sparare verso Jordan, prima o poi avrebbe rotto il suo scudo ed il ragazzo, a quel punto, non avrebbe avuto il tempo di ricrearne un altro in tempo; sarebbe inevitabilmente morto, colpito dalle pallottole dei fucili dell’avversaria.
Tutto questo sarebbe successo, se Giada non avesse avuto pietà. Infatti, appena lo scudo si ruppe, proprio come la speranza di Jordan di sopravvivere, la ragazza si fermò.
Si avvicinò al ragazzo e, dopo averlo scrutato negli occhi, gli domandò: -Perché ti sei unito a Malicia?
A Jordan bruciò il petto. Non lo aveva detto a nessuno, nemmeno a Nevil, il suo migliore amico. Non voleva che quest’ultimo avesse un altro motivo per odiare la madre, già di per sé abbastanza antipatica, ma sentiva che di quella ragazza si poteva fidare.
-Una settimana fa Malicia venne da me e la mia famiglia- Iniziò il ragazzo con un sospiro. -Prima di allora usavo i miei poteri per aiutare i miei amici, ma Malicia voleva farmeli usare per altri scopo, e di certo non buoni- Il verdino si fermò un momento per vedere se Giada avesse capito. –Mi rifiutai all’istante ma, per tutta risposta, rapì i miei genitori. Non so dove li abbia portati, ma sicuramente non in un bel posto. Mi ha detto che se non l’avessi seguita li avrebbe uccisi. Ho dovuto accettare.
Spiegata la sua storia, Jordan abbassò il capo e cominciò a piangere, non riuscendo più a trattenere quelle lacrime che da tempo lottavano per uscire.
Ora che non era riuscito a fermare il nemico che ne sarebbe stato della sua famiglia?
-Quell'arpia...-Giada serrò i pugni -Lo ha fatto di nuovo... ancora una volta...-
A quel punto la ragazza si mise in ginocchio davanti al ragazzo, ormai esausto e indebolito sia dalla lotta che dal pianto, e mise la sua mano davanti a lui, in segno di aiuto.
-Io non posso sapere quello che hai provato in quel momento ma anche io non ho avuto molti momenti felici nella mia vita a causa di Malicia- cominciò a sorridere amichevolmente -Ma ho sempre saputo che prima o poi qualcuno l'avrebbe sconfitta!
Jordan alzò la testa, e dopo qualche secondo prese la mano dall'amica.
Sì, ora poteva chiamarla così.
Dopo averlo aiutato ad alzarsi, Giada continuò a parlare:
-Prometto sulla santa Grace che ti aiuterò a salvare i tuoi cari, anche se dovessi rischiare la mia vita!
Il ragazzo la guardò. Solo ora notava i suoi occhi: uno verde come l'erba su cui giocava allegro nel suo villaggio, prima dell'arrivo di Malicia; l'altro invece era rosso, come il sangue con cui si era peccato in quei giorno per colpa di Malicia.
 

 * * *


Dopo la conversazione tra Giada e Jordan, uno strana luce proveniente dalla stanza della donna dagli occhi color sangue abbagliò i quattro ragazzi lì presenti. Dopo qualche secondo la luce si spense e al suo posto comparvero Miku, Altair e Malicia insieme ad una ragazza dai capelli rossi e gli occhi del medesimo colore, ancora tremante e con le lacrime agli occhi.
Era davvero lei la Prescelta?
 
 
 
L’angolo di Dream
 
Eccomi qui con il quinto capitolo che spero vi sia piaciuto!
Dedico il capitolo a Cri-Cri, la mia birbona preferita. Guarisci presto cucciolotta!
Inoltre ringrazio GiadaJoestar per avermi aiutato con il capitolo!

Allora come al solito se ci sono errori avvertitemi e se non è chiaro qualcosa chiedete pure!
 
Un bacio all’ananas
Sarah
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


Rivelazioni
 

-Rein, Shade- Una nuova voce ci sorprese alle spalle. Ci voltammo entrambi e guardammo la figura che aveva parlato. Era una ragazza; una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi blu, come l’oceano più profondo. -Vi devo parlare-.
Dopo esserci scambiati un rapido sguardo io e Shade annuimmo.
Non ne sapevo il motivo, ma quella ragazza mi ispirava fiducia. Più la guardavo più mi dava l’impressione di averla già vista da qualche altra parte… già, ma dove?
La ragazza ci sorrise, seppur timidamente, ed incominciò a parlare.
-Forse è meglio andare da qualche altra parte… se si accorge dell’errore saremmo in pericolo- Sussurrò a bassa voce la ragazza, ma cosa intendeva dire? Non riuscivo a capire. -Prendete le mie mani- Affermò porgendoci le mani. Dopo qualche secondo di indecisione afferrai la mano, seguita a ruota da Shade. -Bene, ora possiamo partire- Detto ciò chiuse gli occhi e dopo aver pronunciato qualcosa a bassa voce, un fascio di luce ci investì e nel giro di qualche istante ci ritrovammo in tutt’altro posto.
Il luogo in cui ci trovavamo sembrava un tempio antico. I muri erano quasi completamente ricoperti dall’edera oppure vi erano disegnati degli affreschi che ritraevano la dea Grace, probabilmente mentre combatteva contro i Malefici.
Alzando lo sguardo notai delle vetrate colorate, simili a quelle delle chiese. Probabilmente era da molto tempo che nessuno metteva più piede lì dentro, data l’enorme quantità di polvere presente.
La ragazza che ci aveva portato qui si schiarì la voce, attirando inevitabilmente la nostra attenzione.
-Vuoi dirci chi sei?- Shade era impaziente di sapere la risposta, si vedeva dal suo sguardo.
-Sì, scusate. Non mi sono ancora presentata. Io sono Cammy e sono venuta fin qui per spiegarvi il perché di quanto accaduto poco fa- Iniziò la biondina guardando prima me e poi Shade.
-Vuoi dire che tu sai cos’è accaduto?- Le chiesi impulsivamente. Magari lei sapeva che cos’era successo a mia sorella. Cammy annuì e questo mi fece tirare un sospiro di sollievo. Certo, magari non sarebbero state buone notizie, ma sempre meglio di non sapere niente.
-Immagino che entrambi sappiate della storia di Grace-  Sia io sia il cobalto assentimmo. Tutti su Wonder conoscono la storia di Grace, una donna con dei poteri speciali che si è sacrificata per eliminare le forze del male, ossia i cosiddetti Malefici. Per questo motivo è passata alla storia come una leggenda e lei viene considerata da tutti come una Dea.
-Ma cosa c’entra?- La interrogò Shade. In effetti cosa poteva c’entrare la storia di Grace con quello accaduto quel pomeriggio?
-Adesso ci arrivo.- Tagliò corto lei. -Dovete sapere che la Dea Grace prima di sacrificarsi ha fatto una specie di incantesimo dove affermava che i suoi poteri un giorno si sarebbero reincarnati in una giovane di sangue reale- Disse avvicinandosi ad una lastra di pietra lì vicino. Con il palmo della mano spinse via la polvere che la ricopriva quasi interamente; in seguito a quel gesto ci fece segno di avvicinarci facendoci vedere che, in effetti, su quella stele era trascritto in lingua antica ciò che Cammy aveva appena detto.
-E con ciò?- Le chiesi. Continuavo a non capire il legame tra questo e quella donna.
-Davvero non avete ancora capito cosa voglio dire?- Ci chiese basita. Mi voltai verso Shade che stava ancora osservando la stele, dopo qualche istante si voltò verso di noi, probabilmente sentendosi osservato.
-Forse inizio a capire- Mormorò. -Stai cercando di dirci che i poteri di Grace si sono reincarnati in Fine ed è per questo che l’hanno rapita?-.
Cammy dopo un lungo sospiro si decise a proseguire.
-Non è proprio così. Fine è stata rapita per questo motivo ma in realtà non è in lei che si sono reincarnati i poteri della Dea. Malicia, la donna che vi ha attaccato, avrebbe rapito anche Rein se non fossi intervenuto a salvarla- Gli rispose. A quel punto mi venne un dubbio: se non era in Fine che si erano trasferiti i poteri, allora…
-Ma questo significa che sono io la Prescelta?!- Domandai impulsivamente, sperando ardentemente che la risposta fosse negativa.
-Esatto- In quel momento il mondo mi crollò addosso. Quindi era tutta colpa mia.
-Ma perché Malicia ha rapito Fine? E io che c’entro in tutto questo?- Chiese Shade.
-Malicia è una discendente dei Malefici, probabilmente ha scoperto in qualche modo che la Prescelta era una delle gemelle del Regno Solare e l’ha rapita. Non so esattamente cosa voglia, ma non credo qualcosa di buono.- Disse cercando di essere il più delicata possibile per evitare mie possibile reazioni troppo azzardate. -Tu, Shade, c’entri con questa storia molto più di quanto pensi- Proseguì. -Avrete notato che nella stele si parla anche di un altro Prescelto. Il servitore della Dea sei tu, Shade- Dopo quella affermazione anche Shade rimase un po’ confuso.
-Ma come fai ad affermare con tanta certezza che siamo proprio noi?- Sbottai. Speravo che quello fosse un altro dei miei incubi notturni… un momento, i miei incubi! Ecco dove avevo già visto Shade e Cammy.
-Guardatevi il ventre, dovreste avere rispettivamente un’impronta del Sole ed una della Luna, è tutto chiaro adesso?- Disse Cammy continuando a guardare prima me e poi Shade, non lasciandosi scappare nessuna nostra reazione. Ecco scoperto anche cosa stava a significare quel simbolo che mi ero ritrovata di mattina sul ventre.
-Ma questo significa che io e Rein abbiamo dei poteri?
-E cosa farà Malicia a mia sorella?- Proseguii continuando quella specie di interrogatorio.
-Sì, avete dei poteri che dovete imparare ad utilizzare- Rispose Cammy con un altro sospiro. -Rein, non credo che Malicia farà qualcosa a Fine. Probabilmente la utilizzerà come “merce di scambio”. Insomma, con tua sorella come prigioniera e come se ti avesse già incastrato. Quindi dobbiamo stare attenti a come muoverci.- A quel punto mi limitai ad annuire e ad accovacciarmi in un angolino a riordinare le idee. Nelle ultime ore erano successe tante, troppe cose che mi avevano sconvolto non poco.
 

* * *

 
-LASCIATEMI ANDARE!- Urlò una Fine piangente davanti a Malicia. Solo gli occhi di quella donna le mettevano paura.
-Se pensi che le tue lacrime mi commuoveranno, non mi conosci bene- Sbuffò Malicia rinchiudendola in una cella nel seminterrato del suo castello. -Un’ultima cosa, evita di piagnucolare tutto il tempo- Disse chiudendo a chiave la piccola cella. -E non preoccuparti, tra poco sarà tutto finito.- Disse ancora con uno dei suoi soliti ghigni, intimidendo maggiormente la principessa dai capelli rossi che, silenziosamente, continuava a singhiozzare mentre sentiva la risata malvagia della donna mentre se ne andava.
Dopo circa mezz’ora Fine sentì dei passi provenire dalle scale e delle voci femminili. Dopo qualche istante si mostrarono ai suoi occhi tre ragazze: Ellen, Alix ed Emily.
-Quindi sei tu!- Esclamò Ellen avvicinandosi a quella prigione. La rossa, rannicchiata in un angolino si limitò a guardarla senza proferire parola.
-Che cosa sai fare?- Domandò curiosa Alix scrutando la principessa del Regno Solare con i suoi occhi color mogano.
-I-in che senso?- Rispose Fine con un’altra domanda. Non riusciva più a capirci niente. Quella donna era venuta nel suo Regno a rapirla e rinchiuderla in un castello, all’apparenza, senza nessun motivo valido.
-Davvero non lo sai?- Le chiese Emily un po’ sorpresa. La rossa scosse la testa e le tre ragazze si guardarono stupite per poi riunirsi e parlare sottovoce.
-Magari non si sono ancora risvegliati i suoi poteri- Ipotizzò Alix portando l’indice al mento.
-Ragazze, adesso che ci penso, non dovrebbero essere due?- Domandò Emily beccandosi due sguardi interrogativi.
-Cosa intendi dire?
-Emily ha ragione- Mormorò Miku intrufolandosi nel discorso.
-Malicia voleva rapire entrambe le gemelle, soltanto che è intervenuto un ragazzo che ha salvato l’altra gemella- Continuò Altair, anch’ella scesa nel seminterrato del castello.
-Quindi c’è la possibilità che abbia catturato la persona sbagliata?- Domandò Ellen cominciando a capire e ricevendo una risposta affermativa.
-Cosa state facendo?!- Chiese dura una ragazza dai lunghi e mossi capelli castani, Cassidy. -Non avete il permesso di stare qui sotto, se Malicia vi scopre sono guai- Aggiunse costringendole a risalire e lasciando nuovamente Fine da sola.
 

* * *

 
-Adesso che abbiamo la Prescelta niente mi impedirà di fondere con lei i miei poteri- Proclamò vittoriosa Malicia ritornando nella stanza in cui era solita a dare vita ai suoi folli piani.
Un ragazzo dai capelli violacei leggermente spettinati le si avvicinò alle spalle.
-E sentiamo, come vorresti fare?- Le domandò all’improvviso provocando alla madre un sussulto.
-Nevil, mi hai spaventato.- Affermò guardandolo dura. -Non preoccuparti su come farò. Non sono certo una sprovveduta-.
-Alla fine cosa sarà di lei?
-Secondo te?
Sul volto del ragazzo si dipinse un sorriso amaro. Non sapeva neanche perché gliel’aveva chiesto: -Un corpo senza vita?
 


L’angolo di Dream
 
Ciao!
Eccomi tornata con il nuovo capitolo e sono anche puntuale questa volta.
La stele di cui parlano Rein, Shade e Cammy è quella che avevo citato nel prologo.
Non credo che ci sia altro che devo chiarire… spero che il capitolo vi sia piaciuto e che abbiate voglia di lasciarmi un commentino! :3
 
Baciotti,
Sarah
 
 
 


 
 
 
 
 
 

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