Voce

di KuromiAkira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Voce ***
Capitolo 2: *** Sorriso ***
Capitolo 3: *** Mano ***
Capitolo 4: *** Suono ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Voce ***


Titolo: Voce
Fandom: Pokémon Nero2/Bianco2
Personaggi: Tetsu-Tenma (David-Dadi)
Genere: introspettivo,
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 362
Note: TETSU, SEI UN FIGO PAZZESCO!
Ehm... fanghirlaggine a parte, l'ispirazione oggi mi ha fatto visita alle 2 del mattino e mi ha tenuta sveglia TUTTA LA NOTTE! Ci ho provato, a dormire, ma nulla... quindi mi sono arresa ed nata questa piccola fiction a capitoli sulla coppia Tetsu/Mei.
E comunque, oh, dopo tanto sono tornata a scrivere su pokémon!
As usual, io scrivo i nomi di persona in giapponese ma tutto il resto dei nomi (città e pokémon) sono in italiano.
Siccome non ho la più pallida idea di che titolo dare ho scelto di tenere il titolo del primo capitolo, dato che inizialmente doveva essere una one-shot XD


Capitolo 1 - Voce



A Tetsu piaceva lavorare.
Certo era difficile e faticoso, tra interviste, canzoni, servizi... non aveva molto tempo libero a disposizione, però si era sempre divertito molto.
A lui piaceva talmente tanto il suo lavoro che, quando gli domandavano come facesse a essere sempre tanto allegro si chiedeva come facevano gli altri a non capire.
Eppure, negli ultimi giorni, l'entusiasmo era scemato.
Era irrequieto, ansioso e sembrava spesso seccato, quando lo chiamavano sul set.
Tutti l'avevano notato e si era già sparsa la voce che l'idol più famoso della televisione non avesse più la passione di un tempo.
Lui continuava a rassicurare il contrario e non mentiva.
Sapeva bene a cos'era dovuto il suo comportamento: ormai pensava sempre a lei e non vedeva l'ora di essere un pausa per chiamarla.
Appena finì l'ennesima registrazione prese le proprie cose e, il vecchio interpoké in mano, corse verso il camerino.
- Ehi, non ricordavo fossi così ossessionato dal tuo interpoké - lo aveva preso in giro il manager.
Non era così, infatti. Certo, in quell' interpoké c'erano numeri importanti che non poteva recuperare altrove, per questo era così importante riaverlo indietro. Ma, per il resto, avrebbe anche potuto continuare a usare quello senza video.
Non era certo per quello che continuava a chiamare quella ragazza.
La verità era che voleva sentire la sua voce. Ne era rimasto colpito sin dalla prima chiamata e da allora ce l'aveva sempre in testa.
Era una voce così dolce e profonda che lo metteva quasi in imbarazzo. Si chiedeva come fosse, questa allenatrice di nome Mei.
Si domandava quando avrebbe potuto incontrarla e come sarebbe stato quel momento.
Se spesso era così seccato di lavorare era perché gli impegni gli impedivano di conoscerla dal vivo. Persino lui si era stupito di essere arrivato a tanto ma, quando portò l'interpoké all'orecchio e sentì nuovamente quell'allegro 'pronto' dall'altro lato dell'apparecchio, maledì ancora una volta il proprio impiego, i colleghi e il manager e si disse che sì, era proprio possibile per lui arrivare a odiare ciò che lo aveva sempre divertito perché gli bastava sentire la risata di quella ragazza per avere il batticuore.
Perché lui, di quella voce, si era innamorato.

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Capitolo 2
*** Sorriso ***


Titolo: Voce
Titolo del capitolo: Sorriso
Fandom: Pokémon Nero2/Bianco2
Personaggi: Tetsu-Tenma (David-Dadi)
Genere: introspettivo, sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 260
Note: Secondo capitolo. E nulla, non so che altro aggiungere. XD


Capitolo 2 - Sorriso



Aveva paura.
Si sentiva un idiota ma, doveva ammetterlo, dopo aver atteso impazientemente per così tanto tempo, ora temeva di incontrare Mei.
Aveva provato a immaginarsela innumerevoli volte e se la figurava sempre bella e matura. Che se la immaginasse bionda o mora, alta o bassa... sapeva ormai di amarla e forse quell'incontro avrebbe potuto mettere fine a tutto.
Non solo alle sue fantasie, in fondo era felice di poter vederla veramente ma, dato che era quasi convinto fosse una ragazza adulta e che lui aveva giusto l'età per cominciare a viaggiare con i pokémon, probabilmente Mei non avrebbe più avuto interesse a tenersi in contatto con lui, dopo avergli restituito l'interpoké.
Senza contare che lui le aveva mentito. Non le aveva rivelato il vero nome, non voleva che la proprietaria di quella voce così bella lo considerasse solo in quando personaggio televisivo.
Guardò l'orologio: ormai era quasi ora.
Iniziò a guardarsi attorno. A Sciroccopoli c'era sempre moltissima gente e lei poteva essere chiunque.
Vide di sfuggita una ragazzina camminare verso di lui ma non ci fece caso e si volò dall'altra parte. Poi tornò a guardarla.
Il suo interpoké!
- Tenma? -
Davanti a lui, la ragazzina. La voce era inconfondibile.
Non riuscì a risponderle subito e la fissò: aveva all'incirca la sua età, lo fissava con occhi grandi e allegri e i lunghissimi capelli castani si ondeggiavano appena col vento.
- Mei? - chiese.
Lei annuì e lui provò una strana felicità nel constatare che il suo sorriso gli faceva battere il cuore esattamente come la sua risata.

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Capitolo 3
*** Mano ***


Titolo: Voce
Titolo del capitolo: Mano
Fandom: Pokémon Nero2/Bianco2
Personaggi: Tetsu-Tenma (David-Dadi), Mei
Genere: introspettivo, sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 549
Note: Mi è venuto il dubbio di aver scambiato i nomi... ma se continuo a non aggiornare qualcuno mi ucciderà XD Mi spiace far attendere chi legge le mie fiction, però che cavolo, io i nomi nelle fiction pokémon li devo sempre sbagliare? XD


Capitolo 3 - Mano



Non riuscì a tenere lo sguardo sulla scuola per allenatori di Alisopoli e iniziò a guardarsi attorno.
Non poteva visitare la città, non in quel momento, ma era comunque felice di poter presentare quel servizio perché in questo modo aveva potuto vedere la città dov'era nata Mei.
Ormai era parecchio tempo che si sentivano al telefono. Si era azzardato a proporle di chiamarlo e, a dispetto delle sue aspettative, lei lo faceva abbastanza spesso. Ciò gli faceva piacere perché significava che voleva chiacchierare con lui.
Purtroppo l'unica volta che si erano visti fu il giorno in cui gli restituì l'interpoké.
Gli venne voglia di sentirla, quando sentì chiamare il nome di Tenma. D'istinto si voltò ma si rese subito conto dell'errore.
Aveva pettinatura e vestiti di scena. Dietro c'era il set e davanti a lui... Mei!
Come se non bastasse, il manager lo chiamò proprio in quel momento, con un tempismo che non aveva mai mostrato di avere.
In tutto quel tempo, varie volte aveva ponderato di dire a Mei chi lui fosse veramente ma poi esitava: inizialmente era perché non voleva che lei pensasse a lui solo come Tetsu l'idol di Unima, poi temendo che si offendesse per tutte quelle bugie.
E ora ce l'aveva davanti. E aveva scoperto tutto.
- E-ecco... - balbettò, nel tentativo di scusarsi.
Ma la ragazza sorrise.
- Scusa. Dovevo immaginare stessi lavorando - mormorò.
Tetsu la fissò, stupito. Poi comprese.
- Tu lo sapevi? -
Mei annuì. - Ti seguò sempre alla tv - rispose, con un sorriso entusiasta. - Avavo già riconosciuto la voce la prima volta che chiamasti l'interpoké che avevo trovato, ma ne ho avuto la certezza solo quando ci siamo incontrati a Sciroccopoli - spiegò.
- Perché non me l'hai detto? - chiese lui, rendendosi però conto di non averne il diritto: era stato lui per primo a mentirle.
L'allenatrice fece un'espressione colpevole e il cuore di Tetsu perse un battito.
- Ho pensato avessi i tuoi motivi per tenere nascosta la tua identità... mi dispiace -
Tetsu pregò seriamente che qualcuno lo sotterrasse.
Mei sapeva già tutto e aveva semplicemente rispettato il suo volere e ora l'aveva ferita. Doveva rimediare!
- Non serve che ti scusi! - esclamò, agitato. - Avrei dovuto dirtelo! Avrei dovuto avere più fiducia in te. -
Benché Mei non potesse capire il reale significato dell'ultima frase, si tranquillizzò.
- Allora posso chiamarti col tuo vero nome, da ora in poi? - domandò.
- Ma certo! -
Lei sospirò sollevata, poi alzò la mano in segno di saluto. - Ti lascio lavorare. Ci sentiamo. -
Fece per andarsene ma Tetsu la fermò afferrandole la mano. Fu un azione istintiva e l'idol si rese conto di ciò che aveva fatto solo quando sentì il calore della arto della ragazza sulla sua. La strinse appena.
- Mei, scusami... hai fretta? Insomma, devi andare già via? - mormorò, un po' insicuro. Ma lei scosse la testa.
- No, rimarrò qui fino a domani. -
- Allora, se non ti dispiace, potresti aspettarmi? Quando avrò finito il servizio vorrei parlarti. -
Aveva sperato tante volte di poterle parlare nuovamente di persona, e c'erano tante cose che ci teneva a dirle guardandola in faccia.
- Va bene-, rispose Mei, sorridendogli di nuovo, - attenderò qui. -

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Capitolo 4
*** Suono ***


Titolo: Voce
Titolo del capitolo: Suono
Fandom: Pokémon Nero2/Bianco2
Personaggi: Tetsu-Tenma (David-Dadi), Mei
Genere: introspettivo, sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Conteggio Parole: 563
Note: Ultimo capitolo. In realtà sento che manca qualcosa, ma non mi è venuta in mente un'idea decente per un quinto capitolo. Spero di rifarmi con altre fiction, comunque.
Ringrazio chi ha letto la storia, chi ha commentato e chi l'ha messa tra le preferite/seguite/ricordate.


Capitolo 4 - Suono



Gli ci volle qualche minuto prima di essere in grado di andare in onda con il giusto stato d'animo.
Sapere che Mei lo stava aspettando fuori dall'edificio lo emozionava talmente tanto da aver voglia di fuggire dal set.
Comunque era un professionista quindi fece il suo dovere alla perfezione poi, spente le telecamere, ignorò il manager che lo chiamava e corse fuori dalla scuola allenatori.
Ma quella giornata si prospettava troppo bella per essere davvero perfetta.
Mei lo stava sì aspettando poco lontano da dove si erano salutati poco prima ma non era sola: chiacchierava allegramente con un ragazzo dai capelli blu e sembravano molto in sintonia.
Per la prima volta da quando aveva sentito la sua voce, Tetsu provò gelosia.
Nonostante non la incontrasse mai, e benché fin da subito si fosse sentito attratto da lei, mai aveva provato quel genere di fastidio.
Inizialmente pensava di non avere speranze a priori, convinto di essere molto più piccolo di lei. Poi aveva pensato che lei fosse troppo giovane per queste cose.
Ma, se lui si era innamorato di Mei, perché Mei non poteva essere a sua volta innamorata di qualcuno?
Questa consapevolezza lo colpì come un Gigalith che usa 'Cadutamassi' sulla sua testa!
Mei notò Tetsu e salutò il ragazzo con cui stava parlando. L'idol si tranquillizzò solo di poco.
- Ciao! Hai finito di lavorare? - chiese lei, arrivando velocemente vicino a lui.
- S-sì... mi dispiace se hai interrotto la chiacchierata con... ehm... -
- Ah, si chima Hue. È un allenatore e siamo amici di infanzia - spiegò Mei.
- Un amico di infanzia, capisco -
Con rinnovato entusiasmo, Tetsu si schiarì la voce.
C'erano tante cose che voleva fare: ad esempio visitare la città o semplicemente sedersi da qualche parte e parlare... ma non fece in tempo a proporre nulla che il suo manager apparve dietro di loro.
- Tetsu! Hai già trovato un allenatore da intervistare? Non perdi tempo tu, eh - esclamò.
Il ragazzino non riuscì a spiegargli l'equivoco che lui aveva già chiamato produttore e telecamere.
Fu così costretto a fare a Mei le solite domande di routine, anche se ascoltava con piacere e curiosità le risposte della ragazza.
Mei era spontanea davanti alla telecamera, rispondeva in modo conciso e aveva mille aneddoti interessanti da raccontare.
Scoprì solo in quel momento che Mei aveva sfidato la Lega, che aveva incontrato i leggendari Zekrom, Reshiram e Kyurem, che aveva recitato in qualche film del Pokéwood, benché non fosse ancora famosa quanto attori come Silvestro o Sabrina.
Il produttore fu molto soddisfatto del risultato e si congratulò con entrambi.
Tetsu sperò di poter essere libero ma si rese conto che la fortuna non era dalla sua parte: era in ritardo per un'altro servizio e dovevano immediatamente lasciare Alisopoli!
Lui sospirò sconsolato e si scusò con Mei, ma lei scosse la testa.
- Ti chiamo presto - promise prima di salutarlo e incamminarsi verso casa.
Il ragazzo la osservò saltellare allegramente, con fare vagamente infantile, in contrasto con la voce matura che aveva.
Eppure a lui piaceva sempre di più.
"Ti amo veramente tanto" pensò.
Vide Mei bloccarsi e voltarsi verso di lui, con espressione confusa. Dopodiché gli regalò il più bel sorriso che avesse mai visto sul volto di qualcuno.
Tetsu ne era sicuro: dalla sua bocca non era uscito alcun suono ma Mei l'aveva sentito lo stesso.

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