When love is wrong

di San il Marvash
(/viewuser.php?uid=125197)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Salve!
E’ la prima fanfic che pubblico sui SuJu e anche la seconda (la prima è una long e non l’ho ancora finita) che scrivo su di loro. Inoltre, è anche la prima fanfic che sperimento con un paring vero e proprio.
Per questo, siate clementi xD
Per ora ho intenzione di lasciare la fanfic così e di non continuarla.
Se l’ispirazione arriverà, sarò ben felice di postare un continuo :)
Spero che possa piacervi questo mio esperimento (lo ammetto, volevo provare un paring strano xD)

 

When love is wrong

 
KyuHyun POV
 
“Io e Han … Stiamo insieme” annunciò HeeChul sorridente, mentre l’altro, dietro di lui, scrutava i nostri volti, come a voler trovare qualche segnale di disapprovazione.
Dopo un attimo di smarrimento, necessario a metabolizzare la notizia, tutti sorridevano e si congratulavano con loro.
Solo io mi sentivo estraniato da quell’atmosfera di festa.

Cercavo di trattenermi, di non mettermi a urlare che, stramaledetto Dio, anche io ero innamorato di HeeChul!

Il mio cuore aveva smesso di battere, i miei occhi erano vuoti e gonfi, per un pianto che non avrei mai potuto versare, le mani mi tremavano e sentivo che, se non me ne fossi andato da quella stanza, avrei potuto seriamente uccidere qualcuno. Ma, nonostante non desiderassi altro che scappare, correre via da quell’uomo perfetto che era diventato la mia rovina, non riuscivo a muovermi. Ero incapace perfino di staccare gli occhi di dosso a quei due che, mano nella mano e sorridenti, sembravano completarsi a vicenda.
E questo faceva ancora più male, perché io ero consapevole dei sentimenti di HeeChul per Hangeng, sapevo che le attenzioni che dedicava a lui non erano nemmeno lontanamente paragonabili a quelle che ricevevamo noi altri membri.
E sapevo anche quanto Hangeng li ricambiasse, quanto lo amasse con tutto se stesso.

Lo sapevo, lo avevo sempre saputo.
Ma sentirlo pronunciare dalle sue labbra, dannatamente perfette, era stato un colpo troppo duro, per il mio cuore già straziato.

Ogni volta che, durante i fan service, abbracciava, toccava o baciava qualcuno … Era come ricevere una pugnalata, come se qualcuno cercasse di stritolarmi.
E, ogni volta, non potevo far nulla. Ero impotente, bloccato dalle stesse fan che ci avevano portati su quel palco.

Cosa sarebbe successo se avessi mostrato le mie emozioni?
Se mi fossi lasciato andare all’istinto, sarei riuscito a controllarmi?
No, non ce l’avrei mai fatta. Lo sapevo bene.

Per questo mi impegnavo così tanto a reprimere i miei sentimenti, limitandomi a guardare da lontano colui che avrei voluto stringere tra le braccia, che avrei voluto comprendesse l’amore che provavo nei suoi confronti.
Ma HeeChul non sapeva nulla, non sospettava neanche lontanamente di essere l’oggetto del desiderio dell’Evil Maknae, la persona per la quale il freddo e distaccato KyuHyun sarebbe stato disposto a fare qualsiasi cosa.

Con gli occhi ancora fissi sui miei compagni di avventura, la consapevolezza di aver perso tutto si faceva lentamente strada nella mia mente annebbiata.
Mi veniva da ridere, pensando a quanto fossi stato stupido.
Davvero credevo di avere speranze? Di poter conquistare quel sorriso schivo e distaccato?
Sentivo di stare per impazzire, quando la prima, solitaria, lacrima mi rigò il volto, silenziosa.
La asciugai in tutta fretta, quando sentii qualcuno afferrarmi il polso.
“KyuHyun, ho bisogno di una mano. Vieni con me”
“SungMin-hyung …” tentai di ribattere, ma venni trascinato via dal mio amico che, ignaro del mio stato d’animo, mi guidò fino alla sua stanza.

“Perché mi hai trascinato qui?” chiesi, evitando il suo sguardo. Non volevo che, anche lui, vedesse il mio dolore.
Sentii un rumore, e realizzai che la porta era stata chiusa a chiave.
“Perché lo hai fatto?” domandai guardandolo, sperando che lo stupore attenuasse, almeno un po’, i segni di quelle lacrime non ancora versate.
“Urla, piangi, sfogati. Puoi picchiarmi, rompere qualsiasi cosa” mi rispose, fissando i suoi occhi nei miei.
Ma cosa sta dicendo?
“Perché dovrei fare delle cose del genere?”
Lo guardai avvicinarsi lentamente, prendere la mia mano e poggiarla sulla sua guancia.
“Immagina che io sia Hangeng. Prendimi a schiaffi, riempimi di pugni, di calci. Io non mi opporrò. Urla, piangi, fa’ qualsiasi cosa! Ma non tenerti tutto dentro, Kyu … Fa troppo male vederti così”
Come l’ha capito?
“Come fai … a saperlo?” dovevo avere un’espressione davvero shockata, perché rise. Una risata stranamente spenta, malinconica. Non era da lui.
“Non siamo tutti cechi, KyuHyun”

 

SungMin POV

“Non siamo tutti cechi, KyuHyun” gli dissi.
Non sono ceco come te, Kyu.

Vederlo trattenere le lacrime, reprimere la rabbia, il dolore … Era troppo.
Lo avevo trascinato nella mia stanza e avevo chiuso la porta a chiave.
Non volevo che andasse via, che scappasse dal suo dolore per poi soffrire in silenzio e in solitudine.
E non volevo nemmeno che gli altri intervenissero, per fermare il suo sfogo.

Ora era lì, che mi fissava indeciso.
Sapevo che stava pensando alla mia proposta.
“Per favore … Condividi con me il tuo dolore” gli mormorai, con una voce che stentavo a credere mi appartenesse.

Fu allora che la vidi, quella scintilla di rabbia che gli attraversò lo sguardo, prima di alzare la mano che io stesso avevo poggiato sul mio viso.
Mi schiaffeggiò con forza.
Esitò nuovamente ma io ero sicuro che avrebbe continuato. Doveva smaltire la rabbia, buttare fuori tutto il dolore, la frustrazione che aveva represso.
“Sei stato tu a chiedermelo” mi disse, con voce roca.
Afferrò i libri che erano poggiati sulla scrivania e li scaraventò contro la parete di fronte.
Io ero immobile con lo sguardo fisso su di lui, non facevo nulla per fermarlo.
Si voltò verso di me, poi si guardò intorno.
Prese l’abatjour sul comodino di fianco al letto e mi si avvicinò velocemente.

Non posso negare che, per un attimo, ebbi paura.
Paura del ragazzo che mi stava di fronte.
Paura del ragazzo che avevo realizzato di amare.

Mi afferrò per il colletto della maglia, bloccandomi tra il legno della porta e il suo corpo.
Lo vidi alzare il braccio, vidi l’abatjour avvicinarsi pericolosamente al mio viso.
Chiusi gli occhi, aspettando il colpo.
Sentii un rumore, ma nessun dolore.
Quando riaprii gli occhi, il mio cuore perse un battito.
Lui era in ginocchio davanti a me, con le lacrime agli occhi, l’abatjour abbandonata a terra.
“M-Min … Mi … Mi dispiace” mormorò, con voce tremante, evitando il mio sguardo.
Lo abbracciai, cercando di trasmettergli tutto quello che provavo per lui, un amore così grande da non poter essere espresso a parole.
“Sono uno stupido …” sussurrava tra le mie braccia, scosso da singhiozzi che sembravano lacerarmi l’anima.
Non sei stupido, sei solo … innamorato.
Lo strinsi più forte, e piansi silenziosamente.
Lacrime di rassegnazione mi rigarono il viso.
Sapevo che il suo cuore apparteneva a HeeChul, per quanto doloroso potesse essere quell’amore non corrisposto.
Siamo più simili di quanto credi …
Continuai a cullarlo, fino a quando non si addormentò.

Due cuori straziati da un sentimento troppo crudele, stretti in un abbraccio di disperazione.


***

Ecco una foto della KyuChul :) Visti così, sono carini xD


Ed ecco una foto della HanChul :3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo II ***


When love is wrong
Capitolo II

 

KyuHyun POV

Mi risvegliai il giorno dopo, in una stanza che non era la mia.

Sentivo la testa pulsare dolorosamente e il mio corpo era ancora intorpidito dal sonno.
Cosa ci faccio qui?
Mi rigirai nel letto e solo allora mi resi conto che c’era qualcuno al mio fianco.
SungMin-Hyung…
Stava dormendo, potevo sentire il suo respiro regolare.

Gli accarezzai la guancia, lo facevo spesso, quando ci capitava di dormire insieme.
Sembra così indifeso, mentre dorme …
Lo sentii mormorare qualcosa nel sonno, ma non riuscii ad afferrarne il senso.
Non avresti dovuto chiedermi di sfogarmi, non avrei dovuto ascoltarti!
SungMin mi aveva offerto una valvola di sfogo, voleva aiutarmi. E io, in cambio, mi ero accanito su di lui.

Eravamo due stupidi!
Stupido io che ti ho ascoltato, stupido tu perché me lo hai permesso
Lo hyung era cintura nera di arti marziali, ero certo sapesse difendersi da un ragazzo inesperto e impulsivo come lo ero io, in quel momento.

I miei pensieri tornarono, inevitabilmente, a concentrarsi su di lui.
Perché fa così male? Perché mi sono innamorato di te?
Me lo ero chiesto molte volte, il perché.

Perché proprio HeeChul? Cosa aveva di speciale, di diverso?
Perché amo tutto di te…
Il modo in cui sorrideva durante i servizi fotografici, freddo e quasi statuario.
La sua risata, così rara ma allo stesso tempo così contagiosa.
La sua imprevedibilità, il suo narcisismo …
I suoi difetti, la sua mente contorta, il suo sadismo.
Ogni cosa, qualsiasi cosa riguardasse Kim HeeChul.
Ecco cosa amavo di lui, ecco perché ne ero così innamorato.

Sospirai, massaggiandomi la testa e decidendo di svegliare il mio amico.
“Hyung, svegliati! Abbiamo un’intervista oggi” gli ricordai.
Lo vidi aprire gli occhi e sbadigliare sonoramente.
Mi fece sorridere, con la sua innocenza e dolcezza.
“Che ore sono?” biascicò, ancora mezzo addormentato.
“Le nove e un quarto” risposi, guardando divertito la sua reazione.
“Cosa? M-Ma è tardissimo!!” urlò, saltando giù dal letto e cominciando a correre per la stanza.

Presi la chiave poggiata sul comodino e aprii la porta.
Dovevo tornare nella mia stanza e prendere dei vestiti.

“Buongiorno, KyuHyun!” mi sorrise Hangeng, passandomi di fianco.
Non lo guardai neanche, chiudendomi alle spalle la porta della mia stanza.

Mi buttai sotto la doccia, cercando di dimenticare.
KyuHyun, hai un’intervista! Non puoi ridurti così per un ragazzo …

Dopo 10 minuti, uscii dal bagno per trovarmi di fronte un LeeTeuk furioso che mi urlava di fare presto.
“Dammi un minuto, Hyung. Arrivo subito”
Annuì e uscì dalla stanza.

Sospirai afflitto, pensando a quanto le mie giornate sarebbero diventate lunghe, d’ora in poi.
 


SungMin POV

Credo di non aver mai partecipato ad un’intervista così distrattamente.
Ero entrato a far parte dei Super Junior M da poco, nonostante le mie limitate conoscenze del cinese.
Quindi non mi facevano molte domande, per fortuna.

“Ehi SungMin, tutto bene?” sentii sussurrare Zhou Mi al mio fianco, mentre mi dava una leggera gomitata.
“Sì … Non preoccuparti” risposi.
Sarebbe inutile, Mimi

Trascorsi l’intervista con lo sguardo perennemente puntato su KyuHyun, incapace di pensare ad altro.
Sapevo che non si era rassegnato, non era da lui.
Cosa provi davvero?

Ringraziai il cielo, quando le telecamere si spensero.
“SungMin, andiamo a cambiarci” mi disse RyeoWook. Credevo di poterlo considerare il mio migliore amico, ormai.
Lo seguii, mentre la mia mente continuava a vagare, in pensieri confusi e contorti.


***
 

Lo so, avevo detto che non avrei continuato questa fanfic finché l'ispirazione non sarebbe arrivata.
Beh, non ho ancora la storia completamente chiara nella mia mente, ma qualche idea ce l'ho, quindi ho deciso di continuarla, almeno per il momento ^^

Spero che apprezzerete la piega che la situazione prenderà e che recensirete, per farmi sapere la vostra opinione.

KyuHyun: Fa schifo! E poi, quale mente malata penserebbe che sono innamorato di HeeChul?
Autrice: Già, tu hai occhi solo per Minnie!
KH: *Sguardo minaccioso* Come devo dirvelo a voi ELF, che mi piacciono le donne??
Autrice: Ma noi lo sappiamo. Ma facciamo finta di niente *occhilino*

Ecco il nostro amato SungMin mentre dorme <3


Wookie e Minnie <3 (questa cosa non finirà bene... xD)


E infine ecco qui Min e Mimi...
Kyu, dove sei in questi momenti? xD


Bene, alla prossima ^__^ (Sperando che non finisca prima in un manicomio <3)

San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo III ***


When love is wrong
Capitolo III
 


KyuHyun POV

Fui il primo a tornare al dormitorio.
Prima di dirigermi nella mia stanza, andai in cucina e presi una delle bottiglie di vino che RyeoWook non faceva mai mancare. Lui sosteneva gli servisse per cucinare, ma tutti sapevamo che non era così.
Nessuno, su questo pianeta, sembrava reggere l’alcool meglio di Kim RyeoWook!

Sospirai, prendendo un bicchiere e versando il liquido rosso. Lo bevvi tutto d’un fiato, come se in quel modo potessi affogare i miei pensieri, le mie preoccupazioni.
Per un attimo ricordai che non reggevo l’alcool, che perdevo lucidità molto facilmente, ma scacciai immediatamente quella consapevolezza.
Desidero solo smettere di soffrire, almeno per un po’…

E così continuai a bere, un bicchiere dopo l’altro, mentre cominciavo a perdere il controllo dei miei gesti e la consapevolezza delle mie azioni e dei miei pensieri.

 
SungMin POV

“Buonanotte, Ryeo-shi. A domani!” salutai il mio amico, prima di attraversare il corridoio che portava alle varie stanze.
Non riuscivo a smettere di pensare a KyuHyun. Non che fosse una novità, ma durante l’intervista non ero riuscito a distogliere nemmeno per un attimo lo sguardo da lui.

Lo sentivo, percepivo il suo dolore. Anche quando si sforzava di nasconderlo, di pensare ad altro.
E durante le riprese, lo avevo sentito più forte. Come se un campanello di allarme stesse tentando di avvisarmi.
Smettila! Stai diventando paranoico!
Ero così immerso nei miei pensieri, che non mi accorsi che c’era qualcun altro nel corridoio, fino a quando non ci andai praticamente a sbattere contro.

“Ehi, Min. Stai attento!”
Alzai lo sguardo e incontrai il sorriso di Hangeng.
“Oh, hyung. Scusami, non ti avevo visto …” mi giustificai, spostandomi per lasciarlo passare.
“SungMin, tutto bene?”
Sentivo il suo sguardo indagatore su di me.
E’ difficile nasconderti qualcosa. Capisco perché HeeChul ha scelto te.
“Certo, hyung …” cercai di tranquillizzarlo, ma lui mi prese per mano e mi condusse nella stanza che, da poco, divideva con HeeChul.
“E’ da un po’ che io e te non parliamo un po’, non trovi?” disse, poi aprì la porta.
Fu un errore.

Vidi i suoi occhi allargarsi per lo stupore, la sua mano che mi stringeva il braccio.
Gliela allontanai lentamente, senza distogliere lo sguardo dalla scena che era di fronte a noi.
Proprio di fianco al letto, sul pavimento, HeeChul era steso a terra e KyuHyun era cavalcioni su di lui. Le loro labbra erano unite e il più piccolo bloccava i polsi del maggiore con le proprie braccia.

Sentii il mio cuore rompersi in mille pezzi, per l’ennesima volta.
Quando smetterò di essere così masochista?
Entrai nella stanza, afferrai per le spalle KyuHyun e lo staccai quasi a forza da HeeChul che, per conto suo, era rimasto immobile.

Costrinsi l’Evil Maknae a guardarmi e, solo allora, mi resi conto di quanto fosse ubriaco. Perse l’equilibrio e, per sostenerlo, rischiai di cadere a mia volta.
Hangeng …
Mi voltai verso l’uscio della porta, ma dello hyung non c’era più traccia.
Deve aver frainteso!
Chiesi a HeeChul di portare KyuHyun nella mia stanza. Se fosse tornato nella sua, che divideva con LeeTeuk, il leader si sarebbe arrabbiato e preoccupato inutilmente. Ormai il danno era fatto.

Dopo un attimo di esitazione, acconsentì quando si accorse che il più piccolo si era addormentato.
Non voglio che altre persone soffrano.
Lo lasciai lì e mi diressi da colui che, lo sentivo, più di tutti aveva bisogno di spiegazioni.


***
 

Mi scuso per la brevità del capitolo, ma è stato più complicato di quanto avevo previsto... Infatti l'ho dovuto riscrivere più volte, perché non mi convinceva >_<
Spero che vi sia piaciuto comunque :)
Pubblicherò l'altro appena possibile ^_^

 

Hangeng, nel video che mi ha fatta innamorare di lui... <3


La solita immagine della HanChul <3


E poi, anche se non c'entra nulla, non potevo non condividere quet'immagine di Teukie! AHAHAHAHA


 

Al prossimo capitolo! ^_^
San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


When love is wrong
Capitolo IV
 

HeeChul POV

Guardai SungMin che mi diceva di portare KyuHyun a letto e l’unica cosa che riuscii a pensare fu che mi sentivo un idiota.
Perché cazzo mi ha baciato?
Per quanto mi scervellassi, per quanto tentassi di riflettere lucidamente, non mi capacitavo della motivazione che aveva spinto il maknae ad agire in quel modo.
Magari ha creduto che fossi qualcun altro …


No, non poteva essere. Quando era entrato mi si era precipitato addosso e, quando eravamo finiti a terra, mi aveva guardato e aveva sussurrato il mio nome, prima di baciarmi.
Puzzava di alcool ed era completamente ubriaco.
Diamine Kyu! Lo sai che non reggi gli alcoolici. Perché hai bevuto così tanto?!

“Si è addormentato” constatai, guardando SungMin. Nel suo sguardo c’era qualcosa che non mi quadrava, era … triste.
Qui sta succedendo qualcosa di strano …
“Già” sospirò l’altro, chiedendomi di avvicinarmi e aiutandomi a prendere in spalla il più piccolo.
“D’accordo, ci penso io” lo rassicurai, quando ero già nel corridoio.

La mia mente vagava, in pensieri contorti e incoerenti. Non capivo cosa stesse succedendo e non c’era cosa che mi irritasse maggiormente.
Doveva esserci una ragione per il quale KyuHyun si era ridotto così. Che non reggeva l’alcool lo sapeva anche lui, non si sarebbe mai ubriacato, da solo poi!
A meno che una ragione ci sia …

Scossi la testa, cercando di liberarla dalle macchinazioni che il mio cervello si stava sforzando di elaborare.
Smettila di scervellarti su cose che non ti riguardano!
Per quanto potessi sembrare freddo, distaccato dal gruppo … Io volevo davvero bene agli altri ragazzi.
Anche a KyuHyun, per quanto litigassimo ogni mezz’ora.
E poi, lui litiga con tutti, no?

Lo portai nella stanza di SungMin e lo distesi sul suo letto. Ero sicuro che il più grande si sarebbe preso cura di lui, quindi uscii subito dopo.
Guardai un ultima volta le sue labbra.
Perché non sono riuscito a respingerlo?
Non me lo aspettavo, mi aveva colto alla sprovvista. O almeno, così mi ostinavo a pensare.

Chiusi la porta alle mie spalle e decisi di andare a cercare Hangeng.
Ho già perso fin troppo tempo.



 
SungMin POV

Lo trovai seduto sui gradini dell’ingresso del dormitorio, con lo sguardo fisso sugli alberi che decoravano il nostro piccolo giardino.
Mi sedetti al suo fianco, senza parlare.

Contemplai a mia volta il verde che ci circondava, osservando le gocce di pioggia che scivolavano sull’erba bagnata e si andavano a tuffare in tante piccole pozzanghere.
Amavo la pioggia, mi faceva sentire più sereno. Come se qualcuno, lassù, sentisse il mio dolore e, in qualche modo, cercasse di lavarlo via.
Restammo lì, immobili. Nessuno dei due voleva interrompere quel silenzio quasi magico, rischiando di rompere quell’atmosfera così triste ma, allo stesso tempo, così rassicurante.

“L’amore è un sentimento difficile, Hangeng. Tutto sembra andare bene, tutto è come deve essere. Poi arriva lui e ti stravolge il mondo. All’improvviso sei triste, euforico, depresso, la persona più felice del pianeta. Tutto dipende da lui, da un suo sguardo, da un suo gesto. Non lo trovi frustrante?”
“Credo di averlo sempre saputo, dentro di me. Che lui non sarebbe rimasto al mio fianco.”
Sta parlando di HeeChul?
Mi veniva da ridere. Credeva davvero che i suoi sentimenti non fossero ricambiati?
Han, non sai quanto sei fortunato …
Sospirai, prima di continuare il mio discorso.

“Per questo, sarebbe da stupidi cercare di complicarlo. Non trovi?”
Mi guardò, finalmente. Ma io non incrociai i suoi occhi. Il mio sguardo era ancora assorto dalle gocce di pioggia che, a poco a poco, diventavano sempre meno fitte.
“KyuHyun sta soffrendo molto, Hangeng, da molto più tempo di quanto possiate immaginare. Sa nascondere molto bene i suoi sentimenti … Ma l’amore è difficile da controllare, dopo così tanto tempo.”
Anche io sto per spezzarmi …
“Ma HeeChul …”
“Sai perché KyuHyun lo ha baciato? Perché ha represso il suo desiderio per troppo tempo, ha negato anche a se stesso di vivere quest’amore. Perché lui lo sa che per HeeChul esisti solo tu, Hangeng.”
E per lui esiste solo HeeChul …

Faceva male ammetterlo ad alta voce. Ma non potevo permettere che due persone che si amavano soffrissero inutilmente.
Non voglio che altre persone soffrano …

“SungMin, tu lo ami, non è così?”
Anche lui lo ha capito, KyuHyun. Perché tu non ci riesci?
Abbozzai un mezzo sorriso, il bagliore di una risata di autocommiserazione.
“E’ davvero così evidente?”
Non mi rispose, ma quel silenzio valse più di mille parole.

“Hangeng, ho sempre pensato che tu fossi il più sveglio tra di noi”
“Perché pensi una cosa del genere?”
“Insomma, guardaci. Io indosso camice da notte, LeeTeuk non fa altro che fotografarsi la schiena da quando ha cominciato ad andare in palestra, Yesung gestisce un allevamento abusivo di tartarughe nella sua stanza … Ti sembriamo persone sveglie?”
Non voglio che anche tu sia triste, hyung, non senza motivo.

Mi guardò per qualche istante, prima di scoppiare a ridere e scompigliarmi i capelli.
“Non credevo fossi così saggio, SungMin” mi disse, guardandomi apprensivo.
Se lo fossi davvero, non sarei qui ora …
“Va’ a parlargli, Hangeng. E te che ama, e sarà così per sempre.”
Mi abbracciò, prima di tornare dentro.

Io rimasi ancora un po’ lì, guardando l’acqua scivolare sui gradini di mattoni.
Se solo potessi scivolare via anch’io. Lontano da te, KyuHyun …
Mi alzai e tornai nella mia stanza.

Avevo una disperata voglia di restare da solo.

 

***

Ed eccoci giunti al capitolo 4. Bene, non so proprio che dire, se non grazie a chi ha recensito e ha inserito tra le seguite o le preferite :D
Spero tanto che la storia continui a piacervi ^_^


Hangeng e SungMin <3



Una foto della KyuChul :D


Forse così sarebbe andata meglio, no? xD



Bene, adesso vado :) Al prossimo capitolo, spero ^_^
San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo V ***



When love is wrong
Capitolo V
 

HeeChul POV


Poggiai la mano sulla superficie liscia del tavolo, avvolto dal buoi in cui versava la stanza.
Dove ti sei cacciato, Han?
Lo avevo cercato ovunque.

Sospirai rassegnato. Me ne sarei tornato in camera e lo avrei aspettato lì.

Due braccia mi strinsero le spalle e quella voce che amavo alla follia risuonò sul mio collo.
 

Hangeng POV

“Stavi cercando qualcuno?”
Sussurrai quelle parole, avvicinando il mio viso alla sua gola. Lo sentii fremere tra le mie braccia e poi rilassarsi.
“Credo di averlo trovato”
Rispose, prima di voltarsi verso di me e congiungere le nostre labbra.

Ricambiai e, quando ci staccammo, lo afferrai per i fianchi e lo allontanai un po’ da me, per poterlo guardare negli occhi.
Di’ che mi ami, voglio sentire la tua voce …

Mi guardò con più intensità negli occhi e prese a carezzare la pelle del busto, intrufolandosi sotto il tessuto della maglia che indossavo.
Per favore, non lasciarmi mai
“HeeChul” sospirai, avvicinandomi nuovamente a lui. “Promettimelo”

Mi guardò smarrito, senza riuscire a capire di cosa stessi parlando.
“Promettimi che non te ne andrai. Io …”gli rubai un altro bacio, prima di continuare. “Non riuscirei a vivere, senza di te”
Vidi lo stupore nei suoi occhi, li vidi accendersi di quella che mi parve gioia.

Mi sorrise e quello bastò a scombussolarmi. Quando mi sussurrò che mi amava, che ero io colui con cui avrebbe voluto trascorrere la sua vita, pensai davvero che sarei potuto morire. Cosa volevo di più?
Per un attimo ho creduto di perderti … Ma ora sento che non accadrà.
“Ti amo anche io, Chul”

Ci baciammo di nuovo, con una dolcezza che non credevo possibile.
Non ti lascerò andare, qualsiasi cosa succeda.
 


SungMin POV

Tornai nella mia stanza e, immediatamente, realizzai che non sarei riuscito a mettere un freno ai miei pensieri.
Non con KyuHyun steso scompostamente e addormentato sul mio letto.

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai i capelli, scostandoglieli dalla fronte. Mi sedetti al suo fianco e gli portai al petto il braccio che, data la posizione scomposta, sporgeva dal letto.
Rimasi lì, a contemplare il suo volto, ripassando con gli occhi quei lineamenti che tanto amavo.

Conoscevo a memoria ogni suo dettaglio, ogni suo difetto.
La mia mano si posò, di riflesso, sulla guancia, dove le cicatrici di quel terribile giorno ne intaccavano la perfezione.
Anche ora, a distanza di anni, ripensare a quei giorni senza di lui …
In cui non sapevo se saresti sopravvissuto, se saresti tornato …

Ricordai la telefonata del manager, che ci comunicava che l’operazione era andata bene e che sarebbe guarito nel giro di qualche mese. E poi quel giorno, quando lo rivedemmo.
Non riuscii a trattenere le lacrime, mentre mi avvicinavo a lui, mentre lo stingevo nuovamente tra le braccia.
“Hyung, sto bene” mi disse e la felicità che provai nel sentire la sua voce, quella voce che tanto mi era mancata, per cui aveva rischiato così tanto, mi invase.

Sorrisi, ripensando alle sue parole. Chissà cosa aveva provato davvero, quella volta.
Era sempre stato così freddo, schivo con chiunque, comprese le nostre fan.
Ma io lo conoscevo bene, già allora. Lo leggevo nei suoi occhi, quanto fosse felice di essere di nuovo con noi, quanto volesse urlare al mondo che era vivo, aveva ancora la sua incredibile voce e che niente e nessuno sarebbe riuscito a fermarlo.

Lo guardai, steso sul mio letto e con gli occhi chiusi. Per una volta mi parve davvero il più piccolo del gruppo, il maknae dei Super Junior.
Neanche quando dormi, riesco a capire cosa pensi …

Sospirai e mi alzai, dirigendomi verso l’armadio. Mi tolsi i vestiti e indossai il pigiama, mi sentivo molto stanco.
Notai che la finestra era aperta e andai a chiuderla, osservando il paesaggio ancora bagnato dalla pioggia.

Mi avvicinai al letto e con delicatezza, spostai leggermente KyuHyun. Notai che stava tremando, probabilmente per il freddo.
 Presi la coperta che tenevo nell’armadio e lo coprii con quella.
I vantaggi di avere una stanza singola e un letto spazioso …

Gli rimboccai le coperte e mi distesi al suo fianco. Lo vidi rilassarsi e smettere di tremare.
“Buona notte, Kyu” sussurrai, senza aspettarmi risposta e chiudendo gli occhi.


 
KyuHyun POV

Sentii la voce di Min che mi sussurrava la buona notte, steso al mio fianco.
Mi avvicinai lentamente a lui e lo vidi aprire gli occhi e guardarmi.

Gli sorrisi e, senza pensarci, lo strinsi fra le braccia.
Sentivo il suo respiro a pochi centimetri dal mio viso e la sua mano carezzarmi la schiena.
“KyuHyun?” sussurrò, nel silenzio della stanza.
Grazie hyung …

“Buonanotte” mormorai, prima di lasciarmi nuovamente cullare dalle braccia di Morfeo. 

 

***

E fuori 5! xD
Bene, il capitolo precedente non ha riscosso grande successo. Per questo spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo un po' più... dolce (?)
Scusatemi, ma il mio ''lato rosa'', come lo chiama una mia amica, non è molto sviluppato. Le scene romantiche non sono proprio il mio forte >_<
Spero vi sia piaciuto comunque :)


La HanChul :3


KyuMin :)


E un'ultima foto che io trovo carinissima. Min imbronciato <3



Bene, alla prossima! 
San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


When love is wrong
Capitolo VI

 

KyuHyun POV

Quando mi svegliai, la fioca luce che entrava dalla finestra semichiusa bastò a ferirmi gli occhi.
Li richiusi e mi voltai su un fianco, dando le spalle ai deboli raggi solari che si infiltravano nella stanza.
Guardai la sveglia sul comodino di fianco al letto in cui ero disteso e, quando mi resi conto dell’orario, scattai seduto.
Le dieci e mezza?!?!

Mi alzai ma improvvise fitte alla testa mi fecero barcollare fino a farmi cadere seduto, nuovamente, sul letto.
Perché la testa mi fa così male?
Mi sforzai di pensare a cosa fosse accaduto, di ricordare come fossi finito, per l’ennesima volta, nella stanza del mio hyung.

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto dall’ingresso del proprietario della stanza che, vedendomi sveglio, mi sorrise e mi si avvicinò, porgendomi un bicchiere.
“Buongiorno, Kyu. Rye-shi mi ha detto di farti bere questo”

Guardai prima il liquido e poi lui, interrogativo.
“Come ti senti?”
Uno schifo …
“Non berrò quella robaccia, qualsiasi cosa sia” risposi, eludendo la domanda.
“RyeoWook l’ha fatta apposta per te, per questo penso che …”
“Non lo farò, ho la nausea” lo interruppi, porgendogli nuovamente il bicchiere.
“KyuHyun, te lo chiedo per favore ...”
“Se ci tieni tanto, bevila tu”
“E tu smettila di comportarti come un bambino!” urlò, sbattendo con forza il bicchiere sul comodino. Un po’ di liquido scivolò sulla superficie di legno, ma a nessuno dei due sembrò importare molto.

Non riuscivo neanche a ricordare l’ultima volta che avevo visto lo hyung così alterato.
“Primo,  non sono un bambino. Secondo, nessuno ti ha chiesto di farmi da balia!”
Perché all’improvviso sento tutta questa rabbia?
“Beh, a me lo sei sembrato tanto, ieri sera!”
Ieri sera … ?
“Non capisco proprio a cosa ti riferisci”
Davvero … Che vuoi dire?
“Mi riferisco al fatto che sei un immaturo, che non pensi mai alle conseguenze, a quanto le tue azioni possano far soffrire gli altri!”
La sua voce sembra triste … Ma non riesco a ricordare perché!

Rimase in silenzio a fissarmi, improvvisamente calmo. Lo vidi abbassare lo sguardo e sedersi sul letto, accanto a me.
Cosa succede? Cosa gli prende adesso?
“Kyu … Io …”
“Hyung,” lo fermai, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
Mi guardò, aveva gli occhi lucidi.

“Io … Mi dispiace, ma non riesco a ricordare. Cos’è successo ieri?”
Ho un brutto presentimento … I miei ricordi sono troppo annebbiati …

“Eri ubriaco fradicio … Hangeng voleva parlarmi” mi rispose, torturandosi le mani. “Ma quando abbiamo aperto la porta della sua stanza …” fissò finalmente i suoi occhi nei miei, prima di distoglierli nuovamente. “Tu stavi baciando HeeChul”
 


SungMin POV

“Eri ubriaco fradicio … Hangeng voleva parlarmi” iniziai, torturandomi le mani. “Ma quando abbiamo aperto la porta della sua stanza …” cercai di guardarlo negli occhi ma non ce la feci. Fui costretto a distogliere lo sguardo dopo pochi attimi, ricordando come mi ero sentito, cosa avevo provato quando lo avevo visto lì, con l’uomo che amava con così tanta intensità. “Tu stavi baciando HeeChul”
Dimostrandomi ancora una volta quanto faccia male vederti desiderare qualcun altro ma restarti accanto …

Trovai la forza di guardarlo solo dopo qualche minuto, in cui restai in silenzio aspettando una reazione da parte sua, di qualsiasi tipo.
Ma lui non reagì, semplicemente rimase immobile, ancora seduto al mio fianco, con una mano sulla fronte e gli occhi sgranati, come se solo in quel momento il ricordo dell’accaduto fosse riaffiorato nella sua mente.

“E … Cos’è successo dopo?” mi chiese, con voce assente e lo sguardo fisso nel vuoto di fronte a sé.
Gli raccontai il resto, scrutando con attenzione ogni più piccola variazione della sua espressione. Ma, ovviamente, fu del tutto inutile.
Perché mi nascondi i tuoi pensieri?
“Io … N-Non riesco a ricordare. Ma se è andata davvero in questo modo …”
Non capisci che così ti fai solo del male?

Non volevo più vederlo soffrire, incassare colpo su colpo le ferite che quell’amore impossibile gli procurava ogni giorno. Doveva rassegnarsi, farsene una ragione e voltare pagina. Altrimenti quel sentimento così potente lo avrebbe consumato, logorato nel silenzio della sua solitudine.
Come sta succedendo a me …
“Kyu…” sospirai, senza sapere come continuare.
Devi rassegnarti anche tu SungMin, lui non potrà mai ricambiare i tuoi sentimenti …

Mi guardò e nei suoi occhi lessi, per la prima volta dopo tanto tempo, quello che provava. Era stanco, ferito, disilluso. Mi rivolse un sorriso tirato ma che non riusciva a nascondere la tristezza nel suo sguardo.
Non riesco a staccarmi da te … Anche a costo di soffrire, di impazzire …
Poggiai una mano sulla sua guancia, poi la spostai sulla nuca, avvicinando il suo viso al mio petto.

Mi sto facendo del male da solo. Sono uno stupido … uno stupido!
Lo strinsi forte tra le braccia, sperando che sentisse il mio affetto, il mio amore. Che c’era qualcuno che avrebbe dato tutto, pur di vedere il suo sorriso.
“Non voglio più vederti soffrire” gli sussurrai, con voce tremante.
Non ti rivelerò mai i miei sentimenti … Ho troppa paura di perderti …

Non poteva fingere, di punto in bianco, che tutto andasse bene. Ma doveva farsene una ragione, reagire, smettere di soffrire in silenzio.
Non avrei retto ancora a lungo, non sarei riuscito a sopportare di vederlo in quel modo, con quel sorriso falso che si dipingeva sul volto da troppo tempo.

E’ l’ultima volta … E’ l’ultima volta …

Lo strinsi più forte, carezzandogli la schiena, mentre le sue lacrime mi bagnavano la maglia.
Devo starti lontano … Non posso più soffrire così …
“Hyung … Non ce la faccio più, sono troppo stanco per continuare a fingere che vada tutto bene. Mi dispiace … Io non …”

“Non mi devi spiegazioni. Io …” il mio cuore avrebbe voluto urlare, staccarsi dal mio petto e scappare via. Presi un respiro profondo, zittendolo ancora una volta, reprimendo nuovamente i miei sentimenti. “Io sono qui.”
 


Yesung POV

Sbadigliai ancora assonnato, mentre spegnevo la televisione con il telecomando, sistemandomi meglio sul comodo divano.
Era il nostro giorno libero, o meglio per la maggior parte di noi.

LeeTeuk avrebbe registrato un episodio di We Got Married, Donghae e Siwon sarebbero presto tornati dal Taiwan dove avevano concluso le riprese della seconda serie di Skip Beat e Kangin sarebbe stato occupato con le prove del suo nuovo musical per tutta la giornata.
Noi altri, invece, avevamo deciso di restare al dormitorio, per svegliarci un po’ più tardi e rilassarci.

“Yesung, io vado! Ci vediamo stasera!”
“Ciao Shindong, divertiti!” risposi al mio amico, guardando l’orologio sulla parete.

Erano già le undici e avevo passato le ultime 3 ore nel più completo ozio, approfittando di quella giornata concessaci.
Mi distesi sul divano e chiusi gli occhi. Non avevo sonno, ma sentivo la testa pesante.
Quanto vorrei che questi momenti durassero per sempre …

Sospirai, pensando che il giorno successivo sarebbero cominciate le prove per il Super Show 5. Non che non mi piacesse il mio lavoro, cantare era sempre stato il mio sogno e adoravo tutti i nostri fan che, in qualsiasi momento, ci sostenevano. Ma spesso, quando arrivavo a fine giornata, mi reggevo in piedi a stento, tra allenamenti, prove, interviste, programmi televisivi e radiofonici. E, soprattutto considerando la mia predisposizione per la danza, la coreografia di ogni nostra canzone rappresentava per me una sfida all’ultimo sangue. Una vera e propria guerra contro la mia coordinazione, una battaglia che non sempre riuscivo a vincere.

Ero immerso nei miei pensieri, quando sentii un rumore di passi proveniente dalla cucina.
Sorrisi, immaginando RyeoWook alle prese con dio solo poteva quali diavolerie culinarie, sentendo la sua voce intonare le note di una nostra vecchia canzone.

“Soon you’ll be on your way, spreading joy everywhere, there is no one like you! Santa you are the oneee ~”

Solo un tipo strambo come lui poteva cantare canzoni del genere a Ottobre inoltrato.
Mi alzai e silenziosamente mi avvicinai alla porta. Mi nascosi dietro l’uscio e, appena il più piccolo l’oltrepassò per uscire dalla cucina …

“You are the oneeeeeeee” urlai, godendomi la sua espressione terrorizzata. Balzò indietro con gli occhi sgranati, urlando spaventato. Stavo quasi per scoppiargli a ridere in faccia, quando lo vidi perdere l’equilibrio e cadere violentemente a terra, storcendosi una caviglia.
Oddio! Cos’ho fatto?!

Mi chinai immediatamente di fianco a lui, improvvisamente preoccupato.
“Ryeo… Tutto bene?”
“Ma sei idiota?? Cosa ti salta in mente, spuntare così all’improvviso urlando!!”
Gli presi la mano e lo aiutai ad alzarsi. Lo guardai tentare di non cascare di nuovo, riuscendoci a stento.
Io volevo solo parlare un po’ con lui, scherzare …

Lo affiancai e gli passai un braccio intorno alla vita, aiutandolo ad arrivare al divano.
Il mio cuore perse un battito quando mi sorrise. Rimasi a fissarlo, probabilmente per ore.

“Ehi, che c’è?” mi chiese.
Si può davvero amare un sorriso? Io credevo non fosse possibile, prima di conoscere quello scricciolo di cantante. All’inizio lo avevo perfino preso in antipatia, ma poi, lentamente, avevo imparato a conoscerlo, a comprendere quanto fragile e tenace potesse essere.
“La tua caviglia …” risposi, distogliendo lo sguardo dal suo volto. “M-Mi dispiace” mormorai, chinando la testa.

Sentii la sua mano sul mio volto che, delicatamente, mi spingeva a voltarmi. Incrociai per la seconda volta il suo sorriso e, come nel momento in cui avevo capito di essermi innamorato di lui, sentii le farfalle nello stomaco risalirmi in gola.

Rimasi immobile, incapace di pensare lucidamente, finché non sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie.
 


RyeoWook POV

Allontanai i nostri visi, sentendo anche l’ultimo barlume di quel coraggio che mi aveva spinto a prendere l’iniziativa scomparire. Avevo il volto in fiamme e il cuore che sembrava volermi esplodere in petto.

Aiuto! Aiuto! Aiuto!
“I-Io non … Cioè …”
Mi afferrò la mano, bloccandola a mezz’aria stretta nella sua. Inchiodò i suoi occhi ai miei, avvicinandosi a me sul divano.

Restammo in quella posizione per quella che mi parve un’eternità, immobili e maledettamente vicini.
Potrei perdermi nei tuoi occhi …
Aprii la bocca per scusarmi nuovamente, per rompere quel silenzio così imbarazzante e teso.

“Non azzardarti … A dire nulla”

Quella volta fui io a distogliere lo sguardo. Mi veniva da piangere!
Ho rovinato tutto! Tutti i miei sforzi …
Le mie macchinazioni e viaggi mentali andarono a farsi benedire quando sentii nuovamente le sue labbra sulle mie.

Non è possibile …
Ci staccammo per riprendere fiato e Yesung portò la mia mano, che teneva ancora stretta tra le sue piccole dita, sul suo petto, continuando a guardarmi negli occhi. Sentii il suo cuore battere, veloce quanto il mio.

Non è possibile …
“Y-Yesung … Che significa?”
“Che ti amo, Ryeo” sussurrò, asciugando la lacrima che, silenziosamente, mi rigava il volto.

Non riuscii a trattenermi, sentivo di stare per esplodere. Portai le braccia dietro il suo collo e lo strinsi forte, nascondendo il volto nell’incavo del suo collo.
“T-Tu mi ami, Wookie?”
Come potrei non amarti?
Sciolsi l’abbraccio e poggiai le mie mani sul suo viso, carezzandolo. Gli sorrisi e lo baciai nuovamente.

Sentii anche le sue labbra incurvarsi, unite alle mie. Mi sovrastò, salendo a sua volta sul divano e mettendosi cavalcioni su di me.
Mi guardò e nei suoi occhi liquidi e scuri mi parve di vedere l’universo. Ogni singolo pianeta, la più lontana delle galassie. Un mondo di emozioni, di sentimenti che mi invadevano l’anima.

Sentivo il suo respiro affannato sul viso, irregolare quasi quanto il mio. Intrufolai una mano al di sotto del tessuto della maglia, sentendolo fremere.

Mi sfilò la maglia e prese a baciarmi il collo, scendendo fino alla scapola.

“Y-Ye …” sussurrai, un po’ affannato, mentre ribaltavo la situazione e mi posizionavo su di lui.
Lo vidi sorridere e quelle labbra invitanti sembravano pregarmi di avventarmi su di esse.
Le accontentai, baciandolo con passione, trasporto, prima di sfilargli la maglia e accarezzargli il petto.

“P-Potrebbero vederci …” sospirai, avvicinando nuovamente i nostri visi “Andiamo … n-nella nostra stanza…”
Invertì nuovamente i ruoli e, stringendomi tra le braccia, mi guidò fino al letto e chiuse la porta a chiave.
“Ora non ci disturberà nessuno …”

Il suo sorriso aveva un che di perverso ma, in quel momento, mi parve il sorriso più bello del mondo.
 

***

Ebbene no, non sono morta! Eccomi di nuovo qui a distruggere gli orientamenti sessuali dei miei idol preferiti <3
Dite la verità, vi sono mancata!
KyuHyun: ''Povera illusa!''
Autrice: ''Tu sta' zitto! Ti ho interpellato?''
KyuHyun: ''Non ho bisogno del tuo permesso per dire che questa storia fa schifo!''
Autrice: ''E invece sì! Io sono l'autrice, se non fai il bravo mi vendicherò!''
Donghae: ''Non ti conviene importunarla...''
KyuHyun e Autrice: ''TU CHE CI FAI QUI?"
Donghae: ''Visto che non mi hai calcolato minimamente... Ho deciso di inserirmi nei commenti finali!''
KyuHyun: ''Io non ho paura di questa malata mentale!''
Autrice: *lo prende a padellate*
Donghae: ''Non so chi dei due mi fa più paura...''

YeWook :')

KyuMin :3


E l'ultima coppia. HanChul <3 Con le due tinture più oscene delle loro carriere :')


Bene, alla prossima!! ^_^
San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


When love is wrong
Capitolo VII

 

HeeChul POV

Quella notte non ero riuscito a chiudere occhio.
Hangeng mi aveva raccontato quello che si era detto con SungMin, confermando i miei dubbi, colmando le lacune che i miei ragionamenti, quasi involontari, non erano riusciti a riempire.

Disteso sul letto al mio fianco, mi aveva confessato quanto si fosse sentito impotente quando SungMin gli aveva parlato dei sentimenti di KyuHyun, quanto di fosse sentito egoista, stupido, tremendamente ingrato per aver dubitato, anche solo per un secondo, del mio amore per lui. Quanto il dolore, la sofferenza di quei due lo avesse scosso.

SungMin era innamorato di KyuHyun, ma l’Evil Maknae amava me.
Non ho mai sospettato di nulla … Come diamine è possibile?
Era quello che mi irritava, che mi faceva ribollire il sangue nelle vene. Perché non me ne ero mai accorto? Se il suo amore era davvero così intenso come SungMin lo descriveva, come avevo potuto non rendermi conto della situazione?

Eppure il mio rapporto con KyuHyun non mi era mai, mai sembrato diverso da quello con gli altri membri. Gli volevo bene, lo consideravo al pari degli altri. Un fratello minore. Scorbutico e dispettoso, proprio come quei bimbi capricciosi dei film.
Ma non pensavo, non avevo mai preso neanche in considerazione l’idea che io potessi rappresentare più di uno hyung un po’ egocentrico ai suoi occhi.
Sospirai, mentre scendevo le scale che portavano al piano inferiore. Avevo svegliato Hangeng dopo essere rimasto a guardarlo dormire per ore, senza riuscire a prendere sonno e, allo stesso tempo, ad allontanarmi da lui. Aveva aperto gli occhi e mi aveva sorriso e il mio cuore aveva avuto un piccolo sobbalzo, come ogni volta che incrociavo il suo sguardo.

Non avrei mai creduto di incontrare qualcuno che potesse amarmi, rendermi felice come faceva lui. Ma, fin dal primo giorno, quando era arrivato in compagnia del manager che ci aveva spiegato le sue origini cinesi, che il suo coreano lasciava alquanto a desiderare, perfino quando EunHyuk gli aveva mentito sul proprio nome per mesi … Credo di essere sempre stato attratto da lui.

Non era stato amore a prima vista, né da parte mia né, credo, da parte sua.
Semplicemente, da una grande amicizia era nato qualcosa in più.

Probabilmente, accadde nel periodo in cui ospitammo Anya ed Eva nel nostro dormitorio per girare Full House. Il nostro rapporto si era molto intensificato, in quelle settimane, mentre giravamo l’MV di U e tentavamo di farci capire dalle due ragazze, potendo fare affidamento solo sul nostro discutibile inglese.
Fin dall’inizio, avevo desiderato proteggere quel ragazzo così talentuoso che sembrava essere nato nel paese sbagliato per far parte dei Super Junior. Lo avevo aiutato ad ambientarsi, a fare pratica con il suo coreano e gli avevo insegnato nuove parole. Per fortuna aveva imparato in fretta, io di cinese non ho mai capito nulla.

Lentamente, mi ero reso conto di essere diventato dipendente dalla sua risata, dal suo sguardo. A quante emozioni mi provocasse, con ogni suo piccolo gesto. Mi innamorai di lui, del modo in cui riusciva  a capirmi, aiutarmi, incoraggiarmi, come nessun’altro riusciva a fare. Della sua voce, del suo modo di ballare, perfino del modo in cui respirava.

Le immagini di quella sera in cui avevo deciso di dichiararmi tornarono amorevolmente nella mia mente, mentre accarezzavo la superficie liscia del corrimano.

Erano giorni che non riuscivo a togliermelo dalla testa. Avevo trascorso l’ultima settimana senza chiudere occhio, senza riuscire a scollegare il mio cervello che, improvvisamente, sembrava aver deciso che l’unica cosa di cui potesse importargli fosse quel dannato ballerino cinese.
Ero sul punto di odiarlo, davvero!

Odiarlo, perché mi aveva completamente stregato. Odiarlo, perché non mi avrebbe mai ricambiato.
Odiarmi, perché avevo preso la mia decisione.

Ormai rassegnato e pronto al peggio, spalancai la porta della stanza che condividevamo dal suo arrivo nel dormitorio, sicuro di trovarlo lì.
E così fu. Lo guardai per qualche secondo, mentre lui ricambiava confuso.
“HeeChul, va tutto bene?”
Richiusi la porta con la stessa velocità con cui l’avevo aperta.
“Hangeng … Devo fare una cosa”
Mi fiondai verso di lui, inchiodandolo alla parete. Incrociai il suo sguardo sorpreso, prima di congiungere le mie labbra alle sue.

Sentivo il cuore esplodermi nel petto, la consapevolezza di quello che stavo facendo, la paura di aver distrutto quel legame di profonda amicizia che ci legava prima che i miei sentimenti avessero la meglio sul mio autocontrollo mi paralizzava.
Eppure non riuscivo a interrompere quel contatto, nonostante ci stessi provando con tutto me stesso.

Per questo, quando sentii una mano afferrarmi la nuca e ribaltare le posizioni non potei trattenere un gemito di disappunto.
“Ce ne hai messo di tempo …”
Alzai gli occhi e lo vidi. Il suo sorriso, su quel suo viso perfetto.

Non riuscivo a crederci, non riuscivo a trovare le parole per descrivere quello che sentivo, quello che stavo provando.
Quel poco di lucidità che mi restava scomparve quando Hangeng congiunse nuovamente le sue labbra alle mie.

Ero ancora immerso nei miei pensieri, quando sentii una voce urlare.
“Hyung, sta’ attento!”
Feci per voltarmi, quando una pallonata mi colpì in pieno viso.

Mi chinai e raccolsi il pallone da basket, reprimendo, almeno per il momento, i miei istinti omicidi.
“Scusami hyung, ma Hyukjae…”
Ora capisco di chi è la colpa!
“Lee Hyukjae! Razza di cretino matricolato deficiente!”

“Dai HeeChul-hyung! Non farla così tragica!” rispose EunHyuk.
Tragica? TRAGICA? Mi hai colpito SUL VISO!
Della dancing machine dei Super Junior sarebbe rimasto ben poco, se una voce non mi avesse distratto.

“Ragazzi, che ne dite di una partita?”

Mi voltai e vidi Hangeng con i capelli ancora bagnati.
Finalmente si è deciso a uscire da quella doccia …
Sentii tutta la mia rabbia scemare lentamente.
“Hankyung, buongiorno! Pensavamo di non rivederti prima delle due di pomeriggio!” lo prese in giro EunHyuk, ridendo assieme a Kibum.
“Noi due abbiamo ancora un conto in sospeso. Vedi di non fare troppo lo spiritoso, tu!” lo minacciai, afferrandolo per la collottola della T-shirt che indossava.

“Hyung! Perché te la prendi sempre con me?”
“Perché sei un idiota. Ecco perché!”
 Siete la mia famiglia, la migliore che possa esserci
 


Kibum POV

Osservai Hangeng che tentava di mettere pace tra HeeChul e EunHyuk, senza riuscire a trattenere un sorriso.
Povero illuso … Quei due non resisteranno mai più di cinque minuti senza tentare di uccidersi a vicenda!
“Dai HeeChul, non lo ha fatto apposta …”
“Chi ti dice che non l’abbia fatto apposta?!”

Sentii il telefono vibrare nella tasca dei pantaloni. Lo tirai fuori e lessi chi mi aveva mandato il messaggio che mi era appena arrivato.
“Oh, è di Donghae!”
Quando imparerò a stare zitto?
In meno di un millesimo di secondo, EunHyuk si fiondò verso di me e mi strappò letteralmente il cellulare di mano. Gli brillavano gli occhi e, tutto contento e con una faccia soddisfatta, armeggiava con la tastiera.

Sospirai, ormai rassegnato all’idea di non leggere mai quel messaggio.
“Chissà che cosa vorrà dirmi il mio Hae!” canticchiava Hyukjae.
Dovrei fargli notare che quel messaggio era destinato a … me?
Era così concentrato a leggere che mi fece tenerezza.
Lasciamolo illudere …

“Kibum, sai dov’è KyuHyun?”
“E’ uscito con SungMin. Hanno detto che torneranno per ora di cena”
“Ah … Va bene, non importa. Gli parlerò più tardi” rispose HeeChul, sospirando.
Che sia successo qualcosa?
Mi avvicinai a EunHyuk per riprendere il mio cellulare e, magari, leggere quel benedetto messaggio.

“Che bello! Hae e Wonnie tornano stasera! Non vedo l’ora!” canticchiò felice Hyukjae, prima di restituirmi il cellulare e correre a riprendere il pallone da basket.
“Fantastico!” risposi, sorridendo felice.
“Allora, la facciamo o no questa partita?” ci ricordò HeeChul.

“Non mi batterai, Chul” gli sussurrò Hangeng, sfidandolo con lo sguardo.
A volte mi sorprendo di come quel cinese sia ancora vivo …
“Questo lo vedremo … tesoro!” rispose l’altro, rincorrendolo fino al campo.

Li seguii, felice di far parte di quello strampalato gruppo di artisti che, ogni giorno, colorava la mia vita.
 


KyuHyun POV

“KyuHyun, torno subito”
“Va bene, hyung” risposi, tentando di sorridergli.
Mi fa male la testa …
Decisamente, avevo pianto troppo.

Per una volta, ero riuscito a liberarmi da quelle lacrime che per tanto tempo la paura mi aveva spinto a trattenere.
Paura di quello che significavano, di quello che gli altri avrebbero pensato.
Ma con SungMin era stato diverso. Lui sembrava capirmi, comprendere il mio dolore.
Come se anche il suo cuore fosse straziato da un amore non corrisposto …

No, non era possibile. C’erano milioni di ELF pronte a fare qualsiasi cosa per entrare nelle sue grazie. Non c’era persona su questo pianeta che non lo trovasse la personificazione della tenerezza.
Non poteva soffrire per amore, era impensabile.

Sospirai, cambiando stazione radio e cercando una frequenza che trasmettesse qualche canzone interessante.
Gyeou garyeogo maeumeul jaba geochin pokpungcheoreom millyeowatda / machi bitmulcheoreom jiwojil unmyeongigetjiman”

{Finalmente ho convinto il mio cuore a lasciarti andare / ed è venuto verso di me come un’inarrestabile tempesta / forse è il destino che spazzerà via ogni cosa, come se fosse pioggia.}

Riconobbi le note di Storm e quasi mi venne da ridere.
La mia stessa voce mi dice di lasciar perdere …
Ascoltai la canzone fino alla fine, riflettendo per la prima volta sul vero significato di quelle parole.
 

SungMin POV

Mentre aspettavo la mia ordinazione, ripensai alla situazione in cui mi ero cacciato.
Ero con KyuHyun il quale, dal canto suo, era prossimo al suicidio e non avevo la minima idea di cosa fare per aiutarlo.

Volevo alleviare il suo dolore, anche a costo di distruggermi.
Avrei fatto qualunque cosa, pur di vederlo sereno, felice.

Delle note ben conosciuta attirarono la mia attenzione.
La radio del locale stava trasmettendo proprio una nostra canzone.
“Geuman ureo / geu nunmure jeotgido jeone modeungeol / arabeorin naega wonmangseureopda. 
  Geojitmallo / pihaeboryeo hajiman neoui du nuni / ijen annyeongira mareul hane ”
{ Smetti di piangere / odio me stesso per sapere tutto / ancora prima che le tue lacrime mi bagnino.
  Ho provato / a mentire e fingere ma / i tuoi occhi mi stanno dicendo addio.}


“Signore … Si sente bene?”
Mi voltai sorpreso da quella voce e solo dal riflesso del mio viso sul bancone mi resi conto di star piangendo.
“E’ sicuro di stare bene?”
“S-sì, non è nulla” risposi, asciugandomi le lacrime con il bordo della manica. “Quanto le devo?”

Pagai il conto e uscii dal locale, con le parole di Storm incise nella mia testa.


 

***
Eh no, non sono morta nemmeno questa volta. Mi dispiace tanto per voi!
Lo so, sono in immenso ritardo... Ma concluderò questa storia. Fosse anche l'ultima cosa che faccio!
E così Kyu sembra essersi rassegnato. Min vorrebbe aiutare ma ... Siamo sicuri che non otterrà l'effetto opposto a quello desiderato?
Bene, con questa piccola domanda, vi lascio alla foto di fine capitolo, come sempre.

KiKi e Hyukkie


HanChul


E infine KyuMin <3
Ciao Min, divertitevi eh! LOL




Bene, detto (?) questo, mi dileguo.
Spero di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile ma... Ormai mi conoscete <3

Alla prossima,
San il Distruttore

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


When love is wrong
Capitolo VIII

 

SungMin POV

Parcheggiai l’automobile in un posto poco distante dal luogo in cui eravamo diretti. O meglio, dal luogo in cui io avevo intenzione di portare KyuHyun.
Non era nulla di speciale, ma speravo che cambiare un po’ atmosfera potesse aiutarlo.
Gli feci segno di scendere dalla macchina.

Non potevo impedirmi di sorridere, ogni volta che lo guardavo. Quel suo sguardo da bambino, curioso e vispo, era perennemente presente sul suo volto, anche in quel momento, mentre si guardava intorno cercando di capire dove fosse.
Come faccio a smettere di amarti?
“Ma dove siamo?”
“Voglio farti vedere una cosa”
Camminammo uno di fianco all’altro per qualche minuto, prima di raggiungere la nostra meta.
“Ma … Hyung, come fai a conoscere un posto del genere?”
“Ci venivo spesso a giocare, da piccolo” risposi, osservando il riflesso del sole sulle acque del lago di fronte a noi. Sorrisi, sentendo le voci dei bimbi che giocavano a palla dall’altra parte del parco.

“Non hai fame?” chiesi a KyuHyun, porgendogli il sacchetto che avevo comprato durante il tragitto.
Lui annuì e ci sedemmo su una panchina libera, al riparo sotto i rami di un grande albero.
Consumammo il pranzo pressoché in silenzio, ammirando i giochi di luce che l’acqua ci regalava.
Solo quando entrambi finimmo, ci alzammo e cominciammo a passeggiare.

Mi fermai a osservare un uomo che, seduto sul suo sgabello, disegnava i volti delle persone che, incuriositi, si fermavano a guardalo.
“Ma è bravissimo!” mormorò KyuHyun, scrutando attento i movimenti del carboncino sulla tela.
“Ne vuoi uno?”
Sorrisi, vedendo i suoi occhi già grandi sgranarsi sorpresi. Poi annuì e io mi avvicinai all’artista di strada, chiedendogli quanto volesse per un ritratto.
L’uomo fece segno a KyuHyun di sedersi e cominciò il suo lavoro.

Questa volta fui io ad osservare rapito ogni movimento, ogni più piccola sfumatura che le matite, racchiuse in quelle mani annerite dal carbone e dalle mine, andavano a creare.
Sembra così facile ritrarre i volti delle persone …
Guardai KyuHyun che, nonostante tentasse di mascherarlo, sembrava un po’ a disagio.
Sorrisi, pensando a quanto, dopo tutti quegli anni, lo conoscessi bene.
Ma quello che hanno dentro?
I miei pensieri furono interrotti dal maknae che, con la tela arrotolata in una mano e sorridente, mi ringraziava.

Nessuno ci aveva riconosciuto, anche se il nostro travestimento non era proprio dei migliori. Per questo avevo continuato a visitare quel parco, perché era frequentato soprattutto da persone anziane, generalmente nonni che passavano il pomeriggio con i proprio nipotini.
Sarebbe stato difficile incontrare delle ELF e, per una volta, ne ero felice.

“Hyung, perché hai insistito tanto per uscire?”
“ Perché domani cominciano le prove per il SS5” risposi, ripensando a quanto ci saremmo dovuti impegnare e a tutto il lavoro che avremmo avuto da fare. “Non potevo permetterti di passare il tuo ultimo giorno libero a crogiolarti nella depressione”
Lo vidi annuire e abbassare un po’ lo sguardo, pensieroso.
Smetterai mai di soffrire, Kyu?

“Devo esserti sembrato davvero patetico … Il povero maknae innamorato dello hyung cattivo!”
Continuava a guardare davanti a sé, come se stesse parlando da solo. Non lo interruppi, non avevo nulla di intelligente da dire.
“Sono uno stupido. Solo uno stupido!” mormorava, rivolgendosi più a se stesso che a me.
Non sei stupido, sei solo … Innamorato
“Perché ti ostini tanto a farti del male? Perché ho l’impressione che tu non voglia rassegnarti?”
Perché il tuo sorriso mi sembra sempre più spento?
“Vorrei tanto. Vorrei con tutto il cuore liberarmi da questo sentimento non corrisposto che non ha fatto altro che logorarmi … Ma non riesco a dimenticare, hyung.”

Lo sguardo triste che mi indirizzò mi fece male, come una coltellata in pieno petto.

KyuHyun non era quel tipo di persona che mostrata facilmente agli altri le proprie debolezze. All’esterno sembrava calcolatore, insensibile, a volte perfino perfido ma in realtà non era altro che un ragazzo come tutti gli altri, un ventiquattrenne che sapeva donare tanto amore, a volte alle persone sbagliate.

“KyuHyun, io non …”
“Tu non sai come mi sento. Non immagini nemmeno il dolore che provo ogni volta che lo vedo tra le braccia di un altro. La sofferenza che sono stato costretto a tenere dentro sempre, costantemente … Durante i live, i concerti, le interviste. Tu non sai quanto avrei voluto afferrarlo nel bel mezzo di una performance, urlargli che sono innamorato di lui, che non riesco a togliermelo dalla testa! Non riesco a dimenticarlo hyung, e non riesco nemmeno ad odiarlo, nonostante tutto il dolore ”
Credi davvero che io non sappia come ti senti, Kyu? Che non conosca la sofferenza di cui stai parlando?
“Devi rassegnarti, KyuHyun. Lasciarti alle spalle questi sentimenti che non ti stanno portando a niente!”
Si voltò verso di me, trafiggendomi con quegli occhi così dannatamente profondi e scuri.
“Ti ho già detto che non posso farlo!”
Per la stessa motivazione per cui io non posso dimenticare te …

“Devi farlo, KyuHyun! Non puoi continuare così …”
“Tu non hai nessun diritto di dirmi cosa devo o non devo fare, SungMin! Non sono affari tuoi!”
Sei tu che non hai il diritto di parlarmi così, KyuHyun … Non me lo merito!

Calde lacrime mi rigarono il volto, mentre percepito ogni pezzo del mio cuore andare in frantumi, per l’ennesima volta.
Perché mi ostino a soffrire così? Perché continuo a restarti accanto?
“Hai ragione, KyuHyun. Non sono affari miei” risposi, fissando i miei occhi nei suoi.

“Non interverrò più, non farò più nulla. Resterò semplicemente a guardare, come uno spettatore che assiste alla morte del suo personaggio preferito”

Gli sorrisi, nonostante mi sentissi morire dentro.
“D’ora in poi affronterai il tuo dolore da solo, Kyu. Non soffrirò più per te, non farò nulla per aiutarti, se non sarai tu a chiedermelo”
Lui rimase a fissarmi, senza dire una parola.
Il tuo silenzio rende tutto più doloroso …

“Andiamo via, si è fatto tardi” gli dissi, abbassando lo sguardo mentre lo superavo, diretto verso la macchina. Ingoiai le lacrime e repressi il dolore, per l’ennesima maledetta volta.
Non soffrirò mai più per te …
Ma dentro di me, sapevo che non sarei riuscito a mantenere quella promessa.
 


KyuHyun POV

Nessuno dei due proferì parola durante il tragitto in macchina.
Avrei voluto dire qualcosa per rimediare alla situazione, ma non avevo idee e temevo di peggiorare solo le cose. Per questo, quando arrivammo al dormitorio, tirai un sospiro di sollievo e scesi dall’automobile per primo.

LeeTeuk, che era appena tornato dallo studio di registrazione, ci accolse solare come sempre, informandoci che la cena era quasi pronta.
“Chi di voi da una mano a Wookie?”
Guardò entrambi, sorridendo accondiscendente.
Ma perché non gliela dai tu una mano, se ci tieni tanto?

“Hyung, non mi sento molto bene … Vado in camera.”
Vidi SungMin voltarmi le spalle, senza degnarmi di uno sguardo.
Sento che il nostro rapporto non sarà mai più lo stesso …

“KyuHyun … Tutto bene? E’ successo qualcosa?”
Il leader puntò il suo sguardo indagatore su di me, aspettando una risposta.
Come diamine fa a sapere sempre se c’è qualcosa che non va?!
“Forse ha mangiato qualcosa che gli ha fatto male …”

LeeTeuk sembrò crederci, almeno per il momento. Anche se sapevo che non sarei riuscito a dargliela a bere a lungo.
“Più tardi vai a controllare come sta”
“V-Va bene”
Mi fiondai in cucina, offrendomi di aiutare RyeoWook. Avevamo appena terminato di preparare le ultime cose, quando sentimmo le voci di Siwon e Donghae.

“Sono tornati!”

Insieme, raggiungemmo il soggiorno dove tutti, o quasi, si erano raggruppati.
“Come sono andate le riprese?”
“Come si stava in Taiwan??”
“Quando vi rivedremo in TV???”
Hae e Won, bombardati da mille domande contemporaneamente, si limitarono a sorridere ed abbracciarci.
“Dov’è Minnie?”

Sussultai, voltandomi verso Donghae.
“Ha detto che non si sentiva bene, è nella sua stanza”
Il tono di voce di Teuk mi fece capire che aveva intuito qualcosa, ma sapevo che non si sarebbe intromesso.
E’ una cosa che dobbiamo risolvere da soli, suppongo.

Non avevo mai litigato con lo hyung, lui era una delle poche persone che sapeva come prendermi, come evitare che la mia “perfidia”, se così volevamo chiamarla, si trasformasse in rabbia.
Quando ero con lui, tutto sembrava andare meglio. Perché, in fondo, sapevo che lui era lì, che ci sarebbe sempre stato per me. Che avrebbe fatto il possibile per aiutarmi.
Perché lo capisco solo ora?
Cenammo tutti insieme, come ogni giorno ormai, discutendo su quello che sarebbe stato il nostro programma per le prossime settimane con l’inizio delle prove per il SS5.

Erano tutti allegri, eccitati, desiderosi di mettersi nuovamente alla prova.
Tutti, tranne me.
 


EunHyuk POV

“Ragazzi mi raccomando! Stasera non fate troppo tardi. Ci aspettano giornate pensanti!”
Mi voltai verso LeeTeuk e sorrisi, pensando a quanto fossimo arrivati lontano. In passato, mai avremmo osato pensare che un giorno i nostri Super Show sarebbero diventati di fama internazionale!
Mi sembra ancora tutto così … impossibile, a volte!
“Hyung, io torno in camera. Sono stanco e preferisco andare a dormire prima oggi … Per evitare di sembrare uno zombie già da domani!” ridacchiò Donghae, voltandosi poi verso di me.

“Hyukkie, mi daresti una mano per disfare le valige? Non mi sento molto bene …”
Cosa? Perché lo dice solo ora?
“Donghae, che hai? Andiamo”
Mi precipitai verso di lui, preoccupato, e insieme ci dirigemmo verso la camera che condividevamo.

“Perché non ci hai detto prima che ti sentivi male?”
“Non volevo far preoccupare gli altri” rispose, portandosi una mano alla testa.

Mi avvicinai e lo presi per un braccio, finché non arrivammo all’interno della stanza.

Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere la porta che sentii le braccia di Donghae stringermi la vita. Mi voltai e incrociai i suoi occhi, improvvisamente passionali.
“Non avevi detto di non sentirti bene?”
Avvicinò il suo viso al mio, a pochi millimetri dalle mie labbra.

“Sì … Ho mentito” sussurrò, annullando definitivamente la distanza tra i nostri volti. Sorrisi, intrecciando le braccia intorno a suo collo.
Dio, quanto mi sei mancato!
“E perché lo avresti fatto?”
“Perché sei ancora più bello quando sei preoccupato per me”

Prese a baciarmi il collo, risalendo fino al lobo dell’orecchio. Arrossii, quando un primo gemito che non ero riuscito a trattenere uscì dalla mia bocca.
“Sei un idiota, Hae” replicai, spingendolo fino al letto e posizionandomi su di lui.
Lo privai della maglietta, percorrendo con le dita ogni curva dei suoi pettorali, scendendo poi fino al basso ventre, mentre continuavo a baciarlo.

“Mi sei mancato tanto, Hyukjae”

Sentii il mio battito cardiaco accelerare ancora di più e la mia eccitazione crescere.
Mi avventai nuovamente sulle sue labbra, mentre mi lasciavo accarezzare dalle sue mani lungo la schiena.
Sospirai, percependo il suo respiro, irregolare quanto il mio battito, sul viso.
Intrecciai i nostri sguardi nuovamente, prima di rispondergli.
“Anche tu”
Rimasi incantato dai suoi occhi, così scuri, profondi … Un abisso di emozioni e amore, passione e desiderio.

Questa volta fu lui a congiungere le nostre labbra, trasportandomi nel suo fantastico mondo, dove ci riunimmo dopo quel periodo di lontananza forzata.
“Sarò sempre qui, al tuo fianco”

Intrecciai le nostre mani, guardandolo con amore.
Con queste parole mi rendi la persona più felice del mondo
“Ti amo, Donghae”

Ci addormentammo così, l’uno di fianco all’altro, sicuri che nessuno degli ostacoli che avremmo incontrato avrebbe potuto intaccare la forza dei nostri sentimenti.
 


KyuHyun POV

Strinsi nella mia mano la maniglia della porta semichiusa, bloccandomi qualche secondo a riflettere.
Cosa potrei dire? Cosa potrei fare?
Non avevo la minima idea di cosa inventarmi, per questo, dopo qualche attimo di esitazione, decisi di entrare.
O la va o la spacca!

“H-Hyung, io non …”
Mi zittii, quando mi resi conto che SungMin si era addormentato, rannicchiato su se stesso.
Mi avvicinai al letto e mi chinai su di lui.
“Hyung … Mi dispiace. Non mi sono mai reso conto di quanto tu fossi importante per me. Io …”

Sospirai, scostandomi una ciocca di capelli dagli occhi. Mi sentivo un idiota a parlargli come se potesse sentirmi, ma volevo davvero chiarire la situazione.
Ero stato un ingrato, un maledetto ingrato.

Notai che la finestra era aperta, come al solito. SungMin dimenticava sempre di chiuderla, anche in inverno inoltrato.
Sorrisi, mentre fissavo le imposte con le sicure e tornavo a posare il mio sguardo sul proprietario della stanza.
Perché adesso mi sembra tutto più difficile?

Ricordai quel giorno in cui pensai che tutto sarebbe finito.
Il boato, le urla del conducente, dei miei compagni che gridavano il mio nome. La voce di EunHyuk, il primo che mi aveva soccorso, la sensazione dell’asfalto e del sangue … Il buio che aveva improvvisamente inghiottito tutto, come un enorme buco nero avrebbe fatto con una nana bianca.
Eppure sono ancora qui …

A volte mi sentivo come se non appartenessi più a questo mondo.
Come se da un momento all’altro, tutto quello che di bello c’era nella mia vita, tutto ciò che avevo costruito con tanta fatica …
Pensavo davvero che sarebbe tutto finito, quel giorno.
Sì può davvero scappare alla morte?
No, non era possibile e io lo sapevo meglio di chiunque altro.

Ricordai quel giorno, quando feci ritorno al dormitorio. Gli abbracci degli hyung, le lacrime di gioia che con tanta fatica repressi. Le parole di LeeTeuk, le battute di HeeChul, la tensione che aveva accompagnato ogni visita all’ospedale che sentivo finalmente sciolta.

Il sorriso di SungMin, le sue braccia che mi stringevano.
“Hyung, sto bene”

Il mio cuore perse un battito quando, all’immagine di quello che era stato il giorno più bello della mia vita, al sorriso di colui che più di tutti mi era stato accanto quando i miei sentimenti erano stati respinti, si sovrappose il ricordo della sua espressione triste, delle lacrime che gli avevano rigato il volto quel pomeriggio.
Mi dispiace così tanto …

“Perdonami, SungMin …” mormorai, prima di uscire dalla stanza.
Nonostante tutto, riuscii ad addormentarmi, cadendo in un sogno senza sogni.

 

***
Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace!
Sono in immenso ritardo, come al solito >__<

Allora? Piaciuto il capitolo?
Allegro come sempre, eh? xD Che KyuHyun stia riflettendo su quello che prova? O magari vede Min solo come un fratello? (per quanto figo, eh xD)
La storia dovrebbe concludersi in 3, massimo 4 capitoli...
Non ci credo, ce l'ho quasi fatta! *Si commuove*

Spero tanto che ci sia ancora qualcuno che segue questa storia! ^_^

EunHae


KyuMin


KyuHyun depresso <3


Bene, alla prossima!
Spero il prima possibile ma... Lo sapete xD

San il Distruttore

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1209344