La collana di zaffiro rosa

di Wendy_fly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un viaggio inaspettato ***
Capitolo 2: *** Un incontro sorprendente ***
Capitolo 3: *** Merlino ***
Capitolo 4: *** Sergey ***
Capitolo 5: *** Esercizi di lettura ***



Capitolo 1
*** Un viaggio inaspettato ***


CAPITOLO 1


Vivo in un castello da ormai 5 anni. Li frequento la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, il motivo?! sono una strega.
La mia casa di apparteneza è Grifondoro. I miei migliori amici sono Harry Potter, Ronald Weasley e Ginevra Weasley (la sorella di quest'ultimo).
Harry Potter, anche chiamato il " bambino sopravvissuro" era riuscito alla veneranda età di 1 anno a distruggere al mago più oscuro e potente del mondo magco, ma con il passare degli anni a scuola ci siamo sempre inbattuti nei suoi seguaci (chiamati Mangiamorte e riconoscibili trammite il marchie che portavano al braccio) o come l'anno precedente all'unione della sua anima la suo corpo. Quest'uomoda tutti disprezzato si fa chiamare Voldemord, ma per chi ne ha paura si chiama semplicemente 'Tu Sai Chi'.
Ronald Weasley, amante del quidditch (famoso sport nel mondo dei maghi) e divoratore di cibo; pensare che una volta si era divorato un vassoio intero di pollo e dopo un'ora aveva ancora fame. Praticamente un pozzo senza fondo.
Ginny Weasley la sorella, mia migliore amica e segretamente innamorata di Harry.
ed infine io, riconosciuta da tutti come la secchiona 'So Tutto Io', attrubuto conquistato grazie alle ora interminabili di studio che utilizzavo per divorare i libri di tutta la biglioteca della scuola.
Ma non soffermiamoci molto sui dettagli e vado subito a raccontare come tutto ebbe inizio, come la mia vita ha iniziato a prendere un altro corso.
Camminavo per i corridoi del castello era sera e avevo l'intenzione di andare a farmi un bagno per rilassarmi dalla lunga giornata, ma qualcosa distrasse la mia attenzione; una luce bianca illuminava una strada poco distante da dove mi trovavo. Io da bravo Prefetto decisi di entrare e scovare la persona che aveva trasgredito le regole del coprifuoco, ma quando entrai nella stanza non vidi nessuno, c'era solamente una sfera di luce che volteggiava nell'aria. Sembrava fissarmi e incitarmi ad avvicinarmi. Fu quello che feci e questa mi catapultò in un mondo diverso.

Mi trovavo in una foresta, non conoscevo il luogo e questo mi fece innervosire, ma decisi comunque di incamminarmi per trovare qualche forma di vita che mi potesse indicare la via di ritorno al castello. Mentre camminavo e mi maledivo in mille modi per essere stata così incosciente, notai, ai margini della foresta un accampamento di uomini vestiti in modo alquanto strano per l'epoca in cui vivevo. Allora capì. Io non mi trovavo in una loro luogo, ma semplicemente in un' altra epoca; nel Medioevo.
 

Spero che il mio primo capitolo vi sia piaciuto. Lo so non è lunghissimo ma prometto che il prossimo sarà più lungo. Vi chiedo solamente di darmi il vostro parere, mi piacerebbe molto.
Al prossimo capitolo.
By Wendy_fly

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Capitolo 2
*** Un incontro sorprendente ***


UN INCONTRO SORPRENDENTE


Feci per avvicinarmi ma mi ricordai che ero vestita con dei semplici jeans e una maglietta e per questo avrei destato alcuni sospetti, ma mi feci avanti.

Arrivata all'interno dell'accampamento, un uomo dall'aria superiore si avvicinò a me e disse: - chi sei? Una spia? Perché sei qui?-

L'uomo lo disse talmente veloce che per un momento fui come soffocata dal mutismo. Ma quando finalmente riuscì a emettere dei suoni parlai nel modo più cordiale che conoscevo e risposi
- il mio nome è Hermione Granger, non sono una spia e il motivo sul perché sono in questo luogo è... - non sapevo cosa rispondere.
Ero arrivata in quel luogo tramite una sfera di luce, e non era sicuramente quello che avrei detto. Mi avrebbero definito una strega, e avevano ragione lo era, ma in quel periodo persone come me sarebbero state messe al rogo. Perciò dissi - perché voglio diventare un cavaliere -.
Loro mi guardarono in un modo che non avrei saputo definire.
Improvvisamente si misero a ridere come si fossi un clown. Ero super irritata per questo dunque urlai - sarei molto utile, nessun esercito ha mai avuto una donna tra i suoi ranghi, potrei essere una spia per voi, ottenere informazioni che voi nemmeno vi immaginate. A quel punto tutti stettero zitti e attesero che il loro capo rispondesse. Non vi volle molto.
- Ti porterò da nostro re, e allora lui valuterà la questione - un sorriso mi nacque spontaneo sulle labbra ma svanì immediatamente, io non sapevo combattere ne con la spada ne con nessun'altra arma. 

 

Mi accompagnarono fino al castello, dove viveva il loro Re, poi fino alla sala del trono.

Una volta entrata, vidi il re seduto sul trono. Avevo capelli biondi, leggermente ondulati e lunghi fino le spalle, gli occhi erano azzurri con qualche sfumatura blu. Era molto giovane per essere un re, e questo mi insospettì, ma le risposte alle mie domande arrivarono avendo inizio a parlare:

- Io sono Artù re di Camelot e tu chi sei? Perché sei venuta al mio cospetto? - lo disse con un tono rassicurante e questo mi tranquillizzò
- Sono Hermione Granger e sono venuta qui, accompagnata dal suo esercito, perché desidero diventare cavaliere - feci un momento di pausa - ma prima che voi iniziate a ridere come il suo esercito ha fatto prima, vorrei dire che sarei una perfetta spia, sarei un cavaliere insospettabile - feci un ulteriore pausa per far ragionare Artù delle mie parole - ma c'è un problema - Artù mi guardò con un espressine interrogativa - io non so, o meglio non ho mai provato a combattere, con nessun'arma - 

Artù valutò la questione ed infine rispose - per il combattimento ti affiancherò un mio cavaliere ma ci vorrà del tempo perché tu possa andare a combattere - e dopo queste parole si congedò. 

 

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Capitolo 3
*** Merlino ***


MERLINO

 

Le guardie mi accompagnarono nella camera dove avrei alloggiato. Appena entrata mi sorpresi, ma spania era enorme, aveva un sontuoso letto a baldacchino e al suo fianco una finestra con delle decorazioni che la rendevano stupenda, per non parlare poi del paesaggio. Si poteva notare la valle, era un incanto; con tutti quegli alberi che la primavera faceva risplendere, tutti i ruscelli e la cascata ai margini della montagna che si estendeva per tutta la valle.

Ritornai a guardare l'interno della stanza e subito mi cadde l'occhio su un foglio di pergamena appoggiato su una scrivania. Mi avvicinai e ne lessi il contenuto.

 

Cara signorina Granger,

Spero che la sua stanza si di suo gradimento. Ho notato il suo abbigliamento maschile e dalla mancanza di bagagli ho supposto che voi non abbiate un vestito. Per questo può indossa le vesti che si trovano all'interno dell'armadio. Manderò più tardi un mio servo che vi farà da accompagnatore per mostrarvi il mio regno.

Buona permanenza Re Artù di Camelot

 

Mi fionda i sull'armadio e iniziai a parlare tutti i vestiti che aveva a disposizione. Erano tutti fantastici ma io ne scelsi uno lungo verde chiaro con delle sfumature bianche e delle perle che adornavano il corpetto a cuore. Mi stavo guardando allo specchio quando qualcuno bussò alla porta.

Andai ad aprire, e quando lo feci mi si presentò dinnanzi un ragazzo, vestito come un servo; "strano non mi sembrava di aver chiamato nessuno" pensai tra me.

- Salve io sono Merlino - disse lui, ma prima che riuscissi a formulare una frase, continuò - sono qui per accompagnarvi a visitare il regno, non vi aveva avvisato Artù che sarei arrivato? - e allora ricordai - certo, me lo ero scordato, ero stato meravigliato dalla bellezza della camera - 

- ok, allora possiamo andare - 

- certo - chiusi la porta e ci incamminammo mentre lui mi illustrava tutto quello che io mi soffermavo a guardare.

 

Dopo una lunga camminata per tutto il castello, Merlino mi accompagnò per le strade della città, e li la mia attenzione svanì. Ricordai di aver già sentito il nome di "Merlino" in uno dei libri che la biblioteca di Hogwarts aveva a disposizione. 

Non riuscivo a associare il nome ad un personaggio, e finalmente ecco che il mio cervello decide di funzionare e ricordai. 

Lo presi per il braccio e lo condussi in una stradina che ci permetteva di non essere ne visti ne sentiti. Lui dopo un momento di spossatezza mi guardò confuso e io, velocemente, ma comunque il modo chiaro dissi - tu sei un mago vero? - lui sgranò gli occhi ma comunque rispose - ma certo che no - sapevo che mentiva perciò tirai fuori la mia bacchetta e feci un semplice incantesimo di levitazione. Lui ancora sbalordito mi disse che era pericoloso mostrare i nostri poteri in pubblico; lo sapevo, ma feci a finta di niente e continuammo la visita alla città di Camelot. 

La città era bellissima e vivace. Ai lati delle strade vi erano mercanti che vendevano la loro merce. Alcuni vendeveno fiori, altri selvaggina, ma per la maggioranza vi era stoffa.
Le dame di corte passavano da un mercante ad un altro per riuscire a vedere e a peter accaparrarsi prima delle altr la stoffa più bella.
Continuardo la visita si vedevano tanti bambini giocare per le strade rincorrendosi ridendo gioiosamente. Una volta arrivate alle porte della città potei ammirare la vastità di quel regno e la quantità di persone che vivevano in esso.

Ho modificato questo capitolo aggiungendo alcune cose. Ditemi se vi piace.
By Wendy_fly

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Capitolo 4
*** Sergey ***


Sergey


Una volta tornata nella mia stanza, trovai un altra lettera posizionata sul copriletto del mio letto.  Lo aprii e al suo interno vi era un invito, e non uno qualunque, parlava di una cena con il Re in persona. Lasciai il figlio dove lo avevo trovato e mi fiondai a la armi e a svuotare il mio armadio alla ricerca di un abito adatto per l'occasione. Una volta trovato lo indossai. Era un abito lungo, color giallo grano con alcune decorazioni sul corpetto e sulla gonna di color marrone che davano un effetto di vivacità ma allo stesso tempo di eleganza. Esci  dalla stanza e mi diressi alla sala dei banchetti dove avrei cenato con Artù. 

Entrata nella stanza un servo mi fece accomodare tra due cavalieri in armatura come tutti coloro che erano seduti a quel tavolo. "Peccato" pensai "speravo che questa fosse una cena tra me e lui" mentre meditavo sul come comportarmi, Artù entrò e si accomodò a capotavola.

- Vi devo informare di alcune questioni importanti - annunciò - qui con noi oggi c'è una ragazza venuta da molto lontano che ci aiuterà nelle nostre battaglie, ma solamente quando sarà addestrata a dovere. Dò, dunque, questo compito a Sergey - 

L'uomo in questione si alzò mostrandosi hai miei occhi. Era un ragazzo alquanto giovane per essere un cavaliere, ma non fu quello che mi colpì di lui, ma i suoi occhi che erano di un blu talmente acceso e intenso che avrei fatto fatica a credere che fosse vero.

A quel punto mi alzai elegantemente e feci un piccolo inchino che lui ricambiò. 

- da domani inizierete il vostro allenamento - disse Artù riferendosi a me - metterò a vostra disposizione un campo con tutte le armi necessarie per la vostra istruzione. Dopo questo breve annuncio possiamo iniziare a cenare. Buon Appetito - 

 

Sapevo che il galateo non era ancora stato inventato nel Medioevo, ma un po' di educazione potrebbe non guastare. Durante la cena ho rischiato di rigurgitare per ben due volte a causa delle loro "buone maniere". Infatti sono stata contentissima quando Artù si è congedato nelle sue stanze. Come una regola di un tempo " finché il Re non ha finito di mangiare coloro che sono a tavola con lui non possono andarsene senza permesso. 

Ma cambiamo argomento.

Questa mattina mi sono svegliata molto presto per avere la possibilità di prepararmi con molta calma.

Non riuscivo a trovare un abito adatto per l'allenamento, dunque per quella giornata rimisi gli stessi indumenti che indossavo quando era arrivata.
Scesi al campo e li dovetti aspettare parecchio prima che il mio istruttore si degnasse di venire, ma il tempo non fu sprecato perchè (come sempre) mi ero portata dietro un libro.
Quando Sergey arrivò notando che stavo leggendo mi chiese
- sai leggere?-
- si certo - risposi il con molta nonchalace
- è strano vedere una donna che legge, da queste parti nessuna delle donne lo sa fare, neanchee la regina ne era in grado -
in ogni caso risposi - a me piace leggere - poi mi venne un dubbio - tu lo sai face? - 
lui indugiò a rispondere, ma poi disse - mi aveva insegnato mio padre quando ero bambino, ma ora non ne sono più in grado. Per essere cavaliere non è neccessario  - 
Pensai immediatamente alle sue parole. Io non so come farei senza i miei amati libri, loro sono la fonte del mio sapere e non ci rinuncerei per niente al mondo.
Dunque risposi - vorresti ricominciare a leggere e a scrivere? -
Dopo averci pensato rispose - certo sarebbe magnifico. Quando si inizia? - 
- potromo farlo subito dopo l'allenamento o dopo la cena -
ci riflettè - vediamo come va a finire questo allenamento e dopo ti dirò-

Tutta la mattina la passammo a provare tutte le tecniche della spada. Sorprendentemente mi piaceva combattere, lo stridio delle spade e le scintille che emettevano al contatto, mi facevano provare emozioni nuove.
Arrivata la sera decisi insieme a Segey di incontrarci al calare del sole per iniziare la sua prima lezione di lettura.

 

Spero che vi piaccia questo capitolo. Lo so che non è bellissimo, ma voglio creare un po' di suspance. 
By Wendy_fly

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Capitolo 5
*** Esercizi di lettura ***


ESERCIZI DI LETTURA
 

Al calare del sole, mi feci trovare puntuale davanti alla sua stanza. Avevo tra le braccia dei libri, molti libri. Bussai e dopo aver ricevuto il permesso di entrare apri la porta. Rimasi incantata dalla bellezza di quella stanza. Era diversa da tutte le altre (anche se non avevo avuto la possibilità di visitarne molte); al centro si trovava un grande letto a baldacchino con dei drappeggi color celeste,  che predominavano con il color bianco candido delle lenzuala, sulla scrivania appoggiata ad una parete vi erano alcune piume e pergamene ordinate perfettamente. Sul davanzale della finestra si trovava un vaso con al suo interno fiori di tutti i tipi e colori.

Ad un tratto persa ad ammirare la bellezza della stanza, Sergey si avvicinò a me e mi appoggiò una mano sulla spalla, per richiamarmi dallo stato di trance in cui mi trovavo. Sobbalzai dallo spavento e quasi feci cadere i libri che tenevo ancora tra le braccia. Intravidi lui con la coda dell'occhio per questo mi tranquillizzai immediatamente. Mi girai e con un sorriso ammaliante mi rivolsi a lui dicendo:
- ciao, scusa mi sono spaventata, mi ero soffermata ad osservare la bellezza della stanza - lui sorrise di rimando - tranquilla, adoro la mia stanza, l'ho arredata personalmente. Sono stato abituato fin da bambino a tenere in ordine le mie cose -
Non sapevo cosa rispondere, non avevo mai visto nessuno con una mania per l'ordine quasi maniacale. A quel punto dunque cambiai argomento - ho portato un po' di volumi per iniziare presi dalla biblioteca qui nel castello. Iniziamo con una cosa semplice poi andremo su cose poi complesse -

FLASHBACK


- Buongiorno, sto cercando alcuni volumi i quali parlando di cavalieri ne avete alcuni - dissi appena entrata nella biblioteca del castello. Dopo aver aspettato alcuni secondi l'uomo seduto alla scrivania alzò lo sguardo un po' perplesso, ma poi iniziò a parlare - buongiorno milady, i libri che sta cercando gli può trovare su quello scafale, se le serve una mano posso chiamarle qualcuno - 
Annuii in segno di negazione e mi congedai andando nella direzione indicata. 
Una volta arrivata davanti allo scafale, presi un libro a caso e una volta  aperto mi senti di nuovo a casa. Adoravo le biblioteche, il profumo della carta dei vecchi libri, la gafia elegante e unica; niente era incomparabile ad una gella giornata passata sui libri a imagazzinare informazioni di ogni genere.
Iniziai a leggere attentamente il contenuto del romanzo, quando il bibliotecario (uomo sulla cinquantina, capelli radi e dei grandi occhi marroni nascosti però dietro spesse lenti da vista) mi disse - voi sapete leggere? - domandò con aria interrogativa e allo stesso tempo sbalordito da questa, poco nota in quel tempo, capacità di lettura. Annuii con n assenso - è una cosa fantastica- disse lui - da queste parti voi siete l'unica donna che ne è in grado. A lei piace?-
Mi voltai con un sorriso stampato in faccia - certo che mi piace leggere, per me stare rinchiusa in una biblioteca a consultare tutto il giorno migliaia di libri mi rende molto felice - mi fermai per qualche secondo per ponderare le parole - mi dispiace però dirle, però, che questa biblioteca non mi sembra molto forita, è molto piccola, come mai? -
- Purtroppo ci si mette troppo tempo a riscrivere tutti i manoscritti e poi in questa biblioteca ci sono pochissime persone che vi entrano. Anche il Re in questo periodo non vi fa più visita. Ma ho sentito dire che sta facendo delle ricerche sui frances, ma non so niente di più preciso ma forse, come dice lei, questa biblioteca è poco fornita e per questo non nessuno riesce a trovare molte informazioni -
Mi soffermai a pensare alle sue parole. Mi sarebbe piaciuto fare alcune ricerche per Artù, ma senza informazioni più precise non posso fare più di tanto. Allora dissi -  Lei a ragione, ma non se ne deve dare una colpa, purtroppo non tutti hanno la possibilità di imparare a leggere e a scrivere, dunque è per questo che la biblioteca non è uno dei luighi poi visitati di tutto il regno; e di conseguenza voi non avete mai avito la neccessità di ampliarla e di integrare nuovo manoscritto sempre più recenti -
Detto questo mi voltai nuovamente verso o scafale, dove ero prima, e continuai a consultare tutti i romanzi esposti.

FINE FLACHBACK 

 

Scusate dell'enorme ritardo è che in questo periodo ho avito molto da fare, dunque non vi arrabbiate se per un po' non vedrete aggiornamenti.
By Wendy_fly




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