You can do anything if you can dream

di _Eterea_
(/viewuser.php?uid=132377)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** August/Emma ***
Capitolo 2: *** Cora/Hook ***
Capitolo 3: *** Whale/Mary Margaret ***
Capitolo 4: *** Aurora/Mulan ***
Capitolo 5: *** Cora ***
Capitolo 6: *** Henry ***
Capitolo 7: *** Belle ***
Capitolo 8: *** Gretel ***
Capitolo 9: *** Henry sr. ***
Capitolo 10: *** August ***
Capitolo 11: *** Sidney Glass ***
Capitolo 12: *** Regina ***
Capitolo 13: *** David/Mary Margaret ***



Capitolo 1
*** August/Emma ***


August/Emma, 107 parole. Prompt: profumo. (pacchetto creato da me)

 



Una fitta di dolore mi attraversa la gamba. Appoggio malamente la valigia per terra e, irritato, ricontrollo per l'ennesima volta l'orario di partenza dal biglietto.
 Uno stupido.
Ecco cosa ero stato: solo uno stupido egoista, e ora tutte le conseguenze delle mie azioni mi sotterrano, senza lasciarmi via di fuga.
Emma, per anni l'avevo tenuta d'occhio da lontano, illudendomi che questo bastasse a placare il senso di colpa che mi attanagliava per averla abbandonata. Poi cosa ho fatto? Mentre lei era in prigione, sola, ho deciso di godermi la vita, e assecondare quel maledetto profumo di libertà che tanto agognavo.
Uno stupido vigliacco, ecco quello che ero.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cora/Hook ***


Cora/Hook, 110 parole, Lime. Prompt: vendetta. (pacchetto creato da me)

 
 



Mi apre la camicia con forza, mentre con la mia unica mano la spingo contro il muro, e la bacio.
Questo è l'unico compromesso che sono riuscito ad ottenere ma, in fin dei conti, la cosa non mi dispiace. Cora è una bella donna, e d'altronde, durante la pirateria, ero stato costretto ad accontentarmi di peggio, per soddisfare le mie voglie.  Lei sospira, mentre le apro il corsetto e le faccio scivolare lentamente il vestito ai piedi; con la stessa lentezza la faccio sdraiare sul pavimento di roccia, la bacio tra i seni e sorrido nel sentire il gemito di piacere che le provoco.
Dopotutto, cosa non si fa per vendetta?

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Whale/Mary Margaret ***


Whale/Mary Margaret, 108 parole. Prompt: drink. (pacchetto creato da me)

 




Tasto  il muro alla ricerca dell'interruttore della luce, mentre continuo a baciare con insistenza Whale. Riesco a dare un'occhiata veloce all'appartamento, prima di essere portata in camera da letto. I vestiti iniziano a spargersi per la casa, mi bacia ovunque e, mentre nell'aria inizia a sentirsi l'odore dell'alcol, mi butta sul letto. Quel contatto con le lenzuola fredde mi ridà un po' di lucidità, che mi fa tornare in mente l'accaduto.
Stavo piangendo per David quando Whale mi aveva offerto da bere, inizialmente avevo intenzione di allontanarlo, ma la rabbia mi ha spinta ad accettare.
Al diavolo David, pensai prima di bere il primo sorso di quel drink.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Aurora/Mulan ***


Aurora/Mulan, 108 parole. Prompt: salvezza. (pacchetto creato da Luthien)

 


 
"Stai bene? Hai freddo?" Guardo Mulan e sorrido nel sentire la premura nella sua voce.
"Benissimo, grazie. Credi davvero che riusciremo a salvarlo?" Lei sospira e capisco di aver esagerato. Probabilmente quella era la ventesima volta, in un giorno, che le ponevo quella domanda. Mi stringo di più nel mantello e la guardo mentre prepara la legna per il fuoco. Senza di lei, probabilmente, Filippo sarebbe spacciato e pure io. Senza di lei a quest'ora sarei ancora addormentata su quel letto di marmo, vagando in mondi sconosciuti e pericolosi. Credo non le porrò più quella domanda, ormai sono certa: Mulan è l'ancora di salvezza del mio amore perduto.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cora ***


Cora, 151 parole. Prompt: fiocchi di neve. (pacchetto creato da Geilie)

 



Regina si rimette in piedi, completamente fradicia, coperta di ghiaccio e neve, gioca con suo padre e io li guardo contrita. Ha già undici anni, non è più una bambina. Muovo un passo in avanti verso la porta, per interrompere quel comportamento così inappropriato ed infantile, quando un fischio acuto mi blocca. L'incantesimo a cui sto lavorando è ormai pronto, lo imbottiglio, poi rivolgo di nuovo lo sguardo verso l'esterno. I fiocchi di neve sembrano non avere fine, ma so che se lo volessi potrei bloccarli all'istante. E' questa la sensazione che voglio fare conoscere alla mia bambina, il potere che potrà avere solo con il sacrificio, il dolore e una vera maturità. Arrivo di fronte a loro e la sgrido, vedo il suo sguardo carico di tristezza rivolgersi al padre, inerme. Va via, probabilmente mi sta odiando, ma non importa. Io lo faccio solo per il suo bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Henry ***


Henry, 114 parole. Prompt: Bugia innocente. (pacchetto creato da Geilie)

 



Guardo la mia mamma allontanarsi in fretta e un po' mi sento in colpa. Certo, tutto questo lo sto facendo solo per Emma, è stata solo una bugia innocente... o no? Aveva un sorriso così sincero, quando aveva letto il biglietto; adesso starà andando felice da Granny's e... come si sentirà quando non mi vedrà lì?
Abbasso lo sguardo e prendo velocemente il mazzo di chiavi dal cassetto. Avevo ragione! Emma dovrà riconoscerlo, e forse riuscirò anche a farle credere nel mio libro. Mi dirigo verso la porta e, con la coda dell'occhio, vedo la nostra foto in bella mostra sulla mensola più vicina all'ingresso. Scuoto la testa ed esco.
Solo una bugia innocente.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Belle ***


Belle, 149 parole. Prompt: immagine. (pacchetto creato da Geilie)

 

 



Belle si sedette con leggerezza sulla panca del locale, guardando divertita Rumpelstinskin sedersi di fronte a lei. "Questa sera voglio provare qualcosa di diverso, cosa mi suggerisci?" Sul volto dell'uomo spuntò un sorrisetto bonario. "Oh, non so. Immagino tu non abbia mai mangiato la pizza."
Chiamò con un cenno della mano Granny ed iniziò l'ordine. "Cosa volete da bere?"
"Dell'idromele, immag-"
"Una birra, per me."
Quando la donna si allontanò, senza dimenticare di lanciare all'uomo un'occhiata sospettosa ed invece una compassionevole alla ragazza, Rumpel guardò stranito Belle che scoppiò a ridere.
"Pensi che non conosca la birra? Ti ricordo che nel Mondo delle Favole esisteva eccome!"
"Certo, ma... niente." Belle aveva capito, non c'era bisogno che l'uomo aggiungesse altro. Per quanto l'amasse, Gold non poteva certo dire di conoscere completamente la donna che aveva di fronte.
La principessina ti sorprende, eh? pensò Belle, sorridendo, mentre beveva il primo sorso.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Gretel ***


 Gretel, 167 parole. Prompt: Gesto scaramantico. (pacchetto creato da Trick)

 

 

 
"Papà perché ogni volta, prima di uscire a tagliare la legna, ti fermi qualche secondo toccando il ferro dell'accetta?" L'uomo sorrise mestamente, scompigliando con una mano la testa della bambina.
"Bé, tesoro, perché è un gesto che, secondo alcuni, porta fortuna."
Gretel osservò perplessa il padre; dubitava che un pezzo di ferro l'avrebbe aiutato in qualche modo. Sua madre le aveva sempre detto che bastava desiderare una cosa con tutto il cuore affinché quella accadesse, soleva chiamarla fede.
 
"Gretel, cosa stai cercando?" Hansel cercava di tirare il braccio di sua sorella, togliendola dal mucchio di robaccia che si trovava vicino alla casa abbandonata. "Abbiamo bisogno di fortuna, di tanta fortuna... se trovi un pezzo di ferro, non importa cosa sia, ma prendilo!" Cercò di dire la bambina tra una lacrima e l'altra; erano in viaggio alla ricerca del padre già da parecchio tempo, e per quanto avesse desiderato, pregato e gridato al cielo affinché si ritrovassero, questo non era successo.
Infine, Gretel aveva perso la fede.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Henry sr. ***


Henry sr., 188 parole. Prompt: Auguri.


 


 
La guardai nel suo bellissimo abito bianco, i capelli perfettamente raccolti, ma i miei occhi si soffermarono sul suo... sguardo. Un brivido gelato corse lungo la mia spina dorsale, avevo appena visto uno spettro.
Quell'espressione, gelida e composta, era la stessa che si trovava sul volto di Cora, il giorno delle loro nozze.
Il sorriso che stava rivolgendo al Re non era riuscito a raggiungere gli occhi, che rimanevano vuoti, spenti.
Una morsa al cuore, più violenta di qualunque avessi mai provato, mi costrinse a rivolgere lo sguardo altrove.
Al mio fianco si trovava colei che aveva rovinato tutto, sorridente e fiera. I suoi occhi non avevano mai scintillato tanto come in quel momento. Mi venne quasi la nausea, ma rimasi in silenzio. Come sempre.
Una volta finita la cerimonia, mi avvicinai lentamente - come un'ombra, dietro Cora - a mia figlia.
"Auguri, cara." Dopo avermi abbracciato, mi guardò di sfuggita. E lì capii.
Il vuoto venne riempito per un istante dalla tristezza più profonda e cupa che io abbia mai visto.
"Auguri." Mi sforzai di ripetere a suo marito, mentre una lacrima amara sfuggì al mio controllo.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** August ***


August, 184 parole. Prompt: Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia una malattia. (Alejandro Jodorowsky)

 


 
August non aveva mai dimenticato cosa significasse non essere "vero".
Ricordava la consistenza del suo corpo legnoso, gli arti difficili da muovere, e il silenzio nel suo petto.
Ricordava anche che si era quasi spaventato, la prima volta che aveva sentito dentro di sé battere il suo nuovo cuore. Una sensazione estranea, fastidiosa, ma della quale col tempo si era abituato.
Da quando era stato creato non aveva mai vissuto veramente come un bambino, aveva sempre avuto dei limiti, alcuni imposti da suo padre, altri direttamente dal suo corpo particolare.
E, probabilmente, era stata proprio quella la sua rovina, una volta arrivato nel mondo reale.
Era stato così abituato alle ristrettezze, che ritrovarsi buttato in un mondo dove lui valeva esattamente quando tutti gli altri l'aveva sconvolto. Aveva avuto paura, tantissima paura.
I cambiamenti l'avevano reso una persona insicura, nuovamente bugiarda e l'avevano tolto dalla retta via.
August, ora, a trent'anni, si ritrovava a fare pensieri disperati... Avrebbe pagato qualsiasi prezzo pur di ritrovarsi di nuovo in quel mondo, con la protezione di suo padre. Avrebbe anche accettato quel corpo.
Solo per un istante. 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Sidney Glass ***


Sidney Glass, 198 parole. Prompt: Brividi. (pacchetto creato da ferao)

 
 


Sei da solo in questa cella.
Seduto sullo scomodo lettino da ospedale che ti hanno rifilato, stringi le ginocchia contro il petto, vi appoggi sopra il mento e infine pensi.
E pensi.
Ancora.
Solo questo ti è rimasto da fare... sei in una cella, lontano dal mondo, cosa vuoi fare, Sidney?
Senti il suono della tua voce risuonare contro le fredde mura oscure.
Stai parlando da solo, quindi alla fine sei diventato pazzo... perfetto.
Per lei. Hai fatto tutto per lei, e un po’ ti senti stupido.
Poi ci ripensi, e ripensi, e ancora una volta... e capisci che non avevi altra scelta.
E’ come se ogni tua azione, parola ruoti sempre intorno a lei.
Come se fosse sempre stato così.
E’ vero, Sidney? Vivi, respiri e muori dentro un po’ alla volta solo per una donna?
Sei pazzo, Sidney.
Senti i brividi lungo la schiena a questo pensiero.
E’ colpa sua, sempre sua.
Ma, in fondo sai che, se anche ne uscirai mai, non la odierai.
Non ti vendicherai.
Non la farai mai soffrire quanto lei ha fatto con te.
O sei innamorato...
O sei davvero un pazzo, Sidney.
E, sinceramente, credo di preferire la seconda opzione.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Regina ***


Regina, 170 parole. Prompt: Potere.

(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)
 

 


Le vuole fare del male.
Ancora, e ancora.
Sempre più forte.
 
Regina affonda le unghie nella delicata pelle del proprio braccio.
 
Lei soffre, piange, urla e si dispera.
Grida finché la voce non le manca in gola.
Tossisce sentendo il sapore del sangue sulla lingua.
 
Si afferra i capelli, vorrebbe strapparseli ma non ne ha il coraggio.
 
Madre. Che significato ha ormai questa parola?
Le madri proteggono le proprie figlie.
Perché lei no? Cosa ha fatto di tanto sbagliato per meritarsi questo?
 
Sente il sapore salato delle lacrime sulle labbra, ma Regina non ci fa nemmeno caso; mai in vita sua si era sentita tanto persa e sola.
 
Lui è morto. E tanto basta per farle desiderare di essere morta anche lei.
 
Regina sa che è tutta colpa sua; non aveva il potere per fermarla. Per salvarlo.
Ed improvvisamente capisce.
Sarebbe stato tutto così facile, se lei avesse imparato.

Regina non ha il potere, ma presto l'avrebbe avuto... ed a quel punto niente avrebbe placato la sua sete di vendetta.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** David/Mary Margaret ***


David/Mary Margaret, 254 parole. Prompt: Panda.

(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)

 

 
David iniziò ad osservare Mary Margaret subito dopo pranzo, quando lei sconvolta si era rifugiata a piangere sotto le molteplici coperte del loro letto.
Dopo più di mezz'ora, David era ancora lì, seduto sulla stessa sedia da pranzo, fissando - senza vederla veramente - il cumolo di coperte sussultare per il singhiozzi.
A quel punto l'uomo non resistette più; si alzò e si avvicinò lentamente, cercando di non fare rumore, al loro letto matrimoniale.
Quando la vide in faccia il suo cuore fu stretto da artigli glaciali.
Il viso già chiaro della moglie era ancora più pallido, le guance e il contorno degli occhi sporchi a causa della matita per occhi che era colata; il tutto devastato dalle lacrime.
Se questa scena si fosse presentata in un qualsiasi altro momento, David avrebbe sicuramente preso in giro la moglie dicendole quanto assomigliasse ad un buffo panda... ma ogni pensiero felice morì all'istante.
Sapeva perché Mary Margaret era così scossa e distrutta: era stata la causa della morte di Cora.
David in cuor suo era a conoscenza del fatto che lui non avrebbe avuto remore a compiere quel gesto.
Già una volta aveva condannato a morte Regina, e alla fin fine non aveva avuto esitazioni in merito.
Ma Mary Margaret non era come lui.
Lei aveva salvato e perdonato Regina innumerevoli volte, e ancora non era abbastanza.
David infine decise di lasciar sfogare la moglie in pace, sperando che in tempi brevi riuscisse a riprendersi.
Ma erano solo illusioni, e lui lo sapeva fin troppo bene. 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1432970