Stardust

di Minako_86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***



Capitolo 1
*** I ***


Titolo: Stardust


Fandom: RPF!Xfactor6/bandom


Personaggi/Pairing(s): Mika/Chiara Galiazzo


Warnings: drabble pure (100 parole ciascuna) , crackship (in realtà nella mia testa è totalmente canon)


Note: Tutto ciò è prodotto del mio headcanon malato per cui questi due si amano e con il duetto della finale di venerdì 7/12/12 lo hanno esplicitato al mondo./O/ Titolo e quotes vengono dalla succitata canzone, il tweet di Mika parzialmente citato nella seconda drabble esiste realmente e i riferimenti a ristorante/esperienza aeroportuale sono ripresi quasi fedelmente dalla realtà (stalkero il suo twitter), il resto è farina del mio sacco.

 

Niente, dedico questo parto-aborto alle bellissime donne della mia Xfactor!list con cui è sempre una giUoia indicibile livebloggare - trollare - fangirlare sulla gente più o meno bellissima che passa per questo fandom. Ecco la prima tranche di Mikiara!fluff tutto per voi.O/ Abbiatene e perdonatemi se non sono stata all'altezza delle aspettative.;O;

 

 

 

 

 

 

 

 

~ I could be staring at somebody new,
but stuck in my head is a picture of you.

 

 

 

Al ristorante, la cameriera non riesce a togliergli gli occhi di dosso.

Forse per l'inevitabile gioco di sguardi, o è comunque molto probabile che gli sia scappato qualche sorriso galante di troppo nel farle l'ordinazione. E' molto graziosa: le donne italiane gli sembrano sempre così vive, sensuali. Eppure Mika è altrove, la sua testa non è lì. Non al tavolo, né impegnata a stabilire la tracklist del prossimo live. Qualcosa di istintivo si impossessa di lui e l'unica immagine che può mettere a fuoco è quel particolare sorriso impacciato di cui - lo sa - non si scorderà tanto presto.

 

 

 

 

 

You were the thunder, I was the rain.
I wanna know if I'll see you again.~

 

 

 

Non capisce cosa le stia accadendo, Chiara. E' confusa e felice e sconvolta. E svuotata di ogni cosa.

Quasi non si regge sulle gambe, sprofonda in una delle poltrone nel camerino. Esausta. C'è silenzio ed è strano, dopo tutto quel turbinare di abbracci umidi e sorrisi, essere solamente sé stessa.

 

Chiara, sono contentissimo per te-

 

Quel che rimane dei centoquaranta caratteri sullo schermo del suo telefono, nemmeno lo considera: sono poi solo quattro parole. In italiano, per lei. E il suo nome. Un po' le manca il fiato, per la terribile - oh, sul serio - consapevolezza che vuole rivederlo.

 

 

 

 

 

~ I said "I love you", you said "good-bye".
Everything changes in the blink of an eye.

 

 

 

Quel che accade sul palcoscenico, rimane sul palcoscenico. Un artista queste cose le sa.

Confine invisibile tra ciò che si diventa e quel che si torna ad essere quando anche l'ultimo riflettore si spegne. Un uomo, una donna. Persone. Ma un rimpianto - uno piccolo - si può avere. Mika lo ha. Perché, merda, gliel'ha perfino detto: un bisbiglio all'orecchio, dita che scivolano lungo la schiena. Quell’abbraccio veloce dopo il duetto.

 

- I love you, you’re incredible. -

 

Chiara abbozza soltanto un saluto impacciato e si fa piccola, davanti al suo giudice. Lui si ritrova nel backstage, improvvisamente diverso. Incompleto.  

 

 

 

 

 

It's been a while, I still carry the flame.
I wanna know: will I see you again?~

 

 

 

Ripensarci è come accendere un fuoco. In macchina, lungo l'autostrada spruzzata di neve. Mentre s'appisola - o quasi - su uno di quei divanetti sempre troppo piccoli. Sono ore che ciondola, Linate non è poi così grande. E comunque sa d'aspettare un volo che, fondamentalmente, non prenderà. Non vuole.

 

- C'è sempre un altro aereo. -

 

Visualizza - ancora e ancora e ancora  - la mano calda che tremava nella sua, i passi misurati. Lo sguardo bruciante.  Gli si è affidata in modo totale e disinteressato, voce a voce. Non è da lui lasciare promesse incompiute, si capisce. Deve rivederla.

 

 

 

 

 

~ Want you to know what you mean to me.
What would it take, take you to see?

 

 

 

Il giorno dopo è sempre qualcosa di maledettamente complicato.

Il momento in cui affronti te stessa, com'eri. Come non sei più. Chiara s'osserva allo specchio ed è anche un po' scettica. Felice, ma scettica. C'è quella nuova lei così bella con l'eyeliner sugli occhi ed una sala piena di giornalisti che l'aspettano, al di là della porta.

 

- E' permesso...? -

 

Nessun'altro al mondo, ha quel buffo accento strascicato. La smorfia sconvolta che le si dipinge sulle labbra è così terribilmente sua, che Mika non può non precipitarsi a stringerle le mani. E guardarla come sa fare, che già l'ama.

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Capitolo 2
*** II ***


Titolo: Stardust


Fandom: RPF!Xfactor6/bandom


Personaggi/
Pairing(s): Mika/Chiara Galiazzo


Warnings: double drabble (200 parole ciascuna) , crackship (in realtà nella mia testa è totalmente canon)


Note:
Niente, stessa roba del precedente capitolo. Also, se dapprima mi sono mantenuta su un piano di velati accenni e robe che potevano somigliare a realistici missing moments, ora è giunto il momento dello shipping e del FLUFF quello serio. Per questo ho optato per raddoppiare a 200 parole.#WARNING (A questo punto credo che ci sarà un terzo capitolo con l'ultima parte della canzone e consistente angst-fluff. Non dite che non vi avevo avvertite.*rotola in giro*)

 

 

 

 

 

I could put a little stardust in your eyes,

 put a little sunshine in your life.
Give me a little hope you'll feel the same.

 

 

- Dai, è assurdo...! -

 

Ride. Ride con ogni fibra del suo essere e si stringe il lenzuolo contro il petto.

Vorrebbe nasconderci le guance arrossate, i capelli scomposti. Tutto. Sottrarsi allo sguardo penetrante di lui che la fa sentire così, nuda - beh, più nuda - e irrequieta. Sono occhi vivi, quelli di Mika, caldi di malizia ed incantata devozione. Le scottano addosso. Se ne sta lì, semi svestito a cavalcioni d'una sedia e la guarda, rimuginando chissà cosa in quella sua testa ricciuta.

 

- Fucking ridiculous... How beautiful you are. And you're here. - Disarmante.

- Smettila. -

 

Quando si sente a disagio, Chiara davvero non capisce più nulla. Si agita e il cervello sfasa e i movimenti diventano così orribilmente scoordinati...! Tanto che le coperte scivolano sui fianchi e scoprono più di quanto non le sembrerebbe il caso. Michael - Dio, è strana da morire questa confidenza nell'usare il suo nome - la guarda, ancora, lei ne è consapevole e avvampa. Nonostante questo, per il cantante è davvero difficile vedere se siano più bianchi - e deliziosamente morbidi - i suoi seni o quel tessuto finissimo. E' affascinato da quanto sia meravigliosamente donna e non ne abbia percezione.

 

 

 

And I wanna know: will I see you again?

 

(Vieni con me.

Io resterò qui fermo, finchè tu non vorrai stare con me.)

 

 

 

- Sono solo una cretina che sta nel tuo letto. Senza vestiti addosso. -

 

Non sa se sentirsi buffa, sciocca... oppure desiderata. Ed ha dell'incredibile. Si preme i palmi delle mani sugli occhi e le viene da ridere di nuovo e un po'piangere, non capisce. Da quando le è entrato nella strana anima che si ritrova - musicale, fisica - le sembra d'avere una maledetta maionese impazzita, al posto dei sentimenti...! Sì, maionese. Per quanto sia una metafora piuttosto bruttina.

 

- Vieni con me. -

 

Alza la testa troppo in fretta e finiscono per prendersi una leggera capocciata e Chiara si sente ancora più fuori luogo. Perché - adesso - Mika le è davvero vicino. Quelle gambe chilometriche sprofondate nel materasso accanto a lei e le braccia attorno ai suoi fianchi. Sorride e si concede il piacere impulsivo di sfiorarle la punta del naso con la propria, prima di rubarle un bacio.

 

- Come...? -

- A tour: you and me. And the world. That was a real promise! -

- Oh mio Dio. -

 

Esita, ma ha l'impressione che finirà per dirgli di . E' un istinto meravigliosamente folle ed  irrazionale. Come scivolargli addosso e rifare l'amore da capo.

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