Everything's gonna be alright. Don't be afraid.

di uwan
(/viewuser.php?uid=188085)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Solito abbigliamento. Maglietta lunga sino a metà coscia, jeans e sneackers. Presi la borsa più grande che avevo e la riempii con il minimo indispensabile almeno per la notte. Stavo scappando di casa. ''L avevo già fatto altre volte, ma dopo due giorni massimo ero sempre rientrata a casa. Stavolta no, me ne stavo davvero andando, questa e' l'ultima volta che varco la soglia di camera mia, ne sono certa. Come sono certa che stasera sarà la serata più bella di tutta la mia vita. Il concerto che tanto aspettavo! Il concerto dei BIGBANG! Non posso di certo farmi rovinare la serata. Penserò a tutto il resto dopo, ora voglio solo cantare a squarciagola le loro canzoni! Non a tutto il casino che è la mia vita.'' Pensai con un sorriso amaro.
Uscita di casa, mi incamminai respirando a pieni polmoni l'aria, era fresca, pulita (per quanto possa essere pulita l'aria di città), sapeva di libertà. Aspettavo alla fermata dell'autobus il mezzo che mi avrebbe portata allo stadio, dove si teneva il concerto tra circa un'ora. Appena arrivò l'autobus lo presi e mi sedetti senza far caso agli sguardi della gente, che solitamente faceva qualche commento sul mio modo di vestire o sul colore dei capelli.
Suonai alla fermata e scesi, arrivai allo stadio, pagai il biglietto ed entrai. Cercai posto a sedere, ma nonostante lo stadio fosse davvero grande era stracolmo di persone, e mentre cercavo di avvicinarmi verso un posto libero che avevo visto (in terza fila, sarei stata davvero molto vicina al palco) venni spinta dalla calca. Urtai qualcuno con il gomito, ma non ci feci molto caso, perchè nel frattempo davanti a me vedevo un bel po' di gente incazzata, qualcuno rideva, ma la maggioranza mi guardava male, anzi malissimo.
''Che ho fatto di male adesso?'' borbottai tra me e me.
''C'è che mi hai versato addosso la coca cola, DANNAZIONE!'' Urlò qualcuno, vicinissimo a me.
NO. NON PUO' ESSERE. NON PUO' ESSERE LUI.
Mi voltai, ad occhi chiusi ''Io non ho proprio versato niente addosso a nessuno.'' dissi incrociando le braccia,come offesa.
''Ahahah avanti hyung, non l'ha fatto apposta!'' disse qualcun'altro soffocando una risata.
''Non l'ha fatto apposta? Stai scherzando vero? Ehi tu bimba, questa me la ripaghi vero?''
aprii gli occhi.
Davanti a me un G Dragon visibilmente irritato e incazzato, con la giacca sporca di marrone ed affianco un Seungri che se la rideva alla grande, probabilmente per la mia espressione. MERDA. HO SPORCATO LA GIACCA DEL MIO BIAS. MERDA, E' ARRABBIATO CON ME. MERDA, MI STANNO FISSANDO TUTTI. MERDA, TUTTI GLI ALTRI MEMBRI SE LA STANNO RIDENDO PER LA MIA FACCIA! Pensai.
Presa da un orgoglio sovrumano, guardai male Seungri, Daesung,TOP e Taeyang, fulminandoli con lo sguardo, per cercare di farli smettere di ridere. Ottenni l'effetto contrario.
Ad un certo punto sentii vari ringhi da dietro le mie spalle, e qualcuno che gridava ''smettila di guardare in quel modo il mio Taeyang'' o ancora ''come hai osato infastidire il mio oppa?io ti ammazzo'' Rimasi immobile, spiazzata, quando vidi una cinquantina di VIP's accanite e incazzate venire verso di me. ''E ora che faccio? Le mie gambe non si muovono. Bene, mi ammazzeranno di botte, wow, bene, bel modo di morire.'' pensai un pò tragica.

e questo era il primo capitolo...^^
spero vi stia interessando. E spero mi lasciate qualche recensione xD positiva o negativa che sia,non importa. Fatemi sapere anche se c'è qualcosa che non vi va a genio..:)
A presto**

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ad un certo punto sentii una stretta al polso, e qualcuno che mi urlava ''ma che fai? sei pazza? Vuoi farti scannare? corri!!'' e, con gli occhi chiusi, corsi, o meglio mi lasciai trascinare da quella persona.
Dopo circa 5 minuti di corsa, aprii gli occhi, e affannata guardai chi mi stava tirando: Daesung.
OK. MOMENTO. I BIGBANG MI HANNO SALVATA. MA..DOVE DIAVOLO SONO?
Mi guardai intorno: eravamo dietro le quinte del palco, e venivo fissata da qualche organizzatore che passava di lì e da niente meno che ''i miei cinque supereroi''. Non sapevo che fare, ero presa dall'imbarazzo, e stetti in silenzio ad osservarmi le punte delle scarpe (che trovai molto interessanti) per qualche secondo interminabile, sino a quando una voce spezzò quel silenzio. Allora? Hai perso la lingua? Si può sapere che diamine stavi facendo?Volevi farti uccidere,eh? E poi non hai ancora risposto alla mia domanda, questa me la ripaghi vero?- mi disse Jiyong indicandosi la giacca.
-Non sapevo tu fossi così tanto logorroico. Se mi fai una domanda alla volta magari riesco pure a risponderti,no? Borbottai tra me e me.
Spalancai gli occhi. Avevo risposto malissimo al mio bias. O MIO DIO.
Alzai lo sguardo verso di lui. Era tutto rosso in viso, aveva lo sguardo furente.
Ok, l'ho fatto incazzare.
-Senti, ragazzina, oggi non è giornata. Dovresti esserci grata perchè ti abbiamo salvato la vita, non fare l'arrogante ragazzina viziata! Urlò.
Lo fulminai con lo sguardo. -Ragazzina lo dici a qualcun'altro.- mi girai sorridente verso gli altri - e grazie per avermi salvata, ragazzi!
A TOP scappò una risata: ''figurati. e comunque hai fegato per rispondere così al nostro leader. Solo pochi l'hanno fatto! Ci conoscerai già, perciò non c'è bisogno di presentazioni da parte nostra. Ma tu come ti chiami?''
''Sono Jiu. Piacere di conoscervi..'' Mi inchinai.
''scusate se non parlo molto ma sono timida''
''secondo me parla pure troppo'' disse Jiyong a bassa voce. Lo sentii lo stesso.
''Quanti anni hai Jiu?'' mi chiese un sorridente Youngbae
''Ho ventun'anni.''
''Ma non sei totalmente coreana vero? Hai degli occhi enoooormi! E poi i tuoi capelli azzurri sono bellissimi! Sono naturali vero?'' Chiese Seungri da dietro la spalla di TOP
Daesung gli diede uno scappellotto in testa ''è logico che non sono naturali, stupido! Solo tu potevi chiedere una cosa del genere!'' Disse rassegnato.
''ahahah, no,no non sono naturali. Comunque non ho totalmente i lineamenti orientali perchè sono per metà americana e per metà coreana. Ma vivo qui da più o meno quindici anni..''
Ci interruppe un'organizzatore: ''BIGBANG, vi voglio sul palco fra non più di cinque minuti''. E se ne andò.
''Beh, io direi che devo andare ragazzi.. Ehm..ci vediamo fra poco!'' dissi ''sempre se trovo un posto'' pensai.
''Ciaaaaao! A mai più rivederci!'' Disse Jiyong facendo ciao con la mano
''Come? e dove vorresti andare adesso? I posti sono tutti pieni! Ti conviene rimanere a guardarci da qui, sempre meglio di niente no?Sarai dietro di noi ma ci vedrai da uno schermo cinquanta pollici'' disse Daesung con fare entustiasta.
Ji buttò gli occhi al cielo ''ooooh, e va bene. Ma non fare casino. E dopo il concerto vai via subito. Non voglio bimbe impacciate e timide tra i piedi.'' disse acido.
Nonostante la frecciatina, che ignorai, saltellai sul posto, gridando un sì come risposta.
Fecero un esibizione semplicemente magnifica. E io naturalmente feci figure di merda a raffica.
Mentre c'era silenzio da parte del pubblico, perchè i BB stavano facendo il discorso d'apertura, non mi accorsi che c'era un microfono acceso vicino a me: poco prima ero andata a comprare un pacchetto di patatine alle macchinette lì vicino, e ora me le stavo gustando, come al cinema. Mi accorsi del microfono solo quando Taeyang scoppiò a ridere e TOP si girò dalla mia parte e mi indicò il microfono.
Durante Fantastic Baby mi misi a ballare con tutta l'energia che avevo in corpo, quando mi accorsi che GD mi stava guardando.. potete immaginare la mia faccia.
Finito il concerto, i ragazzi tornarono dalla mia parte, mentre un Seungri un pò troppo euforico dondolava come un bambino perchè una fan gli aveva regalato un pupazzo gigante di un metro e mezzo a forma di panda.
''Allora Jiu, piaciuto il concerto?'' mi chiese gentilmente Daesung
''Certo che si.. insomma ragazzi siete..una bomba. Siete stati magnifici, davvero. Io.. non so cosa dire. Questo è il mio primo concerto, ma vi posso dire per certo che è stato la fine del mondo, me lo ricorderò per sempre!'' dissi con gli occhi lucidi dalla felicità.
''il tuo primo concerto? Come sarebbe a dire, non sei mai venuta a vederci prima di oggi?'' disse Jiyong alzando un sopracciglio. ''Ah giusto, sei una bimba, e le bimbe non possono andare ai concerti senza essere accompagnate da adulti.'' concluse con un sorrisetto beffardo.

Ecco anche il secondo.. ciao^^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Quanto è stronzo, è sexy. Ok Jiu, smettila.
''In realtà ho i miei buoni motivi se non ci sono mai andata. Ma non credo che a te possa minimamente interessare. Comunque ora levo il disturbo. Dato che solo disturbo sto recando, a quanto pare. Felice di avervi conosciuto, siete persone fantastiche. Grazie per il concerto, davvero.'' Mi girai per andarmene.
''Ascolta ragazzina, io non volevo offe..'' Lo interruppi. ''No, scusa tu se ti ho trattato malissimo, è solo che ho avuto una giornata davvero pesante,e mi rendo conto che ti ho davvero disturbato. Per la giacca, non so, consegnerò i soldi alla YG domani mattina, va bene?'' E corsi via.
GD POV:
''eh ma allora sei davvero un bastardo!'' mi disse TOP hyung guardandomi di sottecchi.
''Ehi, piano. Ha iniziato lei, io non ho fatto nulla di male!'' dissi in mia discolpa.
''E sei pure il suo bias.. povera ragazza..'' disse Taeyang.
''Oooh, ma insomma ragazzi? Vi siete bevuti il cervello? E' una ragazza come tante, cosa me ne importa se si è offesa o no? Tanto non la rivedremo mai più!'' dissi tutto d'un fiato, nonostante non fossi totalmente sicuro di ciò che dissi. ''Io ho una mia teoria'' disse TOP ''secondo me, quella ragazza un pochino ti interessa. Ma non lo ammetterai mai, giusto?'' Continuò. ''Ma per favore! Figurati se mi interessa quella ragazza! Fosse carina almeno'' mentii spudoratamente, sperando non se ne accorgessero.
''Io continuo a dire che quella ragazza ti interessa..'' Continuò TOP, con fare da psicologo. Tutti gli altri mi guardavano come se appoggiassero l'idea del più grande. E quando il maknae, che solitamente era quello che non aveva un filtro tra bocca e cervello, e che quindi si lasciava sfuggire tutto ciò che pensava-e che solitamente era giusto- aprì bocca per parlare, decisi di mettere fine a quest'interrogatorio improvvisato.
Cercai quindi una scusa per svincolare l'argomento: ''beh ragazzi, fine interrogatorio. Si è fatto molto tardi. Direi che è ora di andarcene. Buonanotte a tutti.'' E mi avviai verso la macchina, senza neanche aspettare la risposta dei ragazzi.
E va bene... a dire la verità un pochino mi sentivo in colpa. Perchè avevo come la sensazione che lei non fosse una delle tante. Che sotto quel modo di fare da acida, c'era anche qualcosa di buono.
DAI JIYONG, TU NON SEI TIPO DA PENSARE A QUESTE COSE! CHISSENE FREGA DI QUELLA RAGAZZA. pensai scompigliandomi i capelli.
Forse mi ero convinto... misi in moto la macchina e partii. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Jiu POV:
Corsi per almeno mezzora, scappavo, scappavo dalla mia situazione in casa, scappavo da quello che avevo combinato al mio bias, da tutte le emozioni che avevo vissuto in una sola giornata, dal batticuore per aver incontrato il mio bias e per averci addirittura parlato.
Mi fermai solo quando non avevo proprio più fiato, buttandomi su una panchina. Erano all'incirca le 2 del mattino, non avevo un posto dove andare, ed avevo freddo. Avrei dovuto passare qui la notte, in un parco abbandonato, a circa un'ora e mezza di camminata da casa mia. Ma non sarei tornata nemmeno se fossi stata a due passi da lì.
Mi accarezzai un braccio, proprio dove avevo il mio più recente livido. Mi faceva ancora male,era un bel pò grande, ma per fortuna ero riuscita a coprirlo con una delle mie magliette più grandi. Era proprio per questo che non sarei più tornata a casa: non ne potevo più della violenza di mio padre,delle urla di mia madre, del non essere mai capita e accettata..da nessuno. Mi risvegliai dai miei pensieri quando mi accorsi di essere illuminata dai fari di una macchina.
GD POV:
Ero in macchina già da dieci minuti circa, stavo ritornando a casa, quando passai vicino ad un parco e notai una ragazza seduta in una panchina.
''Che diavolo ci fa una ragazza seduta in una panchina a quest'ora? Ma è pazza?'' dissi tra me e me.
Un momento..ora che la guardo meglio.. Maglietta bianca e larga, jeans di pelle attillati e un borsone affianco a lei..E
quei capelli turchesi..
ODDIO NO. QUESTA E' SFIGA. MA PERCHE' ME LA DEVO RITROVARE SEMPRE TRA I PIEDI QUELLA BAMBINA?
Però c'era una cosa che mi incuriosiva.. dovevo chiederle se era scappata di casa come avevo immaginato già da prima, per il borsone. Poi la lascerò da sola al suo destino..... già, farò così, perchè tanto non mi importa nulla di lei. Pensai mentre mi mettevo la prima sciarpa e la prima cuffia trovate dentro la macchina, regali di una fan.
Jiu POV:
Presa dal panico mi alzai, prendendo il borsone. La persona scese sbattendo la sportiera. Che diamine, non mi sono ancora ripresa dalla corsa di prima che ora già devo riprendere a correre. pensai
La persona dietro di me prese anch'essa a correre, e riuscì ad acchiapparmi per i fianchi. Iniziai a piangere e a tremare, non sapevo cosa fare.
Quando la persona dietro di me parlò, le lacrime si bloccarono automaticamente. Un tenue rossore aumentò nel mio viso. ''Ehi ragazzina, non sono mica il lupo cattivo. Calmati. Sono io.'' disse con voce calda, piacevole. Mi prese per le spalle e mi girò, mi guardò con uno sguardo misto a rabbia, tensione e preoccupazione: '' Ed ora spiegami che ci facevi qui da sola a quest'ora! Stupida! Non lo sai che è pericoloso?''
Lo osservai. Aveva una sciarpa blu, arrotolata sino agli zigomi, e una cuffietta rosa con un orsacchiotto. Nonostante,la situazione,la paura provata sino ad un momento prima, le lacrime che ancora mi scendevano, risi. Risi come non mai prima d'ora, risi davvero tanto, non so esattamente se risi per la cuffietta o perchè sembrava un qualche terrorista conciato così, ma non riuscivo a smettere di ridere. Voi penserete che, come succede nei drama, lui abbia attaccato a ridere con me e che poi ci fossimo abbracciati.
NIENTE DI TUTTO QUESTO.
Mentre io ridevo come un babbuino con problemi mentali molto evidenti, lui mi guardava malissimo. Ma proprio male male, tanto che ad un certo punto se n'e uscito con un ''sei pazza per caso?''
Al che iniziai a calmarmi. Almeno un pò. Gli chiesi dove fossero gli altri, mi rispose che erano al dormitorio.
Dopo qualche minuto di silenzio, ''vabbè si è fatto molto tardi, che ne dici se ti riporto a casa ragazzina?'' Un brivido mi passò per la schiena. E adesso cosa avrei fatto?
''E-ecco..io..ehm..N-no meglio di n-no ehm grazie..v-vado a piedi ok? Ciao..'' mi voltai, pronta ad incamminarmi verso una qualche meta sconosciuta. Perchè a casa non ci sarei tornata neanche morta.
''Guarda che non mi freghi. L'ho capito che sei scappata di casa. Avanti, sali in macchina, ti porto al mio appartamento.''mi disse.
Non mi sarei mai aspettata una situazione del genere. Non sapendo cosa dire, accettai l'invito e salii in macchina.
Il tragitto proseguì in silenzio, lui che guidava, io che lo guardavo cercando di non farmi scoprire.
Ma con la mia solita sfiga, lui disse: '' Senti, so di essere attraente ma se mi fissi così tanto mi consumi.'' sorrise mordicchiandosi il labbro inferiore. A quella vista il mio battito cardiaco aumentò almeno cento volte. con non so quale forza di volontà gli dissi ''Com'è che sai che sto scappando di casa?'' cercando di svincolare l'argomento in qualcos'altro. Nel frattempo eravamo arrivati a casa sua, o meglio, alla sua reggia. Era una villetta di due piani, con garage e giardino. Non riuscii a vedere altro perchè era buio. Lui aprì la porta di casa, davanti ai miei occhi si parò un maestoso soggiorno, pieno zeppo di foto con i suoi genitori e con gli altri membri dei BIGBANG e della YG in generale. Nonostante tutto era una casa classica e semplice, con la cucina, due camere da letto, due bagni, il soggiorno e il ripostiglio. ''wow,è davvero bella'' dissi, meravigliata anche dal buon gusto che aveva nell'arredarla.
''E' perchè hai quel borsone appresso che l'ho capito.'' mi disse lui mentre si avviava verso la cucina, probabilmente mentre andava a preparare due caffè. ''Eh?'' dissi io scioccata, non sapendo a cosa si riferisse. ''Quanto sei scema, sto rispondendo alla tua domanda di prima. Al come ho fatto a capire che tu fossi scappata di casa.'' disse in tono sarcastico porgendomi la tazza di caffè.
''Lo scemo qui sei tu! Era logico che non capivo a cosa ti riferissi, te ne sei uscito con un'affermazione del genere dopo -alzai la manica della felpa, consultando l'orologio invisibile- minimo dieci minuti dalla nostra conversazione!'' gli risposi in tono scherzoso.
Lui diventò serio, fissando il mio braccio, e solo allora capii che il mio livido era in bella vista. Abbassai la manica di colpo, riprendendo la tazza di caffè in mano facendo finta di nulla. Lui però continuava a guardarmi, ora negli occhi, camminando verso di me. ''Ehi..ma cosa diavolo..''
''Nulla, davvero. So-sono caduta d-dalle scale stamattina, anzi a di-di-dire la verità poco prima del concerto. Eheheh'' risi nervosamente, portandomi una mano alla testa, tenendo lo sguardo fisso verso il basso.
Lui ovviamente non ci credeva. Si avvicino ancora di più, ad un passo da me, mi prese per le spalle e mi chiese '' Jiu, centra qualcosa con il fatto che non vuoi tornare a casa?''
Divenni rossa come un peperone, anche di più se possibile, e gli risposi: ''oh,wow è la prima volta che mi chiami Jiu e non ragazzina o stupida..'' cercai di divincolarmi. Di scappare come ho sempre fatto per tutti i problemi. Tutto inutile, anche perchè in un certo senso mi piaceva stare così, di fronte a lui, ad un passo da lui per la precisione..
La sua voce mi riportò alla realtà: ''Ehi.. ti senti bene? Ehi?''
''Si si. Dicevi,scusa?''
''Che non hai ancora risposto alla mia domanda.'' mi disse, senza interrompere il contatto visivo.
''E anche se fosse? Che cosa ti cambierebbe? Anzi,no, che cosa cambierebbe a tutti? Credi che il mondo cambierebbe se dicessi che sono piena di questi lividi, e anche di tagli e graffi, tutti fatti da mio padre? Io credo di no, sarebbe tutto inut..''
Mi abbracciò. Il mondo si boccò per un istante. O forse di più.
''Piangi.'' ''Cosa..?'' mormorai ''Piangi, ti ho detto. Sfogati.'' ripetè.
E così feci. L'avrei sicuramente fatto anche senza che lui mi dicesse nulla.
Piansi tutte le lacrime che avevo, piansi perchè mi facevo pena da sola, piansi per tutte le botte che ricevetti, piansi per tutte le parole che avrei voluto sentire e che puntualmente nessuno mai mi disse, piansi perchè non avevo nessuno con cui sfogarmi, e questa era l'unica occasione che avevo, pensai.
E lo abbracciai.. perchè stretta tra le sue braccia stavo bene, mi calmavano, mi cullavano, e mi davano un calore che mai avevo provato. 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


GD POV:
''E anche se fosse? Che cosa ti cambierebbe? Anzi,no, che cosa cambierebbe a tutti? Credi che il mondo cambierebbe se dicessi che sono piena di questi lividi, e anche di tagli e graffi, tutti fatti da mio padre? Io credo di no, sarebbe tutto inut..''
Non la lasciai finire di parlare. Aveva già detto tutto, e io avevo capito che in quella casa non ci poteva tornare. Non ci DOVEVA tornare. Vidi che stava per piangere, perciò la abbracciai. Fu un abbraccio senza malizia, cosa stranissima per me, perchè solitamente abbraccio così solo i miei quattro fratelli (i bigbang) e i miei genitori...intendo dire un'abbraccio così,senza fare nulla, senza infilare le mani sotto la maglietta.
Invece stavolta era diverso. Questa ragazzina mi aveva fatto reagire in una maniera strana. Non la conoscevo nemmeno da un giorno e già la stavo abbracciando. O meglio, stritolando, ma questi sono dettagli.
Ma lei era immobile.. pensai che o l'avevo lasciata di stucco, oppure non voleva che io l'abbracciassi. MA INSOMMA, CHE MI PRENDE?? IO NON AGISCO COSI' DI IMPULSO, NON ABBRACCIO GLI SCONOSCIUTI SOLO PER UNA STORIA STRAPPALACRIME. pensai
Allora decisi di rompere l'abbraccio. Ma proprio quando lo stavo per fare, lei affondò il viso nel mio petto e mi strinse a lei, mettendo le braccia intorno al mio collo.
E non capii più nulla. L'unica cosa che sentivo forte e chiara era il profumo di camomilla che aveva tra i capelli, che inebriò le mie narici come se fosse il profumo più buono del mondo.
La strinsi più forte a me, e le dissi di sfogarsi. Senza problemi.
Lei mi ringraziò, e restammo così, in silenzio, l'uno tra le braccia dell'altro, per non so quanto tempo.
Quando ripresi la mia coscienza, -che sicuramente era andata a farsi un giro da qualche parte, non c'era altra spiegazione- decisi di sciogliere l'abbraccio, perchè sennò sarei ricaduto nella trappola, la mia coscienza se ne sarebbe di nuovo andata e non so cosa avrei fatto a quella ragazza che ancora stringevo.
Jiu POV:
''Ora basta ragazzina. Puzzi, vai a farti una doccia'' mi disse soffocando una risata.
Che galantuomo.
''Yessir! Dammi un' asciugamano e vado.''gli risposi, senza imbarazzo.
Mi portò verso uno dei bagni, mi disse di aspettarlo qui, dopo un paio di minuti tornò con un paio di ciabatte e l'asciugamano.
Lo ringraziai, chiusi la porta, mi spogliai e mi buttai dentro la doccia. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Sotto il getto d'acqua calda chiusi gi occhi e mi rilassai. Ripensai a tutta la giornata:
Mi svegliai di buon umore, verso le dieci e mezzo del mattino; Avevo già terminato le superiori, non andavo all'università perchè ''mio padre non aveva soldi da buttare per me'', e non lavoravo più da circa dieci giorni, da quando avevano deciso di buttarmi fuori dal negozio di animali dove lavoravo, perchè non mi vestivo in modo consono: non vedo cosa ci sia di strano in un paio di all star, una maglietta nera con il logo di one of a kind e dei pantaloncini corti. Quando chiesi spiegazioni mi dissero che il mio problema era il trucco nero, i capelli celesti ed il piercing che portavo al labbro inferiore. Spaventavo la gente, secondo loro. Mi chiesero di ritingermi i capelli di nero e levare quel piercing. Dissi naturalmente di no. Che io stavo bene così che non mi importava di quello che gli altri pensavano di me. E fu così che mi licenziarono.
Comunque, dicevo, mi svegliai di buon umore quella mattina, ma il mio umore cambio quando vidi mio padre: era arrabbiato con me, non seppi mai il perchè ma lo capii dallo sguardo che fece. Venne verso di me, urlandomi che ero un'incapace, ero una figlia inutile, chi glielo aveva fatto fare a sposare mia madre per proceare poi una ragazza così inutile. Mi graffiò le braccia, mi prese a pugni nelle gambe e nelle braccia. E mi tirò un pugno all'addome. Caddi in ginocchio. E sputai un rivolo di sangue. Lui si bloccò, e tornò a leggere il giornale. Io, sempre in ginocchio, con le lacrime che cadevano silenziose, osservai il sangue riverso per terra. Sapevo che dovevo sbrigarmi a pulirlo, sennò erano altre botte. Ma sapevo anche un'altra cosa. Sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che sarei stata in quella casa. Sarei scappata quella notte, con la scusa del concerto, avrei preparato un borsone e sarei scappata, non so bene dove.
La cosa certa era che il concerto mi avrebbe fatto bene, alla salute, all'animo e allo spirito. E così infatti fu. E chi se lo sarebbe mai aspettato che SAREI FINITA NELLA CASA, O MEGLIO, NELLA DOCCIA DI KWON JIYONG?
Riscossa dai miei pensieri, o meglio, dal pensiero fisso che ero a casa di Jiyong ed eravamo da soli in casa sua, ripresi fiato e uscì dalla doccia. Rendendomi conto che c'ero stata almeno tre quarti d'ora sotto quel rilassante getto d'acqua! Mi misi velocemente l'asciugamano che Jiyong mi aveva dato, infilai le ciabatte ed uscii dal bagno con i capelli ancora bagnati.



 


Buonasera a tutti voi lettori :3
come va?
Chiedo scusa se non aggiorno spesso, ma sono abbastanza pigra DDD: e inoltre in questo periodo non ho molto tempo. E se già tardo ad aggiornare ora, figuratevi adesso che ci consegneranno le pagelle. Perchè ho sei insufficenze e dovrò attaccare il deretano alla sedia se quest'estate voglio oziare evitare di essere rimandata. xD  Aggiornerò minimo ogni morte di papa. Che poi oggi Benedetto XVI si è ritirato, è per quello ho aggiornato. (?)
NO OK. BASTA. LA SMETTO
un baciooone a tutti, grazie mille per chi segue questa storia o comunque la legge,specie a B1A4ever che perde tempo a recensire questo schifo di storia. <3
Ti avviso che per il tuo tanto amato (?) capitolo 7 ti farò aspettare ahuahauahuah >:3
ps: io amo i B1A4 <3 specie Baro rthfjbghjbghjbvshjbv vabbè dettagli. XD
Se volete potete recensire non vi mangio u.u accetto le critiche come i complimenti, anzi, spesso preferisco le critiche. Perciò recensite eheheh (lo so, sicuramente non avete capito nulla di quello che ho scritto ma voi sorridete e annuite. xD
Ora mi dileguo, I PROMISE!
ciao ciao :D
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Andai verso una delle due camere, non sapendo quale fosse quella di Jiyong, per cambiarmi.
Entrai nella prima camera, era tutto spento. Cercai l'interruttore ma non lo trovai. Pazienza, mi sarei cambiata al buio. Mi levai l'asciugamano infilando l'intimo quando ad un certo punto la luce si accese e la porta si aprì.
Vi lascio immaginare cosa successe.
Nel giro di due,imbarazzanti secondi presi la roba che avrei dovuto indossare e me la misi davanti, come per non far vedere ciò che ormai si era visto. Diventai di un colore tra il rosso e il viola.
Jiyong dal canto suo, rise e disse: ''ok, ora rispondi a queste tre domande. 1, che ci fai in camera mia? 2, perchè non hai acceso la luce e 3, prego, continua pure davanti a me, non c'è problema..'' disse con fare malizioso.
''l'ultima non è una domanda. Scemo.''
''Devi ancora rispondermi, però..''
''ESCI SUBITO DALLA MIA CAMERAAAA!!'' urlai spingendolo

''veramente questa è camera mia. E tu sei pazza!'' disse uscendo e richiudendo la porta dietro di se.
Ok, troppe emozioni per oggi. se continuo così il mio cuore non reggerà! pensai.
Mi vestii in fretta, mettendomi una canottiera e dei pantaloncini, e scesi giù per mangiare.
Appena arrivai in soggiorno vidi Ji che faceva un giro di canali, seduto sul divano. Mi sedetti ''vicino'' a lui, vicino per così dire, dato che ero dall'altra parte del divano.
''Puoi sederti anche più vicino eh, non ti mangio..'' mi disse Ji divertito.
''Senti Ji, dovrei dirti delle cose..''
Si voltò dalla mia parte ''Dimmi''
''Allora innanzitutto scusa se ho chiamato camera tua come se fosse mia ma è stata una reazione automatica..e mi stavo cambiando in camera tua proprio perchè non sapevo fosse camera tua, sennò mi sarei cambiata nell'altra stanza.. E non ho acceso la luce perchè non trovavo l'interruttore...'' sbottai imbarazzata
Lui rise divertito, lo interruppi: ''comunque, ti volevo ringraziare per..beh, per tutto insomma.. non sono brava con le parole, però...e-ecco.. ti devo molto. Sai io non mi ero mai, ehm, sfogata con qualcuno..perchè non avevo nessuno con cui sfogarmi.. e tu mi hai accolto a casa tua, mi hai ecco..ehm.. -abbassai lo sguardo fissandomi le cosce che sfregavo con le mani- fatta stare meglio.Mi hai consolato. Perciò, grazie...'' Sorrisi.
GD POV:
Mi aveva ringraziato.
E non lo aveva fatto per leccarmi il culo, o perchè era un copione che glielo imponeva.  Poteva anche non dirmi nulla, nessuno la obbligava, ma lei mi aveva ringraziato. Non c'era nemmeno un filo di malizia , le sue erano delle scuse davvero sincere. E poi aveva sorriso: aveva davvero un bel sorriso, e quelle labbra così piene sembravano deliziose.. Chissà che sapore avevano. E quel piercing mi stava stuzzicando più del dovuto.
NO KWON JIYONG, RIPRENDITI, STAI DELIRANDO. Mi disse la mia ormai famosa coscienza. Che ignorai.
..E poi aveva un bel fisico, era poco più bassa di me, e aveva le curve giuste al punto giusto. E ora non portava il reggiseno. E quelle gambe scoperte, anche se piene di lividi e graffi,erano così belle e lisce.
OK CALMATI JIYONG RESPIRA. REPRIMI I TUOI ISTINTI PRIMORDIALI
Una mano calda che si era poggiata sulla mia spalla mi ''risvegliò'' dai miei pensieri. Lei era lontana da me solo qualche centimetro, sentivo il suo respiro caldo sulla mia spalla. Ancora qualche attimo e le salto addosso, pensai.

---------

Ed ecco il ''tanto atteso'' (ma da chi?) settimo capitolo. xD
Spero che questa storia vi piaccia. Se anche così non fosse, recensite comunque. Mi fa piacere sapere le varie opinioni. :) Ringrazio come sempre B1A4ever per le recensioni ^^ alla prossima :D

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1451254