~You changed my life.

di swaggieeonyou
(/viewuser.php?uid=260422)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio nome è Sam ***
Capitolo 2: *** Martina... ***
Capitolo 3: *** Una perdita inaspettata. ***
Capitolo 4: *** California ***
Capitolo 5: *** La mia nuova vita ***
Capitolo 6: *** Un sogno diventato realtà ***
Capitolo 7: *** Prima tappa: Toronto! ***
Capitolo 8: *** Aspettando il grande giorno ***
Capitolo 9: *** Piacere, sono Justin coglione Bieber ***
Capitolo 10: *** Juss ***
Capitolo 11: *** Quella notte fantastica ***
Capitolo 12: *** Solo un'illusione ***
Capitolo 13: *** Senza te la mia vita non ha senso. ***
Capitolo 14: *** U smile, I smile ***
Capitolo 15: *** Perchè io lo amo. ***
Capitolo 16: *** Il ritorno in CALIFORNIA ***
Capitolo 17: *** Justin Bieber in California ***
Capitolo 18: *** Per sempre! ***
Capitolo 19: *** Tutti in discoteca ***
Capitolo 20: *** Paparazzi ***
Capitolo 21: *** Justin ho paura ***
Capitolo 22: *** Gli American Music Awards ***
Capitolo 23: *** "Sarà la donna che sposerò" ***
Capitolo 24: *** All I want for Christmas is you ***
Capitolo 25: *** I'll be standing right next to you, for ever ***
Capitolo 26: *** Si parte in Germaniaa ***
Capitolo 27: *** Sei un coglione. ***
Capitolo 28: *** Vecchie abitudini ***
Capitolo 29: *** Thought of you. ***
Capitolo 30: *** One less lonely girl. ***
Capitolo 31: *** Tutte a me! ***
Capitolo 32: *** Io, te e il mare. ***
Capitolo 33: *** YOU MAKE ME GO ASDFGHJKL.. ***
Capitolo 34: *** Il motivo per cui sorrido: Justin. ***
Capitolo 35: *** Complicazioni. ***
Capitolo 36: *** Ti sono vicino ***
Capitolo 37: *** Tu sei Justin Bieber, hai diciotto anni, non puoi. -ultimo capitolo- ***
Capitolo 38: *** UN CONTINUO ***



Capitolo 1
*** Il mio nome è Sam ***


CAPITOLO 1

Il mio nome è Sam..
 
Una mattina ti svegli e hai sedici anni, sei un’ adolescente, strano da dire, strano anche da essere. A pensare che fino a ieri avevo quindici anni, un altro anno della mia vita è andato, sono sedici anni che vivo, sedici anni di sofferenza e di felicità, beh, forse è meglio dire di sofferenza dato che la mia vita fa schifo. A cinque anni ho perso la mia unica sorella, la sua perdita mi ha segnato un ricordo nella testa che non riesco più a cacciare via, ho visto mia sorella Anna morire tra le fiamme di un  edificio, ed io non ho fatto nulla per impedirlo. Ogni notte faccio lo stesso incubo e a volte mi sembra di sentire la sua voce, mi prenderete per pazza ma è così. Circa due anni fa i miei genitori hanno divorziato, io sono rimasta a Toronto con mamma e nonna, papà invece si è trasferito in California ed ora convive con una donna, forse la sua nuova moglie. I miei genitori si sono conosciuti in Italia, a Firenze, perché mia madre è di originalità italiana. Da piccola ci andavo sempre con papà, ogni anno ricordo che partivamo a Firenze e villeggiavamo nella casa dove mamma viveva d’adolescente.  Non vedo papà da Natale, sinceramente non mi manca, non l’ho mai perdonato dopo che se n’è andato via di casa per quella bionda cotonata della sua nuova ragazza. Non sopporto nessuno dei due, sinceramente, io non sopporto nessuno. Solo mia nonna, lei è l’unica che ogni giorno non mi assilla di domande, tipo questa:’ Sam, perché non ti fai degli amici?’. No, ok? Non ho degli amici e sinceramente non li  voglio. Secondo me sono uno spreco di tempo. Il vero amore, la vera amicizia sono stupide; preferisco rimanere sola, ho sofferto troppo nella mia vita, non voglio più delusioni e, se mi faccio delle amiche o mi fidanzo alla fine ne rimarrò delusa, perché niente dura per sempre, quindi preferisco rimanere sola. E’ la cosa migliore.
 
“Sam!"-. urla mia nonna dalla veranda.
Mi precipito fuori e vado da lei, mia nonna è una gran donna, ha 87 anni ed è sulla sedia a rotelle, ha perso il marito da giovane, e ha avuto solo una figlia. Anche se è un po’ anziana, nonna è una donna forte e piena di vita.
“Dimmi nonna”-. Mi appoggio sulla porta con le braccia conserte.
“Andiamo a fare un giro, voglio prendere aria!”-. dice muovendosi verso il cancello.
“D’accordo!”-.prendo le chiavi della porta, il cellulare e la seguo.
L’aria umida di settembre si fa sentire, un leggero venticello mi scompiglia  i capelli lunghi. Noto alcuni bambini giocare con il pallone nel parco, spingo la sedia a rotelle verso una panchina e mi ci siedo sopra, osservo l’atmosfera che si è creata, c’è parecchia gente in giro, d’altronde è sempre così qui. Il pomeriggio vengo sempre nel parco a leggere, in questo posto nonostante la confusione  riesco a trovare la pace e la tranquillità, ciò che non trovo a casa. Mia madre è sempre impegnata con il lavoro, va via di casa alle sette la mattina e torna  la sera verso le 19.00, in tempo per preparare la cena.
“Dovremmo tornare a casa”-. La voce di nonna mi distoglie dai pensieri. Annuisco e insieme ci dirigiamo verso casa.
Arriviamo e le luci sono accese, mamma è tornata e di sicuro la cena è pronta.
“Ciao mamma!!”-. corro ad abbracciarla. Mi stampa un bacio sulla fronte.
“Ciao piccola mia”-. Sorride e continua a cucinare.
 
Dopo aver finito di mangiare, salgo di sopra e mi chiudo nella camera, indosso il pigiama e continuo a leggere. Da come avrete capito io amo molto leggere, i libri sono qualcosa di indescrivibile, leggendo mi immedesimo nel personaggio principale ed antro nella storia. Dato che non ho una vita privata, me ne creo una leggendo romanzi sentimentali. Ho un’intera libreria piena di libri, mio padre poi è un’importante scrittore e forse questa passione me l’ha trasmessa lui. Ma un’altra cosa che mi piace fare è ballare, ballando esprimo i miei sentimenti, la musica nella mia vita ha un ruolo molto importante. Ogni volta, quando mi sento depressa, quando sono triste, mi chiudo in camera e con la musica che mi rimbomba nelle orecchie, ballo, solo così mi sfogo, e mi riesce bene.

La mia prima ff, siate carini con me jfacbdlòfhb <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Martina... ***


CAPITOLO 2

Martina..

Apro leggermente gli occhi a causa del sole, mi alzo dal letto e chiudo la tenda della finestra, la giornata oggi è davvero stupenda! C’è un sole che spacca le pietre e non c’è un filo di vento, apro l’armadio e prendo i primi vestiti che mi vengono in mente, li indosso velocemente, faccio il letto e scendo di sotto, nonna è in veranda e sta cucendo un maglione, vado in cucina e preparo la colazione.
“Buongiorno cara”-. Si avvicina con la sedia a rotelle a me stampandomi un bacio sulla guancia.
“Buongiorno nonna”-. Prendo la padella dal fornello e metto l’uovo nel piatto. Mi siedo e mangio.
“Mamma è andata a lavoro?”-. le chiedo mentre mastico un pezzo della colazione, mi asciugo le labbra con il tovagliolo.
“Si Sam, oggi è andata presto, si è svegliata alle sei”-.dice abbassando la testa.
“C-come mai così presto?”-. chiedo sgranando gli occhi.
“Il capo si è arrabbiato ieri, l’ha pregata di sbrigarsi prima la mattina”-. Dice spostandosi verso il divano.
Faccio una smorfia e inizio a sparecchiare. E’ davvero stupido il fatto che mia madre debba arrivare prima, o stupido è quel direttore, che comanda tutto e tutti; Capisco che lui ha il comando, ma non può trattare i suoi colleghi in questo modo, come se fossero diversi da lui. Ecco perché non farò mai il lavoro di mia madre, da grande vorrei tanto fare la ballerina, o la scrittrice; lo so, sono più degli hobby, ma è questo quello per cui veramente sono portata, potrei ballare e contemporaneamente scrivere, potrei raccontare la mia stupida vita in un libro, oppure potrei racchiudere i miei pensieri, certo, lo potrei fare! Anche perché non credo ci voglia una laurea per scrivere e pubblicare un libro, ci vuole solo talento, e tutti dicono che io ce l’ho. Beh, di certo da grande non vorrò fare la professoressa, o la commessa, o ancora peggio l’avvocato. No, no e no. Voglio fare un lavoro bello, voglio alzarmi ogni mattina con il piacere di andare a lavorare, e non fare la fine di mia madre che lavora tanto per fare qualcosa. A quel punto preferivo rimanere casalinga…
 
“Nonna vado a leggere al parco”-. Dico infilando il libro all’interno della borsa.
“D’accordo, non tornare tardi”-. Dice stampandomi un bacio sulla fronte.
“Non preoccuparti! Massimo alle venti sono a casa, non mi aspettare per pranzo”-. dico sorridendo, infilo nelle orecchie un paio di auricolari e vado via.

Cammino tranquilla per le strade della città, qui c’è parecchia confusione, e sono solo le dieci di mattina, sembra che la gente non abbia nulla da fare. Mi fermo davanti a una scuola di danza, tolgo gli auricolari dalle orecchie e osservo una ballerina danzare sui passi di canone, mi fermo ad osservarla, i miei occhi brillano, mi appoggio alla porta ma questa fa un grosso rumore che distoglie la ballerina dal ballo, mi fissa e mi sorride. Spegne la radio e si avvicina. Porca puttana, sono una stupida! Mi gratto il capo imbarazzata e abbasso la testa.
“Ciao”-.Dice porgendomi la mano.
“Emmh…ciao”-. Dico imbarazzata. Ci stringiamo la mano e interrompo il silenzio.
“Scusami, non volevo interromperti, stavo camminando e ho sentito questa melodia, ero curiosa e ho voluto fermarmi ad osservarti, sei davvero brava, complimenti!”.
“Grazie cara, me lo dicono in tanti, io sono Martina”-. Dice sorridendo.
“Sono Sam”-. Accenno un sorriso finto.
“Vuoi entrare? Magari ti insegno qualche passo”-. Chiede felice.
“Emmh…no, mi dispiace ma devo andare, grazie comunque!”-. faccio un cenno con la mano come per salutarla e scappo via.
“Ciao”-. Dice rientrando nella sala da ballo.

Wow, com’era brava quella ragazza. Ballare un classico sulle punte su una melodia difficile e veloce come il canone è davvero un traguardo!.

Mentre cammino per le strade della città, ripenso a Martina e al suo talento; io, sinceramente non avevo mai pensato di iscrivermi ad una scuola di ballo, non ho mai chiesto niente a mamma, perché non voglio preoccuparla e soprattutto per entrare in una scuola di danza ci vogliono circa 100 dollari, ed io non me la sento di chiederle una somma di questo tipo. Sto bene così, non ho bisogno di una scuola di danza per appassionarmi al ballo, lo sono già e quindi le lezioni sono l’ultima cosa che mi servono.

Arrivo al parco e mi siedo, qui, c’è una tranquillità unica, passerei intere giornate in questo parco. Prendo il libro dalla borsa, lo apro e inizio a leggere.


Ciao a tutti :) Sono swaggieeonyou e questo è il secondo capitolo della mia FF, spero che vi piaccia..non sono molto esperta, anzi, non lo sono per niente, questa infatti è la mia prima storia, spero che la seguirete in tanti :)
Un bacio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Una perdita inaspettata. ***


CAPITOLO 3

Una morte inaspettata... 

Torno a casa dopo un’intera giornata occupata dalla lettura del libro, sono appena le 20.00 e in giro c’è molta tranquillità, ripasso da quella scuola di danza ma noto che le porte sono chiuse, le luci sono spente, e quindi continuo a camminare, il cielo è coperto di stelle e le strade della città sono illuminate da tante luci, noto un passante sulla destra vestito con un pantalone di tuta nera sporco di polvere, un giaccone dello stesso colore insieme a una sciarpa e ad un cappello. Deve avere proprio freddo, ci sono tipo 30 gradi e lui è vestito come neanche se è inverno!
In un battibaleno sono a casa, apro il cancello con le chiavi e noto nonna seduta sul divano della veranda, piange guardando il vuoto.
“Nonna? Che hai?”-. mi siedo accanto a lei e mi abbraccia. Rimango scioccata.
“Tua madre..”-. dice piangendo, mi guarda negli occhi e mi accarezza una guancia. Una lacrima scende lentamente dal mio volto.
“Cosa?”-. dico  dandole la mano. Continua a piangere.
“Ha avuto un’incidente”-.
“Cosa???”-. dico alzandomi. Entro in casa disperata e chiamo il suo numero.
-Utente non raggiungibile-.
“Cazzo!”-. sbatto il telefono a terra dalla rabbia e mi accascio a terra toccandomi il capo. Inizio a singhiozzare. Ma come è possibile che abbia avuto un incidente! Cazzo. Tutto per colpa di quel suo stupido lavoro, lo odio!.
Dopo un po’ ricevo una chiamata. Rispondo con il tremolio tra le mani…
-Pronto?-.Chiedo con le lacrime agli occhi.
-Lei è la signorina Sam Anderson?- Mi chiede una voce maschile dall’altra parte del telefono.
-Si, si sono io! Con chi parlo?-
-Chiamiamo dall’ospedale della città, sua madre ha avuto un incidente grave con la macchina…non sappiamo ancora niente ma quello che possiamo dirle è che molto probabilmente è mortale, venga qui in ospedale, sarebbe d’aiuto per sua madre-.
-La..la ringrazio-. Dico balbettando e piangendo allo stesso tempo.
Mi dirigo in veranda…
“Nonna..sto andando in ospedale, mamma sta meglio”-. Mento accennando un sorriso finto,mi giro mentre le lacrime coprono piano il mio volto ormai rosso e sudato.
“Vengo anche io!”-.
“No nonna no..rimani qua non preoccuparti”-.

Esco di casa correndo, in un batter d’occhio sono all’ospedale, entro veloce e chiedo informazione al primo medico che trovo d’avanti. Salgo di fretta le scale finché non arrivo finalmente alla sua camera. Entro correndo e piangendo, butto la borsa a terra e mi siedo in ginocchio accanto a lei, le tengo la mano e gliela bacio. Non voglio vederla così, mi fa tanto male. Morirei io al posto suo..Non permetterei mai che la donna che mi ha donato la vita se ne vada da un momento all’altro per colpa di uno stupido scontro tra auto.
“mm..mm”-. Mi giro di scatto e trovo un uomo con il camice bianco che mi fissa.
“Sua madre ha avuto un incidente molto pericoloso. E’ avvenuto uno scontro frontale che ha provocato la morte del ragazzo che guidava la macchina e…”-. Eh? Eh? Cazzo!
“Eh?...”-.
“Sua madre è in coma celebrale. Le probabilità che si risvegli non sono molte, può morire da un momento all’altro”-.
Ricomincio a piangere grattandomi il capo. Mi stendo accanto a lei continuando a tenerle la mano, vorrei tanto che sia un brutto incubo. Vorrei svegliarmi beata nel mio lettone, tra le sue braccia, con lei che mi ripete di volermi bene, vorrei vedere entrare mio padre nella camera con un vassoio con la colazione dicendo di amarci. Tutto questo è ormai troppo tardi…
Tra un pensiero e l’altro mi addormento accanto a lei.

La mattina dopo apro gli occhi lentamente  e gli strofino con le mani, mi alzo dal letto e vado in bagno, mi brucia tutta la faccia ed ho gli occhi rossi, me la lavo con il sapone e me l’asciugo. Sembro un mostro…Sono orribile. Vabbè, lo sono sempre stato ma ora è ancora peggio.
Esco dalla camera e vado a fare un giro nell’ospedale, sento una voce pronunciare il mio nome da lontano, mi giro e noto che è il medico; mi avvicino..
“Sam, tua madre non ce l’ha fatta, mi dispiace”-. Dice toccandomi la spalla.
“E’..morta?”-.
“Si..”-.
“Ok!”-.
Entro in camera continuando ad essere calma, le accarezzo la guancia piangendo.
“ti amo!”-. le dico per la prima e per l’ultima volta.
Il silenzio viene interrotto da cinque medici che entrano nella camera portando mia madre via. Mi stendo sul letto e continuo a  piangere.
 

Arrivo a casa e nonna è seduta sul divano e guarda  il telegiornale, cerco di non farmi sentire per non attirare l’attenzione, ma tutt’un tratto la porta si chiude provocando un leggero rumore. Nonna avverte la mia presenza e si gira verso me.
“Piccola mia sei tornata”-.
Faccio spallucce e annuisco.
“Come sta mamma?”-. Sento un colpo al cuore e segue un brivido leggero sulla schiena.
Mi siedo accanto e lei e mi gratto il capo, una lacrima riga il mio volto..
“Mamma..ha avuto un incidente e ieri era in coma celebrale..”-. dico cercando di trattenere le lacrime, nulla da fare, scoppio a piangere.
“..mamma è morta poche ore fa…”-. Dico guardandola negli occhi.
Tutto d’un tratto vedo che si accascia a terra, mi alzo e mi siedo accanto a lei gridando il suo nome, le alzo le gambe all’insù e le do tanti schiaffi cercando di farla svegliare; vado in cucina e prendo un bicchiere d’acqua, glielo butto in faccia e apre di colpo gli occhi. Mi accascio a terra e metto la mano sul cuore, faccio un respiro di sollievo. L’aiuto ad alzarsi da terra per poi farla sedere sul divano.
“Mia…mia…figlia è..m-m-mor-morta?”-. chiede balbettando.
I suoi occhi sono pieni di lacrime e riesco a vedere la tristezza che c’è in lei attraverso le rughe che le coprono la faccia.
“Si nonna..”-. l’abbraccio forte e quasi la strozzo. La stringo a me e rimaniamo abbracciate per molto tempo.
“Cara, tu non puoi rimanere qui sola con  me per sempre, devi vivere la tua vita!”-. Dice staccandosi da me. Sgrano gli occhi.
“NOOO!! Che dici! Io non ti lascio sola!!”-. dico alzandomi di scatto dal divano.
“Lo so piccola, ma hai sedici anni e non puoi sprecare la tua vita in questa casa al mio fianco. Forse è meglio che tu vada da tuo padre, che ti iscriva a scuola e che ti faccia degli amici come una normale adolescente!”-.
“No! No e no! Io da papà non ci vado e non cominciare anche con il fatto degli amici come fa mamma!”-. Mi blocco, sento un colpo al cuore.
“Come..faceva mamma.”-. dico fredda guardando il vuoto.
Corro in camera mia e chiudo la porta a chiave. Indosso il pigiama mettendomi nel letto, metto gli auricolari nelle orecchie e inizio a pensare. Prendo in considerazione l’idea di trasferirmi da papà, farebbe bene a me e a mia nonna, forse hanno ragione, non posso continuare a sprecare la mia vita stando qui, senza nessuno…Si, andrò da papà, ma lo faccio solo per la mamma, perché se lo merita.
Tra un pensiero e l’altro mi addormento.
 
LA MATTINA DOPO.
Mi sveglio di colpo alzando il busto. Non ci credo, di nuovo quell’incubo che ogni notte mi perseguita. Mi alzo lentamente dal letto pensando ad Anna, a come sia morta e a tutta la colpa che io ho per averla lasciata morire, è come una punizione che mi sia stata data! Io però non ce la faccio più. Sono o no una normale ragazza di sedici anni? Perché non posso dormire in pace sognando cose belle?
Scendo di sotto e nonna fa già colazione.
“Buongiorno…”-.
“Buongiorno”-. Dice guardandomi negli occhi.
“Nonna mi dispiace tanto per ieri sera, io non volevo gridarti contro..”-. le dico sedendomi al tavolo.
“Scusami tu, non devo obbligarti, la vita è tua e le decisioni anche”-.
“No”-. La interrompo…
“No nonna, io..ho preso una decisione”-.
“Sarebbe?”-.
“Vado da papà,  hai ragione quando dici che non posso continuare a fare questa vita”-.
Un grande sorriso dipinge il suo volto, corro ad abbracciarla ed una lacrima riga lentamente il mio volto.
“Ti voglio bene”-. Le sussurro nell’orecchio sinistro.
“Anche io piccola mia”-. Mi stacco da lei e vado a prendere il telefono.
“Chiamo papà”-.Dico componendo il suo numero.
Sorride divertita.
-Tu,tu,tu,tu- Questi tu tu mi stanno dando i nervi, non capisco che senso abbia metterli, no, non hanno un senso. I miei pensieri vengono interrotti da una voce grave di un’ uomo.
-Pronto-.  Risponde…
-Papà?-.
-Saam? Sei tu?”-.
-Si, papò sono Sam!”-. wow! Non parlavo con lui da tre anni, ed ora lo sento un estraneo, non riconosco neanche la sua voce. Una piccola lacrima scende dal mio occhio.
-Saaam, piccola!! Da quanto tempo! Come mai ho il piacere di sentirti?-.
-Emmh….vorrei venire a vivere con te, a Toronto!-. dico tutto d’un fiato. Sorrido
-Si! Certo che si! E..come mai?-. Il mio sorriso si spegne in un batter baleno, subito mi torna in mente la mamma, l’incidente e lui che non sa niente. Prendo un respiro profondo..
-La mamma…è…morta!-. Dico mettendo una mano sulla bocca per non piangere.
-C.cosa?-.
-Hai sentito bene…-.
-Oh mio dio! Eh..quando, come, perché!-. Inizia a piangere anche lui.
-Ieri sera ha fatto un incidente, e stamattina è morta-.
-Oh dio mio…comunque si…si piccola mia vieni da me!-.
-Grazie!-.
-Di cosa? Sei mia figlia e ci sarò sempre per te! Tu hai bisogno di me, soprattutto ora. Ed io ho bisogno tanto di te piccola! A che ora mi faccio trovare all’aeroporto?-.
-Alle ventuno di stasera -.
-D’accordo-.
Sorrido e metto fine alla conversazione.
“Nonna..chiamo zia, andrai da lei..si occuperà lei di te!”-.
“Perfetto!”-. dice sorridendo.
 


TATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN :*
Ecco il terzo capitolo di questa fan fiction, spero che vi piaccia, se ci sono errori grammaticali mi scuso, ma non l'ho ricontrollato.
Ecco l'immagine di Sam, la protagonista..

EMMA ROBERTS http://24.media.tumblr.com/tumblr_kuwcm7fPND1qaw1ywo1_400.jpg

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** California ***


CAPITOLO 4

California
 
“Papàààà”-. Dico correndo da lui e lasciando tutte le borse a terra.
“Ehi piccolaaa”-. Mi abbraccia forte stampandomi un bacio sulla fronte.
“Mi dispiace!”-. Gli dico prima che potesse chiedermi qualcosa.
“Scusami tu. Non dovevo andarmene da casa, non dovevo lasciare te e..tua madre sole! Mi dispiace”-. Dice abbracciandomi.
“Ti voglio bene”-. Sorride.
Prendo le borse e seguo papà verso l’auto. L’aria di Toronto è tutta un’altra cosa rispetto a quella della California. Qui è tutto diverso, tutto più bello!
Volto lo sguardo a destra, verso il finestrino dell’auto e osservo i tanti grattacieli presenti all’interno della città. Toronto è così grande, anche se dove abitavo io, forse in giro c’era più movimento, ma questo posto mi piace davvero tanto.
Durante il tragitto io e papà abbiamo parlato un po’ sulle mie intenzioni, sapete quali sono? Beh, per prima cosa voglio entrare in una scuola dove posso fare molte amicizie perché, ok, si mi sento sola! Non avrei mai immaginato di dire una cosa del genere, però è così. Ho bisogno di tante amiche, tanti amici, parecchi conoscenti ma, soprattutto di una migliore amica. Si, proprio di lei! Ho bisogno di quella persona che mi sappia aiutare in qualsiasi situazione, a cui posso raccontare tutto quello che mi passa per la testa, ma, soprattutto di quella persona che non mi tradisce. Non voglio un fidanzato, io, non credo all’amore, perché porta solo sofferenza e non è una cosa che io ho inventato. E’ così. Da piccola leggevo le fiabe, sapete, quelle che terminano sempre con ‘e vissero così felici e contenti’ e credevo nel’principe azzurro’. Credevo nel vero amore, speravo da grande di incontrare l’amore della mia vita, quella persona con cui avrei condiviso qualsiasi cosa per il resto della mia vita, quella persona con cui avrei perso la mia verginità per fare un figlio..beh, tutto questo non esiste. Non farò l’errore di mamma, non crescerò mia figlia o mio figlio tutta sola a causa di mio marito che se ne andrà in giro a fare il puttaniere, a scoparsi altre ragazze etc..L’amore è falso, ed io non sarò scema da cadere nella sua trappola.

“Wooow”-. Dico scendendo dall’auto.
“Che c’è?”-. dice papà appoggiandosi alla portella della macchina accanto a me.
“Tu, c’è, noi due abiteremo qui?”-.
“No..emmh..non solo noi! C’è anche Stefania..”-. Dice grattandosi il capo.
“E chi è?”-.
“La mia ragazza Sam..”-.
..Sgrano gli occhi…
“Ah..ok..va bene, non preoccuparti”-.
Accenno un sorriso finto, prendo le valigie e seguo mio padre che entra in casa.
Cazzo quanto è grande questa villa. È’ ricoperta da un alto cancello in ferro battuto, all’interno c’è un grande giardino con un’amaca comoda, la grande villa è di colore bianco, è a due piani e termina con una specie di tettoia. La casa all’interno è molto arredata ed è parecchio grande.

Come mai non mi è venuto prima il desiderio di venire qui a vivere? Con papà? Woow! Passerò i miei migliori anni in questa casa!
Salgo di sopra in cerca della mia camera, dopo un po’ di porte chiuse finalmente ne trovo una aperta, entro e trovo una parete tutta lilla,un letto a mezza piazza con di fronte un’enorme scrivania con sopra una libreria.
Apro la porta del balcone e mi affaccio. Da qui si vedono tutte le altre case che sono presenti nelle vicinanze. Amo questa casa!
“Ti piace?”-. Sento una voce dietro di me.
“Si, papà, è stupendo qui! Grazie!”-.
Si porge al balcone accanto a me.
“Sono felice che ti piaccia la casa,Sam”-.
Sorrido.
“Ti ho iscritta al liceo, inizi domani! D’accordo?”-.
“CERTOOOO!!”-. Rido e lo abbraccio felice.
Io, amo mio padre, amo stare qui con lui.
 



Sciaaao belle, ringrazio tutte coloro che stanno leggendo questa storia, vi sono tanto grata, vorrei anche che ci fosse qualche recensione, più tardi posterò il sesto capitolo, scusate se ci sono errori ortografici ma non mi va mai di rileggerlo e quindi :')

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La mia nuova vita ***


CAPITOLO 5

La mia nuova vita
 

Scendo giù in cucina e trovo Stefania alle prese con la colazione, la tavola è apparecchiata e papà guarda il telegiornale
“Buongiorno”-.dico avvicinandomi al divano, stampo un bacio sulla guancia a mio padre e poi vado in cucina. Mi siedo al tavolo e comincio ma mangiare un pezzo di ciambella.
“Che buona l’hai fatta tu?”-. chiedo pulendomi le labbra con un tovagliolo
“Si, sono contenta che ti piaccia”-. Dice Stefania sedendosi al tavolo.
“Devo andare a scuola, grazie per la colazione”-. Dico alzandomi dalla sedia, le stampo un bacio e corro sopra di corsa.
Apro l’armadio e decido cosa indossare http://data.whicdn.com/images/42078816/tumblr_mcrvq8lQKa1r763a5o1_400_large.jpg
 
Esco di corsa di casa e con gli auricolari nelle orecchie mi incammino verso scuola, osservo il paesaggio, l’area di California è completamente diversa da quella di Toronto; dopo un po’ arrivo, e davanti ai miei occhi trovo un enorme edificio color rosa carne ed una scritta incisa a caratteri cubitali, per i non vedenti, con su: HIGH SCHOOL CALIFORNIA!
Entro e c’è una folla assurda, mi dirigo dalla preside, le do il foglio che mi era stato consegnato da papà e mi spiega un po’ come il liceo funziona. Grandioso, pranzerò alle 12.00, all’ora dei vecchi -.- ..
La ringrazio e vado alla ricerca del mio armadietto, 414, certo, è un po’ difficile dato che con la folla non riesco a capire niente.

“414?, vieni ti accompagno io!”-. sento una voce femminile provenire da accanto a me, è una cheerladeer, è così bella! http://data.whicdn.com/images/43109260/the-old-elena_large.jpg
“Oh, grazie mille! Io sono Sam”-.
“Piacere, sono Elena”-.
Le stringo la mano e la seguo. Beh, essendo una cherladeer credo che sia molto famosa qui, ottimo Sam, ottimo inizio!
“Sei davvero sfigata, il tuo armadietto è al terzo piano, vicino alla mensa, farai molta strada ogni volta per raggiungerlo”-.dice ridendo e indicando l’armadietto
“Emmh…si ahahah credo di si”-. Ridiamo insieme.
“Che corsi hai oggi?”-.mi chiede
“Religione, Francese e Matematica”-.Dico leggendo il foglietto che mi era stato consegnato dalla preside.
“Woow, arcigrandioso! Condividiamo religione e francese!” dice contenta.
“Vero?bello!”-.
“Allora, ci vediamo a religione?”-.dice andando via.
“Oh, certo!”-. Le dico sorridendo.
“Elena?”-.
Si gira
“Grazie”-.
“E di cosa?”-.
“Beh..”-. le indico l’armadietto.
Ride e se ne va

Le tre ore di lezione passano in fretta, dopo essere uscita tre volte per cambiare classe ho finalmente capito come ambientarmi e il posto preciso dove si trova il mio armadietto. Qui è tutto forte, questo posto mi fa sentire a casa, mi fa sentire una vera e propria adolescente. Se ripenso a quando non volevo esserlo, beh, preferirei darmi uno schiaffo per farmi riflettere, che cogliona!
Entro in sala da pranzo e anche qui c’è un enorme confusione, prendo un vassoio e mi avvicino al bancone, decido di prendere un hamburger, l’unica cosa che trovo di buono, prendo una vaschetta di patatine e cerco un tavolo libero, difficile cosa dato che sono tutti occupati.
“Saam”-. Mi sento chiamare da lontano. Mi giro attenta a non far crollare tutto ciò che c’era nel mio vassoio e noto che è Elena! Ma quanto è dolce quella ragazza.
Mi avvicino , le sorrido e mi siedo accanto a lei  e alle altre cherladeer
“Ragazze lei è Sam, una prossima cherladeer”-. Dice sedendosi accanto a me
“La prossima che???”-.le rispondo fulminandola
“Cherladeer”-.
“Eh?”-. dico guardandola strana
“Secondo te perché sono venuta da te oggi?”-.la guardo male
“Oh andiamo Sam, io riconosco le ragazze in gamba e tu sei una di quelle, hai un fisico bestiale e ho sentito che sei anche brava a ballare, a noi serve una ragazza per la prossima partita che si terrà mercoledì, ti prego! So che legheremo molto insieme, e poi, fammelo dire ma ti vesti da URLO.”-.
Scoppio a ridere..
“Io che? Una cherladeer? No scusa ma non fa per me”-.le dico addentando il mio hamburger
“Ti piace ballare?”-.
Non le rispondo, continuo a mangiare..
“Rispondimi Sam”-.
Sbuffo e la guardo negli occhi accennando un si timido con la testa
“Bene, allora oggi pomeriggio, dopo le lezioni troviamoci in palestra, noi due, ti insegno i passi  della coreografia che abbiamo preparato per la partita di dopodomani, ci stai?”-.
Ho scelta?”-.dico guardandola rassegnata.
“Ottima risposta Sam”-. La guardo e rido, mi stampa un bacio sulla guancia.
Continuiamo il pranzo in pace…


20.00
Torno a casa ormai esausta dopo quella lezione, mi stendo sul letto ripensando alla giornata di oggi, ripenso alla scuola, alla mia nuova vita, a Elena e a quanto possa essere fantastica. Dopo le lezioni siamo andate a prenderci una cioccolata calda ad un bar, mi ha raccontato la sua vita, io le ho raccontato la mia, mi sono persino commossa parlandole di mia madre, a quanto una donna poteva essere stupenda e a quanto mi manca, darei la vita per passare almeno un minuto con lei, per rivederla e raccontarle tutto ciò che mi succede, per dirle che la amo e a quanto mi manca..Si, darei la vita..  <3



Ecco il quinto capitolo, spero vi piaccia e continuate a seguire la storia, presto posterò la continua, grazie a chi la segue <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un sogno diventato realtà ***


CAPITOLO 6

Un sogno diventato realtà

“Ragazze siete pronte?”-. ci chiese Elena con forza e determinazione.
“Certo”-. Risposi io con sguardo malizioso.
Era passato un mese dal mio trasferimento in California ed ero diventata un’altra persona, ero sicura di me stessa, credevo nel mio sogno, ovvero quello di diventare una ballerina, ed ormai a scuola ero conosciuta da tutti, ero ormai ‘popolare’, proprio come Elena. Dopo quel pomeriggio avevamo legato tanto, e ormai era diventata la mia migliore amica. Passavamo ogni giorno insieme, e qualche volta mi aveva anche invitata a casa sua, insomma, la mia vita era cambiata! Eccomi qua, sono Samantha Anderson e sono una nuova persona. Non sono più quella ragazza che si svegliava la mattina senza uno scopo per la giornata, non sono più quella ragazza che passava il tempo a leggere libri e ad ascoltare musica, ora vado alle feste, ho delle amiche, ho degli amici, sono popolare…ma detto in poche parole mi sono creata una vita.
“Sam abbassa quella gonna altrimenti provochi”-.Mi disse Louis da lontano. Chi è Louis? Il fratello di Elena, è un anno più grande e ho legato molto anche con lui.
“Sta zitto Louis”-. Dico ridendo.
“Bene ragazze, dobbiamo spaccare! Dobbiamo incoraggiare la squadra per l’ultima volta, dobbiamo VINCERE! Siete  pronte??”
“SI!”-.Rispondiamo in coro.
“Bene, spirito giusto”-.
“Sam, con me”-.Mi dice porgendomi la mano
Le sorrido maliziosa porgendole la mano
“Ti voglio bene amica mia”-.Dice dandomi un bacio.
“Mai come te ne voglio io stronza mia”-. Ridiamo come delle coglione fino al nostro richiamo.
Subito facciamo entrata nel campo, io ed Elena davanti e a seguire altre otto cherladeer, ci posizioniamo al centro della palestra.
“1,2,3,4,5,6,7,8,SPACCHIAMO”-.Grido incoraggiando le altre
Subito la coreografia inizia, la musica parte e noi ci ritroviamo a ballare quella coreografia che avevamo provato e riprovato fino alla nausea.
Come era stato programmato spaccammo tutto, l’esibizione fu un successo e in più la squadra della scuola vinse la partita, eravamo felici, e andammo a festeggiare.
 
“Sei Samantha Anderson?”-.Mi chiede una voce maschile provenire dietro di me. Mi giro di scatto verso l’uomo dal bell’aspetto
“Si, si sono io, chi è lei?”-.  Dico sorridendo
“No, è che, ero alla partita e l’ho notata mentre ballava, cavolo, è davvero brava”-. Disse emozionato.
“Oh, grazie, ma non mi dare del lei, dammi del tu”-.
“Oh, certo”-. Dice grattandosi il capo “Piacere, sono John Martines e sono il coreografo della Pop star Justin Bieber, ne hai mai sentito parlare?”-.
“Oh mio dio! Davvero sei  John?Insomma, quello che ha lavorato con Madonna e Rhianna?”-. Dico mettendomi una mano sulla bocca
“Si!Si sono io!”-. Dice entusiasto!
“Oh porca puttana non ti avevo riconosciuto! Certo che ti conosco, e ti ammiro!”-. Dico con le lacrime agli occhi. Ride divertito.
“Senti, sei davvero molto brava, io come ti ho detto sono il coreografo di Bieber, lo conosci?”-.
“Si, ne ho sentito parlare ma non ascolto la sua musica”-.Dico sedendomi al bancone del bar.
“Una birra per favore”-.Ordino al cameriere.
“Bevi la birra?”-. Chiede scandalizzato il coreografo
“Si, ehi tranquillo mica me la bevo tutta, metà a me e metà a te, offro io, mi aiuta a dimenticare un po’ di problemi che ho, un po’ di birra ogni tanto serve”-. Dico versandone un po’ nel bicchiere.
“Si, esatto”-. Sorride
“Dicevi?”-. Dico posando il bicchiere sul bancone
“Ah, giusto, in pratica mi manca una ballerina per cominciare il tour di Justin e tu, tu saresti perfetta! Accetti?”-.
Lo guardo con gli occhi spalancati
“Ma che domande sono?? Certo che accetto! Ma spiegami i dettagli!”-.Dico emozionata.
“Gireremo il mondo, faremo molte tappe, ballerai durante il tour, con altri ballerini e Justin, si parte la settimana prossima, la prima tappa è Toronto!”-.
“Toronto? Davvero? Woow, io abitavo lì..”-.
“E come mai ti sei trasferita?”-.
“Preferirei non parlarne”-. Dico abbassando la testa.
“Oh, certo, come vuoi”-. Dice John portando le mani sulle sue cosce. “Allora che fai?, accetti?”-.
“Certo che accetto, è il sogno della mia vita!”-. Dico alzandomi di scatto dalla sedia!
“Tu mi hai salvato”-.Dice abbracciandomi
“Prego”-. Dico rompendo l’abbraccio.
“Ci vediamo mercoledì prossimo all’aeroporto allora, porta una valigia e mettici tutte le robe possibili, staremo via molto tempo prima di fare una pausa”-.
“Okay, mercoledì all’aeroporto, certo, ci sarò, grazie mille!”-.Dico andando via.
“Sam?”-.
“Si?”-.mi giro
“Il mio numero è 9919078, se vuoi altri chiarimenti”-.
“Oh, certo, ti ringrazio,a mercoledì”-. Gli faccio l’occhiolino e vado via.
 
Che stregoneria è questa? Non posso credere che ballerò per un cantante famoso durante il suo tour in TUTTO IL MONDO!!  OH, PORCA PUTTANA, Sam, svegliati, è un sogno!
 
 

Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao, scusate se il capitolo è un po' corticello , ma non potevo scrivere altro, poi sarebbe stato troppo lungo, spero che vi piaccia e vi ringrazio per le tante visite che sto ricevendo !
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Prima tappa: Toronto! ***


CAPITOLO 7
 
Prima tappa: Toronto
 
Inserisco le ultime cose in valigia, ho portato l’essenziale che mi aiuterà a stare bene durante tutto questo tempo in giro per il mondo, qui fuori ci sono ad aspettarmi Elena e Louis che mi accompagneranno in aeroporto.
-Apposto, la valigia è terminata!-.dico chiudendola.
-Hai messo tutto? Sicura di non aver dimenticato niente?-. Chiede Stefania chiudendo il tiretto del mobile.
-Sisi, stai tranquilla, ho messo tutto-. Mi sorride e mi stampa un bacio sulla fronte.
-Sam, ti ho stampato dei monumenti famosi in tutto il mondo, se ti capita che ne so, di avere un po’ di tempo libero vacci! Visita Milano, si trova al nord dell’Italia, io ci sono stato ed è bellissima!-.  Dice papà facendomi vedere il foglio! Scoppio a ridere..
-Papààà! Insomma, non devo mica andare in giro a visitare, se avrò un po’ di tempo libero solo la sera, quando non c’è lo spettacolo, comunque ti prometto che andrò a Milano e visiterò il Duomo!-.  Dico rassicurandolo. E’ incredibile come lui possa essere più agitato di me! Io non ho mai viaggiato in aereo senza i miei genitori, ormai ho 17 anni e non devo più avere paura di nulla, sarebbe stupido!
-Si, certo!-.  Dice stampandomi un grosso bacio sulla fronte!
-Cazzo devo andare, è tardi!-. Dico controllando l’orologio
-D’accordo, stai attenta, abbi cura di te!-.  Mi dice Stefania..-Certo, fidatevi di me, ci vediamo presto, vi voglio bene, eh grazie!-.
Scendo di corsa le scale e noto che Elena e Louis sono già in macchina, apro il cofano, ci inserisco la valigia e vado a sedermi! Sono così agitata!
-Allora, sei pronta?-.Mi chiede Elena.
-La verità? No!-. La mia risposta scatena una risata, rido anche io divertita ma subito penso a come sarà la mia vita senza loro, i miei amici, mi mancheranno assai, mi mancherà Elena, mi mancherà Louis ma soprattutto la mia famiglia! Guardo fuori dal finestrino per l’ultima volta prima di prendere la superstrada che ci porta in aeroporto..
 
Dopo un po’, tra una chiacchiera e una risata arriviamo a destinazione…
-Mi mancherai Amore, abbi cura di te!-.  Mi dice Elena abbracciandomi, inizio a piangere..ecco lo sapevo! Ora mi rovinerò il trucco.
-Mi mancherai anche tu amica mia, ma ci sentiamo, ti chiamerò ogni giorno e chissà, potrei trovare l’amore della mia vita qui-. Ridiamo insieme, appoggiamo la fronte una contro l’altra, incrociamo le mani.
-No, il ragazzo te lo devi trovare di qui, perché ti voglio con me!-. Sorrido commossa alle sue parole..E’ incredibile come la mia vita sia cambiata, ora ho una migliore amica, darei tutto per passare il resto della mia vita con lei, mi sacrificherei, perché fidatevi, per gli amici anzi, per i veri amici ne vale la pena
-Oh andiamo basta con le vostre cose amorose, ora tocca a me-. Dice Louis abbracciandomi, mi bacia la fronte dicendo -Mi mancherai-. .-Anche tu-.  Rispondo sorridendogli.
-Allora, ci sentiamo, vi voglio bene, e non dimenticatevi di me-. Dico andando via..

Dopo aver fatto check-in e tutto ero alla ricerca di John, qui era così così grande che ero stata davvero  fortunata a riuscire a trovare il mio volo così in fretta, arrivai finalmente al mio gate e aspettai seduta su una panchina ad osservare la partenza di alcuni aerei. Il silenzio venne ad un certo punto interrotto dal coreografo
-Sam!-. Disse una voce dietro di me. Mi girai velocemente e trovai John insieme ad altri ragazzi
-Ciao-. Lo abbracciai forte e gli sorrisi.
-Loro sono altri ballerini, fate pure amicizia, io vado a prendermi una rivista-.
Erano quattro ragazzi, e tre ragazze, ma una di loro la conoscevo già
-Oh mio dio! Martina?-. Dissi con gli occhi spalancati
-Siii! Sam??-. Disse avvicinandosi a me
-Sii, woow, che ci fai qua-.Le dissi dandole un bacio
-Sono stata scelta come ballerina per questo tour, tu?-.
-Beh, anche io-.Dissi ridendo dalla felicità.
Vi ricordate di lei vero? E’ quella ragazza che ballava con tanta dolcezza e leggerezza sulle punte il brano ‘canone’. Non posso credere che sia davvero qui con me, non posso credere che ci sia anche lei nel tour! Questo è davvero un sogno!

Martina mi presentò tutti gli altri ragazzi, parlammo un po’ e notai che erano tutti simpatici,e in comune avevamo molte cose, come ad esempio il sogno di diventare ballerini professionisti;Spiegai perché me ne ero andata da Toronto, ma non parlai di mia madre, inventai semplicemente che volevo andare a trovare mio padre, così non avrebbero provato nessuna pena nei miei confronti; ma le nostre chiacchiere vennero  interrotte dal richiamo del nostro volo, allora, tutti insieme ci incamminammo ed entrammo nell’aereo, il mio posto era vicino a Jasmine, alla fila ventiquattro; Lei era una ragazza messicana della mia età.
Durante il tragitto lessi una rivista e parlai con la messicana di quello che ci aspettava, era davvero simpatica e non era la sua prima volta questa, conosceva anche Lady Gaga, perché era  andata in tour con lei qualche anno fa, quindi era molto  esperta e di sicuro era molto più brava di me a fare il suo lavoro, perché questo ormai è un lavoro, noi verremo pagati per ballare in tutto il mondo, è una cosa stupenda!
Dopo qualche ora di viaggio arrivammo finalmente a Toronto, purtroppo non avrò  tempo per salutare la nonna,perché il mio obbiettivo era quello di impegnarmi , svolgere le cose alla maniera migliore senza farmi cacciare dal tour, dovevo dare il meglio di me stessa, in modo tale da far avverare il mio sogno, ovvero quello di essere una grande ballerina.

-Ecco ragazze, questa è la vostra sistemazione, siete poche quindi ho pensato di mettervi tutte insieme-.Disse John aprendo la nostra camera d’albergo
Insieme annuimmo e ci sistemammo. In camera eravamo quattro: io, Jessica, Martina e Avalana; quest’ultima era una ragazza inglese, che proveniva da Londra, e anche il suo sogno era quello di diventare qualcuno nella vita, proprio come il mio.
-Bene, ragazze riposatevi e domani mattina in sala da ballo, ci incontriamo alle 9.00 precise fuori dall’hotel, buonanotte!-. Disse il coreografo sottolineando il termine ‘precise’
-D’accordo-.Rispondemmo in coro. Certo che John se pensava davvero che noi saremmo andate a dormire così presto, beh, si sbagliava di grosso! Infatti avevamo deciso di andare a mangiare una pizza insieme agli altri e di divertirci un po’, prendere un po’ di confidenza eh insomma…avete capito!
E così fu, quella sera ci radunammo tutti quanti in una pizzeria e mangiammo insieme, chiacchierammo e ridemmo, dovevo ammettere che tutti i miei ‘nuovi amici’ o forse meglio dire i miei ‘nuovi compagni’ erano molto simpatici, infatti mi pisciai dalle risate! Concludemmo la serata con una bella passeggiata intorno all’hotel.
Dovevo abituarmi a questo nuovo stile di vita, che già mi piaceva!

Ecco l'altro capitolo :P mi scuso ragazze se ogni volta cambio diciamo l'impostazione dei capitoli, ma essendo la prima volta che scrivo sto un po' vedendo come organizzarmi e credo proprio che d'ora in poi imposterò sempre così, comunque sia spero che vi piaccia e ci vediamo al prossimo capitolo! Grazie per le visite <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Aspettando il grande giorno ***


CAPITOLO 8

Aspettando il grande giorno

-5,6,7,8-. Iniziò così la nostra prima lezione di danza, lavorammo tutto il giorno, senza mai fermarci, facemmo solo una piccola pausa per il pranzo in cui mangiammo un panino, mi ero davvero stancata ma l’idea mi emozionava, tra meno di una settimana avrei fatto la mia prima apparizione in pubblico,avrei ballato davanti a un milione di ragazzine e di sicuro mi sarei divertita così tanto da non dormire la notte, ma soprattutto avrei dato tutta me stessa in quei passi che avrei imparato durante la settimana.
Iniziai a vivere le mie giornate come una gara a quanto avrei dato durante il giorno, a cosa mi aspettava e se riuscivo ad essere all’altezza dell’incarico che mi era stato assegnato!

Lunedì pomeriggio ci dirigemmo verso un negozio per comprare tutti gli abiti che ci sarebbero serviti durante il tour, martedì pomeriggio invece facemmo una prova generale indossando gli abiti, dopo quattro canzoni ogni volta dovevamo tornare nei camerini e cambiarci, dovevamo anche aggiustare il trucco e questo in massimo due minuti, dovevamo sbrigarci e non perderci in chiacchiere. Martedì pomeriggio fu anche deciso l’ordine dei brani:
1.All Around the World
2. As Long As You Love Me
3.Take You
4.Right Here
5.Fall
6.Die In Your Arms
7.Thought Of You
8.Beauty and a Beat
9.One Love
10.Be Alright
11.Believe
12.Out of Town Girl
13.She Don’t Like the Lights
13.Maria
14.Catching feelings
15.Boyfriend

Tutto era pronto, ma c’era ancora una cosa che mi turbava, anzi, non proprio, diciamo che c’era una cosa che non capivo: chi era Justin Bieber?
Non avevo ancora avuto il piacere di conoscerlo, ma non ebbi neanche voglia di chiedere nulla a John, l’avrei conosciuto direttamente mercoledì, la cosa non mi dispiaceva; non ero una sua fan. L’unica sua canzone che conoscevo era Boyfriend, davvero molto bella ma lui non l’avevo mai visto, mai incontrato, avevo
solo sentito la sua voce.



Ciaaaaaaaaaaaaaaaaao belle, questo capitolo è cortissimo, lo so, ma come avrete notato non c'è niente di interessante, in questo pezzo della storia ho deciso di mettere un po' di preparativi e da come avrete notato Bieber non si è ancora fatto vedere, Sam e Justin ora sono dei perfetti sconosciuti, ma aspettate di leggere il prossimo capitolo, tante sorprese ci saranno...

P.S. lo posterò stasera <3 


Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Piacere, sono Justin coglione Bieber ***


CAPITOLO 9

Piacere, sono Justin coglione Bieber

Eccoci, quel momento era davvero arrivato;
Mi trovavo insieme a tutti gli altri dietro le quinte, mancavano pochissimi minuti all'inizio del tour
, e noi eravamo lì ad aspettare che il conto alla rovescia terminasse
- Avalana, tu l'hai mai visto?-. le chiesi avvicinandomi a lei.
- Si, su un giornale, a Londra è molto conosciuto, ci sono sue magliette in tutti i negozi di souvenir, è davvero carino-. rise, le feci un sorriso, in patica capii che solo io non lo conoscevo, solo per me lui era uno stupido ragazzo che cantava per farsi vedere, non è che lo odiavo, ma i cantanti giovani non mi erano mai piaciuti, forse perchè pensavo che diventassero famosi solo per un secondo fine, per essere notati e amati da tutti, e soprattutto per credersi fighi.
-......10,9,8,7,6,5,4-. sentii da pubblico; ad un certo punto un sacco di grida provenirono dalla platea, e un angelo cadeva dal cielo...Era lui, era immobile
, dopo un po' due uomini lo staccarono da quelle enormi ali d'angelo, finì di liberarsi e si tole gli occhiali da sole che portava, forse per le troppe luci,si porse in avanti e gli consegnò ad una fan; da dietro le quinte riuscivo a vedere tutto, ogni mossa, ogni particolare, rimasi incantata, ma non riuscii e vederlo in faccia, purtroppo mi trovavo dietro, alle sue spalle. Gridò di gioia e salutò le sue fan. Subito vennimo chiamati da John che ci diede il via. Il momento era arrivato, feci il mio ingresso su quel palco, le luci mi accevano gli occhi e le grida mi fecero diventare quasi sorda, iniziai a ballare, ero vestita con una specie di tuta grigia, o meglio argentata, i capelli raccolti in una coda di cavallo, i brillantini sugli occhi, matita, mascara, fondotinta ed un rossetto rosso che spiccava, mi stavo divertendo, ormai non badavo più a niente, ballavo e sorridevo felice http://www.youtube.com/watch?v=CSf9p4ysJFU&feature=related

Leggete la continua ascoltando questa canzone: http://www.youtube.com/watch?v=d-uuu6Uoq1o

 Il tour avanzava, arrivamo a Thought Of You, portavo una gonna alta ed una maglietta infilata dentro, si notavano perfettamente le linee del mio corpo, tacchi alti neri, capelli sciolti, ondulati e stesso trucco dei balli precedenti, il mio compagno era Bieber, iniziai a ballare muovendo ogni parte del corpo, mi posizionai dietro a lui, continuai a ballare, gli misi una mano davanti alla faccia, lui la prese, mi porto davanti a lui, mi strinse forte, rimasi incantata,mi persi in quei occhi nocciola, per un attimo avevo perso la condizione del tempo, non capivo cosa stesse succedendo, non continuò a cantare, lo fece fare alle fan, continuava a fissarmi, anche io lo facevo, ci eravamo bloccati, mentre gli altri continuavano a ballare non badando a noi.
Dopo un po' riprese a cantare, continuava a fissarmi,mi tenne la mano ma dopo un po' ripresi a ballare,incosciente di ciò che fosse accaduto qualche secondo prima, terminai lo spettacolo, ringrazziammo tutti e tornammo nei camerini
- Ma che ti era preso con Bieber sul palco?-. mi chiese Martina; non volevo affrontare l'argomento, anche perchè non sapevo neanche io quale fosse stata la risposta a quella domanda, le sorrisi e feci spallucce
- uuuuuuh, sembra che qui qualcuno abbia rubato il cuore della pop staaar!-. disse Jessica con sguardo malizioso; tutte risero, lo feci anche io
- ahahahaha maddai, finitela!-.
Uscii dal camerino e sentìì parlare la pop star con una ragazza molto bella, dai capelli lunghi e ondulati, portava un jeans, una maglia a spalla scesa e dei tacchi; mi nascosi dietro al muro per non farmi vedere e causalmente sentii la loro conversazione
- Selena no, basta, è finita!-. disse lui allontanandosi da lei
- Ma, ma non puoi lasciarmi così, ti rendi conto? non posso permetterlo, non puoi trattarmi così Justin!-. Disse lei prendendogli i polsi
- Si che posso! Sei solo una puttana, non mi piaci più ok? quante cose devo spiegarti? mi sono rotto i coglioni a stare con te-. Disse lui stendendosi sul divano
- Tu, sei un coglione, fanculo!-. La ragazza, scappò via in lacrime. Quella conversazione mi spezzò il cuore, ma che stronzo che era stato con lei, aveva un viso così dolce e grazioso, era solo un coglione a trattarla così
-E' così che tratti le ragazze allora-. uscìì da dietro l'angolo e con le braccia conserte mi appoggiai al muro
-Prego?-. disse lui avvicinandosi. Rimasi zitta, mi persi di nuovo in quegli occhi profondi
- P-Piacere, Justin-.disse porgendomi la mano, continuava a fissarmi, non capivo cosa volesse cercare di fare, aveva un espressione dolce, come facevo a resisterli? Era un figo della miseria, ma era anche stronzo, e questo non lo sopportavo
- Sam-. gli sorrisi - Chi era quella ragazza?-. dissi appogiandomi al muro con un fianco.
- Oh, non la conosci?-. feci no con la testa, mi guardò stranito
-Come no! Insomma, lei è Selena Gomez, la cantante, e la mia...ex ragazza-. Disse come se fosse ovvio
- Oh, non lo sapevo scusami-. Rimase ancora una volta sbalordito da quelle mie parole. Continuò a fissarmi, mi persi di nuovo nei suoi occhi.
- Come, come eri sexi sul palco-. Disse prendendomi dai fianchi, lo guardai male. - Ti va di venire da me questa sera?-. avvicinò la sua bocca alla mia, gli diedi uno schiaffo così forte che rimase girato con la mano sulla guancia
- Ma che faai!!!?-.
- Non provare più a toccarmi, sei come ti immaginavo, un bambino viziato che si crede figo-. feci per andarmene ma lui mi bloccò da un polso
- Vieni a letto con me-. mi sussurrò nell'orecchio - No, mi dispiace, non sono stupida, non mi interessi-. Provai a liberarmi dalla sua presa ma non ci riuscii - sul palco sembrava di si-. Ma quanto può essere stronzo?! Mi liberai dalla sua presa e mentre me ne andai gli dissi senza voltarmi alle spalle - Come hai detto tu, sembrava!-. Lo lasciai lì, solo, senza dargli opportunità di rispondergli...era solo un coglione.

Tornai all'hotel da sola, misi le mani in tasca per il freddo, ripensai a tutto ciò che era successo, arrivai all'hotel, aprii la porta della camera e notai che non c'era nessuno, meglio, indossai in fretta il pigiama e mi misi nel letto, pensavo a Justin, non riuscivo più a togliermelo dalla testa...

Punto di vista di Justin
- Juss, cos'è successo sul palco con quella ragazza?-. mi chise Jerry, il mio migliore amico
- Bo, non lo so neanche io -. Dissi sorseggiando un sorso della cioccolata calda che mi ero preparato
- E' molto carina sai? quasi quasi me la porto a letto-. disse ridendo
- Non toccarla!-. Dissi freddo
- Che hai paura? me la porterei a letto prima di te-. Disse alzandosi dal tavolo, lo feci anche io e lo raggiunsi
- Non toccarla, vuoi per caso scommettere? -.Dissi porgendoli la mano
- Portatela a letto, se ci riesci non la porterò io, altrimenti non rompere le balle amico mio-. Disse con un sorriso malizioso
- Insomma, sono Justin Bieber, ottengo sempre ciò che voglio, nessuno può resistermi, e neanche lei!-. Dissi andandomene.

Ciaaaaao, ecco il capitolo che amo tanto, davvero, lo amo! E' il pezzo che preferisco, spero che piaccia anche a voi, lasciatemi qualche piccola recensione, così mi farete capire se vi piace o meno, vi ringrazio di cuore per tutte le visite <3 Ci vediamo domani con il prossimo capitolo


Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Juss ***


CAPITOLO 10

Juss

Quella notte non riuscii a dormire, mi voltavo a destra e a sinistra senza mai trovare una giusta posizione; quando Jessica Avalana e Martina tornarono io feci finta di dormire per non dover spiegare ciò che era successo quella sera, e il piano riuscii con ottimi risultati.

La mattina dopo mi svegliai alle 9.00 e dalla valigia uscii questo completino http://24.media.tumblr.com/tumblr_lsyf5hpPf41r4bcqjo1_500.jpg A
ndammo tutti insieme a fare colazione in un bar vicino e con noi c'erano anche Justin, Jerry e tutti gli altri che avevano donato tutta la loro volontà per riuscire ad ottenere un buon concerto. Ci fermammo in un bar in cui non ci fosse troppa gente dato che noi eravamo parecchi. Ogni tanto Bieber si fermava per fare qualche foto con i fan e per firmare autografi; notai che lui poteva essere presuntuoso e antipatico con tutti tranne che con le sue fan, esatto, con loro era dolce e comprensivo, si vedeva che le amava davvero tanto, beh ci credo dato che è tutto merito loro se lui ora è famoso, non le ringrazierà mai abbastanza; purtroppo non riuscivo a capire cosa ci trovassero in lui, forse non lo conoscevano per come era in realtà, ma non capivo perchè dovevano gridare e piangere quando lo incontravano, non è mica il sogno della loro vita!....oppure mi sbaglio ? Purtroppo , non sono mai stata una vera fan di qualcuno , non ho mai avuto un cantante preferito da amare più della mia stessa vita , naaaah, la vedevo una cosa davvero stupida. I miei pensieri furono interrotti all'improvviso da quel viscido - Hai cambiato idea? -. mi disse Bieber avvicinandosi a me; eravamo seduti su dei divanetti e lui si era andato a sedere giusto vicino a me che ero l'unica a non sopportarlo. Feci una smorfia - Che vuoi Bieber -. dissi allontanandomi da lui - Voglio te -. disse accarezzandomi la guancia - be, non mi avrai mai, mi spiace -. Mi alzai seccata e andai in bagno, quello era l'unico posto in cui lui non poteva entrare e rompermi, o almeno lo pensavo -oh andiamo Sam, perchè non vuoi venire a letto con me -. Disse da dietro la porta, annagghia del ragazzo oh....ma non si arrende mai questo!? -Che palle, lasciami in pace Bieber -. Dissi asciugandomi con un pezzo di scottex le mani - Se non esci entro io-. disse con tono di sfida - non lo faresti mai-. dissi appoggiandomi al muro. Ad un tratto la porta si aprì, mi venne incontro, mi prese con forza da un braccio e mi spinse ad entrare nella toilette, chiuse la porta a chiave - Fammi uscire Bieber-. cercai di spostarlo ma non ci riuscii, era più forte di me - tu dammela-. disse lui avvicinandomi a sè; le nostre bocche ormai erano attaccate, provò a baciarmi più volte ma con scarsi risultati, cercai di liberarmi fino a quando si arrese - Sei davvero una palla lo sai? -. Disse uscendo dal bagno - eh allora non darmi retta, mi faresti solo un favore -. dissi andandomene via.

 

- Bene ragazzi, tornate nelle vostre stanze e fate le valigie, oggi pomeriggio come sapete abbiamo l'aereo per New york ci fermeremo solo due giorni lì e poi ripartiremo per andare a Los Angeles -. disse John alla troup di ballo, tutti quanti annuimmo e andammo nelle nostre stanze. Dovetti di nuovo salutare Toronto, questa città mi sarebbe mancata, ma ero sicura di ritornarci per trovare mia nonna il prossimo anno, quindi non era un addio, era un arrivederci.

Dopo due ore di aereo arrivammo finalmente a New York, non l'avevo mai visitata e mi sarebbe piaciuto farlo, quindi insieme agli altri decidemmo che dopo aver sistemato le valige e tutto saremmo andati a fare un giro, e si accodarono anche Bieber e Jerry dato che erano gli unici a conoscere la città perchè c'erano già stati l'anno precedente. Prima di uscire andammo in hotel per darci una sciaqquata, aprii l'armadio e presi questo completo
 http://emma-roberts.tumblr.com/post/15638856164 . Amavo il mio modo nel vestire perchè era l'unica maniera per farmi conoscere davvero per quello che ero.  Passeggiavamo per le vie di New york tranquilli e ogni tanto venivamo interrotti dalle fan di Justin che pretendevano una foto con il proprio idolo. -Perchè non impari a conoscermi, Sam-. disse Justin mettendosi sotto braccio a me per il freddo - Perchè mi hai dato qualche opportunità tu? -. dissi ridendo -Ok, d'accordo mi dispiace, abbiamo cominciato con il piede sbagliato, ti prego, dammi un'altra opportunità, ricominciamo dall'inizio ?-. disse porgendomi una mano - D'accordo -. dissi, feci un sospiro e continuammo a camminare - Non so niente, di te, raccontami qualcosa-. disse guardandomi negli occhi -Cosa vuoi sapere? -. fece spallucce - beh, la tua vita -. disse guardandomi con espressione curiosa - Bene, emmh...mi sono trasferita in California più o meno due mesi fa , prima vivevo a Toronto con mia nonna e mia madre -. dissi abbassando la testa -Ah, e come mai ti sei trasferita? -. okay, volevo dirgli la verità, non potevo continuare a fingere, mi fidavo di lui anche se so che non dovevo - Perchè una notte mia madre fece un incidente...e morì, allora fui obbligata da mia nonna a trasferirmi da mio padre per cominciare una nuova vita, e così è stato! Fino a qualche giorno fa ero una cherladeer al liceo -. una lacrima rigò il mio volto - Oh, ehi Sam, mi dispiace -. disse posizionandosi davanti a me, mi asciugò la lacrima con il pollice e mi sorrise , ricambiai il sorrido e subito mi abbracciò talmente forte che sentivo il suo cuore battere, e non batteva normalmente, anzi, i battiti erano molto veloci, chissà perchè...   Dopo un po' fui io a sciogliere quell'abbraccio -Tu invece? -. chiesi riprendendo a camminare -Be, quando si è famosi tutto può sembrare semplice ma non lo è, ho avuto un'infanzia pessima-. 

 

 

Iniziò a raccontare, quella sera prendemmo molta confidenza, mi raccontò la storia della sua vita e insieme ridemmo e scherzammo, notai che non era più quel tipo di persona che avevo conosciuto ieri sera, anzi, sembrava un'altra persona: era dolce e comprensiva, e soprattutto non si vantava di ciò che era. Ne rimasi sorpresa, sapete come si dice: mai giudicare un libro dalla copertina .
 

#Punto di vista di Justin
Mi stesi sul letto e pensai a Sam, quella ragazza aveva qualcosa che nessun'altra aveva, era speciale, era diversa. E' stata la prima ragazza da cui ho ricevuto un no come risposta, non so cosa mi stava succedendo, dentro di me quando ero con lei il mio stomaco era in subbuglio, il cuore mi batteva forte, quasi da non riuscire a controllarlo, non trovavo mai la risposta pronta eh soprattutto riuscivo ad essere me stesso. No! ma che sto dicendo??! ho fatto una scommessa , devo riuscire a portarla a letto , deve essere mia , se non ci riuscirò il suo corpo verrà toccato da altre mani , quelle del mio migliore amico, no , non potevo accettarlo! Eh non potevo neanche innamorarmi, dovevo semplicemente riuscire a portarla a letto.
Ma stai zitto, si vede da lontano un miglio che ti stai innamorando di lei . Zitta coscienza, nessuno ti ha interpellato! 


Sciaaaaaaaaaaaaaao belle di mamma! (?) Sono finalmente riuscita a scrivere il capitolo, spero che vi piaccia, ci ho messo l'animaa! Justino l'ho rappresentato come un coglione, beeee, non lo è però mi piace l'idea che dall'odio possa nascere l'amore..spero che il capitolo vi piaccia, grazie tantissimo per le visite e niente, ci si vede al prossimoo <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Quella notte fantastica ***


CAPITOLO 11

Quella notte magnifica

 La luce del sole penetrava da un piccolo spazio della tenda, mi svegliai strofinandomi gli occhi e svegliai le ragazze, erano appena le 8.00 di mattina ed oggi avevamo deciso di darcela alla pazza gioia, avevamo deciso infatti con Justin, Jerry e gli altri della troup di ballo di andare a fare shopping per stasera, perchè saremmo andati in una famosa discoteca per soli VIP , questa era molto famosa qui a New york. Andai in bagno e mi lavai, aprii l'armadio e scelsi questo completino http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdh6ps8R1U1rzonc8o1_1280.jpg . Lo amavo, soprattutto i tacchi, perfettamente abbinati. Dopo un po' uscimmo tutte quante insieme agli altri, all'entrata dell'hotel ci aspettavano Justin e Jerry, li salutammo e ci precipitammo nei negozi, presi un po' di completini e poi mi recai in un negozio molto elegante per comprare un vestito adatto per quella sera. Essendo una discoteca per soli VIP I ragazzi dovevano andare in smoking e noi ragazze dovevamo portare un abito comodo, quindi con l'aiuto di Justin e di Martina decisi di comprare questo: http://static.zara.net/photos//2012/I/0/1/p/0881/235/405/0881235405_1_1_3.jpg?timestamp=1349970850789 Da sotto a quella specie di maglietta però decisi di mettere una canotta blu per non sembrare, insomma, volgare ! - Quel completo ti dona davvero tanto -. disse Justin andando a pagare - No aspetta, faccio io! -. dissi prendendo il portafoglio -Maddaai, portalo via, voglio farmi perdonare per quanto sono stato stronzo -. disse ridendo - D'accordo-. dissi avvicinandomi alla cassa . Uscimmo con la busta in mano, ringraziai Justin per avermi pagato il vestito e raggiungemmo gli altri; andammo a mangiare un pezzo di pizza in una pizzeria e dopo un po' ci ritirammo in albergo; io mi fermai a parlare giù con Justin, scherzammo un po' su come erano vestite certe persone e ci facemmo un sacco di risate . In un attimo mi rimangiavo tutte quelle cose brutte che avevo detto su di lui , non merita di essere trattato male , è davvero una persona speciale ! 

21.00 
Arrivammo in discoteca , il palazzo era enorme , conteneva un sacco di piani , e già a partire dal secondo notavo le camere da letto , e le luci accese , chissà cosa stavano facendo le persone lì dentro ...dissi tra me e me in modo ironico. erano appena le ventuno e non appena entrammo si sentì una puzza di alcool, ed eravamo solo all'inizio ! Mi sedetti su un divanetto ma ad un certo punto venni tirata da Jessica che mi obbligò a ballare, così feci, iniziai a scatenarmi , i miei lunghi capelli andavano a destra e a sinistra, mi sentivo in paradiso . Notai che c'era anche Selena , ma non ci feci molto caso , andai al bancone e presi qualcosa da bere , una bibita alcolica , esatto proprio così ! Volevo ubriacarmi e vedere come ci si sentiva, iniziai a bere , un bicchiere , due , tre ..... -Ciao -. notai un figo sedersi accanto a me , -ciao -. risposi sorridendogli - piacere, Louis -. disse porgendomi la mano -Sam -. dissi stringendogli la mano . Notò subito che ero ubriaca - ti va di andare di sopra? -. disse prendendomi dai fianchi , gli risi in faccia -come vuoi -. dissi sbadigliando , oh merda, ero completamente f-a-t-t-a. -Lasciala stare ! -. disse una voce familiare provenire da dietro di me -Che vuoi Bieber! -. disse Louis guardandolo male - Lasciala stare ti ho detto -. Guardavo la scena immobile , stavo zitta anche perchè non sapevo che fare . - Sam avanti , vieni con me-. disse Justin porgendomi la mano , gli sorrisi ma non feci in tempo a prenderla che Louis mi tirò dalla sua parte -oh piano! non sono un giocattolo ! Lasciatemi in pace! -. dissi andandomene ... Raggiunsi le mie amiche e continuai a ballare , ma qualcuno mi prese dai polsi - Non devi parlare con nessuno qui , miraccomando sono tutti ubriachi ! -.  Mi disse bieber , risi e mi aggrappai a lui , non riuscivo a mantenermi in piedi - Ma sei ubriaca ! vieni , ti porto di sopra, qui c'è troppa confusione per parlare -. si , certo ...per parlare ! Tranquillo Bieber non sono così fatta da non capire i tuoi secondi fini . Mi portò di sopra in braccio , in effetti non riuscivo a trattenermi in piedi , entrammo in una stanza e mi stese sul letto , mi tolse le scarpe e si stese accanto a me - sei davvero bella lo sai ? -. disse accarezzandomi la guancia , mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulla guancia , la sua pelle era così morbida , lo dovevo ammettere , lo desideravo ! Mi stesi sul letto ridendo come una scema , lui , si piazzò sopra di me con leggerezza , subito iniziò a baciarmi , le nostre labbra si incontrarono in un bacio profondo che poi lui approfondì con la lingua ; iniziò a baciarmi il mento , poi la guancia , infine il collo , mi lascio un succhiotto ; gli tolsi lentamente la maglietta e continuammo a baciarci , mi tolse lentamente il vestitino facendomi rimanere in intimo , dopo un po' rimase anche lui con i boxer , mi misi sopra di lui e con un colpo glieli tolsi , lui fece la stessa cosa con il mio reggiseno , mi accarezzò il senso e lo baciò con passione , dopo un po' scese a togliermi gli slip , mi lasciò baci secchi sulla pancia , dopo un po' , tornò sopra , riprese a baciarmi e con un colpo secco entrò in me , mi lasciai sfuggire un gemito di piacere , - Sam - disse lui , - shhh - lo zittìì, continuò con spinte ancora più forti tanto che gridò il mio nome , continuammo così finchè poi si stese accanto a me , appoggiò la testa sul mio petto e riuscii a sentire il suo respiro affannato . - Sei , stupenda ... -. disse accarezzandomi il seno 
                       Punto di vista di Justin 
Avevo la testa appoggiata al suo petto , avevo voglia di lei , la volevo mia ancora una volta , non badai proprio alla scommessa , non m'importava più nulla , quello che volevo ora era solamente lei , nessuno la doveva toccare a parte me , non avevo mai provato questi sentimenti , la voglia era tanta , Sam mi piaceva ...lei , era la perfezione , so che non esiste , ma non è vero , lei lo è . Mi misi sopra di lei - ho voglia di te - le sussurai nell'orecchi sinistro , lei sorrise , buon segno mi dissi ...ripresi a baciarla con foga , eccome se mi piaceva , il cuore mi batteva a mille avevo paura di farle del male , di fare un movimento sbagliato , lei , era solo mia , avevo il compito di proteggierla , le accarezzai i capelli , la guancia , mi morse il labbro e urlai dal dolore - scusa -. mi disse dispiaciuta , continuai a baciarla , non ne avevo mai abbastanza . Con un colpo seccon entrai in lei , continuammo così per tutta la notte .....
                      Punto di vista di Sam
Mi svegliai tra le braccia di Justin , mi teneva stretta , i nostri corpi nudi erano coperti da un lenzuolo , controllai l'orario ed erano appena le sei di mattina , ripresi a dormire . 

Mi svegliai coperta dal lenzuolo , notai che Justin mi fissava - Buongiorno -. disse baciandomi -Buongiorno Juss -. dissi ricambiando il bacio , subito si posizionò sopra di me , mi baciò con foga e mi strinse forte a sè , amavo quel momento ...quella era stata la notte più bella della mia vita !


Elààààààààààààààààààààààààààààààààà, questo è il capitolo che preferisco in assoluto , finalmente la scintilla tra i due è scoppiata , chissà cosa succederà nel prossimo capitolo , lo posterò domani , buonanotte belle, vi ringrazio per le visite , siete speciali ! <3 
  

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Solo un'illusione ***


CAPITOLO 12

Solo un'illusione 

Tornai a casa pensando a quella sera , non riuscivo a non poensarci , tutto mi ricordava Justin e me nel letto , avevo provato a far finta che quello fosse stato solo sesso , ma non ci riuscii , quella sera provai qualcosa di indesrivibile , che mi aveva fatto pensare , non ne ero davvero sicura ma credevo che Bieber mi iniziasse davvero a piacere. Quella mattina non ci cacammo più di tanto , forse perchè nessuno dei due voleva affrontare l'argomento perchè in effetti era davvero imbarazzante. Decisi che prima di recarmi allo stadio per il concerto sarei andata a fare un giro da sola , quindi , mi sistemai e mi vestì così: http://25.media.tumblr.com/tumblr_mde3rypcaf1ruv84eo2_250.jpg 
L'area di New York era stupenda , era autunno e un sacco di foglie gialle si posavano leggere sul pavimento , le persone correvano per prendere la metropolitana , per arrivare in tempo a lavoro , tutto era magnifico qui . Ad un certo punto sentii qualcuno prendermi dai fianchi , riconbbi subito quelle mani ,mi girai lentamente e gli sorrisi - buongiorno -. mi disse stampandomi un bacio sulla guancia . Eh chi poteva essere se non quel frocio di Bieber?! - buongiorno -. gli sorrisi e in un secondo feci incontrare le nostre labbra in un bacio passionale , dopo un po' uscii un mazzo di fiore rosse , ne rimasi sorpresa - questi sono per te Sam , per ringraziarti -. misi una mano davanti alla bocca e ne fui davvero commossa , quanto poteva essere dolce ? notai che gli occhi gli diventarono lucidi , sorrisi a trantadue denti felice e lo abbracciai , una lacrima di gioia rigava il mio volto ma la tolsi prima che lui potesse accorgersene . Camminavamo mano nella mano per le  strade di New York , ridemmo e scherzammo fregandocene di tutto quello che ci circondava , a volte venivamo fermati da delle fan , siamo anche scappati da un paparazzo che voleva intervistarci . 


18.00 
Io Jessica Martina e Avalana ci recammo allo stadio , erano appena le 18.00 e dovevamo prepararci per lo spettacolo , dopo un po' ero già pronta , portavo come al solito quella tuta grigia-argentata , misi un po' di matita , mascara , brillantini ,fondotinta e il solito rossetto rosso che spiccava . Era ancora presto e quindi decisi di andare da Justin , ero così felice che avrei giurato di spaccare quella sera , avevo messo le rose di Juss in un portafiori nel camerino , ero stata sarà una mezz'ora ad ammirarle ...stavo decisamente impazzendo! Arrivai nel suo camerino ma lui non c'era , ad un tratto sentii la sua voce e quella di Jerry , decisi di fargli una sorpresa quindi mi nascosi nell' armadio .... 
        
                   Punto di vista di Justin 
Portai Jerry in fretta nel mio camerino e lo obbligai a stare zitto finchè non avessi chiuso la porta a chiave - Ecco , ora possiamo parlare! -. dissi - Allora?? che hai fatto con Sam? -. disse lui stendendosi sul mio divano di pelle nera - in che senso ? -.   - come in che sensoo? avevamo scommesso ricordi?-. è vero , me ne ero completamente dimenticato , in questi giorni ho fatto il carino con Sam solo perchè lo volevo , ma non per la scommessa , non l'avevo calcolata proprio! - oh , certo la scommessa! Si , sono riuscitao a portarla a letto caro mio , nessuno può resistermi , qual'è la mia ricompensa? -. dissi con tono malizioso , lui rise - eh cosa hai provato? -. disse lui alzandosi dal divano - un cazzo , era solo sesso! -. mentii , era ovvio che non era stato solo sesso , avevo provato un sentimento profondo , non facevo altro che pensarla , la desideravo in ogni momento della mia giornata, era come una droga per me ...ma ero troppo coglione per ammettere una cosa del genere dato che non ero mai stato innamorato ... lui si mise a ridere ma la nostra conversazione fu interrotta da una ragazza che ci implorava di aprire la porta ; così feci , era Charlotte -Jerry , Justin , vi vuole Scooter...ORA! -. disse la bionda dagli occhi  azzurri . Io e il mio migliore amico la seguimmo di fretta chudendo la porta alle nostre spalle
 http://www.youtube.com/watch?v=Ys7-6_t7OEQ

               Punto di vista di Sam
Aprì l'anta dell'armadio e una , due , tre lacrime rigarono il mio volto , scoppiai a piangere e mi stesi a terra , non potevo credere che faceva solo parte di una scommessa , tutto ciò che avevamo passato , le emozioni , le risate ...ero una stupida! come avevo fatto a non capire prima i suoi secondi fini? Lo odiavo , lo odiavo più di quanto odiassi me stessa per averli creduto , era solo un coglione .. non meritava le mie lacrime. 
Mi alzai da terra e senza che nessuno mi vedesse me ne andai via da quella stanza , corsi nel mio camerino e mi rifeci il trucco , presi le rose rosse che mi aveva regalato e iniziai a buttarle una ad una nel cestino . Mi faceva solo schifo.     Lo spettacolo però andò alla grande , in quelle coreografie riuscii almeno un po' a sfogarmi , anche se non ci riuscii alla grande perchè l'unica cosa che poteva davvero aiutarmi era picchiarlo ... Dopo il concerto quella specie di essere umano mi prese con delicatezza dai fianchi e mi portò nella sua stanza , iniziò a baciarmi il collo , lo feci stendere sul divano ,e iniziai a spogliarlo , facendolo rimanere solo in boxer , gli lasciai dei piccoli baci umidi sulla pancia , poi salì al petto fino ad arrivare al collo , gli feci un piccolo succhiotto , poi lo guardai negli occhi , volevo picchiarlo , ne avevo bisogno ma per non fargli  sembrare che fossi un isterica non lo feci , si morse il labbro e mi sorrise , mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio .. come faceva ad essere un viscido ma allo stesso tempo un figone ? stavo letteralmente impazzendo - ti voglio mia Sam -. mi sussurrò nell'orecchio , iniziai a baciarlo ma ad un tratto mi alzai di fretta dal suo corpo , lui mi raggiunse chiedendomi spiegazioni - Basta , non posso mentirti più Justin ...-. dissi abbassando la testa , lui me l'alzò..ed ecco che Sam spaccaaa , preparati a morire Bieber! - Sono venuta a letto con te per una scommessa -. lo fissai serio negli occhi , lui capì che io sapevo tutto del suo patto con Jerry , me ne andai senza che lui potesse replicare , arrivai in hotel , mi lavai e con la tristezza che mi perseguitava mi misi a letto , iniziai a pensare a lui ...una lacrima rigò il mio volto , scoppiai in un enorme pianto , mi addormentai così , pensando a lui ..

               Punto di vista di Justin
Presi l'iphone , mi infilai nel letto e ascoltati Beauty and a beat , quella canzone mi trasmetteva un sacco di energia , ma anche di speranza , pensai alla cazzata che avevo fatto con Sam , a come mi stava cambiando , e ovviamente pensai a cosa provavo ...non sapevo neanche io come definirlo , amore di certo non era ..o almeno credevo , ma lei mi aveva stregato , non riuscivo a starle lontano .. l
a desideravo sempre e comunque.  Una lacrima rigò il mio volto ..non sapevo cosa mi stava succedendo , non mi era mai piaciuta prima una ragazza , passavo la mia vita a fare il coglione , bevevo , cantavo , andavo alle feste , facevo sesso , ma non avevo mai provato questo sentimento , ed ero anche io che non volevo accettarlo , era la mia testa a dirmi che era solo un'altra stupida ragazza , ma il mio cuore sapeva che non era così , lei non era come le altre , era diversa ...tra un pensiero e l'altro mi addormentai ...



Ciaaaao, splendori , sono swaggieonyou , questo è un altro capitlo della storia che spero vi piaccia , lasciatemi commenti e visite , chissà cosa succederà nel prossimo capitolo tra Sam e Bieber , se ci sono errori grammaticali mi scuso , ma non l'ho riletto! E per farmi perdonare per non aver pubblicato niente ieri oggi pubblicherò altri capitoli , quindi ci vediamo più tardi ;) 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Senza te la mia vita non ha senso. ***


CAPITOLO 13
 
Senza te la mia vita non ha senso.

La sveglia suonò e come ogni mattina mi svegliai con il sole che mi accecava gli occhi , svegliai le altre ragazze e insieme ci preparammo per affrontare un'altro viaggio. Quella mattina saremmo partiti per Los Angeles, andai in bagno e notai due gigantesche occhiaie che mi facevano sembrare una vecchia di sessanta anni, quindi decisi di indossare i rayban e mi vestii così:
 http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdn6x3UbXJ1qjcq88o4_250.png . La temperatura era calda quindi non sentii freddo per fortuna. Entrammo in aereo e mi sedetti affianco a Liam, un raazzo con la quale avevo legato molto in questi giorni, e anche lui faceva parte del cast di ballo. Il viaggio che ci portava a Los Angeles era di tre ore ed io le sprecai a dormire, perchè dovevo recuperare le ore di sonno, gli occhiali da sole non gli tolsi proprio altrimenti le persone si sarebbero spaventate a guardarmi. Justin? Beh, di Justin non ebbi più nessuna notizia dopo quella sera, durante il viaggio lui non c'era; forse aveva preso il suo aereo privato o non lo so che cosa, ma in fondo era meglio così dato che non avevo voglia nè di parlargli che di vederlo, di sicuro sarei scoppiata a piangergli in faccia, e quindi, meglio evitare!
Fui svegliata da Liam quando finalmente arrivammo a Los Angeles, qui la temperatura non era diversa da quella di New York, i gradi erano pochi ma faceva comunque caldo! Una volta usciti dall'aeroporto ci precipitammo in albergo e come al solito andammo a fare un giro tutti insieme. Come avevo detto già precedentemente Los Angeles era simile a New York. Dopo un po' ci raggiunsero anche Bieber e Jerry, loro come al solito ci guidarono per visitare la città, e ovviamente io e la pop star non ci cacavamo neanche di striscio. Fu così per circa due giorni, ci mandavamo sguardi strani, che non so definire neanche io, ogni volta che incrociavamo gli sguardi io facevo sempre finta di niente, non riuscivo a capire cosa succedeva ma sapevo sollo una cosa, io lo odiavo.
Una volta, dopo un concerto lo trovai nel mio camerino a guardarsi lo specchio, ne rimasi davvero scioccata e non riuscivo a capire cosa diamine gli prendeva - Che ci fai qui -. gli chiesi entrando nella stanza - il mio camerino è occupato, perciò sono venuto qui -. disse freddo - beh, mi dispiace ma questo è il MIO camerino e quindi ti  chiedo la cortesia di andartene -. dissi anche io con tono freddo. Lui poco dopo si alzò e mi venne incontro; i nostri visi erano distanti pochissimi centimetri,  e giuro che se non fosse stato così antipatico e arrogante con me l'avrei preso e baciato senza che lui potesse aggiungere qualcos'altro. - Senti Samantha, questo è il mio tour, il motivo per cui tu ti trovi qui è solo merito mio perchè se non avessi fatto il tour tu ora stavi a marcire in quella tua casa là in California, quindi non ti mettere contro me perchè non ci metto niente a farti licenziare. -. mi disse con tono freddo, calcava quelle parole , i suoi occhi erano lucidi, e vedevo lla tristezza che lo circondava, non capivo cosa stesse succedendo. Allora gli diedi uno schiaffo, fino a quel giorno gliene avevo già tirati due, e ancora non capiva che non doveva mettersi contro di me, perchè se io me ne andavo il tour veniva annullato. Ma non glielo dissi, non volevo più avere niente a che vedere con lui, quindi senza che ribadisse qualcosa uscii dalla stanza, ma non piansi, non ne avevo proprio ragione, era inutile sprecare quelle lacrime per un deficiente del genere.  Quella frase la ripetevo ogni volta che lui non mi parlava oppure mi rispondeva male, e a dire la verità funzionava, perchè riuscivo sempre a sentirmi meglio!

DUE MESI DOPO
Era l'inizio di dicembre e insieme agli altri ci recammo per l'ultima tappa del tourn prima che iniziassero le vacanze di natale, perchè si, anche noi facevamo le vacanze. Tutti quei giorni, con Justin non avevo avuto nessun'atra conversazione, ormai non ci pensavo più, ma gli sguardi ogni tanto si incrociavano e mi facevano pensare a quei giorni, anzi, a quel giorno in cui in quella discoteca facemmo l'amore o almeno per me lo era , poi non so per lui. Era un martedì pomeriggio, ci trovavamo in Italia, precisamente a Napoli, l'area era umida, e fuori c'era una tempesta di pioggia. Lo stadio dove facevamo noi le prove si trovava vicino al porto, e quindi riuscivamo a sentire ancora di più le onde che si schiantavano sugli scogli. 
Le prove furono un successo; le facemmo perchè non avevamo nient'altro da fare dato che fuori stava diluviando, e non potevamo neanche visitare Napoli. Passamo ben quattro ore a scatenarci su quei passi, e un'ora la passammo a giocare a verità/giudizio/penitenza, un gioco secondo me stupido per noi ragazzi di quasi diciotto anni.
Dopo le prove non vidi più Justin, ed era al quanto strano dato che tutti quanti erano là sul palco a parlare e di solito c'era anche lui. Preoccupata finsi di andare in bagno, ma invece andaai nel suo camerino, nessuna traccia, andai nel mio camerino, percorsi tutti i corridoi e visitai tutte le camere ma lui non c'era, finchè lo vidi dalla finestra del camerino di Cody(un componente della troup di ballo); non potevo credere a ciò che stavo vedendo. Lui era sul porto, sugli scogli, sotto la pioggia a fissare il vuoto, era appoggiato ad una casa che non riusciva neanche a ripararlo da quella tempesta di pioggia , non sapevo neanche come fosse riuscito ad arrivare fino là, dato che era difficile camminare sugli scogli, soprattutto dopo una pioggia del genere. 
Allora decisi di andare a prenderlo e portarlo qui..


Lalalalalalala, ecco un'altro capitolooooo, chissà cosa succederà tra quei dueee nel prossimo, per scoprirlo aspettate oggi pomeriggio che se ho un po' di tempo lo inserisco, grazie per le 270 visite! *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** U smile, I smile ***


CAPITOLO 14

U smile, I smile

Decisi di andarlo a raggiungere , allora aprii la porta e corsi incontro a lui nonostante la pioggia mi bagnasse. Gridavo il suo nome -Justiin, Justin!-. ma lui non si girava, forse faceva finta di niente, o forse non sentiva davvero - Justin Drew Bieber, girati! -. gli ordinai da lontano, e ad un tratto lui si girò, non sapevo neanche perchè ero andata a vedere che aveva, la regola non doveva interessarmi, ma ..la regola! 

Lo raggiunsi disperata perchè non riuscivo a capire cosa stesse facendo - ma che ci fai qua -. dissi tremando dal freddo -entra dentro Justin, sei bagnato fradicio, ti ammalerari sicuro! -. dissi arrabbiata , notai che arrigidì i pugni, e mi guardava freddamente , ma non riuscivo davvero a capire il perchè del suo comportamento, mi ignorò e si girò ad osservare le onde che si schiantavano contro gli scogli - oh porca puttana mi vuoi ascoltare? -. dissi dandoli una botta sulla spalla e lo feci girare - che cazzo vuoi Sam! -. disse con tono arrabbiato - voglio stare da solo ! -. continuò - ma non puoi stare dentro da solo invece che stare qui al freddo e soprattutto sotto la pioggia? Hai un tour da fare non puoi ammalarti Bieber -. replicai io, ma non appena finì di parlare lui subito rispose - com'è che mi hai chiamato? -. disse avvicinandosi - ti ho chiamato Bieber che c'è di male? -. lo guardai male mettendo le mani nelle tasche per il freddo - oh no sai prima mi chiamavi Justin -. disse lui avvicinandosi sempre di più - beh ti chiamavo Justin prima che scoprissi che mi avevi portata a letto solo per una scommessa, coglione! -. lui abbassò la testa per non incrociare i miei occhi che erano immobili sul suo sguardo - sei solo un coglione ,davvero! -. feci per andarmene ma lui replicò - non sono un coglione! è vero, lo sono stato quando ho fatto quella stupidaggine con Jerry, ma io non ti ho portato a letto per quella scommessa! Quando ho iniziato ad essere gentile con te era solo perchè non accettavo il fatto che tu mi odiassi dato che non mi era mai capitato! poi io mi sono trovato  bene con te e, eri simpatica, riuscivi a confidarti, ci divertivamo insieme... e...-.  ...si bloccò...-eh?-. lo implorai a continuare - e poi mi sono innamorato...-. Non riuscivo a credere alle sue parole, Justin Bieber che si innamorava di una come me? ahahah no, davvero, era una cosa stupida, perchè nessuno si innamorava di me, ed io non mi innamoravo di nessuno perchè  non credevo nellamore.  e soprattutto non potevo innamorarmi di lui.  Se raccontavo una storia del genere ai miei amici la prendevano come una barzelletta!

- Tu ti sei innamorato di me?, ahahhaahha maddai, mi dispiace Bieber, non attacca! Sai che c'è? sono stata una scema ad uscire fuori al freddo e senza ombrello solo per sentire da te queste stupidaggini! -. dissi andandomene! Ne avevo abbastanza, in più ero bagnata fradicia e come avevo fatto ad essere così scema da non portarmi un ombrello? -.- . Lui però ancora una volta mi bloccò e mi spinse con forza al muro, facendomi sbattere violentemente al muro di una casetta che si trovava lì -oh ma che sei scemo? mi hai fatto male -. feci per riberarmi dalla sua presa ma non ci riuscii, era troppo forte. Aveva le due mani appoggiate al muro, e il suo corpo era attaccato a me - perchè non vuoi stare con me Sam -. disse lui con gli occhi lucidi - perchè sei un coglione, ecco perchè-. dissi cercandom ancora una volta di liberarmi, ma tutte le mie forza erano sprecate perchè ero praticamente rinchiusa.
Notavo il suo viso bagnato, e quei suoi occhi nocciola innocenti brillavano in quel pomeriggio freddo e grigio. 
- Dammi una possibilita-. disse lui avvicinando ancora di più il suo viso al mio - no -. risposi io ancora una volta in modo freddo. Ma lui non si arrese e in meno di un secondo fece combaciare perfettamente le nostre labbra in un bacio passionale. Mi prese in braccio e legai le miei gambe al suo bacino e le braccia le allacciai attorno al suo collo; lui invece teneva le sue mani sotto il mio sedere per evitare che io cadessi; mi appoggiò al muro e continuò a baciarmi . Le sue labbra mi erano mancate da morire, in quel momento non desideravo altro che lui, volevo lui e solo lui , nessun'altro. Mi baciò il collo provocandomi un succhiotto. Sentivo la pioggia cadere dolcemente sui nostri corpi ormai fradici - Sam, ti prego...io , voglio stare con te perchè sei la cosa più importante che mi sia successa-. disse interrompendo il bacio - Baby take my open heart and all it offers , cause this as unconditional as it’ll ever get you ain’t seen nothing yet , I wont ever hesitate to give you more cause baby .. 
U smile, i smile ....whenever u smile, I smile .baby you, you smile, I smile I smile, I smile, I smile, you smile, smile . Baby take my open heart and all it offers cause this is as unconditional as it’ll ever get , you aint seen nothing yet ; i wont ever hesitate to give you more cuz baby .. U smile, I smile whoaaaa you smile, I smile -. continuò a cantarmi quella canzone ed io sorridevo felice alle sue parole.
Dopo un po' tornammo dentro ormai tutti bagnati. Feci uno starnuto, bene, mi ero raffreddata! e tutto per colpa suaaa...meno male che ora c'era un mese di vacanza e quindi se mi veniva la febbre non davo problemi per il believe tour. Il resto della serata lo passammo nel suo camerino , stesi sul suo divano. Io ero seduta tra le sue gambe, e riuscivo a sentirmi protetta attorno a lui, ci facemmo un sacco di risate, poi mi riaccompagnò all'hotel , pioveva ancora ma questa volta prendemmo un ombrello per evitare di bagnarci.

Mi infilai nel letto, stando attenta a non fare rumore per non svegliare le ragazze, pensai a Justin e subito caddi in un sonno profondo.

              *swaggieeonyou*
Ciaaaao bellee, spero tanto che il capitolo vi piaccia e vi ringrazio taaanto per le recensioni e per le visite.. ringrazio poi la mia amica 1D_rockme che mi ha dato l'idea per la storia <3 Ci si vede al prossimo capitoloo :)

P.S LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE COSI' VADO AVANTI

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Perchè io lo amo. ***


CAPITOLO 15

Perchè io lo amo.

Quella mattina mi svegliai presto, e avevo ancora il profumo di Justin addosso, mi guardai intorno e notai che ancora tutte le ragazze dormivano, quindi mi alzai e aprii la tenda del balcone, uscii fuori e c'era un sole che spaccava le pietre. Eravamo a Napoli, in Italia, e quella mattina avremmo fatto una passeggiata nel centro per poi fare l'ultimo spettacolo prima della pausa; esatto. Saremmo tornati a casa, per le vacanze di Natale, ed io non vedevo l'ora di tornare in California per rivedere mio padre, Stefania e poi i miei amici, tra cui Elena e Louis,l'idea era allettante, per un po' pensai a mia nonna e alla mia promessa di tornare a Toronto, non so come avrei fatto, ma di sicuro sarei andata dopo che il tour finisse. Però subito dopo i miei pensieri si rivolsero a Justin e sul fatto che ci saremmo separati per ben un mese, e non so come avrei fatto a sopportare la sua lontananza. 
I miei pensieri furono interrotti da Martina che uscii sul balcone 
- Buongiorno -. disse stampandomi un bacio sulla guancia
- Buongiorno-. remplicai io. Martina era sempre stata una bella ragazza, aveva dei lineamenti perfetti e semprava una bambola solo a vederla, e poi era così dolce che tutti potevano innamorarsi di lei, anche con un semplice "ciao"
- Tornerai in California domani? -. mi chiede apppoggiando le mani sul balcone e guardando le onde del mare che si schiantavano leggermente sugli scogli
- Si, torno da mio padre, e tu invece a Toronto? -. le chiesi girandomi verso di lei
- Esatto, ho uno spettacolo la settimana prossima , e quindi devo prepararmi -. disse sorridendo 
- Wow, che bello! -. le dissi con entusiasmo. E non era finto, anzi, ero davvero felice che lei mettesse la danza al primo posto, ma mi chiesi se lei aveva una madre o non so, un padre, ma decisi di non rovinare quel momento con quella domanda a cui lei forse avrebbe risposto con un sono morti, dato che se non me ne aveva parlato prima un motivo c'era.
Lasciai andare via questi pensieri e insieme entrammo e sveglliammo le altre che dormivano come ghiri, nonostante all'interno della stanza penetrasse il sole. 
Dopo un po' ci lavammo e ci sistemammo, io mi vestii così:http://sphotos-h.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-prn1/546683_333865313373667_2026478904_n.jpg 
Uscimmo dall'hotel e aspettammo giù Justin e Jerry, durante l'attesa tutti quanti ci mettemmo seduti su degli scalini, a parlare un po' sulla nostra vita, però io non mi intromisi assai perchè non volevo parlare della mia vita, cosa dovevo dire? che mia madre è morta ? naaah, preferivo fare altro, quindi mi limitai ad ascoltare e nel frattempo pensavo anche a come comportarmi con Justin una volta averlo visto, davvero non lo sapevo, perchè mi sentivo in imbarazzo solo a pensarlo. 
Dopo un po' però i due ragazzi arrivarono, salutai  Jerry e poi toccò a Justin, non sapevo cosa fare quindi lasciai fare tutto a lui.
Mi prese dai fianchi e lentamente avvicinò il mio viso al suo, mi stampò un bacio sulla guancia, con quel bacio capì che era meglio mantenere il segreto, poi mi allontanai e lasciai spazio agli altri che lo salutarono.
Iniziammo a passeggiare, in una mezza giornata visitammo Napoli, insieme ridemmo e scherzammo...
Justin ad un certo punto mi prese la mano, ma io la lasciai subito, prima che qualcuno ci vedesse, anzi, meglio dire prima che un paparazzo ci vedesse. 
Dopo un po' però non lo vidi più, mi guardai stranita intorno in cerca di una spiegazione, o almeno di trovarlo, ma non ci riuscii, ad un tratto sentì tirarmi dentro una stradina, era Justin, mi prese dai fianchi, mi strinse a sè e iniziò a baciarmi 
- Mi sei mancata -. disse tra un bacio e l'altro
- Anche tu -. dissi sorridendo. Potei subito notare e sue guance che a sentire quelle parole si dipinsero di rosso, risi osservandole ma lui mi prese in giro. Iniziammo a camminare mano nella mano in quella stradina, dove era sicuro che nessuno potesse trovarci, o almeno lo pensavamo
- Justin, io domani torno in California -. dissi interrompendo la nostra passeggiata
- Lo so -. replicò la pop star prendendo il mio viso tra le sue mani
Abbassai lo sguardo non sapendo più che dire, non volevo che ci separassimo. Ora che era mio non potevo accettare il fatto che ci saremmo divisi ancora una volta. Lui però con la mano alzò il mio viso e mi fissò.
- Io verrò con te! -. mi disse stampandomi un tenero bacio sulle guance, sorrisi alle sue parole, e  non sapevo se urlare dalla gioia oppure correre come una cogliona gridando il suo nome. Ok, stavo letteralmente impazzendo, come faceva a farmi questo effetto?
- Starò in un hotel, e staremo tutti i giorni insieme amore mio-. continuò a dire, ed io mi scioglievo sentendogli dirgli quelle dolci parole, ma poi mi accorsi di dover rispondere, e quindi cacciai quei pensieri dalla testa e gli risposì in questo modo
- Ma che hotel, verrai a vivere da me, mio padre ha una villa enorme ed un sacco di camere per gli ospiti, quindi verrai da me -. dissi continuando a fissare il suo splendido viso. Era davvero PERFETTO. Eh lo so che la perfezione non esiste! ma insomma, chi ha detto sta cazzata? io vedevo la perfezione di fronte ai miei occhi, che mi faceva capire davvero quanto fossi fortunata ad essere fidanzata con uno come lui. Si, ero davvero fidanzata , nonostante non credessi nell'amore, lui aveva rubato il mio cuore e se ne era impossessato. 
Ad un tratto mi baciò con foga allacciando le sue braccia intorno al mio corpo stringedomi a sè, io allacciai le mie braccia al suo collo, ma fummo interrotti da un paparazzo che scattò foto a non finire, subito dopo Justin mi prese la mano e scappammo, girammo un angolo, e riuscimmo a farci perdere di vista, ma dopo uno po' notammo di essere usciti da quei vicoli cechi e ci ritrovammo di fronte ad un enorme stradone, e in mezzo alla gente che camminava a passo veloce con un caffè in mano. Al corrente della situazione lasciai subito la mano a Justin , chiamai Martina e ci riunimmo a loro. Per difenderci inventammo una scusa davvero stupida! Ovvero che Bieber doveva andare in bagno e mi chiese la gentilezza di stare con lui, ma attenzione, non in bagno (-.-) ma semplicemente per accompagnarlo. 
Fortunatamente gli altri credettero alla cazzata che ci eravamo inventati, e dopo aver passeggiato ancora un po' tornammo in albergo, prendemmo le nostre rob e ci dirigemmo allo stadio. 
Il concerto proseguiì tranquillo, ballavamo la canzone 'she don't like the lights' e ad un tratto disse questa frase " this song is for a special person that I love and thank you with all my heart, a girl who has changed me and taught me what it means to love" . Rabbrividì a quelle sue parole, sulla mia faccia mentre continuavo a ballare la coreografia scoppiò un sorriso a trentadue denti, cazzo quanto lo amavo! Subito dopo mi guardò, e mi sorrise, io feci la stessa cosa ma per fortuna nessuno se ne accorse.

Dopo il concerto ero nel camerino, e sistemavo le robe all'interno del mio borsone, ad un certo punto sentì la porta aprisi e poi chiudersi nuovamente, mi girai velocemente e vidi Justin avvicinarsi di corsa verso di me
- Sam, ascoltami attentamente: ora tu vai in albergo con gli altri, sistemi la tua roba e tranquillamente prendi l'aereo, quando arriverai in California, all'aeroporto io sarò lì ad aspettarti. Amore mio, purtroppo non potremo viaggiare insieme perchè sarebbe troppo pericoloso e potrebbe creare sospetti, nessuno dovrà sapere che io starò in California, anche se sarà difficile perchè riescono sempre a beccarmi quei paparazzi!-.
-D'accordo, allora io viaggio fino in California e poi ti troverò fuori, ok, ho afferrato!-. dissi stampandogli un tenero bacio sulle labbra, subito dopo sorrise.
- Mi mancherai -.disse stringendomi a sè in un abbraccio teneroso
- Anche tu -. dissi facendomi sfuggire una lacrima che lui tolse subito con il pollice. Stettimo un po' di tempo a fissarci quando ad un certo punto la porta si aprì e Justin si allontanò subito da me
- Sam stiamo andando -. disse Jessica alla porta
- Eccomi, arrivo -. Presi la borsa e le andai incontro
- Bene Justin , grazie per avermi aiutato con la borsa, ci vediamo a gennaio -. gli dissi inventando una scusa sul perchè fosse lì
- Grazie, a presto -. disse lui sorridendo.
Subito dopo seguì Martina nell'auto che ci portava all'hotel.
Una volta arrivate presi la mia valigia e riposi tutto il contenuto all'interno, mi misi il pigiama e Jessica mi chiese di accendere la televisione, così feci.
Mentro spegnevo il mio cellulare sentì una notizia che mi fece 'saltare in aria'
"la famosa pop star Justin Bieber è stata beccata in un vicolo cieco insieme ad una ragazza che si presume sia Samantha Anderson, una ballerina del Believe tour, i due ragazzi sono stati beccati mentre si baciavano, eccola foto che lo prova. Ora la domanda è: sarà una nuova coppia? o forse lo è già?" 
Fecero vedere la foto, e in quella foto c'eravamo io e Justin, mi guardai intorno e trovai tutti gli occhi di Jessica Martina e Avalana puntati su di me, feci un sospiro, deglutì senza accorgermene e abbassai la testa non sapendo cosa dire. ERO IN TOTALE IMBARAZZO.


                       *Spazio autrice*
Belleeeeeeeeeee, mi scuso se troverete degli errori nel testo, ma purtroppo non l'ho riletto, perchè non mi va mai (-.-) comunque, spero come sempre che la storia vi stia piacendo, mmm, che hanno combinato Sam e Justin?
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Aspettate stasera per avere una risposta!
Vi ringrazio per le visite, e recensiteeeeeeeeeee :3
Baci :*

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Il ritorno in CALIFORNIA ***


CAPITOLO 16

Il ritorno in California

Sorrisi ironicamente guardando le ragazze per nascondere la vergogna che c'era in me, non sapevo davvero dove mettere la faccia, volevo scappare da tutta quella situazione, di sicuro tutte le persone che avevano visto quella notizia mi avrebbero odiata, soprattutto le Beliebers, mi avrebbero insultata per aver occupato il posto di Selena, mi sentì davvero male!
- Sei tu quella ragazza? -. disse Avalana indicando la foto alla tv.
Per la vergogna non le risposi, feci spallucce, avrei voluto chiudere quella conversazione con 'buonanotte ragazze' ma avrei fatto la figura di una cogliona, quindi le risposi
- Si, sono io ma non odiatemi per favore -. dissi con un tono di speranza nella mia voce, volevo morire!
- Perchè dovremmo odiarti -. replicò Martina
- Non hai fatto niente di male -. aggiunse Jessica
- Beh, da come l'hanno detto sembra di si -. dissi abassando la testa
- Ma scherzi? come al solio la gente inizierà a detestarti, ma poi passerà tutto, e ricordati che quella che provano ora migliaia di ragazze è semplicemente invidia, ti odiano perchè sei la nuova ragazza di Justin Bieber, ma passerà! -. Mi incoraggiò Martina
- Dite? -. dissi io con un minimo di speranza
- Si -. disse Jessica
- Già - la seguì Avalana
Feci un sorriso finto e finsi che tutto fosse apposto..poi sorse una domanda nella mia testa: chissà se Justin aveva visto.  Ad un certo punto squillò il mio telefono che stavo per spegnere prima che sentii la notizia alla televisione. Era un numero sconosciuto, risposi comunque.
' Pronto ' dissi
' Sam ' la voce era familiare, perciò mi guardai intorno, sorrisi alle ragazze ed uscì fuori sul balcone
' Justin ' dissi a voce bassa
' Amore mio hai sentito la notizia? ' Sapevo a cosa si riferisse, e fui felice che anche lui l'avesse sentita, così non avrei dovuto dargli spiegazioni, mi sentii in un certo senso sollevata
' Si, si ora che facciamo?' dissi mantenendo un tono di voce basso attenta a non farmi sentire dalle ragazze
' Non penso che la notizia si diffonda fino in California, stai tranquilla ' disse lui. Così feci, mi fidai delle sue parole e gli diedi la buonanotte.
Subito dopo entrai in camera, feci un sorriso alle ragazze e con un freddo 'buonanotte' spensi la lampada che era appoggiata sul comodino alla mia sinistra
      
                 ******

Mi svegliai a causa della sveglia che rimbombava nella camera, tutte quante ci svegliammo, per evitare qualsiasi tipo di conversazione entrai per prima in bagno e dopo un quarto d'ora ne uscii, presi i vestiti che avevo appoggiato la sera precedente e li indossai ( 
http://img2.bdbphotos.com/images/orig/3/s/3slg2myxw6qoq6y.jpg ).
Dopo un po' prendemmo un taxi e con tutte la valigie ci dirigemmo fino all'aeroporto, eravamo tutti lì, pronti a salutarci per poi prendere i nostri rispettivi aerei; partì dai ragazzi e li salutai tutti dicendo che che mi sarebbero mancati, poi arrivai alle ragazze. Tutte quante ci racchiudemmo in un abbraccio. Nessuno aveva fatto caso a quella notizia della sera precedente, o forse tutti si comportavano facendo finta di niente per non creare qualche discussione o per non mettermi a disagio. Per questo nella mia mente li ringraziai, perchè comunque, anche se l'avessero uscito, non avrei affrontato l'argomento.
Andai alla ricerca del mio gate e una volta trovato aspettai seduta su una panchina leggendo dei messaggi con il cellulare; nell'attesa notai qualche ragazza, qualche signora che mi fissava, una mi sorrise, non capivo il loro comportamento, ma poi mi ricordai di me e Justin, abbassai la testa e scoppiai a ridere, era davvero tutto così ridicolo! Decisi di andare a fare una passeggiata, girai intorno al mio gate, mi fermai anche ad osservare gli aerei che decollavano. Per la prima volta in tutta la mia vita non vedevo l'ora che il mio partisse, forse perchè avrei incontrato Justin dopo 15 ore di viaggio, e poi anche perchè volevo liberarmi di tutti quegli sguardi che mi iniziavano a infastidire. 
Mentre tornavo alla panchina  una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi celesti ghiaccio mi fermò, aveva più o meno l'età di nove anni anni, mi guardò per un po' e poi mi chiese:
- Sei Sam Anderson? -. disse con la sua voce graziosa
- Si -. le risposi sorridendole, sapevo dove quella bimba voleva arrivare
- Sei la ragazza di Justin Bieber? -. mi chiese speranzosa in una mia risposta. Feci un respiro, non sapevo davvero che dire. Allora mi abbassai per raggiungere la sua altezza e mi mantenni sui miei piedi
- Se ti dico un segreto mi prometti di non dirlo a nessuno? -. le dissi accarezzandole il viso. Era una bambina di nove anni, avevo deciso di raccontarle la verità, cosa poteva fare?.
Fece cenno di si e allora le risposi in questo modo:
- si, io e Justin stiamo insieme -. le dissi accennando un sorriso finto. Subito in lei penetrò un sorriso e subito dopo dalla sua borsettina prese un foglio e una penna.
- puoi farmi un autografo? -. Rimasi immobile, c'è una bambina che chiedeva un'autografo a me? ahahaha no davvero, era troppo tutto questo, chi ero diventata? la ragazza di Justin Bieber?!
- Si -. le risposi e feci la mia firma su quel fogliettino di carta. Dopo di chè si alzò, mi ringraziò e se ne andò via. Mi alzai e andai al mi posto, dopo un po' il mio volo fu chiamato ed io felice ,entrai in aereo. Mi sedetti alla mia postazione e vicino a me dopo un po' si venne a sedere un ragazzo di giovane età, molto carino, ma lo ignorai guardando fuori dal finestrino. Dopo mezz'ora finalmente partimmo ed io sfogliai una rivista quando ad un certo punto...
- Posso? -. chiese il ragazzo affianco a me indicando una rivista che stava sul mio tavolino
- Certo -. gli sorrisi, poi mi guardò in faccia e  mi sorrise 
- Aspetta, ma tu sei la nuova ragazza di Justin Bieber?? -. mi disse avvicinandosi a me per non far sentire niente a chi c'era vicino a noi.
Ma porca puttana lo sapevano tutti!!???. Feci un sospiro di rassegnazione e feci si con la testa.
- Woow, sei davvero fortunata! -. mi disse ridendo e girando il suo sguardo di fronte a lui. Lo guardai stranita.
- Già -. dissi appoggiando la testa al sedile, così mi rilassai e mi addormentai.

Dopo un po' qualcuno mi toccava la spalla, aprii gli occhi di scatto.
- Ehi, siamo arrivati, faresti bene a sistemare la tua roba -. disse il ragazzo affianco a me
- Oh grazie..., aspetta, come ti chiami? -. gli chiesi curiosa
- Mi chiamo Cody, piacere -. 
- Piacere , Samantha-. gli sorrisi e iniziai a prendere la mia roba. Misi all'interno della mia borsa le riviste e il telefono, presi gli occhiali da sole e me li misi in modo da non essere riconosciuta dalle persone che sapevano.
Era sera, e quindi sembravo un po' 'criosa' con gli occhiali, ma non mi importò più di tanto! Andai a prendere la mia valigia e prima che potessi andarmene sentì da dietro una voce:
- è stato un piacere Samantha, spero di rincontrarti un giorno -. mi disse Cody . Gli sorrisi perchè una persona finalmente mi trattava normalmente nonostante sapesse chi ero diventata
- A presto Cody, eh grazie! -. gli dissi per poi andarmene via.
Il mio cuore batteva forte e non vedevo l'ora di rivedere Justin, sentivo che sarei scoppiata da un momento all'altro.

La gente era tanta, appena uscì dalla zona dei gates la strada si liberò e potei notare Justin seduto su una sedia ad aspettare guardando il telefono. Subito un sorriso mi scappò dalla bocca.
- Justin!! -. lo chiamai da lontano.
Subito corsi da lui, quando notò la mia presenza si alzò di scatto
- Amore mio! -. mi venne incontro, lasciai la mia valigia nel bel mezzo della strada e andai ad abbracciarlo, mi strinse così forte quasi da togliermi il respiro
- Mi sei mancata -. disse baciandomi più volte e notavo gli sguardi delle persone che si fermavano su di noi. Volevo girarmi e dirgli : che cazzo guardate? ma mi contenni.
- Anche tu -. risposi tra un bacio e l'altro.
Andai a prendere la valigia e insieme a Justin uscimmo dall'aeroporto ma mi ero dimenticata di trovarmi in California, mi ero dimenticata che dovevano venirmi a prendere Stefania e mio padre. Ad un certo punto infatti una voce familiare apparve dietro di me.
- Saaaaaam! -. gridò la voce. Mi girai..
- Papàà!!-. Era mio padre. Corsi da lui e lo abbracciai, una lacrima rigò il mio volto, ero così felice di essere tornata a casa, subito dopo salutai Stefania ma in quel momento mi ero dimenticata di non averli avvisato dell'arrivo di Justin e insomma, della mia nuova relazione.
Mio padre allora guardò Justin e subito dopo riportò lo sgurado verso di me.
- Ah, o mio dio! Papà ti prego scusami! Ma, ecco, insomma...-. il panico iniziò a farsi sentire, ma nonostante tutto continuai la frase
- Lui è Justin, la pop star del tour, e..insomma..noi, stiamo insieme. -. deglutì e abbassai lo sgurado impaurita dalla sua risposta e Justin se ne stava lì ad aspettare seduto sulla valigia.
- Eh allora Sam? perchè abbassi lo sguardo! Sono felice che ti sia trovata un ragazzo, non sai quanto, però, se prova a farti soffrire consideralo morto! -. scoppiammo a ridere
- Può stare da noi? -. chiesi speranzosa
- Certo figlia mia -. mi baciò la fronte e subito dopo chiamai Justin. Lui si alzò e mi raggiunse. Si presentò a Stefania e a mio padre, poi gli sorrisi, etrammo in macchina per poi tornare a casa. Ero così felice che nessuno avrebbe rovinato questo momento.

                    *Spazio autrice*
Tataaaaaaaaaaaaan, ecco un altro capitolo! Spero davvero tanto che vi piaccia! Vi ringrazio per le visite ai capitoli precedenti e vorrei che magari secenste qualcosa se seguite la storia, perchè mi farebbe davvero un grosso piacere!
Ci vediamo al prossimooo, buonanotte!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Justin Bieber in California ***


CAPITOLO 17

Justin Bieber in California

Arrivammo a casa e fui davvero emozionata nel tornare in quel posto, prima di entrare rigurardai ancora una volta la grande villa, sorrisi ed antrai in casa seguita da Justin. Salimmo le scale e entrai nella mia stanza, la parete lilla mi fece ricordare a quando ero piccola, appoggiai la valigia su un comodino e accompagnai Justin nella sua camera, dove c'era un letto matrimoniale.
- Mi dispiace Justin, ma questa è l'unica stanza che ho pulita e ordinata -. disse Stefania entrando nella camera
- Oh, non si preoccupi -. disse sorridendole
- Dammi del tu -. ribadì Stefania
- D'accordo -. rispose Justin e potevo percepire il suo imbarazzo. Abbassai lo sguardo e risi. Dopo un po' Stefania abbandonò la camera augurandoci la buonanotte. 
Justin si avvicinò a me, mi prese dai fianchi e mi baciò lentamentamente sulle labbra; amavo ogni suo tocco sulla mia palle, amavo sentire il suo respiro, e amavo passare del tempo con lui,  ogni suo sguardo, ogni sua mossa mi faceva venire il desiderio di sentirlo davvero mio, ma dovevo in un qualsiasi modo rallentare i miei desideri che si facevano sempre più grandi all'interno della mia testa. 
- Buonanotte -. dissi chiudendo la porta alle mie spalle
- Buonanotte amore mio, e grazie -. disse continuandomi a fissare.
Gli sorrisi e uscii dalla camera. ' buonanotte amore mio...' . Si, ancora una volta mi aveva chiamato in quel modo. Nel corridoio ridevo come una cogliona.
Entrai in camera e chiusi la porta accasciandomi a terra; così subito dopo sorrisi ricordando il suo sguardo, e una lacrima di gioia rigò il mio volto...
Dopo un po' mi andai a lavare e mi misi nel letto, spensi la lampada sul comodino ma poco dopo mi arrivò un messaggio al cellulare 'mi manchi, posso dormire con te?' era Justin... Gli risposi con un semplice ' si ' e dopo un po' entrò in camera, mi sorrise e gli feci posto nel mio letto a una piazza e mezzo.
Mi diede un bacio in fronte e mi addormentai tra le sue braccia accovacciata a lui il più possibile, sentivo il calore del suo corpo sul mio, i nostri piedi erano incrociati, e con le sue possenti braccia riusciva a farmi sentire al sicuro, protetta da tutto e da tutti; così  tra un pensiero e l'altro mi addormentai felice tra le sue braccia.

                ******
La luce del sole mi svegliò, mi stiracchiai e subito il mio sguardo cadde su Justin, che era steso un po' più distante da me a fissarmi.
- Buongiorno -. dissi andando a mettermi sopra di lui.
- Buongiorno -. disse baciandomi la fronte e accarezzandomi la schiena. 
Appoggiai la testa al suo petto e per un momento chiusi gli occhi, ma gli aprì subito dopo per andarmi a lavare
- Juss, faresti meglio ad andare in camera tua -. dissi ridendo. Lo fece anche lui
- d'accordo -. disse andando via, e senza farsi vedere uscì dalla stanza per entrare subito dopo nella sua che era affianco.
Andai in bagno e una volta uscita presi dei vestiti dall'armadio, notai che avevo lasciato davvero poca roba, quindi tolsi i vestiti dalla valigia e li misi subito a lavare; subito dopo indossai quelli nuovi puliti:  http://sphotos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/230118_149477408455056_5366423_n.jpg .
Mi truccai, legai i capelli in un tuppo e scesi già in salotto, dove Justin parlava con Stefania. 
- Buongiorno -. dissi dando un bacio a Stefania e un'altro a Justin, però a lui glielo diedi sulle labbra
- Buongiorno -. risposero entrambi. Facemmo colazione e dopo un po' io e Justin uscimmo di casa perchè volevo andare a trovare Elena e Louis per farli una sorpresa, perchè sicuro non erano al corrente del mio ritorno.  
Mentre camminammo mano nella mano una ragazzina dall'età di quindici anni  ci fermò
- Justin, mi fai un autorgrafo? -. disse la ragazza indicando la penna e il foglio che aveva in mano
- Certo -. rispose Justin sorridendole.
Dopo un po' la ragazza mise gli occhi su di me e mi guardò dalla testa ai piedi, poi si fermò ad osservare le mie mani e quelle del suo idolo intrecciate.
- Aspetta tu sei Samantha?, la sua nuova nuova ragazza? -. disse indicandomi. Guardai Justin in attesa di un suo consiglio
- Si, stiamo insieme -. intervenì Justin annuendo
- Ah, beh auguri -. disse la ragazza andando via. Aveva uno sgurado di disprezzo, e questo non era buon segno.
Mi misi di fronte a Justin e accarezzandogli la guancia...
- A quanto pare la voce si è diffusa -. dissi poi girando il viso verso destra mentre guardavo il pavimento della strada
- Già , ma non preoccuparti, non è un problema! -. disse lui spostando il mio viso di fronte al suo con una mano.
Gli sorrisi leggermente e poi lui mi baciò la fronte, un gruppo di paparazzi nel frattempo si avvicinarono, ma insieme cercammo di lasciarli perdere e corremmo fino a casa di Elena.
Bussai alla porta e dopo un po' ci aprì la loro madre.
- Salve Anne, ci sono Louis ed Elena? -. dissi sorridendole.
- Sam!, che piacere rivederti, ma ...- . si bloccò.
Il suo sguardo sembrava quello di un bambino nel vedere un carro pieno di cioccolato.
- ...ma lui è Justin Bieber? -. finì la frase in questo modo.
- Si, si sono io -. disse Justin preoccupato.
- Wow! -. rispose la mamma della mia amica.
Dopo un po' tornò a guardarmi.
- Si, si  Sam ci sono ora te li chiamo -. Ribattè Anne.
Io e Justin ci girammo e scoppiammo a ridere per ciò che era successo prima con la madre di Elena, ma le nostre risate furono interrrotte da una voce.
- Saaaaaaaaam! -. disse Elena abbracciandomi
- Elenaa! -. le dissi felice. In quell'abbraccio rividi tutti i momenti passati insieme, una lacrima mi rigò il volto al pensiero che quella fosse la mia migliore amica. 
 - Oh mio dio ma tu sei Bieber! -. disse avvicinandosi a lui
Io e Justin scoppiammo a ridere ma Elena chiese subito spiegazioni perchè non riusciva a capire, e io e Justin capivamo il perchè. (?)
- Oh , no niente, e che tutti fanno la stessa faccia quando lo vedono! -. continuai a dire ridendo.
- Comunque si, piacere sono io, Justin Bieber -. disse il biondo stringendo la mano di Elena
- Aspetta, ma, che ci fa lui qui? - disse Elena confusa.
Justin mi prese subito la mano e mi sorrise, abbassai lo sguardo dalla vergogna e dopo un po' lo rialzai guardando la mia migliore amica .  Lanciò un urlo che ero sicura avessero sentito fino a casa. Ridi e l'abbracciai.
- Ma, Louis?  -. dissi dopo un po'
- Louis non c'è a casa, è a scuola a completare un progetto, lo raggiungiamo? sarà felicissimo di vederti -. disse chiudendo la porta alle sue spalle come se io le avessi già risposto.

Durante il tragitto Justin mi tenne la mano e raccontai a Elena tutto ciò che era successo in quei mesi in giro per il mondo e Justin prese confidenza mostrando il suo lato divertente.
Dopo un po' arrivammo alla scuola e guardai l'edficio, mi era mancato venire a scuola,in quel momento notai quanto cavolo  mi era mancato stare a casa, stare con i miei amici; ripensai a quanto mi era mancato essere cherladeer, e pensai persino ai miei professori (-.-).
Entrammo dentro,  e notai tutti gli sguardi puntati su di noi, non avevo badato però a Justin, e alle persone che ci circondavano..tutti ragazzi della nostra età che lo fissavano. Ma, in un nano di secondo si avvicinarono bruscamente al cantante  circondandolo in un enorme cerchio.. Subito dopo Justin mi lasciò la mano e insieme ad Elena mi allontanai per fare in modo che tutti potessero vederlo. Che cazzo, manco se arrivsse la regina d'Inghilterra  si sarebbe creato tutto questo caos. Subito pensai a quanto tutti i ragazzi avevano fatto attenzione al mio ritorno, certo, non ci fosse neanche uno tra quei ragazzi che mi diede il benvenuto. Tutto questo era ridicolo :')


                              *Spazio autrice*
Ehilààà fanciulle! :*
Vorrei dirvi una cosa, forse non è giusta ma boh, mi sento in dovere di dirvela.
Non so quante di voi davvero stiano seguendo la mia fanfiction, per ora non andrò avanti perchè voglio qualche vostra recensione, quindi a 5 recensioni, continuo a pubblicare. Scusatemi, vorrei non farlo però mi sento male a vedere tutte le visite che ottengo, e vi ringrazio ma mi sento male poi a non vedere recensioni... :(
Vi voglio bene comunque :')


P.S Se vi piacciono i One direction fate un salto a leggere questa FF che è di una mia amica: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1387387&i=1 


Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Per sempre! ***


CAPITOLO 18

Per sempre! <3

Si sentirono urla da ogni parte del corridoio, tutti gridavano il suo nome 'Justin Bieber è qui' dicevano in tanti, io invece ero in compagnia di Elena, appoggiate su un armadietto aspettando che le persone lasciassero lo spazio a Justin per respirare. Stettimo là ferme per più di mezz'ora quando una ragazza si avvicinò a me.
- Sam, è vero che tu e Justin state insieme? -. mi disse speranzosa
- Si -. le risposi in modo quasi freddo, non sopportavo quella ragazza, non sapevo il suo nome, non l'avevo mai vista in vita mia
- Vuoi essere mia amica? -. mi chiese felice. Pss, ahahahahahaha! -.- no sul serio! 
Stavo scoppiando, come poteva essere tanto sfacciata da chiedermi una cosa del genere? la coerenza al giorno d'ggi non esisteva, solo pochi la possedevano.
- Coerenza -. dissi andandomene stufa da un'altra parte con Elena.
Poi, stufa ormai di quella situazione che si era creata chiamai Justin, la terza volta mi rispose
- Sam! aiutami ti prego -. disse Justin in mezzo alla folla, io e Elena scoppiammo a ridere, andai nell'aula accanto e presi un fischietto dal tiretto della scrivania, fischiai e tutti quanti si girarono verso di me senza capire cosa stesse succedendo
- Okay, la festa è finita! -. dissi io mentre Justin si avvicinò di fretta a me, era tutto sudato, mi ringraziò e mi baciò sulle labbra. Urli e fischi provenirono dalla folla, ma quando potevano essere coglioni? 
Ce ne andammo alla ricerca di Louis, e giunti al secondo piano Elena bussò ad una porta, entrò e chiese gentilmente alla professoressa di fare uscire il fratello; la professoressa acconsentì e subito vedemmo Louis gridare di gioia una volta che mi ebbe visto.
- Saaaaaaaaaaam! -. gridò venendomi in contro, risi come una scema e lo abbracciai, mi era mancato tanto, quasi quanto mi era mancata Elena. Una volta che vide Justin il suo sguardo si dipinse di un sorriso a trentadue denti
- Justin Bieber? -. disse avvicinandosi a lui. Non riuscì a trattenere la risata e scoppiai, Justin mi seguì, tutti, e dico TUTTI facevano la stessa espressione appena lo vedevano, era davvero ridicolo!
- Siiiiii, sono io -. disse Justin sorprendendosi ironicamente, quella risata provocò la risata di tutti noi.
Dopo un po' aspettammofuori dalla scuola  che Louis finisse di fare la lezione; dopo quasi mezz'ora ci raggiunse e decidemmo di andare a mangiare una pizza tutti insieme per festeggiare il mio ritorno.
- Qui credo che possa andare bene -. disse Elena indicando una pizzeria in centro.
Tutti quanti annuimmo e ci recammo all'interno. 
Gli sguardi dei presenti si rivoltarono verso di noi, ma che novitàà! -.-
Imparai a fare finta di niente, proprio come faceva Justin, così ci sedemmo ad un tavolo e una volta ordinato io e Justin raccontammo come ci fossimo conosciuti, ci divertimmo e ci facemmo un sacco di risate, mi erano mancati i miei amici .
Una volta aver pagato uscimmo dalla pizzeria  e ormai sazi facemmo un giro, come al solito gli sguardi delle persone che passeggiavano erano voltati su di noi, ormai tutto il mondo era al corrente della 'nuova ragazza di Justin Bieber', per fortuna non incontrammo nessun paparazzo e quindi passammo un pomeriggio in assoluta allegria.
Arrivammo a casa verso le 19,00 e Stefania e papà non c'erano, meglio così io e Justin avremmo potuto fare ciò che ci pareva. Perciò ci sedemmo sul grande divano che occupava l'enorme salotto e scelsimo un film da vedere: LOL - pazza del mio migliore amico.
Quello era in assoluto il mio film preferito, l'avevo guardavo minimo tre volte, e non ero mai stufa di farlo, io e Justin guardammo il film in pace, io mi sedetti tra le sue gambe mentre le sue mani mi proteggievano da qualsiasi cosa.
- Ti amo Sam-. disse ad un certo punto. Rimasi scioccata, ed un sorriso coprì il mio volto.
Mi girai verso di lui, lo fissai a lungo e poi lo baciai con foga.
- Anche io Justin -. dissi fissandolo negli occhi. La sua pelle prese un color rossiccio e subito un brivido percorse la mia schiena, mi baciò con foga e continuammo a vedere il film.
Ti amo Sam   Ti amo Sam    Ti amo Sam   Ti amo Sam   Ti amo Sam   Ti amo Sam
Ti amo sam    Ti amo Sam    Ti amo Sam   Ti amo Sam  Ti amo Sam    Ti amo Sam
Ti amo Sam    Ti amo Sam   Ti amo Sam   Ti amo Sam  Ti amo Sam    Ti amo Sam
Quella frase rimbombava nella mia testa sotto forma di eco, stavo letteralmente impazzendo.
Ad un certo punto la porta di casa si aprì e Stefania e papà entrarono silenziosamente.
Si tolsero i giubbotti e ci salutarono
- Sam, Justin dobbiamo dirvi una cosa -. disse mio padre avvicinandosi al divano, così misi pausa al film.
- Dicci -. rispose Justin, aveva già preso confidenza con mio padre, e questo mi rese felice, quanto vorrei che mia madre fosse qui per potergli raccontare tutto di Justin... la tristezza coprì il mio volto...
- Io e Stefania partiamo, staremo una settimana a Londra -. disse mio padre sorridendoci.
Sentendo quella notizia non potei che essere felice, mi alzai dal divano e abbracciai papà, poi ripensai di nuovo a mamma e a quanto mi mancava.
- Noi andiamo a preparare le valigie, voi continuate a fare ciò che stavate facendo -. disse Stefania portandosi via papà.
Sorridemmo e appoggiai la testa sulla spalla di Justin
- Hai idea di quante cose potremo fare in questa settimana amore mio? - . disse Justin con sguardo malizioso. Scoppiai a ridere vedendo il suo sguardo.
-  Ahahahaha ma stai zitto scemo -. gli lanciai un cuscino che lui bloccò con la mano, venne verso di me e mi fece stendere, continuò a baciarmi dolcemente sulle labbra.
- Che dici, continuiamo il film? -. dissi staccandomi 
- Sii -. disse lui aiutandomi ad alzarmi.


Dopo il film mi recai in cucina a preparare la cena, Justin giocava con  la PSP come un bambino di cinque anni e Stefania e papà erano di sopra a preparare la valigia.
Dopo un po' li chiamai per avvisarli della cena,tutti raggiunsero il tavolo, ci sedemmo e mangiammo. Durante la cena Stefania e papà ci raccontarono del programma che avevano organizzato per visitare Londra, io per la prima volta in tutta la mia vita pronunciai questa frase: si, ci sono stata a Londra.

Dopo cena Stefania mi obbligò a lasciar stare i piatti e si offriì lei per sparecchiare e lavarli, la ringraziai e salì sopra insieme a Justin, ci lavammo e ci mettemmo il pigiama, mi misi nel letto e dopo un po' mi raggiunse lui con il telefono in mano.
- Che fai? -. dissi porgendomi verso il suo telefono
- Vieni qui -. disse Justin allungando un braccio verso di me, mi accovacciai a lui...
- Ti va di leggere le menzioni che ho su twitter dalle fan? -. mi chiese
- Certo, quante sono? -. chiesi curiosa
- 1.000 -. Disse ridendo
- Eh??? -. lo guardai con gli occhi spalancati
- Già, in un giorno -. disse lui ridendo
- Wooooow , guarda che sono gelosa -. risposi guardandolo male
- Io amo solo te, sei la ragione per cui sorrido, sei la ragione per cui mi alzo dal letto ogni mattina, ti amo Sam, nessuno occuperà mai il tuo posto, perchè io amerò sempre te, è una promessa -. disse Justin guardandomi negli occhi. Non sapevo se piangere o urlare, ma lasciai stare questi stupidi pensieri e mi limitai a rispondere.
- Anche io ti amo Justin, è una promessa, staremo per sempre insieme -. dissi accovacciandomi di più a lui.
Così passammo la serata a leggere i tweet, riuscimmo a rispondere solo a metà di quelle ragazze, in effetti i messaggi erano troppi e ci stavamo rincoglionendo, ma ci promettemo che l'avremmo fatto la mattina seguente, infatti tra una parola e l'altra ci addormentammo. Lui era steso a pancia in sù con il telefono ancora acceso sul petto, aveva una mano dietro una nuca e l'altra mi teneva stretta dai fianchi, io invece mi appoggiai al suo petto.
Dormimmo così per tutta la notte..


                     *Spazio autrice*
Si, eccomi qui! Avevo giurato che non avrei più scritto fino a quando non avessi ricevuto recensioni, ma poi ho visto tutte quelle persone che avevano segnato la storia tra i preferiti, alcuni tra quelle da ricordare e subito mi sono sentita in colpa, perciò ho continuato a scrivere. Però sappiate che non mi dispiacerebbe se recensiste qualcosa, almeno per un vostro parere, un vostro consiglio. Non sapete quanto mi farebbe piacere avere qualche vostra recensione! Comunque detto questo scappo, sono le 22.00 lo so, è presto ma sto morendo di sonno, quindi vado a dormire, buonanooooooooootte! :D Ah, spero che il capitolo vi sia piaciuto, e come sempre se trovate errori non sono analfabeta ricordatelo, è solo che non ho riletto :)
Baci :*

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Tutti in discoteca ***


CAPITOLO 19

Tutti in discoteca

- Anna, non te ne andare!-. dissi correndo dietro di lei
- tu mi hai dimenticata Sam, avevi promesso di non farlo, ma l'hai fatto, mi hai dimenticata -. disse mia sorella in lacrime mentre scappava.
La seguì ma ad un certo punto non la vidi più, e ciò che i miei occhi riuscivano a percepire era solo il buio, così fu mentre caddi da un burrone...
Mi svegliai di colpo e dopo di ciò diedi un calcio a Justin senza accorgermene che tutto d'un tratto si svegliò alzando il busto, misi una mano sul cuore, cercando di trattenere il mio respiro affannato, era di nuovo quel sogno, anzi, quell'incubo che ogni notte mi perseguitava, Justin preoccupato mi abbracciò da dietro perchè non capiva giustamente cosa  mi stesse succedendo.
- Sam, cosa succede? -. disse mezzo assonnato
- No, Niente Justin, continua a dormire, è una cosa mia -. dissi alzandomi dal letto
- Ma scherzi? ciò che è tuo è mio, siamo una cosa sola ricordi? ci sarò sempre -. disse prendendomi la mano, la mise in mezzo a noi e la strinse forte, gli sorrisi e mi sedetti sul letto. Lui fece la stessa cosa e mi accovacciai a lui, sentendomi nuovamente al sicuro.
- Quando ero piccola ho perso mia sorella Anna, l'ho vista morire davanti ai miei occhi e non ho fatto niente per salvarla. Da quel giorno non riuscivo più a dormire, ogni notte mi svegliavo per aver fatto lo stesso incubo. Da un po' di tempo non mi causava più problemi, invece ora l'ho rifatto, e non capisco il perchè. -. dissi guardando il vuoto.
- Forse perchè ti manca, e perchè hai questo pensiero nella testa, ovvero perchè è colpa tua, ma sono sicuro che non è così -. continuò a dire accarezzandomi i capelli.
- Oppure perchè non vuole che io la dimentichi -. continuai.
Forse era vero, continuavo a fare lo stesso incubo per vari motivi, ma non sapevo come cacciare via quei pensieri, forse mi avrebbe aiutata il tempo, cosa che fino ad ora non aveva fatto.
- Continuiamo a dormire? - ribadì poi.
- Si amore, se hai qualche problema chiamami, ci sono io qui con te -. disse Justin comprendomi con il piumone. Lui, mi faceva stare  bene, ogni volta mi sembrava di stare in paradiso.

             **************
Mi svegliai a causa della sveglia che continuava a suonare sul comodino, Justin si svegliò e con una mano la spense scocciato, mi stampò un dolce bacio sulle labbra e sorrise.
- Buongiorno -. dissi
- Buongiorno - rispose lui baciandomi la fronte.
- Hai dormito bene amore mio? -. mi disse speranzoso in un si nella mia risposta.
- Si amore, tutto grazie a te -. dissi sorridendo.
Subito la sua faccia si dipinse di rosso, sorrisi felice a vederlo. Poi mi ricordai della partenza di Stefania e papà, perciò scesi di corsa in salotto seguita da Justin, entrambi eravamo in pigiama, invece mio padre e la compagna erano a finire di sistemare i bagagli.
- Oh, finalmente vi siete svegliati -. disse Stefania venendomi a dare un bacio sulla fronte.
-Lì c'è la colazione, noi dobbiamo andare di corsa in aeroporto -. continuò poi mio padre.
Io e Justin annuimmo.
- Ah, e tranquilli da ora potrete dormire insieme, nello stesso letto, senza che facciate dei sotterfugi -. disse mio padre avvicinandosi. 
Le sue parole mi fecero imbarazzare, Justin mi guardò e rise leggermente, io invece abbassai la testa. Rossa, arancione, blu, verde, nera..ero diventata di tutti i colori possibili per la figura.
- Ci vediamo tra una settimana ragazzi, non distruggetemi la casa -. continuò Stefania aprendo la porta di casa.
- Stai tranquilla -. le risposi sorridendo
- Ciaaao -. dissero all'unisono per poi chiudere la porta.
Mi girai verso Justin che si avvicinò e mi prese dai fianchi facendo uno sguardo malizioso. Risi e abbassai la testa
- Che ti va di fare? -. mi chiese 
- Mmmm-. gli risposi pensierosa. 
La nostra conversazione però finì quando qualcuno bussò alla porta.
Mi avviai per andare ad aprire, ero ancora in pigiama, ma questo non m'importava più di molto dato che ero a casa mia e avevo il diritto di fare ciò che volevo. 
Andai ad aprire e mi ritrovai Elena davanti tutta eccitata. Entrò subito  in casa.
- Buongiorno anche a tee -. dissi ironicamente mentre chiudevo la porta di casa.
-  Non sapete dove andremo noi stasera! -. disse subito.
Io e Justin ci guardammo interrogativi perchè io insieme a lui non capivamo cosa stesse succedendo.
- Dove? -. rispose Justin nascondendo l'entusiasmo e la voglia di sapere cosa Elena ci stesse per dire
- In discoteca! Io, voi due e Louis! Ma non è una normale discoteca, questa è la più shick della California -. disse Elena mostrandoci i pass. Subito sul mio viso si accese un enorme sorriso.
- Woow, che cosa bella! come hai fatto a trovare i biglietti? -. dissi prendendone uno.
- Me li ha dati un mio amico -. rispose entusiasta.
Justin rise e poi lo feci anche io
- Vestitevi bene, dobbiamo essere sexi e alle 21 ci incontriamo qui, vi veniamo a prendere io e Louis con la nostra Range Over -. ribadì Elena andando via.
Io e Justin annuimmo. Appena si chiuse la porta mi sorse subito un dubbio:  cosa avrei indossato? 
Subito mi ricordai che la casa era libera, perciò io e Justin facemmo colazione, e dopo di ciò salimmo in camera da letto per continuare a fare ciò che stavamo faendo ieri, ovvero rispondere alle fan su twitter.
I tweet erano aumentati, ogni minuto c'è n'era uno o due in più. Impiegammo mezza giornata per rispondere a quelle ragazze riuscendo così a finire, ma entrambi sapevamo che ci sarebbero stati nuovi tweet e nuovi messaggi nelle ore successive. 
Erano appena le 18.00 quando Justin mi fece vedere cosa si sarebbe messo quella sera, perciò decisi di indossare un vestitino che riusciva in qualche modo ad assomigliare ai suoi vestiti, ma la nostra conversazione fu interrotta dallo squillo del cellulare di Justin.
Subito lo prese dal comodino e lesse sul display, aprì il messaggio e riuscì a vedere che era un invito per gli American Music Awards che si sarebbero tenuti il 10 dicembre, ovvero fra tre giorni. A quanto pare l'invito gli arrivò in ritardo perchè c'erano già le votazioni on line e notò che era stato nominato in ben tre categorie: Best Artist of the Year, Pop/Rock Male Artist e Pop/Rock Album ed io credevo in lui, infatti ero più che sicura che quei premi sarebbero stati suoi.
- Che bello, sono così eccitato amore, tu verrai con me! -. mi disse felice. 
- Vero? -. dissi sorpresa.
- Certo, ti farò conoscere un sacco di artisti -. ribadì contento di ciò che era diventato, ovvero uno dei migliori artisti pop maschili. 
- D'accordo -. dissi stampandogli un bacio sulle labra felice.
Ero felice per lui,ed io quella sera sarei stata perfetta, avrei indossato un vestito così bello che tutti quelli che non mi sopportavano l'avrebbero invidiato, e anche perchè mi avrebbe visto tutta l'America, quindi era importante. 
Continuai a sognare felice quando ad un tratto Justin disse qualccosa.
- Domani andremo a comprare i vestiti, sia per te che per me, d'accordo? -. mi chiese
- Certo -. risposi io.
Fortunatamente noi ci trovavamo già a Los Angeles, e quindi per arrivare al teatro ci sarebbe voluta solo un'oretta di macchina, e questo mi tranquillizzava.

Dopo un po' io e Justin iniziammo a sistemarci per andare in discoteca, aprii il mio armadio e stetti tipo un'ora a scegliere cosa mi sarei messa, niente di tutto quello che avevo mi convinceva, quindi andai in camera di Stefania, e siccome il suo fisico era uguale al mio scelsi un vestito che amavo, tanto non l' avrebbe saputo nessuno.
Presi questo vestito abbinato a questi tacchi: http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?pid=47755&fullsize=1 . Lo infilai, mi truccai lasciando i capelli mossi scendermi fino a dietro la schiena e poi misi un po' di rossetto rosso sulle labbra insieme poi al fondotinta, alla matita e al mascara.
Andai da Justin che stava nella sua camera, entrai e lo vidi prepararsi.
- Justin come sto? -. entrai all'interno della stanza quando il suo volto si colora di rosso, sorrise.
- Sei, splendida! -.disse vendendomi in contro lentamente, cercò di bacarmi ma glielo impedìì
- Enno, mi rovinerai il trucco -. dissi indicandogli le labra coperrte dal rossetto.
Sabuffò e si allontanò triste. Poi ad un certo punto qualcuno suonò il campanello e Justin si avvicinò correndo a me prendendomi in braccio.
- Che faai! -. dissi ridendo.
- Ti porto al ballo mia signorina -. disse con un tono di voce tenero che mi faceva ridere.
Aprii la porta e rimasi a bocca aperta vedendo Elena ( http://www.nina-dobrev.org/photos/displayimage.php?pid=138611&fullsize=1 ).
Anche Justin rimase a occa aperta,  si passò la lingua sul labbro superiore e gli diedi uno schiaffo. E' vero, non potevo muovermi perchè era in braccio a lui, ma niente mi impediva di dargli uno schiaffo. Entrambi risero, poi dalla macchina vidi Louis che suonò il clacson per farci segno di sbrigarci.
Allora Justin chiuse la porta e mi portò in braccio fino alla macchina.
-Justin? mi ricordo ancora come si fa a camminare, potresti lasciarmi? -. chiesi 
- D'accordo -. disse ridendo.
Così entrai in macchina e partimmo per il locale.


                                 * Spazio autrice*
Sciaaaaaaao belle! questo è un altro capitolo della storia, non so se potrà piacervi, spero di si! Eh credo che fino a stasera riuscirò a scrivere la continua, come sempre sappiate che non l'ho riletto, quindi se trovate degli errori mi suso in anticipo (sicuro che troverete errori (?) )
Detto questo vi ringrazio per l'attenzione, grazie per le visite e per le recensioni, continuate così :*
Vi voglio bene! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Paparazzi ***


CAPITOLO 20

Paparazzi

Arrivammo nel locale, entrammo facendo vedere i pass che Elena aveva acquistato.
La sala era enorme, e piena di gente che si scatenava, i colori erano sul rosso scuro, delle colonne c'erano ai lati della stanza insieme a dei divanetti. Non si riusciva a camminare, c’era troppa gente, per fortuna trovammo un divanetto vuoto e quindi ci andammo a sedere.
La musica era assordante, non riuscivamo a parlare e quindi decidemmo di andare a ballare.
Ci buttammo nella mischia e iniziamo a scatenarci. Mi sentii per la seconda volta libera.
Dopo un po' Justin e Louis sfiniti andarono a prendere qualcosa da bere, io e Elena invece continuammo a ballare.
- Ciao -. sentii da dietro, era un ragazzo dai capelli mori e gli occhi celesti.
Mi girai e incontrai il suo sguardo, era davvero carino.
ma che stai dicendo??? sei fidanzata!!! ---
Lo so coscienza lo so, non faccio niente di male, levati dai piedi--
-cogliona non posso, sono dentro la tua testa, come faccio?---
non rompermi le palle, sta tranquilla, amo Justin io--
ok cogliona non metterti nei guai---
ok ciao stronza!---.
La conversazione con la mia coscienza terminò così.
Mi girai per trovare Elena ma vidi che parlava con un ragazzo biondo, sorrisi e mi voltai verso il moro.
-Ciao -. dissi io non prestandogli molta attenzione.
- Piacere, mi chiamo Martin, tu invece? -. disse porgendomi la mano.
- Sam, piacere -. risposi stringendogliela.
- Sei molto carina -. ribadì avvicinandosi a me.
- Grazie-. dissi allontanandomi da lui, ma il ragazzo mi venne incontro prendendomi dai fianchi, mi strinse il polso tanto da farmi male e mi avvicinò a sè.
- Lasciami stare -. dissi cercando di liberarmi dalla sua presa, però non ci riuscì e con un colpo secco mi baciò. Mi staccai subito dalle sue labbra ma non riuscì a scappare.
- Saliamo sopra, ti va? -. disse con sguardo malizioso, lo guardai impaurita quando ad un tratto iniziò a tirarmi verso le scale. Ad un certo punto però arrivò Justin che mi liberò dalla presa del ragazzo e come una furia si buttò sopra di lui picchiandolo così forte da fargli male, intorno a noi nel frattempo si era creato un cerchio di persone che osservavano la scena stando in silenzio, subito iniziarono a scattare fotografie, perciò decisi di metter fine alla loro lotta.
- Justin, Justin ti prego smettila gli stai facendo del male! -. dissi cercando di tirarlo verso di me attraverso il braccio, ma i miei sforzi furono inutili, allora decisi di mettermi in mezzo alla loro lotta, subito mi arrivò un pugno sul naso che mi fece cadere a terra, era stato Justin, ma non potevo incolparlo, oh almeno non dovevo.
Subito lasciò stare il ragazzo che pieno di lividi scappò via, venne verso di me preoccupato, si avvicinò.
- Amore, amore mio scusa, mi dispiace tanto, io non volevo -. disse togliendomi il sangue dalle labbra, riuscivo a sentirne il sapore che mi disgustava.
- Juss, non preoccuparti, non è successo niente -. dissi alzandomi, lui però mi prese dai fianchi e mi portò fino al divano, mi fece sedere e subito dopo prese posto accanto a me abbracciandomi, continuò a scusarsi fino a quando lo baciai, in quel momento capii che solo quello era il modo per farlo stare zitto. 
- Grazie amore mio, ti amo -. gli sussurrai nell'orecchio, lui mi abbracciò e mi sentii ancora protetta, lui, riusciva sempre a tranquillizzarmi, in qualsiasi situazione. Subito mi chiesi perchè non era apparso prima nella mia vita, così mi avrebbe aiutato a superare il dolore della morte di mia madre.
Ti amo anche io, più di quanto tu possa immaginare -. mi sussurrò nell'orecchio. Ormai si era fatta mezzanotte e quindi decidemmo di tornare a casa, anche perchè non ero nelle condizioni di continuare a portare avanti quella serata. 
Vidi Elena e Louis divertirsi quindi io e Justin decidemmo di non interromperli, così li inviai un messaggio con scritto che tornavamo a casa a piedi e dopo un po'  abbandonammo il locale.
Camminavamo per le strade di Los Angeles abbracciati, una volta arrivati a casa andai in bagno veloce, mi struccai, infilai il pigiama e mi disinfettai la ferita sotto il naso, quando ad un certo punto Justin entrò..
- Amore, mi..dispiace per la ferita -. disse abbracciandomi da dietro mentre me la disinfettavo.
- E' solo un graffio, passerà. -. dissi guardandolo attraverso lo specchio.
Mi girò di fronte a lui, prese un dischetto per il trucco e continuò a disinfettarmi la ferita.
Sei stupenda anche così -.  mi disse baciandomi il palmo della mano. Arrossì e lo ringraziai.
Dopo un po' andammo nel letto, aprimmo twitter e subito un sacco di foto attirarono i nostri sguardi. C'erano delle foto di Justin mentre picchiava Martin, a vederle sentii un colpo al cuore, guardai Justin che mise una mano sulla fronte.
- No. no. no. no! non è possibile! -. disse lui continuando a fissare quelle foto.
- Justin mi dispiace, tutta colpa mia! -. risposi io guardandolo negli occhi.
- Non è colpa tua, lascia perdere.. -. ribadì leggendo i commenti alle foto. C'erano alcuni commenti che mi fecero spezzare il cuore, altri che raccontavano come erano andati realmente i fatti, beh, quei commenti mi fecero star meglio.
- Dopo gli American Music Awards ho un intervista da Ellen, là sicuramente vorranno spiegazioni, ed io gliele darò, non preoccuparti, andrà tutto bene.  Non m'importa di ciò che la gente dice, io ho te, questo mi basta -. Quelle parole mi fecero rabbrividire, sorrisi felice  e mi stesi insieme a lui nel letto, ci addormentammo abbracciati.

LA MATTINA DOPO
- Amore svegliati forza, dobbiamo andare a provare i vestiti per gli American Music Awards -. disse Justin dandomi teneri baci sulla guancia destra.
 Mi strofinai gli occhi e dopo li aprii lentamente, vidi Justin andarsi a lavare, dopo un po' mi alzai e scesi giù, preparai la colazione e risalì sopra, andai in bagno a controllare la ferita e notai che era quasi sparita, il rosso del sangue non c'era più, rimaneva solo un piccolo graffio che riuscivo tranquillamente a coprire con il fondotinta, aprì l'armadio e indossai questo completo ( http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?pid=56176&fullsize=1 ).
- Justin, è pronta la colazione -. dissi aprendo la porta del suo bagno, ma lui non c'era, entrai nella doccia ma non c'era neanche lì, ad un certo punto mi sentii toccare i fianchi, mi girai e chi poteva essere??? l'uomo ragnooo! No sto scherzando, era Bieber.
- Buongiorno -. disse dandomi un bacio sulle labbra.
- Buongiorno -. gli sorrisi
- Sei stupenda -. disse toccandomi la pancia, lo guardami e mi sorrise
- Grazie, la colazione è pronta -. dissi accarezzandogli la guancia. 
- Andiamo -. rispose prendendomi la mano, era davvero ridiciolo, dovevamo andare in cucina mano nella mano (?) WTF?
Facemmo colazione e dopo un po' uscimmo, appenavarcammo la soglia della porta un sacco di paparazzi si avventarono verso di noi.
- Justin è vero che ieri hai picchiato un ragazzo in discoteca?-.
- Justin è vero che lei è la tua ragazza? -.
- Justin diventerai papà? -.
- Justin la ragazza si chiama Sam? -.
Fummo tartassati da un sacco di giornalisti, bene, avevano scoperto dove abitavamo! Ma porca puttana. I flash mi accecavano gli occhi, di sicuro quelle foto sarebbero finite sul notiziario del mezzoggiorno e in qualsiasi giornale. Justin con una mano si coprì gli occhi, lo feci anche io, mi prese la mano e ci infilammo nell'auto senza dare risposte a nessuno.
- Stai bene Sam? -. mi chiese toccandomi il braccio. Feci un sospiro.
- Si, si sto bene Justin, ma è sempre così? -. chiesi preoccupata.
- Fino a quando non scoprono dove mi trovo no, quando lo fanno sono cavoli amari, mo vedrai che rimarranno là tutto il giorno, e anche di più -. mi rispose indicandoli.
Fortunatamente non sapevano dove eravamo diretti e quindi potevamo continuare ad avere una vita 'quasi normale'.
Dopo un po' la macchina si fermò e ci fermammo di fronte ad un negozio di alta moda dove c'erano un sacco di vestiti carini, ma uno in vetrina mi colpì..
Scendemmo dall'auto e ci soffermammo su quella vetrina, forse quell'abito era un po' esagerato, ma Justin mi tranquillizzò dicendomi che tutte le star andavano vestite in un modo bizzarro, quindi entrammo e la commessa mi invitò a provarlo. Costava ben 2.247 dollari. Guardai il prezzo a bocca aperta.
- Ma Justin non posso prendere questo, guarda quanto costa! -. gli dissi indicando il prezzo.
- Embhè? amore voglio che tu compra tutto ciò che vuoi in modo da sentirti al tuo agio, avanti, provalo -. mi disse dandomi il vestito, lui si sedette sul divanetto ed io entrai nel camerino, mi guardai un secondo allo specchio e risi ripensando a tuto ciò che mi stava succedendo. 
Indossai il vestito, mi guardai allo specchio e una lacrima di gioia coprì il mio volto, ma la tolsi subito, il vestito era davvero stupendo.
http://mileygallery.net/displayimage.php?pid=19239&fullsize=1
- http://mileygallery.net/displayimage.php?pid=19252&fullsize=1
- http://mileygallery.net/displayimage.php?pid=19264&fullsize=1
Uscii dal camerino e Justin si alzò di colpo, rimase imbatulito, poi mi portò di fronte allo specchio e si mise dietro di me.
- Sei perfetta-. disse continuando a fissarmi attraverso lo specchio, fissai il suo volto, i suoi occhi erano quasi lucidi, sorrisi quando ad un certo punto arrivò la commessa.
- Le sta davvero molto bene, è fatto apposta per lei! -. disse felice.
- La ringrazio -. risposi.
- Dove dovete andare ? -. ci chiese la ragazza.
- Agli American Music Awards, che dice può andare bene questo vestito? -. chiese Justin
- Certo, è perfetto! -. rispose la commessa.
Pagammo e uscimmo...


                        *Spazio autrice*
Sciaaaaaaaaaaaao, come sempre mi scuso se ci sono errori, come sapete non l'ho riletto!
Voglio ringraziare te che stai leggendo la mia storia, spero davvero che ti piaccia e sappi che ti voglio bene.
Aspetto visite e recensioni :DD
Un bacio :* Alla prossimaaa

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Justin ho paura ***


CAPITOLO 21

Justin ho paura

Dopo aver terminato tutti i servizi decidemmo di andare a mangiare qualcosa, erano già le 18.00 di pomeriggio, avevamo passato quasi mezza giornata per trovare un vestito adatto a Justin, finalmente poi c'eravamo riusciti.
Ci fermammo in un locale e mangiammo, per fortuna i paparazzi non ci avevano trovati, e quindi ci eravamo goduti un'intera giornata senza flash e interviste, la mia paura era quando saremmo tornati a casa.
Dopo aver finito di cenare prendemmo l'auto e ci dirigemmo a casa, arrivammo e un mucchio di giornalisti ci saltarono addosso.
- Eh adesso? rimaniamo chiusi in macchina? -. dissi guardando Justin preoccupata.
- Solo un po', finchè non capiscono che devono allontanarsi -. rispose lui osservandoli.
- Lo faranno? -. chiesi io.
- Spero -. ribadì lui.
Feci un sospiro e mi appoggiai al finestrino, vidi dei signori, perfetti sconosciuti che parlavano al vetro cercando di farci sentire, scoppiai a ridere e toccai il vetro del finestrino con l'indice prendendoli in giro.
Dopo un po' Justin aprì lo sportello della macchina, uscì fuori e lo chiuse, camminò portandosi una mano sugli occhi per coprirsi dai flash e raggiunse il mio sportello non badando a tutte le domande che li venivano fatte. Mi fece scendere e poi entrammo in casa chiudendo la porta a chiave.
- Uffa che palle, quando se ne vanno? -. chiesi a Justin stendendomi sul divano, sbuffai.
- Non lo so quando se ne andranno -. disse stendendosi sopra di me.
Feci la faccia triste e lo tirai dalla maglia facendo combaciare le sue labbra perfettamente con le mie, ci incontrammo in un bacio appassionante, in quel bacio non c'era passione, c'era amore.
- Vediamo un film, ti va? -. mi chiese Justin.
- Si, mi va, quale? -. chiesi sedendomi sul divano.
La memoria nel cuore -. disse accendendo la televisione.
- D'accordo -. risposi togliendomi le scarpe.
Si sedette affanco a me e mi ricoprì la spalla con un braccio, appoggiai la testa sul suo petto caldo.
 
                     **************
- Justin, questa relazione con me non potrebbe crearti, dei problemi? -. dissi stendendomi sul letto tra le sue braccia.
- Naaaah, sono un cantante, sono libero di fare quel che voglio -. disse coprendomi.
-D'accordo -. gli risposi accarezzandogli il petto.
Ti amo -. mi dissse baciandomi la fronte; sorrisi.
- Anche io amore mio -. gli risposi avvicinandomi di più a lui, riuscivo a sentire il suo respiro...bum-bum; oh, il suo cuore!
Spostai lo sguardo verso la finestra, chissà se i paparazzi se n'erano andati, pensai.   Dopo un po' mi addormentai.

                   ************
                               Punto di vista di Justin
Com'è bella, rimarrei a fissarla per giorni interi, di lei mi piace tutto, il modo in cui mi guarda, il modo in cui mi sorride, il modo in cui affronta le situazioni, la amo, ogni giorno di più.
- Buongiorno -. le dissi baciandola sulla fronte.
- Buongiorno -. mi disse sorridendomi.
- Che fai? -. mi chiese guardandomi strano.
- No, niente, ti sto fissando -. dissi guardandola.
- Oh no per favore! non hai qualcos'altro di meglio da fare? -. chiese alzando il busto.
- Preferisco guardare la mia ragazza-. risposi accarezzandole la guancia.
- Ti amo -. mi baciò.
- Ti amo anche io -. le risposi.
- Andiamo a fare colazione? -. mi chiese alzandosi dal letto.
- Oui -. dissi andando verso il bagno.

                              Punto di vista di Sam
Scesi giù e appareccchiai la tavola, dopo un po' mi raggiunse Justin con la sua solita camminata da rinoceronte.
- Non sai camminare come un essere umano? -. dissi ridendo mentre bevevo il latte.
- No, però so fare altre cose -. ribadì avvicinandosi a me, mi prese dai fianchi. 
Lo fissai e mi accarezzò la guancia, avvicinò la sua fronte alla mia e ci ritrovammo attaccati, sorrisi, e un brivido mi percorse la schiena.
- Stasera gli American Music Awards -. dissi guardandolo negli occhi.
- Si, ti piacerà vedrai -. disse stampandomi un bacio sulle labbra.
- Justin, e se cado nel red carpet? oh se dico cose stupide e senza senso? eh se non piaccio a nessuno? eh se Selena mi odia?-.dissi preoccupata, lo era veramente, non sapevo cosa mi attendeva, avevo paura, tanta paura da scoppiare a piangere per il panico. Non mi era mai successa una cosa del genere, l'idea di dover affrontare tutti quei giornalisti, di dover sopportare i flash, di rispondere alle domande..avevo paura di tutto! 
- Non ti odierà nessuno amore mio, non dirai cose stupide perchè non sei stupida e piacerai a tutti quanti perchè stasera sarai stupenda, tutti ti invidieranno, ed io dovrò fare a botta con qualcuno che ti verrà dietro -. disse e sospirò dicendo l'ultima frase.
Sorrisi per poi baciarlo, mi staccai dalle sue labbra e continuai a bere il mio latte.
- Justin! -. dissi rivolgendomi di nuovo a lui.
- Dimmi -. disse
- Eh se cado durante il red carpet??? -. dissi ad occhi spalancati, ok, mi stavo davvero cagando sotto!
- Ahahahaha, amore, se cadrai allora io ti verrò a prendere e ti ripeterò che sei bellissima e che ti amo -. disse prendendomi le guance con le mani. Arrossì e gli stampai un bacio sulle labbra.
- Grazie -. dissi abbracciandolo, mi feci così cullare nelle sue braccia.
Girl i’ve been fooled by your smile, I was mistaken by the way you love me, We let it straight for a while, yeah
But you deceived me, you convinced me yeah
So clear to me now, can’t explain what you’re doing  to me. I did but I don’t know how, It’s gon’ take some time
But i’ll figure it out. Why should we fight the feeling

Let’s just live in the moment. Though it’s infatuation
I’m good with that. Cause i’m in love with the thought of you. With thought of you, with thought of you

I’m in love with the thought of you.All the things you do, with thought of you. Girl, i’m in love with the thought of you, you, you. Girl, i’m in love with the thought of you, you, you. Love with the thought of you-.

- Justin..-.  non riuscì a finire che mi mise il suo indice sulle labbra per stare zitta, sorrisi e una lacrimadi felicità rigò il mio volto. Mi baciò con foga, mi strinse a sè ed io allacciai le mie mani al suo collo.
- Ti  amo più della mia vita Justin -. dissi rispondendo ai suoi baci.
- Anche io amore MIO -. ìrispose lui tra un bacio e l'altro.

                               *Spazio autrice*
Sciaaaaaaaaaaaaao, allora, mi scuso se il capitolo è un po' corto, ma non avevo idee :( comunque o stasera o domani pubblicherò il capitolo degli AMA, e non preoccupatevi che dopo la storia si farà davveeeeeeeeeeero interessante..chissà cosa succederà :') 
Grazie per le visite e le recensioni, vi voglio bene <3
Baci :**

P.S Se ci sono errori,  non l'ho riletto :3

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Gli American Music Awards ***


CAPITOLO 22

Gli American Music Awards 


Siamo in macchina, diretti per lo stadio dove si terranno gli American Music Awards, sono così eccitata e impaurita che tremo, non riesco a capire cosa mi prende, indosso quel magnifico vestito, i capelli li ho lasciati liberi, sono mossi e come al solito ho messo un po' di mascara, il fondotinta, dei brilantini ed un rossetto che si abbina perfettamente con il vestito, i tacchi mi fanno leggermente male, ma comunque li so portare e questo non è un problema. Non so neanche se riuscirò a parlare davanti tutte quelle persone, farò una brutta figura, me lo sento, e in più tutte le ragazze, anzi, le beliebers mi odieranno, e sappiamo tutti che sarà così.  Guardo fuori dal finestrino, siamo quasi arrivati, almeno credo. Giro  lo sguardo verso Justin, speranzosa in un suo sguardo che mi fa capire che è tutto apposto, mette la sua mano sulla mia, mi sorride e volge lo sguardo alla strada, è così prudente. 
Butto la testa sullo schienale e continuoa fissarlo, è così perfetto ,i suoi occhi, il suo naso, la sua bocca, in più ha un carattere stupendo, ha un carattere d'oro e si prende cura di me, si, questo è amore.
- Siamo arrivati Sam -. dice entrando in un cancello, mi affaccio al finestrino e alzo lo sguardo, vedo un edificio enorme, un sacco di auto sono parcheggiate, anzi, meglio dire di limousine.
- Justin, ma non hai un autista tu? -. chiedo, ride.
- Si, si c'è l'ho, è malato, si chiama Kenny.. -. dice cercando un posto.
- Ah -. dico ridendo.
Parcheggiamo e Justin apre il portello, viene da me e mi fa scendere.
- Justin, non c'è bisogno che mi tratti così -. dico mentre mi prende la mano e mi aiuta a scendere.
- Si invece, sei la mia principessa, e mi devo prendere cura di te -. dice avvicinando il suo sguardo al mio, un brivido percorre la mia schiena. Ok, stai tranquilla Sam! è solo uno spettacolo! L'hai guardato tante volte in televisione, andrà tutto bene. Cerco di convincermi, ma è più forte di me.

Io e Justin ci incamminiamo verso l'entrata, ci sono un sacco di ragazze urlanti, ma per fortuna riusciamo ad entrare e poi usciamo nuovamente da una porta che ci porta direttamente nel red carpet.
Justin mi prende la mano e mi sorride ' ti amo ' mi sussurra, 'anche  io' gli dico prima di entrare.
Subito dopo entriamo e un sacco di ragazze urlano, il suo nome, il mio, gridano..aspettate! Gridano il mio nome?! (-.-)
Subito un ragazzo ed una telecamera si piazzano davanti a noi.
- Justin! -. dice il giovane.
- Ciao -. dice Justin sorridendo.
- Oh, tu devi essere Sam -. dice il ragazzo porgendomi il microfono. Okay, sorridi e annuisci Sam, sorridi e annuisci.
- Si, sono io -. dico accennando un sorriso finto.
- Allora Justin, sei pronto per cantare? -. gli chiede il giornalista.
- Si, certo -. dice justin sorridendogli.
- Bene, speriamo bene per te ! Sei stato nominato in ben tre categorie, spero che tu riesca a vincerle tutte quante-. dice sorridendoci.
- Lo spero anche io -. risponde Justin.
Bene, fino qui tutto bene.
- Ah, Justin, una domanda, state insieme vero? perchè in questo periodo non si capisce più niente, girano voci, ma, vogliamo una risposta da te e da Sam, è vero? -. chiede il ragazzo prima di andar via.
Ma porca puttana! -.-
- Si, si stiamo insieme -. dice Justin guardandomi.
- Perfetto, chissà come la pensano le tue fa Justin! -. continua il ragazzo, ma io ora lo uccido!!
- Già chissà -. continua Justin con un sorriso forzato.
Proseguiamo avanti e ci sono un sacco di ragazze che gridano il suo nome, lui però le ignora, ci fermiamo davanti ad una parete con tante pubblicità e tante fotocamere si piazzano davanti a noi, oh, giusto il servizio fotografico, io e Justin sorridiamo, poi mi stampa un bacio sulla guancia, ci avranno fatto minimo 100 foto! -.-
Continuiamo a camminare per poi uscire finalmente da quella stanza ed entrare nello stadio!
- Oh mio dio! -. Dico guardandomi intorno. Justin ride. Ci sono luci da ogni parte, un sacco di sedie con i nomi, Demi Lovato, Nicky Minaj, Selena Gomez, Rhianna, Bella thorne,
Cristina Augiliera, Flo Rida, Will.I.Am,Taylor Swift , Carly Ray Jepsen, Conor Maynard,Usher, e poi c'è il nostro: Justin Bieber, Samantha Anderson. Wooooooow!
- Eccoci, sono questi qui , affianco a te c'è mia madre -. dice sedendosi.
- Ah, oh mio dio Pattie? -. dico appoggiando una mano sulla sua gamba.
- Già, non la vedo da tanto tempo -. dice appoggiando la testa sulla mia spalla, gli accarezzo i capelli ma la nostra conversazione viene interrotta dall'arrivo di Taylor.
- Justin!!! -. dice abbracciandolo.
- Taylor! come stai!? -. le chiede Justin.
- Benone, auguri, ho saputo -. dice guardandomi. Ok, Sam alzati, è maleducazione se no.
- Ciao, piacere Sam -. dico stringendole la mano.
- Oh mio dio che vestito sei, stupenda! -. dice toccandomelo, oh, che tenera :)
- Grazie -. dico sorridendole.
Ci accomodiamo e dopo un po' arriva Pattie con Usher e Scooter.
- Brutto stupido -. dice Pattie dandogli uno schiaffo sulla nuca. Justin si gira.
- Mamma! -. dice abbracciandola, poi saluta Usher e infine Scooter, che sono belli, li farei una foto.
-Ragazzi, lei è Sam -. dice guardandomi, mi sorride come sempre per tranquillizzarmi, lo fa sempre quando ho paura di qualcosa o quando sono agitata, e mi fa sempre stare meglio.
Mi alzo e mi presento, mi riempiono di un sacco di complimenti che quasi piango. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita felice di tutto ciò che mi circondava. Prima che lo spettacolo iniziasse io e Pattie abbiamo parlato, e ha invitato me e Justin per Natale, è davvero una donna incredibile!
Lo spettacolo inizia...

- and the winners for the best pop artist is... -. dice il cristiano con un samsung in mano. Shh, silenzio totale... Justin mi tiene la mano...
- Justin Bieberr! -. tutti ci alziamo e urliamo di gioia, Justin mi abbraccia e poi mi stampa un bacio sulle labbra, abbraccia Usher, Pattie, Scooter e Taylor. Dopo di chè torna da me prendendomi la mano, e trascinandomi sul palco.
- Fidati di me -. dice Justin salendo le scale del palco. Oh mio dio...
Mi guardo intorno e non riesco a vedere altro che luci, faccio ciò che fa Justin quindi do un bacio a chi consegna il premio e a chi lo ha presentato. Dopo di che Justin va al microfono...
- Voglio ringraziare tutti i miei splendidi fan perchè mi sono sempre accanto e mi supportano sempre, anche quando faccio qualcosa di sbagliato, voglio ringraziare Scooter, perchè è grazie a lui anche se sono qui ora, poi voglio ringraziare Usher, mia madre, che è sempre pronta a rimproverarmi quando faccio qualcosa di sbagliato, quando sono triste lei c'è sempre! E poi, voglio ringraziare te Sam -. dice per poi guardarmi..Urla e applausi vengono dal pubblico, quando terminano Justin mi porge la mano, la prendo e continua a parlare.
- Voglio ringraziare te, che sei la mia ragazza, voglio ringraziarti perchè mi sopporti e perchè ci sei sempre, voglio ringraziarti per avermi perdonato quando ero un coglione e per amarmi, sei la ragazza che io amo di più al mondo, non so davvero chi sarei ora e cosa sarei senza i tuoi consigli e senza il tuo amore, che mi rende le giornate più bele, anzi, fantastiche. Spero che duri, ti amo davvero tanto Sam, più della mia stessa vita-. un applauso potente proviene dal pubblico mentre io, sono ferma e piangere come una cogliona per le sue parole. Ma siamo sicuri che non sto sognando? sono davvero qui sul palco degli American Music Awards!? 
Avvicino a me Justin e lo abbraccio, tanto forte da fargli quasi perdere il respiro, lo bacio..
- Ti amo anche io! -. dico guardandolo negli occhi ormai pieni di lacrime.
Subito una musica parte e noi torniamo ai nostri posti
Continua...

                 
  * Spazio autrice *
Spero che vi piacciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ci vediamo domani! :) Buona serata :3
Grazie per le recensioni :D vi voglio bene

P.S SE CI SONO ERRORI PERDONATEMI MA NON L'HO RILETTO

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** "Sarà la donna che sposerò" ***


CAPITOLO 23

"Sarà la donna che sposerò"

Stiamo tornando a casa dopo gli American Music Awards, che dire? meglio non poteva andare, ho pianto a dirotto, si, ho pianto per ciò che Justin mi ha detto, ho pianto quando Justin ha cantato e ho pianto quando Justin ha vinto tutti quanti i premi. E' stata una serata grandiosa ed ora so che sarà sempre così; perchè io lo amo, lo amo più della mia stessa vita, e non perchè lui sia famoso, lo amo perchè riesce a rendermi felice anche quando le mie giornate sono buie, riesce a liberare la  mia mente da brutti pensieri, e da brutti ricordi
, riesce a farmi stare bene.
- Sei stanca? -. mi chiede baciandomi la fronte. Sono nel letto, sotto le coperte al caldo, in più Justin è accanto a me che mi riscalda.
- Un po', tu? -.
-Si, un po' -. dice portando il corpo di fronte a me appoggiandosi da un fianco.
- Dormiamo? -. gli chiedo.
- Si amore, domani c'è l'intervista di Ellen, poi arriva finalmente natale -. dice stampandomi un bacio sulle labbra. Sorrido e annuisco per poi accovacciarmi di più a lui, ripenso alla serata, ripenso a Pattie, a Scooter, a Taylor e a Carly, sono davvero simpatici, Justin è fortunato, e anche io lo sono.

Scendiamo dalla macchina e corriamo veloci dentro per evitare tutti quei giornalisti e quelle ragazza urlanti, sono vestita in questo modo: http://www.fabulous-emma.com/photos/albums/1427/emma-roberts1.jpg . Entriamo all'interno dell'edificio per poi finire dietro le quinte del programma.
- Justin!! -. grida Ellen andandogli incontro.
- Caraa! -. dice Justin abbracciandola.
- Tutto bene? -. dice poi la signora dai capelli biondi e corti.
- Sisi, benone tu? -. gli chiede poi.
- Tutto normale -. dice dandogli il cinque.
- Oh, hai portato una ragazza con te  -. dice Ellen scrutandomi per bene dalla testa ai piedi. Che c'è? che vuoi che mi guardi? sono per caso un alieno oppure ho messo i leggins al contrario?
- Ciao -. dico interrompendo il silenzio, le porgo la mano - io sono Sam -. le dico sorridendole.
- Oh, certo! Sam, tanto piacere, come avrai capito sono Ellen -. dice ridendo, rido anche io.
- Ellen, tra due minuti siamo in onda -. dice un ragazzo negro con gli occhiali e una specie di microfono attaccato alla guancia.
- Certo Jeremy, arrivo -. risponde Ellen.
- Bene, Justin, mettiti verso l'entrata dello studio che si inizia, è stato un piacere conoscerti Sam -. dice per poi sorridermi, si allontana velocemente, beve un altro sorso del suo caffè ed entra in studio.
Tre...due...uno...siamo in onda!
- Buongiorno America! Benvenuti al mio programma, do il benvenuto a chi è a casa e a chi è qui, oggi ho una sorpresa per voi! Indovinate chi salirà qui sul palco fra qualche secondo? Justin Bieber! -. dice soddisfatta, applausi provenono dal pubblico accompagnati da quelle orribili grida.
- Justin, puoi entrare ora ... -. dice Ellen volgendosi verso le quinte.
Justin mi fa un sorriso ed esce fuori, io invece mi siedo su un divanetto e guardo il programma da uno schermo che si trova dietro le quinte.
Appena il cantante entra in studio un sacco di urla si mischiano alla sua canzone 'beauty and a beat'. Poi entrambi prendono posto sulle poltrone.
- Justin, vuoi un po' di caffè? -. chiede Ellen indicando la sua tazza.
- Naah, grazie sono apposto -. dice mettendosi comodo sulla poltrona.
- Allora Justin, fra meno di una settimana ricominci con il tour vero? -. dice Ellen
- Oh, si certo, sono tanto emozionato -. risponde Justin sorridendo
- Bene, poi potrai finalmente riposarti, sappiamo che è difficile viaggiare sempre -.continua la bionda.
- Si, ma mi ci sono abbituato -.continua Justin sorridendo. Quanto cazzo è bello quando sorride?
- Sei soddisfatto per i tre premi vinti ieri sera agli American Music Awards? -. dice Ellen.
- Molto! Sinceramente non me lo aspettavo! Ma è stata un'altra dimostrazione dei fan che ho. Ovvero i migliori. -. dice Justin sorridendo. Delle urla e degli applausi provengono dal pubblico.
- Bene, vincere l'artista dell'anno, il mioglior album pop e il miglior cantante pop non è una cosa semplice! Congratulazione davvero - continua Ellen.
- Grazie-. dice Justin.
- Allora, sappiamo tutti che ormai la tua storia con Selena è terminata -. dice Ellen. Iniziano i guaaaaaaaaaaaai, portatemi viiiia!
- Già, da tanto ormai, doveva andare così, strade differenti. Ora comunque siamo ancora amici e questo mi piace -. risponde Justin.
- Bene, d'accordo, ma sappiamo anche che hai trovato un'altra ragazza vero? molto carina devo dire -. dice Ellen indicando la foto mia e di Justin che camminiamo tra le vie di Los Angeles mano nella mano. Justin sospira. Dovevano proprio toccare questo argomento scottante?
- Si, lei è fantastica -. risponde Justin annuendo. S-sono fantastica? ma che si è fumato? ( -.- )
- Lo sappiamo, rivediamoci la dedica che le hai fatto ieri agli AMA -. dice Ellen indicando lo schermo gigante dietro di loro. Subito parte il video, e ad ascoltare quelle stupende parole una lacrima scende sul mio viso ma la tolgo all'istante prima che qualcuno mi veda.
- Sei davvero un gentil uomo Justin -. dice volgendosi verso di lui.
- Si, me lo dicono in tanti -. dice e alcune risate provengono dal pubblico.
- Allora, so che la ragazza è qui, che dici, ce la presenti? -. dice Ellen speranzosa. NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO.      :)
- Oh, certo -. dice alzandosi.  Comeeeeeeee? porca puttana NOOOOOOOOO.
Subito Justin arriva, gli faccio segno di no con la mano ma mi fa capire che non ho scelta, mi prende la mano e mi fa uscire fuori sorridendomi.
- Ti uccido -. gli sussurro nel'orecchio in modo sarcastico. Lui ride. Subito Ellen mi fa accomodare su una poltrona posizionata accanto a quella di Justin.
- Ciao -. dico sorridendo sia a lei che al pubblico.
-  Ciao Sam -. dice Ellen sorridendomi.
- Allora, da quanto tempo state insieme? -. ci chiede, ed io lascio rispondere Justin per evitare di combinare piccioni
- Mmmm...da un mese -. risponde Justin sicuro.
- Bene, quindi siete freschi freschi-. dice sorridendo, delle urla provengono dal pubblico, ma diamine, zitti un secondo no?
- Gia -, dice Justin ridendo. Rido anche io.
- Sam, durerà? -. dice Ellen rivolgendosi a me.
- Mi vuoi portare sfiga per caso? -. dico in modo ironico. La mia domanda provoca delle risate del pubblico, compresa quella sua e quella di Justin.
-  Ahahaah, spero di si... -. continuo poi. Lei sorride e Justin mi guarda e annuisce.
- Si che dureremo, sarà la donna che sposerò -. dice prendendomi la mano. Mi giro di colpo verso di lui interrogativa e allo stesso tempo sorpresa.
- oooohhh :') -. si sente dal pubblico.
- Speriamo anche noi che sia così -. continua poi Ellen. Justin ed io sorridiamo.
- Allora, vuoi cantarci qualcosa? -. chiede la donna a Justin.
- Certo! Facciamo scegliere al pubblico? -. continua poi Justin rivolgendosi al pubblico.
- Believee! Believeee! -. dicono alcune ragazze. Justin sorride, si alza prendendo il microfono e subito parte la canzone.
 
- Justin! sarò davvero la tua sposa?  -. dico mentre usciamo dagli studi di Ellen.
- Hai dei dubbi? -. dice guardandomi. Faccio spallucce e rido, lo bacio.
- Firmo qualche autografo ok? -. dice uscendo. Annuisco e lo seguo posizionandomi accanto a lui.
- Sam, Sam, una foto -. dice una ragazza da dietro ad un signore vestito con giacca e cravatta. Sorrido..
- Si -. dico avvicinandomi. Scatta la foto e mi chiede un'autografo, glielo faccio e poi mi ringrazia.
Sarà perchè sono la ragazza di Justin Bieber?
Mmmm....probabile!



                  *fhgjdhfauirhfp*
Sciaaaaaaaaaaaaaaaaaao, mi scuso se non ho pubblicato ieri, ma non mi andava :')
Buona domenica sera ragazze! Grazie per le visite e le recensioni! Siete grandiose, continuate così <3
Un bacio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** All I want for Christmas is you ***


CAPITOLO 24

All I want for Christmas is you 

I giorni seguenti passano in assoluta tranquillità,il ritorno al believe tour è molto vicino ma non ci faccio caso, da una parte non vedo l'ora di ricominciare dato che continuerà ad essere un'esperienza perfetta! Dall'altra parte mi dispiacerà di nuovo lasciare la mia casa, la mia famiglia e i miei amici, ma mi consolo pensando a quando ritornerò e riavrò la mia solita vita, andare a scuola, fare la cherladeer, uscire le sere, durante l'estate dovrò anche recuperare l'anno perso, quindi, dovrò darmi da fare dato che ho perso un anno di istruzione per il tour.
Finalmente Natale è arrivato, Los Angeles era piena di luci e di alberi di Natale già da Novembre ma ora l'atmosfera è decisamente migliore. Il Natale mette a tutti allegria e felicità, la sera la città è davvero stupenda, senti canzoni di Natale da ogni parte, vedi persone travestite da Babbo Natale in ogni angolo, tutto questo è decisamente perfetto. Eh da come avrete capito io amo il Natale. Ieri mattina verso le 8.00 sono uscita con Elena per sbrigare qualche regalo senza far capire niente a Justin, e la mia missione aveva funzionato. Quando tornai a casa lui era steso nel letto, con i boxer e come al solito russava, ma era così carino!
A Stefania le avevo comprato un portafoglio, a mio padre il profumo One Million, a Elena avevo comprato un bracciale in oro con il suo nome, a Louis avevo preso un libro di uno scrittore che amava, a Pattie avevo preso un quadro. Eh, al mio Justin invece avevo preso un braccialetto in oro,con le iniziali dei nostri nomi. 

I don't want a lot for Christmas. There's just one thing I need, I don't care about presents 
Underneath the Christmas tree..I just want you for my own, More than you could ever know 
Make my wish come true....All I want for Christmas is you.  -. Continua Justin a cantare la canzone con un tono di voce buffo mentre guarda attentamente la strada, rido divertita.
- Cos'è una tua canzone? -. dico continuando a ridere.
- Comeee! Non la conoscii? -. dice facendo una faccia sorpresa e mettendosi la mano sulla bocca spalancata come i Gay, beh, in quel momento chiunche avrebbe pensato che lo fosse, anche io!
- Ahahahahaah, smettila! Che hai oggi? -. dico.
- Niente, sono solo felice, è Natale -. risponde sorridendo.
- Già, è Natale -. dico guardando fuori dal finestrino le case ricoperte da luci accese anche di mattina, sono vestita in questo modo: http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?album=1663&pid=58930#top_display_media e come al solito i capelli li tengo sciolti.
Dopo un po' arriviamo da Pattie, la casa è enorme ed è di colore bianco, suoniamo e la madre di Justin ci apre, subito Jaxon e Jazzy vanno incontro a Justin gridando il suo nome. Sorrido alla scena.
- Lei è Sam, la mia ragazza, fate ciao -. dice facendo ciao con la mano, i bimbi sorridono.
- Ciao Sam -. dice Jaxon.
- Ciao -. dico sorridendogli.
Entriamo in casa e trovo un signore, ah già, lui deve essere Jeremy..Mi avvicino e lo saluto.
- Ciao, piacere Sam -. dico porgendogli la mano.
- Ciao bellezza, sono Jeremy -. dice sorridendomi, lo faccio anche io.
- Buon Natale -. continua poi.
- Anche a lei -. dico.
- Oh no per favore, dammi del tu -. dice ridendo.
- Ahahaha d'accordo -. gli rispondo sorridendogli.
- Jazzy, staccati dalla gamba altrimenti ti torturo-. dice Justin cercando di camminare con la sorella attaccata alla gamba. Jaxon ride e Jazzy non si decide a staccarsi, quindi Justin la rprende in braccio facendomi cenno di seguirlo, lo faccio prendendo anche la mano a Jaxon. Saliamo sopra e il biondo butta la sorella sul letto matrimoniale facendole il solletico, rido divertita a guardare la scena mentre Jaxon fa il tipo per la sorella.
- Ahahahaha -. dico appoggiandomi con un fianco alla porta.
- Non dovevi ridere -. dice Justin venendomi velocemente in contro, non faccio in tempo a rispondere che subito mi prende in braccio buttandomi sul letto.
- No. Justin ahahahahaah dai ti prego -. dico continuando a ridere per il solletico. Jaxon e Jazzy ridevano divertiti.
Dopo un po' mi ritrovai le labbra di Justin sulle mie.
- Sei uno stupido -. dico alzandomi e continuando a ridere.
- Però mi ami vero? -. continua poi. Faccio spallucce e mi guarda male, rido.
- Ragazziiiiiiii, venite giò ad aprire i regali forza! -. grida Pattie dal salotto.
- Si i regaliii -. grida Jaxon urlando e in un batter d'occhio esce dalla stanza per scendere giù. Lo seguiamo..
Dopo aver aperto i regali Justin mi tira a sè prendendomi la mano e mi porta di sopra.
- Mamma avvisami quando è pronto il pranzo -. dice Justin salendo le scale.
- D'accordo tesoro -. risponde Pattie.
- Dove andiamo? -. dico continuando a salire le scale.
- In terrazza -. risponde lui.
- A far che? -. continuo poi.
- Devo ancora darti il regalo di Natale -. dice ridendo, ah già è vero, me ne ero dimenticata.
Arriviamo sul tetto della casa e ci sediamo in un posto in cui ciè possibile vedere un bel panorama, mi accovaccio a Justin.
- Sam...questo è per te -. dice prendendo una piccola scatola dalla tasca. La apre....Oh mio dio! :O 
- Oh mio dio Justin -. dico commossa.
- Cosa amore? Io ti amo,è un anello, per dimostrarti che sarai davvero tu la donna che sposerò, so che stiamo insieme da poco, però non riesco a calmare ciò che provo qui  dento -. dice indicando con una mano il pugno. Piango alle sue parole e lo bacio; mi infila l'anello nel dito.
- E' stupendo, grazie -. dico sorridendogli leggermente.
- Ti amo -. continua poi baciandomi.
- Anche io -. 
- Ah già, tieni Justin, questo è per te -. dico prendendo una piccola scatola dalla tasca del mio jeans. Lo apre..
- Amore mio stupendo, grazie! -. dice baciandomi felice.
- Buon Natale -. continua poi.
- Buon Natale -. rispondo.
- Justin, Sam, è pronto -. dice Pattie dalla porta all'angolo del terrazzo.
- Arriviamo -. risponde Justin aiutandomi ad alzare.
Ci dirigiamo giù e prendiamo posto al tavolo pieno ormai di cose da mangiare.

- Buon Natale a tutti -. dice Jeremy.
- Buon Natale -. rispondiamo insieme all'unisono.

Dopo aver finito di pranzare Jaxon e Jazzy giocano con i loro nuovi giochi io e Pattie laviamo i piatti e Justin e Jeremy giocano alla Play Station come due bambini.
- Ti tratta bene Justin? -. dice Pattie asciugando un piatto.
- Si, si è perfetto! -. dico lavando un bicchiere.
- Che bello, sono felice che abbia trovato qualcuno d'amare! Prima di te non immagini proprio com'era.. -. dice Pattie abbassando la testa.
- Beh, per come si comportava all'inizio ...be, posso immaginarlo -. dico porgendole un bicchiere.
- Già..si vede tanto che vi amate -. dice sorridendomi.
- Uhh, si nota così tanto? -. dico ridendo.
- Già -. dice sorridendomi.
- Ce lo dicono tutti -. dico annuendo.
- Beh, immagino! -. dice mettendo apposto i piatti nella credenza.
- Amore -. dice Justin dal salotto.
- Dimmi -. dico avvicinandomi.
- Giochi con me alla Playstation? -. dice affacciandosi al divano facendo lo sguardo da cucciolo.
- Ma.. -. non faccio in tempo a finire la frase che mi risponde.
- Grazieee -. dice facendomi posto sul divano felice. Sospiro chiudendo gli occhi per poi riaprirli un secondo dopo.
- Tanto vinco io -. dico prendendo il telecomando dal tavolino.
- Ma se prima hai detto che non sapevi giocare! -. dice guardandomi.
- Non l'ho mai detto -. dico ridendo.
- Lo stavi per dire -. dice poi lui con sguardo serio.
- Naaah, non è vero! -. dico ridendo

                             *LEGGETEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII* 
jvbfhgheugihfrghtghtvhutò
Vi piace il capitolo? hvorherghorò
Ok la smetto di fare così nvojghnorghp.

Vi pregoo, lasciatemi un piccolo commento :') * faccia da cucciolo*
Baci baciniiiiiiiiiiiiiiii :*

(Sto male lasciatemi perdere)
Okay me ne vado, ciao ciao! :*
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
CIAO.

PASSO E CHIUDO.
(-.-)




Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** I'll be standing right next to you, for ever ***


Capitolo 25

    I'll be standing

right next yo you...
 
                               for ever

- Ahahahahahah sei scarsissimo a giocare alla Play station Justin -. dico mentre andiamo da Elena e Louis per darli regali di Natale.
- No, non è vero! -. dice Justin con tono offeso.
- Si che è vero, ti ho battuto -. dico ridendo.
- No -. dice fermandosi con sguardo serio come un bambino. Gli faccio la linguaccia,  e continuo a camminare. Sento dei passi  dietro di me, mi giro veloce e vedo Justin che viene di corsa verso di me. Inizio a correre e lui mi insegue, arriviamo in un prato e rallento il passo. Sento delle braccia stringermi forte la pancia per poi farmi girare.
- Ahaahaha Justin mettimi giù -.dico cercandodi liberarmi.
- L'hai voluto tu -. continua Justin. 
Dopo un po mi fa stendere a terra e stanco si stende accanto a me prendendomi la mano. 
- Non accetti la sconfitta -. dico ridendo e girando lo sguardo verso Justin che respira con affanno.
- Mi hai battuto di poco -. dice Justin sospirando.
- Pss...si hai ragione tu! -. dico scoppiando a ridere e alzandomi da terra. 
- Andiamo su -. dico porgendogli la mano per incoraggiarlo ad alzarsi.
- D'accordo -. dice, mi prende la mano e la tira verso di lui, grido ma lui mi tappa la bocca con la mano.
- Shh, ti amo! -. dice baciandomi la fronte.

- Stupido! -. dico alzandomi dal suo corpo. Subito sul suo viso appare uno sguardo da cucciolo, mi avvicino ridendo.
- Ti amo anche io -. dico fissandolo negli occhi, sorride.
Mi bacia con foga stringendomi a sè.
- Sei stanca? -. dice staccandosi da quel bacio.
- No, perché? -. rispondo interrogativa.
Mi prende in braccio facendomi appoggiare la testa al suo petto, riuscivo a sentire il suo cuore battere velocemente.
A quanto pare se n'era fregato ben poco della mia risposta!
- Ma non sono pesante? -. gli chiedo.
- Naaah -. dice iniziando a camminare.
Dopo un po' arriviamo da Elena, suoniamo al campanello e ci apre Louis.
- Buon Nataleeeeeeeee -. diciamo insieme io e Justin.
- Ahahahaha..ma, che ci fai in braccio a lui? -. chiede Louis interrogativo. Io e Justin ridiamo.
- Ahaahah no niente -. dice Justin mettendomi giù.
Louis ci fa entrare e subito Elena ci viene incontro.
- Auguriii -. mi dice baciandomi la guancia. Sorrido..
- Augurii -. dico ricambiando il sorriso.
- Tenete, questo è per voi -. dico porgendo i regali ai miei due amici.
- Wow! -. Grazie Sam -. dice Louis baciandomi la guancia.
- Questo è per te -. dice prendendo un regalo da sotto l'albero di Natale.
- Grazie -. lo apro mentre Justin apre il suo...
- Che bello! Grazie ragazzi -. dico rivolgendomi a Louis e a Elena, è una collana con il mio nome. La faccio vedere a Justin che me la mette.
- Mi piace tanto grazie -. dico commossa. Sorridono..
- Allora, che vogliamo fare? -. dice Elena mentre Louis va a buttare le carte dei regali.
- Mmmm, potremmo vedere un film? -. propone Justin.
- Sii, si vediamo un film dai -. risponde Elena entusiasta, annuisco anche io sorridendo.
- Quale? -. chiede Louis rientrando nel salotto.
- Mmmm... potremo vedere Dear John -. dice Elena, tutti quanti annuiamo e quindi ci sediamo sul divano, e mangiando i pop corn iniziamo a vedere il film.

- Justin Justin ahahah vedi questa ragazza cosa ti ha scritto! -. dico indicando lo schermo del Mac.
- ' Sarai mio marito un giorno. Promesso xx ' -. legge Justin, mi guarda e ride.
- Come mi amano le mie Beliebers  -. dice ridendo.
- Ah, le tue Beliebers? -. dico offesa.
- Certo, non sono mica di Taylor Swift, sono mie e basta. -. dice serio. Lo guardo con sguardo serio e poi scoppio a ridere.
- No dai amore sto scherzando -. dice allungando la faccia verso di me, mi bacia il petto ed io rido divertita.
- Io di chi sono? -. dico mettendo le braccia conserte.
- Tu sei solo mia -. dice sorridendomi.
- Naaaa, io sono di Homer Simpson -. dico osservando il mac davanti a me.
- No. tu. sei. mia. e. basta. -. dice lasciandomi dei piccoli baci sul viso. Subito appoggio il computer ai piedi del letto e mi metto sul corpo di Justin. Sorride malizioso e inizio a baciarlo.
- Ti amo -. dice tra un bacio e l'altro. Dopo un po' la situazione viene capovolta, lui è sopra di me, gli tolgo la maglietta e lo fa anche lui lentamente, alzo leggermente il busto continuando a baciarlo con foga, sorrido alle sue carezze sulla mia schiena, subito mi slaccia i pantaloni togliendomeli, faccio la stessa cosa con i suoi. 
Entrambi ci troviamo in intimo, continuiamo a baciarci, con un colpo mi slaccia il reggiseno, tremo al suo tocco sul mio seno, provo ancora imbarazzo nel fargli vedere il mio corpo, ma non ci faccio molto caso. Subito dopo scende in basso togliendomi gli slip, faccio la stessa cosa con i suoi boxer, mi stringe la mano.
- Sei, sicura? -. chiede con un filo di voce, annuisco.
Con un colpo secco entra in me, mi faccio sfuggire un gemito e lui sorride, il suo corpo spinge con il mio e lentamente le spinte aumentano facendosi più forti, geme di piacere, alzo leggermente il busto per le spinte troppo forti e dopo un po' gemendo appoggio la testa sul cuscino.
Ci stendiamo esausti, i nostri corpi sono sudati, mi alzo leggermente e copro il corpo di Justin e il mio con il piumone.
- E' stato fantastico -. dice Justin baciandomi la fronte.
- Si, lo è stato -. rispondo accovacciandomi a lui.
- Amore mio ti amo -. dice anzandomi il viso, mi bacia leggermente sulle labbra, sorrido ricambiando il bacio. Mi stringe forte a sè e ci addormentiamo...



                                Sto sclerando! Ora inizia l'intervista con Oprah su Real Time *-*
Quindi non spreco altro tempo! Spero che il capitolo vi piaccia
Ci vediamo al prossimo
Ah, e se ci sono degli errori non  l'ho riletto <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Si parte in Germaniaa ***


Capitolo 26

Si parte in Germaniaaa

I giorni passano, Stefania e Papà sono tornati da poco dal loro viaggio a Londra, ora per me e Justin è arrivato il momento di partire, le vacanze sono terminate e il tour deve riprendere. La prossima tappa sarà la Germania. I bagagli li abbiamo già fatti, stamattin io e Justin siamo andati a salutare Elena e Louis, il pensiero di ripartire un po' mi atristisce ma mi consolo pensando che fra pochi mesi ritornerò alla mia normale vita.
- Si papà ho capito, non ti preoccupare -. dico uscendo con le valige dal portone di casa. Le do a Kenny che le porta nella limousine; questa volta non viaggierò da sola, ma nell'aereo privato di Justin, ha voluto lui questo, e il volo è gratis.
- Stai attenta miraccomando, e soprattutto divertiti, dai il meglio di te stessa!!! -. dice Stefania baciandomi la fronte.
- Contaci Stefania -. dico sorridendole, annuisce felice e dopo di ciò volgo lo sguardo a mio padre prendendogli la mano.
- Mi mancherai papà - dico abbracciandolo, una lacrima riga il mio volto.
- Quando tornerai ti porterò a Firenze tesoro mio, come hai vecchi tempi -. dice accarezzandomi il capo, sorrido.
- Certo! -. dico felice.
- Sam, andiamo altrimenti perderemo l'aereo! -. dice Justin entrando in macchina.
- Arrivo -. dico avvicinandomi a lui. Justin saluta mio padre e Stefania con la mano, dopo di chè entra in macchina.
- Kenny, all'aeroporto -. dice Justin appoggiando la mano sulla sua coscia.
- Sei in ansia amore? -. mi chiede poi.
- No, no -. dico sorridendogli, appoggio il la testa sul suo petto.
Dopo un po' arriviamo all'aeroporto, scendiamo dalla grande auto.
- Grazie amico mio! -. dice a Kenny.
- Di niente Juss -.risponde l'uomo aprendo il cofano.
Prende le valigie e ce le consegna.
- Ci vediamo al ritorno, buon tour! -. dice Kenny entrando di nuovo nella limousine.
Io e Justin iniziamo a camminare verso il nostro aereo, consegnamo le valigie e ci sediamo ai nostri posti.
Dopo un po' l'aereo parte ed io mi addormendo accovacciata a Justin.
- Ehi, Sam, siamo arrivati in Germania -. dice una voce; apro gli occhi e mi trovo Justin davanti.
- Di già? -. rispondo alzandomi dal sedile.
- Ahahah, Sam, la cintura -. dice mentre vengo intrappolata da essa.
- Ah già, non ridere -. dico offesa, mi slaccio la cintura e prendo la valigia.
Dopo di chè ci incamminiamo verso l'uscita, un sacco di fan urlanti ci occupano il passaggio, poi finalmente arrivano delle guardie del corpo che ci fanno passare, Jutin mi prende la mano, abbasso lo sguardo per i flash e poco dopo ci ritroviamo all'interno di una macchina che ci porta all'hotel.
- Martina!!! -. dico entrando nell'edificio; la trovo seduta a leggere una rivista.
- Sammm! -. dice venendomi incontro, ci abbracciamo e una lacrima di gioia copre il mio volto.
- Quanto mi sei mancata-. dico poi staccandomi da quell'abbraccio.
- Si, anche tu, e non sei più single! ahhaha -. dice guardando Justin che è fermo a parlare con Jerry.
- GIà -. Dico sospirando.
- eh le altre non sono arrivate ancora? -. mi chiede.
- Mmmm, non credo. -. dico guardandomi intorno.
Dopo un po' arrivano tutti, ci salutiamo e Scoott ci consegna le camere, questa volta io starò solamente con Martina, e non mi dispiaceva affatto.
- Emmh, Sam.. -. mi dice Martina mentre io cerco la nostra camera.
- Dimmi -. dico continuando a camminare. Senza neanche darle il tempo di rispondere trovo la camera.
- Oh, eccola!! 234 -. dico aprendo la grande porta.
- Wow che bella! -. dice Martina entrando.
- Già - dico esausta, mi stendo sul letto matrimoniale.
- Posso dirti una cosa? -. mi dice Martina sedendosi accanto a me.
- Si, dimmi -. dico alzando il busto.
- Mi sono fidanzata!.. -. dice sorridendo leggermente.
- Meeeeh, vero?? con chii?  -. dico sorpresa e allo stesso tempo felice.
- Non ci crederai mai -. dice
- Avanti, con chii? -. le dico.
- Con Jerry -. dice lei mettendosi le mani sulla bocca come per tapparsela. Grido di felicità e l'abbraccio!
- Che bello e quando?? -. dico poi.
- Dopo che sono tornata a Toronto l'ho incontrato..e siamo stati insieme -. dice alzando gli occhi al cielo.
- Augurii , ora siamo tutte e due fidanzate -. dico battendole il cinque.
TOC-TOC
Qualcuno bussa alla porta.
Vado ad aprire e mi trovo Scoot davanti.
- Ragazze andate a dormire forza, domani mattina ci sono le prove per lo spettacolo -. dice il ragazzo dalla porta.
- D'accordo , a domani-. dico sorridendogli.
- A domani...e, ah, alle 11.00 allo stadio, ci incontriamo direttamente là -. dice.
- Va benee, buonanotte -. dico
- Buonanotte -. dice sorridendomi, sorrido.
Chiudo la porta.
Dopo di che io e Martina ci laviamo, indossiamo il pigiama e ci infiliamo sotto le coperte.
- Sam, te li ricordi tu i passi? -. mi dice Martina girandosi verso di me.
- Mmmm, più o meno -. dico guardando il soffitto.
TOC-TOC.
-Che palle, chi è ora -. dice Martina sbuffando.
- Non lo so, vado a vedere -. dico alzandomi dal letto.
Apro la porta e una mano mi tappa la bocca, chiude la porta velocemente.
- Shh, amore, sono io -. dice Justin togliendosi il cappuccio.
- Amore, che ci fai qui? -. dico interrogativa.
- Mi mancavi -. dice abbassando la testa. Gli accarezzo la guancia..
- Perciò ho pensato che potrei stare qui stanotte, io sto in camera con Jerry, Martina potrebbe andare là -. dice entrando in camera.
Martina annuisce contenta, in un battibaleno infila le pantofole e corre nella camera dei ragazzi..
- Mmmm, quindi solo noi due stanotte? -. dico io avvicinandolo a me.
- Solo noi due -. dice sorridendo sulle mie labbra. Mi prende in braccio a cavalcioni facendomi cadere sul letto, continua a baciarmi e dopo un po' si stacca.
- Uffa però, questo letto è più grande  -. dice sbuffando.
- Eh allora? non è meglio? siamo più larghi -. dico ridendo.
- no, non è meglio, perchè io voglio stringerti forte forte -. dice avvicinandosi. Lo guardo negli occhi sorridendogli, gli accarezzo la guancia e lo bacio.
Dopo un po' mi avvicino ancora di più a lui, appoggiando la testa sul suo petto; mi accarezza i capelli.
- Buonanotte -. dice
- Buonanotte -. rispondo.
I nostri corpi sono attaccati, le sue braccia mi portano calore, mi fanno stare al caldo.



AYOOOOOOOOO :D
Bonsoir , ecco il capitolo 26, c'è ancora molta strada da fare, speo che vi stia piacendo!
Vi ringrazio infinitamente per tutte le recensioni, siete fantastiche, vi adoro.
Come al solito se ci sono errori mi scuso mille volte ma non l'ho riletto.
Detto questo me ne vado e la smetto di rompervi le palle, bye bye :*

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Sei un coglione. ***


CAPITOLO 27

Sei un coglione.



- Quanto costa? -.chiedo al tizio dietro al bancone del  Bar.
- due dollari -. risponde, annuisco e prendo i soldi dal portafoglio;
Io e Martina ci siamo fermate a prendere un cappuccino da portar via, e insieme ci dirigiamo verso lo stadio per le prove; sono vestita in questo modo: 
http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?album=1103&pid=38120#top_display_media  .
- Come mai non sei con Justin questa mattina ? -. mi chiede Martina mentre camminiamo.
- Bo, mi ha mandato un messaggio, mi ha detto che sarebbe andato prima per alcune prove individuali per il canto -.  Dico sorseggiano il mio cappuccino.
- Ho capito -. Continua Martina.
- Ehi, ascolta, io vado un attimo a vedere una vetrina di un negozio, devo vedere se hanno una gonna che vuole Stefania -. Dico dandole un bacio sulla guancia.
- D'accordo, ci vediamo allo stadio -. dice poi, annuisco e attraverso la strada.
Mi fermo davanti a un po' di vetrine, entro nei negozi ma nessuno di questi ha quel che voglio, giro l'angolo di una stradina e trovo Justin con una ragazza, lui, con il suo solito cappellino e gli occhiali da sole per coprirsi gli occhi dai paparazzi. Lei bacia lui, lo stringe forte e lui non fa niente per staccarsi da lei, una lacrima riga il mio volto, dopo un po' si accorgono della mia presenza, Justin fissa i miei occhi, scappo via, cammino a passo veloce cercando la strada per tornare in albergo.
- Sam! Saam! -. dice una voce dietro di me.- 
Che vuoi! -. dico girandomi con le lacrime agli occhi.
- Non è quel che hai visto! -. dice aprendo le sue mani.
- No?? beh, ho visto che lei ti baciava e tu non facevi altro che essere felice! cosa c'è da spiegare? -. dico urlando la voce.
- Io..che dovevo fare? -. continua lui. Un paparazzo ci fotografa, ma vaffanculo!.
- Dovevi fermarti! Dovevi dire, oh no aspetta ho una ragazza! -. dico piangendo
- Sam, non ci ho pensato! -. dice lui.
- Eh? non ci hai pensato? oh mio dio questa è bella -. dico togliendomi le lacrime dalla faccia con una mano.
-Sam tio ti amo. -. dice avvicinandosi.
- NON MI TOCCARE! -. dico allontanandomi.
-Come ho pensato di potermi fidare? sei uguale a tutti gli altri! -. dico mentre le lacrime coprivano il mio volto.
- Devi fidarti, ti prego, perdonami -. dice piangendo.
- No, tra noi è finita -. dico, tolgo l'anello dal dito lanciandoglielo a terra ai suoi piedi, non si è rotto, vuol dire che almeno non è fasullo.
Me ne vado lasciandolo là.
- Ah -. dico girandomi di scatto.
- Io me ne vado, non ho intenzione di continuare a fare questo tour, la mia avventura finisce qui -. dico per poi andarmene.
Un sacco di giornalisti mi seguono, mi scattano foto, prendo gli occhiali da sole e li indosso.
- Fanculizzatevi -. dico seria mentre le lacrime mi coprono il viso.
Arrivo in albergo seguita dai paparazzi, entro in camera, prendo la valigia mettendo tutte le robe dentro.
- Sam che fai!? -. dice Martina entrando in camera.
- Me ne vado Martina -. dico piangendo.
- Che cosa è successo? -. dice baciandomi.
- E' un coglione -. dico piegando una maglietta.
- Lo ammazzo -. dice con tono serio. Sorrido, abbasso la testa e poi la rialzo.
- NON ne vale la pena , mi fai un favore? -. dico mentre chiudo la mia valigia.
- Corri da Scott e digli che la mia avventura è finita, mi dispiace -. dico per poi abbracciarla forte.
- Ma, dove vai? -. dice poi.
- In California, torno da mio padre -. dico prendendo il telefono dal comodino.
- Ah, vuoi che ti accompagni? -. mi chiede poi.
- nono, fammi solo quel favore, questo è il mio numero, chiamami, mi mancherai! -. dico continuando a piangere, le lacrime avevano deciso di non finire mai.
- Si, okay, mi mancherai anche tu amica mia, quando arrivi in California avvisami, ti voglio bene! -. mi dice.
- Ti voglio bene anche io -. dico accennando un finto sorriso.
Esco di corsa dall'hotel e prendo un taxi, arrivo all'areoporto e per fortuna trovo un'aereo per la California con un posto libero, mi imbarco e mi accomodo al mio posto.
Guardo fuori dal piccoli finestrino, continuo a piangere e mantengo addosso gli occhiali da sole per non farmi notare.- 
- Signorina -. mi dice una voce, mi giro e trovo un'assistente di volo.
- La cintura, stiamo per partire -. dice sorridendomi, va via.
Allaccio la cintura e l'aereo parte, dopo un po' mi addormento.

Sono arrivata in Califorrnia, appena esco dall'aeroporto un sacco di fotografi mi fermano, sospiro e facendo finta di niente entro in un taxi, dopo quasi una mezz'oretta arrivo a casa, suono il campanello sospirando, le lacrime avevano smesso di scendere e gli occhi mi bruciavano terribilmente.
- Sam! che ci fai qua -. mi dice Stefania facendomi entrare, mi tolgo gli occhiali da sole e subito capisce, mi abbraccia forte e ricomincio a piangere.
- Justin? -. dice accarezzandomi i capelli.
- Si -. dico con un filo di voce.
- Vieni, sali sopra e mettiti il pigiama, ti preparo una cioccolata calda -. dice posizionando la valigia affianco alla porta.
- Okay, papà non c'è? -. dico.
- No, no è partito, sta a Chicago per lavoro -. dice, annuisco e salgo in camera, indosso il pigiama e mi infilo nel letto sotto le coperte.
Dopo un po' arriva Stefania con due tazze piene di cioccolata calda, ma quanto è brava questa donna?
- Tieni -. dice porgendomi la tazza. 
- Grazie -. dico
- Ti va di parlarne?-. dice sedendosi affianco a me nel letto. Non rispondo e bevo la mia cioccolata calda, una volta finita appoggio la tazza sul comodino.
- Mi ha tradita -. dico interrompendo il silenzio che si era creato.
- Davvero? -. dice dispiaciuta.
- Si.. -. dico abbassando la testa. Mi avvicina a lei e appoggio la mia testa al suo petto.
- Mi dispiace Sam, non ti preoccupare però, queste cose succedono e non bisogna mai abbattersi, bisogna continuare a vivere, non farti vedere fragile! -. dice appoggiando le nostre teste al cuscino.
- Domani posso andare a scuola?? voglio dimenticarmi tutto, voglio far finta che non sia mai successo niente! -. dico chiudendo gli occhi.
- Va bene -. dice accarezzandomi i capelli.
Ci addormentiamo abbracciate 


If I was your boyfriend I'd never let you go
Ciao ciao :3 vi piace il capitolo?
Vi prego commentate e fatemi sapere ;)
Vi ringrazio per le recensioni ai capitoli precedenti, e ho seguito un consiglio di una ragazza, ho creato un po' di movimento nella storia altrimenti diventava seccante!
Spero che vi piaccia :) 
Un bacio, vi amo! <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Vecchie abitudini ***


CAPITOLO 28

Vecchie abitudini


Driiiiiiiiiiiiiiiiiin, allungo la mano e spengo la sveglia, alzo lentamente il busto e accanto a me c'è Stefania che dorme come un ghiro, faccio attenzione a non svegliarla e lentamente mi alzo dal letto; vado in bagno e noto due occhiaie sotto ai miei occhi, sembro un fantasma, mi lavo la faccia, prendo dei vestiti dall'armadio e scendo giù, faccio colazione velocemente, mi lavo i denti e metto un po' di trucco; dopodichè prendo lo zaino ed esco fuori di casa, Stefania dorme ancora.
- Sam, Sam! -. dice una voce dietro di me, poco dopo l'uomo con una telecamera e un microfono mi raggiunge.
- Si? -. dico.
- Potresti rispondere a qualche domanda? -. dice mentre cerca di seguire il mio passo accellerato.
- Se ti rispondo ti togli davanti ai coglioni? -. dico sbuffando.
- Si, sicuro!! -. dice.
- Okay, vai -. continuo dopo senza fermarmi.
- Non stai più con Justin? -. mi domanda l'uomo.
- NO. -. rispondo fredda guardando avanti a me.
- Eh perchè? -. continua.
- Uffa, vuoi sapere tutto??! -. dico sbuffando. Ride e annuisce.
- Aspetta -. lo fermo, mi fermo anche io - questa intervista non la trasmetterete in tv vero? -. dico poi. L'uomo annuisce.
- Sicuro!? -. dico poi, il giornalista annuisce per la seconda volta, sorrido.
- Bene, allora -. mi schiarisco la voce e riprendo a camminare, stavo per parlare ma l'uomo mi interrompe.
- Scusa ma non puoi fermarti un attimo? -. dice curioso.
- Ciccio, io ho scuola! -. dico con tono ovvio.
- Lo so ma per poco ti prego -. continua poi l'uomo, sospiro e annuisco, mi fermo.
- Allora, ci siamo lasciati perchè in Germania l'ho visto che si baciava con una ragazza, mi sono innervosita, ci ho litigato e gli ho lanciato addoso l'anello che mi ha regalato -. dico cercando di trattenere le lacrime, ci riesco, le respingo via.
- Ma la tua carriera da ballerina è terminata? -. continua poi il giornalista.
- Si, ho chiuso -. dico riprendendo a camminare.
- Okay, grazie Sam!! -. dice fermandosi.
Gli faccio ciao con la mano senza fermarmi e guardo in basso.
Le lacrime iniziano a scendere sul mio viso, le spingo via e indosso gli occhiali da sole.

Dopo un po' arrivo a scuola, vado al mio armadietto e poi chiamo Elena.
' Elena? ' dico al telefono.
' Sam come stai? ' dice poi.
' Sto...sto in California, sto a scuola ... ' dico cercando di trattenere le lacrime.
' COSAA? perchè?? ' domanda poi la mia migliore amica.
' Quando vieni ti spiego ' dico.
' Sto già a scuola Sam,oggi c'è assemblea d'istituto, niente lezione, vieni in palestra ' dice poi.
' Okay, arrivo ' dico.
Lascio lo zaino nell'armadietto e mi reco in palestra facendo finta di niente a tutti gli sguardi dei miei compagni che erano fissati su di me.
- Elena! -. dico salendo le scale.
-Sam, amore  mio -. dice alzandosi, mi abbraccia.
- Cosa è  successo? -. dice accarezzandomi la guancia. Una lacrima cade dai miei occhi, abbasso la testa e comincio a piangere.
- Mi ha tradita ... -. dico poi.
- Coglione!! Quando! con chi! Perchè! -. dice tutto d'un fiato. Mi siedo sulla scalinata e lei mi segue.
- Ieri, si stava baciando con una tedesca in una stradina, mi sono innervosita, abbiamo litigato, ho lasciato il tour, lui mi ha implorato di non farlo, mi diceva di amarmi e cazzate varie. Ho preso il primo aereo che ho trovato e sono venuta qua, sono arrivata ieri sera tardi... -. dico fissando il vuoto.
Subito Elena mi abbraccia ed io continuo a piangere, ero diventata una fontana.
- E tu come stai? -. mi chiede poi.
- Come ti sembra che possa stare?! sto a pezzi. -. dico abbassando lo sguardo, lei me lo alza.
- Ci sono io! -. dice sorridendomi, mi bacia la guancia e dopo un po' l'assemblea inizia.

Dopo quattro ore seduete su quelle scale il mio culo era diventato quadrato!
Insieme ad Elena esco da scuola e insieme andiamo a casa mia, l'avevo invitata a dormire da me stanotte, avevo bisogno di un'amica.
Arriviamo a casa sua e mi arriva un messaggio da Stefania.
'tutto apposto?' dice il messaggio
Rispondo ' si, stanotte viene Elena a dormire, è un problema? ' chiedo poi.
Dopo qualche minuto mi risponde ' nono affatto, vi aspetto a casa ;) ' 
Concludo la conversazione con una faccina sorridente.
- Sono pronta! -. dice Elena scendendo le scale, usciamo fuori chiudendo la porta alle nostre spalle.
Subito ci vengono incontro dei paparazzi, io ed Elena corriamo verso casa, dopo un po' arriviamo e chiudiamo la porta.
- Che palle! non smettono mai di rompere questi paparazzi -. dico salendo le scale.
- Si è vero -. dice Elena.
- Elena, ma Louis dove sta? -. chiedo entrando in camera.
- E' in viaggio, è andato a trovare i nostri zii in Canada -. dice appoggiando lo zaino su una sedia.
- Ah, ho capito -. 
- Drin, drin, drin -. prendo il telefono dal comodino e rispondo alla chiamata, è Martina.
' Pronto? '
' Sam sei tuuuu? ' dice una voce maschile. Oh cazzo è scott!
' Si ' dico con un filo di voce, preparatevi alla mia morte.
' Ma che cazzo ti è venuto in mente Sam!! ' dice rimproverandomi.
' Scusami tanto Scott! NON potevo continuare a stare là, mi faceva solo schifo vedere Justin e ballare con lui, soprattuto partecipare al suo tour' dico anche io arrabbiata.
' Si però me lo potevi dire ' continua con un tono da bambino offeso. Rido.
' mi dispiace, come vanno le cose? ' dico.
' Se ti riferisci a Justin, beh, è depresso, piange ed è triste, lo spettacolo di ieri è stato un fallimento! Abbiamo messo il playback, lui non aveva molta voglia di cantare, ah, e stasera ha un intervista da Ellen, seguila, sicuramente parleranno di voi '.
Justin stava maleee!!?? 
' Ah, e comunque non mi riferivo a lui ' continuo.
' Ah, vabbè, ti saluto Sam, ci sentiamo domani, stammi bene ' dice e subito dopo riattacca senza darmi tempo di rispondere.
- Che ha detto? -. chiede Elena curiosa.
- Che Justin è depresso! -. dico stendendomi sul letto. Annuisce stendendosi accanto a me.
- Ah, e che stasera ha un intervista da Ellen, la vediamo? -. le chiedo, annuisce.


Dopo aver mangiato io Stefania e Elena ci sediamo sul divano in attesa dell'intervista di Justin.
- Secondo me ti farà una dichiarazione tramite tv -. dice Elena, abbasso la testa e rido cercando di trattenere le lacrime, per fortuna non se ne accorgono.
Dopo un po' il programma di Ellen inizia.
-Buonasera a tutti, oggi abbiamo un ospite speciale, date il benvenuto al re del pop, JUSTIN BIEBER! -. dice Ellen;  dopo un po' parte la canzone Believe e un sacco di urla provengono dal pubblico.
- Ciao Ellen -. dice Justin entrando in studio. Lo vedo  e capisco che mi manca tanto, quanto vorrei che mi amasse e che non avesse fatto ciò che ha fatto.  (?)
- Allora Justin, sai perchè sei qui -. dice la donna sedendosi sulla poltrona.
- Si.. -. dice Justin abassando la testa.
- Prima di cominciare vediamo un po' l'intervista che è stata rilasciata stamattina dalla tua ragazza...anzi, ex ragazza -. continua Ellen.
- L'intervista cooosaaaaaaaaaaaaaa??????????? -. dico alzandomi di scatto dal divano.
- Porca puttana no! Quello di stamattina era un giornalista di Ellen!! -. dico indicando lo schermo mentre la tv trasmette la mia intervista.
- Ehi, calmati Sam -. mi dice Stefania facendomi sedere.
Dopo un po' il servizio finisce, Justin abbassa la testa dalla vergogna.
- Che hai da dire Justin? -. dice Ellen.
- Dico che Sam ha ragione, sono un coglione, non dovevo baciare quella ragazza, perchè io amo solo e soltano lui, la amo ancora e la riconquisterò -. dice il cantante sicuro di sè. La mia mano destra finisce sulla mia bocca.
- Perfetto Justin, ti manca? -. continua poi Ellen.
- Si, mi manca  -. dice Justin con un filo di voce.
MI VUOLE RICONQUISTARE???!
GLI MANCOOO???!
EH???
COSA?????
BUM, A TERRA.
- Pss, non mi avrà mai -. dico spegnendo la televisione mentendo a me stessa.
- Perchè, è stato così carino Sam -. dice Elena seguendomi in cucina.
- Lo so, ma sono solo parole quelle, ed io non riuscirò mai a perdonare un tradimento, mi fa solo schifo. -. dico mentre le lacrime coprono il mio viso.
Prendo dei biscotti e li inizio a mangiare.

Lalalalalalalalalalalalalalaalalalalala.
Come vi sembraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?
Fatemi sapere, bye bye <3

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Thought of you. ***


CAPITOLO 29

Thought of you

I giorni passano tranquilli, quei giorni poi si trasformano in mesi; 
Sono passati quattro mesi dal mio ritorno in California, mi sono ormai abituata alla solita routine, mio padre è tornato e sono anche andata a trovare mia nonna a Toronto, per fortuna sta bene, mi ha dato un libro da leggere, sono già arrivata a metà, è davvero bello.
Justin? Quel coglione puttano stupido margiale fesso rimbambito  cantante ? Pss, non l'ho più sentito ne visto dopo la sua ultima intervista da Ellen "'la riconquisterò perchè la amo'" disse quel giorno. Si, certo, sono passati quattro mesi e lui sapete chi ha conquistato? Gli elefanti.

Siamo a fine Maggio e stasera ci sarà il ballo di fine anno dove i ragazzi accompagneranno le ragazze, beh, ho ricevuto parecchi inviti, e ho deciso di andarci con Zayn, un ragazzo moro della mia classe di Spagnolo che da un po' di giorni mi mandava bigliettini; Justin mi manca, si, darei la vita per rivederlo almeno un secondo, ma mi fa anche schifo, perchè è un codardo e non si è fatto più sentire. 
- Ti piace questo vestito? -. mi chiede Elena prendendolo ( 
http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?pid=47678&fullsize=1 )
- Si, sisisi, è perfetto! -. dico prendendolo in mano.
- Lo vado a provare d'accordo? -. dico alzando lo sguardo per trovare il cartello dei camerini.
Lo trovo ed entro in uno, provo il vestito ed esco dal camerino.
- E' stupendo! -. dice Elena alzandosi dal divanetto su cui era seduta.
- Dici? -. dico guardandomi allo specchio.
- Si, se non lo compri di spenno! -. dice con occhi minacciosi.
- Ahahahaha lo prendo! -. dico entrando nuovamente nel camerino.
Dopo un po' paghiamo e usciamo, accompagno Elena a casa e poi prendo la strada per ritornare alla mia.
Arrivo e nessuno c'è, mi arriva un messaggio da Zayn, prendo l'iphone dalla tasca, il messaggio dice:
' ti vengo a prendere alle 20.00 bellezza ' .Gli rispondo e mi stendo sul letto.
Certo che Zayn è proprio un ottimo ragazzo, potrei farcelo un pensierino, mi metto comoda nel letto e mi addormento.
- Sam, Sam! -. grida una voce, mi sveglio di colpo, quella voce è di Stefania.
- Che c'è -. dico alzando il busto, mi strofino gli occhi.
- Non devi andare al ballo?! -. mi chiede interrogativa.
- Oh cazzo, si! -. dico alzandomi di fretta e vado in bagno, Stefania ride.
- Che ore sono? -. le dico gridando.
- Le 19.30 Sam, sbrigati, Zayn sarà qui tra mezz'ora -. mi dice.
- D'accordo -. 
Subito entro dentro la doccia, mi lavo capelli e tutto, una volta uscita indosso un reggiseno ed uno slip, dopodichè mi asciugo i capelli con la piastra facendoli diventare a boccoli.
Dopo vado in camera e indosso i tacchi e il vestito.
- Sam, Zayn ti aspetta giù -. mi dice Stefania affacciandosi alla porta.
- Si, si arrivo -. dico sorridendole.
Entro in bagno veloce e mi riempio di trucco: fondotinta, matita, brillantini, mascara ed un rossetto non troppo luminoso.
Scendo di corsa di sotto.
- Ciaaaao -. grido correndo verso la porta, la apro.
- Ciao Zayn -. gli dico sorridendogli a trentadue denti.
- Sei bellissima -. dice squadrandomi dalla testa ai piedi, sorride ed io arrossisco, abbasso la testa per non far notare l'imbarazzo.
- Grazie, andiamo? -. dico chiudendo la porta alle mie spalle.
- Nooo, nonoonono, aspetta! -. dico a Zayn fermandolo di colpo.
- Cosa è successo? -. chiede interrogativo.
- Ho dimenticato la borsetta -. dico ridendo; ride anche lui, entro di nuovo in casa e prendo la borsa la piccola borsa che c'è sul divano, esco fuori e lo raggiungo.
- Eccomi -. dico.
- Perfetto -. risponde lui aprendomi la portella della sua macchina.
 - Grazie -. dico sorridendogli, dopodichè entro nell'auto.
Il tragitto non è lungo, e in quei minuti il silenzio regna, c'è imbarazzo nell'aria.
- Siamo arrivati -. dice Zayn parcheggiando l'auto.
- Già -. dico annuendo, mi sorride.
 Scendiamo dalla macchina e mi prende per mano, sorrido abbassando la testa.
Una volta entrati trovo Elena con Zac, il suo ragazzo.
- Ciaaao -. diciamo io e Zayn avvicinandoci.
- Ciaaaaao -. dicono entrambi all'unisono, sorridiamo tutti e quattro e dopo di chè iniziamo a ballare io con Elena e Zayn con Zac, ma quanto amo la mia migliore amica? è stupenda.
La canzone si interrompe e ad un certo punto le luci si spengono, tutti gridano ' che succede', alcuni iniziano a lamentarsi, Elena mi prende la mano o almeno credo sia lei.
Ad un certo punto le luci si accendono, un ragazzo è sul palco, grida provengono da ogni parte, le persone applaudono urlando il suo nome.
- Sam, è  Justin! -. mi dice, io invece non le rispondo, rimango immobile a fissarlo, mi guardo intorno, delle lacrime iniziano a coprirmi il viso, ma che ci fa lui qui?
- Sam, se sei qui ti prego avvicinati -. dice Justin, faccio per andarmene via ma Elena mi blocca il braccio, mi giro verso il palco e gli occhi delle persone sono tutti concentrati su di me, si crea uno spazio per passare, guardo Elena per sapere cosa fare, lei annuisce, inizio a camminare e mi fermo in mezzo al salone.
- Ci sono delle cose che non mi hai dato il tempo di dirti in Germania -. dice mordendosi il labbro.
Subito dopo parte la canzone Thought of you, le persone intorno a me la cantano, applaudono e urlano.
I felt victim to your style, It’s so amazing, girl you’re in your only. Riding be stuck in the night, yeah. Then tryna be without you girl. So clear to me now, can’t explain what you’re doing to me, I did but I don’t know how, It’s gon’ take some time; But i’ll figure it out..-. Dice scendendo dal palco, si avvicina lentamente a me continuando a cantare, mi tocca il viso mentre le lacrime non smettono di scendere dai miei occhi. 
Finita la canzone Justin avvicina le sue labbra alle mie, ma io lo scanso, mi giro e davanti agli occhi di tutti vado via correndo e continuando a piangere.
- Sam!!! -. dice una voce dietro di me. Non mi giro e continuo a camminare a passo svelto. Qualcuno poi mi prende dal braccio e mi gira di colpo, è Justin, certo, chi poteva essere se no!?.
- Lasciami stare Justin -. dico cercando di liberarmi dalla sua presa.
- No, no ti prego ascoltami, io..tu..io..ti amo, mi manchi, le mie giornate sono spente senza i tuoi buongiorno e senza i tuoi baci, mi manchi, mi manca tutto di te ti prego, non sai come sono stato male Sam, gli ultimi concerti sono andati una merda, mi sento orribile, quando si è concluco l'ultimo concerto del believe tour mi sono sentito felice di non dover più subire quella tortura di salire sul palco senza te, mi sono sentito..perso! -. dice piangendo.
- Un tradimento non si perdona, sono passati mesi ormai, se ti interessavo davvero saresti venuto prima. -. dico guardandolo con odio e disprezzo, mi stacco di colpo dalla sua presa.
- Non sono venuto prima per il tour Sam, non potevo muovermi. -. dice avvicinandosi. Mi allontano.
- No, basta, è troppo, tardi, lasciami in pace! -. dico andando via.
Torno a casa e inizio a piangere, salgo di sopra, mi tolgo le scarpe e i vestiti e mi metto subito nel letto sotto le coperte, continuo a piangere, per fortuna Stefania e Papà sono usciti questa sera e quindi non ci sono a casa.
Non voglio dare spiegazioni a nessuno, voglio solo piangere e sfogare la mia rabbia.



Girl i’ve been fooled by your smile, I was mistaken by the way you LOVE me
Okay okay, questo capitolo mi fa piangere!
Non l'ho riletto quindi se ci sono errori perdonatemi *occhi dolci*
Mi lasciate una recensione? :3
Grazieeeeeeee, ci vediamo al prossimo! ;)


Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** One less lonely girl. ***


CAPITOLO 30

One less lonely girl-

Mi sveglio assonnata, mi alzo dal letto e vado a chiudere la tenda da cui proviene un sole che spacca le pietre, segno di una buona giornata.
Ritorno a letto e mi accovaccio a me stessa per il freddo, ripenso a ieri sera, ripenso a Zayn, a Elena, a..Justin.
- Sam sei sveglia? -. dice mio padre entrando in camera.
- Si -. dico alzando leggermente il busto.
- Ieri sera sei tornata presto? -. mi chiede sedendosi accanto a me, mi accarezza i capelli.
- Si papà, mi stavo annoiando -. dico mentendo, era ovvio che me n'ero andata prima dalla festa solo per Justin.
- Va bene, oggi è domenica, niente scuola! -. dice alzandosi dal letto.
- Lo so -. dico stendendomi sul letto a pancia in sù.
Si avvicina alla tenda e con un colpo la apre.
- Io e Stefania stiamo andando al centro commerciale, vuoi venire? -. chiede  incrociando le braccia al petto.
- No grazie, preferisco dormire un altro po', poi vado da Elena -. dico sorridendo appena.
- Va bene, allora torniamo stasera, fatti trovare a casa, porteremo il sushi -. dice uscendo via.
- Va benee -. dico coprendomi il più possibile con il piumone.
Dopo un po' mi sento chiamare dal salotto.
- Saaaaaaaaaam -. dice Stefania.
- Si?? -. grido da sopra e alzo il busto dal letto, la mia voce rimboma in tutta la camera.
- C'è una lettera  per te! -. continua lei.
-Va bene , poi scendo -. dico ritornando alla mia posizione.
- Ciao -. grida Stefania da giù.
- Ciao -. rispondo prima di chiudere nuovamente gli occhi.

Mi sveglio e scendo giù, sono appena le 12.00 e per pranzo Stefania mi ha lasciato un piatto di lasagne, mi dirigo verso il tavolo del salotto e trovo una lettera per me, non è firmata, non ha francobollo, e semplicemente una busta con dentro un foglio bianco, la apro e il foglio all'interno dice questo: prendi questa lettera e recati al parco dove sempre andavi a prendere il sole - Anonimo. 
Continuo a fissare quella lettera con sguardo strano e pensieroso non riuscendo a capire chi l'avesse mandata, forse era stato Zayn, anzi, sicuramente era stato lui, ed io dovevo farmi perdonare per ciò che avevo fatto ieri, quindi ripongo la lettera nella busta e mi reco di corsa sopra, apro l'armadio e indosso velocemente questo completo 
http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?album=1336&pid=46410#top_display_media .
Dopo aver lavato i denti prendo una borsa qualsiasi dalla borsa, indosso i miei soliti occhiali da sole ed esco di casa prendendo la lettera.

#Ascoltate con la canzone in sottofondo#
 -  http://www.youtube.com/watch?v=07TSjuwiU_M
Mi dirigo verso il parco, una volta arrivta mi guardo intorno ma non trovo nessuno, mi siedo accanto ad un albero cercando di capire cosa volesse dirmi Zayn, appoggio la testa sul tronco, giro lo sguardo trovando una rosa rossa ed un altro bigliettino, sorrido e mi alzo di colpo, prendo la rosa annusandola,sorrido,  dopodichè prendo il biglietto lo apro: se leggerai questo, biglietto, eh..lo spero, sappi che è una caccia al tesoro, è una caccia al tesoro per dimostrarti quanto ti possa amare, perchè è così, ti amo. Se a volte non te lo dimostro, mi dispiace, se a volte sono stronzo, mi dispiace, vai alla palestra della scuola -Anonimo.
Sorrido felice conservando il biglietto nella mano insieme all'altro, corro verso la scuola ignorando gli sguardi dei passanti.
Dopo essere arrivata entro velocemente a scuola, dopodichè proseguo per la palestra, entro guardandomi intorno, trovo un altro biglietto al centro del campo da basket, sopra il biglietto c'è un bracciale. Lo prendo e lo infilo intorno al polso, prendo subito dopo la busta e la apro, mi siedo a terra, il biglietto continua ad essere anonimo, senza firma ne niente: Un posto dove ami mangiare? - Anonimo.
Ci penso un po' sù...dopodichè mi viene in mente il mio locale preferito. 'ma è dall'altra parte della città' penso, quindi raccolgo il foglio all'interno alla busta e prendendo la mia roba torno velocemente a casa, prendo le chiavi della macchina ed entro nella range over rossa  di Stefania.
Dopo qualche minuto arrivo a quel locale, parcheggio ed entro di corsa dentro, non trovo nessuno a parte delle cameriere, delle persone sedute a mangiare.
- Sei Samantha? -. mi chiede una signora dietro di me. Mi giro di scatto.
- Si, si lei chi è? -. chiedo speranzosa.
- Non posso dirtelo, però mi hanno detto di darti questo biglietto, in più la persona che mi ha detto di consegnartelo mi ha detto che puoi mangiare qui, ti ha già pagato il pranzo, il tuo piatto preferito è la bistecca giusto? -. mi dice quella donna dalla pelle di colore nera.
- Si, davvero? oh mio dio...ma, questa persona era bruna vero? -. le domando.
- Non posso dirti niente -. dice sorridendomi. Annuisco abbassando la testa.
- Ti vuoi accomodare? -. mi chiede subito dopo.
- Si grazie -. dico. Subito dopo mi siedo ad un tavolo in fondo alla sala, quel tavolo è apparecchiato per una sola persona.
Dopodichè apro il biglietto che mi è stato consegnato: Buon appetito :) spero che gradisci il pranzo, non ho sbagliato sul tuo piatto preferito vero? Credo di conoscerti bene ormai....e ti conosce bene anche Elena. - Anonimo.
Ripongo il biglietto dentro la busta sapendo già quale sarebbe stata la mia prossima tappa 'Elena'.
Dopo aver finito la bistecca ringrazio ed esco fuori, entro in macchina e proseguo verso casa di Elena, prima di scendere dall'auto metto tra i denti una gigomma per placare l'ansia che diventava sempre di più al pensiero di incontrare Zayn.
Suono al campanello, non faccio in tempo che Elena apre la porta.
- Ciao -. dice sorridendomi.
- C'è l'hai tu? -. chiedo interrogativa.
- Certo -. dice per poi porgermi la lettera.
- Grazie -. dico.
Elena sta per chiudere la porta ma io la blocco.
- Chi è? -. chiedo speranzosa in una sua risposta. Fa spallucce ridendo e chiude la porta.

#Ascoltate con la canzone in sottofondo#
- http://www.youtube.com/watch?v=LXUSaVw3Mvk
 Sbuffo e mi siedo sugli scalini di fronte a casa sua. Apro il bigliettino:

Non sono passate tante ore da ieri sera, rivederti dopo tanto tempo è stato stupendo, le farfalle facevano la guerra nel mio stomaco, non riuscivo a placare l'ansia, l'idea di vederti di nuovo mi eccitava, non dormivo le notti pensando a quel ballo, speravo che sarebbe andato tutto per il verso giusto, ma così non è stato, e sai anche tu il perchè, io, speravo di ricoonquistarti, speravo di riaverti MIA. Perchè lo sei sempre stata e lo saraai per sempre. Quindi, mi dispiace...però quel posto, quella sala mi lasceranno tanti ricordi, che spero anche tu conserverai, ti amo Sam, ogni minuto che passa ti amo più della mia vita, spero che per te sia così, ti amo da nove mesi, in questi nove mesi io non ho avuto occhi altro che per te, quella ragazza, lei, era solo una fan e sono stato un coglione a tradirti.  Non sai quanto voglio ritornare a quella mattina, a quando stavamo ancora insieme, abbracciati in quel letto che tu riscaldavi con i tuoi respiri, i  giorni  seguenti sono stato malissimo Amore Mio, non riuscivo a scacciarti via, e non ci riesco neanche ora.  Ho bisogno di te immensamente.
Mi ricordo ancora quando ci siamo conosciuti, su quel palco, a Toronto, io ero solo uno stronzo, tu invece mi hai insegnato ad amare, e hai fatto un ottimo lavoro, guardami ora, sono una persona migliore, amo la mia vita, amo le mie fan, e amo te che sei la persona più speciale che Dio possa avermi fatto conoscere. Se perdo te, perdo tutto. Io, se perdo te smetto di vivere.  Tu, eri, sei e sarai per sempre la mia One less Lonely Girl.
Ps, ti aspetto al ballo.- Justin.


Le lacrime si fanno spazio sul mio viso, cadono velocemente, scoppio subito in un pianto di gioia mischiato al dolore di tutti quei mesi in cui sono stata senza di lui, sinceramente? non me lo aspettavo. 
Ero convinta davvero che la mia storia con Justin fosse davvero finita,non mi aspettavo che fosse lui, pensavo che dopo ieri sera non si sarebbe più fatto sentire, e invece mi sbagliavo, lui mi mancava, ed io ero pronta a perdonarlo.
Corsi verso la macchina, entrai e in un lampo mi ritrovai a scuola, corsi con tutte le lettere in mano verso l'auditorium, entrai e trovai un sacco di lanterne sul pavimento che illuminavano la stanza, una passerella con tutte rose rosse a terra c'era davanti alla porta, iniziai a percorrerla. Sentii una sua voce provenire da un angolo della sala.
- How many I told you's, And start overs and shoulders. Have you cried on before. How many promises be honest girl. How many tears you let hit the floor. How many bags you'd packed. Just to take'em back, tell me that. How many either or's, But no more, 
If you let me inside of your world...There'll be one less lonely girl.
Oh oh. I saw so many pretty faces. Before I saw you, you. Now all I see is you. I'm coming for you 
No no...Don't need these other pretty faces 
Like I need you. And when your mine in the world.
There's gonna be one less lonely girl 
One less lonely girl ,One less lonely girl 
One less lonely girl 
There's gonna be one less lonely girl...-.

Canta la canzone dirigendosi verso di me attento a non cadere sopra le lanterne poste sul pavimento.
Mi accarezza dolcemente la guancia mentre io come una stupida continuo a piangere.
- Ti amo -. gli sussurro a fine canzone, sorride di gioia e subito dopo mi abbraccia stringendomi a sè con le sue possenti braccia, mi fa girare, dopo di chè mi fa scendere e subito le sue labbra si posano sulle mie unendosi in un bacio.
Mi bacia con foga, ci dirigiamo in macchina e dopo un po' siamo a casa.
Continua a baciarmi, saliamo le scale, ride sulla mia pelle, mi stende dolcemente sul letto.
- Mi sei mancata tanto -. mi sussurra tra un bacio e l'altro, gli sorrido e gli tolgo la maglia, lui fa la stessa cosa con la mia, mi bacia il petto mentre io li accarezzo la schiena ghiacciata, mi slaccia il reggiseno, mi accarezza e mi bacia il seno, dalla bocca mi faccio scappare un gemito di piacere, dopo di chè scendo ai suoi jeans e glieli tolgo, fa la stessa cosa con i pantaloncini, gli tolco i boxer e subito dopo lui toglie i miei slip, mi stringe forte la mando e con un colpo entra in me, gemita di piacere, lo bacio con foga, lui ricambia il bacio, le spinte si fanno sempre più veloci e più forti, dalla mia bocca esce un piccolo grido che lui zittisce dandomi un bacio, dopo un po' si stende ormai stanco accanto a me e appoggia la testa sul mio petto nudo.



One less lonely girl. 
Non ho parole su questo capitolo, mi piace tanto, e non è la fine, manca ancora un po', e il finale della storia vi lascerà a bocca aperte <3
Grazie per TUTTE le recensioni, siete fantastiche. Grazie mille, domani posto l'altro <3
Un bacio, vi voglio bene <3
P.S recensite e fatemi sapere

 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Tutte a me! ***


CAPITOLO 31

Tutte a me!



Apro gli occhi strofinandoli poco dopo a causa del sole che si fa spazio nella mia camera, allungo la mano verso l'altra parte del letto ma c'è il vuoto, alzo il busto e noto un bigliettino appogiatoci sopra: ' amore mio sono andato via prima per non metterti nei guai con tuo padre e Stefania, sono uscito dalla finestra, io alloggio in un hotel non tanto lontano da casa tua, amore, mantieni la nostra relazione nascosta per ora, non dirlo a nessuno, e se te lo chiedono di che non ne sai niente, per favore, ci vediamo poi a scuola, vengo a trovarti, ti amo <3 Buona scuola! '
Sorrido leggendo quel fogliettino di carta, dopodichè lo conservo sulla scrivania e mi reco in salotto dove c'è Stefania che prepara la colazione.
- Buongiorno -. dico sedendomi sul tavolo in cucina.
- Ciao Sam -. dice Stefania sorridendomi.
- Che avete comprato dal centro commerciale? -. le chiedo curiosa.
- Nah, niente di che, abbiamo solo fatto un giro -. dice lei bevendo un sorso di caffè.
- Ho capito -. dico andando a prendere i cereali dalla dispensa.
Una volta aver finito di fare colazione salgo sopra e mi faccio una doccia calda, dopodichè apro l'armadio e scelgo  di indossare questo completo: http://www.fabulous-emma.com/photos/displayimage.php?pid=49051#top_display_media .
Finisco di prepararmi e dopo un po' scengo giù, saluto Stefania ed esco fuori casa chiudendo la porta alle spalle.
Proseguo fino a casa della mia amica Elena, suono il campanello e dopo di chè mi siedo sugli scalini aspettando che esca pronta.
- Ciao Sam! -. mi dice un ragazzo dietro di me.
- Louis!!! -. gli dico alzandomi e abbracciandolo.
- Come stai? -. mi chiede curioso.
- Mmm, tutto bene  e tu? -. gli domando.
- Bene, e Justin? State ancora insieme? -. chiede dopo un po'.
Stavo per dire di si, ma poi mi ricordai del biglietto di Justin lasciatomi questa mattina, nessuno deve sapere niente.
- No, no...non stiamo più insieme -. dico sospirando.
- Davvero? scusa non lo sapevo! -. mi dice con tono di voce triste il mio amico.
- No, ormai mi sono abituata -. dico annuendo per tranquillizzarlo.
- Ah, va bene -. dice.
Ad un certo punto Elena spunta dalla porta, e tutti e tre ci dirigiamo a scuola, sapevo perfettamente che Elena sapeva ogni cosa, e sapevo anche che Justin le aveva detto di non parlarne con nessuno dato che durante il tragitto la mia migliore amica non aprì bocca sulla questione mia e di Justin.
- Allora l'hai perdonato? -. mi chiede Elena una volta che Louis ha raggiunto i suoi amici.
- Si, stiamo insieme -. gli dico sotto voce.
- Che bello! -. dice abbracciandomi. Rido felice e le prendo la mano, insieme ci dirigiamo all'interno della scuola.
- Buongiorno amore -. dice qualcuno prendendomi dai fianchi, e quel qualcuno non è Justin. Mi giro curiosa nel sapere di chi era quella voce trovandomi così Zayn davanti che sta per far combaciare le nostre labbra.
Mi scanso infuriata e allo stesso tempo senza capire il perchè del suo comportamento, noi non stiamo insieme.
- Scusa? -. gli chiedo evitando quel bacio.
- Come scusa? stiamo insieme, è una cosa normale. -. dice Zayn con tono di voce tranquillo.
- No, noi non stiamo insieme, da dove te ne esci? -. gli chiedo con un tono di voce più alto e meno tranquillo. Quel suo gesto aveva eliminato dentro di me tutta la felicità di essere ritornata con Justin.
- Come? Al ballo ci siamo presi la mano ben due volte, secondo te perchè ti ho invitata a venire alla festa con me? Quella era una proposta Sam, che tu hai accettato -. dice sicuro di sè.
- Ma, ma io non  ne sapevo niente, non te ne puoi uscire in questo modo! -. dico arrabbiata.
- Scusami, io ti piaccio? -. mi domanda.
- Si, si che mi piaci ma non voglio stare con te -. dico andando via, ma una sua mano mi blocca il polso facendomi ritornare indietro, le nostre facce sono vicine.
- Tu starai con me perchè ti amo Sam e poi, io sono single e lo sei anche tu, che male c'è? -. dice per poi far combaciare le nostrre labbra, interrompo subito quel bacio cercando di liberarmi della sua presa ma non ci riesco, lui fa rincontrare le nostre labbra non dandomi possibilità di liberarmi.
La campanella per fortuna interrompe quel bacio, si stacca e mi accarezza la guancia.
- Ci vediamo dopo -. dice andando via.
Subito dopo raggiungo Elena che è già in classe.
- Sono nella merda -. dico sedendomi accanto a lei.
- Cosa è successo?! -. chiede preoccupata.
- Cosa non è successo!!...Zayn mi obbliga a stare con lui -. dico giocando con la matita.
- Come ti obbliga, come ..bah -. mi dice  confusa.
Non faccio in tempo a risponderle che la professoressa si precipita in classe.
Durante la lezione non faccio altro che continuare a pensare a Zayn e a quel bacio, e soprattutto penso e ripenso a cosa dire a Justin, e dopo un po'  decido di dirgli la verità.

Una volta uscita da scuola il mio cellulare squilla.
'pronto? ' dico.
' Amore mio sono Justin, ascolta entra nella macchina con i vetri oscurati, sono lì ' mi dice, poi continua a parlare ma io non riesco a sentirlo perchè la sua voce viene superata da Zayn.
- Amore mio! -. dice venendomi incontro come un bambino di cinque anni. Oh porca puttana gesù aiutami.
Prima che potesse raggiungermi corro velocemente nella grande macchina con i vetri oscurati. Entro all'interno e subito Justin si piomba quasi sopra di me.
- Amore perchè non rispondevi più, e chi era quel ragazzo! -. dice arrabbiato.
Sospiro e sbuffo allo stesso tempo cercando una via di scampo da tutta quella situazione.
- Ecco appunto! Allora..è Zayn Justin..eh..in pratica siamo andati insieme  al ballo ed ora mi obbliga a stare con lui -. dico con sguardo triste sperando di non farlo arrabbiare.
- Cosa???!! ora se la vede con me questo crioso  -. dice per poi aprire la portella della macchina arrabbiato.
- No, fermo, fermo, ricordi la promessa? -. gli dico bloccandolo.
- Si me la ricordo ma se questo Zan o come si chiama ti deve portar via da me vaffanculo alla promessa -. dice scendendo dalla macchina. No porca puttana ,perchè a me!
- Justin, Justin!!! -. dicono un sacco di ragazze andando verso di lui, per fortuna ci sono loro, almeno questa volta hanno fatto qualcosa di buono.
- Tranquilla Sam vado io -. dice Kenny.
In un secondo è fuori che cerca di riportare Justin in macchina, lo prende in braccio come un bambino piccolo e lo riporta in macchina, appena Kenny chiude la portella dell'auto io blocco subito la serratura.
- Ascoltami Justin, tu sei mio ed io ti amo! Zayn si stancherà di stare con me, per favore non fare niente che possa farci scoprire, so perchè vuoi che la relazione debba  rimanere nascosta almeno per un po', passerà in fretta -. dico guardandolo negli occhi, senza lasciarli tempo per rispondere faccio combaciare le nostre labbra in un bacio passonale.
- Ti amo -. gli sussurro.
- Anche io -. mi dice poi.
- Ma non sopporterò tutto questo, tu devi essere mia e basta! -. dice quasi con le lacrime agli occhi.
Sospiro abbasssando la testa e mi accovaccio a lui mentre Kenny mi riporta a casa.

 

IT'S ALWAYS GOOD TIME :D
Okay, come vi sembra ?
Fatemi sapere! 
Non preoccupatevi perchè questa storia tra Zayn e Sam finirà prima di quanto voi possiate immaginare. :D
Justin non resisterà! ;)
Ci vediamo al prossimo 
Vi amo. <3

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Io, te e il mare. ***


CAPITOLO 32

Io, te e il mare

- Non ti vedi con Justin questo pomeriggio? -. mi chiede Elena mangiucchiando i resti della sua pizza.
- Non lo so, con la storia che  non possiamo uscire allo scoperto è tutto complicato -. dico bevendo un po' della mia coca-cola.
Io ed Elena siamo a casa mia, mio padre è a lavoro e Stefania ne ha trovato uno suo, fa la badante ad una signora anziana, quindi tutto il giorno sono a casa da sola, e questo mi piace.
Sono appena le 15.00 di pomeriggio ed io ed Elena abbiamo ordinato una pizza. "Alle tre  del pomeriggio?" starete pensando, beh, si, proprio così. Purtroppo questi sono gli ultimi giorni di scuola, dopodichè il collage mi aspetta e questi giorni usciamo sempre prima, quindi a scuola non pranziamo, non avendo nessuno a casa io ed Elena abbiamo deciso di mangiare una pizza, che è uno dei piatti preferiti di entrambe.
- Ho capito, vabbè, cosa possiamo fare? -. mi chiede la mia migliore amica.
- Mmmm, potremmo guardare un film? Stefania ne ha acquistato uno proprio ieri, crazy stupid love, ti va? -. chiedo con la bocca piena dell'ultimo pezzetto di pizza.
- Si mi va -. dice sorridendomi. Annuisco alzandomi dal tavolo e insieme ci sediamo sull'enorme divano di pelle nel salotto.
Inserisco il DVD nella grande tv a schermo piatto e il film inizia.
Creo nella stanza un'atmosfera da cinema chiudendo tutte le tende, all'interno della casa prevale il buio; mi siedo accanto ad Elena e insieme guardiamo il film.

Dlin-dlon.
Il campanello di casa suona, perciò vado ad aprire trovandomi un ragazzo tutto incappucciato e con degli occhiali da sole che coprono i suoi occhi. Capisco subito chi è, gli sorrido facendolo entrare in casa.
- Amore mi sei mancata -. dice dandomi un tenero bacio sulle labbra.
- Anche tu -. dico abbracciandolo forte.
- Non voglio vedere effusioni amorose davanti ai miei occhi, quindi smammo -. dice Elena alzandosi dal divano e andando e prendere la sua borsa in cucina.
- Avevo detto che sarebbe venuto -. continua ridendo, lo faccio anche io e le apro la porta.
- Io vado da Zac, ci sentiamo piccioncini -. dice andando via.
- Ciao Elena -. le dico continuando a ridere per poi chiudere nuovamente la porta.
- Ti amo -. dice Justin avvicinando il suo corpo al mio, continua a sorridere, io amo il suo sorriso, è così pieno di emozioni
- Ti amo anche io, di più -. dico guardandolo negli occhi con uno sguardo di sfida.
- La convinzione fotte la gente -. dice per poi lasciarmi lì da sola, va in cucina e prende da un cassetto un tovagliolo di stoffa.
- Che fai? -. chiedo interrogativa.
- Lo scoprirai -. dice con sguardo malizioso.
Dopo un po' i miei occhi percepiscono solo il buio, i miei occhi sono 'rinchiusi' in quel fazzoletto.
- Justin? -. gli chiedo girando su me stessa in modo da capire dove si trova, lui ride.
- Stai ferma -. dice continuando a ridacchiare, dopo un po' due possenti braccia mi afferrano portandomi verso l'uscita di casa come una principessa. Purtroppo quella stupida benda non mi fa capire nulla.
Dopo qualche secondo mi ritrovo in macchina.
- Justin dove andiamo? -. gli chiedo appoggiando la testa al sedile con ancora la benda agli occhi.
- Lo vedrai presto -. dice.
- Ah posso togliermela la benda? -. chiedo porgendo una mano dietro la nuca.
- No fessa, non lo farai finchè non te lo dirò -. dice ridacchiando.
Sbuffo.
- Va bene -. dico incrociando le braccia al petto.
Dopo un po' la macchina si ferma.
- Siamo arrivati? -. dico porgendomi in avanti con una voce assai graziosa e un po' acuta da provocare la sua risata.
- Hai finito di ridere?-.dico sbuffando.
- Sei troppo tenera, comunque siamo arrivati amore -. dice aprendo la portella della macchina.
- Ah che bello! -. dico sospirando in modo numoroso, continua a ridacchiare.
- La smetti? mo ti picchio -. dico accasciandomi ancora una volta al sedile dell'auto.
Ad un certo punto la portella alla mia destra si apre, un leggero vento mi scompiglia i capelli e riesco a sentire l'odore del mare.
- Ma, ma dove siamo? -. dico mentre mi aiuta a scendere dalla macchina.
Mi fa togliere le scarpe e i piei piedi toccano la sabbia ghiacciata.
- Ahi è ghiacciata -. dico. 
- Non preoccuparti, risolvo tutto -. dice per poi prendermi in braccio nuovamente.
Subito inizio a lamentarmi.
- Justin toglimi la benda non vorrei cadere -. dico cggrappandomi al suo collo mentre lui continua a camminare verso un posto a me sconosciuto, continua a ridere senza rispondere.
- Justin sei vivo? Scusa ma non sono pesante? -. continuo a dire ma lui continua a non rispondere, continua a ridere.
Dopo un po' i nostri corpi si accasciano a terra, io mi trovo sopra le sue gambe e i miei piedi toccano leggermente la sabbia, almeno è questo ciò che riesco a percepire.

Subito Justin mi toglie la benda trovandomi così  il suo sguardo di fronte al mio, ormai è sera, per arrivare qui c'è n'è voluto di tempo.
Mi guardo intorno e noto il mare, la sabbia è piena di piccole lanterne, o forse è meglio dire che noi siamo circondati da queste.
Oh mio dio.
Guardo ciò che mi circonda con la bocca spalancata, dentro di me io urlo e canto per ciò che Justin ha organizzato, ma fuori almeno riesco a mantenermi tranquilla.
Una lacrima riga il mio volto, subito dopo mi giro verso di lui, come avevo pensato mi trovo sopra le sue gambe.
- Ma... -. dico, ma lui mi interrompe.
- Shh -. dice per zittirmi, mi fa girare verso il mare abbracciandomi da dietro, mi coccola quando ad un certo punto sul cielo appaiono delle scintille che si trasformano subito in fuochi d'artificio, sorrido e lui mi bacia accarezzandomi i capelli, mi alza leggermente la testa dandomi poi un piccolo bacio sulle labbra. Continuo a sorridere mentre le lacrime di gioia continuano a coprirmi il viso.
Finito lo spettacolo mi fa rigirare di fronte a lui.
I miei occhi sprofondano nei suoi, mi perdo nel suo sguardo, c'è un silenzio che predomina, quindi decido di romperlo.
- Ti amo -. dico ocntinuando a piangere.
- Vedi che ti amo di più io? -. dice per poi stringermi forte a sè.
Abbasso lo sguardo annuendo per poi rialzarlo subito dopo.
Gli accarezzo la guancia, dopo qualche secondo abbassa la testa per poi rialzarla,dai suoi occhi scende una lacrima che gli porto via con il pollice.
- Sam... -. dice subito dopo, lo guardo incoraggiandolo ad andare avanti.
- Io.... tu.... -. dice poi abbassando nuovamente la testa.
- Cosa Justin? -. gli chiedo rialzandogliela.


As long as you love me, we could be starving...
Emm ..*si schiarisce la voce*! Okay, siamo QUASI alla fine, ma attenzione, ho detto QUASI.
Cosa intendo con QUASI? Intendo che mancano più o meno 4 o cinque capitoli, ancora ci sono sorprese che voi neanche immaginate, tranquilli, la storia finirà nel migliore dei modi.
Comuuuuuunque, mi sono accorta che non ho ricevuto recensioni negli ultimi due capitoli :( Vorrei tanto sapere perchè, comunque quando finirò questa storia ne inizierò un'altra <3
Emmh...finchè non commentate non vado avanti, perchè per farlo mi serve un vostro parere..quindi <3
Grazie comunque per le visite, siamo arrivati quasi a 2000 per quanto riguarda il primo capitolo, quindi GRAZIE. <3
Un bacio, e se volete continuare a leggere la storia potreste lasciarmi un commentino?

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** YOU MAKE ME GO ASDFGHJKL.. ***


CAPITOLO 33

You make me go asdfghjk
l...



- Sam... -. dice subito dopo, lo guardo incoraggiandolo ad andare avanti.
- Io.... tu.... -. dice poi abbassando nuovamente la testa.
- Cosa Justin? -. gli chiedo rialzandogliela.
Si alza in piedi trascinandomi con sè, mi prende la mano incrociandola poi con la sua.
- Senti come batte? -. mi chiede prendendomi l'altra  mano libera e appoggiandola sul suo cuore , riesco a sentire i suoi battiti così veloci, sorrido leggermente per poi annuire leggermente.
- Ecco... -. dice guardandomi negli occhi  che poco dopo  iniziano a lacrimare ed io non capisco il perchè.
- Sam vuoi sposarmi? vuoi passare il resto della tua vita insieme..a me? -. chiede con un filo di voce, si nota tanto la sua paura in uno 'no' come risposta, ma io subito gli do la prova di un 'si'.
Sorrido a trentadue denti dalla felicità, inizio a piangere e subito Justin  fa un sospiro di sollievo, lo abbraccio forte, tanto forte da mettermi a cavalluccio sulla sua pancia e appoggiando le mie gambe ai suoi fianchi in un modo tanto brusco che quasi cadiamo.
Ridiamo insieme, subito le lacrime continuano a farsi spazio sul suo viso.
- Sono così felice, avevo paura di chiedertelo dato che stiamo insieme da poco, ma voglio averti mia per sempre, è una certezza che ho, tu sarai mia per sempre Sam, per sempre! -. continua a dire quella parola 'per sempre'. Per sempre è una parola grossa eppure lui la dice con tono così sicuro e deciso che le lacrime non riescono a fermarsi, continuano a scendere velocemente per tutte le emozioni che quel ragazzo mi fa provare ogni giorno; solo a vederlo mi emoziono e vado in tilt, esatto, lui mi fa andare a puttane.
- Amore mio, ti amo! eh si, starò con te per sempre perchè ti amo, ti amo più della mia stessa VITA. -. dico per poi baciarlo con foga.

- Oh mio dio mi sono dimenticato -. dice dopo portando una mano nella tasca del suo jeans.
- Cosa? -. gli chiedo.
- Questo -. dice prendendo la scatoletta.
Continuo a sorridere come un ebete, esatto, è un anello, lo prende dal cofanetto e lo infila nel mio dito per poi darmi un piccolo dolce bacio sul palmo della mia mano.
Continuo ad osservare l'anello, è..stupendo.
Passiamo così la serata a guardare le stelle e a parlare, parliamo e ridiamo come due ragazzi che hanno tutto nella vita, ed è così, quanto vorrei che Anna e mia madre fossero qui...

LA MATTINA DOPO.
Mi sono svegliata da un po', anzi è meglio dire che stanotte non ho dormito proprio, sono stata tutto il tempo a messaggiare con Justin, so che è quasi impossibile ma purtroppo è così dato che non riuscivo a chiudere occhio a causa della sua proposta di quella sera, continuavo a rivedere la scena nella mia testa, ricordo ogni sua parola "Sam vuoi sposarmi? Vuoi passare il resto della tua vita insieme..a me?" erano quelle le parole che proprio non riuscivo a dimenticare.

Arrivo a casa di Elena e come al solito suono il campanello sedendomi poi sugli scalini.
La porta dopo un po' si apre ed esce la mia amica che durante il tragitto non fa che parlarmi di Zac, rido divertita alle sue parole; e dopo un po' di silenzio mi pone quella famosa domanda.
- Che avete fatto ieri tu e Justin? -. dice sorridendomi.
- Eheheeh -. dico girando lo sguardo verso la strada piena di macchine.
- Racconta -. dice fermandomi.
Sospiro ridendo come una scema dato che non potevo ancora crederci.
Le mostro la mano con l'anello e subito la mia amica lancia un piccolo urlo.
-Ziittaaaa -. le dico sottovoce ridendo e facendo attenzione a tutti gli sguardi dei passanti girati verso di noi.
- Ti..ti ha chiesto.. -. dice ma le impedisco di continuare dandogli la risposta che vuole.
- Si mi ha chiesto di sposarlo -. dico riprendendo a camminare e raccontandogli anche tutta la sorpresa che aveva preparato per me. 
Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo a scuola, Elena procede verso il suo armadietto ed io mi fermo al mio.
- Buongiorno -. dice una voce soffice dietro di me. 
Oh porca puttana, Zayn :OOO mi ero dimenticata di lui -.-
- Ciao -. dico sorridendo appena senza mostrare i denti.
- Ehi piccola dammi un bacio -. dice avvicinando il suo sguardo al mio.
- No! Senti Zayn, noi non stiamo insieme, per favore non complicare le cose. -. dico allontanandomi da lui.
- E' per Bieber? -. mi dice. Mi fermo di colpo ascoltando le sue parole..
- Scusa? -. dico riavvicinandomi a lui.
- Tu devi stare con me, non me ne frega un cazzo di cosa provi ok? -. dice prendendomi con forza il polso.
- Lasciami stare Zayn! non comandi nessuno, sono capace di menarti un calcio nelle palle prima che tu  possa accorgertene -. dico con sguardo furioso nei suoi confronti.
Odio quando le persone mi obbligano a fare qualcosa o mi dicono ciò che devo fare, lo odio.
Perciò mollo la sua presa dirigendomi in palestra per la lezione di educazione fisica.
Il mio cellulare si illumina. E' Justin, sorrido leggendo il suo nome sullo schermo del mio iphone e poco dopo la professoressa entra in palestra, rispondo velocemente al messaggio per poi ritornare al centro del campo con le altre.
Con me ci sono  Elena e le altre ragazze della squadra delle cheerlader, organizziamo una partita a pallavolo.
Dopo che la campanella suona tutte quante ci dirigiamo negli spogliatoi, mi cambio veloce e insieme a Elena vado nell'aula di storia per una noiosissima lezione.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN.
La seconda campanella suona, così poi anche la terza, la quarta e la quinta.
Finalmente siamo libere.
Appena esco dall'edificio mi arriva un messaggio, è Justin, come pensavo:- entra nella macchina Nera con i vetri scuri <3 -.
Dice quel messaggio, alzo lo sguardo vedendo di fronte ai miei occhi quella range over, è Justin.
- Andiamo a prendere un gelato -. dice qualcuno prendendo la mia mano, è Zayn. Ma porca merda .-.
- No non mi va -. dico liberandomi dalla sua mano.
- Si invece -. dice avvicinandosi bruscamente a me.
- Ti ho detto di no, ciao! -. dico andando via.
Subito dopo il moro mi raggiunge prendendomi il polso e tirandomi velocemente verso il suo corpo.
- Lasciami -. continuo a dire cercando di liberarmi.
- La lasci???? -. dice una voce dietro di noi e la riconosco subito, è lui, quello che mi fa andare in tilt il cervello.
- Justin, torna in macchina, non puoi farti vedere con me -. dico cercando di girarmi ma Zayn me lo impedisce.
Gli studenti si fermano ad osservare la scena, riesco a sentire le urla di alcune ragazze per via di 'Justin Bieber'
- No, Bieber, lei è mia -. dice Zayn ridendo.
Subito Justin si avvicina bruscamente a noi tirando un pugno in faccia a Zayn provocando così la sua caduta.
- No lei è solo mia, coglione -. dice per poi prendermi la mano e portarmi via, sorrido alla scena e in un lampo ci ritroviamo in macchina. 
Mi fa andare in tilt.
Mi chiede di sposarlo.
Ora mi salva anche da un manesco.(non che Justin non lo sia).
Lo amo, sempre di più. 



Somebody to loooooooooooove :DD
Okay, oggi mi sono praticamente drogata di Justin; ho ascoltato tutti i CD:My world, My world 2.0, my world acustico, never say never remix, Under the mistletoe e Believe.
L'effetto che mi fa quel ragazzo solo dio lo sa.
Comuuunque, tornando alla storia;
Un altro capitolo, e ci avviciniamo sempre di più alla fine :( 
Comunque la sorpresa non era quella del matrimonio, certo è una notizia stupenda ma riuscirò a stupirvi ;)
Commentate e vado avanti, grazie per le recensioni, siete mitiche e mi piace che la storia vi stia piacendo, essendo la mia prima ff sono soddisfatta! :)))
Un bacio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Il motivo per cui sorrido: Justin. ***


CAPITOLO 34

Il motivo per cui sorrido: Justin

- Non dovevi per forza picchiarlo -. dico ridendo mentre lui tiene lo sguardo fisso e serio verso la strada di fronte a noi.
- Si invece, se io dico che tu sei solo mia e che nessuno deve toccarti è così e basta -. dice mentre sorride leggermente.
Sorrido anche io.
- Dove andiamo? -. chiedo curiosa porgendo la mano fuori dal finestrino.
- Al lago -. dice sorridendo con sguardo malizioso.
- Dove? -. dico sgranando gli occhi.
- Naah, non ti preoccupare -. dice lui ridacchiando.
- Eh va bene  -. dico sospirando.
Dopo quasi un'ora di strada arriviamo finalmente a questo lago di cui non so neanche il nome, ma in fondo non mi interessa, basta che sto con Justin che sono al sicuro, protetta da tutto e da tutti.
Scendiamo dall'auto e lo seguo, ci sediamo su una grande roccia ed io mi accovaccio a lui.
- Che aria pulita! -. dico respirandola.
- Si amore è vero -. dice poco dopo.
- Justin? -. li dico per eliminare un po' di imbarazzo che si è creato.
-Dimmi -. dice.
- Ti amo . -. gli dico baciandolo teneramente sul labbro inferiore.
- Ti amo anche io -. dice sorrido sulle mie labbra.
- Ti rendi conto che ci sposeremo? -. gli dico poco dopo.
- Si, amore non vedo l'ora, ma..quando? mi dice.
- Non lo so, tu sei quello che fa come mestiere il cantante -. dico ridendo. Ride anche lui.
- Si è vero -. dice alzandosi.
- Ti va di fare un bagno? -.  mi chiede girando lo sguardo verso il lago.
- No, non ho il costume -. dico sbuffando.
- Eh che fa -. dice con sguardo malizioso squadrandomi dalla testa ai piedi.
- Fa -. dico ridacchiando.
- Va bene, lo farò da solo -. dice sospirando.
- Va bene -. dico continuando a ridere. Dopo un po' inizia a spogliarsi, e mentre continuo  a ridere entra in acqua ed esce un minuto dopo perchè troppo fredda.
- E' fredda? -. dico continuando ancoraa ridere. Si, rido ancora.
Mi guarda male.
- Ne vuoi un assaggio? -. dice guardandomi in modo malizioso.
- No, grazie -. dico alzando gli occhi al cielo.
Con sguardo malizioso si avvicina pericolosamente a me ed io cerco di scappare ma lui con le sue mani ghiacciate me lo impedisce.
- No, ti prego lasciami sei ghiacciato -. dico stringendo i denti.
- No, non ti lascio. -. dice Justin attaccando il suo corpo al mio.
- Justin, sei ghiacciato -. dico sul suo corpo.
- Lo so -. dice baciandomi la fronte.
Ad un certo punto mi prende in braccio e piano piano si dirige verso il lago.
- No, no, no. ti uccido, non ti sposo più, ti giuro che mi metto a gridare. -. dico cercandomi di liberare.
Niente da fare, mi tiene stretta.
Lentamente i nostri corpi si fanno spazio in quell'acqua gelida, inizio a gridare come una bambina viziata ma lui ridendo mi tappa la bocca, ed io mi stringo forte a lui per il freddo.
- Ecco a dove volevo arrivare, noi due attaccati -. dice continuando a stringermi forte.
- Ma Justin l'acqua è gelida-. dico mentre continuo a stringermi a lui cercando il suo calore.
- Va bene, usciamo -. dice sospirando. Sorrido leggermente alzando gli occhi al cielo, e poco dopo siamo finalmente fuori.
Corre a prendere degli asciugamani dalla macchina e due me li mette delicatamente addosso stringendomi poi a sè.
- Sei bellissima -. mi dice.
- Anche tu lo sei -. dico sorridendo leggermente.
- Ti accompagno a casa? -. continua lui poi.
- Si va bene, ormai sono le 20.00 e Stefania sarà tornata a casa. -.dico dirigendomi verso la macchina.
- Va bene, io ho una cena con Usher e Scooter -. dice lui entrando nell'auto.
- D'accordo -. dico sorridendogli.

Dopo un po' sono finalmente a casa, Stefania come avevo pensato c'è ed è alle prese con la cena.
- Ciao -. dico entrando in cucina.
- Sam, dove sei stata?-. mi chiede guardando il mio corpo tutto bagnato.
- Emmh,...con Justin.. -. dico abbassando la testa guardando le mie converse fradice.
- Justin.. ....Bieber? -. chiede lei avvicinandosi.
- Si..siamo tornati insieme -. dico sorridendo leggermente.
- Ih che bello! Ma vatti a lavare altrimenti ti ammalerai -. dice togliendomi gli asciugamani da dosso.
Annuisco e mi dirigo verso il bagno.

Più tardi, dopo essermi lavata capelli e tutto scendo in cucina e papà è arrivato.
- Ciao tesoro -. dice mio padre dandomi un bacio sulla fronte. 
Sorrido.
- Ciao papà -. dico abbracciandolo.
- Ho saputo -. dice ridacchiando mentre si siede al tavolo; subito guardo Stefania che ridacchia abbassando la testa.
- Ah -. dico io dopo abbassando la testa per l'imbarazzo.
Subito dopo Stefania prende dal forno una sperlunga di patatine, ed esce anche delle cotolette.
Sorrido passandomi la lingua tra le labbra.
Iniziamo a mangiare mentre mio padre ci racconta del nuovo libro.
Dopo aver quasi finito il mio piatto un senso di nausea improvviso percorre la mia bocca e quindi mi alzo di colpo dal tavolo e corro velocemente verso il bagno;
Appena arrivo al water inizio a vomitare tutto ciò che avevo mangiato;
Stefania e papà mi raggiungono e  preoccupati mi chiedono cos'ho.
- Non lo so -. dico sedendomi accanto al water dopo aver scaricato.
- Forse mi ha fatto male la carne, o le patate, bo non lo so -. dico per poi lavarmi la bocca piena di quel sapore  fastidioso.
- Si, forse -. dice Stefania annuendo leggermente.
-Scusate ma io me ne vado a dormire -. dico per poi lasciare la stanza e dirigermi in camera.
Una volta entrata ricevo una chiamata di Justin, rispondo.
'pronto?' dico con voce bassa.
' amore sono Justin, che fai? ' mi chiede Justin dall'altra parte del telefono.
' mmm..,niente, sto andando a dormire ' dico.
' che è quel tono di voce? ' chiede preoccupato.
Glielo dico o non glielo dico? Si, glielo dico.
' non lo so, ho apena vomitato ' dico con voce schifata.
' amore, vuoi che venga lì? ' mi chiede.
' nono, è passato, non ti preoccupare, goditi la cena, ci vediamo domani dopo scuola ok? ' dico.
' si va bene amore, se hai bisogno chiamami ' dice.
' Va bene ' dico per poi metter fine a quella chiamata.
Indosso il pigiama e mi infilo nel letto, ma poco dopo sono costretta a rialzarmi per quel senso di nausea che si fa  nuovamente  spazio  nella mia bocca, così mi dirigo a passo veloce verso il mio bagno e comincio di nuovo a vomitare
Si prevede una luuuuuuuuuuunga nottata. 


ASDFGHJKLZXCVBNMQWERTYUIOP
Sciaaaaaaaaaaaao :)
Ve gusta il capitoloo? <3
Voglio ringraziare tutte le ragazze che seguono la mia storia, siete fantastiche.
In più vi voglio dare i miei account di twitter, così se ce l'avete anche voi seguitemi e magari contattatemi così possiamo conoscerci :) 
Eccoli qui: @proudofbieb (è quello ufficiale)
@xfreehugsjustin (è l'account per il limit)
Seguitemi, ricambio! <3
Al prossimo capitolooooooooooo :))

P.S Recensite e vado avanti

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Complicazioni. ***


CAPITOLO 35

Complicazioni.

Non ho dormito per tutta la notte, non so se mi spiego, nove ore senza chiudere occhio, andavo in bagno e poco dopo tornavo sempre più nauseata, non mi sentivo bene, era stata la notte più brutta di tutta la mia esistenza.
- Buongiorno -. dico scendendo le scale di casa.
- Ciao Sam, come stai? -. mi chiede Stefania.
- Sto bene -. mento, è ovvio che non è così.
- Colazione? -. mi chiede.
- Nono, evito.. -. dico sorridendole leggermente.
- D'accordo -. mi dice per poi continuare a cucinare.
- Ci vediamo stasera -. dico uscendo di casa.
Come ogni mattina mi dirigo verso casa di Elena, vedo venirmi incontro un giornalista. No ti prego, non di nuovo.
- Sam! tu e Justin state insieeme? -. mi chiede il ragazzo seguendo il mio passo accellerato.
- Lasciami stare -. dico mettendo una mano davanti alla telecamera senza fermarmi.
Un attimo dopo sono finalmente a casa di Elena, suono e questa volta entro.
- Sam come stai? -. mi chiede Louis 
- Sto bene grazie -. dico accennando un sorriso falso.
Che cavolo, non mi chiedono come sto mai, giusto oggi lo devono fare (?) .-.
Dopo un po' Elena è pronta, e per andare a scuola decidiamo di prendere la macchina dato che quel giornalista è ancora fuori casa che aspetta noi.
Entriamo in macchina.
- Elena, stanotte sono stata male -. dico mentre accende il motore.
- In che senso? hai avuto febbre? -. chiede con lo sguardo verso la strada di fronte a noi.
- No, peggio. Ho vomitato. -. dico schifata.
- Come mai? -. chiede.
- Non ne ho idea -. dico giocherellando con un ciuffo dei miei capelli.
- Aspetta! -. dice Elena accostando subito.
- Cosa? -. chiedo preoccupata.
- Non è che sei.. -. mi chiede guardando la mia pancia piatta.
- Ma che dici. Noo!! -. dico ridendo.
- Ah, ommiodio un colpo!-. dice per poi ridere anche lei.
Fa ripartire la macchina e poco dopo arriviamo a scuola.
Alla prima ora c'è Palestra, certo, la mia materia preferita (?).
Mi dirigo verso il mio armadietto quando una voce mi chiama.
- Sam? -. chiede questa voce.
Mi giro e trovo Zayn. Sbuffo.
- Che c'è? -. chiedo avvicinandomi a lui eliminando così la distanza che ci divideva.
- Senti, mi dispiace...sono stato un coglione, scusami -. chiede abbassando la testa.
- Non preoccuparti -. dico accennando un piccolo sorriso.
Sorride anche lui.
- Come stai? -. mi chiede subito dopo. Avete finito di chiedere come sto? sembra che tutti sappiano di ciò che è successo stanotte, che cazzo proprio.
- Sto bene -. dico sospirando.
- Sicura? -. chiede lui.
- Si -. dico poi.
- Va bene -. dice per poi andare via.
Lascio la mia roba nell'armadietto e mi dirigo in palestra.
Insieme alle altre ragazze mi cambio, e quando entriamo in palestra troviamo anche altre classi giocare.
Decidiamo di provare alcuni passi della coreografia di cheerlader.
Dopo aver iniziato da un po' la coreografia non riesco più a distinguere la destra dalla  sinistra, la musica diventa solo un suono assordante per le mie orecchie, e tutte le frasi e le urla delle ragazze e dei ragazzi che giocano a basket diventano un miscuglio di lettere che quasi mi fa scoppiare, perdo l'equilibrio non capendo più ormai cosa succede, mi accascio a terra bruscamente perdendo i sensi; dopodichè vedo solo buio.

Mi sveglio di colpo trovandomi in una camera, ma non la mia, sembra una camera di un ospedale, cerco di alzarmi ma non ci riesco, sono debole e in più ho la flebo attaccata al braccio.
Ma che diamine è successo (?) perchè mi trovo qui!
Vedo una dottoressa entrare nella stanza,  subito dopo Justin e in seguito anche Stefania e mio padre.
- Amore! -. dice Justin venendo velocemente verso il mio lettino.
- Justin -. dico sorridendo appena.
Mi prende la mano e me la stringe.
- Cosa è successo? -. gli domando.
- Non lo so, sei svenuta -. dice abbassando lo sguardo.
- Ah -. dico per poi girare verso la dottoressa.
- Non ti svegliavi, ti è mancato il respiro per un po' e ti hanno portata in ospedale, ora per fortuna ti sei svegliata, come ti senti? -. dice la signora anziana dai capelli biondi.
- Bene -. dico ingoiando la saliva.
- Ascolta, quante volte hai vomitato stanotte? -. mi chiede.
Abbasso la sguardo.
- Una decina mi sembra -. dico schifata.
- Ho capito, ascolta dobbiamo fare delle analisi per vedere cos'hai ok? -. mi chiede subito dopo.
Annuisco e subito dopo mi trovo in una stanza con la dottoressa.
Una volta aver fatto le analisi Stefania e papà sono tornati a lavorare, io invece sono ad aspettare i risultati con Justin.
- Amore mi hai fatto preoccupare -. mi dice Justin baciandomi la fronte.
- Amore scusami -. dico abbracciandolo.
- Stai meglio veramente ora? -. mi chiede.
- Sisi, ho un pochino di nausea ma sto bene -. dico sorridendo appena.
- D'accordo -. dice per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
- Qualcosiasi cosa tu abbia la guariremo d'accordo? -. mi chiede sorridendomi con certezza.
Annuisco per poi baciarlo nuovamente.
- Ragazzi entrate -. dice la dottoressa aprendo la porta della stanza.
Insieme annuiamo e ci rechiamo all'interno di quella sala. 
Ci sediamo su due poltroncine e la donna ci guarda sorridendo leggermente.
- Allora, dalle analisi non è risultato nulla, hai una carenza di zuccheri, quindi cerca di mangiare, per quanto riguarda il vomito e lo svenimento, io non lo so... -. dice la dottoressa.
- D'accordo -. dico io annuendo leggermente.
Io e Justin ci alziamo dai nostri posti ringraziando la dottoressa.
- Justin puoi uscire un attimo? vorrei parlare con Sam -. dice la donna posando sul suo bancone dei fogli.
- D'accordo -.dice Justin uscendo dalla sala.
- Sam.. -. mi chiede la donna avvicinandosi.
- Si? -. dico mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Ascolta, tu..sei vergine? -. chiede abbassando leggermente la testa.
La guardo stranita non capendo dove volesse arrivare.
- No -. dico stranita.
- D'accordo.. ascolta, secondo me dovresti fare il test di gravidanza, perchè è risultato qualcosa attraverso le analisi, non l'h voluto dire davanti al ragazzo, lo trovi in farmacia -. dice sospirando.
- Il test..di gravidanza? -. dico stranita.
- Si Sam -. dice annuendo.
- Ah, va bene -. dico per poi uscire dalla stanza.
- Cosa voleva la dottoressa? -. chiede Justin.
- Niente -. dico abbassando la testa.
- Mi accompagni a casa? -. chiedo inclinando un po' la testa.
- Si amore, devi riposare -. dice sorridendomi.
- Si.. -. Dico annuendo leggermente.

Dopo un po' sono a casa, ho rassicurato Justin dicendo di non preoccuparsi,che non mi sarei mossa di casa.
Ma ovviamente gli ho mentito.
Dopo essere arrivata a casa salgo sopra e mi do una sistemata, sono talmente pallida che sembro uno zombie, ma non ho fame, ho ancora quel senso di nausea schifoso che mi perseguita, quindi preferisco non mangiare.
Esco di casa lentamente mettendo le mani dentro le tasche della mia tuta.
Dove sto andando?
Sto andando in farmacia, se sono davvero..beh, incinta..devo scoprirlo anche se, bo, mi risulta praticamente impossibile
Dopo un po' di strada finalmente arrivo e chiedo alla commessa un test di gravidanza, me lo porge con gentilezza.
- E' per te? -. mi chiede sorridendomi.
- Io..si -. dico abbassando la testa.
- Ma sei sicura? -. dice guarando la mia pancia.
- Non lo so, mi hanno consigliato di farlo -. dico girando leggermente la testa.
- Ma se è così, quella creatura c'è l'ha un padre? -. mi chiede speranzosa in una mia risposta positiva.
- Beh, credo di si -. sorridendo fintamente.
Ma i cazzi suoi questa no nè?
Esco dalla farmacia nascondendo il test all'interno della mia borsa a tracolla.
Dopo essere arrivata a casa salgo di fretta sopra, lasciandoo tutte le mie robe sparse per il corridoio e dopo essere arrivata in bagno faccio il test.


- No. non può essere -. dico per poi accasciarmi a terra.

I JUST NEED SOMEBODY TO LOVE.
Ciao ciao ciao ciao :3
Grazie grazie grazie grazie per le recensioni, siete fantastiche.
Okay, questo è il capitolo e spero vi piaccia.
Siamo sempre più vicine alla fine :( Cazzo quanto mi dispiace! :')
Comunque domani posto la continua. Ringrazio tutte le ragazze che seguono la fan fiction. Non vi ringrazierò mai abbastanza, grazie grazie e grazie! Sono felice che vi piaccia. Una ragazza mi ha chiesto di fare più lunghi i capitoli, spero di averla accontentata :) Purtroppo non potevo scrivere altro altrimenti il capitolo successivo sarebbe stato uno schifo lol
Un bacio, vi voglio bene <3

P.S Recensite e continuo :)

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Ti sono vicino ***


CAPITOLO 36

Ti sono vicino.

- Ma com'è possibile??! -. dico con le mani nei capelli.
Le lacrime iniziano a coprire lentamente ill mio volto, mi alzo lentamente in piedi lasciando il test a terra, mi guardo allo specchio osservando attentamente i miei lineamenti, dopodichè il mio sguardo si sposta sulla mia pancia piatta, alzo leggermente la maglietta e l'accarezzo cercando di notare qualche forma, niente da fare.
Non posso credere di essere incinta, non posso, è assurdo. Jusstin ha usato le precauzioni, com'è stato possibile?
Cosa succederà ora? come la prenderanno i miei ad avere una figlia incinta a soli diciotto anni? e soprattutto come la prenderà Justin? 
Quelle domande mi stavano dando il tormento,
mi sento debole quindi decido di infilarmi nel letto sotto le coperte e subito dopo il suono del campanello mi distoglie dai pensieri.
Scendo lentamente giù facendo piccoli passi.
Apro la porta ed è Justin.
- Amore come stai? ti ho portato qualcosa da mangiare -. dice Justin entrando in casa.
-No ti prego altrimenti vomito -. dico schifata girando la testa.
- Ma..non è normale che tu sia disgustata da ogni cosa -. mi dice prendendomi una mano.
- Justin... -. dico abbassando la testa.
- Dimmi amore -. dice rialzandomela.
- Sono incinta -. dico scoppiando a piangere, lui rimane paralizzato ma io lo abbraccio cercando di eliminare quell'imbarazzo che ci circondava.
- Sei....aspetti....un bamino? -. dice con gli occhi pieni di gioia.
- Si.. -. dico abbassando la testa.
- Ommiodio! ma è stupendo!! -. dice per poi sorridere felice.
- Davvero è stupendo? -. gli chiedo stranita.
- Si, si è stupendo! -. continua a dire.
- Ma..si..ma ...com'è potuto succedere? -. gli chiedo mentre lui mi asciuga le lacrime.
- Ecco...forse quando l'abbiamo fatto l'ultima volta, ovvero quando ci siamo riappacificati..ecco..ho dimenticato le precauzioni tanta l'emozione -. dice abassando la testa.
-Ah, e che devo fare? si può sempre abortire.. -. dico annuendo leggermente.
- No. sei pazza? questo bambino è nostro, io ti amo e lui sarà nostro figlio, non posso ancora crederci, è una cosa stupenda, ed io io ti starò vicino. -. dice tranquillizzandomi.
- Davvero? -. continuo dicendo mentre le lacrime continuano a scendere sul mio viso.
Annuisce iniziando anche lui a piangere.
Ommiodio, tutto questo è stupendo.
- Justin, come la prenderanno Stefania e papà?-. chiedo dopo.
- Non lo so, spero bene -. dice annuendo leggermente.
Sorrido e lo abbraccio.
Poco dopo mi tocca lentamente la pancia, la accarezza dolcemente.
- Qui c'è nostro figlio, ti rendi conto? -. mi chiede.
- No, non posso crederci, e comunque può anche essere una bimba, non credi? -. dico inclinando di poco la testa.
- Siii, ma meglio un maschio -. dice
Gli do un piccolo pugno sulla spalla.
- Sto scherzando amore -. dice per poi stringermi a sè.


- Sam stai meglio? -. dice Stefania entrando in camera.
- Stefania..devo parlarti ... -. dico abbassando leggermente la testa.
- Dimmi -. dice sorridendomi, si siede sul letto accanto a me.
Una lacrima riga il mio volto per paura di come possa prendere la notizia.
- Sono incinta.. -. dico abbassando la testa dalla vergogna.
- Eh? -. dice sgranando gli occhi.
- Mi dispiace.. -. dico iniziando a piangere.
- Sam..io non so cosa dire -. dice con una mano sulla bocca ormai spalancata.
- Nenche io .. -. dico sospirando.
- ...Sam, anche io ho avuto una bambina quando ero molto giovane, avevo solo sedici anni..poi lei.. è morta...ma non è importante, io.. ti capisco -. dice iniziando a piangere anche lei.
- Avevi una bambina? -. dico stranita.
- Si..ma ti prego non ne parliamo, ora dormi, domani se vuoi non andare a scuola, andremo da un ginecologo -. dice andando via cercando di non piangere.
Come mi dispiace,  lei non se lo merita. No, non se lo merita.

LA MATTINA DOPO.
- Siete pronte? -. chiede Justin a me e a Stefania.
Annuiamo uscendo di casa.
Entriamo nella range over di Justin e tutti e tre ci dirigiamo dal ginecologo per avere notizia più sicure.
Tutta questa storia mi stava facendo impazzire, era una pazzia, era qualcosa di impossibile, non avrei mai pensato di rimanete incinta alla mia età. Mai.
Arriviamo e scendiamo dall'auto, Justin mi prende la mano e tutti e tre entriamo nell'enorme sala, un signore ci riceve.
- Prego -. dice il dottore.
- Potreste visitare mia..figlia? ha fatto il test di gravidanza e risulta incinta, vorremmo saperne di più -. dice Stefania.
Non posso credere, mi ha chiamata figlia.
- Certo, come ti chiami? -. mi chiede il signore.
- Samantha -. dico sorridendo.
- Ah la famosa coppia -. dice guardando me e Justin sorridendo.
E' vero, mi sono dimenticata che Justin è famoso, tutti sanno tutto  di noi, apparte della gravidanza.
- Già -. dice Justin con un filo di voce.
Il dottore e Stefania iniziano a dirigersi verso una stanza
Io guardo Justin per tranquillizzarlo.
- Justin, stai bene? -. gli chiedo accarezzandogli il viso.
- Si..sono solo agitato -. dice tenendo gli occhi fissi sulla mia pancia, poi la tocca leggermente. Posiziono la mia mano sulla sua.
- Andrà tutto bene amore mio -. dico sorridendogli per tranquillizzarlo.
- Si -. dice per poi aracciarmi.
Ci dirigiamo anche noi poco dopo nella sala dove il dottore e Stefania ci aspettavano.
- Stenditi qui -. mi dice il dottore indicando un piccolo lettino.
- Si .. -. dico per poi fare cioò che mi ha chiesto.
Justine Stefania si posizionano accanto a me e Justin mi prende la mano, ormai quel suo gesto lo prendo come segno di tranquillizzarmi, immagini lui che mi dice ' andrà tutto bene' ed è così, ci credo.
- Ecco..vedi quella piccola creatura? -. mi chide il dottore indicando lo schermo del computer.
- Si -. dico sorridendo.
- E' tuao figlio -. dice sorridendomi 
- Oh figlia -. dico correggendolo.
Ridacchia insieme a Stefania e Justin.
- si scusami -. dice sorridendomi.
- Da quanto tempo? -. chiede poi Justin.
- Da due settimane -. dice il dottore con sguardo serio.
Annuiamo.
- Hai deciso di tenerlo?o vuoi abortire ? -. chiede il dottore.
Cerco di rispondere, ma Justin mi precede.
- Lo teniamo -. dice Justin sorridendo felice mentre una lacrima percorre il suo viso.
Lo guardo e gli sorrido felice, annuisco riportanto lo sguardo verso il dottore.
- Si -. dico sicura.

lalaalalalalalaalalalalaa
Ecco la continua, io vi voglio ringraziare perchè davvero quando ho letto le recensioni che mi avete lasciato ho deciso di continuare, spero che il capitolo vi piaccia. Ne mancano solo due alla fine, purtroppo, di cui uno è l'epilogo.
Le sorprese non sono finite, c'è n'è ancora un'altra, e questa sarà l'ultima.
Spero ancora una volta che vi piaccia il capitolo, domani posterò l'altro! :)
Grazie, vi voglio bene:**
Recensite e continuo

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Tu sei Justin Bieber, hai diciotto anni, non puoi. -ultimo capitolo- ***


CAPITOLO 37 - ultimo capitolo-

Tu sei Justin Bieber, hai diciotto anni, non puoi.

- C'è, non posso credere che sarò padre. -. dice Justin mentre mi accarezza la pancia.
- Ed io? Io sarò madre ti rendi conto? -. dico accovacciandomi a lui.
Siamo entrambi stesi sul mio letto, siamo appena tornati dal ginecologo.
- Amore, io non so come fare, insomma, ho diciotto anni, non so cucinare, non so cambiare il pannetto ad un bambino, non so fare niente. -. dico portando una mano sulla fronte.
- Amore, ehi, stai calma, saremo una famiglia perfetta, mi prenderò cura io di voi. -. dice Justin toccandomi la pancia; sorrido e appoggio la mia mano sulla sua lasciandomi coccolare dal suo calore.
Il silenzio viene interrotto dal cellulare di Justin. Perciò lo prende dalla tasca e mette il vivavoce.
' Pronto? ' dice Justin.
' Juss? sono Scooter! ' dice la voce dall'altra parte del telefono.
' Dimmi ' risponde poi Justin.
' Dobbiamo parlare, ora. Porta anche Sam con te. ' dice Scooter per poi riattaccare.
 Justin mi guarda stranito.
- Cosa succede? -. gli chiedo.
- Boh, non ne ho idea, andiamo? -. dice alzandosi dal letto e porgendomi la mano.
- Si, andiamo -. dico annuendo.
Infiliamo le scarpe e insieme ci dirigiamo verso casa di Scooter non badando ai paparazzi che ci inseguono.
Una volta arrivati scendiamo di corsa e suoniamo al campanello della casa cercando il più possibile di coprirci da tutti quei paparazzi che ci circondavano: 'Justin,siete tornati insieme??!' 'Justin perchè sei qui?' ' Justin il tour è andato bene?' ' Justin guardami Justin'  dicevano tutti quei giornalisti, stavo letteralmente andando in panico per tutte quelle domande, era impossibile gestire una situazione del genere.
- Entrate -. dice Scooter invitandoci ad entrare velocemente.
- Cosa c'è? -. dice Justin sedendosi sul divano.
- C'è un enorme problema! -. dice Scooter guardandoci in malomodo.
- Ovvero? -. dico io giocherellando con i miei capelli.
- Questo. -. dice poi Scooter indicando la mia pancia.
La tocco subito come per coprirla.
- Eh? -. dice Justin alzandosi di colpo in piedi.
- Justin, hai diciotto anni. -. dice Scooter avvicinandosi a lui, mi alzo anche io.
- Eh allora? sono maggiorenne posso fare ciò che voglio. -. dice Justin venendomi accanto.
- Si, lo so e ti do ragione. Ma è un bambino. Tu hai diciotto anni, sei famoso e hai più di 30 milioni di fan in questo mondo. Non puoi permetterti di avere un bambino Justin a questa età, perderesti fan, ti rovineresti la reputazione. Il tuo contratto dice che non hai diritto a sposarti e ad avere figli prima di 30 anni. -.  dice Scooter abbassando la testa.
- Fanculo al contratto, Scooter ti prego -. dice Justin con le lacrime agli occhi.
- Non c'è modo di cambiarlo o annullarlo?. -.dico gesticolando per il nervoso.
- No Sam, un contratto è un contratto, deve essere rispettato -. ribadisce Scooter.
- Ah.. -. dico abbassando la testa.
- Potresti comunque abortire...e ....aspettare -. continua poi Scooter.
Mi guardo intorno non sapendo ne che dire ne che fare, abbasso la testa.
- Abortire? ma stiamo scherzando? -. sbotta Justin arrabbiato.
- Justin mi dispiace, ma non puoi . -. dice poi Scooter con aria seria e malinconica.
- Io.. io non so che dire. Un modo ci deve essere per forza,Sam non abortirà. Mi dispiace, questo è il nostro bambino. -. dice Justin accarezzandomi la pancia.
- Justin, non so se mi sono spiegato. Oh scegli di continuare la tua carriera.. o -. dice poi scooter.
- O? -. diciamo all'unisono io e Justin.
- Oppure abbandoni la musica. Non puoi continuare a cantare e ad avere un matrimonio in corso e un bambino. Non è nelle condizioni del contratto. -. dice poi Scooter.
- Io...io non so che dire -. dice Justin in lacrime sedendosi sul divano. Mi siedo accanto a lui.
- Justin, ascoltami, io posso abortire, poi ne faremo un altro di bambino, non puoi rinunciare a tutto quello che hai creato, ti prego. -. dico prendendoli la mano.
- No. Non ho intenzione di mettere fine alla nostra relazione, non ho intenzione di far morire un bambino. Io amo le mie fan, le amo con tutto il mio cuore e spero che capiranno. Scooter, io abbandono tutto. -. Dice per poi alzarsi in piedi.
- No. Justin no. stai fermo cosa dici! -. dico raggiungendolo mentre Scooter si siede al divano mettendosi le mani nei capelli.
- Sam ti prego, ha scelto questo, lascialo stare... -. dice Scooter alzandosi in piedi e venendo verso di noi.
- Esatto, l'ho fatto per noi, perchè ti amo Sam, ti amo. -. dice per poi baciarmi.
- Ti amo anche io -. dico sorridendogli.
- Spero che viviate felici, Justin..io avevo progettato un altro futuro per te, ma se vuoi questo, io ti appoggio e non posso far altro che essere felice. -. dice Scooter dandogli una pacca sulla spalla.
- Grazie -. dice Justin sorridendo leggermente.



- Ce, davvero hai rinunciato alla tua carriera..per..me? -. dico mentre guardiamo il tramonto in spiaggia.
- Si amore, sono sempre più felice della mia scelta. Sono sicuro che le mie beliebers, quelle vere mi supporteranno sempre e comunque, anche dopo questa mia scelta -. dice Justin accarezzandomi la pancia.
- Si..ma mi dispiace.. -. dico abbassando la testa.
- No, non fare così, in futuro potrò pur avere un futuro...c'è sempre una seconda opportunità, dopo i trent'anni potrò di nuovo essere famoso. -. dice alzando gli occhi al cielo.
- Okay... -. dico abbassando la testa.
- Ehi amore, ora esistiamo solo io te e questa meravigliosa creatura che hai nella tua pancia, saremo presto un famiglia -. dice rialzandomela.
Annuisco.
- Justin? -. dico sorridendo appena.
- Si? -. risponde.
- Ti amo. -. dice.
- Ti amo. -. dico per poi far unire le nostre labbra in un bacio passionale.

Eh vissero per sempre felici, e contenti.
                          Fine. 

Ommiodiio *piango* siamo arrivati alla fine! 
Non ci posso credere, no, non ci posso credere.
Siamo arrivate alla fine, che bello!
Alloraaaaaaaaaa, voglio ringraziare: drewshope, 1D_rockme, selenasvans, superfra, Justin_tiamo, Mustaches_yep, myloveislikeastar,yleejuss e tutte le altre che hanno recensito la fan fiction.
Ringrazio tutte quelle che l'hanno seguita.
Siete state mitiche. Grazie!
Vi voglio bene :*
Ah comunque ho cominciato una nuova ff, ecco il link: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1448049&i=1
Se vi va leggetela, aggiornerò ogni giorno proprio come questa qui.
Grazie ancora beliebers :) <3

P.S non l'ho riletta, quindi se ci sono errori zcuzatemi lol 

Peace & love Justin Bieber.

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** UN CONTINUO ***


Ragaaaaaaaaaazze,
Che ne dite di un continuo?
Vorrei scrivere la continua della storia, vi piacerebbe?
Ovviamente questa avrà un altro titolo, ma i personaggi saranno li stessi, continuerò la storia e ci saranno nuovi personaggi.. che ne dite?

LASCIATEMI UNA RECENSIONE 
PER FARMI SAPERE.
BACI :*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1374658