Lungo la via del West

di controcorrente
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Saloon ***
Capitolo 2: *** Scia di polvere ***
Capitolo 3: *** Il cavallo di ferro ***



Capitolo 1
*** Saloon ***


Nickname (forum e EFP se diversi): cicina., cicina
Titolo storia: Lungo la via del West
Pacchetto: Tarquinio Prisco
Genere: Introspettivo, Malinconico, Storico
Rating: Verde
Avvertimenti: raccolta di flashfic
Note (facoltative): Il West è visto attraverso gli occhi di un cowboy, raffigurato da tre elementi che fanno parte dell'immaginario comune. Mi sono ispirata soprattutto ai film di Sergio Leone, un maestro in questo settore.

 

 

LUNGO LA VIA DEL WEST

 

SALOON

 

I saloon sono tutti uguali. Stanzette falsamente accoglienti, immerse nel fumo, nell'alcol e nelle bestemmie degli avventori che si fermano lì, per poter bere qualcosa ed affogare la noia tra le cosce delle ragazze della locanda.

Ti guardi attorno, fissando le varie ballerine...e tutte ti sembrano uguali.

Sembrano fatte con lo stampino: solite pocce, soliti culi, soliti sguardi leggeri e insieme vuoti.

Ne prendi una a caso.

La metti su una coscia, come un vaso da notte su un mobile. E' leggera, sembra quasi una bambina. Forse lo è ma non ci pensi più di tanto. Quello che vuoi è passare la serata con qualcosa che abbia la parvenza di una compagnia piacevole, un spauracchio contro l'arida solitudine che ti circonda.

Poco importa il resto.                                                                                                                                                                                                     

Lucy, Daisy o come diavolo si chiama la piccola puttana che tieni in braccio, avrà pure la faccia infantile ma puoi scommettere un dollaro bucato che ha il dono di farti trovare il paradiso, con le sue mani e con quella bocca piccola e ben disegnata.

 

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Capitolo 2
*** Scia di polvere ***


SCIA DI POLVERE

 

La cittadina non si vede più.

Quel mucchio di casupole di legno, fatto da cercatori d'oro e migranti a caccia di fortuna, pare essere sparito nel nulla.

C'è solo il sole cocente del Colorado, luogo dominato da paesaggi magnifici e, al tempo stesso, maledetti.

Il cavallo avanza, come se sapesse la meta, ora al passo, ora al galoppo.

E tu, cowboy senza padrone, ti chiedi dove diavolo ti porti quella bestia su cui appoggi pigramente le terga, se verso un nuovo pascolo vergine o in mezzo ad un altro formicaio di pionieri come te, pieni di whiskey, o di puttane imbevute di oppio fino alla punta dei capelli.

Non lo sai.

Tutto quello che hai è un sudore fastidioso che attacca la camicia logora alla pelle ed una scia di polvere tra le mani.

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Capitolo 3
*** Il cavallo di ferro ***


CAVALLO DI FERRO

 

Quei musi rossi lo chiamano, senza distinzione, cavallo di ferro.

Tu li chiami ferrovia e treno. Due parole per indicare un grosso, gigantesco verme di metallo, partorito da chissà quale fabbrica ad est, montato di chissà quanti operai, provenienti dai posti più disparati, alcuni mai sentiti.

Piccole formiche impiegate per la nascita di questo grosso mostro.

Passa tutti i giorni, al sorgere ed al calare del sole, tanto che, a volte, sei preso dalla tentazione di contare il tempo non secondo quella palla di fuoco in cielo ma in base a quante volte quel treno passa davanti ai tuoi occhi.

Lo vedi dal tuo mustang, quando ti incammini per raggiungere il ranch del proprietario che ti ha ingaggiato sul momento...e pensi.

Per quanto tempo ancora potrai percorrere lo spazio dell'Ovest, beandoti del silenzio della natura?

Per quanto potrai godere della solitudine, annegando il cervello nell'immensità di quei luoghi?

Non lo sai ma tutte le volte che assisti al passaggio del cavallo di ferro, il West non ti sembra più così infinito. Quel verme metallico porta la civiltà in questi luoghi, insieme a tutte le regole e le convenzioni che tu, scegliendo di andare dove il sole tramonta, a suo tempo, hai deciso di abbandonare, per quello sputo di libertà che ora ti appare sempre più fragile.

Forse gli indiani hanno ragione a temere l'uomo bianco.

Forse non hanno tutti i torti a guardare con preoccupazione il passaggio sempre più ingombrante del cavallo di ferro, mostro invincibile, portatore di qualcosa e insieme distruttore... e puoi fare davvero ben poco, a parte rimanertene sul tuo mustang, con il cappello calato sulla fronte, a fissare il tramonto.

Lui, il cavallo di ferro, intanto, si divora il tuo Ovest e, quel che è peggio, non puoi farci niente.

 

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