Heaven And Heart di crikke90 (/viewuser.php?uid=455)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia Missione ***
Capitolo 2: *** Ritorno a Forestopoli! ***
Capitolo 3: *** Non più una leggenda ***
Capitolo 4: *** Minacce ***
Capitolo 5: *** Sopravvivere ***
Capitolo 6: *** Non Voltarti Indietro ***
Capitolo 7: *** Tempesta ***
Capitolo 8: *** Verità e Giustizia ***
Capitolo 9: *** Punizione Divina ***
Capitolo 10: *** La Ragione ***
Capitolo 1 *** La mia Missione ***
Heaven And Earth
Capitolo
1: La mia Missione
-Sub!- in pochi attimi Lanturn eseguì al meglio
gli ordini del suo allenatore tuffandosi velocemente in acqua. Si diresse sempre
più in profondità, alla ricerca di qualche anfratto, o di una grotta.
L’allenatore –un ragazzino, a dire il vero– si aggrappò al suo Pokémon,
trattenendo il fiato e guardandosi intorno.
Assolutamente niente.
In superficie si stava scatenando una tempesta incredibile. Questo non poteva
che essere tutta opera di “qualcuno”.
Bastò un’abile mossa di Yuuki e Lanturn acconsentì a tornare in superficie, per
far respirare il suo allenatore.
Inaudito; la pioggia cadeva con una violenza mai vista prima, le onde del mare
si facevano sempre più alte e pericolose, infine i pescherecci lontani dalla
costa rischiavano di essere colpiti dai fulmini che si scatenavano in
quell’area.
Percorso 105, Hoenn.
Era sempre stato un luogo tranquillo, dove la gente era solita vivere in pace…
Ora non più…
Un’onda gigantesca investì i due avventurieri, Yuuki cercò di trattenere il
fiato, aggrappato al fedele Pokémon, finché non poté respirare nuovamente. Si
ritrovò la sua fascia verde al collo, e i capelli bianchi gli oscuravano la
vista, caduti sulla faccia. Tentò di sistemarsi al meglio, giusto per poter
almeno vedere, e non appena vi riuscì intravide un battello in pericolo.
Stava imbarcando acqua, alcuni pescatori si buttavano in mare, disperati, mentre
altri cercavano di riparare le falle.
Niente da fare…
-Lanturn!- bastò una parola perché il Pokémon si dirigesse verso quella gente.
-Vattene ragazzino!- un marinaio gli fece un gesto con la mano, preoccupato.
-Non è posto per te questo! Vai via!-
-Voglio aiutarvi!- ribatté lui, serio. Prese una PokéBall dalla tasca, pronto a
lanciarla in aria, ma un fulmine improvviso, in pochi secondi, colpì
l’imbarcazione con tanta forza da spaccarla in due, e da incendiarla.
Yuuki rimase con la mano alzata per pochi attimi, decisivi, scioccato. Ripreso
lanciò la sfera.
-Wailmer!- il Pokémon uscì, pronto ad eseguire qualunque ordine. -Aiutali a
salvarsi!- Wailmer annuì, cominciando a spegnere le fiamme, e a raccogliere gli
uomini caduti in mare.
Intanto il ragazzo si era nuovamente immerso.
Doveva fermare quella tempesta a tutti i costi!
I tuoni avevano cominciato a farsi sempre più forti e spaventosi; la situazione
stava precipitando.
Aggrappato al fedele Lanturn, Yuuki si tolse la fascia dal collo, cercando si
sistemarsela in testa come meglio poteva. Fatto ciò si mise una mano in tasca,
tenendo stretta un’altra piccola PokéBall.
Ce l’avrebbe fatta! Sì, questa volta ci sarebbe riuscito!
Le antenne di Lanturn continuavano ad illuminare quel passaggio stretto.
Doveva trovarsi lì…
Yuuki sentì un brivido dietro alla schiena, e automaticamente diede una dolce
pacca al suo Pokémon per farlo fermare.
Erano arrivati…
Erano sott’acqua, in un antro nascosto e molto buio.
Il giovane riuscì finalmente a vedere l’uscita di quel luogo così freddo.
Era arrivato il momento!
Una luce da sopra l’acqua li investì, e il cuore del ragazzo cominciò a battere
sempre più forte.
Insieme riemersero, e trovarono una piccola spiaggia, dove non pioveva, e
l’entrata ad una grotta.
-Incredibile…- fu l’unico commento di Yuuki. Arrivati sulla spiaggia Lanturn
fece scendere l’allenatore, ancora sbalordito da quel fenomeno così strano.
Questo fece rientrare il suo accompagnatore e corse velocissimo dentro la
grotta.
Era umida, e si allargava per dei chilometri, forse…
Come mai non sapeva dell’esistenza di quella grotta? Che non fosse stata
scoperta da nessuno? Sarebbe stato strano…
Camminava piano, come per paura di cadere.
Avvertiva una strana sensazione, aveva le vertigini…
Diventava sempre più nervoso e impaziente. Era teso, persino i passi che
rimbombavano nella grotta gli facevano paura.
Aveva il cuore in gola, e non riusciva più a respirare normalmente. Cominciò ad
ansimare.
C’era quasi, lo sentiva!
Ogni passo si faceva sempre più pesante…
All’improvviso sentì distintamente il rumore dell’acqua, come se ci fosse stato
un laghetto. Corse subito verso di esso, bloccandosi all’istante nel momento in
cui realizzò chi aveva davanti.
-Kyogre…- sussurrò Yuuki, guardando sbalordito davanti a se. Il Pokémon alzò lo
sguardo verso di lui.
Era gigantesco, bellissimo.
Ma faceva anche paura…
Era immerso in un pezzo d’acqua che sgorgava dalle rocce, in un piccolo lago
solo per lui. Il ragazzo scivolò sulla sabbia che sostituiva la fredda pietra e
che era bagnata da quel mare in miniatura. Si rimise in piedi, ancora stordito.
Quegli occhi, gialli, freddi come il ghiaccio, lo fissavano in attesa di una
qualunque mossa.
Restava immobile, impassibile.
Era gigantesco, o almeno molto più grande di quanto non avesse mai immaginato…
-Manectric!- finalmente sembrò essersi ripreso dallo stupore iniziale, e lanciò
quell’arma segreta che aveva allenato fino a quel momento. Apparve sul campo di
battaglia un Manectric impavido, pronto a combattere ad ogni costo. Kyogre aprì
la bocca e cominciò ad urlare, facendo stordire i due. Il cane elettrico non si
fece scoraggiare, e, com’era consueto, attaccò il nemico senza un ordine
preciso. S’illuminò, cominciando a ringhiare, tutto il suo corpo sprigionava
elettricità. Poco dopo dalla sua bocca partì una grande palla nera piena di
fulmini che colpì il nemico.
Questo smise di gridare, e fu trascinato indietro, accusando il colpo.
-…- Yuuki aveva assistito sbigottito alla scena. -Da quando sai usare il
Falcecannone, Manectric?- la domanda veniva spontanea, ma il Pokémon si voltò
dall’altra parte, senza rispondere. Il ragazzo, rinunciando ad un comportamento
gentile da parte del cane, si sbrigò a lanciare un’Ultraball.
La sfera volò verso il grande Pokémon, che sembrava esausto –alcune scintille
erano ancora intorno al suo corpo per stordirlo– ma questo spalancò
improvvisamente gli occhi, proprio nel momento in cui l’oggetto era arrivato
davanti al suo muso, frantumandola in mille pezzi. Yuuki, dallo stupore trasalì,
cadendo a terra, seduto.
Come aveva fatto? Aveva frantumato la sua Ultraball solo con lo sguardo?
Com’era possibile?
Di nuovo Kyogre cominciò ad urlare, ma questa volta si formò una densa nebbia
che rese impossibile ogni contatto visivo. Una nebbia così densa non si era mai
vista!
-Manectric! Dove sei?- l’allenatore cercò di superare l’urlo del Pokémon
leggendario, ma sembrò che Manectric non avesse proprio voglia di farsi trovare.
L’urlo si quietò all'improvviso, e la nebbia cominciò a diradarsi velocemente.
Sparito nel nulla.
Yuuki rimase in riva al lago per un po’ di secondi senza rendersene conto.
La contentezza di averlo trovato, e subito dopo il nulla… il nulla!
Non era riuscito a fare nulla, nulla!!
Aveva tanto aspettato quel giorno…
-Maledizione…- cominciò a gattonare verso l’acqua, tremando di rabbia.
-MALEDIZIONE!-
Per un momento Manectric rivolse lo sguardo verso il suo allenatore con una nota
di dispiacere e compassione. Sentiva dentro di se la voglia di confortarlo.
Lo compativa…
Non fece in tempo ad avvicinarsi verso di lui che il suo istinto animale avvertì
qualcosa.
Cominciò a ringhiare, inutilmente, visto che Yuuki, scocciato, aveva preso la
sua Ball chiudendocelo dentro.
Ancora disperato il ragazzo tentò di alzarsi, stringendo i pugni. Una volta in
piedi aprì le sue mani e vide la sabbia che, piano piano, scivolava a terra.
Si ritrovava con un bel niente in mano! Niente!!
Come quella sabbia, Kyogre se n’era andato, scivolato via.
Perché? Perché?!
Sconsolato, il ragazzo cominciò pian piano a dirigersi verso l’uscita, quando un
rumore violento lo fece sobbalzare.
La terra sotto ai suoi piedi stava stremando sempre più forte, e le rocce
stavano per frantumarsi.
La grotta stava per crollare! Ecco cosa aveva sentito Manectric!
Pentito per non aver dato ascolto al cane elettrico tirò fuori dalla tasca una
Pokéball, mentre una grossa roccia era appena caduta dietro di lui.
Sentiva distintamente un brivido lungo la schiena.
Ci avrebbe lasciato le penne!
-Ralts!- il giovane Pokémon era ancora avvolto da una tenue luce rossa, ma Yuuki
aveva già dato l’attacco. -Teletrasporto!- le pietre sopra di lui caddero
improvvisamente, ma lui era scomparso appena in tempo per salvarsi…
Riemergere in mezzo all’acqua con un Ralts tra le braccia completamente incapace
di nuotare non era sicuramente il massimo…
Yuuki alleviò le pene dell’amico facendolo tornare nella sua comoda sfera.
Si guardò intorno, era tutto tranquillo; le ultime nuvole nere che solo un
attimo prima portavano pioggia adesso si stavano diradando.
-Ehi! Ragazzino!- si voltò, sentitosi chiamare. Vide il suo Wailmer, con
un’espressione beata ed orgogliosa sul volto, vicino a lui una piccola
imbarcazione malridotta con sopra degli uomini stanchi, alcuni feriti, ma tutti
vivi!
Erano sopravvissuti…
-Salve…- disse, un po’ imbarazzato, cercando di tenersi a galla. -State tutti
bene?- un calore gli invase il petto.
Qualcosa di buono, in fondo, l’aveva fatto…
-Vieni qua!- uno dei marinai aveva preso in mano un salvagente, ma al cenno del
giovane si fermò.
-Devo andare! Non posso trattenermi…- diede uno sguardo al suo Wailmer, e bastò
per farlo tornare da lui. -Salve gente!-
Cominciò ad allontanarsi, mentre i membri dell’equipaggio si guardavano confusi.
-Ma chi era quel ragazzino?-
Wailmer era molto comodo per spostarsi in mare, ma anche molto lento…
Al contrario si trovava bene su Lanturn.
Yuuki si era sdraiato a prendere il sole e a riflettere.
Ancora una volta, aveva fallito.
Il sole era tornato a baciare quel mare, ma tutto era insolitamente deserto,
magari per la paura che la tempesta tornasse…
Anche i Pokémon si erano rintanati, e non se ne vedevano in giro.
Ricordava quando ancora viaggiava sulle navi e sui traghetti, non aveva mai
avuto il tempo di godersi il viaggio.
Adesso invece usava i Pokémon come mezzo di trasporto, ed erano più veloci di
quanto non avrebbe mai immaginato. Si trovava bene!
Era diventato sempre più legato ai suoi Pokémon, da quando doveva compiere
quella missione.
-Eh, Wailmer…- sospirò. -non è stupendo stare qui a prendere il sole? Se solo
non avessi dimenticato la crema solare…- guardò i suoi vestiti, ancora bagnati.
Bhe, in fondo erano in estate, così stava decisamente più fresco.
Socchiuse gli occhi, pronto a godersi appieno il viaggio.
-Proteggere il mondo…- ghignò. -E’ la mia missione…-
-Allora tu… sei Yuuki?-
Il ragazzo strabuzzò gli occhi e si voltò di scatto.
Davanti a lui una ragazza in groppa al suo Gorebyss sorrideva guardandolo.
Fine Capitolo 1
Commento Dell'autrice
Ho guardato sul Pokédex di smeraldo, notando che Kyogre e Groudon non sono poi
così *gigantesti*... questo, devo dire, mi ha molto delusa. Mi aspettavo dei
veri e propri titani, visto che teoricamente sono i creatori della terra e
dell'oceano... è più grande Wailord! mi sono sentita cadere la terra sotto ai
piedi...
°_° bene, in Heaven and Earth Kyogre e Groudon sono alti quanto mi pare. oh!
Thanks To (le canzoni che mi hanno ispirata)
"Ed ero contentissimo" "Già ti guarda Alice" "La Paura Che" "Salutandotiaffogo"
"Ti scatterò una foto" - Tiziano Ferro.
"Unfaithful" - Rihanna.
Copyright
°-° non possiedo Pokémon, nemmeno in piccola parte. Ho il nintendo DS ma nemmeno
una minuscola consolle. Questa fic non è assolutamente a scopo di lucro, se lo
fosse ci guadagnerei qualcosa, invece nisba T_T...
ANTICIPAZIONI
-Io sono Hinoko! La figlia del professor Nomizu!-
Tornando a casa, non mancano le avventure...
-Flygon… non manca molto!-
Un altro pericolo sta per farsi avanti...
-Non trovi anche tu sia un caldo insolito? Ed ho la strana sensazione che quel
sole sia artificiale…-
Il destino, a volte, è proprio strano...
-Ma cos’è?-
Non perdetevi il prossimo capitolo: Ritorno a Forestopoli!
°_° sembra il trailer di un film, LOL!
XD commenti vi pregooo ;...;
|
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Capitolo 2 *** Ritorno a Forestopoli! ***
Prima di cominciare premetto che non ho riletto
attentamente il capitolo, potrebbero esserci degli errori (sai la novità °_°)
Chichi equivale al nostro "papà" l'ho usato nella fic xkè mi sembrava molto
pucci *-* fufufufu!!
Buona lettura ^.^
Heaven And Earth
Capitolo 2: Ritorno a Forestopoli!
Era carina, molto.
Gli occhi azzurri lo intrigavano, quei capelli neri, lunghi e lisci lo
affascinavano.
Osservava stupito quelle labbra che s’inclinavano in un sorriso dolce ed
ingenuo.
La pelle abbronzata rivelava un segno lieve molto più chiaro, che partiva da
sopra il seno, finendo legato dietro il collo, probabilmente il segno di un
costume che aveva tolto.
Indossava un top semplice, che riusciva a coprirle appena il petto.
Aveva le braccia fine, e delle mani piccole, ma graziose.
Yuuki era stordito. Era così minuta, graziosa, sembrava una bambolina.
-Allora?- lei ancora aspettava una risposta. -Devi guardarmi le tette ancora per
molto?-
Lui sobbalzò, non aspettandosi una reazione simile. Arrossì violentemente.
-No, non è questo! E’ che mi chiedevo come facevi a conoscermi…-
-Ah…- la ragazza ridacchiò. -Io sono Hinoko! La figlia del professor Nomizu!-
Il professor Chishio Nomizu –un uomo molto giovane, in verità!– aveva conosciuto
Yuuki molto tempo addietro. Il ragazzo ricordava con nostalgia quei giorni per
lui spensierati, prima che tutto iniziasse.
Quella volta aveva visto negl’occhi il “creatore” della Terra e del fuoco.
Groudon.
Ricordò la paura, sua e dei suoi Pokémon.
Ricordò il terrore di coloro che gli erano accanto.
E ricordò il Professore che aveva difeso a tutti costi il suo piccolo
laboratorio di meteorologia.
All’inizio era rimasto affascinato dal suo senso del dovere, e gli aveva chiesto
se avrebbe potuto essergli utile in qualsiasi cosa.
Si era ritrovato immischiato in un problema più grande di lui, e più grande di
tutti:
L’eterna apocalisse tra Kyogre e Groudon.
Aveva accettato con la tipica gioia di un ragazzino, interrompendo il suo
viaggio di formazione, affascinato dal compito di “proteggere la terra”
…
A volte avrebbe desiderato tornare indietro per non essersi immischiato in fatti
che, in fondo, non lo riguardavano!
Salvare il mondo e avere la gloria eterna… non aveva mai sentito dire niente di
più assurdo. E lui c’era cascato, ignorando che servisse molta più forza di
quella che aveva…
Già, era debole…
Forse era a questo che pensava guardando la testa del suo Wailmer –su cui era
seduto, tra l’altro!–
La figlia del professore…
Bhe, gli somigliava. Allegra, spontanea, senza peli sulla lingua. Il tipo di
ragazza di cui ci sarebbe innamorato.
Lui adorava le persone semplici. Era cresciuto in mezzo alla fama e alla gloria
di suo padre, in un paesino in cui tutti lo amavano e rispettavano. Quel mondo
non gli piaceva…
Ricordò il suo primo giorno da vero allenatore: era scappato via di corsa, per
poi cadere a terra dopo appena dieci metri. Tutti avevano riso, pure lui.
Da quel giorno aveva giurato di dimenticare quel mondo pieno di apparenze.
Il mondo dei Pokémon era fatto per lui!
-A cosa pensi?- Hinoko lo guardò curiosa. Era seduta dietro di lui –aveva
approfittato di un Pokémon più grande del suo!– e aspettava una risposta. Lui si
voltò a guardarla, imbarazzato.
-Mah, niente di speciale…-
Finalmente erano approdati sulla terraferma. Erano vicino Petalipoli.
Yuuki sospirò stanco e fece rientrare Wailmer nella sua sfera.
-Dove hai detto che devi andare tu?- si voltò verso la sua compagna di viaggio,
che si stava stiracchiando con una lena incredibile. Si ricompose appena in
tempo per rispondere al compare.
-Da Chichi-chan!- il ragazzo strabuzzò gli occhi scioccato.
-“Chichi-chan”?- evidenziò, con una profonda nota di disgusto. -Ti pare il modo
di chiamare TUO PADRE?- restò per un po’ a fissarla, mentre lei sbatteva le
palpebre, stupita.
-A Chichi-chan piace!-
-Oddio…- Yuuki sospirò pesantemente, mentre la figura che aveva del professor
Nomizu crollava di fronte ai suoi occhi, distrutta da quel nomignolo assurdo.
-Quindi…- prese dalla tasca il suo PokéNav, controllando la mappa del continente
e la sede del professore. Ci pensò su un istante prima di rivolgersi alla
ragazza. -Per caso è alla sede di Forestopoli?- Ebbe paura di una qualsiasi
risposta, che avrebbe significato la sua rovina.
-Sì, perchè?- evidentemente Hinoko non sembrava comprendere la tragedia di
quell’affermazione. Il ragazzo diede un’occhiata al cielo.
-Quante possibilità abbiamo di arrivare entro sera con il mio Flygon?-
-Eh?-
Il Pokémon Drago si appallottolò su se stesso, rifiutando ogni ordine.
-Flygon…- il ragazzo dai capelli bianchi lo guardò sospirando. -Non manca
molto!- Flygon, scosso da quelle parole gentili, si rivolse al ragazzo con due
occhioni grandi e lucidi, come se stesse per piangere da un momento all’altro.
-Poverino…- Hinoko si chinò per accarezzargli la testa. -Non ce la fa più.- il
Pokémon si lasciò crogiolare dalle carezze e cominciò a muovere la coda in segno
di apprezzamento.
-Certo, certo…- l’ironia di Yuuki fu veramente pungente. Questo, arrivato dietro
al Pokémon, ricevette una piccola botta dalla coda del draghetto. -Ahia!-
-Dobbiamo rimanere qui…- la ragazza si alzò in piedi. -Sta iniziando a farsi
buio…-
Il sole era ormai scomparso all’orizzonte, gli ultimi raggi di sole illuminavano
quel paesaggio desolato e triste.
Erano in mezzo ad una prateria, non c’era nessuno. Né un umano, né un pokémon.
Era strano, troppo strano.
Yuuki si guardò intorno a lungo, dopo aver fatto tornare Flygon nella sua sfera.
Pareva non esserci un abitazione per chilometri, forse.
Non sapeva di nessun posto in tutta Hoenn che fosse così desolato. Dov’erano
finiti?
-Accampiamoci! Che stai facendo lì fermo come un baccalà?- la ragazza lo guardò
stupita, sempre con quell’espressione così ingenua…
-Okey…- annuì, poco convinto.
Che caldo… c’era un’afa insopportabile!
Dov’era?
Yuuki si guardò attorno spaesato, vedendo davanti a se una distesa infinita di
lava.
Trattenne il respiro, stupito. Si guardò attorno, alla ricerca di una
spiegazione.
Era dentro ad una grotta. Le rocce pulsavano, sembravano sul punto di scoppiare!
La lava colava dalle pareti, e scorreva come un fiume davanti a lui.
Un inferno.
Il ragazzo cominciò a farsi coraggio e corse velocissimo nella direzione in cui
scorreva quel torrente. Dopo un po’ si accorse che la direzione era in salita.
Cominciò ad avere paura.
Che posto era quello? Come c’era arrivato?
Poi di fronte ai suoi occhi apparve un’ombra di un Pokémon gigantesco, già
visto.
Continuò a correre, quando lo invase una strana sensazione. Gli vennero i
brividi dietro la schiena, non sentiva più il terreno sotto ai suoi piedi.
Sobbalzò, non riuscì a gridare.
Divenne tutto buio…
Sussultò, aprendo gli occhi.
Era solo un sogno…
Il ragazzo sospirò, calmandosi, poi alzò gli occhi al cielo.
Era già mattina. Il sole splendeva in cielo emanando una vampata di calore.
Che strano… era insolito un caldo così soffocante…
Guardò al suo fianco, vedendo Hinoko dormire ancora profondamente.
Le mise una mano sulla spalla per svegliarla, ma mentre lo faceva ebbe un forte
giramento di testa, come se non avesse dormito per niente.
-uhm…- la ragazza aprì gli occhi a fatica. -Già mattina? Mi sono addormentata
adesso…-
Troppo strano.
-Non trovi anche tu sia un caldo insolito?- Yuuki alzò gli occhi al cielo. -Ed
ho la strana sensazione che quel sole sia artificiale…-
-Sole artificiale?!- la ragazza si mise seduta sul suo sacco a pelo. -Non dire
assurdità!-
No, qualcosa non tornava…
Il giovane allenatore prese di scatto il PokéNav, sorprendendosi.
-…- aspettò un po’ a parlare, come cercando una spiegazione logica, inesistente.
-Sono le tre…-
-Di pomeriggio?- la coetanea strabuzzò gli occhi sorpresa. Questo si voltò verso
di lei, sudando freddo, ancor più sconvolto.
-Di mattina…-
In quell’istante si udì una forte esplosione: il terreno si era spaccato, fiotti
di lava incandescente andavano in cerca di quella fonte di luce così falsa.
-Ma cos’è?- Hinoko indietreggiò, ancora seduta, tremando.
-Groudon- il tono di Yuuki era serio, troppo forse.
Aveva incontrato Kyogre per la prima volta, quel giorno. E, incredibilmente, in
quel momento c’era Groudon.
Cominciò a correre verso quella buca nel terreno, dove fino a pochi secondi
prima fuoriusciva della lava. Era abbastanza grande per farlo passare, e ci si
buttò subito, seguito a ruota dalla giovane ragazza.
Yuuki si guardò attorno sorpreso. Quello sembrava il luogo del suo sogno…
-Oddio!!- Hinoko si portò le mani alla bocca, spaventata. L’allenatore si voltò
verso di lei, infuriato.
-Perché mi hai seguito? E’ pericoloso qui!-
-So badare a me stessa!-
Un terremoto colpì quell’area; era molto forte.
Il ragazzo dai capelli bianchi guardò davanti a se, e con la mano destra prese
una PokéBall nella sua tasca.
Il calore si faceva sempre più intenso, mentre, nascosta da una fitta nebbia,
un’ombra si avvicinava.
Era gigantesca, infondeva paura, molta paura.
La ragazza era rimasta a bocca aperta, decisamente scossa.
Lui no, anche se il suo cuore batteva a mille restava immobile, in attesa.
Ad ogni passo di Groudon il terreno veniva scosso, e l’aria si faceva
irrespirabile.
Il Pokémon si fermò e iniziò ad urlare, mentre la nebbia si diradava lentamente.
Yuuki riuscì appena a vedere i suoi occhi gialli, che lui era già sparito.
Di nuovo uno dei due Pokémon Creatori era apparso davanti ai suoi occhi. Ma
questa volta era stato lui stesso a non voler fare nulla.
Sempre con quell’espressione imperturbabile girò i tacchi e cominciò ad
andarsene.
-Vieni Hinoko, sta per crollare tutto-
-Eh?- la ragazza lo guardò ancora stordita, non riuscendo a credere a ciò che
aveva visto, poi annuì seguendolo a ruota come un cagnolino. -Sì!-
Flygon aveva fatto uno sforzo, per una volta, e i due erano arrivati in breve
tempo a Forestopoli. Era da poco passata l’alba.
Yuuki non aveva aperto bocca per tutto il viaggio. Ripensava a quello che
successo quella stessa notte. Quel paesaggio deserto era stata sicuramente opera
di Groudon, non avrebbe mai immaginato che avesse potuto combinare di quei
disastri…
Aveva sempre creduto che, dei due, fosse Kyogre la vera minaccia, ma si
sbagliava; entrambi avevano poteri spaventosi.
I due ragazzi, dopo aver percorso una strada sterrata non molto conosciuta,
erano arrivati al laboratorio del professor Nomizu.
Questo era seduto fuori a fumarsi la prima sigaretta della giornata
–probabilmente– quando, vedendo i due andargli incontro, sgranò gli occhi assai
sorpreso, e probabilmente anche spaventato. Yuuki non lo notò
-Chichi-chan!- squittì la ragazza allegra, per poi cambiare radicalmente
espressione in un ghigno che non prometteva nulla di buono. -Sono tornata…!-
Fine Capitolo 2
Commenti dell'autrice:
*°°...sapete, quando mi stendo sul letto e sto per addormentarmi mi capita di
sentire il vuoto sotto a me (soprattutto se dormo nel bordo del letto XD) e mi
sveglio di soprassalto... questa mia esperienza l'ho trasmessa a Yuuki! Mi era
sembrava una cosa carina XDD (o pazza nn saprei)
**Flygon. Ora, non so nè quanto sia grande Hoenn in km2 nè tntomeno quanto possa
volare velocemente un Flygon, so solo che col GBA ci vuole un attimo XDD
In conclusione non ho la più pallida idea di quanto ci voglia per arrivare
realmente da Petalipoli a Forestopoli, ma voi chiudete un occhio vero? ;O;?
***Infine, Groudon che fa apparire il sole alle 3 di mattina. L'idea mi è venuta
da una mia amica, mentre parlavamo di smeraldo. "Ho mandato in campo Groudon e...
la luce è fortissima! IN UNA GROTTA?!" lo so, questo succede nel GBA, ma se io
mi sono ispirata a quello non ne ho colpa ù_ù. Certo, mi piacerebbe un sacco
svegliarmi alle 3 di mattina e vedere che c'è un sole pazzesco XDD andrei dritta
alla neuro °_°...
****^.^ vi ringrazio molto per seguire la mia fic, continuate a farlo vi prego
;o;
Thanks To (le canzoni che mi hanno ispirata):
"Who Knows" - Pink
"Anywhere" "Field Of Innocence" "Before The Dawn" "Listen To The Rain" "Goodnite"
"You" "Eternal" - Evanescence
"The Truth" - Good Charlotte
"Già ti guarda Alice" "Salutandotiaffogo" - Tiziano Ferro.
"Unfaithful" - Rihanna.
Copyright:
°-° è inutile che ci provate, la fic appartiene a me, non potete copiare! A_A
Invece i Pokémon sono di Tajiri-sensei A_A''
Prossimamente:
Capitolo 3: Non più una leggenda
Qualcosa sta cambiando
-Credimi, insieme a lei incontrerai Kyogre e Groudon sempre più spesso, puoi
giurarci…-
Qual'è la vera storia di Kyogre e Groudon?
-Hai mai sentito la leggenda secondo la quale a creare la Terra furono Kyogre e
Groudon?-
Ricordi di un passato...
-Stavamo andando a fare una passeggiata, vuoi venire con noi?-
...e brutti incontri nel presente.
-Ti dispiace venire con noi?-
Ma il futuro è ancora ignoto
-E’ un disastro… un vero disastro…-
O forse no...?
Tutto questo, solo nel prossimo capitolo...!
A_A W i trailer idioti YEAH!
P.S. una recenzione non fa male alla salute *-*
Red Blaziken tesshora ti ringrazio dal profondo del cuore shei sempre gentile ;..; bacioni! |
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Capitolo 3 *** Non più una leggenda ***
Allora, premetto in questo capitolo che mi sono
ricordata che nel gioco il protagonista "avversario" è figlio del proff, quindi
Yuuki farà di cognome Odamaki, nome giapponese del prof Birch.
-chan: è un suffisso che viene dato alle ragazze, indica confidenza...
-kun: è per i ragazzi (ma per i fidanzati le ragazze usano il "chan"
-san: suffisso che indica rispetto.
^^ detto questo, buona lettura ^O^
Heaven And Earth
Capitolo 3: Non più una leggenda
Il professore rimase per qualche attimo molto, molto sorpreso. Dopo un istante
si alzò e sorrise forzatamente.
-Hicchan, tutto bene?- Yuuki alzò lo sguardo giusto un secondo, senza accorgersi
che qualcosa non andava in quel “Hicchan”.
Erano entrati nel laboratorio. Hinoko si era diretta in cucina a preparare la
colazione per tutti, mentre i due “uomini” ragionavano nel piccolo studio del
professor Nomizu.
-Allora hai incontrato Kyogre! E’ fantastico!- l’uomo si alzò di scatto dalla
sedia –facendola persino cadere– e guardò il ragazzo davanti a lui elettrizzato.
-Mi è sfuggito- puntualizzò questo con asprezza.
-Ma l’hai incontrato!- inutile farlo ragionare, l’uomo aveva perso la testa. -E
com’era? Come lo descrive la leggenda?- Yuuki abbassò il capo, intristito.
-Sì… grande e spaventoso…- la ragazza, con il vassoio della colazione in mano,
si fermò sullo stipite della porta, ascoltando incuriosita.
-Hai avuto paura?- l’uomo si avvicinò al ragazzo, serio, e gli mise una mano
sulla spalla. -E’ normale…-
-No! Non lo è!- si alzò di scatto, infuriato. -Avrei dovuto catturarlo! Dopo
tanto tempo che lo rincorro per tutto il continente, lo avevo finalmente davanti
a me! E mi sono spaventato come un bambino!- il professore guardò triste l’ira
che aleggiava negl’occhi di Yuuki.
Lui era un bambino, un bambino che non aveva avuto la possibilità di crescere
come gli altri.
Aveva solo tredici anni: era normale impaurirsi davanti ad un Pokémon tanto
possente.
Sarebbe stato strano il contrario.
Chishio, dal canto suo, si preoccupava enormemente per quel ragazzino, che gli
era diventato tanto caro da considerarlo suo figlio. Ma come “padre” si era
comportato male, impedendogli di finire il suo viaggio di formazione, portandolo
a seguire una strada che non era la sua.
-Ti rifarai sicuramente- l’uomo sorrise, prendendo il ragazzo per le spalle.
-Soprattutto con Hicchan al tuo fianco…-
-…- Yuuki rimase un po’ stordito, e alzò lo sguardo incrociando quello del
professore. -Cosa sta cercando di dirmi?-
-…- si rattristò. -Credimi, insieme a lei incontrerai Kyogre e Groudon sempre
più spesso, puoi giurarci…-
-Ehi!!- Hinoko fece il suo ingresso nella stanza, gioiosa come non mai. -Ho
portato la colazione!-
Ormai si era fatto buio.
Yuuki si era appoggiato alla finestra, pensieroso.
Erano ancora al laboratorio, e il professore, grazie ai suoi strumenti,
verificava le varie condizioni climatiche alla ricerca dei due titani.
-Yuuki-kun…- il ragazzo si voltò, vedendo Hinoko al suo fianco.
-Ciao- disse, senza interesse.
-A cosa pensi?-
-…-
-Non ti va di parlarmene?- la ragazza si fece più vicina, appoggiandosi anche
lei, guardando il cielo incredibilmente stellato.
Voleva che si confidasse con lei…
-…- lui esitò, ancora, come era solito fare quando si trattava di *quel*
argomento -Hai mai sentito la leggenda secondo la quale a creare la Terra furono
Kyogre e Groudon?-
-Se ti dicessi di no me la racconteresti?- lui ghignò.
-Non credo…-
Lui come ne era venuto a conoscenza? Ah, già, era stato suo padre a
raccontargliela.
Tanto tempo fa –cominciava così, vero?– quando non vi era ancora nessuna
creatura vivente, il mondo fu partecipe di un’eterna battaglia.
Il Pokémon della terra, Groudon, e il Pokémon del mare, Kyogre.
Il primo forgiò montagne, vulcani, creò continenti.
Il secondo generò grandi onde, formando gli oceani e gli abissi più profondi.
Il duello tra i due sembrava non avere fine, e tra le furiose tempeste e le
enormi fiammate, il Pokémon del cielo discese sulle ali di una tempesta.
Emanando la sua luce verde, vivida, placò i due combattenti, rinchiudendo le
loro anime in due sfere di luce.
Fatto ciò tornò su in cielo…
A volte si chiedeva dove fosse quel Pokémon del Cielo.
Altre, si chiedeva cosa dovesse e potesse fare lui per l’umanità.
Questioni così complicate per un ragazzino di tredici anni.
Non era normale…
Si era svegliato presto, come suo solito, e si era diretto fuori, all’aria
fresca.
Si stiracchiò un po’, per poi mettersi a guardare il paesaggio circostante.
Forestopoli, la città costruita sugli alberi era un’attrazione per i turisti, ma
anche il paesaggio lì attorno era stupendo, tranquillo, come piaceva a lui.
Somigliava molto al giardino del laboratorio di suo padre…
Lanciò in aria un paio di Pokéball.
-Manectric! Marshtomp!- i due Pokémon comparirono, ancora assonnati e
frastornati. Soprattutto il cane elettrico, che non era abituato a svegliarsi
presto. -Facciamo una corsetta?- l’allenatore ghignò, e mentre Marshtomp
esultava a più non posso Manectric si era appallottolato su se stesso, cercando
di dormire. Yuuki, vedendolo così tranquillo, si avvicinò quatto, lo prese per i
fianchi e lo sollevò di peso.
Ma la sua mossa servì solo a far spaventare ed infuriare il povero Pokémon, che
non ci pensò due volte a mandare al diavolo il suo allenatore con un attacco
Fulmine. Questo lasciò la presa, sconfitto, dopo aver gridato come un pazzo.
Finì disteso per terra, esausto.
-Grazie…- mugolò ironico.
-Cos’è questo baccano…?- Hinoko, ancora addormentata, sentendo le urla sospette
era andata a vedere.
-Stavamo andando a fare una passeggiata, vuoi venire con noi?- Yuuki ghignò
indicando i due compari. La ragazza annuì e lanciò la sua Pokéball.
-Può unirsi anche lei?- un’elegante Absol uscì dalla sfera guardando interessata
gli altri Pokémon presenti, al che Manectric si alzò di scatto, svegliato di
colpo.
-Certo!- lui rise, rialzandosi in piedi.
Anche quella mattina era andato a correre con i suoi Pokémon.
Come poteva dimenticarselo?
Da un momento all’altro il sole si era fatto veramente intenso, si soffocava.
Marshtomp lo aiutò a riprendersi bagnandolo un po’, ma non aveva avuto effetto.
-Per quanto abbiamo corso? Sarà già pomeriggio.- Yuuki aveva riso a quella sua
stessa affermazione, mentre il compare si dimostrava preoccupato. Noncuranti, si
diressero verso Forestopoli.
Per qualche oscuro motivo, ad ogni passo l’aria si faceva sempre più
irrespirabile, finché non videro, all’orizzonte, la figura di un Pokémon
spaventosamente grande.
Yuuki non aveva mai avuto paura di niente, ma quella volta era diverso.
Quella volta aveva davanti a se un Pokémon che non sarebbe dovuto esistere.
Guardò Marshtomp, insieme annuirono e corsero verso quella figura.
Pian piano cominciarono anche a vedere un piccolo laboratorio di meteorologia, e
un giovane professore con accanto un piccolo Pokémon rosso che fluttuava
nell’aria.
Davanti a loro c’era Groudon.
-Urg…- fu tutto quello che poté uscire dalla bocca del ragazzo in quel momento.
Groudon, quella creatura mitologica, era davanti ai suoi occhi; stentava ancora
a crederci.
Grande come una montagna, rosso come la lava dei vulcani.
Con quegli occhi gialli che incutevano timore.
Il Pokémon della Terra…
-Castform!- il professore non aveva notato l’arriva dei due, e comandava il suo
Pokémon con la faccia a forma di sole.
Un Pokémon così carino cos’avrebbe potuto fare?
Yuuki restò stupefatto quando lo vide lanciare una grande palla di fuoco contro
Groudon e stenderlo a terra alzando un grande polverone.
-Incredibile…-
-Cosa?- il giovane professore si voltò, vedendo il ragazzino e il suo Marshtomp
stupefatti. Rise soddisfatto. -Il mio Castform è un grande!-
-Io mi riferivo a Groudon, veramente…- Yuuki indicò il gran polverone con aria
di sufficienza.
-Ehi!- l’uomo ne fu risentito. Una vampata di calore investì i due allenatori e
rispettivi Pokémon, ma mentre il più grande non se ne accorse neanche, il
giovane ne fu spaventato.
-Stia giù!- gridò, buttandosi a terra. -Marshtomp! IDROPOMPA!-
Il Pokémon attaccò appena in tempo: Groudon stava scagliando un potente attacco
lanciafiamme, ormai bloccato. Le fiamme avanzavano, facendo evaporare il potente
attacco di Marshtomp: da non credere!
Il suo attacco fu respinto, e anche il lanciafiamme si fermò. Groudon guardò
negl’occhi i presenti, soffermandosi su Yuuki; infine si voltò e sparì in un
attacco fossa.
Pian piano il calore del sole era tornato alla normalità, e il giovane
professore –Chishio Nomizu, naturalmente– aveva spiegato a Yuuki la situazione.
-Conosco la leggenda- il ragazzo chinò il capo. -Ma chi li ha risvegliati? E
come?-
-Questo non si sa.- l’uomo porse un bicchiere d’acqua al ragazzino. -Chiunque
sia stato ha rubato le sfere che contenevano le anime dei due Pokémon, custodite
sul monte Pira…-
-E, sconfitto dalla troppa forza dei due Pokémon, ha rinunciato a catturarli-
prese il bicchiere, mentre il suo interlocutore lo guardava con stupore.
-Sei intuitivo!- poi divenne serio. -Ti andrebbe di aiutarmi a fermarli?-
-Yuuki-kun!- Hinoko, voltatasi verso di lui, cominciò a ridacchiare, avendolo
superato nella corsa. -Sei lento!-
-Potrei superarti quando voglio!- ribatté, offeso.
-Perché non me lo dimostri?-
-Per galanteria!-
-Balle!!- la ragazza sembrava essersi arrabbiata –chissà perché poi– e al povero
“Yuuki-kun” non rimaneva altro che vincerla.
Intanto Marshtomp e Absol guardavano i loro rispettivi allenatori, incuriositi.
Al contrario Manectric correva con controvoglia, giusto perché sarebbe dovuto
stare vicino a quell’umano se avesse voluto del cibo da mangiare per pranzo
–oppure per una bella compagna lì affianco?.
In una mossa il ragazzo superò la compare –abbastanza seccata tra l’altro–
facendole la linguaccia.
-Ma…! Ma…!- cominciò a balbettare, contrariata.
-Allora?- il ragazzo era ancora voltato verso di lei, e sorrideva soddisfatto.
Guardò davanti a se, ma tutta la sua allegria scomparse, e si dovette fermare.
Hinoko gli arrivò da dietro stringendogli la testa in una morsa “mortale”.
-Che succede, eh?- ridacchio, poi anche lei guardò davanti a se e rimase
ammutolita.
Due uomini in nero, con un cappello e una R rossa dipinta sul petto li
guardavano dall’altro in basso.
-Salve…- pronunciò uno. -Siete voi alla ricerca di Kyogre e Groudon?-
Yuuki li osservò con indifferenza.
-Anche se fosse, di certo non verrei a dirlo a te- l’altro si avvicinò
all’orecchio del compare.
-E’ lui…- sussurrò.
-Bene- il primo sorrise malignamente. -Ti dispiace venire con noi?-
Il professor Nomizu controllava i dati sul suo Computer, mentre Castform girava
libero.
All’improvviso lo schermò divenne rosso, e scattò il suono dell’allarme.
L’uomo sbiancò leggendo la scritta sullo schermo.
-Oh mio Dio…- si alzò dalla sedia. -E’ un disastro… un vero disastro…- si
diresse verso la camera di Yuuki, ma aprendo la porta non lo vide. Aggrottò la
fronte, sempre più preoccupato. Veloce si precipitò fuori e diede uno sguardo al
cielo. -Devo avvertirlo assolutamente- Da una parte vide dei nuvoloni neri che
si avvicinavano. Dall’altra il sole splendeva in cielo, probabilmente anche
troppo. Castform seguì il suo allenatore, e rabbrividì.
Cominciò a trasformarsi prima in una goccia d’acqua, poi in un sole, non
capendoci più nulla.
Si avvicinò alla spalla del professore, spaventato. Questo deglutì amaro.
-Un disastro…- ripeté, mentre il cielo si divideva in due.
Fine Capitolo 3
Commento Dell'Autrice:
Lo so, alcune parti sono mal descritte e frettolose. Il tratto *divertente*
nella scena di Yuuki che solleva Manectric è andato a farsi benedire (sig)
Sono inesperta in descrizione, poi è un sacco che non scrivo seriamente, ho
perso la mano...
Le mie preferite restano comunque le scene introspettive, che si mischiano con
tutto e diventano orribilmente patetiche in uno scritto con descrizione 0. La
parte della leggenda e del ricordo di Yuuki è orribile, ma sfortunatamente
fondamentale... non sono capace a far trasparire i ricordi della gente... spero
di migliorare... sig...
Forse è perchè questa è solo la parte iniziale? Non vedo l'or di arrivare alla
parte concreta, e di certo non per Kyogre o Groudon, o Rayquaza (perché c'etra
anche lui) ma alla parte che io definisco FONDAMENTALE tra Yuuki e Hinoko. Quei
due dovranno passarne tante... chissà quanti capitoli sarà questa storia, io
proprio non ne ho idea!!
E questo era il 3° capitolo, e pensare che oggi ho finito il 4°... ma voglio
sempre aspettare la fine del capitolo dopo per postare, non so, superstizione...
Sto calando maledizione!!!
Forse scelgo semplicemente canzoni sbagliate? bha...
AH! Per il Manectric di Yuuki e la Absol di Hinoko non c'è futuro, volevo dirlo
subito. Per più ed ovvie ragioni che capirete quando sarete più grandi... (uhuhuh!)
Sapete, Hinoko è un tipo difficile da descrivere, sembra un tipo con la testa
tra le nuvole che dice SEMPRE ciò che pensa... ma è difficile pensare quello che
pensa! (che ho detto?) Tra l'altro TUTTE le sue azioni sono "calcolate" ma
dicendovi questo anticipo troppo XD
^^ commentate gente vi prego!! Scusate se non vi ringrazio mai, ma ho in mente
di farlo in occasione dell'ultimo capitolo, così premierò a dovere chi mi ha
sostenuto come si deve!! (°-° ma quanto sono cattiva...)
Thanks To (le canzoni che mi hanno ispirata):
"Who Knows" - Pink
"Anywhere" "Field Of Innocence" "Before The Dawn" "Listen To The Rain" "Goodnite"
"You" "Eternal" - Evanescence
"The Truth" - Good Charlotte
"Già ti guarda Alice" "Salutandotiaffogo" - Tiziano Ferro.
"Unfaithful" - Rihanna.
Copyright:
Non ho TUTTI i nomi e i cognomi della gente a cui appartiene il marchio
"Pokémon" so solo che non è il mio, e nemmeno del mio Nintendo DS rosa prestato
ad una amica xkè i miei non lo scoprissero... (°-°; l'ho comprato di
nascosto...)
Io so solo di avere una fantasia immane che mi permette di scrivere minchiate.
Punto.
Prossimamente:
-Non ti lascio qui!-
Sta per accadere qualcosa di terribile
-Che stai facendo, Hinoko?-
-Non si vede? Ti salvo la vita!-
All'orizzonte, un pericolo
-…perché qui fa così caldo… e proprio lì vicino si sta scatenando un
acquazzone?-
E l'autrice non ha la più pallida voglia di fare un Trailer Decente
-Oh mio Dio…-
Già... chissà dove andremo a finire!!!
Capitolo 4: Minacce
...in un burrone, mi sa...
PROSSIMAMENTE SU QUESTO SITO!!
...o al manicomio forse?...
;*; commentiiiiii! |
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