Love Hurts

di Silkye53
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nero come te ***
Capitolo 2: *** Il gala ***
Capitolo 3: *** Cinque anni ***
Capitolo 4: *** Svegliati ***
Capitolo 5: *** Who are you? ***
Capitolo 6: *** Suicidio ***
Capitolo 7: *** La verità ***
Capitolo 8: *** Con lui ho chiuso ***
Capitolo 9: *** Xavier Red ***
Capitolo 10: *** Allora si amano ***
Capitolo 11: *** Zoo e Fast Food ***
Capitolo 12: *** L'arrivo di Trey ***
Capitolo 13: *** Tradimento ***
Capitolo 14: *** Parigi ***
Capitolo 15: *** La bugia di Barbara ***
Capitolo 16: *** Follia ***
Capitolo 17: *** Il sogno ***
Capitolo 18: *** Abito e Location ***
Capitolo 19: *** The BIG day ***
Capitolo 20: *** Richard ***
Capitolo 21: *** E quindi arriva Mari ***



Capitolo 1
*** Nero come te ***


L'inizio di tutto Nero.
Un colore che può indicare diverse emozioni.
Nero come la tristezza, nero come l'oscurità, nero.
Mi sveglio nel letto di Rachel, ormai ci sono abituata.
Alzo lo sguardo e noto il suo lampadario acceso.
- Rachel ... Svegliati - dico con tono assopito
- Sono sveglia - biascica lei.
Certo come no ...
Mi guardo attorno nella diperata ricerca dei miei vestiti.
Noto le pareti nere, la scrivania scura e i vari poster dei Metallica e altri gruppi di questo tipo.
La mia attenzione si rivolge all'ammasso informe di abiti sopra alla sedia di fronte alla scrivania.
- Mi vado a cambiare - mormoro
- Ok - sospira lei mentre si stiracchia.
Sorrido.
Ogni volta che ho problemi con mia sorella, sin dalla tenera età , io, Kori Anders, passo la notte a casa della mia migliore amica, Rachel Roth.
Lei è una goth convinta, è arrivata al punto di tingere tutte le pareti di nero.
Quel colore mi ha sempre messa a disagio ma ormai ho iniziato ad abituarmici.
Certo è un tipo di sfumatura che fa riflettere.
Un solo colore può suscitare in una persona diverse emozioni.
Io non avevo questo problema solo con il nero ma anche con ... Richard Grayson.
Lui è il ragazzo più bello e popolare della scuola, ha tutte le donne che vuole e i soldi che possiede farebbero impallidire un miliardario.
D'altro canto è l'erede della fortuna di Bruce Wayne ... Beato lui.
Bè, questo unico ragazzo, è in grado di provocare in me emozioni contrastanti.
Odio,indifferenza,simpatia e ... Amore.
Mentre mi vesto non posso fare a meno di pensare che oggi ricomincia la scuola, che fra pochi secondi potrò rivederlo!
Non vedo l'ora ma farò finta di nulla.
Rachel e le altre mie amiche mi dicono sempre di lasciar perdere quel "cretino di un playboy" e di trovarmi un vero ragazzo.
Uno che non faccia collezione delle donne presenti su tutto il pianeta.
Non che abbiano torto comunque.



Arrivo in cucina e inizio a cucinare del bacon.
Rachel scende subito con entrambi i nostri zaini in spalla.
- Macchina o bici? - chiede posando le cartelle sul sofà
- Macchina, altrimenti devo passare da casa a prendere la bici - sospiro
- Ok ... Ti preparo il letto anche per stanotte? -
- Sì grazie Rae - sorrido porgendole la colazione.



Salgo in auto e accendo la radio.
ACDC, non male a dire il vero.
Mi godo la musica e respiro profondamente cercando di non agitarmi mentre ci avviciniamo al parcheggio della scuola.
Quando scendiamo troviamo Karen Beecher , amica di infanzia e capo cheerleaders ad attenderci.
- Hey splendori miei! - esclama
- Così allegra già di primo mattino Karen ? - ringhia Rachel.
Lei è sempre di pessimo umore il mattino .... Bè ... Lei è sempre di pessimo umore e basta.
- Sì ... Victor Stone, capitano della squadra di rugby , mi ha chiesto di uscire - sorride la ragazza afro americana
- Sono felice per te! Che bella notizia! - esulto abbracciandola stretta
- Kor? Potresti essere un po'meno felice? Così mi soffochi! -
- Scusami Karen - mormoro mollando la presa su di lei.
In risposta lei agita freneticamente la mano e volge lo sguardo a Rachel.
- Ehm ... Congratulazioni ? - dice lei incerta
- Ok Rae non ti torturo - ride Karen.
Per Rachel è sempre stato un trauma mostrare la benché minima emozione.
Sorrido a quella scena.
Mentre ci dirigiamo verso l'entrata sento due braccia afferrarmi la vita - Eeep - strillo
- Anders rilassati sono io - dice una voce familiare alle mie spalle. Roy.
Roy è il capitano della squadra di basket, bello, furbo e atletico.
Prova ad uscire con me da una vita ma io non lo degno di uno sguardo.
Ovvio è un mio amico ma ... Non riesco proprio ad immaginarmi al suo fianco.
- Hey Roy , come sono andate le vacanze? - chiedo educatamente sciogliendomi dalla sua presa
- Benone Kori e tu? Che mi dici delle tue vacanze? Conosciuto qualcuno? -
- No non ho conosciuto nessuno ... Ho passato le intere vacanze a litigare con Mandy - rispondo con tono lamentoso
- Capisco ... Tua sorella dovrebbe proprio trattarti meglio -
- Già ... Ma che ci vuoi fare? Ognuno ha la sua croce - convengo.



Entro in classe, biologia, bah!
Odio la biologia.
Odio dover dissezionare poveri animaletti indifesi quali sono le rane.
E inoltre odio l'insegnante, il signor Alfred Slade.
Lui è tremendamente cattivo e ci tratta tutti come immondizia.
Tuttavia non posso lamentarmi visto che ho degli ottimi voti.
Mi siedo al solito banco accanto alla finestra e mi guardo attorno cercando di notare qualche compagno che conosco.
Fallisco miseramente, finché non vedo entrare dalla porta Richard.
Sorrido e arrossisco senza nemmeno riuscire a trattenermi.
Mordo il mio labbro inferiore e prego perché scelga il posto accanto al mio.
- Posso ? - chiede una voce profonda dietro di me.
Alzo lo sguardo.
Xavier Red, capitano della squadra di calcio, un Don Giovanni coi fiocchi , un idiota e un essere spregevole.
- No - rispondo secca.
Lui ghigna e si sposta altrove.
Strano , di solito fa storie.
- Posso? - una voce decisamente meno profonda ma comunque altrettanto mascolina mi avverte della presenza di un nuovo personaggio
- Richard! Certo che puoi ! - esclamo con un sorrisone stampato in volto
- Come va Kori? - mi chiede sorridendomi a sua volta.
Caspita se è bello.
- Io sto bene e tu ? - domando incuriosita
- Benone ora che ti vedo -
Sempre il solito.
Flirta con me da quando abbiamo tredici anni ma so che non lo fa sul serio.
Quella che a lui interessa è Barbara Gordon, la donna, l'insegnante, con cui tradisce ogni ragazza che si trova.
Non ho mai ceduto alle sue avances anche se è davvero difficile mantenermi indifferente.
- Grazie - mi limito a rispondere.
Quando la classe cala nel silenzio più nero, comprendo che il signor Slade è già arrivato.
- Buongiorno - dice la sua voce cavernosa
-Buongiorno- ripetiamo a pappagallo.
Mentre il prof parla non posso fare a meno di distrarmi osservando i perfetti lineamenti del ragazzo seduto accanto a me.
I suoi occhi color del mare, guardano la lavagna in maniera svogliata.
I suoi splendidi capelli neri e spettinati, giaciono dolcemente sul suo viso coprendogli un po'dell'occhio destro.
Le sue perfette labbra carnose che si contorcono in una smorfia di noia.
Lui è praticamente perfetto.
Perfetto e stupendo.
Sbircio nel suo quaderno e ammiro la sua scrittura, sorprendentemente precisa e grande.
Ha un quaderno molto ordinato.
Noto diverse frasi scritte in rosso e mi riscuoto accorgendomi che il prof sta spiegando.
In silenzio apro il quaderno ed afferro una penna - Richard? - lo chiamo a bassa voce
- Mh ? -
- Posso vedere i tuoi appunti? Ero distratta - confesso
- Certo - sorride lui porgendomi il quaderno.
Ricambio il sorriso e prendo a copiare ciò che ha scritto.
Non appena ho finito glielo restituisco e scrivo le nuove informazioni di mio pugno.



La lezione è finalmente terminata e posso passare alla classe di ginnastica.
Essendo una ragazza piuttosto atletica non mi dispiace fare allenamento anche a scuola.
L'insegnante, purtroppo, non è uno dei miei preferiti.
Si chiama Rouge, di cognome ovviamente, nessuno sa come si chiami, lei vuole che ci rivolgiamo alla sua persona con il nome di Madame Rouge.
Nemmeno fosse ricca sfondata.
Indosso i miei leggings neri e una t-shirt bianca.
Con un rapido gesto delle mani , mi lego i capelli in un'alta treccia e poi indosso le scarpe da ginnastica.
Entro in palestra e mi trovo davanti il possente fisico di Victor Stone e quello gracile di Garfield Logan, il ragazzo di Rachel.
- Ciao Gar - lo saluto
- Ciao principessa! - esclama lui.
Victor si volta e mi sorride - Come andiamo piccola? -
- Bene grazie Victor ... Ho saputo che esci con Bee - azzardo
- Già ... Bè non è ufficiale ... Non ancora - balbetta il gigante
- Eheh certo - rido .
Incredibile come un uomo grande e grosso come lui, possa essere così timido ed impacciato.
A modo suo è senza dubbio adorabile, c'è da dirlo.
Finita la lezione mi reco in classe per cimentarmi nella chimica.
Oh che giorno schifoso!
Biologia e chimica lo stesso giorno!
Vogliono vederci morire tutti di noia?
Con un sospiro di malavoglia mi costringo ad oltrepassare la porta.
Davanti a me, pareti nere ed opprimenti e il viso rintronato di quella peste di Kitten Moth.
Una sgualdrinella che corre dietro a Richard solo perché hanno fatto sesso una volta.
E comunque lui era ubriaco quando è successo.
Odio il fatto che quella piccola smorfiosa in rosa gli stia attaccata addosso come una cozza.
Per fortuna c'è Wally in questa classe.
Wally è il ragazzo più veloce della scuola, lo conosco dall'asilo ed è il mio migliore amico.
Mi siedo accanto a lui , il quale mi accoglie con un caloroso abbraccio.
- Kor! Ti ho detto chi mi ha chiesto un appuntamento? -
- Chi? - chiedo realmente incuriosita
- Jennifer Lucky! Quello schianto ti rendi conto? - esclama entusiasta
- Sono felice per te Wally - sorrido abbracciandolo
- E tu ? - mi chiede con sguardo interrogativo
 - Che intendi dire? - domando confusa
- Richard ... Gli hai chiesto di uscire? - si spiega
- No e non credo che lo farò ... Tanto a lui interessa quella sciacquetta di Barbara non io ... E poi è un Casanova non ne vale la pena - mormoro aprendo il libro e sistemando le provette sul tavolo da lavoro.
- Ok fai come vuoi - si limita a dirmi lui.
Sempre il solito.
Veloce come il vento ma lento di comprendonio!



Torno a casa di Rachel insieme a Karen.
Lei ha la moto quindi ...
Lasciamo stare!
Entro in casa e lascio scivolare lo zaino sul pavimento.
Fatto questo lo calcio in direzione dell'attaccapanni in fondo alla stanza .
Salgo le scale e raggiungo Rachel.
Quando entro nella sua camera nera afferro un biglietto sopra al mio letto.
- Tesoro esco con Garfield , non so se rientrerò coprimi con mia madre, un bacio
Rae -
Sorrido q scuoto la testa fra me e me.
Ora devo anche inventarmi una scusa valida per reggerle il gioco.
Sbuffo e prendo in mano il cellulare che sta squillando.
- Sì ? - rispondo
- Sono Richard - dice la voce dall'altro capo del telefono.
Il mio cuore si blocca.
Richard? Perché il mio colore nero mi sta chiamando?
Che vuole?
Forse chiedermi di uscire?
Nah ... O sì?
Devo rispondergli ...
Ma ... Richard Grayson ... Che cosa vuoi da me? E perché ho l'impressione che qualsiasi cosa sia non porterà a nulla di buono?

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Capitolo 2
*** Il gala ***


Frgile -Kori ci sei? -
- Oh scusa ... Dimmi Richard -
- Non mi stavi ascoltando?- chiede lui seccato
- No perdonami ... - mormoro
- Uff ... Tranquilla , non posso certo arrabbiarmi con te -
- Di che si tratta? - chiedo ignorando palesemente il suo tono da flirt.
- Domani il mio padrigno da una vesta ma ... Non voglio andare da solo, mi accompagni tu? -
Ok, sono morta e finita in Paradiso.
Mi sembra l'unica spiegazione.
- A che ora? - domando
- Alle nove - risponde lui.
La sua voce indica che ha un po'di speranza che io vada con lui.
- Mh ... Devo chiedere a mia sorella -
- Kor ti prego! - mi supplica.
Se fosse di fronte a me farebbe anche gli occhi da cucciolo abbandonato.
- Ok,ok ... Vienimi a prendere da Rae -
- Perché ? - chiede lui incerto
- Fallo e basta ! -
- Ok ... A domani Kori - detto questo attacca il telefono.
Sento la voce di Arella, la mamma di Rachel, che chiama sua figlia.
Grandioso! E ora che mi invento?
- Ciao Kori, qui anche stasera? - chiede dolcemente
- Già ... - rispondo semplicemente - Tu invece hai intenzione di uscire a quanto vedo - ghigno notando la sua eleganza
- Oh sì ... Mio marito mi porta a cena fuori, raramente capita - sorride lei - Dov'è Rachel? -
- Oh ... Lei è in bagno - rispondo
- Ok ... Portale i miei saluti e dille che farò tardi -
- Va bene Arella ... Divertiti -
Afferro il cellulare e lo rigiro fra le mani.
Richard.
Mi accascio sul letto della mia migliore amica ed accendo la radio.
Mi rigiro fra le lenzuola, ho bisogno di fare qualcosa. Devo tenermi impegnata, mi sto annoiando a morte.
Apro l'armadio di Rachel ed inizio a cercare dei vestiti eleganti.
Non ne ha nemmeno uno.
Come mi aspettavo , bene, quindi shopping.
Prendo di nuovo il telefono e cerco nella rubrica il nome di Jennifer.
- Jen! Sono Kori, vieni a fare shopping con me? - chiedo non appena mi risponde
- Certo , passami a prendere - risponde attaccando il telefono.
Se devo passarla a prendere mi serve un'auto e quella ce l'ho a casa.
Uff ... Mi faccio coraggio e corro alla fermata dell'autobus.
Arrivo davanti alla mia casa venti minuti dopo.
Entro in garage ed estraggo dalla borsetta le chiavi dell'automobile.
Dopo averla messa in moto, parto per andare da Jen.
Quando arrivo , lei è fuori che mi aspetta.
- Ciao - dice salendo in macchina - Come mai questa urgenza per lo shopping? -
- Domani sera vado ad un gala ... Indetto da Bruce Wayne e ... Il mio accompagnatore è ... -
- Non dire Richard Grayson - sbotta lei
- Ok ... Dick Grayson va bene ? - scherzo
- Oh no Kori! Sei pazza?! Ti sei lasciata abbindolare da quel salame! -
- Lo so, lo so ma ... Non potevo dirgli di no Jen! Aspetto da una vita che lui mi chieda una cosa come questa! - mi giustifico
- Non è un buon motivo Kori! Sei pazza! - strilla lei.
- No non sono pazza io ... Io voglio solo conoscere il vero Richard - mormoro.
Lascio Jennifer a bocca aperta.
- Lasciamo perdere - sbuffo parcheggiando la macchina.





Torno a casa Roth con due buste piene zeppe di abiti.
Tiro fuori il primo, un abitino blu da cocktail.
Ha l'allacciatura al collo e un buco con degli strass proprio nella zona sotto il seno.
Non è molto corto ma ha la gonna svolazzante.
Non so se sceglierò questo.
Forse dovrei optare per un abito lungo.
Ne trovo uno semplice e rosa, senza maniche e piuttosto avvolgente.
Decido di provarlo e lo trovo perfetto per me.
La scollatura a cuore evidenzia il mio seno prosperoso e il mio minuscolo punto vita.
Perfetto, indosserò questo!
Deciso l'abito , preparo la cena e inizio a mangiarla non appena è cotta.




Sono le tre del mattino, sento dei rumori.
Nascondo il viso nel mio cuscino e mi ripeto che non è niente.
La porta della camera si apre - Sono Rae - sento bisbigliare. Sorrido e alzo un braccio per farle capire che l'ho sentita.
Questo è il nostro segnale in codice.
Appena si siede , accendo la luce e le racconto di Grayson.
Dapprima lei rimane stranita - Ma Kori lui è ... -
- Un playboy ... Lo so - mormoro rattristata
- Già ... Vedi di farlo innamorare - ghigna spegnendo di nuovo la luce.
Cosa intende dire?
Io? Far innamorare LUI di ME? Ma è completamente impazzita?!
Mi pare ovvio che non ne sono in grado!
La mia vita non cambierà mai... Non importa quanti sforzi io faccia per farmi notare da lui, per sembrare la donna dei suoi sogni , non lo sarò mai.
Barbara è la donna perfetta per lui.
Lei è più grande, è sexy , è intelligente ed è ricca ... Come posso competere con una del genere?
Nascondo di nuovo il viso nel cuscino e inizio a piangere.
Piango silenziosamente cercando di cancellare il dolore ma non funziona.
Io non sono ciò che lui cerca e non cambia nulla il fatto che io mi sia innamorata di lui.
Non è una fiaba e io non sono Cenerentola, alla fine del racconto, non tornerò a casa con il mio Principe Azzurro.
Non importa quanto mi impegni, ci sarà sempre una "Cenerentola" più meritevole di averlo attorno.



Le nove del fatidico giorno.
Oggi a scuola non mi ha mai nemmeno guardata, in compenso però, ha guardato molto la signorina Gordon.
Ah! Che strega !
Strega e pedofila per giunta!
Oh ma che sto dicendo? Sono impazzita dalla gelosia è ovvio.
Controllo di nuovo i capelli, sistemati in modo che l'effetto ondulato duri tutta la sera.
Il trucco non è pesante.
Ho messo del mascara e dell'ombretto color lavanda.
Con me ho un rossetto rosa, deciderò se metterlo quando avrò visto le altre donne presenti al gala.
Il campanello suona e, a tentoni, mi dirigo alla porta.
Davanti a me, un perfetto e stupendo Richard Grayson.
I capelli sono tirati all'indietro con una piccola ciocca che ricade sulla fronte, indossa uno smoking nero.
- Wow - mormoro fra me e me.
Noto che i suoi occhi mi squadrano da cima a fondo.
E sembra quasi ... Non ci credo! Lui è arrossito!
- Sei ... Sei molto bella - balbetta addirittura!
- Grazie Richard, anche tu stai bene - rispondo cercando di non collassare.
- Grazie - sorride lui , mi porge il braccio e mi scorta gentilmente alla limousine.



Siamo arrivati.
La villa di Wayne sembra un vero e proprio palazzo reale.
Non ho mai visto, in tutta la mia vita, un giardino grande come il loro, ci sono un sacco di rose rosse e altri fiori colorati.
Alla porta , ci attende un anziano uomo piuttosto distinto, indossa un frac nero ed ha i capelli grigi sistemati all'indietro.
Ne deduco che sia il maggiordomo.
- Salve My Lord - dice inchinandosi dinnanzi a Richard , questo maggiordomo ha un forte accento inglese.
- Ciao Alfred ... Lei è Kori Anders, la mia lady per la serata -
- Un piacere conoscerla Madamoiselle -
- Piacere mio signore - sorrido.
Credo di aver visto le guance del maggiordomo imporporarsi al mio sorriso.
E anche quelle di Richard .... Mh ... Interessante ...
Entriamo in casa e mentre mi guardo attorno , noto che ci sono un sacco di belle donne e di uomini che probabilmente sono appena usciti dalla rivista "People".
Prendo un bel respiro profondo e chiudo gli occhi per un istante.
Quando li riapro davanti a me c'è Bruce.
Ha un sorriso enorme stampato in volto - Salve, benvenuta in casa - dice
- Grazie ... - mormoro.
Lui ridacchia un po' e se ne va.
Mi volto verso Richard, il quale mi fa cenno di seguirlo di sopra.
Decido di andare.



Ci fermiamo davanti ad una porta blu.
Su è affisso un cartello con la scritta " Ti costa troppo bussare Bruce?".
Sorrido quando noto che l'ha scritto lui.
- Entra pure - mi dice mentre apre la porta.
Ora capisco tutto, siamo in camera sua.
Quando sento la porta richiudersi alle mie spalle , mi prende un colpo.
Strizzo gli occhi chiudendoli.
Non voglio , ho paura!
Avverto la calda sensazione della sua mano lungo il mio braccio e spalanco gli occhi.
Inizio a tremare e lui sospira - Non voglio farti niente Kori - dice
- Ah no? - chiedo terrorizzata
- No! Tu non sei come le altre ragazze, non potrei mai fare QUESTO a te! - esclama
- Che vuol dire che non sono come le altre ragazze? -
- Io ... Non lo so ma ... Con te non ci riesco! Non ce la faccio ... Ti ho invitata qui stasera perché ... Bè perché volevo fare sesso con te, volevo capire che c'è che non va in me se non riesco a portarmi a letto una bella ragazza come te ma ... Non ho concluso nulla - mormora.
In questo momento sembra un cucciolo spaventato.
Sorrido - Forse ... Ti sei innamorato di me - azzardo .
Quando noto il suo sguardo,scoppio in una falsa risata - Scherzo ! -
- Uff ... Meno male, pensavo fossi seria! - ride anche lui.
Ho deciso che mi basta, mi basta che lui rida per stare bene.
Corro via cercando di nascondere le lacrime.
Non voglio mostrarmi fragile, non importa quanto lo sia, lui non deve accorgersene.

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Capitolo 3
*** Cinque anni ***


Cinque anni Sono passati cinque anni dall'episodio al gala.
Ora ho ventidue anni.
Non scorderò mai come mi sono sentita quella volta.
Ho delle cose da raccontare.
Risale tutto a due anni fa.
Decisi che visto che ero diciannovenne potevo avere il coraggio di invitare a cena il signor Grayson.
Rachel continuava a ripetermi che si era scopato più ragazze lui che Rocco Siffredi.
Scelsi di ignorarla e di vedere se potevo cambiare le cose.
Andai a casa sua, gli chiesi di uscire e lui accettò.
Ci fidanzammo e questo avvenne per un anno.
Arrivata ai venti anni lui mi lasciò.
Dovevamo andare a vivere insieme ma lui mi liquidò dicendo che non era pronto. Certo ... Come no.
Decisi di trasferirmi a Jump City.
Passai lì qualche mese e poi tornai a Gotham,senza dire nulla a nessuno,rimasi chiusa in casa con Amanda, riuscimmo anche a far pace,non vidi nessuno dei miei amici.
Poi loro scoprirono dov'ero e vennero a trovarmi quando compii ventuno anni.
Richard non venne, mi dissero che si era sposato con Barbara Gordon ... Proprio lei , proprio la nostra insegnante delle superiori.
Avrà sei anni più di lui accidenti!
Poi venni a sapere che era più grande di lui solo di tre anni .
Avevamo un insegnante ventenne, merda!
Io odiai Richard Grayson, lo odiai davvero. Non era pronto per me ma per quella tizia sì!
Dovetti lottare per scordarmi di lui e smetterla di amarlo ... E indovinate un po'? Non ce l'ho fatta ...



Ora sono una modella, con me lavorano Karen e Rachel.
Ci diedero un contratto un anno fa e accettammo, nonostante Rachel lo faccia solo per i soldi.
Adesso mi trovo in camerino, sono al trucco e parlo del più e del meno con le amiche di sempre.
- E quindi ti sposi fra un mese eh?- chiedo mentre sorseggio dello champagne
- Già ... Non credevo si sarebbe deciso a chiedermi la mano - sorride entusiasta Karen
- Nemmeno io! Victor Stone e Karen Beecher finalmente sposi - ridacchio
- Oh è solo un fottutissimo matrimonio - sbuffa Rachel
- Hey smettila di smorzare l'entusiasmo ammazza-allegria -
Karen e i suoi nomignoli. Eheh ... Non credevo che mi potessero mancare tanto quando me ne andai.
- Ragazze! - sento gridare, è Jen , viene a trovarci ogni giorno prima dei servizi fotografici o delle sfilate e ci pettina i capelli.
- Jen! Come va la convivenza? - chiede Rachel con un ghigno perfido in volto
- Bene ... Ma ho delle grandi notizie - canticchia lei
- Dopo il matrimonio hai finalmente capito che Wally è mio? - rido
- Che simpaticona ... - sorride lei facendomi la linguaccia - Niente del genere ... Bè ... Io ... Sono incinta! - esulta
- AH! - gridiamo io e Karen, tutte addocchiamo Rachel che con espressione interdetta dice semplicemente
- Ehm ... Yuppi? -
- Ammazza - allegria per l'appunto - sbuffa Karen.
- Ok , ora i capelli - ghigna Jennifer.
Appena  finito il servizio fotografico ci rechiamo al bar per inconrarci con il resto del gruppo.
Ovviamente non mi hanno detto che Richard era lì con Barbara.
Lo capisco non appena entro .
Lui è lì, stupendo, quasi abbagliante, al suo fianco quella sgualdrina, sono perfetti insieme, seduti lì,  bere scotch, l'una nelle braccia dell'altro, scambiandosi qualche bacio e subito penso che IO, io dovrei essere al posto suo. Io cazzo!
Metto su il mio sorriso più finto e mi avvicino al tavolo.
- Hey piccola! Ti aspettavamo! - esclama Victor correndo ad abbracciarmi
- Congratulazioni grande uomo! - sorrido ricambiando la sua stretta energica
- Ciao Kor - mi saluta Garfield
- Ciao Gar - dico con un sorriso a trentadue denti
- Hola - borbotta Wally
- Ciao Wally ... Mhm ... Congratulazioni - dico ammiccando
- Per cosa? - chiede Garfield
- Avremo un bambino - sorride Jen correndo a baciare il suo maritino.
L'allegria pervade la stanza quando tutti ci mettiamo ad applaudire.
Poi mi riscuoto dalla gioia del momento e il verde dei miei occhi, incontra l'azzurro dei suoi.
Mi sorride, quel sorriso per cui potrei anche morire - Non ho potuto salutarti quando sei tornata, sai com'è, il matrimonio e tutto il resto - mormora
- Mhm ... Certo, certo ... Bè sono felice di vederti Dick - non appena pronuncio quella frase, noto la sua espressione cedere.
Io non l'ho mai chiamato 'Dick' , mai ! Proprio perché  lo amo , proprio perché l'ho amato e sempre lo amerò.
Mi è venuto spontaneo chiamarlo così dopo tutta la merda nella quale mi ha fatto passare!
Dick non è poi così male come nome ... Direi che si abbina perfettamente alla sua personalità!
Tutti si zittiscono, devono aver notato la sua faccia.
- Anche io sono felice di vederti - mormora, fa per abbracciarmi ma poi indietreggia.
Se non l'avesse fatto lui, l'avrei fatto io .
Cala un silenzio iquietante, finché Garfield non decide che è il momento per una sua battuta.
- Perché un pollo attraversa la strada? - chiede
- Per scappare da uno stronzo? - azzardo .
Silenzio di nuovo.
- Kori ... Forse dovreste parlarne - mormora Barbara
-Ah chiudi il becco tu! - sbuffo .
Corro via ringraziando tutti per l'invito e scusandomi.
Non appena arrivo a casa mi accascio sul letto.
- Kori - mi chiama mia sorella
- Entra - sospiro
- Com'è andata? Lui era lì? -
Annuisco - Per farla breve ... L'ho chiamato stronzo e poi ho detto alla sua mogliettina di chiudere il becco e sono corsa via -
- Oh ... Quindi è andata bene? -
- Perfettamente - umorizzo.
Anche Mandy era sarcastica comunque.
All'improvviso sento il cellulare squillare, rispondo e ...


- Stanza 122 - dice l'infermiera.
Corro per i lunghi corridoi d'ospedale con mia sorella e quando arrivo incontro i ragazzi seduti su delle sedie vicino al letto d'ospedale.
Richard è steso lì, ha gli occhi chiusi, e un respiratore.
- Come è successo? - chiedo con voce tremante
- Stava guidando ... Non ha visto un camion - mormora Karen in risposta.
Barbara non è qui.
- Dov'è Barbara? -
- Sta arrivando - bisbiglia Rachel
- Non erano in auto assieme? -
- No - risponde Garfield
- Dopo che tu te ne sei andata voleva seguirti e ... - continua
- Ok ... Ho capito - dico alzando un dito per farlo star zitto.
Non ci credo ... Richard è in queste condizioni ed è tutta colpa mia!



Lo so lo so ... Non vi aspettavate che finisse in ospedale così tardi nel tempo.
Non ho scordato la trama ho solo deciso di non specificare bene xD
Volevo incuriosirvi ... Ora, so che non è scritto bene, anzi fa schifo , ma spero che vi piaccia!
Recensite :)
-Silkye53

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Capitolo 4
*** Svegliati ***


Ricorderai Sono ormai passate due ore.
Non voglio andarmene.
Barbara è tornata a lavoro otto minuti fa,insieme a tutti gli altri.
- Richard ... Oddio scusa , scusami Richard - sospiro.
Sento le lacrime bagnarmi le guance,non riesco nemmeno a parlare, non posso, io devo assolutamente fare qualcosa per lui.
Gli prendo la mano e me la porto al viso,anche se ho le guance bagnate lui non può asciugarmele, lui non sa che sto piangendo.
Gli poso un piccolo bacio sulla fronte - Svegliati ... Ti prego Richard - inizio a piangere ancora più forte.
- Richard ... Non puoi farmi questo! Me ne hai già fatte troppe in passato! Non ti lascerò morire chiaro? Poi non avrei più nessuno da odiare, nessuno con cui prendermela se le cose vanno male. Come farei senza di te? - credo di star diventando logorroica.
Grossomodo quella secondo me è una dichiarazione d'amore in piena regola.
Scuoto la testa energicamete.
- Richard! Svegliati cazzo! - ma non si sveglia.
Ho paura, ho tanta paura di perderlo per sempre.
Io non l'ho dimenticato, io lo amo, e come posso starmene qui a guardarlo sapendo che è tutta colpa mia?
Non ho una risposta, invece ho molte domande.
Così tante che non me ne viene in mente nemmeno una.
Sento la mia sicurezza vacillare, tutto ciò in cui ho sempre creduto fermamente va in pezzi .
Non so che mi prende ma , non so ... Credo di essere in ansia.
Gli stringo la mano ancora più forte.
Decido di starmene in silenzio e di guardarlo per un po'.
Mentre contemplo i suoi lineamenti mi chiedo da chi abbia preso.
Bruce è il suo padre adottivo e io non ho mai potuto fare a meno di chiedermi, in tutti questi anni, chi avrei dovuto ringraziare per tutta quella perfezione.
Occhi azzuri come l'oceano che ti fanno venire voglia di perdertici dentro, labbra morbide e carnose che contrastano con i lineamenti mascolini.
I suoi capelli neri che gli ricadono dolcemente sul viso nonostante siano pieni di gel.
Il corpo mozzafiato e la carnagione pallida che io semplicemete adoro!
Quel sorriso capace di sciogliere una donna come neve al sole.
Sorridendo appena gli poso un altro delicato bacio sulla guancia.
- Lo so che ti sveglierai - mormoro.
- Devi farlo, devi assolutamente - continuo .
Le lacrime scendono inesorabili sul mio viso.
Non posso fermarmi, non ci riesco, se dovessi perderlo sapendo che è colpa mia mi sentirei una stronza.
Avrei dovuto lasciar perdere e non insultarlo, è passato tanto di quel tempo.
Chiudo gli occhi e mollo la stretta alla sua mano , decido di andarmene a casa e farmi una doccia.
Sorrido e lo saluto con la mano, so che non riesce a vedermi ma ... Non so mi fa sentire meglio comportarmi come al solito con lui, anche se è in queste condizioni.




Sono passate due settimane, non si è ancora svegliato.
Comincio a preoccuparmi seriamente.
Ormai sono sempre in ospedale con lui.
Lo so che non è compito mio ma non posso evitarlo.
Voglio essere presente nel caso in cui dovesse svegliarsi, cosa che spero accada presto.
Non reggo nemmeno più il senso di colpa, man mano che i giorni passano mi sento sempre peggio.
Arrivo alla sua stanza puntuale come sempre.
- Hey tu ... Sono di nuovo qui ... Come va? Hai intenzione di svegliarti in fretta? - chiedo con un fil di voce.
Ovviamente non ricevo risposta ma tentare non nuoce.
- Ok , Richard ... Mi dispiace ok? Non credevo che mi corressi dietro! Sono una scema, non sei uno stronzo tu ... Tu sei l'uomo che ho amato. Sei l'uomo che amo ... Quello che mi hai fatto in questi anni è terribile e non volevo perdonarti all'inizio, pensavo che ti avrei scordato e invece no.
Hai ragione ok? Hai ragione quando dici che nessuna donna può scordarsi di te! Ma ora ti prego ... Ti prego apri gli occhi .... Non puoi rimanere così o staccheranno la spina, vuoi che stacchino la maledetta spina? Io non voglio che tu mi lasci ... Non di nuovo ... Non per sempre! Tu non sai quanto cazzo significhi per me ok? Quindi adesso smettila di essere in fil di vita! Svegliati! - esclamo battendogli energicamente i pugni sul petto.
- Non credo che così lo aiuterai - sento una voce dietro di me.
Mi volto di scatto e vedo Victor.
- Già ... - mormoro smettedo di "picchiarlo".
- Ti capisco Kori, lo ami e vuoi che si svegli ma ... Insomma è tutto così complicato - continua lui
- Credi che non lo sappia? Lui ha una moglie ... Una donna favolosa, bella e intelligente, per quanto odi ammetterlo - sbuffo
- Kori , lui è un vero cretino ... Fu un idiota colossale a lasciarti ma ... Ma questa è la sua vita ora e tu non puoi arrivare come s niente fosse e distruggerla-
- Lo so Vic! Lo so benissimo! Non voglio rovinargli la vita! Voglio solo che sappia che mi dispiace ! - esclamo in lacrime
- Oh Kori scusami ... Non volevo farti piangere,vieni qui - mormora lui abbracciandomi stretta.
- Vedrai che si svegliera prestissimo - continua .
Spero che abbia ragione.




Cinque ore, Barbara è appena arrivata.
Sto bevendo dell'acqua quando all'improvviso, noto una luce provenire dai suoi occhi, si stanno aprendo!
-Barbara! - esclamo indicando il viso di lui.
- Richard! Vai a chiamare il medico Kori -
- Sì vado! - non appena ho detto questo,mi catapulto fuori .
-Dottore! Dottore! - vedo un uomo distinto dirigersi verso di me - Oh dottore ... Venga nella stanza di Grayson Richard per favore - esclamo impaziente.
Il dottore non risponde nemmeno e mi segue .
Quando entra controlla la vista, il respiro ed il battito cardiaco.
Poi chi chiede di uscire, anche se a malincuore io e Barbara facciamo come dice lui.
- Secondo te sta bene? - mi chiede terrorizzata
- Certo ... - mento, non so se stia bene ma non voglio rovinarle l'umore.
Dopo poco , il medico , fa capolino fuori dalla stanza e con un volto serio ci invita ad entrare.
- Ha subito un trauma ... Non ricorda niente ... - mormora
- Amnesia? -
- Sì signorina Gordon ... Non credo sia permanente ma, dovrete aiutarlo molto -
- Certamente ... Me ne occuperò io di MIO marito -specifica Barbara.
Io sorrido appena e sposto lo sguardo verso Richard.
Lui mi sta fissando, l'azzurro dei suoi occhi su di me, mi fa sentire a disagio, come se ammirassi i suoi occhi per la prima volta.
Rimanendo sotto al suo sguardo attento non posso fare a meno di chiedermi, si ricorderà di me?



Non
uccidetemi, lo so che  è terribile, è scritto in modo osceno ma non potevo fare altrimenti .-.

La mia ispirazione vacilla *si rintana in un angolino buio*
Vi saluto ... Recensite, siate buoni con le critiche * piagniucola*
-Silkye53

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Capitolo 5
*** Who are you? ***


Capitolo 5 Il suo sguardo non mi abbandona, mi fa tremare, mi sento come se stessi per morire.
Come se la terra non fosse più sotto ai miei piedi.
Ho un bruttissimo presentimento.
- Chi siete voi ? - chiede con voce tremante
- Tranquillo amore mio è tutto ok ... Io sono tua moglie , Barbara Gordon, e lei è ... -
- Kori Anders ... Sono un'amica, una tua amica - sorrido cercando di non spaventarlo.
- Oh ... Quindi tu sei mia moglie? - chiede rivolgendosi a Barbara
- Sì tesoro - annuisce prontamente lei
- Bene ... E tu ... Tu sei ... Una mia amica? -
- Sì Richard - mormoro.
Essere chiamata 'amica' da lui mi fa un male cane ma devo sopportare.
Sarà così d'ora in poi. Per sempre.
Chiudo gli occhi e li riapro di scatto poco dopo.



I mesi in cui abbiamo introdotto Richard agli altri sono andati bene.
Ora lui ricorda qualche cosa.
Non si ricorda ancora di me.
Odio ammettere che fa male, che non posso sopportarlo ma è così.
Io non ce la faccio più a far finta di non amarlo con ogni fibra del mio corpo, con ogni parte del mio cuore.
Non resisto, il suo sguardo dice chiaramente " io so chi sei " ma la sua testa e il suo cuore lo ignorano.
Oggi viene da me , Barbara lavora e gli altri andranno al club, ha deciso di passare del tempo in mia compagnia per vedere se riesce a ricordarsi qualche cosa che mi riguarda.
Spero che se ne ricordi una, almeno una piccola.




Sento bussare e mi catapulto all'entrata.
Amanda è fuori con un tizio.
Quindi abbiamo la casa tutta per noi.
La cosa mi entusiasma ma devo tenere bene a mente che è un uomo sposato.
- Ciao Kori - sorride entrando in casa
- Hey Richard- dico dandogli un'amichevole pacca sulla spalla
- Come stai? -
- Alla grande e tu ? - chiedo educatamente
- Benone ... Vorrei solo riuscire a ricordarmi di te ... Immagino come devi sentirti ... Scusami - mormora, sembra così dispiaciuto.
- Oh non preoccuparti, sono sicura che presto ti ricorderai, devi andare con calma - sorrido .
Ce ne stiamo seduti sul sofà a non fare nulla.
Lui non parla, io nemmeno.
Che noia.
- Kori? -
- Mh? -
- Credo di ricordarmi qualcosa che ti riguarda - dice arrossendo
- Mh? Davvero? Di che si tratta? - chiedo incuriosita
- Mi ricordo ... Ehm a grandi linee ... Di un nostro incontro ... Ehm ... Di quel tipo -
- Di quel tipo ? - chiedo divertita
- Sì dai ... Ehm ... Intendo ... Il sesso -
- Oh! Certo ... Io sono la tua ex - rido , è proprio buffo questo nuovo Richard.
- Ah ecco ... Quindi , non me lo sono immaginato? -
- No non te lo sei immaginato - rido ancora
- Kori ... Non so perché ma credo di amarti - bisbiglia
- Oddio no ... Se ti ricordassi ogni cosa che mi hai fatto tu non diresti .... - non riesco a finire perché mi bacia.
Mi bacia e io mi rendo conto di quanto mi è mancato.
- Ora inizio a ricordare - sorride.
- Bene ... - mormoro, approfondisco il bacio e senza nemmeno rendermene conto sono stesa sotto di lui sul sofà.
Ricordarmi che è sposato non ha funzionato, specialmente se ogni volta che lo penso mi viene in mente quella sgualdrina di sua moglie.
Avverto la sua mano che mi sbottona dolcemente la camicia.
Non appena il mio seno è esposto alza la testa e abbassa lo sguardo.
- Mi ricordo di te - ghigna.
- Bene ...  - sorrido maliziosamente.
Lui china di nuovo il capo e inizia a solleticarmi il seno con la lingua.
Le sue mani indugiano , vagando sul mio corpo.
Le sue dita corrono su e giù per la mia schiena.
D'un tratto, la realizzazione mi colpisce , non posso farlo.
- Non posso! - esclamo spingendolo via.
La sua espressione cede, ma io non posso andare avanti.
- Scusami Kori ... - mormora lui
- No scusami tu io ... Io ho ... Vattene ti prego -
- Sì - si limita a rispondere.
Mentre lo vedo allontanarsi non riesco a smettere di pensare a quel bacio.
Forse per lui è stato solo un bacio ma per me ... Una cosa così semplice ha significato la vita.

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Capitolo 6
*** Suicidio ***


Capitolo 6 Mi alzo con la testa dolorante, non riesco a muovermi.
Mi sento una vera schifezza.
All'improvviso ricevo una chiamata da Garfield.
- Dove sei? Sono ore che ti chiamo! - strilla
- Calmati mi sono appena svegliata e ho un mal di testa bestiale - sbuffo
- Bè dovrai fartelo passare perché Dick è di nuovo in ospedale! -
- Cosa?! -
- Non sappiamo ancora perché ma è svenuto poco fa - risponde lui incerto
- Ok .... Arrivo - mormoro chiudendo la chiamata.
Nella foga mi infilo un polo viola e una gonna gialla a campana, mi metto le ballerine viola e corro fuori pettinandomi alla meno peggio.
Prendo la mia auto e arrivo all'ospedale.
Incontro gli altri lungo il corridoio .
- Come sta? - chiedo nervosa
- Non lo sappiamo, il medico non ci permette di entrare - bofonchia Garfield
- Deve lasciarci entrare! Io sono sua moglie! - esclama Barbara
- Sì lo sappiamo ... Lo ripeti in continuazione - sospiro .
Non riesco più a sopportarla, la sua voce mi perfora la testa come un martello.
Non ce la faccio a guardarla in volto dopo quello che ho fatto.
Lei  è sua moglie ma non lo merita!
Non lo capisce!
D'un tratto il dottore esce dalla sua stanza.
Sgrano gli occhi , impaziente di sapere come sta.
- Allora? - incalza Barbara
- Mh ... Mi allieta molto annunciarvi che il vostro amico ha riacquistato la memoria - sorride il medico.
- Oh davvero? - chiede la sgualdrina.
Tsk ... Quella è davvero una stupida ... Non sa che vuol dire stare con Richard Grayson.
Non ne ha idea ... Lui non le darà mai l'esclusiva.
Lui è di tutte e di nessuna.
Lui è il diavolo in persona, prima ti tenta e poi ti distrugge.
- Sì ... Chiede di una certa Kori - mormora
- Sono io - rispondo alzando la mano.
- Entri pure signorina -
Ubbidisco ed entro in camera.
- Kori ... - mormora tedendomi una mano
- Richard .... Come stai ? - chiedo con un sorriso
- Bene ora che sei qui - risponde
- Richard ... -
- Lo so, lo so .... Ma io ti amo Kori, non ho mai smesso .... Non ho mai smesso di amarti in cinque fottutissimi anni -
- Smettila! Non puoi giocare così con i sentimenti delle persone! - esclamo
- Non sto giocando ... Io quella lì non la amo affatto. Sei tu quella che amo! - continua lui
- No ... Non è vero! - insisto
- Ok fai come ti pare... Io so che è vero ... -
- Ok fai come ti pare anche tu .... Io continuerò a non ascoltarti - sbuffo.
Sono stufa di fare questo teatrino con lui.
Il Principe delle scopate e la Principessa Innocente che cade in ogni sua piccola trappola.
Ho visto Richard passarsi con i suoi amici ogni tipo di donna ... Non ho mai creduto che fosse in grado di amare e non lo penso nemmeno ora.






Torno a casa delusa e devastata.
Mi faccio un bagno caldo e poi  mi rendo conto che Amanda non è in casa.
Sorrido.
Sarà in giro da qualche parte.
Abbasso il capo e mi strofino il collo con la spugna.
Non appena esco dalla vasca da bagno ricevo una chiamata.
Rispondo .
- Smettile di stare attaccata a Richard o me la pagherai - è Barbara
- Io non ... - non riesco a finire la frase perché mi accorgo che lei ha attaccato.
Chiamo Richard.
Il telefono squilla sei volte, come al solito , poi sento la sua voce profonda che mi trafigge il cuore.
- Kori? -
- Richard ascolta ... Io devo dirti ... - nel sottofondo avverto una voce stridula e nasale.
- Amore torna a letto - oddio ma è Katherine Moth!
- Sei un figlio di puttana! - strillo chiudendo la chiamata.
Lo sapevo ... Lo sapevo che non sarebbe cambiato!
Lui è Richard Grayson!
Non ci credo! Come ho potuto essere così cieca?
Non me lo spiego!
Io iniziavo a convincermi che fosse cambiato almeno un po' e lui ....
E come se non bastasse con quella bionda gatta morta!
Ugh.... Che rabbia!
Inizio a piangere e tremare.
- Perché ? - mi chiedo sottovoce.
Poi la vedo.
Una lametta, affilata e pronta per me, sul lavandino.
Potrebbe essere una scelta terribilmente stupida ma ...
Non penso, agisco.
All'improvviso tutto intorno a me, prende a girare e il mondo diventa nero.
Poi tutto è bianco.
Non ho nulla in testa, nulla.
Solo la voce fastidiosa di quella puttanella da quattro soldi.
Che mi sta succedendo?
Perché non sento più nulla?
Dove mi trovo?
Perché mi sento così bene?

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Capitolo 7
*** La verità ***


Capitolo 7 Apro gli occhi sbattendo le ciglia diverse volte.
Mi guardo attorno confusa.
Vedo solo un uomo, è piegato su di me e mi punta una luce contro gli occhi.
Mi viene da strizzarli.
- Ora è stabile - dice l'uomo, ha una voce profonda e calda.
Mi sento molto al sicuro ora.
Chiudo di nuovo gli occhie mi abbandono a quel che sembra un sonno profondissimo.
Sono debole, respiro a malapena e ho mal di testa.
I muscoli sono tutti indolenziti e non ci sento bene.
Vedo tutto appannato e tutto quello che vorrei fare è dormire.
Dove mi trovo?



Mi sveglio di nuovo.
Capisco di essere in ospedale, ormai ci vivo qui ... Sorrido all'ironia della cosa.
Chi mi ha portata qui? Chi mi ha salvata da me stessa?
Mi guardo intorno una volta di più e scorgo il viso ansioso di Amanda e Rachel.
- Stai bene? - chiede mia sorella.
Annuisco.
Non so nemmeno se riesco a parlare, sento come se la mia voce fosse scomparsa.
- Bene ... Tesoro, perchè hai cercato di ucciderti? - chiede Amanda spaventata
- Non lo so - mormoro con le lacrime agli occhi.
- Ho paura - bisbiglio.
Ad un certo punto sento loro due abbracciarmi.
Mi sento di nuova al sicuro, di nuovo protetta.
Di nuovo amata.
Chiudo dolcemente gli occhi e poso la testa sulla spalla di Rachel.
Mi portano a casa.
Quando arrivo trovo Richard alla mia porta.
Ha un' espressione infastidita.
- Kori! - grida, sembra infuriato.
- Non ora Richard - sbuffa Rachel , la quale mi sta aiutando a camminare.
- Ah no? Cosa c'è di più importante ? - chiede con fare presuntuoso.
- Kori ha tentato di uccidersi ... Torniamo ora dall'ospedale - sospira Mandy.
Richard assume un'espressione preoccupata.
- Hai tentato di fare cosa?! Sei impazzita? Dio, Kori! - strilla
- Ho mal di testa potresti smetterla di gridare? - chiedo con un fil di voce
- No! Non posso smettere! Tu sei .... Perché diavolo l'hai fatto? -
- Io ... Io non lo so - mento.
Certo che lo so.
Non posso dirgli che è tutta colpa sua.
Che se lui si comporta da idiota , io mi sento morire e ho voglia di farlo davvero.
Non posso dirgli che lo amo con ogni cellula del mio corpo.
Non posso.
Serro gli occhi sperando di essermela cavata, Richard mi conosce troppo bene.
Decide di non chiedere altro viste le mie condizioni.
- Il medico ci ha dato un numero di telefono di uno psicologo - bofonchia Amanda
- Pensi di chiamarlo? - chiede infastidito Richard
- Sì - annuisce mia sorella.
Io non sono pazza!
Non voglio andare da uno strizza cervelli!
-Sto bene Mandy ... Non ho bisogno di un tizio che mi psicanalizzi - sbuffo
- Certo ! Perché ora tentare il suicidio significa stare bene vero? -
- Mandy smettila - inveisce Rachel - Così non l'aiuti - continua.
Mia sorella si zittisce e procediamo all'interno della casa.
Ad accogliermi, un silenzio di tomba.
Mi sento male, ho voglia di vomitare.
Casa mia mi fa stare male, è il posto dove Richard mi ha detto che mi ama, è il posto dove Richard mi ha baciata.
Sento la mia bocca riempirsi di sangue, mi accorgo che mi sto mordendo freneticamente il labbro e smetto.
Non riesco a reggermi in piedi, la testa mi gira.
Mi volto e vedo Grayson, è accanto a me e mi regge in piede.
- Traqnuilla ... Va tutto bene - bisbiglia
- No! Non va tutto bene! Sei uno stronzo! Fai schifo! Mi fai pena! Ti odio! Ti odio! - grido piangendo.
- Non è vero - mormora lui.
A quella affermazione , sento la rabbia ammontare, inizio a prenderlo a pugni sul petto.
- Smettila di giocare con me! Non sono un fottutissimo giocattolo! Non puoi dirmi ti amo e poi scoparti un'altra! Non puoi! - urlo innervosita
- Lo so - risponde lui
- Ma lo fai! E la cosa peggiore è che non te ne frega niente di come sto io! Io ho tentato di uccidermi per colpa tua! Tu e il tuo carattere da playboy! Smettila con questo teatrino perché mi sono stufata! - grido infuriata.
Lui sta in silenzio.
- Non puoi trattarmi come se fossi un gioco! Non puoi decidere che quando ti stufi di una delle tue puttane puoi tornare da me e prendermi in giro! - urlo.
Non mi sono mai sentita così arrabbiata in vita mia.
- Non potevi sposare me e non volevi venire a vivere con me ma ... Barbara invece è più degna?! E Kathrine? Lei ti scopa meglio? Per te il noi è solo questo. Quando tu dici NOI intendi TE e il tuo stramaledettissimo uccello! -
Mi calmo e corro in camera mia piangendo come una pazza.
Rachel mi segue anche se è sconvolta dal mio comportamento.
Richard e Amanda rimangono semplicemente lì.
Fermi.
Zitti.
Hanno ragione ad essere sorpresi.
Io sono la "dolce ed innocua" Kori Anders, non hanno mai creduto che potessi tirare fuori le palle.
Ebbene si sbagliavano.
Io, Kori Anders, non mi farò più prendere in giro da quel figlio di puttana.



Ok lo so che è un linguaggio molto colorito.
Voi però che avreste fatto al posto suo?

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Capitolo 8
*** Con lui ho chiuso ***


Capitolo 8 Respiro a malapena.
Tutte quelle grida mi hanno consumata.
La porta si apre appena e Rachel si siede accanto a me nel letto e mi accarezza i capelli.
- Hai fatto bene a comportarti così ... Gli hai detto come ti senti, hai fatto finta di niente per troppo tempo - sorride
- Già .. -
- Tuttavia Kori ... Credo che Dick ti ami davvero -
Sgrano gli occhi.
- Ha uno strano modo di dimostrarmelo - ghigno
- Sì ma ... -
- Non difenderlo Rae! Lui è solo un cretino - sbuffo ricacciando indietro le lacrime.
Premono per uscire, mi pizzicano gli occhi, decido comunque di ignorarle.
Sospiro profondamente e mi volto supina.
- Ok - risponde lei a bassa voce.
Non può , non può davvero comprendere quell'uomo!
Non deve azzardarsi a difenderlo!
- Lo sai com'è fatto Richard ... Dagli ancora un po'di tempo - mormora
- Ancora tempo dici? Gli ho dato cinque anni ... Ok di meno ma mi sembra comunque che bastino per riordinarsi le idee! - esclamo.
Rachel annuisce e si stende accanto a me in silenzio.
Chiudiamo gli occhi e dormiamo.


Quando mi sveglio, Rae non c'è più, al suo posto, c'è una donna che mi fissa.
Ha lunghi capelli neri e due grandi occhi color cioccolato.
- Lei chi è ? - chiedo spaventata
- Mi chiammo Donna Troy - sorride - Sono un'amica di Richard e sono anche una psicologa -
- Sei AMICA di Dick? - chiedo scettica
- Sì - risponde lei incerta
- Allora vattene fuori. Io non parlo con le sue sciacquette da quattro soldi - sospiro
- Capisco ... Bè , Kori ... -
- Fuori ho detto - ripeto gelida.
Lei si zittisce ed esce.
Fuori dalla porta la sento parlare con Mandy e Rae.
- Mi sembra molto ferita, Richard deve averla distrutta povera cara -
Bè che psicologa!
Non ci vuole certo un genio per capirlo!
- Crede che si riprenderà ? - chiede mia sorella
- Sì ma ci vorrà molto tempo .... Per ora credo sia caduta in depressione -
Ma che depressione? Che ne sa lei?
Io non sono depressa!
Sono ferita, umiliata, quasi morta ma non depressa!
Non per colpa di un deficente come quello!




Mi faccio un bel bagno caldo.
Nella vasca con me c'è anche Rachel, mi è sempre piaciuto fare il bagno con lei.
Mi rilassa.
- Mh ... Ora sto molto meglio - sospiro con un sorrisetto
- Mi fa piacere - sorride Rachel.
Cosa che capita molto di rado.
Sorrido anche io.
- Io non sono depressa - bisbiglio
- Lo so, quella non capisce nulla ... Non ci vuole un genio per dire quello che ha detto lei , tu non sei depressa sei solo ferita. -
- Esatto grazie! Sei l'unica che lo capisce! -
- Resta comunque il fatto che hai provato ad ammazzarti -
- Bè è stata una stronzata, lo capisco anche io, non lo rifarò - sorrido
- Bene perché non voglio perderti -
- Non mi perderai ... Non ti libererai di me così facilmente - rido
- Bene - ride anche lei.
Eh sì ... Garfield le fa proprio bene.
Ora ride anche!




Prendo la macchina ed arrivo in studio.
Oggi c'è un servizio fotografico e devo essere al massimo della forma.
Tsk!
Polsi feriti e faccia da mostro.
Sì sono indubbiamente una bomba sexy!
Mentre Jennifer mi pettina parliamo un po'della gravidanza.
La pancia si vede già un pochino.
Molto poco però.
Così poco che non sembra nemmeno incinta.
Sorrido.
Presto avrà un bambino.
- Lo so che stai pensando - sorride.
- Presto avremo un bambino - esulta.
- Avremo? -
- Certo Kor! Siamo così amiche che il bambino è anche nostro - aggiunge Karen
- Yuppi .... Questo vuol dire che dovremo pulire il culo a tuo figlio ? - chiede Rachel , sarcastica come al solito
- Rachel!! - esclamiamo tutte insieme.
Poi scoppiamo a ridere.
Che bello avere delle amiche come loro .
Comincia il servizio.
Cerco di nascondere meglio che posso le mie ferite ai polsi.
Poi li ritoccheranno comunque.
Spero.
Questa sessione di foto finirà su Vogue.
Vogue!
Non ci credo!
Da quando mi sono liberata dalle parole che volevo dire a Dick mi sento molto meglio.
Riesco a godermi la vita.
Riesco a fingere un sorriso.
Se non ci fossero le mie amiche non so nemmeno se ci riuscirei.

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Capitolo 9
*** Xavier Red ***


Capitolo 9 Prendo Vogue e inizio a sofgliare le pagine e noto il nostro servizio fotografico.
Dannazione è venuto benissimo!
Sorrido e saltello su e giù.
- Rachel, mettici in comunicazione multipla con Karen e Jen - dico al telefono
- Subito - mormora lei.
All'improvviso sento anche le voce delle altre.
- Cosa c'è di così importante?- chiede la voce assonnata di Jennifer
- Siamo su otto pagine di Vogue! Otto intere pagine! - esulto
- Ah non ci credo! - strilla entusiasta Karen
- Sì evviva! Tutti conosceranno il mio talento di parrucchiera! - esclama Jen divertita
- Yuuu ... Evviva . Yes ce l'abbiamo fatta. Basta così? - borbotta Rachel
- Tu sei proprio il fantasma della gioia eh ? - sospiro
- Scusa ma proprio non mi viene di essere felice come fate voi - sbuffa
- Ok,ok apprezziamo il fatto che tu faccia finta - ride Jennifer.
Chiusa la chiamata, decido di uscire con mia sorella e di andare al bar.
Facciamo colazione e poi andiamo al centro commerciale.
Vogue è anche qui così le mostro le foto.
Anche lei le trova perfette.
Per fortuna hanno ritoccato le mie ferite.
Entriamo in un negozio di lingerie, Amanda vuole comprarsi un completino sexy per la sua notte di fuoco con il suo ragazzo.
Considerando che per il suo matrimonio Karen non comprò niente del genere non so cosa consigliarle.
Mentre Mandy rovista fra i vari completini , io mi immergo in qualcosa di più classico.
Sento qualcuno che mi picchietta sulla spalla, mi volto e mi trovo di fronte un ragazzo splendido.
Alto, capelli castani, quasi rossi e due bellissimi occhi azzurri.
- Salve. Mi chiamo Xavier Red e non ho potuto fare a meno di notarla nelle otto pagine di Vogue - sorride.
Mi fa addirittura il baciamano.
Sento le guance andarmi a fuoco e capisco di stare arrossendo.
- Non posso fare a meno di dire che lei è davvero splendida - continua
- Grazie mille, dammi pure del tu  - sorrido timidamente
- Ok , posso sapere il tuo nome? - chiede educatamente
- Mi chiamo Kori Anders - mi presento porgendogli la mano.
Lui la stringe con un sorriso perfetto stampato in volto.
- Lo so che è prematuro ma ... Posso chiederti di uscire con me? Stasera magari -
- Certamente - dico con voce dolce
-Qualcosa in mente? - chiedo
- Certo, il gala di Bruce Wayne - risponde.
Nel sentire quel nome, mi viene in mente Richard ... Ci penso per un attimo ma poi accetto l'invito.




Mi preparo.
Non so cosa indossare, ho paura che vicino ad un ragazzo così perfetto potrei sembrare orribile.
Scelgo di rilassarmi e provare a cercare qualcosa di semplice ma sconvolgente.
Indosso un abitino da cocktail turchese e dei sandali argentati con il tacco a spillo.
Completo il tutto con una pochette bianca e una giacca di pelle dello stesso colore.
Rendo i capelli mossi e li porto all'indietro con un cerchietto di strass argentato.
Per trucco decido di utilizzare solo eyeliner nero e mascara nero e un po'di rossetto rosso .
Do un ultima occhiata al trucco e al vestito e poi scendo per le scale.
Dopo pochi secondi, il campanello suona, apro la porta.
Xavier è bellissimo.
Indossa una camicia bianca con sopra una giacca nera e dei jeans scuri.
Infine dei mocassini neri.
Non ho mai visto uno così bello e così naturale come lui.
- Wow , sei davvero incredibile - sorride.
Mi porge una rosa rossa, che io trovo stupenda.
La prendo e ne annuso l'odore travolgente.
- Grazie mille - sorrido - Anche tu stai bene - mi complimento.
- Grazie ma impallidirò accanto a te - mormora .
Arrossisco, è davvero galante.



Mentre entro in macchina non posso fare a meno di chiedermi, ci sarà anche Richard?
E se ci sarà, come farò a guardarlo in faccia?

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Capitolo 10
*** Allora si amano ***


Capitolo 10 Arriviamo davanti alla porta, tremo dalla paura, prego solo che vada tutto bene e che la serata non finisca con me che picchio Richard.
Alfred ci fa entrare -Signorina Anders ... Con il Maestro Xavier - mormora
- Maestro? Alfred è stato il tuo maggiordomo ? - chiedo
- No ... Sono un amico d'infanzia di Richard ... Non ci vediamo da anni ormai - sorride.
Annuisco .
- Signorina Anders potrei conferire parola con lei per un istante? -
- Certo Alfred ... -
- Mi segua -
- Torno immediatamente - sorrido .
Seguo il maggiordomo verso il garage.
- Dimmi - mormoro
- Perché è qui con un altro uomo? Il Maestro Richard ne sarà devastato -
- Non credo - sbuffo
- Lui la ama -
- Continuate a dirmelo tutti -
- Perché è così -
- Ah sì? Bè ha un modo bizzarro di dimostrarmelo - sospiro
- Ha solo bisogno di tempo ... Lui è un uomo difficile, è complicato ... -
- Certo ... Bè io mi sono stufata di dargli tempo, ne ha avuto abbastanza - dico andandomene via.
Entro e con lo sguardo cerco Xavier.
Si trova davanti alle scale a parlare con Richard e Barbara.
- Eccoti qui - esclamo arrivandogli alle spalle
- Oh , perdonami , sono entrato perchè avevo freddo -
- Non preoccuparti - mormoro.
- Ciao Richard, Barbara - continuo
- Ciao Kori - borbotta la ssgualdrina
- Hey - si limita a dire Dick.
Misà che è davvero furioso con me.
Sospiro e rivolgo di nuovo la mia attenzione a Xavier.
- Allora di che parlavate? - chiedo, non sono certa di volerlo sapere.
- Oh , dell'associazione di Barbara per salvare le donne africane dalla mutilazione dei genitali - risponde
- Oh ... Wow è , è davvero un'iniziativa onorevole. - ammetto.
- Già , io sono molto sensibile a certi problemi. E tu di che ti occupi ? - chiede con aria di sufficenza
- Io ... Io sono ... -
- Lei è una modella, ha guadagnato otto pagine di Vogue - s'intromette Xavier.
- Già - annuisco .
- Ah bè , le hai usate per motivo di beneficenza? - chiede lei con tono di sfida
- No ... Era un semplice servizio fotografico della nuova collezione primaverile di Dolce e Gabbana -
- E hai incontrato gli stilisti ? -
- No - rispondo secca.
- Oh quindi fondamentalmente non è niente di che - incalza lei
- No , è un lavoro come tanti - sbuffo.
- Non è affatto vero! Tu hai degli occhi incredibilmente comunicativi, quando posi o sfili, sfoderi un fascino e una naturalezza unici. Non ho mai visto nessuno fare bene il suo lavoro come te - sorride Xavier.
Anche Richard stava per parlare, dopo tale affermazione però si è zittito.
- Grazie Xavier - mormoro imbarazzata.
Barbara rotea gli occhi e prende Dick per mano.
- Vieni Dick, andiamo a salutare qualche ospite - cinguetta.
Lui la segue con espressione annoiata.
Ora ho capito, lui fa tutto quello che dice lei, in quella relazione non c'è niente di lui.
Niente!
Quindi non è amore vero.
D'un tratto Bruce prende il microfono.
- Questo gala è stato indetto per congratularci con Barbara e la sua nuova impresa - sorride spiegando che aveva investito in quell'associazione di cui prima parlavamo.
All'improvviso partì la musica.
In quella musica c'è Richard.
Ecco qual'è la parte della relazione che lo riguarda.
Allora si amano.
Non so cosa fare, non so cosa pensare.
Mi blocco e sento che sto per vomitare.
Esco di corsa e vedo Dick seguirmi con lo sguardo.
Però quando mi volto non è lui a seguirmi.
- Kori stai bene? - chiede Xavier.
Scuoto la testa e vomito nel parcheggio.
Inizio a piangere.




Io e Xavier camminiamo per un po'intorno alla villa.
In quei pochi attimi gli riassumo la mia tormentata relazione con Grayson.
Lui sospira e poi mi dice - Dick non cambia mai ... Lascialo perdere è un idiota che non merita nemmeno un tuo sguardo -
- Tu non dovresti essere suo amico ? - ridacchio
- Sì ma non significa che devo essere d'accordo con ogni cazzata che si inventa - sbuffa.
Rido di nuovo.
Con lui sto così bene.
Lui mi capisce e mi fa sentire speciale.
Come non mi cpitava da anni.
Decido che sono pronta a rientrare e continuare a prendere parte alla festa.
Affronterò la mia vita e sceglierò di stare bene , di pensare un po'a me.
Xavier mi chiede di uscire di nuovo a fine serata, accetto.
Non vedo l'ora di rivederlo perchè ho come l'impressione che mi guarirà dal fantasma di Richard.




Appena entro in casa, racconto tutto a Mandy e poi lei racconta a me della sua nottata magica.
Ridiamo un po'insieme e in quel momento penso che sono felice di avere indietro la mia sorellona.
Spero di riavere indietro anche le mia felicità un giorno.

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Capitolo 11
*** Zoo e Fast Food ***


Capitolo 11 Io e Xavier dobbiamo uscire oggi.
Mi ha detto di vestirmi bene ma in modo informale.
Decido di mettermi un paio di jeans a sigaretta bianchi, converse rosa e una camicetta di seta dello stesso colore.
Sopra indosso un cardigan bianco allacciato solo sulla vita.
Prendo la mia enorme borsa nera , lego i capelli in una stretta coda di cavallo e come trucco metto solo mascara nero e lucidalabbra perlato.
Scendo per le scale, con le scarpe basse è molto più semplice correre.
Noto che Xavier e Amanda stanno chiacchierando all'entrata.
- Eccomi - sorrido
- Eccoti - ripete lui.
Mia sorella ci augura di divertirci e ci saluta.
Xavier ha parcheggiato sul retro della casa.
Sgrano gli occhi, ieri una porche e oggi ... Oggi una moto stupenda, è nera con una 'X' rossa dipinta sul fianco.
- Woah -
- Ti piace? - chiede divertito
- Moltissimo - esulto - Ho sempre voluto salire su una moto! -
- Richard non ti ha mai portato sulla sua ? - chiede
- No , non sapevo nemmeno avesse la moto - rispondo delusa
- Bè allora ti insegno a guidarla dopo - ride .
Annuisco scettica.
Ora noto come è vestito, indossa dei jeans bianchi, una t-shirt rossa e una giacca di pelle nera come le scarpe.
Mi passa un casco nero, lo metto senza fare storie nonostante mi rovini i capelli.
Lui ne mette uno nero con delle strisce rosse ma solo dopo capisco che formano una 'X'.
Sorrido.
Questo ragazzo mette la sua firma ovunque.





La corsa in moto mi ha entusiasmata.
Lui va davvero veloce.
Io amo la velocità.
- Eccoci qui - sorride.
Lo Zoo!
Saranno anni che non ci vado!
- Oh che bello! Adoro lo Zoo! - esclamo battendo le mani.
- Eheh, ci speravo - ridacchia lui.
Mi rendo conto di apparire cretina ma ... Sono davvero felice di essere qui.



Camminiamo per lo Zoo.
Gli chiedo di soffermarci alla gabbia delle tigri .
Sono così belle, in questo Zoo trattano gli animali molto bene ma comunque non è bello vederli intrappolati.
Le tigri sono decisamente stupende.
Una si avvicina alla gabbia e mi fissa intensamente negli occhi.
Il suo sguardo sembra dirmi "tu sei una donna forte" .
Sorrido e allungo una mano.
Qui si possono toccare gli animali, è scritto all'entrata.
La tigre non sembra dispiacersi del mio tocco.
Anzi fa addirittura le fusa.
- Devi piacerle molto - sorride Xavier
- Anche lei mi piace molto - rispondo alzandomi dalla mia posizione accovacciata.
Continuiamo a camminare e ci fermiamo di fronte alla vasca dei delfini, i quali ci accolgono con un salto fenomenale.
Ora siamo tutti bagnati.
- No accidenti! - esclama Xavier fra una risata e l'altra
- Oddio, la mia camicetta! -
- Che dici ? Andiamo a prenderci un hamburger? - chiede lui divertito
- Ok ... - rispondo aggiungendo una risatina finale.



Con la moto arriviamo al fast food.
Quando entriamo, tutti i ragazzi mi guardano e tutte le ragazze guardano lui.
Ci sediamo dopo aver preso i vassoi.
- Sai ? Con Dick andavamo sempre in posti eleganti e raffinati con poca gente. Mi piace uscire con te, è come avrei voluto passare il tempo con lui, ma lui si vergognava troppo di me, o meglio, credevo che fosse così ma poi ho capito che non mi portava in giro perché aveva ragazze ovunque-
- Bè ... Con me non correrai certi rischi - sorride lui.
- Certo siamo un po'adulti per lo Zoo ma ... Che male c'è ? - rido
- Giusto - concorda lui ridendo a sua volta.
Sono felice di uscire con Xavier, sento che potrò costruire qualcosa di serio con lui .

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Capitolo 12
*** L'arrivo di Trey ***


Capitolo 12 Sono passati otto mesi.
Ora sono in ospedale con Xavier  e gli altri.
C'è anche Dick ma non mi importa.
Siamo qui perché Jen e Wally stanno per avere il loro bambino.
Non volevano sapere il sesso , quindi lo scopriranno adesso.
Sono così tesa.
- Fra poco avremo un bambino - sorride Karen
- Sì non vedo l'ora! - esulto
- Sapete? Sono nervosa anche io - confessa Rachel.
Annuiamo.
- Speriamo che vada tutto bene - mormoro stringendo la mano di Xavier.
Ormai siamo una coppia.
Richard osserva quell'atto con cautela e poi stringe Barbara a sé .
Tsk ... Che ragazzino, non è mica una gara.
Mi chiedo se abbia un cervello a volte.
Wally esce dalla sala parto con un enorme sorrisone e un piccolo cucciolo in braccio. (
Lo so , lo so ... Piccolo cucciolo non è proprio un termine entusiasmante ma ... )
Un
bambino bellissimo, un maschio, ha i capelli castani con una sfumatura rossiccia.
Non si può ancora accertare a chi assomigli ma una cosa è certa, è un bimbo meraviglioso.
Wally ci porta nella stanza di Jen e le da il bimbo.
-Il mio bambino ... Il nostro bambino, è così bello Wally - sorride con voce tremante
- Sì , è vero amore mio, è bellissimo ed è tutto nostro - conviene lui
-Ti amo tantissimo Wally, ti amo da morire -
- Anche io ti amo JenJen -
Sorridiamo tutti di fronte a quel quadretto familiare.
Penso a come da piccola sognassi di avere un bel figlio con l'uomo che avrei amato.
Ora spero di averne uno con l'uomo che mi fa soffrire meno.
Questo è molto triste a dire il vero.



Arrivata a casa mi faccio un bagno e dico a Xavier di seguirmi nella vasca da bagno.
Mossa stupida? Forse ...
Xavier inizia a baciarmi, dolcemente scende dalle mie labbra al collo, poi arriva al seno ed inizia a succhiarmi i capezzoli.
Lascio sfuggire un piccolo gemito e lui sorride compiaciuto.
Vi lascio immaginare che è successo dopo.
Finito il "bagno" ci stendiamo sul letto l'uno accanto all'altra.
Poso la mia testa nell'incavatura del suo collo e ci nascondo il viso.
Lui mi bacia la fronte e mi avvolge la vita con le sue braccia.
Non ho mai passato momenti così romantici con Dick.



Quando Xavier se ne va , avverto Rachel di venire da me.
Lei arriva subito e mi dice che sembro più bella del solito.
Sorrido e le spiego che ho appena fatto sesso con Xavier.
- Sesso ? - chiede lei incerta
- Sì ... Perché ? Non dovevo? - chiedo completamente in ansia
- No , no ... Solo che ... Quando l'hai fatto con Richard mi dicesti di aver fatto l'amore ... Non di aver fatto sesso -
- Sai? Ormai credo che non ci sia differenza. Io credevo di fare l'amore mentre per Richard era solo sesso ... E .... Oddio ! Ho appena fatto lo stesso con Xavier! Lui credeva di fare l'amore e io ....  -
- Mi chiedevo quando l'avresti capito - ghigna lei
- Oh! Sono un mostro orribile - sospiro
- Sciagurata non voglio più vederti - scherza lei
- Mhm ... Molto divertente Rae - dico sarcastica.
Che guaio ho combinato!
Spero lui non se ne renda conto!

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Capitolo 13
*** Tradimento ***


Capitolo 13 Sto seduta nel letto, è passata una settimana da quando l'ho fatto con Xavier.
Mi sento ancora in colpa ma ormai è passato e non posso tornare indietro quindi meglio rassegnarsi.
Mi adatto in fretta a dire il vero, già.
Il telefono squilla.
Barbara.
- Ti avevo detto di stare lontana da Dick! - grida
- E infatti è quel che ho fatto - sbuffo
- Oh ... E allora chi era la ragazza con lui? -
Assumo un'espressione incuriosita.
- Vieni da me - dico.
Lei attacca e poco dopo è a casa mia.
Mi fa sentire un messaggio lasciatole in segreteria.
La voce di lui ubriaco , la voce di una ragazza molto simile alla mia.
Amanda.
- Questa è ... Mia sorella - mormoro , mi costringo a trattenere le lacrime.
- Oh .... Hai ancora il coraggio di chiamarla sorella ? -
- No - sospiro.
La voce esce più tremante di quel che vorrei.
So che Barbara ora mi capisce.
Visto che sa cosa provo, mi abbraccia, ricambio e insieme iniziamo a piangere.




Quando mia sorella torna a casa la fulmino con lo sguardo.
- Ti sei divertita con Richard? - chiedo furiosa
- Kori ... Ascolta io ... Io non volevo farlo -
- E allora perché diavolo l'hai fatto? - chiedo delusa dal suo comportamento
- Mi ha drogata - confessa.
Sussulto.
Richard è in grado di farlo con una donna contro la sua volontà?
Abbraccio Mandy che scoppia in lacrime di fronte a me.
- Il mio ragazzo mi ha mollata, gli ha inviato un messaggio vocale dove si sentiva quello che facevamo -
- Oh Amanda! Mi dispiace tantissimo - inizio a piangere anche io .
Rimango lì a confortarla.
Poi la realizzazione mi colpisce, l'ha fatto perché pensava che Barbara l'avrebbe lasciato, ubriaco com'era deve aver registrato il messaggio anche per Amanda.
Perché vuole farsi mollare?
- Vado a parlare con lui - le dico con fare deciso
- Sta' attenta! - esclama lei
- Certo - bisbiglio.



Busso alla porta.
Oggi dorme da Bruce, quando sono stata al suo appartamento Barbara mi ha detto che l'avrei trovato lì.
Lui mi apre.
Ghigna - Kori ... - non lo faccio finire.
Gli mollo un pugno sul naso.
- Sei un lurido bastardo! Mi fai schifo! - urlo
- Mia sorella Dick! Non puoi drogare mia sorella e fartela! - continuo
- Io non ...  -
- No! Sta' zitto! Zitto! Non voglio ascoltarti! Non stavolta! Perché diavolo volevi farti lasciare da lei? -
- Barbara aspetta un bambino ... Xavier è il padre -
Rimango lì, pietrificata.
Xavier? Anche lui è come Richard? Anche lui è uno che gioca?
- Ho tentato di avvisarti  ma ... -
- Ok te ne do atto, ma questo non cambia il fatto che hai costretto mia sorella -
- Lo so e ti chiedo scusa, puoi picchiarmi di nuovo se vuoi - mormora.
Sorrido e faccio cenno di no.
- Non servirebbe a nulla ... Solo la prossima volta, cerca di tradirla con qualcuna che ci stia -
- Già ... Verrò domani a scusarmi con Amanda - dice incerto
-Certo ... - mormoro.
In quel momento, non so perché ,ma mi getto fra le sue braccia.
Inizio a piangere per quella che sembra l'ottantesima volta oggi.
- Mi ha presa in giro Richard - mormoro fra un singhiozzo e l'altro.
- Lo so - biascica lui
- Perché? Io credevo di aver trovato qualcuno di ... Speciale -
- No ... Lui è un stronzo che vuole tutto ciò che ho io - sospira
- Me ne rendo conto ora - sorrido appena.
Richard si avvicina a me, io mi piego in avanti e le nostre labbra si incontrano.
In questo bacio , riesco a sentire tutto l'amore di Richard.
Lui mi ama davvero.
Finiamo in camera sua e ci lasciamo trasportare dalla passione.




La luce colpisce i miei occhi.
Le lenzuola profumano di cannella, proprio come lui.
Ci sono caduta di nuovo.
Ho davvero poco rispetto di me stessa.
Il suo cellulare squilla, lo so che non dovrei ma rispondo.
- Pronto? - dico alterando appena la voce
- Sono Barbara, tu chi sei ? -
- Sono ... Ehh ... Una ragazza, dimmi -
- Tsk ... Ovvio ... Bè suppongo di meritarmelo, volevo solo dire a Richard che il figlio non è di Xavier, è suo - detto questo Barbara riattacca.
Mi sento un vero schifo ora.
E come se non bastasse sento delle grida provenire dal soggiorno.
Xavier e Dick stanno facendo una rissa!

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Capitolo 14
*** Parigi ***


Capitolo 14 Cerco di fermarli ma non riesco nemmeno ad avvicinarmi.
Grido come una pazza isterica ma non funziona.
Prendo coraggio e li raggiungo. Pessima mossa, Xavier mi da un pugno in faccia.
- Ouch! - esclamo.
Cazzo se fa male!
Sento il sangue scorrere implacabile lungo il mio mento.
- Accidenti! - esclama Richard alzandomi il viso con dolcezza.
Mi portano nella stanza di Richard e lì vengo medicata da Xavier.
- Scusami - mormora.
- Perché diavolo vi stavate picchiando?- chiedo
- Il bambino è mio, non di Xavier, Barbara non ha fatto bene i conti, lui si è incazzato perché ti ho detto che lui era il padre - spiega Richard.
- Lo so che il piccolo è tuo ... Ho risposto al tuo telefono ... Era Barbara, non mi ha riconosciuta - confesso imbarazzata.
Mi vergogno così tanto.
Eppure sono loro quelli che dovrebbero vergognarsi, insomma , mi hanno trattata come una scema.
- Ok ... Sono infastidito dal fatto che hai risposto al mio telefono ma ... -
- Sai cosa? Non mi interessa! Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata! - urlo
- Sì ma ... -
- Ma niente Richard! Voi due siete ... Siete dei somari! -
- Kori calmati - mormora Xavier
- Calmati dice lui! Io devo calmarmi? Voi due dovreste essere rinchiusi! Il vostro pene ha fatto il giro del mondo! -
- Bè ... -
- Non vi lascerò parlare! Non so come ho fatto ad essere così cieca! - esclamo sempre più furiosa
- Voi due mi avete presa in giro! Vi siete presi gioco di me sin dall'inizio! Io mi sono stancata! State mettendo a dura prova la mia pazienza! - continuo.
- Tu! Non sai deciderti! - grido indicando Xavier
- E tu! Tu sei un idiota colossale! Tu mi hai tradita così tante volte che ho perso il conto! -
Entrambi rimangono in silenzio a fissarmi.
Respiro affannosamente.
Poi , come sempre ultimamente, scoppio a piangere.
Troppo ferita dalla vita, troppo umiliata dalla stessa.
Non riesco più a controllare le mie emozioni e di questo ho una paura folle.
Prendo un respiro profondo ma non riesco a calmarmi.
Piango per l'umiliazione, per il tradimento, per mia sorella, per la morte dei miei genitori, per tutto ciò che c'è di sbagliato nella mia stupida vita!
Quattro braccia mi cullano.
In certi momenti, anche due stronzi possono essere d'aiuto.






Torno a casa e spiego l'accaduto alle ragazze che mi attendevano lì da oltre un'ora insieme a mia sorella che , invece, aspettava da molto più tempo.
Decide di perdonare Richard, lo giustifica dicendo che in fondo non è stato orribile.
Dice che ci è andato piano.
Fra il calore delle mie ragazze non posso non piangere.
Mi sento così debole, così inutile.
Non posso fare niente per cambiare le cose.
Richard avrà un figlio, io e Xavier abbiamo rotto, com'era prevedibile.
Mi sento una merda!
Scelgo di non vedere nessuno per un po'.
Sto chiusa in camera mia a riflettere.
Continuo a darmi della stupida, dell'ingenua, della facile.
Ora capisco, non sono le altre le puttane di Richard, io sono la sua puttana.
Ogni volta che si stufa di una, torna da me.
Mi fa del male e poi mi abbandona per poi riniziare tutto da capo.
Forse sono masochista ... Non lo so ...




Bagno caldo.
Il miglior rimedio a tutto.
Chiudo gli occhi e annego nel bagnoschiuma al profumo di rose.
Mi sveglio poco dopo, o meglio quello che a ME sembra poco dopo.
In realtà è passata mezz'ora.
Esco dalla vasca e infilo l'accappatoio.
Morbido e profumato.
Entro in camera mia e mi infilo il pigiama, vorrei che ci fosse mia mamma, ogni volta che ero triste lei mi preparava una cioccolata calda e mi cantava una canzone.
Oddio .... Andiamo è tutto così ridicolo!
Devo affrontare i miei problemi e chiarire ciò che voglio.
Tolgo il pigiama e infilo una felpa blu e dei jeans.
Esco di corsa e vado da Richard.
Al suo appartamento.
Busso ma non mi risponde nessuno.
La porta è aperta.
Entro in casa e ... Non c'è nulla dentro.
Vado in camera da letto , la loro camera da letto, c'è la sua impronta inconfondibile.
Non è grande, c'è un solo piccolo armadio in legno d'ebano proprio pochi centimetri più giù della porta, il letto è di fronte ad esso, è matrimoniale e le coperte sono color crema.
Proprio il suo stile.
C'è un biglietto attaccato al comodino alla sinistra del letto.
Lo prendo e dopo averlo rigirato un po'fra le mani mi decido a leggerlo.

" Bruce, nel caso dovessi venire a trovarci sappi che io e Barbara ci trasferiamo a Parigi.
Lì mi prenderò cura di mio figlio, di' a Kori che la amo.
Dille che è la donna più importante della mia vita.
Dille che mi mancherà da morire.
La partenza è prevista per oggi alle 20.45"

Guardo l'orologio, 20.39!
Inizio a correre, rientro in auto.
Parto a tutta velocità e spero solo di arrivare in tempo!
Devo farcela.
Non posso perderlo!
Non ora!

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Capitolo 15
*** La bugia di Barbara ***


Capitolo 15 Corro per il lunghissimo corridoio dell'aeroporto.
Lo vedo, è voltato di spalle e cinge la vita di lei col suo braccio.
-RICHARD!- grido.
Lui si volta.
Sgrana gli occhi e corre verso di me.
Barbara lo chiama per farlo tornare indietro ma lui la ignora.
- Richard ... Non ... Non andartene - dico singhiozzando
- Devo farlo ... Scusami ... Sono stato orribile con te Kori, ti amo - mormora
- Adesso lo so - annuisco , non smetto di piangere.
- Trova qualcuno che non ti faccia soffrire Kori, ti prego, sii felice -
- Ci proverò ... Ti amo Richard - sento come se mi fossi tolta un peso enorme dal cuore.
Forse avrei dovuto ammetterlo fin dall'inizio.
Sarebbe stato tutto molto più facile!
Forse troppo ....




Mi siedo sul mio letto e fisso il soffitto.
-Ti aspetterò Richard - mormoro.
Sospiro  cerco di tenermi occupata.
Inizio a pensare a ogni cosa bella nella mia vita .... Dunque .... Ehm .... Ok non mi viene in mente nulla.
Davvero ... Anzi no, una cosa c'è ma ...
Ok.
Successe anni fa.
Stavo con Richard.
Lo accompagniai a fare shopping.
Eravamo al reparto uomo di abbigliamento.
Mi guardavo attorno mentre lui era in camerino a provarsi un maglione orrendo.
Avvistai una camicia perfetta, semplice, blu e perfetta.
La comprai e gliela regalai.
Non lasciò mai il suo armadio.
Anche ora è nel suo armadio, all'aeroporto indossava quella.
Gli sta un po'stretta ma lui non l'ha gettata.
Sorrido fra me e me e rotolo ad un lato del letto.
Uffa ... Perché ogni cosa bella della mia vita doveva riguardare la parte più brutta di essa?
Anche se ho abbandonato tutto ciò in cui credevo fermamente, non ho mai abbandonato la speranza di credere in ciò che non credevo.
E io non credevo che avrei mai capito che Richard mi ama.
Ma credevo che saremmo stati insieme per sempre ....
Piango di nuovo.
Lui già mi manca.




Il telefono squilla.
- Pronto? - rispondo
- Kor, sono Rae , ho incontrato Tara Markov oggi, l'infermiera ti ricordi? Avevamo con lei il corso di diritto -
- Ah già! Come sta? - chiedo
- Bene ... Mi ha dato una notizia molto interessante-
- Ovvero? -
- Barbara non è incinta...Sapeva che Dick la tradiva e ha cercato un modo per tenerlo legato a sé. Si è fatta dare l'ecografia di un'altra donna-
- Cosa?! -
- Già! Devi dirglielo! - esclama lei
- Ah! Lo farei se non fosse che si è trasferito a Parigi con quella strega! -
- Come dici?! -
- Lo so da non credere! -
- Devi fare qualcosa! -
- Vado da Xavier ... Vedo se ha il suo nuovo numero- dico riattaccando.
Mi metto in macchina e guido fino alla Wayne Enterprise, settimane fa , ho scoperto che lavora lì.
Mi faccio dire dov'è il suo ufficio e lo raggiungo, nonostante i numerosi rifiuti delle segretarie.
-Xavier! - esclamo spalancando la porta.
- Kori? Che ci fai TU qui? - chiede stupito della mia presenza
- Hai il nuovo numero di Richard? - chiedo
- Perché credi che ce l'abbia? -
- Xavier ... Tu sei suo amico anche se ... Bè , anche dopo tutto quello che è accaduto fra di voi, sento che l'ha dato a te -
- Tieni - risponde lui offrendomi un foglietto di carta.
Il suo numero!
Lo digito velocemente  e attendo una risposta al sesto squillo.
Risponde.
- Sì chi è ? - chiede confuso
- Richard ! Sono Kori! - esclamo
- Kori ? -
- Sì, ok senti ... Barbara è con te? -
- No -
- Bene ... Lei non aspetta alcun bambino - confesso.
Gli spiego tutto e lui mi dice che farà il possibile per divorziare e tornare indietro.
Gli dico che andrà tutto bene e chiudo la telefonata.
Xavier mi abbraccia e cerca di donarmi conforto.
Spero che vada tutto bene ... Lo spero con tutto il cuore.
Forse ho ancora qualcosa in cui credere.
Forse "per sempre" non è solo una favoletta che si racconta ai bambini per non fargli capire quanto il mondo faccia schifo, forse quel "per sempre" esiste davvero, aspetta solo la persona giusta a cui legarsi.

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Capitolo 16
*** Follia ***


Capitolo 16 Sono passati due giorni e ancora nessuna notizia da Parigi.
Me ne sto tranquilla all'ombra della quercia del parco, quando davanti a me, compare Barbara.
Ha una pistola in mano.
- Alzati da lì - esclama puntandomi addosso l'arma.
Rabbrividisco.
Faccio come dice, in una posizione del genere, non vorrei certo contraddirla.
Lentamente mi alzo dalla panchina e serro gli occhi.
Ho paura!
Questa donna è pazza! Pazza vi dico!
La gente intorno a me mi fissa, nessuno mi aiuta, hanno tutti paura.
I bambini del parco sono gelati ai loro posti.
Nessuno avanza di un passo.
E la cosa peggiore è che la polizia non si sa dove si sia cacciata.
Respiro profondamente e cerco di combattere le lacrime.
- Perché non hai tenuto chiusa la tua lurida boccaccia? -
- Io ... -
- Sta' zitta o ti ammazzo! - grida lei in lacrime.
Mi blocco in silenzio.
Scorgo Richard e gli altri dietro alle spalle di lei.
C'è anche mia sorella.
Bruce e Alfredo sono davanti a loro.
- Barbara posa la pistola - dice Bruce
- No! Questa puttana mi ha distrutto la vita! - grida
- Barbara io ... - cerco di parlare ma lei punta di nuovo quella cosa verso di me.
- Taci! - strilla inviperita.
Non so cosa fare.
Ho paura, non voglio morire, non ora che le cose iniziano ad andare per il verso giusto.
Jennifer ha con sé suo figlio, spero che non si intrometta, se Barbara dovesse impazzire e spararle ... Non voglio nemmeno pensarci.
- Adesso ... Adesso tu convincerai Richard ad amarmi -
- Non si può costringere una persona ad amare - dico piangendo e tremando
- Vuoi morire? -
- No -
- E allora fallo - ordina lei, annuisco appena e guardo Richard con espressione implorante.
- Ti prego - mormoro.
Dick ci fissa entrambe.
- Io non ti amo Barbara - risponde lui.
-Bene - lei preme il grilletto.
Sento solo urlare il mio nome.
Mi sento cadere.
Tutto diventa nero, proprio come quando ho tentato di uccidermi.




Mi sveglio respirando a fatica.
Non so dove sono.
Non so perché ci sono.
Poi ricordo.
Mi alzo lentamente e mi guardo attorno.
La testa mi gira, mi fa male.
Sento un dolore lancinante alla spalla.
Abbasso lo sguardo, sono a petto nudo e ho una fasciatura che copre il seno e arriva fino alla spalla.
- Come ti senti? - chiede Richard
- Bene ... Cioè , sono stata meglio - mormoro
- Ti hanno salvata giusto in tempo - ammette lui
- Almeno mi hanno salvato - sorrido appena
- Non so che avrei fatto se non ci fossero riusciti - sussurra lui abbracciandomi delicatamente.
- Che fine ha fatto lei? - chiedo spaventata
- L'hanno arrestata - sorride.
Mi stendo nuovamente,sono intorpidita.
- Kori, mettiamoci insieme - dice lui ad un certo punto.
Apro gli occhi di scatto.
- Senza tradimenti? Né figli illegittimi? Né bugie? - chiedo poco convinta
- Esatto , alla luce del sole, solo io e te , solo Kori e Richard, nessun altro, vuoi ? -
- Tu mi hai ferita molto in passato, lo sai. Qualche giorno fa però ... Mi sono resa conto che è con te, che ho avuto i momenti migliori della mia vita, e anche i peggiori ... Quello che mi hai dato tu, non lo avrò mai da nessun altro quindi sì ... Mettiamoci insieme -
- Ti amo Kori, stavolta sarò perfetto vedrai -
- Anche io ti amo Richard, mi fido di te -
Ci baciamo.
Il bacio più dolce della mia vita.






Ora sono passati sei mesi, viviamo insieme nel suo vecchio appartamento.
Xavier si è messo con mia sorella.
Jennifer e Wally sono sposati e Rachel aspetta un figlio.
- Amore, sono a casa! - esclamo posando la spesa sul bancone.
Baxter, il nostro cane, mi viene incontro, lo accarezzo e attendo che arrivi anche Richard a salutarmi.
- Eccoti qui - sorride baciandomi.
- Come è andata la sfilata? -
- Una favola, com'è andato il colloquio alla Wayne Enterprise? - chiedo tirando fuori le cose dalle buste.
- Benone, sono assunto - ghigna.
- Bene! - esulto abbracciandolo.
- Oii piano piano dolcezza ... Se rompi la schiena al dirigente poi non posso portare i soldini a casa - sorride prendendomi in braccio
- Se mi prendi in braccio ti rompi la schiena - rido , mi mette giù.
- Oggi esco un po'con Victor e Karen , va bene per te? - chiede
- Certo, oggi prendo un caffé con Rachel, vuole sfogarsi un po'con me per via della gravidanza - sospiro
- Uuuh chiacchiere fra donne ... Sarà divertente parlare di gravidanza, aria nella pancia fastidiosa al settimo mese, voglie dei cibi più impensabili - continua
- Mmmh ... Si preannuncia un luuungo pomeriggio - rido.
Ci baciamo di nuovo e inizio a cucinare.
Dopo aver mangiato, decido di andare a salutare Jen e Wally prima di vedermi con Rae.
Busso alla porta.
Jen corre ad aprire.
- Kori! Arrivi al momento giusto! Puoi darmi una mano con Trey? - chiede porgendomi il piccolo.
- Certo, che devo fare esattamente? - chiedo
- Puoi dargli da mangiare mentre vado a farmi una doccia veloce, c'è Wally di là -
- Ok ci penso io -
Vado in cucina e saluto Wally, che mi mostra dov'è il biberon.
Do da mangiare a Trey e subito dopo , Jennifer ritorna.
- Amore, sono passata in banca oggi. Ho aperto un conto corrente al piccolo -
- Va bene tesoro, quanto hai depositato per aprirlo? -
- Uhm ... Cinquantotto dollari -
- Oh , ok -
- Kori passami Trey - sorride Wally
- Tieni - mormoro porgendoglielo.
- Allora, come va la convivenza? -
- Non diversamente da com'era prima - ammette Jennifer
- Litighiamo di meno - ghigna Wally
- Mhm ... Sembrate piuttosto tranquilli - dico
- Uh e lo siamo, non oso immaginare come sarebbe senza Wally qui dentro -
- Idem, se dovessi perdere la mia JenJen non so che farei -
- Che dolci ... - sorrido.
Osservo il bimbo, ora si vedono distintamente i capelli rossi e gli splendidi occhi azzurri.
Tale e quale a Wally.
- Ti somiglia moltissimo Wally -
- Grazie Kor -
- In effetti è identico a te amore, da grande diventerà bello proprio come te - esclama Jennifer
- Oh amore mio ... Anche tu sei bellissima - sorride lui baciandole la punta del naso.
- Bene ora vado, ciao - esclamo correndo via.
Nemmeno io e Dick siamo così appiccicosi.



Arrivo al bar dove Rachel mi sta aspettando.
Per la cronca ragazzi, è al terzo mese.
- Oh Kori! - esclama abbracciandomi
- Ciao! Come ti senti tesoro? - chiedo
- Bene , senti io ... Devo chiederti un favore - mormora - O meglio due -
- Dimmi tutto - sorrido cercando di mostrarmi disponibile
- Bè ... Vorrei chiederti di essere presente in sala parto quando sarà il momento,e visto che so che dirai di sì vorrei anche che facessi da madrina al battesimo -
- Certo! Certo tesoro! - esclamo , sono felice!
Sono al settimo cielo!
- Uh meno male! Meno male ... Vedi non ti chiederei di venire in sala parto se non fosse necessario - sorride
- Uh già! Perché me lo hai chiesto? - domando
- Vedi ... Garfield è fantastico e io lo amo ma è troppo sensibile, ho bisogno di qualcuno di normale e che mi conosca bene -
- Capisco , impedire a Garfield di frignare ed evitare le frasi tipo delle infermiere, della serie "spinga ci siamo quasi" -
- Brava hai centrato il punto - borbotta lei.
Le strizzo l'occhio e annuisco - Conta su di me - rido .



Torno a casa e vengo accolta da una scia di petali di rosa.
Candele accese ovunque ai lati del parquet, vicino al muro.
Come una pista luminosa che mi porterà ad un tesoro.
Sorridente la seguo.
Arrivo in salotto, lì c' è Richard, non è solo, con lui ci sono tutti gli altri, perfino Rachel, che, andata via prima di me dal bar, doveva aver preso un taxi per giungere qui .
Richard sorride e si inginocchia di fronte a me.
Sento il cuore battere all'impazzata contro il mio petto.
Sento che sto per svenire.
- Kori, lo so che sono un disastro, faccio pena come fidanzato e non sono l'uomo dei sogni però ... Però ti amo ed è tutto ciò che conta quindi ... Korina Anders, vuoi sposarmi e rendermi l'uomo più felice e fortunato del pianeta? -
Avverto una sensazione calda percorrermi il corpo, ho i brividi, mi cedono le ginocchia.
- Richard ... - bisbiglio il suo nome con voce tremante, lacrime di gioia si fanno strada sulle mie guance - Oddio sì! Sì voglio sposarti! - esclamo abbracciandolo.
Tutti applaudono ed esultano.
Lui mi infila l'anello al dito , un anello magnifico.
Un diamante grosso quanto un occhio.
Tremo ancora tutta ma non mi vergogno di questo perché anche lui sta tremando come una foglia.
- Ti amo da morire - sorride lui
- Anche io tesoro -
Ah che bello!
Ora capisco perché è uscito con Karen e Victor!
Corro verso di loro e li abbraccio.
- Figurati eh - ridacchia Vic
- Voi due siete grandiosi - sorrido
- Lo sappiamo tesoro, noi siamo esperti - ride Karen.
La sua voce squillante mi rallegra molto.
Le cose non potrebbero andare meglio.

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Capitolo 17
*** Il sogno ***


Capitolo 17 Il giorno del matrimonio.
La chiesa fa schifo, il vestito è in pizzo e io ODIO i vestiti in pizzo.
Il velo è bruciato.
Il rinfresco fa vomitare.
Metà degli invitati sono bloccati nel traffico.
E durante la cerimonia, Tara Markov ci interrompe.
- Io lo amo! Non può sposarsi! - urla disperata.
Cerco di non picchiarla e di ignorare il fatto che sembri molto più bella di me, almeno lei è truccata.
- Oh ti prego! Non è che ci sei stata! - esclamo.
Entrambi abbassano lo sguardo.
Richard è stato con Tara!
Mi ha tradita di nuovo!
Mi ha mentito!
Impazzisco, inizio ad urlare loro cose orribili ed esco dalla chiesa in lacrime.
Mi sento ferita e spaventata e ... Rachel non è qui per consolarmi.
Una forte botta in testa mi fa svegliare.
Sono caduta dal letto, era tutto un incubo.
Sospiro sollevata.
- Tesoro, va tutto bene ? - chiede Richard mentre mi aiuta ad alzarmi.
- Ugh ... Sì , ho solo fatto un brutto sogno - mormoro.
Lui mi stringe forte a sé .
- Richard? -
- Mh? -
- Sono l'unica per te vero? - chiedo terrorizzata
- Certo piccola ... Ascolta - dice premendomi la testa contro il petto
- Cosa senti? - chiede accarezzandomi dolcemente i capelli
- Non so ... - mormoro confusa
- Ascolta bene - bisbiglia lui.
Poi lo sento, capisco - Il tuo cuore -
- Finché batterà così, non hai nulla da temere - mormora con voce tremante
- D'accordo , ora va bene - sorrido abbracciandolo ancora più forte.




Mi sveglio e sento Richard gridare al telefono con una certa Mary.
Ok ora ho paura.
Mi tradisce? Chi è Mary?
Quando finisce di telefonare lo abbraccio e lo spingo sul letto.
- Hey hey! Cos'è questa audacia? - chiede lui ridendo.
- Chi è Mary? - chiedo mentre gli bacio il petto.
- Mh ... La wedding planner - sorride lui - Hai detto che ti fidi di me -
- Di te mi fido, è delle altre donne che non mi fido - sbuffo.
- Allora? Se ti fidi di me non dovresti avere problemi - esclama alzandosi di scatto.
- Sto per sposarti! Non puoi comportarti così ogni volta che parlo con una donna o ne senti il nome! - grida , ora è davvero arrabbiato
- Bè mettiti nei miei panni Richard! Tu sei stato con ogni singola donna ! E poi ... Erano tutte donne bellissime. Fantastiche, tranne Katherine. - rispondo a gran voce
-Korina questo è ridicolo!  Io ti amo cazzo! Non dovrebbe importarti di nient'altro! -
- Ma sono preoccupata! Stiamo per sposarci è normale essere in ansia, io sono quella che mette tutto in gioco, metto in gioco il mio cuore, il quale è stato ferito più di una volta e sempre da te! - strillo in lacrime.
Ora lui mi abbraccia.
- Hai ragione tesoro, scusami ok? Non volevo arrabbiarmi è che ... Sto organizzando il matrimonio e sono stressato ... Hey, sai che facciamo? Adesso ci facciamo un bel bagno caldo, io e te ok ? -
Annuisco e insieme ci rechiamo in bagno.




Dopo esserci calmati un po' , ci incontriamo con Mary.
-Ho trovato una location perfetta - ci annuncia
- E quale ? - chiede Richard mentre afferra saldamente la mia mano.
- Seguitemi -
Facciamo come dice e, dopo aver percorso qualche isolato, ci troviamo di fronte ad una chiesa in stile gotico, imponente, splendida.
Perfetta.
- Incredibile, hai fatto un lavoro eccezionale Mary - mormora Richard.
Lui se ne intende di certe cose.
Mi piace vedere come ammira rapito la chiesa.
-Tu che ne pensi amore ? - mi chiede baciandomi la tempia
- Mi piace moltissimo, è perfetta per noi - sorrido entusiasta.
- Approvata - esulta lui prendendomi in braccio.
Mary sorride e prende un appunto su un block notes.



Ora le cose vanno a gonfie vele.
Domani è il turno dell'abito.
Sono nervosa.
Ma non mi preoccupo perché ho il fidanzato migliore del mondo!

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Capitolo 18
*** Abito e Location ***


Capitolo 18 Sto scegliendo l'abito.
O meglio, ho già scelto.
Un abito con taglio a sirena.
Scollo a cuore , con corpetto semi trasparente.
In raso.
La gonna è retta da una piccola coda di rose rose sul retro dell'abito.
Lo scollo è impreziosito con piccole perline.
Il velo è lunghissimo e di colore bianco ecrout, proprio come il vestito.
Lo stesso velo , è retto da un diadema molto semplice.
Le scarpe saranno dei sandali firmati Manolo Blanich , il vestito invece è un  Pnina Tornai.
Per il bouquet ho deciso di scegliere i fiori preferiti di Richard, i gigli.
Gigli e rose rosse.
Ora manca solo la lista dei regali di nozze.
Oh già, anche gli inviti!
E anche la location per il rinfresco, e il truccatore.
Come parrucchiera ho scelto Jennifer.
Per il trucco forse mi farò aiutare da Karen, che è decisamente un talento per queste cose.
Ok. Karen è assunta!
Le dirò tutto dopo.
Ora con me c'è Rachel, nonostante i dolori è riuscita a venire.
La pancia non è molto grande ma lei sente dolore ai reni.
Credo sia per il seno che si sta ingrandendo.


Pago l'abito con un sorriso enorme dipinto in volto.
Considerando che mancano tre settimane al matrimonio, ho fatto tutto piuttosto in fretta.
Dopo questo, accompagno Rachel a casa e poi vado a scegliere un seggiolino per portare bimbi in auto.
Probabilmente a volte dovrò aiutare Jen con Trey e quando Rae avrà il suo bimbo devo essere pronta, sono la madrina accidenti!
Non posso farmi cogliere impreparata... Il padrino sarà Victor.
Non vediamo l'ora!
Decido di comprare un seggiolino nero, il più sicuro che hanno.
Non occupa molto spazio e questo è un sollievo.
Lo monto in auto e poi torno a casa.
Richard non c'è.
Lo chiamo al cellulare.
- Amore, ho scelto l'abito tu dove sei? -
- Sono all'agenzia a scegliere il catering per il rinfresco ... Come va con l'abito? Ti sta bene ? -
- Sì, devo tornare tra una settimana per la prova - mormoro
- Uh ok, ti accompagnerò ok? -
- Certo -
- Amore, devo vedermi con Mary fra venti minuti, non cred che farò in tempo ,ti va di andarci tu? -
- Sì , è per la location del rinfresco? -
- Esatto, pensi di farcela? -
- Indubbiamente, ci vediamo dopo a casa, porto io fuori Baxter -
- Va bene dolcezza, ti amo -
- Anche io ti amo tesoro mio -
Chiudo la chiamata .
Prendo il guinzaglio  e fischio.
Baxter arriva veloce come un fulmine.
Gli metto il guinzaglio e la pettorina e lo conduco fuori dall'appartamento.
-Mary, Richard non ce l'ha fatta, ha mandato me - sorrido
- Bene, in fondo è la sposa quella che conta -
- Eheh direi di sì -
Visitiamo varie location ma poi arriviamo a quella perfetta, una discoteca molto raffinata.
Una specie di castello con sala da ballo inclusa.
Le faccio una foto e la invio a Dick per MMS, lui risponde poco dopo dicendo che è perfetta.
-Accordata - esulto battendo le mani.
Perfetto.
Ora è tutto assolutamente perfetto.



Torno a casa e vengo accolta da un buonissimo odore d'incenzo.
- Massaggio ? - chiede Richard.
Lo adoro, è seduto sul letto a torso nudo e ha tre diversi tipi d'olio per massaggi sul comodino.
-Oh ... Magari,sono così stressata - sospiro.
- Bene, spogliati, ci penso io- ghigna.
Baxter sbadiglia e si posiziona nella sua cuccia dopo aver mangiato appena.
- Bene , il cucciolone è stanco così non fa il geloso e non ci interrompe - continua con voce suadente
- Mhm ... Mettiti all'opera, sono pronta - ghigno.
Richard si unge le mani con l'olio al profumo di lavanda.
Improvissamente la stanza è pervasa da due odori pungenti, eppure così perfetti se combinati insieme.
Dallo stereo parte una musica indiana che facilita la meditazione.
Mi sento così speciale.
Così amata.
Le sue mani si muovono dolcemente sul mio corpo applicando una leggera pressione.
Riesco a sentire il suo respiro caldo su di me.
Mi sento così bene che potrei morire.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dall'atmosfera rilassante.
Oddio! Se ogni giorno da sposata sarà così, non vedo l'ora!

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Capitolo 19
*** The BIG day ***


Capitolo 19 Ok prima di iniziare devo chiarire che recentemente ho notato che questa fanfic fa molto "Sex and the City"
Mi piace molto la serie ma non pensavo di esserne influenzata come fonte d'ispirazione.
E invece ....
Bene godetevi il capitolo ^^



S
ono pronta.
I capelli sono legati in uno chignon, l'unica ciocca di capelli libera è un boccolo al lato sinistro del viso.
Il velo e il diadema sono perfetti.
Il vestito mi sta alla grande!
Le scarpe sono un po'scomode ma ... Chi bella vuole apparire ...
Come trucco Karen mi ha messo dell'ombretto color lavanda, mascara nero e rossetto rosa caramella.
Mi sento splendida.
Una vera principessa.
Chiudo gli occhi per un istante.
Lo stomaco gorgoglia, sono nervosissima.
Ho la nasuea ma cerco di concentrarmi su altro.
Per fortuna arriva Rachel a salvarmi.
- Hey sposina!-
O forse no ....
- Ugh ... Non chiamarmi sposina! Sono nervosa! Sento che sto per vomitare! -
- No no tranquilla ... Andrà tutto bene - sorride lei abbracciandomi.
Non mi fa stare meglio ma almeno mi rilassa leggermente.
- Ok, ho bisogno del tuo cinismo - mormoro sventolandomi
- Bene, non volevo dirtelo poco prima delle nozze ma ... Dopo sposato gli verrà la pancia, gli crescerà la barba e smetterete di fare sesso -
- Disse la donna col pancione e il marito chiodo - rido io
- Tsk ... Ok, non mi rendi le cose facili -
- Non era una mia intenzione - sbuffo.
Ora sto decisamente meglio.
- Ok , è ora! - esclama Wally entrando.
- Vattene Rae - continua lo stesso.
Rachel improvvisa un saluto militare , afferra il cestino con i petali di rosa e ci precede alla navata.
- Pronta? - chiede lui porgendomi il braccio
- Pornta - affermo accettandolo.
Mentre stringo il braccio di Wally, mi viene in mente che sto per sposarmi con un uomo, un uomo bello, ricco e di talento.
Sorrido, non potrei essere più felice di così.



- Siamo qui riuniti oggi per unire in matrimonio Richard Jhon Grayson e Korina Anders, questi due giovani, decidono di unirsi oggi nel sacro vincolo del matrimonio, gli sposi hanno scritto le loro promesse - dice il prete non appena la musica cessa.
- Korina Anders, io ... Io non sono mai stato un grande uomo , io perso i miei genitori e credevo che fosse tutto finito ma poi ... Poi ho incontrato te e quando ho visto il verde dei tuoi occhi mi ci sono perso dentro, tu mi hai cambiato la vita e io vorrei essere in grado di cambiare la tua.
Tu mi hai fatto diventare un grande uomo, l'uomo che sono oggi, ti ho fatto soffrire molto e me ne pento in maniera incredibile. Ma ora sei qui, con me e ti prometto che non ti lascerò andare, finché morte non ci separi -
Al suono di queste parole, mi venne da piangere ma rifiutai di farlo.
Avrei pianto più tardi.
-Richard Grayson, io ti amo, fino a qualche mese fa credevo che non ci sarebbe stato futuro per noi, invece guardaci ora.
Stiamo realizzando quello che speravamo di realizzare un giorno.
Mi hai fatta piangere molte volte ma ... Ora so che, qualsiasi cosa accada, l'affronteremo insieme.
Ti prometto di starti sempre accanto, di non arrendermi e di lottare per il nostro amore ogni giorno, finché morte non ci separi -
A quel punto il celebrante prese di nuovo la parola.
- Vuoi tu, Richard Grayson prendere in moglie Korina Anders? -
- Sì, lo voglio - risponde lui
- E vuoi tu Korina Anders, prendere come tuo legittimo sposo Richard Jhon Grayson? -
- Sì, lo voglio - sorrido io.
- Per il potere conferitomi dal Signore vi dichiaro marito, e moglie , può baciare la sposa -
E così succede.
Il primo bacio da sposati.
Il miglior PRIMO bacio della mia vita.
E non vedo l'ora di scoprire come sarà la prima scopata da sposata.




Luna di miele.
Siamo a Bora Bora.
- Richard ... Oddio è tutto così perfetto - mormoro con un sorriso dolce, lo bacio.
- Perfetto ... Sì, io , te e la spiaggia - concorda lui.
Oh e il sesso da sposati?
FAVOLOSO!




Torniamo una settimana dopo, quindi questo vuol dire che siamo al quarto mese di gravidanza per la bella darkettona.
Decidiamo di andarla a trovare prima di passare alla pensione per cani a prendere Baxter.
- Ciao mammina! Come va? - chiedo abbracciandola
- Bene, a voi come è andata la Lunda di Miele ? -
- Bene- sorride Richard.
Rimaniamo un po'a parlare del più e del meno.
Poi esce fuori il discorso della mia presenza in sala parto.
Richard non fa storie, anzi la trova un'ottima idea.



Arriviamo alla pensione per cani.
- Salve, dovremmo riavere indietro il nostro cane, è un  barboncino nano, si chiama Baxter ed ha due anni - dice Richard
- Certo, arriva subito - mormora la commessa ammiccando visibilmente a mio marito.
( Se vi state domandando perché si sono sposati così in fretta è perché volevano farlo non appena estinte le pratiche del divorzio ;) )
- Hai visto come ti ha squadrato quella lì ? - chiedo infastidito
- Gelosa? -
- No ... Pftt ... Come ti viene in mente? - mento
- Kori - borbotta lui
- Ok , sono gelosa, ogni volta che andiamo da qualche parte c'è qualcuna che ti fissa e con lo sguardo ti dice "saltami addosso e fottimi" -
- Uh ... Cattiva ... Sai che dice il mio sguardo? -
Faccio cenno di no
- Dice "hey bella vacci piano sono sposato" - mormora
- Mhm ... Ah sì? A me sembrava che dicessero "hey bella la mia ragazza va a lavoro fra dodici ore" - scherzo
- Spiritosa - ghigna lui.
Baxter abbaia dietro di noi .
- Amore! Mi sei mancato tesoruccio mio - sorrido esultante.
- Nemmeno a me le dici queste cose - ride Dick
- Baxter è molto più carino di te -
- Ugh ... Sempre più cattiva -
Prendo in braccio il cagnetto e poi usciamo.
-Cappuccino ? - chiede Richard prendendolo a sua volta
- Va bene - acconsento.
E oggi comincia la nostra vita da sposati.
Chissà come finirà?

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Capitolo 20
*** Richard ***


Capitolo 20 Cinque mesi.
E sì ... Questo vuol dire che ...
- Kori! Ci siamo! - grida Rachel al telefono.
- Garfield è con te ? -
- Sì ... Ugh -
- Arrivo, prendo la tua  borsa con tutte le tue cose -
- Grazie -
- Non ringraziare, sono lì tra poco . -
Chiudo la chiamata e digito il numero di Richard.
- Richard, sto andando in ospedale , finisci il lavoro con calma, Rachel sta per avere il bambino! - esulto
- Va bene cara, ci vediamo lì quando ho finito - mormora lui con voce dolce
- Ok, dicci in bocca al lupo -
- In bocca al lupo, amore vado in riunione ti chiudo la chiamata ciao , ti amo -
- Anche i ... - telefono attaccato.
Oh bè ...
Prendo le cose di Rae e corro , o meglio , guido , verso l'ospedale.



-Rachel! -
- Kori! -
- Ci siamo , ora la portano in sala parto ... Tra poco vedrò il mio bambino - piagniucola Gar.
Rachel mi addocchia in un modo che la dice lunga.
Annuisco.
- Garfield ... -
Lui mi guarda confuso .
- Smettila di fare il cretino - dico con voce squittente, tutta colpa della stretta di mano di Rachel.
Garfield si zittisce ed aiuta le infermiere e l'ostetrica a spingere il lettino.
Arriviamo in sala parto tutti imbacuccati con quei camici che sembrano sacchi dell'immondizia.
- Ugh - geme Rachel.
- Tranquilla tesoro andrà tutto bene - sussura Garfield
- Garfield no! - m'intrometto.
Rachel mi stringe la mano.
Sembra così sofferente, spero che non faccia troppo male, non ne sono sicura.
- Signora sta andando bene, spinga -
- Infermiera, non dica così! - esclamo
- Ok - mormora la donna con espressione delusa.
- Ci sei Rachel, si vede la testa! - esulta Garfield.
- Coraggio tesoro ci sei quasi - continua.
Un ultima spinta, un grido e un pianto di bambino.
- Sei stata incredibile - sorrido posando la testa sulla spalla di lei.
- Anche tu - mormora lei posando la sua testa sopra la mia.
- Hey, madrina! Prendilo - sorride Gar, mi porge il bimbo.
Un maschietto.
- Ciao tesoro ... Benvenuto al mondo ... - mormoro mentre lo cullo
- Richard, si chiama Richard - confessa Rachel.
- Ah, ne sarà felicissimo - sorrido .
- Ok mammina, è ora di far pratica, prendilo - dico porgendole il piccolo.
- Oh ... Kori ,è così piccolo ... -
- Sì è piccolo, ha i capelli scuri- sussurro accarezzando i capelli di Rachel.



Sfreccio per il corridoio.
- Ragazzi! - esulto quando li vedo
- Mh? Allora? Com'è andata? - chiede Karen
- Bene, molto bene, il bambino è bellissimo, ci pensate? Avremo un altro bambino - esclamo abbracciando Karen e Jen.
- Oddio! - esclama Jennifer saltando su e giù.
- Nostro figlio non vi bastava? - incalza Wally
- Taci! Hai appena detto una cosa orribile - sospiro.
Garfield arriva.
- Rae mi ha cacciato perché piangevo - ammette
- Oh ... Poverino - sorride Karen.
Mi guardo attorno - Dov'è Richard? -
- Oh arriva fra poco ,la riunione è più lunga di quanto si aspettasse - risponde Victor.
- Oh! Lo aspetto qui, voi andate pure a vedere il piccolo - sorrido.
I ragazzi fanno quanto detto e io aspetto seduta lì.
Dopo venticinque minuti , Richard è di fronte a me.
- Scusami! Com'è vostro figlio ? - chiede con un ghigno divertito
- Bellissimo, e si chiama Richard - mormoro
- No davvero? Ehe, grande! - esulta abbracciandomi e sollevandomi.
- Ok, ok calmati tigre - rido.
- Dai andiamo - sorride trascinandomi via.
Piombiamo nella stanza e ci troviamo davanti alla scena della prima allattata.
- Oh che seno enorme! - esclamo
- Kori! - inveisce Richard
- Come mi è venuto in mente di portare un traditore all'ospedale io non lo so - scherzo.
- Ehe ... Ok, ha appena finito, Rich prendi il piccolo Richard - ridacchia Rachel
- Hey ciao piccolo me - ghigna lui prendendolo fra le braccia .
In questo momento , mi sorprendo a pensare di volere un figlio.
Un figlio di Richard.





Torniamo a casa.
Sono visibilmente tesa.
- Tesoro, qualcosa non va? - mi chiede, mi conosce così bene
- Richard io ... Vorrei un figlio - confesso
- Eheh ... Scherzi vero? - chiede confuso
- No - rispondo seria
- Kori ... Io non voglio figli , non sono in grado di ...  -
- Però il figlio di Barbara eri pronto a tenertelo! Voleva andare a Parigi il signorino pur di prendersene cura! - esclamo furiosa.
Sento Baxter guaire dallo spavento.
Questo cane finirà in terapia .
- Korina! Io voglio avere un figlio nostro ma ... Bruce, insomma non gioverebbe all'immagine della Wayne Enterprise. -
- L'immagine? Ti preoccupi dell'immagine? Delle convenzioni sociali? - chiedo , sono ferita ora.
- Tesoro, ho appena iniziato a lavorare lì , e mi sono già assentato per il matrimonio, la luna di miele, non posso farlo anche per un figlio -
- Non rivolgermi la parola mai più! - esclamo.
Esco sbattendo la porta alle mie spalle.
Lo sento gridare il mio nome, lo ignoro.
L'immagine non c'entra nulla, ho semplicemente sposato un cretino che crede che un matrimonio non blocchi il suo uccello dall'infililarsi ovunque ma un figlio sì!
Lo odio! Lo odio! Lo amo!
Per quanto io possa odiarlo , ci sarà sempre quella parte di me che lo amerà più di ogni altra cosa.
E comunque non ha detto "no" ha detto "non ora" .

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Capitolo 21
*** E quindi arriva Mari ***


Capitolo 21 Ho ventisei anni.
E indovinate dove sono?
Sì , in ospedale.
Ho appena avuto una figlia, la più bella del mondo.
La piccola Mari.
- Richard ... Ti somiglia - sorrido
- Mh, è bella come te però - mormora lui baciando la fronte della piccola.
- Già, meno male che non è maschio, altrimenti avrebbe avuto tutte le bimbe dell'ospedale attaccate addosso - scherzo.
Ho la voce ancora esausta per via del travaglio.
- Bè ... Non c'è differenza, solo che saranno i maschietti a tormentarla -
- Spero di no -
- Già ... Sono già geloso -
- Bè vedi di controllarti tigre - rido.
Mentre stringo mia figlia, capisco cosa si prova nel vedere arrivare la vita.
Domande...
Sarò pronta? Che tipo di madre voglio essere? Non sarà troppo difficile? Dovrei assumere una tata? Rovinerà la mia carriera di modella?
Eppure l'unica risposta che ottengo è: NON HAI FATTO UN ERRORE.
Tua figlia non è un errore.
Probabilmente non si è mai pronti, probabilmente sarò una mamma come le altre, ansiosa e amorevole, ovvio che è difficile ma io confido che mio marito mi aiuterà anche nei momenti peggiori, forse ne assumerò una visto quanto lavoriamo io e il padre e poi, certo .... Non sarò perfetta come prima ma ... Ho visto donne tornare in forma dopo ben tre gravidanze quindi, perché non tentare? Mi rimetterò in forma e continuerò a lavorare.
Intanto sono finita  su una rivista di moda per mamme, con uno splendido abitino premaman.
E ancora, ho ricevuto pubblicità da una rivista locale, io e Richard siamo comparsi in prima pagina con in braccio la bimba.
Già, sono venuti a rompere in ospedale pur di scattare una foto.
Hanno anche preteso di truccarmi!
E quindi sono qui, mamma di fresco e truccata alla grande con un camice d'ospedale e un groviglio di capelli intrecciati.
Direi non male come inizio.




A casa giocando con la bambina , mi rendo conto di quanto ho sognato questo momento.
Il momento in cui mi sarei sposata con l'uomo della mia vita, bello , e per giunta ricco!
Il momento in cui avrei avuto una casa mia, che non è più un monolocale ma una splendida villa fornita da Bruce Wayne.
Il momento in cui avrei avuto la figlia più bella e dolce del mondo.
Il momento in cui sarei stata felice e avrei avuto il mio lieto fine.
Non posso credere che dopo tutto quello a cui siamo andati incontro in tutto questo tempo, ora siamo qui, a giocare con Mari e Baxter.
- Amore , vado a lavoro, ci vediamo alle otto. Ciao Mari, vieni da papà - sorride Dick baciando la fronte della piccola e poi baciando me
- Va bene tesoro, preferenze per la cena? -
- No va bene tutto - risponde baciandomi ancora.
Finalmente ho domato Richard Grayson, mi sento soddisfatta.
La mia vita con lui da oggi in poi sarà sempre così .
Non potrei chiedere di meglio.




Arriviamo ai miei ventotto anni.
La piccola ha due anni ormai.
Sa parlare abbastanza bene e non usa più il ciuccio.
Ci divertiamo tanto insieme e lei è molto affettuosa.
Ho realizzato l'obbiettivo della mia vita.
Mi sento bene.
Soprattutto perché oggi c'è il primo saggio di danza della piccola Mari, con lei ci sono anche Trey e Richard.
Vogliono fare i ballerini.
Essendo più grandi le fungono da fratelloni.
Seduta qui con le mie amiche , i miei amici e mio marito, mi rendo conto che le cose cambiano.
Cambiano sempre, ma ... Ci sono cose, che non cambieranno mai.
Gli amici.
La famiglia.
La gioia dei momenti migliori .
L'amore che si prova per una persona importante, che sia tuo figlio o tuo marito.
E quindi il messaggio è... Non importa quante cose brutte dovremo affrontare, non importa quanto ci metteremo per raggiungere il "per sempre felici e contenti" perché ... Lo faremo insieme.
Per sempre.

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