La Frattura tra i Mondi di OttoNoveTre (/viewuser.php?uid=76304)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tara ***
Capitolo 2: *** Il Tavolo delle Idee Geniali ***
Capitolo 1 *** Tara ***
Tara
Entrarono in un reparto pieno soltanto di camicie
bianchissime e jeans di varie fogge. Tara tolse
dall’espositore quattro o cinque modelli.
- I jeans li vediamo dopo. Intanto la prego di notare la morbidezza di
questa stoffa, la accarezzi. È liscia come la seta, sta come
una seconda pelle e conforta nel suo abbraccio ogni ragazza abbastanza
fortunata da condividere la trama con lei. Garantiamo 20 anni di bianco
senza candeggi, anche in caso di macchie di sangue o esposizione alle
intemperie. Ovviamente tutti materiali anallergici per la pelle dei
sovrannaturali, ma lei è delle nuove generazioni
ultraresistenti, immagino.
Il ragazzo bellissimo che la seguiva le sorrise con uno sguardo
bagna-mutandine, nulla che una professionista come lei non avesse
già visto.
- Anche una pelle ultraresistente come la mia ha bisogno di morbide
carezze, signorina.
Il signor Davon si passò anche una mano tra i capelli,
spettinandoli in un modo che lo rese ancora più
affascinante. Tara scrisse “consigliare gel e
lucidante” come appunto per Bubble, la direttrice del reparto
estetica.
- E, come vede, la stoffa è facilissima da ridurre in
striscioline. In caso di DiD non dovrebbe trovare nessun problema a
strappare la camicia per fasciare le sue ferite, con il bonus di
mostrare alla fanciulla i suoi pettorali marmorei.
- DiD?
- Donzella in Difficoltà, a volte mi scappano parole in
gergo tecnico anche con i clienti, non ci badi. Comunque, le ho preso
due modelli a cui mancano del tutto i primi tre bottoni, ma tanto
voialtri non li allacciate mai, dico bene? Poi valuteremo se includere
nel personaggio anche un ciondolo misterioso. Vedrà, siamo
evoluti anni luce dalle croci dorate con catenona: ora offriamo cuori,
cammei, pietre dure, legno, cuoio, materiali alieni o rari in caso di
antico manufatto magico… Ma dicevamo delle camicie, guardi
questa che comodità, se la provi!
Davon si sfilò senza battere ciglio il dolcevita che portava
in quel momento, restando tutto pettorali di fronte a Tara, che gli
passò la camicia aperta con piglio professionale.
- Noti la comodità dei bottoni a clip, che evitano
spiacevolezze come il doverli riattaccare tutti se la camicia
andrà tolta strappandosela di dosso. Ma, lo vedo dai suoi
occhi, lei cerca anche un modello che possa essere slacciato lentamente
dalle dita sottili e inesperte del suo grande amore. E allora ecco qui:
bottoni tradizionali in eco-avorio con asola semplificata.
Mattina sprecata con un personaggio squallido che poteva essere gestito
anche da un’apprendista.
- Il cartellino “venditore senior” è
decorativo, a quanto pare – borbottò Tara al tubo
pneumatico davanti a sé. L’indicatore
segnalò l’arrivo della pergamena con gli
appuntamenti del pomeriggio. Tara ruppe il sigillo di ceralacca e si
mise a leggere.
- Ma che razza…
Due secondi dopo era nell’ufficio della direttrice, Brina
Leaves.
- Cos’è questa, una presa per il culo?
Tara sventolò sotto il naso di Brina la pergamena con i suoi
impegni della giornata. Brina smise di bere il suo infuso al gelsomino
e guardò la riga che il dito di Tara indicava.
- Hai chiesto tu di diventare Affiancatrice, se non mi sbaglio.
- Sì, ma ti pare che io possa spiegare il mestiere alla
povera – Tara girò il foglio verso di
sé e rilesse il nome – alla povera Kirilian, se il
nostro primo cliente è lui?
Dovrò passare il tempo a raccogliere la bava da terra!
- C’è sempre di peggio. Bubble mette i suoi
assistenti a fare la pulizia-ventose al Kraken, i primi mesi di
apprendistato.
- Perché quella gnoma maledetta è una pazza
nazista.
Brina tornò alla sua tazza di infuso e alla lettura del
bollettino “Frattura tra i mondi”. Tara si
spalmò sulla scrivania del suo capo e giunse le mani.
- Ti prego ti prego, spostamela all’appuntamento delle due
con l’oste, dove passeremo eccitantissimi momenti a scegliere
la forma dei boccali e le teste di tarrasque da appendere sulle pareti.
Il sorriso di Brina era delizioso, mentre le rispondeva – No.
– e riprendeva a sorseggiare il gelsomino.
Tara percorse il corridoio verso la sala relax del personale
più nera dell’Abisso.
- Ehi, brutta giornata? – la salutò Mirror,
reparto alieni non umanoidi.
- Oh, solo una povera figliola che avrà Ros come primo
cliente.
- Quel Ros? Scommetto che è una delle pensate geniali di
Brina. Al mio primo giorno di lavoro ricordo ancora che mi ha messo al
reparto yaoi-seme,
– aggiunse Ranmaru da uno dei divanetti – credo che
tutto il sangue del mio corpo continuasse a passare dalle guance a
qualcos’altro, su e giù.
Mirror sbuffò dentro il suo caffè.
- Io credevo che anche tu fossi un seme, Ran.
- Infatti, adesso chi è il capo del reparto yaoi-uke?
– disse il collega con un sorriso furbo.
- Aspetta, e ti ricordi quel poveretto che avevano messo alle armature
fantasy da donna? Lì però è stata
stronza anche Liennan, che l’ha mandato a servire una cliente
che sapeva di per certo provenire da un hentai bondage. –
Mirror rise. – Liennan sostiene che, quando ha tirato fuori
la tuta punitiva con il doppio vibratore, il poveretto è
andato in autocombustione.
- Però così non la stiamo rincuorando!
– Ranmaru zittì Mirror e si girò verso
di lei. - Vedrai, Tara, è tutto per testare le tue
capacità. Solo, magari, non lasciare soli la ragazza e Ros.
Tara ebbe un brivido. Prese la cosa più rilassante dal
distributore, una barretta ipocalorica che sapeva di fieno, e la
mangiò come l’ultimo pasto di un condannato a
morte.
- Guardi, il peltro anatossico si rivela sempre la scelta vincente se,
come mi ha detto, il livello medio della sua clientela è
così turbolento. Arrivederci allora!
Tara si congedò dall’omone con una vigorosa
stretta di mano e guardò soddisfatta la lunga lista di
articoli che aveva venduto. Lavorare con l’oste era stato
più simpatico del previsto, a parte il pensiero costante e
martellante come un picchio che l’ora della sua fine si stava
avvicinando.
Ripercorse il corridoio fino all’ufficio di Brina con
l’impressione che i piedi le stessero sprofondando nella
Palude Melmosa (modello con nebbia incorporata).
Lì, il suo capo la accolse col solito sorriso da schiaffi.
Di schiena sedeva l’inconsapevole vittima, una ragazzina coi
capelli blu e la divisa da apprendista.
- Ah, Tara! Ti presento Kirilian. Kirilian, lei sarà la tua
Affiancatrice per la prima settimana qui da noi. Adesso non voglio
farvi perdere tempo, avete un cliente importante da conoscere.
Crepa crepa crepa,
strozzati te e il tuo infuso al gelsomino!
Tara mise nel sorriso successivo tutta la sua abilità di
venditrice, strinse la mano a Kirilian e le fece strada verso il punto
di accoglienza clienti. A metà corridoio, la spinse contro
il muro.
- Sei miope e porti le lenti a contatto?
- N-no.
- Almeno sei lesbica?
- Eh?
- Potrebbe essere l’unica cosa in grado di salvarti la vita.
- Oddio lo è lei? Mi vuole violentare qui, in mezzo al
corridoio? È uno scherzo ai nuovi venuti? La prego mi dica
che è uno scherzo…
Tara smise di stringere il braccio alla terrorizzata Kirilian e
sospirò.
- Se il tuo curriculum è stato scelto, vuol dire che sai
qualcosa dei rapporti con i clienti particolari che abbiamo qui in
negozio, giusto?
La ragazzina riacquistò un po’ di colore.
- S-sì, ho studiato Relazioni col Mondo Magico e durante la
stagione estiva ho fatto la barista in un punto di sosta
spazio-temporale. Credo di avere i requisiti adatti per lavorare qui,
sono stata istruita a sufficienza.
- Essere istruiti non è la stessa cosa che essere preparati.
Stammi a sentire, oggi tu parli solo quando te lo dico io e non ti
stacchi dal mio fianco nemmeno per un secondo. Che cosa ti ha detto
Brina del nostro primo cliente?
Kirilian aveva riacquistato padronanza di sé:
aprì la cartelletta che aveva in mano e scorse le
informazioni.
- Rosiel Ombra della Morte, cliente abituale da 300 anni. Desidera
cambiare forma al suo scettro e dare una svecchiata ai suoi vestiti.
Sezione: fantasy puro. Razza: umanoide. Credo che sia uno di quei
signori del male che si producono in risate fuori contesto e indossano
gli spallacci grossi con le catene o suonano gli organi che sputano
fiamme.
Andrà molto,
molto, molto male.
La saletta di accoglienza era ancora vuota. Tara si lambiccava il
cervello in cerca di un suggerimento in grado di salvare Kirilian, ma
l’unica cosa che le veniva in mente era “Fuggi,
sciocca!”. E a proposito di stregoni che arrivano sempre
quando è il momento…
- Tara, insostituibile Tara!
Come ogni maledetta volta, undici sillabe e il suo cervello stava
già chiedendo al resto del corpo “Come mai non
siamo ancora a rotolarci tra le lenzuola con il proprietario di questa
voce?”.
Kirilian, da previsioni, era divenuta incapace di fare qualsiasi altra
cosa non fosse rimanere in adorazione del Signore delle Ombre, Stregone
dei Tempi, Capo della Gilda dei Ladri d’Oriente, Mezzo Drago
e Uomo più Figo dell’Universo Mondo che era
apparso davanti ai loro occhi.
Dai, non ha nemmeno
nascosto le ali!
- E chi è la tua giovane apprendista? – Rosiel
aveva sollevato con l’indice il mento di Kirilian, e ora la
fissava dritta negli occhi. La ragazzina era già arrivata a
un punto in cui avrebbe sacrificato il suo clan per una notte tra le
braccia dello stregone. No, forse addirittura il suo continente. Tara
la prese per le spalle e la nascose dietro di sé.
- Chiunque sia, non c’è trippa per draghi qui.
Adesso per piacere andiamo verso il reparto, conoscendoti non
sarà breve.
- Nulla è breve con me, Tara, dovresti saperlo.
Il tasto dello stop. Bastava schiacciare il tasto stop
dell’ascensore e loro tre avrebbero passato l’ora
più piacevole della loro vita. Un brusco cambio di direzione
della cabina e l’impatto con la parete risvegliarono Tara.
Purtroppo fecero anche finire Kirilian tra le braccia di Ros, che la
strinse a sé con fare protettivo.
- Tutto bene?
- Benissimo! – Tara gliela strappò dalle braccia
prima che lo stregone sfiorasse la guancia di Kirilian e il profilo
delle sue labbra.
Se ne uscivano intere, avrebbe gettato Brina in bocca al Kraken, con le
ventose belle lucidate dagli assistenti di Bubble.
- Cioè, vuoi dire che c’è qualcuno che
ci va davvero a letto, con quello? – Kirilian, davanti a una
tazza di caffè, stava lentamente riacquistando
l’uso della parola. Tara, svuotata dalla tensione e riempita
dal sollievo che fossero entrambe ancora sane di mente, si sentiva in
grado di affrontare una maratona Contea-Mordor-Contea.
- Sì, è una cliente anche lei. Hanno anche due
gemellini, anche se credo che siano ancora convinti che il maschio sia
morto.
- Cliente anche lui?
- Oh sì, è tutto suo padre, anche se non ha
ereditato il suo senso dell’umorismo. Credo che rientri
più nella categoria “cattivo tormentato assetato
di vendetta”. La femmina invece ha cambiato allineamento,
gioca dalla parte dei buoni.
- Scusami Tara, credo di non avere più sentito nulla dopo la
frase “tutto suo padre”. Non riesco a credere che
al mondo ne possano esistere due così.
Tara le spianò contro la paletta di plastica del
caffè.
- E tu, come da regolamento aziendale, cosa non devi assolutamente fare
con i clienti?
- Avere rapporti al di fuori della mia professione.
- Esatto, brava bambina.
Tara chiuse la porta di casa e appese la giacca
sull’attaccapanni, accanto a quella di Neji, già
stravaccato sul divano.
- Sono eausto, oggi non ho fatto che tatuare serpi tutto il giorno.
- Fammi indovinare, una setta malvagia di assassini che per non farsi
scoprire hanno sulla schiena un gigantesco tatuaggio col loro simbolo?
- Una cosa del genere, esattamente.
- La furbizia fatta confraternita, insomma.
- E tu invece?
- Mi hanno dato una nuova apprendista. Battesimo del fuoco con Ros.
- Con Ros?
Il famoso stregone dell’ombra che non vuoi che veda
perché sennò impazzirei dalla gelosia?
- No, il famoso stregone dell’ombra che non voglio che tu
veda perché ti farebbe diventare all’istante
più gay di Ranmaru.
- Questo non mi aiuta a non essere geloso.
Neji si sciolse i capelli dalla “coda da lavoro”, e
Tara pensò che Ros poteva anche andare a Wakanda, per quanto
la riguardava.
- Cosa mangiamo? Credo che l’unica cosa in frigo siano gli
inchiostri per tatuare gli incantesimi di gelo. Eeee
infatti… - la ragazza aveva aperto il frigo più
desolato della Frattura - … abbiamo inchiostri magici
più, udite udite, un’arancia. Potresti tatuare
l’arancia e farne un oggetto arcano. Ma lo sai che sei fai
così la fame mi passa anche?
Neji si era tolto la t-shirt che usava come divisa, e adesso si stava
stiracchiando sul loro divano in una meravigliosa canottiera nera. Tara
richiuse l’anta del frigo e gli si mise sopra a cavalcioni.
- Proposta, tra un’oretta andiamo a prendere un piatto di
nachos dal Doc, che oggi al pub c’è anche la
serata a tema “Han shot first”.
- E nell’oretta prima?
- Beh…
- Tanto lo so che stai pensando a Ros.
- In effetti, ho nascosto in frigo anche lui assieme
all’arancia.
- Una scusa in più per andare a mangiar fuori stasera.
La tana di
Otto
L'idea che i personaggi fantasy/fantastici si rifornissero dei loro
oggetti in un enorme grande magazzino era un'idea che mi era venuta ai
tempi in cui giocavo a Dungeons&Dragons. Darei
chissà cosa per lavorare in un posto del genere...
Il primo pezzo è una piccola presa in giro del nuovo tipo di
vampiro da romanzo per adolescenti: giovane, bello e vestito di jeans e
camicia bianca, perché lui è moderno ma con stile.
Alcuni personaggi che compaiono dopo (Bubble, Ros con famiglia, la
confraternita degli assassini) sono stati rubati e riciclati da vere
campagne di D&D.
Non ho piani molto precisi per la pubblicazione, in line di massima
sarà una raccolta disomogenea di storie a seconda delle idee
che mi vengono in mente, con il comune denominatore dell'ambientazione
nella Frattura tra i Mondi. Se aveste qualche suggerimento o proposta
(di clienti, reparti o commessi) le accolgo molto molto volentieri!
Grazie come al solito alle mie beta Dragana
e Vannagio
e a tutti quelli che sono arrivati qui.
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Capitolo 2 *** Il Tavolo delle Idee Geniali ***
Il tavolo delle idee
geniali
- Il cartellino rosa sul
tavolo di mogano, mi raccomando!
Kirilian appiccicò l'adesivo 30% DISCOUNT, scritto in rosa
shocking, sul tavolo che Tara le aveva indicato. Era solo la seconda
volta che la sua Affiancatrice la portava nel reparto autori, e
la primissima che poteva toccare con le sue mani una Scrivania
dell'Ispirazione.
- Come mai 30% di sconto? A me non sembra avere difetti.
Tara la guardò in quel modo che significava "hai ancora
molto da imparare, giovane Padawan", poi passò la mano sulla
superficie impolverata del mobile: - L'ispirazione dopo un po' perde
efficacia. Questa era una scrivania progettata per ispirare storie
d'amore strappalacrime; con la potenza che ha adesso, al massimo
è buona per un Harmony. Pensa che l'ho provata ieri e
l'unica cosa che sono riuscita a cavarci fuori è stata una
scena dove lei si mette in mezzo tra il proiettile e il suo amato, e
muore sanguinando in modo sexy. Fossi in Brina, la sconterei anche del
50%.
- Credevo che l'oggetto acquisisse potere col tempo.
- Solo se entra in simbiosi col proprietario. E' una magia che ha
bisogno di essere coccolata per crescere. Aggiungiamo il fatto che non
abbiamo più Joseph... - Tara sospirò, nostalgica.
- Joseph?
- Il nostro vecchio falegname. Lui sì che progettava
Scrivanie dell'Ispirazione fatte per durare! Ormai è da anni
che non è più qui con noi.
- Oh, lui è...
-... stato licenziato. Divenrgenze di opinioni col direttore
precedente, un cretino patentato se posso permettermi. Farsi scappare
un artigiano così! Adesso si è messo in proprio,
ma produce massimo un pezzo l'anno. Però si è
preso la sua rivincita, prima di andarsene. - Tara sorrise, con una
scintilla malvagia negli occhi.
- Davvero? - Kirilian appiccicò un altro cartellino di
sconto su una scrivania intarsiata di cose gotiche in pose plastiche
(per scrittori dell'orrore?) e rimase in ascolto. Tara prese fiato e
cominciò a raccontare:
- Hai mai visto un film brutto?
- Certo.
- E non ti sei mai chiesta cosa passasse per la testa a chi l'ha
prodotto? Gente che si è messa attorno a un tavolo, uno di
loro ha esordito dicendo "poi li facciamo andare su un'isola deserta,
dove mangeranno delle bacche allucinogene", oppure "in nordafrica
esisterà la mistica montagna di Wakanda, unico luogo al
mondo dove è possibile riallineare le molecole di vibranio"
e gli altri presenti, invece che mandarlo a cagare, hanno esultato e
preso per ottima la sua idea! Ebbene, è sempre colpa sua. - Tara si
fermò in una pausa di tensione.
- Sua... di Joseph?
- Della sua più malvagia creazione, la Scrivania
dell'Ispirazione definitiva, il Tavolo delle Idee Geniali. Puoi essere
un regista pluripremiato agli oscar, uno scrittore reduce dal Pulitzer,
la mente più brillante della tua epoca, ma quando ti siedi
al Tavolo delle Idee Geniali, non produrrai altro che una schifezza
ingiustificabile. Assorbe ogni buona idea e la trasforma in
un'occasione sprecata, fa balenare le cose più assurde in
testa, annichilisce il buon gusto e il senso del ridicolo. Nessuno sa
che fattezze abbia o chi abbia scelto come suo prossimo obiettivo,
sappiamo solo che vaga per le case e gli studi televisivi, o per le
redazioni di case editrici e giornali, in cerca della sua prossima
vittima.
- Però, prima o poi la sua carica... - Kirilian si
interruppe, perché le era balenata in testa l'orrida
verità. L'aveva ricordata lei stessa poco prima. - La
scrivania si nutre delle idee cattive e accresce il suo potere, vero?
Tara annuì gravemente.
- Alcuni credono che ormai sia capace di manifestarsi in più
posti contemporaneamente, o anche contagiare i tavoli vicini. Non
c'è che dire, Joseph si è preso la sua bella
vendetta. Beh, inutile pensarci, diamoci da fare con quegli adesivi
prima che comincino i saldi di gennaio.
***
- Bello il tavolo nella
sala riunioni, è nuovo?
- Io non ne so nulla, deve essere stato il nuovo interior designer che
sta rinnovando gli uffici. Però hai ragione, ha una linea
elegante.
- Sarà un piacere discutere qui degli storyboard, Peter. A
proposito, hai riflettuto sull'opportunità di fare una
trilogia, come l'altra?
- Adesso che mi ci fai pensare, fino a ieri non ne ero convinto, ma
adesso all'improvviso mi sembra un'idea geniale!
La tana di Otto
Storiella di buon auspicio, perché chi pubblica
a capodanno pubblica tutto l'anno!
Confesso, l'idea mi è venuta dopo aver visto il film lo
Hobbit (no, non mi è piaciuto, per nulla), così
ho provato a giustificare Peter Jackson (io avevo fiducia in te,
Petere, ne avevo tantissima!) creando questo artifatto magico
pericolosissimo. Maledetto Joseph.
Non mi resta che augurarvi buon 2013, se siamo scampati ai Maya
scamperemo a qualunque cosa!
Un bacione e un grazie per questo anno appena passato.
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