The crime has the feathers

di Stella Matta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'Quack Quack' fa la papera assassina ***
Capitolo 2: *** U.F.O. ***
Capitolo 3: *** Hotel Blatt ***



Capitolo 1
*** 'Quack Quack' fa la papera assassina ***


Era una notte cupa d’estate. Le stelle sembravano non volessero accendersi. La fascinosa e tetra
Lady Darkness si trovava all’esterno di uno squallido bar gestito da due castori col pannolone e
un centenario cercatore d’oro vestito da salsiccia. La brezza della sera accarezzava la
pelle bianca della donna. Ad un tratto si avvicinò un uomo, vestito da gangster, coi capelli grigi. Non era altri
che Al Coppone, il suo amico:
- Ho perso i Teletubbies in tv, per colpa tua...Cosa vuoi?
- Siediti.
Rispose senza emozione Lady Darkness.
Al Coppone si collocò sulla sedia, di fronte alla signorina.
- Non c’è fretta...
Sussurrò la femmina, chiudendo gli occhi.
- Cooosaaa?!?!
Gridò il giovane:
- Tu mi fai perdere la mia serie preferita e mi dici che non c’è fretta?!?! Potevo arrivare con
due ore di ritardo, allora!
- Volevo creare un po’ di suspence, ma a quanto pare tu non ci duri, èh?!?! Ringhiò lei: - Hai notato i poliziotti...? A quanto pare Quackiston ha colpito di nuovo...stavolta la vittima è
Toby...
- ...Il cane?!
- No, Toby! Toby Martin! Il vicino della signora Crimson, nella via di Gladline...Quello che
abita in quell’orrendo appartamento giallo fluorescente, dove sembra che uno Stabilo ci sia
passato sopra...
- ...
Al Coppone rimase in silenzio.
- ...Toby, quello fissato con i lombrichi...
- ...
- ...E se li mangiava.
- AAAHHH!!! Ora è tutto più chiaro, ragazza! Dovevi esprimerti meglio!
Lady Darkness, rassegnata, non rispose.
- Credi dovremmo dare un’occhiata?
Domandò l’uomo.
- Certo. Non mi tirerei mai indietro davanti ad un caso; soprattutto se c’è Quackiston come
“protagonista”.
Si avvicinarono alla polizia, mantenendo però una certa distanza.
Osservarono il corpo sfigurato del povero ragazzo.
- Due coltellate al cuore.
Notò la donna.
Al Cappone s’inginocchiò guardando il cadavere:
- ...E una nel fondoschiena.
- Ehm...
Disse tossendo la giovane.
- La polizia non potrà mai fare nulla. Non conosce bene il nostro amico Quackiston...
- Nemmeno noi veramente, lo conosciamo bene... Pronunciò Al Coppone.
- Sta’ zitto! Siamo o non siamo i protagonisti di questo racconto senza senso?!?! In qualche
modo dobbiamo pur conoscerlo!
Vociò Lady Darkness, agitando un pugno circondato da un fuoco nero.

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Capitolo 2
*** U.F.O. ***


Mentre Lady Darkness e Al Coppone stavano passeggiando ancora un po’ increduli di quello che avevano
visto precedentemente, si sentì un rumore strano sopra le loro teste. Una
luce abbagliante li investì. Mentre socchiusero gli occhi per il chiarore troppo forte, alzarono la
testa. Dopo che la luce si era finalmente attenuata, Lady Darkness e il suo amico capirono che
quella luminosità proveniva da...un’astronave aliena!!! L’oggetto non identificato
(no, non quello che aveva appena mollato quel cagnetto là infondo, ma quel coso che stava
girando vorticosamente sulle teste dei due giovani) cominciò a volteggiare su sé stesso sempre più forte,
sempre più veloce, finchè...non si andò a schiantare contro il parco.
- Non mi dire che è... Pensò l’uomo, mentre si stava dirigendo verso l’astronave assieme all’amica.
Dallo sportello in cui si poteva leggere benissimo “Fragile” uscì scombussolato un alieno blu, alto almeno 1 e 80. - Salve!
Esclamò il mostro:
- Sono io, U.F.O.! Vi ricordate di me?
- D’OH! È proprio quello sfigato di U.F.O. (Ugo Francesco Olmo)!
Urlò nella sua mente atrofizzata Al Chiappon...Cioè, Al Coppone.
- Non ci vediamo da quando andavamo alle elementari e andavamo nel bagno per truccarti.
Disse tranquillamente Lady Darkness.
- Oh...che belle memorie!!! ^-^ Ricordo ancora che volevo essere sempre truccato col fard rosa!!!
Dichiarò l’alieno (NOTA: U.F.O. non è quello che credete voi, è solo sfigato...).
- CHISSENEFREGA.
Ringhiò tra i denti Al Coppone.
Poi continuò:
- Senti, hai mai sentito parlare di Quackiston?
- Certo, abito nella vostra stessa città!
- Allora perché diavolo in questi 11 anni non ti sei fatto mai vedere?
- Ho dovuto sbrigare alcune faccende in famiglia...
Disse, nascondendo un coltellaccio da cucina insanguinato dietro la schiena.
- Hai sentito, allora? Il papero ha colpito di nuovo e questa volta è Toby Martin, la vittima!
Continuò Lady Darkness.
L’alieno gridò:
- QUALE PAPERO?!?! Che sia...Paperon de’Paperoni?
- Sì, coi suoi complici Nonna Papera e Gastone!!! NO, cretino, è Quackiston!!! L’ho detto anche prima!!!
Aggiunse il ragazzo mafioso scuotendo energicamente U.F.O..
- “Bando alle pance”, gente! Dobbiamo assolutamente scoprire dove si trova...così potremo eliminarlo!
Gridò la donna.
- Scusa, ma non finiremo nelle rogne noi, dopo?
Domandò Al Coppone, impaurito.
- No, perché quando la polizia verrà a sapere che noi abbiamo accoppato quel pazzoide di Quackiston,
noi saremo già in Francia a mangiarci le lumache! Allora, siete d’accordo?
- Ok.
Dissero gli altri due, alzando le spalle.
Così, i tre ragazzi, dopo aver mangiato al Mc Pongals un panino ipercalorico (aperto di notte?!), si diressero verso
la tenda di Sibilla (Oppure chiamata come “Colei Che Sa Tutto a Parte Come Si Fa Chiamare Col Suo Cellulare”)
che stava proprio in mezzo ad un accampamento per roulotte di zingari. Inseguiti da un’orda di zingari arrabbiati per chissà cosa, raggiunsero la tenda e videro subito
Sibilla che gridava agitando le mani:
- Chiudete la zip! Forza!
Quando fecero quello che gli aveva ordinato la vecchia, U.F.O. pronunciò soddisfatto:
- Questa piccola e fragile zip dovrebbe tenerli a bada!
- Oh, no, una zip!
Urlò uno della “tribù”.
- Adesso non possiamo più inseguire quei patetici babbei...Oh, bèh, andiamo a gustarci di nuovo la nostra gallina viva!
I tre rimasero sbigottiti per un po’; successivamente si voltarono dalla vecchia che puzzava di naftalina.
- Io so perché siete qui...
Sussurrò la centenaria signora:
- Voi siete qui perché...volete sapere quando passa il bus per Demenziapoli...Uhm...però mi pare
che il vostro amico vestito da gangster sia già partito da un pezzo per quel luogo...
- EHI!!!
- La preghiamo, signora, di dirci dove si trova Quackiston.
Disse inginocchiandosi Lady Darkness.
- Uhm...
Sibilla chiuse gli occhi.
- Vedo...Vedo un Hotel...si chiama Hotel Blatt, nella camera 666...Sì...lì vedrete l’anatra della malora...
Che impugnerà un fucile a pompa e sarà seduto su una sedia a dondolo in
attesa della vostra comparsa...
- Devo cambiarmi le mutande...
Protestò U.F.O..
- Anch’io...
Aggiunse Al Coppone.
- Che problema avete, ragazzi? Io sono 56 anni che porto sempre lo stesso pannolone; questo vi crea problemi?!
Reclamò Sibilla.
- Ora devo vomitare...
Disse l’alieno.
- Anch’io...
Ribadirono gli altri due in coro.
- Saremo preparati per questo?
Domandò l’uomo a Lady Darkness.
- E certo, me lo domandi pure...?!
- Sì...non dovevo chiedertelo...scusa...
- Scuse accettate, amico.
Disse la giovane con un accenno di sorriso. - Ehm...
S’intromise la vecchia:
- Visto che ora siete tutti pronti e contenti, che ne direste di pagarmi 2, 50 $ per la previsione?!

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Capitolo 3
*** Hotel Blatt ***


Arrivarono al trasandato Hotel Blatt. Lady Darkness aveva un mitra in mano, Al Coppone un bazooka e
U.F.O. un tremendo sonaglino colorato con tanto di luci e suoni.
Presero l’ascensore e aspettarono, con la musica di sottofondo ormai flebile e inascoltabile.
- Uh, però!
Pronunciò l’uomo, ascoltando la musica:
- I “Panic! At the Disco”!
Quando arrivarono, ci fu un attimo di esitazione da parte del ragazzo:
- E se fosse pericoloso?
Lady Darkness lo guardò un attimo, e senza altri indugi sbatté giù la porta e cominciò a sparare una
raffica di colpi all’impazzata. Peccato che non colpì Quackiston, che stava oltretutto davanti a lei, e stava accarezzando il suo fucile.
- Ho sbagliato qualcosa?
Si domandò la signorina.
Quackiston scattò in piedi è sparò il colpo con una tale velocità che nemmeno un papero vero si immaginerebbe.
Lady Darkness prese la pallottola con due dita; la prese nel pugno e la disintegrò.
- Devo fare in fretta...ho bisogno urgentemente del bagno.
Disse, prendendo un paio di revolver dalle tasche.
U.F.O. e Al Cappone si erano nascosti sotto al letto matrimoniale della stanza, con gli occhi sgranati.
- Non mi lascerò battere da un moscerino col pannolino come te!
TRASFORMAZIONE!!!
In quel preciso istante si sentì la musica dei transformers come sottofondo.
Dopo la riuscita evoluzione, Quackiston si trasformò in...Flaming Quackiston!!!
Le pareti della camera si divisero fra loro e l’intero hotel si trasformò in una gigantesca pietra lavica in mezzo ad un mare di lava (appunto!). La donna ricacciò le revolver nelle tasche.
- Ora non avrai più alcuna possibilità di sconfiggermi!!!!
Urlò Quackiston con gli occhi in fiamme.
- Muahahhahaahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!
La sua risata si protese per tutta la zona.
Ma l’animo di Lady Darkness era un ice-berg che non si poteva certo sciogliere per una fiamma di fornello così debole!
Così, mentre il papero se la rideva con gusto, la donna prese una bottiglietta d’acqua e il liquido bagnò il corpo e gli occhi del pazzoide (che stranamente aveva dei poteri davvero). Cadde in ginocchio, con le mani sul volto deturpato.
- I miei occhi! I miei splendidi occhi!!! Brutta...Megera...Mi sto...SCIOGLIENDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il luogo tornò nelle sue forme originarie e di Quackiston rimase soltanto una pozza rossa.
- Forza, pisciasotto! È tutto finito.
Incalzò Lady Darkness i suoi compagni.
- Ci aspetta un viaggio molto lungo, per cui muovetevi!
I due uscirono da sotto il letto e corsero ad abbracciare la donna.
- Ooooh, Lady Darkness! Ci hai salvato le chiappe! Grazie grazie grazie grazie!!!
Gridarono in coro i due.
- Ma che cavolo state facendo?!?! Toglietevi dai piedi!
Gridò la “fanciulla”, inorridita.
U.F.O. e Al Coppone rimasero molto perplessi; con un gesto del dito Lady Darkness gridò:
- Forza, andiamo; che aspettate? Il ritorno di Quackiston, forse?!?!
- NONONONONONO!!! Assolutamente!!!
Strillarono assieme gli altri due.
Ma intanto che loro lasciavano del tutto inconsapevoli la stanza, la specchio d'acqua rosso cominciò a diventare
bluastro, prendendo la forma del papero...
Quackiston era risorto, e questa volta più forte che mai!!!




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Questo racconto l’ho tratto da un film che ha fatto mio fratello.
Non voglio fare il continuo di questa storia, perché secondo me è meglio che finisca così!

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