Assassin's Creed: Unknowed Truth.

di AnyaVeritas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** La decisione di Anya ***
Capitolo 3: *** Viaggio verso Roma ***
Capitolo 4: *** La Rosa in Fiore ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Mi ricordo ancora come è iniziata questa avventura..una grande avventura...Era il 1 Gennaio del 1500, io stavo studiando la letteratura mentre la mia migliore amica,  Sarah, mi pettinava i miei lunghissimi capelli neri..Io stavo quasi per addormentarmi quando sfondarono la porta della mia stanza..era la domestica..aveva il volto pieno di dolore...era per mia madre...era ammalata di febbre da ben quattro mesi, feci cenno a Sarah di andare nelle stanze di mia madre di corsa. Arrivata lì vidi mia madre...Distesa su quel letto...I suoi capelli corvini e lunghissimi come i miei erano un fiume su quelle lenzuola..il volto pallido e sudato di dolore...Mi avvicinai al letto e presi la mano di mia madre, Lady Crystal Sealand. Lei aprì i suoi occhi azzurri tendenti al verde, quasi come i miei ma i miei sono verde smeraldo..<< Anya....>> mi disse con voce debole, io strinsi la sua mano quando mi disse il mio nome, Sarah si avvicinò al mobile di legno ove c'era una bacinella d'acqua fresca, bagno la pezza li vicino e la posò sulla fronte di mia madre, che respirava a fatica. << My Lady respiri tranquillamente mentre parla..Non si affatichi troppo..è peggio...>> disse Sarah con dolcezza mentre mia madre cercava di respirare con calma. Io avevo gli occhi lucidi, guardai il medico che stava vicino alla finestra e mi guardava. Entrò nelle stanze anche Rea, la mia insegnante privata, guardò in basso a vedere mia madre in quello stato << E' gravissima vero dottore?>> domandò la mia insegnate con tono basso, non distaccando lo sguardo; Il medico si avvicinò a me, mi mise una mano sulla spalla, io avevo ancora gli occhi lucidi a guardare mia madre in quello stato. Prima della malattia era bellissima..adesso quella bellezza è stata deturpata dalla febbre..<< Non c'è niente da fare Lady Anya...la febbre è altissima..>> mi disse il dottore << Quanto tempo ha?>> il dottore stava per aprire bocca ma mia madre alzò una mano per farlo zittire, io mi avvicinai a mia madre, oramai le lacrime mi stavano uscendo dagli occhi <> dissi con voce strozzata dalle lacrime, mia madre strinse i denti << figlia mia..Tuo padre...>> stava dicendo qualcosa su mio padre! Strinsi la mano di mia madre per farla continuare a parlare << Parla..>> dissi dolcemente, mentre lasciavo cadere le lacrime dolcemente nelle mie guancie pallide, chiudendo gli occhi verdi. << Tuo padre è Mario Auditore...>> disse respirando a fatica, io spalancai gli occhi, lo zio di quell'Assassino Italiano carismatico non è altro che mio padre..Ho seguito le vicende di Ezio sin dal inizio << Dovevi saperlo mia dolce figlia..>> disse mettendo la sua mano nella mia guancia, Io la presi e la strinsi per poi baciarla, chiusi gli occhi. Poco dopo mi accorsi che non respirava più a fatica, aprì gli occhi e vidi il volto di mia madre pallidissimo e con gli occhi spalancati. Sarah guardava in basso, così come tutti gli altri nella stanza. Diedi un bacio sulle fronte a mia madre e le chiusi gli occhi azzurri che ormai non avevano più luce << Requiescate in Pace..Madre..>>.
 
 
 
 
NdA: E’ una fan fiction che avevo in mente molto tempo fa. Mi sono ispirata ad alcune ruolate con un’amico su Facebook e non riuscivo a non essere tentata di non scrivere una fan fiction.
Erm.. Dovrò anticiparvi che Anya ed Ezio avranno una piccola storia ma poi passerà x’DD
Spero vi si piaciuta! :D
 
BloodLines_Anya.

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Capitolo 2
*** La decisione di Anya ***


Due giorni dopo il decesso di mia madre, ci furono i funerali. Io non ci partecipai ma mi vestì di nero per onorare mia madre. Quel giorno pioveva forte, non era una sorpresa visto che a Londra piove quasi sempre. Entrò nella mia stanza il mio migliore amico, Anthony Cruise, figlio della mia vecchia insegnante, non assomigliava a Rea, ma era identico a suo padre, solo gli occhi aveva di Rea, azzurro mare e mezzo orientale. << Ciao Anya e..>> mi alzai dalla sedia ove ero seduta davanti alla finestra, mi lisciai la gonna del vestito nero, per onorare mia madre e lo guardai
 
 
 
<< Non ho bisogno delle condoglianze..In questi giorni ne ho avute molte..sopratutto per mio padre >> dissi mettendomi a braccia conserte. Seppi della morte di Mario Au..volevo dire mio padre..il giorno dopo la morte di mia madre ed è morto lo stesso giorno di mia madre, l'Attacco a Monteriggioni da parte dei Borgia...
 
<<  Scusa..Non volevo offenderti. .>> disse avvicinandosi a me e toccandomi una guancia, poi avvicinò il suo viso al mio. Mi accorsi che voleva baciarmi, gli diedi uno schiaffo
 
<< Io non provo niente per te Anthony, quante volte te lo devo dire>> lo guardai con gli occhi gelidi, per me era solo un'amico, nulla di più. Anthony mi guardò stupito, ricordandosi del rifiuto che gli diedi quando si dichiarò, si massaggiò la guancia ed io tornai a guardare la finestra a braccia conserte; mi incominciarono a scendere le lacrime nel velo di tristezza per la morte di entrambi dei miei genitori. Sospirai e mi asciugai
 
le lacrime con violenza. << Che hai intenzione di fare adesso Anya? >> mi domandò Anthony, avvolgendo le sue braccia nel mio busto e schiacciando il mio morbido e prosperoso seno, lo lasciai fare ma io ero distratta nei miei pensieri..<< Andrò a Roma per aiutare mio cugino.. >> dissi con voce rauca ma mi accorsi che stava cercando l'apertura del vestito. Spalancai gli occhi e gli diedi un calcio allo stomaco con il tacco << Non permetterti mai più>> dissi a lui con voce amara, aprì l'armadio e presi una veste bianca << Vuoi scusarmi? devo fare i bagagli..>> Anthony si alzò dal pavimento zitto zitto e se nè andò chiudendo la porta violentamente. Io tornai su quella veste bianca: Aveva dei bellissimi ricami in seta e dei pantaloni a vita bassa, al centro del corpetto c'era un simbolo nero "Il simbolo degli Assassini" pensai toccando le vesti di seta, mi accorsi che aveva un mantello sempre bianco con i ricami di seta e con un cappuccio. Mi sfilai il vestito nero lasciando che cadesse dolcemente a terra e indossai le vesti bianche.
 
 
 
Le vesti erano comode e di seta, i ricami splendevano alla luce della candela così come la mantella e il cappuccio. Mi misi una cintura dorata e che a quanto pare metteva in risalto il simbolo degli Assassini nero, nel corpetto bianco. Andai verso lo specchio e mi guardai, non sembravo più Lady Anya Mary Jade Auditore, cresciuta nella aristocrazia inglese e educata solo a quello..ma c'era Anya Auditore, non più una Lady ma una Assassina. Nel mio volto si aprì un sorriso e mi toccai una chiocca dei miei capelli lunghi e neri come la notte "Forse è meglio che li taglio..".
 
Quando presi un paio di forbici dalla scrivania, tornai davanti allo specchio e presi una chiocca, tenendola tesa sulla forbice, ma ancora non la tagliai. I miei capelli erano bellissimi, quasi come quelli di una regina, Sarah si divertiva a metterci dei fiori in quel mare di notte dei miei capelli lisci come la seta..Alla fine tagliai solamente la chiocca che avevo il mano...Presi una piuma e un poco di carta ed incominciai a scrivere la lettera d'addio a Sarah.
 
 
 
Mia Cara Amica, se leggi questo vuol dire che sono sulla prima nave per Roma. Non mi seguire..è troppo pericoloso.. So come sei fatta e faresti di tutto per seguirmi.. So che mio cugino Ezio è a Roma per sconfiggere i Borgia.. Perciò. Non seguirmi.. Non voglio che corri dei pericoli a causa mia… Ti voglio bene ma so che certe volte sei una maledetta testarda. Te lo ripeto: Non seguirmi.. E’ pericoloso.
 
Ti voglio bene
 
Anya
 
 
 
Posai la piuma delicatamente sulla mia scrivania di legno, sospiro e poi piego la lettera, per poi metterci il simbolo della casata Sealand.. Quella di mia madre. Mi guardo attorno a quella stanza..  Dove ci ho passato il resto della mia vita assieme al maniero dei Sealand.. Ma la mia stanza era speciale… Mi ricordo ancora le buffonate che facevamo alle guardie con Sarah.. Dio eravamo delle stupide… Sorrido al pensiero, mi alzo dalla sedia, prendo la lettera ed esco dalla mia stanza.
 
 
 
 
 
Dopo avere lasciato la lettera nella camera di Sarah, usci fuori dal Maniero Sealand silenziosa come una gatta, per non farmi notare dalle guardie. Era calata la sera ed era perfetto muoversi così per le strade di Londra, specialmente dopo una tempesta dopo quella di oggi durante i funerali di mia madre… Cammino su i tetti della mia città natale, come sempre silenziosa.. Mi sentivo una ladra e una vagabonda.. ma sapevo quello che facevo. Dovevo andare a Roma.. In un modo o nell’altro.. Ad aiutare mio cugino contro quei bastardi che hanno ucciso mio padre..
 
 
 
 
 
 
 
Arrivata al porto di Londra, chiedo ad un marinaio se c’è una nave che porta a Roma. << Sì my darling! Quella che avete davanti agli occhi! >> mi dice con una punta di orgoglio. Mi calo il cappuccio e guardo la nave: Era maestosa.. fatta con il legno d’ebano e quelle vele bianche sembravano nuvole.. Ed in alto la nostra bandiera inglese, sorrido a guardarla. Mi giro di scatto sentendo dei passi che conosco. Calo il cappuccio e mi avvicino a quei passi.
 
 
 
<< Ti avevo detto di non seguirmi! >> le dico scuotendola. Sarah era la mia migliore amica… Non pensavo che sarebbe arrivata fino a questo punto… << Voglio venire con te! >> mi supplica lei, mettendo le mani sulle spalle. Dalla sua voce sembrava che stava scoppiando a piangere, tolgo le mani dalle sue spalle e guardo per terra << I Borgia sono Templari.. E la vendetta la voglio anche io… Per i miei genitori >> disse Sarah. Io rialzo lo sguardo, so che i suoi genitori erano stati uccisi quando aveva solo quattordici anni e lei li aveva visti agonizzare davanti ai suoi occhi, e il coltello che affondava nelle carni dei suoi genitori è un ricordo indelebile che non riesce a cancellare << Sarah.. io non ci vado per vendetta.. ci vado solo perché voglio sapere.. >> le dico accarezzandole i suoi capelli rossi con la mano destra, lei mi sorride triste, fra le lacrime
 
 
 
<< Ammettilo che vuoi anche tu la vendetta.. >> mi dice prendendo la mia mano che stava su i suoi capelli rosso fuoco.
 
Io la guardo..Un po’ sorpresa. Poi, rassegnata, annuisco << Sì… Voglio verità e, soprattutto, vendetta.. Revenge for my father…>> Sarah mi sorride, poi mi prende il volto tra le mani << Allora.. posso venire con te? >> mi domanda guardandomi negli occhi. Sento i suoi occhi grigi su di me. Poi annuisco dandole un sorriso.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NdA: Eccoci in un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto! Beh è stato un poco difficile perchè c’è un constrasto di emozioni per il personaggio di Anya che io quasi quasi avevo le lacrime.. Comunque! Passo all’unico ringraziamento x’DD
 
 
 
Volpotto: Grazie per l’incoraggiamento! Per il prologo ho avuto un problema con l’HTLM ma spero che non sia successo anche qui perché senno sclero come una pazza! Spero che questo capitolo ti soddisfa così come il prologo!
 
 
 
Il prossimo capitolo parlerà del viaggio in mare verso Roma per Anya e Sarah.. e non sarà molto piacevole visto che un Marinaio scoprirà l’identità di Anya! Non dico altro perché è una sorpresa :D
 
 
 
A Presto e al prossimo capitolo!
 
 
 
BloodLines_Anya.

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Capitolo 3
*** Viaggio verso Roma ***


Black Mermaid, ecco come si chiamava la nave con cui salpammo io e Sarah. Era davvero uno degli orgogli della marina Inglese, le vele bianche che davano una tranquilla navigazione, assieme al vento piacevole e tranquillo. I giorni su quella nave erano davvero piacevoli e tranquilli. Per fortuna, nessuno in quella nave sapeva della mia vera identità, solo Sarah e il capitano della Black Mermaid la conosceva la mia vera identità.
 
Il viaggio durava da un bel po’ di tempo, mi domandavo se saremo arrivati in tempo per aiutare Ezio. Da porto in porto, le notizie che arrivavano da Roma e dall’Italia in generale erano davvero terribili. I Borgia hanno quasi preso il controllo di tutta l’Italia.. Io so che i Borgia sono dei Templari schifosi. Hanno ucciso mio padre senza che io lo conoscessi di persona.. Il destino è crudele, come il Sangue che smette di pulsare nel cuore quando sei ferito gravemente al petto. Quanto mi sarebbe piaciuto incontrare mio padre.. Forse avrei imparato qualcosa in più sull’Ordine degli Assassini? Tutto quello che sapevo erano solo le vesti che ho addosso e le imprese di mio cugino in Italia.
 
Un giorno, ci siamo fermati in un porto del Portogallo.  Prima dell’Attracco, sono andata dal capitano, per porgerli alcune domande << Capitano McKenzie, come mai ci fermiamo in Portogallo? Pensavo che la prossima fermata era Roma.. >> dissi, con un tono misto tra il calmo e l’irritato. McKenzie si girò: un uomo di mezza età, con una barba corta e i capelli legati in una coda che beveva un bicchiere di vino. Posò il bicchiere sulla scrivania di legno e poi mi fissò, con un sorriso strafottente. Odiavo quel sorriso del Capitano, ma non lo mostravo quell’odio davanti a lui. Da quando sono salita a bordo della Black Mermaid mi sono sempre fidata del capitano Reginald McKenzie, conosceva mia madre e non aveva rivelato a nessuno dell’equipaggio della mia Identità. Ha detto all’equipaggio che sono una Trafficante del Re, che deve portare degli oggetti preziosi a papa Alessandro VI.
<< So quanto siete di fretta Lady Anya, ma io avrò bisogno pure di scorte per poter continuare il viaggio >> mi disse il Capitano, sedendosi sulla sedia. Io mi sedetti davanti a lui e lo guardai duramente << Questo lo so.. Ma di porto in porto le notizie che arrivano dall’Italia non mi piacciono per niente.. >> dissi mettendomi le mani davanti agli occhi, sospirando pesantemente. Le lacrime stavano per uscire, pensando alle ultime parole uscite dalla bocca di mia madre e la notizia della morte di mio padre, quel trauma addosso alla mia pelle non se ne è andato ed è indelebile nella mia mente.
<< Lady Anya.. Prometto che subito dopo riprenderemo il viaggio per Roma >> mi disse il Capitano, notando le mani attorno al mio viso. Le tolsi lentamente dagli occhi e vidi che stava prendendo una sacca << Tieni, con questi soldi comprati una spada, sai già usare un pugnale e la Lama Celata, ed è una cosa estremamente buona. Però un’Assassina deve imparare ad usare la spada. >> mi disse, mentre io prendevo la sacca di denaro. Sicuramente vi state chiedendo come egli sa che sono un’Assassina?
 
Beh, egli è un Assassino.. come mio padre e mia madre. Mio padre era un combattente con le armi ma mia madre era una burocratica, influenzava il Re con le motivazioni degli Assassini. Sono onorata di essere figlia di due Assassini, sono cresciuta con quella luce per cui lottano gli Assassini. Durante il viaggio, Il capitano McKenzie mi ha insegnato ad usare il pugnale e l’arma tipica degli Assassini: la Lama Celata. Sarah invece si è limitata solo alla Lama Celata, preferiva parlare invece che usare delle lame.
 
Arrivati al porto, io e Sarah ci dirigemmo verso un fabbro di qualità, conoscente di Reginald. Era vicino ad un pescivendolo e ad un bordello, mentre camminavamo, notai le cortigiane che erano davanti al Bordello. Erano aggraziate, belle.. e notai che nella loro cintura avevano una Daga. Oltre ad essere affascinanti erano anche letali. Dal bordello uscì una donna, io e Sarah ci fermammo. La donna si avvicinò a noi: Era bella, con quei ricci rossi che cadevano dolcemente sul suo viso candido e con un sorriso piuttosto candido, nonostante il mestiere di prostituta. Gli occhi verdi erano truccati pesantemente di viola. Il colore dei suoi abiti, estremamente succinti, era color prugna, mettevano in risalto il suo prosperoso seno.
 
La donna si avvicinò a me e a Sarah, io le diedi un sorriso. << A prima vista mi sembravi Lady Crystal Sealand, somigli molto a lei.. >> disse la donna dalle vesti color prugna, studiandomi. Io inarcai un sopracciglio, Sarah alzò una mano << Aspetta.. Conosceva Lady Crystal? >> domandò Sarah, piuttosto confusa << Sì.. Conoscevo Crystal. Mi chiamo Morgane e sono la matrona del Bordello di questa piccola cittadina di mare del Portogallo >> disse per poi alzare per poco la manica destra del suo vestito: C’era un tatuaggio nero, con una forma che riconobbi. Guardai il simbolo nel mio corpetto: Era un’Assassina anche lei << Come tua madre sono un’Assassina.. >> disse rivolgendosi a me << A proposito.. Dov’è? >> domandò Morgane, guardando dietro di me << E’ morta di febbre.. Qualche settimana fa.. >> dissi, guardando a terra << Comunque.. Io sono Lady Anya Mary Jade Auditore e lei è la mia migliore amica: Sarah Longbottom >> Morgane girò attorno a Sarah, studiandola. Prese un ventaglio dalla tasca destra del suo abito color prugna e lo diede a Sarah << Sei la figlia di Ron e Christie Longbottom vero? >> domandò Morgane, mentre Sarah prendeva il ventaglio. Lo aprì, era bianco e al centro c’era un simbolo nero: Il Simbolo degli Assassini, sopra di esso c’erano delle lame, guardai quell’oggetto affascinata, era un’oggetto aggraziato.. e allo stesso tempo letale. << Christie me lo ha dato prima che venisse uccisa.. E voleva che lo avessi tu. >> Sarah chiuse il ventaglio e se lo mise nel tasca pane << Thank You Mother.. >> disse Sarah, quasi in un sussurro. Morgane mi guardò, sorridendo << Crystal mi parlava di te.. Sei davvero bellissima >> disse mettendo una mano su una chiocca dei miei capelli neri come la pece. Ci giocò ed io la lasciai fare << Se non mi sbaglio, tua madre mi ha detto che sei un poco civettuola, giusto? >> domandò Morgane, arrossì. << Beh.. un poco lo sono.. Ed in più.. Come mia madre, seducevo con il carisma.. >> dissi guardandomi i piedi, rossa come un pomodoro e imbarazzata. Sarah mi guardò a bocca aperta, con uno sguardo misto tra lo stupito e il divertito. Morgane rise, era una sonora risata.. Anche piuttosto contagiosa, Sarah ed io non resistemmo a ridere con lei << Beh.. Potrebbe tornarti utile.. >> annuì, sapevo che più avanti l’arte della Seduzione mi sarebbe tornata utile contro Cesare.. Morgane si congedò con un inchino, io e Sarah lo ricambiammo << Devo andare.. Godetevi la vostra fermata >> disse, mentre ci salutò con un gesto della mano.
 
Io e Sarah entrammo in un fabbro, era piuttosto disordinato e faceva anche molto caldo. Davanti a noi c’era un omaccione, con un grembiule, che lavorava su un’ascia. Ci guardò, era pelato e piuttosto grassoccio. Si avvicinò a noi << Salve! Come posso aiutarvi signorine? >> disse con un inchino << Sono stata mandata qui dal Capitano Reginald McKenzie.. Mi ha detto che voi avete una Spada per me..>> mentì, dandoli la sacca di denaro che il Capitano McKenzie mi diede prima di attraccare  al porto Portoghese. Il fabbro prese di scatto la sacca, guardando il denaro. Poi mi guardò, e soprattutto, guardò il simbolo sul mio corpetto.
 
<< Ma certo! Tu sei Lady Anya Auditore! >> disse il fabbro ad alta voce, alzando le braccia. Io misi un dito nelle mie labbra per zittirlo << Shhhhh! >> lo silenziammo io e Sarah, rumorosamente. Egli andò verso l’ascia ove stava lavorando, si abbassò. Io lo guardai storta, mettendomi a braccia conserte. Tornò verso di noi con un panno e me lo porse abbassando la testa. << E’ per voi >> presi il panno confusa, poi lo tolsi: Era una spada bianca, lucente e intatta. La lama era curva, come una sciabola ed era molto regale, nell’elsa c’era la testa di un Serpente. Notai che c’era una nota attaccata sotto il manico. Tolsi il laccio e presi la nota. Lo lessi lentamente:
 
Non so se sei Crystal o Anya.. Se sei Crystal, questa spada è per nostra figlia.. So che non mi vuoi parlare solo perché non accettavo la tua gravidanza, ma.. Dalle voci che ho sentito so che nostra figlia è una persona splendida, colta.. e soprattutto bellissima.. Come te in fondo amore mio. Addestrala al nostro culto, insegnale a combattere.. Ti Amo e mi dispiace se non posso esserti accanto.. I Borgia stanno prendendo il controllo dell’Italia, ed io devo aiutare mio nipote.. Se sei Anya, figlia mia… Questa spada è stata forgiata da uno dei più prestigiosi fabbri di Monteriggioni.. Ho detto ed egli che questa spada è per una persona forte e determinata.. Ma non sapeva che quella persona sei tu.. Mi dispiace se non ti sono stato accanto quando eri una fanciulla precoce.. ma so che sei una persona buona e coraggiosa. So che imparerai ad usare per bene questa spada.. Se non dovessi farcela.. Aiuta tuo cugino a sconfiggere i Borgia, so che c’è la puoi fare.. anche se non ti ho mai incontrato.. Sappi che hai un posto nel mio cuore…
 
Mario Auditore.
 
Lessi lentamente quelle righe. L’ha scritta mio padre.. mio padre ha scritto quella nota. Mi uscirono le lacrime, lacrime silenziose, disperate, di dolore, sofferenza. Non ho avuto la possibilità di incontrare mio padre. Però ho la possibilità di incontrare mio cugino.
<< Mi ha mandato questa Spada mentre tuo cugino era a Venezia.. Tuo padre vuole che tu sia forte, mi è dispiaciuto molto per la morte di Mario e di Crystal.. Erano dei miei cari amici.. >> mi disse il fabbro con un tono compassionevole, io misi la spada nel fodero vuoto alla mia destra, ci congedammo dal fabbro, io dissi un lievo e lento “grazie”.
 
Tornate sulla nave, un marinaio mi guardò male, con l’occhio storto. Sarah tornò in cabina e mi lasciò sola con il marinaio << Cosa c’è?! >> domandai bruscamente, mettendomi le braccia conserte. Il Marinaio si avvicinò a me dandomi uno schiaffo, io mi misi una mano sulla guancia, guardandolo confusa << Io so chi sei! Sei Lady Anya Auditore! Cosa ci fa una puttana aristocratica qui?! >> Io mi morsi il labbro, mi sentivo l’aria mancare. Allora lui mi prese per il colletto e mi trascinò verso la cabina del Capitano. Mi gettò sulla scrivania, si mise sopra di me e mise le mani nel mio collo, stringendolo. Respiravo a fatica << Dimmi puttana! Cosa ci fa una aristocratica a Bordo?! >> il Marinaio era alterato, cercavo di divincolare le mani ma erano forti. Mi gettò a terra, verso un muro. Vidi a malapena che si spogliava delle sue vesti, velocemente. La mia vista era annebbiata, sia per il dolore, sia per le lacrime. Mi alzò da terra e mi mise faccia a faccia col muro, mi tolse le vesti e la mia biancheria velocemente, io piangevo in silenzio e mi mordevo le labbra. Dopo che mi tolse le vesti, prese il mio braccio e lo girò all’indietro << Allora? Mi dici che cosa ci fai qui?! >> Sentivo il suo respiro, puzzava di birra e vino, era ubriaco fradicio ma quello che stava succedendo lo sentivo sulla mia pelle. Il dolore al braccio, il mio corpo involontariamente nudo << Non ti interessa che cosa ci faccio qui! >> dissi, arrabbiata.
Mi prese per i capelli e mi gettò a terra. Caddi all’indietro, lui mi girò e si mise sopra di me. Mi leccò e mi morse contemporaneamente il mio seno, io non potevo fare altro che piangere, singhiozzavo. Ero sola, nessuno poteva aiutarmi in quel momento. Mise nuovamente le mani attorno al mio collo, stringendolo. Stavo soffocando << Non ti piace vero lurida puttana? O forse ti piace? >> mi disse sogghignando, mentre mi spingeva contro il muro. Decisi di stare al suo gioco, lo lasciai fare e mi avvicinai al suo orecchio << Visto che ci sei.. Perché non mi dai un bacio? >> il mio tono era sensuale e agghiacciante, si avvicinò al mio viso e baciò con foga le mie labbra. Sentivo che egli era eccitato, ottimo.. Un’ottima distrazione. Mentre lo baciavo con la stessa foga, con una mano gli graffiavo il petto, mentre con l’altra cercavo il pugnale. Riuscì a prenderlo, anche se avevo gli occhi chiusi. Lo allontanai di poco, lui aveva fretta di baciare nuovamente le mie labbra. Lo avvicinai di nuovo a me, e ricominciò a baciarmi. La sua lingua era intrecciata con la mia.. Piano.. lentamente. Infilzai il pugnale nello stomaco e lo allontanai con un calcio. Mi rialzai e ripresi le mie vesti e la mia biancheria, indossandola con cura. Mi avvicinai al Cadavere, prendendo il pugnale che era infilzato nello stomaco di quel marinaio che ha scoperto la mia identità. Notai che c’era una collana con la croce nel suo collo: La croce dei Templari.. Un alleato dei Borgia quindi!
<< Il desiderio di avere il mio corpo era solo per dare informazioni ai Borgia non è vero? Beh.. A quanto pare, il desiderio della Carne.. Può essere letale, e tu mio caro.. hai provato la mia carne.. e le conseguenze le ha avute il tuo corpo >> mi chinai verso il cadavere, chiusi i suoi occhi con non curanza << Requiescate In Pace >>.
 
Raccontai tutto al Capitano McKenzie, del Templare, di quello che è successo e di come lo ucciso. Mi disse che l’Arte della Seduzione per le Assassine può essere estremamente letale per un bersaglio. In Quel caso, ho usato l’arte della Seduzione.. E l’ho ucciso a sangue freddo.
 
Passò qualche giorno, in quei giorni io e Sarah preferimmo stare in cabina. Tra i vecchi giochi che facevamo da bambine, e ammirando quella spada che mi ha dato in dono mio padre, anche se non c’è più. Un giorno il Capitano McKenzie entrò nella Cabina spalancando la porta, io e Sarah lo guardammo con aria interrogativa. << Lady Anya.. Lady Sarah.. Dovete venire a vedere! >> io e Sarah ci scambiammo un’occhiata e poi seguimmo il capitano.
 
Arrivammo sul ponte, c’era un sole splendido, un cielo chiarissimo e i gabbiani cantavano. Nel ponte i Marinai si preparavano all’attracco. Guardai quello che si presentò davanti ai nostri occhi. Sarah sorrise, anche io sorrisi, mettendomi le mani davanti alla bocca, per la felicità e nascondendo le lacrime di gioia. Davanti a noi si presentò la grande e maestosa Roma.
 
 
 
NdA: Finalmeeeeeeeeeeeeeeeeente! Sono riuscita ad Aggiornare! Perdono mi metto in  ginocchio T^T Il fatto è che ho altre storie da finire e per questo capitolo non avevo molta ispirazione e poi BOM! E tornata <3 Grazie al cielo.
 
Ringrazio infinitamente per le Recensioni a Volpotto e Kate Pierce ^__^ Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :3
Nel prossimo capitolo, Anya incontrerà…STOP! Suspence Time xDDD
 
A presto :3
 
Anya.

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Capitolo 4
*** La Rosa in Fiore ***


Roma, imponente e bellissima.. A quanto pare i libri dicevano il vero sulla città eterna. Avevo quasi le lacrime agli occhi a vederla.. così bella e così potente, ma corrotta dai Borgia.
 
<< Mi raccomando cara Lady Anya.. Metti a frutto gli insegnamenti >> mi disse il capitano McKenzie, accennando ad un inchino. Io invece non mi inchinai, lo abbracciai di impulso e lui rimase stupito. Mi tolsi lentamente, guardando a terra << Grazie.. Per gli insegnamenti e per il Passaggio.. >> Reginald mi sorrise, mettendo una mano sulla mia spalla << Tutto per la figlia della mia cara e vecchia amica Crystal… >> sapevo che nella sua voce c’era malinconia. Reginald non era solo amico di mia madre.. era anche innamorato di lei. Quando mia madre rimase incinta di me, egli ha capito che era ormai troppo tardi per dire i suoi sentimenti.
Andò verso Sarah, io lo guardai girando la testa, sorrisi. Vide che l’abbracciò: Sarah aveva una espressione sorpresa e teneva in mano il ventaglio che Morgane conservò per lei. Sciolse l’abbraccio delicatamente, e sorrise << Sarah, tuo padre sarà orgoglioso di te >>, Sarah abbassò lo sguardo, intimidita << Lo so, mio padre lo sperava che facessi qualcosa di grande.. E lo spero anche io.. >> anche se era lontana, io capì che la sua voce era flebile e dolce, come una litania.
 
Iniziai a scendere dalla Black Mermaid, mi girai e vidi McKenzie che ci salutava con la mano. Misi una mano sulle labbra per poi soffiare.
Io e Sarah incominciammo a camminare verso le strade di Roma.
 
Era ben diversa da Londra, non c’era un cielo nuvoloso e piovoso, ma un sole dolce e caldo, che mi riscaldava il viso. L’assenza di poche nuvole nel cielo mi ha fatto sembrare che Roma fosse una citta tranquilla e libera dalla corruzione. Ma so che non è così.
 
Il suo cuore è corrotto, non pulsa alla perfezione, c’è molta povertà e c’è troppa avidità, lasciando a morire di fame quella gente che se ne sta in strada.
Poi, l’attenzione di Sarah si fermò su una donna vestita di fucsia con un poco di bianco. Stava parlando con uno incappucciato, non sembrava un Assassino. Lui stringeva la ragazza a se, poi lei prese qualcosa: Un ventaglio.
Era simile a quello di Sarah, però era rosa scuro e aveva il simbolo dei Templari al centro.
Misi una mano sulla spalla della mia amica << Che succede? >> domandai. Lei fece cenno alla donna << Lei è Fiora Cavazza.. Ti ricordi di Katie? >> domandò.
Katie… era la sorella maggiore di Sarah. Mia madre mi disse che è morta annegando in mare. Ma Ron e Christie sapevano la verità.. così come Sarah.. Penso << Mia sorella è stata uccisa da lei.. E da quella stessa arma che aveva mia madre… >> Si toccò il suo ventaglio, stava per prenderlo ma io la fermai. << C’è tempo per la vendetta… >> dissi, lei annuì.
 
La Rosa In Fiore, era lì che volevo cominciare a cercare Ezio. C’erano le cortigiane che erano spaventate ed impaurite.
Io e Sarah abbiamo dato una lunga occhiata intorno al Bordello, per poi salire nel terrazzo. C’erano due donne che le calmavano, una era piuttosto anziana ma pur sempre bella, l’altra era su i trent’anni. Sospirai e studiai i loro volti.
 
Piano piano mi avvicinai, una Cortigiana urlò. La donna anziana si girò di scatto, così come l’altra donna.
<< Chi siete? >> domandò la giovane donna. Poi l’anziana si avvicinò a me, studiandomi. Mise una mano nel mio viso delicatamente, come se stesse accarezzando una scultura di vetro.
Ritirò la mano velocemente, sorridendo. << Claudia.. lei è tua cugina, Anya. >>.
 
La voce di zia Maria mi stupì. Come faceva a sapere della mia esistenza? Pensavo che oltre a mia madre e mio padre, nessuno degli Auditore sapeva della mia esistenza << Co.. Come fai a sapere chi sono? >> domandai, mettendomi una mano alla bocca, Maria mi sorrise, prendendo una ciocca dei miei capelli. << Io e tuo zio Giovanni sapevamo che Mario aveva avuto una figlia da Lady Sealand. Crystal era anche una mia cara amica. >> feci un mezzo sorriso, mi stavano per salire le lacrime agli occhi. Mi limitai ad abbracciare Maria, che mi strinse dolcemente. In un certo senso, credo che sapeva del dolore che stavo provando..
La morte di mio padre, di mia madre, la Black Mermaid, l’agguato templare.. Tutte cose mescolate.. e scommetto che ella intuiva quello che stavo passando.  Ci staccammo, Claudia mi guardò sorridendo pudicamente. Mettendo una mano sulla mia spalla << Non assomigli a Mario! >> disse con una risata cristallina. Io scossi la testa, ricambiando il gesto di Claudia.
<< Anya.. >> la voce di Sarah mi fece ritornare al mondo reale. La guardai, teneva in mano il ventaglio tremando.
Arrivò un incappucciato, con le vesti quasi simili alle mie, solo che io non avevo il mantello e una cintura d’argento.
<< Madre..? Sorella..? >> domandò stupito. Io mi abbassai il cappuccio. Mi guardò, incantato, quasi ipnotizzato. Però non diedi conto al suo sguardo, ma lo guardai . Lui si avvicinava a me, togliendosi anche lui il cappuccio: Aveva dei capelli castani lunghi, legati in un fermaglio rosso, una barba non molto folta, ma ben curata e gli occhi marroni, che mi incantarono alla vista. Ebbi un sussulto al cuore.. che fosse lui Ezio..? << Madre.. Chi è lei? >> domandò a zia Maria, lei si avvicinò a me, mettendo una mano sul mio braccio, incoraggiandomi << Avanti cara.. credo che Ezio meriti la verità.. >>.
Quindi lui era Ezio, mio cugino, colui di quali ho sentito grandi avventure mentre ero a Londra. Sorrisi timidamente, mettendomi una mano nel petto.
<< Io sono Lady Anya Mary Jade Auditore, figlia di Lady Crystal Sealand e Mario Auditore, nata e cresciuta a Londra. Ho saputo di essere la figlia di Mario Auditore solo dopo la morte di mia Madre, causata da una terribile febbre.
Ho viaggiato fin qui con la mia amica >> indicai Sarah << Sarah Longbottom, figlia di Ron e Christie Longbottom.
Siamo Assassini.. Ed io ti servirò a dovere.. se lo vuoi. >> Ezio rimase immobile, in silenzio. Ne Maria, ne Claudia e nemmeno le Cortigiane parlavano. Era stupito.
Avvicinò una mano lungo il mio viso, per poi appoggiare la mano sulla guancia bianca.
Io non seppi resistere: Mi buttai addosso ad Ezio ed incominciai a piangere, stringendolo dolcemente. Sentivo il suo dolce sospiro addosso, e mi cinse i fianchi.
<< Certo che mi aiuterai.. Cugina. >> il suo sussurro era dolcissimo, quasi seducente.
Non potei fare altro che sorridere.
 
 
 
NdA:
Salveee! Torno su Assassin’s Creed dopo un bordello di tempo xDD
Scusate xD Poca ispirazione e troppo poco tempo xD
Lagnusia, compiti e interrogazioni, meno male che sta finendo tutto xDD
 
Uno dei capitoli più profondi che ho scritto se devo essere estremamente sincera…. ^w^
 
Ringrazio Kate Pierce per la recensione :3
Oh! E se volete.. Mettete “Mi piace” alla pagina Facebook :3
https://www.facebook.com/BloodlinesAnyaEfp
 
Ci vediamo alla prossima :3
 
Anya.

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