Atlantide

di la luna nera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bem-vindos aos Açores ***
Capitolo 2: *** La misteriosa ragazza degli abissi ***
Capitolo 3: *** Io vengo da..... ***
Capitolo 4: *** Mille dubbi, una prova, una certezza ***
Capitolo 5: *** Io e te, fra terra e mare ***
Capitolo 6: *** La vera storia di Atlantide ***
Capitolo 7: *** Dove il mare si conguinge alla terra ***
Capitolo 8: *** Lo Specchio di Atlantide ***
Capitolo 9: *** Il ciondolo ***
Capitolo 10: *** Il momento della verità ***
Capitolo 11: *** L'ultima spiaggia ***
Capitolo 12: *** Bek venok an Atlantis ***



Capitolo 1
*** Bem-vindos aos Açores ***


Bem-vindo aos Açores!
 
 
Aeroporto di Sao Jorge, Isole Azzorre. L’aereo proveniente dagli Stati Uniti atterra in perfetto orario.
I quattro giovani ricercatori del GeoStone Insitute di Washington scendono ben equipaggiati per l’anno di lavoro che li attende in questo arcipelago in mezzo all’Oceano Atlantico: Damon McLean, Bruce Norkort, Nicholas “Nick” Osmann e Roy Emerson.
Si sono laureati lo scorso anno in geofisica e vulcanologia; provengono dalle università più facoltose degli USA e svolgeranno un lavoro di ricerca sull’attività tettonica presente in quell’area del pianeta in cui si scontrano le placche americana, euroasiatica ed africana.
 
Città di Velas, Hotel Sao Jorge Garden… Questa sarà la loro casa per i prossimi 12 mesi. Dal terrazzo delle loro stanze si gode una vista impressionante sull’Isola di Pico!
Sistemati i bagagli e rilassatisi dal lungo viaggio, i quattro scendono nella hall dell’albergo in attesa dell’ora di cena…. Appeso ad una parete, Damon nota un poster recante l’immagine fantastica di Atlantide… La sua capitale viene raffigurata sulla cima di un monte attorno alla quale vi sono dei cerchi concentrici pieni di acqua che la circondano. Sono uniti fra di loro da canali navigabili, uno dei quali, il più grande, collega la città al mare. Tutti gli edifici rappresentati fanno pensare che chi li ha costruiti sia in possesso di notevoli abilità ingegneristiche ed architettoniche. Oltre la città si intravedono campi rigogliosamente coltivati. Un posto decisamente niente male!
“Guarda là che roba….”
“La mitica città scomparsa e decantata da Platone…”
“Secondo certa gente è proprio da queste isole che si accede a ciò che ne resta….”
“Ho letto qualcosa una volta….”
“Secondo me è tutto frutto dell’immaginazione. Non ci sono prove che ne accertino l’esistenza.”    
“E dai, potremmo scoprirle noi!”
“Ha ragione! Sai, scommetto che se ci immergiamo nei prossimi giorni, potremmo trovarci faccia a faccia con una sirena di Atlantide!”
“Ma vattene a….”
 
 
Il mattino successivo i quattro giovani incontrano il prof. Carvalho, il loro referente locale per le ricerche geologiche. Si concentreranno prevalentemente in riva all’oceano e sulle sommità dei crateri vulcanici. Grazie anche al clima mite dell’arcipelago, la spedizione scientifica si potrebbe trasformare anche in una sorta di vacanza…. Perché no?!
Damon ha da poco ha conseguito il brevetto di sub e si sta preparando per la prima immersione con altri due sub locali. I tre, a bordo di una piccola imbarcazione, prendono il largo e finalmente si immergono in quelle acque dal colore incredibile…. Un azzurro tendente al verde che sembra uscito da una tavolozza!
Inizia l’esplorazione subacquea……Formazioni di rocce vulcaniche… Spaccature nel fondale di cui non si riesce a scorgere la fine… pesci e creature marine meravigliose… Veramente impressionante!
Damon si avvicina ad uno sperone di roccia apparentemente di antica formazione per prelevarne alcuni campioni da analizzare…. Inizia ad ispezionare e a preparare l’occorrente per il prelievo quando percepisce un rapido movimento non molto distante da lui…. Incuriosito, si avvicina con attenzione alla roccia che sembrava nascondere qualcosa, ma sporgendosi da essa non vede che una fossa oceanica che si inabissa nell’oscurità…. Di nuovo percepisce un movimento….. Ma che diavolo…? Si guarda intorno, non c’è nessuno, solo qualche pesce…. Gli altri due sub non si trovavano nei paraggi… Ma possibile che un pesce  sia capace di ….. Improvvisamente, da una fenditura, ha come l’impressione di vedere dei capelli…. Ma no! Capelli sui fondali dell’oceano!
Impossibile!!!! Forse si tratta di qualche strana creatura marina, un gigantesco anemone di mare cresciuto un po’ troppo in un punto fuori dal comune…… A meno che… non si tratti di qualcuno in pericolo….. Dando fondo a tutte le sue scorte di coraggio, si avvicina e….. Si trova quasi faccia a faccia con una ragazza dagli occhi blu… un blu decisamente strano e mai visto prima….. Due occhi leggermente più grandi della norma…, dal taglio inconsueto…. Nei quali gli pare di scorgere una strana scintilla o quello che poteva essere…. Si fa prendere dal panico e tenta di allontanarsi da quel punto…. Ma i suoi movimenti sono goffi in acqua e non ha ancora acquisito l’esperienza necessaria per gestire la fortissima sensazione di pericolo che sente attanagliarlo….. Il respiratore gli esce di bocca, tenta affannosamente di recuperarlo, ma gli sta iniziando a mancare l’aria….. Sta per perdere i sensi quando da quella fessura esce una ragazza bellissima che lo afferra e lo trascina verso la superficie con un’agilità difficile da spiegare… “Tutto ciò è assurdo….” Pensa fra sé e sé Damon… “Forse sono morto e questa creatura è l’angelo che mi conduce all’altro mondo…..”
 
Poi il buio.
 
Quando riapre gli occhi, si ritrova disteso sulla banchina del porticciolo di Velas circondato dai suoi amici e da altre persone….
“Ehi Damon! Riesci a sentirmi?”
Confusione totale……
“Dottore, secondo lei ha subito danni?”
“Nao acho…Non credo…. Comunque lasciatelo riposare per oggi e domani.…”
“Quello che non so spiegarmi è cosa sia accaduto là sotto…” Nick non è l’unico ad essere perplesso.
“E’ vero… Quando è riemerso era già svenuto… Come può esser risalito in quel modo in stato di incoscienza?!”
“…Sono stato salvato…. Da una ragazza….” Damon finalmente ha ripreso i sensi.
“Eh?!” Gli altri si guardano esterrefatti…. “Dottore, forse è meglio se lo tiene in osservazione….”
“Giusto….”
“Vi dico… che è andata così….”
“Hai bevuto troppa acqua di mare secondo me…”
 
Damon si lascia andare…. Si sente spossato, stanco, ma soprattutto sconvolto.
Gli altri non credono ad una sola parola…. E chi può biasimarli? Lui per primo non sa spiegarsi l’accaduto…. Forse hanno ragione…. Forse ha davvero ingerito acqua di mare che gli sta annebbiato il cervello…. Ma lui quella ragazza l’ha vista!! Non l’ha sognata!!! Chi può essere?! Da dove salta fuori?!
Chiude gli occhi e si abbandona al sonno……
 
 
 
Cos’è successo veramente laggiù?
 
Chi o che cosa è quella creatura che ha salvato Damon da morte certa?
 
Quali misteri si nascondono sui fondali delle Azzorre?
 
 
 
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Ciao a tutti!
Per caso vi siete posti le stesse domande?
Sarei felicissima di sapere se qualcuno si è incuriosito…
Si, lo so, non sono un gran ché come autrice… :  (
Io ci sto riprovando….
Mi fate sapere se posso continuare o se devo darmi all’ippica?  ;  ) 
 

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Capitolo 2
*** La misteriosa ragazza degli abissi ***


 
 
La misteriosa ragazza degli abissi
 
 
Il sole è già alto sull’orizzonte quando Damon si alza da letto. Nonostante l’insistenza del medico, non ritiene di dover andare in clinica. I suoi parametri vitali sono rientrati perfettamente nella norma, quindi il ricovero secondo lui non è più necessario. Si sottoporrà a qualche piccolo accertamento per verificare l’assenza di eventuali danni riportati…. Ha accettato solo per essere lasciato in pace. Ha sempre detestato i camici bianchi….
Ad ogni modo oggi non ci sarebbero state immersioni e ricerche varie per lui, ma solo un giorno di riposo per ristabilirsi completamente e ripartire più in forma che mai. Al massimo avrebbe dato una mano agli altri in laboratorio
 
“Oh, ben alzato!”
“Ciao Nick.”
“Allora? Come ti senti?”
“Abbastanza bene…. Considerando quello che ho rischiato non mi posso lamentare!”
“Già….” Nick muore di curiosità sull’argomento “ragazza degli abissi”….. “Senti ma…. Com’è la storia che ti ha salvato una ragazza?”
Damon osserva l’oceano. Sa che lei si trova laggiù, dentro quelle acque azzurre… Ma dove?
“E’ così, anche se non me lo so spiegare…. Non era una ragazza come intendiamo noi…”
“Cioè?”
“Aveva dei lineamenti umani, ma non esattamente come i nostri…. Degli occhi di un blu estremamente intenso, dal taglio inconsueto …. E dei capelli lunghi, molto lunghi… Da quello che ho potuto intravedere sono chiari.. e lo è anche la sua pelle…..
“Wow, da come la descrivi sembra una gran figa…. Era nuda per caso?”
“Mi pare di no…”
“Peccato!”
“E la cosa più assurda è che non aveva alcun respiratore o maschera da immersione!”
Nick non crede ad una sola parola. Lui e Damon si conoscono da alcuni di mesi, da quando hanno iniziato a lavorare insieme al GeoStone Institute, ma ha sempre avuto l’impressione che fosse un ragazzo con le rotelle a posto, seppur un po’ introverso. Come lui, era stato selezionato fra i migliori laureati d’America. Come poteva venire a raccontargli di una ragazza sul fondo dell’oceano che se ne va in giro per i fondali a salvare chi affoga?!
Scuote la testa….“Gli altri sono nel laboratorio del professore e stanno iniziando ad analizzare i primi campioni di roccia. Te la senti di venire?”
“Certamente. Dai, andiamo!”
Damon si veste velocemente e lo segue. Ha l’impressione che Nick non creda ad una sola parola di quanto gli ha raccontato…. E non può certo biasimarlo! Lui stesso ha forti dubbi!
 
Raggiunti gli altri, si siede in disparte, vicino ad una finestra che affaccia sul mare… Accusa ancora un leggero mal di testa che gli impedisce di concentrarsi come si deve per lavorare…. Si limita solo a preparare le varie provette, sostanze e campioni per studiarli. Molte sono rocce di origine vulcanica. Quella delle Azzorre è un’area geologicamente molto instabile. L’arcipelago infatti si è originato dalla fuoriuscita di lava dalla crosta oceanica che a causa dell’interazione di tre placche tettoniche, crea delle dorsali alte fino a 2000 metri. Alcune sono sommerse, altre formano delle isole, fra cui appunto le Azzorre.
Ma nella mente del giovane ricercatore americano non c’è posto per le rocce prelevate sott’acqua. Si impone con prepotenza la figura di quella misteriosa ragazza che gli ha salvato la vita…. Una ragazza dalla bellezza insolita, fuori dal comune, come se provenisse da un altro mondo…. Eppure presentava tutte le caratteristiche di una persona umana e terrestre….  Due braccia, due gambe, niente antenne sulla testa o orecchie a forma di trombetta….  Niente tute spaziali, ma solo uno strano abito che le lasciava scoperte le braccia… Un abito mai visto prima… Non lo ricordava perfettamente, ma di sicuro non somigliava a quelli indossati normalmente dalle ragazze del
XXI secolo.
Forse si trattava davvero solo di un sogno? Magari era dovuto allo stato di incoscienza che si era protratto troppo a lungo…?
Lascia scorrere la giornata fra mille dubbi e mille domande senza risposta, spostando di tanto in tanto lo sguardo verso il mare nella speranza di scorgere un segnale proveniente dagli abissi….
 
A sera Bruce, Roy e Nick decidono di concedersi una serata di svago e divertimento in un locale della cittadina dove sperano di conoscere qualche bella ragazza…. Vera, in carne e ossa! Che non esce dalle acque dell’Atlantico!
Damon declina l’invito. Vuole solo andarsene a letto e riposare.
Sta per infilare la chiave nella porta della sua stanza, quando dentro la sua testa percepisce una voce che lo sta chiamando…. “Vieni alla Gruta se vuoi rivedermi.”
Si volta spaventato.
Non c’è nessuno.
Il corridoio è deserto.
Di nuovo “Vieni alla Gruta, se vuoi rivedermi.”
E’ una voce femminile…..
Che sia lei?!
Con una buona dose di paura, Damon decide di assecondare la richiesta di quella voce misteriosa che lo sta chiamando….. Esce dall’hotel e si dirige verso la spiaggia…. Si ritrova nei pressi della conformazione geologica nota come Gruta de Velas… Un bellissimo arco naturale che sembra una finestra sul mare. 
Non c’è nessuno. Forse se l’è sognata…..
“Sono qui.”
Di nuovo quella voce! E questa volta l’ha sentita con le orecchie!
“Voltati. Sono dietro di te.”
Semi nascosta fra gli scogli Damon finalmente scorge una figura femminile nella luce dei lampioni del lungomare…. Lunghissimi capelli biondi, pelle chiarissima, due occhi dal taglio insolito, leggermente allungato, e di un colore azzurro indescrivibile… Ha indosso una lunga veste bianca che dal collo, semi- coperto, raggiunge le caviglie con due profondi spacchi laterali che le arrivano poco sopra le ginocchia. Ai piedi dei sandali intrecciati. Ha una strana collana, piuttosto estesa, che poggiando sulle sue spalle, le adorna tutta la parte superiore del busto. E’ sicuramente di un metallo prezioso, dal colore simile all’oro, ma molto fine, con dei disegni geometrici allungati somiglianti alle foglie del salice e all’estremità di ognuna c’è una piccola pietra azzurrognola. Attorno ai fianchi ha una sorta di cintura-drappo dai colori giallo oro e blu oceano. E dei bracciali molto semplici che le adornano entrambi i polsi.
Deglutisce  e tenta di non farsi prendere dal panico, anche se le gambe iniziano a non sorreggerlo più. E’ lei!!! La sua salvatrice!! La misteriosa ragazza degli abissi!!!!
“Non devi spaventarti. Non ho intenzione di farti alcun male.” Esce allo scoperto. E’ bellissima. Lo sta fissando. Sembra ne sia compiaciuta… Damon non ama particolarmente stare al centro dell’attenzione e l’essere guardato quasi lo infastidisce. Ma purtroppo per lui gli capita spesso: è alto 1metro e 90, occhi color nocciola terribilmente espressivi, capelli castano chiaro dal taglio sbarazzino ed il viso dai lineamenti dolcissimi. Le rare volte che sorride lascia senza fiato…. Ha un fisico ben scolpito da allenamenti e jogging che in passato lo hanno aiutato a scaricare lo stress, ma che ultimamente ha un po’ abbandonato.
“So che ti senti confuso. E anche se non parli, posso leggerti nel pensiero. Ma ti ripeto di stare tranquillo. Non ho intenzione di farti nulla.”
La misteriosa ragazza si avvicina a lui che è ancora immobilizzato  dall’emozione.
“Sono felice di essere riuscita a salvarti la vita.” Lo scruta con quegli occhi grandi, come a scandagliargli la mente. “Vedo che ti sei ripreso bene…. Sei solo un po’ frastornato… ma non per l’incidente che hai avuto, ma… per causa mia. Sbaglio?”
Damon comincia a riprendere padronanza di sé….. “E’ così….”
“Almeno parli… E di cose da dire ne hai tantissime! La tua mente è piena di informazioni e nozioni interessanti….”
“Come puoi saperlo?”
“Quando ci siamo incontrati nell’acqua, ho acquisito le conoscenze della tua mente mediante pseyo-dysorthus.”
“Che?!”
Legge un enorme stupore nei suoi occhi. “Pseyo-dysorthus…. Tu dovresti chiamarlo… ehm… Psico-trasporto. Io posso accedere mentalmente a ciò che sai e farlo mio in pochissimi secondi. Altrimenti come potrei parlare così bene la tua lingua?” Sorride. “Ed ho stabilito un contatto mentale con te, grazie al quale posso comunicare telepaticamente in modo che solo tu possa sentirmi.”
“Aspetta un attimo…. Fammi riorganizzare le idee: tu sei in grado di leggere il pensiero, di rubarmi le informazioni con …con….come hai detto? Psico… Psico…”
“Psico-trasporto.”
“Ecco, quello lì….  giusto….E… comunichi solo con me…Inoltre, se ricordo bene, riesci a sopravvivere in acqua e sulla terra….e …” Scuote la testa al limite dell’incredulità.
“Ti sembro strana?” Si sposta i capelli dietro l’orecchio destro…. Sono molto chiari, ma risplendono di un insolito colore…. Molto simile al celeste…
“Strana è dire poco.…” Fa un passo verso di lei. “….Chi sei? O meglio, cosa sei?....”
“Non sono un mostro marino. Contento?”
“Questo lo avevo intuito…. Ma posso sapere chi sei?”
“Chi sei tu invece? So che il tuo nome è Damon… E so cosa sei venuto a fare qui….”
“E allora perché me lo chiedi?”
“Perché vorrei fossi tu a dirmelo. Mi piace il suono della tua voce.”
Esita un attimo, quasi imbarazzato.... Questa è la cosa più assurda che si sarebbe mai aspettato di vivere… “Ok, mi chiamo Damon McLean e abito nella città di Rockland, nello stato del Maine, USA. Ho 27 anni e sono laureato in geofisica e vulcanologia. Sono sotto contratto del GeoStone Institute e mi trovo qui con altri tre giovani ricercatori per effettuare degli studi sui movimenti delle placche continentali e sulle eruzioni vulcaniche. Soddisfatta?”
Sorride. “Bravo, bel curriculum! E cosa conti di trovare?”
“Attraverso lo studio delle rocce e dei materiali espulsi dai vulcani spero di ricavare informazioni utili a prevenire terremoti ed eruzioni…. Cosicché sia possibile salvare vite umane…..”
“Nient’altro?”
“Cosa dovrei trovare?”
La ragazza non risponde. Ha al volo la conferma che Damon non ha la minima idea di chi possa essere lei e soprattutto da dove possa provenire.
“Io mi sono presentato…. Gradirei lo facessi anche tu.”
“Vuoi sapere chi sono? Per ora posso solo dirti che il mio nome è Isys.”
“Da dove vieni?”
Silenzio.
“Quando mi hai salvato…. Ho visto che stavi sul fondo dell’oceano senza nessun apparecchio per respirare, senza protezioni…. Chi sei? Forse provieni da un pianeta alieno?”
“Non vengo dallo spazio, sono homantras ….. voglio dire, umana. Quasi come te.”
“Che significa?”
“Fai troppe domande, bello. Per ora devi accontentarti di quanto ti ho detto. Il resto, beh, vedremo se sarai degno di saperlo.”
“Aspetta un attimo….” Riesce a prenderle una mano…. E’ insolitamente più fredda della sua.
“Lasciami immediatamente!”
Si libera repentinamente dalla sua presa. Si volta di nuovo verso di lui. “Se avrò voglia di incontrarti, sarò io a farmi viva.” Apre la sua mano destra davanti alla fronte e, quando dal palmo scaturisce una strana luminescenza azzurra, la fa scorrere davanti al viso….
 
Si immerge nelle acque scure e scompare.
 
Damon resta solo, sbigottito… Quella si è buttata in mare!!! Si è lasciata inghiottire dalle acque!!!
Che si tratta di una creatura marina è quasi scontato a questo punto…. Ma cosa è?! Una sirena?!
Per quanto ne sa, le sirene hanno la coda e lei ha le gambe…. Nascoste da una lunga veste, ma ce le ha!! Cerca di riflettere un po’, ripensando a quello che ha appena vissuto…. Isys… così ha detto di chiamarsi, possiede doti psichiche non comuni… usa la telepatia per comunicare e riesce a penetrare nella mente per acquisire quello che vuole….  E riesce a respirare sott’acqua!! E poi… che diavolo è quella luce azzurra prodotta dal palmo della sua mano?!
Il ragazzo si massaggia la fronte, non sa spiegarsi il fenomeno….
Resta ancora un po’ sul lungomare con lo sguardo perso nell’oceano prima di rientrare in hotel.
 
C’è qualcosa in fondo a quelle acque, qualcosa di arcano e misterioso…. Qualcosa che rischia di farlo uscire di testa….
 
Chi è quella ragazza?
 
Chi è Isys?
 
 
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Ciao!  : )
Un sincero ringraziamento a chi ha apprezzato le prime righe di questa storia! *_*
Spero di pubblicare più velocemente possibile…. Se non ci dovessi riuscire, chiedo scusa fin da subito! Ho un sacco di idee in testa e devo riorganizzarle al meglio per tirar fuori qualcosa di decente!
Ah, una piccola nota: avrete notato delle parole in corsivo, alcune delle quali di colore azzurro.
Nei capitoli seguenti ne troverete ancora: sono parole in Atlantideo, la lingua parlata nel mondo da cui proviene Isys….. Quelle in azzurro invece sono le comunicazioni telepatiche fra i due.
 
A presto!!!!! 
 

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Capitolo 3
*** Io vengo da..... ***


Io vengo da….
 
Passano i giorni, passano alcune settimane. Isys è come scomparsa, non si manifesta più in nessun modo….  Damon inizia ad avere qualche dubbio…. Che abbia sognato tutto? Possibile? No!! L’ha pure presa per mano e quel contatto era vero, reale, concreto. E in quel momento il suo corpo è stato attraversato da un brivido inspiegabile…..
E allora? 
 
Non sa ancora darsi una spiegazione.
Ma sa che vorrebbe rivederla.
 
 
Il lavoro dei quattro giovani ricercatori intanto va avanti. Oggi il programma prevede un’ escursione sull’isola di Pico per raggiungere la vetta dell’omonimo vulcano, la cima più alta di tutto il Portogallo. Da lassù si gode una vista meravigliosa sulle isole e sull’oceano che le circonda…. Inevitabilmente la mente di Damon si immerge in quelle acque…. Chissà dov’è Isys…. Chissà perché non si è rifatta viva…. Forse l’ha offesa in qualche modo che ora gli sfugge…. Ma l’immagine di quella ragazza tanto affascinante quanto misteriosa si è ben fissata nella sua mente…. Talmente fissa e presente che ha come l’impressione di provare qualcosa per lei… Desidera ardentemente di rivederla, poter sentire di nuovo la sua voce, guardare quegli occhi incredibili…..
 
Raccolgono molte pietre laviche, polveri, pulviscolo e altro materiale che analizzeranno nei giorni a venire. Probabilmente qualche campione poi finirà nella sede del loro istituto americano..
Terminata l’escursione a 2300 metri, i ragazzi riprendono la via del loro hotel….
“Mamma mia! Stare ad un’altitudine tale in mezzo all’oceano ha quasi dell’incredibile!”
“Già… Le Azzorre, se misurate dal fondo, sono fra i monti più alti del pianeta.”
“Conto di trovare qualcosa di interessante nei campioni prelevati oggi. L’ultima eruzione del Pico ha avuto luogo nel 1700 e da allora il vulcano è entrato in uno stato di quiete….”
“Hm, speriamo di non averlo svegliato!”
“Quello che non vuole essere svegliato tanto presto domani mattina sono io! Stasera ho appuntamento con Isabella e ho intenzione di fare tardi!”
“Oh, hai in programma una serata movimentata?”
“Certo, cosa credi? Siamo qui per lavorare, ma un po’ di divertimento ce lo possiamo concedere!”
“Di’ un po’tu….. Hai intenzione di trascorrere tutti questi mesi in bianco?!”
“Già, vieni con noi una di queste sere! C’è roba interessante in giro….”
“Grazie dell’invito, ma…..”
In quel momento Damon sente nella sua testa quella voce che attende da tempo…..
“Due ore dopo il tramonto del sole, sarò alla Baia de Entre Morros.”
“Ma certo… ci sarò….” Risponde ad alta voce senza rendersene conto.
“Ah bene, allora sei dei nostri!”
“No… io… ho detto qualcosa?”
“Damon, sei strano…..” Lo guardano con aria perplessa.
Si porta una mano alla fronte… “Forse ho solo bisogno di un po’ di riposo….”
“Secondo me, hai bisogno di farti visitare di nuovo dal dottore.”
“Da quando hai rischiato di annegare non sei più tu….”
“Forse con qualche esame medico più approfondito….”
“Sto benissimo. E mi sono già sottoposto a tutti gli esami del dottor Souza.  Il fatto è che… il nostro lavoro ci tiene la mente ben impegnata ed ho solo bisogno di ricaricarla con una sana dormita….. E il sole oggi, lassù sulla cima del Pico, si è fatto sentire….” Ha sparato la prima cosa che gli è passata per la mente. Non è molto convinto del discorso fatto ai suoi colleghi…..  Non vuole essere scortese con loro e allo stesso tempo non vuole essere considerato pazzo…… Ma deve andare assolutamente alla Baia e per il momento crede sia meglio tenere nascosta la cosa. “Ad ogni modo stasera si, …probabilmente uscirò… Ho un appuntamento.”
“Oh, e con chi?”
“Ve lo dirò se le cose vanno come spero!”
“Non me la racconti giusta…”
“Fa’ come credi.”
In realtà Damon non ha alcuna intenzione di rivelare agli altri che la ragazza con cui si sarebbe incontrato fra poche ore è quella che lo ha salvato quella volta…. E’ praticamente certo di non essere creduto…
Certo, la cosa ha dell’incredibile ….Eppure lui l’ha vista, esiste, è reale, per quanto al limite del possibile…. Ed ha chiaramente percepito la sua voce, così come il contatto con la sua mano.
Ma non ha nessunissima intenzione di mancare a quell’appuntamento, su quella spiaggia, due ore dopo il tramonto del sole…..
 
I quattro rientrano in albergo… Ci vuole una bella doccia calda e rilassante per rimettersi in sesto dopo una giornata trascorsa sulla vetta di un vulcano a prelevare campioni di roccia lavica! Un po’ di sano relax ascoltando musica distesi sul letto, un’ occhiata alla posta elettronica, un paio di “Twitt” agli amici al di là dell’oceano…..
 
Il sole è tramontato da mezz’ora…. Manca poco all’appuntamento con lei…. Damon inizia a sentire quella strana emozione mista ad impazienza….  Mangia velocemente un boccone con gli altri, rientra in camera e cerca di ingannare il tempo che lo separa dall’ora X… Si affaccia al balcone che dà sull’oceano, si siede ed osserva….. Davanti a lui si erge l’Isola di Pico con l’imponente cono vulcanico del quale hanno raggiunto la cima… Chiude gli occhi ed inspira profondamente l’aria di mare… Si leva una debole brezza che gli scompiglia leggermente i capelli. Sente il cuore battere sempre più forte man mano  che il cielo si tinge lentamente dei colori della notte. Ogni secondo che passa, il momento in cui rivedrà Isys si fa più vicino… Ci sono tante cose che vorrebbe dirle, che vorrebbe chiederle…… Affida al vento della sera tutti i pensieri che gli affollano la mente e tenta di rilassarsi ed ingannare il tempo ascoltando la musica proveniente da un locale nei pressi dell’hotel.
 
E l’ora X finalmente arriva. Un’ultima occhiata allo specchio, una spruzzata di deodorante ed esce……
 
I lampioni sul lungomare sono accesi ed illuminano piacevolmente la strada che lo conduce verso il luogo dell’appuntamento. La loro luce si fonde con le onde che si  infrangono sulla costa….
 
Sulla spiaggia presso la Baia de Entre Morros il suo sguardo si perde all’orizzonte…… Davanti ai  suoi occhi l’oceano Atlantico…. Isys è lì, da qualche parte, sotto quell’immensa distesa di acqua… Quali misteri si nascondono in lei? Com’è possibile che viva laggiù? Chi è veramente? Ma soprattutto, da dove proviene?
Spera ardentemente di dare qualche risposta ad ameno uno degli interrogativi che ha in testa……
 
“Sei tu in anticipo o io in ritardo?”
Si volta… “Isys!” Sfodera uno dei suoi migliori sorrisi….
“Sei stanco?” Gioca con alcuni ciottoli come fosse imbarazzata, evitando quasi di guardarlo in faccia….
“No… Perché dovrei?”
“Oggi hai lavorato molto. Avete fatto una bella escursione sul Peyfens Spiron ekno Geatar…”
“Sul…. Cosa?!”
“Ah, scusa….. Il… Grande Respiro della Terra.” Lo guarda sperando di essersi spiegata bene.
“Il…Grande…? Vuoi dire il Pico.. il vulcano….”
“Dalle mie parti lo chiamiamo così.”
“Ah, capisco….” Si massaggia la nuca….  “Si, ci siamo dati da fare….” Riflette un attimo… “Ma tu come lo sai?”
“Te lo sei già dimenticato?” Sorride divertita. “Durante il nostro primo incontro ho creato un legame mentale con te. Con quello posso contattarti in ogni momento e posso controllarti quando voglio.” Si avvicina a lui. Certo che è terribilmente attraente……
“Ah già….” La guarda in quegli occhi di oceano. Fa una breve pausa. “Perché non ti sei fatta più viva in questi ultimi tempi?” Nella sua domanda traspare una nota di triste preoccupazione.  “Ti ho forse offesa in qualche modo che mi sfugge? Se è così, ti chiedo scusa….”
“No, tranquillo…. Va tutto bene.” Lo guarda in viso con aria strana ma serena. “Dovevo solo capire se posso fidarmi di te.”
“Cosa vuoi dire?”
“So che hai tanti interrogativi sul mio conto, ma prima di poterti rispondere dovevo accertarmi di alcune cose. Ed ora so che posso raccontarti tutto. Sei una persona affidabile ed hai tutte le caratteristiche utili a quello che devo fare. Ma ciò che ti rivelerò potrebbe sconvolgerti.”
“Cosa? Che intendi dire?”
“Siediti qui accanto a me.” Si accomoda su di uno scoglio ed attende che Damon faccia lo stesso.
“Bene,ora basta misteri e discorsi vaghi. Isys, chi sei? Da dove vieni?”
La ragazza guarda verso l’oceano oramai scuro. Fa un profondo respiro e si volta verso di lui.
“Io vengo da Atlantide.”
Damon spalanca gli occhi! Non crede alle proprie orecchie! “Che…cosa…? Atlantide?!” Stenta a pronunciare quel nome. “Stai forse intendendo…… la mitica Atlantide?”
“Esattamente.”
“Non è possibile…..” Si massaggia la fronte come se provasse un forte mal di testa. “Cioè…. Fammi capire……. Ammettendo che esista veramente, si troverebbe sul fondo dell’oceano ridotta ad un  cumulo di rovine!!!! Come fai a provenire da lì?!”
“E’ la verità. Atlantide esiste ed è una civiltà viva.”
“No, aspetta un  attimo…. C’è qualcosa che mi sfugge….”
“Tu e tutti i syrkhomantrosos non conoscete quello che è realmente accaduto quasi 10000 anni fa. Le vostre sono solo ipotesi e supposizioni.”
“Cosa? Cosa? Cosa? Che termine hai usato? Syrko-che?!”
Syrkohomantrosos…. Umani di superficie!”
“Umani di superficie?!” Si alza e fa qualche passo verso il bagnasciuga… “Io…. Non ci sto capendo nulla…”
“Sta’ calmo per favore. Ora ti spiego: tu sei un umano di superficie. Tu come tutti quelli che abitano sulla terra emersa. Nella nostra lingua vi chiamiamo Syrkhomantrosos. Io sono un’umana degli abissi…. Abyskhomantras.”
Damon si siede di nuovo accanto a lei, ma resta in silenzio.
“Apparteniamo tutti allo stesso genere umano. Siamo solo un po’diversi per l’adattamento dei nostri organismi agli ambienti nei quali siamo costretti a vivere.”
“Cioè ….gli abissi.”
“Si. Da tantissime generazioni gli Atlantidei vivono confinati dal resto del mondo sui fondali oceanici….. Dobbiamo ancora espiare le colpe dei nostri antenati… quelli che hanno decretato la nostra Katareyston ….la nostra scomparsa dalla superficie.”
“E perché saresti venuta a raccontare questa storia proprio a me? Cosa c’entro io? Cosa vuoi?”
Isys congiunge le mani sulle ginocchia, poi si volta verso Damon. “Ho bisogno del tuo aiuto.”
“Perché?”
“Ho una missione da compiere. Attraverso di te devo cercare di capire se sono maturi i tempi affinché possiamo tentare di nuovo di tornare a vivere fuori dal mare.”
“Vorresti far riemergere Atlantide?”
“Non sono io a volerlo. Sta scritto nel destino del mio popolo: Kalvejak o kteiron z kote rekatariomont  an bledion dak astelons at an gojarpon ekno lufos eky selkios…  Giungerà il tempo in cui torneranno a vedere le stelle e a godere della luce del sole.”
Silenzio.
Poi “Perché avresti scelto proprio me? Perché io?”
“E’ stato il fato. Sei il primo umano di superficie che ho incontrato.”
“E se non volessi aiutarti?”
“Sarò costretta a fare quello che i miei predecessori hanno fatto prima di me: akorfys, cancellare dalla tua mente qualsiasi ricordo di Atlantide.”
“Tutto ciò che mi hai raccontato?”
“Si. Non ricorderai nulla, neanche la mia esistenza.”
Si alza e fa qualche passo verso il mare. “Assurdo…. In tutta la mia vita mi sono trovato davanti alle cose più disparate…. Ma questa….. questa è indubbiamente la storia più pazzesca in assoluto!”
Legge immediatamente un senso di profonda tristezza e delusione negli occhi di Isys….  Si sente in colpa per ciò che ha detto…  La guarda…. Si sta innamorando di una ragazza che dice di provenire da un monto ritenuto scomparso…. Vorrebbe crederle, ma gli resta molto, molto difficile…..
 “Puoi darmi una prova che questa storia è vera? Puoi mostrarmi Atlantide?”
La ragazza abbassa lo sguardo. “Purtroppo no. Ancora è troppo presto. Ma lo farò quando sarà il momento. Ci sono io come prova….. se per te può bastare. Per ora devo chiederti di fidarti di quanto ti ho rivelato….”
Quello che ha appreso lo ha veramente lasciato senza parole. E’appena venuto a conoscenza della verità, o presunta verità, riguardante un mistero su cui da secoli l’umanità intera si interroga. E quello che ha appreso lo ha letteralmente sconvolto.
Guarda le onde dell’oceano infrangersi sulla spiaggia e sugli scogli, ne ascolta il piacevole rumore. Là sotto, nelle profondità, c’è una città viva con chissà quante persone che potrebbero tornare a vivere sulla terra emersa…  Osserva la volta stellata e poi finalmente rivolge lo sguardo verso Isys. Lei è in piedi, immobile a pochi passi da lui…. Bella. Bellissima. Misteriosa ed affascinante. Gli si è offerta come prova concreta dell’esistenza di Atlantide…. Niente male, non c’è che dire! E tutto gli fa pensare che le sue parole sul continente scomparso siano vere: è un essere umano, ne ha tutte le caratteristiche e tutte quelle sottili differenze cui accennava sono compatibili con l’ipotetica vita sott’acqua. I suoi abiti non hanno eguali sulla Terra, possono essere lontanamente riconducibili alle antiche civiltà classiche, le uniche che probabilmente hanno conosciuto con certezza gli Atlantidei….. E lui in quel momento è l’unico uomo sulla faccia della Terra a conoscere un briciolo di verità  su quella civiltà misteriosamente scomparsa fra le onde dell’Atlantico……
Fa un forte respiro… “Dammi almeno un giorno per pensare….. Se sei d’accordo domani sera ci incontreremo di nuovo qui alla stessa ora….. e ti comunicherò la mia decisione…..”
Nei suoi occhi si è riaccesa una piccola scintilla di speranza. “Va bene. Mi dispiace di averti turbato così. Capisco benissimo che ti sei trovato di fronte ad una grandissima rivelazione…..”
“Infatti.”
“Ti prego di non parlarne con nessuno per il momento….”
“Ok. Adesso scusami…. Vorrei andare a riposare.”
Annuisce… “Buonanotte….” Si passa la mano dalla luce azzurra davanti alla faccia e si immerge nell’oceano. Ora Damon sa anche dove è diretta….  
Ma ci sono ancora mille interrogativi nella sua mente….
Com’è possibile che là sotto esista una città piena di gente? Come fanno a vivere a migliaia di metri di profondità dove non arriva neanche la luce del sole?
 
Come può esistere ancora, a quasi10000 anni dalla scomparsa, Atlantide?
 
 
*******************************************************************************
 
Ciao a tutti!
Innanzi tutto un grosso ringraziamento a tutti coloro che hanno letto le prime battute della storia!
Spero di aver catturato un po’ della vostra curiosità e di incontrare anche il vostro favore….
Quello che avete letto è solo un primo accenno di verità sul destino del continente scomparso!
Avrete sicuramente notato le parole in lingua atlentidea… Ho tentato di riportare subito la traduzione o comunque di rendere comprensibile ciò che viene detto.
Se non fosse chiaro, ditemelo per favore! Almeno potrò far meglio in seguito!
 
Al prossimo capitolo!  ; )
  
 

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Capitolo 4
*** Mille dubbi, una prova, una certezza ***


Mille dubbi, una prova, una certezza
 
 
Damon passeggia ancora un po’ su quella piccola spiaggia, con gli occhi fissi sull’oceano. Possibile che tutto sia vero? Possibile che le parole di Isys corrispondano alla realtà? Come mai nessuno al mondo è stato in grado di dimostrare che Atlantide esiste ancora?
I fondali oceanici di tutto il pianeta sono stati studiati, scandagliati, in parte anche esplorati con mezzi guidati dagli scienziati e dagli archeologi…..  Perché la prova schiacciante non è mai stata fornita?
Perché nessuno sa che Atlantide è una civiltà mai estinta?
 
Dà un’occhiata all’orologio, sono da poco passate le 22:30…. A passi piuttosto lenti, s’incammina verso l’hotel, entra nella sua stanza, accende l’abat-jour e si butta sul letto. Nick non è ancora rientrato, segno evidente che ha trovato da far bene….! Sul comodino vede il suo tablet: è una cosa istintiva. Lo afferra e, appena connesso alla rete,  digita “Atlantide”….  Dopo pochissimi attimi davanti ai suoi occhi color nocciola si presentano moltissimi siti che parlano del continente scomparso e propongono le soluzioni più disparate per svelare il mistero della sua esistenza.
Storicamente gli unici cenni su Atlantide si trovano nei dialoghi “Timeo” e “Crizia” di Platone. Stando a quanto riportato dal filosofo greco, questa terra viene collocata nell’oceano Atlantico, oltre quelle che chiamavano “Colonne d’Ercole”, cioè lo Stretto di Gibilterra. Le sue dimensioni sarebbero state piuttosto notevoli, quasi al pari dell’Europa. Più recentemente alcuni studiosi hanno pensato potesse essere l’America, ipotesi velocemente scartata in quanto terra non ancora conosciuta in epoca classica. Qualcuno inoltre identifica l’isola di Santorini, in Grecia, con i resti di quel mondo dopo il cataclisma che lo avrebbe cancellato, anche se molte cose non coincidono con gli scritti platonici: una su tutte è la dimensione dell’isola e poi mancherebbe una valida collocazione delle Colonne d’Ercole. Altri storici infine sostengono che si tratti solo di un’invenzione  di Platone al fine di illustrare le proprie idee politiche…Sulla sorte degli abitanti viene inoltre proposta, dalla maggioranza dei siti che ne sostengono l’esistenza, la loro migrazione  verso le coste del Mediterraneo o del Nord Europa dove avrebbero dato origine alle civiltà che tutti conosciamo e che la storia ufficiale ammette.
Nulla che possa far pensare all’esistenza degli Atlanitdei al giorno d’oggi!
Ma un altro sito apre une scenario per lui inquietante: qualcuno sostiene che Atlantide si trovava nell’area dell’oceano Atlantico nota come il Mar dei Sargassi e tutto ciò che resta di quel mondo perduto consiste nell’arcipelago delle Azzorre e che proprio lì, sull’Isola di Sao Miguel si trovi il portale per raggiungere Atlantide: la laguna Das Sete Cidades…. Sette città…. Magari facenti parte di quella terra inghiottita nel mistero?! Che dunque sia tutto vero?!
Appoggia il tablet sul letto e si alza.
Inizia ad accusare un lieve mal di testa. Si dirige in bagno a sciacquarsi il viso con acqua fredda. Fissa la sua immagine allo specchio: “No, non sto dormendo, sono ben sveglio….. E tutto questo non è un sogno…” Si asciuga e torna in camera. “Ci sono troppe cose che non quadrano…. Isys è reale e questo posso confermarlo con assoluta certezza. Parla una lingua strana, mai sentita prima. Afferma di essere…..umana degli abissi e di provenire da Atlantide…. Che qui…”  Prende di nuovo il tablet. “Che qui risulta scomparsa  circa 10000 anni fa…. Ed è ciò che mi ha detto anche lei…. Ma la civiltà atlantidea vive ancora…. E questo a noi è sconosciuto…… Le nostre sono solo ipotesi e supposizioni… Inoltre la prova dell’esistenza o non esistenza di questa terra non è mai stata fornita. E quindi? …..Potrebbe essere tutto vero…. Lei è stupendamente vera…. Perché dovrebbe avermi mentito? Se veramente vuole il mio aiuto, non avrebbe senso raccontare balle….. ”
Spenge l’apparecchio e si affaccia al balcone…. La sua mente è densa di pensieri, ma uno in particolare lo assilla: Isys gli ha chiaramente detto di essere in grado di cancellare dalla sua mente tutto ciò che riguarda Atlantide, se non accetterà di aiutarla nella sua missione misteriosa… E quel che è peggio lui non ricorderà neanche che esiste!!!! Il solo pensiero lo devasta all’istante. Dopo aver perso poco alla volta tutti i suoi familiari, ora potrebbe perdere anche lei. Si può cancellare una persona dalla mente mediante tecniche non meglio note, ma lo si può fare anche dal cuore?!
In quelle poche ore trascorse dal suo messaggio telepatico a quando si sono visti, Damon ha provato le stesse identiche emozioni dei primi appuntamenti con la sua ex. Isys non gli è indifferente, la sua straordinaria bellezza, mista a fascino e mistero gli hanno catturato il cuore. Da quando l’ha vista per la prima volta non è più riuscito a non pensarla…. Non sa praticamente nulla di lei…tranne la sua provenienza… o presunta tale… Ma sa con certezza che gli ha stregato il cuore. Dentro di sé, sente crescere il fortissimo desiderio di lei. E’ orami sicuro di esserne innamorato… questa volta sul serio. E potrebbe rischiare di perderla….. Che situazione!
Scende nella hall, dove al suo arrivo aveva notato il poster recante la fantastica illustrazione di Atlantide…. Lo osserva… Chissà, forse è veramente in quel modo…!
In quella, Roy e Bruce rientrano dalla loro serata di follie….
“Una di queste sere devo assolutamente convincere qualche ragazza a salire in camera, altrimenti vado in crisi d’astinenza e allora tu dovrai stare alla larg…… Oh, guarda che c’è! Damon! Già di ritorno?”
“Ehi!” Si volta verso gli amici. Deve cercare il più possibile di comportarsi come sempre, non devono sospettare nulla. “La mia uscita si è conclusa prima del previsto… Ma pure la vostra, o no?!”
“Beh, veramente…..”
Bruce interviene. “Chi troppo vuole, nulla stringe! Roy ha voluto accelerare i tempi con l’unica tipa che gli ha dato relazione e per stasera è rimasto a bocca asciutta!”
“Grazie per aver rigirato il coltello nella piaga…..”
Damon gli dà una pacca sulla spalla. “Su con la vita! Devi fare le cose con calma. Abbi pazienza e prima o poi…..”
“Molto incoraggiante…… Non voglio mica ammuffire….”
“Di quante ragazze abbiamo incontrato ce n’era solo una che potesse andarti bene!”
“Ehi, sono un tipo esigente!”
“Fai troppo il prezioso! E se continui ad avere troppa fretta, resti a zero!”
“Meglio poche ma buone….”
“Contento tu….”
“Notizie di Nick?”
“Usciva con quella tipa,…. Come si chiama…. Isabella….”
“A lui si che è andata bene! Ancora non si vede!”
“Allora vai a farti controllare la vista….” Una voce proviene dalle loro spalle.
I tre si voltano verso l’ingresso dell’albergo e vedono rientrare Nick con aria sconsolata…
“Ohi-ohi….”
“Per favore, niente domande. L’unica cosa che farò è riempirmi di colesterolo con hamburger e patatine per dimenticare tutto! Se qualcuno vuole unirsi a me per affogare nella maionese e nel ketchup altre disgrazie, è il benvenuto!”
“Ok, passo io dal fast food…..” Roy si offre subito volontario. “Quattro panini?”
“Quattro panini e quattro hot dog!”
“E quattro… anzi…. Dodici birre!”
 
Così la serata si conclude fra colesterolo e grassi saturi conditi con un mare di risate per annientare tutte le amarezze e gli interrogativi che ognuno di loro segretamente tiene nel cuore.
 
Il giorno dopo i quattro giovani si dedicano quasi completamente all’esame dei campioni raccolti.
Gli studi si svolgono nel laboratorio del professor Carvalho, un ambiente attrezzatissimo e vanto dell’arcipelago. Nick è praticamente inattivo. E’ rimasto vittima degli hot dog e soprattutto della birra. Ancora non si è ripreso dalla sbronza…. Combatte sempre con giramenti di testa e nausee, infatti passa più tempo in bagno che al tavolo di lavoro.
 
Fin dai primi campioni esaminati, trovano tracce dell’ultima eruzione del vulcano avvenuta nel XVIII secolo….  Ma in altre rocce, decisamente più antiche, individuano prove a conferma dell’instabilità geologica di quella zona…
“Nel 1810 vicino a Sao Miguel emerse un’isola… fu chiamata Sabrina.”
“Perché? Era forse la fidanzata del primo che l’ha avvistata?”
“Beh, non lo so, ma è possibile! Scomparve poco dopo, mettendo a tacere tutte le dispute nate su chi ne avesse la sovranità.”
“Un po’ come accadde per l’isola Ferdinandea nel Mediterraneo nel 1831.”
“Esatto. Infatti anche quella è un’area vulcanica….”
“Mi piacerebbe fare una capatina anche da quelle parti….. L’Etna, Vulcano, Stromboli… Ed il Vesuvio…. Senza contare quelli sommersi! E poi potrei finalmente mangiare la pasta come si deve!”
“Bleah…. Vi prego, non parlatemi di cibo….” Anche solo a sentirne un minimo cenno, Nick sta male….
“Nell’unire l’utile al dilettevole sei un mago, Roy…..”
“Modestamente…. E poi sbugiardatemi se ne avete il coraggio: esistono donne più belle delle Italiane?!”
“Per carità! Non oserei mai contraddirti! Sull’argomento “donne” non hai rivali!”
“Già, peccato però che concretizzi poco!”
“La vostra è tutta una invidiosa diceria…!”
“Si-si. Vedremo cosa sei capace di fare. Ora lavora invece di chiacchierare!”
“Lavoro, lavoro! Cosa credi? Solo perché ancora non ho trovato nessuna traccia rilevante non significa che stia battendo la fiacca!”
“Abbiate fede, ragazzi. Non capita molto spesso di scovare elementi interessanti. Ora vi mostro il pezzo forte del laboratorio….” Il professore si avvicina ad una vetrina dalla quale prende un contenitore. “Questo campione è stato raccolto circa una quindicina di anni fa da me e da alcuni colleghi dell’università di Lisbona… Ecco guardate…”
“Bello….”
“Lo abbiamo prelevato a largo dell’Isola di Flores…. Qui… in questa zona… abbiamo individuato i segni inequivocabili di una catastrofe avvenuta in tempi antichissimi….”
“Un maremoto?”
“E’ altamente probabile…. Non ne siamo sicuri al 100%, ma forse si è generato a seguito di una potentissima eruzione estremamente distruttiva….. Magari sono scomparse delle isole ma non lo sappiamo con certezza.”
Damon sente nascere un dubbio… “Secondo lei, professore, quando potrebbe essersi verificato?”
Dopo un attimo di riflessione, Carvalho risponde.. “Più o meno…. 10000 anni fa, ma è solo una stima. Stiamo parlando di un’epoca lontanissima e non è facile stabilirlo con certezza.”
10000 anni fa?! E se fosse….? E se fosse la prova di quello che ha cancellato Atlantide?
“Ha ragione… Posso dare un’occhiata?”
“Certo, ma con cautela.”
Damon posiziona  la roccia sotto l’oculare del microscopio. Al massimo ingrandimento possibile, nota effettivamente i segni inequivocabili di un evento catastrofico ben impressi sulla roccia. Ma da lì a poter affermare che sia la prova certa dell’inabissamento di Atlantide ce n’è di lavoro da fare.
Dopo averla esaminata con attenzione, la riconsegna al professore che la ripone con cautela.
Quindi non sono tutte storielle…. 10000 anni fa qualcosa è accaduto davvero in quelle acque… Quella roccia ne è la prova schiacciante. Atlantide o no, qualcosa comunque c’è stato.
E perché mai Isys gli avrebbe dovuto raccontare una storia falsa? No, la sua adorata sirena non può avergli mentito… Atlantide deve per forza esistere… In un modo misterioso, ma deve esistere…..
E l’unico modo per averne la certezza assoluta risponde al nome meraviglioso di Isys…. Non può negarle il suo aiuto… Il solo minimo accenno all’idea di non rivederla, lo fa piombare nel buio…..
 
E se così non fosse?
 
A conclusione della giornata di lavoro i quattro giovani rientrano in hotel, si rilassano ed infine scendono per la cena.
“Ehi, hai notato la cameriera?”
“Hm? Quale?” Bruce si volta.
“Quella! La moretta con la coda! Hai visto che bel lato B?”
“A me piace più quella che stamani stava alla reception.”
“Cosa?! Ma l’hai guardata per bene?! Sembra una balena!!!”
“E allora? A me piacciono le ragazze in carne. Quelle tutte pelle e ossa non mi danno soddisfazione.”
“A tutto c’è un limite, vecchio mio!”
“Avrà pure qualche chilo in più, ma ha anche un bel viso.”
“E la tua cameriera se ho visto bene, ha la fede al dito… Quella è sposata!”
“Cosa?!” Roy osserva la mano sinistra della ragazza…. “Cavolo… che sfiga…”
“Devi sempre complicarti la vita!”
Roy non demorde.“Però, chissà! Magari non va d’accordo col marito!”
“Basta, è senza speranza!” Bruce scuote la testa con aria sconsolata.
 
Escono dal salone in cui si sono ampiamente rifocillati e si soffermano al bar per il caffè….
 
“Programmi del dopo cena?”
“Io torno nella birreria di ieri. Ho un discorsetto in sospeso con una ragazza.”
“La porti in camera?”
“Non lo so…  A  me piace fare un passo alla  volta.  Devo vedere come si mettono le cose… Comunque se vedi uno dei miei calzini sulla maniglia della porta, non entrare!”
“Figurati!!! Anche solo a toccarlo, rischio un’infezione batterica!”
“Ah-ah… Spiritoso….. Come se i tuoi profumassero…. E voi?”
“Tornerò a caccia. Se con la prima è andata buca, tenterò di nuovo.”
“Andiamo insieme in un locale che ho scovato l’altra sera… Credo sia una buona riserva di caccia! Che ne dici?”
“Grazie! Volentieri!   ….E tu Damon?”
“Ho il mio appuntamento con….”
“Con?”
“…. Eva!” Spara il primo nome che legge sulla copertina di una rivista appoggiata su di un tavolino!
“Perché non ci avevi detto nulla?”
“Scaramanzia!”
“Oh, e com’è?”
“Bella…. Interessante e….”
“E?”
“E… sono fatti miei!”
“Quand’è che ce la presenti?”
“Quando ne avrò voglia! Ci vediamo! ” Rimette la tazzina vuota sul piattino e se ne va. Figuriamoci se ha ancora voglia di starsene lì ad ascoltare i propositi conquistatori dei suoi compagni di lavoro!
L’ora in cui dovrebbe incontrare Isys si sta avvicinando. E stasera deve darle quella risposta.
Gli altri tre però sentono puzza di mistero. Sono sicuri che Damon nasconde qualcosa. Forse Eva non esiste, l’ha inventata per non voler andare con loro oppure….. Boh! Decidono comunque di seguirlo a distanza per scoprire dove va e con chi si incontra veramente. Stranamente lo vedono incamminarsi verso la zona di Velas in cui non ci sono locali…. Solo abitazioni e spiagge.
Damon però ha come la sensazione di essere seguito… Si volta, ma non c’è nessuno. I tre si nascondono velocemente dietro alcune auto in sosta fino a quando Damon riprende la sua passeggiata. Fa una decina di passi. Di nuovo si volta e di nuovo si nascondono, questa volta dietro una casa. E’ quasi alla Baia de Entre Morros, il luogo dell’appuntamento…. Sempre restando sul “chi va là”, approfitta del passaggio di un’auto e, con un atletico balzo, salta oltre la recinzione, nascondendosi sotto il muretto che sostiene la strada. E a quel punto ha la conferma di essere pedinato.
“Dove diavolo si è cacciato?”
“Era qui un attimo fa!!”
“E’ come scomparso….”
“Mi sa che ci ha fregati…. Se n’è accorto….”
“Bella figura…..”
“Tanto vale tornare sui nostri passi….”
“Già… Le ragazze delle Azzorre ci attendono!!!!!”
 
Così finalmente Damon può raggiungere il luogo in cui fra poco incontrerà Isys. La Luna è piena stasera e le stelle brillano come non mai. Il mare è calmo e le onde si infrangono dolcemente sulla spiaggia.
Pazzesco! E’ venuto alle Azzorre per lavorare e studiare e invece si sta ritrovando immischiato in una storia al confine con la fantasia! Ma quel che gli sembra stupendamente assurdo è che ha incontrato una ragazza straordinaria….. Una ragazza letteralmente fuori dal comune, una ragazza di cui si è innamorato, una ragazza che sta per incontrare…….
 
E lei non si fa attendere. Non appena lo scorge sulla spiaggia, esce dal mare e lo raggiunge…..
 
 
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Salve a tutti!!! Stavolta ho lasciato un po’ indietro le romanticherie per dare spazio a ciò che sappiamo ufficialmente sul mistero di Atlantide….così se qualcuno non lo conosceva….
 
Che dite? La faccenda è abbastanza interessante? Se volete inviarmi i vostri commenti, mi fareste fluttuare in aria dalla gioia!!!
 
A presto!!!!!  ; ) 
 

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Capitolo 5
*** Io e te, fra terra e mare ***


Io e te, fra terra e mare
 
 
Passa la mano dalla luce azzurra davanti al viso, partendo dal collo e terminando sulla fronte. Inclina leggermente la testa indietro e come per incanto l’acqua le scivola via da tutto il corpo, rendendola asciutta all’istante.
Bek alfiknot…..Ben arrivato”
“Ciao Isys….”
Anche se non sa leggere nel pensiero, Damon capisce al volo lo stato di nervosismo della ragazza. Evidentemente anche per lei la sua risposta è di vitale importanza…. Forse non solo per quanto riguarda la missione….. Anzi, lo spera ardentemente…..
“Hai preso una decisione?”
“Si. E dovresti conoscerla già.”
“No… Perché dovrei?”
“Se veramente riesci a leggermi nella mente e a stare in contatto con me, dovresti saperlo.”
“Non l’ho fatto di proposito….” Distoglie a fatica il suo sguardo da lui.
“Perché?”
“Ho l’impressione di aver invaso un po’ troppo la tua vita…. Forse sono stata troppo indiscreta nei tuoi confronti….” Si sente in colpa.
“Beh, ti sei fatta tutti gli affari miei….” Mette le mani in tasca e fa qualche passo verso la battigia.
Gli si avvicina implorandolo….“E ti chiedo scusa. Ma vedi,… prima di rivelarti chi sono, dovevo verificare se potevo fidarmi di te. Non è dato sapere a chiunque che Atlantide esiste….”
“Scusami… sono solo un po’ nervoso…..” Fa una breve pausa. “Ad ogni modo…. Ho deciso di aiutarti nella tua missione.” Si volta verso di lei sorridendo.
“Davvero?!” I suoi occhi brillano come perle oceaniche.
“A patto che tu mi spieghi cosa devo fare!”
Ride sollevata e stenta a trattenere la gioia! “Ti dirò tutto quello che vuoi! L’importante è che potremo rivederci ancora!” Istintivamente Isys gli prende le mani. “Come sono calde…..” Se le porte sulle guance…..
“E’ normale… Voglio dire, per me e gli…ehm… umani di superficie è normale…. Le tue invece sono più fredde….”
“La nostra temperatura corporea è inferiore perché ci permette di sopravvivere a certe profondità….”  Damon gliele massaggia dolcemente come a volerle scaldare.
Si siedono entrambi su di alcuni scogli. “Già… come ci riuscite? Voglio dire…. Tu respiri acqua quando sei là sotto?”
“Respiro ossigeno, esattamente come sto facendo ora. Sono un essere umano!” Sorride. “Per raggiungere Atlantide dobbiamo  per forza passare attraverso l’acqua seguendo delle correnti psichiche ben precise, ma siamo dotati di un philkos che ci permette di catturare l’ossigeno presente nel mare e di respirare.”
“Cos’è esattamente?”
Philkos ..Non saprei….E’ una cosa che non esiste nel vostro mondo.. Comunque… potrei dirti che è  molto simile ad un filtro…  Guarda…” Apre le sue mani, si concentra e, come  per incanto, materializza quella misteriosa luce azzurra. “E’ uno dei poteri della nostra mente… E’ una potenzialità che voi ancora non conoscete….” Inclina le mani e tutto scompare. “Vedi, sopra la nostra terra sommersa c’è una grande hask boblisk fatta di philkos…. Bolla d’aria significa…. E’ generata dal potere mentale di  tutti noi abitanti e ci permette di scindere gli elementi che compongono l’acqua dell’oceano per rifornirci di ossigeno. Ed è ciò che mi permette di sopravvivere nell’oceano.”
“Impressionante….” Lo stupore cresce di secondo in secondo negli occhi di Damon. “ E quindi c’è una sorta di bolla d’aria in fondo all’oceano….”
“Si. Ed è un ottimo scudo contro tutte le vostre diavolerie che puntualmente vogliono scandagliare i fondali alla ricerca di chissà che cosa!”
“Ecco perché nessuno vi ha mai individuati!!!” Il mistero di sta facendo meno fitto per lui!
“Esatto. Che eri intelligente lo avevo capito subito!”
“…..Grazie…” E’ palesemente imbarazzato! “E…. la vostra società com’è organizzata? Voglio dire…. Ci saranno famiglie, associazioni….” Tutti i meravigliosi sorrisi e i complimenti di Isys lo stanno facendo arrossire e preferisce tentare di cambiare argomento.
“Oh si. Famiglie come qui da voi: genitori, figli, nonni, parenti vari….. Abito in una bella casa con mio padre, mia madre, tre sorelle e due fratelli! Ora che devo svolgere questa missione vivo presso la sede del Densems eks Skophist eky Kranosh… Il Corpo degli Esploratori del Cielo…Resterò lì fino al termine del mio incarico. ”
“Cos’è esattamente?”
“E’ un gruppo di volontari che ha il compito esplorare la superficie della Terra per verificare se ci sono le condizioni per il nostro ritorno…. Sai, ho sempre sognato di uscire dall’acqua…. Vedere il cielo, la luce del Sole, della Luna…. Respirare l’aria pura…  Fortunatamente la mia candidatura è stata accettata ed eccomi qua!”
“Quindi non sei la sola ad essere in giro per il mondo…”
“No. In questo momento in missione dovremmo essere una decina. Ognuno di noi raccoglierà quante più informazioni possibili e poi le esamineremo insieme… E si vedrà….!”
“Ho capito. Quindi devo aiutarti a capire come viviamo, come ci relazioniamo con gli altri….”
“Si. E se tutti sono fantastici come te le cose si rivelerebbero più semplici del previsto. Potremo uscire presto dal mare! Sono stata veramente fortunata ad incontrarti, non potevo sperare di meglio…..”
Damon diventa rosso come un pomodoro. Nessuna ragazza sulla faccia della Terra si era mai sbilanciata così tanto con lui! Già,…infatti Isys proviene da sotto il mare…
“Cosa c’è? Perché sei diventato tutto rosso?” Ogni attimo che passa, gli fa sempre più tenerezza!
“Ecco…. Non sono abituato a certi…ehm….apprezzamenti…. Così espliciti…”
Aitante e muscoloso, ma vulnerabile come un cucciolo indifeso! Isys percepisce il suo leggero disagio e tenta di fargli passare l’imbarazzo…. “C’è qualcos’altro che vorresti sapere?… Hai qualche dubbio? Qualche domanda da farmi?”
“Beh, in effetti un dubbio ce l’avrei…. E non si riferisce direttamente a ciò che devi fare o ciò che possa essere accaduto ad Atlantide….” Ora Damon è serio, troppo serio. “Se avessi rifiutato di aiutarti, mi avresti cancellato tutto dalla mente, giusto?”
“Si….. Ma non ce n’è bisogno…” Dopo un attimo di esitazione… “Mica hai cambiato idea?!” Esclama preoccupata.
“Certo che no!! Quello che vorrei sapere….. sei in grado anche di cancellare le persone o i sentimenti dal cuore oltre che dalla mente?”
Isys resta in silenzio, spiazzata da quella domanda….. Poi rivolgendo lo sguardo verso il mare.. “No. Noi possiamo agire solo sulle menti. Sul resto no.”
Fra loro cadono lunghi silenzi. Damon vorrebbe dirle tutto, ma non ha il coraggio…. Deve trovarlo però… Tiene troppo a lei! Non sa come, ma deve inventarsi il modo di come confessarle quello che prova….
Isys lo guarda. “Ehi, va tutto bene?” Gli prende la mano destra e  la stringe. Damon contraccambia. Si volta verso di lei, ne osserva ogni particolare del viso….. Sa che potrebbe leggergli nella mente e capire al volo i suoi sentimenti, ma non riesce a distogliere lo sguardo da lei…. Le accarezza una guancia con una dolcezza difficile da spiegare…. “In effetti qualcosa che non va ci sarebbe….”
Sta facendo una fatica immane a dirle quelle cose… “Ho un problema….. Mi sono ficcato in un grossissimo pasticcio per causa di una ragazza….”
“Oh, e posso sapere com’è questa ragazza?”
“E’ la più bella che abbia mai visto…. E potrei rischiare di perderla….”
“Perché?”
“Non so se prova le stesse cose che io provo per lei… E per di più vive in un mondo misterioso…. Dove nessuno è mai stato,  che nessuno conosce… Potrebbe pure avere un ragazzo laggiù…”
Isys sorride con le lacrime agli occhi…. “No, non ha nessun ragazzo laggiù… ma ce lo potrebbe avere qui…”
Damon sorride… Le accarezza di nuovo il viso… Con il pollice passa sopra le sue labbra, ne disegna il contorno, le tocca una, due, tre volte…. Sono morbide, invitanti…. Terribilmente invitanti, troppo invitanti per resistere ancora…..
Si avvicina e le loro labbra si sfiorano dolcemente…
“Non so se ad Atlantide  si fa così quando si ama follemente una persona…..”
“E’ la stessa cosa….. Baciami amore mio…..”
Con un balzo di passione Isys si butta su di lui avvolgendolo di desiderio…. Si siede sulle sue gambe, bacino contro bacino, e fonde le sue labbra con le sue…. Con le mani si impossessa di ogni sua parte, cercando, bramando, volendo…. Damon ha ancora qualche piccola titubanza…. Non si aspettava un …..vulcano così attivo! Ma la stringe forte, sempre più forte. La vuole, la desidera più di ogni altra cosa al mondo….. Allunga le sue mani su quelle cosce che si nascondono fra le pieghe della sua gonna candida…. Sente la sua pelle liscia, morbida, invitante…. Una mano poi si sposta sul fondo schiena e sensualmente risale su fino al collo, perdendosi in quell’inebriante profumo di brezza oceanica…….
 
*           *             *               *           *             *
      *            *              *              *           *
*           *             *               *           *             *
 
E sarà così per tutta la notte. Una notte che passa fra sguardi innamorati, piccole lacrime di gioia incontenibile, sorrisi colmi di tenerezza, morbide carezze, delicati gemiti, innocenti morsi sulle labbra e non solo lì ….nell’odore del mare e della brezza che lo accarezza quando cala il giorno ed il cielo s’incendia dei colori del tramonto per poi spengersi in una miriade di stelle. Quelle stelle che dall’alto illuminano un amore fortissimo nato fra due giovani appartenenti a mondi talmente lontani, ma allo stesso tempo vicini, che si rincorrono da millenni senza incontrarsi mai. Persi l’uno negli occhi dell’altra,  non sentono nulla che non sia loro.
E la notte scivola via veloce come la sabbia fra le dita….
 
      *              *              *            *            *
*           *               *             *            *             *
      *              *              *            *             *
 
Ad est il cielo inizia a tingersi di rosa. Il sole sorgerà a breve…..
“Devo tornare a casa Damon…..” Non vorrebbe mai abbandonare il calore di quell’abbraccio che la tiene stretta da ore….
“Di già?” Le bacia la fronte.
“La luce di Selkios  è troppo pericolosa per me…..”
“Il Sole…. Ma certo, sei abituata al buio….”
“Ad Atlantide non è totalmente buio, ma te lo dirò un’altra volta. Devo andarmene!” La luce si fa ogni istante più intensa. A malincuore si stacca dalle braccia di Damon e si avvia verso il mare. “Quando ci rivedremo?” Vorrebbe trattenerla…. Le bacia la mano.
“Presto amore mio, molto presto!” Estrae da una piccola tasca un ciondolo e lo consegna a Damon. “Prendi questo! Amplificherà la tua psiche e riusciremo a comunicare telepaticamente!”
Un bacio velocissimo e scompare fra le onde.
 
Laggiù, ad est, spunta il primo raggio di sole.
 
Damon si ritrova di nuovo solo su quella spiaggia…. Ma insieme a quella dolce malinconia che sente dentro di sé, ora ha la certezza che Isys è sua, che il loro sentimento sta abbattendo quella barriera esistente fra il mondo sopra e sotto l’oceano, lo ha percepito nettamente nei loro baci, nei loro abbracci strettissimi, nelle loro carezze….
Istintivamente apre la sua mano destra: la sua dea degli abissi gli ha lasciato uno strano ciondolo. E’ una piccola pietra color blu intenso con inciso il particolare disegno di una spirale. Dovrebbe amplificare il suo pensiero….così le ha detto.
Si concentra stringendo l’oggetto….Ti amo Isys…
E come per incanto nella sua mente arriva la risposta ….Ti amo anch’io…              
Sorride. Bacia il ciondolo, se lo lega al collo e si dirige verso l’albergo facendo jogging.
 
Entra silenziosamente in camera… Bleah, se Nick non impara  a lasciare scarpe e calzini sul terrazzo, c’è da restare soffocati…..! Il suo compagno di stanza sta ancora dormendo e russa rumorosamente… Non è un bello spettacolo! Nick, in mutande, sta disteso sul letto a pancia in su con il  lembo del lenzuolo appoggiato sullo stomaco… Un piede è ancora sul materasso, l’altro ricade verso il pavimento… Le braccia sono spalancate… Sotto la mano destra, caduto a terra, uno di quei giornaletti con le ragazze senza veli…. Evidentemente ha rimpiazzato quelle in carne ed ossa con quelle su carta….
 In punta di piedi Damon raduna le sue cose e si chiude in bagno per una doccia rigenerante.
Quando esce, trova Nick seduto sul letto, quasi del tutto sveglio….
“Oh, ben tornato!”
“Buongiorno…. Non hai la faccia molto sveglia…”
“Beh, almeno io qualche ora di sonno me la son fatta. Qualcuno invece no!”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Occhiaie, sguardo spento, riflessi lenti…. E soprattutto letto intatto!”
Cavolo… il letto! “Beh, ho passato la notte fuori!”
“Questo lo avevo capito. E con chi?”
“Con Eva.”
“Bene, ora mi racconti tutto per filo e per segno!”
“Ah, ti prego….” Non è dello spirito adatto per inventarsi tutte quelle balle necessarie a nascondere la verità. “Senti, magari dopo…. Ora vattene a fare colazione con gli altri e lasciami riposare un po’. E soprattutto porta via queste scarpe!!!! Sembra di stare in un deposito di scorie nucleari!”
Le afferra al volo e si veste.“Esagerato! Ma non finisce qui! Certe cose non me le puoi nascondere, caro Latin Lover! Ci vediamo!”
Finalmente Nick esce di camera e Damon può tentare di recuperare qualche ora di sonno…. Impresa alquanto difficoltosa…. E’ talmente eccitato che potrebbe stare con gli occhi spalancati per l’intera giornata! Ma deve pur tentare di dormire un po’. Si butta sul letto e ripensa a tutti i magici momenti che ha vissuto …..
Che notte memorabile….! Ed è solo l’inizio!
 
 
 
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Chiedo scusa se vi  ho fatto attendere! Ho riscritto alcune parti del capitolo modificandole varie volte…. Non ero troppo convinta e soprattutto c’era poco romanticismo….
Ho recuperato un po’?!
Sarei immensamente felice di conoscere la vostra opinione, ovviamente se ne avete voglia!
Ciao!!!!!! 
 

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Capitolo 6
*** La vera storia di Atlantide ***


La vera storia di Atlantide
 
 
Damon non riesce a prendere sonno nonostante non abbia chiuso occhio per l’intera notte….. E’ il chiarissimo sintomo di quella malattia chiamata amore! Accidenti… La nottata è stata molto più che memorabile, ma deve suo malgrado tentare di rientrare prima! In fin dei conti si trova lì per lavoro e non può permettersi di stare sempre fuori tutta la notte. Non può correre il rischio di crollare perché non riposa a sufficienza! Potrebbe commettere pure qualche errore madornale a causa del quale compromettere tutto il progetto che stanno sviluppando! E c’è il rischio di essere sostituito e richiamato negli Stati Uniti! Ora più che mai non se lo può permettere!
Cerca di rilassarsi guardando un po’ di tv… Poi scende al bar mangiare un boccone ed esce.
 
In tarda mattinata raggiunge gli altri nel laboratorio del professor Carvalho….
“Oh, guarda chi si vede…!”
“Salve….”
“Notte impegnativa a quanto pare. Credevamo volessi far passare in bianco tutto il periodo qui, ma ci stavamo sbagliando!”
“Concludi più tu da solo che noi tre messi assieme!”
“…. Non è colpa mia se le ragazze vi danno buca!”
“Ahah… Spiritoso…”
“Beh, ragazzi, ora che ci siamo tutti, bando alle ciance. Al lavoro!”
“Certo… Scusi professore…. Non si ripeterà….”
“Bene. Ora sotto con l’analisi della polvere del cratere Capelinho.”
Il lavoro va avanti, ma in ogni istante la mente di Damon torna prepotentemente su Isys…. La sua temperatura corporea sarà pure inferiore ai 36°, ma ieri sera gli sembrava un fiume incandescente di passione!!
“Ah, ragazzi, stasera arriva mia figlia da Lisbona con due sue amiche per qualche settimana di vacanza…. Organizzeremo una cena a casa mia con piatti tipici delle Azzorre e sarei ben felice di invitarvi.”
 “Oh, grazie professore!”
“Accettiamo più che volentieri!”
“Ha detto che arrivano stasera?! Quindi anche la cena è per stasera?”
“L’aereo atterrerà tardi e le ragazze sicuramente saranno stanche….”
“Ok, allora facciamo domani!”
“Si, è quello che pensavo anche io. Mia moglie vi farà leccare i baffi!”
“Hmm! Ho già l’acquolina in bocca!!!”
“Nick, sei senza speranza….”
C’è un evidente doppio senso nelle sue parole: pregusta la cena e soprattutto le tre ragazze! Damon dentro di sé ride con rassegnazione. Nick, che si sta strofinando le mani ben soddisfatto, è uno di quei tipi che non riesce a stare a distanza dalle donne! Sarebbe capace di fare qualche follia persino sotto il naso del professore!
Sul fronte lavorativo ancora non sono emersi dati significativi per le loro ricerche, solo tracce di passate eruzioni e nessun segnale di un possibile risveglio del vulcano. Almeno per ora!
 
Cala il sole sulle Azzorre. Damon cena velocemente e si appresta ad uscire. Prima però si sofferma sul terrazzo della sua camera e volge il suo sguardo verso l’oceano…. Gli sembra di scorgere che le acque sono più agitate delle sere precedenti…..Stringe il ciondolo e si concentra…..
“Isys, riesci a sentirmi?”
Silenzio.
“Isys! Va tutto bene? Mi senti?”
Niente.
Attende ancora un po’. Poi, non ricevendo risposta, si volta per rientrare e …. Damon!”
“Finalmente! Stavo iniziando a preoccuparmi!”
“Il mare è in tempesta attorno ad Atlantide, ci sono troppe correnti… Ho serie difficoltà ad uscire…”
“Ti prego, non rischiare allora!”
“A mala pena percepisco la tua voce…”
“Resta lì, amore… Non posso neanche pensare che possa accaderti qualcosa…”
“Non ti dispiace?”
“Ho una gran voglia di vederti, ma non voglio farti correre rischi inutili…”
“Va bene amore… Ti mando un bacio…”

 
La sera successiva, ahimè, c’è la cena a casa del professore…. Damon non ha molta voglia di prendervi parte…Oltretutto il mare è totalmente calmo! Che sfiga!
Giungono davanti all’abitazione: una graziosa villetta su due piani dal colore pastello, con un’ampia terrazza che sovrasta la porta d’ingresso. Attraversato il giardino, i quattro ospiti sono calorosamente accolti dalla figlia diciottenne di Carvalho e dalle sue due amiche….
“Salve ragazzi!!! Io sono Julieta e loro sono le mie amiche Manuela e Susana!”
“Il piacere è tutto nostro!”Nick ha già in mente qualcosa…. E infatti le saluta con un sorriso a 36 denti.
“Io sono Roy.” Pure lui non è da meno!
“Oh volete togliermi tutta la scena?!” Si ritaglia un po’ di spazio fra di loro. “Bruce Norkort, signorine! Tutto per voi!!”
Le ragazze ridono con buona soddisfazione della galanteria di quei tre aitanti giovanotti! E il quarto? Se ne sta in disparte senza presentarsi….! E’ pure più figo degli altri!!!!!
“E tu chi sei?”
“Damon.” Ermetico come sempre!
“Mhm….Che bel nome!” Julieta mostra subito un deciso interesse nei suoi confronti.
Interesse però non condiviso dal ragazzo!
“Ragazzi, entrate! Accomodatevi pure!” Carvalho invita gli ospiti ad entrare.
Gli ospiti vengono accolti con eleganza dalla signora Adelina, la moglie del professore, che per l’occasione ha cucinato uno dei piatti tipici delle Azzorre: l’Alcatara.
Durante tutta la cena, graditissima, e che è fonte di complimenti per la cuoca, Julieta coglie ogni minima occasione per lanciare delle occhiate piuttosto esplicite a Damon, che dal canto suo, non le considera minimamente.
Ad un tratto….“Damon… dove sei?”
Accidenti! Isys lo sta chiamando! Magari è da qualche parte sulla spiaggia ad attenderlo! E lui deve starsene lì seduto attorno a quel tavolo con i suoi colleghi ed una ragazza che sta mangiando lui con gli occhi al posto della cena!! “Ehm, chiedo scusa….Devo fare una telefonata urgente…” Subito si alza con il cellulare in mano e si chiude in bagno.
“Isys!”
“Dove diavolo sei? Sono quasi due ore che ti aspetto!”
“Perdonami… Sono a cena dal professor Carvalho…”
“Volevo farti una sorpresa, ma evidentemente me l’hai fatta tu.”
“La cena è quasi finita… Invento una scusa e sono da te…”
“Cerca di sbrigarti però… C’è un po’ di gente in giro, non vorrei essere notata…”
“D’accordo. … C’è qualcosa che non va?”
“Devo iniziare la mia missione… Dal Consiglio di Atlantide iniziano a chiedere informazioni.”
“Bene, sarò da te al più presto.”

Fuori dalla porta c’è Julieta che ha tentato di sbirciare dal buco della serratura. Da quel poco che ha visto, Damon non ha telefonato, né ha fatto quello che si può aspettare di fare in bagno, ma è rimasto immobile davanti allo specchio con qualcosa in mano, in silenzio…. E’ un ragazzo decisamente strano e allo stesso tempo terribilmente sexy per lei….
Quando apre la porta, se la trova davanti: la sua faccia è a pochi centimetri dalla cintura dei suoi pantaloni!
“Ehi! Che cavolo…?”
“Ehm, scusa… Damon… Credevo avessi bisogno di aiuto, così ti ho seguito e….”
“Ti sei messa a spiare! Non puoi negarlo! ….Bah….!” Passa oltre e rientra in sala da pranzo.
“ Damon! Aspettami!!!” Gli corre dietro.
“Chiedo scusa, ma devo lasciarvi.”
“Cosa c’è? Qualcosa non va?”
“Oh, no, signora. La cena è eccellente, ma devo andare… Scusate…”
“Ehi! Si può sapere….?”
In un batter d’occhio, Damon è già in strada, diretto alla spiaggia dove ad attenderlo c’è la sua ragione di vita.
Intanto a casa del professore nessuno riesce a comprendere il comportamento del giovane McLean.
“Quello non è normale…”
“Secondo me, quando ha rischiato di annegare, gli si è annacquato il cervello ed ha perso lucidità.”
“Già… Ha più riparlato della ragazza che lo avrebbe salvato?”
“Cosa?!” Julieta sbotta alzandosi in piedi di scatto. “Che storia è questa?!”
“ Niente di importante… Durante un’immersione ha avuto un piccolo incidente subacqueo ed ha rischiato di annegare…. Dice di aver visto una tipa sott’acqua che lo ha riportato in superficie…”
“Cosa?!” Torna sconsolatamente seduta. “Così bello e così folle…. Non ne trovo uno a modo!”
“Beh, io non sono a quei livelli….” Nick si propone apertamente…  Julieta lo degna di una velocissima occhiata. Poi si alza di nuovo in piedi.“Sentite un po’! Io voglio sapere tutto di lui! Andiamo!”
“Dove?!”
“Seguiamolo! Se è uscito così di fretta ci sono solo due possibilità: o sta male o deve vedere qualcuno! Anzi, qualcuna!” Li guarda. “Ha la ragazza?!”
“Dal poco che ci ha detto si vede con una cera Eva…”
“Eva….” Stringe i pugni! “Coraggio! Andiamo!”
“Ehi!!! Non volete neanche una fetta di torta?”
Bruce è molto tentato.. “Beh, io quasi quasi….”
“Muovitiiiii!!!!”
“Ah-ehm… Scusate! ….Arrivooo!!!” Pazienza! Sarà per un’altra volta!
 
Julieta, seguita dalle amiche e dai ragazzi, esce di casa e si dirige verso il lungomare di Velas. Stando alle parole di Roy, Damon incontrerebbe la famosa Eva sempre vicino alla spiaggia.
Inizia così la …caccia al tesoro!
 
Intanto Damon ha finalmente raggiunto Isys che stringe teneramente fra le braccia. Un bacio.
“Scusa tesoro…. Non l’ho fatto apposta…”
“Tutto bene? Ti hanno seguito questa volta?”
“Spero di no…. Comunque credo sia meglio allontanarci un po’ da qui…”
“Si… Vieni, andiamo verso l’altra estremità della spiaggia…. Dietro gli scogli…”
Raggiungono una piccola caletta fra alcuni speroni di roccia lavica. Damon si siede e fa accomodare Isys fra le sue gambe, in modo che la sua schiena poggi su di lui… La abbraccia. I suoi capelli profumano di mare….. Accarezza dolcemente la sua pancia, provocandole un piacevole solletico… Che a lei non dispiace affatto e che ricambia con un focoso bacio sotto l’orecchio……
“Mi rendo conto di averti messo fretta, ma i…Gerold Safyston eky Peyfens Bulekons ek Atlantis…. Voglio dire… I Vecchi Saggi del Gran Consiglio di Atlantide a breve vorranno una mia prima rantotyhos… una relazione su quanto ho scoperto in superficie…..”
“Ho capito.…. Che cosa vuoi sapere?”
“Fondamentalmente devo capire se sono maturi i tempi per tentare una nuova riemersione del mio mondo…”
“Atlantide è riemersa in passato?!”
“Abbiamo fatto dei tentativi. Purtroppo andati male…..”
“E perché nessuno ne sa nulla?”
“Quando le cose non vanno nel verso giusto, ricorriamo all’ Akorfys… Cancelliamo dalle vostre menti qualsiasi ricordo o riferimento su di noi.”
“Ah….”
“Come prima cosa però ti devo raccontare quello che è veramente accaduto…”
“Cioè la vera storia di Atlantide?”
“Si.” Fa una lunga pausa. Damon sta per conoscere ciò che il resto del mondo ignora.
“Devi sapere che la storia del popolo atlantideo inizia da molto lontano. Nel tempo e nello spazio. In tutto l’universo esistono mondi abitati da esseri intelligenti, la maggioranza dei quali appartenenti al genere umano. Non tutti si sono sviluppati nello stesso periodo. I nostri antenati vivevano su di un pianeta nei pressi dell’Atlas Astelon, un pianeta dalle caratteristiche del tutto simili alla Terra, ma sviluppatosi milioni di anni prima. Il suo nome era Therion…..”
“Cos’è Atlas Astelon?
“La Stella Atlante …... Per noi è anche la sede del nostroNoeses Atlas… Il nostro Spirito Creatore Atlante. Ben presto però in quella zona dell’universo si accese un’altra astelon… Era troppo vicina, poteva mettere seriamente in pericolo la  sopravvivenza degli abitanti del pianeta. Per di più altri esseri iniziarono ad invadere Therion e si scatenò una violenta guerra… Morirono moltissime persone, da entrambi gli schieramenti…. Ed i sopravvissuti iniziavano a manifestare seri problemi causati dalla prossimità delle due astelons. Noeses Atlas decise allora di portarli via per garantire la sopravvivenza dei pochi superstiti…. Di lì a poco quell’antico pianeta è andato completamente distrutto….” Si ferma un attimo, toccata dalla storia della sua gente. Damon l’accarezza dolcemente. Poi riprende il racconto. “Dopo un lungo pellegrinaggio nello spazio, giunsero in prossimità della Terra. A quell’epoca la vita stava prendendo forza…. Gli esseri umani si stavano differenziando dagli animali, ma rispetto ai miei avi erano ben più arretrati. Stentavano quasi a parlare in senso logico ed emettevano solo suoni strani ed incomprensibili. Prima che interagissero con loro, Noeses Atlas decise di farli stabilire in una grande isola che prese il nome di Atlantide in suo onore. Si trovava più o meno al centro di quello che oggi chiamate Oceano Atlantico… E lì, grazie al loro sapere e alle loro conoscenze, costruirono la nuova civiltà: case, palazzi, templi…. Iniziarono a coltivare i campi ed allevare animali autoctoni…. Tornarono di nuovo alla vita insomma! In seguito impararono l’arte della navigazione e così finalmente vennero in contatto con gli abitanti del pianeta Terra. Noeses Atlas permise loro di relazionarsi con questi esseri umani primitivi, al fine di insegnare e trasmette il loro sapere e la loro esperienza per poterli aiutare nel processo evolutivo che avevano lentamente intrapreso. Instaurarono dei meravigliosi rapporti di amicizia e collaborazione grazie ai quali i tuoi antenati hanno iniziato a conoscere l’arte del fuoco, della lavorazione delle pietre e dei metalli, della scrittura, della costruzione di mezzi di trasporto, di edifici, monumenti….”
“Quali monumenti?!”
“Ti dice niente Stonehenge? Le piramidi? I Moai di quella che chiamate Isola di Pasqua?”
“Cosa?! Li hanno costruiti gli Atlantidei?!”
“No. Hanno solo insegnato loro certi trucchetti utili per costruire molte di quelle che voi chiamate le meraviglie del mondo antico. Alcuni sono stati seguiti personalmente dagli Atlantidei, altri purtroppo li hanno visti solo su progetto, altri… li hanno potuti solo immaginare…. Man mano che il tempo passava, gran parte di loro si sentiva superiore ed aveva la presunzione di comandare come  tiranni sugli altri popoli. Si scatenarono guerre e combattimenti… di nuovo morti e feriti, dolore e distruzione…. Grazie alle maggiori conoscenze, gli Atlantidei ebbero sempre la meglio sui nemici e la loro sete di potere cresceva ogni giorno di più, come le terre a loro sottomesse. Tutto questo però non era visto positivamente da Noeses Atlas che diede loro un primo avvertimento, poi un secondo ed infine un terzo: fece sussultare la terra e sputare fuoco alla grande montagna affinché desistessero dalle loro brame di conquista. Fu tutto inutile. Quelli, accecati dal potere si preparavano di nuovo all’attacco. Così una notte, scatenò l’inferno. Generò fiumi di fuoco e violenti terremoti che provocarono onde dalle dimensioni impressionanti….. Imprigionò l’isola di Atlantide in una hask boblysk, ….una bolla d’aria e la fece sprofondare in fondo all’oceano, incastonata fra le rocce di un enorme cratere sommerso…. Dove ancora si trova…in attesa di poter rivedere la luce.” Altra pausa. “Questa fu la punizione per la superbia e l’arroganza dimostrata dai miei antenati…. Sotto il mare, dopo millenni di esilio dal resto del mondo, stiamo finendo di espiare le loro colpe…. Torneremo in superficie, ma non sappiamo quando.”
“E’…..è incredibile….”
“Già….. Io per prima stento a crederci.”
“Quando è accaduto tutto questo?”
“Dunque…. Riportando la data negli anni in uso qui…. Ehm… dovrebbe essere stato l’anno 9553 a.C.”
“….E come sono riusciti a vivere laggiù?”
“Beh, all’inizio è stata dura. Tentavano in tutto e per tutto di forzare quella barriera, ma invano. Più che la attaccavano, più diventava resistente. Con il passare degli anni poi si sono rassegnati: l’unica speranza di tornare in superficie era di accettare la punizione e adattarsi al loro nuovo mondo sommerso. Le generazioni si sono avvicendate, i nostri corpi si sono lentamente modificati per adattarci alla vita sui fondali ed abbiamo sviluppato dei poteri extra sensoriali che altrimenti sarebbero rimasti addormentati.”
“E quindi tutta la tecnologia che noi riteniamo in vostro possesso non è mai esistita…”
“Infatti. La nostra….tecnologia risiede totalmente nella nostra mente. L’abbiamo sviluppata enormemente rispetto a voi… forse perché il nostro mondo offre meno opportunità rispetto al vostro…io questo non posso dirlo… Comunque siamo stati bravi ed abbiamo raggiunto un buon livello di controllo mentale. Ma non è bastato per poter tornare definitivamente fuori dal mare.…. Dopo molti millenni di esilio dalla superficie, Noeses Atlas ci ha dato la possibilità di tornare sulla terra emersa, uno alla volta e in luoghi diversi del pianeta per mettere alla prova noi e pure voi. Purtroppo l’odio e la sete di conquista si era diffusa troppo sui popoli e per noi c’era l’altissimo rischio di perdere tutto ciò che avevamo fatto per lasciare i fondali. Alcune delle più grandi catastrofi sono riconducibili ad avvertimenti…. Posso citarti l’esplosione del vulcano di Santorini, l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. oppure la distruzione del Krakatoa in tempi più recenti…. E ancora un paio di tentativi di emersione sono stati la comparsa dell’isola Sabrina qui, alle Azzorre o della Ferdinandea nel Mediterraneo fra la Sicilia e le coste dell’Africa…”
“La comparsa di queste due isolette dunque erano tentativi di riemersione di Atlantide? In luoghi così distanti?”
“Non proprio. Ci siamo serviti di questi piccoli isolotti per poter verificare la possibile reazione dei syrkhomantrosos davanti ad un’eventuale ricomparsa della vera Atlantide…. Ma è andato tutto storto. Non appena queste isole sono state avvistate, si sono scatenate dispute per rivendicarne la sovranità e addirittura liti per il nome da imporre loro… La voglia di comandare e padroneggiare sugli altri non si è mai assopita. Il potere è un morbo pericoloso che fin dall’origine dei mondi ha causato sempre e solo guerre e distruzione. Così Noeses Atlas ha richiamato velocemente Sabrina e Ferdinandea sotto il livello del mare….. E noi ancora aspettiamo…..”
Damon non sa che dire… Tutto ciò è assolutamente pazzesco….. “Oh…. E’ una storia incredibile… E mi pare di capire che la colpa della mancata riemersione di Atlantide è nostra….”
“E’ della sete di potere esistente fra certi umani, non tutti…..almeno spero….. Per questo sono qui. Devo capire se nonostante tutto, sentimenti come l’amore, la fratellanza e la pace sono sufficientemente potenti da sopraffare i sentimenti negativi. Questa è la mia missione e lo è di altri miei colleghi in giro per la Terra.”
Damon la stringe forte a sé. Resta in silenzio. Deve ancora metabolizzare tutto quello che ha appreso….
E in alcune circostanze è meglio tacere. Un abbraccio, una carezza, un bacio possono risultare molto più chiari di parole sconnesse e senza senso pronunciate solo per dire qualcosa……
 
 
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Ciao a tutti!!!
Ringrazio infinitamente tutti coloro che stanno seguendo la storia!!  *_* Sono strafelice!!!!
Mi sono inventata la storia di Atlantide partendo dalla notte dei tempi….  Che ne dite? Vi è piaciuta???? L’avete trovata noiosa e scontata????
Ho cercato anche dei riferimenti alla realtà per rendere più verosimile il racconto…. Le Isole Sabrina e Fredinandea sono veramente comparse e scomparse  nel giro di poco tempo rispettivamente nel 1810 e 1831…
Tutto ciò però è dovuto a fenomeni prettamente geologici…..
 
…..Oppure no?
 
A presto!!!!!  ; ) 

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Capitolo 7
*** Dove il mare si conguinge alla terra ***


Dove il mare si congiunge alla terra
 
 
Nel frattempo Julieta e gli altri stanno sempre dando la caccia a Damon e alla sua fantomatica ragazza. Hanno controllato tutto il lungomare dettagliatamente, i vari locali, spiagge del centro di Velas….. Ci sono delle coppiette a godersi lo spettacolo del mare di notte, ma non quella che stanno cercando. C’è decisamente qualcosa di insolito…..
“Possibile che Damon sia sparito nel nulla?!” Julieta non se ne capacita.
“Anche qualche sera fa è successa la stessa cosa. Lo abbiamo pedinato senza scoprire dove andava e soprattutto con chi si vedeva.”
“E se il luogo dell’appuntamento fosse fuori Velas?”
“E’ possibile? Ragazze, voi che siete più esperte di noi della zona, dovreste saperlo…”
“Beh, laggiù c’è la Baia de Entre Morros. E’ una zona piuttosto appartata, ma un po’ troppo buia per i miei gusti.”
“Però potrebbe essere un posto ideale per un appuntamento! Andiamo a dare un’occhiata!”
“Ma… non è un po’ troppo buia?” Le ragazze sono un po’ titubanti.
“Ehi, signorine, mica avrete paura di noi?”
“Cosa?! No-no!” Non ne sono molto convinte, però…..
“Bene! Allora coraggio! Andiamo!”
Così gli “investigatori” si dirigono verso la baia. C’è l’illuminazione lungo la strada, ma la spiaggia è quasi totalmente oscura. Le ragazze non si sentono del tutto tranquille… Tutto quel buio mette loro ansia….. Ci sono degli scogli e più lontano qualche piccola caletta, possibile nascondiglio da innamorati. Con le dovute cautele, lasciano la sede stradale e scendono. Tentano di scovare qualche impronta, ma grazie all’azione delle onde del mare che ha cancellato tutto, l’impresa fallisce. Fanno qualche passo barcollando nel buio, standosene sempre sul chi va là….
 
Poco più in là i due innamorati sono sempre stretti in un dolcissimo abbraccio con lo sguardo perso nell’infinito. Nessuno ha più pronunciato una parola da quando Isys ha terminato il racconto sulla vera storia di Atlantide…..
All’improvviso però sentono delle voci.
“C’è qualcuno…..” Damon si affaccia cautamente dallo scoglio che li nasconde dal resto della baia… “Vorrei sbagliarmi, ma ho il timore che siano i miei colleghi con la figlia del professore e le sue amichette…”
“Eri a cena con tutta quella gente?! Con quelle ragazze?!”
“Già….”
“Ma bravo! Così vai a divertirti con altre mentre io ti aspetto qui come un’idiota!!!”
“Che fai? Sei gelosa?”
“Si!”
“Tranquilla. Amo solo te, lo sai. Non c’è ragazza sulla faccia della Terra con la quale farei a cambio.”
Un bacio appassionato vale più di mille parole.
Damon si volta di nuovo verso il gruppetto. “E qui come la mettiamo? Se si avvicinano ancora un po’ rischiamo di essere scoperti…”
“Dobbiamo inventarci qualcosa….” Sbuffa! “E pensare che avevo in mente di concludere la serata in un altro modo!!”Si fa pensierosa… “Aspetta, forse ho un’idea. Potrei far prendere loro un bello spavento…”
“Che vuoi fare?”
“Divento un fantasma!” Gli dà un bacio. “Tu resta nascosto qui e non uscire fino a quando non se ne sono andati.” Un altro bacio.
Damon si mette in disparte e si gode lo spettacolo. Isys si concentra profondamente. Dal suo corpo inizia a sprigionarsi il philkos, quella luce azzurra che le permette di respirare sott’acqua. Ma questa volta se ne riveste completamente. Fa qualche passo verso il bagnasciuga, si volta verso il gruppetto e si immerge lentamente nell’oceano cercando di restare seria e impassibile, nonostante le stia scappando da ridere……
A poca distanza Julieta & c. avanzano barcollando nel buio fra le pietre della battigia. Improvvisamente la ragazza caccia un urlo! Gli occhi dei presenti puntano verso la parte della baia vicino allo scoglio che si erge al centro dello specchio d’acqua. Sulla riva c’è una figura femminile luminescente….. Brilla in modo inquietante…. Non è una cosa normale…. Sembra camminare sul pelo dell’acqua…. Ad un tratto si volta verso di loro. Dai suoi occhi parte uno strano bagliore. Dopo di ché scompare in acqua!
Julieta e le sue amiche sono crollate sulle loro gambe dallo spavento. “Ma….ma….ma cos’era quello?”
“Lo sapevo che non dovevamo venire qui  di notte!!!!!!”
“In tanti anni non…non l’avevo mai visto…..”
“Dite davvero ragazze?” Bruce è stupito quanto loro.
“Non è che….. è un fantasma?!”
Le tre ragazze cacciano di nuovo un urlo terrorizzato!
“Ma cosa dite! I fantasmi non esistono!!”
“Ah si?! E allora quello cos’era?!”
“Già! Cos’era?!”
“Beh…. Non saprei…. Però….”
“Io me la squaglio!!! Non resto qui un minuto di più!”
“Ma… non volevi pedinare Damon?”
“Non me ne importa più! Se mi trovo faccia a faccia con il fantasma io……aaaahhhhhh!!!!!!!”
Se la dà a gambe seguita dal resto del gruppo e in un nanosecondo sono di nuovo nel centro di Velas.
Nascosto dallo scoglio, Damon non si è perso un instante dello spettacolo! Gran bella idea! E brava la sua Isys!
Attende che gli altri si siano allontanati a sufficienza prima di lasciare il suo nascondiglio. Muovendosi con la discrezione di un fantasma, appunto, rientra in hotel prima dei suoi colleghi, si siede ad un tavolino del bar ed ordina un drink….
“Isys, sei già rientrata ad Atlantide?”
“Si amore… E già mi manchi.”
“Quanto vorrei averti ancora fra le braccia…”

Attimo di silenzio….
“Ci tornerò presto… e non vedo l’ora…”
“Vorrei potessimo vivere insieme sempre… senza doverci nascondere come ladri…e senza vederti scomparire fra le onde ogni volta che sorge il Sole….”
“Accadrà… Non so quando, ma accadrà….”

In quell’istante rientrano Bruce, Roy e Nick. Damon manda un bacio telepatico alla sua amata, termina il suo drink, riporta il bicchiere vuoto sul bancone del bar e raggiunge i suoi amici che, nel frattempo, hanno già preso le chiavi delle camere.
“Si può sapere perché te ne sei andato via in quel modo?!”
“Per caso la cena ti ha provocato qualche disturbo intestinale improvviso?”
“Ma no! Mi ero solo dimenticato… di un appuntamento importante.”
“Con la tua bella?”
“Si.”
“Beh, invitala a bere qualcosa con noi una di queste sere, così ce la fai conoscere.”
Domanda pericolosa!! “Ehm, il fatto è che… Eva ha ….una strana malattia!”
“Cosa? Quale malattia?”
“Si… E’… affetta da fotofobia!” Da qualche parte aveva letto che esiste una patologia del genere.
“Fotofobia?! Questa ancora non l’avevo mai sentita!”
“Ehm… si, in effetti la cosa è strana, ma purtroppo è così. Per questo ci dobbiamo incontrare sempre di notte e in luoghi bui.”
“Ah, ora la faccenda è più chiara. Verremo con te al tuo appuntamento al buio!”
“Toglitelo dalla testa!”
“Non è che questa ragazza che ha paura della luce è talmente brutta che…”
“Ti prego……”
“Sai, la figlia di Carvalho non è niente male. Ed è evidente che ti trova interessante.”
“Grazie, ma non contraccambio.”
“Poverina! Dovresti essere meno scontroso nei suoi confronti! Pensa che stasera lei e le sue amiche si sono prese pure un bello spavento!”
“Perché? Tu no?”
“No! Non credo ai fantasmi!”
“Ehi, avete visto un fantasma?!” Damon comincia a divertirsi…
“Le ragazze dicono di averlo visto… Laggiù, alla baia di Entre Morros… Hanno visto una ragazza camminare sull’acqua… Brillava di una luce azzurra molto strana…”
“Non è che avete alzato un po’ il gomito? Quella bottiglia di Porto a casa del professore ve la siete scolata velocemente…”
“No, non eravamo ubriachi! Quel coso… fantasma o quello che poteva essere, c’era davvero alla baia di Entre Morros!!”
“Alla baia di Entre Morros…. Scusate, cosa ci facevate lì?”
“…Eh…Ehm… sai, le ragazze volevano stare da sole con noi….”
Damon ha la faccia di chi non ne è per niente convinto. “Oh, capisco… Ecco perché si sono spaventate! Altro che fantasma!!! ….Dai, io vado a dormire. Domani dobbiamo lavorare.”
Sa benissimo che si trovavano lì per scovarlo.
I ragazzi però iniziano a sospettare qualcosa….. Ci sono troppi misteri, troppe cose che non quadrano. Julieta afferma che, quando l’ha spiato in bagno, stava fermo ed immobile davanti al lavandino e le pareva stringesse qualcosa con la mano….. E poi se n’è andato via di corsa perché aveva dimenticato l’appuntamento con Eva, una ragazza altrettanto misteriosa che…
 
Passano alcuni giorni. Nonostante tutti gli sforzi, Roy, Nick e Bruce non riescono a venire a capo del mistero celato da Damon. Julieta e le sue amiche, venendo a Velas da una vita, conoscono praticamente tutti gli abitanti della città. Ma di questa fantomatica Eva non c’è traccia e tanto meno di ragazze affette da fotofobia. Iniziano a pensare che sia tutta una montatura per nascondere qualcosa di grosso… Qualcosa che vogliono scoprire. L’unico problema è che Damon la incontra quasi sicuramente nei pressi di Entre Morros… E lì hanno visto il fantasma! Col cavolo che ci tornano!!!!
 
Sotto il mare intanto Isys annuncia ufficialmente di aver trovato un valido aiuto fra i syrkhomantrosos per la sua missione. Altri suoi colleghi sono ancora in cerca di possibili contatti utili….. Haren sta cercando in Sud Africa, Xilena in Canada, Ashen ha avuto un primo contatto con un vecchio pescatore sull’isola giapponese di Hokkaido,…. Ma nessuno ci è riuscito con la sua rapidità! Non può però rivelare che dietro tutto questo si cela anche ben altro…
Nell’Atlantis Kodesk, il Codice di Atlantide, non ci sono normative che vietano certi rapporti con gli umani di superficie, anche perché in teoria i contatti fra loro sarebbero vietati quasi totalmente… e quindi non sa in quali situazioni possa andare a cadere…. L’unico dubbio che la sta iniziando a tormentare è questo: se Atlantide non potrà riemergere, che ne sarà di lei e Damon?  
 
Esce dalla Kambron eky Bulekons ek Atlantis, la Sala del Consiglio di Atlantide… Alza lo sguardo oltre il colonnato che orna l’ingresso dell’imponente edificio…. Sospesi nell’aria, vicinissimi alla hask boblysk, miliardi di piccolissimi kriskydor, cristalli di acqua, irradiano la luce di Selkios che catturano dalla superficie, come fossero piccolissime stelle lanciate dal cielo nell’oceano…… Quella è la loro unica fonte luminosa…. Tutto è condannato alla leggera penombra e non ha niente a che vedere con il fascino della luce che risplende lassù, fuori dall’acqua… Direttamente non l’ha mai vista…. Ne ha potuto soltanto scorgere la meraviglia quando, per la prima volta, si è avvicinata al punto di emersione….. Ed è stato allora che ha incontrato Damon e lo ha salvato dall’annegamento… Un momento davvero magico per lei…. Un momento unico ed irripetibile….  Damon… Un  Syrkhomantros migliore non poteva certamente incontrarlo! La sua vita è completamente cambiata da quando sta con lui…. E’ così bello, così eccitante uscire dal mare e tuffarsi fra quelle braccia forti che la stringono come fosse la perla più preziosa di tutto l’oceano! Inutile negarlo, sente crescere ogni momento di più il desiderio di lui…. Il desiderio di completare quell’amore nato fra loro… E’ in assoluto la prima volta che prova certe sensazioni… Lei, così testarda ed impulsiva da non riuscire mai a tenere su una relazione per più di un menth (il mese terrestre)! In tutta Atlantide non ha mai incontrato nessuno che riesca ad amarla come solo il suo Damon sa fare…. Non solo è bellissimo, ma è una ragazzo molto intelligente, affidabile e dotato di una spiccata sensibilità. E’dolcissimo, incredibilmente tenero e poi….beh, deve ammetterlo… Sotto quegli abiti deve nascondere un corpo meraviglioso e ogni istante cresce in lei il desiderio di scoprirlo…..  Adora sentire il dolcissimo suono della sua voce mentre gli accarezza i capelli o la pancia facendogli il solletico…… Ha bisogno di lui, lo desidera intensamente ed ogni attimo che passa sente sempre più forte l’emozione nel suo cuore…..
 
L’ultimo raggio di Sole, o Selkios, è scomparso nell’oceano. Isys è semi nascosta fra le rocce in attesa del suo amore…. Lui è appena uscito dall’hotel. Avverte una strana sensazione, come se stesse per accadergli qualcosa di bello… Deve incontrare la sua ragion di vita, cosa può esserci di meglio? Beh, una cosa ci sarebbe…. Una cosa che al solo pensiero lo fa arrossire! In fondo è un ragazzo introverso e certe cose un po’ lo mettono in imbarazzo… Forse questo lato del suo carattere è ciò che lo ha sempre penalizzato. Molto spesso le ragazze con cui è uscito, erano troppo…. troppo… esuberanti e superficiali per i suoi gusti! Con la sua adorata sirena è stata tutta un’altra storia… Deve ammettere che la prima cosa che lo ha colpito è stata quella sua misteriosa bellezza, ma poi iniziando a frequentarla (se così si può dire!) ha scoperto che è un vero delizioso peperino! Una cosa ben diversa da ciò che ha vissuto in passato. Dolce e maliziosa quel tanto che basta per fargli perdere totalmente la testa! Ed ora si ritrova a fare i conti con quella strana eccitazione che percepisce al solo pensiero di stringerla a sé… Sente del calore in viso e strani formicolii più in basso….. Si, non c’è niente di male a voler coronare l’amore che prova per Isys con…..
 “Damon!” I suoi pensieri sono interrotti all’improvviso!
Una voce lo chiama. Si volta….. Julieta?! “Ah, sei tu… Come mai da queste parti?”
“Sono venuta per invitarti a bere qualcosa con me.”
“Grazie per l’invito, ma ho già un appuntamento.”
“Con la tua ragazza?”
“Si, e sono anche in ritardo. Quindi se vuoi scusarmi….”
“Alt! Guarda che io ti metto male. Pretendo una serata con te. Ricordati chi è mio padre!”
“Mi stai ricattando?”
“Ti sto facendo una proposta: o esci con me o ti faccio rispedire a casa in un batter d’occhio, stroncando sul nascere la tua carriera. A te la scelta.”
Damon non la degna di risposta. Non vuole abbassarsi a certi ricatti di una ragazzina viziata. Si allontana da lei per riprendere la sua passeggiata.
“Guarda che non finisce qui! Non ti darò tregua finché non usciremo insieme!”
Ma Damon è già distante e la sua mente pensa a ben altro.
 
A passi svelti raggiunge la caletta nascosta, in cui ad attenderlo c’è Isys. Non appena si vedono, si lanciano fra le braccia l’uno dell’altra…E la timidezza scompare sopraffatta dalla passione. I baci, le carezze si fanno sempre più eccitanti… Damon imprigiona le sue dita fra i capelli di Isys, capelli morbidi e lucenti come la seta più preziosa, li accarezza con desiderio….. Il respiro di entrambi si fa sempre più affannoso… Inizia a baciarla sul collo, lei lo attira a sé per sentire ogni suo minimo movimento dei suoi muscoli, ogni suo fremito,….. Infila la sua mano destra sotto la maglia e inizia a massaggiargli il ventre… Gli solleva il lembo, lo allontana qualche centimetro da sé e gli sfila via l’indumento…. Wow, neanche le statue più belle di tutta Atlantide riescono a superare la bellezza di quel fisico mozzafiato che ha davanti….. Si lancia su di lui, lo bacia, lo stringe, lo avvolge di passione…. Damon è sopraffatto dal desiderio… Infila la mano sotto la sua gonna, cerca di farle risvegliare ancora di più i sensi, così come lei sta facendo con lui… Finiscono a terra, distesi dove il mare si congiunge alla terra…. Isys lascia andare il suo vestito….. E’ la creatura più eccitante che abbia mai visto in vita sua…. La bacia con tutta la passione di cui è capace, mentre le mani di entrambi cercano, sognano, vogliono di più…  Si guardano in faccia serenamente sorridenti e felici…. Anche senza saper leggere nel pensiero è ben evidente ciò che vogliono…. E a quel punto è inutile fermare la passione…. Non servono parole, non servono discorsi, serve solo lasciarsi andare all’amore più vero e profondo, quell’amore in grado di abbattere gli ostacoli più insidiosi….. Cosa importa se sono umani di superficie o degli abissi? Cosa importa se vivono in due mondi apparentemente diversi e distanti? Tutte le domande, i dubbi, gli interrogativi vengono spazzati via in un batter d’occhio dal potentissimo vento della passione…..
Ora, coperti solo da un manto di stelle, possono finalmente completare quell’unione tanto voluta, tanto desiderata, tanto sognata…. Ed è una cosa bellissima…. Più di una notte stellata, più di un tramonto sul mare, più del primo raggio di sole dopo un temporale….. Non sono solo due giovani che si amano fra terra e mare, sono il passato, il presente e il futuro di una storia iniziata nella notte dei tempi e giunta fino all’oggi fra misteri, leggende e fenomeni inspiegabili….. Una storia al confine con la fantasia che fino ad oggi è rimasta rinchiusa nel mare e che nessuno ancora ha potuto scoprire e conoscere…..
 
 
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Ad est sta per sorgere il sole…. La magica notte appena passata sta per svanire nella luce.
Damon guarda la sua Isys… “Amore mio… non te ne andare…. Il tuo viso illuminato è più bello di tutte le meraviglie del mondo messe assieme.”
“Vorrei poter fermare il tempo e non andarmene mai…. Vorrei poter restare per sempre qui con te ….fra le tue braccia….” Un bacio appassionato.
Damon inizia a vestirsi…. Non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua dea… Vorrebbe averla di nuovo come la notte appena passata…. Ma sa di doverla lasciare andare, deve farlo per il suo bene.
“Stasera ti porterò l’Atlantis Spelacton, lo Specchio di Atlantide…. Ti mostrerò il mio mondo…”
La stringe forte a sé, baciandola dolcemente. “Ed io ti mostrerò il mio….” La fissa negli occhi. “Potremo mai vivere insieme, sopra o sotto il mare? Non posso pensare di trascorrere così tutta la vita… Non posso guardarti scivolare in acqua ogni volta che sorge il Sole ed attendere il tramonto per riabbracciarti……”
“Si risolverà tutto…. Al momento opportuno… ” Un altro bacio.. “Ci vediamo stasera amore mio….”
Si tuffa nell’oceano che sta iniziando a tingersi dei colori del nuovo giorno.
Damon però inizia a nutrire qualche dubbio… E se Atlantide dovesse restare ancora sul fondo del mare? Cosa ne sarà di loro?
 
 
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....Spero che questa storia stia iniziando ad appassionarvi sul serio…!
Forse è noiosa? Forse non scorre troppo bene?
Oppure qualche anima romantica e sognatrice volteggia fra le nuvole?
Se volete inviarmi qualche vostro commento, per me sarebbe un formidabile stimolo per continuare a raccontare di un mondo che si nasconde sotto l’Atlantico…
Cosa potrebbe mostrare l’Atlantis Spelacton?
Secondo voi, Atlantide riemergerà?
A presto!!!! 
 

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Capitolo 8
*** Lo Specchio di Atlantide ***


Lo Specchio di Atlantide
 
 
Primo pomeriggio. Damon, Nick, il professor Carvalho e tre uomini del luogo stanno sorvolando l’arcipelago in direzione dell’Isola di Flores. Questa e la piccola Corvo, sono le più distanti dall’Europa e geologicamente poggiano sulla placca americana. E’ proprio a largo di Flores che è stata recuperata quella roccia in cui sono state individuate le tracce del cataclisma che potrebbe aver cancellato Atlantide… Il cataclisma, anzi, Katareyston, generato da Noeses Atlas…..
Damon ripensa alla notte trascorsa…. Ha fatto l’amore con lei che sta laggiù fra le onde dell’oceano, l’unico vero amore della sua vita. E’ stata in assoluto la cosa più bella della sua vita fin ora….. Tocca il ciondolo che porta al collo…. Lo accarezza come fosse lei….
Nick nota la cosa… Quel ciondolo è piuttosto insolito…..
“Ehi, di’ un po’…. Quello te lo ha regalato la tua amorosa?”
“Questo? Si…. E’ una sorta di portafortuna per me.”
“E’ molto particolare in effetti… Azzurro intenso, simile allo zaffiro ma troppo opaco… Che razza di materiale è?!”
“Non lo so. No mi sono neanche posto la domanda…. Mi piace e me lo ha regalato lei. A me basta questo.”
Il piccolo aereo atterra. La spedizione si imbarca e raggiunge il punto in cui Damon e un altro sub del luogo si immergeranno…. Il professore ha qualche dubbio, non vorrebbe far tornare il ragazzo sott’acqua visto il precedente, ma nonostante l’insistenza si tuffa nell’oceano.
Sui fondali di Flores vengono raccolti campioni prelevati in vari punti della placca americana, divisa da un profondo abisso da quella euro-asiatica. Tutto è circondato da una luce azzurrognola proveniente dal Sole e filtrata magicamente dall’acqua…. Magari è la stessa luce che illumina Atlantide….
L’altro sub è distante quel tanto che basta per mettersi in disparte e tentare un contatto sottomarino con Isys….
“Amore, mi senti?”
Niente. Forse sta riposando. Fa un altro tentativo.
“Amore? Stai dormendo?”
Finalmente “No. Che bello sentirti!”
“Tutto bene?”
“Mai stata meglio…”
“A chi lo dici…”

Sorride.“Dove sei adesso?”
“In mare.. Poco lontano da Flores. Sto raccogliendo dei campioni per le ricerche.”
“Sei solo?”
“In acqua con me c’è un altro sub, ma è distante.”
“Pensami intensamente e ti raggiungo.”

E dopo alcuni minuti, come per magia, vede comparire Isys davanti ai suoi occhi circondata da una miriade di bollicine… Ha un sorriso che da solo illumina l’oceano. Purtroppo Damon non può contraccambiare, altrimenti rischia di fare la fine del loro primo casuale incontro! Ma bastano gli sguardi innamorati che si lanciano….. valgono più di mille parole…
“Comunicheremo telepaticamente, così non corri rischi…”
“Quanto vorrei poter venire via con te… Mi manchi amore…mi manchi ogni istante di più…”

Gli accarezza il viso…  “Prendi queste pietre… Portale su con te e fingi di averle trovate qui. Sono piccoli frammenti della katareyston di Atlantide… Analizzateli… Vedere la vostra reazione mi sarà utile per capire come potrebbe essere accolto il ritorno della mia terra…”
“Grazie…”
“Ci vediamo stasera al solito posto… Ti mostrerò Atlantide…”
“Non vedo l’ora… Ho talmente tanta voglia di baciarti che mi toglierei il respiratore!”
“Non pensarci neanche!”
Sorride scherzosamente facendo finta di sferrargli un pugno nello stomaco. “Un’ultima cosa… Stai attento a quello che lavora con te.. Ho uno strano presentimento.”
Un veloce abbraccio e, come è arrivata, Isys se ne ritorna negli abissi circondata dalle mille bollicine.
 
Damon torna in superficie. Si toglie maschera, bombole e respiratore, mette tutti i contenitori con i campioni prelevati nella valigetta e si lascia asciugare dal Sole. La piccola imbarcazione si dirige verso il porticciolo di Santa Cruz das Flores. Da qui trasbordano tutte le attrezzature e velocemente sono di nuovo in volo per fare rientro a Velas. Curioso com’è, Nick inizia ad osservare i campioni prelevati dai fondali. Guarda caso, prende subito una delle rocce di Atlantide….
“E questo dove l’hai trovato?”
“…In una strana fenditura… Carino, vero? E’ un oggetto particolare… Mi ha attirato subito…”
“Altro che particolare! Questo sembra quasi lavorato dall’uomo!”
“Già… Converrà analizzarlo per primo…”
Nick lo guarda con l’occhio dell’investigatore. “Non è che per caso te l’ha dato una sirena?”
“Ma quale sirena!!!”
“Oppure la tua misteriosa ragazza degli abissi….”
Damon comincia a sudare freddo… “Ah, ti prego… Te l’ho detto, l’ho trovato in una fenditura. E non c’erano sirene né tanto meno belle ragazze in fondo al mare. Solo un sacco di pesci! Tu pensi troppo alle donne!”
“E’ uno dei miei argomenti preferiti….”
“Ora fammi dormire un po’… E riposati anche tu, altrimenti stasera vai di nuovo in bianco!”
 
Di nuovo a Velas! Il professore porta tutto il materiale raccolto in laboratorio per poterlo studiare la mattina successiva. Rientrati in hotel i ragazzi si lavano velocemente, scendono a cena e Damon, in compagnia del suo tablet, si avvia velocemente verso il luogo dell’appuntamento. Fortunatamente senza essere pedinato.
Raggiunge la loro caletta segreta, in cui la sera prima hanno finalmente coronato il loro desiderio più intimo…. Isys è già lì che lo attende… Damon si siede vicino a lei e la abbraccia…. Si sciolgono in un dolcissimo bacio……
Poi la ragazza estrae da una strana borsa un oggetto altrettanto strano… “Ecco: questo è l’Atlantis Spelacton… Lo Specchio di Atlantide….”
“E questo… E’ un tablet!”
“Oh… Che roba è? A che serve?”
“E’ un computer. Si va in rete e si può vedere quello che ci interessa!”
“Un po’ come lo Spelacton… Ma…. Non funziona con energia mentale…?”
“No. Funziona con una batteria che va caricata con….energia elettrica! Guarda…”
Damon accende l’apparecchio… “Ecco… Con questo oggetto si possono fare un sacco di cose… scrivere, leggere, fare foto, navigare in internet, ascoltare musica e ….un sacco di cose insomma!”
“Forte!” Indica una cartella sul desktop. “Qui ci sono le foto della tua famiglia?”
“Si….” La sua voce è velata di malinconia. Ma le mostra le immagini che conserva lì dentro. “Questi sono i miei nonni paterni… Se ne sono andati qualche anno fa, prima che terminassi l’università…. Ho sempre vissuto con loro fin da bambino in questa casa a Rockland…. Di mia madre non ricordo neanche il nome… Si è solo limitata a mettermi al mondo e poi è sparita. So che faceva la ballerina in un locale a Las Vegas ed è lì che ha conosciuto mio padre… Lui è…., anzi, era un ufficiale della Marina degli Stati Uniti… Circa sei anni fa è rimasto vittima di un naufragio con tre dei suoi uomini a largo delle Bahamas. Due si sono salvati miracolosamente….. Uno purtroppo non ce l’ha fatta…. E lui è stato dato per disperso… Il suo corpo non è mai stato trovato…” Con gli occhi gonfi di lacrime, Damon seleziona un’immagine… “Ecco…. Questo era mio padre….”
“Ti somiglia moltissimo….” Gli dà un tenero bacio. Poi guarda di nuovo la foto…. “Aspetta un attimo… Io.. Io conosco quest’uomo… L’ho già visto!”
“Che dici, amore? Non è possibile! Mio padre è morto….”
“Damon non sto scherzando! Lui… Lui …vive ad Atlantide!!! Ne sono sicura! Abita non molto distante dalla sede della Lybliosk ek Atlantis, la Biblioteca di Atlantide!”
“Ma sei sicura?!”
“Si, non ho dubbi! Si chiama Aaron!”
“Anche mio padre si chiama Aaron!!” Lo stupore invade i suoi occhi. “Ma com’è possibile?!”
 “Ci è capitato molto spesso di salvare syrkhomantrosos  vittime di naufragi… A volte, come è accaduto a te, vi abbiamo riportati in superficie perché ce n’erano le condizioni….. Altre volte, come potrebbe essere accaduto a tuo padre, l’unica via di salvezza era portarvi ad Atlantide… Probabilmente era troppo lontano dalla superficie e con ogni probabilità aveva perso i sensi….”
Il ragazzo si copre gli occhi con una mano, dai quali iniziano a scendere lacrime. Sapere che suo padre potrebbe essere ancora vivo è stata un’emozione troppo forte e la speranza di poterlo riabbracciare a questo punto non è più solo un sogno.
“Tuttavia….” Isys riprende il suo racconto. “Non ricorda nulla della sua vita passata….”
“Perché?”
“Quando accogliamo un syrkhomantros presso di noi siamo obbligati a ricorrere all’akorfys… Dobbiamo cancellargli dalla mente i ricordi della sua vita fuori dal mare per evitare qualsiasi contaminazione coni il nostro mondo e perché qualcuno non potrebbe sopravvivere sapendo di non poter più rivedere il Sole…..”
“Ma gli affetti non potete cancellarli! Tu stessa me l’hai detto!! Quindi potrebbe ricordarsi di me!!!”
“E’ vero…”
“Puoi farmelo vedere?"
Isys prende lo Specchio, lo sorregge con la mano sinistra e tiene la destra a qualche centimetro di distanza dalla superficie. Chiude gli occhi, concentrandosi al massimo…. Dalla sua mano si sprigiona la luce azzurra, ma questa volta estremamente più intensa… Improvvisamente lo Specchio emette un fortissimo bagliore e come per incanto appare Atlantide! Il continente perduto che tutti immaginano e nessuno ha mai visto! Disteso fra due catene di monti sommersi, coperto da quella bolla d’aria che permette di vivere a chi abita lì sotto…… E’ una terra dalla forma allungata, vagamente riconducibile a quella del Madagascar, ma le dimensioni sono circa la metà. Circa al centro di quella che potremmo definire costa, c’è una profonda insenatura che arriva quasi in mezzo dell’isola. Sulla parte destra c’è la città capitale, esattamente con i canali circolari di cui parlava Platone, al centro dei quali si erge un possente palazzo….  Il resto di Altantide consiste in un paesaggio leggermente montuoso, la cima più elevata sta quasi in mezzo all’isola e tutti intorno ci sono degli altipiani che declinano dolcemente verso la costa….. Ci sono anche delle aree pianeggianti, probabilmente coltivate….. E poi dislocati un po’ dappertutto dei centri abitati…..
“Ecco: questa è Atlantide.” Gli sorride, ma Damon non riesce a distogliere lo sguardo da quelle fantastiche immagini. “Questa è la mia città… Atlantis, la capitale…. E questa è la sede del Tiekon Bulekons, la Sala del Consiglio…  E questa è casa mia!” Indica una graziosa costruzione dai colori giallo ocra e bianco, con molte colonne ed un piccolo giardinetto antistante. Lo stile degli edifici ha un forte richiamo all’architettura classica e non c’è niente di riconducibile alla tecnologia che da sempre è stata ritenuta in loro possesso. “Questa è la Lybliosk  e…. qui dovrebbe vivere tuo padre.” L’immagine si sposta nella zona indicata, alla ricerca della prova che confermerebbe la speranza di Damon…. Dopo pochi minuti viene individuato un uomo di mezza età. A differenza di molti altri, non ha i capelli biondi, ma castani, leggermente brizzolati. Gli occhi, apparentemente scuri, hanno invece il taglio tipico degli abyskhomantrosos. Isys riesce ad ingrandire l’immagine quel tanto che basta….
“E’ lui…. E’ mio padre….” E scoppia a piangere. Isys lo abbraccia forte….mentre lacrime e singhiozzi si mischiano alla felicità di aver ritrovato una persona creduta scomparsa. Sfoga così tutta l’amarezza che da sei anni si porta dentro.
 
“Scusa amore…” Damon si asciuga le lacrime… Ora sorride. Non sa quando, non sa come, ma adesso ha la certezza che un giorno potrà riabbracciare suo padre. Riceve un dolcissimo bacio…
“E di cosa dovrei scusarti? Piangere fa bene…. E poi hai rivisto tuo padre sano e salvo…”
“Già….” Si asciuga le lacrime. “Adesso, dai, fammi continuare il tour di Atlantide!”
“Ok…” Riprende in mano lo Specchio…. “Dunque… Da questa visuale dall’alto si vedono le altre sette città presenti…. Questa è Ayran, poi Anhab, e ….questa qui sulla costa invece èAnshat. Anthessyon è quella che sta più in alto di tutti… E queste qui in fila sono Ashod, Allhon e Akon.
“Sette città più la capitale…. C’è per caso qualche collegamento con la leggenda secondo cui la laguna das Sete Citades è il portale di Atlantide?”
“Non conosco questa storia…. Ma per quel che ne so, non ci sono portali o collegamenti strani fra noi e la vostra terra…. Per uscire utilizziamo questi Diapsen, sono dei luoghi di passaggio in cui ci prepariamo all’uscita…”
“Stupendo….” La stringe di nuovo a sé… “Ora ti mostro quello che c’è fuori dall’acqua… Purtroppo non credo sia bello come il tuo mondo…”
Prende il tablet e velocemente mostra alla sua ragazza com’è il mondo in superficie…. Davanti ai loro occhi scorrono meravigliose immagini dei posti più belli della Terra: la savana africana, le Cascate Vittoria, la barriera corallina, il deserto australiano con la Ayers Rock, le foreste del Parco di Yellowstone, la foresta amazzonica, le coste del Mediterraneo, la tundra…..
“Com’è bella la terra emersa….” Nei suoi occhi si stanno formando lacrime amare di malinconia. “Possibile che davanti a tanta meraviglia non sia finalmente giunto il momento di lasciare il fondo dell’oceano?.... Come puoi pensare che Atlantide sia migliore?”
“Aspetta…. Purtroppo sulla terra non c’è solo questo…..” Digita velocemente e dai siti dei più importanti notiziari esce fuori l’orrore: guerre sanguinarie, persone che muoiono di fame, padri di famiglia senza lavoro che non sanno come andare avanti, regimi che tolgono ogni tipo di libertà, politici e manager corrotti e senza scrupoli….
“Ti prego, per stasera basta così.”
“Mi dispiace amore mio, ma questa è la realtà in cui viviamo….”
Si alza. Fa qualche passo verso il mare ed accarezza l’acqua tiepida con la mano….
“Sai cosa mi preoccupa? Se l’odio e la sete di potere sono ancora più forti dei buoni sentimenti, non possiamo riemergere… E allora…”
“Non chiedermi di rinunciare a te, perché non posso farlo!” Si precipita ad abbracciarla, la bacia con desiderio incontenibile…. Pochi istanti dopo sono distesi l’una sull’altro… La passione inizia a travolgerli……. Il candido vestito è presto sfilato da mani che desiderano l’amore…. Ben presto saltano anche i bottoni di camicia e pantaloni che tengono nascosto quel corpo troppo eccitante per rimanere coperto….
“Al futuro penseremo un’altra volta…. Ora sei qui con me e non ti lascerò andare via tanto presto…”
Isys non chiede altro… Si abbandona alla passione più sfrenata saziando il suo amore in quello di Damon…. Baci, carezze sempre più vogliose, gemiti ogni istante più intensi…..
Fare l’amore in riva al mare, sotto un cielo pieno di stelle, con il desiderio di fermare il tempo per non farlo scivolare via come l’acqua sui loro corpi caldi e accesi…. A cosa si può aspirare di più in un tale momento? Non c’è un solo centimetro della loro pelle che non bruci di passione sotto le loro labbra, le loro mani che cercano e vogliono sempre di più…. Cosa si può chiedere di più ad un amore già così perfetto?
 
 
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Che ve ne pare? Vi è piaciuta la mia versione del continente scomparso? Oppure l’avreste immaginata in un altro modo?
 
Di nuovo grazie a tutti quelli che seguono la storia!!!!!
Al prossimo capitolo!!! : )
  
 

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Capitolo 9
*** Il ciondolo ***


Il ciondolo
 
 
I giorni si susseguono…. L’amore fra i due cresce sempre di più…. E’ impossibile per entrambi pensare ad una separazione forzata dovuta alla mancata riemersione di Atlantide…..
Isys, nel fondo dell’oceano, sta discutendo con i suoi colleghi su quanto scoperto in superficie… Purtroppo le notizie non sono buone…. Anche gli altri riferiscono di troppa superbia…. E uno dei maggiori mali degli uomini del mondo emerso si chiama denaro….. Il denaro equivale a potere. E tutti, specie quelli a capo di nazioni o di quelle “cose” chiamate banche, fanno a gara ad arricchirsi sempre di più, anche a discapito di popoli interi….. Senza contare le guerre e tutto ciò che ne consegue……
Le cose si mettono male.
Isys sa perfettamente di non poter lasciare Atlantide. Appartiene indissolubilmente a quella terra e l’unica possibilità di vivere con Damon, per quanto riguarda lei, è la riemersione del continente perduto. Possibilità sempre più remota…..
 
Torniamo sopra il livello del mare!
Nel laboratorio, il professor Carvalho e i quattro giovani stanno analizzando i reperti prelevati a largo dell’isola di Flores. Naturalmente i primi ad essere esaminati sono quelli che Isys ha consegnato a Damon. E fin da subito emergono fortissimi dubbi sulla natura di quelle rocce…
“Accidenti! In tutta la mia carriera non ho mai visto niente del genere!” Persino il professore è meravigliato. “Questi campioni non hanno origine vulcanica, ne sono certo…. Dove li avresti trovati?”
“In una strana fenditura…. A poco più di 50 metri di profondità.”
“Hm…capisco…. Quello che mi lascia grosse perplessità è che ….insomma…. qui c’è la mano dell’uomo. Vedete?” Indica un particolare della roccia che sta studiando la quale presenta delle incisioni. “Qui qualcuno ha volontariamente fatto questi segni.”
“E’ vero…. Proviamo a ripulire un po’…..”
Immergono il campione in alcune sostanze capaci di sciogliere le incrostazioni marine. Pochi minuti dopo l’analisi può riprendere.
“Bene, ora questa sorta di disegno è più nitida….” Nick posiziona la roccia sotto la lente per ingrandire al massimo le tracce. “Sembrano…. Sembrano… Dei cerchi…. O qualcosa di simile… Ma le linee sono curve, non c’è dubbio….”
“Fa’ vedere…” Prima Roy, poi Bruce ed infine il professore osservano e confermano quanto scoperto da Nick.
Damon se ne sta in disparte, in silenzio, facendo finta di esaminare gli altri reperti in cerca di tracce riconducibili a quelle osservate. Non fa domande, né mostra grande curiosità sull’argomento. Naturalmente sa cosa sono e da dove vengono…… Ma tace.
“Questi strani segni….” Nick si è fatto pensieroso. “Io li ho visti da qualche parte… Qui su quest’isola…..” Un lampo! “Damon!!!”
Sobbalza. “Ehi! Cosa cavolo urli!?”
“Il tuo ciondolo!!!”
“Cosa c’entra il mio ciondolo?”
“Si! C’è un disegno molto simile a questo sulla roccia!”
Porta istintivamente la mano sull’oggetto come a volerlo proteggere. “Cosa te lo fa pensare?! Se ne vede solo una minima parte e non è detto sia così!”
“Ah, sta’ zitto….” Prende un foglio di carta ed una matita. “Dunque…. Queste linee sono quelle che vediamo incise qui….” Le disegna. “E’ molto probabile che facciano parte di un cerchio oppure cerchi concentrici…. O ancora una spirale.”
“Il ragionamento fila…” Gli altri sono d’accordo.
“E lo strano simbolo sul tuo ciondolo è compatibile con questo probabile disegno!”
Osservano tutti con attenzione il ciondolo che Damon porta al collo. Effettivamente le somiglianze sono molto forti.
“Scusa l’indiscrezione… Dove l’hai preso?” Il professore non ha mai visto una materiale del genere.
“E’ un regalo della mia ragazza.”
“Molto strano…. A primo avviso non saprei riconoscerne la natura… Potrei analizzarlo?”
“Preferirei di no. Mi scusi, ma per me quest’oggetto ha un’importanza vitale.”
“Come vuoi.” Carvalho non insiste. Ma Nick, Roy e Bruce sentono puzza di mistero.
Ripongono il pezzo esaminato nel contenitore e ne prelevano un altro, scegliendolo sempre fra quelli provenienti da Atlantide. Di nuovo scorgono strane incisioni e strani segni…. C’è qualcosa di troppo anomalo….
“Una volta…” Il professore si è appena ricordato di un particolare episodio accadutogli anni addietro. “Una volta conobbi alcuni studiosi che vennero qui alla ricerca di Atlantide.”
Le orecchie di Damon si drizzano come aculei.
“Non hanno mai trovato niente che potesse provarne l’esistenza sui fondali dell’Atlantico. A dire il vero non erano convintissimi che potesse essere proprio qui… I possibili siti del continente scomparso sono sparsi ovunque sulla Terra.”
“Lei che ne pensa? Atlantide è esistita veramente o è solo un’invenzione di Platone?”
“Beh, non saprei… E’ certamente uno dei misteri più grandi dell’umanità, ma non ci sono prove della sua reale esistenza…”
“E neanche della sua non esistenza!” Nick ha una delle sue intuizioni. “E se quelle pietre venissero da laggiù?”
Tutti lo guardano con stupore!
“Fra le tante, c’è l’ipotesi secondo cui Atlantide potesse trovarsi qui, in questa zona dell’oceano!” Indica un’area fra le Azzorre e le Bahamas in una carta geografica appesa alla parete. “E se riuscissimo a scovare una minima traccia del continente scomparso sui nostri reperti, potremmo aver finalmente trovato quello che tutti stanno cercando da millenni: Atlantide!!”
“Sai, non hai tutti i torti….”
“E sapete cosa vorrebbe dire? Diventeremo ricchi e famosi!” Prende una penna e se la porta vicino alla bocca a mo’ di microfono. “Signore e signori, ecco a voi gli intrepidi scopritori del continente perduto!!!”
Si mettono a ridere! “Certo che l’immaginazione non ti manca!”
“Beh? Cosa ci sarebbe di strano? I talk-show farebbero a gara per averci come ospiti, e poi interviste, documentari, magari una trasmissione tutta nostra…! E soldi a palate!!! E se ci sono i soldi, arrivano anche le ragazze!!!!”
“Ti pareva bene che non finisse lì…..”
“Io ci sto!!!” Roy si associa di buon grado!!!!!
Damon resta in silenzio, con un falso sorriso sulle labbra. E’ ampiamente intuibile che l’eventuale scoperta di Atlantide possa venir sfruttata per fare soldi…. Spera ardentemente di sbagliarsi, ma ha la sensazione che gli stessi suoi colleghi possano essere capaci di vendere a caro prezzo la notizia….. Tutto questo lo preoccupa…. Accidenti, la situazione si complica! Quello che dovrà riferire ad Isys non è certo positivo!
 
Dopo pranzo i quattro giovani se ne stanno in beato ozio nel giardino dell’hotel. Il professore ha una video conferenza con altri illustri colleghi a Sao Miguel ed ha quindi concesso un pomeriggio libero a tutti. Damon ne approfitta per chiudersi in camera a dormire. Deve cercare di recuperare il sonno perso durante le ultime impegnative notti!!! E deve recuperare le forze… non solo per lavorare, ma per non fare brutta figura con Isys!!!!! E’ stanco…. Come si butta sul materasso, si addormenta di colpo.
Trascorre un’ora…. Nick, seguito da Bruce e Roy entrano in camera in punta di piedi….. Nella penombra scorgono Damon profondamente addormentato…. Da quanto russa, capiscono che ha il sonno bello pesante…. Con il passo felpato, si avvicinano al letto armati di taglierino e… zac! Con un gesto fulmineo tagliano il cordoncino al quale è appeso il misterioso ciondolo che Damon porta al collo. Altrettanto silenziosamente escono di camera e si dirigono al laboratorio di Carvalho per studiare quella strana pietra dall’altrettanto strana incisione. Il bell’addormentato non si è accorto di nulla. All’improvviso però si sveglia con una strana sensazione…. Come se avesse perduto qualcosa di importante…. Nel dormiveglia si porta seduto sul letto…. Si massaggia la fronte… si alza e va in bagno per sciacquarsi la faccia….. Poi si guarda allo specchio. Il ciondolo di Isys!!!! Non ce l’ha più al collo!!!!! E’ scomparso!!!! Controlla freneticamente l’asciugamano che ha appena usato! Non c’è!! Il letto!!! Lo disfà completamente!!! Getta coperta e lenzuola sul pavimento, scuote vigorosamente il cuscino, solleva il materasso….! Niente da fare! Il ciondolo non si trova! Viene sopraffatto dalla disperazione. Come farà ora? Come potrà contattare Isys? Ma soprattutto, dov’è finito il ciondolo?!
Cerca di calmarsi, anche se non gli risulta facile, ha il feroce istinto di prendere a pugni qualsiasi cosa gli si pari davanti…. Ma deve tentare di recuperare la lucidità necessaria per riflettere sull’accaduto….. Quando è andato a letto ce lo aveva e di questo è sicuro… Al suo risveglio non c’era più e quindi qualcuno deve essere per forza entrato in camera mentre lui dormiva per prenderlo! E gli unici che possono aver fatto una cosa così meschina sono quei tre bastardi…..
Cerca di ingoiare la rabbia che gli sta facendo ribollire il sangue, si veste ed esce come una furia dall’hotel. Si dirige verso il laboratorio del professore. E’ certo di trovarli lì, visto il grande interesse mostrato verso quel ciondolo. Se solo lo hanno scalfito in un microscopico angolo, li ammazza!!!! Giunge davanti alla porta d’ingresso e si trova davanti Julieta…
“Ciao Damon.” Ha un sorrisetto troppo malizioso.
“C’era da immaginarselo! Per farti aprire il laboratorio di tuo padre chissà cosa ti avranno promesso!”
“Oh, un sacco di cose..”
“Levati di mezzo!”
“Alt!” Gli si para davanti. “Ricordati che posso dare la colpa a te della scomparsa delle chiavi del laboratorio quando mio padre torna a casa!” Lo guarda con aria di sfida. “O esci con me, così le rimetto al loro posto prima che se ne accorga, oppure spariranno per ricomparire misteriosamente  nella tasca della tua giacca….”
Bastarda….. La guarda con tutto il disprezzo possibile.“Sei furba. Ma non è con i ricatti che si conquista una persona.”
“Stasera alle 18:00 in punto. Al Café De Mar per l’aperitivo. E mio padre non saprà nulla.”
Accidenti a lei e a quei deficienti là dentro! Purtroppo non ha scelta, non può rischiare di farsi accusare di furto!!! Potrebbe giocarsi il futuro!! “E va bene! Ora fatti da parte!!!”
Julieta si sposta soddisfatta e sorridente per aver raggiunto il suo scopo.
Come un tornado, Damon spalanca la porta del laboratorio e coglie i suoi “colleghi” in flagrante. Hanno rotto qualche minuscolo frammento dalla pietra e stanno cercando di analizzalo. Perde il lume della ragione e si avventa su Nick che sta al microscopio, prendendolo per il colletto e sbattendolo violentemente al muro!!!
“Che cazzo ti sei messo in testa di fare???!!!!”
“Ehi!!!! Metti giù le mani!!!!!!”
“No!!!!” Lo sbatte nuovamente sulla parete. “Io non metto giù un bel niente fino a che non mi rispondi!!!! Che cazzo vuoi fare?! Come ti sei permesso di prendere quel ciondolo???!!!”
“Sei pazzo Damon!!!! E’ solo uno stupidissimo ciondolo!!!”
“Dammelo prima che ti spacchi la faccia.!.!.!.!” Allenta leggermente la presa per permettere a Nick di recuperare l’oggetto, il quale glielo riconsegna  gettandoglielo contro la faccia. Mancano alcuni piccoli frammenti…. Chissà se le sue proprietà psichiche hanno subìto qualche danno….
“Damon, tu non sei normale….” Nick lo guarda con aria sprezzante… “ Incazzarsi così per uno stupido ciondolo!”
“Tu non capisci…. Non puoi capire!”
“Oh si, invece! Capisco benissimo! Capisco che tu stai nascondendo qualcosa.” Lo guarda fisso negli occhi. “Forse hai scoperto davvero Atlantide, eh?”
“Ti piacerebbe, di’ la verità! Così faresti soldi a palate e ti scoperesti tutte le ragazze possibili ed immaginabili….” Accenna un sorrisetto sarcastico. “E anche se così fosse, non verrei certo a raccontarlo a te!” Se ne va senza aggiungere altro.
I tre restano lì, in silenzio.
Che Damon abbia veramente qualcosa che provi l’esistenza del continente perduto?
 
 
Intanto Damon ha raggiunto la Gruta, il luogo in cui ha avuto il primo “appuntamento” con Isys, e guarda con rabbia e terrore il ciondolo…. Ha sbagliato a prendere Nick per il collo e a trattarlo in quel modo…. Ma purtroppo non si è saputo trattenere….  Ha dovuto raccontare troppe balle, ha nascosto troppe cose, ma non può fare altrimenti.
Chissà se le scheggiature hanno danneggiato il potere del ciondolo……
“Isys! …Isys, mi senti?”
Silenzio.
“Isys!!! Amore, rispondi, ti prego!!!”
Niente. Isys non risponde. Eppure il mare è calmo!
“Isys!!!!!!!!!!!!!!!”
No! No! Nooo!!!! Non risponde!!!!! Quei maledetti!!!!! L’hanno rovinato!!!!!
Fa un altro tentativo con le lacrime agli occhi…..
Nessuna risposta.
Il suo viso sprofonda nelle sue mani…. L’unico mezzo con cui avere un contatto con la sua sirena non funziona più. Come potrà chiamarla di nuovo? Come potrà sentire la sua voce melodiosa che lo chiama nei momenti più impensabili per stuzzicarlo come solo lei sa fare? E’ un incubo….
Si appoggia affranto al muretto…. Questo potrebbe essere il preludio del peggiore dei suoi pensieri: dover rinunciare per sempre al  suo unico vero amore…. Guarda il cielo azzurro… Che senso ha guardarlo senza di lei? A che cosa servono le stelle della notte se non potrà più contarle insieme a lei? E la sabbia? Non dovrà più sentirla attaccata alla sua pelle dopo aver fatto l’amore con lei….perchè potrebbe non accadere mai più. Ancora una volta il destino lo ha voluto lasciare solo…. Lo ha fatto crescere senza una madre, si è preso a distanza di un paio di anni i suoi nonni ed ha inghiottito suo padre…. Imprigionandolo ad Atlantide con l’unica ragazza che abbia mai potuto amare in vita sua.
“Ehi! Va tutto bene?” Julieta lo ha raggiunto preoccupata.
Si volta… “Mancavi solo tu…..”
“Andiamo, non è la fine del mondo! Non c’è bisogno di fare così! Cosa vuoi che sia un piccolo graffietto su una pietruzza?”
Scuote la testa rassegnato…“Tu non puoi capire… E neanche gli altri…”
“Ma perché, scusa?”
“Senti…. Ci sono delle cose che non posso dire…almeno per ora. Forse lo farò un giorno, ma non è ancora il momento…..”
Julitea lo guarda: ha gli occhi rossi e gonfi, il viso affranto… “Io… non voglio essere indiscreta, ma….”
“L’appuntamento è per le 18:00, se avrò voglia verrò…. Se tuo padre se la prende con me e mi rispedisce in America non me ne frega niente…. Fa’ quello che ti pare… Ora per favore, lasciami solo…”
“No, io non voglio lasciarti qui da solo in queste condizioni….”
“Guarda che non sono in vena…” Si sente afferrare per un braccio. “Ma cosa….?”
“Vieni con me a bere qualcosa, anche solo un bicchiere d’acqua….Fare due chiacchiere ti gioverà.”
“Per favore….”
“Mi accontento di questo…. Non insisterò oltre.”
Julieta lo porta in un piccolo bar lì vicino. Si accomodano ad un tavolino in un angolo del locare con due bibite davanti.
“Questa ragazza deve essere davvero importante per te….”
“E’ tutta la mia vita.”
“Esiste un amore così forte da far perdere il lume della ragione come ti è successo prima?!”
“Si. Tu ancora sei così giovane…. Forse non ti sei mai innamorata sul serio, ma vedrai che ti accadrà quando meno te lo aspetti… E magari con l’ultima persona che ti passa per la testa!”
“Mi spieghi cos’è l’amore vero?”
“Beh…. E’…una forza potente e misteriosa…. Quando ami veramente una persona…è il tuo pensiero fisso… Desideri vederla in ogni momento, sentire la sua voce, il suo profumo, il suo calore… Vuoi condividere tutto con lei….  Non ti fa paura pensare che l’avrai accanto per tutta la vita…. E saresti pronto a rinunciare a tutto per lei, anche alla tua stessa vita…..”
Julieta ascolta affascinata…. “Wow….” Riflette su quanto ha sentito…
Damon sorseggia la bibita. Deve riconoscere che quella chiacchierata è stata tanto provvidenziale quanto inaspettata! “Devo scusarmi con te, con gli altri e con Nick soprattutto per quanto è successo…”
“Lascia stare… Non ce l’ho con te, anzi, mi hai fatto capire un sacco di cose sull’amore! E ti auguro di tutto cuore che fra te e la tua ragazza vada sempre tutto per il meglio….”
“Magari…..” Si alza. “Vedrai che un giorno troverai un ragazzo meraviglioso che ti farà volare alto. Ora vado a scusarmi con gli altri….”
“Grazie Damon. Eva è fortunata ad aver incontrato un ragazzo speciale come te….”
Julieta resta lì seduta, affascinata da quelle parole illuminanti, mentre lo guarda allontanarsi. Sta iniziando a capire il perché di molti suoi sbagli…. E tutto questo grazie a lui….
 
 
Incredibile! Quella ragazza che voleva metterlo nei guai è stata proprio quella che gli ha risollevato il morale! Passeggiando per le viuzze di Velas, Damon si ritrova in prossimità del laboratorio di Carvalho. Attraverso le finestre vede le luci accese, evidentemente Nick e gli altri non se ne sono ancora andati. E’ una prova difficile per lui, ma deve affrontarla e superarla ad ogni costo. Sale i cinque gradini ed entra. Come lo vedono, si voltano a fissarlo senza parlare.
“Io…. Volevo scusarmi con voi, soprattutto con te Nick….”
Questo lo guarda.“Mi spieghi che diavolo ti è preso?!”
“Un attimo di follia … E vi spiegherò tutto quando sarà il momento.”
“E cioè?”
“Non lo so con precisione, ma accadrà. Capirete tutto al momento opportuno.”
Bruce si avvicina a lui. “Tu nascondi qualcosa di grosso, di’ la verità. Almeno questo ce lo puoi dire…?”
“Si. Sono rimasto coinvolto in una cosa molto più grande di me e non voglio coinvolgervi per non farvi correre rischi inutili. Ma vi ripeto che saprete tutto al momento giusto. Di più ora non posso dirvi, mi dispiace.”
“Quel ciondolo c’entra, non è vero?”
Annuisce. “E pure Eva…. Forse non la rivedrò più….”
“Ops, mi dispiace… Ti ha già mollato?”
“Non proprio…. Ma…non lo so…. La faccenda è complicata.”
Restano in silenzio. Forse hanno esagerato a volersi per forza impicciare dei fatti suoi…. E chissà cosa c’è veramente sotto!!! Hanno rammentato Atlantide per scherzo, ma ci potrebbero essere andati molto vicini……
All’improvviso si apre la porta del laboratorio… E’ Julieta. Deve assolutamente riportare le chiavi del laboratorio a casa entro mezz’ora! Suo padre sta per rientrare e se non le trova saranno guai grossi!! Così escono e ognuno va per la sua strada.
A notte calata Damon si dirige verso la baia di Entre Morros con una coperta…. Ha deciso di trascorrere lì tutto il tempo che lo separa dallo spuntar del Sole in attesa di un minimo segnale dagli abissi.  Solo, in quel luogo a lui così caro, cercherà di metabolizzare tutto quello che è accaduto. E sperare che la sua amata Isys si faccia viva in qualche modo.
Si distende sulla spiaggia….. Ma quante sono le stelle del cielo? Milioni? Miliardi? Non le ha mai contate…… Chissà se ad Atlantide hanno mai potuto vedere anche solo una piccola immagine del cielo notturno…. Guardarle con Isys era meraviglioso… Perché non ha mai risposto oggi? Che il ciondolo si sia davvero danneggiato? Lo accarezza dolcemente come se con quel piccolo gesto potesse riaggiustare le cose, come se potesse accarezzare di nuovo la sua bianca pelle…..
Il sonno sta vincendo…..
“Isys, amore mio, dove sei?”
E cade addormentato.
 
 
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Spero la storia stia continuando ad appassionarvi….
Però devo chiedervi un piccolo aiuto: ho bisogno di una spinta da parte vostra! Mi sto bloccando e rischio di non riuscire ad andare avanti!!! Mi basterebbe solo sapere se quanto ho scritto fin ora vi piace o vi concilia il sonno..! Se c’è qualcosa che vi ha colpiti in modo particolare o se vi annoia… Vi pregoooo!!!!! Help me!!!!Rischio di non arrivare al gran finale!!!!
  
 

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Capitolo 10
*** Il momento della verità ***


Il momento della verità
 
 
Damon, nonostante la stanchezza, dorme agitato come un bambino tormentato dagli incubi. Ha gli occhi ancora umidi per le lacrime versate……
Improvvisamente sente delle labbra posarsi sulle sue… Quel sapore!!! Non può non riconoscerlo!! Sta sognando?! Possibile che….? Apre gli occhi.
Nella fioca luce che lo circonda, inizia a mettere a fuoco la figura che ha davanti…. Si stropiccia le palpebre…
“Isys…. Isys!! Se  tu?! Sei veramente tu?!”
“Certo che sono io!”
L’abbraccia strettissima fra leggeri singhiozzi di felicità.
“Ehi! Per un giorno che non ci siamo visti fai tutta questa scena?! Ero in seduta al Gran Consiglio di Atlantide e la sala è isolata da qualsiasi interferenza esterna, anche telepatica…. Quando sono lì non riesco a sentirti se mi chiami…”
Damon alza la testa e la guarda con stupore. “Ma allora…”
“La seduta si è prolungata più del normale, ma non appena è terminata sono corsa subito da te…. E’ forse successo qualcosa?”
“Beh, Nick mi ha preso il ciondolo e, per analizzarlo, lo ha leggermente scheggiato… Credevo non funzionasse più…. Non riuscivo a contattarti…”
“Oh, accidenti…. Mi dispiace…. Comunque non ti preoccupare….Il suo potere risiede totalmente nella linea a spirale. Se quella è integra, non ci sono problemi.”
Sbuffa sollevato….. “Meno male…”
Lo accarezza dolcemente sui capelli e lo attira a sé facendogli appoggiare la testa sul petto. Damon ascolta il battito del suo cuore…. E’musica per le sue orecchie…. Poi torna a guardarla in faccia.
“Dimmi la verità…. State iniziando a valutare la possibilità di riemergere?”
I suoi occhi si tingono di una lievissima malinconia.“Si. Abbiamo consegnato ai Vecchi Saggi i nostri rapporti su quanto scoperto e ….fra circa dieci giorni sapremo. Per quanto riguarda me, ho riportato cose positive…. Certo non tutte, ma non posso certo parlar male della terra emersa. Però ci sono quelli dei miei colleghi…..non ho idea di cosa abbiano scritto…”
“Dieci giorni…. Come quelli trascorsi fra il naufragio di mio padre e l’abbandono delle ricerche in mare….. In dieci giorni l’ho perso… E in dieci giorni rischio di perdere anche te….”
“Non dire così…. Magari si sistemerà tutto….” Non ne è troppo convinta….
“Me lo auguro…ma….” Isys lo bacia dolcemente…
“Adesso non pensarci. Godiamoci questa bella serata…” Per smorzare la tensione, cambia radicalmente argomento. Si alza in piedi girando su se stessa. “Ti piace il mio vestito nuovo?!”
Damon la osserva, i suoi occhi si stanno riempiendo di desiderio: indossa un abito bianco che le lascia le spalle scoperte e che le arriva poco sopra le ginocchia. Non è eccessivamente stretto, ma mette ben in risalto le sue curve. Si alza senza mai staccare gli occhi da lei. La afferra per la vita e la attira a sé. Vuole sentire il suo corpo addosso al suo, le sue mani la avvolgono piano piano…. La bacia con tutto il fuoco della passione che trova in sé…. “Mi piaci con qualsiasi vestito tu possa mettere… Ma il modo in cui mi piaci di più è questo…” Con la mano, cerca su per la sua schiena l’allacciatura dell’abito e in un attimo lo fa scivolare a terra….
Isys sorride maliziosa. “Allora abbiamo gli stessi gusti…” E velocissima gli sfila via tutto quello che ha indosso.
Lo trascina sopra di sé e si lascia possedere dal suo calore….
 
 
Al Cafè de Mar intanto Nick e gli altri stanno parlando ancora di quanto accaduto….. Damon ha detto di essersi cacciato in un impiccio più grosso di lui… Vuole tenerli fuori per proteggerli da eventuali rischi….. E la famosa Eva ne è coinvolta…. Chi ci sia sotto qualcosa di scottante? Oppure hanno davvero le prove dell’esistenza del continente scomparso e vogliono la fama della scoperta tutta per loro!?
Julieta e le sue amiche se ne sono andate via e, purtroppo per loro, non ci sono altre ragazze carine a cui dare la caccia. E’ solo mezzanotte!!! Troppo presto per andare a letto!!! Che si fa? Dove si va?
Casualmente, sfogliando una rivista, Roy scova un servizio sui fenomeni paranormali avvenuti in un quartiere di Chicago…. I tre si guardano in faccia: il fantasma della baia di Entre Morros!!! Nessuno ne ha più parlato e non ci sono stati altri avvistamenti!! Perché non farci una capatina?
Così i ragazzi si avviano verso la baia. Scendono in spiaggia cautamente ed iniziano ad esplorare l’area…. Tutto è deserto e non ci sono né spettri né sfere di luce…. Più in là notano una piccola caletta nascosta dagli scogli… Ed è lì che videro quella strana figura femminile….. In punta di piedi si avvicinano ed iniziano a sentire strani rumori… Si sporgono dagli scogli per dare un’occhiata e intravedono una cosa scura muoversi in maniera molto particolare….
“E quello… cosa diavolo è?”
“Forse il nascondiglio del fantasma!”
“Ma fammi il piacere…. Aspettatemi qui….” Nick fa un passo in direzione di quel “coso”, ma scivola rovinosamente e cade in acqua con un tonfo che spaventa i due amanti!
“Aaaahhhh!!! C’è qualcuno!!!!!”
“Zitta! Copriti!! Non farti vedere!!!” Si guarda attorno.. “Dove sono i miei pantaloni?!”
“Lì…. Riesci a prenderli?..”
“Anf….. ah! Presi!” Poi si volta verso la riva. “Chi c’è?!”
Un figura si alza dall’acqua imprecando…. “..Cazz…. Che botta…! Ehm… chiedo scusa per l’interruzione….”
“Ma…. Nick?!”
“…Oh….Ciao… Damon…. Tutto bene?”
“Secondo te???!!!!”
“Spero di non aver interrotto niente….”
“Devo proprio darti una risposta?” Si volta. “Ah, vedo che non sei solo!”
“Se per questo, nemmeno tu!” Bruce e Roy escono allo scoperto. Dietro le spalle di Damon intravedono una folta chioma di capelli arruffati apparentemente biondi…..
“E allora?” Con la mano sente che Isys sta tentando di rivestirsi, badando bene a non mostrare loro il viso…. Nonostante la semioscurità potrebbero riconoscere i suoi tratti da abyskhomantras….
“Dunque lei è la famosa Eva…..”
“Eva?! Damon, chi diavolo è Eva!!!!????”
“Nessuno, stai tranquilla! Poi ti spiego!!!”
“Sarà meglio per te!!!!”

“Ehm…vi spiacerebbe allontanarvi un attimo??” L’imbarazzo lo sta divorando….
“Oh… si, scusa….”
“Via ragazzi….. Non ci tengo a vedere le sue chiappe….”
Allontanatisi i tre, Damon e Isys terminano di rivestirsi….. Interrotti proprio sul più bello! Lui la guarda in viso, legge nei suoi occhi una buona dose di delusione…. La bacia….
“E ora che si fa?”
“Gran bella domanda…. Se mi vedono in faccia, cosa mi invento?”
“Cerca di nasconderti con i capelli…. Così. Non c’è molta luce, forse non si accorgeranno di nulla…”
“Speriamo! Dammi la coperta… Cercherò di coprirmi il più possibile….”
“Li mando via prima possibile, così riprendiamo da dove siamo rimasti….”
“Aspetta un attimo tesoruccio!” Lo blocca afferrandolo per un braccio. “Chi è Eva?!”
“Eva?! Oh, già! …..Eva sei tu!”
“Cosa?!”
“E’ il primo nome che mi è saltato in mente quando hanno iniziato a farmi troppe domande su di te! Isys è un nome che non esiste sulla Terra… Almeno per quanto ne so io. Non ti piace?”
“Si, si , mi piace, ma non sono del tutto convinta….”
Si impossessa della sua bocca “Credi possa baciare un’altra in questo modo?”
La lascia senza fiato. No! Non lo può fare!!!
Finalmente i due escono allo scoperto e raggiungono Nick, Roy e Bruce…..
“Bene, ragazzi…. A cosa dobbiamo la vostra visita?”
“Ehm… scusateci per l’interruzione, ma volevamo vedere se c’era ancora il fantasma dell’altra sera e non pensavamo di trovare voi due…ehm…..”
“Spiacente, non ci sono spettri, entità o simili da questa parti…”
Isys bada bene di starsene nascosta dietro le spalle di Damon…. Vedendola potrebbero anche riconoscere in lei il vero fantasma!
“E dunque… lei è la tua ragazza…. Eva.”
“Già. Esiste sul serio e non me la sono inventata. Soddisfatti?”
“Non ne abbiamo mai dubitato…”
Come no!!!!? “Beh, allora? Ora che l’avete vista, c’è qualcos’altro che possiamo fare per voi?”
Nick si ricorda di un particolare. “Eva, posso chiederti una cosa?”
“….ma certo….” E’ sempre stata una ragazza decisa e pronta ad affrontare tutto, ma quelle poche parole la stanno mettendo in pensiero.
“Quel ciondolo che hai regalato a Damon…. Dove lo hai trovato?”
“Ah,… quello?...” Pensa un attimo prima di rispondere… “L’ho fatto io!”
“Sai lavorare la pietra?”
“Più o meno…”
“Dove l’hai trovata?”
“Su certe spiaggette dell’arcipelago….”
“Capisco… E’ una pietra molto strana e particolare…. Secondo te potrebbe aver a che fare con il mito di Altantide?”
Eva/Isys sussulta. “Cosa? Atlantide?! No….  Non che io sappia.....” Perspicace il ragazzo!
Nick guarda Roy e Bruce…. Sentono puzza di bugie.
“Ora basta, ragazzi! Vi prego…..” Damon taglia corto.
“Va bene, ce ne andiamo. Buon proseguimento.”
Se ne vanno via, ma hanno quasi la certezza che quei due sanno davvero qualcosa. Eva ha avuto una strana reazione quando è stata pronunciata la parola “Atlantide” e Damon ha troncato l’argomento rapidamente. Cosa hanno scoperto?
 
Isys e Damon tornano nel loro angolo…. Non hanno il coraggio di dire niente. Si siedono sulla coperta mantenendo i loro occhi fissi sul mare. Nick e gli altri non sono riusciti a vederla in faccia, perciò non dovrebbero sospettare nulla, ma hanno parlato di Atlantide. Isys appoggia la sua testa sulla spalla di Damon che la abbraccia teneramente…. Nessuno dei due se la sente di riprendere quello che è stato interrotto. E’ ben evidente che l’eventuale scoperta dell’esistenza di Atlantide verrebbe sfruttata per fama e per soldi! Nick l’ha chiaramente detto poche ore prima ed è uno dei maggiori ostacoli al ritorno in superficie. Laggiù, in fondo al mare, in lunghissimi secoli di esilio dal resto del mondo, gli Atlantidei hanno imparato a non sfruttare il prossimo per egoismo, per sentirsi superiori e più potenti di chi ci sta accanto. Non esiste neanche il denaro, una delle cause principali dei mali del mondo. Lì tutto avviene per scambi di beni o servizi, una sorta di baratto insomma, così il morbo dell’arricchimento non è riuscito ad attecchire. Sono riusciti anche a combattere la sete di potere, un altro dei mali del mondo emerso. Il Gran Consiglio di Altantide infatti viene rinnovato ogni anno (che loro chiamano enjaar) e i componenti sono sorteggiati fra tutti gli abitanti una volta raggiunta la maggior età, di modo che ognuno partecipi attivamente ed in modo costruttivo al buon governo della loro terra. Del circolo dei Vecchi Saggi fanno parte coloro che hanno raggiunto una certa dose di esperienza unita all’età e si sono distinti particolarmente in determinate circostanze, sia uomini che donne. Tutto questo è stato raggiunto a caro prezzo, ma il loro livello di civiltà è molto elevato. Si è sempre creduto che gli Atlantidei fossero in possesso di ritrovati tecnologici inimmaginabili, come automi o apparecchi in grado di fare e costruire tutto in poco tempo. Ma, oggettivamente, reperire certe materie prime necessarie sul fondo dell’oceano è assai difficile! Così sono stati in grado di sviluppare notevolmente le potenzialità della mente umana, acquisendo il potere della comunicazione telepatica anche a distanza, della lettura della mente e dell’indispensabile creazione e rigenerazione del philkos!
 
Nick & c intanto sono tornati sui loro passi… Tutti e tre sono dubbiosi su quanto hanno visto.
Quella ragazza è molto strana: dal poco che hanno intravisto ha dei capelli fin troppo chiari e la sua pelle è talmente bianca da sembrare finta!
“Secondo voi Eva è un essere umano?”
“All’apparenza sembra di si, ma….”
“Ha qualcosa che non mi convince…”
“Già… e avete notato la reazione sua e di Damon quando ho rammentato Atlantide? Secondo me sanno davvero qualcosa.”
“E se lei fosse erede degli abitanti di Atlantide?! Magari la principessa del mondo perduto?!”
Nick e Roy guardano Bruce con aria stupita.“Si, è la cugina della sirenetta! Se quella terra fosse realmente esistita, i suoi resti si troverebbero sul fondo del mare da migliaia di anni!! E se veramente lei ne è una discendente, dovrebbe essere vecchia stravecchia o per lo meno si sarebbe …umanizzata!!”
“A meno che per loro gli anni non passino…..”
Roy scoppia a ridere. “Ahahahaha!!!! Hanno l’elisir dell’eterna giovinezza!!!  Ti prego!! Raccontamene un’altra!!!”
“Ok, allora senti questa: Eva è un’aliena del pianeta X!”
“Certo che hai una fervida fantasia!!!!”
“Sai, però potrebbe averci preso….”
“Il pianeta X non esiste!!”
“E allora chi è quella ragazza? Un fantasma?!”
I tre si guardano in faccia e smettono all’istante di ridere: il fantasma di Entre Morros!!! Era una figura femminile dai lunghi capelli chiari!!!! Ed Eva ce li ha in quel modo!!!!
“Pensate anche voi a quello che penso io?”
 
 
Passano i giorni e ogni istante il momento della verità si fa sempre più vicino. I due innamorati cercano di sfruttare ogni momento possibile per trascorrere il tempo insieme… Nonostante tutto, avvertono un certo stato di nervosismo perché in fondo sono consapevoli che quelli potrebbero essere i loro ultimi attimi insieme….
Sala del Consiglio di Atlantide, i Vecchi Saggi, dopo giorni di analisi serrate, sono finalmente in seduta con i componenti del Corpo degli Esploratori del Cielo e tutte le più alte cariche di governo. E’ il momento della verità.
Isys ha i nervi a fior di pelle.
Il più anziano dei Saggi prende la parola: “Onorabili cittadini di Atlantide, si riunisce oggi il Gran Consiglio per comunicare la decisione presa sulla base di quanto raccolto dai nostri validi Esploratori del Cielo sulla terra emersa….. Gli umani di superficie contattati hanno svolto con encomiabile garbo la missione loro richiesta, fornendo ai nostri uomini informazioni dettagliate e soprattutto mantenendo integro il segreto della nostra esistenza. Tuttavia, nonostante ci sia una grandissima volontà dei più al trionfo della pace e della solidarietà fra popoli, esistono ancora delle realtà troppo legate ai beni materiali, per raggiungere i quali non ci si preoccupa del dolore inflitto al proprio vicino. Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Per questo motivo è con enorme rammarico che dichiaro ufficialmente,  anche a nome dei miei venerabili colleghi, che al giorno d’oggi non vi sono i presupposti per la riemersione di Atlantide. Non sono ancora giunti i tempi del compimento dell’antica profezia. Voi, stimati Esploratori del Cielo, sapete cosa fare. Dunque procedete quanto prima. Grazie per la vostra attenzione. E’ tutto. La seduta è sciolta.”
Isys ha gli occhi pietrificati. Non riesce a muovere un solo muscolo del suo corpo…. Resta immobile, seduta su quella poltrona con lo sguardo bloccato sul podio dal quale sono state pronunciate quelle terrificanti parole. Tutti gli occupanti stanno abbandonando la sala, lei non ha mosso un muscolo.
“Isys, dobbiamo andare… Isys! Mi senti?”
Nessun cenno.
“Ehi, cos’hai?! Va tutto bene?”
Immobile.
“Capisco la tua delusione, ma non è la fine del mondo se ancora non possiamo riemergere!”
Si volta finalmente verso Xilena. “….Tu non sai in che guaio mi sono infilata….. Io non posso lasciarlo così…. Io lo amo…. Lui mi ama….”
“Che…..cosa?!” Incredula! “Ti sei innamorata di un syrkhomantros?!
Ha gli occhi gonfi di lacrime… “Come faccio a dirgli che dobbiamo separarci per sempre?” Scoppia in lacrime. Xilena non ha il coraggio di aggiungere altro. Aiuta l’amica ad alzarsi e a passi lenti escono dalla sala.
La accompagna nella sua stanza, vorrebbe fare qualcosa per lei, ma Isys ora vuole solo restare con se stessa…. Deve riflettere e cercare di trovare la freddezza di dire tutto a Damon. Ringrazia di cuore l’amica, chiude la porta e si butta sul letto, affogando nel cuscino che si sta inzuppando di lacrime…..
Ma perché? Perché? Se ad Atlantide si parla sempre di amore, tolleranza, solidarietà e buoni sentimenti,  perché deve separarsi dall’unico uomo che abbia mai amato? Perché deve cancellargli dalla mente tutti i momenti magici vissuti assieme? Perché lei dovrà vivere per sempre nel ricordo di ciò che non sarà mai più?
Il rischio di ciò che si è verificato è sempre stato dietro l’angolo, ma come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire. Ci credeva, ci sperava…. Sognava che finalmente fosse finito quel lungo esilio in fondo all’oceano per poter vivere con lui per sempre sotto la calda luce del Sole......
 
Arriva l’ora del tramonto su quel giorno tanto temuto….
Damon è sulla spiaggia ad attenderla. Stasera conoscerà il loro destino. Ha un terribile presentimento, ma nutre dentro di sé la speranza che possa accadere il miracolo….. Si sente nervoso, molto nervoso….
Il cielo è buio e soffia solo una debolissima brezza quando vede Isys sorgere dalla acque scure. Le va incontro con il battito cardiaco alle stelle, ma quando la guarda in faccia capisce al volo che l’incubo è realtà. I suoi occhi azzurri sempre scintillanti ora sono spenti e innaturali…
“Dimmi che non è vero…..”
Isys non riesce a rispondere, la sua voce è strozzata dai singhiozzi…. Nonostante tutta la sua volontà, non è riuscita a trovare la forza di passare sopra all’amore che prova per lui che le sta di fronte impietrito. Ma deve farlo! Deve ricorrere al potere dell’akorfys e cancellargli tutto dalla mente. Deve farlo ora, nel minor tempo possibile! Ha sempre detestato gli adii e quello le sta provocando un dolore talmente grande che non riesce più a contenerlo…. Lacrime amare stanno uscendo dai suoi occhi.
“Perdonami….  Ti amerò per sempre…..”
Alza la mano destra e solleva l’indice per fare quello che non avrebbe mai voluto fare…
Damon si scaglia contro di lei. “NOOOOOOOOOOOO!!!!!!”
 
 
********************************************************************************
 
Sono quasi giunta alle battute finali. E tutto sembra andare storto.
Qualcuno di voi è curioso di sapere come si concluderà? Se mi date un piccolissimo cenno, potrei soddisfare la vostra curiosità più velocemente….  Non mi aspetto grandi parolone, so di essere scarsa come autrice ed il mio stile forse lascia molto a desiderare, però mi piacerebbe sapere se questo mondo sommerso che ho immaginato vi è piaciuto almeno un po’…… 
 

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Capitolo 11
*** L'ultima spiaggia ***


L’ultima spiaggia
 
 
Le afferra il polso con delicata violenza per bloccare quel gesto. Finiscono a terra, rotolandosi sulla spiaggia. Isys tenta il tutto e per tutto per divincolarsi e liberarsi dalla sua presa, ma non ci riesce. Damon è più forte di lei.
“Non ti permetterò di cancellare tutto dalla mia mente!!!!”
“Devo farlo!!! Non provoca dolore, te lo giuro!!!”
“Non me ne importa un cazzo del dolore!!! Io non voglio dimenticare te!!!!”
“Devi dimenticare Atlantide ed io ne sono parte!! Appartengo alla mia terra, non posso fare altrimenti!!!!”
“Ah, è così allora? E io che credevo alle tue parole quando dicevi di amarmi!!!! Ti sono servito solo perché volevi scopare con qualcuno!!!! Mi hai sempre preso in giro!!!!”
“Non è vero!!! Io ti amo sul serio!!!”
“Stronzate! Tieni più ad Atlantide che a me!!!! Di’ la verità!!!!”
“No!!! Non pensarlo neanche!!!!” E’ straziata dal dolore….
“Allora dimostramelo!”
“E in che modo?!”
La loro lotta finisce in acqua, sono distrutti dalla disperazione tanto che le loro forze si sono quasi del tutto esaurite… Damon la fissa negli occhi…
“Lasciami almeno il tuo ricordo, non dirò a nessuno  della verità su Atlantide…. Te lo giuro sulla mia stessa vita….”
“Non so se posso permettermi di correre questo rischio…..”
“Vedi che ho ragione? Metti sempre Atlantide al primo posto….”
“Damon ti prego….”
“Certo…. I nostri mondi sono troppo diversi…. La nostra storia non poteva funzionare fin dall’inizio…ed io mi sono illuso che potessimo farcela….” Lascia le mani della ragazza di nuovo libere.
Isys si siede nel bagnasciuga. “Ho sempre creduto in noi, anzi io ci credo ancora. Se potessi, verrei immediatamente a vivere sulla terra emersa…. Lascerei tutto quello che ho in fondo al mare senza esitazione. Ma purtroppo non posso. E ti giuro che l’amore che provo per te è vero e sincero. Darei la mia stessa vita per te. Credimi…. Ti prego.”
Si volta verso di lei, la osserva senza dire nulla. Forse è stato un po’ troppo duro nei suoi confronti. Legge nel suo viso una profonda tristezza. “Se tu non puoi venire a vivere sulla terra, verrò io a vivere ad Atlantide.”
“Cosa?!”
“Se mio padre si trova laggiù, significa che c’è il modo per accogliere gli umani di superficie presso di voi.”
“Sei sicuro di volerlo sul serio? Insomma…. Potresti non vedere mai più la luce del Sole…”
“Cosa vuoi che mi importi della luce del Sole se non posso più vedere te?”
Isys ha le lacrime agli occhi, ma questa volta è la commozione ad impossessarsi di lei. Lo abbraccia teneramente. “Cercherò il modo di farti venire a vivere ad Atlantide. E lo troverò, amore  mio, dovessi scartabellare tutti i nostri codici….” Finalmente sente la sua mano sulla sua schiena, la sta accarezzando delicatamente… Senza dire una parola Damon le sfiora le labbra, rivivendo gli istanti del loro primo bacio….
Sono entrambi troppo amareggiati da quanto è successo….
Hanno solo bisogno di stare vicini l’uno all’altra…. Tutte le passioni incontrollabili che li hanno invasi in passato, si sono spente completamente….
Trascorrono tutta la notte lì, su quella piccola spiaggia, abbracciati l’un l’altra senza dire niente. Non è facile neanche lasciarsi prendere dal sonno, poiché le loro menti sono piene di dubbi ed incognite sul futuro. Un futuro che credevano lontano, ma che ora sta prepotentemente bussando alla loro porta.
 
Sta per spuntare il nuovo giorno. Prima che sorga il Sole, Isys si è già tuffata in mare. Per qualche giorno non si sentiranno…. Tenterà una richiesta ufficiale al Gran Consiglio perché accettino la discesa di Damon  sul fondo dell’oceano. Contemporaneamente tenterà di scartabellare tutti gli archivi legislativi di Atlantide in cerca di una minima cosa che permetta a Damon di diventare un abyskhomantros. Fino a quel momento l’unica via conosciuta per stabilirsi negli abissi consiste nel rimanere vittima di un naufragio, ma la cosa è molto rischiosa. 
Eppure deve esserci un’altra soluzione!
E deve trovarla!
Ad ogni costo!
 
Intanto, nella tarda mattinata, nel laboratorio del professor Carvalho i tre ricercatori stanno terminando di imballare alcuni reperti per spedirli negli Stati Uniti. Damon non si è presentato e tutto ciò sta facendo irritare l’équipe di lavoro. Va bene essere innamorati, passino pure tutti i misteri che aleggiano attorno ad Eva, ma qui qualcuno se ne sta approfittando. Insomma, c’è malumore. Le uniche scoperte di un certo rilievo sono state quelle collegate alle rocce recuperate da Damon stesso a largo di Flores, poi purtroppo non è emerso altro di particolarmente significativo. Comunque il progetto di ricerca deve andare avanti, con una squadra di quattro ricercatori. Se il “dongiovanni” ha intenzione di passare tutte le notti a divertirsi per dormire durante il giorno, è bene che se ne torni a casa. A meno che…..
Nel pomeriggio il professore convoca Damon….
“Senti, tu sei una mente brillante e mi dispiace dirti certe cose…. Ma ho l’impressione che tu voglia fare un po’troppo i tuoi comodi…. Ti ricordo che sei qui per lavorare….”
“Le chiedo scusa…. Ci sono dei grossi motivi che non posso spiegarle e ….che mi hanno indotto a saltare qualche giorno di lavoro…. Ma non si ripeterà, glielo giuro!”
“Grossi motivi che non puoi spiegarmi, eh? Vediamo se indovino…. I tuoi colleghi sostengono che hai fatto qualche scoperta sul piano del paranormale…. E’ forse così?”
“Mi dispiace, non posso parlare.”
“Sai che rischi grosso.”
“Si, lo so. E se vorrà rispedirmi negli Stati Uniti, faccia pure. Non ho nulla da perdere.”
“Ti rendi conto di quello che dici?! Potresti diventare qualcuno nell’ambiente scientifico se veramente hai scoperto qualcosa di grosso!”
“Non mi interessa professore….”
“Senti Damon…. Non prendere decisioni azzardate, potresti pentirtene. Dimmi la verità. Divideremo insieme la gloria e metterò a tacere rapidamente tutte le voci che si sono create negli ultimi tempi. Pensaci per qualche giorno e poi fammi sapere.”
“Grazie, ma non occorre. Quello che so deve rimanere un segreto. Se potrò rivelarlo a qualcuno, lo farò quando sarà il momento. E non è adesso. Ora se vuole scusarmi, torno in laboratorio.”
Carvalho resta seduto nel suo studio. Gli altri ragazzi sostengono che abbia qualche prova dell’esistenza di una creatura non-umana…. Hanno azzardato alcune ipotesi: un essere proveniente dalle rovine di Atlantide (il che ne proverebbe l’esistenza), un extra-terrestre o un fantasma…. Quello che pure sua figlia dice di aver visto ad Entre Morros. E tutte queste ipotesi ruotano attorno alla figura di Eva, la sua ragazza, conosciuta a Velas, che gli ha regalato uno stranissimo ciondolo e che ha dei capelli talmente chiari da sembrare finti… Se solo quel testardo si decidesse a palare….
 
 
Isys è chiusa da un paio di giorni nella biblioteca di Atlantide alla disperata ricerca di una legge o normativa che permetta a Damon di stabilirsi lì nel suo mondo…. Ha pure fatto richiesta di udienza presso il Gran Consiglio per presentare un’istanza…. Ha preparato con cura il discorso che leggerà davanti ai saggi fra tre giorni….. Ancora tra giorni e poi conoscerà il suo destino. Ultimamente si è impegnata moltissimo ed accusa segni di stanchezza, sonnolenza e mal di testa…. Forse è dovuto a tutto lo stress patito al pensiero di dover abbandonare il suo amore…. Però continua a cercare, cercare, cercare…. Non si fermerà fino a che non troverà un cavillo che le permetterà di continuare la sua vita con accanto l’uomo che ama.
 
Nonostante tutti i suoi sforzi però l’esito è negativo: non c’è nessuna norma che tratti di un eventuale ingesso volontario ad Atlantide di un syrkhomantros, l’unica via apparentemente sembra quella del naufragio…..
Le cose insomma si stanno mettendo davvero male.
L’unica remota speranza quindi è il discorso che pronuncerà davanti al gran consiglio….
 
Ed il fatidico momento arriva…..
“Venerabili Saggi del Gran Consiglio di Atlantide, ringrazio umilmente del tempo concessomi per l’esposizione di quanto segue….. La nostra civiltà da sempre ha mirato al raggiungimento di un elevato tenore culturale e di vita. Noi siamo il popolo che per primo ha conseguito la libertà dalle guerre, dalla schiavitù del denaro e dall’odio. Purtroppo sulla terra emersa tanto c’è ancora da fare, come anche voi avete rimarcato… Ma fortunatamente ci sono degli umani di superficie dall’animo così elevato da assimilarsi perfettamente alla gente di Atlantide e che ritengo degni di nota presso di Voi. Uno di questi in particolare si è dimostrato tale: sto parlando di Damon McLean, l’umano di superficie che mi è stato di indispensabile aiuto nel compimento della mia missione di Esploratrice del Cielo. In virtù dunque degli enormi meriti e del livello psichico fuori dal comune riscontrati nel soggetto in questione, sono qui ad implorare davanti a Voi Venerabili, il permesso di accoglierlo presso di noi come umano degli abissi…. In nome del nostro amato popolo a cui sono fiera di appartenere…. Grazie.”
Terminato il suo discorso Isys si siede di nuovo accanto a Xilena…. Non ha il coraggio di parlare, si sente troppo nervosa…. Quella è la loro ultima possibilità per vivere insieme….
I dieci Saggi che compongono il gran consiglio si ritirano per prendere la decisione…
Sono attimi terribili quelli che passano dalla chiusura di quella porta alla successiva apertura….
Quanto tempo è passato? Per quanto breve possa essere, per Isys è un’eternità.
Finalmente quella maledetta porta si apre. Nove dei saggi riprendono i loro posti, mentre il più anziano si avvicina al podio dal quale comunicherà la loro decisione. Il momento della verità è arrivato.
“Diamo lettura della decisione presa sulla proposta di accogliere un umano di superficie, non vittima di naufragio, presso di noi. Nella nostra storia millenaria non vi è mai stato un caso analogo in cui un soggetto abitante sulla terra emersa voglia volontariamente scendere negli abissi. Nonostante tutta la buona volontà che tale individuo possa aver dimostrato e senza metter in dubbio le sue qualità, questo consiglio ritiene l’accoglienza di un umano di superficie presso di noi un  pericoloso precedente. Anche ricorrendo al potere dell’akorfys non abbiamo la totale certezza di preservare la nostra civiltà dalla contaminazione. I tempi non sono maturi. Per questo la domanda è rigettata.”
Il vecchio se ne torna al suo posto ed invita Isys e Xilena ad abbandonare l’aula.
Isys si alza a fatica dalla poltroncina sorretta dall’amica, negli occhi non ha più lacrime da versare.
Appena fuori dall’edificio, si siedono sugli scalini….
“Isys, va tutto bene?”
Si volta a guardarla in faccia. E’ ancora più pallida del solito. “Questa volta è finita sul serio….”
Xilena la stringe forte. “Non abbatterti così! Sei sempre stata una ragazza forte, supererai anche questa, ne sono sicura.”
Accenna un lievissimo sorriso… “Adesso voglio andare a casa mia…. Poi penserò se andare da lui a dirgli addio o sparire per sempre dalla sua vita….”
Si alzano, scendono lentamente i gradini…. Isys si sente strana, debole, spossata…. Evidentemente tutto il lavoro fatto l’ha stancata più di quanto non immaginasse… E purtroppo si è rivelato tutto inutile. Con Damon non potrà mai avere un futuro.
Fa qualche passo verso l’esterno dell’edificio e improvvisamente cade a terra priva di sensi.
 
 
********************************************************************************
 
Bene gente, ci siamo! Manca solo il gran finale!
Vorrei  iniziare con i ringraziamenti nei confronti di tutte le persone che stanno seguendo la storia di Atlantide, in particolare GrimmEspada03 ed i suoi bellissimi commenti Vi confesso che non è stato semplicissimo creare questo mondo sommerso, la sua lingua, i suoi abitanti…
Per ora vi è piaciuto?
E spero che il finale non deluda le vostre aspettative!
 
La Luna Nera 
 

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Capitolo 12
*** Bek venok an Atlantis ***


Bek venok an Atlantis
 
 
Damon è sulla solita spiaggetta in attesa dell’arrivo di Isys. Gli ha chiesto di incontrarla con urgenza dopo che per una decina di giorni non c’è stato alcun contatto fra di loro. Non ha idea di cosa possa essere accaduto, forse è rimasta chiusa in qualche vecchio palazzo scartabellando leggi e norme per farlo scendere ad Atlantide, oppure…chissà!
Ad ogni modo fra poco, saprà.
 
Finalmente Isys esce dalle acque scure e si avvicina a lui. Ha un faccia strana, dal colore quasi indefinito nonostante ci sia poca luce…. Le va incontro, salutandola con un bacio.
“Ciao Isys…. Va tutto bene?”
“Diciamo…. Di si.”
“Sei strana….”
“Il fatto è che….purtroppo non ho trovato nessuna norma che ti permetta di diventare abyskhomantros ….dovresti naufragare…. E pure la mia domanda ai Vecchi Saggi è stata respinta…”
“Ho capito… Allora questo…è un addio….”
“Non proprio…. Sei sempre dell’idea di voler venire a vivere con me sul fondo del mare?”
“Ma certo!”
“Ecco…. Qualche giorno fa ho avuto un piccolo malore e…. sono stata ricoverata in clinica…”
“Cosa?! Che ti è successo?! Perché non mi hai avvisato?!”
“Sto bene ora, stai tranquillo…. Il fatto è che… ho avuto… una minaccia di aborto….”
Damon spalanca gli occhi e la bocca incredulo!
“Sono incinta….” Gli occhi fissi su di lui. “Avremo un bambino….”
Finalmente il ragazzo riesce a pronunciare qualche sillaba…! “Un-un…figlio…?”
“Si…. Mio e….. tuo…”
“E’….è…. meraviglioso….” L’abbraccia forte con gli occhi lucidi. Una mano accarezza la sua pancia come se in quel gesto potesse sentire quella nuova vita…..
“Davvero sei contento?”
“E perché non dovrei esserlo? Questo bambino è me e te e…..” Il suo sguardo si fa cupo..  Si è appena ricordato di un piccolo particolare. “Ah già… Dovrai crescerlo da sola….”
“Leggi qui…” Gli porge un foglio su cui sta scritta una norma del codice di Atlantide.
“O Sagags Kodesk ek Atlantis nem endekomt o mapalkos ekys filgond xef goneyerd, inaxcar tyodes boheltos ypos an basrenk yon apgrom an yonea dykajusk….. Ehm…. Che cosa significa tutta questa roba?!”
“Ops, scusa…. Il Sacro Codice di Atlantide non ammette l’allontanamento dei figli dai genitori, affinché questi li aiutino a crescere nell’amore e nella giustizia.” Lo guarda fisso negli occhi. “Puoi venire ad Atlantide.”
“Stai scherzando…?”
Muove la testa da destra a sinistra, finalmente sorridente. “Devi fare il padre, non puoi abbandonare tuo figlio!”
Troppe emozioni avvolgono i due giovani innamorati in quegli attimi. Si abbracciano forte fra le lacrime… Quel bambino è un dono del Cielo! Anche se i codici normativi non contemplano discese volontarie di syrkhomantrosos, il dovere di fare il papà passa avanti a tutto quanto. Anche il Gran Consiglio che in un primo momento aveva respinto la richiesta di Isys, ha dovuto dare parere favorevole.
“Domani mattina all’alba verremo a prenderti…. Qui, sulla spiaggia di Entre Morros, avrà luogo la cerimonia di accoglienza fra gli Atlantidei. Porta pure tutte le tue cose se vuoi, ma sappi che dovrò nascondertele… Laggiù dovrai vivere come noi. Ti cancelleremo dalla mente il ricordo della tua vita sulla terra emersa e da chi ha avuto a che fare con te ogni riferimento alla tua persona….”
“Non ricorderò mai più quello che sono stato fin ora?!”
“No…mi dispiace… Questa volta non posso farci niente….  Riacquisterai i tuoi ricordi il giorno in cui torneremo a vivere fuori dall’acqua.”
Damon resta pensieroso, l’idea di dimenticare tutte le cose che sa non gli va proprio a genio…. Però, pensandoci bene, cos’ha da perdere? Sulla Terra non ha nessuno…. Lì ci sono tre colleghi ed un professore ficcanaso che stanno facendo di tutto per scoprire la verità sulla sua ragazza….. Avrebbe una carriera da ricercatore, ma tutto dipende dall’esito della spedizione alle Azzorre…. Il suo contratto di lavoro potrebbe non essere rinnovato e alla luce degli ultimi avvenimenti il suo futuro è molto incerto… Mentre andando a vivere ad Atlantide resterebbe per sempre accanto alla donna che ama e che presto lo renderà padre… Potrà riabbracciare suo padre che credeva disperso nell’oceano e chissà quali altre meraviglie lo attendono laggiù!! Poi, hai visto mai, potrebbe tornare sulla terra emersa in compagnia dei suoi nuovi concittadini….
“Ok, domattina allo spuntar del giorno.” Un velocissimo bacio. “Vado a preparare i bagagli!”
Se ne va sorridente verso l’hotel. Questa volta finalmente tutto sta andando per il verso giusto.
Prepara velocemente tutte le sue cose in santa pace, visto che Nick non è rientrato dalle sue avventure galanti, e prima di cercare di dormire un po’, guarda fuori dalla finestra….. Domani non ricorderà nulla di tutto questo…. Dimenticherà com’è il cielo, il calore del Sole, il rumore della pioggia che scende, come funziona un vulcano, tutto quello che sa insomma….  La cosa è inquietante, ma sarà con Isys per sempre, con il loro bambino…. Chissà se sarà un maschio o una femmina!! Dovrà crescere suo figlio….. Mamma mia! Ne sarà capace?!
 
 
Sono quasi le 5:00….. Damon apre gli occhi: è ora di andare!
Cercando di fare meno rumore possibile, si veste rapidamente, prende la valigia, apre la porta ed esce. Nick però ha finto di dormire e prontamente si alza e lo pedina in compagnia di Bruce e Roy.
Notano subito che si sta dirigendo verso Entre Morros. Questa volta sono ben decisi a venire a capo del mistero. Damon giunge sulla spiaggia, ha con sé la valigia. E’ da solo. Si gira intorno e nella debole luce crepuscolare, nota tre sagome che conosce bene….
“Buongiorno ragazzi! Già in piedi?”
“Tu piuttosto! Che ci fai sulla spiaggia con i bagagli alle 5:00 del mattino?”
“Viene a vivere con me.” In quell’istante Isys esce dall’acqua e si presenta davanti ai loro occhi spalancati dall’incredulità!
“Ma cosa…?”
“Non credo ai miei occhi!!”
“Allora Eva sei veramente un fantasma!”
Ride divertita avvicinandosi a loro. “No, mi dispiace, non sono un fantasma. E non sono nemmeno Eva. Il mio vero nome è Isys e sono un’abitante del mondo perduto di Altantide.”
I tre non sanno se sono svegli o ancora sognano!!! Possibile?!
“…Allora… l’hai veramente scoperto….”
“Già.” Interviene Damon. “E sto per andare a vivere laggiù.”
Bruce, Roy e Nick si guardano in faccia…. No, stanno ancora dormendo! Non c’è storia!!! Quella dice di venire da Atlantide e lui afferma che andrà a vivere lì!!!
“Se adesso volete scusarci, dobbiamo procedere con la cerimonia di accoglienza…”
Isys consegna a Damon gli abiti che vestirà a partire da quel momento e velocemente indossa una sorta di tunica bianca senza maniche che gli arriva poco sopra le ginocchia, dei pantaloni molto stretti, stivaletti ed una elegante cintura con al centro il simbolo di Atlantide: la spirale. Al collo porta sempre il famoso ciondolo.
I suoi orami ex colleghi non si sono ancora ripresi dalla sorpresa quando dal mare iniziano ad uscire delle persone anziane vestite di bianco con in mano degli strani scettri. Restando con i piedi nell’acqua bassa, si dispongono in semicerchio ed invitano Damon ad accomodarsi al centro di esso.
Si inginocchia chinando la testa. A quel punto gli scettri vengono rivolti verso di lui e, contemporaneamente, iniziano ad emettere una tenue luce azzurra che avvolge totalmente il ragazzo. Tutto resta così per una decina di secondi. Non appena la luce svanisce, Isys sorregge Damon che ha perso i sensi…. E’ il potere akorfys in aggiunta alla trasformazione in abyskhomantros che ha questo effetto. I suoi occhi ora hanno la forma tipica degli Atlantidei, la pelle bianchissima, ha i loro poteri ed è in grado di comprendere la loro lingua.  Velocissimamente gli scettri vengono rivolti verso i tre spettatori sbigottiti che in un attimo si ritrovano avvolti dalla luce azzurra, luce che pian piano si diffonde in tutta l’isola e oltre per raggiungere chiunque nel mondo abbia avuto a che fare con Damon. Per questo Isys ha avuto bisogno dell’intervento incisivo del Gran Consiglio dei Saggi: c’era bisogno di un potere molto più grande per compiere l’incantesimo su scala mondiale.
La luce si dissolve lasciando Roy, Bruce e Nick svenuti sulla spiaggia. Prima che Damon riprenda conoscenza, tutti spariscono fra le onde.
 
Passa quasi mezz’ora. Nick si alza…. Si sente strano, quasi stordito…. Vede i suoi amici distesi. Ma che diavolo è successo?! Si svegliano anche Bruce e Roy…. Sono quasi le 6:00 del mattino.. Come mai si trovano sulla spiaggia a quell’ora!? Forse hanno preso parte a qualche festa? O si sono sbronzati talmente bene che non ricordano il motivo per cui si trovano lì?
Si guardano in faccia, cercando di capirci qualcosa…
 
Non ricordano nulla.
 
Sott’acqua intanto il gruppo è giunto nei pressi dell’imponente hask boblysk che sovrasta Atlantide. Damon ha ripreso i sensi, tiene per mano Isys. Si sente tranquillo, in fondo quello è il suo mondo, ma ha la stranissima sensazione che tutto quello gli stia accadendo per la prima volta.
I Vecchi Saggi stanno entrando nei vari diapsen che permettono loro di penetrare nella loro terra sommersa. Sono rimasti solo Damon ed Isys lì fuori… Lei non lo ha mai lasciato per un istante. Si avvicinano al diaps, entrano e in un attimo il processo di passaggio dal fuori al dentro si completa.
 
Varcano l’uscita.
 
Isys si volta verso di lui con un sorriso smagliante….
 
“Bek venok an Atlantis…Benvenuto ad Atlantide…”
 
 
********************************************************************************
 
Si conclude qui l’avventura sui fondali dell’Oceano Atlantico….. Magari l’avete trovata banale, magari no… Fatto sta che il mito di Atlantide a più di diecimila anni di distanza ancora affascina l’umanità ed ho tentato di immaginare cosa potrebbe accadere se laggiù esistesse ancora qualcosa legato a questa leggenda….
 
O forse è verità?
 
Chi può dirlo? Forse un vostro commento?
Ne sarei entusiasta!
 
A presto
 
La Luna Nera
 
Ciaoooooooooooo!!!!!!!! 
 

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