One Camp

di SaMiNa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


So What...?

-siete riuscite a convincere i vostri genitori?- la voce di Niall al telefono appare metallica, quasi non sembra lui. È buffo. Non sembra quel ragazzo biondo tinto dalla voce angelica, ora qui al telefono sembra più un robot.
-no, a dire la verità dobbiamo ancora parlarci- mia sorella risponde per me e mi guarda. Sa perfettamente che io non sarei stata in grado di dire quelle poche parole. Non voglio deludere Niall, è il mio migliore amico e voglio rivederlo è un anno che ci sentiamo per telefono, ora voglio riabbracciarlo e scompigliargli i capelli biondi e parlarci come un tempo. Quando, il mese scorso, ci ha parlato di questo campo estivo che lui e un suo amico hanno messo su, ci è sembrata un’ottima scusa per poterci rivedere. Peccato che né io né tantomeno mia sorella sappiamo come chiederlo ai nostri genitori. Per loro l’estate è il momento in cui si rafforza l’unità familiare: niente scuola per noi e poco lavoro per loro, in poche parole l’occasione perfetta per fare quelle attività che d’inverno riusciamo sempre ad evitare; pesca, spettacoli imbarazzanti per i nonni, discorsi altrettanto imbarazzanti e chi più ne ha più ne metta.
-e che cosa aspettate?- Horan sembra dispiaciuto, si sente un sospiro dall’altra parte della cornetta –sentite, ora devo andare, voi mettetecela tutta, ok?- una volta che il biondo ha riattaccato io e mia sorella ci allunghiamo sul letto e ci guardiamo. Sappiamo entrambe che non sarà semplice, ma entrambe vogliamo cantare, suonare, recitare e ballare e soprattutto rivedere Niall, e per fare questo dobbiamo andare a quel campo.
-siamo tornati- ecco la voce allegra di nostra madre provenire dal piano di sotto.
-ora o mai più- dico a mia sorella mentre scendiamo dal letto.
-eccovi, credevamo foste usciste- ci dice nostra madre, radiosa come sempre. Io mi gratto istintivamente la testa per il nervosismo “andiamo devi solo chiederle se puoi andare ad un campo estivo, non chiederle se puoi andare a vivere sull’Himalaya” mi ricorda, affettuosa come sempre, la mia vocina interiore. Guardo mia sorella e la vedo sorridere tranquillamente. Come fa ad essere calma?
-no eravamo al telefono con Niall- le dice. Mamma sorride. Sa quanto teniamo a quel ragazzo. Forse c’è una piccola speranza.
-venite è pronta la cena- dice, poi si gira e ci guarda –abbiamo preso la pizza, spero non vi dispiaccia- dice facendoci l’occhiolino. Sa che adoriamo la pizza. -cosa vi ha detto Niall?- ci domanda mentre ci sediamo. Nostro padre è comparso dal nulla con due pacchi regalo. E guarda sia me che Aurora. Poi li appoggia sul tavolo.
-questo è un piccolo pensiero da parte mia e di vostra madre per esservi diplomate con il massimo dei voti- dice porgendoceli con un sorriso enorme. Io e lei ci sbrighiamo a scartarli, nel mio c’è un ipod nero, lucido bello e in quello di mia sorella uno identico. Ci alziamo entrambe e corriamo ad abbracciarli. Sanno che la musica è tutto per noi. Quando ci accomodiamo nostra madre ripete la domanda
-allora cosa dice Niall?- noi ci guardiamo e sospiriamo
-ecco…ha organizzato un campo estivo incentrato sulla musica- inizio il discorso.
-interessante e dov’è questo campo?- domanda nostro padre
-a Bristol- risponde prontamente mia sorella
-e ci ha chiesto di andare- concludo io. Entrambi hanno appoggiato i loro pezzi di pizza sul cartonato e ci guardano seri.
-quanto durerebbe?- domanda mio padre alzando un sopracciglio
-tre mesi- dice timidamente mia sorella.
-a Bristol- ripete mia madre. Non riesco a capire a cosa stanno pensando. I loro sguardi sono indecifrabili. Mia madre sospira poi guarda nostro padre.
-va bene- io e mia sorella ci guardiamo sconvolte. Non ci aspettavamo sarebbe stato così semplice. –ve lo siete meritato- conclude mia madre. Dopo aver recepito il messaggio ci fiondiamo a ringraziare entrambi e dopo un ammonimento scherzoso da parte di nostro padre ritorniamo ai nostri posti e continuiamo la cena. Dopo la pizza tutti e quattro ci mettiamo seduti sul divano e insieme giochiamo ad un gioco di società. Non sopporto quei giochi, ma i miei lo adorano, e mi sembra il minimo per ringraziarli. Finito il gioco saliamo in camera e sul mio cellulare ci sono 10 chiamate perse. Tutte di Niall. Mentre su quello di mia sorella ci sono 5 messaggi sempre del biondo.

-allora?-
-vi hanno dato una risposta?-
-perché non rispondete al telefono?-
-cazzo, mi date una risposta?
-siete ancora vive? Fatemi sapere-

Noi due scoppiamo a ridere, non pensavo che fosse così ansioso il nostro Niall. Neanche a farlo apposta sento il telefono squillare, quando vado a rispondere sento un sospiro di sollievo da parte del biondo.
-finalmente allora?- domanda Horan in preda all’ansia. Mia sorella mi toglie il telefono di mano e risponde al biondo.
-PRENOTA DUE POSTI BELLO- urla al ragazzo. Questa sarà sicuramente l’estate più bella di tutti i tempi.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Welcome


(Pov Aurora)

Apro gli occhi lentamente e la prima cosa che riesco a vedere è il cielo fuori dal finestrino dell’aereo. Mi guardo alla mia destra e posso vedere benissimo mia sorella addormentata con le cuffie nelle orecchie. Sbuffo un po’ annoiata ed intanto sento la vocina dell’aereo avvertire che siamo arrivati ormai all’aereoporto di Bristol. Do uno scossone a mia sorella che si sveglia di scatto e si guarda attorno intontita.
-Siamo arrivati Sara- dico io divertita vedendo mia sorella strofinarsi gli occhi e sbadigliare. Ci allacciamo la cintura di sicurezza per l’atterraggio e non appena l’aereo si ferma, io mia sorella scendiamo. Andiamo a prendere le nostre valigie trolley ed usciamo dall’aereoporto.
-Cosa aveva detto Niall?- mi chiede mia sorella guardandosi in giro, alla ricerca del nostro biondo.
-Aveva detto che veniva a prenderci lui…- rispondo io guardandomi in giro, anche io alla ricerca del nostro migliore amico. 
-Sarà ancora dietro all’angolo?- dice Sara trattenendo una risata e facendo ridere anche me, mi ricordo quella volta che per dire che era in ritardo, Niall usò la scusa di essere dietro all’angolo.
-Mi sa di sì- rispondo io, ma poi vedo una jeep nera che parcheggia proprio di fronte a noi. L’autista si toglie gli occhiali neri da sole, in modo tale da scoprire i suoi occhi mare, ma quegli occhi sono di…
-NIALL!- esclamiamo io e mia sorella che, non appena il biondo è sceso dalla macchina, gli saltiamo addosso soffocandolo in un abbraccio che lui ricambia subito, ma quanto mi sono mancati i suoi abbracci?
-Ciao ragazze- esclama Niall guardandoci sorridente –Quanto tempo è passato dall’ultima volta? Noi sorridiamo, carichiamo le valigie nella jeep e subito dopo mi accorgo che nel sedile di dietro c’è una ragazza dai capelli castani lunghi e due occhi azzurri… Ma chi è?
-Ciao- ci dice lei sorridente notando che la sto guardando –Sono Melissa, la sorella di questo idiota- ed indica Niall.
Sara guarda Niall e mormora –Non ci hai mai detto che avevi una sorella!
Niall fa le spallucce e scompiglia i capelli alla sorella –Non ho mai avuto modo per dirvelo, su coraggio ragazze, venite in macchina che vi porto al camp! Io salgo nel posto davanti vicino a Niall, mentre mia sorella va vicino a Melissa, Niall mette in moto e ci dirigiamo verso il camp. Durante il tragitto ci mettiamo a parlare, sia per conoscere meglio Melissa che per sentire cosa ha fatto Niall in questo anno in cui non ci siamo visti. 
-Non vedo l’ora di farvi conoscere Liam!- esclama ad un certo punto Niall guardandoci e noi annuiamo.
-Mica è il ragazzo quello che abbiamo visto due mesi fa su skype?- chiede Sara, riferendosi a quel tizio dai capelli corti e dagli occhi marroni che una volta aveva detto a Niall di spegnere il pc ed andare a dormire.
-Sì, è lui, ma adesso è cambiato.
-In che senso?- domando io.
-E’ andato dal parrucchiere ed adesso è più gnocco- risponde Melissa facendoci ridere. Il viaggio prosegue tra risate e battute, ma alla fine la macchina si ferma, segno che siamo arrivati. Scendiamo dalla macchina e subito possiamo vedere che il camp è immerso nel verde e che ha anche un piccolo fiume dove ci si può fare una nuotata, sembra molto grande…
-Liam!- esclama Niall vedendo arrivare… Oddio, davanti a noi abbiamo un ragazzo alto, i capelli castani rasati, due occhi nocciola da urlo ed un sorriso da far morire, ho davanti a me un figo della madonna.
-Ciao, io sono Liam Payne- si presenta guardando me e Sara e sorridendo –Benvenute a One Camp!
-Che nome originale- ridacchia Sara guardandosi attorno –Io sono Sara.
-Ed io sono…
-Aurora- mi interrompe lui –Niall mi ha parlato molto di voi- dice subito imbarazzato, che tenero che è però!
-Su ragazze, vi accompagno nella nostra casetta!- dice Melissa prendendoci sottobraccio e trascinandoci in una casetta poco lontana da dove eravamo prima. 
Non appena entriamo, io mi scaravento sul letto superiore del letto a castello giustificandomi con un :-Amo i letti a castello- facendo ridere le due e Melissa viene nel letto sotto il mio, mentre Sara si prende quello singolo.
-Ci aspetta un’estate favolosa!- esclama Sara buttandosi sul letto.
-Come no…- sbuffa Melissa.
-Come no?- domando io confusa.
Lei sospira e dopo ci guarda –Okey, in teoria sarebbe un segreto, ma visti che siete le migliori amiche di mio fratello…
-Vai dritto al sodo!- esclamiamo in contemporanea io e mia sorella.
-Avete presente i Back23?- come non averli presente? Sono la band che circola da ben due anni e che ha sfondato in una maniera incredibile… non sono una loro fun, ma qualche canzone la conosco e devo dire che in fondo un po’ di talento ce l’hanno e qualche volta ho beccato mia sorella osservare la foto del riccio dagli occhi verdi ad essere onesti. 
-Certo, sono la band che ha sfondato da due anni e tutte le bambine ci sbavano dietro… Come mai?- domanda Sara guardando curiosa la castana.
-Saranno i nostri insegnanti insieme a mio fratello e Josh Devine

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***



(Louis’ pov)
Arrivammo al campo la mattina presto, alle 5:00 circa, per la ‘gioia’di Harry.
-Ripetetemi, perché siamo qui?- disse Harry sbuffando e guardandosi intorno.
-Perché ce lo hanno chiesto Liam e Niall e perché sarà divertente-  rispondo, cercando di ricordargli che abbiamo accettato questo incarico perché due dei nostri migliori amici ce l’hanno chiesto e per fare qualcosa di diverso dal solito ‘sesso, droga e rock ‘n roll’ a cui si stava abituando Harry.
-Ma perché siamo venuti così presto?- questa volta fu Zayn a parlare. Mi domando perché questi due non si accontentano mai di nulla.
Liam ci raggiunse poco dopo la domanda di Malik, interrompendo la nostra ‘conversazione’. Era notevolmente cambiato dai One Direction.  È diventato più alto, i ricci, per i quali lo prendevamo in giro sono scomparsi, la maglia a maniche corte che indossa fa intravedere i suoi muscoli, che tre anni fa erano inesistenti, segno che, in questi due anni si era allenato... e molto a giudicare dal suo aspetto.
-Allora come state? – ci domanda mentre, senza alcuno sforzo, prende il borsone mio e di Zayn e mettendosi a tracolla quello di Harry.
-In piedi- risponde il riccio, con il suo solito sarcasmo da quattro soldi. Liam abbozza un sorriso e ci fa segno di seguirlo. In poco tempo arriviamo in una graziosa casetta ben arredata con vista lago. Mi guardo in torno e riconosco il buon gusto di Melissa. Ci sarà anche lei qui?
-Finalmente siete arrivati- ci giriamo di scatto tutti e tre verso la porta di ingresso, dalla quale scorgiamo la figura di Niall, che ci accoglie con uno dei suoi soliti sorrisi. Una volta entrato non resisto e abbraccio sia Liam che l’irlandese. Questi due mi sono mancati, non posso negarlo. Zayn segue il mio esempio e sono quasi convinto di averlo visto lottare con delle lacrime. L’unico di noi che rimane freddo e distaccato è Harry, il quale non appena incontra lo sguardo duro di Niall abbassa lo sguardo.
Effettivamente il motivo principale per cui ci sciogliemmo fu una loro lite, della quale però né io né Zayn né Liam sappiamo il motivo.
Sospirando inizio a disfare le valige, mentre Liam ci spiega i nostri compiti qui. Per mia fortuna mi occuperò della lezione di Teatro, Liam si occuperà del ballo, Niall di chitarra, Zayn  piano, Harry canto e Josh Devine si occuperà della batteria. Una roba forte insomma.
Nel pomeriggio, dopo esserci riposati Niall ci fece fare un giro del campo  presentandoci alla signora della mensa. Una graziosa signora sui 60 anni.
-Gli ‘studenti’ arriveranno domani- ci avverte Liam. Probabilmente sarà una mia impressione, ma sembra che Liam parli ancora più veloce di 3 anni fa. Proseguiamo il giro e rimango sorpreso, da quanto ancora c’è da scoprire. Questo posto è immenso. Ancora più grande di quanto mi fossi immaginato. Arriviamo dalla parte opposta della sponda del lago ed era già sera. Notai subito tre ragazze che stavano facendo un falò. O meglio stavano provando ad accendere il fuoco per fare il falò. Due ragazze ricce, una dai capelli corti, l’altra che li ha lunghi fino alle spalle ci notano immediatamente, l’altra girata di spalle invece si alza. La sento dire qualcosa tipo ‘Sono loro vero?’ e si gira.
Le mie labbra si increspano in un sorriso nel riconoscere Melissa Horan. Era la mia migliore amica, nonostante i nostri numerosi litigi.
-Stasera mangiamo con loro- Liam ci fa cenno di raggiungerle e solo ora mi accorgo che Niall e Harry sono appena arrivati. Vedo Melissa lanciare un’occhiata ai due poi a me. Non posso che sorriderle. Mi era mancata così tanto, e non fui mai abbastanza coraggioso da scriverle un messaggio o chiamarla.
Quando le dissi che avrei lasciato la band, mi rivolse uno sguardo pieno di delusione. Ancora lo sogno la notte.
-Lei è Melissa, ma già la conoscete…- Niall inizia a presentarci le ragazze, facendole avvicinare. La sorella ci strinse la mano cordialmente, ma si vedeva lontano un miglio che ancora non ci aveva perdonato per quella storia. Quando strinse la mia vorrei chiederle scusa, ma la lascia dopo pochi millesimi di secondi. Niall fece poi avvicinare le due ragazze ricce, si assomigliavano un po’, anche se la ragazza dai capelli più lunghi mi ricordava tanto Harry, forse per gli occhi verdi. –Loro sono Sara e Aurora, due mie carissime amiche- disse indicano la ragazza dai capelli corti poi, quella che poteva benissimo essere sorella di Harry dal mio punto di vista.
Loro ci rivolsero un meraviglioso sorriso, anche se piuttosto imbarazzate.
-Anche se siamo Super star, conosciuti in tutto il mondo e di bell’aspetto, non vuol dire che dovete stare zitte  bellezze- ed eccolo il cretino di turno che rovina il momento. Mi chiedo cosa passi per la mente del riccio. –oh usate le labbra solo per altro?- non l’ha detto vero?
-caspita sei modesto- dice Sarissa, Marissa, Sabrina…Sara, sì, ecco il suo nome, ironica.
-Avevi dubbi?- Harry la sta sfidando o sbaglio?
-Che fossi una testa di cazzo? No, neanche uno-  
 
 
Scusate per l'enorme ritardo...sono tipo, 8 mesi che non aggiorniamo, e la colpa è mia (SaMiNa) toccava a me scrivere il capitolo e l'avevo scordato.
Scusate.
Spero comunque che vi sia piaciuto, il rpossimo sarà meglio sicuramente, visto che non lo scrivo io ;)
Baci
Sara e Aurora

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


(Pov Zayn)

Stamattina mi sono svegliato molto presto, posso dire di essere stupito di me stesso, io amo dormire, se potessi farei diventare il mio letto la mia casa.
Persino quando devo partire in tour con Louis e Harry mi lamento di continuo per il troppo sonno.
Sarà perché qui si respira un’aria diversa, un’aria naturale e pura, Niall e Liam hanno proprio scelto un ottimo posto per aprire un camp.
Un po’ è bizzarro, perché sto pensando ad ‘aria pura’ mentre sto fumando una sigaretta appoggiato alle mura di legno della casetta mia e dei miei colleghi, intento ad osservare il verde che circonda un po’ tutto.
Mi scappa un sorriso mentre espiro il fumo, i miei pensieri, in effetti, sono molto contorti ora come ora.
Sento dei passi venire da questa parte ed il mio sguardo si sposta a sinistra, così da notare una ragazza.
La prima cosa che noto, e che mi fa arricciare il naso, è che io e lei indossiamo la stessa camicia nello stesso modo: camicia rossa e nera a quadri aperta, così da lasciar vedere la canottiera bianca, con le maniche tirate fino a poco sopra il gomito.
Continuo a guardarla male, fin da piccolo ho sempre odiato vedere le persone vestite più o meno come me.
Non appena lei passa per di qui riesco a capire chi è lei, l’amica di Melissa no? Aurora o qualcosa del genere giusto? Che poi, ora che la guardo con più attenzione, più che sorella di Mara… Sara, sì Sara, sembra più sorella o parente di Harry.
Beh, amica di Meli o meno, nessuno deve osare a plagiare il mio look.
-Melissa non ti ha detto di non copiare lo stile altrui?- lei, che ha appena superato la casetta, sentendomi si gira verso di me, guardandomi confusa con i suoi occhi verdi.
-Scusa?- borbotta sinceramente confusa.
Io faccio cenno con la testa verso di lei che si guarda e poi riguarda me, poi fa una faccia sorpresa.
-Siamo vestiti quasi uguali- finalmente ci è arrivata.
-Appunto- borbotto io secco e infastidito, lei inarca un sopracciglio –E quale sarebbe il problema?
Sbuffo seccato –Lascia stare- ma comunque il suo sguardo curioso non si toglie da me, ma in fondo ci sono abituato a ricevere lo sguardo di tutti addosso, ma con l’arrivo del successo credo di non essere cambiato da questo punto di vista, mi da un certo fastidio e mi mette a disagio.
-Senti, se continui a guardarmi così mi sciupi- non volevo dirlo con così tanta cattiveria e fare lo snob, ma credo che se lo avessi detto in modo più cordiale, mi avrebbe continuato a guardare, peggiorando la situazione.
La vedo fare una smorfia, perfetto ora mi sento anche leggermente in colpa, ma vaffanculo va’.
-Che ci fai alzata a quest’ora?- dico, dopo svariati minuti di silenzio, inspirando il fumo della sigaretta.
-Liam mi aveva chiesto una mano ad accordare le chitarre- mi spiega lei, per poi fare una faccia un po’ disgustata quando espiro il fumo –Teoricamente fumare non farebbe male?
Rido, ma nella mia risata non c’è alcun tipo di divertimento, rido per non trattarla male, perché mi sono davvero stufato di sentirmi dire quella frase, la gente quando imparerà a farsi i cazzi suoi?
-Praticamente sei davvero così santa?- la prendo in giro, senza trattenere un sorriso straffottente.
Lei mi guarda in un modo indecifrabile, poi viene da me, mi prende per il polso avvicinando la mano alle sue labbra, e inspira un po’ di fumo anche lei, espirandolo poco dopo, lasciandomi piacevolmente sorpreso.
-Chi sarebbe ora la santa?- il suo tono di sfida mi lascia scappare una risata e questa volta sì, una risata divertita.
-Ritiro- alzo le mani in segno di resa, mi ha davvero stupito devo dirlo.
Mi guarda soddisfatta –Non sono quello che credi- questa frase suscita in me qualcosa di strano, forse la voglia di capire chi è per davvero o sono ancora più stupito di prima? Credo la seconda, perché non ho proprio intenzione di provarci con una ragazzina.
-Ma non credevi che il fumo facesse male tu?- ridacchio, ricordandomi di quello che mi ha detto pochi attimi prima.
Lei in tutta risposta fa le spallucce e se ne esce con un –Io non ne sono dipendente a differenza tua- che mi lascia a bocca asciutta, come ha fatto a capire che ne sono dipendente? Malik, ricordati che sei una pop star internazionale, di sicuro lo avrà letto da qualche parte.
Passo alcuni minuti in silenzio a guardarla, facendo un tiro di tanto in tanto, il vento le fa finire qualche capello in faccia e lei si sistema la ciocca dietro l’orecchio mordicchiandosi il labbro.
-La smetti di guardarmi?- cosa? Ma da quanto la sto guardando? Scosto lo sguardo da lei come se niente fosse, facendo un altro tiro per alleviare la tensione che si è creata nella mia mente.
-Vado da Liam- dopo la vedo allontanarsi ed andare via, ma improvvisamente si blocca, sentendo la mia frase –Liam inizia a tirar fuori le unghie?
Ma che cazzo ho appena detto? Che mi è preso? Non è da me dire queste cose, in particolare di Liam visto la sua timidezza che si fa sempre avanti quando è con una ragazza.
-Scusa?- mi guarda alzando un sopracciglio.
-Liam finalmente ha iniziato a provarci, sei la sua preda bimba- Malik che cazzo stai dicendo? Fermati, non stai dicendo davvero quello che pensi, la bocca non è collegata al cervello, smettila, ehi ehi, che è quel sorriso straffotente? Zayn ritorna sulla terra per Giove!
I suoi occhi smeraldo mi stanno guardando duramente, vedo chiaramente una scia di delusione in essi –Beh, almeno lui di sicuro non lascerebbe una ragazza solo perché non lo fa godere per bene- e detto questo se ne va.
Ma che ho combinato? Che diavolo è uscito fuori dalla mia bocca? Ma che mi è preso? E’ sembrato come se non volessi che se ne andasse da Liam… Meglio non pensarci, mi complicherei la vita ancora più del dovuto.

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