Heart Attack

di MaryIsmyname
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Come tutto è iniziato- ***
Capitolo 2: *** -Piccole bugiarde crescono- ***
Capitolo 3: *** -Meglio mentire piuttosto che dire la verità- ***
Capitolo 4: *** -Oops, qualcuno si è baciato alla festa dei Kahn- ***
Capitolo 5: *** -Il ballo degli ex alunni- ***
Capitolo 6: *** -Le bugiarde affogano con le bugie- ***
Capitolo 7: *** -Avete poco tempo stronzette- ***
Capitolo 8: *** -Il primo segreto- ***
Capitolo 9: *** -C'è qualche bugiarda di troppo a Rosewood- ***



Capitolo 1
*** -Come tutto è iniziato- ***


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HEART ATTACK

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PREFAZIONE.

-Come tutto è iniziato-

 

*Leggete lo spazio autrice per favore. Potresti lasciare una recensione?*

 

 


 

"Ever wonder about what he’s doing
How it all turned to lies
Sometimes I think that it’s better to never ask why
Where there is desire
There is gonna be a flame
Where there is a flame
Someone’s bound to get burned
But just because it burns
Doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try try try
Gotta get up and try try try
You gotta get up and try try try
Eh, eh, eh"

-P!nk 'Try'-

 

***

 

Nella piccola Rosewood i segreti non sono mai al sicuro, soprattutto se in giro c'è qualcuno come Alison, o che almeno fa finta di esserlo. Purtroppo le bugiarde sono sempre belle e cattive ragazze. E si sa che le cattive ragazze piacciono sempre un po' troppo. Soprattutto a Harry, Louis, Liam e Zayn.

Però non sai mai cosa devi aspettarti quando Alison è giro, soprattutto ora che è stata annunciata la sua presunta 'scomparsa'.

***

 

 

Pov's Allison.

A volte è meglio mentire a fin di bene piuttosto che dire la verità, ed io ne so qualcosa. In fondo, io di segreti da nascondere ne ho molti. A partire dalla mia scomparsa. Ma nulla è come sembra. In fondo, non è colpa mia se ho mantenuto i miei segreti al sicuro.. ma c'è sempre qualcuno che è in grado di trovarli. Tutti pensavano che io fossi quella cattiva. Ma se io fossi quella buona?

 

***

 

 

-TRE ANNI PRIMA-

Aria Montgomery si buttò a peso morto nel giardino dei Di Laurentis, affondando il viso nell'erba fresca, mentre le amiche la raggiungevano. Emily Fields, si accomodò vicino a lei; scrutandola con i suoi occhi marroni, scostandole una ciocca di capelli rosa dal viso. Alison, si rimise gli occhiali Dolce&Gabbana, mentre Hanna si sedeva goffamente su una sedia; mentre Spencer scriveva distrattamente un messaggino. Stavano fantasticando sulla loro ultima cotta, ma Alison non faceva mai un nome. Era incredibile il modo in cui lei le tenesse tutte unite, il modo in cui le controllava. Ma lei era Alison. Era la ragazza perfetta -che tutti i ragazzi volevano avere, e che tutte le ragazze (perfino quelle più grandi) volevano essere- dolce -si fa per dire- ed era sempre disponibile ad aiutarti.

Ma tutte le cose perfette finiscono, anche quelle più belle. E anche l'amicizia tra Aria, Emily, Hanna e Spencer finisce; soprattutto se è scomparsa la loro punta di riferimento:Alison. "Scomparsa" dice un annuncio. E così da migliori amiche, sono passate ad 'estranee'.

Un giorno.

Cinque giorni.

Due mesi.

Sei mesi.

Un anno.

Due anni e mezzo.

Tre anni.

Tre anni, e le ragazze se si vedono si evitano. Hanno troppa paura di vedere come 'si sono ridotte' dopo che lei non c'è più. Hanno troppa paura di ammettere che era lei a tenerle unite. Avevano troppa paura che la colpa fosse anche loro, in parte almeno.

 

 

-TRE ANNI DOPO-

 

Hanna Marin -che non era più la ragazza bruttina e grassoccia, anzi era una perfetta ragazza da copertina- scese dal SUV della madre, avvinghiata al suo fidanzato; mentre lui la teneva stretta per i fianchi. La madre la salutò perplessa, e lei le fece segno di allontanarsi; mentre il rumore dei suoi tacchi rieccheggiava per il corridoio della scuola; mentre tutte le ragazze la fissavano ammaliata.

Emily Fields se ne stava nel giardino della scuola, mentre ispirava l'aria buona di Rosewood e il calore del sole, che quel giorno era alto e splendente in cielo. Stava mandando un messaggino alle sue compagne di nuoto, per comunicare che purtroppo quel pomeriggio non avrebbe potuto allenarsi.

Aria Montgomery sfogliava disinteressata il suo libro di letteratura, mentre beveva il suo cappuccino caldo, che il padre le aveva preso al bar. Sean, si sedette vicino a lei; mentre la fissava leggere. Stava in silenzio, semplicemente facendola imbarazzare. Così, Aria si alzò e si addentrò nell'edificio, dirigendosi nell'aula di letteratura; attendendo l'inizio di un nuovo anno scolastico.

Spencer Hastings stava ripassando matematica frettolosamente, mentre cercava di mangiare un cornetto. Quell'estate Spencer era stata impegnatissima. Almeno cercava di esserlo, per cercare di sopprimere tutti i ricordi di Alison. A volte si chiedeva ancora se fosse stata lei la causa del suo allontanamento, poi finiva per piangere e smetteva pochi minuti dopo cercando di sorridere. Ricacciò i libri nello zaino, mentre si sistemava il blazear nero; posizionando il cerchietto rosso ciliegia proprio al centro della nuca. Cercando di essere più tranquilla possibile. 'Avanti Spence' si diceva.

***

 

Aria Montgomery fissò davanti a sè, dopo che gli addetti portarono via la bara di Alison; trascinando con lei tutti i suoi dubbi e le sue paure. Vicino a lei, le sue amiche fissavano l'enorme folla che si stava radunando attorno alla Chiesa, mentre riuscivano solo a pensare 'A lei sarebbe piaciuta tutta questa attenzione'. Ad Emily s'inumidirono gli occhi, mentre improvvisamente si udì un biip. Poi un altro. Un altro. E Un altro ancora. Le ragazze tirarono fuori i loro cellullari, mentre le loro facce sbiancavano d'un tratto. Emily contrasse la mascella, mentre Spencer fissava con occhi sbarrati il suo Sidereck.

"Sono tornata brutte troie. E so tutto. -A" dissero le ragazze insieme. Si girarono preoccupate, mentre cercavano di non dare a vedere la loro paura, cercando qualcuno che stesse scrivendo un messaggio. Ma ovviamente tutti i ragazzi e le ragazze invitate avevano acceso il telefono, e tutti stavano mandando un messaggio. La signora DiLaurentis si strinse alla sorella, mentre abbracciava un ragazzo biondo.

"Sapete chi è lui?" sussurrò Emily distogliendo lo sguardo.

"Uhm, non so dirtelo con precisione" affermò sicura Spencer, mentre cercava di capire chi fosse. Vicino al ragazzo, altri quattro ragazzi si strinsero attorno a lui cercando di consolarlo. Il ragazzo sollevò lo sguardo, incrociando per un attimo lo sguardo delle ragazze; poi i suoi amici incominciarono a mandare frecciatine verso di loro.

Hanna cercò la bottiglietta di wisky nella sua borsa firmata Chanel, prese un respiro profondo e continuò a fissare i cinque ragazzi.

"Io so chi è.. uhm, almeno penso. Dovrebbe essere il cugino di Alison" disse Hanna d'un tratto concentrandosi per rimanere lucida.

La madre di Alison si avvicinò alle ragazze, toccando delicatamente i capelli ad Aria. "Ragazze, grazie per essere venute qui. Alison -pianse- avrebbe aprezzato" disse allontanandosi seguendo la macchina con la bara, pronta per essere dissotterrata. Le ragazze si guardavano costantemente, poi un rumore di tacchi le distrasse immediatamente, e dalle scale scese Jenna Cavanaugh abbracciata al suo fratellastro -nonchè pecora nera di Rosewood- Toby. Hanna smise subito di bere, Emily si sorresse a Spencer mentre Aria ammutolì immediatamente. Biip. Il telefono di Spencer emise un rumore, segno di aver ricevuto un messaggio. Le ragazze si strinsero attorno al Sidereck dell'amica, cercando di leggere il contenuto del messaggio:

-"Cara Spence Toby è ancora qui e sa tutto su Jenna.

-Cara Em è tornata Jenna, ci proverai anche con lei per caso?

-Aria, Aria. Che devo fare con te? Sono appena arrivati da Londra e tu già ci metti gli occhi sopra? Pensavo che il tuo papà ti avesse fatto imparare la lezione.

-Hanna, tu.. vorresti essere notata al mio funerale? Beh, tesoro. Hai sbagliato tutto. Oggi avranno occhi solo per me.

-A"

 

Le quattro amiche si guardarono, cercando di capire quello che ognuno di loro non sapeva sulle altre, e mentre Spencer cercava di capire la sua parte, uno dei ragazzi si avvicinò a loro. Era vestito casual, con pantaloni a vita bassa e un ciuffo che sicuramente era la sua gioia. Aveva uno sguardo vago ed enigmatico, mentre la mascella era contratta. Gli occhi vagavano sulle quattro ragazze, probabilmente cercava di capire quale fosse più intelligente.

"Mm, scusate. Sapete quanto dista il cimitero?"

Probabilmente tutte le ragazze si stavano facendo la stessa domanda ovvero 'Con tutti i presenti proprio a noi viene a fare questa domanda?', ma probabilmente Hanna era troppo concentrata a fissarlo per emettere una parola. "Mm, non lo so" disse Spencer. "Beh, grazie comunque. Ci si vede in giro" disse con un aria del tutto calma. Hanna sembrava stesse per svenire, mentre Emily non era del tutto sicura che fosse davvero interessato al cimitero.

Ormai loro quattro erano in pugno ad Alison -come era sempre stato del resto- e purtroppo anche a Rosewood -Pennsylvania- non potevano fidarsi neppure della loro ombra.

Le ragazze si girarono le spalle, e con mille pensieri per la testa tornarono tutte a casa propria; mentre chissà chi e dove si spacciava per Alison facendo ricomparire tutti i loro più personali ed intimi segreti.

 

Pov's Alison

A-ah... è veramente incredibile come quattro amiche possano passare a bugiarde in un solo istante. Ma è colpa sua infondo. Se non fosse stato per lei, loro non sarebbero nessuno ed io probabilmente non sarei costretta a rovinare la vita alle nostre quattro piccole troiette. Beh, io sono Alison, che vi aspettavate. Sono tornata, ed è giusto che paghino.

C'è Spencer purtroppo che non sa cedere a dei begli occhi, e quella sua povera sorella Melissa viene lasciata dai suoi fidanzati per colpa della sorella.

Emily, Emily. Mi deludi. Non pensavo che fossi caduta così in basso, ma penso che le cose possano solo migliorare con il tempo; sopratutto se in giro c'è una spiona come me.

Aria Montgomery, eh? Il tuo paparino tiene più segreti che qualità, e tu ne sei la prova vivente. Insomma, non potevi essere così tanto diversa da lui. Mi dispiace per quell'Ezra. Non poteva di certo sapere che io so tutto.

Cara Hanna, mi dispiace che tu inizi già a fantasticare su quel bel ragazzo.. ma tu devi fartene una ragione! Come potrebbero accettarti i ragazzi tenendo sulla coscienza un segreto così scottante?

Per ora è tutto mie piccole bugiarde, ma sappiate che Alison è ovunque.

-A

 

***

 

 

 

 

 

 

 

 

spazio autrice:

CIAO PICCOLE BUGIARDE! (?) COMUNQUE, SONO TORNATA CON UNA NUOVA STORIA, UN MISTO TRA 'PRETTY LITTLE LIARS' E GLI ONE DIRECTION. ANYWAY A ME PIACE ABBASTANZA COME è VENUTO FUORI, SOPRATTUTTO L'IMMAGINE DELLA STORIA. VOI CHE NE PENSATE?

 

SECONDO VOI CHI SI INNAMORERà DI CHI?

 

COME HO ANTICIPATO IN QUESTA PREFAZIONE, NELLA CITTADINA DI ROSEWOOD QUESTE QUATTRO BUGIARDE NON POSSONO STARE IN PACE, SOPRATUTTO ORA CHE ALLISON è STATA RITROVATA MORTA.

LE RAGAZZE INOLTRE SI SENTONO INTIMORITE DAL RITORNO DEI FRATELLI CAVANAUGH, SOPRATTUTTO NON SONO MOLTO SICURE DEI ONE DIRECTION. E NON RIESCONO A CAPIRE COME POSSANO ESSERE COSì TANTO SFACCIATI, DOLCI E INCREDIBILMENTE AFFASCINANTI ALLO STESSO TEMPO.

 

DUNQUE, VORREI SAPERE SE QUESTO PRIMO CAPITOLO VI è PIACIUTO. SCRIVETEMI ANCHE SE NON VI è PIACIUTO, HO BISOGNO DI SAPERE COM'è QUESTO 'MISTO' DI PERSONAGGI.

SE AVETE TEMPO POTRESTE PASSARE A LEGGERE LA MIA SECONDA FF (è su Zayn)

 

Change my mind


 

GRAZIE MILLE PER AVER LETTO E RECENSITO. VI VOGLIO BENE.

BUONA SERATA

 

RECENSITE! RECENSITE! RECENSITE!

CONTINUO SOLO A 3 RECENSIONI.

xxmaryxx

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** -Piccole bugiarde crescono- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO UNO.

-Piccole bugiarde crescono-

*Leggete lo spazio autrice perfavore. Potreste lasciare una recensione? Grazie*




 

 


 

In un abbraccio non si può fingere. C’è un certo senso d’appartenenza, in questo atto in cui, i due centri del Cuore s’avvicinano, si parlano, e lo fanno oltre i confini del corpo. In un abbraccio non ci sono barriere e, per un istante, ti fa sentire l’uno parte dell’altro. È un gesto morbido che avvolge tutto, anche le paure, le debolezze e le insicurezze. E se si potesse abbracciare morbidamente anche il Mondo intero? Sarebbe come realizzare magicamente la presenza dell’Amore in ogni cosa, al di là della forma, sarebbe come sentirsi l’uno parte del Tutto. Un fluire alla Vita che annienta l’illusione della distanza.

Anna Biason, Il Silenzio della Farfalla

 

 

Hanna Marin stava leggendo -più che altro stava fissando il libro- Lolita, forse perchè i sensi di colpa la assillavano, forse perchè tutto le ricordava Alison; ma sta di fatto che non sapeva cosa ci trovava di carino la sua amica in quel libro. Lo stava sfogliando disinteressata da più di mezz'ora; mentre cercava di capire qualcosa di più di Alison. Erano ormai le sette e quaranta, e seppur stesse per far colazione; nel piccolo libriccino trovò un foglietto di carta, che probabilmente le era sfuggito di mano quando aveva 'preso in prestito' il libro ad Alison. Era una ricevuta per ritirare qualcosa. Ma cosa?

Entrò a scuola controvoglia, mentre fissava orgogliosa tutte le ragazze invidiose di lei. Prima erano invidiose di Alison, ora di lei. Hanna Marin. Un biglietto catturò la sua attenzione, mentre tutti cercavano di recarsi in classe dopo poco che la campanella suonò.

"Tesoro.. davvero pensi che tutti si siano dimenticati di me? Abbassa la cresta Hanna, perchè io sono ancora qui.. e finchè io ci sarò tu non avrai scampo. Quando pensi di dire a Mona il modo terribilmente efficace e schifoso in cui tu hai perso peso? O ti devo rinfrescare io la memoria?

Baci, per sempre tua -A"

Hanna cadde in uno stato di trance, e ormai la testa e il corpo non ne volevano sapere nulla. In quel momento voleva solo una barretta energetica al cioccolato fondente, o un pacchetto di patatine. O entrambe. Prese delle monetine dal suo portafogli che il padre le aveva regalato prima di andarsene definitivamente, e poi la macchinetta fece cadere due pacchetti di patatine salate. Ne aprì uno, assaporando il sale a contatto con la lingua, e solo quando ebbe finito il pacchetto, vide un biglietto.

"Hanna, Hanna, Hanna.. sapevo che saresti caduta in tentazione. Insomma, ormai è diventato fin troppo facile capire le tue mosse. Scommetto che ora ti senti incredibilmente in colpa per aver assunto tutti quei grassi. Ma ehi, puoi sempre usare lo spazzolino Hanna. Te lo ricordi? Io penso che in questo momento ti farebbe bene.. ti vedo aumentata di peso.

-A"

 

 

 

Spencer si stava lisciando teneramente i suoi lunghi capelli, raccogliendoli poco dopo in una alta coda di cavallo; cercando di essere più presentabile possibile. Il messaggio di '-A' le era rimasto in testa, facendosi largo nel cervello per tutta la notte. Pensava ancora alla notte in cui Alison era scomparsa, e pensava al sollievo e alla paura che aveva provato nello stesso momento. "Spence ti sbrighi?" chiese sua sorella Melissa dal salotto. Okay, una delle cose che più infastidivano Spencer era sua sorella maggiore Melissa, ovviamente borsa di studio, ex rappresentante di classe e soprattutto era la preferita dei suoi amati genitori. "Arrivo" disse circondando le labbra con uno strato di rossetto. Si guardò nuovamente allo specchio, ma il suo Siderek vibrò facendola sobbalzare. Sbloccò il telefono, pigiando sul tasto 'leggi' per visualizzare il messaggio:

"Vuoi sapere chi è l'assassino di Alison? Beh, ce l'hai proprio davanti agli occhi cara Spencer Hastings.

-A"

Il telefono per poco non le cadde di mano, e mentre guardava davanti a sè riusciva a scrutare solo una ragazza dai lunghi capelli castani raccolti in una coda alta che indossava l'uniforme scolastica. Lei. Ripensò al messaggio, ma cosa voleva dire che l'assassino era davanti ai suoi occhi? Davanti a lei, c'era solo.. lei. Rivolse uno sguardo verso l'ex proprietà dei DiLaurentis, e per un secondo le parve di aver intravisto una chioma bionda che svolazzava. Forse era diventata pazza, c'era da aspettarselo naturalmente. Un altro urlo, e la ragazza scese giù dopo essere stata ripresa dalla sorella che voleva arrivare in tempo per i corsi all'università.

 

 

Emily stava scrutando la strada, guardando ancora il messaggio da parte di Maya:

"Ti va di andare a scuola insieme? Maya"

Ovviamente la ragazza presa dal suo solito impulso aveva accettato, anche pur di sentire quell'odore maledettamente grazioso di gomma alla banana che impregnava la macchina dell'amica. Una macchina entrò nel vialetto di casa, e mentre si buttò tra le braccia di Maya, la madre di Emily fissava le due ragazze dalla finestra; disgustata della scelta della figlia. Emily sorrise alla madre, mentre lei si limitò solo a scrollare le tende e probabilmente avrebbe ripreso a dare uno sguardo su 'Google' per cercare tutti i nuovi abitanti di Rosewood. "Non sto' molto simpatica a tua madre" disse Maya. "No, non è vero.. è solo che.." Sinceramente nemmeno Emily riusciva a capire cosa ci fosse di sbagliato in lei, ma sua madre le diceva sempre che non c'era spazio per fare errori a Rosewood, e stare con Maya avrebbe significato il suo completo affondamento. Poco dopo, una massa di studenti si trovava davanti alla scuola; mentre tutti sorseggiavano qualcosa di caldo, probabilmente tutti ancora troppo scossi per dire una parola. Noel -nonchè fidanzato di Hanna- rideva e scherzava con Mona -ora migliore amica di Hanna- mentre la squadra di nuoto stava intorno ai due amici che si divertivano come non mai. Biip. Emily aprì il messaggio, sbiancando sempre più; mentre iniziava a sudare freddo.

"La bomba è stata sganciata Em, tua madre sa tutto delle fumate di Maya. Che succederà ora alla tua 'nuova amica da baciare'? Scommetto che tua madre non te la lascierà passare liscia.

-A"

Non. Poteva. Essere. Vero. Alison, o chiunque esso sia stato sapeva che Maya e lei avevano fumato erba, ed ora? Sua madre l'avrebbe davvero mandata da sua zia, e tanti saluti all'accogliente e tremendamente perfetta Rosewood. "Ehm, Maya devo andare" disse Emily preoccupata. La ragazza non parve capire, perchè sorrise all'amica e se ne andò a grandi passi nell'edificio.

 

 

Aria Montgomery stava bevendo come al suo solito il cappuccino, pensando che quel giorno era tremendamente aspro e non soddisfatta si alzò e s'incamminò per buttare via il contenuto nella spazzatura. "Ciao" disse una voce. La ragazza alzò i suoi occhi, incontrandoli con quelli di un ragazzo incredibilmente carino, dai capelli ricci castani e degli occhi smeraldo che.. beh avrebbero fatto invidia a qualsiasi modello. Pensava che le fosse familiare quel ragazzo, la sua postura, il suo atteggiamento, e perfino la sua faccia. Aria si spremette le meningi fino a capire chi era. Lui era uno di quei cinque ragazzi che il giorno prima avevano assistito al funerale di Alison. Ricordava il suo blazear nero elegante e i suoi jeans chiari attillati che portava con superbia. "Ciao" disse Aria dopo un po' di tempo. "Ti ricordi di me?" chiese al fianco della ragazza mentre lei s'incamminava per il corridoio della scuola. Forse. "Mm.." disse con fare vago la ragazza. "Avanti, non puoi dimenticarti di uno come me" disse indicandosi. 'Ecco' pensò Aria. Lui sicuramente era uno di quei ragazzi che si atteggiano dalla mattina alla sera, che ne cambiano una ad ora e che se sbattono altamente della letteratura inglese. "Beh, può darsi dato che non mi ricordo il tuo nome" urlò Aria entrando in classe di algebra. La professoressa Cooper -una donna piuttosto vecchiotta, con grandi occhi marroni e dei vestiti che nemmeno un barbone indossava- scrutò la ragazza, e dopo che lei le consegnò il foglio di partecipazione al suo corso, la fece accomodare nell'unico posto vuoto. "Pts, potresti mettere il libro in mezzo? Non è ancora arrivato" disse una voce vicino a lei. "Ehm, okay" disse la ragazza. "Comunque piacere, Louis. Sono l'amico del cugino di Alison, penso che tu ieri ci abbia visto" disse continuando a parlare. Stava diventando stancante, come il suo amico riccio naturalmente. Biip.

"Attenta Aria.. non si deve flirtare con qualcuno che non conosci.. è maleducazione. Non serve che il tuo paparino si riveda con Melody, Margareth.. ah si, giusto Meredith. Beh, sappi che anche i ragazzi più belli nascondono segreti brutti.

Buona lezione stronzetta. -A"

Aria chiuse immediatamente il suo telefono, cercando di sembrare più normale possibile. Ma come si faceva anche solo a fingere di esserlo? Aria odiava quando Alison minacciava alla madre Ella di raccontare tutto sul tradimento del padre, ed ognni volta Aria si sentiva ricattata da quella che pensava fosse la sua migliore amica. Poi poco a poco Alison chiedeva sempre più su Byron e su Meredith, cercando di capire sempre più sul tradimento del padre. Poi tutto era peggiorato, Alison la ricattava e Meredith voleva stare insieme a Byron. Aria si sentiva un pesce fuor d'acqua, soprattutto perchè il suo professore Ezra Fitz, era -pensate che fortuna- il ragazzo che aveva baciato nei bagni del bar, quando da ritorno dall'Islanda aveva cercanto di farsi una bella sbronza, cercando di dimenticare il fatto che Alison fosse probabilmente -anzi sicuramente morta- e che erano partiti per l'Islanda solo perchè Meredith voleva far lasciare i suoi genitori, e così Byron (i suoi genitori volevano che fossero chiamati per nome) si prese un anno sabbatico dall'insegnamento dalla scuola d'arte e Ella rinunciò ad un anno molto fruttoso di mostre di dipinti.

Ma c'era qualcosa che Aria non riusciva a spiegarsi, e probabilmente anche le sue amiche. Come poteva Alison mandare messaggi con i loro più intimi segreti se era.. morta?

 

 

Pov's Alison.

Che sciocchine quelle ragazze! Però ormai dovrebbero sapere con chi hanno a che fare! Pensano ancora a Toby Cavanaugh, mio Dio che orrore quel ragazzo. Non avrebbe mai potuto aggravare la situazione più di quando si era dichiarato responsabile di aver accecato la sorella.. la sfigata -nonchè so tutto io- Jenna. Però in fondo è sempre meglio essere protetti che essere colpevoli fino al collo, vero ragazze? Purtroppo nessuno potrà farci nulla quando sarete messe in galera, ma soprattutto quando tutti i vostri segreti verranno spiattellati ai quattro venti. Ci sono persone che non aspettano altro in fondo. E poi, mio cugino e i suoi stupidi amici cadono proprio a fagiolo. Le ragazze sono spaventate da loro, ed è meglio che sia così. Poi lui continua a vederla.. qualcuno avrà un problema! A-ah. Mi sà tanto che qualcuno sfascierà la famiglia Montgomery. Forse io? Ma vi pare, non sono il tipo.

 

Spence, mi deludi. Ancora con Wren? Pensavo che da quando Melissa ti avesse sorpreso nel fienile tu avessi abbandonato quel poco di buono. Ma si sa che Spencer fa lo stesso errore cinque o sei volte.. giusto per essere sicura di non ripeterlo. Ma mi sembra che con me non abbia funzionato, vero Spence? Quando ho detto che saremmo state perfette per essere amiche, potevi rifiutare.. Ma tutti avrebbero voluto per amica Alison. Perfino io.

 

Emily, ancora non capisci che io so tutto? Tu e Maya, siete destinate ad essere separate. Chissà la tua povera mammina cosa dirà quando saprà che tu hai il suo odore di gomma alla banana in bocca. A-ah. Te la sei cercata Em, non si cambia migliore amica. Soprattutto se la tua è ancora a Rosewood, e ti controlla notte e giorno. Emily Fields, non prendertela con me quando la tua amichetta se ne andrà da questa bella ed -apparentemente- innocua città. Apparentemente. Perchè se ci sono io non è più molto sicura.

 

Aria, ancora pensi ad Ezra? Tuo padre non ti ha forse insegnato che è male fare preferenze di insegnanti? Chiedi a lui, probabilmente ne sa qualcosa. In fondo, a Rosewood non solo le troiette come voi nascondono segreti più grandi di loro. A volte anche i loro genitori sono colpevoli. Proprio come un certo Byron Montgomery. Beh, come dice il detto 'tale padre, tale figlia' ma tu purtroppo non ci puoi fare niente. A meno che Alison non si metta in mezzo alla famiglia Montgomery, proprio come a tua insaputa ha fatto.. molti anni fa. Ma tu eri troppo stupida ed ingenua da dubitare di me. Fin troppo, e hai abbassato la guardia. Sorry Aria.

 

Hanna Marin, giusto? Tu e Mona anche se siete amiche ve ne nascondete di segreti? Non eri forse tu quella che approvava che più segreti si condividevano più si sarebbe rimaste amiche? Beh, in fondo tutti cambiano. Soprattutto le bugiarde come te. Come va con il libro che mi hai 'preso in prestito'? Purtroppo sono così sbadata da non ricordare neppure cosa avevo nascosto all'interno. Ma sappi che se tu sei un passo avanti, io ci sono almeno venti volte di più. Comprendimi, sono sempre stata troppo sveglia per essere semplicemente il leader. Io meritavo di più, ma lei ha complicato solo le cose. Ecco perchè ora sono tornata, e dato che ci sono vi renderò la vostra vita un inferno.

Buon pomeriggio amichette mie, spero solo che voi possiate guardarvi le spalle.

-A"

 

***

 

 

spazio autrice: [LEGGI QUI]

CIAO PICCOLE BUGIARDE! OKAY, QUESTO CAPITOLO L'HO PUBBLICATO.. MA OVVIAMENTE I PRIMI SONO SOLO DI PASSAGGIO, PER SPIEGARE A TUTTE QUELLE CHE NON CONOSCONO 'ARIA, SPENCER, HANNA ED EMILY' ALCUNI DEI LORO SEGRETI.

 

ALCUNI DEGLI ONE DIRECTION HANNO FATTO LA LORO APPARIZIONE. TUTTI APPARIRANNO NEL PROSSIMO CAPITOLO, DOVE CI SARà LA GRANDE FESTA DI NOEL, E OVVIAMENTE COME SI POTREBBE NON INVITARE QUESTI NUOVI RAGAZZI? -A è OVUNQUE, E LE NOSTRE BELLE BUGIARDE FARANNO BENE A TENERE GLI OCCHI APERTI, ALTIMENTI SUCCEDEREBBE CHE SI FIDEREBBERO TROPPO DI CHI NON CHI PUò TENERE UN SEGRETO..

 

SE NON AVETE ANCORA CAPITO CHI SONO SPENCER, ARIA, EMILY E HANNA ECCO UNA LORO FOTO. DUNQUE, SONO SITUATE IN BASE A COME HO POSIZIONATO PRIMA I NOMI.

 

 

 

VORREI RICEVERE UNA RECENSIONE. SCRIVETEMI ANCHE SE QUESTO CAPITOLO VI FA SCHIFO, VORREI SAPERE COM'è, ALTRIMENTI CANCELLO LA STORIA E CONTINUO SOLO CON L'ALTRA FF SU ZAYN.

 

VI LASCIO CON DUE DOMANDINE:

1) QUALE DELLE LIARS (bugiarde) VI HA INCURIOSITO DI PIù?

2) SECONDO VOI QUALCUNO DEGLI ONE DIRECTION SI INNAMORERà DI QUALCUNA DI LORO? SE SI, SCRIVETE IL NOME DELLA COPPIA.

 

BEH, ORA VADO... BACI BACI

xxmaryxx

 

P.S: LASCIATE UNA RECENSIONE!!!! RECENSITE!!! RECENSITE!!! :)

 

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Capitolo 3
*** -Meglio mentire piuttosto che dire la verità- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO DUE.

-Meglio mentire piuttosto che dire la verità-

 

*Leggi lo spazio autrice. Grazie. Potresti lasciare una recensione?*

 

 



"I colori così, intensi da sembrare vivi, lo avevano indotto a pensare che a volte la natura ci manda dei segnali, che è importante ricordare che la gioia può sempre seguire la disperazione. Ma un attimo dopo l'arcobaleno era svanito e la grandine era tornata e lui si era reso conto che a volte la gioia è soltanto un'illusione"

-Nicholas Sparks "La scelta"-

 

Volevo dedicare questo capitolo a

-

 

aleewom

-

 

hugmeHoran_17

-

 

Jeis

-

 

Harry_SonoTuaSoloTua

-

 

Proudtobeawriter

 

 

 

 

"Mio dio" disse Hanna dopo aver poggiato il pranzo sul tavolo. Hanna fece vagare lo sguardo nella mensa scolastica, cercando di far finta di niente; cercando di non farsi notare. Le ragazze si sedettero vicino a lei, e poi tutte osservarono la ragazza che le passava davanti. Jenna Marshall cercava di farsi largo nella mensa scolastica. Aria fece uno sguardo strambo alle sue amiche, poi si alzò ed andò a recuperare Jenna. "Ehm, sono Aria vuoi venire a mangiare con noi?" "Va bene" disse con la sua solita voce la ragazza. "Siediti tra Emily e Hanna, e davanti alla tua destra ci siamo io e Spencer" disse Aria posando il vassoio di Jenna sul tavolo. "E così sono seduta al posto di Alison?" chiese civettuola. "No, lei non si sedeva qui" disse Emily proteggendola. Hanna si sistemò i suoi capelli biondo platino, sistemandosi i boccoli appena fatti. Hanna iniziò a mangiare la sua insalata, mentre Emily ingoiava in silenzio la sua aranciata. "Che silenzio, eppure voi eravate al tavolo in cui ci si divertiva di più" disse Jenna arricciando il naso. "..è diverso" disse Aria prima di essere interrotta da quattro biip. "Che fai Spencer, non controlli chi è?" chiese Jenna prendendo in mano il telefono e porgendolo a Spencer. "S-si" disse la ragazza. Hanna sbiancò impercettibilmente, e poi lesse il suo messaggio.

"A.A.A cercasi bugiarde per festa di Noel. Penso che voi siate perfette. E comunque per la precisione le bugie hanno le gambe corte, ma per voi questo non conta. Vero? Ehi, penso che noi ci vedremo.. chissà. Insomma, io sono ovunque!

-A"

 

"Che vi succede? Il gatto vi ha mangiato la lingua?" chiese Jenna. Più o meno. Hanna avrebbe tanto desiderato alzarsi e da una parte avrebbe voluto prenderla a calci nel sedere; ma dall'altra avrebbe tanto voluto sussurrarle un enorme 'scusa' per tutto quello che le era successo. "Beh, la campanella è suonata. Devo andare" disse quando Toby Cavanaugh la prese per la giacca e piano piano la fece camminare.

 

 

Aria Montgomery stava fissando il suo insegnante preferito: Ezra Fitz, che a volte la fissava ma poi ricordava il suo ruolo di insegnante di letteratura e allora costringeva se stesso a distogierle lo sguardo. A volte Aria non sopportava il fatto che lui fosse dietro una cattedra, e a volte ripensava ai messaggi di '-A' e pensava che aveva davvero ragione sul fatto che lei e suo padre avevano una 'passione segreta per le persone irraggiungibili'. Aria non era ancora del tutto sicura che Meredith avesse lasciato il padre, ma ogni giorno era sempre più convinta che Byron nascondesse molto più di Meredith. E ogni giorno la ragazza, avrebbe desiderato intrufolarsi nella testa di suo padre per sapere i suoi strambi pensieri.. anche solo per scoprire se amava ancora sua madre Ella, oppure era tutto una montatura. Se lui l'avesse anche solo illusa, Aria avrebbe fatto ciò che Alison voleva da molto: che raccontasse tutta la verità. Biip.

"ceni con me? tuo padre Byron"

Aria era stata interrotta da Ezra, o meglio il professor Fitz; che le aveva rivolto una domanda. "Ehm" aveva balbettato la ragazza. Un ragazzo dai capelli ricci che sedeva davanti a lei alzò la mano, ma poi si dovette coprire la bocca per non incominciare a saltare giù dalla sedia ed urlare: 'Hey, pensavo che tu e la letteratura non andaste d'accordo'. E invece il ragazzo che quel giorno le aveva detto 'ciao' era seduto davanti a lei, e dalla faccia di Ezra significava che il ragazzo aveva dato la risposta giusta. Però Aria pensava ancora al messaggio di suo padre. Scrisse un timido si, e poi chiuse il telefono. Però nella sua testa non riusciva a capire perchè Byron aveva firmato il messaggio.. in fondo sapeva che sua figlia aveva il numero salvato nella memoria del telefono. 'Tuo padre' come se la ragazza avesse potuto dimenticarsi di lui, del suo ruolo in famiglia, di come lui tradiva sua madre Ella e di come avrebbe voluto immediatamente prendersi a schiaffi. Un bigliettino catturò la sua attenzione, e per un attimo credette che fosse stato di '-A' ma poi non riconoscendo la scrittura accattivante e tremendamente ordinata di una penna a gel nera, lo aprì senza preoccupazioni.

"Vai alla festa di Noel?"

Il ragazzo riccio di quella mattina, si girò verso Aria guardandola maliziosamente. Bene. Non poteva andare meglio. Chissà quali pensieri mentali staranno vagando per la sua testa. E ad Aria non aveva la minima intenzione di sapere che cosa pensava quel ragazzo. Gli mimò un 'si' incerto, e poi ritornò a dedicare la sua attenzione a 'Jane Eyre', il suo libro preferito; mentre fissava incantata Ezra. Riusciva ancora a sentire il suo alito, un misto tra birra e cheesburger mentre le sue labbra si fondevano delicatamente sulle sue. Era stato il bacio più bello della sua vita. In Islanda si era innamorata ancora, ma non avrebbe mai pensato che tornare a Rosewood avrebbe significato 'Ehy, fai come tuo padre.. frequenta il tuo professore' e poi 'Senti, non ti preoccupare se ti arrivano messaggi strani.. è solo Alison che dalla tomba manda messaggini'. Una voce metallica ala distolse dai suoi -stupidi ed insignificanti- confronti con la sua vita in Islanda e la vita in America. Okay.

"Mm, è acceso questo coso? -un momento di silenzio- suppongo di si. Comunque sono il vostro preside, voglio solo informare le studentesse Hanna Marin, Emily Fields, Aria Montgomery e Spencer Hastings di entrare nel mio ufficio. Grazie e sbrigatevi"

Tutta la classe si voltò verso di lei, come la volta in cui Ezra appena l'aveva riconosciuta aveva urlato a voce alta 'Merda'. "Che avete da fissare? Spero solo che il prof interroghi" disse Aria sbuffando alzandosi dalla sua sedia. "Mi dispiace Ezra" disse Aria passando verso la cattedra. Ezra la fissò, poi la lasciò andare mentre fissava scocciato la sua classe di letteratura; che in quel momento gli risultava vuota senza.. Aria. Aria e le amiche si ritrovarono nel corridoio per accedere alla palestra, mentre Spencer si torturava le unghie ed Emily cercava di mantenere la calma. Hanna camminava senza timore, poi fu un biip ad attirare le ragazze.

"Piccole stronzette-bugiarde camminano" disse Hanna facendo cadere a terra la sua borsa di Praga. "Non può essere lei, avanti ragazze.. è solo qualcuno che ci vuole fare uno scherzo" disse Emily non del tutto convinta. "E come fa a conoscere tutti i nostri segreti?" chiese Spencer. Aria pensò che l'amica aveva ragione, e di fatti non riusciva a darsi pace su come '-A' conoscesse Meredith. Ma soprattutto come sapeva di Ezra. "Forse sarebbe stato meglio confessare l'affare Jenna" disse Emily mordicchiandosi nervosemente le unghie. "No, così avremmo solo aggravato la nostra situazione" disse Hanna. "Forse, ma ora abbiamo un problema più grosso" disse Aria trattenendosi dal piangere. Poche cose la avevano fatta piangere, una di queste era il tradimento di suo padre Byron, la morte di Alison e poi c'erano i ricatti di '-A'. Un ticchettio le distrasse, e per il corridoio videro passare Jenna e si arrestarono a parlare, cercando di non far sentire la loro presenza. "Bisbigli, bisbigli.. Sembra che lei sia ancora qui" disse riprendendo a camminare. Hanna le rivolse una faccia cagnesca, rivolgendo uno sguardo verso le sue tre amiche. Emily fissava il muro dell'ufficio del preside, mentre l'ispettore le volgeva delle domande. Ancora. Come quando Alison era scomparsa. "Le ripeto che noi non sapevamo che se n'era andata. L'abbiamo scoperto solo quando ci siamo svegliate.." disse Spencer. ".. e poi noi non ci siamo da subito preoccupate abbiamo pensato che fosse.." disse Emily. ".. si, da qualche amica di hockey su prato. L'avete detto anche quando Alison era scomparsa" "Cosa sta insinuando?" chiese Hanna. "Niente, dico solo che siete troppo spontanee, e sicure.. come se -ci pensò su- aveste fatto le prove" terminò l'agente. "Senta, solo perchè lei si vede con mia madre non significa che può trattarmi come se fossi sua figlia.. e no, non m'interrompa. Se pensa di vederci piangere non lo faremo, perchè lo abbiamo fatto quando lei è scomparsa. E poi veda di smetterla con questi interrogatori, perchè tutto quello che sappiamo lo abbiamo detto" disse Hanna riappoggiandosi stanca alla sedia in legno del preside. "Un attimo.. lei pensa che noi siamo felici che Alison sia morta? O mio Dio, lo pensa davvero" disse Aria spostandosi una ciocca di capelli dal viso. "Non vi sto' accusando.." cercò di difendersi lui. "Solo che cosa? A me sembra che lo stia facendo" disse Emily. "Agente, noi andiamo" disse Hanna uscendo dalla porta, lasciandolo lì seduto sulla cattedra come un cretino, cercando di capire cosa aveva sbagliato. Tutto.

Aria entrò nell'ufficio del padre, con due borse di cibo cinese in mano; ma era vuoto. Si guardò attorno, cercando di capire dove fosse andato. Alla Hollis c'erano ancora alcuni studenti che cercavano di farsi apprezzare meglio dagli insegnanti, ed Aria pensò che fosse un buon momento per cercare il padre. In fondo non era bene lasciarlo gironzolare per la scuola d'arte. Si affacciò ad un ufficio, e Meredith -la stronza- era lì che si truccava su uno specchio, cercando di essere più presentabile possibile. "Okay Meredith, cerchiamo Byron" si disse chiudendo il rossetto color pesca. La donna uscì dalla porta, poi guardò stupita la ragazza sulla soglia della porta. "Aria?" chiese incerta. "Si, ti devo parlare" disse Aria fissandola negli occhi. Riusciva a vedere un grande strato di fondotinta, e un ombretto glitterato che infossava gli occhi. "Ehm, sarei occupata in questo momento" cercò di scusarsi guardando l'orologio. "Senti, so che cercavi mio padre.. ma lui cena con me. E poi volevo dirti di stargli lontano" "Aria, non sono faccende che ti riguardano" "E invece si, non voglio che la mia famiglia si sfasci per una come te" disse sputando le parole come se fossero state veleno. "A-ah. Tu non ti devi intromettere" "Si invece. E io ti ordino di trovarti un altro uomo.. possibilmente libero e che non sia mio padre.. perchè lui è sposato" "Non si può comandare all'amore" "E io invece credo che si possa" disse Aria tirandole una sberla prima di andarsene dalla Hollis.

"Aria, Aria, Aria.. mi dispiace per te. Ma penso che l'ora della verità sia fin troppo vicina. Diciamo, lo scoccare della mezzanotte. E diciamo che se non vuoi che io racconti un presunto tradimento da parte di tuo padre, tu dovrai fare qualcosa per me. Lo so è un ricatto. Ma tu devi andare alla festa di Noel, e baciare quel ragazzo a letteratura.. o altrimenti il matrimonio perfetto verrà sfasciato nel giro di poco. An, un'altra cosa.. sai Meredith sarebbe una brava mamma, ma non si picchiano le mamme, soprattutto se tra poco sono più giovani delle figlie.

Buona serata Aria. -A"

Aria fissò il messaggio, mettendo in moto la sua macchina. Non riusciva a pensare ad altro che 'Non puoi farlo, non hai coraggio', ma tutti sanno che Alison di coraggio ne aveva da vendere.

 

Pov's Alison.

Mi dispiace per Aria, Emily, Spencer ed Hanna.. ma mi costringono loro ad usare le maniere forti. Io in fondo le avevo avvisate, ma penso che quella che pagherà di più le conseguenze sarà la nostra bella -studente modello innamorata del suo professore- Aria Montgomery. Ops. Scusa Aria, di nuovo. Ma non resisco, sono troppo tentata. Lui non ha dato una possibilità a noi, perchè dovrebbe darla a loro? Mi dispiace moltissimo, non immagini quanto.. ma io sono fatta così!

 

Spence, Spence.. sei diventata troppo stramba ed impulsiva in questo tuo ultimo periodo.. non è che per caso hai incominciato nuovamente a prendere quelle tue belle pilloline chiamate.. uhm 'A facile?' anche Melissa però lo è. Vero Spence? Una certo saggio storico ti dice qualcosa? Certo, nel caso non lo sapessi io sono ovunque.. e perfino i cespugli fanno la spia a Rosewood.. Ricordatelo Spencer. Casualmente qualcuno rovinerà la tua bella 'Orchidea D'oro' e lo farà seduta su un comodo divano a fissarti litigare con Melissa con un bel pacco di pop-corn sulle ginocchia. Chi la fa l'aspetti Spencer.

 

Emily.. mi dispiace moltissimo per Maya. Un uccellino mi ha detto che se ne andrà in un riformatorio. Mi raccomando in questo periodo cerca di tenere le mani apposto, anche perchè tra poco quasi tutti sapranno che tu hai un debole per le ragazze. Mi hai già dimenticata? Io penso di no, soprattutto mi ricordo ancora benissimo la tua lettera d'amore. Sai, l'ho ricevuta.. è da qualche parte, ho solo bisogno di tirarla fuori al momento giusto. Si vedrà quando! Per adesso mi divertirò a torturarti, tu in fondo l'hai fatto con me. Hey, un avviso. A volte sono anche dove meno te lo aspetti.. e poi che succederebbe a te se la tua bellissima mamma sapesse che tu ed Emily.. boom! Vi siete baciate? Uno scoop migliore di questo a Rosewood non c'è mai stato.. ma penso che una pulce salti nell'orecchio molto facilmente.. quindi stai attenta Em.

 

Hanna, la tua dichiarazione all'ispettore Wilden mi ha.. commossa! Dico davvero. Da quando hai tutta questa forza emotiva? Non mi ricordavo che tu l'avessi quando siamo andate a trovare Kate. Vero? Ma ehi, se non ti rimane più nessuno puoi ancora contare sul tuo caro e fidato spazzolino.. lui non ti dirà mai di no. E penso che anche tu nel profondo del tuo cuore brami ancora quella voglia di ritornare.. uhm magra? Non te l'ha mai detto nessuno che l'unica ragazza perfetta di Rosewood sono io? Beh, se non te l'hanno ancora detto significa che sono tutti completi imbecilli.. e poi ricordi Sean? Lui non si è mai dimenticato di me. Insomma come potrebbe? Io sono indimenticabile. E lo sai anche tu.

 

Aria, sei quella che mi sorprende ogni giorno di più. Devo dire che l'aria islandese fa bene ad una bugiarda come te. Comunque hai tempo fino a mezzanotte.. poi la bomba sarà sganciata, e io mi divertirò a vederti soffrire come un cane.. hey non disperare. Puoi sempre contare su una spalla su cui piangere. Ci sono io, e c'è Ezra. Giusto. Che posso farmene di lui? Sai sto' ancora pensando a come mandare tutto a monte.. ma penso che la festa di Noel renda il mio lavoro estremamente più facile. Smettila di pavoneggiarti perchè sono ancora qui, e so più di quanto pensi.

Sogni d'oro bugiarde. Uhm, io sono qui. Ricordatevi di fidarvi meglio degli amici.

-A

 

 

spazio autrice:

MA CIAO BELLE BUGIARDE!!!!! ALLORA, RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO GLI SCORSI DUE CAPITOLI. GRAZIE, SIETE FANTASTICHE.

 

AVEVO DETTO CHE GLI ONE DIRECTION SAREBBERO ARRIVATI IN QUESTO CAPITOLO, MA DOPO ROVINAVA TUTTA L'ATMOSFERA. COSì LI INSERISCO TUTTI ALLA FESTA DI NOEL. ANYWAY SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, E VI LASCIO CON DUE FOTO.

LEI è MONA, LA MIGLIORE AMICA DI HANNA.

 

 

LEI è JENNA LA CIECA.

 

 

 

 

DUNQUE, POTRESTE LASCIARE UNA RECENSIONE? GRAZIE, MI RENDERESTE DAVVERO FELICE POTER SAPERE LE VOSTRE OPINIONI SU QUESTA FF. GLI SCORSI DUE CAPITOLI SONO RIMASTA DAVVERO FELICE.

 

ORA VADO CHE HO SONNO!!! RECENSITE! RECENSITE!! RECENSITE!

notte piccole bugiarde xxmaryxx

P.S: CHANGE MY MIND LA AGGIORNO DOMENICA

 

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Capitolo 4
*** -Oops, qualcuno si è baciato alla festa dei Kahn- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO TRE.

-Oops, qualcuno si è baciato alla festa dei Kahn-

*Leggi lo spazio autrice. Grazie, potresti lasciare una recensione?*

 

 

 

 

 

 

Questo capitolo lo dedico a

- Jeis

- Harry_SonoTuaSoloTua

- aleewom

- hugmeHoran_17

che ringrazio per aver recensito lo scorso capitolo, e per essere le persone da cui traggo ispirazione ogni volta per cominciare un nuovo capitolo. Grazie mille, non so cosa farei senza di voi. <3

 

 ***

 

Pov's Alison.

Hey bugiarde! Sono ancora qui, non ditemi che l'avevate sottovalutata questa cosa. Sapete, è molto difficile svolgere il mio lavoro quando di mezzo ci sono sempre più impiccioni.. sarebbe meglio eliminarne qualcuno. O sbaglio? Chi sarà il prossimo, o la prossima? Io pensavo ad Hanna Marin. Voi che ne dite? A-ah, sono una vera doppio giochista. Ma che ci volete fare!

-A

 

***

 

Hanna Marin si stava truccando nel bagno di casa sua, mentre sua madre preparava la cena per lei e l'agente Wilden. L'odore di pizza l'invase le narici, e impegnò tutta se stessa per non andare in cucina e rubarne una fetta bella calda. "Mamma vado" disse la ragazza infilando il suo BlackBerry nella sua borsetta. "Chi ti riaccompagna a casa?" chiese l'agente che intanto si stava sgolando una birra. "Mi accompagna Noel" disse acida. "Ricorda di non bere" si raccomandò sua madre. Si certo, Hanna quella sera si sarebbe ubriacata fino a non ricordare neppure il suo nome; e poi avrebbe dormito da Mona. "Beh, se circola alcool verrò io stesso a prenderti" disse l'agente Wilden. "Non ce ne sarà bisogno. E poi è lei quello che mi fa la romanzina sul fatto di non bere quando lei sta sorseggiando una birra nel mio salotto?" disse Hanna acida. "Hanna" disse sua madre ammutolendola. "No mamma, potrò anche pulire per tutto il resto della mia vita piuttosto che vedere mia madre che per pagare il mio danno sta' con una persona squallida" disse Hanna andandosene dalla casa sbattendo violentemente la porta. L'agente Wilden si fermò ad osservare la borsa di scuola di Hanna, fissandola; poi si alzò dal divano e aprì la borsa estraendo un braccialettino. "Che fai?" chiese Ashley -Hanna diceva che era una madre iltf ovvero che attraeva ancora- preoccupata guardando l'agente Wilden. "Niente, ma ho già visto questo braccialetto.. gliel'hai comprato tu?" "No, per l'amor del cielo.. Le ragazze l'hanno ricevuto in dono da Alison" disse disinteressata. "Ecco dove l'avevo già visto" commentò sotto voce. "Che si mangia?" "Hai telefonato al proprietario del negozio?" "No, me ne sono dimenticato. Che si mangia?" "Pizza, e credo che ora sia meglio che tu la mangi fuori. Buona cena agente Wilden". L'agente storse il naso e se ne andò da casa Marin mentre fuori le stelle erano alte nel cielo e tirava una bel venticello che ti accarezzava dolcemente il collo.

Hanna aveva già bevuto qualche drink fissando Noel che giocava ancora a calcietto, senza mai degnarla di uno sguardo. Pochi minuti prima con la scusa dell'ora aveva cercato di distrarlo, ma lui non ne aveva voluto sapere nulla. Hanna aveva il morale sotto ai tacchi -letteralmente- e riusciva solo a pensare dove avesse sbagliato con lui.

-Flashback-

"Hanna no" disse Noel respingendo il tentativo di Hanna. "Perchè no?" chiese la ragazza baciandolo. "Perchè voglio che sia speciale" "Che ti succede? Insomma, vuoi che noi restiamo così.. perchè? -chiese supplichevole Hanna- Ho capito.. sono io che non vado bene" "Hanna n..." "Vai via Noel -disse inziando a piangere- tutti i ragazzi di questa festa sarebbero onorati di stare con me questa sera, tutti tranne quello che m'interessa" "Hanna -disse avvicinandosi alla ragazza- Fa freddo, copriti" disse mettendogli sulle spalle la sua giacca. "Noel, da te non voglio più niente" disse allontanandolo da lei, con gli occhi offuscati a causa del pianto. La porta del capanno si chiuse, lasciando Hanna che tentava di mettersi meglio il vestito, cercando di non dare a vedere che era stata respinta. Aveva ragione Mona, Noel non avrebbe mai sciolto il suo giuramento al V club; e Hanna era stata così innocente ed innamorata che pensava che Noel l'avrebbe infranto per lei.. ma non sarebbe mai successo. Si sistemò al meglio che potesse, uscendo a testa alta sperando che nessuno si fosse accorto di come fosse stata respinta. Non riusciva a sopportarlo. Amava Noel da quando erano alle medie -quando era incridebilmente grassa ed era oscurata da Alison- ed ora che era diventata bellissima non riusciva ancora a credere che per lui restasse ancora l'Hanna obesa che mangiava chili su chili di patatine in sacchetto per sopprimere l'odio verso il padre che si era separato da sua madre Ashley; cercando di capire perchè non si era fatto sentire per tutti quegli anni.. dimenticandosi di lei e sua madre e consideranto solo Kate e la sua nuova compagna incredibilmente giovane ed antipatica.

 

Emily Fields stava discutendo con sua madre, mentre Maya si trovava chissà dove in quel momento. "Emily ora andrai a quella festa, e mi mostrerai che non ti piacciono le ragazze" disse urlando sua madre per la centesima volta. Non era sicura nemmeno lei su cosa le piacesse e cosa no, sapeva solo che le mancava l'odore di gomma alla banana e anche il tocco incredibilmente leggero di Maya sulla sua pelle. "No mamma" disse sicura Emily. "Tu non sei gay" disse sua madre. In quel momento non riusciva a capire cosa non andava in lei, e non riusciva a sentirsi 'normale'. Biip.

"Emily, Emily, Emily.. non devi mai disubbidire alla tua mammina. Perciò ora alza il tuo sederino dalla sedia e vai a quella festicciola. Cosa avrebbe fatto la tua mammina se avesse saputo della letterina che mi hai spedito prima che scomparissi? O-oh! Qualcuno avrà un problema..

A.A.A cercasi ragazza bugiarda per la festa dei Khan.

-A"

La madre iniziò a singhiozzare sempre più forte, cercando di trovare conforto pensando a chissà cos'altro. "Mamma.." "EMILY. NO. ORA IO TI ACCOMPAGNO A QUELLA FESTA. NON VOGLIO SAPERE NIENT'ALTRO" disse prendendo il giaccone. Non riusciva a capire perchè la madre la odiasse così tanto, non riusciva a capire perchè la madre si disperasse così tanto, non riusciva a capire come non riuscisse ad appoggiare sua figlia. Le madri non dovrebbero avere un istinto protettivo? Non dovrebbero appoggiare i figli in ogni loro scelta? Non dovrebbero volerti bene? Purtroppo sua madre non la considerava proprio, e probabilmente voleva solo tenere alto il proprio cognome.. e probabilmente avere una figlia gay avrebbe significato il cadere più in basso della città. Soprattutto per quella che era 'Miss Benvenuti a Rosewood'. Ma Emily non sapeva quello che veramente provava. Si sentiva solo strana. La macchina di sua madre entrò nella proprietà dei Kahm fermandosi guardando la strada. "Emily puoi scegliere: o vai a quella festa, o ti mando da tua zia" "Ma mamma.." disse giustificandosi la ragazza. "Non mi lasci scelta tesoro" disse mortificata. Emily la guardò in cagnesco, cercando di capire come potesse odiare la sua stessa figlia. Sangue del suo sangue. Scese dalla macchina, mentre Jay-Z veniva sparato a palla. "Hey Em" disse Aria mentre mandava giù un drink. "Alcool?". Aria fece segno di si, continuando a fissare Emily che in quel momento si stava mordicchiando nervosamente le unghie. Sua madre non l'aveva nemmeno fatto sistemare, ed ora si trovava con un jeans chiaro strappato e una camicetta bianca. "Ucciderei per berne un bicchiere" disse Emily seguendo l'amica che la portava a bere. "Aria, guarda" disse Emily d'un tratto. Dall'altra parte, l'opposta alla loro Toby Cavanaugh le fissava, continuando a bere; poi si alzò e per un momento le ragazze si sentirono lo stomaco sotto sopra, non riuscendo a dire nemmeno una parola. Poi però Toby le superò entrando nella sua macchina. Sinceramente le ragazze pensavano che si fosse avvicinato e che poi avrebbe sussurrato: 'Bugiarde sono -A, e so tutto' ma poi si erano ricredute quando videro che l'auto sparì dalla loro vista; e solo allora si rilassarono con un bel drink in mano su una sedia a dondolo.

 

"Hanna andiamo" disse Spencer trasportando l'amica con sè, verso Aria ed Emily. "Avete visto che Toby era qui? E se ci fossimo imbattute in -A?" chiese Spencer facendosi passare il drink da Aria. In quel momento Spencer riusciva solo a pensare alla sera in cui Alison scomparve, proprio bevendo le ragazze avevano perso di vista la loro migliore amica. "Dobbiamo smettere di bere per questa sera" disse Emily ritornando seria. "Uhm, hai ragione -disse Hanna prosciugando l'ultimo sorso del bicchiere- comunque Toby..." "Secondo me ha ragione Spence, dobbiamo stargli lontane" "Promesso" dissero tutte insieme. Forse tutte e quattro in quel momento si erano ricordate di come Alison le aveva indotte a bere, poi le aveva ipnotizzate e poi puf! Alison era scomparsa, lasciandole sole con i sensi di colpa a mille, ed una città che probabilmente puntava contro di loro il dito per incolparle. Ora però che Alison era stata ritrovata morta, e che a loro venivano ricapitati strani -è anche dire poco- messaggi.. le ragazze avevano iniziato anche a dubitare perfino della loro ombra. Avevano una paura tremenda che '-A' dicesse a tutti dell'Affare Jenna, oppure dei loro segreti, quelli che non avresti mai voluto che nessuno venisse a sapere. Spencer si mise a ridere, quando una loro ex compagna si era incollata alle labbra dello sfigato della classe.. e così facendo anche le altre iniziarono a ridere. "Scusate" disse una voce. Le ragazze si bloccarono di colpo, un ragazzo dalla pelle chiara e gli occhi su un azzurro mare si era avvicinato a loro. Hanna lo fissò per molto tempo, finchè lui non portò le mani dietro alla nuca, sembrando veramente imbarazzato da quella scena. "Scusate ma hanno fatto una scommessa.. Se tu -disse indicando Emily- non mi darai il tuo numero mi costringeranno ad andare in giro nudo per cinque minuti" disse parlottando. "Oh, d'accordo" disse Emily pigiando i tasti del telefono del ragazzo. "Emily? Bel nome" disse facendogli l'occhiolino. "Ah, sono Niall" urlò allontanandosi. Emily avvampò improvvisamente, mentre il ragazzo si girò nuovamente.. questa volta per donarle un 'bacio volante' che Emily parve accettare. E chi avrebbe rifiutato? "Lo sapevo che era lui" disse Hanna riprendendo il cellullare. Trafficò per un po' per poi mostrare una foto alle ragazze. Raffigurava Alison, Niall e Hanna. Alison sfoderava un magnifico sorriso, mentre Niall cercava di essere più spontaneo che mai cercando di mascherare il suo nervosismo. Forse anche lui era attirato da sua cugina. Chi non lo sarebbe stato? Spencer si battè una mano nella fronte, come per cercare di dire di smettere di parlare al suo cervello. Le sembrava di parlare con Melissa, che in quel periodo era diventata tremendamente antipatica. Non osava pensare a quando lei avrebbe scoperto Spencer e Wren. Se fosse successo.. beh. Non osava immaginare cosa sarebbe potuto accadere. Il giorno dopo la sua famiglia avrebbe conosciuto Wren, e probabilmente lui sarebbe stato come Melissa.. ovvero esigente, rompiscatole e molto probabilmente il preferito dei suoi genitori. Biip. Aria prese in mano il suo telefono, mentre osservava lo schermo cercando di mascherare tutto quello che probabilmente provava. "Chi è?" chiese Hanna stringendosi nella sua giacca. "Mia madre, dice di non fare troppo tardi; e di non giudare se sono ubriaca" disse richiudendo il telefono. "Aria, dove stai andando?" chiese Emily quando Aria si alzò. "Devo fare una cosa" disse allontanandosi.

 

 

Aria stava pensando al messaggio di '-A. Ora iniziava davvero a darle sui nervi, ma era necessario.

"Tik Tok Aria. I secondi passano, e sono già le undici e cinquantacinque. Sbrigati se non vuoi che la tua famiglia si sfasci. Diciamo che hai ancora cinque minuti. Trova il tuo bel ricciolino e bacialo con lo stesso amore che ci hai messo quel giorno con Ezra. Tu che dici? Si può fare? Si, altrimenti ci sarà qualcuno che ne risentirà. Diciamo Ella e Byron Montgomery? O dovrei dire la ex signora Montgomery?

Baci baci. Eccotene uno xoxo.

-A"

Non sapeva perchè lo stava facendo, ma accellerò il passo quando vide i cinque ragazzi l'uno di fianco all'altro che sorridevano felici ricordando chissà cosa. Ad Aria si raggelò il cuore, le ricordavano tanto loro cinque. Almeno, quando Alison era ancora viva. Non riusciva a sopportare il modo in cui Alison la tenesse ancora nelle sue mani. E bisognava anche dire che ora si trovava a miglior vita, chiusa in una bara e che chissà come riusciva a comandare a bacchetta le ragazze. Ma tutti sapevano come era fatta Alison. Aria tossì, per far sentire la sua presenza. Poi i ragazzi la squadrarono la testa a piedi soffermandosi sulle gambe che erano incorniciate da un paio di calze a rete color carne, che facevano risaltare la carnagione di Aria sotto i pantaloncini e il top rosa glitterato. "Scusate, ma ho perso una scommessa" disse cercando di essere più convincente possibile. Guardò per un ultima volta l'orologio, aveva ancora due minuti. I ragazzi tentarono di ribattere, ma Aria si avvicinò al ragazzo dagli occhi color smeraldo, lo prese per il colletto della maglietta e lo attirò a sè, facendo aderire i loro corpi; stringendolo sempre più a sè baciandolo passionalmente. Come non aveva mai fatto. Mi è piaciuto. Aria riusciva a sentire tutta la sua frustazione svanire con un solo bacio, mentre quel ragazzo le stava facendo dimenticare perfino dove vivesse. "FACCIAMO IL BAGNO DI MEZZANOTTE" urlò qualcuno. Perfetto, era mezzanotte. Il suo ricatto era finito. Aria si staccò dal ragazzo, mentre si girò solo un'ultima volta in tempo per vederlo ancora lì a toccarsi le labbra. Alcuni ragazzi rimasero in mutande, entrando tutti nel laghetto, facendo a gara di chi entrava per ultimo a contatto con l'acqua. Aria si sentiva tremendamente su di giri e accaldata, e in quel momento riusciva solo a pensare a Ezra e a come si era fatta manipolare. Fin troppo per i suoi gusti.

Aria ritornò dalle ragazze, che avevano assunto una faccia interrogativa; aspettandosi una risposta. "..è complicato da spiegare" disse vergognandosi. "..è stata -A?" chiese Emily guardando il laghetto che cominciava a riempirsi di ragazzi e ragazze che felici schizzavano acqua ovunque. "Si" "Anche tu?" chiese Emily frustata. "Non dobbiamo farci comandare in questo modo" disse Spencer. "Si, ma come facciamo se in mezzo ci vanno le persone a cui teniamo?" chiese Hanna. "Avete ragione, promettiamoci di dirci tutto. E non faremo come quando c'era Alison che era solo lei a sapere..." "..i nostri segreti" dissero tutte insieme.

Poco tempo dopo che le ragazze avevano ricominciato a chiacchierare, una mano calda si posò sugli occhi di Aria. La ragazza mise le sue mani su quelle che la tenevano salda, e che la facevano sentire tremendamente al sicuro. Intanto delle voci che Aria non con conosceva si erano radunate attorno a lei. "Chi sono?" chiese una voce. Aria non sapeva cosa rispondere, perciò si limitò solo a balbettare cose insensate tra cui riconobbe 'Ezra' e 'Boh'. La mano allentò la stretta, e poco dopo Aria potè vedere che i cinque ragazzi di prima erano seduti vicini a lei e alle sue migliori amiche. "Sono io, sai quello che hai baciato dieci minuti fa" disse mettendosi a posto i capelli. "Non dirmi che non te lo ricordi neanche questa volta". Aria storse il naso, ma poi lo fissò rimanendo ammaliata di quei suoi bellissimi occhi color smeraldo. "Si, mi ricordo di te" disse senza interesse. "Beh, come potresti" "Sei sempre così modesto?" chiese Aria sistemandosi il vestito. "Solo quando c'è una ragazza carina nei paraggi" disse scostandole i capelli dal viso. "Hey, questa mi sembra di averla già sentita. Ti conviene aggiornare il tuo repertorio" disse ridendo Aria. "A-ah Harry! Una ragazza ti ha zittito" disse il ragazzo che quel giorno al funerale di Alison aveva chiesto alle ragazze quanto distava il cimitero. Ora osservandolo meglio dalla luce che rifletteva in Chiesa -molto tenebrosa e lugubre- si dovette ricredere, perchè gli sembrava carino e simpatico. "Hey, non ci siamo presentati. Comunque io sono Niall -disse facendo nuovamente l'occhiolino ad Em-, lui è Louis -disse indicando un ragazzo che giocava con il suo IPhone-, lui è Liam -disse indicando un ragazzo all'apparenza dolce, che stava parlando con Spencer-, lui è Zayn, e poi c'è Harry" disse indicando gli ultimi due ragazzi.

"Noi siamo Hanna, Spencer, Aria e Emily" disse Hanna fissando i quattro ragazzi. "Devo andare" disse Aria fissando il cellulare. Una chiamata persa: Mike. Suo fratello l'aveva chiamata? Perchè? Aria iniziò a rimettersi la giacca in jeans che suo padre le aveva comprato in Islanda, cercando di capire se fosse ubriaca. Ma riusciva a sentire i suoi pensieri. Okay, non sono ubriaca. "Okay, ci vediamo domani" dissero le ragazze baciandola su entrambe le guancie. "Non mi saluti?" chiese Harry fissandola maliziosamente. "Scusa, non farti strane idee. Era solo una scommessa" disse salutando tutti.

Quando fu a casa, pensò che i ladri avessero svaligiato la casa. Ma dalle urla, pensò che non erano i ladri. Mike era in angolo, sotto alle scale; mentre si teneva le mani sulle orecchie cercando di far smettere le urla. Piangeva, cercando di far finta che fosse tutto un suo incubo. Ma purtroppo non lo era. Dal salotto, due voci si offendevano pesantemente mentre piatti e bicchieri venivano lanciati per la stanza.

 

 

"Voglio farmi perdonare. Ti aspetto nel parcheggio. Noel xoxo"

Hanna teneva la sua borsetta felicemente, camminando alla velocità della luce. Felice con era mai stata, Noel ci aveva ripensato. Aveva ripensato su di lei. Aveva ripensato su di loro. Era fin troppo felice. Fin troppo felice, che non aveva sentito le voci delle sue migliori amiche. Si fermò in mezzo alla strada, ma riuscì solo a sentire un enorme dolore inziando a propagarsi per tutto il corpo. "Hanna" gridarono le sue amiche sentendo una macchina che scompariva. Poi per Hanna divenne tutto nero.

 

Pov's Alison.

Oops! La nostra Hanna si è fatta male! Colpa mia! A-ah. Scherzo ovviamente, ma lei aveva visto troppo in quel parcheggio,e ho dovuto farlo. Chissà se ricorda qualcosa.. è assolutamente indispensabile che lei non ricordi niente. Speriamo. Ma tanto io l'avrò sempre vinta. Bisogna ricordarsi che io sono Alison, mica una cretina qualunque.

 

O-oh. Le stoviglie volano in casa Montgomery. Povera Aria, mi dispiace.. ma si sa che non riesco a tenere i segreti. Soprattutto se sono così scottanti e violenti. Odio mantenere le bugie, perchè alla fine diventano troppi e fin troppo pesanti da smascherare. Quindi, mi sono levata di un peso che affliggeva la mia anima da un po' di tempo. Questa volta Aria non mi perdonerà mai.. ma ehi, è il mio lavoro di migliore amica tenere i segreti! A-ah. Che spiritosa che sei Ali.

 

Spence, Spence. Che devo fare con te? Ora ti metti a flirtare con qualcuno di irraggiungibile? Smettila, o devo dire a Melissa la tua scappatella con il suo futuro marito Wren? Ops Spencer, lo sai che non so mantenere i segreti. Parola di migliore amica. Quindi se non parli tu, lo farò io. E poi, l'apparenza inganna.. chi ti dice che lui sia un bravo ragazzo? Beh, per fortuna ci sono qui sempre io che ti tengo aggiornata. E poi mi dispiacerà moltissimo quando vedremo la tua bella sorellina Melissa buttare via le sue riviste di nozze, ed annullare le nozze. Scusa Spence, ma un segreto è un segreto. Mille volte meglio la verità. Non trovi Spence?

 

Emily sei proprio irrecuperabile. Pensi che dopo averlo baciato smetterai di provare quei sentimenti per Maya, o per me? A-ah. Lo scherzo era bellissimo, ora scendi dal palcoscenico e riprenditi la tua vita che in questo momento è nelle mie mani. O.oh. Non puoi. A-ah, a-ah. Em, per favore smettila di fare la sciocchina. Pensa a Maya e a dov'è adesso per aver nascosto a tua madre quello che facevate insieme. E tieni presente che ho tralasciato il vostro bacio passionale, di cui ho le foto. Che succede se venissero per sbaglio inviate a casa Fields?

 

Hanna, Hanna, Hanna. Che devo fare con te? Pensavi davvero che Noel era il mittente del destinatario? Sei proprio stupida Hanna Marin. Mio Dio, avresti dovuto sapere che ero io il tuo quasi-assassino. Peccato, sarà la prossima. A me basta averti fatto dimenticare chi sono davvero. Perchè altrimenti dovrò passare alle maniere forti, e tu sai che ne sono capace. E poi quella foto che hai di me, te e Niall è davvero patetica. Ovviamente era logico che anche mio cugino era attratto da me, perchè ehi.. guardami! Sono Alison, a quale ragazzo non piacevo. Piaccio ancora oggi al confronto di qualcuno che è stata rifiutata da Noel Kahn. Buona permanenza all'ospedale Hanna. La prossima volta però non sarai così fortunata. La prossima volta ti ritroverai sotto terra, vicino a me.

Fate sogni d'oro bugiarde.

-A.

 

 

i'm backkkk!

SPAZIO AUTRICE: [LEGGI QUI]

CIAO BELLE BUGIARDE! SONO TORNATA!!! *si nasconde per la vergogna per l'enorme ritardo* MI SCUSO MOLTISSIMO, MA AVEVO DA STUDIARE... SORRY.

ANYWAY SONO TORNATA E HO PUBBLICATO ANCHE QUESTO CAPITOLO.. MI PIACE.. DICIAMO! COMUNQUE TUTTE LE NOSTRE BELLE RAGAZZE NASCONDONO DEI BRUTTI SEGRETI.. E ALISON VUOLE A TUTTI I COSTI FARGLIELA PAGARE. MA DOVE SARà ALISON IN QUESTO MOMENTO?

VI LASCIO CON TRE DOMANDINE:

1) che succede ad Hanna?

2) E i nostri One Direction centrano qualcosa con '-A'?

3) quale delle nostre quattro belle bugiarde preferite?

 

VOLEVO SEMPLICEMENTE RINGRAZIARE LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO!! CIOè IO VI AMO! GRAZIE MILLE. COMUNQUE QUESTA è LA MIA ALTRA FF, CHE AGGIORNERò STASERA.. SE VOLETE PASSARE BASTA SOLO CLICCARCI SOPRA:


Change my mind 


 

 

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARà QUALCOSA DI STRAVOLGENTE.. ALISON POTREBBE FARE LA SUA COMPARSA... MA CHE SUCCEDE SE LEI è GIà MORTA DECREPITA E SOTTERRATA?? U-UH.. C'è ARIA DI GUAI.

 

RECENSITE!!! RECENSITE!!! RECENSITE!!!!!! CONTINUO SOLO CON 3 RECENSIONI.

grazie mille... baci xoxo xxmaryxx

 

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Capitolo 5
*** -Il ballo degli ex alunni- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO QUATTRO.

-Il ballo degli ex alunni-

*Leggi lo spazio autrice. Grazie mille, potresti recensire?*

 

 

 

 

Questo capitolo lo dedico a tutti quelli

che hanno recensito positivamente lo scorso capitolo capitolo. Grazie mille per esserci sempre e grazie per avermi dato delle soddisfazioni che mi convincono a continuare le ff. Grazie di tutto. Baci xoxo

***

-UNA SETTIMANA DOPO-

 

Pov's Alison.

Perchè quei cinque deficenti devono rendermi il lavoro così complicato? Sarebbe tanto chiedere di vedere cadere sempre più giù quelle quattro stronzette su un bel divano, sgranocchiando pop-corn? E invece Alison deve controllarle, deve perseguitarle, deve recapitarle messaggi strani ovunque e deve anche vivere la sua vita? Ormai non è più così. E se non è più così è tutta colpa sua.. che ha scombussolato la mia vita con un tranello, e ora le ragazze pagheranno.. perchè io non ho intenzione di ritornare improvvisamente. Potrei, ma non è nel mio stile. Scusate tanto. In fondo sono buona, ma lo sarei stata di più se lei non avesse rovinato tutto. Per fortuna mettere paura a quelle quattro stupide non è poi così tanto difficile.. insomma basta minacciarle. Non è mai stato così semplice.

***

 

Aria Montgomery stava ascoltando la sua canzone preferita, mentre indossava una tuta in flanella che se avesse continuato così le si sarebbe appiccicata al corpo. Le sembrava di stare in un manicomio. Da quando la sera prima i suoi genitori si erano tirati contro le posate, Mike aveva deciso di dormire con la sorella.. e quella Domenica mattina aveva semplicemente lasciato un biglietto sulla sua scrivania: 'Vado da Jason, ci vediamo martedì a scuola'. Aria non riusciva ancora a credere che '-A' avesse parlato, non poteva crederci che aveva baciato quel ragazzo per nulla. Le lacrime le avevano corrugato il suo viso acqua e sapone, che dalla sera prima era diventato scuro e triste. Due mani calde le tolsero le cuffiette dalle orecchie, mentre sognava distrattamente Erza, sperando che non fosse arrabbiato con lei. Quando era andata a casa sua per riprendersi il telefono cellulare, lui l'aveva mandata via dicendo che non potevano farsi del male a vicenda, soprattutto perchè '-A' aveva tamponato di messaggi Aria, e Ezra per il nervosismo lo aveva aperto.. e poi Ezra non le aveva più parlato, considerandola una normale studentessa. Ma lei sapeva che non potevano continuare così. "Aria" disse Emily dolcemente. Hanna si sedette vicino a lei, mentre Spencer si sedette sulla sua sedia girevole e incominciò a guardare il libro che era poggiato sulla scrivania. "Ciao" disse Aria salutandole. "Avanti Aria, ti abbiamo portato da mangiare e delle riviste da leggere" disse Emily poggiando una sfilza di riviste di 'Seventeen' sul letto dell'amica. "No, non ne ho voglia" "Vuoi toglierti quella tuta?" chiese Hanna supplichevole. "Perchè, è comoda?" "Ma è orribile" concluse Spencer. "E poi se non te la togli, come fai a provarti vestiti per il ballo?" "Infatti, non ci vengo" disse Aria stropicciandosi gli occhi. "E allora che farai?" chiese Emily prendendo in mano una rivista e iniziando a sfogliarla distrattamente. "Leggerò queste riviste, e affogherò il mio dolore in una vaschetta di gelato" "Potresti allora farmi una delega per il voto per l'elezione della reginetta?" "Hanna" la rimproverò Spencer. "Lo sanno tutti che vincerai tu" continuò Spencer ridendo. "Davvero? Che ne dici di accompagnarmi a casa dopo Spence?" chiese Hanna. "No, sono il capo dell'annuario e tutti sono ammalati, quindi mi devo occupare di tutto io.. e poi devo essere bella per la prima uscita ufficiale" "Con chi?" chiese Aria prendendo nuovamente colore alle guancie. "Avanti Spence.. non fare la timida" disse Emily. "Non è nulla di che" disse Spencer arrossendo. "Liam Payne" disse Hanna sorridendo all'amica che nel frattempo aveva la testa sulle nuvole. "Davvero? Ma chi quello della festa dei Kahn? Voglio vedere.." disse Aria sopresa. "Si, proprio quel figone lì" disse Hanna mordendosi un labbro, pensando a chissà cosa. "Allora verrai?" chiese Spencer. "Si, lo faccio perchè voglio vedere Hanna che verrà incoronata reginetta.. e voglio vedere anche Spence che fa la sua entrata trionfale con uno dei cinque montati" "Tu con chi vieni Em?" chiese Spencer. "Da sola.. ma ci sarebbe qualcuno che mi piacerebbe invitare.. ma non vorrei che si facessero strane idee" "Chi è l'uomo dei misteri?" chiese curiosa Aria. "Ho fame, che ne dite di mangiare?" chiese interrompendo Hanna. La ragazza aprì la scatola dei biscotti della fortuna, mentre Emily e Spencer stavano tirando fuori il cibo cinese dalla scatola, iniziando a posizionare sul letto le bacchette cinesi. Hanna sbiancò di colpo, mentre Spencer stava mangiando i gamberoni. "Cattiva sorte?" chiese Emily mettendo in bocca un boccone di riso. "Leoni, reginette e puttane.. o mio dio! Il ballo degli ex alunni alla Hollis è vicino. -A" disse Hanna mostrando il biglietto alle amiche. Spencer e Aria aprirono tutti i biscotti, mentre osservavano il biglietto impaurite. '-A' era riuscita o riuscito ad intrufolarsi anche nel loro cibo. Le ragazze allontanarono disgustate il cibo davanti a loro, mentre iniziavano a buttare tutto in una pattumiera. Hanna cercò di fare un sorriso incoraggiante, mentre Emily sbarrò gli occhi in preda al panico. "..è riuscita anche ad intrufolarsi nel nostro cibo.. è pericolosa" urlò Spencer. "Avete ragione, Hanna devi andare a prendere quella cartella" "Quale cartella?" chiesero all'unisono Emily ed Aria. "La cartella di Jenna dallo psicologo" disse Spencer. "Shh, abbassa la voce" disse Hanna. "Hanna come stai?" chiese Aria esaminando una fasciatura attorno al polso. "Uhm, si bene. Abbastanza, tranne per quei brutti fiori che '-A' mi aveva recapitato. "Comunque ci saranno anche i Cavanaugh. Toby ha comprato i biglietti per due persone" "Non può essere.. insomma Hanna devi prendere quella cartella. Dobbiamo sapere in che modo Alison ricattava Toby" disse Aria bevendo un sorso di succo di mela. "Okay, ma non potremmo farlo nel week-end? Per favore ragazze" chiese supplichevole. "oh andiamo! -riprovò- E va bene.. stasera. Ho bloccato la serratura" "Perfetto" "Almeno possiamo farlo dopo dell'incoronazione del re e della reginetta del ballo?" "Hanna!" disse Emily. "E va bene". Spencer ed Emily si alzarono, e poco dopo le due ragazze se ne andarono da casa Montgomery, mentre Hanna ed Aria si stavano facendo belle per quella sera. "Allora Aria, che vestito metterai? Quello da Jessica Rabbitt, o da Strega cattiva?". Aria distolse lo sguardo da fuori, e guardò sorridente l'amica, indicando il vestito che le piaceva di più mentre intanto Hanna la salutò schioccandole un bacio sulla guancia ed uscendo a grandi passi dalla sua casa, per andarsi a preparare per la festa.

 

 

-Flashback-

Biip.

Biip.

Biip.

Biip.

Biip.

Hanna stava riposando nella sua camera dell'ospedale, mentre i medici continuavano a farle analisi di qualsiasi tipo. Nemmeno la ragazza sapeva se fosse cosciente, e giorno dopo giorno pensava che fosse tutto un brutto sogno. La porta si aprì, e poco dopo una figura si sedette sul suo letto mentre Hanna girava la testa. Alison era davanti a lei. Ali era viva. Pensò che fosse tutto un sogno, ma sembrava essere più vero che finto. Soprattutto la sua mano che sfiorava la sua faccia, accarezzandole dolcemente una guancia. "Ali?" chiese Hanna corrugando la fronte. "Sei tu?" richiese la ragazza stropicciandosi gli occhi. In quel momento Hanna era ancora in trance, e non riusciva a capire davvero se Alison fosse stata davvero lì con lei in quella stanza. "Si Hanna, sono io. Ma posso rimanere qui solo pochi minuti. Quando si accorgeranno che non sono una vera infermiera verranno a cercarmi" disse scostandosi una ciocca di capelli bionda dal viso. "Quando sei arrivata? Sei viva? Perchè non ritorni a Rosewood?" "Hanna, sono viva.. ma non posso tornare ora a Rosewood.. o tutti capiranno tutto. Soprattutto loro, e non posso rischiare" "Perchè ci fai questo?" chiese incoscente Hanna. "Non posso spiegartelo, ma ricorda che io sono quella buona. Non quella che tu hai conosciuto alle medie. Non avevo scelta Hanna" disse baciandole la fronte. Alison lasciò dei fiori nella stanza, e poi quando qualcuno bussò alla porta Ali se ne andò lasciando Hanna da sola, mentre iniziava ad addormentarsi nuovamente.

Stai sognando. Sicuramente, speriamo.

Quando Hanna riaprì gli occhi, attorno a lei c'erano le sue amiche Emily, Aria e Spencer; mentre la guardavano preoccupate. "Hanna" dissero sorridendo, mentre l'abbracciavano. "Come state?" chiese la ragazza mentre ripoggiava la testa sul cuscino. "Bene, ma non siamo noi quelle siamo state investite" disse Spencer poggiando la sua borsetta in una delle tante poltroncine. "Chi è stato?" chiese Emily. "So chi è '-A', o almeno lo sapevo.. volevo dirvelo dopo aver risolto con Noel, ma '-A' mi ha investita. Alison è stata qui" disse Hanna tirandosi su per fissare negli occhi le sue amiche. "Hanna, ne sei sicura?" chiese Aria che in quel momento era stata in silenzio. "Si, lei ha parlato di come lei non fosse la Ali cattiva della seconda media. Dice che lei è quella buona e che non può tornare a Rosewood" "Magari era un sogno" disse Emily. "Ma c'erano dei fiori" disse Hanna. Le ragazze ammutolirono, nel momento in cui videro sul comodino delle rose rosse, vicino alle quali era posato un biglietto. Aria strappò dalla confezioni il biglietto, iniziando a leggerlo ad alta voce: "Hanna, cosa devo fare con te? Non sarai mai più così fortunata. Spero che tu non ti ricorda di me, altrimenti Hanna l'ospedale non sarà più necessario. '-A' Mio dio" disse Aria quando ebbe terminato la lettura. Non poteva essere possibile. Hanna pensava di essere stata al sicuro, ma probabilmente nemmeno in ospedale si poteva stare lontane da '-A' e dai suoi sporchi ricatti.

 

-Flashback-

Hanna, Alison e Niall correvano per il giardino di Ali mentre si bagnavano con le pistole ad acqua. "Tanto vi prendo" disse Niall ridendo facendo emergere la sua bella voce. "No cugino, non ci riuscirai. Dai Hanna acchiappalo" disse Alison schioccando un occhiata complice alla sua amica, che nel frattempo stava ricaricando la pistola ad acqua. "Qui Ali" disse Hanna facendole segno di raggiungerla. "Dove pensate di andare ragazze?" chiese Niall prendendole per un braccio. "Uff, abbiamo perso" disse sconsolata Alison. Hanna sorrise, e si buttò in piscina, mentre Niall la raggiungeva tuffandosi a bomba. Pochi minuti dopo Alison si buttò con la grazia di un uccellino, riemergendo più bella di prima; mentre i suoi capelli biondi platino luccicavano ovunque, rendendola più bella di Megan Fox. "Bel costume Hanna" disse Niall squadrando meglio la ragazza. "Grazie -disse arrossendo- bel... costume". "Ragazzi, ecco la merenda" disse la signora DiLaurentis arrivando nel giardino con un bel vassoio di cibo in mano. "Eccoci" disse Niall ridendo mentre mangiava un panino con insalata e prosciutto crudo. "Avanti, vi scatto una foto" disse la madre di Alison mentre veniva raggiunta da Ashley -la madre di Hanna- e dalla sorella della signora DiLaurentis, -nonchè madre di Niall-. Click. "Siete venuti veramente bene" dissero le tre donne, mentre i tre amici si ributtavano a bomba nella piscina dei DiLaurentis ridendo come dei matti.

 

 

"Non è possibile" disse Hanna scuotendo Spencer che parlava con Liam e Noel. Dalla porta entrò Emily avvinghiata a Toby Cavanaugh. La ragazza sbarrò gli occhi, mentre Hanna continuava a ricordare Alison, lei e Niall. Non sapeva perchè, ma quella festa le ricordava la sua migliore amica che ora era morta. Non riusciva a credere che Emily fosse venuta alla festa degli ex alunni, con Toby Cavanaugh. Pecora nera di Rosewood, carcere minorile e riformatorio nel Mainland e probabilmente assassino di Alison. "Ciao ragazze" disse Emily avvicinandosi a loro quattro. "Ciao, sono Emily" disse quando Liam le strinse la mano. "Vieni a bere?" chiese Toby. "Arrivo" disse la ragazza. "Sei impazzita per caso? Hai portato '-A' alla festa?" disse Hanna. "Non eri tu quella che mi diceva di fregarsene delle voci, e di essere felice?" "Ma io pensavo che alla festa avresti portato Maya" disse Hanna continuando a fissare Emily. "Vi saluto" disse Emily andandosene da Toby. Aria fece la sua entrata, mentre molti ragazzi della scuola la stavano praticamente spogliando con gli occhi. "Spence, Hanna. Ciao, dov'è Em?" "Laggiù" disse Spencer indicando le due figure che in quel momento stavano ridendo come dei matti. "Toby? Cosa le è saltato in testa.. è per caso impazzita?" disse Aria preoccupata. "La controllo io.. non ho nulla da perdere stasera. Voi divertitevi con i vostri principi azzurri" "Davvero lo faresti?" chiese Spencer. "..è così che fanno le vere amiche" disse Aria dopo averle baciate sulle guancie. Poi scomparve tra la folla, lasciando Hanna e Spencer che bevevano del punch insieme a Liam e Noel. "Vuoi venire a ballare?" chiese Noel. Biip. "Spence, è lei" disse Hanna leggendo il contenuto del messaggio.

"Oops. Da stasera ci sarà un abitante in meno a Rosewood, state attente ad Em.. non vorrei mai che finisse sotterrata vicino a me. Quindi vi conviene tenere gli occhi aperti. Toby non è di buona compagnia

Comunque, buon divertimento.

-A"

"Dov'è Aria?" chiese Spencer. "Non lo so" rispose l'amica. "Hanna devi andare a prendere quelle carte.. dobbiamo farlo vedere ad Emily. Lei non ci crederà fino a quando non lo vedrà" "Proprio ora?" "Si, proprio ora" disse spingendola fuori dall'edificio. Il microfono iniziò ad essere sollecitato, mentre la sorella di Spencer -che quel giorno era terribilmente truccata- sfoderava un sorriso enorme. "Dunque, il re e la reginetta del ballo di quest'anno sono.. Noel Kahn e Hanna Marin. Ripeto Noel Kahn e Hanna Marin". Noel andò sul palco, facendosi incoronare re del ballo, mentre Melissa lo baciò su entrambe le guancie le sussurrò qualcosa. "Ti va ti farti leggere il futuro?" le chiese Liam. "Come? Oh, non ne sono.. -si fermò in tempo da vedere Emily che camminava vicino ai giochi a premi- Si, andiamo" disse Spencer correndo verso la veggente. "Vedo insicurezza, segreti e che probabilmente hai fatto una scelta sbagliata in amore. Mentire non è bene". Girò l'ultima carta, e Spencer rimase senza fiato. Sulla figura c'era una scritta: 'Amichetta manca poco. -A' "Cos'è questo?" chiese la signora. "A-andiamo" disse Spencer portandosi dietro Liam. Sembrava che il tempo non passasse mai, e Spencer era troppo preoccupata anche per dedicare tempo a Liam.

 

"Un taxi alla Hollis per favore" disse Hanna chiudendo il suo cellulare. "La reginetta che se ne va? Mai visto" disse una voce dietro la ragazza. Hanna si girò in tempo per vedere Zayn che buttava fuori fumo. "Ehm, davvero? Sono stata eletta reginetta? Comunque devo.. ehm ho dimenticato una cosa nel posto dove lavoro. E tu?" disse distogliendo lo sguardo. "Io ho voluto staccare.. ed eccomi qui che parlo con la reginetta del ballo mentre fumo una sigaretta" disse aggiustandosi la giacca. "Mi accompagneresti?" chiese Hanna impulsivamente. "Mm, va bene. Tanto non mi perderei nulla" disse spegnendo la sigaretta sotto le scarpe.

"Resta qui" disse Hanna dirigendosi nello studio. Logan Hook, Ben Ikerm, Kendra Goder, Joanne Prestend. Marshall. Toby Cavanaugh. Mio.Dio. Allora non è Jenna ad andare dallo psicologo, è Toby. Hanna rimise la cartella nella sua borsetta, mentre in macchina pregava Zayn di ritornare in fretta a casa. "Grazie mille" disse baciandolo su entrambe le guancie. I loro visi furono vicinissimi, ma dopo lui si staccò mettendo una mano dietro la nuca. "Comunque ho votato per te" disse Zayn mentre Hanna se ne andò; si girò solamente un secondo in tempo per vedere il ragazzo sistemarsi la giacca e componendo un numero di telefono. Spicciati Hanna. "Aria, Spence. Eccola" disse estraendo la cartella. Le ragazze diedero un'occhiata, mentre leggevano 'Toby e Jenna' 'più che amici'. "No" disse Aria. "Quindi quello per cui lo ricattava Alison era..." "..lui che usava Jenna. E non era Toby che aveva spiato Alison" "Era Alison che aveva spiato Toby" concluse Spencer. "Dobbiamo trovare Emily" disse Aria preoccupata.

"EMILY, EMILY, EMILY DOVE SEI?" urlarono le amiche, mentre la luce del corridoio si spegneva. Biip. Biip. Biip. Biip. Biip. Le ragazze corsero nel corridoio, mentre trovarono a terra il cellulare di Emily mentre tutti fuori si divertivano. biip.

"-1 abitante a Rosewood.

-A"

 

Toby si stava avvicinando ad Emily, mentre lei si rimpiccioliva contro il muro. Cercava qualcosa contro cui proteggersi. Non riusciva a crederci di essersi fatta fregare. "Tutti hanno dei segreti Emily. Ora io devo raccontarti il mio" disse Toby chiudendo a chiave la porta.

***

 

Pov's Alison.

-1 abitante a Rosewood. Oops, io non centro questa volta. O forse si. Comunque non ero la sola che ascoltava nella sala degli specchi mentre le ragazze confabulavano su Toby. Jenna Marshall anche tu sei una spiona.. meno male che dicono che sono io quella che fa la spia.

 

Aria.. la famiglia Montgomery cerca di scappare dai problemi, eh? Ma i 'problemi' sono io, e non potete scappare per sempre da me. Ritornando a Rosewood avete firmato il vostro contratto di tortuna eterna. Mi dispiace per Mike. Insomma, lo sapevi che lui ha una cotta segreta per Emily Fields? Meglio aggiornare prima il tuo stato sentimentale Aria: in una relazione complicata con Ezra Fitz. Che delusione. Non potevo crederci. Quando tu finirai l'anno a te verrà in mano un diploma, e a lui il biglietto di sola andata per New York. E dopo di che, la vostra breve storia finirà. Tranquilla, qualcun altro ti sta mettendo gli occhi sopra.

 

Hanna Marin è stata eletta reginetta del ballo? Siamo sicuri? Pretendo di ricontare i voti. E forse chissà.. quell'Hanna Marin cambierà con Alison DiLaurentis. L'importante è crederci Hanna. Poi che vergogna! Ti fai accompagnare da Noel -re del ballo- e te ne vai con Zayn Malik? Stai scherzando per caso? E poi Noel ti sta rivalutando con una certa Aria Montgomery. Le cose si stanno facendo serie.. e a me piace essere la regina del drama. Hanna Marin ti annuncio solo che non sei la sola che verrà dissotterrata vicino a me quest'anno.

 

Em, Em. Che delusione. Tu e Toby? Certo che in fatto di amore non sai proprio scegliere. Prima Ben, poi io, poi di nuovo Ben,poi Maya, poi Toby.. ora a chi tocca? Se fossi in Aria, Spencer e Hanna mi preoccuperei.. non sai scegliere chi sei. Mio Dio, smettila di comportarti come una bimba. Ti conviene capire cosa vuoi davvero..e poi smettila di fingere ciò che non sei oppure le menzogne ti si ritorceranno contro. Poi non dirmi che non ti ho avvisata. Ti ricordo solo che Alison mantiene le promesse. Te lo giuro.

 

Spencer, tesoro. Anche la veggente dice che hai sbagliato nell'amore. Chi sceglierai? Wren ormai è il tuo cognatuccio preferito. Non sarebbe bene che tu fossi la terza incomoda. Che succederà alle sue nozze? Ti siederai tra di loro e fingerete di odiarvi? Hai sbagliato tutto. E poi anche Melissa sta per scoprire come hai vinto il tuo primo premio all'Orchidea D'oro. Oops, qualcuno ha fatto la spia. Se sono riuscita a fare questo, immagina di quello che potrei fare a te,a Wren, a Liam e alle altre tue amiche bugiarde.

Baci belle bugiarde.

 

-A

 

 

 

spazio autrice: [LEGGIMI]

MUAHAHAHAHAHAHA SONO TORNATA.. AVETE VISTO CHE SPENCE SI DA DA FARE.. MA MELISSA, JENNA E ALISON SONO SEMPRE TRA LE PALLE!! CHE BRUTTA COSA, EH? VA TUTTO A ROTOLI PER LE NOSTRE QUATTRO BELLE AMICHE BUGIARDE...

ARIA NON PARLA PIù CON EZRA, SPENCER RISCHIA DI MANDARE A MONTE IL MATRIMONIO DELLA SORELLA CON CHISSà QUALI GUAI, EMILY è ANDATA CON TOBY ED ORA... CHISSà COSA LE SUCCEDERà. E POI C'è HANNA CHE COME DICE ALISON ENTRA CON UNO ED ESCE CON UN ALTRO. NON SI FA.

 

COMUNQUE, DIRE CHE SONO CONTENTA è POCO.... SONO ORGOGLIOSISSIMA DI QUESTA STORIA. VERAMENTE, E LO SONO SOLO GRAZIE A VOI. COMUNQUE PER LEGGERE IL PROSSIMO CAPITOLO DOVRETE ASPETTARE DOMENICA, PERCHè DOMANI VADO AD UN PARTYYYYYYYY. EVVIVA

 

DUNQUE, SPENCER E LIAM? CHE VE NE PARE? è AL SICURO IL NOSTRO BEL CANTANTE DA OCCHI INDISCRETI O ALISON CI HA GIà MESSO LO ZAMPINO.. E POI NON VI ASPETTERETE MAI LOUIS CON........ NON POSSO DIRVELO!!!

 

SCOPRIRETE COSA è SUCCESSO AD EMILY SOLO SE RICEVO ALMENO 3 RECENSIONI!!!!! RECENSITE!!! RECENSITE!!!!

COMUNQUE DOMANI HO VERIFICA DI SCIENZE... SPERIAMO BENE!

 

NON VOGLIO ANNOIARVI ANCORA, QUINDI BUONA SERATA E SOGNI D'ORO.

TANTI KISS

xxmaryxx

 

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Capitolo 6
*** -Le bugiarde affogano con le bugie- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO CINQUE.

-Le bugiarde affogano con le bugie-

 

*Leggete lo spazio autrice, per favore potreste lasciare una recensione?*

 





Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo. Grazie mille, mi aiutate sempre a trovare l'ispirazione; non so mai come ringraziarvi. Vorrei solo trovare un modo per ringraziarvi. Siete importantissimi per me. Vi amo. Grazie per aver recensito. Spero di essere altrettanto riconoscente anche per questo capitolo.

xxmaryxx

 

***

 

 

Pov's Alison.

Ops, Alison colpisce ancora. Emily, come hai fatto a fidarti di Toby? Stai scherzando per caso? A-ah. Io sono sempre presente. E tu ti sei lasciata fregare dal mio messaggio iniziale, te lo avevo detto che qualcuno era cambiato.. ma non era di certo Toby. E ora anche tu ti sei trovata nei guai come Hanna.. colpa mia! Scusa, se sono così cattivella è perchè oggi sono di buon umore. Emily, ricordati del nostro secondo bacio.. perchè è stato l'ultimo. Te lo ripeto nuovamente: a me piacciono i ragazzi, ma mi piace giocare col fuoco e prendermi gioco delle puttanelle come te.

Alison 100000 Liars 0

***

 

Emily Fields aprì cautamente gli occhi, mentre le luci al neon della sua camera iniziavano ad accecarla. Accanto a lei c'erano le sue amiche Aria, Hanna e Spencer che la guardavano felici. Si ricordava quella scena perfettamente, avevano assistito Hanna all'ospedale. Solo che lei già si ritrovava a casa. "Sono già a casa?" chiese con la voce roca a causa della mancanza di acqua. "Si, ti hanno portato all'ospedale.. ma sei tornata ieri sera" disse Spencer. "Chi mi ha portata?" "Non lo sappiamo" disse Aria. "Ma Toby è morto" disse Hanna prendendo una caramella dalla sua borsa. "Cosa?" chiese istericamente Emily. "Si è schiantato, non siamo nemmeno sicure che lui ti abbia portata all'ospedale" disse Aria. "Te lo avevamo detto" disse Hanna. "Io, non ne sono sicura.. ma ho visto Alison" disse Emily preoccupata.

-Flashback-

Emily sanguinava lentamente. "Idiota sbrigati, tu hai fatto questo casino" urlò una voce che trampanò le orecchie di Emily mentre le toccava delicatamente i capelli. "Andrà tutto bene Em, vai più veloce stupido" urlò di nuovo. Emily non riusciva a ragionare, riusciva solo a vedere due grandi occhioni verdi che la guardavano preoccupata, e lunghi capelli biondi che cadevano disordatamente sugli occhi della ragazza. "Ali" sussurrò Emily. "Emily, ti prego rimani con me.. guardami" disse la ragazza battendole la mano su una guancia. "Dove sei stata? Perchè sei qui?" "Non posso spiegarti.. ma tu ricordati solo che i segreti ci tengono sempre più unite. Emily ricorda solo questo" disse Alison continuando a tranquillizzarla. Emily chiuse gli occhi, e poco dopo due labbra si posarono sulle sue; risultandole incredibilmente morbide e sicure. Emily rispose al bacio, anche se non del tutto cosciente; ma quell'odore di cannella le rimase in bocca.. così tanto da ricordarle a chi appartenevano. Alison. "Emily non dimenticarti di me" "Sto sognando per caso?" chiese la ragazza aprendo solo un occhio. "No Emily, sono viva.. ma non posso dirti dove sono stata.. è un segreto" disse la ragazza stampandole un bacio sulla fronte. La ragazza la tenne la testa, mentre la adagiava su una panchina dentro ad un luogo molto caldo. "Em, di a loro che sono qui e che la verità verrà fuori" disse la ragazza alzandosi in piedi. "Dove vai?" "Non posso restare.. tecnicamente sono dentro ad una bara.. e non è normale vedere un morto che cammina. Quando dirò 'zero' tu inizierai a dormire. Proprio come quella notte". Prima che Emily potesse controbattere la ragazza la ipnotizzò, e la ragazza cadde in uno stato di trance.. riusciva solo a vedere delle luci rosse e blu propagarsi davanti a lei. Riusciva solo a pensare al bacio di Alison. Era stato unico, ma allo stesso tempo sbagliato e proibito.

***

Biip. Biip. Biip. Biip.

I quattro telefoni delle ragazze suonarono. Spencer ed Aria si guardarono preoccupate, mentre Hanna cercava di prendere il suo telefono dalla borsa. "Grazie per aver tolto Toby dalla mia strada. Chi sarà la prossima.. o dovrei dire il prossimo? Ah, comunque so cosa avete rubato.." disse Emily. "..e me lo riprenderò -A" concluse Hanna. "Lo hai ancora con te?" chiese Emily che in quel momento aveva proprio bisogno di riposare. "Si, ma tra poco ce ne lib.." "Ragazze, Emily deve riposare. La vedrete domani a scuola" disse la signora Fields che in quel momento era appoggiata allo stipite della porta con un libro di cucina in mano. "Si, ora ce ne andiamo.. a fare quella cosa" disse Spencer guardando le ragazze. "Si avete ragione" disse Emily salutandole. La porta di casa si richiuse, poi la madre di Emily ritornò nella sua stanza armata di salatini, riviste ed una sedia. Si sedette vicino alla figlia, mentre iniziava a sfogliare le pagine di un quotidiano locale. "Mamma, puoi andare" disse la ragazza straiandosi nel letto. Dlin dlon. La signora Fields mormorò un 'arrivo' e poi un abbaiare continuo si propagò per tutta la casa, mentre dei ticchettii regolari si propagavano per le scale. Poco dopo Emily riconobbe la figura: Jenna Marshall. Dietro di lei c'era sua madre che la teneva per le braccia, guardandola teneramente. "Guarda chi è venuta a farti visita. Jenna ha preparato dei biscotti con sua madre" disse la madre poggiando i biscotti sul comodino. "Sono più buoni nel latte" avvisò Jenna. "Avete del latte vero?" chiese la ragazza chiudendo il suo bastone. "Si, ora lo vado a prendere. Vi lascio sole" disse sua madre dirigendosi in cucina, seguita dal cane guida di Jenna. "Hai una cosa che mi appartiene" disse la ragazza sedendosi sul piumone di Emily. "Non so di cosa tu stia parlando" disse Emily. "E invece lo sai, e lo sanno anche le tue amiche" "Il tuo segreto è al sicuro ora che Toby è morto" disse Emily involontarialmete. "Allora lo hai letto" disse Jenna sorridendo, mostrando i suoi denti perfetti. "Si, no.. cioè può darsi. Ma tranquilla nessuno lo verrà a sapere" "Non voglio essere coinvolta" disse la ragazza mentre la madre di Emily ritornava nella stanza con due bicchieri di latte. La madre di Emily se ne andò nuovamente, poi Jenna si alzò. "Tranquilla, non sono avvelenati. Sono buoni" disse Jenna prendendone uno e andandosene da casa sua. Emily non parve convinta, annusò il profumo e respinse i biscotti coprendoli con un fazzoletto come per mascherare la sua colpa. Prese in mano il telefono, digitando 'Hanna Marin' per la chiamata. Uno. Due. Tre. Quattro squilli. Possibile che Hanna non controllasse il telefono? Insomma era la regina del dramma, signorina 'Chiamami, ti richiamerò' e ora non rispondeva. Dove erano andate? "Hanna rispondi, non distruggete le prove.. richiamami dobbiamo parlare" disse quando la madre entrò nella stanza. "Questo non lo usi oggi" disse sua madre togliendogli di mano il cellullare. "Mamma" disse rimproverandola sua figlia. "Credevi che non ti avrei lasciata andare al ballo, se avrei saputo che ci andavi con Toby?" "No, cioè si" "E infatti avevo ragione.. un ragazzo che ti ferisce, e poi ti adagia sulla panchina dell'ospedale. Emily perchè lo hai fatto?" "Smettila di controllare la mia vita" disse la ragazza furiosa. "Lo faccio per te amore, sei tu che disubbidisci.. prima Maya, ora Toby" "Sei tu che fai scappare tutti" urlò furiosa Emily. "Io? Tu stai allontanando tutti.. essere gay non ti porterà da nessuna parte qui. E uscire con Toby era la ciliegina sulla torta. Io e i genitori di Hanna, Spencer e Aria ne abbiamo discusso a lungo, e abbiamo deciso di mandarvi da una psicologa" "Cosa? Non siamo malate" disse acida. "Avete perso una cara amica, e ora sopprimete il dolore in modo diverso.. tu baci le ragazze, Spencer affoga nello studio, Hanna nello shopping e Aria nella letteratura. Dovete trovare la pace che ogni adolescente possiede" "Sai anche tu che non è possibile" disse Emily alzandosi dal letto spingendo la madre fuori dalla sua camera.

 

Hanna correva all'impazzata per il bosco, mente Aria e Spencer la seguivano. "Hanna" gridò Aria. "Non è giusto liberarsene qui" le ammonì Spencer. "Non posso essere mandata alla stazione di polizia nuovamente. Ci sono già andata, e non posso essere coinvolta nuovamente.. non ho mio padre che fa l'avvocato che mi può togliere dai guai" disse acida Hanna rivolta a Spencer. "Scusa, non volevo" disse poco dopo. "No, hai ragione. Neanche l'avvocato più bravo ci potrebbe salvare". Aria prese in mano la cartellina e la buttò nel fiume, mentre tutte la pagine diventavano molli e poco dopo si ruppero, e alcune sprofondaro. "Ora non dobbiamo più preoccuparci" disse Aria guardando le ragazze. Biip. Il Sidereck di Spencer emise un suono, facendo sobbalzare le ragazze. "..è mia madre. Ci vuole a casa mia, ci sarà anche Emily" disse continuando a fissare i fogli che si sbiadivano. "Andiamo" disse Hanna dirigendosi verso la sua macchina.

"Andrete da una psicologa" disse Ashley. "Come?" chiesero le tre ragazze. "Avete capito bene.. dovete superare il trauma di Alison" disse la signora Hastngs. "E pensiamo che andare da questa donna possa aiutarvi" concluse la signora Montgomery. "No. Come vi sentireste se una vostra cara amica morisse? Vi fareste mandare da uno psicologo?" chiese Aria. "Aria non discutere" "Siamo d'accordo con Aria" disse Hanna scostandosi frettolosamente un ciuffo di capelli davanti agli occhi. "Hanna, non fare storie" disse sua madre guardandola in cagnesco. "Dovete trovare pace" disse la signora Fields guardando le ragazze una ad una. Riuscivano a sentire la pressione degli investigatori, di '-A', dei loro genitori e di tutti quelli che pensavano che loro avessero ucciso Alison.. per gelosia. Certo, chi non era gelosa di Alison? Insomma, lei era Alison. Era la ragazza più bella di Rosewood, ed a volte ti ritrovavi a pensare a 'Ehy, perchè ora non è in qualche villa a San Francisco a godersi il sole straiata su un lettino?' ed avevano ragione la maggior parte delle volte. A volte si chiedevano come lei potesse essere loro amica, ma a volte non volevano pensarci perchè magari lei era loro amica per interesse. Ma come dice il detto 'Se non vedo non ci credo' anche Emily, Spencer, Aria e Hanna lo pensavano.. ma a volte dubitavano di loro stesse. Soprattutto nel periodo in cui Alison era scomparsa, lasciandole da sole. "Io vado, devo andare a lavoro" disse Ashley prendendo le chavi della macchina. Hanna guardò la madre, poi la seguì salutando con un bacio le sue amiche. "Tuo padre ti aspetta a casa" "Cosa? Papà?" chiese stupita. "Si, ti lascio lì e poi vado a lavoro" "Va bene" disse nervosa Hanna; arricciando una ciocca di capelli attorno al dito indice. "Ciao tesoro, un bacio" disse Ashley lasciandola davanti casa sua. La Ford bianca di suo padre era davanti al vialetto di casa, mentre un uomo ascoltava la radio distrattamente, leggendo qualcosa sul suo IPhone. Hanna raccolse tutto il suo coraggio,e bussò alla macchina con un sorriso sulla faccia. Il padre di Hanna alzò lo sguardo, e poi scese dalla macchina abbracciando e baciando la figlia. Il bacio di Giuda. Hanna non riusciva a capire come mai dopo tutto quel tempo lui fosse tornato. Non le aveva mandato gli auguri nemmeno al suo compleanno, e ora doveva aspettarsi di essere perdonato? Mi dispiace, io non ragiono così papà. "Vuoi qualcosa da mangiare?" chiese Hanna dalla cucina mentre suo padre si sedeva nel salotto di casa. "No grazie, ero solo venuto a prenderti" "Come? Io.. no" disse stupita Hanna. "Si, insomma.. due giorni solo io e te.. ero già d'accordo con tua madre" "Ma stasera.. dovevo andare ad un ballo di beneficenza" "Un ballo è più importante di tuo padre Hanna?" "Okay, preparo le valige" "Mi dispiace, sono già in macchina" disse serio. Hanna rise, e si rimise nuovamente il cappotto.. andando a prendere solo il carica batteria del suo BlackBerry. biip.

"Nemmeno il tuo papà ti vuole più Hanna.. non è solo un incontro padre-figlia. Ma tu lo scoprirai solo quando arriverete a destinazione. Buon incontro Hanna.

-A"

Hanna non riusciva ad emettere alcun suono. Buttò violentemente sul letto il suo telefono, realizzando davvero che suo padre non la amava. Ora più che mai voleva scoprire perchè dopo tutto quel tempo era venuto a farle visita. E non si sarebbe fermata davanti a nulla pur di scoprire la verità.

 

Aria Montgomery stava gironzolando per le vie di Rosewood, affrettandosi ad entrare nel ristorante italiano che quel giorno aveva prenotato. Da quando sua madre se ne era andata di casa, suo padre Byron era inesistente..e a volte avrebbe voluto che fosse stato lui ad andarsene; perchè diciamoci la verità suo padre era stato presente nella sua vita si e no due volte. Poi non l'aveva minimamente calcolata. Da quando sua madre se n'era andata a vivere sopra la galleria d'arte -ovviamente prima maledicendo suo padre- Aria ogni giorno aveva iniziato a saltare i pasti a casa.. e anche Mike aveva fatto lo stesso. Non riuscivano nemmeno a guardare in faccia quell'individuo che voleva che chiamassero 'padre' e non sopportava nemmeno portare il suo cognome. "Montgomery" disse al cameriere. "Mi segua, da questa parte". L'odore di pane toscano si poteva sentire anche ad occhi chiusi, e l'odore pungente di caffè meridionale era spettacolare. "Hey" disse una voce dietro di lei. "Ciao" disse lei. "Ti ricordi di me?" "No.. -il ragazzo s'incupì- avanti, scherzavo" disse lei sorridendo. "Che ci fai qui?" chiese lui. "Mm, che posso farci in un ristorante?" "Giusto -disse portandosi una mano dietro la nuca- domanda stupida?" "Un pochino". Lui rise di gusto, mentre Aria intanto beveva un bicchere di 'The alla pesca'. "Mangi con me?" chiese lui poco dopo. "Uhm, va bene" "Mi scusi, potrebbe apparecchiare per un'altra persona?" "Nessun problema" disse ammiccando la cameriera. "Hai fatto colpo" disse Aria sorridendo. "Su chi?" "Sulla cameriera, avanti.. non dirmi che non l'hai notata" "Veramente ho notato qualcun'altra stasera" disse mostrado le sue adorabili fossette. "Hey, tu non dovresti essere a casa come tutte le ragazze a prepararti per la festa di stasera?" chiese curioso ingoiando un pezzo di cotoletta. "Dimentichi che non sono come tutte le ragazze" disse Aria sorridendogli. "Touchè" disse lui alzando le mani in segno di resa. "..e poi non ci sarei andata" disse lei scartando i pomodori dalla sua insalata. "Perchè?" chiese lui. "Non avevo un accompagnatore" "impossibile che una ragazza bella come te non abbia avuto un accompagnatore" disse lui avvicinandosi a lei. "Credici" disse lei sussurrando allontanandosi. "Tu ci vai?" chiese Aria. "Non credo" disse pagando. "Hey, non devi pagare anche per me" disse Aria bloccandolo. "Mi dispiace, ma l'ho già fatto". "Sono in debito con te, comunque pagarmi la cena non significa che uscirò con te" disse sorridendo Aria uscendo dal ristorante. Fuori pioveva a dirotto, e si chiese perchè quella sera non avesse preso l'auto di suo padre, così fece il segno dell'autostop ma nessun taxi passava. Che fortuna. In poco tempo ebbe gli stivali, i capelli e il vestito bagnati.. e poco dopo iniziò a battere i denti. Una macchina si fermò davanti a lei, aprendo la portiera e lei ci si fiondò dentro notando che era ancora Harry. "Principessa, mi segui sempre?" chiese ridendo il ragazzo. "Sarai tu che mi segui" l'ammonì la ragazza. Biip.

 

***

-dodici ore dopo-

 

Aria, Hanna, Spencer ed Emily erano sedute in una stanzetta piuttosto buia, illuminata solo da una fleibile lucetta e dall'ombra delle telecamere che le riprendevano. L'agente Wilden le fissava da dietro il vetro, trattandole come delle assassine. Ed effettivamente era quello che '-A' voleva. Hanna si alzò dalla sua sedia facendo un giro per la stanza torturandosi i capelli biondi, che in quel momento erano sporchi di terra. Alcune lacrime le solcarono il viso, mentre gli agenti sorridevano. Che avevano da guardare? Ovviamente erano troppo felici. Avevano preso due piccioni con una fava. O era meglio dire quattro bugiarde con una trappola? Non poteva essere vero. Emily si fissava le mani che erano sporche di terriccio umido, mentre le gambe erano sbucciate a causa di alcuni rami su cui era caduta mentre cercavano di scavare. Spencer guardava davanti a se, senza battere ciglio. Sperava che qualcuno interrompesse i loro monologhi interiori anche solo per dire 'siete libere. Non ci sono prove'. Ma purtroppo le prove c'erano, e ancora non riuscivano a credere di essere state incastrate. Ma '-A' aveva vinto, per adesso.

 

***

-dodici ore prima-

"Dottoressa Sullivan?" chiesero in coro le quattro ragazze. "O mio Dio" dissero guardando lo studio. Tutto era stato messo sotto sopra, e c'era inchiostro e vernice rossa ovunque. "Non può essere" disse Spencer buttando a terra la sua borsa nuova. Hanna guardò sulla scrivania, osservando una cartellina gialla che era riposta disordinatamente, mentre tutti i suoi fogli erano sparsi. Aria Montgomery. Spencer Hastings. Emily Fields. Hanna Marin. La loro cartellina era stata svuotata, ed ora era presente solo una grande ed enorme '-A' rossa al centro del foglio. biip.

"Lei è ancora viva. Guardate voi stesse -A"

"Dobbiamo andare via" disse Aria. "Dov'è lei?" chiese Emily preoccupata. "Non lo sappiamo" disse Spencer guardandosi attorno, prima di lasciare la porta aperta e scappare tutte insieme.

 

***

-dieci ore prima-

Le ragazze erano a casa di Spencer, mentre mangiavano cibo cinese cercando di rimanere più concentrate possibile sullo studio. Ma come si può anche solo pretendere una cosa simile? La loro unica donna a cui avevano rivelato i loro segreti era scomparsa, ed era nelle mani di '-A' chissà in quali condizioni. Non aveva il coraggio, ma l'ha trovato. Emily si stava mordicchiando le unghie, mentre Hanna giocava distrattamente con le bacchette, prendendo una manciata di riso ed ingurgitandola immediatamente. Aria guardava Spencer, mentre la ragazza fissava il suo salotto in preda al panico. E se '-A' avesse rivelato a tutti i loro segreti che avevano condiviso con la dottoressa Sullivan? Che sarebbe successo? Che sarebbe successo se loro avrebbero avuto a che fare con un altro omicidio? Sarebbe stata la loro fine. Dlin Dlon.

Aria e Spencer si alzarono dal tavolo, andando ad aprire la porta. Emily e Hanna le raggiunsero trovandosi davanti una grossa scatola di legno. -A. Apritemi, o lei morirà "..è di '-A'. Ho paura" disse Emily guardando la scatola imponente al centro del salotto rustico di Spencer. "Apriamola, insieme" disse Aria prima che tutte e quattro sollevassero la scatola. Tre bambole erano riposte all'interno, ognuna con un nome impresso sopra. Ognuna delle ragazze presero la propria bambola, lasciando sola Emily che continuava a torturarsi le unghie freneticamente. "Avete tempo fino alle 19 per salvarla. Queste sono le mie richieste" dissero Hanna, Spencer e Aria.

***

 

Pov's Alison.

Dodici ore prima.

Dieci.

Nove.

Quattro.

Tre.

Uno.

Stop ragazze.. il tempo sta per finire.. io vi osservo fallire e seguire i miei ordini sempre più. Ormai mi inizio a divertire. Mio Dio, è stato così facile intrufolarsi nello studio della Sullivan e posizionare quei registratori.. così facile che nemmeno voi ve ne eravate accorte. Ma ragazze, il tempo scorre.. e la dottoressa Sullivan inizia ad essere seppellita. Sta a voi salvarla, a meno che voi non preferiate spifferare i vostri segreti alla stazione di polizia. Per me non ci sono problemi, o lì o là fa lo stesso; i segreti vengono sempre a galla.

 

Spence, come prenderai la notizia di Melissa? Chi lo sa? An si giusto, io. Che dramma e che difficoltà sarà per te. Cambierai cognato in un batter di ciglia, soprattutto se lo zampino ce l'ho messo io. Che cattiva che sono! Mi dispiace Spencer, ma Melissa aveva proprio bisogno di un nuovo marito.. e anche di un nuovo testimone. Vuoi sapere chi sarà, o serve l'avvocato per indagarci sopra? Hai indovinato amica mia, Alison sarà lì. Ovunque, e per sempre.

 

Emily, strane le mie richieste eh? Ma io mi diverto con poco.. a-ah. Scusa, ma io non sapevo nulla che Maya fosse tornata nuovamente in città. Ma non preoccuparti, sono dalla parte di tua madre.. quindi niente ragazze -a meno che non siano Hanna, Spencer e Aria- in casa Fields. E per la precisione, mi sa tanto che anche Maya farà la stessa fine della dottoressa Sullivan. Maya ha recitato bene; ma ora è il momento di eliminarla. Sa fin troppo su di me.

 

Aria Montgomery.. che devo fare con te? Ah si giusto! Mi è giunta voce che Ezra è ritornato con una certa ex fiamma? Jecky forse? Anche lei, è proprio una brava donna.. ma Alison ha sempre pronto il tranello. So che sarà dura andare da lui e dirgli che tra di voi è finito tutto.. ma è quello che tutti vogliono. Insomma, chi mai vorrebbe che l'insegnante della propria figlia fosse anche il suo fantastico amante/fidanzato. Forse in famiglia Montgomery non è tutta questa novità, partendo dal fatto che anche il tuo paparino aveva una storiella con la sua alunna. Che c'è Aria, non vorrai certo dirmi che a te tutta questa tua storia segreta sta bene? No, è meglio dire a mamma e papà con chi ti vedi. O sbaglio? Meglio dire la verità, a meno che tu non voglia fare la stessa fine di tuo padre... bandito a vita da tua madre. A-ah, Alison oggi sei proprio spiritosa.

 

Hanna, mi dispiace. Ho interrotto qualcosa al tuo incontro padre-figlia? Scommetto che la mia richiesta è forse quella più cattiva.. ma devo far soffrire le persone che mi hanno voluto più bene. E mi dispiacerà moltissimo quando racconterai tutto alla tua matrigna. O dovrei dire, quasi-matrigna. Partendo dal fatto che dopo quella rivelazione sarà un miracolo che tuo padre non venga picchiato a sangue. Oops, messaggio inviato Hanna. Alison non muore mai. Ricordatelo, perchè vedo che in quest'arco di tempo tu mi abbia considerato solo come una bara.

 

Dicono che l'amore non muore mai, e allora perchè io mi trovo sotto terra?

-A

 

 

-spazio autrice- [LEGGIMI]

CIAOOOOOOO! SONO TORNATA.. DOPO UNA FESTA E CENA CON LE AMICHE, NON HO TROVATO IL TEMPO DI AGGIORNARE. CHIEDO UMILMENTE PERDONO. COMUNQUE, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA. DUNQUE L'ORDINE DELLE ORE è UN PO' STRANO.. CIOè AVREI DOVUTO FARLO PARTIRE DAL PROSSIMO CAPITOLO.. MA TRA ALTRI DUE CI SARà IL CAPITOLO 'SPECIALE' DEI RICORDI DI '-A'.. QUINDI OCCHIO A TUTTI I PARTICOLARI CHE LASCIA IL POV'S DI ALISON NEI PROSSIMI DUE CAPITOLI...

 

DUNQUE, QUALCUNO è IN PERICOLO.

1) SECONDO VOI COSA CHIEDE DI FARE '-A' ALLE RAGAZZE?

2) COSA NASCONDE MELISSA ALLA SORELLA SPENCER?

 

ANYWAY CONTINUATE A RECENSIRE SE VOLETE SAPERE PER QUALE MOTIVO LE RAGAZZE SI TROVANO IN CARCERE A FISSARE IL MURO.. E QUESTA VOLTA NON CI SARà NESSUNO A TIRARLE FUORI DAI GUAI.. ANCHE LA DONNA CON CUI SI FIDAVANO DI PIù HA FATTO IL DOPPIO GIOCO. '-A' è OVUNQUE, VE LO ERAVATE DIMENTICATO?

 

PS. GLI ONE DIRECTION SARANNO PRESENTI ATTIVAMENTE DAL PROSSIMO CAPITOLO. LA STORIA è INIZIATA VERAMENTE.

 

RECENSITE!! RECENSITE!! RECENSITE!! RECENSITE!! IO A 3 RECENSIONI PUBBLICO IL NUOVO CAPITOLO. BACI BACI.

xxmaryxx

 

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Capitolo 7
*** -Avete poco tempo stronzette- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO SEI.

-Avete poco tempo stronzette-

 

*Leggete lo spazio autrice. Grazie, potreste lasciare una recensione?*

 


 



Pov's Alison.

Io so tutto su di voi. Potrei anche dirvi che cosa state facendo in questo preciso momento. So tutto, a questo punto voi dovreste solo urlare dalla paura fino a quando qualcuno non vi scoprisse sul colpo. Vivo per questo per la precisione. Aria, Hanna, Spencer ed Emily lo sanno bene.. chiedete a loro. A poco a poco sto rovinando la loro vita, sbriciolando ogni loro paura o segreto.. rendendolo pubblico a tutta Rosewood. Oops, hey non è colpa mia. Lei non doveva intromettersi, aveva già fatto del male; e le cicatrici lo mostrano. E anche i ricordi. Mi dispiace, ma tu per me sei morta. Ed è effettivamente così. Come ti è saltato in mente di fare tutto quello che hai fatto? Eliminarti era fuori progamma.. ma è stato meglio così. Ma un morto che cammina porta sempre guai. Vero stupidotte?

Tik, tok. Tik, tok. Tik, tok.

L'orologio scorre, i minuti passano e se voi non farete qualcosa.. la vostra adorata Dottoressa Sullivan morirà accanto a me nella tomba, e poi beh.. avrete un altra di noi che terrà al sicuro -o quasi- tutti i vostri segreti. Speratelo, perchè siete già nei guai.

 

 

***

-dodici ore dopo-

Aria Montgomery si stava mangiando le unghie, distruggendo il suo smalto bianco di Chanel. Riusciva solo a pensare a come fossero cadute in un nuovo tranello, e ora la peggiore cosa era che i poliziotti avevano anche delle foto. Sono troppo giovane per restare in carcere. Le ragazze iniziavano a sentire il freddo pungente della stazione di polizia ucciderle le gambe scoperte e sporche di terra; che in quel momento sembravano urlare 'Così impari a correre a mezzanotte passata'. Ed era così, avevano corso fino a non sentire neppure i loro pensieri, dovevano solo sperare di arrivare in tempo; perchè ne andava della vita della donna che ormai conosceva i loro segreti. Come le era saltato in testa di andare a quel ballo? E poi il vestito da cigno le aveva messe in difficoltà. Melissa. "Avete qualcosa da dire?" chiese per la centesima volta l'agente Wilden. "Come dobbiamo dirle che siamo innocenti?" disse Spencer esausta. "Beh -disse fissando le foto- non siete poi così tanto innocenti, anzi avete profanato una tomba" disse sorseggiando del cappuccino. "E poi ragazze, siete sporche di terriccio.. non sapevo che i balli di beneficenza si svolgessero nei cimiteri abbandonati" disse una donna vicino all'agente. "Glielo abbiamo già detto che ci hanno incastrato" disse Hanna iniziando a piangere. "E da chi signorina Marin?" "Non posso dirglielo" disse lei abbassando lo sguardo. "Beh, allora siete colpevoli. Fino al collo.. ma dato che sono buono avrete il permesso di visitare i vostri genitori e amici per l'ultima volta. Fateli entrare" disse sicuro di sè. "Potete prendere queste caramelle nel frattempo" disse la donna vicino all'agente. Hanna fece un finto sorriso, poi tutte presero delle caramelle. Erano affamate, sporche, stanche e incredibilmente colpevoli. Scartarono l'involucro, assaporando quella delizia al cioccolato e alla nocciola, poi giocarono con l'involucro fino a vedere la scritta:

"Attente ragazze, il cibo in centrale ingrassa. Vero Hanna?

Ehy Em, meglio che non ci provi con i poliziotti..

Aria, che devo fare con te? Devo portarti un bel libro di letteratura, o preferisci direttamente Ezra Fitz?

Spencer, mi dispiace della notiziona.. tutti sono felici mentre tu sei qui segregata.

Oops, colpa mia.

-A"

 

"Prima i genitori" disse l'agente Wilden. Le ragazze si scambiarono uno sguardo complice, mentre osservavano la scritta nell'involucro del cioccolatino con una faccia da 'Sono colpevole, ma mi hanno incastrato' e da 'Avete le prove sotto al naso, perchè non riuscite a vederle?'. Emily sputò il resto del cioccolatino nel cestino, seguita da Aria e Hanna. Spencer lo buttò direttamente nell'immondizia, tenendosi nella tasca il bigliettino da parte di '-A'. Sono colpevole quanto Alison con l'affare Jenna.

 

"Tesoro" disse Ella Montgomery abbracciando la figlia. "Che ti è saltato in mente?" chiese Byron -suo padre-. "Non penso che tu sia nella posizione adatta per dare consigli" disse la figlia con tono acido. "Non ti permetto di parlarmi così" disse lui. "Ha ragione lei Byron" disse Ella difendendo Aria. Aria si sistemò meglio nella sua sedia, appoggiandosi allo schienale mentre riusciva solo a sentire il suo cuore martellare come se stessero montando un quadro. "Mamma, non sono stata io" disse Aria triste. "Chi è stato?" chiese suo padre. Aria continuò ad ignorarlo, e fece finta che lui non esistesse. "Tiratemi fuori di qui" disse Aria supplichevole. "Non abbiamo prove sufficienti a dire che voi siete innocenti" disse sua madre. "Aria, lo sapevo che ritornare non era una buona idea" disse suo padre. "Vero? Soprattutto ora che io sono in carcere, e che TU hai tradito mamma?" disse sconvolta Aria. "Aria, non ti permetto di parlarmi così" disse suo padre Byron cercando di essere convincente nel suo ruolo da padre modello. Che bel modello che ho da seguire. "ANDATE VIA" urlò la ragazza.

"Hanna, devi smetterla" disse sua madre Ashley, mentre suo padre, Kate e la sua nuova compagna siedevano seri vicino alla ragazza. "Mam.." "No Hanna, questa volta è una cosa seria" disse Ashley sposandosi una ciocca di capelli davanti agli occhi. La nuova compagna -o ex?- di suo padre la fissava arrabbiata.. anzi arrabbiata era dire poco; mentre Kate sghignazzava. "Senti, o la smetti di fare la santarellina.. o ti sfiguro quel tuo faccino del c.." disse Hanna prendendo Kate per il colletto della sua Polo. "Hanna giù le mani da mia figlia" disse suo padre. "Tua figlia papà? -chiese isterica Hanna- In questa sala l'unica tua vera figlia sono io" sputò Hanna. Le sue parole erano taglienti, e cattive che perfino lei odiava dirle.. ma era la verità. Anche Alison diceva che la verità le avrebbe alleggerite, ed era vero in quel momento. "Han.." provò a dire la sua quasi-matrigna. "No, se tu non ci fossi stata mio padre sarebbe ancora a casa mia che legge il giornale alla Domenica mattina" urlò Hanna. "Hanna taci" disse sua madre prendendo in mano il suo telefono. "Agente, qui abbiamo finito" urlò Hanna rivolta all'agente Wilden. Hanna mise su il broncio, fissando il suo riflesso allo specchio. Le sembrava di vedere un mostro. Una bugiarda assassina. Una bella ragazza. Una cicciona senza cuore. Vedeva la sua immagine mutare facilmente, poi abbassò lo sguardo e iniziò a fissare il tavolo.

"Spencer, come ti è saltato in testa?" chiese sua madre fissandola negli occhi. "Io.. non lo so. Ma non ho fatto niente" disse sconsolata la ragazza, mentre si arrotolava un ciuffo di capelli attorno al dito indice. "Hai rovinato il mio viaggio di nozze" disse con tono isterico Melissa, mentre si stringeva ad Ian. Come hanno fatto a sposarsi? Insomma, sono passate solo ventiquattr'ore. "Scusa" sussurrò alla sorella. "Scusa un corno Spencer. Prima mi rubi il compito, poi Wren.. la smetti?" "Non so di cosa tu stia parlando" disse Spencer fissando la bottiglietta di acqua che aveva in mano suo padre. "Oh, non fare la santa con me perchè non attacca" disse Melissa arrabbiata. "Sai cosa Melissa? Sono stufa che tu stia sempre in mezzo alle scatole, sei sposata? E allora vai, sparisci. Sparite, non fatevi vedere più." Non credeva di averlo detto davvero. "Bene, se sua maestà acconsente io me ne vado, con mio marito" disse Melissa alzandosi dalla sedia. Stupida sorella. "Non mi dispiace" disse con aria tranquilla Spencer. Melissa le alzò in risposta un dito medio,e poi con tutta la sua grazia se ne andò dalla stanza.. portando pace nel cuore di Spencer. "Tesoro, non siamo in grado di aiutarvi" sussurrò suo padre quando fu vicino alla figlia. "IO VADO" disse sua madre arrabbiata dal comportamento di Spencer. "Papà, non sono stata io.." disse la ragazza sentendosi in colpa. "Allora chi è stato?". Spencer distolse lo sguardo, fissando l'agente Wilden che sorrideva felice, mentre i suoi colleghi sorseggiavano una tazza fumante di caffè.

"EMILY FIELDS! PRIMA MAYA, POI TOBY.. E POI PASSI CON L'OCCULTAZIONE DI UN CADAVERE, SAI TI PENSAVO DIVERSA" disse la signora Fields, stringendosi attorno al marito. "Ti sei drogata per caso? Fammi vedere" disse la madre prendendola per la guancia. "NO MAMMA" urlò Emily dando uno schiaffo sulla mano della madre. "Non sono stata io" disse quando sua madre si tranquillizzò. "E allora chi è stato? Emily dimmelo" disse sua madre iniziando a piangere. "Non lo so" sussurrò. "Bambina mia si aggiusterà tutto" disse suo padre prendendola per le mani. "Papà -disse tirando su con il naso- non sono stata io, te lo giuro su tutto quello che mi è caro. Ci hanno ingannnate" "Vedrai, supereremo anche questa" "No, io non ce la faccio" disse istericamente sua madre. "Tesoro.." cercò di dire suo padre. "No. Emily deve ricevere una bella lavata di testa. Ha scelto di sbagliare, e ora ne pagherà le conseguenze" disse calma la madre. "Mamma, come puoi dire questo? Non ti fidi nemmeno di me? Sai che c'è mamma? C'è che ti odio" disse Emily. La donna iniziò a lacrimare, mentre si alternava tra singhiozzi e urletti. "Ora, ANDATE VIA DA QUI" urlò Emily contro i suoi genitori. "Emily, noi.." cercò di dire sua madre. "NO. VAI VIA" disse accompagnandoli alla porta.

 

***

-sei ore prima-

Aria Montgomery stava controllando furtivamente la Hollis, cercando di scorgere una chioma bruna con riflessi rossicci. Da quando suo padre aveva scoperto la storia tra lei ed Ezra, lo aveva fatto trasferire nella sua scuola d'arte ad insegnare letteratura.. ed '-A' aveva riportato a Rosewood Jecky -la ex tremendamente brutta di Ezra-. A volte si chiedeva come aveva fatto Ezra a stare con quella sottospecie di donnola, ma alla fine le rimase l'amaro in bocca quando Jecky accettò la proposta di suo padre per insegnare giornalismo. Ovviamente suo padre poteva tradire sua madre con qualsiasi alunna, e poi faceva una palla tremenda quando si parlava di lei ed Ezra. L'aria pungente le accarezzava il collo, facendola sobbalzare dal freddo. Via il dente, via il dolore. Ezra uscì dalla Hollis salutando qualcuno che era ancora dentro all'edificio, poi accese la sua macchina e se ne andò. Aria cercò il più possibile di non farsi vedere, mentre sfrecciava per le vie del centro. Aria uscì dalla caffetteria con un caffè caldo in mano; dirigendosi all'interno della grande università. Aprì varie porte, fino a trovare Jecky. Prese un grande respiro, e bussò. "Ezra?" chiese fingendo. "No, sono Jecky. Tu saresti?" chiese curiosa. "Mm, Aria. La sua ragazza" "Davvero? Non mi aveva detto di essere fidanzato. Comunque io sono la sua ex, dovevamo anche sposarci.. ma tutto è cambiato" disse squadrandola da capo a piedi. "Cercavi Ezra?" continuò Jecky. "Si, cioè no. Dovevo solo dirti che ti conviene ritirarti da questa scuola, e di annullare il tuo articolo di domani. So che l'hai copiato" disse Aria lasciandole una copia sul tavolo di un vecchio articolo. "E tu come lo sai?" chiese la donna chiudendo la porta. "mm, non posso dirtelo" "Sai, ti conviene fare una cosa.. sparisci e lascia stare me ed Ezra. Non può essersi fidanzato con una stupida come te" disse la donna accavallando le gambe. "Credici,e io non rinuncio ad Ezra e poi io ti posso incastrare" disse Aria sicura di sè. "Davvero? E con quali accuse?". Aria ammutolì, continuando a fissare la donna che a poco a poco iniziava a ridere felicemente. "Io ho anche le prove che tu l'hai copiato" disse indicando il foglio che aveva in mano. "Wow, allora sei proprio una tosta" disse Jecky. "Aria, Jecky" disse Ezra entrando nell'ufficio con una faccia sconvolta. "Ezra, non crederle" disse la donna supplichevole. "Davvero tu hai ricopiato quell'articolo?" "S...no. Non crederle, vuole solo separarci" disse la donna. "Jecky, prepara le tue cose.. e vattene da questa scuola" disse arrabbiato Ezra. "Stupida" disse Jecky tirando i capelli ad Aria. "Smettila" urlò Ezra staccandola dalla ragazza. "Non puoi credere alle parole di questa tonta" urlò Jecky. "L'articolo parla chiaro, ora sgombra questo ufficio in due minuti". La donna prese su tutta la sua roba, dirigendosi alla porta poi sussurrò qualche parolaccia verso Aria che la guardava stanca. "Quanto a te Aria, la dobbiamo smettere di farci del male" disse calmo, ma con una nota di freddezza. "Cosa? No, cioè.." disse Aria cercandosi di difendersi. "Che dobbiamo smettere di vederci" disse distogliendo lo sguardo dalla bocca della ragazza. "Ma Ezra..". Prima che potesse parlare, Ezra appoggiò le sue labbra a quelle di Aria, iniziandola a baciare dolcemente per poi staccarsi poco dopo. "Addio Aria". Aria iniziò a lacrimare, e prima che potesse controbattere lei se ne andò dalla Hollis, con tutto il trucco che scendeva dalle guancie, iniziandole a rigarle il volto di matita e mascara nero della Loreal Paris. Si strinse sempre più nella sua felpa della TokiDoki, iniziando a detestare tutto quello che le passava per la testa, e che in quel periodo la stava facendo impazzire. Si sedette nuovamente nella caffetteria, cercando di tenere a freno le sue lacrime. "Perchè piangi?" le chiese una voce alle sue spalle. "Louis.." disse buttandosi tra le sue braccia. "Ti ricordi di me, finalmente.." "Come potrei scordarmi del mio compagno di corso?" chiese tirando su con il naso. "Allora, perchè piangi?" chiese sorseggiando un po' di cappuccino macchiato. "Uhm, niente d'importante" disse Aria. "A me non sembra.. stai piangendo" "..è imbarazzante" disse soffiandosi il naso. "Non penso che tu possa superare Harry che ha girato nudo per il giardino oggi, e una vecchietta stava stendendo la bianchieria fuori". Mio Dio, che cosa buffa. "A-ah. Davvero?" chiese lei cercando di spostare il suo discorso. "Avresti dovuto vedere quella vecchietta.. comunque non è di Harry che stiamo parlando.. parliamo di Aria Montgomery" disse sorridente Louis. "Beh, il mio insegnate di letteratura era il mio fidanzato.. ma ora mi appena mollata" disse Aria distogliendo lo sguardo. Ora che le lacrime erano finite, osservò meglio Louis e notò che indossava un adorabile maglione in cashmire e dei pantaloni rossi con bretelle. In testa portava un cappellino di lana, che evidenziava il suo adorabile ciuffo. Le guancie erano rosa, e i suoi occhi quel giorno erano veramente stupendi. "Non è così imbarazzante" disse lui. "Lo dici tu". Biip.

"A.A.Attenta Aria, non si fraternizza con il nemico

-A"

Louis poteva mai essere il nemico? Era così carino e dolce. L'apparenza inganna. Aria si alzò, e senza dare spiegazioni se ne andò dalla caffetteria uscendo nel gelo.

 

 

***

-dodici ore dopo-

"Fate entrare i loro amici" disse l'agente Wilden, tamponando contro il vetro antiproiettile. L'agitazione le stava divorando,e più i minuti passavano più Hanna, Emily, Spencer ed Aria erano certe che avrebbero pagato la lezione che Alison non era riuscita a darle. Stavano vagando per il loro cervello tutti i ricordi con la loro defunta -e anche così viva- migliore -ex- amica.

-Flashback-

"Non questo" disse Alison. Aria, Spencer, Emily e Hanna lo ripeterono poco dopo, quando videro materializzarsi davanti a loro Mona Vandervall -la sfigata della classe, bruttina, con gli occhiali da talpa, i vestiti comprati da un rigattiere e le treccine da Pippi Calzelunghe- che camminava urlando il loro nome. "Ragazze" urlò eccitata Mona. Alison guardò complice le ragazze, soffermandosi su Hanna che aveva pronunciato per ultima 'Non questo'. Era un gioco inventato da Alison, praticamente quando vedevano qualcuno di sfigato, di brutto o antipatico l'ultima che pronunciava 'Non questo' doveva intrattenerlo. E quella volta il 'Non questo' era dedicato a Mona, che le stava venendo in contro con la sua vecchia ed impolverata bicicletta rosa. "Ciao" disse felice la ragazza. "Ciao Mona" dissero in coro le cinque amiche. "Vi va di venire a casa mia? Oggi sezionerò le rane" "Che schifo" disse Alison, mettendosi un dito sulla bocca. "Mi dispiace, ma abbiamo da fare.. avevamo programmato questa giornata da un secolo.. sarà per la prossima volta" disse Hanna sorridendole. "Oh, va bene" disse Mona risalendo sulla sua biciclettina. "Non siamo un po' troppo dure con lei?" chiese Emily mandando giù un sorso del suo frullato. "Assolutamente no, è una tale sfigata" disse Alison scostandosi i capelli.

 

"Ciao" disse una voce roca, mentre Aria stava fissando le sue gambe sporche di terriccio. Lei non rispose, continuava solo a ricordare il gioco del 'Non questo' ricordando Mona come la più brutta della classe, mentre ora era diventata una delle ragazze più belle dell'istituto. "Aria" disse la stessa voce. Aria alzò lo sguardo scontrandosi con due bellissimi occhi color smeraldo, che le sorridevano avvolgendola come in uno strano incantesimo. La sua mascella era contratta, ma sfoggiava un bellissimo sorriso che contagiò da subito la ragazza che ora aveva sollevato gli occhi, facendosi rapire dalla bellezza che mostrava il ragazzo. Portò una mano dietro la nuca -segno di imbarazzo- per poi riportarla sul tavolo, offrendola alla ragazza, che dapprima titubante l'accettò. Era così piacevole, ma così sbagliato. Il contatto con la sua mano, l'aveva mandata in exstasi, renendola come ad un drogato fa felice la sua droga. Non riusciva a smettere di sorridergli, e riusciva solo a pensare a 'Sotto quale incantesimo sono stata tenuta?'. "Harry" disse abbracciandolo. "I CONDANNATI NON POSSONO ABBRACCIARE NESSUNO" disse una voce da dietro il vetro. Aria fulminò con lo sguardo la donna che aveva impedito di sentire almeno un po' di calore. "Che ci fai qui?" chiese Harry serio. "Dicono che abbiamo profanato una tomba.. ma ci hanno incastrate. Ho così paura Harry" disse la ragazza iniziando a piangere. "Sei bellissima anche quando piangi Aria" "E tu ci provi anche quando io piango" disse lei cercando di abbozzare un sorriso.

 

***

Spencer Hastings fissava davanti a lei, cercando di capire per quale motivo '-A', Alison o chiunque altro fosse, le stesse mettendo nei guai. Cosa abbiamo fatto di male? Spencer riusciva solo a sentire il battito accellerato del suo cuore pomparle nel petto, mentre si sistemava una ciocca -sporca di terra- di capelli dietro l'orecchio. "Spencer" disse Liam sedendosi alla sedia. "Liam, oh. Perchè sei venuto? Pensavo di essere stata chiara" disse Spencer acida.

 

-Flashback-

-cinque ore prima-

Come poteva '-A' chiederle di fare una così difficile? Conosceva Liam solo da poco tempo, ma quei pochi istanti avevano fatto si che Spencer perdesse quel poco di cervello che aveva; perchè quando lo vedeva il suo cervello andava in tilt, facendole blaterare parole stupide ed insensate. Ormai quando passava Liam, lei abbassava lo sguardo e fingeva di scrivere un messaggino sul suo Sidereck oppure faceva finta di ripassare qualche materia impegnativa. Non riusciva a capacitarsi di quello che stava per compiere.

Non poteva.

Non voleva, più che altro. Come si può ignorare il proprio cuore? Ma da una parte c'era il suo cuore dall'altra parte c'era Alison e i loro più intimi segreti. Non voglio farlo, ma devo farlo per noi. "Spencer, c'è qualcosa che non va?" le chiese Liam notando che non stava mangiando assolutamente nulla di quello che avevano portato a tavola. "No.. cioè si. Liam tu mi piaci, ma ci sono cose di me che non sai.. e che non posso raccontare. E preferisco che io e te non ci vedessimo più" disse Spencer tutt'un fiato cercando di non iniziare a piangere. "Perchè? Te lo giuro non ti prenderei mai in giro, puoi dirmi tutto.. manterrò il tuo segreto". Manterrò il tuo segreto. Quella frase era la stessa che diceva Alison, e ora guarda in che guaio si trovava. "Vorrei, ma non posso" disse Spencer facendo scendere una lacrima amara dagli occhi, sentendo tutta la sua disperazione. "Ma io tengo a te, cosa posso fare?" "Evitarmi. Ciò significa nessun contatto con me, fallo per noi." disse Spencer prendendo la borsa e lasciando una manciata di contanti sul tavolo.

***

"Non posso evitarti" disse Liam prendendole una mano. "Senti questo? Batte per te, e non posso cambiarlo" disse tristemente. "E io ti avevo detto di starmi lontano, fallo per la tua vita.. vedi dove mi trovo ora?" "Ed ecco come rovinare un momento romantico.." disse lui distogliendo lo sguardo dal viso di Spencer. "Mi dispiace da morire averti respinto da me, ma è la cosa migliore per adesso" disse sconsolata la ragazza. "Per favore, lo supereremo insieme. Perchè non mi dai una chance?" "Non posso, è meglio per entrambi se stiamo lontani" "No invece, perchè io ci sto malissimo, senza di te mi sento vuoto.. chiedi ai miei amici" disse sconsolato. "Scusa Liam, ma ormai ho preso questa decisione". "Spencer Hastings come ti devo dire che ti amo?" chiese prendendole una mano. "Mi piaci Liam, ma per favore stai lontano da me" disse Spencer. "AGENTE ABBIAMO FINITO" disse la ragazza facendo portare via Liam che ora la guardava deluso dall'altra parte del vetro, mentre lei veniva assalita dai sensi di colpa. Perchè '-A' è così terribilmente sfascia-fidanzati? Questa volta che non mi ero intromessa con la situazione sentimentale di Melissa. Capperi fritti. Le sembrava di essere in quei telefilm horror, tipo NCIS dove mentre interrogano i colpevoli loro rivivono anche i loro flashback.. ecco si sentiva un libro che veniva aperto da tutti nella biblioteca pubblica. E le dava tremendamente fastidio.

 

***

Hanna cercava di sistemarsi nel migliore dei modi, cercando di essere il più presentabile possibile per Noel. Anche se era in carcere, per Noel doveva essere come una macchina nuova -ovvero spendente e lucida- anche se sembrava più una Fiat 500 -vecchia e brutta a causa del tempo- ma cercava di non darlo a vedere. Si raddrizzò nella sua sedia, sistemandosi meglio il suo vestito nero senza spalline che era sporco di terra umida, e si raccolse i capelli in una cipolla disordinata. Sicuramente se ci fosse stata lì Mona tutto sarebbe stato diverso, Mona avrebbe cercato di tirarle su il morale con una bella chewing gum alla fragola e un bel succo fresco d'ananas. Ma Mona purtroppo non era lì, magari era venuta con Noel. Speriamo. Dalla porta comparve un ragazzo dalla pelle ambrata, vestito con dei jeans chiari a vita bassa abbinati con una felpa dell'Adidas blu e delle Nike Blazear chiare. Era bellissimo osservarlo anche da lontano. Il suo ciuffo quel giorno era stato messo in risalto da un cappellino, e teneva tra le mani un bigliettino. Hanna si spense, e si risistemò nella sua sedia. "Mm, so che non sono la persona che volevi trovare qui oggi.." disse lui. "No, no.. vai benissimo" disse lei sorridendogli. "Comunque, la tua amica mi ha lasciato questo" disse porgendole un biglietto.

"Hanna, scusa se non sono potuta venire, ma mio padre è venuto in città e devo stare con lui una settimana. Mi dispiace moltissimo per quello che è successo, ma so che non sei stata tu. Comunque Noel non è voluto venire.. vai tu a capire che cosa vuole davvero quel ragazzo.. comunque ti lascio nelle mani di Zayn.. e devo dire che sei dunque in buone mani ;) ciao Hanna.

Mona ti vuole bene xoxo"

Sorrise impercettibilmente leggendo la calligrafia ordinata e sincera di Mona. Suo padre era molto più presente di quello di Hanna, e a volte l'amica la invidiava. Alison. Non riusciva a credere che solo lei era la colpa di tutto. "Hanna, tutto okay?" chiese Zayn. "Insomma, sono nei guai fino al collo; e poi ho il terriccio in posti in cui non dovrebbe essere". Zayn rise divertito, mentre osservava Hanna che arrossiva. "Che hai da ridere ciuffetto?" chiese lei ridendo a sua volta. "La tua battuta, era bella.. e poi da quando sono diventato 'ciuffetto'?" chiese ritornando serio. Se prima Hanna aveva un colorito normale, ora era diventata rossa di vergogna. "Mm, da oggi.. mi piace questo tuo nuovo soprannome" disse Hanna, cercando di mascherare la tua timidezza. "Anche tu mi piaci con tutta quella terra addosso" "Attento ciuffetto, chi gioca con il fuoco finisce per scottarsi" disse lei più sicura di se. Riusciva a sentire gli occhi del moro su di lei, redendola davvero nervosa. Non si capacitava ancora perchè Noel non era voluto venire. Cavolo, era ancora il suo ragazzo. "Uhm, ma non vedo falò nei paraggi" "A-ah, molto divertente Zayn" disse la ragazza. "Allora ti ricordi il mio nome?" "Come potrei dimenticarmelo?" chiese sorridendo Hanna. "Già, non mi puoi dimenticare" disse lui con modestia. "Se continui così ci metterò pochi istanti". "Devo andare Hanna" disse alzandosi. "Ciao Zayn" disse lei. Lui si avvicinò a lei che fino a quell'istante era rimasta seduta sulla sua sedia, e ignorando la donna che urlava da dietro al vetro la baciò sulla fronte. Perchè non mi hai baciato come fanno tutti i ragazzi?

 

***

Emily stava imprecando in tutte le lingue che conosceva, cercando di calmarsi. Sua madre l'aveva scartata come se stessero giocando ad una partita a carte, come si può anche solo fare una cosa del genere alla propria figlia? "Ehy, ciao" disse una voce dolce e melodiosa. Emily alzò lo sguardo che fino a poco tempo prima era posato sul tavolo, fissando Niall Horan che le veniva incontro. "Ciao Niall" disse lei timidamente. "Come stai? Hai freddo, aspetta.. tieni la mia felpa" disse cedendogliela. "Non fa niente -disse Emily- va bene, grazie" "Mi dispiace che tu sia qui" disse guardandola negli occhi. Emily dovette distogliere lo sguardo o avrebbe finito per annegare dentro agli occhioni tremendamente sexy e avvolgenti di Niall che adesso la stavano facendo impazzire. "Anche a me dispiace essere qui, e mi dispiace moltissimo che tu ti sia scomodato tanto per venire a trovare una profanatrice di tombe" disse in tono ironico la ragazza. "A me piacciono le ragazze timide che si celano dietro la facciata di ragazze trasgressive" disse sfiorandole la guancia con il palmo della mano. Boom. Emily sentì il suo cuore iniziare ad accellerare, e il cervello iniziava a fare bzz, bzz -segno che iniziava a disconnettersi- e il corpo era stato percorso da un'improvvisa scarica elettrica. "Sei molto bello Niall" disse senza accorgersene Emily. "Cioè, volevo dire come amico.." disse lei cercando di aggiustare la sua completa figura da carciofo. "Anche tu sei molto bella Emily" "Sono felice di essere una brava amica" disse lei sorridendo. "Io non intendevo come amica Emily, sei davvero molto bella". Emily non riuscì a formulare nessuna risposta sensata, riuscì solo a continuare a fissare il ragazzo che in quel momento l'aveva fatta arrossire impercettibilmente senza rendersene conto.

***

 

Pov's Alison.

Vi piace soggiornare in centrale di polizia ragazze? Io ne sarei entusiasta, sono anche lì. Pensate, che sono molto più vicina di quanto voi immaginate, e poi Louis.. Mio Dio! Jenna Cavanaugh? Va bene.. sorvoliamo, lei è così o-r-r-i-b-i-l-e da far accaparrare i capelli a qualsiasi modella svedese. Okay, sono abbastanza felice della vostra situazione, nessun aiuto, nessun avvocato tra i piedi. Solo noi, e la giustizia. La Dottoressa Sullivan è stata fin troppo brava a recitare con voi, si merita un premio.. si una bara accanto a me. State pronte.

 

Aria, che devo fare? Mi dispiace ma Ezra ormai per te è una storia chiusa, pensalo solo come un fidanzato di passaggio che ovviamente io ti ho fatto lasciare.. era per il tuo bene. Ti piacerebbe venire a sapere che lui ha avuto un figlio quando andava ancora al college? U-uh. Questo potrebbe essere un altro scottante -e inaspettato- segreto. Sai, Google aiuta molti impiccioni.. e io non sono da meno. Mi dispiace Aria, anche per il rapporto freddo che si sta creando fra te e tuo padre Byron, non avrei mai voluto.. o forse si?

 

Hanna Marin, guai a te se ci provi con quel bel fusto di Zayn Malik. Okay, scherzi a parte.. da come sapete -ormai, dopo tutto questo tempo- da quando avete visto quel filmato, io e Ian stavamo insieme, quindi ho occhi solo per lui, anche oggi. Non scherziamo mica a Rosewood. Mi piacerebbe mandarti le foto della tua disfatta al quasi-matrimonio di tuo padre. Sai mi sono divertita così tanto.. che non puoi nemmeno immaginare. Sai, magari le posto su Facebook e poi ti taggo.. sai che scoop per Miss Hanna Credo-di-essere-più-bella-di-Alison-ora-che-lei-è-apparentemente-morta Marin? Ma ti sbagli, io sono immortale.. e lo è anche la mia bellezza. Modestamente parlando.

 

Spencer Hastings, colta in fraganza. Anche se ti tieni lontana da Liam, non ho mica detto che non gli posso fare qualcosa.. questa clausola non era scritta nel mio contratto delle bambole. A-ah. Che cattiva che sono.. vi divertite in carcere? Ho sentito che come punizione c'è il taglio della carta di credito.. mi dispiace anche per il tuo bellissimo vestito Chanel da millecinquecento dollari che ti ho fatto rovinare per quella piccola corsetta/ caccia al tesoro serale a mezzanotte passata. Oops, non ci sarà nessun risarcimento piccola Hastings.

 

Emily, Niall Horan ti fa venire i brividi per caso? E Maya, l'hai dimenticata? E se lei venisse a scoprire come il tuo cuore stà lentamente mutando? U-uh, comunque stà pur certa che ci sarà sempre qualcuno come me che non si farà nessuno scrupolo a spiattellare in giro i tuoi segreti; soprattutto se quella ragazza sono io.

 

Attente al cibo della centrale di polizia, non si sa mai che io abbia buttato qualche goccia di veleno all'interno..

-A

***

 

 

SPAZIO AUTRICE: [LEGGIMI]

SONO TORNATA AMORI MIEI....... MI DISPIACE MOLTISSIMO ESSERE STATA VIA PER UN PO' DI TEMPO, MA DATO CHE MI HANNO FATTO UN BEL REGALO, NON POSSO ASSOLUTAMENTE DELUDERE I MIEI, QUINDI DEVO ASSOLUTAMENTE STUDIARE. PERò ECCO CHE OGGI HO PUBBLICATO QUESTO NUOVO CAPITOLO. *esulta felice*. QUESTO (FORSE) è QUELLO PIù LUNGO, E SINCERAMENTE PENSO CHE QUESTO SIA QUELLO CHE PREFERISCO DI PIù.. VOI CHE NE DITE?

 

-ALISON è OVUNQUE, ANCHE NELLA STAZIONE DI POLIZIA.. LIAM E SPENCER -PER DECISIONE DI LEI- DEVONO STARE LONTANI PIù POSSIBILE PER EVITARE CHE '-A' GLI FACCIA DEL MALE..

-ARIA, LOUIS E HARRY SONO UN PO' STRANI. ARIA HA INIZIATO A DUBITARE DI LOUIS SUBITO DOPO IL MESSAGGIO RICEVUTO DA '-A' MA NON RIESCE A PENSARE AD HARRY SOLO COME UN AMICO.. HA ANCORA IN MENTE EZRA -che ora ovviamente (come dice Alison) custodisce un segreto-

-EMILY DOPO MAYA PROVA QUALCOSA (FORSE) PER NIALL HORAN.. MA NON SA BENE COSA SIA.. NIALL è ATTRATTO IN PARTE DA EMILY. BEH, A CHI NON PIACEREBBE UNA SVITATA, PAZZA, BELLA E BUGIARDA? è IL SOGNO DI OGNI UOMO, ANCHE DI NIALL HORAN.

-HANNA è FIN TROPPO SCONVOLTA CHE LA SUA VITA STIA ANDANDO A ROTOLI POCO A POCO. A PARTIRE DA SUO PADRE, FINENDO CON IL SUO FIDANZATO NOEL -che pensa di aver perso per sempre con quest'ultimo guaio alla centrale- MA ZAYN MALIK è NEI PARAGGI.

-LOUIS, LOUIS, LOUIS. NON SI FRATERNIZZA CON IL NEMICO. -se volete sapere cosa ha fatto il nostro bel Peter Pan dovete solo leggere il prossimo capitolo-

 

ringrazio veramente con tutto il mio cuore tutte quelle ragazze che hanno recensito in questi giorni... grazie davvero.

 

SE ORA STAI LEGGENDO QUESTE ULTIME RIGHE, SPERO SOLO CHE IL CAPITOLO TI SIA PIACIUTO.

LASCIA UNA RECENSIONE, ANCHE SOLO PER FARMI CAPIRE SE TI PIACE O MENO LA STORIA.. RECENSISCI!!!! LASCIA UNA RECENSIONE!! RECENSITE! RECENSITE!!!

 

VI LASCIO UN BACIO, DA PARTE MIA E DI ALISON. xoxo

xxmaryxx e ALI <3

 

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Capitolo 8
*** -Il primo segreto- ***


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HEART ATTACK

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CAPITOLO SETTE.

-Il primo segreto-

 

*Leggi lo spazio autrice, grazie. Potresti lasciare una recensione?*

 

 

Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte.

-Benjamin Franklin-

 

 

***

Ringrazio moltissimo tutte le persone che hanno recensito in questi giorni, vi amo tanto. Grazie mille per aver letto la mia fan fiction; e sono veramente felicissima di aver ricevuto nuove recensioni da nuove lettrici.

Mi scuso moltissimo per il ritardo, lo so che non pubblico da un'infinità di tempo sia questa ff che l'altra.. ma avevo detto che Change my mind l'aggiornavo con quattro recensioni (che alla fine non sono arrivate) e poi questa non trovavo il tempo per pubblicare un nuovo capitolo.

Vorrei sapere quale bromance preferireste in questa ff.

***

 

 

Pov's Alison.

Amichette, amichette, amichette.. che tragedia vedervi affondare.. ma godetevi il vostro Halloween in santa pace.. a-ah che battuta! Non potrete mai vivere una vita normale con me.. Alison è sempre viva. Io sono qui, vi osservo e so chiaramente che voi mi temete e so anche che ricordarvi di me è sempre fin troppo tragico. Non dovete avere paura di me, dovete solo considerarmi il vostro incubo peggiore, che dopo il giusto periodo si è risvegliato dalla tomba ed è tornato a farvi visita ogni notte, per rovinarvi il sonno... ma io vi rovino l'esistenza. O mi sbaglio?

Guardo le nostre video cassette, e mi rendo sempre più conto che Spencer voleva prendere il mio posto.. cattiva ragazza, sarò sempre io il leader del gruppo, anche se ora tecnicamente sono morta e chiusa in una bara. Hanna, tu eri come un sassolino nelle scarpe che ti istiga a tirarlo fuori in modo da non provare fastidio. Poi Emily, tu eri perennemente gelosa di quel ragazzo di cui non facevo mai il nome.. E tu Aria non avevi ancora scoperto le due relazioni di tuo padre. Di una ne sei a conoscenza, ed è Meredith, ma l'altra non te lo dirò mai...

Non temete di far uscire i vostri sentimenti, soprattutto se la protagonista di questi sentimenti sono io. Io sarò sempre la ragione dei vostri pianti, dei vostri sorrisi, delle vostre gioie e dei vostri dolori. Sono onnipresente. Anche questo Halloween sarà speciale, ma ricordatevi di quell' Halloween. Quello del 2008.

***

 

 

 

-HALLOWEEN. 2008, ROSEWOOD-

 

Alison teneva il coltello in mano, mentre fissava il ragazzino davanti a lei. Hanna impallidiva, mentre si copriva gli occhi.

***

Le due bambine giocavano tranquille con le loro bambole, fino a quando afferrarono contemporaneamente la stessa bambola di porcellana -non una semplice bambola di pezza, era quella bambola che andava tanto di moda allora e le gemelle potevano permettersene solo una. Aveva i capelli biondi e folte ciglia e lunghe. Aveva occhi azzurri e portava un vestitino rosso-; contendendosela a vicenda. "..è mia" gridò la prima gemella scostandosi una ciocca di capelli biondi lucenti dagli occhi. La seconda gemella la guardò con sguardo accusatorio, mentre sembrava che dagli occhi uscissero fiamme. "No!" urlò. La prima bambina strappò la bambola dalle mani della sorella, cominciando a giocarci felicemente. La seconda bambina non si dava pace, e iniziò a disperarsi. Poi un idea balenò nella sua mente: bisognava eliminarla. La ragazza si legò i capelli, e si avvicinò verso il cassetto delle stoviglie. Prese il coltello e si avvicinò lentamente alla sorella che stava giocando con la sua bambola. Non sapeva chi glielo stesse facendo fare, ma sapeva di essere cosciente. Non sapeva assolutamente se il cervello quel giorno funzionasse, ma infilzò il coltello nella pancia della sorella; facendola accasciare a terra. Una pozza di sangue si propagò per il pavimento, ungendo tutte le mattonelle di ceramica. Si sedette vicino alla sorella, osservandola con un sorriso malefico sulla faccia mentre la sorella iniziava a rallentare il battito cardiaco. "Cosa hai fatto Courtney?" chiese la madre mentre entrò nella cucina insime al padre. "Niente" disse osservandosi le mani che erano sporche di sangue. "Tesoro, guardami" disse sua mamma fiondandosi sulla figlia distesa a terra. Ma sua sorella non dava segni di vita, la ragazza ormai aveva aperto la bocca, e il polso aveva perso vigorosità. Courteney guardò la sorella, applicando un sorriso soddisfatto sulle labbra mentre vedeva il sangue scendere dal petto della sorella.

***

"E poi Courtney venne rinchiusa in un manicomio, e ci rimase fino a ieri.. quando riuscì a scappare dall'istituto, e ha ripromesso a sua sorella che questa volta non avrà scampo; e che ucciderà tutti i bambini per impedirgli di fare dolcetto o scherzetto" disse Alison affondando il coltello nella zucca di Halloween. "Ali" la rimproverò Hanna, mentre guardava il bambino che era ammutolito. "Io ti avevo avvertito" disse Hanna cercando di consolare il bambino a cui doveva fare da baby-sitter.

***

 

-28 October 2008, Rosewood-

"Secondo voi Hanna starebbe bene più da Britney Spears o Lolita?" chiese Alison mentre insieme alle sue amiche camminavano per le stradine di Rosewood. Gli abitanti del luogo iniziavano a preparare le case stregate, i dolciumi e le feste esagerate per Halloween. Spencer fissava rapita il suo Sidereck, mentre osservava -da sotto i suoi occhiali Dolce&Gabbana- il contenuto dell'e-mail appena ricevuta. "Emily?" chiese Alison. "Mm, Britney" disse tirando fuori il suo telefono, che in quel momento aveva emiso un biip. "Almeno mettiti delle culotte contenitive" disse Alison squadrandola da capo a piedi. Hanna aveva incominciato ad ingrassare a causa della separazione e del tradimento del padre, e poi dopo aver ingurgitato sacchetti su sacchetti di patatine rustiche le rivomitava tutte. "..è ancora Ben?" chiese Aria fissando maliziosamente Emily. "Già, insiste da volermi vestita da poliziotta sexy.. ma io preferisco vestirmi da indiana" disse richiudendo il cellulare. "Spencer, se lo guardi ancora si consumerà il Sidereck" disse Alison girandosi per guardare l'amica che ora stava rimettendo in borsa il palmare. "Scusate, ma ho appena ottenuto nove voti" disse entusiasta. "Penso che sia grandioso, giusto?" chiese Hanna timidamente. "Certo, ho ottenuto dei voti impegnandomi.. senza barare, solo sacro olio di gomito" "Ehy, non ci dirai tutto il dizionario?" chiese Aria. "No, comunque Hanna starà bene comunque.. sia vestita da Britney che da Lolita" disse fermandosi a fissare la strada. Da lontano si sentiva Jay-Z sparato a palla, e risate felici che si disperdevano per tutto il vialetto. Noel Kahn e i suoi amici stavano attraversando il centro di Rosewood, in cerca degli ultimi addobbi per la loro mega festa di Halloween. Come ogni anno i Kahn erano conosciuti per essere quelli più famosi di Rosewood per i party del figlio Noel, che per ogni ricorrenza invitava studenti da tutti gli angoli della città -ovviamente quelli più in- e ovviamente le ragazze grazie ad Alison erano sempre state le benvenute. "Ciao" disse con voce suadente Noel. "Ciao" disse Alison sfoderando uno dei suoi bellissimi sorrisi. "Allora, pronte per la festa?" chiese entusiasta il ragazzo. "Perchè? Siamo invitate?" chiese Hanna fissando gli occhi del ragazzo. "Naturalmente.. allora, verrete?" "Certo" disse felice Aria raccogliendo una ciocca di capelli rosa ribelli che le erano ricaduti sul viso. "Allora, preparatevi al terrore" urlò Noel sfrecciando via con la macchina. Le ragazze saltarono ed urlarono di gioia, non appena il ragazzo se ne andò. Alison diceva che non bisognava mostrare le proprie emozioni, e se ti piaceva un ragazzo dovevi far finta di detestarlo e fare finta che non ti importasse nulla di lui.. ma come facevano le ragazze a far finta di non essere interessate a Noel -sono un figo da paura e tremendamente ricco sfondato- Kahn? Alison invece rimaneva in silenzio, senza dire una parola. "Quel figo di Noel ci ha invitate al suo mega party!" disse Hanna felice. "Trovo imbarazzante tutta questa eccitazione, è solo un party" disse Alison. "Ali, non è solo un party" l'ammonì Spencer. "..è il party" disse Aria. "..è vero, e sono felice di andarci con voi" disse Alison abbracciando tutte e quattro le sue migliori amiche.

Le ragazze camminarono ridendo per tutta la stradina del vicolo, fermandosi poi ad una casa vecchia ed abbandonata alla fine del viale. "Vorrei che fosse stata abbattuta" disse Aria. "Fa venire i brividi" disse Hanna. "..è solo una casa" disse Emily fissando l'edificio vittoriano tenuto in pessime condizioni. "Ho visto qualcuno" disse Spencer fissando un punto della finestra, in cui le sembrava di aver intravisto una chioma bionda. "Brutti ricordi" disse Alison fissando nel vuoto, come per cercare un evento passato che le avesse turbate, ma a loro non veniva in mente nulla.. e mai si era venuto a sapere nulla da quella casa ma c'era qualcosa in Alison che la spaventava maggiormente in quella casa sinistra, da quel giardino lugubre e buio, e anche da quel portico sfasciato dai vandali e dal tempo. "Andiamo da me, abbiamo più spazio" disse Spencer interrompendo quel silenzio.

 

Toby Cavanaugh stava nel vialetto di casa sua, mentre trafficava con degli scatoloni con su scritto: 'J'. Emily si fece una coda alta, posizionando al meglio possibile il suo cerchietto; mentre si avvicinava felice al ragazzo che ora stava portando nel portico gli scatoloni. "Qualcuno si sta trasferendo?" chiese curiosa Emily. Toby le rivolse un sorriso forzato, che le fece provare una sensazione di caldo improvviso mischiato alla voglia di gelato a fior di latte. "Mio padre si è risposato, e loro stanno venendo qui" disse triste. "Non è da tanto che tua madre... insomma" disse Emily portando una mano dietro alla nuca. "Infatti, un'anno la scorsa settimana.. ma loro si stanno trasferendo qui" "Loro? La tua matrigna ha dei figli?" chiese Emily sedendosi nella loro terrazza. "Si, una figlia femmina" "e com'è?" "Diciamo, che ottiene sempre quello che vuole" disse Toby offrendo ad Emily una limonata. Emily nel frattempo stava osservando una pallina di cristallo, con dentro neve finta che da piccola tanto le piaceva; e su un lato era inciso un nome: Jenna.

***

Alison stava frugando tra i vestiti del negozio di maschere e travestimenti di Rosewood, cercando di individuare qualcosa di originale per la festa di Noel. D'un tratto una mano si posò sulla sua bocca tentando di non farla parlare, mentre la ragazza impaurita si dimenava tra le braccia del suo aggressore. "Noel" urlò da ragazza quando il suo finto aggressore la lasciò andare. "Spaventata?" chiese sorridendole. "Affatto, comunque dovresti mettere questa per la festa" disse la ragazza cercando di contenere lo spavento. "Grazie, comunque tuo cugino e i suoi amici ci saranno?" "Si, ci vediamo alla festa Noel" disse quando il ragazzo la salutò con un cenno della mano. Alison si rimise a cercare tra i vestiti, ma qualcosa la stava distraendo, si girò a trecentosessanta gradi e notò che nessuno di strano o anomalo si aggirava per il negozio di scherzi. Okay, è tutto apposto Alison.. stai tranquilla. Mise la parrucca bionda e il costume nel cestino, e poi sorrise soddisfatta di se stessa. Una ragazza stava prendendo anche lei lo stesso outfits. Aveva enormi occhi marroni -circondati da ombretto e matita nera-, sopracciglia sottili e labbra carnose. I capelli erano ondulati e di un marroncino chiaro che a volte si alternava con il marrone del cognack. "Lady Gaga?" chiese Alison avvicinandosi alzando un sopracciglio biondo. La ragazza sorrise, sfoderando dei denti bianchissimi e perfetti che avrebbero fatto gola a qualsiasi modella francese. "Non avevo nessuna intenzione di mascherarmi, ma.. mi hanno invitata ad un party" "Quale party?" chiese curiosa Alison, anche se dentro di se sapeva già la risposta. "Quello di Noel mi pare" disse rigirandosi tra le mani la parrucca. "Noel Kahn, ci verrò anch'io e mi vestirò da Lady Gaga" disse autoritaria Alison. "Oh, è una novità.. mi sembrava originale" "Sei ancora in tempo per scegliere qualcos'altro" disse Alison. "Hai ragione" disse la ragazza annuendo sincera. "Magari ti vedrò lì" disse Alison. "Ti riconoscerò dal vestito" "Spero mi sorprenderai" disse Alison. Alison si rigirò e insieme al suo cestino se ne andarono, poi si rivoltò ancora una volta da parte della ragazza mora:"Ah, sono Alison". "Lo so -sorrise- Io sono Jenna" disse la mora. Alison sorrise e se ne andò da Jenna, facendo un giro nel negozio. Biip.

Ti tengo d'occhio.

Alison si guardò attorno, ma non riusciva a capire chi le avesse mandato quel messaggio.. sapeva solo che aveva paura in quel momento. Quando si girò nuovamente una figura con una maschera da taglialegna la aspettava dietro di lei. "Vai all'inferno" disse Alison abbandonando l'edificio.

***

 

"Sono fotogenica?" chiese Alison guardando fissa nell'obbiettivo. "Mia nonna faceva la modella, certo ora è vecchia e puzza terribilmente ma non la vedo molto, vive in Georgia" disse prendendo la macchina fotografica dalle mani di Ian -fidanzato e promesso sposo di Melissa Hastings-. "..è in alta definizione -disse tossendo il ragazzo- quindi l'immagine è splendida" "Lo è quasi quanto te" disse con fare mieloso Alison. Il ragazzo sorrise, pronto a parlare ma furono costretti a richiudere l'obbiettivo non appena le due sorelle -ipercompentitive- Hastings non scesero dalle scale. "..è un discorso perfetto, c'è spirito, sentimento, ispirazione.. non vedo l'ora di ascoltarlo" disse Melissa cingendo le spalle di Spencer. "Fantastico Spence, se hai la sua approvazione dovresti vincere" disse Ian sorridendo alla sua fidanzata. "Beh lo spero, i miei stanno già organizzando un party in mio onore" disse rivolta alla telecamera che fu riaccesa da Ian. "Avere una sorella maggiore perfetta è un vantaggio" disse Alison facendosi inquadrare. "No Alison, il vantaggio è tutto mio ad avere una sorella minore stupenda.. e poi Spence merita di vincere il suo è un discorso perfetto""Grazie Melissa" "..è bello sapere che può contare su di te" disse Alison mettendo un braccio sui fianchi. Melissa guardò Alison, e continuò a tacere.

 

"Si, bisogna fare così" "Anche io sono d'accordo Ezr.." "SCUSATE" disse Aria andando addosso ai due studenti della Hollis, mentre correva per il corridoio in cerca di suo padre Byron. Appoggiò le sue borse nell'ufficio, mentre cercava un post it e una penna per scrivere un appunto da lasciare al padre. "..è in riunione" disse una voce alle sue spalle. Sul divano era sdraiata una ragazza dai capelli biondo platino che stava leggendo un libro nell'ufficio di suo padre. "Lo so, gli lascio un messaggio" disse rivolta alla ragazza. Byron ricomparve in ufficio, sbattendosi il palmo della mano sulla fronte. "Hai ragione, avevo dimenticato la borsa" disse osservando la figlia. "Si, l'hai lasciata in cucina" disse Aria scostandosi una ciocca rosa dietro all'orecchio. Aria fece un cenno al padre, e lui distolse lo sguardo fissando la ragazza dai capelli biondi e gli occhi marroni, notando che era scalza. "Oh, che ci fai qui Meredith?" chiese suo padre sorpreso. "Stavo leggendo un libro, perchè ti dispiace?" chiese con voce civettuola la ragazza. "No, certo. Allora, prendi un caffè?" chiese ad Aria. "Non posso, ho detto a mamma che tornavo presto" "Okay". Meredith si alzò dal divano, prese il libro e si rimise le scarpe afferrando anche la sua borsa di Chanel. "Ci vediamo al corso" disse rivolta al padre di Aria che sorrise. "Che faceva qui?" chiese Aria sedendosi sulla scrivania di Byron. "Gli studenti ci vengono spesso" "Perchè tu sei forte?" "Si, diciamo di si". Aria rise, mentre suo padre l'abbracciò. Un abbraccio vero.

 

Hanna Marin era seduta sul suo letto, avvolta in caldo piumone mentre sulle gambe teneva una ciotola di pop corn appena scaldati. Strinse il suo peluches mentre guardava il film horror che in quel momento stavano trasmettendo in televisione. Ed ecco che arriva la solita chiamata dall'assassino. Driin. Il telefono fisso di Hanna suonò, una, due, tre volte. Poi smise. E poi ancora la stesa cosa. Hanna alzò la cornetta, e Alison le rispose spaventata. "Eri al negozio di costumi oggi? O mi hai mandato un messaggio?" chiese lei. "No Ali, perchè?" "Niente, lascia stare" "Scusa, devo andare" disse Hanna quando bussarono alla porta di casa. "Stia tranquilla, sua madre non ha fatto nulla di male" disse un agente sulla porta. "Ho solo bevuto due drink..." "E ha accettato il passaggio" "Grazie" disse sua madre Ashley entrando in casa. "Comunque sono l'agente Darren Wilden" disse l'uomo andandosene. "Okay, ci penso io a lei adesso" disse Hanna chiudendo la porta. "Notte" disse l'agente. "Scusa" disse sua madre Ashley tuffandosi nel divano. "Non preoccuparti" "Intendo per tuo padre" "è lui che ha preferito un mostro al posto di mia madre.. non sai quanto è brutta" disse ridendo Hanna. "Sul serio?" "Si, ha le gambe grosse e il sedere enorme". Hanna coprì la madre, mentre intanto lei si addormendava nel divano di pelle di casa sua.

 

"Se quest'anno divento rappresentante creerò una simulazione d'esame. Okay? Mi voterai.. perfetto" disse Spencer donando un'altra delle sue spille. "Emily, devi parlare con Ben" disse Hanna sedendosi al tavolo, mentre cercava di destreggiarsi con la lunga gonna Hippie. "Perchè?" chiese la ragazza bevendo un sorso della sua bibita. "Sta dicendo a quelli che avete fatto sesso lo scorso week-end" disse Hanna fissando l'amica. "Cosa? Emily, vengo io con te.. deve smetterla subito" disse Aria proteggendo l'amica. "Aria no" disse Emily impedendo all'amica di andare a parlare con il suo ragazzo. "Non puoi fare finta di niente" continuò Aria. "Emily?" chiese Hanna fissandola negli occhi. "Oh. Mio. Dio. Allora è vero" disse Aria. "Ma perchè non ce l'hai detto?" chiese Hanna sorridendo. "Di che parlate?" chiese Alison accarezzando i capelli piastrati e incredibilmente lucenti di Emily. "Uhm.." "Ciao ragazze" disse Mona. "Se la ignorate, la cosa se ne andrà" disse Alison sottovoce alle amiche. Poco dopo Mona si sedette al tavolo dei secchioni insieme alla sua amica dello yo-yo e Lucas l'ermafrodita -come lo chiamava Alison-. "Ben dice che abbiamo fatto sesso" disse Emily quando Spencer si sedette al tavolo. "Cosa? Non è possibile" chiese l'amica. "E perchè non l'hai ucciso?" chiese Alison toccandosi i capelli. "Perchè è vero" disse Aria. "Non posso credere che abbia perso la V prima di noi" disse Hanna avvicinandosi a Alison. "Perchè non ci puoi credere?" chiese Emily. "Beh, perchè pensavo tu fossi una moralista. Emily abbassò gli occhi, fissando il suo vassoio pieno di cibo che non aveva ancora minimamente toccato. "Sentivo qualcosa di diverso in te" disse sorridendo Alison.

 

Alison stava scribacchiando nel suo diario segreto, mentre suo fratello Jason fece capolino nella sua stanza. "Ma non hai imparato a bussare?" chiese Alison serrando di scatto il diario. "Se non vuoi che entri, metti un lucchetto.. e poi questo era nel portico. Ah, mamma ha detto di dirti che Niall e gli altri sono arrivati" disse rimanendo immobile Jason. "Te ne vai?" chiese Alison incominciando a scartare l'involucro. Per Alison. La ragazza aprì la scatola e dentro una bambola vodoo era stata riposta ordinatamente. "Tocca a me torturarti adesso" disse Alison fissando il bigliettino che era stato attaccato alla bambola. Alison si guardò attorno, poi aprì la fessura nel muro e prese una scatola in legno. Prese una bambola di porcellana con un vesito rosso, e le abbassò la testa prendendo il ciondolo che si celava all'interno e riponendoci dentro il biglietto. Poi serrò nuovamente la scatola e nascose il suo segreto nel muro di casa sua.

 

"..è arrivata la pizza" disse Spencer cercando di infilarsi il suo vestito, mentre Aria rimaneva sullo stipite della porta a fissare Alison che si stava truccando. "Non devi essere depressa Aria" disse Alison mentre le altre ragazze erano andate a prendere la pizza. "Penso sempre a lei, a loro"

-Flashback. 2 Ore prima-

"Ragazze!" urlò Mona dall'altro capo della via. "Mio Dio, andiamo" disse Alison. "Per di qui" disse Aria. "Scambio?" chiese Alison barattando il suo frozen yogurt. Le due ragazze risero felici quando Mona si arrese e se ne andò via dalla loro visuale. "Ma quella non è l'auto di tuo padre?" chiese Alison fissando Aria che in quel momento aveva fatto cadere a terra il suo frozen yogurt. Suo padre stava baciando una ragazza dai capelli biondi. Meredith. La sua alunna, la stessa ragazza che stava leggendo un libro nel suo ufficio. Suo padre aprì gli occhi, e non appena vide la figlia si staccò dalle labbra della ragazza. Stava per scendere dall'auto, ma Aria iniziò a correre via da lui, cercando di andare più distante possibile. Come aveva potuto tradire sua madre? Perchè? "Ahia" disse Aria quando inciampò, trovandosi distesa per terra sopra ad un ragazzo. "S-scusa" disse lei immediatamente asciugandosi le lacrime. "No, scusa te" disse lui alzandosi e facendo alzare la ragazza. Aveva occhi color verde smeraldo ed un sorriso meraviglioso. "Ti sei fatta male?" chiese il ragazzo. "No, ora devo andare" disse Aria ricominciando a correre. Si girò solo un'altra volta, solo per riguardare quel bellissimo ragazzo.

"Non vorrei mai che tua madre lo venisse a sapere da qualcun'altro" "Davvero lo faresti?" chiese Aria. "Dolcetto o scherzetto Aria? Buon Halloween" disse Alison infilandosi la parrucca bionda.

 

"Avanti balliamo, è la mia canzone" disse Alison, quando il DJ mise una delle tanti canzoni di Lady Gaga. Le ragazze si avvicinarono entusiaste alla pista, in tempo per vedere un'altra ragazza vestita con la stessa parrucca bionda di Ali. "Mio Dio, un'altra Lady Gaga" disse Spencer. "Ma quella chi è?" chiese Aria, mentre fissava l'altra ragazza che veniva baciata da diversi ragazzi. "Jenna" disse Aria, e nel frattempo Jenna abbassò gli occhiali mostrando uno sguardo di sfida verso Alison che continuava ad essere impassibile. "Sparite" disse Alison rivolta ai ragazzi attorno a Jenna. "Non ho cambiato idea sul costume" "Ti sta davvero bene.. e poi wow. Tu schiocchi le dita e loro eseguono" "Sanno che gli conviene.. posso renderti la vita facile a Rosewood, se io ti accetto.. siamo un gruppo ristretto di amiche, ma un posto per te lo potrei trovare" disse Alison guardando Jenna negli occhi. "Apprezzo la tua offerta, ma gli amici me li scelgo da sola" disse Jenna rimettendosi gli occhiali e lanciandosi in pista.

"Sei una bellissima Lady Gaga" disse un ragazzo a Jenna. "Grazie, ma è meglio non dirlo ad Alison" disse ridendo Jenna. "Piacere Louis" disse lui. "Jenna" disse la ragazza prima di stampargli un bacio sulle labbra.

***

Biip. Biip. Biip. Biip.

"Sono nei guai, venite sole" disse Hanna. "..è da parte di Alison" disse Emily buttando a terra il suo drink.

"Spero che questo sia uno scherzo" disse Hanna arrivati davanti alla vecchia casa abbandonata. "Non penso" disse Spencer entrando. "ALISON, non è divertente" urlò Aria. Dietro di loro la porta si chiuse, e le ragazze procedettero al piano superiore. "Ali" urlò Spence. Emily aprì una porta, ma era vuota e c'era solo un vecchio letto ormai eroso dal tempo. Hanna aprì una seconda porta, e vi trovò una casa delle bambole, e tutte bambole di porcellana attorno. Aria aprì una terza e vi trovò una cucina con un enorme chiazza di sangue sul pavimento. "Guardate qui" disse Spencer indicando una porta chiusa. Da dentro vi erano dei ticchettii di scarpe col tacco. "Ragazze, entrate" disse Alison. "Che succede?" chiese Aria. "..è ancora lì?" chiese in preda al panico. "Chi?" "Mi ha sorpresa al party, e mi ha minacciata di uccidermi" "Ora chiamo il 911" "Non c'è segnale, ora vado in salotto. Chiudete la porta dietro di me, e aprite solo se sono io" disse Alison prima di chiudere la porta. Un urlo, e le ragazze spionarono da una fessura nel legno, e una figura con una maschera da taglialegna stava cercando di uccidere Alison. Le ragazze urlarono spaventate, e poi Alison scappò dopo aver fatto accasciare al suolo il suo aggressore. Le ragazze si calarono dalla fnestra, e seppur spaventate rientrarono nella casa ulrando il suo nome. Ciick. Una sedia a dondolo scricchiolò, e Alison era seduta tranquilla su di essa con in mano un cortello affilato. "Ali?" chiese Spence fissandola. "Guardatevi ragazze, siete spaventate a morte. Sono riuscita a fregarvi. Era uno scherzo -disse ridendo- Lo zoobie era Noel. FELICE HALLOWEEN" disse continuando a fissare il coltello sporco. "Ketchup" disse assaggiandone un po'. "Avanti, è stato divertente" disse Alison. "Non stiamo ridendo" disse Spencer. "Dovreste, avete passato il test" "Quale test?" chiese Aria infastidita. "Il modo in cui siete accorse qui, ora so di poter contare su di voi se servirà davvero ci sarete per me. Andiamo. CI PERDIAMO IL PARTY" disse schizzando fuori dalla porta.

"Stupida" disse qualcuno alle spalle di Alison. "Hey" urlò Alison. "Spero che tu non ce l'abbia con me" disse Noel. "Scherzi, sei stato perfetto.. ma quando mi hai sbattuta al muro mi hai spaventata" "Uhm, non capisco di cosa stai parlando" "Noel sappiamo che eri tu, Alison ce l'ha detto" "Se vi hanno spaventate non sono stato io, sono rimasto qui tutto il tempo, mio fratello ha preso la macchina" "Non stai mentendo?" "Certo che no" disse Noel. Biip.

Muori dalla voglia di sapere chi sono? Lo scoprirai.

-A

Alison guardava il contenuto del suo messaggio, cercando di apparire più normale possibile. Chi si stava prendendo gioco di lei? "Chi è?" chiese Aria. "Mm, è un segreto" disse Alison.

***

 

Cara Alison DiLaurentis,

ti informiamo che ora sei nelle mie mani, e ne pagherai le conseguenze. Questa volta morirai, perchè sei già scampata alla morte per ben due volte.. non sarai così fortunata la prossima volta. Sei pregata di tenere gli occhi aperti, perchè qui a Rosewood 'gatta ci cova' e siamo già sulle tue traccie, pronti per prenderci ciò che ci è sempre appartenuto. Ciò che ci spetta di diritto, un diritto che non otterremo mai fino a quando tu starai in questa cittadina.

Buon Halloween.

Team -A
****




QUESTE SONO LE COPPIE A CUI HO PENSATO



 



 DITEMI VOI SE VI PIACCIONO!!! RECENSITE! RECENSITE! RECENSITE!! CONTINUO SOLO CON 3 RECENSIONI!

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Capitolo 9
*** -C'è qualche bugiarda di troppo a Rosewood- ***


CAPITOLO OTTO.

-C'è qualche bugiarda di troppo a Rosewood-



*Leggi lo spazio autrice. Nel frattempo potresti lasciare una recensione?*
 
-Ringrazio moltissimo le persone che hanno recensito lo scorso capitolo:
1.Olga1DLove
2. alimalik
3. Hi_Styles
4. heyonedirection
grazie mille. Vi amo alla follia.
***
 

 

Pov's Alison.

 
Ciao belle bugiarde.. sono tornata. Pensavate che io fossi scomparsa,eh? Mi dispiace deludervi, ma io sono qui che vi controllo ossessivamente. Sono sempre qui, e sono sempre più vicina. Ripeto, questo non sarebbe successo che 'lei' non si fosse intromessa. E probabilmente non vi avrei spezzato il cuore. Ma sono qui per questo. Per rendervi la vita un inferno. Sapete, penso che a questo punto dovreste badare di stare attente anche alla vostra ombra. Anzi, ne sono certa. Kiss, kiss.

***

 

-UN MESE DOPO-

“Spencer, attenta a dove metti i piedi” urla arrabbiata Emily verso l’amica, che adesso si è girata verso di lei e ha buttato il sacco pieno dell’immondizia per terra.
“La smetti di darmi ordini?” le urla l’altra.
“Ah, proprio tu parli” dice Emily in tono autoritario.
“Hey, grazie a me siamo qui e non in un carcere buio e puzzolente” dice Spencer continuando a guardare in cagnesco la ragazza. È vero, in fondo. Grazie all’aiuto della madre di Spencer che è un avvocato, le ragazze dopo essere state accusate da Garrett per la morte della Dottoressa Sullivan, erano riuscite ad ottenere uno sconto della pena: al posto di marcire in gattabuia, avrebbero dovuto svolgere dei lavori socialmente utili per la comunità di Rosewood. In parte era gratificante, ma dopo quell’esperienza le ragazze avevano smesso di parlarsi come prima. Era come ritornare al tempo in cui Alison era scomparsa. Avevano interrotto ogni forma di dialogo, e quelle più prese da questo litigio erano soprattutto Spencer ed Emily. Hanna ed Aria perlopiù cercavano di dividere le amiche da eventuali risse, cosa che negli ultimi tempi erano solite fare. Era come se tutto il legame che avevano riallacciato fosse…scomparso.
“Solo perché tua madre è una sudicia avvocata”
“Almeno la mia tenta di aiutarci” urla Spencer prima di tirare i capelli ad Emily, mentre Aria tenta di prendere per le braccia Emily ed Hanna compie lo stesso gesto per Spencer.
“SMETTETELA” tuona improvvisamente uno dei sorveglianti allontanando le due ragazze.
“Eh mi lasci” dice Spencer mettendosi a posto i capelli.
“VOI DUE –dice l’uomo della sorveglianza riferendosi ad Aria ed Hanna, ANDATE! VOI CONTINUATE I LAVORI PER ALTRE DUE SETTIMANE”
“Ma io.. ho gli allenamenti di lacrosse..” comincia Spencer. “…ed io ho le selezioni di nuoto” finisce Emily.
“NON CI INTERESSA. PRESENTATEVI PUNTUALI” conclude l’uomo.
“Ve l’avevamo detto di non fare scenate qui” dice Aria prendendo la sua borsa e andandosene dal parco; seguita a ruota da Hanna che però si dirige nella direzione opposta. “è tutta colpa tua” urla Emily allontanandosi arrabbiata.

 

***

“Mamma, allora cosa c’è di buono stasera per cena?” urla Hanna dopo aver finito la doccia. “Mamma? Ci sei?” chiede. Ma in risposta sente solo un odorino pungente si salsa e un rumore di scodelle. Raccoglie i suoi capelli biondi lucenti in una coda di cavallo, e poi si avvolge lo scialle di lana attorno alle spalle sopra al pigiama di seta. Entra in cucina e si mette ad osservare la tavola: è ben addobbata, con stoviglie al loro posto vicino al fazzoletto di stoffa, i piatti rigorosamente pieni di buon cibo e due bicchieri di vino. “Che si festeggia?” urla Hanna cercando di farsi sentire da sua madre. Intanto prende una patatina fritta che traboccava dalla ciotola, portandosela alla bocca ed assaporando tutto il suo gusto, incredibilmente fantastico. Nemmeno per il ringraziamento cucinava sua madre, e quindi era strano vedere la tavola imbandita, la cucina che emanava un odore di cose assolutamente commestibili e non bruciate, come succedeva spesso. D’un tratto sente delle mani calde e profumate di cioccolato appoggiarsi delicatamente sui suoi occhi. “Mamma, avanti” dice Hanna togliendole. Osserva meglio la colorazione delle mani, e a meno che sua madre non si sia fatta l’abbronzatura istantanea o sia stata almeno una settimana al mare (in inverno) non può aver preso almeno due colorazioni in più. “Zayn? Che ci fai qui?” chiede la ragazza dopo essersi alzata dalla sedia, felice e arrabbiata che il ragazzo sia a casa sua. Felice perché qualcosa in lei era cambiato dopo averlo conosciuto, e poi c’era il fatto che sentiva le farfalle nello stomaco ogni volta che lui sorrideva, la guardava o semplicemente abbassava lo sguardo. Però era anche arrabbiata, si, perché con la storia di –A, i suoi messaggi, l’ultima visitina alla centrale di polizia di Rosewood; Hanna, le sue amiche e tutti a quelli a cui tenevano erano in pericolo semplicemente perché erano state amiche di Alison. Ed ora il passato le tormentava così tanto, da farle dubitare di loro stesse; e per Hanna era una tortura infinita. Come per Spencer. Lei e Spence erano sulla stessa lunghezza d’onda perché per la prima volta provavano qualcosa di concreto e così reale che sembrava struggerle nel profondo; ed –A non semplificava la cosa soprattutto perché convivere con –A è come firmare un patto con il diavolo… ovvero che non te ne liberi fino a quando non hai saldato il tuo conto in sospeso. “Io.. insomma non ci sentiamo da un mese. Credevo che tu fossi arrabbiata con me” dice il ragazzo fissandola con un’aria piuttosto dispiaciuta. Come si fa non sciogliersi dentro i suoi occhi? si domanda la ragazza, che adesso è rapita dal suo sguardo fino a quando non si accorge che lui indossa un camice da chef con su scritto ‘I’m a Sexy Chef.. Kiss Me & Tell’. Hanna non riesce a non trattenere una risata, e questa non scappa al ragazzo che adesso la fissa piuttosto perplesso.
“È colpa del tuo grembiule… fa ridere” dice la ragazza continuando a fissare Zayn che adesso ha assunto un espressione seria e piuttosto arrabbiata.
“Non pensi che io sia sexy?” chiede il moro.
“Come potrei Mr. Malik” continua la ragazza piuttosto divertita.
“Beh, ci conviene incominciare a mangiare… altrimenti si fredda la cena” dice Zayn prima di far accomodare la ragazza al tavolo.
“Hai cucinato tu?” chiede lei.
“Si, che c’è? Non ti piace il salmone con le patate dolci e la pasta alla carbonara?” chiede allarmato. “No, certo che no. Sono il mio cibo preferito. Insomma, come fai a saperlo?”
“Un uccellino nano, dai capelli scuri me lo ha riferito” dice sorridendo.
“Aria!” urla la ragazza, prima di scoppiare in una fragorosa risata. Cominciano a mangiare, chiacchierando tranquilli lasciandosi alle spalle tutto quello che inizia con ‘Ali’ e finisce con ‘son’. Certe volte è bello lasciarsi i problemi degli ultimi tempi e divertirsi come una normale adolescente farebbe. Ridacchiano per ogni singola cosa che si raccontano ed Hanna non riesce a smettere di sorridere alla serata. È come se davvero si stesse divertendo… ed è vero. Stranamente dopo tanto tempo di torture infinite come ad esempio il suo peso, la morte di Alison e tutto quello che ne viene dopo, Hanna è davvero felice… come non lo è mai stato.
“Mi chiedo come hai convinto mia madre… insomma lei si preoccupa anche a mandarmi a scuola” dice la ragazza d’un tratto; smettendo di mangiare.
“Ho un certo fascino” si vanta Zayn ridendo.
“Certo, come no. Ti piacerebbe tesoro” dice la ragazza.
“Non hai visto il mio grembiule?” ripete.
“Certo, infatti ci ho riso su” dice Hanna.
“Avanti Miss Simpatia, vai a vedere cosa ho preparato in salotto” dice Zayn. Hanna si alza felice dalla sedia per andare fino in salotto per trovare il divano ricoperto di coperte pesanti, cuscini e due film poggiati sul tavolino di cristallo. ‘LOL- Innamorata del mio migliore amico’ e ‘Titanic’.
“Cosa stai cercando di dirmi?” chiede la ragazza dopo aver scelto il film e in tempo per veder ritornare Zayn in salotto, con due fette di torta alla cioccolata posandole delicatamente sul tavolo insieme ai due bicchieri di vino, che adesso sono stati riempiti. Il ragazzo si limita solamente a posare i bicchieri e accoccolandosi sul divano vicino ad Hanna che appoggia la sua testa suo petto. Il DVD parte e mentre Miley Cyrus trascorre il suo ultimo anno al liceo, Hanna sprofonda in un sonno profondo stretta ancora tra le braccia del moro che le sussurra: “Ti amo”.

***

Il mattino seguente, Emily entra nell’atrio della scuola e viene immediatamente accolta dalla coach di nuoto. “Mi dispiace Emily… ti devo dare una brutta notizia” dice tenendo la cartellina in mano.
“Cosa succede?” chiede.
“Purtroppo sei fuori dalla squadra”
“Cosa? Perché?”
“Ci sono arrivate delle foto riguardanti lei signorina Fields, e il consiglio non ha potuto non prenderne atto… e non si fidano di lasciarla con le sue altre compagne”
“Oddio… le foto mie e di Maya? Io. Quelle foto sono del passato”
“Non ne abbiamo le prove, quindi fino a prova contraria il consiglio la esonera dalla squadra. Mi dispiace, signorina Fields” dice la coach tirando fuori dalla cartellina un comunicato ufficiale. Da quando per la coach sono diventata Miss Fields? Sono sempre stata la sua preferita pensa Emily.
“Beh, ringrazi da parte mia le persone del consiglio” dice Emily prima di voltare le spalle alla sua ex coach di nuoto, e dirigersi verso il cortile. Perfetto, adesso tutto non aveva più senso. Insomma, quelle foto appartenevano al passato… ed Emily non capiva per quale stupida ragione il consiglio aveva paura dell’effetto che avrebbe potuto fare sulle altre compagne… cioè, lei non avrebbe mica decorato il suo costume con su scritto: ‘Convertitevi a me sorelle’. Ridicolo. Assolutamente ridicolo. Praticamente, tutto stava andando davvero a rotoli in quel periodo… insomma il ritrovamento del cadavere di Ali, i messaggi da parte di –A, essere sbattuti fuori dalla squadra di nuoto per delle stupide foto, non sapere quando finiranno davvero tutte queste cose. Emily aprì il suo libro di letteratura, cercando di memorizzare più parole possibili… il giorno prima Hanna aveva cantato Britney Spears mentre lei cercava di concentrarsi, così lei se n’era andata a studiare in biblioteca… ma adesso non era tanto sicura di quello che aveva imparato. E poi la biblioteca le ricordava troppo quello che era accaduto con Ali, quel bacio che si erano date sotto lo scaffale dei libri fantasy.
 

***

-flashback-
“Ali, allora sei qui” disse Emily dopo aver notato l’amica che era seduta a gambe incrociate sul pavimento lucido della biblioteca.
“Si Em… mi cercavi?”
“Si, dovevamo andare a mangiare il gelato insieme” disse la ragazza sedendosi a terra vicino ad un’Alison che era intenta a leggere un libro.
“Ma questo non era il libro di ieri? L’hai già finito?” chiese Emily notando che Alison adesso lo richiudevo rimettendo il segnalibro in borsa, cosa che faceva solo quando aveva concluso un libro.
“Si Emily, era un libro fantastico. Se vuoi te lo presto. Tu sei l’unica che mi capisce. Le altre non riescono a capirmi come lo fai tu, oppure non capiscono quello che penso. Tu sei la mia preferita” disse Alison mostrando all’amica un sorriso smagliante. Emily imbarazzata, guardò prima a terra e poi l’amica che continuava a tenere d’occhio la borsa. Senza pensare, la mora si avvicinò pericolosamente alla bionda, le mise una mano sulla guancia e le diede un bacio. Pensò che l’amica l’avrebbe rifiutata, ma quando sentì Alison rispondere al bacio, Emily si sentì la persona più fortunata del mondo. Ma quando cercò di continuare, Alison si staccò da lei e le sussurrò: “Non farne parola con nessuno”, si alzò dal pavimento prendendo la borsa e andarsene mentre Emily era ancora a terra che si toccava le labbra, che a parer suo stavano andando a fuoco. Ma se l’amica aveva ricambiato il bacio, perché adesso se n’era andata come una furia, pregando di non dirlo a nessuno? E poi qualcosa in Emily cambiava, soprattutto quello che provava per Alison. La amava? Oppure la riteneva una semplice amica? Ma quel bacio! Non lo avrebbe dimenticato così facilmente. Le sarebbe piaciuto sapere cosa ne pensava Alison di questi sentimenti, che adesso iniziavano a spaventarla.

***

 
Emily, era così assorta nei suoi pensieri che non si accorse che qualcuno si era seduto vicino a lei, cominciandola a fissare attentamente. Girandosi la ragazza si accorse che era Niall, il cugino biondo e dagli occhi come quelli di Alison. A volte quando lo fissava, Emily ricordava Ali… perché si assomigliavano davvero tanto; sembravano più che altro cugini… Alison non assomigliava a suo fratello Jason… mentre lei e Niall sembravano gemelli. E ad Emily purtroppo piacevano entrambi. Ma non sapeva in quale categoria piazzare i due biondi. Perché da una parte Alison le sembrava così proibita, così giusta, ma anche così complicata. Invece Niall, era tutto l’opposto: bello, carino, gentile… per non parlare che lui era molto più semplice e meno complicato dell’amica ormai defunta… e poi lui la capiva come nessuno aveva mai fatto.
“Emily!” dice Niall abbracciando la ragazza, mentre poco dopo le lascia davanti al naso un bel caffè fumante e dall’odore che emanava era probabile che c’era anche della panna… come piaceva a lei! “Niall, grazie! Quanto ti devo?” chiede la ragazza tirando fuori il portafogli.
“Nulla Em, non ti preoccupare” dice il biondo facendole rimettere via il portafogli.
“Okay, ma le prossime volte offro io” dice la ragazza raccogliendo i libri, ed incamminandosi per la scuola con il ragazzo al suo fianco per raggiungere l’aula di letteratura. E quando Niall le si avvicina, lei non riesce a non pensare a ‘per favore, baciami. Adesso’ e così chiude gli occhi, sperando tanto che quel bacio arrivi. Ma quando sente le labbra dolci del ragazzo sulla sua fronte, Emily apre gli occhi e sorride triste, ma allo stesso tempo con un sorriso da idiota a Niall, che adesso se ne va per raggiungere la sua aula. Lancia uno sguardo di fuoco a Spencer, Aria ed Hanna che sono già in aula e poi si siede al suo posto. Biip. Prima che la campanella squilli, lei apre il messaggio:

 

“Em, sei sempre stata la mia preferita. Quindi vediamoci al capanno domani sera, e portami quella scatola. Sappi però che non approvo la tua nuova situazione sentimentale
-A”

Emily comincia a digitare dei testi sul telefono e poi prema invio verso il numero conosciuto solo con una semplice -A:

“okay, ci sarò”
 

Prima di spegnerlo definitivamente, Emily però invia altri quattro messaggi:

“Ci vediamo stasera al capanno… alle nove!”

***

 
Spencer ed Aria si guardano attentamente le spalle, cercando di capire da quanto aspettano. Hanna è appena entrata nel capanno, e poco dopo vengono raggiunte anche da Emily che si guarda in torno fino a trovarle. “Ha abboccato” dice Spencer felice, seguita da Aria ed Hanna che adesso hanno iniziato a ridere. “Allora siamo state delle brave attrici” dice Aria fissando le sue amiche.
“Si, scusate se sono arrivata in ritardo, ma –A ci controlla, quindi non volevo correre rischi” dice Emily.
“Okay, devi non farti vedere con noi fino a domani sera… altrimenti il piano salterà” dice Hanna ad Emily.
“Perfetto, io porto la scatolina che –A vuole, e quando si accorgerà che non contiene nulla…” comincia Emily.
“… noi la intrappoliamo e la smascheriamo” dice Aria. “È geniale!” dice Hanna.
“Perfetto. Adesso ce ne andiamo. Non dobbiamo dare nell’occhio. Ci vediamo domani ragazze” dice Spencer mentre prende per mano Aria e se ne vanno in macchina.

***
 

Jenna Marshall se ne stava seduta sulla sua veranda di casa sua, ascoltando musica sull’Ipod, mentre ad un tratto il suo telefono squilla. Cerca il tasto e poi risponde, mettendo il telefono vicino all’orecchio, ascoltando l’interlocutore. “Si, grazie per aver chiamato. Adesso invia il messaggio Louis”

***
 

Pov’s Alison.

Emily Fields ha abboccato… voglio assolutamente quello scrigno. Nelle loro mani è piuttosto pericoloso. Ma adesso che si sono sciolte come dopo che scomparvi, le ragazze sono poco pericolose. Hanno litigato molto più quel giorno al parco, che quando dovevamo decidere con chi dovevamo scambiarci i vestiti. Non vedo l’ora di riprendermi il contenuto di quello scrigno… ne è di vitale importanza.
Jenna Marshall e Louis Tomlinson alleati? Che cattivi bambini… ed io che pensavo che il ragazzo fosse dalla parte di mio cugino e dei suoi amichetti.. beh, forse mi farebbe bene un alleato in più; ed io ne sono felicissima! Sarebbe bene incastrare le ragazze con lui, soprattutto adesso che lui ed Aria sono diventati così amici! Lei si fida… non vedo l’ora di incastrarle. Quindi io vi aspetto a braccia aperte… non fatemene pentire!

Tenete vicini gli amici, e ancor più vicini i nemici ragazze! Kiss Kiss xoxo
-A
***



[spazio autrice]
sarò breve... spero che questo capitolo vi sia piaciuto... e si sono tornata di nuovo! un bacio, spero che lascerete una recensione

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