I'll be your last first kiss

di payneismyhero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I sogni diventano realtà ***
Capitolo 2: *** first day. ***
Capitolo 3: *** a new emotion ***
Capitolo 4: *** E chiamalo pure destino. ***
Capitolo 5: *** Heart Attack ***
Capitolo 6: *** Fix a Heart ***
Capitolo 7: *** vas happenin'?! ***
Capitolo 8: *** and let me kiss you ***
Capitolo 9: *** when I look at you ***



Capitolo 1
*** I sogni diventano realtà ***


                                                                                                                                                               "Dreams come true..."
Giugno.
Stava arrivando la stagione preferita degli alunni del liceo, quei 3 mesi in cui ci si diverte come matti, mare, spiaggia, amici, fidanzati e mille altre cose da fare.
una ragazza, semplice, non perfetta, capelli lunghi castani tendenti al biondo scuro, non molto alta, non troppo sicura di se, allegra, spensierata, sempre con la battuta pronta e sognatrice, si lei ha sempre sognato di andare a vivere a Londra, il paese dove niente è vietato, dove tutto è concesso, anche le speranze e i sogni, dove tutto quello che hai sempre desiderato diventa realtà.
si chiama Vanessa, ha una migliore amica, Patrizia ma tutti gli amici la chiamano semplicemente 'Patty': non molto alta, capelli neri e lunghi fino alla spalla, divertente, perversa come lei e allegra..
entrambe erano migliori amiche da molto tempo, si può dire che sono cresciute insieme, avevano sogni, speranze e illusioni in comune, erano uguali in tutto e per loro qualcosa di grande le attendeva. . 
.

Pav. vanessa

era  una mattinata diversa dalle altre, il solesplendeva nella stanza, il profumo dell'estate vagava nell'aria..
Oggi ero felice, avrei detto finalmente addio a quel carcere che tutti chiamano "scuola", pieno di persone matte, professori che ti fanno diventare nevrotica di prima mattina e i ragazzi più fighi ma senza cervello che correvano dietro alle puttanelle della scuola come fossero tante capre in calore.
come avrete già notato la mia finezza non esiste, ma ogni tanto un pò di educazione non fa male.
era una giornata diversa dalle altre, perchè finalmente il mio sogno stava diventando realtà, qualche giorno fa mamma e papà insieme ai genitori di patrizia hanno voluto fare una sorpresa ad entrambe: partiremo per ben tre mesi a londra, in una villa, non molto distante dal centro, dove c'era anche il London eye. Finlmente io e la mia migliore amica avremmo abitato insieme, sotto lo stesso tetto, senza badare a nessuno e divertirci per tutta l'estate e magari trovare qualche bel londinese pronto a sopportarci. 

*driiin driin*
"
aaah fanculo, maledetta sveglia"  -
balbettai con la bocca impastata dal sonno
con una manata feci cadere la sveglia sul gelido pavimento, di malavoglia mi alzai dal letto e mi stiracchiai per bene; dopo di che andai verso il bagno, portandomi dell'intimo, mi feci una doccia veloce e andai in cucina, dove come sempre già pronta, c'era la mia famiglia, con un caloroso 'buongiorno' presi un pancakes e lo mangiai velocemente, presi il mio zaino e andai via.
per strada incontrai quella cogliona della mia migliore amica:
"macciamo amore" -venne verso di me abbracciandomi
"ciao tesoro" -risposi ricambiando quell'abbraccio
ci guardammo e scoppiammo a ridere, non siamo quasi mai dolci noi due, infatti in quel momento ci stavamo prendendo un pò in giro.
dopo esserci riprese ci avviammo per andare a scuola.
"finalmente è arrivato l'ultimo giorno, non sopportavo più quei sclerotici dei professori e quelle papere delle professoresse, cioè, voglio dire, quale persona sana di mente, urlerebbe alle 8 del mattino e finirebbe alle 14?" -sbuffò patty
"infatti stiamo parlando di professori, non di comune e normali esseri mortali" -evidenziai la parola 'professori'
arrivati entrammo nel grande edificio, mi erano dannatamente antipatici quelle enormi mura bianche, nemmeno un pò di colore, un pò di vivacità, diamine è un posto per adolescenti, non un ospedale.
entrai in aula e cazzeggiai insieme alla mia migliore amica per il resto delle 4 ore, dato che era l'ultimo giorno uscimmo alle 12.00.
Tornammo a casa insieme e mia madre cucinò qualcosa di delizioso per noi, dopo di che, sazie, andammo in camera mia e cominciammo ad urlare e ballare
"cioè ti rendi conto? noi due, insieme, a Londra, per. tre. mesiiiiii!" -urlò elettrizzata patrizia
"non mi sembra ancora vero" -risposi con occhi lucidi
mmmh momento perfetto, io, lei, la stanza, il computer, twitter, i biglietti e le valigie da fare... chi poteva mancare?
"ma che cazzo vi prende oh? non vedete che è notte fonda? e voi gridate come due oche!"
eccolo, non volevo che uscisse in qualche scena di questi lunghi capitoli, ma ormai è fatta e quindi ve lo presento: Thomas, 17 anni, un deficente nato, con la solita passione per il calcio, non che io non ami il calcio, sopratutto praticarlo, ma lui, ne era completamente ossessionato, non aveva una vita sociale eppure, non per vantarmi, era il più figo della sua scuola, aveva anche una ragazza e no.. non chiedetemi come fa a sopportarlo ogni giorno...
aveva capelli scuri e ricci e occhi azzurro mare, magro, alto e con un sorriso smagliante, parlando come se non fossi sua sorella, è proprio bello.
"notte? sono le 4 di pomeriggio e tu come al solito, sei nel tuo sonnellino giornaliero che dura più o meno dai 5 minuti, alle 4 ore, sei solo un pigrone" -risposi guardandolo storto.
"io non sono pigro, sono semplicemente in modalità 'risparmio energetico', cretina" -contrabbattè
"sisi certo e io sono Cher Lloyd" -risposi molto orgogliosa
"magari a Londra ti perdi e non torni più" -continuò
"sarebbe troppo facile cavartela così, vero fratellino? menomale che tu non vieni" -risposi alzando gli occhi al soffitto
"Ti odio"
"Ti voglio bene"
-andai ad abbracciarlo
mi cacciò come sempre, ma sapevo che mi amava, è smepre protettivo nei miei confronti e anche se litigavamo sempre, ci cercavamo nel momento del bisogno.
erano arrivate le 18.00 e dovevamo sbrigarci a preparare la mia valigia, patty mi aiutò a scegliere le cose più belle: tra vestiti, scarpe e accesori, non la riempì del tutto perchè, cavolo, stavamo andando in uno dei luoghi con più negozi e alla moda del mondo!
finita la mia valigia andammo a casa di patrizia per preparare la sua, per poi raggiungere i miei genitori in aereoporto accompagnati da quelli di Patrizia.
Il volo era previsto per le 23.25.
entrammo in aereo e ci sedemmo in prima fila, con qualche snack che ci portavano cortesemente due delle hostess dell'aereo, decollammo... misi le cuffie alle orecchie e mi addormentai.
Dopo qualche ora di volo, patty mi chiamò e mi avvisò che l'aereo stava per atterrare; ero davvero elettrizzata all'idea di vivere a londra, anche solo per una semplice vacanza.
spensi il mio ipod dove stavo ascoltando 'fix a heart' di demi lovato, la mia ispiratrice.
Arrivati con un taxi davanti all'ingresso della nostra villetta.. caspita era stupenda, vetrate grandissime, 6 camere, 3 bagni, una piscina e un salone con la sala pranzo..

I miei ci chiamarono, ma io rimasi ancora per un bel pò, sotto shock..
Non potevo ancora crederci.
Era notte non avevo molto sonno anche perchè ero molto agitata, non sapevo il perchè, ma dovevo uscire da lì, da quella stanza..
comicniai a saltare sul letto della mia migliore amica per svegliarla, cerco di parlare e con le labbra impastate dal sonno, pronunciò qualcosa di indecifrabile, così velocemente gli tirai il lenzuolo e lei fece un balzo dal letto, finendo di culo a terra...
ops, mi dispiace - riuscì a dire piegata in due dalle risate
SONO LE 3 DI NOTTE, LE PERSONE NORMALI STAREBBERO IN COMA TOTALE E TU? RAZZA DI DEFICENTE MI SALTI ADDOSSO NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE, PER... PER FARE CHEEE? -urlò disperatamente
andiamo a fare un giro - sganciai un sorrisetto ebete, ripensando alla sua faccia mentre urlava istericamente
e tu mi avresti chiamato per? per fare un giro nel bel cuore della notte, non sapendo nemmeno dove andare? PASSO. addio e buonanotte. - così bruscamente si alzòò dal gelido pavimento e si rimise a dormire beatamente.
ancora piegata in due, mi feci una coda alta, un paio di pantaloncini e una canotta, le mie amate converse e un filo di fondotinta e mascara, mi guardai un'ultima volta allo specchio e uscii di casa senza fare rumore, per non svegliare i nostri genitori...
il vialetto di casa era poco illuminato, c'era solo un faro dall'altra parte della strada che illuminava la strada, dove ogni tanto passava qualche macchina...
era molto buio e leggermente il mio corpo tremava a causa di una leggera freschezza nell'aria, insomma era ancora l'inizio di giugno, l'estate vera e propria doveva ancora arrivare del tutto.
camminavo beatamente e cercavo di osservare dei splendidi fiori in una specie di boschetto vicino casa, solo allora notai un'altra villa, enorme, dall'altra parte della nostra, caspita se era bella, vetrate in cristallo, si vedeva poco l'interno.. muro bianco sporco, un tetto enorme nero e sopra una piscina grandissima, con uno stereo.
c'era una luce accesa all'interno di una delle camere, riuscivo a vedere solo una sagoma, abbastanza muscolosa, il che significava che ci abitava un ragazzo, poi la luce si spense e si aprì la porta principale, io ero davanti e corsi via subito, distante dal tutto, mi incamminai tra i rami e i cespugli di quel vialetto, sentii un cigolio e io, essendo una grande fifona, mi misi a correre, finchè non sbattè davanti a qualcosa o qualcuno....
mi dispiace tanto, non volevo, come mai correvi.? - disse una calda voce, che mi entrò nello stomaco
non riuscivo a vedere chi fosse, ma intravedevo una testa mezza rasata e degli occhi stupendi color nocciola...
no scusami io, non sapevo che cosa fosse quel rumore e ho cominciato a correre come una femminuccia - dissi senza capirne il vero senso
ma tecnicamente sei una ragazza - mostrò un sorriso che mai avevo visto prima d'ora.. uno di quelli che ti illuminano nel buio più spaventoso.
ehm... si ma di solito non mi comporto come tale - riuscìì a balbettare qualcosa di simile
dai tranquilla, se vuoi ti riaccompagno a casa, ah quasi dimenticavo io sono liam, liam pay.. ma tu mi conosci già - rise e fece un'aria da vanitoso
ehm.. scusami ma non ho la minima idea di chi sei, comunque io sono vanessa e tranquillo a casa ci vado da sola - detto ciò mi incamminai senza nemmeno voltarmi, come poteva essere così sfacciato e vanitoso? e perchè pensava che io lo conoscessi?
mentre tutti questi pensieri mi circondavano quel minuscolo neurone che potevo ancora a malapena permettermi, arrivai in casa e salìì le scale, fino in camera mia e di patty..
mi riaddormentai beatamente........







 
SBAAAM.
Salve a tutti c: ecco a voi il primo capitolo della mia nuova fan-fiction! *CORIANDOLI* spero vi piaccia, è la mia prima FF non siate crudeli. (questo capitolo l'ho modificato, perchè c'erano molte cose che non andavano, ora va molto meglio ahah) vanessa e patrizia due migliori amiche, a londra... MAGARI, comunque grazie per le recensioni e spero che la storia vi piaccia, ringrazio le meraviglie che mi stanno seguendo.. addios

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Capitolo 2
*** first day. ***


                                                                   "ops, mi spiace"


era mattina.
il sole splendeva in alto nel cielo, si sentivano i cinguettii degli uccelli sugli alberi vicino casa, un raggio di sole entrava dalla finestra e riscaldava la stanza, il caldo si iniziava a sentire...
stranamente mi svegliai senza che mia madre ricoresse a qualche estrema pazzia, mi stiracchiai per bene e lentamente mi alzai con gli occhi ancora socchiusi e la bocca impastata dal sonno, guardai la sveglia e mi accorsi che erano arrivate le 11:00 così correndo, andai in bagno, portandomi la biancheria intima.. aprì la tendina della doccia, mi infilai all'interno e aprì il rubinetto.. un getto di acqua fresca ricadeva lungo la mia schiena, dopo aver finito di insaponarmi e lavarmi i capelli, uscìì dalla doccia e circondata da un'asciugamano, rientrai in camera per scegliere cosa mettere, alla fine optai per un pantaloncino corto giallo e una canotta più lunga del pantaloncino, bianca con la scritta rossa "you only live once" e un paio di converse bianche. Mi asciugai i capelli facendoli lisci e passai la piastra al ciuffo, misi un filo di trucco e corsi per andare a chiamare patrizia, che come al solito, era sempre l'ultima a fare tutto:
"pattyyy, patriiiiziaa" - urlai
"che diamine vuo..oi" - balbettò lei ancora nel mondo dei balocchi
"veloce alzati e va sotto la doccia, voglio andare a fare shopping e a bere un frullato, insomma chi è così sciocco da stare a londra e non andare da starbucks?" - dissi con gli occhi che brillavano
"IOOOOO" - urlò ancora incosciente
senza pensarci due volte la presi per un braccio e la spinsi fin dentro al bagno.
"cogliona, almeno passami l'intimo" - contrabbattè ancora con gli occhi socchiusi
gli lanciai tutto e con un cattivo gesto con la mano, si chiuse in bagno.
"non cambierà mai" - pensai tra me e me, con un piccolo sorriso.




al centro commerciale . . .
"guarda quei vestiti"-
puntai il dito contro un enorme negozio dove c'erano vestiti di tutti i tipi e colori
"uuuh e guarda quel commesso" -sussurrò a bassa voce, credendo che nessuno l'avesse sentita
"bhe non è niente male nè" - roteai gli occhi e misi il mio braccio attorno al suo
"che gusti favolosi che ho" - disse con tono di vanità e facendo muovere con la mano una ciocca dei suoi capelli
"si certo.....ora andiamo o vuoi continuare ad ammirarlo da dietro queste vetrate?" - sbuffai io
"andiamo dentro, la vista sarà più piacevole" - disse intrecciando le sopracciglia e facendo un sorriso ebete
"... povero ragazzo, chissà che brutta mezz'ora passerà" - dissi portandomi la mano sulla fronte
cavolo all'interno era enorme, il doppio che si riusciva a vedere da fuori, subito mi incantai alla vista di un vestitino: era parecchio corto, blu elettrico, senza spalline e sicuramente ricadeva morbido addosso, lo preso e me lo infilai, uscita dal camerino:
"w o w" - esclamò patrizia
"non è stupendo?" - risposi con un sorriso a 32 denti
"è magnifico, compralo per forza" 
"cero, ma se lo prendo io, ne prendi uno anche tu e io, modestamente, ho già scelto quello che fa per te" -dissi fiera di ciò che avevo scelto per la mia migliore amica
gli portai il vestitino nel camerino e lei con mio comando e senza contrabbattere lo indossò. . .
"caspita, ma sei troppo tosta con questo addosso" - mi avvicinai a lei
era un vestitino, anch'esso molto corto, con una sola spallina, color rosso fuoco, abbinato a un decoltè nero e una pochette dello stesso colore dei tacchi, con qualche strass
"ma amore, io sono sempre favolosa" -disse lei con aria da superiore e alzando gli occhi al soffitto
"ahahaha si certo" - pensai, forse ad alta voce e guardando la sua faccia scoppia in una delle mie risate contagiose, infatti anche lei scoppiò a ridere con me,p poi con una faccia 'delusa' entrò nel camerino e si ricambiò, indossando i suoi pantaloncini blu, la canotta gialla e le sue amate all star bianche.
uscimmo dal negozio con 5 buste a testa e fiere di noi, finalmente, ci avviammo per starbucks. .


Entrate . . 
commessa:
"desiderate?" - chiese con tono molto dolce e un sorriso smagliante
"2 frappè, uno al cioccolato e l'altro vaniglia, grazie" - sfoggiai uno dei miei sorrisi migliori
"arrivano subito, intanto volete prendere un tavolo?" - domandò ancora gentilmente
"nono, la ringrazio, li portiamo via" - risposi cortesemente

ci diede i nostri frappè e soddisfatte uscimmo dal negozio..
"sarà fantastico, il primo starbucks che prendo in mano" - dissi a patrizia felice
"già, non vedo l'ora di assaggiarlo il mioo T-ESS-OR-OO" - rispose con tono malefico e una voce cupa
"l'ho sempre detto che te sei pazza, sul serio" - gli dissi ridendo
mentre sorseggiavamo beate i nostri frappè uno stupido in skate ci rovescio addosso tutto..
"ma che cavolo, sta più attento la prossima voltaa" - gli urlai contro
però non era niente male, un ragazzo non molto alto, con capelli bondi che si vedevano lontani da un miglio che erano tinti e due occhi da far invidia all'oceano più azzurro, profondo e luminoso del mondo. mi incantai per 2 secondi davanti quello spettacolo memorabile, dopo di che patrizia mi passò una mano davanti agli occhi e ripresi coscienza.
"mi dispiace davvero tanto, scusami, stavo ascoltando musica ed ero con la mente in un'altro mondo, mi dispiace davvero tanto, per farmi perdonare stasera io e i miei amici andiamo ad un locale nei dintorni" - disse lui contento e sfoggiando un sorriso favoloso.
io lo guardai storto, insomma nemmeno ci conoscevamo, perchè mai avrebbe invitato me e la mia amica ad un locale insieme ai suoi amici?
"non ti preoccupare non siamo maniaci" - sfoggiò un'altro magnifico sorriso e fece una piccola risatina, è logico, chissà come doveva essere la mia faccia da pesce lesso in quel momento..
"certo certo accettiamo volentieri, straniero" - rispose a gran voce e con molta euforia patrizia, per un attimo la guardai storta, ma sapevo che con lei non e uscivi vinta, perciò non replicai e acconsentì la sua risposta.
"benissimo, ah comunque picere io mi chiamo niall, niall horan ma tu mi conosci già" - mi tese la mano in modo molto cortese
"no, mi spiace non lo sapevo, comunque io sono vanessa e lei è patrizia" - gli strinsi la mano con un sorriso stampato in faccia
mi diede il suo numero e con un caloroso arrivederci andò via con il suo skate...
sinceramente non sapevo se uscire con dei ragazzi che non conoscevamo, fosse una grande idea, ma eravamo venute qui per divertirci e fare nuove amicizie, perciò se andrà male, come si dice.. sbagliando si impara e provarci non costa nulla..






SALVEEE, ECCOMI DI NUOVO A ROMPERVI PER LA SECONDA VOLTAAAA :D
spero vi piaccia questo secondo capitolo... EHI TU CHE STAI LEGGENDO, RECENSISCI QUESTO CAPITOLO, DAI SII BUONA.. *faccia da cucciola*
alla prossima.. c:



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Capitolo 3
*** a new emotion ***


                                                                "una nuova emozione"

  *driiin driin*

 "spegni quella rovina sognii" - urla istericamente patrizia
"sisi va bene, basta che non gridi di prima mattina" - faccio cadere con la mano la sveglia a terra
era mattina, il sole splendeva più del giorno prima, era precisamente il 7 giugno, "ieri era stata una giornata un pò strana, prima quel tipo in vialetto, com'è che si chiamava? ah Liam,  spero di non rivederlo, odio i tipi presuntuosi e superiori, che poi '..ma tu mi conosci già' ma chi si credeva di essere? aah ragazzi.
Poi quel ragazzo biondo e carino che mi rovescia il frullato addosso, senza conoscerci ci chiede di uscire con lui e i suo i amici e anche quest'ultimo pensava lo conoscessi.. ma almeno era stato più gentile nel confessarmelo, anche se non avevo la minima idea di chi fosse. Aspettate un secondo, d
a quando ho una vocina nella mia testa che mi parla? sembra una di quelle commedie americane che mentre leggono la lettera mandata ad esempio dalla mamma sbuca dal nulla la voce.. ma o sto diventando pazza o è a stare troppo tempo con patrizia.."
"guarda che ho sentito tuttooo, giuro che se dio mi da la forza di alzarmi da questo letto, ti ammazzo" - urlò con tono da ebete ancora mezza addormentata
"aaah ora si spiega tuttto, non era una vocina interiore che mi faceva ragionare, ma ero io che stavo parlando ad alta vocee" - scoppiai in una risata sonora
"ah e per la cronoca stai diventando pazza e rincoglionita e tranquilla, non è colpa mia" - disse con tono di superiorità prima di cominciare a russare
"ma chi è che mi ha fatto la disgrazia di avere una migliore amica così? non poteva essere una ragazza normale, cui raccontavo segreti e sopratutto, ripeto, NORMALE?" - dissi a bassa voce, sottolineando l'ultimo aggettivo, per poi alzarmi e fare la mia solita routine quotidiana..
"biancheria intima? ce l'ho, asciugamano? ce l'ho e..."
"cervello? NO. quello l'hai perso strada facendo" - aggiunse ridendo e raggiungendomi in bagno patty 
"ah ah ah sempre spiritosa sei e comunque io almeno ce l'avevo e l'ho perso, cosa si prova a non averlo mai avuto?" - mi avvicinai a lei con la mano vicino al suo mento, fingendo che fosse un microfono
"potrei andare a colorado, se solo la mia pigrizia me lo permettesse" - realizzò alzando gli occhi al soffitto e ignorndo del tutto la mia domanda.
la spinsi fuori dal bagno per non continuare ad ascoltare le sue sciocchezze, eppure che dire, se non ci fossero le sue cazzate, le mie giornate sarebbero monotone più di quanto sono adesso.
mi lavai i denti, mi feci una doccia veloce e scelsi cosa indossare, optai per un jeans grigio e stretto alla caviglia strappato, un top blu e le blazer blu elettrico; tornai in camera e diedi a patrizia la disponibilità nell'utilizzare il bagno, con gli occhi ancora schiusi e con passo da zombie si avvicinò alla porta, entrò e la sbattè alle sue spalle.. con aria confusa mi preparai, passai la piastra ai miei lunghi capelli e dopo mezz'ora, anche patrizia aveva terminato le sue faccende, erano ancora le 10.35 così ne approfittammo per fare colazione, scendemmo nel piano di sotto e le nostre famiglie erano lì sedute a chiacchierare: mia madre e la mamma di patrizia in cucina a parlare di elettrodomestici e di marche scadenti o non, mio padre al lavoro e il padre di patrizia giocava con l'altra figlia minore, non vedo solo una persona, che potrebbe benissimo mancare per tutta la vita...
"BHUUU" - gridò quello stupido di mio fratello con le mani alzate in segno di incutere terrore
ecco, finalmente stavo per gioire dentro per la sua assenza.. mannò, deve sbucare dal nulla.
"aah" -feci la finta spaventata con espressione ferma, dopo di che proseguì per la mia strada.. ma perchè ce li avevo tutti nella mia vita? cosa ho fatto di male? porca carota.

vado in cucina e apro la credenza, prendo due tazze e una scatola di cereali conflakes e mi siedo a tavola, porgo una tazza a patrizia e verso il latte al suo interno sia a me che a lei, immergo i cereali, fisso la colazione per qualche secondo e poi me la godo.
finito tutto metto entrambe le tazze nel lavello e lascio che mia madre faccia il suo dovere.
"dove si va oggi?" -domando 
"non so, facciamo un giro al parco" 
"ottima idea, ci sto, bravo piccolo neurone in prognosi riservata" -
mi avvicinai colpendo leggermente la nuca a quell' intelligentona di una ragazza.
con finta faccia offesa si allontanò prese la sua borsa, mise cellulare e mp3 e indossò un paio di occhiali ray-ban neri, anche io feci lo stesso, dopo di che, varcammo la porta, presi le chiavi da una fessura nella borsa, le infilai nella serratura e girai completamente una delle chiavi del mazzetto.
per strada era tutto abbastanza tranquillo, il sole era in alto nel cielo, l'azzurro e il mare facevano un tuttuno, uno spettacolo davvero bellissimo, c'era gente che passeggiava con i propri figli o magari con i loro cani, gente in spiaggia o altrove..
intravedemmo una distesa verde, era un parco grandissimo, con altalena, scivolo e tutti i vari giochi per far divertire i bambini..
ci sediamo su una panchina e come tutti dicono, c'erano davvero delle radio attaccate ad ogni albero, dove trasmettevano canzoni di band britanniche o non:
*ed ora faremo ascoltare il nuovo singolo della famosissima boy-band anglo-irlandese loro sono i ONE DIRECTION, ora ascoltiamo Little Things...

your hands fits in mine, like it's made just for me, But bear this in mind...*
"cristo, ma che voce stupenda, non mi èmai capitato di sentirmi così ascoltando un cantante.." -
pronunciò scandendo bene ogni singola parola patrizia
"wow che voce profonda" - aggiunsi io

eravamo entrambe con gli occhi chiusi, quelle voci stavano entrando come missili dentro di noi e poi scoppiavano in tanti fuochi d'artificio, era qualcosa che non si poteva spiegare a parole, ma solo viverla in tutta la sua bellezza.
*
I know you've never loved the crinkles by your eyes, when you smile, you've never loved 
your stomach or your thighs the dimples in your back at the bottom of your spine, But I'll love them end lessly...*

in quel momento tutto nel mio corpo si bloccò, eravamo solo io e quella melodiosa voce, non sapevo cosa mi stesse succedendo, mai e dico MAI nella mia vita mi è capitato di stare così bene ascoltando una canzone, qualcosa di magico stava accadendo, non avevo la minima idea a chi appartenesse quella voce così calda, precisa e profonda, ma sicuramente a una persona dolce e stupenda come la sua voce.. non ci volevo pensare ancora, perchè altrimenti mi sarei fissata per giorni, anche settimane o mesi... non avevo mai avuto degli idoli, perchè semplicemente nessuno mi era entrato nell'anima, nessuno cantava in quel modo, dove il mio cuore era li che ascoltava, percepiva e assorbiva ogni singola parola, melodia, voce... nessuno fino ad ora. . .
"oddio ma questi ragazzi sono magnifici" -urlò emozionata e tremolante patrizia
lei quella ragazza che mai si era emozionata per delle canzoni, ma questa non era un semplice spartito con un mix di note e parole buttate a casaccio sul foglio, no questo era il miscuglio di frasi più bello che avessi mai ascoltato, non mi sentivo bella, avevo molti difetti, non avevo un corpo perfetto e sentire da una canzone che questi difetti sono dei pregi e che arriverà il ragazzo che li accetterà tutti così come sono, è stato qualcosa di stupendo, non mi sono mai sentita così bella in tutta la mia vita.
la canzone continuò e tutte le voci erano magnifiche, la penultima così rauca e profonda che ti faceva venire un brivido lungo la schiena come se la persona che ami ti stesse accarezzando e ti dicesse che per lui sei perfetta, po c'era *
You can't go to bed, Without a cup of tea and maybe that's the reason that you talk in your sleep and all those conversations are the secrets that I keep, though it makes no sense to me . . .* una voce spensierata, anch'essa molto profonda, che faceva venir voglia di vivere, di alzarti da quella panchina e gridare al mondo intero "io sono bella, questi ragazzi mi stanno dicendo che io sono bella" e poi c'era l'ultima, l'ultima voce, mi sembrava di averla già sentita, mi sforzavo di capire DOVE l'avessi già ascoltata ma proprio non riuscivo, ma qualcosa mi diceva che aveva a che fare con una voce che avevosentito da poco, una persona che avevo già conosciuto..
finita la canzone io e patrizia ci scambiammo uno sguardo, uno sguardo di intesa, di emozioni, di gioia, la nostra giornata si era sicuramente trasformata in una giornata perfetta.
"amore non so tu ma io mi sposo chiunque stesse dietro a queste voci, ma poi la prima cavolo ti giuro ho provato una sensazione bellissima, le farfalle nel mio stomaco hanno cominciato a torturarmi lo stomaco, non sto scherzando" - mi confessò lei col cuore in mano, la sua sincerità era pazzesca, per la prima volta non era sarcastica.
"ti capisco eccome tesoro, mi è capitata la stessa cosa con la seconda voce che abbiamo ascoltato" -gli risposi con occhi sognanti e la mente distaccata dal resto del mondo.
"ora però andiamo, con tutto questo sognare si è fatto tardi e ricordi? abbiamo un'uscita stasera" -mi fece osservare elettrizzata
"giusto, mando subito un messaggio a quel ragazzo" -mentre pronunciavo questa frase, non so il perchè ma subito mi è venuta in mente uno degli ultimi pezzi della canzone che poco prima avevamo ascoltato...

To niall:
hey sono la ragazza del 'frullato' ahah per stasera c'è ancora in piano quella serata al locale, scusami il disturbo.
vanessa xx
send.


dopo nemmeno 3 minuti mi è arrivata subito la risposta e il mio iphone ha cominciato a vibrare:

niall:
hey tranquilla non mi hai disturbato, comunque certo il mio invito e ancora valido, stasera alle 21.30 incontriamoci a starbucks, baci xoxo 


con un sorriso stampato sul viso, feci leggere il messaggio a patrizia e anche lei sorrise, così prendemmo le borse e ci avviammo verso casa, erano le 17.30 e si sa quanto ci mettono le ragazze a prepararsi, specialmente se sono due, perciò meglio muoversi . . .








ECCOMI DI NUOVO QUì A ROMPERVI LE SCATOLEEE. :D
questo è il 3° capitolo e come avrete sicuramente notato le nostre due protagoniste hanno scoperto qualcosa di nuovo, 5 magnifiche vovi che per la prima volta le hanno fatte emozionare, come è successo a me e sicuramente anche alla maggior parte di voi.. spero che lasciate qualche recensione positiva e che la storia sia dei vostri gusti, ringrazio tutte quelle meraviglie che mi stanno seguendo, se non oggi farò il 4° capitolo domani, ovviamente dopo almeno 6 recensioni.. grazie ancora e tanti baci a voi bellezze :* xoxo










 

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Capitolo 4
*** E chiamalo pure destino. ***


                                              "Cosa ci fai tu qui?"

sono le 18.00, non pensavo che per tornare dal parco ci avremmo messo mezz'ora, prendo le mie chiavi ed entro in casa seguita da patrizia, stranamente era tutto buio, apro le tapparelle e vado in cucina, appoggio sul marmo la borsa e le chiavi le metto nell'apposito cassettino, dopo di che mi avvicino al frigo per prendere un succo all'arancia, solo allora mi accorgo che sopra di esso, era attaccato un post-it:
"*patrizia e vanessa noi siamo andate a cena fuori, finalmente dopo quasi 3 giorni a Londra Paolo e Francesco si sono decisi a portarci fuori ahahah, un bacio a tutt'e due.. p.s. la piccola Martina è a dormire da un'amica che ha conosciuto il primo giorno qui e forse io e tuo padre e la mamma di patrizia e Francesco, dormiamo in hotel, perchè si farà tardi e non vorremmo svegliarvi. ah e se suonano i ladri non apritegli. un bacio xoxo mamma.
si giustamente ladri ben educati busserebbero prima di entrare e svaligiarci, aah mamma mamma perchè non sei come le altre?" - aggiunsi ridendo dopo averlo letto e messo a conoscenza anche patrizia di tutto questo.
"stai pensando quello che penso io?" - si avvicinò patty con aria maliziosa
"nono noi non ci ritireremo più tardi dell' 1:00, caso chiuso" - replicai in fretta io, prima che mi dicesse parole senza senso per farmi cambiare idea
"ma..." -aggiunse
"ma niente, te sei pericolosa e io lo so" - risposi ridendo
"mi hai ferita.." -fece un finto broncio e andò di sopra
"si certo...-pensai tra me e me con un piccolo sorriso
corsi di sopra anche io, era arrivata l'ora di prepararsi e sopratutto, di divertirsi.
salì le scale e trovai la porta socchiusa, entrai e vidi la porta del bagno chiusa a chiave, quella ritardataria sta volta mi aveva fregata.
"veloceeee che devo fare tutto anche iooo" -gridai fuori la porta, in modo che mi sentisse dall'interno della doccia
iniziò a cantare ad alta voce, facendo finta di non avermi sentita.
*baby you light up my world like no-body else. . .*
"dove hai sentito quella canzone?" -mi piaceva un sacco, anche come la cantava, patrizia già da piccola amava cantare ed è molto intonata, anche a me piace un sacco cantare e me la cavo direi, questa è un'altra cosa bellissima che ci accomuna.
"non so stavo navigando su internet e mi è uscito "one direction - what makes you beautiful lyrics" e se non sbaglio i one direction sono la boy-band che abbiamo sentito due ore fa in quel parco vero?" -urlò dalla doccia euforica
"sisi sono loro" -urlai con gli occhi lucidi
'quando avrò tempo, mi farò ricerche su di loro, voglio vedere chi sono, la loro voce mi incanta, voglio conoscerli, devo conoscerli.' mi promisi.
quasi un'ora dopo uscì finalmente patrizia dal bagno, cavolo dovevo fare veloce sono arrivate già le 8:00.
entro in bagno chiudo la porta alle mie spalle e aprò il rubinetto della doccia, un getto di acqua gelida, scivola su ogni parte del mio corpo, dopo 15 minuti esco dalla doccia, mi avvolgo con l'asciugamano e asciugo i capelli con uno più piccolo. Entro in camera e dal cassetto prendo un completino di pizzo blu scuro che avevo comprato l'altro giorno dal centro commerciale, vedo che anche patrizia stava indossando il suo, erano uguali, tranne per il colore, a lei era rosso scuro, si intonava bene col suo vestito.
ancora in intimo faccio sedere patrizia davanti lo specchio e gli passo un pò di piastra su quei capelli ondulati, faccio qualche boccolo e gli metto un fermaglio grande brillantinato dietro, lasciando qualche ciuffo che ricadeva delicato sul suo viso, indossò il suo meraviglioso vestito, i tacchi e mise il necessario nella sua pochette, dopo di che, la trccai, sfumando per bene il dorato e il marroncino brillantinato sulla parte superiore dell'occhio, gli misi il mascara, passai un pò di fondotinta liquidi, anche se di bisogno non e aveva dato che la sua pelle non aveva nemmeno un'irritazione o un brufolo, un pò di gloss rosso chiaro e lucido e lei era pronta..
"cavolo sono bellissima, questo è anche merito tuo" -mi ringraziò osservandosi nei minimi dettagli davanti lo specchio, si lei da lì non si sarebbe più mossa, lei e lo specchio erano un'unica cosa.
"già" -dissi con tono fiero
ora mancavoi solo io e per mia fortuna avevo ancora 45 minuti per aggiustarmi il tutto, siedo anche io sulla poltroncina davanti lo specchio dove poco prima avevo truccato e pettinato patty, inizio a pettinare i miei lunghi capelli e metto a riscaldare la piastra per i boccoli, dopo 5 minuti era caldissima tanto che mi bruciai un dito, come al solito, si sono una frana nel fare tutto.
mi feci i capelli mossi e fiera di quello che avevo appena creato, misi una specie di frontiera sopra, bianca con delle palline di qua e di là, come fossero fiori, ora mancava il trucco, presi dalla trousse, dove di solito porgevo i miei trucchi più costosi ed estrassi due ombretti, uno argentato e l'atro blu, misi il chiaro sopra tutta la parte superiore e quello scuro leggermente a forma di V rovesciata, all'angolo dell'occhio, poi con un pennellino sfumai il tutto alla perfezione, misi il mascara, un pò di fard giusto per coprire quei pochi ma maledetti brufoletti che avevo sul viso e misi giusto un pò di rossetto rosso scuro e opaco, ero pronta mancavano solo il vestito e i tacchi, indossai entrambi e mi feci aiutare da patrizia ad alzare la zip al lato del vestito, mi osservai allo specchio e per la seconda volta mi sentivo di nuovo bellissima, tutto questo in un giorno solo. ero soddisfatta di quello che avevo creato per me e per la mia migliore amica..

PER CHI VUOLE SAPERE COME SONO VANESSA E PATRIZIA ECCOLE:

http://www.polyvore.com/discoteca_vanessa/set?id=67336427 E http://www.polyvore.com/discoteca_patty/set?id=67335910

Era arrivata l'ora dell'incontro, così uscimmo di casa, assicurandoci di aver spento tutto e di aver chiuso per bene la porta con le chiavi, dopo di che ci avviammo per starbucks, il punto di incontro con Niall e i suoi amici.
"sono nervosa" -dissi con voce tremolante
"e di cosa?" -disse sicura di se patrizia in tutta la sua bellezza
"non so è che noi non conosciamo nemmeno chi sono questi suoi "amici" e se fossero dei maniaci e ci stuprassero?" 
"ma che cazzo di film ti vedi? questo succede solo nelle fanfiction che ti leggi giorno e notte al computer" -scoppiò in una sonora risata
"ma li c'è sempre il ragazzo che salva la ragazza, poi si baciano, poi scopano e poi si sposano, dopo lui la tradisce e lei piange, dimagrisce e poi lui ritorna dicendogli che tutto era uno sbaglio" -aggiunsi senza più fermarmi
"allora facciamo una cosa, se questo dovesse succedere e un bel principe azzurro ti venisse a salvare, tu salta subito alle conclusioni.. scopaci e lascialo, dato che alla fine sarà lui a farlo, fine." -disse piegata in due dalle risate e scuotendo le mani
"io mi leggo troppe fan fiction, ma tu cara mia, trooooppi pornoo" -dissi con voce maliziosa e ridendo più di lei
"ma.. ma.. io non e vedo" -aggiunse con broncio finto
"evidentemente te li fai in testi i filmetti" -aggiunsi ridendo ancor più forte, tanto che avevo gli occhi lucidi.
senza nemmeno accorgercene eravamo arrivati davanti a starbucks, ma dell'ombra di quel biondino ancora niente.. incominciai a pensare che ci avesse preso in giro, per poi saltare da qualche angolo e gridare "ahah sfigate, ci avete creduto che un ragazzo bello come me, invitasse due come voi?"
iniziai a preoccuparmi, sentii nella pochette il mio iPhone vibrare, era un messaggio:

Niall:

scusatemi del ritardo bellezze, un mio amico ha passato troppo tempo davanti allo specchio e ora vi stiamo raggiungendo con due macchine dove siamo separati io e un mio amico al volante e nell'altra altri 3 ragazzi che poi conoscerete all'interno del locale.xoxo 


To Niall:
certo tranquillo, aspettiamo qui.x

dopo nemmeno 3 minuti una macchina nera con vetri molto scuri si fermò dinanzi a me, le mie gambe stavano cedendo, non so perchè ma avevo paura, poi il vetro davanti si aprì pian piano e vidi il biondino, sollevata lo slautai con un bacio sulla guancia e patty fece lo stesso.
"dai su entrate, ah lui e louis tomlinson, uno dei miei amici" - disse con voce da angelo
entrammo in macchina e ci presentammo a louis, iniziammo a conoscerci tutti e 4 meglio e comicniammo a parlare del più e del meno, ad un certo punto alla radio sento di nuovo quelle magnifiche voci...
"cristo che voci fantastiche, oggi ne ho ascoltata un'altra in radio, devo conoscere questi ragazzi" -dicemmo contemporaneamente io e patrizia
"noi li conosciamo, meglio di noi non li conosce nessuno" -rise niall e diete un colpetto al gomito a louis
a proposito di louis, era di una bellezza letale, occhi azzurro mare anche lui, fors eun pò più scuri di quelli di niall, un pò di barbetta sul mento, il che da essa si vedeva che era almeno 2 anni più grande di niall, aveva una voce dannatamente bella e rassicurante, se non fossimo dietro, aaah che gli farei.. ora basta vanessa, stai diventando come patrizia, pensai e sorrisi automaticamente.
"come li conoscete?" -chiese patrizia
"raccontateci un pò di loro e di chi sono" -aggiunsi io sorridendo
"certo, allora, uno è BIONDO con occhi AZZURRI e il suo nome farime con ziall..." - mentre spiegava, rideva e non e capivo il perchè
"l'altro, invece, è il più GRANDE della band, anche lui ha gli occhi AZZURRI e capelli CASTANI con un CIUFFO e il suo nome fa rima con crouis..." -continuò louis anche lui ridendo, più di niall
io e patty ci guardiamo come per dire "ma sono pazzi o cosa?"
finchè il mio neurone non ebbe un idea grandiosa, forse iniziavo a capire qualcosa... la scuola si faceva sentire.
"aspettate un attimo..." -dissi curiosa e seria
"siiii?" -risposero in coro louis e niall con due magnifici sorrisi a 32 denti
"cantateci qualcosa" -mi precedette patrizia
"e perchè mai?" -scoppiarono a ridere entrambi
"perchè si" -li guardai con tono di sfida
iniziarono a cantare, ora si spiegava tutto, erano loro due dei 5 componenti della band one direction, niall aveva quella voce rassicurante e melodiosa dell'ultimo che ha cantato in little things, mentre louis quella voce spensierata e fortificante che ci è apparsa nella terza strofa.
"MA SIETE VOI, SIETE VOI GLI ONE DIRECTION" - urlammo in coro io e patty
"noo, menè? dove sono? fateli conoscere anche a noi!" -scoppiarono a ridere ancor di più i due
"come si chiama questa canzone?" -domandai a louis
"I should've kissed you" -mi rispose guardandomi dritta negli occhi, tanto che mi tolse il fiato
"ah... capito... è bellissima" -riuscii a balbettare qualcosa di simile 
"non solo la canzone" -disse a bassa voce convinto che nessuno l'avesse sentito.
in quel momento sono certa di essere diventata rossa come un pomodoro..
durante quegli ultimi 15 minuti di tempo che erano rimasti parlammo e io e patrizia gli facemmo così tante domande sulla loro carriera, su come hanno fatto a diventare famosi ed essere gli idoli di migliardi di ragazze stupende..
arrivati davanti a questo grande locale, louis parcheggiò.
niall aprì lo sportello dalla parte di patty e la prese sottobraccio aiutandola a scendere dal sedile senza guastare il vestito e louis fece lo stesso con me.
"dove sono gli altri?" -urlai nell'orecchio a louis dato che c'era musica troppo alta per i miei gusti e una folla davvero enorme
"tranquilla principessa stanno arrivando"- mi accompagnò a un angolo del locale dove c'erano poltrone e tavolini, niall e patrizia ci seguirono, ci accomodammo sulle 4 poltroncine e io mi iniziai a guardare intorno.. insomma io stavo uscendo con una band famosa, era qaulcosa che mai mi sarei aspettata, continuai a pensarci e:
"ma voi per caso abitate nella Holmes Street n°113?" - domandai con occhi spalancati, perchè tutto stava iniziando a combaciare e con questo intendo anche il mio incontro con quel tizio di nome liam che era convinto io lo conoscessi già.
"sisi perchè?" -domandò curioso louis
"noi abitiamo al n° 110" -risposi euforica
"caspita perciò saremo più vicini di quanto pensavo" -sfoggiò un meraviglioso sorriso che mi lasciò col fiato sospeso
"ehm.. si ...cioè ...certo" -riuscì a far uscire parole simili a questa, dalla mia bocca.
in quel momento arrivarono 3 ragazzi, bellissimi tutti e tre..
"salve belle donzelle io sono zayn malik" -si avvicinò a patrizia e fece un'occhiolino e poi si avvicinò a me, un ragazzo dal ciffo enorme, avevo voglia di misurarlo li davanti a tutti, ma era già strano che non avevo fatto ancora nessuna figura di merda, perciò rimasi ferma dove stavo.. aveva gli occhi color nocciola e uno sguardo misterioso, un fisico perfetto, ed era un ragazzo da urlo.
vedevo che patrizia era rimasta immobile, tutta rossa in viso, secondo me non finirà molto bene - pensai sorridendo.
"ehm ... io sooonoo Harry, ehm.. Harry Styles"- si presentò un ragazzo riccio, dagli occhi smeraldo, con un sorriso smagliante che mi lasciò a bocca aperta nel vero senso della parola, solo quando sorrise notai una fossetta meravigliosa su una guancia, era davvero bellissimo.
si avvicinò l'ultimo ragazzo.. io lo conoscevo già.. testa rasata, occhi color nocciola e sorriso perfetto...
"cosa? tu? che? cosa ci fai tu qui?!....." -urlammo in coro
"vi conoscete?" -domandò louis con sguardo stordito
"si.. cioè no... cioè si.. ehm ci siamo incontrati la notte scorsa nel bosco vicino casa" -rispose lui
"si è così" -annuì io
le facce di tutti erano troppo divertenti, tanto che io e liam scoppiammo a ridere insieme, poi ci guardammo negli occhi e tornammo seri.....
passammo un'ora a ridere e scherzare tutti insieme, poi liam mi si avvicinò e........




ECCOMI DI NUOVO TRA DI VOI PLEBEI.. U.U
ahhahaha eccomi quì col 4° capitolo, cosa vorrà liam da vanessa?
lo scoprirete appena questo capitolo, non arriverà ad almeno 6 recensioni
ringrazio tutte le meraviglie che mi stanno seguendo dall'inizio, spero davvero vi stia piacendo, sto facendo di tutto per farlo perfetto e sto facendo di tutto per cercare di non farlo uguale a tutte le altre migliaia di fan fiction sui ragazzi, anche se quello è il senso delle fanfiction sui ragazzi, cioè tutto quello che vuoi sia reale, ma almeno nel mio caso, posso solo conitnuare a sognare e sognare e farmi film mentali, ecco perchè sto scrivendo una FF, mentre scrivo mi immergo dentro ed è tutto così dannatamente reale... ringrazio ancora di cuore tutte quante voi e... a domani con il 5° capitolo :* un bacione.

 

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Capitolo 5
*** Heart Attack ***


                                                            "Una serata piacevole..."

Pav. Liam
ero in camera da letto, pronto per entrare in doccia, quando all'improvviso sento il campanello di giù suonare insistentemente..
"ma cavolo sto per entrare in doccia voi nulla facenti, possibile che non c'è nessuno che vada ad aprire quella dannatissima portaa?" -urlai per farmi sentire dai ragazzi che erano distesi beatamente sul divano
"siamo impegnati, devo battere Harry a Fifaa"- urlò di risposta Louis
"non mi batterai mai tommo" -sentì rispondere Harry
non cambieranno mai.
così con un briciolo di pazienza scesi di sotto e andai ad aprire la porta principale, niall.
"le chiavi non esistono piccolo rompi scatole?" -mi allontanai dalla porta ridendo

"stasera abbiamo un'uscita a 7" -disse tutto orgoglioso e euforico, il mio amico
"chi?" -contrabbattè Louis
"cosa?" -domandò Harry
"figoo" -rispose Zayn
"si avete sentito bene, oggi alle 21.30 abbiamo un incontro, mentre stavo passeggiando con lo skate, sono passato da starbucks e per saglio ho rovesciato del frappè sul completino di una ragazza e c'era anche una sua amica, perciò avevo pensato di chiedere loro di uscire insieme a noi stasera, tranquilli sono davvero carine" -si avvicinò niall al divano e ci si sdraiò completamente sopra, ignorando harry e louis che stavano giocando da più o meno 3 ore.
"mmmm, raccontaci di loro" -propose curioso zayn
"sisi dai nialler raccontaci come sono fatte" -continuò harry con sguardo malizioso
"RAGAZZI" -rimproverai 
"sono due ragazze non molto alte, una si chiama vanessa e l'altra patrizia, hanno 15 anni e vanessa ha i capelli lisci e lunghi castani, tendenti al biondo scuro, mentre patrizia ha capelli che arrivano alla spalla, ondulati e neri, entrambe occhi color nocciola."-si affrettò a spiegare niall
sarà davvero bellissima questa Vanessa, occhi color nocciola, come me; capelli biondo scuro, come me.....
ma cosa sto pensando? io sono già impegnato con Danielle, anche se lo cose non stanno andando molto bene, ma penso tutto si sistemerà e poi, è solo una serata, basta farsi complessi Liam, ora va a farti la doccia, pensai tra me e me.
salì in camera annuendo e sorridendo a quello che ci aveva appena confessato Niall, dopo di che salì su per le scale al piano di sopra, entrai nella mia camera e corsi in bagno, portandomi con me un paio di boxer Calvin Klein, blu.
entrai e sbattè la porta alle mie spalle, mi sfilai i vestiti che indossavo e entrai in doccia e un getto di acqua fredda invase ogni parte del mio corpo.
dopo 15 minuti di beato e meritato relax uscìì dalla doccia, mi avvolsi un asciugamano in vita e entrai nella mia stanza, mi asciugai per bene e infilai i miei boxer, mi stesi sul letto e cominciai a pensare, pensavo a tutto: a come mi sarei vestito stasera, a come rimettere a posto i fatti tra me e danielle... a tutto.
arrivate le 20.00 andai al piano di sotto, trovai Niall mangiare e Zayn impegnato a osservare Harry e Louis concentrati ancora a giocare, senza pensarci mi avvicinai al televisore e spensi la playstation3 e staccai la spina..
"ma cosa faaii, non abbiamo salvato, idiotaa" -urlarono in coro
"se non vi sbrigate a prepararvi non sarà l'ultima cosa che vedrete non salvata" -risposi con tono minaccioso
guardandomi storto si alzarono tutti e andarono nelle rispettive camere, la mia stanza la condividevo con harry.
mi osservai e notai che ero ancora in boxer, così salì di nuovo al piano superiore ed entrai in camera.
trovai un casino, robe di qua robe di là, boxer in aria e poi, sotto una pila enorme di vestiti uscì Harry tutto nudo, col suo membro beato al vento
"ma cazzo harry ti ho detto che non devi vagare nudo per casa o nella mia camera" 
"senti signorino, questa è anche la mia camera e poi il mio piccolo Willy non respirava, così gli ho slavato la vita e lui ha salvato la mia" -disse con tono romantico, osservando il suo "coso".
ma quanto poteva essere coglione quel ragazzo lì? tutti in casa ce li avevo, dio non ha voluto darmi 4 migliori amici decenti e normali, per qualche, ancora segreta spiegazione, ha voluto punirmi.
"rimetti a posto tutto, tra poco dobbiamo andare" -gli dissi ridendo
"certo, ma i meii boxer?" -domandò
"sono sulla lampada sul comodino, idiota" -risposi ancora ridendo
"ah è vero" -si grattò con una mano la nuca
dopo un'ora erano tutti pronti, avevo indossato una camicia molto aderente bianca, così da mettere in mostra il mio corpo, lasciando sbottonati i primi due bottoni e un jeans attilato e stretto nero.
gli altri più o meno erano vestiti simile: Louis una camicia aderente blu scuro e jeans stretti beije, Harry una maglia a maniche corte molto aderente bianca e jeans strettissimi neri, Niall una maglietta anch'essa aderente beije e jeans stretti blu scuro, infine Zayn, a proposito dov'era Zayn?
"dov'è zayn?" -chiesero in coro
"cavolo sono le 21.45 Louis prendi la macchina, noi andiamo, voi raggiungeteci dopo, direttamente al locale" -osservò Niall, dopo di che insieme a Louis sparirono dal salotto...
salì le scale ed entrai nella stanza di Zayn e come al solito era ancora davanti lo specchio, con forza lo spinsi fin giù al salone e lo portai fuori di casa, seguito da Harry, entrammo in macchina e io mi misi al volante.a
Accesi un pò la radio e stavano mandando in onda una nostra canzone, non mi è mai piaciuta tanto la mia voce.
dopo una bella mezz'oretta, arivammo davanti al locale, era strapieno di gente, parcheggiai e lentamente ci avicinammo all'entrata, facemmo vedere il pass ed entrammo senza alcun problema, c'era gente, gente ovunque, gente che ballava come in un film porno, gente già ubriaca alle 11.00 di sera.....
vidi all'angolo dove c'erano delle poltroncine e divanetti, Louis e Niall insieme a queste due splendide ragazze.
ci avicinammo:

"salve belle donzelle io sono zayn malik" -si avvicinò Zayn alla ragazza dai capelli neri e fece un'occhiolino e poi si avvicinò all'altra, la ragazza dai capelli biondo scuro e gli occhi nocciola, cavolo era bellissima, aveva un sorriso che mi faceva vibrare l'anima, due occhi grandi e profondi truccati leggermente, ma in modo perfetto, qualche sfogo sul viso che la rendevano ancor più graziosa e un vestito blu elettrico che le stava d'incanto.
osservai la brunetta rimasta immobile, tutta rossa in viso, secondo me non finirà molto bene tra lei e il mio amico- pensai sorridendo.
"ehm ... io sooonoo Harry, ehm.. Harry Styles"- si presentò il riccio, con un sorriso smagliante che le lasciò a bocca aperta nel vero senso della parola.
infine mi avvicinai io... ma quetsa ragazza la conoscevo già.. 
"cosa? tu? che? cosa ci fai tu qui?!....." -urlammo in coro
"vi conoscete?" -domandò louis con sguardo stordito
"si.. cioè no... cioè si.. ehm ci siamo incontrati la notte scorsa nel bosco vicino casa" -risposi io impacciato
"si è così" -annuì quell'essere meraviglioso
le facce di tutti erano troppo divertenti, tanto che io e Vanessa scoppiammo a ridere insieme, poi ci guardammo negli occhi e tornammo seri.....
passammo un'ora a ridere e scherzare tutti insieme, mi avvicinai a lei 
"ti va di prendere qualcosa da bere?" -gli domandai con un sorriso a 32 denti
lei in primo momento mi osservò dettagliatamente e poi mi guardò dritta negli occhi e in quel momento pensai di essere diventato rosso, poi mi rispose
"ce..certo"

Pav. Vanessa

liam mi si avvicinò e con un sorriso smagliante mi chiese di bere qualcosa con lui, in un primo momento mi soffermai a osservare dettagliatamente i lineamenti perfetti di quel dolce viso, la sua camicia era così aderente che avrei voluto sfilagliela subito, mi accorsi che lo stavo fissando e diventai rossa dopo di che accettai il suo gentile invito.
ci avicinammo al bancone e ci sedemmo sugli sgabbelli davanti
"per me un'angelo azzurro e per lei un bicchiere di vodka alla pesca" -ordinò per entrambi
"ti va bene la vodka?" -mi domandò così dolcemente da farmi andare in trans
"ce..certo" -balbettai
non amavo molto bere, ma stasera volevo divertirmi davvero, ma resare lucida, vorrei che la mattina seguente mi ricordassi perfettamente di questa magnifica serata e di.... Liam.
il bar-man ci diede i nostri bicchieri e in un solo sorso li mandammo giù.
"ti va di ballare?" -domandò ancora
ero in un imbarazzo totale, insomma, una ragazzo che fino a un giorno fa odiavo per la sua sfaggiataggine, adesso è così gentile con me, poi mi domandai il perchè.
"si, mi va di ballare" -risposi per la prima volta con sicurezza
lui mi prese la mano, quel tocco così delicato, quella mano così robusta e forte, che mi dava un senso di protezione, una strana sensazione avvolse il mio stomaco, poi ci alzammo e lui mi portò in pista, iniziammo a ballare e ad un certo punto misero un lento, che imbarazzo non volevo ballare un lento, mi sarei resa ridicola da sola...
"adoro questa canzone, va bene se continuiamo?" -propose lui
"si" -risposi insicura di quel che stavo facendo
i nostri corpi si avvicinarono smepre più e combaciavano alla perfezione, mi cinse delicatamente la vita e io portai le mie braccia attorno al suo collo,dopo di che lui cominciò a muoversi e io seguì i suoi passi, appoggiai la testa sul suo petto, dove riuscivo a sentire il suo cuore battere all'interno dei suoi pettorali.
"allora parlami un pò di te" -mi chiese con un sorriso 
"allora vediamo.. sono una ragazzina di 15 anni..." gli raccontai tutto quello che bisognava sapere sulla mia personalità, quello che mi piaceva o mi disgustava.
mi girai per un secondo e vidi che patrizia stava ballando con Zayn, i loro corpi erano perfettamente uniti, come se fossero attratti tra di loro,i loro sguardi erano profondi e vicini, non parlavano ma le loro bocche e i loro sguardi dialogavano per loro.
"guarda lì" -mi indicò i due Liam
"stanno bene insieme, guarda come si fissano" -gli feci notare io
"strano Zayn non è mai stato sobrio in una serata come questa, ama divertirsi e fare il cascamorto con le ragazze, che cadono sempre senza problemi ai suoi piedi" 
"e tu invece?" -domandai avvicinando i nostri corpi ancora di più e guardandolo intensamente, tanto che schiuse la bocca 
"bhe...io.... insomma... non sono quel ragazzo che va da tutte per fare una nottata e poi mandarle via, sono più il ragazzo dolce e sensibile che vuole amare la ragazza e cerca di farla sentire una principessa" -questa volta fu lui ad avvicinare il suo corpo
io avvampai e imbarazzata:
"forse dovremmo raggiungere gli altri" -azzardai
lui confuso e forse un pò deluso mi portò dagli altri
"hei avete ballato bene" -disse Louis con sguardo malizioso
gli diedi un piccolo colpo dietro la nuca e mi sedetti sulle sue gambe, avevamo legato molto nelle ultime ore, mi piaceva come ragazzo e devo dire che mi attraeva molto, saremmo diventati grandi amici, me lo sentivo, io lo spaevo.
Liam ci guardava, nei suoi occhi c'era un pò di tristezza, ma non importava... ci eravamo appena conosciuti.
Dopo poco ci raggiunsero anche Patrizia e Zayn, Louis mi strinse a se con le sue forti braccia 
"eheheheheh questi altri due che si spogliavano con gli occhi" -disse divertito e senza imbarazzo
sembrava ci conoscessimo da un'eternità
i due si guardarono e diventarono rossi, si accorsero che erano usciti dalla pista da ballo ancora mano a mano e con imbarazzo Patrizia si allontanò da lui e si sedette su una poltroncina.
"sta zitto idiota" -urlò Zayn contro Louis ridendo
"il bradford bad boy stasera sta facendo il bravo bambino" -continuò Louis
"smettila tomlinson" -ordinò serio Zayn
"stavo solo scherzando" -si scusò tommo
mi voltai verso patrizia ela vidi strana, così mi alzai dalle gambe di louis e mi avvicinai a lei
"cosa succede amore?"
"non so e che come lo hanno presentato i ragazzi a Zayn, non sembra un ragazzo serio, ma più un donnaiolo" -confessò lei
"me lo ha detto anche liam, vacci piano, non vorrei che si rivelasse un coglione" -gli accarezzai una guancia e poi mi alzai per andare di nuovo dagli altri e con me venne anche la mia migliore amica..
continuammo a parlare tutti quanti insieme, tra scherzi, balli strani, risate e bevute era arrivata l'ora di tornare a casa, erno arrivate le 2.00 e mi ero promessa di essere a casa per l'1.00, ma i miei non ci sono perciò che problema c'è.
ci alzammo tutti
"sarà meglio andare, si è fatto tardi" -disse Harry che quella sera si era limonato più di 3 ragazze
"ma non sei molto lucido, no Harry?" -domandò ridendo Zayn
"oh andiamo lo hai sempre fatto anche tu"
Zayn un pò strano si avvicinò a Patrizia e da gentil uomo portò il suo braccio attorno al suo, ignorando le parole di Harry.
Vorse aveva ragione Liam, però stasera era diverso, non era ubriaco e non ha fatto nulla con nessuna ragazza.
Louis fece lo stesso con me come quando eravamo arrivati al localee con un sorriso da farti svenire, ci allontanammo tutti dal locale e raggiungemmo le auto parcheggiate in una stradina..
"vengo anche io con voi" -disse Liam
lo guardai e lui guardò me e mi sorrise, io ricambiai volentieri, dopo il ballo e l'imbarazzante conversazione, non avevamo parlato molto
"daccordo ma chi guida qui?" -domandò Zayn
"Ho un'idea Zayn guida quest'auto e affianco Patrizia e dietro Niall Liam e Vanessa, io andrò nell'altra con Harry" -rispose sorridente Louis
"io vengo con te tommo" -contrabbattè Niall assonnato
"ok, allora deciso voi  4 lì e noi 3 nell'altra auto"
dopo esserci messi daccordo entrammo nell'auto e come deciso, io e Liam eravamo ai posti di dietro, questa volta non ero in imbarazzo, ma forse un tantino nervosa, non so perchè ma il suo contatto col mio, mi provocava dei brividi lungo la schiena scoperta
"hai freddo?" -chiese 
"no.. ehm .. si" -risposi con voce tremolante
lui si tolse la giacca e me l'appoggiò sulle spalle nude, ancora una volta nel mio stomaco qualcosa si mosse.
"stai meglio?" -chiese con un sorriso
"ora che sono con te, va molto meglio" -risposi senza pensare per poi portarmi una mano alla bocca.
Che imbarazzo chissà cosa avrà pensato...
"cioè non volevo dire che...."
senza farmi finire di parlare, portò il suo dito sulle mie labbra;
"zitta non è successo niente" -sussurrò al mio orecchio sorridendo e levando il dito
io imbarazzata ancora di più, senza pensarci mi appogiai al suo petto, avevo troppo sonno, lui mise il suo braccio attorno alla mia spalla e appoggiò il mento sulla mia testa, con l'altra mano la portò sulla mia vita e solo allora mi sentì protetta da lui per la seconda volta dopo il ballo, era una sensazione piacevolissima e mai avrei voluto che la macchina si fermasse e con un "ciao" i due si allontanassero.. come non detto dopo 10 minuti i ragazzi ci avevano accompagnato a casa e con non molta voglia li salutammo ed entrammo dentro... 
Io e Patrizia eravamo troppo stanche e distrutte per parlare della serata e confessarci qualcosa, così salimmo di sopra
"hai  la giacca di Liam sulle spalle" -mi fece notare con gli occhi socchiusi
"e tu quella di Zayn" -risposi anche io molto ma molto stanca
"gliele riporteremo domattina" -concludemmo contemporaneamente per poi ancora col vestito addosso, cademmo senza forze sul letto ed entrammo in un sonno molto profondo..
verso le 4.00, nel cuore della notte......... 





RIECCOMI BELLE RAGAZZUOLE :D
come promesso ecco il 5° capitolo, Liam sembra preso da Vanessa e lei sembra ricambiare molto piacevolmente, Zayn il ragazzo "stronzo", come in tutte le FF che ho letto fin ora, in questa si rivela il contrario, stava cambiando? o non era il ragazzo che molte pensano che sia? nei prossimi capitoli Vanessa scoprirà qualcosa che la lascerà profondamente delusa e in lacrima cadrà tra le braccia di Louis e della sua migliore amica..
ma ora cosa succederà nel bel mezzo della notte? adesso niente più spoiler, spero continuiate a seguirmi e ringrazio ancora una volta tutte le meraviglie che stanno leggendo.
per chi vuole lasciare una recensione, vi ringrazio di cuore.
per chi vuole parlare, fare amicizia o darmi consigli, io sono @xliamismyhero su Twitter
vi aspetto col prossimo capitolo, siete fantastiche e grazie dei complimenti nelle recensioni.
Un bacio.x




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Capitolo 6
*** Fix a Heart ***


                                                                 "mi hai mentito"

*driin driin*
nono cavolo, ho un mal di testa fortissimo, non ho proprio voglia di alzarmi.. 
pensai tra me e me.
"patrizia.." -urlai con un filo di voce
"spegni quella dannata sveglia" -contrabbattè la mora, prima ancora che io finissi di parlare
"uffa, mai una volta che ti alzi tu" 
con pazienza mi alzai dal quel soffice letto che mi supplicava di rimanere e mi allontanai, camminai verso il comodino e spensi bruscamente quella "rovina dormite".
ero ancora vestita e truccata schifosamente, sembravo un panda: matita colata per il viso, rossetto sbavato, vestito arricciato e acconciatura disfatta, menomale che nessuno poteva vedermi in quello stato disastroso.
mi accorsi che erano già le 10.00 e dovevamo riportare le giacche ai ragazzi, così corsi in bagno e mi chiusi dentro, presi parecchie salviettine e cominciai a levare il trucco dalla faccia, entrai nella doccia e ancora una volta un getto di acqua fredda mi invase, facendomi pulsare ancora di più il cervello, quella mattina avevo davvero un mal di testa infernale.
mi avvolsi un asciugamano attorno e entrai in stanza.
presi dell'intimo e me lo infilai, dopo di che presi il phone e cominciai ad asciugare i capelli.
"spegni quel cosoooooo" -urlò patrizia alzandosi dal suo rifugio
spensi per un secondo, per poi riaccenderlo e ignorare del tutto quello che mi diceva, dovevo sbrigarmi e vestirmi e anche lei doveva, assolutamente.
"sbrigati, dobbiamo riportare le giacche ai ragazzi"
"lo facciamo nel pomeriggio no?" -propose lei
in effetti non era una cattiva idea, gli feci un cenno con la testa e annuìì, per poi ritornare lei nel suo letto e io a farmi una piega ai capelli.
Finito il tutto, misi l'asciuga-capelli in bagno e andai di sotto per fare una meritata e lenta colazione.
Non c'era ancora una volta nessuno, il che significava che i miei non erano ancora tornati dall'hotel insieme a quelli di Patrizia.
presi un pentolino, misi del latte dentro, accesi il gas e lo poggiai sopra, aspettai un paio di minuti prima di levare il latte, bollente. Misi la mia tazza sul tavolo, presi delle bacchette al cioccolato e cominciai a gustarmi quel piacevole primo pasto di quella che sarà una lunga giornata.
Dopo un'oretta, vidi scendere la mia migliore amica, già vestita truccata e tutto, ma come aveva fatto a sbrigarsi in un'ora?
"non farai piovere, vero?" -domandai
"e perchè mai" -rispose con sguardo confuso
"dimmi quando mai tu alle 12.00 sei vestita, lavata e truccata perfettamente, TELL ME" 
"non mi fare la predica, altrimenti questa è l'ultima volta che rimarrai stupita" -rispose ridendo
Dopo 5 minuti, il tempo di focalizzare la situazione, si sedette e prese un pò di cereali, prese del latte dal frigo e lo bevve d'un sorso
"ma che porcheria stai facendo?!" -gli urlai contro ridendo
"che c'è? sai quanto ci vuole per riscaldare il latte e versarlo in tazza? e io dovrei farlo? PASSO. Preferisco la via più veloce!"
Non continuai perchè sapevo che ogni cosa che avrei detto, si sarebbe rivolta contro di me.
Era arrivata ormai l'1.30 e io e Patty eravamo sul divano a chiacchierare della era precedente..
"ho visto te e zayn, come vi guardavate, i vostri corpi..."
"ehm...si.. cioè penso che mi sia piaciuto dal primo momento, anche solo dalla sua voce, quando ancora non sapevo come fosse fatto." -
confessò lei con gli occhi lucidi.
Davvero, non avevo mai visto Patrizia così presa da un ragazzo, che nemmeno conosceva.. Però posso capirla, è successa la stessissima cosa a me, solo che non sapevo per chi esattamente.
"vane, vanessaaaa" 
"cosa c'è?" -
risposi imbambolata
"ma stai ascoltando quello che ti sto dicendo?"
"sisi" -
mentìì
Nel bel mezzo della conversazione, sento la porta principale aprirsi e subito dopo entrarono i nostri genitori con Martina e Thomas.
"finalmente, noi stavamo morendo di fame" -urlo sorridendo
"e quando mai" -rispose mamma appoggiando alcune buste a terra, sicuramente avevano fatto compere.
"che cuciniiiiiiiiiiiii?" -strillai con voce da bambina
"verdure" 
"che? stai scherzando vero?" -
la guardai minacciosamente
"Ho la faccia di una che scherza?" -domandò puntando un dito verso la sua bocca
"nono, che verdure... io non mangerò mai verdure" 
"oggi lo farai e non si discute, va a sederti"

Neanche Patrizia sembrava convinta, lei odiava le verdure.
Ci avviammo verso la cucina e ci accomodammo a tavola, aspettammo tutti, dopo di che mia madre prese una pentola e la poggiò sulla tovaglia.
Non erano verdure, mi aveva fatto uno scherzo, uno scherzo di pessimo gusto.
"ma mamma"
"credevi davvero che in vacanza avremmo mangiato cose sane?" 
"ma io TI AMO" -
urlò Patrizia al mio posto
Amavo mia madre, anche se molte volte mi faceva saltare i nervi, ma che dire, è giovanile nonostante sia sulla quarantina d'anni.
"allora cosa avete fatto ieri sera?" -chiese mio padre
Oh niente papà, abbiamo incontrato uno sconosciuto che ci ha portato a ballare insieme ad altri sconosciuti, abbiamo bevuto e riso per ore e alle due, due degli sconosciuti ci hanno riportato a casa con una macchina gigante completamente nera.... 
ma non necessariamente dovevamo metterlo al corrente di tutta la serata, perciò mi limitai a mentirgli spudoratamente.
"mah niente di che, abbiamo cenato in una pizzeria e poi siamo tornate presto a casa, abbiamo guardato un pò di TV e poi siamo andati a letto verso l'1.00" -cercai di essere il più convincente possibile.
"bravissime ragazze" -dissero in coro il padre di Patrizia e il mio, dandoci una pacca sulla mano e sorridendo
Mi sentivo un pò in colpa per avergli detto una serie di bugie, ma lo avevo fatto in fin di bene.
Mi conoscevo e se non mi allontanavo da lì, il prima possibile, nell'arco di 15 minuti avrei rivelato tutta la verità, dato che il mio senso di colpa andava sempre più crescendo nel mio stomaco. Come detto, finito di mangiare, andai di corsa in camera e saltai sul letto, cadendoci sopra pesantemente.
Sentìì il mio iPhone vibrare sul comodino.
"strano, chi mi potrebbe cercare?" -mi avvicinai sempre di più, ma il numero sullo schermo, non era salvato nella mia rubrica.
Incuriosita presi tra le mani il cellulare e aprì il messaggio: 

da **********: 
ciao principessa, sono louis, scusami se ho preso il tuo numero, quando sei andata a ballare, la tentazione di salvarlo nel mio cellulare era troppa, spero non ti arrabbierai, scusami. xoxo


In quel momento un sorriso illuminò il mio volto, dopo essermi ripresa, risposi velocemente all' SMS:

To louis: 
non ti preoccupare affatto, sono felce che mi hai mandato un messaggio, non me l'aspettavo, comunque pomeriggio potremmo venire da voi? dobbiamo restituire le giacche a Liam e Zayn, se non vi dispiace. :) xx
Send.

La risposta non tardò ad arrivare

da louis:
certamente, non dispiacerà affatto agli altri e tanto meno dispiacerà a me rivederti.... xoxo


Era un mio presentimento, o in questa stanza faceva parecchio caldo, mi affacciai al balcone per prendere aria, ma mi sentivo ancora tutta rossa, maledetto caldo o....

Mi affrettai a rispondere, sempre sorridendo, continuammo a messaggiare per due ore più o meno, dopo di che entrò in stanza Patty
"che stai facendo ancora sul letto, sono le 17.00 andiamo dai ragazzi, su" -mi fece notare
"vabbene andiamo" -risposi con un sorriso a 32 denti
"mi sono persa qualcosa?"
Mi limitai a sorridergli e fargi un occhiolino. Mi sistemai il capelli, passandoci la piastra e indossai un pantaloncino di jeans con finti strappi e una canotta, lunga fino al pantaloncino, blu con la scritta "let me kiss you" bianca, mi truccai leggermente: una linea di eyeliner nero, mascara e un filo di fondotinta, un lucidalabbra chiaro ed ero pronta. 
"mamma noi usciamo" -urlai per farmi sentire da mia madre che era occupata a guardare un programma su Real Time
"certo cara, non fate tardi, alle 9.30 si cena" -raccomandò 
Con un cenno con la testa, varcammo la porta e la chiudemmo alle nostre spalle.
"sono felice"
"anche io, stranamente, sono contenta"
-rivelò Patty
Pochi minuti ed eravamo davanti alla porta di casa One Direction, non riuscivo ancora a realizzare che i nostri amici, erano famosi e amati in tutto il mondo, ma noi, non conoscendoli, passavamo col loro il tempo, senza preoccuparci della loro fama, ma stando insieme a loro come: Liam James Payne, Zayn Javadd Malik, Louis William Tomlinson, Niall James Horan e Harold Edward Styles, 5 semplici ragazzi, che hanno realizzato dei sogni.
Suonai per qualche secondo, dopo di che la porta pian piano si aprì e mi ritrovai una testa riccia e degli occhi smeraldo davanti a me
"Oh Harry ciao" -lo salutai con un bacio e Patrizia fece lo stesso
"salve belle, entrate pure" -ci invitò cortesemente il riccio
"Ripreso dalla sbronza di ieri sera?" -domandai ridendo
"ossì certo" -ricambiò la risata
Aveva davvero, un sorriso stupendo.
Ci accompagnò in salotto dove c'erano tutti i ragazzi, tranne... Liam?
Appena Louis mi vide, mi venne incontro, abbracciandmi e sollevandomi da terra facendomi fare un giro su me stessa..
"anche io sono felice di vederti" -lo guardai negli occhi per poi salutarlo con un leggero bacio
Feci il giro e salutai uno ad uno i ragazzi, seguita da Patrizia, che come ultimo salutò Zayn e rimase seduta sul divano, affianco a lui.
Vidi Patty uscire la giacca dalla borsa e porgerla tra le mani del moro, così mi ricordai che dovevo dare la giacca a Liam.
"dov'è Liam, devo ridargli la giacca" -chiesi a Louis
"di sopra......"
sembrava strano, ma non ci feci caso e salì al piano superiore, cominciai a guardare in tutte le camere, ma erano vuote, l'ultim, in fondo a quel lungo corridorio, a destra del bagno, era chiusa, bussai, ma non ebbi alcuna risposta, così senza pensarci aprìì ed entrai di botto..
"Liam devo ridart.."
Mi bloccai, forse era meglio non aprire quella dannata porta, la scena davanti a me non l'avrei voluta mai vedere, non dopo tutte le parole che mi aveva detto ieri sera, i gesti, gli sguardi, i sorrisi.
Sentivo le gambe tremare, se non mi muovevo da lì, ero sicura che avrebbero ceduto e avrei fatto una figura non molto buona, davanti a loro due.
C'era una ragazza, riccia, che stava limonando con quello che sembrava un ragazzo dolce e sensibile.
I due mi fissavano e liam aveva uno sguardo un pò perso, mi osservava, dopo di che si allontanò dalla ragazza, io uscì fuori dalla stanza, lui mi seguì e chiuse la porta.
"ero solo venuta a riportari la giacca che mi avevi prestato ieri sera, ti ricordi? quella che mi hai messo sulle spalle, dopo aver finito di ballare e in auto" -dissi con sguardo in basso e tono tranquillo
"scusami, dico davvero, avrei dovuto metterti al corrente che avevo una ragazza" -balbettò
Era in colpa, lo riuscivo a vedere, ma feci finta di niente, non feci storie, anche perchè, che motivo avevo? non ci conoscevamo nemmeno, non poteva piacermi una persona con cui ho passato solo una serata, la più bella della mia vita.
Senza guardarlò gli voltai le spalle e me ne andai di sotto, lasciandolo lì, appoggiato al muro, con sguardo assente e mi avviai verso la porta, volevo andarmene, gli occhi mi bruciavano, ma non dovevo, ci avevano presentati da nemmeno una decina di ore, eravamo degli sconosciuti e non potevo stare di già male. Non feci la bambina e tornai indietro nel salotto, sotto lo sguardo stranito di tutti, mi sedetti comodamente sul divano e feci un sorriso, falso, a tutti, per rassicurarli, dopo tutto, con loro stavo bene e non mi sarei fatta rovinare quella giornata.
Louis mi si avvicinò, avevo bisogno dei suoi abbracci, del suo contatto con il mio, avevo bisogno di stare tra le sue forti braccia e volevo stare per ore persa nei suoi fantastici occhi, così fece: si sedette affianco a me, alzò un braccio e lo mise attorno al mio collo, senza pensarci mi appoggiai sui suoi pettorali, con una mano sul suo addome, mi faceva sempre un effetto strano, stare insieme a lui, ma ancora non sapevo cosa.
Mi accarezzava leggermente i capelli con la punta delle dita, poi appoggiò la sua testa sulla mia, sotto lo sguardo stupito di tutto.
Sono bastati una splendida voce in radio e uno sguardo misterioso, per fare cadere ai suoi piedi l'innocente Patty. Infondo ero felice per loro, prima o poi mi sarei fatta una chiacchierata con Zayn, per capire quali erano le sue intenzioni, ma fino ad allorammi limiterò ad osservarli e sorridere.
"andiamo a fare una passeggiata" -mi sussurrò a un'orecchio Louis
quella frase, detta delicatamente, come un sussurro, mi provocò dei brividi e spontaneamente sorrisi alle sue parole..
"certo"
Si alzò dal divano, porgendomi una mano, mi aiutò ad alzarmi e mise al corrente tutti quanti della nostra inaspettata uscita.
Presi la mia borsa, diedi un bacio alla mia migliore amica e con un cenno di mano, salutai tutti....








SALVE A TUTTE BELLE RAGAZZUOLE :D
Inanzitutto vorrei scusarmi, se durante la lettura, troverete degli errori, anche grammaticali, mi dispiace, io quando scrivo, non correggo, le parole sono quelle che mi escono dal cuore, non seguo un copione. E' come se ci fossi realmente io nella storia, mi alzassi la mattina e trascorressi la giornata in compagnia dei miei idoli, infatti non ho ancora un piano, per come si svolgerà la storia, continuo a scrivere e scrivere, gli argomenti, le discussioni e le avventure usciranno da soli.. ringrazio ancora tutte le perfette ragazze che mi seguono e continuano a seguirmi.. siete davvero stupende..
p.s. Lunedì inizia la scuola e io non ho alcuna voglia di tornare a subirmi le gridadi quei pazzi dei professori e professoresse.
un bacio.
@xliamismyhero (se volete parlare con me e darmi consigli per la storia)

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Capitolo 7
*** vas happenin'?! ***


                                      ".. cosa sta succedendo?"  

[...] "andiamo a fare una passeggiata" -mi sussurrò a un orecchio Louis
quella frase, detta delicatamente, come un sussurro, mi provocò dei brividi e spontaneamente sorrisi alle sue parole..
"certo"
Si alzò dal divano, porgendomi una mano, mi aiutò ad alzarmi e mise al corrente tutti quanti della nostra inaspettata uscita.
Presi la mia borsa, diedi un bacio alla mia migliore amica e con un cenno di mano, salutai tutti....
Faceva molto caldo, serviva qualcosa di fresco e di divertente da fare..
"dove vuoi andare?"
 -domandò quell'angelo dagli occhi oceano
"ovunque tu voglia andare"
 -risposi sorridendo
"ti offro un gelato"
"ottima idea"
 -risposi euforica
Arivammo davanti a una gelateria, ci avicinammo al barista e louis fece l'ordinazione
"un gelato al cioccolato per me e uno al... come lo vuoi vane?" 
"cioccolato anche io"

"2 al cioccolato per favore"
 -continuò
"ve li porto subito, se volete accomodatevi"
 -ci propose cortesemente il ragazzo dietro al bancone
Prendemmo posto e cominciammo a parlare del più e del meno
"allora come ti stai trovando qui? ti piace Londra? hai già fatto nuove amicizie?"
 -domandò frettolosamente
"mi piace tanto, si ho fatto amicizia con 5 cretini, a cui già tengo molto"
 -feci una piccola risata
"mmm e chi sarebbero questi?"
 -domandò con tono scherzoso
"mah niente di che, non sapevo nemmeno che fossero famosi figurati, si chiamano gli One Direction, li conosci per caso? 
"diciamo di vista, poi c'è quello la com'è che si chiama? luis? ah no Louis, mamma mia è un ragazzo bellissimo, poi così simpatico.." 

lo fermai di colpo:
"si certo, proprio lui è il più coglione del gruppo"
 -scoppiai in una sonora risata
In quel preciso istante arrivarono le nostre ordinazioni, due bei gelati al cioccolato con tanta panna sopra..
"ah è quindi è il più coglione? vediamo come reagirai dopo che avrà fatto questo.."
 -prese con un dito la panna e me la spalmò in faccia
"oh no, non sai contro chi ti sei messa"
 -gli puntai un dito contro minacciosamente, dopo di che presi l'intero gelato e glielo spalmai direttamente su tutto il viso
"Ops, mi spiace"
 -iniziai a ridere, talmente forte, che tutta la gente nel locale comincio a fissarci.. Vidi louis guardarmi serio, per un'attimo pensai di aver esagerato
"scusami louis, ho esagerato"
 -mi scusai frettolosamente
Non ebbi alcuna risposta, iniziai a preoccuparmi seriamente, mi alzai dalla sedia e gli andai vicino, cominciai a tirarlo, a dargli piccoli schiaffetti, a spettinargli i capelli ma niente..
"sai una cosa?"
 -disse
"il fatto è che, non mi piace perdere in questi giochi"
 - in un attimo mi trovai la faccia ricoperta di gustosissimo cioccolato
"ci sono cascata, fanculo tommo, a proposito, il gelato era delizioso"
 -replicai leccandomi i lati della bocca
"ma nel vederlo spalmato sul tuo viso, c'è molto più gusto"
 -cominciò a ridere e io feci lo stesso.
"e ora? non abbiamo più il gelato"
 -risposi facendo la finta offesa e uscendo dal locale, con le mani incrociate sul petto.
"colpa tua"
 -disse raggiungendomi
"vediamo se riesci a raggiungermi, nonnetto"
 -lo guardai con aria di sfida
Cominciai a correre più veloce che potevo, mi girai per un attimo e vidi louis con faccia da pesce lesso, dopo qualche secondo cominciò a correre anche lui, finchè riuscì a prendermi
"ah ah ti ho presa, cattiva ragazza"
 -disse con tono fiero e le sue braccia attorno alle mie
"solo perchè non mi andava più di correre"
 -replicai
"sisi, certo" "ti va di andare al mare? fa caldo, che ne dici?"
 -continuò
"si ottima idea, ma non ho ancora comprato il costume"
 -esultai felice, per poi abbassare tristemente la testa.
Lui con un dito mi sollevò il mento
"e qual'è il problema? andiamo a comprarlo"
 -disse tirandomi per un braccio in un negozio li vicino
Osservai ogni singolo costume attentamente, poi optai per un due pezzi, il sopra a fascia celeste e il sotto nero, da gentil uomo louis pagò per me e uscimmo soddisfatti, anche lui ne aveva comprato uno, a boxer blu.
Ero davvero felice di essere qui con louis, prevedevo una giornata perfetta.
"ok ora che siamo pronti andiamo in spiaggia"
 -propose con un sorriso perfetto
Annuì e ci aviammo, continuando a ridere e parlare.
"caspita che mare stupendo, non c'è quasi nessuno in spiaggia"
 -osservai stupita
"meglio così, nessuno mi riconoscerà"
Era davvero un posto stupendo, spiaggia bellissima, mare azzurro e calmo, qualche ombrellone a chilometri di distanza e dei bambini che giocavano insieme in acqua, mentre ero immersa nelle mie riflessioni, fui interrotta da quel rompi scatole
"dai andiamo lì"
 -puntò il dito verso una pezzo di spiaggia, dove non c'era quasi nessuno
Accettai e ci sistemammo per bene, stesi la tela da mare sulla sabbia e feci lo stesso con quella di louis, non avevamo borse, essendo stato programmato tutto all'improvviso, perciò dovevamo accontentarci di due teli.
Mi spogliai lentamente, sfilai la canotta e poi passai agli shorts, per poi fermarmi di colpo e spalancare la bocca, uno spettacolo fantastico dinanzi a me, louis si stava togliendo la maglietta e che dire, addominali da urlo e fisico perfetto.
"cos'è non hai mai visto un ragazzo figo come me?"
 -domandò socchiudendo gli occhi e accarezzandosi il viso
"sei un cretino tomlinson"
 -contrabbattè ridendo
"a si? ecco il secondo round"
 -non feci nemmeno in tempo a rispondergli che mi ritrovai immersa in un getto di acqua gelata, tra le braccia di louis.
"perchè sei così? e? ridi ridi" -lo presi un pò in giro
"e se eri tu così? ah no tu sei già così"
 -anche questa volta mi aveva battuto
"non copiare le battute di altri"
 -lo rimproverai con tono da saputella e incrociando le mani al petto.. Non mi accoirsi che non ero ancora scesa dalle braccia di tommo, perciò appoggiai i piedi sulla sabbia e louis mollò la presa su di me.
"eppure c'è qualcosa che avrei dovuto fare dall'inizio.. ma cosa?"
 -alzai lo sguardo al cielo aspettando che louis aprisse bocca, per poi....
"ma..."
 nemmeno il tempo di fargli finire la frase, che mi buttai completamente su di lui, facendolo andare sott'acqua, dopo qualche secondo lo afferrai, delicatamente per il collo e lo sollevai divertita.
"sei una bastarda"
 -urlò ridendo
"dai usciamo, comincio a sentire freddo" -mi lamentai
"va bene, ai suoi ordini honey" -mi prese in braccio, dopo di che circondai con le mie gambe il suo bacino, lasciandomi trasportare come una bambina, fin sopra i nostri asciugamani, mi appoggiò delicatamente e si stese di fianco a me.
"parliamo" -disse d'un tratto girandosi verso di me, eravamo a soli 5 cm di distanza e questa vicinanza mi provocava ansia..
"uhm.. di cosa... vorresti p..parlare?" -riuscìì a malapena a balbettare
"di te"
"di me? e cosa dovrei farti sapere di più sul mio conto?"
"sei innamorata?" -
disse gettando via le parole che mi arrivarono al petto come pugnali
"i..nnamorata? dici essere totalmente presa da un ragazzo e pensarlo ventiquattro ore al giorno?"
"no..." -
disse avvicinandosi sempre di più al mio viso "essere innamorati non è solo pensare alla persona che ci piace, costantemente.. 
Essere innamorati, significa condividere sensazioni, sofferenze, rinunce, emozioni, batticuori, essere innamorati vuol dire avere occhi solo per la persona che si ama, starle accanto e ripeterle ogni giorno che è la cosa più bella che la vita possa regalare, è quando ci si guarda negli occhi, ci si perde nell'eternità.. Innamorati è quando al solo tatto delle mani ti batte il cuore, le ginocchia cominciano a tremare e cominci a sudare freddo......"
In quel momento tutto nel mio corpo si fermò, quella macchina sorprendente che aveva il compito di fare funzionare ogni singolo organo al suo interno, aveva cessato di lavorare, una strana sensazione invase il mio stomaco, mi sentivo bene, mi sentivo a mio agio...
"come si fa a capire se si è innamorati?" -mi avvicinai al suo orecchio, facendo uscire questa domanda dalla mia bocca, come se non volessi farmi sentire da nessuno, come se tutto quello di cui avessi bisogno era lì, a pochi centimetri di distanza da me..
"
quando capisci che stando con questa persona ti senti a casa, quando aspetti una chiamata o un messaggio per ore, quando ti rendo conto di non poter vivere senza lei, quando ne senti la mancanza anche dopo 10 minuti che vi siete salutati, quando lo guardi e pensi 'è bella da morire', quando ogni volta che vi dovete incontrare lo stomaco borbotta e le mani sudano, quando cominci a ridere in maniera nervosa a un complimento, quando ti fermi un attimo e ti fai mille domande sul perchè sei più stupido del solito...." -sussurrò queste parole come fossero delle richieste, un brivido mi attraversò la pelle, forse io ero innamorata, ma ero davvero sicura, che quella persona, fosse quel meraviglioso essere dinanzi a me?..
In quel momento mille pensieri mi tormentavano,mille domande a cui non sapevo dare una risposta, ma non so perchè c'era un ragazzo fisso come un chiodo nella mia mente e una voce, una voce che ho sentito spesso, ma ora volevo solo godermi il resto di quella giornata con il mio louis.. oh, ehm ho detto 'mio' ? non so nemmeno il perchè lo abbia pensato, volevo dire semplicemente 'con louis' si, volevo dire questo ... 
"allora non penso di esserlo davvero.. o forse si, ma non è sono sicura" -dissi sincera guardandolo negli occhi -"e tu invece? sei innamorato?" 
"non so, è una nuova esprienza per me, ma... no non lo sono... credo" -rivelò poco convinto
"qualcosa non andava lo leggevo nei suoi occhi, ma ho voluto lasciar perdere, la situazione si stava allargando, i nostri visi erano troppo vicini, i nostri occhi erano troppo presi l'uno dall'altro, e i nostri corpi quasi si sfiorarono, dovevo allontanarmi da lì il prima possibile, perciò improvvisai
"giochiamo" 
"giochiamo?" -disse lui con sguardo confuso
"si, inizio io, è semplice, io devo correre, tu devi riuscire a prendermi, se vinco io, scelgo la penitenza, se vinci tu, scegli tu cosa vuoi che faccia" -spiegai in poche parole
"mi piace.. mmmmh, quindi se vinco io, cosa che ovviamente succederà, dovrai uscire un'altra volta con me, ma questa volta di sera, come un'appuntamento" -senza accorgermene, stavo sorridendo
"poca convinzione, che quella fotte" -dissi io ridendo
Senza permettergli di rispondere, mi alzai di scatto e cominciai a correre, sempre più veloce, ogni tanto giravo la testa e vedevo louis, quasi distrutto, venirmi incontro, corsi più che potevo, mi fermai, avevo il cuore che batteva a mille, un ritmo irregolare e le ginocchia che mi avrebbero lasciata da un momento all'altro, mi voltai indietro ma non vidi louis, cominciai a preoccuparmi, mi ero allontanata molto dal posto in cui avevamo lasciato la nostra roba, feci qualche passo avanti, per poi proseguire lungo il percorso che avevo tracciato, c'erano le stampe dei miei piedi a riva, sulla sabbia bagnata, c'era un cielo meraviglioso, dovevano essere arrivate le 18 e 30, poichè il cielo era di un rosa stupendo, qualche macchia di arancione sparsa di qua e di là e un sole un pò meno forte.. continuai a camminare lentamente, osservando ogni singolo dettaglio di questo paradiso, come le onde si univano, per poi infrangersi a riva, ogni volta che analizzavo questo 'fenomeno' lo paragonavo alle promesse e a quanto fosse facile infrangerle.. ero immersa nelle mie riflessioni, finchè non sentìì stringermi con una mano la vita e con l'altra gli occhi, erano mani muscolose, ma sapevo a chi potessero appartenere..
"LOUIS!" -gridai 
"ma come hai fattoo?" -disse con tono infantile, per poi cingermi la vita e appoggiare il suo mento sulla mia spalla sinistra
"ormai conosco ogni cosa di te" 
"proprio tutto tutto tutto?"
-disse con tono malizioso
"ehm non proprio tutto allora" -scoppiai in una risata, così da contagiare anche lui -"sai che hai una risata stupenda?"
"ma non sarà mai stupenda come te" -disse serio guardandomi negli occhi, per poi allargare un angolo della bocca e formare un mezzo sorriso
"così mi fai arrossire" -ricambiai il sorriso
"se dolce quando ti diventano rosse le guance" -osservò ridendo
Feci la finta offesa, mi allontanai dalla sua presa e camminai per conto mio, lui mi raggiunse e tra una chiacchiera e l'altra notammo un viso familiare, anzi due, un ragazzo e una ragazza, si avvicinarono sempre di più finchè..
"LIAMMM, liaaam siamo qui" -gridò a gran voce tommo
"che? perchè li stai facendo venire con noi?" -domandai furiosa
"ti da fastidio? se vuoi dico di allontanarsi, credevo avessi stretto amicizia con lui, dopo la serata in discoteca" -disse con tono da cucciolo, non potevo contraddirlo, infondo era suo amico e io non avevo motivo di essere arrabbiata,perciò annuì e feci un sorriso per rassicurarlo.
"ciao louis..." -si avvicinò a noi quel ragazzo che mi stava facendo impazzire.. ma cosa sto dicendo? oh stupida vanessa smettila di sparare cavolate, mi stava fissando e -"ciao anche a te.... vane" -mi salutò e sul suo viso comparve un sorriso mozzafiato..
"ciao liam..... danielle" -salutai liam e poi mi voltai verso quella ragazza dai capelli ricci, con aria parecchio infastidita.
"come mai qui?" -chiese louis
"non sapevamo che fare e siamo venuti a fare una passeggiata lungo la riva" -spiegò poco convinto liam, qualcosa non andava e qualcosa lo turbava, ormai conoscevo tutti questi dettagli, che lo rendevano ancor più impacciato, eppure....... -"e voi? che ci fate quì?" 
"siamo usciti e dato che avevamo caldo, abbiamo pensato di venire qui, insieme al mare e divertirci un pò" -
disse tutto d'un fiato ed euforico, louis
"ah bene, allora non vi dispiacerà se restiamo con voi, vero?" -disse con tono soddisfatto
Cioè ma ti sembra? preferisci stare con una sconosciuta e il tuo migliore amico che vedi ogni giorno e abita sotto il tuo stesso tetto, piuttosto che con la tua 'ragazza' che non vedi quasi mai?
"oh no certo che no" -disse tranquillo tommo, alzando la mano destra e battendo un cinque al suo amico 
Dopo aver accettato la compagnia di quei due, ci avviammo i nostri asciugamani, li invitammo ad accomodarsi vicino a noi e Liam, senza aspettare nemmeno 5 minuti, cominciò a sfilarsi la maglia che ricadeva aderente sui suoi pettorali e sul suo bacino, per poi passare ai suoi pantaloncini e............









CIAO CIAO CIAO PRINCIPESE.... :D
scusatemi se mi sono assentata per quasi una settimana, ma con l'inizio della scuola, sapete com'è, non ho più tempo come prima, ma quel poco che trovo lo passo a farmi altri film mentali su quei 5 idioti e a quanto figa sarebbe stata la mia vita se fossi insieme a loro.
Questo è il 7° capitolo, prometto che il prossimo lo pubblicherò molto più velocemente e sarà davvero stupendo, ce la mettero tutta per farvi immergere nella storia ed essere VOI le protagoniste di questi avvenimenti, prometto, farò il possibile, come smepre daltronde.
Mi scuso DI NUOVO SE TROVERETE ERRORI GRAMMATICALI O DI TEMPI, MA COME DETTO PRECEDENTEMENTE, IO NON RILEGGO I MIEI CAPITOLI, MI PIACE IMPROVVISARE...
un grande bacio a tutte voi e grazie ancora per quelle che continuano a seguirmi.
ALLA PROSSIMA.
xX

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Capitolo 8
*** and let me kiss you ***


                          "una giornata, mille emozioni"


Pav. Liam

Era pomeriggio, avevo appena chiarito con Danielle e ci stavamo scambiando 'fusioni' nella mia camera, qualcosa però era cambiato, mentre le nostre lingue si incontravano, mentre il suo fantastico corpo da modella si muoveva, quasi strusciandosi sul mio.. non riuscivo a provare le stesse emozioni di qualche mese fa, percepivo solo attrazione fisica, forse stava finendo il 'nostro amore'? Non so è strano, non riesco a sentire le mani sudate, la voce che va e viene, non mi sento le ginocchia tremare e lo stomaco muoversi, non sento niente.. è come baciare un'amica.
Mentre ragionavo su tutto quello che stava accadendo, sentìì dei passi nel corridoio..
"chi è?" -sussurrò la riccia di fronte a me
"sarà sicuramente Louis che rincorre Harry,gira sempre per casa nudo, sa della tua presenza oggi e non vorrei ti scandalizzassi da un momento all'altro" -risposi ridendo
Sentìì i passi avvicinarsi sempre di più, finchè qualcuno bussò alla porta, feci finta di niente, sarà sicuramente quello stupido del mio migliore amico, bussò ancora, dopo di che,silenzio totale.. feci per aprire gli occhi e mi staccai da Danielle, quando vidi Vanessa: lì, davanti a quella porta di legno bianca, con gli occhi fissi su di noi, lo sguardo spento, sentìì una fitta al cuore, mi sentìì morire dentro, provavo qualcosa per lei, ma mai lo avrei ammesso, mai avrei detto a qualcuno che quella ragazza bassa, paffuta e impacciata, mi aveva rubato il cuore dal primo istante in cui i nostri sguardi si incrociarono... Dopo attimi di silenzio, si girò e sbattè la porta alle sue spalle.. d'istinto mi alzai e senza dare spiegazioni a Danielle, uscì dalla stanza e vidi Vanessa che stava per andare via, l'afferrai per un braccio e la fissai:
"
ero solo venuta a riportari la giacca che mi avevi prestato ieri sera, ti ricordi? quella che mi hai messo sulle spalle, dopo aver finito di ballare e in auto" -disse con lo sguardo rivolto al pavimento e con tono tranquillo
"scusami, dico davvero, avrei dovuto metterti al corrente che avevo una ragazza" -balbettai, ma senza concludere niente, non continuai a spiegargli l'accaduto, anche perchè, che motivo avevo? non ci conoscevamo nemmeno, non poteva piacermi una persona con cui ho passato solo una serata, la più bella della mia vita. Senza guardarmi, mi diede le spalle e andò al piano inferiore, lasciandomi qui, appoggiato al muro, con sguardo assente..
Non volevo farla stare male, anche se da quello che ho visto lei non sembrava tanto combattuta, anzi....
Tornai in camera, silenzioso e con la testa tra le nuvole
"chi era quella ragazza?" -domandò Danielle
L'ultima cosa che volevo fare, era dargli spiegazioni
"un'amica" -mi limitai a rispondergli
"vabbene, quindi ora che facciamo amore?"
"aspetta vado a prendere un bicchiere d'acqua, torno subito"
-la interruppi
Mi fece un cenno con la testa e uscìì dalla stanza, scesi le scale e vidi tutti riuniti in salotto, Patrizia con Zayn, Harry e Niall e......... Vanessa e Louis?

Si sedette affianco a lei, alzò un braccio e lo mise attorno al suo collo, anche lei si appoggiò al suo petto, sentivo un senso di rabbia, di gelosia, ma rimasi in silenzio, con i pugni serrati.. ma cosa sto facendo? Liam è il tuo migliore amico e lei NON è la tua fidanzata, pensai, o almeno non ancora..
Vidi Louis avvicinarsi al suo orecchio e sussurrargli qualcosa,leggermente la vidi arrossire, quanto era bella... Ok basta Liam torna di sopra.
"allora? bevuto liammuccio?" -domandò con tono dannatamente irritante, ma cosa stavo dicendo? lei era la mia ragazza, come potevo pensare queste cose sul suo conto?
"vieni usciamo" -azzardai
Prese la sua borsa e scendemmo di sotto, tutti gli occhi erano puntati su di noi, Louis e Vanessa non c'erano - "strano" pensai.
Presi le chiavi e uscìì di casa, chiusi bene la porta e afferrai la mano di Danielle, le nostre dita si incrociarono e cominciammo a camminare, senza sapere dove andare.
I miei occhi caddero sulle nostre dita, incrociate tra loro, ma non combaciavano perfettamente, non più.
Era una giornata splendida, un sole caldissimo, un cielo azzurro quasi quanto gli occhi di quell'adorabile di Nialler e molta gente passeggiava liberamente, chi con i propri bambini, chi con i propri cani o chi semplicemente si gustava un delizioso gelato..
Arrivammo in centro, c'era un negozio di costumi, da dove vidi uscire con una busta Vanessa e Louis, ridevano e scherzavano, subito pensai di andare in spiaggia, sicuramente era quella la loro destinazione e io voglio passare più tempo con lei, voglio farmi perdonare, voglio far parte della sua vita.. e comincerò da ora, da qui..questo era il mio scopo.
Aspettammo che i due si allontanassero, per poi entrare nel negozio e scegliere dei costumi a caso, tra le mie mani c'erano un paio di boxer verdi e tra quelle di danielle, un due pezzi bianco.
Ci aviammo verso la spiaggia e come immaginato vidi in lontananza, due sagome a me molto familiari, ci avvicinammo e notai una splendida ragazza e il mio migliore amico..

"LIAMMM, liaaam siamo qui" -gridò a gran voce louis
Vidi Vanessa perplessa scambiare qualche pensiero con tommo...
"ciao louis..." -mi avvicinai a quella ragazza che mi stava facendo impazzire.. ma cosa sto dicendo? oh stupido Liam, smettila di sparare cavolate, la fissai e -"ciao anche a te.... vane" -la salutai con un sorriso a 32 denti.
"ciao liam..... danielle" -salutò me, per poi voltarsi verso Danielle
"come mai qui?" -chiese louis
"non sapevamo che fare e siamo venuti a fare una passeggiata lungo la riva" -spiegai poco convinto "e voi? che ci fate quì?" -continuai
"siamo usciti e dato che avevamo caldo, abbiamo pensato di venire qui, insieme al mare e divertirci un pò" -disse tutto d'un fiato ed euforico, louis
"ah bene, allora non vi dispiacerà se restiamo con voi, vero?" -dissi con tono soddisfatto
"oh no certo che no" -disse tranquillo tommo, alzando la mano destra e schioccando un cinque contro la mia.
Mentre seguivamo quei due, non facevo altro che osservare tutti i lineamenti di quel corpo davanti a me, qualche rotondità, ma nulla che potesse turbarmi, era un'esemplare fantastico....
Sistemai il mio asciugamano vicino a quello di Vanessa e cominciai a sfilarmi la maglietta, per poi passare ai miei pantaloncini, mi girai con sguardo fisso e serio sulla mora e la vidi schiudere le labbra........

Pav. Vanessa
Vidi sfilarsi la maglietta che ricadeva aderente sui suoi pettorali, poi passò ai pantaloncini, uno spettacolo mai visto, tanto che schiusi la bocca, poi mi trovai addosso, due occhi color nocciola, mi fissavano e subito tornai nella forma normale, cominciai a sentirmi strana, lo stomaco si muoveva, come dei vortici al suo interno, non era quello di cui stava parlando Louis? mannò io non ero e non mi innamorerò mai di Liam, o almeno credo.....
"andiamo a fare un bagno" -propose il moro
"o nono io non posso, ho fatto la permanente ai miei capelli, non si gestiscono mica soli sai?" -spiegò con voce irritante quel barboncino davanti a noi
"fa come vuoi" -risposi io al posto degli altri, beccandomi un'occhiataccia dalla riccia, ricambiai con un falso sorriso e cominciai ad avviarmi alla riva.
Appoggiai un piede nell'acqua, era diventata molto più fredda di com'era prima, due secondi e mi ritrovai tra le braccia di qualcuno..
"Louis, dai smettilaa, è ghiacciataaa" -urlai ridendo
"ah ah, risposta sbagliata, non sono Louis" -sussurrò una voce calda, mi voltai leggermente e vidi Liam, in tutta la sua bellezza, i suoi lineamenti, il suo corpo e le sue braccia così dannatamente .... forti.
"perchè lo hai fatto?" -domandai senza pensare
"devo recuperare il tempo perso" -mi sorrise dolcemente
"eccomii" -urlò a gran voce tommo, schizzando acqua ad entrambi.
Scesi velocemente dalle braccia di Liam e cominciai a schizzare quel ragazzo con cui avevo passato questa splendida giornata.
"ehi ehi non si fa, cattiva ragazza" -disse Louis venendomi incontro e afferrandomi per la vita, era dietro di me e sentivo ancora una volta le sue mani così delicate, cingermi la vita, ribaltai la situazione e salì sulla sua spalla.
"c'è del tenero fra voi" -disse serio Liam
"che?" 
"cosa?"
-rispondemmo all'uniscono io e Louis imbarazzati
"si, dovreste stare insieme" -detto ciò si allontanò da noi e raggiunse la 'sua' Danielle, infondo aveva ragione, provavo qualcosa per Louis, non riuscivo ancora a capire cosa, ma c'era davvero una certa sintonia tra di noi, stavo bene con lui, mi sentivo felice, ma era come se questo non mi bastasse, come se mancasse qualcosa... Ma dovevo provarci, si, dovevo provare a stare con quello splendido ragazzo, se andrà male pazienza, vuol dire che mi impegnerò seriamente per fare ritornare i nostri rapporti, come prima.
"pensi anche tu che stia nascendo qualcosa tra di noi?" -mi guardò dritta negli occhi
"non so.. e tu? lo pensi?" -ricambiai lo sguardo
Questa volta non ero sulle sue spalle, ma davanti a lui, faccia a faccia, le mie gambe attorno al suo bacino e le mie braccia attorno al suo collo, mi voltai verso Liam, ci stava fissando, poi mi voltai di nuovo verso quel viso, mi persi in quegli occhi e la tentazione di conoscere il sapore delle sue labbra era più forte di qualsiasi necessità.. avevo bisogno di quel dannato contatto, avevo bisogno di un suo bacio.. un bacio vero.. avevo bisogno di sapere se provavo qualcosa per quel ragazzo, si avvicinò lentamente al mio viso, per un attimo tutto si fermò, tipo le scene di quei film americani, dove tutti si fermano e la protagonista è l'unica che riesce a muoversi e vedere cosa realmente stava facendo, ma non feci in tempo a ragionare, quando le sue labbra ormai avevano toccato le mie, non reagì, rimasi immobile a quel tocco di magia, mi lasciai trasportare da quel flusso di emozioni, le nostre lingue si incontrarono e cominciarono a muoversi, seguivo i suoi movimenti, mentre sentivo le sue braccia, stringermi ancor di più a lui, come se non volesse che io scappassi, come se mi volesse per sempre tra le sue braccia, ricambiai la stretta e passai le mie dita tra i suoi capelli, accarezzandoli, dopo un poco ci staccammo, ci guardammo negli occhi e sorridemmo nello stesso momento, ero felice, sentivo di stare bene e non mi sarei mai fatta rovinare quel momento, alzò una mano e con tocco delicato, mi accarezzò la guancia e spostò una ciocca dei miei capelli, dietro l'orecchio, mi fissò a lungo
"sei bellissima"
Cominciai a tremare, un pò perchè era tanto che stavamo in mare e un pò perchè quelle parole ebbero uno strano effetto su di me, 'sei bellissima' continuavo a ripetermi e un brivido attraversò la schiena coperta dall'acqua gelida..
"sei stupendo" -sussurrai al suo orecchio, schioccandogli un bacio su quelle soffici labbra che sapevano di menta
"usciamo, comincio a sentire freddo" -continuai
"certo, principessa" -mi prese in braccio e come la prima volta, mi portò sui nostri asciugamani.
Vidi Danielle con il suo 'abito' se così si può definire, copriva a malapena culo e tette.
"noi ce ne torniamo a casa, vi lasciamo soli, ci vediamo a cena... amico" -disse con tono deciso e triste, perchè? perchè era triste? lui stesso ci ha consigliato di provarci, non lo ha detto esplicitamente, ma lo ha fatto capire.. Ora che cazzo gli prendeva? cosa voleva ancora? Chi lo capisce è bravo..
"aspetta veniamo con voi" -rispose con un sorriso Louis
Ci infilammo i nostri vestiti, Louis afferrò la mia mano, facendo combaciare alla perfezione le nostre dita e riempiendo quegli spazi di cui, ancora non avevo avuto modo di conoscere la loro funzionalità......
Arrivammo a casa dei ragazzi e Liam ci invitò ad entrare, mi guardai attorno, ma non vidi nè Zayn e nè la mia migliore amica
"Dov'è patty?" -domandai un pò perplessa
"ah, bho, non so, è uscita con Zayn qualche oretta fa, torneranno a momenti" -spiegò il biondino
Wow, la mia migliore amica, si proprio lei, quello stupido essere che ripeteva sempre 'io non mi innamorerò mai', che nessun ragazzo gli interessava, eccola che cade ai piedi del misterioso Zayn Malik, chissà come finirà questa storia, non vedo l'ora di ricevere spiegazioni da entrambi...
Nemmeno il tempo di finire i soliti discorsi con me stessa, che................






CIAO CIAO CIAO BASTADDII :D
AHAHAHAH, ok oggi sto male, questo è l'8° capitolo (capitan ovvio)
spero vi piaccia, ringrazio tutte, per le recensioni che mi lasciate, siete davvero spettacolari dolcezze jshklv *-* chi sarà arrivato? cosa succederà tra Louis e Vanessa? Saranno felici insieme? cosa staranno facendo Zayn e Patrizia? so che state pensando a male brutte maliziose hahahaha tranquille per ora non scriverò atti osceni in luogo pubblico.

Con questo vi auguro buona lettura, alla prossima.
UN BACIONE. :*


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Capitolo 9
*** when I look at you ***


                    "... la stella, la più bella, brilla per noi"

Pav. Patrizia
Ero sul divano, a casa dei ragazzi, appoggiata beatamente sugli addominali ben scolpiti di Zayn, mi sentivo così dannatamente bene vicino a lui.. tra le sue forti braccia.
Dal primo momento che i nostri sguardi si incrociarono, dal nostro primo lento, i nostri corpi e i nostri passi a ritmo così sincronizzato, quel sorriso tirato solo da un lato e quegli occhi così profondi, potrei continuare ad elencare i dettagli della sua perfezione all'infinito ..
Il saluto della mia migliore amica, mi portò alla real
, si avvicinò e mi diede un leggero bacio sulla guancia, credo stesse per uscire con louis o qualcosa del genere, ero troppo concentrata nelle mie riflessioni..
Ecco, il momento che aspettavo, prima o poi doveva arrivare .. dovevo andare al bagno o la mia vescica presto sarebbe esplosa, provavo un pò di imbarazzo a chiedere dove si trovasse, ma cavolo dovevo andarci il prima possibile.
"ehm.. Zayn?" -chiesi impacciatamente
"dimmi splendore" 
splendore, Zayn sonosuperstrafigo Malik, mi aveva appena chiamata splendore, calma e respira patrizia, sorridi e annuisci, non fare la faccia da pesce lesso, respira profondamente, forse è meglio che io risponda invece di continuare a parlare con me stessa..
"potresti indicarmi il bagno?" -sorrisi involontariamente
"vieni ti ci accompagno io" -ricambiò il sorriso
Levò delicatamente il suo braccio attorno al mio collo e si alzò dal divano, porgendomi una mano e aiutandomi ad alzare, dopo di che mi condusse per la strada verso il bagno.
"grazie" 
"e di che"
-rispose gentilmente, senza smettere di sorridere .. continuando così gli verrà una paralisi facciale, ne sono certa.
Entrai nel bagno e chiusi la porta alle mie spalle, dopo qualche minuto finì la mia seduta(?) mi lavai per bene le mani e uscì dal bagno, Zayn era ancora lì, appoggiato sullo stipite della porta che mi fissava..
"qualcosa non va moro?" -lo guardai stordita
"stavo pensando a una cosa .. ti va di andare a fare una passeggiata? ceniamo fuori, solo io e te" -mi propose 

Ossì, certo che vengo,mi fai impazzire, sono felice che tu me l'abbia chiesto ..

"si, volentieri" -risposi con un sorriso ebete
"allora andiamo" -prese la mia mano e mi trascinò fin giù le scale, salutò tutti con un cenno della mano e insieme, varcammo la porta principale..
Mentre passeggiavamo, mi fermai di scatto e osservai le nostre mani ancora unite, Zayn notò solo allora e subito mollò la presa, arrossendo, feci finta di niente e continuaammo a camminare..
"ecco siamo arrivati" -urlò euforico
"wow, che bel ristorante, davvero vuoi passare la serata con me, piuttosto che divertirti con gli amici?" -domandai un pò perplessa, ma allo stesso tempo contenta del semplice fatto che il ragazzo davanti a me, mi aveva scelta come 'compagnia' per quella serata che, grazie a lui, sarebbe stata sicuramente perfetta.
"se ho chiesto a te di restare per tutta la serata con me, significa che non voglio passarla con nessun'altro, giusto?" -sussurrò a fior di labbra, alzandomi il mento, in quel momento pensai di essere diventata rossa, anzi ne ero certa, il mio viso stava andando in fiamme.
Non sapevo cosa dire, le parole non uscivano, mi limitai ad annuire e a mostrare un sorriso un pò imbarazzato.. entrammo dentro e il locale era diviso in due piani: quello inferiore dove c'era il bar e la possibilità di ballare in mezzo a una grande pista, poi c'era quello superiore, in cui si poteva ammirare un tranquillo e privilegiato ristorante italiano, da gentil'uomo mi fece accomodare su una sedia, dopo di che lui fece lo stesso, eravamo uno difronte all'altro e stranamente non mi sentivo più imbarazzata, anzi, ero a mio agio.
Si avvicinò una cameriera e lanciando uno sguardo malizioso al mio Zayn, prese le nostre ordinazioni... ma che dico? mio? nono, scusate ho sbagliato riflessione.
"allora desiderate?" -chiese la donna dinanzi a noi
"spaghetti bolognese per me e... per te piccola?" -domandò rivolgendosi a me, sottolineando l'ultima parola..
mi aveva appena chiamata piccola, non so se il mio cuore poteva contenere ancora per molto tutte quelle emozioni e non so se il mio stomaco poteva reggere tutti quegli unicorni che vomitavano arcobaleni ovunque, si sono strana e si, nel mio stomaco non ci sono farfalle ma ben si: unicorni, per la precisione sono verde pastello, hanno degli occhiali da sole trasgre e si muovono in fila indiana, ballando la conga.
"anche per me" -mi affrettai a rispondere
"arrivano subito" -continuò la cameriera prima guardando me e poi lanciando un' occhiata a Zayn, per poi andarsene.
"quella ti stava mangiando con gli occhi" -osservai
"ma che dici?" -fece una piccola risatina, infondo sapeva benissimo anche lui che avevo ragione.
"daii non fare il modesto, si vede da un miglio che ti lanciava frecciatine, se non ci fossi stata io ora, chissà cosa avrebbe fatto" -gli feci notare con tono malizioso
"ma io sono qui con te e non c'è posto migliore in cui vorrei trovarmi in questo preciso istante" -disse serio, guardandomi intensamente negli occhi
Qualcosa nel mio stomaco si mosse.... di nuovo ... quel ragazzo era in grado di scombussolarmi, di mandare in aria tutti i miei piani, riusciva a farmi sentire speciale e apprezzata e proprio io, cui erano rare le volte in cui un ragazzo riusciva a colpirmi al primo istante.. ecco che mi stavo indebolendo di fronte a quel meraviglioso pakistano..
"sai sempre come farmi meravigliare.... Zayn"
Si avvicinò lentamente al mio viso, ormai pochi cm di distanza ci separavano, pochi cm mi tenevano lontana da quelle morbidi e sottili labbra, ma ecco che la stessa cameriera di prima, si avvicinò porgendoci i piatti
"ecco a voi" -sorrise soddisfatta
Zayn riprese la sua postura retta e un pò infastidito, prese il suo piatto.. io feci lo stesso e intanto che gustavo quella prelibatezza italiana, osservavo dettagliatamente ogni singolo lineamento di quel perfetto viso: gli zigomi, le sue labbra, il suo naso perfetto e quella poca e non curata barbetta appena sotto il mento, 'cavolo, era bellissimo' pensai.
Parlammo per tutta la serata, scherzammo e ci divertimmo davvero tanto, dopo di che a quel lampo di genio venne un'idea
"andiamo di sopra"
"per caso hai pensato di buttarti giù dal terrazzo? sei ancora giovane, perchè mai?"
-scherzai
"ah ah ah spiritosa, e comunque no, voglio vedere il cielo, dicono sia stupendo quì di notte"
"e che cielo sia, forza andiamo"
-sorrisi a 32 denti
Ci alzammo dal nostro tavolo, pagammo e chiedemmo il consenso di andare al piano di sopra, così ci affrettammo e in nemmeno 5 secondi ci ritrovammo sotto un cielo stellato, qualcosa di stupendo, mai visto prima d'ora, il terrazzo era enorme e il 'pavimento' era ricoperto di erba finta, c'era una piccola piscina più in fondo e due sdraio con un'ombrellone
"vieni, stendiamoci a terra" -mi prese la mano e mi fece sdraiare accanto a lui, sollevò un braccio così da permettermi di appoggiare la testa sul suo petto, intanto le sue dita accarezzavano delicatamente i miei capelli, dio se tremavo, ma la causa non era il freddo...
"guarda lì, in fondo, vicino la stella più lucente" - indicò una parte del cielo con il dito -"se provi a unire quelle 5 stelle, esce un cuore, chiudi gli occhi e prova a tracciare una forma, poi aprili e vedrai"
Feci come mi aveva consigliato, chiusi gli occhi e alzai una mano, tracciai delle linee nel cielo, aprì gli occhi e quelle linee immaginarie formavano realmente un cuore, ma forse eravamo gli unici ingrado di notarlo..
"è bellissimo, è tutto stupendo, grazie Zayn.. per la cena, per le risate, mi sono divertita davvero" - gli confidai sorridendo
"grazie a te, perchè da quando ti ho vista è stato come un colpo di fulmine" -mi accarezzò delicatamente una guancia
"io non ho mai creduto ai colpi di fulmine, si nel destino però, questa volta credo che abbia aperto un capitolo stupendo in cui io faccio da protagonista" -risposi sognante e stringendomi ancora di più a lui.
"tu non sei solo la protagonista, ma sei la principessa della storia, io sono l'eroe, il tuo eroe, non ci saranno antagonisti, nessun ostacolo, ma solo l'amore, che trionferà" -mi sussurrò in un orecchio, un brivido corse lungo la mia schiena, il cuore prese a battere in modo irregolare, le mani sudavano, le mie labbra avevano bisogno delle sue, si avvicinò molto lentamente al mio viso, con una mano accarezzò una guancia, dopo di che appoggiò la sua fronte sulla mia, i nostri nasi si toccarono, ormai sentivo il suo respiro su di me, sentivo il sapore delle sue labbra, mi stavo perdendo nei suoi occhi e non riuscivo più a reggere la situazione, cavolo Malik, muovi il culo e baciami.. dopo qualche secondo che sembrarono eterni, le sue labbra si fiondarono sulle mie, fu un bacio dolce, pian piano diventò più passionale, schiusi la bocca per lasciare libero passaggio alla sua lingua che spingeva contro la mia, un bacio stupendo che durò molti secondi, eterni minuti... i più belli della mia vita, mi accarezzò i fianchi e mi strinse di più a se, allungai le braccia e gli circondai il collo, accarezzandogli i capelli, poco dopo ci staccammo per riprendere fiato
"mi piaci e non voglio più tenerlo nascosto, voglio gridarlo al mondo intero" -sussurrò lui
"e allora perchè non lo fai?"
lentamente si avvicinò al mio orecchiò
"mi piaci e voglio stare con te, ora sei tu a far parte del mio mondo e non importa se gli altri lo sappiano o no"
Le emozioni in quel momento, ciò che sentivo e provavo, non potevano essere descritte, potevo solo continuare a sperare che non fosse un sogno o se così fosse, allora vi prego, che nessuno si azzardi a svegliarmi...

Pav. Zayn
..Stesi su quel finto prato verde, insieme, uno vicino all'altro, la sua testa appoggiata sul mio petto, le accarezzavo dolcemente i capelli, appoggiai il mento sulla sua testa e riuscì a sentire quello splendido odore di shampoo al miele, le proposi di chiudere gli occhi e tracciare linee inesistenti nel cielo, ma non lo feci per fargli vedere che quelle stelle, unite, formavano un cuore, ma volevo osservarla da vicino senza essere troppo invadente, gli sfiorai il viso, percorrendo ogni singolo lineamento perfetto di cui era composto, quel viso così dolce e sereno, quei capelli color nero corvino che ricadevano ondulati sull'erba finta, quell'innocenza nei suoi occhi, quelle labbra fini e perfette, lei era perfetta ... le dissi quello che provavo, dopo di che avvicinai la mia fronte alla sua, feci sfiorare i nostri nasi e ormai la distanza diventò nulla, spezzai quella lontananza che ancora ci teneva distanti, ma non per molto, dopo di che feci combaciare alla perfezione le nostre labbra, feci entrare la mia lingua e cominciai a farla 'strusciare' contro la sua, le mani cominciavano a sudare, le ginocchia cominciarono a tremare, ebbene si, quella splendida ragazza sotto di me, mi stava facendo perdere la testa, in meno di 2 giorni mi aveva completamente rubato il cuore, non volevo affrettare le cose, volevo prima approfondire la sua conoscenza, ma la tentazione e la necessità di averla mia, era più forte di qualsiasi cosa..
ci staccammo per riprendere fiato, gli accarezzai i fianchi e la strinsi di più a me, come per fargli capire che non poteva fuggire da me, che lei ora mi apparteneva,allungò le braccia, avvolgendo il mio collo e facendo passare le sue piccole dita, tra i miei capelli, dopo di che ci staccammo per prendere fiato, ci guardammo negli occhi e sorridemmo contemporaneamente..
"mi piaci e non voglio più tenerlo nascosto, voglio gridarlo al mondo intero" -sussurrai
"e allora perchè non lo fai?" -lentamente mi avvicinai al suo orecchio e -"mi piaci e voglio stare con te, ora sei tu a far parte del mio mondo e non importa se gli altri lo sappiano o no"
era stata decisamente la serata più bella della mia vita...
dopo qualche ora la riportai a casa sua e con un dolce e appassionante bacio, gli augurai la buonanotte...
"buonanotte cucciola, a domani" -gli scocchiai un'altro bacio sulle labbra, per poi voltarmi e tornare a casa, i ragazzi saranno sicuramente in pensiero per me, come del resto Vanessa lo sarà stata della sua migliore amica.......









CIAOOOOOOOOOOOOOO RACAZZEEE(?) :D
eccomi qui di nuovo, con un nuovo capitolo, questa volta a parlare sono Zayn e Patrizia che come avrete notato, sono cotti l'uno dell'altro.. andranno bene le cose tra di loro? Lo scoprirete continuando a leggere... ringrazio sempre le bellezze che mi lasciando recensioni stupende, senza di voi non sarei arrivata a questo punto, perciò grazie e a domani con un nuovo capitolo tutto da assaporare(?) HAHAHAHAHAH buonanotte. c:

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