Hei ciao, sono la ragazza che ti era piombata addosso.

di Sil98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fammi un salto a quattro metri da terra con un paio di pattini marca barbie, triplo giro della morte e dritto dritto verso quel biondino! ***
Capitolo 2: *** "Coff Coff" E' forse il miglior modo che conosco per iniziare una conversazione fra uno straniero ed una ragazza con le code. ***
Capitolo 3: *** Evviva le pippe mentali!! ***
Capitolo 4: *** Confessione. (Evvai un titolo corto! Sono fighi i titoli corti! Tu non pensi che siano fighi i titoli corti? Oh...Ora non è più corto...) ***
Capitolo 5: *** Torno dall'oltretomba per gustarmi un bacio alla francese e tu...Si proprio tu! Come ti permetti di evolverti davanti ai nostri occhi, cosa sei...Un pokèmon?! ***
Capitolo 6: *** Devo trovare un titolo stupido come faccio sempre ma intorno a me c'è un atmosfera da film adolescenziale che mi costringe ad essere triste e malinconica...Oh, una caramella! ***
Capitolo 7: *** Gelato al cioccolato dolce, un po' salato, tu gelato al cioccolato....Su cantate con me! ***
Capitolo 8: *** Appuntamento romantico con i formaggi della coop! Perché la coop sei tu (?). ***
Capitolo 9: *** Hanno finito il gorgonzola! Chiamate Heidi (?) Entriamo dentro un posto oscuro...Il bagno della coop (la coop ha un bagno? non l'ho mai visto) ***



Capitolo 1
*** Fammi un salto a quattro metri da terra con un paio di pattini marca barbie, triplo giro della morte e dritto dritto verso quel biondino! ***


Per iniziare la giornata, seguo la mia solita routine mattiniera (ed è già tanto che, con i problemi psicologici che ho, nonostante mi svegli sempre alle sei, non mi sono ancora ritrovata a divorare locuste e cavallette). Quel giorno però, qualcosa era andato storto. Avevo finito per fare tardi a scuola (tale la notizia era triste che mi scendevano goccioloni dagli occhi, manco crollasse una diga...). Fra vestirmi, farmi le code, fare colazione e lavarmi i denti (chissà perchè mi sporco sempre i capelli di dentifricio) ero entrata alla seconda ora, ma ciò era stato un colpo di sfortuna per me. Poco prima di entrare, mi ero imbattuta in un ragazzo biondo con gli occhi azzurri. Ero caduta goffamente davanti a lui perchè persa tra i pensieri.
Imbarazzata, nel momento, mi ero scusata balbettando e gesticolando...Risultato? Uno sguardo di ghiaccio! Benchè fosse stata solo una frazione di secondo, per me era sembrata un eternità. Poi, senza dire nulla, aveva ripreso la sua camminata a passo diretto (Non volendo perdere il suo atteggiamento da figo), ma in qualchè modo, mi era parso più teso di me. Continuava ad andare dritto verso la mia scuola...Accidenti! Era proprio la strada che dovevo fare io. Dopo quella figuraccia non me la sentivo di stargli accanto...O dietro...O davanti, insomma, non lo volevo lungo la mia traiettoria di visione. Quindi, cercai di nascondermi tra gli alberi per non farmi vedere...:
-Non pensi di esagerare così?- Sentii un ronzio dietro le orecchie e lo ignorai.
-Ehiii!! Ascoltami! E' inutile che fai finta di non sentirmi, sono dietro di te!- In realtà quello non era un ronzio, bensì Yho, un personaggio immaginario (rompi coglioni, senza controllo).
-La smetti di fare così?- Avevo detto scocciata.
-Di fare cosa?-
-D-di parlare, muoverti, respirare, insomma di vivere!-
-Ancora non capisco- Diceva lui, sbattendo gli occhi perplesso.
-Tu non dovresti esistere! Sei solo un frutto (maleficamente figo) della mia fantasia!-
Un minuto di silenzio aveva invaso l'atmosfera.
Yho si era avvicinato a me, vicino...Sempre più vicino, ed infine mi aveva sussurrato dolcemente di calmarmi ma, invece, al contrario, mi era preso il panico. Una marea di emozioni confuse: Rabbia; spavento; imbarazzo e un colpo forte al cuore. Mi sentiva il petto e, non sapendo che fare, mi limitai a dargli una patta leggera sulla mano, per allontanarlo da me, girandomi poi e controllando se il biondino se ne fosse andato via.

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Capitolo 2
*** "Coff Coff" E' forse il miglior modo che conosco per iniziare una conversazione fra uno straniero ed una ragazza con le code. ***


Entrata a scuola, mi ero accorta che la classe parlava di qualcuno, un nuovo arrivato, se avevo sentito bene. Presi posto e aspettai incuriosita: 
-Bene ragazzi, questo è il vostro nuovo alunno e compagno di classe...- Disse la prof. 
Vidi allora spuntare un ciuffo biondo all'insù, occhi azzurro ghiaccio, due sopracciglia fini e corte e uno sguardo glaciale. Ma quanto era scontata la cosa... 
-Si chiama Ciel Colin e viene dalla Francia, si è trasferito qui in Italia da poco, siate gentili con lui- Finì la professoressa. Allora si chiama così...Pensai.  Diventai tutta rossa, pensando alla figuraccia di prima. Gli ero proprio atterrata addosso come se ci fosse stata una calamita che ci attraeva. Forse gli avevo fatto pure un bernoccolo (dopotutto se l'era cercata lui, andando in giro con quel volto splendido che si ritrovava, mi sarei lo stesso buttata sopra di lui, non avrebbe avuto scampo).
Bhè, la situazione non era stata delle migliori e, vedendolo arrivare mi ero fiondata dietro una mia amica cercando di non farmi notare. Nonostante tutto, però, lui mi aveva notata e dalla sua faccia capii che voleva mettersi accanto a me (la cosa,  sotto sotto non mi dispiaceva affatto). Per un istante la mia testa si era riempita di pensieri, lui si dirigeva verso il posto accanto al mio...Solo verso la fine cominciai a chiedermi: Cosa 
avrei potuto dire? "Ehi ciao, sono la ragazza che ti era piombata addosso, ero pesante eh? Ahahah!" ...No. Avrei fatto la figura della cogliona. Lo vidi sistemarsi accanto a me. Già regnava il silenzio, così imbarazzante da farmi venire quasi un infarto. 

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Capitolo 3
*** Evviva le pippe mentali!! ***


-Ehm...Coff Coff- Cercavo di cominciare disperatamente un discorso...Non che schiarirmi la voce fosse un modo intelligente per cominciare una conversazione.
 
-Scusa per prima, ti ho fatto male?- Chiesi, tremando un po'.
Continuava ad esserci silenzio.
Ah bene, ora mi fissa pure male, non poteva tenermi il muso così.
Non era più imbarazzante, piuttosto ridicolo.
 
-Bene, prendete il vostro libro a pagina 33...Ah Ellis!- Ed ora cosa voleva quella baldracca?
 
-Aiuta Ciel a trovare la pagina!- Ordinò quella miss perfezione della prof. (se non mi denunciate adesso, per quello che ho appena detto, ci penserò da sola).
 
Mi avvicinai a quel bonazzo (che, purtroppo continuava a guardarmi come un povero micio, appena castrato), gli presi il libro...Oh cielo, era andato a pagina 33! ...Aspetta, ma è quella la pagina dove dovevamo andare? Mi sto confondendo, ho in testa solo l'immagine del povero gatto castrato che mi balla la macarena (?!)
Comunque non divaghiamo...Ellis! Devi raccontare questa storia decentemente! Se no poi i lettori/lettrici se ne vanno e tu stai parlando in terza persona...Perfetto...
 
-Ecco! Vedi 33? Questa è la pagina che ha detto la prof.- Dissi sicura di me.
 
-Si...Lo so..- Già, lo sa...Sono una deficiente.
 
-Ti chiami Ellis giusto?- Continuò lui.
 
-Si, Ellis è un nome (Woooow) Ehm...Volevo dire che mi chiamo Ellis De Angelis, piacere-
 
-Ciel, Ciel Colin- Diceva sorridendo, ehi facciamo progressi eh!
 
Il biondino aveva un sorriso più bianco del bianco che ero abituata a vedere, avrebbe potuto fare lo spot pubblicitario di un dentifricio, ma non quelli cinesi che invece di pulire fanno il contrario, quelli con quello strano nome, tipo "AZ" completamente tirato a caso, ma che riscuote un grande successo.
Insomma, mentre nella mia testolina dicevo 'ste cazzate, davanti a lui ero rimasta con una faccia da imbecille: bocca mezza aperta, occhi socchiusi, narici allargate e uno strano verso orgasmico come un "aaaahh" ma più da zombie.
 
E pian piano il suo sorriso si chiudeva, a quel punto Ciel, terrorizzato dalla mia faccia, faceva gesti con la mano, per vedere se c'ero o meno.
Un'altra figura di cacca, ormai quotidiana.
Per fortuna, trovammo un argomento di cui parlare (Di quanto la mia faccia faceva paura ogni volta che tornavo sulle nuvole, no scherzo)
 
Uscita da scuola (grazie al cielo), lo vidi andare a casa, camminando nella mia stessa via.
Così presi un bel respiro, così profondo che, credo di aver ingoiato una mosca e, tossendo come un vecchietto malato e sofferente (povero vecchietto), allungai il passo per raggiungerlo.
 
-Vai un po' più piano, sembra che lo insegui- Disse quella mezza sega di Yho apparsa dal nulla.
 
-Mezza sega a chi?!- Come ha fatto a sentirmi? Stavo pensando!
 
In realtà, era proprio quello che volevo fare, atteggiarmi da stalker e vedere dove andava Ciel, era solo una piccola curiosità, niente di male...Poi lo avrei portato in un angolino buio e...Aehm Coff coff, la mosca di prima.
Scusate.
 
Il bonazzo si girò verso di me.
-Ah...Prendi la mia stessa strada?- Mi chiese.
 
-Bhe si, a quanto pare. Casa mia è da questa parte-
 
-Allora possiamo andare a casa insieme- Maxi sorriso super HOT!
 
Mi sciolsi, non mi reggevano più le gambe, era uno gnocco pazzesco.
Sembrava uscito dai miei sogni, solo che Ehm...I miei sogni sono un po' più non-posso-dirlo-se-no-mi-tocca-cambiare-il-rating.
-Si...Ok- Risposi timidamente.
 
-AhAh! Ci sei riuscita eh?- Commento il terzo in comodo ed io lo guardai male.
 
Ora dovrei spiegare (anche se non ne ho voglia...): In quel momento, Yho era accanto a me e sebbene anche Ciel lo fosse, lui non si era accorto di nulla dato che, essendo frutto della mia immaginazione, potevo vederlo e sentirlo solo io (fine spiegazione scientificamente scientifica).
 
Per non far brutta figura davanti al biondino, ogni volta che Yho apriva quel cesso di bocca che si ritrovava, io lo ignoravo, sia riguardo alle domande che ai suoi stupidi commenti, lungo il percorso scuola-casa.
In realtà, penso che lui sapesse bene che non avrei risposto, ma voleva comunque farsi sentire, per essere notato (prenderò provvedimenti, chi di voi lettori ha una motosega in questo momento?).
Ci fermammo davanti ai gradini di casa mia.
Ciel si girò intorno (attento! Qualcuno vuole ucciderti! ...No eh?...).
Mi salutò e se ne andò.
A quel punto il cretino patentato mi si avvicinò all'orecchio:
 
-Ti sei immaginata di baciarlo?-
 
-No, Yho...- Risposi voltando lo sguardo verso il basso (ma che carina che sono).
Mi aveva proprio letto nei pensieri.

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Capitolo 4
*** Confessione. (Evvai un titolo corto! Sono fighi i titoli corti! Tu non pensi che siano fighi i titoli corti? Oh...Ora non è più corto...) ***


Erano passate quattro settimane da quando Ciel si era trasferito nella mia scuola e, come ogni mattina da quel fatidico splendido giorno, mi svegliavo presto per prepararmi al meglio per apparire F-A-V-O-L-O-S-A ai suoi occhi gelatati (ma lo sono di già *applausi della folla apparsa dal nulla in camera mia*).
Così, presi il primo straccetto che avevo trovato (firmato; da 400 euro e passa...scherzo! 500...) e mi vestii in fretta...Ok, ora la folla se ne può andare *prende a calci nel didietro la folla*
 
-Uff, ma perchè sei così stupida già di mattina?- Ah, eccolo. Se non si intrometteva lui, finiva il mondo.
 
-Ascoltami bene Yho, sarai pur un figo da paura ma...-
 
-Oh grazie, ne sono lusingato- La puttanella ha parlato.
 
-Certo, sono stata io ad immaginarti. Comunque sei il terzo in comodo qui, vattene-
 
-Terzo in comodo? Ma se siamo solo io e te!-
 
-Io e i miei vestiti volevamo parlare in privato, oltre che terzo in comodo, sei anche sgarbato, chiedi subito scusa!-
 
-Hai vestiti...?- 
 
-Si, hai vestiti- Presi una posizione così sexy da far invidia ad una velina.
 
-Ok...Ti lascio sola soletta a chiacchierare con i tuoi vestiti..- Disse lui un po' spaventato, che pretende da me? La serietà? ahaha!!
 
-Bene!- Dopo che aveva oltrepassato il muro, come un fantasma, (ma in modo più effeminato) mi tolsi in fretta il pigiama.
 
-Comunque eviterei il reggiseno imbottito, si nota da un miglio che sono finte- Cazzo! Gli lanciai la torcia che tenevo sul comodino e mi vestii di fretta, un po' imbarazzata e un po' schifata.
 
Arrivata a scuola notai subito Ciel, che si girava i pollici aspettando il suono della campanella.
 
-Ciao Ellis!- I suoi gelati al posto degli occhi si sciolsero, oppure ero io che avevo bevuto troppa coca cola col vino (è buona, provate).
 
-Ciao Ciel! Pronto per un'altra giornata di scuola?-
 
-Sinceramente? Direi di no, almeno ci sei tu a farmi compagnia- Ho sentito bene? Penso di aver appena avuto un attacco ai miei ormoni, ragazzo mio, sei in pericolo.
 
-Vale lo stesso per me Ciellino!-
 
-Cosa?-
 
-Cosa...Cosa?- Che ho detto di strano?
 
-"Ciellino"-
 
-...- Imbarazzo livello 100, stavo impazzendo, soprattutto perchè non ho ancora capito se devo raccontarvi questa storia al presente o al passato.
 
-Hei, mi piace. Non arrossire, tranquilla...Ellissina-
Questo è un colpo basso, il mio cuore mi sta salendo fino in gola!
Ora è nel naso, meglio farlo tornare giù.
 
-Grazie, comunque...Ellissina è orribile e, anche Ciellino, non so proprio come mi sia venuto in mente ahah- Rise anche lui e...Mi accecò! Bonazzo mio, sei pericoloso quanto me.
 
-Ahah, in effetti sono meglio i nostri nomi, il tuo soprattutto-
Detto così, suonò la campanella e ci avviammo in classe.
 
Io ero magicamente accanto a lui, sarei stata al settimo Ciel (ahah, capita la battuta?...E' orribile, lo so) se non fosse stato per Yho, terzo in comodo e puttanella da quattro soldi perenne, in mezzo tra me e Ciel, quest'ultimo non lo vedeva, quindi, lamentandomi avrei solo fatto la figura della cretina.
 
-Ellis, non vorrei interrompere il tuo palese flirt con questa checca, ma...Non vedi che c'è qualcosa che non va?-
 
Lo squartai con gli occhi, la checca se mai è lui.
 
-Continuo, so che non puoi rispondermi, ma almeno presta attenzione.
Non sono un immaginazione normale, o sei tu che hai problemi mentali, ma penso lo sapessero tutti, il fatto è che questo fenomeno non è normale! E la cosa ironica è che te lo dico io e non tu...-
 
Aveva ragione, non sul fatto che avessi problemi mentali, ma perchè lui non doveva esistere...Mi venne un idea geniale.
Presi un foglietto di carta e lo passai a Yho.
 
-Scrivi qui, qualcosa, qualsiasi cosa, ti passi per la testa-
Detto questo, Yho provò a prendere il foglietto, ma senza risultato per via di Ciel, che glielo aveva sfilato di mano.
Evidentemente (mi scoccia ammetterlo) la mia idea non era poi così geniale.
 
-Ok- Ciel, guardato stranamente, sia da me che da Yho, cominciò a mettere giù due righe.
 
Eravamo tutti e due curiosi:
 
-Ehi, preparati che si dichiara a te- Disse Yho sghigniazzando...Ah, magari...
 
Ciel mi passò il foglietto, le sue guance parevano andare a fuoco, mi ero preparata a prendere i mashmallow per fare un falò quando, mi bloccai leggendo quello che aveva scritto.
 
"Credo che tu mi piaccia..." Infarto. *bopi bopi, ambulanza che viene a prendermi*
 
Lo guardai con una faccia da ebete, ora anche io andavo a fuoco.
 
-Allora?- Disse lui mentre Yho si rotolava sul banco.
 
-Chiama i pompieri e dopo un ambulanza-
A questa frase anche Ciel rise e mi fece cenno che ne avremmo riparlato dopo le lezioni.

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Capitolo 5
*** Torno dall'oltretomba per gustarmi un bacio alla francese e tu...Si proprio tu! Come ti permetti di evolverti davanti ai nostri occhi, cosa sei...Un pokèmon?! ***


-In realtà piaci anche a me- Disse la mia anima ormai morta di crepacuore.
Si era seduti sopra gli scalini del parco, davanti alla scuola.
 
-Ne sono felice- Il mio putto sexy si stava massaggiando la nuca per l'imbarazzo mentre io tornavo dall'oltretomba pronta a dargli un bacio.
 
-Bhe, se allora è reciproco...-
 
-Baciamoci- L'ha detto, si...L'ha proprio detto! Evvai!! *coro angelico*
 
-Si..- Mi avvicinai a lui, il mio cuore batteva all'impazzata, tutto intorno a me aveva smesso di esistere, c'ero solo io e lui...Io, lui e Yho che si scaccolava modestamente (?) davanti a noi due...
No, descrivo meglio: Yho che si scaccolava in modo super modesto, davanti a noi, apparso all'improvviso, "terminando" il nostro bacio (che purtroppo non era nemmeno iniziato) e facendo prendere un colpo a Ciel.
 
-E tu da dove sei apparso?!- Disse Ciel sconvolto.
 
-Yho?!- Il mio cervello sta collegando le varie parti: perchè Ciel vede Yho? (meglio assumere un tono più sconvolto. Riprovo) PERCHE' CIEL VEDE YHO????!!!!!
 
-Oh, puoi vedermi?- Ovviamente la reazione di quel decerebrato era stata più lenta della mia.
 
-Ma che stai dicendo? Certo che posso vederti!- Ciel cercava di calmarsi, se 'calmarsi' voleva dire: Urlare in faccia a gente sconosciuta che ti è apparsa dal nulla, mentre cercavi di baciare una ragazza.
 
-Tutto questo è assurdo!- Dissi io, zittendo il mio figone biondo e...quell'altro -Scusa Ciel, torno subito, aspettami- Dissi rivolta al primo, super perplesso della situazione -Tu, tu vieni con me- Dissi al secondo, che mi guardava come un ebete (come chi ha appena scoperto che il suo barbiere è gay), prendendolo per il braccio e trascinandolo via.
 
 
-Ora voglio sapere cosa sta succedendo!- Dissi dietro un albero, dove potevo vedere bene cosa stava facendo il mio povero bonazzo scandalizzato.
 
-Alla buon ora- Disse Yho roteando gli occhi.
 
-Riesco a toccarti! Prima non potevo, guarda!- E come esempio gli detti uno schiaffo sulla faccia che lui prese al volo e che, con rabbia me lo restituì.
 
-Non è una buona scusa per malmenarmi-
 
-Ah, invece si...Ora mi sento molto meglio, a parte per lo schiaffo che ho ricevuto-
 
-Cretina, ed ora che si fa?- Disse lui, girandosi per vedere Ciel, che si girava i pollici guardando il pavimento.
 
-Bhè, ti presento...-
 
-Ti ricordo che sono appena apparso in mezzo a voi, dal nulla-
 
-Gli dico che sei un prestigiatore, molto bravo!- Idea geniale!
 
-L'idea più insulsa e stupida che abbia mai sentito- Sono un genio incompreso...
 
-Trovamene una più credibile!- Dissi sfidandolo, prendendolo di nuovo per il braccio e portandolo da Ciel.
 
-Asp...Aspetta, che fai? No, non saprei che dirgli!- Mi bisbigliò all'orecchio.
Ciel ci vide fare la nostra entrata trionfale verso di lui, anche se, più che trionfale, sembravamo due cavernicoli che avevano appena trovato l'amore e per ciò, io lo avrei dovuto trascinare via verso la mia caverna, mancava solo una bella botta in testa (se chi leggesse, in questo momento, avesse una mazza chiodata, avvertitemi, è importante).
 
-C-Ciao, io sono Yho-
 
-Scusalo se è apparso all'improvviso, è un prestigiatore, gli piace fare così- Guardiamo se abbocca alla scusa.
 
-Ah, wow...Allora sei davvero bravo, io sono Ciel...Ciel Colin, piacere- Disse il mio figone con un sorriso stupendissimo.
 
-Il piacere è tutto mio- Ricambiò Yho con un'altro sorriso, meno stupendissimo, ma anche lui non scherzava affatto.
In quel momento mi sentii come la protagonista di un telefilm che cuccava facilmente, solo che dal mio aspetto sembravo uscita dal Il mondo di Patty.
I miei ormoni, avrebbero potuto facilmente esplodermi dentro, provocandomi una emorragia interna, ma la tensione che si era creata ruppe quella magica fantasia perversa che avevo nella mia testolina.
I due ragazzi si guardavano con un aria da sfida, come se io fossi il loro trofeo per cui si lanciavano occhiatacce, almeno avrei pensato questo, ma..Uno dei due ragazzi era Yho e, Yho non mi avrebbe mai considerato una ragazza con cui "provarci", neanche se fossi l'unica femmina della terra, al massimo flirterebbe con un tricheco maschio.
 
-Bhè, allora...Yho non è ora di pranzo da te? Dovresti andare, altrimenti i tuoi si arrabbierebbero...- 
 
-Ellis, ma io non ho una...-
 
-Ah già che stupida! Oggi pranzi a casa mia, allora avviati, dopo ti raggiungo!- Detto lo spinsi avanti, lui comprese e se ne andò.
Lo salutai con la mano, mentre con le labbra gli mimavo che era un coglione.
 
-Chi è quello...Un semplice amico?- Oh mio Ciel, sei geloso?
 
-Ehm, è...E' mio cugino!- Inventiva livello 100.
 
-Ah, meno male...- Si! Lo sapevo che ti logoravi di gelosia -Per un attimo mi ha guardato davvero strano, pensavo fosse innamorato di te-
 
...Cosa?
-No, ahah...Impossibile! Sta tranquillo- 
 
-Allora, dove eravamo rimasti?- Lui prese una voce alquanto sexy.
 
-Vediamo...- Dissi reggendo il gioco e avvicinandomi a lui.
Le nostre facce erano ad un millimetro di distanza, appoggiò la sua fronte alla mia per poi strofinarci naso a naso.
Era così tenero, tutto il contrario di quel babbeo di Yho.
 
Poi il momento cruciale, si avvicinò alle mie labbra ed io chiusi gli occhi, in attesa di quel fatidico bacio...

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Capitolo 6
*** Devo trovare un titolo stupido come faccio sempre ma intorno a me c'è un atmosfera da film adolescenziale che mi costringe ad essere triste e malinconica...Oh, una caramella! ***


-Hei ciao!- Chi era la troia che osava fermare il nostro magico momento?!
 
-Oh, ciao Caterina- Disse Ciel, staccandosi da me per salutarla...La conoooooosce!
 
-Ciao...-Dissi io meno convinta.
 
-Cosa fate di bello soli soletti?- Secondo te?
 
-Oh, niente...Tu?- Disse Ciel riprendendosi a massaggiare la nuca, imbarazzato...Poteva dirlo apertamente che ci stavamo per baciare, così quella tipa se ne andava via.
 
-Gironzolavo per il parco quando vi ho visto, tu devi essere la fantomatica Ellis vero?-
 
-Si- Risposi io fulminandola con lo sguardo, poi aggiunsi -Come mi conosci?-
 
-Oh, Ciel mi ha parlato tanto di te- Disse lei accennando un sorriso poco felice.
 
-Ah e che cosa ha detto?- Senza rendermene conto mi si stampò in volto, un ghigno maleficamente malizioso che Ciel notò subito, diventando bordeaux.
 
-Niente di che, sei simpatica...- basta, solo questo? Non troviamo simpatica E BASTA una persona che si sta per baciare.
 
-Ah, solo?- Ed ecco che Ciel esplode e va in fumo, cortocircuito...Lo sapevo, era troppo bello per essere un ragazzo in carne ed ossa.
 
-Possiamo evitare q-questo argomento?- Dice finalmente lui, guardando prima La troia, poi me ed infine il terreno.
 
-Si, non è importante, piuttosto volevo che mi accompagnassi in centro...Ti va bene?- Disse La stra-tegame rivolta a Ciel -Se vuoi, porti con te anche la tua ragazza- Aggiunse sorridente.
 
Non che fossi la tipa super gelosa che chiede cosa fa, al suo ragazzo, pure quando va in bagno...Però c'era un limite a tutto.
L'atmosfera che c'era fra me e Ciel, era stata interrotta per due volte, prima dal quel deficiente di Yho, apparso dal nulla e poi da Caterina, ma che nome...Aveva la puzza di lucciola che si sentiva da lontano.
Mi immaginavo beatamente le varie morti che potevano scatenarsi su di lei, tipo annegata in una vasca di vedove nere o rinchiusa in una pensione a vita, tempestata dalle noiose e letali storie dei vecchietti...Ok, l'ultima morte è piuttosto ridicola.
 
Poi i miei dolci pensieri furono interrotti dalla risposta di Ciel:
 
-No...Lei non è la mia ragazza...Comunque per me va bene- Aspetta, ma dal momento della dichiarazione, io già lo vedevo come il mio ragazzo...Per lui non era la stessa cosa?
 
-Tu vieni con noi?- Disse Quella.
 
-Ah, no andate pure...- Perchè ho rifiutato?! Ora ne approfitta per sbatterselo ad un muro...Oh appena messo in pericolo il mio bonazzone.
 
Detto questo li salutai e me ne tornai a casa, distrutta psicologicamente.
 
 
-Eccoti finalmente!- Disse Yho davanti all'uscio di casa.
Teneva in mano una tazza di thè fumante, volevo offenderlo come al solito ma una voce mi fermò.
 
-Ellis, dove mi hai tenuto nascosto questo bel ragazzo?- La voce veniva da mia sorella, Amy, che in un battere di ciglia si appoggiò a Yho, per poi abbracciarlo e scompigliargli i capelli.
 
Yho impassibile ai gesti di Amy, mi guardò stranamente, forse si aspettava quell'offesa che non aveva ricevuto.
 
-Andate a pomiciare da un altra parte, non ho voglia di vedere nessuno in questo momento- Quelle parole stavano davvero uscendo dalla mia bocca?
 
-Ellis...-Dissero entrambi insieme.
 
Io li ignorai, salii le scale...Però per la fretta appoggiai male il piede e scivolai battendo il mento su uno scalino.
 
-Fottiti!- Urlai allo scalino che se la rideva sotto i baffi (?).
 
-Ellis ma che ti prende?- Mi disse Amy vedendomi insultare lo scalino.
 
Yho invece scoppiò a ridere.
 
In poco tempo, la mia scenata da adolescente problematica fu smontata da me stessa e quello stupido scalino.
Mi ritrovai sul divano, con un pollo surgelato sul mento, Yho accanto a me, a sorseggiare la sua tazza di thè ed Amy, in cucina a fare le faccende di casa ma continuando a  bombardarmi di domande sul perchè ero di cattivo umore.
 
-Insomma, questa ragazza proprio non la sopporti eh?-
Disse Amy, soddisfatta di avermi estorto informazioni.
 
-Già...-
 
-Però potevi anche non rifiutare la loro proposta se avevi paura di lasciarlo solo con lei- Disse Yho mandandomi il morale sempre più giù.
 
-Grazie, mi sei molto d'aiuto...Come sempre d'altronde-
 
Yho mi guardò dispiaciuto, poi posò la sua tazza di thè, si alzò ed andò ad aiutare Amy in cucina.
Mi sentii una frana in tutto, stupida...Ed ora cosa facevo? Era pomeriggio, però avevo già pranzato fuori, con Ciel al parco.
Non mi restò che andare a deprimermi su in camera mia.
Così, salii le scale tristemente, non mi era mai successo...Era un emozione estranea alla mia natura eppure, ora ero in camera mia che sbattevo i piedi sul letto, le cuffie alle orecchie ed un broncio perenne, ecco che ritorna l'atmosfera da film adolescenziale.
 
-Ehi, posso entrare?- Chi osava disturbare ancora una volta il mio momento di depressione?
 
L'anonimo entrò senza troppi problemi, già...Secondo il copione dovevo chiudere a chiave.
 
-Tua sorella è molto carina e gentile, al contrario di te- Indovinate? Ma certo, solo Yho riusciva a stressarmi così facilmente.
 
-Allora sposatela no?- 
 
-Mi sa che non le interesso- E ci credo! Non esisti...
 
-Ma tu? Non ti ho mai vista in queste condizioni, vuoi un abbraccio?- Ma che schifo! Ora dovrei pure abbracciarlo?...Ma chi prendo in giro, certo che dovrei, anzi: Voglio.
 
-No, puzzi di calzini sudati- Sono una scema.
 
-La puzzona qui sei tu, da quando c'è Ciel ti spruzzi quintali di profumo, lo sai che odio quel profumo!-
 
-Mica lo faccio per te-
 
-Vorrei...- Cos'ha detto? Devo aver capito male.
 
Mi tolsi le cuffie, dato che capivo a stento cosa mi diceva, poi mi voltai dalla mia posizione a pancia in giù e portai le ginocchia al mio stomaco.
 
-Ora sei comoda?-
 
-Credo...-
 
-Togli quelle ginocchia-
 
-Dammi un accetta-
 
-No, non in quel senso- Disse lui ridendo.
 
-Ok- Per la prima volta mi sedei sul letto, in modo...composto.
 Fatto questo mi guardò stranamente, sembrava mi volesse puntare una pistola da un momento all'altro.
 
-Che ti prende?- Dissi alla fine.
 
-Niente, piuttosto dovrei essere io a farti questa domanda...Ora come stai?-
 
-Sembri uno psicologo, lo sai che li odio!-
 
-Ah, grazie, cercavo solo di essere d'aiuto-
 
"Allora abbracciami."
No, non lo dissi, non dissi nulla...Ci fu solo un imbarazzante silenzio.
 
-Senti, alla fine cos'hai raccontato a mia sorella?- Il morale di Yho tornò improvvisamente alle stelle.
Cominciò a raccontarmi la sua banalissima ma divertente scusa e mentre parlava, forse non se ne rendeva conto, ma riuscì per la prima volta a farmi stare bene.
 
-Insomma crede che tu sia un amico che ho incontrato d'estate-
 
-Già, gli ho detto che abito qui vicino- Quindi non avrebbe più abitato a casa mia; non mi avrebbe più svegliato a son di urlate; non mi avrebbe più insultato mentre mi cambiavo.
 
-Ed ora come la mettiamo? Dovrai pur dormire da qualche parte-
 
-Ci ho già pensato- Sorrise malizioso...?! -Casa tua ha una camera per gli ospiti e, da quello che sa Amy, i miei sono in viaggio ed io sono tutto soletto a casa-
 
-Wow, che scusa...Che ha detto mia sorella?-
 
-Fortunatamente di si- Disse arrossendo, magari al suo consenso aveva anche aggiunto qualche battuta oscena facendo vergognare quel poveraccio di Yho.
 
-Ah, male...Dovrò ancora convivere con un coglione come te, almeno non ti è più concesso di venire in camera mia mentre mi cambio-
 
-Sappi che non è una notizia triste per me, non sei niente di che fisicamente- Gli feci la linguaccia e lui rise.
 
-Nemmeno tu sei tanto figo come ti credi!-
 
-Ma se sei stata tu a immaginarmi?!-
 
-Ok, è vero...Lo ammetto, ma di certo il carattere non doveva essere quello-
 
-Scusa principessa, mi sono dimenticato di baciarle la mano- Disse lui prendendomi la mano sinistra e schioccando un sonoro ma tenero bacio.
 
-Tu sei matto!- Dissi io con un sorriso da scema stampato in faccia...La situazione era impossibile, era passato troppo troppissimo troppettissimo (?)  tempo dall'ultima offesa seria che gli avevo fatto, stavo male per caso? Ah si, psicologicamente si...
 
 
 
 
HOLA!! Allora, questo capitolo è meno stupido di altri, sono desolata di dirvi che da questo capitolo in poi la storia prenderà una piega più seria, ma non vi preoccupate, nel caso impazzissi per situazioni assurde scriverò cretinate a randa! ;) Ricordatevi che una recensione non fa mai male, anzi <3

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Capitolo 7
*** Gelato al cioccolato dolce, un po' salato, tu gelato al cioccolato....Su cantate con me! ***


Dopo cena, Amy ci convocò in salotto per discutere di qualcosa di importante:
-Per un po' di giorni Yho dormirà da noi, penso che te lo abbia già detto...Dovremmo stabilire delle regole- Disse prendendo a masticare un biscotto -phimo, non phi phoglio vhepehe gmehaa svettha cahhmgera...-
 
-Che hai detto?- Ovvio che se parlava a bocca piena non avrei capito un H di quello che avrebbe detto, ho un genio di sorella!
 
-Ripeto...Primo, non vi voglio vedere insieme nella stessa camera dopo le 9 di sera-
 
-Che regola assurda è?- Disse il terzo in comodo che in questo momento non faceva da terzo in comodo (?) e per una volta fui d'accordo.
 
-Non è per te Yho, è di Ellis che non mi fido- Mi sta dando della poco di buono?
 
-Ok ok! Lasciamo perdere questo argomento, seconda regola?-
 
-Ah bè, per quella basta che ci sia ordine ect...Le solite regole di ora-
 
-Va bene, vi dispiace se vado in camera mia?- Disse Yho penso ormai stufo di non so cosa...
 
-Anche io...Cioè, vado in camera mia, non di Yho...- Si Ellis, peggiora la situazione.
 
-Già, anche perchè nella mia non ti voglio- Yho, apri di nuovo bocca e ti lancio addosso la lettiera del gatto+ il gatto stesso che in questo momento la sta usando.
 
-Così si fa ragazzi!- Non capii il significato della frase di Amy, seguita da un occhiolino incoraggiante...Così lasciai stare e me ne andai in camera mia.
 
 
Sono sempre stata una ragazza calma o forse è solo che ho i riflessi di una vecchietta in fase di decomposizione, ma in quanto a fenomeni paranormali non mi sono mai lasciata spaventare.
Da piccola avrò visto centinaia di persone in grado di creare oggetti dal nulla, li osservavo con la più totale tranquillità senza poi dire agli altri cosa avevo visto, anche perchè in quel caso, mi avrebbero presa per pazza.
Ora, in quel letto freddo, dove cercavo invano di prendere sonno, mi veniva da pensare: Anche io avevo finalmente acquisito quel potere?
Cosa sono, una sorta di strega?...Oppure tutto questo è solo un sogno?
 
-Ellis, basta con questi pensieri che ti fondono il cervello!!- Urlai a me stessa sistemandomi il cuscino.
 
Mi racchiusi tra le coperte e chiusi gli occhi aspettando la stanchezza.
Ah, ciao Stanchezza, sei la benvenuta...
Stavo finalmente per addormentarmi quando due scosse provenienti dal muro mi fecero prendere un colpo.
 
-Lancia ancora un urlo come prima e te lo faccio fondere io quel poco di cervello che ti ritrovi!!- Riuscii a sentire la voce di Yho parecchio incazzata che quasi perforava il muro per arrivarmi alle orecchie.
 
-Scusa...- 
 
-Un corno! Mi hai svegliato, dormivo così bene!- Rispose ancora Yho attraverso il muro, ma quanto sono sottili le mura di casa mia?
 
-VOLETE STARE ZITTI VOI DUE?!- Dio santo! Amy aprì la porta di camera mia e mi lanciò con forza un cuscino in faccia.
 
-Che ci hai messo dentro? Mattoni?!- Non mi rispose neanche che lo riprese ed andò in camera di Yho, a torturarlo, suppongo...(spero).
 
 
Il giorno dopo io uscii per andare a scuola, accompagnata da Yho.
 
-Quindi secondo Amy tu hai lasciato la scuola?-
 
-Dovrei dimostrare 18 anni dato l'aspetto, l'obbligo di scuola è già finito-
 
-Così passerai per coglione- No, fermi tutti! Lui..è un coglione.
 
-Guarda, c'è il tuo Ciel- Disse lui facendomi diventare di un colore rosso/violaceo dall'emozione.
Indicò un biondino che risplendeva da lontano (?) sembrava un pezzo d'oro in mezzo ad un ammasso di rifiuti non riciclati, da vergognarsi...Poveri rifiuti non riciclati.
 
-Cieeeeeeeeel!!!- Urlai come una deficiente, sembrava che avessi appena visto i saldi del 50% nel mio negozio preferito, solo che i miei negozio preferiti vendono solo cibo, non penso che il cibo possa essere venduto con i saldi...
Saltellai gioiosa fino alla meta, scordandomi completamente dell'esistenza di Yho.
 
-Ellis!- Disse lui accogliendomi fra le sue braccia -Oh...C'è anche lui- Aggiunse poi notando Yho.
 
-Oh, c'è anche lei- Dissi invece io, vedendo quella troia di Caterina farsi largo fra la gente per arrivare a Ciel.
 
La scena era su per giù così: Io, abbracciata a Ciel, che fulminavo La troia con lo sguardo, uguale per lei...Ciel che ringhiava (?) a Yho e quest'ultimo cagasotto, intimidito che voleva scappare a gambe levate.
 
-Ciao ragazzi!- Disse Caterina -Oh, ce n'è un altro in più...- Si rivolse verso la femminuccia.
 
-Yho, piacere-
 
-Caterina, sei amico della ragazza di Ciel?-
 
-Cate, non è la mia ragazza- Ciel...Perchè dici così? Alle sue parole mi si frantumò il cuore in mille pezzettini, che Yho prontamente aggiustò con un frase, di senso compiuto gente! Un caloroso applauso!!! *clap clap*
 
-Ma lo potrebbe diventare-
 
-Si, in effetti...Risulterei sgarbato se ci lasc...-
 
-Smammate! Abbiamo bisogno di stare un po' soli!- Dissi io, togliendo le parole a Ciel, molto educatamente.
 
Yho senza dire nulla si allontanò, Caterina accennò un "ok" con la testa e si avviò verso la scuola lasciandoci finalmente in pace.
 
-Allora Ciel, posso diventare la tua ragazza?- Cercai di fare una voce sexy, anche se il risultato era sembrato più lo stridulo di un pappagallo rauco, purtroppo, il meglio che potessi fare.
 
-Prima vorrei rubarti un bacio- Oh si, la sua voce invece era veramente sexy.
 
-Tu in cambio dammi il tuo cuore-
 
-Lo hai già- E detto questo si precipitò nelle mie labbra, impaziente di averle, le morse dolcemente ma con fretta, in poco tempo le nostre lingue danzavano, intrecciandosi a vicenda.
 Smisi di baciarlo per riprendere fiato.
Lui mi osservava con il fiatone, i suoi occhi ghiaccio risplendevano, era bellissimo...Eppure avevo la sensazione che qualcosa mancasse in quel bacio.
 
-Baci bene- Disse lui leccandosi le labbra.
 
-Anche tu...- Dissi osservando la sua bocca.
 
 
 
ANGOLO DELLA BOTTIGLIA (?)
Primo, non mi chiedete il perché della bottiglia...
Secondo, scusate se questo capitolo è ancora meno stupido del precedente, è perchè sono in una situazione pessima e non mi viene molta voglia di scherzare...Prima o poi tornerò scema, cercherò di rifarmi nel prossimo capitolo U_U (si, bella promessa) Ci tengo a ringraziare chi mi segue, chi ha messo la storia tra i preferiti, chi legge in silenzio, ma soprattutto chi recenzisce! La storia è arrivata sulla quindicina di recenzioni ed io ne sono molto...Non capisco perchè continuo a scrivere recenzioni con la Z!!! Silvia, la grammatica ce l'hai nel culo?!....Ehm, scusate, momento di rabbia contro me stessa. Sono felicissima per le vostre recenSioni, grazie davvero e continuate così :))

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Capitolo 8
*** Appuntamento romantico con i formaggi della coop! Perché la coop sei tu (?). ***


-Quindi ti ci sei messa insieme?-
 
-Siii!!!- Dissi felicissima a Yho, mentre con fare inglese, si beveva un altra tazza di the.
Buttai lo zaino sul tavolino di casa, ovviamente, persa nei i pensieri e tra le fantasie perverse, mi ero completamente dimenticata che su quel tavolino ci stava la mia tazza di the e tutte le cianfrusaglie che ci aveva appoggiato Amy: Giornalini; bottiglie; zucchero; cose che non riguardano Ciel e, quindi di poco interesse.
 
-Tu sei tutta scema! Scendi tra le nuvole- Yho mi stava sgridando con fare molto papatico (?)
 
-Eh?...- Niente da fare, io pensavo ancora a quel bacio.
 
-Perché queste cose non le racconti anche a me?- Intervenne Amy gelosa, mentre riparava il danno della mia "sbadataggine"...O come volete chiamarla voi, non mi pagano per trovare sinonimi.
 
Ignorando mia sorella, Yho si alzò dal divano, mi prese per un braccio e mi portò al piano di sopra con molta fretta.
-Potreste almeno far finta che io esista eh!- Urlò Amy con le lacrime che le rigavano la guancia, accasciandosi per terra con la testa china e il singhiozzo per la tristezza...No sto esagerando.
 
Salii le scale insieme a quell'imbecille che mi stava stringendo con così tanta forza la mano, da averla fatta diventare viola.
Arrivati al corridoio del piano di sopra mi portò in camera sua senza rispondere ai miei insulti a randa più letali di una mitragliatrice che spara...proiettili? Nah...Non sono in vena oggi, diciamo che spara altre mitragliatrici a sua volta.
 
-Ma che ti prende? Vuoi fare l'effetto colpo di scena? Sappi che non ci sei riuscito!- Alla mia frase lui mi guardo molto alla "che hai detto?".
 
-Scusa, comunque ti devo parlare!- Ah! Meno male, perché le opzioni che giustificavano quella fretta erano due, o voleva parlarmi o...
-Guarda qua!- Detto questo allungò il braccio e si tirò indietro la manica per farmi capire cosa stava succedendo.
 
Una parte del suo braccio era in leggera trasparenza.
Sgranai gli occhi, indietreggiando.
Puntai con forza lo sguardo sul viso di Yho, preoccupato e serio...Forse per la prima volta mi sentivo che non era il momento di scherzare.
 
-La troveresti una spiegazione per questo?- Disse finalmente lui.
 
-In realtà non la troverei nemmeno per tutti gli altri fatti accaduti prima...- Abbassai lo sguardo, fissando il pavimento diventato improvvisamente molto interessante.
 
-E' una cosa seria, è da due giorni che ho acquisito forma, oltre ad altri sensi come il tatto, il gusto e l'olfatto...Invece prima avevo solo la vista e l'udito, ma stamattina, improvvisamente mi sono ritrovato con un braccio trasparente!-
 
-A questo c'ero arrivata, ora cosa facciamo?-
 
-Se lo sapevo non avrei chiesto tuo consiglio!- Rimasi zitta a pensare...Le scarpe di Yho mi ricordavano quelle di mio nonno, lui sapeva ballare il tip tap...Ma penso che tutta la sua bravura risiedesse nelle scarpe.
Yho per caso aveva rubato quelle scarpe al mio nonno? Sa anche lui ballare il tip tap?...Forse dovrei accendere la radio e vedere...No, non è il momento di fare questi discorsi.
Quel disperato di Yho se ne stava a camminare avanti e indietro per la stanza senza una meta precisa.
 
-Mi è venuta un idea!- Dissi senza pensare, volevo solo che lui la smettesse di camminare in quel modo snervante.
 
-Su spara...-
 
-Bhè...Potrei...Mh...- E' difficile pensare a qualcosa di intelligente lì su due piedi, soprattutto se sei seduta su un letto con sulle coperte raffigurati i 'gormiti': i signori della natura, per cui mia sorella si era presa una fissa da piccola -Magari stai tornando in stato "fantasma sfigato" perchè non sono molto allenata a creare oggetti o cose varie...- 
 
-E quindi?- Grazie, sei di molto aiuto...
 
-E...Quindi...- Un lampo di genio mi illuminò facendomi elettrizzare e saltare dal letto -Ci sono! Torte!!-
 
-Torte...?-
 
-Si, cercherò di creare delle torte con il pensiero! Come ho fatto con te, solo che serviranno a qualcosa- Mi trucidò con lo sguardo ma continuai a parlare eccitata dall'idea -In questo modo nessuno ci rimetterà ed io mi allenerò per migliorare questo potere!-
Restò in piedi a fissarmi, controllarmi, analizzarmi, vivisezionarmi con lo sguardo...
 
-Va bene, ma cerca di farle buone e senza panna che sono allergico!- Disse infine.
Come fa ad essere allergico alla panna? Che donnicciola.
 
Dopo esserci messi d'accordo, uscii da camera sua felice come un vecchietto regolare appena uscito dal bagno (chissà perchè mi vengono sempre paragoni con i vecchietti).
Scesi le scale per andare in cucina e testare la mia nuova idea, quando fui fermata da Amy:
 
-Altolà!- Disse bloccandomi la mano e infilandomi un sacchetto sotto l'ascella, una lista della spesa e un borsellino, finendo la frase con un semplice: -La coop all'angolo e grazie! Io ho da fare ciaoo!- Per poi darmi una sonora pacca sul deretano facendomi accelerare il passo per il dolore...Fui irritata dal gesto ma, per non mettermi a discutere con Amy lasciai fare e me ne uscii da casa.
 
-Hei!- Una voce mi bloccò, così dolce e tremendamente sexy...Poteva essere solo lui.
 
-Ciel!- Dissi entusiasta girandomi.
Solo dopo mi resi conto del tremendo sbaglio che avevo fatto:
-Ah...Sei tu-
 
-Scusami se non ho i capelli ossigenati ed un accento squallidamente francese-
 
-Yho sta zitto, prima dovresti provare a baciarlo e vedrai che il suo accento non lo troverai più squallido!-
 
-Ehm, no..Grazie, offerta allettante ma preferisco il genere femminile, comunque Amy mi ha chiesto che ti dessi una mano-
 
-Faccio anche a meno- Dissi schietta accelerando il passo verso la coop, ma come avevo potuto scambiare Ciel per uno come...Yho?!
Mentre camminavo con fretta ignorando Yho che mi stava rincorrendo come un pollo (?) mi imbattei nel vero Ciel!
Cioè...In realtà ci cascai sopra.
 
-Ellis!- Ecco, questa si che è la voce che amo.
 
-Ciel, scusa...Non volevo- Dissi alzandomi dal marciapiedi e scuotendomi i pantaloni.
 
-Ahah, come il primo giorno...Ti ricordi?- Già, lo avevo conosciuto così...Piombandomici sopra per un errore di distrazione.
Lo aiutai ad alzarsi mentre Yho ci guardava a disagio.
Dopo poco, mi accorsi che insieme al mio biondino talmente figo da far suicidare le margheritine e tutto ciò che odio (?) c'era anche un altro ragazzo, moro occhi grigi...Fighissimo anche lui, ma in confronto a Ciel era solo un fiorellino appassito (oggi ce l'ho con i fiori...).
 
-E...Chi ho l'onore di conoscere?- Dissi ammaliata da dei pettorali da urlo.
 
-Lui è Mattia- Disse il mio killer di margherite, indicandolo e il secondo si inchinò spiritosamente.
 
-Piacere...Io sono...- Fui fermata da Yho, di cui mi ero già scordata l'esistenza..
 
-In ritardo! Scusate se interrompo una futura cosa a tre ma, noi due abbiamo un appuntamento romantico con i formaggi della coop! Grazie, ciao- E in poco tempo mi stava DI NUOVO trascinando via per un braccio.

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Capitolo 9
*** Hanno finito il gorgonzola! Chiamate Heidi (?) Entriamo dentro un posto oscuro...Il bagno della coop (la coop ha un bagno? non l'ho mai visto) ***


-Com'è che sai sempre rovinare tutto?- Ripetei questa domanda per l'ennesima volta mentre Yho cercava disperatamente il gorgonzola.
 
-Lo hanno finito! Ed ora come si fa? Non mi va di tornarmene a mani vuote...-
 
-Prendiamo un altro tipo di formaggio, non c'è da deprimersi così!- Inoltre non mi aveva ancora detto scusa per quel suo atteggiamento.
 
-Poi ci fai tu i conti con tua sorella!- Disse quel ritardato mentre prendeva un formaggio a caso.
Posammo quello pseudo parmigiano nel carrello e senza un buon motivo gli detti uno schiaffo:
-Aiah! Ma che ti prende stupida?-
 
-Niente Yho...Ho già detto che l'ho fatto senza motivo...Sai, tanto per ravvivare l'atmosfera-
 
-Detto quando?- Piccolo Yho...Si vede che tu non stai seguendo questa storia, benchè tu sia uno dei protagonisti, che tristezza...
 
-Ascolta, lasciamo stare le stupidaggini ed andiamo via da qui, Ciel e quell'altro figone potrebbero essere ancora nei paraggi! Devo seguirli- Dissi infine.
 
-No, ascoltami tu. Forse non hai capito che l'unico uomo che per ora devi seguire sono io e mi devi aiutare a fare la spesa- Yho si avvicinò pericolosamente a me, ignaro dei pensieri strani che mi stava provocando.
Pensieri tipo, lui che improvvisamente diventava mister muscolo idraulico gel e che, con una voce roca e provocante dichiarava il suo amore per me e mi regalava tutte le riviste di 'Donna moderna' rubate da sua madre.
Ci tengo a dire che le riviste di 'Donna moderna' mi fanno schifo, ma sono dettagli non importanti per il procedimento di questa storia.
 
-Oh-oh scusami Uomo, ma la spesa te la dovrai fare da solo, io vado ciao!- 
E con astuzia mi diressi velocemente verso l'uscita, mi imbattei in tre carrelli, ne feci cadere uno, un bambino pianse ed infine battei una musata in non-so-dove, ma sono sempre e comunque dettagli non importanti.
Uscita dalla coop, cercai disperatamente Ciel, purtroppo invano.
Passò un'oretta e la mia determinazione mi aveva portato in un luogo oscuro e sconosciuto...Il bagno della coop.
Non so come ci arrivai nè se esisteva davvero un bagno della coop (quest'ultima affermazione incute paura) ma qualcosa in quel luogo sconosciuto e malfamato...Accadde! (Stiamo sempre parlando del bagno? Non ne sono molto sicura).
Vidi un bagliore di luce flirtare con la piccola e dolce finestrina...Ehm..No, volevo dire 'Filtrare'..Si! Ecco il termine giusto.
Scusatemi, ripeto:
Vidi un bagliore di luce filtrare da una finestra parecchio impolverata.
 
ED ORA ARRIVA LA PARTE SERIA, SE VOLETE SALTATELA, MA COSì NON CAPIRETE UN CA...CALZINO.
 
In poco tempo, senza che i miei poveri occhi notassero bene, qualcosa si materializzò davanti a me e con la stessa velocità con cui era apparso, sparì.
Per il poco tempo in cui ero riuscita a vedere, l'aspetto pareva quello di una farfalla bianca e nera, ma non una di quelle farfalle normali, qualcosa di diverso, di soprannaturale.
Sgranai gli occhi stupita, incredula e persino un po' meravigliata.
Avevo esagerato con l'alcool? Amy dice sempre di non alzare il gomito, specialmente per la mia tenera età, peccato che non capisce che ho quasi diciassette anni e lei alla mia età con l'alcool ci si lavava addirittura le mani, ed io che devo fare? ...
Scusatemi, dovevo restare seria...Non ci sono riuscita.
Ritento.
Allora, farfalla bianca e nera, io incredula, un indiano ebreo e blah blah, come? L'indiano non c'era? Peccato...
Sentii un suono indefinito, simile al suono di una campanella (come quelle che vi rifilano per natale, sperando di avervi fatto il regalo dei sogni, mentre invece tutto quello che ottieni è un coso che suona, dall'aspetto assomigliante ad una renna che però è strabica, ha la lingua di fuori ed è tutto fuorchè carina).
Mi girai intorno e la rividi.
Un'altra farfalla bianca e nera che si muoveva in pixel.
L'inquietudine prese il sopravvento, storsi il naso a quella strana vista, impossibile.
La farfalla si stava man mano spostando e sdoppiando e tutto sempre a pixel, piccoli pixel lucenti che si formavano in uno spazio vuoto e nero.
Feci un passo avanti, giusto per toccarla.
Volevo capire se quello che vedevo era reale (oppure causato dalla puzza del cesso accanto a me).
La sfiorai appena, giusto il poco che serviva per farla espandere.
Il bagno putrido stava cambiando aspetto, i pixel che lo inondavano dipingevano le pareti e il pavimento, piano piano, venivo racchiusa in qualcosa di sconosciuto.
La porta sparì.
Mi venne il panico, che stava succedendo?!
 
-Ellis? Dove sei? Ellis!!- Questa voce, potevo riconoscerla da lontano...Era la voce di Yho.
Yho era venuto a cercarmi.
Tentai di aprire bocca ma non uscì una parola: Qualcosa mi bloccava, mi impediva di emettere suono.
Ero in pericolo?
Cosa dovevo fare?
"Aiuto...Aiutatemi.." Pensai.
Subito dopo, quella stanza diventata bianca e nera si spense.
Il terrore, qualcosa di inspiegabile, potei sentire il rumore dello sbattere di ali che si immergeva nelle mie orecchie.
Lo sentivo.
Quel frusciare confuso; il suono delle campanelle; Voci, anch'esse confuse...Sentivo il mio futuro e ne ero convinta, non poteva che essere quello.
L'unica domanda era...Sarei riuscita a scappare dal mio futuro?
 
-Ellis!! Ma sei morta? Rispondi!- Ancora la voce di Yho, risuonava nella stanza.
Quella voce aveva una provenienza estranea alle mie conoscenze.
La sentii uscire dalla mia stessa bocca, benchè la tenessi socchiusa.
Mi ero mangiata Yho? In quel momento avrei potuto credere a tutto.
 
"Fatemi uscire da qui..." pensai ancora.
 
Ma che senso aveva? Nel giro di poco sarei certamente morta, chissà cosa si nascondeva in quell'oscurità.
Tutti quei rumori confusi mi facevano paura.
Poi...Qualcosa mi prese per una caviglia e scivolò dritto fin sopra la gamba, girò intorno alla mia pancia e percorse lentamente il mio collo fino a bloccarmi completamente.
 
"Cosa sono...Alghe? Non riesco a vedere nulla" Continuai a pensare.
 
Ero completamente bloccata da qualcosa di viscido e resistente, la consistenza sembrava quella di una corda, ero stata legata?
Le lacrime mi rigavano le guance.
Il cuore batteva all'impazzata.
Voglia di fare battute stupide mode off.
Chiusi gli occhi cercando di prendere un bel respiro.
 
"Yho...Ti prego aiutami tu...Yho..." L'immagine di Yho non voleva togliersi dalla mia testa, lui era ovunque e riusciva sempre a trovarmi, perchè questa volta non avrebbe dovuto?
 
"Yho sono qui...Trovami, aiutami" Pensai ancora.
Ma chi voglio prendere in giro, come poteva sentirmi se pensavo?
Non volevo crederci.
Nel caso mi fossi salvata, non avrei messo più piede in un bagno che fosse di proprietà della coop.

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