Gli Ostacoli Del Cuore

di Anny_miyu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Puntata... ***
Capitolo 2: *** 2° Puntata... ***
Capitolo 3: *** 3° Puntata... ***
Capitolo 4: *** 4° Puntata... ***
Capitolo 5: *** 5° Puntata... ***
Capitolo 6: *** 6° Puntata... ***
Capitolo 7: *** 7° Puntata... ***
Capitolo 8: *** 8° Puntata... ***
Capitolo 9: *** 9° Puntata... ***
Capitolo 10: *** 10° Puntata... ***
Capitolo 11: *** 11° Puntata... ***
Capitolo 12: *** 12° Puntata... ***
Capitolo 13: *** 13° Puntata... ***
Capitolo 14: *** 14° Puntata... ***
Capitolo 15: *** 15° Puntata... ***
Capitolo 16: *** 16° Puntata... ***
Capitolo 17: *** 17° Puntata... ***
Capitolo 18: *** 18° Puntata... ***
Capitolo 19: *** 19° Puntata... ***
Capitolo 20: *** Epilogo... ***



Capitolo 1
*** 1° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

Prologo…

Sono passati due mesi da allora… Da quando Laura è stata dimessa dall’ospedale. Da quando Antonio ha confessato di provare un sentimento particolare per lei. Da quando tutto è stranamente tornato alla normalità. Laura non sa di essere tanto importante per lui. E non lo sapeva nemmeno Antonio, a dire il vero, finché non ha temuto di perderla. Ma adesso qualcosa dentro di loro è cambiato… Siamo arrivati al fatidico giorno. E’ tutto pronto, il ricevimento… i fiori… e l’immancabile abito bianco…

La chiesa è gremita, mancano solo loro… i protagonisti della fantastica storia d’amore che sono tutti pronti a celebrare… gli sposi!

1° Puntata…

Mattina – Chiesa Città della Pieve

Sonia: Ma quando arrivano Laura e Antonio??? Sono in un ritardo pazzesco!!!

Marco: Ma dai, non ti preoccupare che adesso arrivano…

Sonia: Speriamo!

Mattina – Caserma Città della Pieve

Antonio camminava per il corridoio impaziente, come se stesse attendendo qualcosa che tardava ad arrivare. Era splendido in quella nuova divisa… molto simile alla solita, ma senza gradi. Non in servizio, non sotto copertura. Semplicemente Antonio. Antonio in giacca e cravatta. Antonio in un ruolo che non aveva mai dovuto recitare. Antonio che fremeva all’idea di dover essere così vicino a quell’altare. Antonio incavolato nero perché “qualcuno” era in forte ritardo. Antonio che camminava per il corridoio impaziente. Poi… un rumore di tacchi, veloce ma sincronizzato, distinto ma piacevole. Antonio si avviò verso le scale per ricevere la persona che stava aspettando da più di mezz’ora ormai. La vide. Un’allucinazione. Poteva una donna essere tanto eterea? No, doveva essere senz’altro una dea. E Antonio doveva per forza stare sognando.

Laura scese in fretta le scale, sapendo che per quanto potesse essere veloce, nulla le avrebbe impedito di incorrere nelle ire di Antonio che la aspettava da troppo tempo al piano di sotto. L’ultima rampa, poi finalmente sarebbe stata ben visibile ai suoi occhi.

Giunse il momento della verità. E i loro sguardi si incrociarono. Laura aveva già pianificato tutto. Al prossimo scalino, Antonio l’avrebbe guardata dritto negli occhi e l’avrebbe rimproverata per aver fatto tardi. Scese quel maledetto scalino, ma Antonio la fissò senza aprire bocca. “Poco male”, pensò. “Mi rimprovererà al prossimo scalino”. Ma anche stavolta Antonio non mosse un dito. Laura pensò che, per questa volta, prevenire sarebbe stato meglio che curare.

Laura: Scusa… scusa… Mi merito tutti i rimproveri del mondo! Solo, fai presto perché già siamo in ritardo.

Pronunciate queste parole, Laura rimase ad aspettare una risposta. Anzi, era sicura di stare per ricevere una delle sue solite frecciatine ed era pronta a rispondere con la sua solita spontaneità, ma non vedendo Antonio reagire, cominciò a preoccuparsi. Lo guardò bene in viso. Alla faccia del fascino della divisa. Laura lo vedeva tutti i giorni in servizio, ma mai gli era sembrato affascinante come in quel momento. Sarebbe stato l’uomo perfetto se non fosse stato per quella faccia da ebete!

Le scuse di Laura destarono Antonio e gli fecero capire che la dea che lo aveva rapito, altri non era che la sua Laura. Dio, quanto era bella in quel vestito nero. Quanto sembrava lontana quella divisa che nascondeva, gelosa, tutta la sua femminilità. E quanto era vicina lei adesso. Stava parlando, ma Antonio non la sentiva, tanto era inebriato dal suo dolce profumo. Ma sapeva che doveva svegliarsi. Che Laura era solo una collega.

Antonio: Come? Ah si, il matrimonio! Sbrighiamoci…

Detto questo, cominciò ad incamminarsi verso l’automobile, lasciando Laura piuttosto allibita.

Laura: Come? Neanche un rimprovero???

Antonio: Se ti uccidessi, resteremmo senza testimone!

…rispose senza fermarsi, né voltarsi.

“Questo è l’Antonio che conosco!”, pensò tra sé Laura, prima di raggiungerlo in auto. Non sapendo che, in realtà, quella di Antonio non era una semplice fretta, ma una fuga dai suoi pensieri proibiti.








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Ecco a voi la prima puntata della mia fan-fiction...
Mi scuso se i capitoli saranno brevi, ma la mia storia era nata per essere pubblicata sul forum di "Carabinieri" e solo dopo mi è venuta l'idea di postarla anche qui per far conoscere a tutti questa splendida coppia che mi ha tanto appassionata...
Spero che siate clementi nelle recensioni, è la mia prima fan-fic e quindi sono ancora alle prime armi.
Con affetto...
Anny

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Capitolo 2
*** 2° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

2° Puntata…

 

Mattina – In auto verso la Chiesa di CdP…

Entrati in auto, Antonio ingranò subito la marcia, tentando di recuperare il tempo perso utilizzando i cavalli della vettura. Laura, invece, abbassò lo specchietto e cominciò a guardarsi e riguardarsi. Non faceva che giocherellare con un ciuffo ribelle e continuava a sbuffare ininterrottamente. Antonio, per quanto volesse concentrarsi sulla guida, veniva distratto dai lamenti di Laura e, quando perse la pazienza, disse…

Antonio: Qual è il problema?

Laura: Come?

Antonio: Sono due ore che ti guardi allo specchio! Cosa c’è che non va?

Laura: C’è che è la prima volta in vita mia che faccio da testimone e la giornata è iniziata malissimo! Il parrucchiere ha annullato l’appuntamento all’ultimo momento e così con i capelli mi sono dovuta arrangiare da sola. E’ per questo che ho fatto tardi…

Antonio la guardò e si lasciò sfuggire un sorriso divertito.

Laura: Ecco, bravo… Ridi della mia sfortuna!

E riprese a cercare di sistemarsi i capelli.

Antonio: Ma no che non rido di te! E poi, dai, non farne una tragedia!

Laura: La fai facile tu… Al matrimonio saranno tutte bellissime e io, invece, sarò il solito brutto anatroccolo! Mi viene da piangere…

Antonio: Beh, se proprio lo vuoi sapere…

Laura: Cosa?

Antonio: Secondo me stai bene… anzi, benissimo…

Dette quelle parole, Antonio cercò il modo di distogliere l’attenzione di Laura da quel pensiero che non era riuscito a tenersi dentro e prese una curva a gran velocità. Laura, presa alla sprovvista, andò a sbattere con la spalla contro la portiera e non riuscì a trattenere un gemito di dolore.

Antonio: Oh, scusa! Fatta male?

Laura: Ecco… lo vedi? Non me ne va bene una, oggi!

Disse Laura, cominciando a massaggiarsi la spalla dolorante, mentre Antonio non riusciva a perdonarsi una tale leggerezza. Pensò a come avrebbe potuto sistemare la situazione. Poi, arrivò l’idea brillante. Accostò e frenò, sotto gli occhi di una Laura molto confusa.

Laura: Che fai?

Antonio prese dalla tasca dei pantaloni il portafoglio, poi guardò Laura, le sorrise maliziosamente ed estrasse un ciondolo a forma di stella.

Laura guardava l’amico con estrema curiosità, poi si vide porgere il ciondolo e, presolo in mano, disse…

Laura: E’ bellissimo! Ma cos’è?

Antonio: E’ un ciondolo… l’ho trovato al mio primo incarico al Comando di Tarquinia e da allora lo tengo sempre con me. E’ un po’ un portafortuna, diciamo…

Laura ascoltò la storia realmente affascinata, continuando a scrutare il ciondolo angolo per angolo e intanto che lo faceva, le si dipinse un sorriso sul volto. Antonio si incantò a guardarla, poi fece un bel respiro e disse…

Antonio: Allora… visto che oggi sei tanto sfortunata e a me non va di vederti col muso lungo per tutta la giornata, puoi tenerlo. Te lo presto, ma solo per oggi!

Laura guardò Antonio… Il pessimismo si era volatilizzato dal suo volto e al suo posto c’era un sorriso sgargiante.

Laura: Grazie, Antonio… sei un tesoro!

…e gli diede un bacio sulla guancia. Poi, si apprestò a tentare di infilare il ciondolo nel braccialetto che aveva al polso, intanto che Antonio, portatosi una mano alla guancia, si destava dai suoi sogni e rimetteva in moto l’auto.

Antonio e Laura erano ancora più in ritardo.

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Capitolo 3
*** 3° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

3° Puntata…

 

Mattina – Chiesa Città della Pieve…

Sonia: Ah, finalmente! Mancavate solo voi due!!!

Laura: Scusa, scusa… non sai quante me ne sono capitate oggi.

Antonio: L’importante è aver fatto in tempo.

Marco: Aspetta a parlare, sta arrivando l’auto della sposa.

Antonio: Forza Laura, dovremmo già essere dentro!

E, presa Laura per un braccio, la tirò verso l’altare, mentre lei ancora chiacchierava con Sonia.

Gabriele: Antonio! Laura! Meno male che siete arrivati!

Lo sposo corse incontro ai suoi amici e li abbracciò così forte che quasi si sentirono soffocare. Laura si scostò dolcemente da lui sorridendo e dicendo…

Laura: Ehi, piano!

Gabriele: Scusate, ma non sapete quanto sono nervoso. Poi vi ci mettete pure voi arrivando in ritardo!

Antonio: Ma adesso siamo qui, quindi rilassati. L’auto della sposa è già qui fuori!

Gabriele: Oddio! Mi sento svenire!

Laura e Antonio risposero a quell’esclamazione con una semplice risata ed andarono a mettersi tutti ai propri posti.

La cerimonia fu splendida. Sì, lo so che nel prologo avevo parlato di un abito bianco, ma Mira era incinta ed il suo pancione dovette accontentarsi di un intenso color avorio. Dopo la celebrazione, tutte le ragazze erano pronte fuori la Chiesa per il lancio del bouquet.

 

Mattina – Sagrestia Chiesa CdP

Gioia: Laura!

Laura: Ciao Gioia! Ma stai benissimo…

Gioia: Grazie, anche tu.

Laura: Guarda, non ne parliamo.

Gioia: Perché dici così? Stai bene per davvero… Oh, guarda, lì ci sono Caterina e Sonia.

Laura: Caterina! Sonia! Venite qui…

Caterina: Ciao Laura, ciao Gioia. Allora tutte pronte per il fatidico momento?

Laura: Quale momento?

Sonia: Ma come? Non dirmi che ti sei messa qui davanti solo per buttare il riso?

Laura: Certo! Per cosa se no?

Gioia: Ma per il lancio del bouquet!

Laura: E, ditemi, cosa me ne faccio di un bouquet se non ho un uomo da sposare?

Caterina: Ma non è così che si ragiona! Tu pensa a prendere il bouquet, poi al resto ci penserà il destino.

Gioia: Guardate… ecco gli sposi!

Alla vista dei due innamorati, si innalzò un coro di voci e un velo di riso. Flash dalle macchine fotografiche, risate di gioia, urla di entusiasmo. Poi, Mira si girò ed urlò…

Mira: Siete pronte?

Prese il bouquet con due mani, caricò verso il basso e poi lo regalò al vento. A chi lo avrebbe portato?

Il tempo sembrò andare al rallentatore… Il bouquet disegnava forme astratte nell’etere e tutti ammiravano quell’artistico spettacolo. Ogni naso era rivolto verso il cielo, tranne uno. Laura ripensò al ciondolo, guardò il suo bracciale e poi chiuse gli occhi. Rivolse la testa verso il cielo e quando li riaprì si ritrovò il bouquet in mano. Un boato di entusiasmo misto a delusione si levò al cielo così come il bouquet era sceso verso la terra.

Gioia: Brava Laura!

Caterina: E meno male che non lo volevi!

Tutte si ammassarono addosso a lei, cominciarono a complimentarsi, ad abbracciarla, ma Laura pensava ad una sola cosa.

Laura: “Allora il ciondolo funziona davvero!”, pensò mentre sul viso di Antonio, che aveva assistito alla scena da lontano, si dipingeva un sorriso imbarazzato.

Antonio: Che cosa stupida! Come se Laura si potesse davvero sposare entro l’anno… E con chi, poi?

Giacomo: Eh, Antonio! Non credere… A volte le tradizioni si dimostrano più vere di quel che sembra… E poi Laura è una bellissima ragazza, scommetto che troverà presto l’uomo giusto per lei.

Antonio non rispose, ma riprese a guardare Laura da lontano. Ancora più pensieroso.

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Capitolo 4
*** 4° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

4° Puntata…

 

Sera – Ristorante Città della Pieve

E così, questa piena giornata volse al termine. Passato anche il taglio della torta, non restava che dedicarsi alle ultime danze prima di tornare ognuno alla propria dimora.

Laura era al suo tavolo vuoto. Avevano trascorso un pranzo in totale allegria fra colleghi, ma adesso erano tutti impegnati sulla pista da ballo. Marco e Caterina si godevano le ultime ore insieme prima che lui tornasse a Perugia; Giacomo e Gioia, ormai, erano spariti da tempo in terrazza, forse ad ammirare lo splendido panorama; Sonia e Maurizio erano andati via già da un po’. Persino il comandante Morri era nel pieno di una favola d’amore. Gabriele aveva invitato al matrimonio anche Barbara pur non sperando nella sua presenza, ma si era dovuto ricredere perché l’ex vice-comandante si era presentato nel bel mezzo della cerimonia a fare una sorpresa al suo Bruno, che non poteva aspettare momento migliore per dichiarare, finalmente, i propri sentimenti. Insomma… era tutto perfetto. A parte la desolante visione di una ragazza così bella che, mentre tutti si divertivano, perdeva il tempo con le dita che tamburellavano sul tavolo.

Poteva Antonio essere così crudele da lasciarla lì da sola? Alla vista della collega in difficoltà, congedò frettolosamente le persone con le quali stava parlando e si diresse elegantemente verso quel tavolo. Non sapeva ancora cosa avrebbe fatto, non sapeva cosa avrebbe detto, sentiva solo che Laura lo attirava come una calamita fa col ferro, come una sirena fa con i marinai. E la cosa lo spaventava.

Le dita di Laura tamburellavano sulla tovaglia al ritmo della musica. Si voltò a guardare gli sposi. Quella dolce coppia le ricordava tremendamente i suoi genitori. L’amore più forte che aveva mai visto. Dio, come le mancava la sua famiglia. Non era stato per niente semplice staccarsi da loro e l’accoglienza di Antonio non le aveva certo facilitato le cose. Antonio… quante cose erano cambiate dal loro primo incontro. C’era stato odio, aiuto reciproco, preoccupazione, amicizia, intesa… ed ora quel gesto. Se quel lontano primo giorno di servizio le avessero detto che Antonio le avrebbe fatto un regalo del genere, non ci avrebbe creduto affatto! Eppure era successo e Laura non riusciva a non pensarci. Da dove nasceva tanta gentilezza? E poi, quel complimento, quel tentativo di tirarle su il morale… Lo aveva sentito distintamente prima di quel colpo alla spalla. Quello era di certo un nuovo Antonio e non sapeva perché, ma c’era qualcosa in lui che la intrigava. Guardò il ciondolo. Antonio… Antonio… Perché non riusciva a pensare ad altro? Antonio… Antonio… Antonio…

Antonio: Ciao…

Laura fu bruscamente riportata alla realtà dal saluto di Antonio. Incredibile il ritrovarsi davanti così all’improvviso l’oggetto dei propri pensieri.

Laura: Ciao…

Antonio si schiarì la voce.

Antonio: Mademoiselle, volete concedermi l’onore di questo ballo?

Laura fu presa totalmente alla sprovvista da questo invito, ma non riusciva a trovare dentro di sè un motivo per cui rifiutare. In fondo, era solo un ballo…

Antonio le fece un inchino e le porse la mano. Lei ci poggiò delicatamente sopra la sua e disse…

Laura: Con piacere!

Insieme, occhi negli occhi, mano nella mano, si avvicinarono alla pista da ballo. La musica sfumò, per dare inizio ai primi accordi di “Destiny” di Jim Brickman. Nessuno di loro era un ballerino, ma i loro corpi si muovevano in simbiosi, cullati dalle note di quella dolcissima canzone. Laura teneva lo sguardo basso, Antonio le accarezzava i capelli con gli occhi. Poi, danzando danzando, i loro sguardi si incrociarono perdendosi l’uno negli occhi dell’altra. Quel momento sembrò durare un’eternità finchè…

Laura: Ah! Mi hai pestato un piede!

Antonio: Scusami!

Laura: Non ti preoccupare, non fa niente…

I due scoppiarono in una fragorosa risata.

Antonio: Forse è il caso di fermarsi.

Laura: Si… è ora di andare.

I due si avvicinarono al proprio tavolo e, mentre Antonio cominciava a salutare, Laura guardò nuovamente il ciondolo. Si perse in mille pensieri, poi prese una decisione. Lanciò un’occhiata maliziosa ad Antonio, il quale era tutto preso dai suoi saluti e non se ne accorse affatto, e si sfilò velocemente il ciondolo dal bracciale per nasconderlo, poi, furtivamente nella borsa. Si ricompose e si diresse verso Antonio.

Laura: Andiamo a salutare gli sposi?

Antonio annuì ed insieme si apprestarono a ricevere le loro bomboniere.

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Capitolo 5
*** 5° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

5° Puntata…

 

Sera – In auto verso la caserma di CdP

In auto regnava il silenzio… Antonio si chiedeva in cuor suo come mai Laura non pronunciasse una parola, ma non aveva il coraggio di girarsi verso di lei per paura di incrociare il suo intenso sguardo. Solo quando giunsero in caserma, Antonio si voltò verso Laura e si accorse che stava dormendo. Restò qualche secondo a guardarla, ad ammirare quell’angelo dormiente, poi scese dall’auto, fece il giro, aprì la portiera e le tolse la cintura di sicurezza: aveva intenzione di prenderla in braccio per portarla in camera sua, ma si rese conto di non avere le chiavi e comunque non aveva nessuna voglia di farsi vedere troppo premuroso nei suoi confronti. Bordi era sicuramente sveglio ad aspettare il ritorno dei suoi colleghi. Mentre decideva sul da farsi, i suoi occhi si posarono sul braccialetto di Laura e si meravigliò non poco quando vide che il suo ciondolo non c’era più. Che Laura l’avesse perso? Eppure gli era sembrato che le piacesse, quindi ci sarebbe stata sicuramente attenta. Decise di svegliarla per chiederle spiegazioni…

Antonio: Laura…

Pronunciò quel nome con una dolcezza infinita. Laura dormiva ancora, ma riconobbe inconsciamente la sua voce e lo chiamò nel sonno.

Laura: Antonio…

Antonio sorrise nel sentire sussurrare il suo nome con tanta tenerezza.

Antonio: Forza, Laura. Svegliati… siamo arrivati!

Laura aprì gli occhi, sorrise ad Antonio e si portò le mani sulla bocca per coprire un irriverente sbadiglio.

Laura: Sono stanchissima! Non vedo l’ora di andare a letto… ho un mal di testa!

Disse toccandosi, poi, le tempie.

Antonio: Ti credo, con tutto lo champagne che hai bevuto!

Antonio si spostò per aiutare Laura a scendere dall’auto, poi bloccò la sua camminata con un braccio, fermandola a pochi centimetri dal suo viso.

Antonio: Non dimenticare che hai qualcosa che mi appartiene!

Laura: Ah si, il ciondolo!

Laura fece per prenderlo dal suo braccialetto e si finse sorpresa quando non lo vide appeso ad esso.

Laura: Non è possibile! Era qui… forse l’ho perso in macchina!

Rientrò in auto e cominciò a cercarlo.

Laura: Non si vede niente…

Antonio: Dai, non ti preoccupare, lo cercherò io domani.

Laura: Antonio, scusami. Non so come ho fatto a perderlo!

Antonio: Non fa nulla. Solo che adesso te lo sogni che ti presto ancora qualcosa!

Laura: Lo vedi? Sei arrabbiato con me… Ma non l’ho fatto apposta, scusami… dai!

Antonio: Va bene, va bene. Ma ora va’ a letto… sei stanca.

Laura: Ok!

Laura si diresse verso l’entrata con la coda fra le gambe, poi si voltò a guardarlo un’ultima volta.

Laura: Buonanotte!

Antonio: Buonanotte…

…e detto questo, rientrò in macchina sperando di trovare il suo prezioso ciondolo.

 

Notte – Caserma CdP (Stanza di Laura)

Perché l’aveva fatto? Mentire spudoratamente e rubare non erano certo atti consoni ad una carabiniera integerrima come lei. Eppure lo aveva fatto. Aveva sentito il bisogno di impossessarsi di quel ciondolo. Era assuefatta dallo speciale influsso che quella stella esercitava su di lei.

Laura era sdraiata sul suo letto, lo sguardo rivolto al soffitto, l’oggetto del reato in mano. Aveva un terribile mal di testa e un gran sonno, ma non riusciva a smettere di pensare a quella giornata fuori del normale. Quante emozioni una dopo l’altra. La gioia per Gabriele, il nervosismo per il parrucchiere ed infine, non meno importante, la sorpresa per Antonio. Non le era mai capitato di sentirsi così e non riusciva a darsi pace.

Antonio si era comportato con lei in maniera diversa dal solito. Dopo il suo incidente, aveva già notato in lui una cura particolare nei suoi confronti, ma quel giorno era stato addirittura più premuroso del solito.

Guardò l’orologio. Le due. Tentò di scacciare quei pensieri, ma quando chiuse gli occhi per addormentarsi, le apparve nella mente il volto sorridente di Antonio. Si alzò di scatto e si mise a sedere sul letto. Le scale, il ciondolo, il bouquet, quel ballo, quella canzone. No, non poteva essere. Non poteva innamorarsi di Antonio. Anzi, non doveva...

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Capitolo 6
*** 6° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

6° Puntata…

 

Mattina – Cortile Caserma CdP

Laura: Ciao mamma!

Laura era nel cortile parlando al cellulare con la madre…

Mamma: Laura! Finalmente ti fai sentire! Capisco che hai tanto lavoro, ma qui siamo tutti preoccupati per te…

Laura: Oh, mamma, non sai quanto mi mancate. Fosse per me vi telefonerei ad ogni ora, ma lo sai che qui il lavoro è tanto.

Mamma: Laura, mi raccomando, riguardati. Ma non pensi a quanto è pericolosa la carriera che hai scelto? Lo sai, ti ho sempre dato totale libertà sulla tua vita ma dopo quell’attentato non sono più tanto entusiasta…

Intanto, senza che Laura se ne accorgesse, arrivò Antonio alle sue spalle per comunicarle un nuovo incarico, ma non voleva interrompere la sua telefonata, così se ne stette in silenzio appoggiato alla porta a guardarla.

Laura: Mamma, sono passati due mesi… Basta con questa storia! Quando ho scelto di fare il carabiniere sapevo a quali rischi andavo incontro e lo sapevi anche tu, quindi mi sembra tardi per lamentarsi! E comunque non devi preoccuparti, so badare a me stessa…

Mamma: Laura, non fare così. E’ normale che una madre sia preoccupata se sa che sua figlia  affronta pericoli ogni giorno. Hai fatto la tua scelta e io non dico nulla, ma sappi che se potessi verrei a prenderti oggi stesso…

Antonio continuava a guardare la sua collega, ma quando vide che la sua espressione all’improvviso s’incupì, cominciò a preoccuparsi. Che lei e sua madre stessero discutendo?

Laura: Va bene, mamma… Senti, adesso devo andare. Sono in servizio. Salutami tutti. Ciao.

E chiuse la chiamata senza attendere risposta. Era visibilmente delusa dal discorso della madre. Erano sempre state d’accordo su tutto, mai una discussione, ed ora non capiva che per lei quel mestiere era davvero un sogno realizzato. Sapeva di dover tornare al lavoro, ma era ancora un po’ sconvolta e decise di sedersi un attimo lì fuori per riprendere la calma. Ad Antonio sembrò il momento giusto per uscire allo scoperto.

Antonio: Problemi?

Laura sobbalzò. Non lo aveva sentito arrivare. Che avesse sentito tutta la conversazione?

Laura: Da quanto tempo sei qui?

Antonio: Abbastanza per capire che c’è qualche problema.

Laura: Ho semplicemente discusso con mia madre.

Antonio: C’era da aspettarselo.

Laura: Perché dici così?

Antonio: Nessuna famiglia è perfetta, anche quella che lo sembra di più.

Laura: Sbaglio o c’è un po’ di acidità nelle tue parole?

Antonio: Sto solo dicendo che all’inizio i tuoi mi erano sembrati i genitori perfetti, ma alla fine si sono rivelati per quello che sono.

Laura: E cioè?

Antonio: Dai, Laura. Hai avuto una commozione cerebrale e non sono neanche venuti a trovarti!

Laura rimase sconvolta da quelle parole. Non sapeva perché, ma l’avevano ferita interiormente. Forse perché anche lei si era chiesta la stessa cosa, ma non riusciva ad ammettere che le persone che tanto amava si fossero comportate in maniera così superficiale.

Laura: Avevano… avevano da fare! Altrimenti sarebbero venuti…

Gli occhi di Laura divennero improvvisamente lucidi, ma in quel momento il suo stato d’animo cambiò da ferito a furioso. Si alzò ed esclamò…

Laura: E comunque non ti permetto di parlare così di loro. Tu non li conosci!

Si voltò e si incamminò verso l’interno della caserma…

Antonio si alzò, rimproverandosi per essere stato così brusco.

Antonio: Laura… Laura!

Ma la ragazza non si fermò, né si voltò. Era troppo nervosa perfino per un chiarimento.

Antonio: Comunque sei di pattuglia con Gabriele!

Urlò Antonio, ferito nell’orgoglio.

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Capitolo 7
*** 7° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

7° Puntata…

 

Sera – Caserma CdP

Antonio si stava dirigendo verso la sua stanza, ma continuava a pensare alla discussione con Laura di quella mattina. Come aveva potuto essere così brusco? Odiava qualsiasi cosa potesse ferirla, ma intanto questa volta era stato proprio lui la causa del suo dolore e non riusciva a perdonarselo. Da quando Laura era arrivata, qualcosa in lui era cambiato. Non era lo stesso. Finalmente era meno chiuso e più sciolto e sapeva che questo cambiamento lo doveva solo a lei. Solo una sfumatura del suo carattere non era riuscita a mutare. Antonio non riusciva ancora a comprendere il concetto di famiglia unita, felice ed idilliaca. La sua infanzia era stata così tormentata che in realtà, dentro di lui, viveva ancora un bambino che non chiedeva altro che un po’ d’affetto ed era invidioso della gioia altrui. Ecco a cosa era dovuto quel battibecco della mattina. Quel bambino interiore aveva preso il sopravvento sulla razionalità di Antonio, era così forte da superare perfino l’amore che egli sentiva di provare per Laura, ma che non riusciva ad ammettere perché lei rappresentava quanto di più irraggiungibile ci fosse al mondo per lui.

Mentre pensava queste cose, passò davanti al soggiorno della caserma e qualcosa attirò la sua attenzione. Gli era sembrato di sentire uno strano rumore. Forse si era solo sbagliato. Riprese a camminare e questa volta riconobbe distintamente dei singhiozzi sommessi. E sapeva anche chi era ad emetterli.

Aprì di scatto la porta e, senza neanche guardarsi intorno, corse verso di Laura, la quale era accucciata, in lacrime, sul divano.

Le prese le spalle, la guardò negli occhi e le disse…

Antonio: Laura… tutto bene? Perché piangi?

Laura non rispose, ma avvicinò una mano al viso per asciugarsi le lacrime.

Antonio: Se è per quello che ho detto stamattina, ti prego scusami. Sono stato uno stupido. Non avevo nessun diritto di dire quelle cose e a dire la verità non le penso nemmeno…

Laura avvicinò un dito alla bocca di Antonio per farlo smettere di parlare. Poi, con la stessa mano indicò un punto impreciso di fronte al divano. Antonio la guardò confuso, poi si volse nella direzione puntata dal dito. Non potete immaginare la sua sorpresa nel vedere cosa Laura stava indicando.

Si rigirò verso Laura e le regalò un sorriso. Adesso era molto più tranquillo…

Antonio: E’ per questo che piangi?

Laura stava guardando in televisione il film “La piccola principessa” con Liesel Matthews

Laura: Il padre non la riconosce e lei è disperata! E’ la scena più commovente di tutto il film…

Antonio: Personalmente, credo di non averlo mai visto! E comunque, per quanto riguarda le cose che ti ho detto stamattina, scusami… davvero.

Laura: No, scusami tu. Non avrei dovuto prendermela così tanto. In fondo so che con il tuo passato è difficile accettare una cosa del genere…

Antonio: E tu che ne sai del mio passato?

Laura: Ti ho sentito quando lo hai rivelato a Gabriele… Scusa, non stavo origliando. Passavo lì per caso…

Antonio: Non preoccuparti…

Laura: Comunque, credo che ti farebbe bene vedere questo film. Capiresti molte cose…

Antonio: Allora facciamo così… Prima di tutto, tu la smetti di piangere, poi ci guardiamo insieme la fine e dopo mi racconti tutto quello che mi sono perso. Che ne dici?

Laura: Ok!

Antonio si sedette sul divano vicino a lei ed insieme finirono di guardare il film…

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Capitolo 8
*** 8° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

8° Puntata…

 

Mattina – Caserma CdP

Morri: Sonia, sai dove sono Baldi e Flestero?

Sonia: No, Comandante. Non sono ancora scesi…

Morri: Va bene. Senti, quando li vedi dici loro che possono prendersi il pomeriggio di riposo. Stanotte si apposteranno sotto copertura fuori casa del dott. Alessi. Voglio sapere se riceve qualche visita sospetta…

Sonia: Comandi!

 

Mattina – Soggiorno Caserma CdP

Laura: Antonio? Antonio!

Antonio non aveva alcuna voglia di svegliarsi, ma la voce che lo chiamava era troppo insistente per poter essere ignorata. Aprì gli occhi.

Laura: Finalmente! Ci siamo addormentati sul divano! Sbrigati, alzati… che se ci trovano così chissà cosa pensano!

Antonio: Hai ragione… Hai fatto bene a chiamarmi, di certo non voglio rischiare il trasferimento per un film. Si sta bene a Città della Pieve…

Antonio mentiva. Per lei sarebbe stato disposto a tutto.

Laura: Però ammetti che è stato davvero un grande film… è in assoluto il mio preferito!

Antonio: Si, non era male…

Disse Antonio con aria di sufficienza. In realtà quel poco che aveva visto gli era piaciuto, nonostante non fosse esattamente il suo genere, ma di certo non voleva dare questa soddisfazione alla sua “collega”.

Laura: Ti pareva che per una volta fossi entusiasta di qualcosa… Forza! Vai in camera tua…

…e lo spinse scherzosamente verso la porta.

Antonio: Va bene, va bene… E ricorda, noi non ci siamo mai visti!

Laura: Ok!

Uscirono entrambi dal soggiorno e le loro strade si divisero. L’uno da una parte, l’altra dall’altra, convinti di averla scampata. Ma non sapevano che qualcuno aveva già goduto della vista di quei due innamorati addormentati sul divano…

 

Mattina – Caserma CdP

Morri: Sonia, hai già riferito l’incarico a Baldi e Flestero?

Sonia: Certo, comandante.

Morri: Ah, va bene… non fa niente.

...rispose con un’espressione visibilmente delusa.

Sonia: C’è qualche problema?

Bruno si affrettò a sorriderle.

Morri: No, no… nessun problema.

Intanto, arrivò Barbara.

Barbara: Bruno!

Morri: Barbara! Che ci fai qui?

I due si scambiarono un tenero e casto bacio sulle labbra, sotto lo sguardo divertito di Sonia.

Barbara: Ho portato i cornetti!

Sonia: Io allora vado, eh!

Barbara: Non lo vuoi un cornetto?

Sonia: No, grazie. Ho molto lavoro da sbrigare. Ci vediamo…

Salutò Barbara e si allontanò, così Morri e la sua bella si avviarono verso l’ufficio del comandante.

Barbara: Che c’è? Ti vedo pensieroso…

Bruno sospirò…

Morri: Da quando non sei più tu il mio vice, non so a chi confidare tutti i miei crucci…

Barbara: Non sono il tuo vice, ma posso rimanere la tua confidente! Allora… qual è il problema?

Morri: Sono preoccupato per due dei miei sottoposti…

Barbara: Chi?

Morri: Antonio e Laura!

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Capitolo 9
*** 9° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

 

9° Puntata…

 

Notte – Casa dott. Alessi

Laura: Finito!

Esclamò Laura chiudendo di botto il libro che stava leggendo.

Antonio: Che libro è?

Laura:Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.

Antonio: E di che parla?

Laura: Di due giovani. Lui è un tipo freddo ed orgoglioso, lei ha dei pregiudizi nei suoi confronti. Ma alla fine si innamorano l’uno dell’altra.

Antonio: Odio e amore, insomma…

Laura: Esatto!

I loro sguardi si incrociarono, poi imbarazzati si voltarono dall’altra parte, come se avessero realizzato solo in quel momento quanto quella storia fosse simile alla loro.

Antonio riprese a scrutare all’orizzonte qualche possibile movimento in casa. Laura guardava fuori dal finestrino. Ripensò alla sera prima. Antonio si era dimostrato molto dolce nel restare con lei ed era riuscito a farsi perdonare qualsiasi colpa riguardante quella mattina. Il suo scetticismo verso l’ideale di famiglia la intrigava ancora di più e faceva nascere in lei la voglia di dimostrarglielo praticamente vivendo tutta la vita con lui. Per un attimo, provò ad immaginarsi sposata e con dei bambini. Il suo viso si tinse di rosso. Ma che stava pensando?

Antonio sapeva di essere in servizio. Sapeva che non doveva togliere gli occhi di dosso a quella casa per nessun motivo. Laura aveva già fatto la sua parte e adesso si godeva i suoi 5 minuti di riposo. Ma Antonio non ce la faceva a non guardarla. Si girò un attimo verso di lei e gli tornò in mente quando la vide addormentata in auto qualche sera prima. Era stato un momento davvero magico per lui che era sempre stato costretto a guardarla di nascosto. Quando dormiva, invece, poteva contemplarla quanto voleva senza correre il rischio di essere scoperto. Perché sapeva che il suo era un amore impossibile. Un amore non previsto dal regolamento. E, probabilmente, anche un amore a senso unico.

Laura distolse la mente dai suoi pensieri d’amore e i suoi occhi furono attirati da qualcosa. In casa si era accesa una luce. Guardò meglio. La porta si stava aprendo…

Laura: Antonio! La porta!

Antonio, tutto preso dalla contemplazione del profilo di Laura, non si era accorto di nulla ed ora era stato preso alla sprovvista. Non aveva idea di cosa fare…

Antonio: Forza, nasconditi!

Ormai la porta era quasi totalmente aperta. Se non si fossero nascosti in fretta, sarebbero stati sicuramente scoperti. Ma cosa potevano fare per non dare nell’occhio?

Nei film si fa sempre così. I due carabinieri, per non bruciarsi la copertura, fingono di essere due innamorati che si godono la passione del loro amore giovanile scambiandosi baci e carezze. Ma Laura e Antonio non furono così banali.

Antonio, per non farsi vedere, aveva spinto in fretta la leva alla sinistra del sedile di Laura e poi le si era sdraiato sopra. Adesso i loro visi erano molto vicini.

Antonio: Scusa… Era l’unico modo!

Laura: Figurati…

Disse Laura visibilmente imbarazzata, tentando di non incrociare lo sguardo del “collega”.

Antonio sollevò un po’ la testa per vedere cosa stesse succedendo fuori. Il dott. Alessi era semplicemente uscito a buttare la spazzatura. Antonio aspettò che il dottore rientrasse in casa, poi si rigirò verso Laura. Stava per rialzarsi quando qualcosa catturò la sua attenzione.

Antonio: E questo?

Nella fretta, la spallina destra della maglia di Laura si era un po’ abbassata, lasciando scoperto un piccolo livido. Antonio lo riconobbe.

Antonio: Sono stato io quando ho preso male quella curva, vero?

Laura si aggiustò la spallina, ancora più imbarazzata di prima.

Laura: Non preoccuparti, non è niente. Non mi fa neanche più male.

Antonio si alzò e risistemò con delicatezza il sedile di Laura. Poi guardò, pensoso, fuori dal finestrino. Laura la riconobbe: quella era la tipica espressione di Antonio quando è nervoso, quando qualcosa non gli sta bene.

Laura: Dai, non fare così. Ti dico che non è niente. E poi così compensiamo tutte le volte che la macchina la porto male io!

Per quanto si stesse sforzando, Antonio non riuscì a trattenere un sorriso. Solo Laura era capace di una cosa simile…

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Capitolo 10
*** 10° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

10° Puntata…

 

Mattina – Caserma CdP

Barbara: Fidati… è l’unica soluzione!

Morri: Di solito non mi intrometto nella vita privata dei miei sottoposti, ma sia Antonio che Laura sono degli ottimi elementi e non possiamo proprio permetterci di perderli.

Barbara: Hai ragione. Vedrai che non lavorando più fianco a fianco il problema si risolverà da solo!

Morri: Secondo te allontanarli l’uno dall’altra basterà?

Barbara: Si… se la loro è solo una banale infatuazione!

Morri: E’ proprio questo che mi preoccupa…

Il comandante era seriamente preoccupato per la situazione. Vedere Antonio e Laura addormentati sul divano, in una posa così tenera, l’altra mattina, gli aveva fatto realizzare come stavano veramente le cose. Nelle situazioni d’amore che lo riguardavano era sempre un imbranato, ma quando si trattava di scovare le cotte altrui, aveva un gran fiuto. E sapeva che se non avesse fatto qualcosa per evitarlo, Antonio e Laura si sarebbero presto innamorati. Ma a causa di tutti questi amori, la caserma stava via via svuotandosi e lui era comunque il comandante: per quanto gli piangesse il cuore nel farlo, doveva compiere il suo dovere. Forse Barbara aveva ragione. Forse sarebbe davvero bastato diminuire loro gli incarichi da svolgere assieme per evitare il peggio. E poi, magari, si stava semplicemente sbagliando. Forse quei due non erano altro che buoni amici. O almeno, questo era quello che il comandante sperava…

 

Intanto, Laura e Antonio stavano rientrando proprio in quel momento dal loro incarico notturno. Laura dal fondo del corridoio intravide il comandante parlare con la Fulci e così, pronta a fare rapporto sulla nottata, affrettò il passo.

Laura: Comandan

Laura non riuscì a terminare la frase. Come al solito, Tina aveva passato troppa cera sui pavimenti, rendendoli, così, estremamente scivolosi. Laura stava per cadere, ma Antonio, che stava camminando proprio dietro di lei, riuscì a sorreggerla evitando che la ragazza toccasse il suolo. La aiutò a rimettersi in piedi, poi le chiese dolcemente…

Antonio: Fatta male?

Laura: No. Tutto a posto. Grazie…

e restarono a guardarsi e a sorridersi per attimi interminabili.

Tutta la scenetta si era svolta sotto gli occhi attenti del comandante Morri e di Barbara, i quali si erano poi scambiati uno sguardo complice.

A rompere la magica atmosfera tra i due ci pensò Bruno che, incamminatosi insieme a Barbara verso di loro e raggiuntili, disse…

Morri: Baldi! Flestero! Forza, non perdiamo tempo… Cosa avete da dirmi riguardo l’appostamento di stanotte?

Antonio: Nulla di sospetto, comandante! Il dottore non ha ricevuto alcuna visita… tutto molto tranquillo.

Morri: Bene. Potete andare a riposarvi.

Antonio: Comandi!

Laura: Comandi!

Morri: No, Laura, tu aspetta un attimo…

Continuò il comandante, dopo aver cercato conferma negli occhi della compagna…

Morri: Nel pomeriggio andrai con Contini ad interrogare la moglie del dott. Alessi.

Laura: Credevo di dovermi occupare di quelle pratiche in archivio…

Morri: No, preferisco che tu vada con Giacomo. Non si discute. Adesso, puoi andare a riposarti…

Laura: Comandi!

Antonio era rimasto a seguire la scena da lontano. C’era anche lui quando il comandante aveva chiesto a Laura di occuparsi dell’archivio perché aveva un urgente bisogno di alcune pratiche ed ora, tutto ad un tratto, aveva cambiato idea in maniera così repentina. Sentiva che doveva esserci qualcosa sotto. Laura si diresse nella sua camera non meno confusa, lui invece rimase nei paraggi e sentì il comandante chiedere a Bordi di occuparsi dell’archivio. Se aveva ancora bisogno di quelle pratiche, perché aveva dato a Laura un incarico che non era poi così fondamentale? Antonio andò nella sua camera con una gran confusione in testa, ma deciso a fare chiarezza in tutta la vicenda.

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Capitolo 11
*** 11° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

11° Puntata…

 

Pomeriggio – Città della Pieve

Erano due le cose che Antonio, in quel pomeriggio libero sfruttato per fare un po’ di footing, non riusciva a spiegarsi. Correva e pensava.

Prima questione: lo strano atteggiamento del comandante. Non era ancora venuto a capo di tutta la faccenda. Non si spiegava per quale ragione Morri dovesse aver bisogno di Laura fuori dalla caserma. Prima di tutto, l’interrogatorio era già stato effettuato il giorno prima, di conseguenza se anche ci fossero state delle novità, Contini sarebbe stato in grado di acquisirle con qualsiasi suo collega, indipendentemente dal grado. Inoltre, è risaputo in tutta la caserma che Laura è molto portata per l’ordine e che per questo è perfetta per i lavori di archiviazione: non per niente, se ne era sempre occupata lei e questa era la ragione per cui, in un primo momento, lo stesso comandante si era rivolto a lei per il suo bisogno. Ma ora doveva essere successo qualcosa che gli aveva fatto cambiare idea e Antonio sentiva che doveva anche essere qualcosa di molto importante…

Seconda questione: il suo rapporto con Laura. Ogni volta che chiudeva gli occhi, gli compariva dinnanzi il suo viso. Quella stessa mattina non era riuscito a recuperare il sonno della notte precedente perché nei suoi sogni c’era una presenza costante che, prepotente, si ostinava a non lasciarlo in pace. Lei, la sua angelica e diabolica Laura. Colei che era capace di ucciderlo con un sorriso. Cavolo,  non gli era mai capitato di sentirsi così. Quel sentimento che custodiva gelosamente dentro il suo cuore non era infatuazione, non era intesa, né complicità, non era amicizia… non era neanche amore. Era semplicemente, infinitamente di più. Un amore maturato a poco a poco, nato per caso, quasi come uno scherzo del destino. Antonio, che non aveva mai amato, doveva provare cosa fosse il Paradiso grazie ad una donna che non poteva amare. Che non doveva amare. Sapeva perfettamente di non essere ricambiato e questa consapevolezza gli rendeva la gioia dell’amore vero un’atroce agonia. Ma tanto, anche se il suo amore non fosse stato a senso unico, sarebbe stato comunque ostacolato dalle rigide regole dell’Arma. Essere un carabiniere era il suo sogno di bambino. Il suo primo incarico fu il traguardo agognato da tutta una vita. Chi mai avrebbe potuto predire che tutti i suoi sogni di gloria professionale avrebbero corso il rischio di essere distrutti da un sentimento tanto bello quanto forte come l’amore? Eppure Antonio non ci vedeva nulla di male. L’unica cosa che contava in quel momento per lui era solo lei. La sua Laura. Il resto non aveva importanza. Gli sarebbe bastata una sola parola della sua amata per mollare tutto, lavoro, sogni ed ambizioni… Avrebbe lasciato tutto quello per cui aveva lottato nella vita solo per vivere una splendida favola d’amore con lei. Dio, quanto era cambiato da quando l’aveva conosciuta! Il sole era entrato nelle notti buie della sua vita e non accennava ad andar via. Mai avrebbe pensato di poter provare un sentimento simile… ma Laura era una dea ed era capace di questo ed altro.

Antonio correva, il sorriso sul suo volto, i muscoli in tensione, il sudore che percorreva il suo corpo e gli accarezzava la pelle. Gli occhi accecati dalla luminosità dei raggi del sole. Ma non troppo da non notare la vetrina di una libreria. Antonio lo sentiva… il destino doveva essere totalmente favorevole al suo amore, anche se non poteva nulla per renderlo reale. Antonio entrò in quella libreria e prese al volo quel libro… “Orgoglio e Pregiudizio”… Chissà se quella storia era davvero tanto simile alla loro. Ma probabilmente no, perché i protagonisti di quel romanzo erano stati premiati con un bel lieto fine. Antonio, al contrario, ormai non ci sperava più.

Commessa: Buonasera. Posso esserle d’aiuto?

Antonio: No, grazie. Stavo solo dando un’occhiata.

Posò il libro.

Antonio: Buonasera.

Antonio uscì dalla libreria. Chi ha detto che un carabiniere tutto d’un pezzo non possa avere il cuore devastato tanto quanto un’adolescente che sa di non poter tornare mai più tre metri sopra il cielo? Chi ha detto che un apparente misogino non possa amare? E chi ha detto che Antonio non possa trovare il coraggio di farlo?

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Capitolo 12
*** 12° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

12° Puntata…

 

Sera – Caserma CdP

La sera erano tutti in cucina, compresa la Fulci, pronti per la cena. Antonio era molto silenzioso. Per nessuno questa sembrò una novità, ma Laura sapeva che c’era qualcosa di strano nel suo atteggiamento. Antonio era diverso dal solito. Quando finalmente la cena fu pronta, tutti cominciarono a sedersi al tavolo secondo quelli che erano i soliti posti, ma quando Laura si diresse verso la sedia posta fra Antonio e Sonia, Barbara si fiondò letteralmente a quel posto.

Barbara: Ooops! Scusa, Laura, è il tuo posto?

Laura: Di solito sì, ma non ti preoccupare… stai pure comoda! Mi metterò dall’altra parte.

Laura tentò di risponderle nella maniera più cordiale possibile, per quanto fosse rimasta stranita da quel comportamento. La Fulci era un ottimo carabiniere, ma in quanto a recitazione lasciava un po’ a desiderare e non era stata neanche molto disinvolta nel balzo utilizzato per “rubarle” il posto. Come mai tutto questo desiderio di sedersi proprio lì? Di certo Laura non pensò che Barbara, d’accordo con il suo comandante, volesse allontanarla il più possibile da Antonio. L’unica motivazione plausibile che le venne in mente fu che, forse, aveva qualche confidenza particolare da fare a Sonia. Ma se Laura non aveva dato peso a questo piccolo episodio, nella mente di Antonio si accavallano montagne di dubbi…

Terminata la cena, restavano più piatti del solito da lavare e così si decise di scegliere a sorte a chi spettasse l’arduo compito. Organizzarono un mini-torneo di scacchi e, sapendo che Bordi avrebbe sicuramente perso e volendolo graziare dal momento che era sempre lui a fare i piatti, decisero di far lavare i piatti a chi avrebbe perso il turno finale. Mossa dopo mossa, scacco dopo scacco, si giunse alla sfida finale: Giacomo contro Laura. La ragazza era davvero un mostro, aveva battuto senza difficoltà tutti i suoi avversari ma il brigadiere era un osso duro, infatti alla fine vinse lui.

Laura: Uffa… ho perso! Ma la prossima volta voglio la rivincita, eh?

Giacomo: Si, ma dovrai allenarti per battermi, signorina!

Laura: Vedrai, vedrai… Ride bene chi ride ultimo!

Sonia: Dai, forza… andiamo a lavare i piatti! Ti aiuto!

Laura: Grazie… sei davvero un angelo!

Laura si girò verso Antonio trovandolo totalmente immerso nei suoi pensieri ed estraniato dal resto del mondo…

Laura: E tu non mi aiuti?

Antonio si destò dal suo sogno ad occhi aperti…

Antonio: Come? Ah, no… Scusa Laura, ma ora ho da fare.

Si alzò ed uscì in fretta dalla cucina, senza salutare nessuno, senza dare spiegazioni e soprattutto molto convinto. Come i piatti da lavare erano immersi nell’acqua mista a detersivo, così la mente di Laura era totalmente naufraga in un mare di pensieri. Passò tutta la serata ad immaginare cosa Antonio avesse tanta fretta di fare…

 

Sera – Archivio Caserma CdP

Antonio premette in maniera decisa quel tasto della tastiera che sarebbe poi stato visualizzato sullo schermo come un punto. Aveva finito. Cliccò su “Stampa” e si diresse verso la stampante. Intanto che aspettava che l’inchiostro si imprimesse sulla carta, Antonio continuava ad autoconvincersi riguardo il contenuto di quell’importante documento. Di solito, in quel genere di situazioni, c’era una sola cosa da fare… Scegliere. Ma nel suo caso, non c’era nulla da fare. Il destino aveva scelto per lui. Avrebbe voluto poter avere le stesse possibilità di Marco. Egli era innamorato di una ragazza e doveva scegliere se continuare normalmente col suo lavoro rinunciando all’amore, oppure vivere quel sentimento sacrificando la carriera. Ma per quanto difficile, Antonio non avrebbe avuto paura di fare quell’importante scelta. Purtroppo per lui, però, le cose erano diverse. Egli amava una ragazza, ma non era ricambiato e non gli restava che farsene una ragione. Ma vederla ogni giorno era una tortura se non poteva averla ed oltretutto la sua presenza gli impediva di concentrarsi sul lavoro. Allora perché sacrificare l’amore per la carriera quando poi non riusciva a svolgere neanche i casi più semplici a causa di quel chiodo fisso? Antonio non riusciva a perdonarsi la distrazione della sera prima. E se il dott. Alessi li avesse scoperti? Cosa avrebbe detto al comandante? “Perdonatemi, ma Laura è troppo bella e non riesco a resisterle?”. Diavolo, quello era il suo lavoro, non poteva andare avanti così. Non poteva e non voleva.

Prese il foglio e lo infilò in una busta che chiuse con cura e decisione. Come si fa a mettere il francobollo al proprio destino senza un lieve tremito di mani?

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Capitolo 13
*** 13° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

13° Puntata…

 

Mattina – Caserma CdP

Qualcuno bussò alla porta dell’ufficio del comandante…

Morri: Avanti!

La porta si aprì, rivelando la presenza di Antonio.

Antonio: Comandante, dovrei parlarle con una certa urgenza…

Morri: Certo, Baldi, dimmi…

Antonio allungò una mano verso il comandante, porgendogli una busta…

Antonio: E’ la mia richiesta di trasferimento…

 

Pomeriggio – Poligono di tiro CdP

Si, aveva fatto la cosa giusta… Antonio continuava a ripeterselo, sperando di autoconvincersi… Non avrebbe potuto fare altrimenti… Prima o poi Laura si sarebbe trovata un fidanzato degno di lei e lui sarebbe rimasto a guardare. Prima se ne sarebbe andato, prima l’avrebbe dimenticata. Come si dice… lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Oltretutto non riusciva a svolgere bene i suoi doveri di carabiniere con lei intorno… Era sempre distratto e perdeva facilmente la concentrazione. Il trasferimento era la scelta migliore per tutti. Eppure, per quanto giusta fosse, prendere quella decisione gli aveva messo addosso una strana ansia, che aveva deciso di sfogare al poligono di tiro. Era da un bel po’ che non ci andava, più o meno da quan

I suoi pensieri furono interrotti da una distrazione esterna. Qualcuno gli era finito addosso.

Laura: Oh, mi scusi… non l’avevo vista…

Disse Laura mentre si rialzava, aiutata da Antonio.

Antonio: Ma allora è un vizio!

Fino ad allora la ragazza non aveva ancora visto in faccia la persona con la quale si stava scusando, intenta com’era a risistemarsi, ma quella voce familiare la portò a guardarla dritto negli occhi… Riconoscendo il collega non potè non sorridere ripensando a quanto quello scontro le ricordasse il loro primo incontro…

Antonio: Fai così con tutti i ragazzi per vedere se riesci ad accalappiarne qualcuno?

Laura: A quanto pare con te non ha funzionato!

Disse, scherzando, Laura… senza sapere quanto in realtà fosse nell’errore. Antonio si limitò a sorridere. Se avesse aperto bocca, probabilmente avrebbe svelato quello che stava pensando ed era meglio che Laura non sapesse certe cose…

Antonio: Allora, scherzi a parte, che ci fai qui?

Laura: Potrei farti la stessa domanda!

Antonio: Beh, ci vengo quando voglio sfogarmi per qualcosa…

Laura: Quindi adesso hai qualcosa per cui vuoi sfogarti!

Antonio sorrise. L’impertinenza era una di quelle qualità di Laura che lo affascinavano particolarmente. Era sempre così maledettamente perspicace… era difficile trattenersi davanti a lei.

Antonio: Non cambiare discorso, devi ancora dirmi che ci fai tu qui!

Intanto, parlando parlando, cominciarono ad incamminarsi verso le pistole messe a loro disposizione per mirare…

Antonio: Questo è sicuramente l’ultimo posto dove mi aspettavo di incontrarti!

Laura: Ho cominciato a venire qui dopo il tuo incidente. La paura di essere stata io a spararti mi aveva messo forti dubbi in testa riguardo le mie capacità di carabiniere e così ho pensato di venire qui ad esercitarmi un po’. E’ stato un bene perché la mia mira è migliorata tantissimo…

Antonio: Dici?

Laura: Ci puoi scommettere!

Antonio: Staremo a vedere!

E tra i due cominciò una sfida all’ultimo proiettile.

 

Sera – Caserma CdP

Morri: Non indovinerai mai chi è venuto nel mio ufficio a chiedere il trasferimento…

Barbara: Trasferimento?

Morri: Proprio così! Antonio è venuto da me proprio questa mattina…

Barbara: Incredibile! E noi che stavamo facendo di tutto per evitare proprio questa eventualità…

Morri: Eh, già! Ma per fare una cosa del genere deve avere i suoi buoni motivi e chi sono io per negarglielo?

 

Sera – Poligono di tiro CdP

Laura: Oddio! Ma è tardissimo!!!

Antonio guardò l’orologio, poi lanciò uno sguardo insospettito a Laura…

Antonio: Tardissimo… non esageriamo! Sono appena le 21.00!

Laura: Beh, calcolando che io sono qui dalle 18.00!

Antonio: Le 18.00? Ma se io sono arrivato alle 19.00!

Laura: E io ero qui già da un’ora! E per di più sono pure a piedi…

Antonio: Se è solo questo il problema, ti un passaggio io… sono venuto in auto!

Laura: No, grazie… Preferisco fare una passeggiata. Allora ci vediamo in caserma!

Laura si diresse verso l’uscita…

Antonio: Ciao!

Non avrebbe voluto farlo, ma proprio non riusciva a trattenersi dal dirlo

Antonio:… e stai attenta!

Laura si voltò e gli sorrise. Era preoccupato per lei e la cosa le suscitava tenerezza. Dio, quanto era dolce. Ma a lei piaceva troppo stuzzicarlo e così riprese la sua camminata verso la porta senza degnarlo di una risposta. Non aveva nulla di cui preoccuparsi. Era perfettamente in grado di badare a se stessa.

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Capitolo 14
*** 14° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

14° Puntata…

 

Sera  – In giro per  CdP

Laura era talmente assorta nei suoi pensieri da non essersi ancora resa conto di aver girato la città per più di un’ora. Ultimamente aveva trovato tutti i modi per sfuggire a quella tentazione, ma adesso era inevitabile. Doveva fare chiarezza sui suoi sentimenti per Antonio. Non poteva più negarlo: lui le piaceva. Ma il problema era un altro. Prima di tutto, era ricambiata? Non sapeva proprio dirlo. Da qualche mese Antonio era diventato estremamente gentile con tutti, in particolar modo con lei, ma questo non significava nulla. Atroce dubbio. E se Antonio avesse conosciuto qualche ragazza e si fosse innamorato a tal punto da addolcirsi? L’amore era sicuramente l’unica spiegazione valida per un cambiamento così repentino nel suo modo di essere. Incredibile… ancora non sapeva se lui era fidanzato o meno e già era gelosa. Cavolo, allora la sua non era solo un’infatuazione! Era proprio innamorata! Ma come aveva fatto? Sapeva benissimo che non ci si può innamorare di un collega! E’ un amore impossibile! Se lo avesse dichiarato, sarebbe stata radiata dall’Arma… Se lo avesse taciuto, sarebbe morta di dolore. Due prospettive tutt’altro che allettanti.

Passò di lì in auto proprio Antonio che si era trattenuto ancora un po’ al poligono. Nel vedere Laura da sola in mezzo alla strada, uno strano sentimento lo pervase. Pensò…

Antonio: Ma che diavolo ci fa in giro a quest’ora? Non lo sa che è pericoloso?

Gli mancavano solo cinque minuti di auto per arrivare in caserma, ma sapeva che non ce l’avrebbe fatta ad addormentarsi senza sapere dove fosse Laura… Decise di seguirla. In fondo, cosa avrebbe fatto di male? Era solo il suo lavoro. Era un carabiniere ed era suo dovere sorvegliare ogni singolo cittadino… Laura compresa.

Laura camminava totalmente assorta e non si rese conto di un’ombra che si stava muovendo alle sue spalle. Svoltò l’angolo, uscendo involontariamente dalla visuale di Antonio, e prima che potesse accorgersene, già qualcuno le aveva preso con forza il braccio e l’aveva spinta contro il muro. Era totalmente paralizzata dalla paura, tentò di urlare ma dalla sua bocca non usciva che un filo di voce. Il suo aggressore le prese con forza il collo. A quel contatto, tornò nella mente di Laura una voce in lontananza, come un ricordo…

Antonio: Vai su… schiacci, afferri e proietti…

Un dejà-vù. Laura sapeva perfettamente come comportarsi e seguì alla perfezione le indicazioni datele da Antonio nelle loro lezioni di autodifesa.

Intanto, Antonio, al quale sembrava di aver sentito la voce di Laura, si era affrettato a scendere dall’auto e a correrle incontro. Quando arrivò, la trovò con le lacrime agli occhi, intenta ad immobilizzare un uomo.

Antonio: Laura!

Laura non disse una parola, si limitò a guardarlo con occhi pieni di timore. Lui le corse incontro e bloccò i polsi dell’uomo con le manette che, per fortuna, portava sempre con sé.

Antonio: Ma cosa è successo?

Laura: Mi ha aggredita…

Antonio prese con forza l’uomo e lo trascinò in auto…

 

Notte – Caserma CdP

Dopo tutte le spiegazioni di circostanza, Laura si era chiusa nella sua stanza. Antonio, dal canto suo, durante l’interrogatorio non aveva aperto bocca. Sapeva che sarebbe stato capace di uccidere con le sue mani l’aggressore, tanta era la rabbia verso quell’uomo che aveva fatto del male alla sua Laura. Ma adesso, sbollito il nervosismo, era pronto a parlare con lei. Si diresse verso la sua camera e bussò con decisione. Nessuno aprì la porta.

Antonio: Laura? Mi senti? Sono Antonio…

Antonio sentì la chiave girare nella serratura, la maniglia si abbassò e la porta si aprì, svelando Laura già in pigiama.

Antonio: Oh, scusami… Stavi dormendo?

Laura: No, non preoccuparti. Non riesco a chiudere occhio… troppe emozioni tutte insieme!

Laura fece cenno ad Antonio di entrare. Era la seconda volta che metteva piede in quella stanza. La prima ed unica volta che l’aveva vista era stata quando l’aveva riaccompagnata dall’ospedale qualche mese prima.

Antonio: Come stai?

Laura: Bene… e lo devo solo a te.

Antonio: A me?

Laura: Sì… se sono riuscita ad immobilizzare quell’uomo è stato solo grazie alle tecniche di difesa che mi hai insegnato.

Antonio: Te l’avevo detto che eri diventata brava.

Laura: Si, ma avrei preferito comunque non dover avere l’occasione per dimostrartelo.

I due sorrisero, poi Antonio si fece improvvisamente serio.

Antonio: Hai avuto paura?

Laura inizialmente si limitò ad annuire, poi decise che quella domanda meritava una risposta sincera.

Laura: Lo so… non avrei dovuto. In fondo sono un carabiniere, non devo aver paura!

Antonio mise un dito sulla bocca di Laura.

Antonio: Shh! Laura, anche i carabinieri sono uomini ed hanno sentimenti come tutti. Se non conoscessero la paura, non sarebbero nemmeno capaci di trovare il coraggio per proteggere se stessi e gli altri. E’ la paura che ci rende forti.

Laura aveva capito fino in fondo il senso di quelle parole e ne era talmente commossa da non sapere cosa rispondere. Si lanciò su di lui e lo abbracciò. E rimasero così per un tempo infinito… In quel momento non importava a nessuno dei due quale fosse in realtà il sentimento che lo legava all’altro. Un semplice abbraccio, a volte, esprime molto più di mille parole.

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Capitolo 15
*** 15° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

15° Puntata…

 

Mattina – Cortile Caserma CdP

La conversazione della sera prima aveva molto giovato a Laura. Quella mattina era di nuovo felice e spensierata come se nulla fosse successo. Al suo risveglio, Antonio la trovò in cortile intenta a giocare a calcio con Gabriele, entrambi liberi quella mattinata. Antonio invece era in servizio, ma quel giorno sembrava esserci una calma piatta, così si mise in cortile a lavare la gazzella. Era una gioia per le sue orecchie sentire le urla di Laura per ogni gol che infliggeva all’impacciato collega.

Laura: Ho vinto!

Gabriele: No… non è possibile! Come faccio ad insegnare ad Antonio a giocare a calcio se non lo so fare neanche io!

Laura: Ma Antonio sa giocare già!

Antonio: Laura, non sta parlando di me, ma del piccolo…

Laura: Ah già… Scusate, ma io faccio una gran confusione!

Antonio: Se ti confondi già ora, figurati quando nascerà…

E i due si misero a ridere, prendendo in giro la collega.

Laura: E’ inutile che ridi tanto tu… Ti ricordo che hai appena fatto una gran figuraccia! Ti ho letteralmente stracciato!

Detto questo, Laura era riuscita a placare le risate di Gabriele.

Laura: Forza, facciamo una foto per commemorare l’evento!

Antonio: Guardala… adesso è tutta pimpante perché ha vinto, ma quando perde chi la sente!

Laura: Io non perdo mai…

…scherzò Laura. E dopo aver lanciato una simpatica linguaccia al collega, proseguì…

Laura: Piuttosto, vieni qui e scattaci questa foto!

Antonio: “Scusate, credo che sia scarica la scheda!”

Disse Antonio, dirigendosi rassegnato verso la macchina fotografica e facendosi il verso da solo. Scattò la foto e Laura si riprese la macchina fotografica, dicendo…

Laura: Vai lì, così ne scatto una a voi due.

I due ragazzi si misero in posa e dopo il flash, Gabriele si fece dare la macchinetta da Laura per scattarne una agli altri due. Laura e Antonio si misero in posa ed aspettarono il flash.

Terminato il “book fotografico”, Antonio terminò di lavare l’automobile. Ad un certo punto, però, gli sembrò di sentire uno strano rumore. Si guardò intorno e vide il cellulare di Laura vibrare.

Antonio: Laura! Ti stanno chiamando!

Laura saltellò verso il suo cellulare e, dopo aver letto sul display il numero della sorella, rispose in fretta.

Laura: Ciao Stefania! … Che c’è? Mi devo preoccupare? … Cosa? Ma quando è successo? … Oddio! Adesso dov’è? … Ti raggiungo più in fretta che posso!

Antonio aveva seguito tutta la scena senza capire nulla. L’unica cosa che sapeva era che il sorriso sul volto di Laura era sparito all’improvviso e che il fatto che Laura li avesse lasciati senza neanche una spiegazione per correre via così velocemente non significava nulla di buono.

 

Mattina – (Stanza di Laura) Caserma CdP

Antonio corse di sopra e trovò la porta della camera di Laura splancata. Dentro, la ragazza era in lacrime e si affettava a prepararsi un piccolo bagaglio.

Antonio: Laura! Che succede?

Laura correva avanti e indietro per la stanza… Era totalmente sotto shock.

Laura: Mia sorella… ha fatto un incidente con il motorino… è all’ospedale… io… io devo andare da lei!!!

Antonio la bloccò per un polso, poi la tirò a sé. Adesso Laura aveva la testa completamente protetta nel petto di Antonio, che intanto le aveva dato un bacio sui capelli e la stava cullando nel tentativo di calmarla. Lacrime amare gli avevano completamente imbevuto la divisa.

Antonio: Andrà tutto bene… vedrai, andrà tutto bene…

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Capitolo 16
*** 16° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

16° Puntata…

 

Pomeriggio – Stazione Siena

Arrivata. L’unica cosa di cui era sicura: che era finalmente arrivata. Ma quando era partita? Quasi non se lo ricordava, tanto era scossa in quel momento. Qualcuno l’aveva presa tra le sue braccia, l’aveva fatta sfogare, l’aveva consolata, si era occupato delle faccende burocratiche in sua vece, l’aveva messa su quel treno e l’aveva rincuorata. Si, grazie a lui sarebbe davvero andato tutto bene. Se lei aveva un angelo custode simile, poteva averlo anche sua sorella. Già, sua sorella. Ecco il motivo per cui era lì. Doveva correre in ospedale da Arianna per vedere come stava.

 

Pomeriggio – Ospedale Siena

Arrivò alla segreteria e chiese in quale stanza fosse ricoverata Arianna Flestero. Poi corse disperata da lei. Fuori della porta trovò sua madre in lacrime e sua sorella che le teneva la mano.

Mamma: Laura!

Laura: Sono venuta prima che ho potuto! Come sta?

Stefania: Non sappiamo nulla… I dottori non sono ancora usciti.

Laura: E papà?

Stefania: E’ andato alla macchinetta a prendere qualcosa per la mamma…

Proprio in quel momento, il padre fu di ritorno…

Papà: Laura!

Laura: Papà!!!

Laura lasciò cadere il suo bagaglio e corse incontro al padre, il quale la strinse in un caloroso abbraccio. In quel momento uscirono i dottori per dare ai parenti le dovute notizie sulle condizioni della ragazza. Due minuti dopo, il cellulare di Laura trillò. Un nuovo messaggio. “Ciao… Come stai? Sei arrivata? Fammi sapere quando hai notizie di tua sorella, in caserma siamo tutti molto preoccupati… Antonio”. Laura si affrettò a rispondere.

 

Pomeriggio – Caserma CdP

Antonio camminava avanti e indietro per l’archivio.

Tina: E’ la sorella minore di Laura, vero?

Bordi: Sì…

Tina: E… e che s’è fatta?

Bordi (sottovoce): Ha fatto un incidente col motorino…

Tina (ad alta voce): Uh, Gesù

Bordi: Tina! E basta! Siamo già tutti abbastanza nervosi… un po’ di rispetto!

…disse facendo cenno a Tina di abbassare la voce ed indicandole in particolare Antonio. Da quel momento, il silenzio regnò sovrano in quella stanza finchè non si sentì un trillo di cellulare. Antonio lo estrasse con fretta ed ansia dalla tasca, pregando che quel messaggio fosse portatore di buone notizie. Lo lesse e quando alzò la testa dal cellulare incontrò lo sguardo interrogativo di tutti gli altri…

Antonio: E’ arrivata! Dice che i medici hanno paura che Arianna possa perdere la sensibilità delle gambe, quindi resterà in osservazione ancora a tempo indeterminato.

Antonio, in quel breve resoconto del messaggio, omise quella che nel suo cuore sembrava in realtà la parte più importante. “Grazie perché ci sei sempre per me… Laura”.

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Capitolo 17
*** 17° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

17° Puntata…

 

Mattina – Ospedale Siena

Laura sentì dei passi… Si voltò verso la porta e si trovò davanti Antonio, affannato e sudato. Si alzò in piedi e vide che lui apriva la bocca per dire qualcosa…

Antonio: Non ce la faccio più a tenermelo per me… Laura, io ti amo!

Laura sorrise, aprì la bocca per parlare ma per quanto si sforzasse la voce non usciva… Voleva confessargli il suo amore, ma non aveva la voce per farlo e così Antonio, convinto di non essere ricambiato, si girò e andò via. Laura provò a chiamarlo, ma niente. Tentò di muoversi, ma era come paralizzata… perché? Perché? Perché?

Laura aprì di scatto gli occhi. Un sogno! Era stato solo un sogno. Anzi, un incubo. Ma come avrebbe potuto essere vero? Era quasi una settimana che Laura era a Siena e dopo quel messaggio loro due non si erano più sentiti. Adesso ne aveva la certezza. Lei, per Antonio, era solo una buona amica. Se era stato così gentile con lei, probabilmente era perché la vedeva come una sorella. Niente di più.

Papà: Buongiorno!

Laura: Shh… fai piano, Arianna sta ancora dormendo.

Papà: Laura… vuoi andare un po’ a riposarti? Sei qui da ieri mattina… hai pure voluto fare la nottata. Dai, ti io il cambio, tanto oggi pomeriggio la dimetteranno.

Laura: No, voglio restare finchè non si sveglia… Tanto il mio treno parte dopo pranzo e posso stare ancora tutta la mattinata con voi.

Papà: Va bene, fai come vuoi…

Le disse, baciandole la testa. Quel gesto le fece tornare in mente il bacio affettuoso datole da Antonio la mattina che aveva saputo dell’incidente di Arianna. Il fatto che il gesto del padre e quello di Antonio si assomigliassero tanto avvalorava la sua tesi: per Antonio era come una sorella.

Papà: Ah, Laura… Ho fatto sviluppare quel rullino che mi avevi dato!

Disse il padre, porgendole la busta con foto e negativi.

Laura: Ah, grazie…

Laura aprì la busta e guardò una foto dopo l’altra. Erano pochi giorni che non vedeva i suoi colleghi, ma già le mancavano immensamente ed i giorni felici con loro sembravano incredibilmente lontani.

Laura: Ah, queste sono le ultime che ho scattato prima di partire…

Pensò Laura vedendo le foto scattate quella tragica mattina. Guardando la sua foto con Gabriele le vennero in mente le battute di Antonio sul bambino di Mira e cominciò a chiedersi come stesse procedendo la gravidanza. E com’erano buffi i suoi due colleghi in quella posa statica. Intanto, una foto cadde per terra. Laura si abbassò per prenderla. Era l’ultima foto del rullino. Quella in cui c’erano lei e Antonio. Una strana sensazione invase il suo cuore quando la vide. In quella foto, lei sorrideva allegramente all’obiettivo, ma Antonio no. Antonio guardava lei e quello non era certo uno sguardo fraterno. Ne era sicura. Perché allora la guardava così? Quanto sperava che fosse per la ragione che pensava lei. Ma ormai era decisa… doveva scoprirlo. In fondo era stato lui a dire che la paura rende forti. Nonostante fosse terrorizzata all’idea di ricevere un rifiuto, lei gli avrebbe comunque svelato i suoi sentimenti. Al diavolo le regole. I sentimenti non si comandano con i regolamenti!

Laura si alzò di scatto e salutò il padre.

Papà: Laura… ma dove vai? Non avevi detto che saresti rimasta finchè

Laura: Si, lo so, ma devo fare una cosa importantissima! Ti prego dalle tantissimi baci da parte mia quando si sveglia… Ciao!

E corse verso casa…

 

Mattina – Casa di Laura Siena

Mai era stata tanto sicura di voler fare una cosa. Laura stava preparando in fretta il suo bagaglio quando lo notò. Il ciondolo che aveva rubato ad Antonio. Non lo aveva più preso dopo il matrimonio di Gabriele, forse per la vergogna di essersi appropriata così meschinamente di una cosa non sua. Ma adesso sapeva perfettamente come rimediare al suo errore. Salutò velocemente la sua famiglia e si diresse dal gioielliere più vicino.

 

Pomeriggio – Caserma CdP

Laura correva per il corridoio principale della caserma alla ricerca di Antonio, ma si scontrò con Sonia.

Sonia: Laura! Sei già tornata! Allora? Come sta tua sorella?

Laura: Bene, oggi la dimettono!

Sonia: Non sai come sono conten

Laura: Senti, Sonia, dov’è Antonio?

Sonia: Antonio? Ma… non te l’ha detto?

Laura: Cosa doveva dirmi?

Sonia: Laura… Antonio è stato trasferito!

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Capitolo 18
*** 18° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

18° Puntata…

 

Pomeriggio – Stazione CdP

Terzo vagone. Ancora dieci minuti ed il treno sarebbe partito, allontanandolo per sempre da tutte le emozioni che quella città gli aveva regalato… Gli tornarono in mente in una sola volta tutti i ricordi delle sensazioni e dei sentimenti provati a Città della Pieve. Non era ancora il caso di dirle già addio… sarebbe tornato ancora in quel paese che lo aveva adottato come nessuno aveva saputo fare, ma sarebbe stato tutto diverso. Ogniqualvolta sarebbe tornato, sarebbe stato sempre e soltanto un ospite… La sua casa adesso era un’altra ed era inutile lamentarsi perché era stato proprio lui a prendere quella decisione. Antonio estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare. Andò a riguardare un sms in memoria…“Grazie perché ci sei sempre per me… Laura”.

Antonio: Quando tornerai, non ci sarò più… Perdonami!

Sussurrò, quasi convinto che lei potesse sentire le sue parole. Gli era stato dato ancora del tempo prima di trasferirsi nella nuova caserma, ma Antonio aveva preferito partire prima che Laura fosse di ritorno da Siena. Se l’avesse vista, non avrebbe più trovato il coraggio di partire.

Laura: Antonio! Antonio!

Ecco… adesso addirittura gli sembrava di sentire la sua voce.

Laura: Antonio!!!

Un momento… ma quella non era una sensazione. Era veramente la voce di Laura che lo chiamava! Si sporse un po’ dal finestrino… Eccola! Correva da un finestrino all’altro cercando proprio lui. Lo chiamava disperatamente e nessuno le rispondeva. Restò a guardarla impotente. Non poteva farsi vedere. Sicuramente lei voleva salutarlo prima che partisse, ma lui non ce l’avrebbe mai fatta a dirle addio. Staccarsi da lei era l’agonia peggiore che il destino potesse riservargli.

Laura si fermò. Aveva bussato a tutti i finestrini e nessuno si era affacciato. Ma dov’era Antonio? Se era su quel treno, perché non le rispondeva? E se non era su quel treno, dov’era? Non voleva pensare di essere arrivata troppo tardi. Di non essere riuscita neppure a salutarlo. Una lacrima le rigò il volto… Laura prese dalla borsa il ciondolo a stella rubato ad Antonio e, continuando a piangere, lo portò alle labbra per posarci sopra un delicato bacio. Poi, disperata, lo scaraventò per terra e corse via.

Antonio, dalla sua postazione, aveva assistito a tutta la scena. Perché Laura piangeva se era venuta solo a salutarlo? Perché doveva stare così male se lui per lei era solo un amico? E cosa aveva gettato per terra, andando via? Non gli interessava minimamente di perdere il treno. Scese e andò a raccogliere quell’oggetto luccicante. Il suo ciondolo. Allora Laura l’aveva ritrovato! Lo guardò meglio e notò che Laura non solo lo aveva ritrovato, ma gli aveva addirittura apportato una piccola modifica. E quella incisione sul retro del ciondolo gli fece trovare il coraggio di prendere la decisione più importante della sua vita.

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Capitolo 19
*** 19° Puntata... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

19° Puntata…

 

Pomeriggio – In giro per CdP

Laura era al parco, seduta per terra a piangere. Aveva girato per non so quanto tempo la città, ma alla fine, un po’ per il cuore devastato, un po’ per gli occhi gonfi, aveva deciso di fermarsi. Il cielo sembrava triste quanto lei. Quasi per solidarietà nei suoi confronti, grandi nubi nere avevano coperto quell’azzurro troppo gioioso per una situazione simile. E intanto Laura piangeva. Piangeva perché aveva finalmente provato cosa significa amare veramente ed era stata miseramente rifiutata. Ne era più che mai convinta: ad Antonio non importava nulla di lei, altrimenti avrebbe aspettato il suo ritorno per partire. Laura teneva la testa sulle ginocchia e il suo sguardo si posò su di una goccia d’acqua finita sul terreno. Quella parte non era nella traiettoria delle sue lacrime. Alzò la testa al cielo e vide che le nuvole, per farle compagnia, avevano cominciato a piangere con lei. Laura si alzò e corse verso la caserma, ringraziando e maledicendo al tempo stesso quelle nubi troppo comprensive…

 

Pomeriggio – Caserma CdP

Laura arrivò in fretta in caserma e riuscì a non bagnarsi troppo.

Bordi: Forza, ragazzi. Aiutatemi a chiudere tutte le finestre,  altrimenti ci allaghiamo!

Giacomo: Io vado a chiudere quelle al piano di sopra!

Laura: Vi aiuto… vado a chiudere la porta del cortile.

Laura arrivò davanti alla porta e si mise a guardare il cielo. Era da tanto che non pioveva così. Si girò di spalle all’entrata e tentò di sbloccare quella porta sempre incastrata… Si stava sforzando maledettamente, era davvero pesante…

Antonio: Secondo me questo libro non l’hai letto bene!

Laura, udendo la voce familiare di Antonio, si voltò di scatto e rimase sorpresa nel vederlo affannato e fradicio. Era immobile sotto la pioggia, la guardava e sorrideva con quel suo sorriso da pubblicità del dentrificio. Lei gli ricambiò quello sguardo, ma non si mosse da sotto il portico. Voleva sapere cosa intendeva con quella frase…

Antonio riprese a parlare, alzando la mano sinistra nella quale teneva il libro di Jane Austen che aveva visto in quella libreria giorni addietro e che si era deciso a comprare dopo la partenza di Laura.

Antonio: I protagonisti non si arrendono così facilmente come hai fatto tu!

Laura: Ah, no?

Antonio: No… Alla fine, nonostante tutti gli ostacoli dei loro cuori, trovano il coraggio di ammettere i propri sentimenti per l’altro…

Laura: E vivono felici e contenti per sempre?

Antonio annuì…

Laura: E cosa provano l’uno per l’altra?

Antonio: Ovvio… amore!

Laura: E questo cosa c’entra con noi?

Antonio: Ah, non so tu ma io…

Antonio lasciò cadere per terra la sua valigia ed il libro ormai completamente bagnato, poi tese le sue braccia verso Laura, come a volerla invitare ad avvicinarsi a lui.

Antonio: Io ti amo più di ogni altra cosa al mondo!

Laura non gli diede neanche il tempo di terminare la frase e gli corse incontro. Poi i due si scambiarono un lungo bacio. Un bacio liberatore, passionale e disperato. Un bacio voluto da tempo e finalmente avuto. Antonio cinse la vita di Laura senza staccare le sue labbra dalle sue e, prendendola in braccio, la fece girare, pieno di entusiasmo e voglia di urlare al mondo il suo amore. Ora che erano insieme, nulla aveva più importanza. Niente poteva distrarli dal loro amore. Né il libro fradicio per terra, né il regolamento dell’Arma, né la pioggia incessante sui loro corpi. E soprattutto, ora che erano insieme, i loro cuori non avevano più ostacoli…

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Capitolo 20
*** Epilogo... ***


Gli ostacoli del cuore…

Gli ostacoli del cuore…

 

Epilogo…

 

Laura camminava per il corridoio impaziente, come se stesse attendendo qualcosa che tardava ad arrivare. Era splendida nell’elegante vestito che era riuscita a comprarsi mettendo da parte a poco a poco ogni risparmio che poteva. Laura che fremeva per quel momento che aveva atteso da lungo tempo. Laura incavolata nera perché “qualcuno” era in forte ritardo. Laura che camminava per il corridoio impaziente. Poi… qualcuno bussò al portone della caserma. Laura corse, aprì la porta e senza neanche guardarlo in faccia, si gettò tra le braccia di Antonio. Quando sei innamorata, la vista è solo uno dei cinque sensi. Non hai bisogno di vedere l’uomo che ami… sai già che è lui prima ancora che arrivi.

Antonio: Ciao, amore. Scusa il ritardo!

Laura: Perdonato! Allora, dove mi porti?

Antonio: Mi sa che per questa volta Gemma si dovrà accontentare dei suoi soliti clienti, perché l’occasione merita qualcosa di veramente speciale…

Laura: Quale occasione?

Antonio: Se te lo dico, che sorpresa è?

Risero e poi si avviarono verso l’auto di Antonio. Laura, durante tutto il tragitto, continuò a chiedersi cosa stesse per succedere di tanto importante. Da quando finalmente si erano dichiarati, erano riusciti a crearsi una routine che non interferisse con i bisogni dell’uno e dell’altra. Avevano lo stesso giorno libero per potersi godere delle gite insieme durante la settimana e nei week-end lui tornava a Città della Pieve per stare con lei nel Bed & Breakfast di Gemma. Cosa poteva avere di tanto speciale quel sabato sera?

Antonio e Laura arrivarono al ristorante di lusso che Antonio aveva scelto per la serata. Laura, però, era troppo impaziente per permettere ad Antonio di seguire tutto il suo piano…

Laura: Dai, ti prego! Dimmi qual è questa sorpresa di cui mi hai tanto parlato…

Antonio: E va bene… Ho comprato un appartamento!

Laura: Davvero? E perché? Non ti trovi bene in caserma con i tuoi colleghi?

Antonio: Non è che non mi trovo bene in caserma… è che non mi trovo bene lontano da te!

Laura: Ma scusa… dove l’hai preso questo appartamento?

Antonio: E’ proprio a metà strada tra Città della Pieve e Perugia.

Laura aveva finalmente capito cosa Antonio voleva chiederle, ma non volle perdersi la soddisfazione di sentirglielo dire…

Antonio: Ci verresti a vivere con me?

Laura si limitò a regalargli un sorriso un po’ sorpreso… Era passato molto tempo dalle loro litigate feroci, ma non aveva ancora perso il piacere di stuzzicarlo.

Antonio: Lo so, dovremo fare dei sacrifici entrambi. Svegliarsi presto la mattina, altrimenti non ce la facciamo ad arrivare al lavoro, risparmiare un po’ per sostenere tutte le spese…

Laura lo zittì.

Laura: Shh…! Lo sai che bastano amore e fiducia per mandare avanti una casa?

Antonio capì che quello era decisamente un sì!

Antonio: Fammi indovinare… Una perla di saggezza di tua madre, vero?

Laura: Esatto!

Antonio: Adoro quella donna!

E baciò passionalmente Laura. Anzi, e finalmente poteva dirlo, la sua Laura.

 

 

FINE

 

E per tutti quei curiosoni che ancora fremono per sapere cosa Laura avesse fatto incidere sul retro del ciondolo… Beh, placate la fantasia! Bastano due sole parole per esprimere un sentimento grande come l’universo, potente quanto Dio, bello come Massimiliano Varrese e dolce quanto Francesca Chillemi… Semplicemente “Ti Amo”.

 

 

By Anny

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