Hydra Eveline Malfoy

di Andwecouldrunaway
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Prologo ***
Capitolo 2: *** 2.Foto mai scattate e ricordi mai vissuti ***
Capitolo 3: *** 3.Perchè non avevamo coraggio ***
Capitolo 4: *** 4.Il mostro che è in me ***



Capitolo 1
*** 1.Prologo ***


La lingua è magari un membro indisciplinato,
ma il silenzio avvelena l’anima.

Antologia di Spoon River E. Lee Masters.

 
 
Alcune storie ti entrano nell’anima; ti trapassano dagli occhi ed entrano in te come una lacrima, scorrono sotto il tuo corpo lasciando gocce roventi  nella mente e nel cuore.

Alcune storie sono fantasmi della tua vita, racconti così vicini a te che mai ti sei resa conto di aver accanto, passando per una via, giocando con tua figlia in giardino, uscendo la sera con gli amici di sempre: la gente intorno a te, quelli che ti sono passati accanto e in un soffio sono scomparsi, quelli che ti sono inciampati addosso, quelli che hanno chiesto un indicazione.

Alcune storie rimangono affisse sulle parole, ritornano in mente in conversazioni assurde, discordanti, incollegabili, basta un tono di voce, un argomento, un colore, un profumo, e appena hai dato un nome a questo  eccole lì, che tornano, tornano sempre, con nuovi dettagli, alcuni inventati altri che pensavi di aver dimenticato, e non è mai come la prima volta che le hai sentite: col tempo, l’esperienza, le emozioni, la giornata, le persone, sembra quasi storie nuove, quasi a pensare che ogni volta ti piacciano per un motivo diverso, ma in realtà è ciò che hai provato quando non avevi mai sentito il finale, quando un fastidio allo stomaco ti implorava di continuare a sapere, quando pendevi dalle labbra del narratore, quando quella sera non riuscivi a chiudere quel libro, quello è il vero motivo per cui, in un modo o nell’altro dopo vent’anni ricordo quel giorno come se non fosse ancora finito, e io stessi vivendo ancora e ancora il 20 marzo 2007.
 
 ___________________________________________________________________________________________________________________________________________



Ero entrata al Dipartimento per l’applicazione della legge magica da poco più di due mesi, ero felice, la cicatrice di Harry non bruciava più, io e Ron stavamo bene, Rose stava per compiere il suo primo compleanno, ma tutto questo , al fine della storia non ha alcuna importanza, o quasi.
Lavoravo poco al Ministero e il grosso lo facevo a casa così da poter stare più tempo con la mia bambina,quindi dovevo integrare le ore con un uscita lavorativa al mese, il più delle volte affiancata dagli Auror.

È incredibile come situazioni così normali possano essere stravolte in maniera radicale da eventi  semplici.

L’uscita mensile di marzo me la riferirono con soli tre giorni d’anticipo e ammetto che al tempo la cosa mise a disagio tanto me quanto Ron ed Harry.

Quell’ anno, con le elezioni del nuovo Ministro imminenti,era stato un elogio continuo ai grandi eroi della Seconda guerra magica e le diverse fazioni politiche si dedicarono con energia ossessiva al preservamento della sicurezza popolare riaprendo processi,  aumentando i metodi di sicurezza e osannando il lavoro della squadra Auror o di qualsiasi dipartimento per la salvaguardia pubblica. Tra i processi classificati “ex-Mangiamorte” vennero riaperti anche quelli di chi all’epoca era stato scagionato dalle accuse quali molti miei ex-compagni ad Hogwarts.  Tra questi venne ricontrollato il fascicolo “Malfoy”: anni prima con la fine della guerra la famiglia aveva consegnato in maniera spontanea diversi manufatti di magia nera e un infinità di libri di Arte Oscura. Nonostante questo, nel 2007 venne scoperto che la villa non aveva mai ricevuto un adeguata ispezione  poiché l’abdicazione della casata era stata pienamente presa in buona fede dal Consiglio, il Ministro della Magia e il trio dei miracoli in persona. Ancora oggi ho chiara in mente la veemenza con cui Harry difese Draco Malfoy durante il processo e il velo di gratitudine e di rispetto che da allora non abbandonò mai il Serpeverde ad ogni incontro con il Salvatore del mondo magico.

All’ispezione venne accodata un infinità di personaggi, utili o meno, ma che avrebbero dimostrato l’interesse e la passione con cui l’attuale Ministro difendeva e preservava il Paese (e la sua poltrona).Tra questi venni inserita anch’io in ruolo di rappresentate del mio Dipartimento,  partecipante alla Seconda guerra Magica e per la mia ampia base nozionistica delle Arti Oscure ( in breve perché mettere una famosa natobabbana accanto alla frase “ispezione all’abitazione di un ex-mangiamorte” fà politica).


Arrivammo al Manor alle 9:00 di mattina trovando la famiglia Malfoy al completo  all’ingresso della villa, come richiesto, Draco Malfoy tolse ogni tipo di protezione magica e non all’intera casa e l’equipe al completo  entrò rassicurando di non aver bisogno di più di quattro ore. Passata avanti alle cinque teste bionde anch’io per entrare nella proprietà, salutai cordialmente la famiglia sorprendendomi della tranquilla e gentile stretta di mano di Malfoy Junior e della consorte che teneramente teneva in braccio il nuovo biondissimo membro della casa. Erano una famiglia felice in fondo, una felicità diversa da quella chiassosa e bonaria della famiglia Weasley ma pur sempre un tipo di felicità e di questo, curiosamente, ne fui lieta.

Tecnicamente sarei dovuta restare all’entrata ed essere reperibile  per qualsiasi necessità nella scoperta di una qualche irregolarità  nella casa ma del tutto convinta della mia inutilità là dentro decisi di girovagare per  quella casa protagonista di un così spiacevole ricordo della mia vita e di cui ancora porto orgogliosa i segni*.

Girovagai per un ora circa ma delle immense stanze, degli eleganti candelabri, degli inquietanti corridoi e degli splendidi arazzi ricordo solo vaghe immagini di qualcosa di magnifico e sublime quale la villa Malfoy dal punto di vista artistico è, ma un ricordo qualsiasi se pur molto elegante.

 Se oggi mi chiedessero di ritornare in quella stanza non avrei la benché minima idea di dove andare.
Era spaziosa, ma chiaramente in disuso: le pareti erano ricoperte di una carta da parati animata che faceva scorrere come fiumi infiniti lunghi corsi di viola su uno sfondo verde petrolio. Ogni tanto le violacee sponde lasciavano rimasugli di colore sullo sfondo ma che col passaggio del fiume successivo semplicemente scorrevano via; qua e là la carta cedeva lasciando il posto alla nuda e lattea parete; il parquet era scuro e dall’aria fredda,  ricoperto da un enorme tappeto verde con lo stemma Serpeverde che pomposo riempiva il suo centro,il tutto caratterizzato da un lieve strato di polvere; un letto a baldacchino simile ad altri che avevo già scorto nella villa troneggiava con i suoi dettagli preziosi di serpenti smeraldini ad ogni angolo e soffici tendaggi verde fumoso e petrolio liquido, completamente disfatto e spiegazzato; alla parete opposta una triste toeletta mogano dall’aria molto preziosa ricopriva l’intera parete con una base larga come una tavolata da dieci persone e un enorme specchio incastonato nel legno scheggiato in più punti: essa era ricca di dettagli arabeschi e ghirigori occidentali e al lato sinistro qualcuno aveva chiaramente seghettato con forza sette tagli, rozzi e profondi. Per il resto la stanza era spoglia fatta eccezione per un armadio vicino alla finestra molto piccolo e semplice in confronto alla principesca toeletta, le ante erano rotte e la destra non si chiudeva del tutto.

Fino ad allora avevo dato un senso ad ogni stanza che avevo visto all’interno del Manor ma tutte erano estremamente curate e pulite in maniera quasi spasmodica,anche quelle chiaramente non più utilizzate come la vecchia stanza di un piccolo Draco Malfoy  che si trovava proprio accanto a questa.

Solo il primo uomo penetrato all’interno della tomba di Tutankamon** potrebbe capire seppur lontanamente cosa provai quel giorno mentre inciampando nel tappeto strappai quel consistente pezzo di carta da parati e trovai il tesoro custodito in quelle quattro mura.

Scritte grandi e piccole, calligrafia infantile, adulta, maschile e femminile ricoprivano completamente le pareti bianche di rosso blu verde e nero; parole urlate, piante,scritte con entusiasmo o con rabbia, ricordi di una giovane vita racchiusi su inchiostro e calce.

 Incubi e sogni, speranze e progetti.

Al tempo non li lessi in quest’ordine, molte sono solo frasi scollegate, qua e la c’erano ampi disegni o piccoli scarabocchi  e non tutte le parole scritte sono state di facile comprensione ma cercherò di riscrivere il tutto in un ordine cronologico quasi del tutto corretto. 

Gli scritti che quel giorno trovai erano un diario, un elogio funebre, delle memorie e uno scritto di guerra tutto contemporaneamente. Unirò piccole frasi bambinesche  a descrizioni di disegni, ampi testi scritti più tardi  e commenti esterni . Il mio compito sarà solo quello di ricopiare nero su bianco ciò che io vidi e lessi.

Che la vita traspaia da queste parole a arrivi al vostro cuore.
E con immenso onore che presento il memoriale di Hydra Eveline Malfoy ,
ricopiato e assemblato da Hermione Jane Granger in Weasley.
 

 
*sono consapevole del fatto che nel libro Hermione non sia mai stata sfregiata con la scritta “Mezzosangue” da Bellatrix ma mi faceva personalmente piacere mantenere questo piccolo dettaglio. Chiedo umilmente venia.

** il favoloso mondo d’Amelie.
      volevo inserirlo a tutti i costi!

 




 L’autrice che parla e che dice:

Se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete letto il capitolo e questa è già una grande soddisfazione!
(almeno che non vi piaccia leggere al contrario dal basso verso l’alto in questo caso è mio dovere avvertiti che la storia potrebbe un po’ perdere il suo significato, ma neanche troppo).

è una prima fan fiction e ovviamente aspetto con ardore commenti, perplessità,complimenti o insulti (non risparmiatevi!)

L’idea prossima (Maya permettendo) è di creare una collezione di memoriali di diversi personaggi di mia creazione paralleli al mondo della Rowling ma che non interferiscono con la storia originale (che voglio il meno possibile modificare o rivoluzionare!)

Al prossimo capitulus!

Andwecouldrunaway.

Scompaio !

puff.

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Capitolo 2
*** 2.Foto mai scattate e ricordi mai vissuti ***


Qualche volta la vita di un uomo si trasforma in un cancro
a forza di venire continuamente ammaccata,
[…]Così strisciai come una lumaca attraverso i giorni della mia vita.
Antologia di Spoon River E. Lee Master.



Prefazione:

Per rendere la lettura più scorrevole e comprensibile (capisco che certe cose che io ritengo ovvie per chi non scrive la storia possono risultare complesse da seguire) vi mostrerò una variopinta scala di colori: (evviva!)

-Scritti che risalgono alla protagonista all’età di diciassette anni

-Scritti che risalgono alla protagonista ad un età compresa tra i tre e gli undici anni

-Scritte di personaggi esterni

-Descrizioni di disegni, scarabocchi o fotografie

Auguro a tutti un ottima lettura!
 
 
Un bambino, ancora troppo piccolo per poterne capire a vista il sesso, è tenuto in grembo da una donna dai capelli scuri e gli occhi tristi. Nessuno dei due soggetti guarda l’obiettivo. Il roseto di sfondo fa sottintendere che sia primavera inoltrata. È una giornata ventosa.

Avrei voluto avere tutti questi anni che ho perso per riempire gli enormi spazi vuoti che ricoprono queste pareti nascoste, sette anni Draco, sette fottutissimi anni!
Purtroppo la vita non và quasi mai come la si avrebbe voluta, quando si ripensa al passato si vede sempre qualcosa che si poteva far meglio o non si doveva fare. Io d’altronde gli indizi ce li ho avuti fin dal’’inizio.
 
Mamma.
 
Non so se questa allegra tragedia in tre atti Lucius te l’abbia mai raccontata o anche questo lato della mia vita era abbastanza vergognoso da omettere,ma visto che voglio che almeno una persona nella mia vita sappia la mia storia, quella vera, quella completa,  posso anche perdermi in dettagli.
 
Zio Lucius è sempre cattivo con me!

atto primo: la fine del  grande cattivo e la disfatta dei suoi seguaci.
Ovviamente il fatto che io e te non siamo mai stati fratelli di sangue ma comuni cugini suppongo che tu già lo conosca da un po’ di anni ma forse non comprendi a pieno la natura della bugia (una delle tante bugie che hanno costellato le nostre esistenze).
Con la caduta di quel lurido mezzosangue che i nostri genitori osavano chiamare “signore” i Malfoy, come ben sai, hanno dato lustro al loro nome con una serie infinita di sotterfugi e menzogne al fine di uscire illesi dalla disfatta. Al contrario di Lucius (di cui solo ora comprendo la vera natura della sua devozione alla causa: la convenienza) il mio onorevole padre uscì dalla sconfitta..oltraggiato. 
Sorvoliamo l’uomo violento, i suoi complessi d’inferiorità quale fratello minore del temibile Lucius Malfoy  e la vergogna nell’aver concepito lo stesso giorno, dello stesso mese, dello stesso anno del suo nipotino,anch’egli dà una degna consorte  Black, una femmina, in confronto al bel maschietto che a poche miglia di distanza era appena uscito dal ventre di Narcissa Malfoy.
Tralasciando tutto ciò ma non del tutto, credo che quella sera la scintilla che portò quella “cosa” con cui io condivido metà del mio patrimonio genetico a bruciare Malfoy Minor non fù l’invidia, né la vergogna, né la rabbia ma l’onore, quella melma appiccicosa che accompagnava quell’essere ovunque,che  viscida e nauseabonda alzava il mento di Brutus Abram Malfoy in qualsiasi luogo egli andasse.

Un articolo di giornale strappato fa vedere lo scheletro di una villa che crolla e un esigua quantità di persone che si affollano tutto in torno con le bacchette alla mano. Titolo e occhiello recitano rispettivamente:

“Tragico incidente manda in fiamme Malfoy Minor, nessun sopravvissuto”
“Sconosciute le cause dell’incendio, muore Brutus Malfoy, generoso filantropo e figura di spicco del Ministero, a lui si dedicherà la nuova ala del S.Mungo per le cure da avvelenamento.”

 
atto secondo:l’inferno si prende il suo miglior diavolo.
Di quella notte ho solo immagini confuse e sfocate, ero così piccola..
Ricordo le urla, il pianto di mia madre, le sue suppliche, la sua rabbia e poi le fiamme, il fumo, le mie lacrime, i miei singhiozzi, zio Lucius che mi prende in braccio e mi porta via..
-Il Signore Oscuro è morto, smettila Brutus, torna in te ti prego!-
-Il Mio Signore è vivo, lo so, e lo sapevano i Lestrange e lo sapeva Crouch e se io debba andare ad Azkaban per ritrovarlo e sia! Questa vita a strisciare, a sorridere ai Mezzosangue, a permettere loro di vivere e di infettare il sangue dei nostri posteri, mai mi sottometterò a questo!-
-Ma Hydra..-
-è una femmina, non è degna della mia attenzione, se ti renderebbe la mia decisione più facile la ucciderò-
-è nostra figlia!-
-Ha solo tre anni! È sacrificabile e per ora del tutto inutile alla ricerca del Signore Oscuro-
-Tu sei pazzo!-
-Son devoto! Quello che invece non sei tu Eveline! Non ho bisogno di una consorte sentimentale ma di una procreatrice di sangue puro!-
Io ero lì, dietro la porta, a trattenere i singhiozzi, a mitigare i respiri, a imparare a non esistere.
 Fu la prima persona che vidi morire, mia madre, sotto quell’Avada Kedavra che non era stato abbastanza veloce da impedire il disastro. L’incantesimo che mia madre aveva  lanciato colpì il camino facendo avvampare le fiamme che si dispersero in breve per la casa: preso di spalle mio padre morì carbonizzato inghiottito da esse.
Fu la seconda persona che vidi morire, mio padre.
Quattro ore dopo di quella che sarebbe dovuta essere la mia casa, non era rimasto niente.

Zia Cissy dice che riesco a scrivere sulle pergamene senza inchioio* perché uso la mia magia involuttuaria.*
Dice che non mi devo dimenticare della mamma e che devo scrivere della mamma.*
E io dico che la mia mamma era bella, e mi diceva sempre che io ero bellissima, ma io ero tutta bionda e bianca e lei era tutta mora e nera e io quindi penso che non ero  bella quanto lei.
E mi diceva che quando crescerò tornerà zio Sirius, che è andato via perché qui nessuno gli voleva bene ma quando vedrà che io e la mamma gli vogliamo bene non  se né andrà mai più. E mangeremo formaggio e miele sotto  l’albero in autunno.


atto terzo: in cui alla nostra eroina viene data una nuova identità
e così arriviamo alla menzogna, madre creatrice di tutte le altre.
E ci mentirono, mi mentirono, ti mentirono.
Io ero diventata la tua nuova sorellina, e a tutti quelli che incontravamo dovevamo dire che eravamo gemelli. E io ci credevo, e tu ci credevi.
E ci raccontavano di Harry Potter,dell’Oscuro Signore, e si piangeva la sua assenza, e si insultavano i mezzosangue, e a tutti quelli che incontravamo dovevamo dire chela nostra famiglia era felice e normale. E io ci credevo, e tu ci credevo.

Dei miei genitori non si doveva parlare mai, per Lucius non dovevo neanche pensare a loro, e ci dicevano che noi eravamo meglio degli altri, che gli elfi domestici non meritavano rispetto ne riguardo, che i natobabbani erano feccia, che li dovevamo chiamare mezzosangue, ma non in pubblico. E io ci credevo, e tu ci credevi.

E diventavamo ogni giorno solo l’ombra di bambini infelici.
 
Quando mi comporto male zio Lucius non mi fa mangiare, e se mi comporto ancora male mi fa dormire nei sotterranei dove fa tanto freddo, e se continuo a comportarmi male non mi fa giocare con Draco, e questa
è la cosa più brutta e cattiva!


*Gli scritti che risalgono all’infanzia della protagonista sono puramente infantili.
 Anche se Hydra sapeva scrivere sulle pareti ho voluto mantenere errori di scrittura sulle parole difficili (inchioio = inchiostro involuttaria = involontaria) e frasi ripetitive e semplici di stampo bambinesco (il risultato grammaticale di Hydra è un connubio degli scritti elementari miei e del mio amico “soggetto D” che ringrazio per la pazienza e la disponibilità!)

 
 
 
L’autrice che parla e che dice:
 
Avviso che il mio obiettivo è di aggiornare un capitolo al mese, a differenza di questi primi due che sono usciti a poche ore di distanza

anche per dare un quadro più chiaro del tipo di storia che ho in mente.

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Capitolo 3
*** 3.Perchè non avevamo coraggio ***


Immaginate che un ragazzo rubi una mela
Dal cesto della drogheria,
e tutti si metteranno a chiamarlo ladro, dovunque vada.
E non possa trovar lavoro, né guadagnarsi il pane
Se non rubando:ebbene quel ragazzo ruberà.
Il mondo come la gente considera il furto è ciò che rende ladro il ragazzo.
Antilogia di Spoon River E. Lee Masters

 

Cinque anni  fu l’età giusta designata da Lucius per iniziare la nostra educazione Serpeverde Purosangue.
Ma questo ovviamente te lo ricorderai anche tu.


Zio Lucius ci fà fare tanti compiti noiosi e non ci fa mai giocare.
Io lo odio.



Oggi Draco ha fatto volare la marmellata sulla testa di Dobby. 
Zio Lucius era tanto felice e ci ha fatto giocare tutto il giorno.
Lontano da qui c’è un albero grandissimo come quello di cui parlava la Mamma. Abbiamo fatto volare le foglie per tutto il prato e poi ci siamo rotolati sopra.


Non si deve mai piangere.
Non si devono fare giochi infantili.
Non si deve parlare gentili a gli elfi domestici.
Non si deve disubbidire a gli ordini di zio Lucius.
Non si deve correre.
Non si deve ridere apertamente.
Non si devono provare sentimenti nei confronti di nessuno se non il dovere verso la propria famiglia.



Di quei tre anni che sembravano infiniti ricordo solo i giorni sul calendario che passavano sempre troppo lenti, i nostri occhi che si facevano sempre più freddi, interminabili lezioni sul comportarsi in società, pranzi e cene silenziose.
Ricordo le feste, rigide e rispettose dell’etichetta negli immensi saloni dei Manor di tutta l’Inghilterra: risate calibrate, danze composte e all’angolo un gruppo di bambini rigidi e attenti a non deludere i genitori.
Non ci lamentavamo mai perché alla fine pensavamo di essere fortunati, ci avevano insegnato che eravamo  superiori agli altri, che quando saremmo andati ad Hogwarts tutti ci avrebbe rispettato e adorato perché eravamo Serpeverde, Purosangue e Malfoy.
Lucius e zia Cissy ci riempivano di regali, vestiti, ricchezze e non conoscevamo un modo diverso di essere una famiglia.


Oggi Vincent e Gregory sono scivolati sullo straccio di un Elfo Domestico e sono caduti al centro della Sala.
È stato molto divertente ma i loro genitori si sono molto arrabbiati e non verranno alla prossima cena.

Draco ha detto che sembrano due scimmioni e che hanno una faccia tonta.

A Draco gli altri bambini non piacciono mai e neanche a me. L’unica che mi piace è Rii, la minore dei Greengrass, perché quando parla sembra cantare.
E mi piace anche Theodore Nott ma questo Draco non lo deve sapere altrimenti mi prenderà in giro per sempre.



Non ci lamentavamo mai perché alla fine, nel profondo, non avevamo abbastanza coraggio. Coraggio anche solo per pensare che si poteva vivere in maniera diversa, coraggio per fare i bambini, per essere per un solo pomeriggio due cuginetti che si divertivano a giocare con i figli di amici di famiglia, coraggio per essere normali.

Perché la nostre famiglia, i Goyle, i Nott, i Crabbe, i Dolhov, i Rosier non erano famiglie normali, erano state infettate dall’omicidio. Non dalla follia nel credere ad una superiorità di sangue, anche dopo sette anni  lontana da casa, dopo aver visitato quasi tutto il Globo sono ancora convinta e orgogliosa del mia superiorità congenita in quanto purosangue, non perché creda che i Malfoy non abbiano mai avuto contatti con i babbani, ma sono convinta della meticolosa scelta nei secoli delle amicizie, delle frequentazioni e dei matrimoni.  Ciò che ha reso le  nostre famiglie malate è stato l’omicidio, l’omicidio a onore di un lurido Mezzosangue degno solo di pulire le nostre scarpe con la saliva.

Uccidere cambia le persone. Un tuo amico,un tuo fratello dopo un assassinio compiuto con le sue mani non è più la persona che era, che hai conosciuto, che hai odiato o amato, è semplicemente cambiato, è diventato più nero, è stato infettato.
Ed è per questo che noi non eravamo  e non saremo mai stati una famiglia normale e felice.

Perché i miei genitori, i tuoi genitori c’hanno infettato, c’hanno macchiato delle loro uccisioni e ci hanno marchiato.

Un disegno infantile, chiaramente magico dato la capacità di movimento delle figure, ritrae un quadretto familiare composto da due adulti che tengono rispettivamente in braccio un bambino e una bambina. Tutti i personaggi hanno come caratteristica comune un chiarissimo colore di capelli e di carnagione. Tutti i soggetti sorridono serenamente. Sul braccio scoperto dell’uomo che tiene in braccio il bambino il disegno stilizzato di un Marchio Nero muta in una rosa.
 
 Io come ben sai sono stata infettata più letteralmente di altri.


L’autrice che parla e che dice:

Capitolo breve e semplicemente di passaggio che cerca di esprimere al meglio la mentalità di Hydra e la prima infanzia dei due pargoli Malfoy.
Perché Hydra è stata più infettata di altri dagli omicidi dei suoi genitori?
Dove è stata in questi ultimi sette anni e perché?
Chi l’ha portata via, oppure perché è scappata?


 Ringrazio imperialdolly per aver messo la storia nelle preferite,  valepassion95  per averla messa nelle seguite e  tutti quelli che la leggono e basta!

Aspettando dubbi, perplessità (magari anche qualche consiglio o un complimentino).

Al prossimo capitolo!
Un bacio e mezzo.

Andwecouldrunaway
Scompaio.
Puff

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Capitolo 4
*** 4.Il mostro che è in me ***


Sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia.
Ero tanto assetata d’amore!
Ero tanto affamata di vita!
Antologia di Spoon River E. Lee Masters.



Il primo attacco arrivò a otto anni.
Da allora la mia “salute cagionevole”, come zio Lucius affermava, mi impedì qualsiasi uscita pubblica; iniziai a rintanarmi per intere giornate qui, in queste quattro mura che furono testimoni dei miei peggiori incubi. Potevo non mangiare per interi giorni e accorgermi che non soffrivo la fame, stare in apnea per ore senza bisogno di prendere fiato. Iniziai a rinchiudermi in questi malati tentativi di suicidio che allo stesso tempo erano per me giochi di resistenza, un altro motivo in più per dire che io ero superiore a gli altri.
Di questo periodo non scrissi niente su queste pareti poiché avevo completamente perso l’uso della magia, il mondo si era circoscritto a me e l’enorme specchio della mia toeletta che scandiva al ritmo dell’orologio il degrado del mio corpo.


Un intera parete è ricoperta di schizzi neri molto simili al sangue, se li sfiori essi ricominciano a grondare.


Sputava sangue nero e diventava cattiva, ecco perché la mia sorellina se ne è andata, non è morta, papà mente, papà mente sempre.


Gli attacchi sono un po’ come il sesso, la prima volta no si scorda mai e ogni volta è diverso.
La similitudine è ben riuscita.

Accade il 3 novembre del 1988, era mattina presto e tu venivi sempre da me un pochino prima che Dobby ci venisse a svegliare per giocare un pò. 


Io non l’ho detto mai a nessuno ma una volta iniziò a sputare sangue a pranzo e papà mi diede uno schiaffo perché dicevo le bugie. Gli occhi gli diventavano tutti neri e iniziava a tremare.


Iniziai a non respirare bene e la vista cominciò ad appannarsi,mi sentivo come annegare dall’interno da qualcosa di ferroso, caldo e liquido, di una consistenza maggiore dell’acqua e del sangue, come mercurio.
Cercavo di prendere aria ma con l’unico risultato di sputare sangue scuro e viscido che non si scioglieva o accumulava ma che rimaneva compatto in piccole gocce.


Certe volte quando non si faceva toccare i suoi capelli diventavano neri e tutte le vene si facevano scure e visibili, e avevo paura di lei.


Le vene in tutto il corpo volevano come scoppiare, le sentivo pulsare, le percepivo in tutto il corpo, sulle guancia, le braccia, l’aorta.
Non riuscivo mai a capire davvero quanto rimanessi in quello stato che potevano essere pochi secondi e parermi giorni.
Quella volta Draco mi disse solo che avevo iniziato a tremare, a sudare, mi aveva tappato la bocca e dopo un po’ mi ero rimessa a dormire.

Lo scorrere del tempo a sempre dettato nella mia vita un ruolo protagonista, insieme ad esso c’erano Draco, Astoria, l’immagine stereotipata e onnipresente di mia Madre, la presenza reale di mia zia Cissy, l’idealizzazione del ritorno di mio zio Sirius mandato dallo spirito di sua sorella a salvare la sua unica figlia dalle costrizioni sociali Purosangue, la casata Serpeverde e le mie amate pareti, portatrici del mio mondo reale e fantastico, di quello passato, presente e forse anche futuro. Non sempre in quest’ordine.

Da quel 5 novembre tutto perse significato, la sabbia sguscio via dalle mani, la casa andò in fiamme, il mio cuore smise di battere. Quella data fu così importante per la mia vita futura che è in data 5 novembre che torno qui a cercarti mio amato fratello, e in data 5 novembre  manderò in atto il mio grande spettacolo .

Zia Cissy iniziò a curare le rose da sola.

Zio Lucius iniziò a provare..qualcosa nei miei confronti che sapeva di preoccupato, di timoroso, che sapeva di affetto.

Non giocavo più con l’altra prole purosangue.

Non sentii più Astoria parlare.

Non guardai più con occhi sognanti Theodore.

Iniziai ad ignorarti, a evitarti e a escludermi dalla tua vita e sorprendentemente, nonostante vivessimo nelle stesse mura, ci riuscii.
Ti chiedo perdono fratello mio, e ti imploro di domandare perdono anche a Zia Cissy e Zio Lucius, il mostro dentro di me aveva acquistato la vita che possedevo, non c’era spazio per nessun altro.



Ricordo la volta che mi guardai allo specchio durante l’attacco, avevo dieci anni circa.
I capelli biondo platino avevano lasciato violentemente lo spazio al nero più scuro e infimo che avessi mai visto. Le vene di tutto il corpo erano ben visibili, nere e liquide come gli occhi che non avevano più distinzione tra cornea e iride. Tremavo visibilmente ma non di paura, né di dolore: sentivo il potere scorrere nelle mie vene, una magia potente e invincibile affogarmi e irradiare il mio corpo.


Il primo attacco arrivò a otto anni. Tre anni dopo della piccola Hydra Malfoy  che ero era rimasto lo scheletro in cenere nell’antro più buio del mio cuore.

 Gli zii non sapevano se mandarmi a Hogwarts, tu e Lucius avevate comprato tutto l’occorrente per entrambi a Diagon Alley ma a ventiquattro dalla nostra partenza la Villa rimbombava di dubbi provenienti dall’accesa conversazione tra i nostri genitori.

-Se almeno capissimo cos’ha? Almeno insegnarle a controllarsi-

-Sono tre anni che cerchiamo notizie Cissy, non mandarla ad Hogwats sarebbe un suicidio sociale!-

-E se qualcuno lo scoprisse?S-se si facesse del male o se peggio, facesse del male ai suoi compagni? Non dico di non mandarla ma di aspettare un anno Lucius!-

-Si è già chiusa con il mondo, non parla, non mangia, ci sono giornate intere che rimane immobile sul letto, la compagnia obbligata ad Hogwarts le potrebbe fare bene-

La conversazione dovette andare avanti tutta la notte ma io non seppi mai il responso.

Un ombra entrò a Villa Malfoy quella notte superando protezioni e incantesimi, aprì la porta e entrò nella mia stanza senza fare apparente rumore, ma io raramente avevo notti tranquille, mi alzai di scatto e guardai inconsapevolmente negli occhi il mio futuro.



L'autrice che parla e che dice:

Tadan! Stà arrivando il gran momento da cui è partita tutta l'idea madre di questa pazza,psicotica storia senza pretese!

.Sono riuscita ad aggiornare ben quattro giorni prima della data che mi ero prefissata dopo aver avuto tre crisi mistiche, essermi convertita al culto di Krishna ed aver fatto pace col mio es ego e super ego capendo che non sono tipa da capitoli lunghi ed elaborati ma che sono e sarò per sempre una "pseudo-scrittrice-nevrotica" da ottocento parole o poco più!

(Giuro la smetto!)
Aspettando commenti e giudizi ringrazio


Ginny_17
imperialdolly

per aver messo la storia nelle preferite e

valepassion95

nelle ricordate!

Siate essenzialisti!
Andwecouldrunaway


p.s. qualcuno sà come mettere nella pagina iniziale di un autore quella descrizione tanto figa che alcuni autori fanno?
(es. ehila mi chiamo pinco pallino amo pico della mirandola e scrivo perchè così mia madre è orgogliosa ecc.?

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